AVVENIRE 6 APRILE 2010 CARDINALE A SANT'ANGELO

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LUNEDÌ DI PASQUA L’omelia del presule: «La carità verso gli ultimi è il segno più credibile del nostro essere cristiani» La comunità dei frati minori «punto di riferimento per tutta la città» Due ragazze investite dal treno Una è grave na ragazza è rimasta ferita dopo essere stata investita da un treno, mentre un’altra è rimasta illesa nel pomeriggio di ieri in via Mambretti, nei pressi della stazione di Milano Certosa. Entrambe hanno 18 anni. Ricoverata al Fatebenefratelli la ragazza in serata è stata dichiarata in stato di morte cerebrale e per lei non sembrano esserci speranze. Secondo la Polfer le ragazze hanno cercato di attraversare i binari senza accorgersi del convoglio in arrivo. U Accoltella l’ex e il suo uomo Arrestato 42enne andato a casa dell’ex convivente ma qui ha trovato anche il nuovo compagno della donna. Ne è scaturita una lite subito degenerata. L’uomo ha accoltellato la ex e quando l’altro ha cercato di difenderla, è stato accoltellato anche lui. Protagonisti della vicenda, avvenuta l’altra notte in piazzale Corvetto a Milano, sono tre peruviani. L’aggressore, 42 anni, è stato arrestato dai carabinieri. Le due vittime, sono stati ricoverati. Secondo quanto spiegato dai carabinieri non sarebbero in pericolo di vita. È Giornata di sole, invasi i parchi cittadini opo la pioggia incessante del giorno di Pasqua, il sole e il cielo blu di ieri hanno spinto molti milanesi rimasti in città per le feste, a trascorrere una giornata all’aria aperta. In molti hanno affollato i parchi cittadini e altri hanno raggiunto l’Idroscalo, già pronto a ospitare i primi visitatori nonostante la vera e propria stagione del "mare di Milano" non sia ancora cominciata. Famiglie a passeggio a piedi o in bicicletta, giovani a spasso per gustarsi la primavera, i milanesi ma anche i turisti, hanno vissuto una vera Pasquetta primaverile. Anche se in città. D robabile deroghe sugli orari di chiusura ai ristoranti italiani di via Padova. Ci sta pensando il Comune e lo ha fatto sapere il vicesindaco e assessore alla sicurezza Riccardo de Corato, commentando le sanzioni effettuate nella prima settimana dall’entrata in vigore delle ordinanze comunali nella via più multietinica della città. E riferendosi in particolare ai provvedimenti sulla sicurezza firmati dal sindaco e in via sperimentale fino al prossimo 31 luglio che hanno fissato la chiusura di ristoranti e bar anticipata alle 24 (prima dei tafferugli potevano rimanere aperti fino alle 2 del mattino). Provvedimenti sui quali era successivamente intervenuto Alfredo Zini, il vice presidente dell’Epam, l’associazione che riunisce i pubblici esercizi, protestando, per conto dei propri associati che sarebbero stati penalizzati negli incassi dalle ordinanze restrittive del Comune. «I numeri delle multe ci dicono che sostanzialmente i commercianti hanno rispettato l’ordinanza», fa sapere De Corato e aggiunge: «È chiaro che qualche problema c’è, mi rendo conto.Vogliamo vedere come si assesta questa ordinanza, se dà dei benefici reali, altrimenti si torna al vecchio orario». Il vicesindaco aggiunge anche di non aver ricevuto "forti" proteste da parte di tutti i commercianti della via ma che sia stata solo una cosa limitata di pochi:«Si può anche vedere di fare dei ragionamenti per la parte di via Padova dopo il ponte, dove c’è una realtà che non è di così forte presenza di attività etniche», conclude De Corato, aprendo alla possibilità di deroga per i ristoratori "italiani":«A me dispiace. Non deve chiudere nessuno, soprattutto quelle che sono attivita’ milanesi- italiane. Già sono così poche. Io spero che la loro attivita’ continui». P «Il nostro affetto a Tettamanzi» DI ANNALISA GUGLIELMINO na comunità che si stringe intorno al suo vescovo: «Ci sentiamo profondamente af- fezionati e riconoscenti, e le siamo vicini soprattutto nelle difficoltà. Il nostro cuore ade- risce totalmente ai suoi progetti»: così i frati fran- cescani della chiesa di Sant’Angelo hanno ac- colto, ieri pomeriggio, l’arcivescovo Dionigi Tet- tamanzi venuto a celebrare la tradizionale Mes- sa del pellegrino. Fra’ Cesare Azimonti, guardiano della comunità dei frati minori, ha dato voce ai tanti fedeli che hanno riempito la chiesa fino all’ultimo posto in piedi, come accade ogni anno nel lunedì di Pa- U squa. Il cardinale ha ricambiato la manifestazione di solidarietà con il dono del suo «cuore di fratello, di padre, di pastore». Di chi va «incontro a tutti», anche a chi «pur essendo fisicamente vicino, è lontano nell’affetto». E di chi offre la sua mano «anche quando l’altro non capisce, o non vuole capire, o fa finta di non capire». Il dono del cuo- re: «Non c’è niente di più prezioso, anche quan- do non siamo compresi». E nel dare questa consegna, Tettamanzi ha usa- to il paragone degli angeli. La chiesa di Sant’An- gelo ne ha centinaia: 752, per l’esattezza. Erano 753 ma uno è stato donato qualche anno fa allo stesso arcivescovo. Che ieri ha raccomandato ai fedeli: «Gli angeli che m’interessano siete voi: sia- te angeli per le persone che incontrate, pronti a testimoniare che Gesù è vicino, e specialmente accanto alle persone che sono nella prova». L’esempio è dato dallo stesso convento di Sant’Angelo («un punto di riferimento per l’in- tera città») e dal carisma francescano dei frati minori, ha ricordato il pastore ambrosiano: in mezzo alla gente, accanto agli ultimi e alle «trop- pe miserie umane». A coloro che Tettamanzi è tornato a definire, come ha fatto nel pontificale di Pasqua, le «pietre di scarto dell’umanità». La carità verso gli ultimi, ha concluso l’arcivescovo, «è il segno più credibile del nostro essere cri- stiani». Il cardinale ha celebrato la tradizionale Messa del pellegrino nella chiesa piena fino all’ultimo posto IL CONVENTO «Padri separati: è la nuova emergenza povertà» a mensa, l’assistenza diurna, l’accoglienza notturna, i servizi per i minori stranieri non accompagnati, le scuole d’italiano per gli immigrati, e tanto altro: la comunità dei francescani di piazza Sant’Angelo opera da sempre su più fronti della carità. Il guardiano della comunità, padre Cesare Azimonti, spiega che un nuovo impegno sono i L «padri separati». Una vera e propria «emergenza», conferma padre Clemente Moriggi, responsabile delle opere della Fondazione Fratelli di San Francesco. Al momento le quattro case dormitorio della Fondazione, che hanno una capienza di 650 posti, ospitano ogni notte un’ottantina di uomini separati, che non possono permettersi un’abitazione in affitto e finiscono per dormire in macchina o per strada. «È importante aiutarli – dice padre Moriggi – prima che perdano fiducia nella vita e diventino veri e propri clochard». (A.G.) Aria nuova per la musica meneghina DI ALBERTO FIGLIOLIA definirle rarefatte le si farebbe un gran torto. O, me- glio, le musiche di Paola Franzini sono sì raffinate e preziose, tenuto conto della lezione jazz assimi- lata dall’artista, ma le sue canzoni sono, nello stes- so tempo, intrise di fami- liarità e del più bello spi- rito popolare. Una com- mistione che rende il la- voro della cantautrice mi- lanese estremamente sug- gestivo e particolare an- che nel variegato mondo della canzone meneghina di cui la Franzini non rin- A nega la tradizione, ma an- zi la vivifica. Per capire il lavoro di que- sta bravissima artista niente di meglio che ve- derla/sentirla all’opera, in uno spettacolo – anche in una piazza all’aperto, non solo in un locale o in un teatro – come avviene in questi giorni in concomi- tanza con la pubblicazio- ne del suo Cd, "L’elefànt". Sono dodici i brani che al- ternano, con sapienza, lingua e dialetto. Dopo essersi esibita di re- cente alla rinomata Casa 139, Paola Franzini ha in- serito nel suo album an- che due canzoni ispirate dalla lettura di Giorgio Scerbanenco ("Al mare con la ragazza" e "Venere privata"), una delle icone della cultura milanese, autore nell’immaginario collettivo e padre dei tan- ti esimi giallisti e "noiristi" prodotti dalla metropoli. Infiniti sono gli spunti che "L’elefànt" offre, dalle e- splorazioni nel quotidia- no che ci circonda a ciò che abita l’anima, un inti- mismo delicato e potente come nei "I mur", "La pul- ver" e "Futugrafii". Dalle rivisitazioni letterarie e mitologiche, vedi la straordinaria evocativa "Babel", alla stralunata e- legia surreale de "L’e- lefànt", che dà il titolo al- la raccolta, e alla felice de- riva lirica del «Vento che brucia tutto più in fretta/ vento che asciuga vento che secca/ vento che squassa tutte le porte/ stacca dai rami le foglie morte/... Carte e cappelli vento scompiglia/ vento racconta vento bisbiglia/ liscia la pietra non conta i mesi/ sbattono al vento i panni stesi// Vento gua- risce la delusione/ vento che scopre una visione/ quando in un autunno non te lo aspetti/ vedi montagne al posto dei tetti...». Folla a Sant’Angelo. I frati: riconoscenti all’arcivescovo l Duomo era pieno, domenica mattina, per il solenne Pontificale di Pasqua, celebrato dall’arcivescovo Tettamanzi. «Alla luce del giorno della risurrezione possiamo guardare di nuovo alla croce e comprenderla in un modo più profondo; e insieme possiamo guardare anche alle nostre piccole o grandi croci per ritrovarvi la presenza viva del Signore che ci apre alla speranza», ha detto il cardinale durante l’omelia. Tettamanzi ha citato il salmo 117, caro alla liturgia di Pasqua: La pietra scartata dai costruttori è diventata la pietra d’angolo». Le «“pietre di scarto” dell’umanità – ha commentato il cardinale – nelle quali quotidianamente ci imbattiamo, diventano per noi un appello forte di Cristo stesso che ci chiede di rimanere accanto all’uomo ferito, deluso, oppresso, colpito dalle prove della vita, per far crescere il seme della speranza». Nella Pasqua «l’esistenza viene trasfigurata, non è più un groviglio inestricabile di contraddizioni, ma si arricchisce di un senso nuovo e liberante». I Domenica Pontificale in Duomo Il pastore ambrosiano: «Vicini ogni giorno all’uomo ferito, alle “pietre di scarto” dell’umanità» L’INIZIATIVA OGGI A ROMA 5MILA 14ENNI artiti stamattina presto per la capitale, i quattordicenni della diocesi oggi e domani si faranno pellegrini dal Papa. Una tradizione che ricorre in vista della Professione di fede e che prevede alle 10 la Messa nella basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Pontefice per la Città del Vaticano. Accompagnati dai responsabili del Servizio diocesano per i ragazzi, gli adolescenti e l’Oratorio, domattina i 14enni parteciperanno all’udienza generale di Papa Benedetto XVI, alle 10.30, presentandosi come i “14enni dell’arcidiocesi di Milano”. Samattina il cardinale Tettamanzi invierà loro un messaggio. P Sant’Angelo, ieri. «Gli angeli che m’interessano siete voi» ha detto Tettamanzi l’album Si intitola «L’elefànt» la nuova fatica di Paola Franzini: 12 brani e un mix di lingua e di dialetto Via Padova, deroghe per gli italiani L’ARTISTA o scelto una corrente di pensieri che partendo dal mio vissuto e andando verso la città vi facessero poi ritorno», dice Paola Franzini a proposito dell’ultima sua fatica musicale. «Sono in bilico usando il milanese come una lingua "astratta" – prosegue –, nel senso che non c’è il colore macchiettistico né la nostalgia della Milano che fu, ma ci sono una lingua riscoperta per la sua bellezza intrinseca e la città come uno specchio: io sono la città, perché con i miei sentimenti ci vivo dentro. Da tutte le mie canzoni emerge la voglia di riappropriarsi del luogo in cui si vive». Da "Babel": «... Nel pallore di un’alba d’aprile riemersi dall’oscurità/ E insieme tornammo a fluire lasciando i nostri vicoli angusti/ l’unico posto che ci apparteneva, in fondo era questa città/ Muratori, schiavi stranieri, abbandonammo deserti e pensieri/... Disertori di guerre non nostre, pellegrini su falsi sentieri/ giocatori d’azzardo di vite, le nostre/... su vertiginosi ponteggi con le gambe sciolte/ il mondo là sotto ora è nostro». (A.Fig.) H « La Casa della carità lancia sul web una rivista sul disagio sociale online la nuova rivista scientifica sul disagio sociale nelle metropoli del mondo, come Milano. «SouQuaderni» è lanciata dal Souq, il Centro studi sulla sofferenza urbana promosso dalla Casa della carità. La rivista viene pubblicata in due modalità: telematica e cartacea. Sul web escono due numeri all’anno, il 1 aprile e il 1 novembre ( www.souqonline.it). Il volume viene dato alle stampe a novembre, edito da Il Saggiatore, in italiano e inglese. Diretta da Benedetto Saraceno, dell’università di Ginevra, la rivista contiene nel primo numero un intervento di don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, «Deliri di città». (A.G.) È 2 MARTEDÌ 6 APRILE 2010

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VISITA DEL CARDINALE IN OCCASIONE DELLA FESTA DI SANT'ANGELO

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Page 1: AVVENIRE 6 APRILE 2010 CARDINALE A SANT'ANGELO

LUNEDÌDI PASQUA

L’omelia del presule: «La carità verso gli ultimiè il segno più credibile del nostro essere cristiani»

La comunità dei frati minori«punto di riferimentoper tutta la città»

Due ragazzeinvestite dal trenoUna è grave

na ragazza èrimasta ferita dopo

essere stata investita daun treno, mentreun’altra è rimasta illesanel pomeriggio di ieri invia Mambretti, nei pressidella stazione di MilanoCertosa. Entrambehanno 18 anni.Ricoverata alFatebenefratelli laragazza in serata è statadichiarata in stato dimorte cerebrale e perlei non sembranoesserci speranze.Secondo la Polfer leragazze hanno cercatodi attraversare i binarisenza accorgersi delconvoglio in arrivo.

U

Accoltella l’exe il suo uomoArrestato 42enne

andato a casa dell’exconvivente ma qui ha

trovato anche il nuovocompagno della donna.Ne è scaturita una litesubito degenerata.L’uomo ha accoltellato laex e quando l’altro hacercato di difenderla, èstato accoltellato anchelui. Protagonisti dellavicenda, avvenuta l’altranotte in piazzaleCorvetto a Milano, sonotre peruviani. L’aggressore,42 anni, è stato arrestatodai carabinieri. Le duevittime, sono statiricoverati. Secondoquanto spiegato daicarabinieri non sarebberoin pericolo di vita.

È

Giornata di sole, invasi i parchi cittadiniopo la pioggia incessante del giorno di Pasqua, ilsole e il cielo blu di ieri hanno spinto molti

milanesi rimasti in città per le feste, a trascorrere unagiornata all’aria aperta. In molti hanno affollato i parchicittadini e altri hanno raggiunto l’Idroscalo, già pronto aospitare i primi visitatori nonostante la vera e propriastagione del "mare di Milano" non sia ancoracominciata. Famiglie a passeggio a piedi o in bicicletta,giovani a spasso per gustarsi la primavera, i milanesi maanche i turisti, hanno vissuto una vera Pasquettaprimaverile. Anche se in città.

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robabile deroghe sugliorari di chiusura ai

ristoranti italiani di viaPadova. Ci sta pensando ilComune e lo ha fattosapere il vicesindaco eassessore alla sicurezzaRiccardo de Corato,commentando le sanzionieffettuate nella primasettimana dall’entrata invigore delle ordinanzecomunali nella via piùmultietinica della città. E riferendosi in particolareai provvedimenti sullasicurezza firmati dal sindacoe in via sperimentale fino alprossimo 31 luglio chehanno fissato la chiusura diristoranti e bar anticipataalle 24 (prima dei tafferugli

potevano rimanere apertifino alle 2 del mattino).Provvedimenti sui quali erasuccessivamenteintervenuto Alfredo Zini, ilvice presidente dell’Epam,l’associazione che riunisce ipubblici esercizi,protestando, per conto deipropri associati chesarebbero stati penalizzatinegli incassi dalle ordinanzerestrittive del Comune. «I numeri delle multe cidicono che sostanzialmentei commercianti hannorispettato l’ordinanza», fasapere De Corato eaggiunge: «È chiaro chequalche problema c’è, mirendo conto. Vogliamovedere come si assesta

questaordinanza, sedà deibenefici reali,altrimenti sitorna alvecchioorario». Ilvicesindacoaggiungeanche di nonaverricevuto "forti" proteste daparte di tutti icommercianti della via mache sia stata solo una cosalimitata di pochi:«Si puòanche vedere di fare deiragionamenti per la parte divia Padova dopo il ponte,dove c’è una realtà che nonè di così forte presenza di

attività etniche», concludeDe Corato, aprendo allapossibilità di deroga per iristoratori "italiani":«A medispiace. Non deve chiuderenessuno, soprattutto quelleche sono attivita’ milanesi-italiane. Già sono cosìpoche. Io spero che la loroattivita’ continui».

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«Il nostro affetto a Tettamanzi»DI ANNALISA GUGLIELMINO

na comunità che si stringe intorno al suovescovo: «Ci sentiamo profondamente af-fezionati e riconoscenti, e le siamo vicini

soprattutto nelle difficoltà. Il nostro cuore ade-risce totalmente ai suoi progetti»: così i frati fran-cescani della chiesa di Sant’Angelo hanno ac-colto, ieri pomeriggio, l’arcivescovo Dionigi Tet-tamanzi venuto a celebrare la tradizionale Mes-sa del pellegrino. Fra’ Cesare Azimonti, guardiano della comunitàdei frati minori, ha dato voce ai tanti fedeli chehanno riempito la chiesa fino all’ultimo posto inpiedi, come accade ogni anno nel lunedì di Pa-

Usqua. Il cardinale ha ricambiato la manifestazione disolidarietà con il dono del suo «cuore di fratello,di padre, di pastore». Di chi va «incontro a tutti»,anche a chi «pur essendo fisicamente vicino, èlontano nell’affetto». E di chi offre la sua mano«anche quando l’altro non capisce, o non vuolecapire, o fa finta di non capire». Il dono del cuo-re: «Non c’è niente di più prezioso, anche quan-do non siamo compresi».E nel dare questa consegna, Tettamanzi ha usa-to il paragone degli angeli. La chiesa di Sant’An-gelo ne ha centinaia: 752, per l’esattezza. Erano753 ma uno è stato donato qualche anno fa allostesso arcivescovo. Che ieri ha raccomandato ai

fedeli: «Gli angeli che m’interessano siete voi: sia-te angeli per le persone che incontrate, pronti atestimoniare che Gesù è vicino, e specialmenteaccanto alle persone che sono nella prova».L’esempio è dato dallo stesso convento diSant’Angelo («un punto di riferimento per l’in-tera città») e dal carisma francescano dei fratiminori, ha ricordato il pastore ambrosiano: inmezzo alla gente, accanto agli ultimi e alle «trop-pe miserie umane». A coloro che Tettamanzi ètornato a definire, come ha fatto nel pontificaledi Pasqua, le «pietre di scarto dell’umanità». Lacarità verso gli ultimi, ha concluso l’arcivescovo,«è il segno più credibile del nostro essere cri-stiani».

Il cardinale ha celebrato la tradizionale Messa delpellegrinonella chiesa piena finoall’ultimo posto

IL CONVENTO

«Padri separati:è la nuovaemergenza povertà»

a mensa, l’assistenzadiurna, l’accoglienza

notturna, i servizi per iminori stranieri nonaccompagnati, le scuoled’italiano per gli immigrati, etanto altro: la comunità deifrancescani di piazzaSant’Angelo opera dasempre su più fronti dellacarità. Il guardiano dellacomunità, padre CesareAzimonti, spiega che unnuovo impegno sono i

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«padri separati». Una vera epropria «emergenza»,conferma padre ClementeMoriggi, responsabile delleopere della FondazioneFratelli di San Francesco. Almomento le quattro casedormitorio della Fondazione,che hanno una capienza di650 posti, ospitano ogninotte un’ottantina di uominiseparati, che non possonopermettersi un’abitazione inaffitto e finiscono perdormire in macchina o perstrada. «È importanteaiutarli – dice padre Moriggi– prima che perdano fiducianella vita e diventino veri epropri clochard». (A.G.)

Aria nuova per la musica meneghinaDI ALBERTO FIGLIOLIA

definirle rarefattele si farebbe ungran torto. O, me-

glio, le musiche di PaolaFranzini sono sì raffinatee preziose, tenuto contodella lezione jazz assimi-lata dall’artista, ma le suecanzoni sono, nello stes-so tempo, intrise di fami-liarità e del più bello spi-rito popolare. Una com-mistione che rende il la-voro della cantautrice mi-lanese estremamente sug-gestivo e particolare an-che nel variegato mondodella canzone meneghinadi cui la Franzini non rin-

Anega la tradizione, ma an-zi la vivifica.Per capire il lavoro di que-sta bravissima artistaniente di meglio che ve-derla/sentirla all’opera, inuno spettacolo – anche inuna piazza all’aperto, nonsolo in un locale o in unteatro – come avviene inquesti giorni in concomi-tanza con la pubblicazio-ne del suo Cd, "L’elefànt".Sono dodici i brani che al-ternano, con sapienza,lingua e dialetto.Dopo essersi esibita di re-cente alla rinomata Casa139, Paola Franzini ha in-serito nel suo album an-che due canzoni ispirate

dalla lettura di GiorgioScerbanenco ("Al marecon la ragazza" e "Venereprivata"), una delle iconedella cultura milanese,autore nell’immaginariocollettivo e padre dei tan-ti esimi giallisti e "noiristi"prodotti dalla metropoli.Infiniti sono gli spunti che"L’elefànt" offre, dalle e-splorazioni nel quotidia-no che ci circonda a ciòche abita l’anima, un inti-mismo delicato e potentecome nei "I mur", "La pul-ver" e "Futugrafii". Dallerivisitazioni letterarie emitologiche, vedi lastraordinaria evocativa"Babel", alla stralunata e-

legia surreale de "L’e-lefànt", che dà il titolo al-la raccolta, e alla felice de-riva lirica del «Vento chebrucia tutto più in fretta/vento che asciuga ventoche secca/ vento chesquassa tutte le porte/stacca dai rami le fogliemorte/... Carte e cappellivento scompiglia/ ventoracconta vento bisbiglia/liscia la pietra non contai mesi/ sbattono al ventoi panni stesi// Vento gua-risce la delusione/ ventoche scopre una visione/quando in un autunnonon te lo aspetti/ vedimontagne al posto deitetti...».

Folla a Sant’Angelo. I frati: riconoscenti all’arcivescovo

l Duomo era pieno, domenicamattina, per il solenne

Pontificale di Pasqua, celebratodall’arcivescovo Tettamanzi. «Allaluce del giorno della risurrezionepossiamo guardare di nuovo allacroce e comprenderla in unmodo più profondo; e insiemepossiamo guardare anche allenostre piccole o grandi croci perritrovarvi la presenza viva delSignore che ci apre alla speranza»,ha detto il cardinale durantel’omelia. Tettamanzi ha citato ilsalmo 117, caro alla liturgia diPasqua: La pietra scartata daicostruttori è diventata la pietrad’angolo». Le «“pietre di scarto”dell’umanità – ha commentato ilcardinale – nelle qualiquotidianamente ci imbattiamo,diventano per noi un appelloforte di Cristo stesso che cichiede di rimanere accantoall’uomo ferito, deluso, oppresso,colpito dalle prove della vita, perfar crescere il seme dellasperanza». Nella Pasqua«l’esistenza viene trasfigurata, nonè più un groviglio inestricabile dicontraddizioni, ma si arricchiscedi un senso nuovo e liberante».

I

DomenicaPontificale in DuomoIl pastore ambrosiano:«Vicini ogni giornoall’uomo ferito,alle “pietre di scarto”dell’umanità»

L’INIZIATIVA

OGGI A ROMA 5MILA 14ENNIartiti stamattina presto per lacapitale, i quattordicenni della

diocesi oggi e domani si farannopellegrini dal Papa. Una tradizione chericorre in vista della Professione difede e che prevede alle 10 la Messanella basilica di San Pietro, presiedutadal cardinale Angelo Comastri, vicariogenerale del Pontefice per la Città delVaticano. Accompagnati dairesponsabili del Servizio diocesano peri ragazzi, gli adolescenti e l’Oratorio,domattina i 14enni parteciperannoall’udienza generale di Papa BenedettoXVI, alle 10.30, presentandosi come i“14enni dell’arcidiocesi di Milano”.Samattina il cardinale Tettamanziinvierà loro un messaggio.

P

Sant’Angelo, ieri. «Gli angeliche m’interessano siete voi»ha detto Tettamanzi

l’albumSi intitola«L’elefànt» lanuova faticadi PaolaFranzini: 12brani e unmix di linguae di dialetto

Via Padova, deroghe per gli italiani

L’ARTISTA

o scelto una corrente di pensieri chepartendo dal mio vissuto e andando

verso la città vi facessero poi ritorno», dice PaolaFranzini a proposito dell’ultima sua fatica musicale.«Sono in bilico usando il milanese come una lingua"astratta" – prosegue –, nel senso che non c’è ilcolore macchiettistico né la nostalgia della Milanoche fu, ma ci sono una lingua riscoperta per la suabellezza intrinseca e la città come uno specchio: iosono la città, perché con i miei sentimenti ci vivodentro. Da tutte le mie canzoni emerge la voglia diriappropriarsi del luogo in cui si vive».Da "Babel": «... Nel pallore di un’alba d’aprileriemersi dall’oscurità/ E insieme tornammo a fluirelasciando i nostri vicoli angusti/ l’unico posto che ciapparteneva, in fondo era questa città/ Muratori,schiavi stranieri, abbandonammo deserti epensieri/... Disertori di guerre non nostre, pellegrinisu falsi sentieri/ giocatori d’azzardo di vite, lenostre/... su vertiginosi ponteggi con le gambesciolte/ il mondo là sotto ora è nostro». (A.Fig.)

La Casa della caritàlancia sul web una rivistasul disagio sociale

online la nuova rivistascientifica sul disagio sociale

nelle metropoli del mondo, comeMilano. «SouQuaderni» è lanciatadal Souq, il Centro studi sullasofferenza urbana promosso dallaCasa della carità. La rivista vienepubblicata in due modalità:telematica e cartacea. Sul webescono due numeri all’anno, il 1aprile e il 1 novembre (www.souqonline.it). Il volume vienedato alle stampe a novembre, editoda Il Saggiatore, in italiano e inglese.Diretta da Benedetto Saraceno,dell’università di Ginevra, la rivistacontiene nel primo numero unintervento di don VirginioColmegna, presidente della Casadella carità, «Deliri di città». (A.G.)

È

2 MARTEDÌ6 APRILE 2010