Autovalutazione degli interventi di didattica inclusiva€¢Il PEI descrive il progetto per il...

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Autovalutazione degli interventi di didattica inclusiva Nuovo profilo di funzionamento e PEI su base ICF-CY dr.ssa Antonetta Cimmarrusti Pedagogista

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Autovalutazione degli interventi di didattica inclusiva

Nuovo profilo di funzionamento e PEI su base ICF-CY

dr.ssa Antonetta CimmarrustiPedagogista

Nuovo profilo di funzionamento(PF)

decreto legislativo n. 66/2017, attuativo della legge n. 107/2015

• E’ redatto dopo l’accertamento della disabilità, secondo i criteri del modello biopsicosociale (ICF).

• Va aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia. Può essere, inoltre, aggiornato in caso di nuove condizioni di funzionamento della persona disabile.

• A l l a r e d a z i o n e d e l P F c o l l a b o r a n o i g e n i t o r i d e l b a m b i n o / a l u n n o / s t u d e n t e e u n r a p p r e s e n t a n t e dell’amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata dal soggetto interessato.

Nuovo profilo di funzionamento(PF)

decreto legislativo n. 66/2017, attuativo della legge n. 107/2015

• L’iter per la redazione del PF parte con l’invio all’unità di valutazione multidisciplinare (UVM), da parte dei genitori, della certificazione di disabilità.

• Il PF, dunque, è redatto dalla predetta unità di valutazione multidisciplinare, di cui al DPR 24 febbraio 1994, composta da:

• a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona;b) uno specialista in neuropsichiatria infantile;c) un terapista della riabilitazione;d) un assistente sociale o un rappresentante dell’Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto.

• Contiene la diagnosi funzionale.• Contiene il profilo dinamicofunzionale.• Il profilo definisce anche le competenze professionali e

la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica

• Propedeutico alla definizione del PEI

Nuovo profilo di funzionamento(PF)

decreto legislativo n. 66/2017, attuativo della legge n. 107/2015

IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO (PF)PER COMPILARE IL PROFILO DI

FUNZIONAMENTO E’ NECESSARIO ESPLICITARE:

UN MODELLO CONCETTUALE

•UN LINGUAGGIO CONDIVISO

•UN SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE

ICF PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

IMPORTANTE è la “Checklist ”

costituisce una traccia, un promemoria, un "nodo nel fazzoletto", un aiuto per stilare i profili di funzionamento "pensando" fin da subito in ICF. E’ da considerare come il modello snodabile che il pittore utilizza per tratteggiare la figura umana, uno "scheletro" cui aggiungere muscoli, pelle, vestiti.

Principi di ICF-CY 

• Per classificare il funzionamento di una persona in un determinato momento e in un determinato ambiente è necessario raccogliere informazioni su tutte le componenti: Funzioni corporee, Strutture corporee, Attività e Partecipazione, Fattori ambientali e Fattori personali.

• Tale attività, condotta secondo ICF, richiede un approccio rigoroso ed una precisa comprensione del suo impianto concettuale e descrittivo. Si richiamano, perciò, due concetti fondamentali, che prendiamo come paradigmi di riferimento per rendere il presente compendio accessibile a tutti gli operatori e professionisti.

• Tali paradigmi sono: • il modello di riferimento concettuale (framework); • la struttura classificatoria di ICF-CY

Il modello di riferimento concettuale (framework) • ICF –CY si delinea come una classificazione e

descrizione della salute e degli stati ad essa correlati nella accezione multidimensionale di benessere fisico, psichico e sociale della persona

Il modello concettuale di riferimento, identificato con il termine biopsicosociale, considera la persona nell’unità della sua dimensione corporea, psichica e sociale in interazione con l’ambiente declinato nelle sue molteplici componenti fisiche, tecnologiche, culturali e sociali.

Il modello di riferimento concettuale (framework)• A l cen t ro del la va lutaz ione del la

condizione di salute viene posto i l funzionamento umano inteso come «l’interazione tra la persona con una determinata condizione di salute ed il suo contesto».

Il modello di riferimento concettuale (framework)

L a d i s a b i l i t à c o n c e r n e g l i svantaggi causati dall’ambiente f i s i c o e s o c i a l e c h e “ c r e a limitazioni” alla vita delle persone con problemi di funzionamento.

Modello biopsicosocialetermini come

disabilità e handicap,

sono stati da sostituiti da

“attività” e “partecipazione sociale”

Modello biopsicosociale

riguarda TUTTI GLI INDIVIDUIognuno può incorrere,

nel corso della vita, in una situazione di limitazione

delle ATTIVITA’e della PARTECIPAZIONE

La struttura classificatoria di ICF-CY

• ICF-CY ha una struttura gerarchica organizzata e rappresentabile a forma di albero. La struttura classificatoria è orientata a rappresentare i termini in modo razionale, seguendo principi logici (dai livelli più generali a quelli più dettagliati) e con una comune matrice semantica (raggruppamenti per componenti e capitoli).

La struttura classificatoria di ICF Il linguaggio è neutro, fornisce una sintassi per descrivere il funzionamento senza alcuna pregiudiziale riferita a condizioni di anormalità. Venegono elencate le principali funzioni e strutture del corpo così come indicato dalla fisiologia e dall’anatomia normale (non patologica). La lista delle attività e partecipazioni descrive le azioni e i ruoli sociali comuni a tutte le persone. Allo stesso modo sono descritti i fattori ambientali che caratterizzano i contesti di vita.

STRUTTURA DELL’ICF-CY classificazione

parti

componenti

Costrutti qualificatori

Domini e categorie e sottocategorie ai differenti livelli

Qualificatori• ICF -CY nella descrizione dei codici, utilizza un linguaggio

neutro.• E’ solo attraverso l’uso dei qualificatori che la

classificazione può essere operazionalizzata favorendo l’inquadramento preciso dei problemi della persona, del suo funzionamento, delle barriere/facilitatori ambientali.

• I qualificatori completano pertanto la descrizione del profilo di funzionamento e dei fattori ambientali specificandone le caratteristiche rilevanti.

Qualificatori

• I qualificatori vengono rappresentati attraverso dei “costrutti” relativi ai problemi, attraverso i quali vengono pertanto descritte:

• le funzioni corporee e le strutture corporee attraverso le menomazioni come cambiamento delle stesse;

• attività e partecipazione attraverso la descrizione della limitazione nelle capacità e restrizione nelle performance;

• i fattori ambientali attraverso la funzione di facilitazione o di barriera.

Qualificatori• Attraverso il qualificatore viene verificata e classificata la

presenza, l’entità, e il peso di ciascun problema attraverso un valore numerico, denominato per l’appunto “qualificatore”, che si aggiunge al codice di categoria che va da 0 a 4 (da assenza del problema a problema gravissimo o completo, cioè massimamente rappresentato).

• I l codice ICF-CY non è completo se non contiene i l qualificatore, indicato con un numero che si colloca dopo il punto decimale, per specificare la misura della menomazione, della limitazione o della funzione di facilitatore o barriera. Tutte le componenti (Funzioni corporee, Strutture corporee, Attività e Partecipazione, e Fattori ambientali) sono quantificate con la medesima scala.

La perdita di funzionamento è totale, senza alcun residuo significativo.COMPLETO (4)

Il funzionamento è seriamente compromesso e la persona potrebbe non essere in grado di svolgere le sue funzioni anche con assistenza esterna.

GRAVE (3)

Il funzionamento è significativamente menomato e la persona potrebbe necessitare di assistenza, aiuto, dispositivi o modificazioni dell’ambiente.

MEDIO (2)

Vi è una deviazione ravvisabile dalla norma attesa, e il funzionamento può essere in qualche modo meno efficiente e preciso.

LIEVE (1)

Il funzionamento è compreso entro la norma attesa, senza deviazioni significative.NESSUNO (0)

DESCRIZIONE LIVELLO DI MENOMAZIONE RESTRIZIONE O LIMITAZIONE

Qualificatori

Attività e partecipazione• La componente Attività e Partecipazione (di

seguito indicata come A&P, come in ICF-CY ) completa la prima parte della classificazione Funzionamento e Disabilità.

• E’ la componente che descrive e classifica le azioni, i compiti e i ruoli che l’individuo svolge ne l l ’amb ien te , r i l evando qu ind i s ia la dimensione individuale che sociale dell’agire e partecipare.

Attività

E’ l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo

Partecipazione

Coinvolgimento in una situazione di vita

Limitazioni dell’ attività

Sono le difficoltà che un individuo può incontrare nello svolgere delle attività

Restrizioni alla partecipazione

Sono i problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento delle situazioni di vita

l ivello di funzionamento della persona in assenza di sostegni e interventi da parte di persone e/o di altri (adattamenti ambientali, ausili, facilitatori o barriere ambientali). E ’ in tesa come quel lo che i l sogget to fa escludendo l’influenza di tutti i fattori ambientali r i c o n o s c i u t i c o m e r i l e v a n t i p e r q u e l l a attività/partecipazione.

Capacità

l ivel lo di funzionamento del la persona in assenza di sostegni e interventi da parte di persone ma in presenza di a l t r i (adattamenti ambientali , ausil i) facil i tatori o barriere ambientali. E ’ i n t e s a c o m e q u e l l o c h e i l s o g g e t t o f a c o n t u t t i i f a t t o r i ambientali escluso l’aiuto personale.

livello di funzionamento in presenza di sostegni e interventi da parte di persone e/o di altri E’ intesa come quello che il soggetto fa con tu t t i i fa t tor i ambienta l i compreso l’aiuto personale. La performance globale può essere qualificata anche nel caso in cui per quel la att ivi tà l ’a iuto personale sostituisce il soggetto.

Ciò che una persona fa.

Risultato dei fattori ambientali sul funzionamento.

Dipendente dall’ambiente.

Descrive il livello di performance della persona nell’ambiente in cui vive (casa, scuola, lavoro, comunità, ecc.).

Ciò che una persona può fare. Caratteristica intrinseca della persona.Non dipendente dall’ambiente.Descrive il funzionamento della persona in un ambiente che non facilita e non ostacola.

d9- Vita sociale, civile e di comunitàd8- Aree di vita principali d7- Interazioni e relazioni interpersonali d6- Vita domestica d5- Cura della propria persona d4- Mobilitàd3- Comunicazioned2- Compiti e richieste generali

d1- Apprendimento e applicazione delle conoscenze

CapacitàPerformance/ 1DOMINI - CAPITOLI

Secondo qualificatore

Primo qualificatoreATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE

__ _

Barriera-

Facilitatore+

exxx.0 NESSUNA barrieraexxx.1 barriera LIEVEexxx.2 barriera MEDIAexxx.3 barriera GRAVEexxx.4 barriera COMPLETA

exxx.8 barriera non specificatoexxx.9 non applicabile

QUALIFICATORE

exxx.0 NESSUN facilitatoreexxx+1 facilitatore LIEVEexxx+2 facilitatore MEDIOexxx+3 facilitatore SOSTANZIALEexxx+4 facilitatore COMPLETO

exxx+8 facilitatore non specificato exxx.9 non applicabile

Dal profilo di funzionamento al piano educativo individualizzato(PEI)• Il PEI descrive il progetto per il singolo studente,

elaborato con il contributo di tutti i docenti e gli operatori coinvolti (docenti curricolari, docenti specializzati, assistenti educatori, facilitatori della comunicazione, operatori dei servizi e del territorio), a t t raverso l ’osservaz ione pedagogica e la documentazione raccolta sullo studente e sul contesto scolastico e territoriale.

Dal profilo di funzionamento al piano educativo individualizzato (PEI)• Viene redatto nei primi mesi di ogni anno

scolastico a cura del docente referente, e diventa il documento base negli incontri di verifica e riprogettazione tra gli operatori della scuola, la famiglia ed i servizi sanitari e/o sociali. Il PEI è anche un patto tra la scuola, la famiglia e lo studente stesso perché in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la valutazione.

PEI - PROGETTO DI VITA

PEI -PROGETTO

DI VITA

Profilo di funzionamento

Momento conoscitivo del reale funzionamento dell’alunno

secondo il modello ICFDF

PDF

Soluzioni operative nell’insegnamento

apprendimento

Momento di definizione di tecniche, risorse,

materiali per l’insegnamento apprendimento

Verifica e valutazione

Verifica in itinere e valutazione del PEI

PEI

Possiamo tradurlo in…

PEI -PROGETTO

DI VITA

Conoscenza del bambino

Osservazione programmataUso di strumenti di analisi

Check-list su base ICF

Programmazione formativa, educativa e

didattica

Obiettivi a lungo termineObiettivi a medio termineObiettivi a breve termine

Attività, materiali e metodi di lavoro

Cosa usiamoCome / chi lo usa

Come gestiamo ciò che usiamo nel contesto

Verifica e valutazioneVerifica in itinere

Valutazione periodicaRevisione/cambiamento

PEI

PEI- PROGETTO DI VITA

Per la compilazione del PEI è importante che il Consiglio di Classe: • stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in

relazione alle capacità dello studente. È necessario tenere conto sia degli obiettivi raggiungibili dal singolo studente in relazione al suo punto di partenza, sia degli obiettivi minimi previsti dai Piani di studio per quel grado di scuola;

• individui modalità e tipologia per le verifiche dei risultati raggiunti che prevedano anche prove graduate e/o assimilabili a quelle del percorso della classe;

• definisca i soggetti (docenti di classe, docenti di supporto, facilitatori, assistenti educatori e altri operatori…) che concorrono alla progettazione delle verifiche e contribuiscono alla valutazione dello studente.

Per la scuola secondaria di secondo grado e l’istruzione e formazione • PEI semplificatoNel PEI che se svolto regolarmente, condurrà al rilascio della qualifica e del diploma. Al suo interno i docenti delle singole discipline devono indicare quali sono gli obiettivi minimi che garantiscono l’essenzialità dei contenuti, permettendo allo studente di affrontare l’esame di Stato o di qualifica. • PEI differenziato che conduce ad un attestato di credito formativo. I docenti devono indicare i contenuti ritenuti adeguati alle capacità dello studente e il Consiglio di classe dovrà decidere sulla eventuale sostituzione delle discipline. La scelta tra PEI semplificato e PEI differenziato va concordata con la famiglia.

Per la scuola secondaria di secondo grado e l’istruzione e formazione

• PEI Curriculare riconducibile alla programmazione del corso di studi. Si segue un normale percorso di studi • Solo con il consenso della famiglia può essere fatta

menzione esplicita sul documento di valutazione che gli obiettivi del PEI non sono riconducibili ai programmi ministeriali.

• Qualora la famiglia non condivida questa scelta, lo studente non può essere considerato in situazione di disabilità e quindi viene meno il suo diritto ad un PEI e a una valutazione differenziata.

Come conosciamo?

Raccolta e sistematizzazione delle informazioni

• Famiglia• Servizi Sanitari

• Strutture educative(continuità scolastica, centri educativi, società

sportive, ecc.)• Scuola

Osservazionesistematica

DialogoPianificazione

COME SI FA?1. Ci si mette in moto: cercando fra gli oltre 1000

codici ICF quelli adatti a descrivere i nostri alunni

2. Si dà significato ai codici: qualificando0 - NESSUNA difficoltà1 - difficoltà LIEVE2 - difficoltà MEDIA3 - difficoltà GRAVE4 – difficoltà COMPLETA

Capacità Performance

Per la scuola particolarmente nelle aree

attività e partecipazione di ICF-CY

Sintetizzare i risultati dell’ osservazione in modo significativo

Le informazioni raccolte nell’osservazione vengono confrontate e sintetizzate nelle aree significative:

• condizioni corporee;• funzioni corporee;• strutture corporee;• attività personali;• partecipazione sociale;• fattori contestuali ambientali;• fattori contestuali personali

Obiettivi a lungo termine

• Sono obiettivi che idealmente ci piacerebbe raggiungere in una prospettiva temporale compresa tra gli 1 e i 3 anni circa.

• Sono una sorta di obiettivi teorici, cioè quelli che derivano dalle sintesi fatte in precedenza.

Obiettivi a medio termine• Sono quelli raggiungibili nel corso

dell’anno scolastico, in un periodo di tempo tra i 6 mesi e 1 anno.

• Sono obiettivi effettivi sui quali si inizia a lavorare e per il quale si devono iniziare a pensare materiali e tecniche.

Obiettivi a breve termine e sotto sequenze• Gli obiettivi a medio termine devono essere scomposti in

sequenze di sotto-obiettivi più accessibili per l’alunno.

- ridurre la difficoltà dell’obiettivo semplificando le richieste di corretta esecuzione;

- ridurre la difficoltà dell’obiettivo attraverso l’uso di aiuti necessari e sufficienti;

- ridurre la difficoltà dell’obiettivoattraverso l’analisi del compito

Verificastadio di raggiungimento dell'oiettivo ed eventuali strumenti e modalità utilizzate

Il documento del PEI vero e proprio…• E’ il documento più “sentito”

• E’ il documento che fa da cerniera fra i bisogni del bambino/ragazzo con disabilità e il curriculum della classe

• Importante che coinvolga il maggior numero possibile di soggetti per garantire la completezza della programmazione educativa

• Sottoposto a verifica almeno in sede di valutazione

• Grazie dell'attenzione

Bibliografia:• Ianes D. e Cramerotti S. (2009), Piano Educativo Individualizzato Progetto di

vita. Volume I: La metodologia e le strategie di lavoro, Trento, Erickson;

• Ianes D. e Cramerotti S. (2009), Piano Educativo Individualizzato Progetto di vita. Volume III: Raccolta di buone prassi di PEI compilati e commentati, Trento, Erickson;

• Ianes D. e Macchia V. (2008), La didattica per i Bisogni Educativi Speciali, Trento, Erickson

• D. Stasolla V: Albano, (2013)ICF e PEI nella disabilità

• OMS (2007), ICF-CY, Trento, Erickson;• ICF-CY ,(2016)Classificazione internazionale del funzionamento, della

disabilità e della salute,Trento, Erickson,• D. Janes e S. Camerotti ,(20011) Usare l'ICF anella scola.Spunti operativi per

il contesto educativo,Trento, Erickson

• Demo H. (2012), Processi che favoriscono l’inclusione di alunni con BES, materiale di formazione non pubblicato.