Autore: Riccardo Rifici1 La tutela delle acque e la disciplina delluso della risorsa Aprilia 22...

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autore: Riccardo Rifici autore: Riccardo Rifici 1 La tutela delle La tutela delle acque e la acque e la disciplina dell’uso disciplina dell’uso della risorsa della risorsa Aprilia 22 novembre 2008 Aprilia 22 novembre 2008

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La tutela delle acque e la La tutela delle acque e la disciplina dell’uso della disciplina dell’uso della

risorsarisorsa

Aprilia 22 novembre 2008Aprilia 22 novembre 2008

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Una premessa storico - culturale: Una premessa storico - culturale: Limiti allo scarico e obiettivi di qualitàLimiti allo scarico e obiettivi di qualità

Il dibattito sui limiti: dal 1976 alla direttiva quadro Il dibattito sui limiti: dal 1976 alla direttiva quadro della UE (attenzione allo scarico o al corpo idrico e della UE (attenzione allo scarico o al corpo idrico e agli altri recettori?)agli altri recettori?)

Le norme europee: dalla 76/464 alla 91/271;Le norme europee: dalla 76/464 alla 91/271; I tre “pezzi” mai integrati (difesa del suolo, tutela I tre “pezzi” mai integrati (difesa del suolo, tutela

delle acque, gestione dei servizi idrici).delle acque, gestione dei servizi idrici). Qualità e quantità Qualità e quantità Concentrazioni; Massa per unità di prodotto; Massa Concentrazioni; Massa per unità di prodotto; Massa

nell’unità di temponell’unità di tempo Approccio combinato (concentrazioni, BAT, limiti in Approccio combinato (concentrazioni, BAT, limiti in

massa)massa)

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La nuova impostazione nata con il dlgs La nuova impostazione nata con il dlgs 152/1999 e confermata dalla direttiva UE 152/1999 e confermata dalla direttiva UE 2000/602000/60

Una visione ambientale e non solo Una visione ambientale e non solo sanitariasanitaria

La qualità del corpo idrico come La qualità del corpo idrico come riferimentoriferimento

L’integrazione quali/quantitativaL’integrazione quali/quantitativa

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Temi della direttiva 2000/60 CETemi della direttiva 2000/60 CE

La tutela: La tutela: tema cardine della direttivatema cardine della direttiva. Ma . Ma relativo soprattutto alla tutela qualitativa, relativo soprattutto alla tutela qualitativa, con scarsa attenzione al problema delle con scarsa attenzione al problema delle acque sotterranee e al problema della acque sotterranee e al problema della tutela quantitativatutela quantitativa

Gli aspetti della gestione delle acque, Gli aspetti della gestione delle acque, affrontati senza norme dirette, ma con affrontati senza norme dirette, ma con importanti legami con il tema più ampio importanti legami con il tema più ampio del governo delle acque.del governo delle acque.

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Due direttive figlieDue direttive figlie

La direttiva 2006/118/CE protezione acque La direttiva 2006/118/CE protezione acque sotterranee che integra la 2000/60 con sotterranee che integra la 2000/60 con elementi tecnici il tema degli obiettivi di qualità elementi tecnici il tema degli obiettivi di qualità (caratterizzazione del buono stato chimico)(caratterizzazione del buono stato chimico)

La direttiva 2007/60/CE sulla valutazione e La direttiva 2007/60/CE sulla valutazione e gestione dei rischi delle alluvioni che si allaccia gestione dei rischi delle alluvioni che si allaccia alla 2000/60 per gli elementi di pianificazione e alla 2000/60 per gli elementi di pianificazione e gestione dei bacini idrografici, per gli aspetti gestione dei bacini idrografici, per gli aspetti relativi alle alluvionirelativi alle alluvioni

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I punti cardine della direttiva europeaI punti cardine della direttiva europea

Gli scopiGli scopi proteggere gli ecosistemi acquatici, impedire un proteggere gli ecosistemi acquatici, impedire un

ulteriore peggioramento e raggiungere un obiettivo ulteriore peggioramento e raggiungere un obiettivo di qualità; di qualità;

Garantire un utilizzo idrico sostenibileGarantire un utilizzo idrico sostenibile Eliminare le sostanze pericolose (arrivare a Eliminare le sostanze pericolose (arrivare a

concentrazioni, negli ecosistemi, vicine a quelle concentrazioni, negli ecosistemi, vicine a quelle naturali);naturali);

Mitigare gli effetti delle inondazioni e delle siccità Mitigare gli effetti delle inondazioni e delle siccità Garantire una fornitura d’acqua sufficiente e di Garantire una fornitura d’acqua sufficiente e di

buona qualitàbuona qualità Arrivare ad un “buono stato di qualità” per tutti i Arrivare ad un “buono stato di qualità” per tutti i

corpi idrici entro il 2015.corpi idrici entro il 2015.

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Il distretto idrograficoIl distretto idrografico

Individuazione dei bacini idrografici e loro Individuazione dei bacini idrografici e loro assegnazione a “distretti: idrografici”. assegnazione a “distretti: idrografici”. Individuazione a livello del distretto delle Individuazione a livello del distretto delle “autorità competenti” per l’applicazione della “autorità competenti” per l’applicazione della direttivadirettiva

Le acque costiere e le acque sotterranee Le acque costiere e le acque sotterranee devono essere assegnate ad un bacinodevono essere assegnate ad un bacino

Piani di gestione a livello di distretto Piani di gestione a livello di distretto

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Le indicazioni principali della direttivaLe indicazioni principali della direttiva

Analisi conoscitiva della situazione del distretto Analisi conoscitiva della situazione del distretto

(art.5) e monitoraggio della qualità (art.8) (art.5) e monitoraggio della qualità (art.8)

Registro delle aree protette (art.6)Registro delle aree protette (art.6)

Individuazione delle acque usate a scopo potabile Individuazione delle acque usate a scopo potabile

(art 7)(art 7)

Recupero dei costi (art.9)Recupero dei costi (art.9)

Approccio combinato (art. 10)Approccio combinato (art. 10)

Programma di misure (art.11)Programma di misure (art.11)

Piani di gestione dei bacini (art.13)Piani di gestione dei bacini (art.13)

Strategie (art. 16 e 17)Strategie (art. 16 e 17)

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Una questione strategiche da approfondireUna questione strategiche da approfondire

L’analisi economica dell’utilizzo idricoL’analisi economica dell’utilizzo idrico E il ruolo degli strumenti economiciE il ruolo degli strumenti economici

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Ruolo dello strumento economico (art.9) (1)Ruolo dello strumento economico (art.9) (1)

Gli Stati membri tengono conto del principio del recupero dei Gli Stati membri tengono conto del principio del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle risorse, prendendo in considerazione l'analisi economica (…), risorse, prendendo in considerazione l'analisi economica (…), secondo il principio «chi inquina paga». secondo il principio «chi inquina paga».

Gli Stati membri provvedono entro il 2010:Gli Stati membri provvedono entro il 2010: a che le politiche dei prezzi dell'acqua incentivino a che le politiche dei prezzi dell'acqua incentivino

adeguatamente gli utenti a usare le risorse idriche in modo adeguatamente gli utenti a usare le risorse idriche in modo efficiente e contribuiscano in tal modo agli obiettivi ambientali efficiente e contribuiscano in tal modo agli obiettivi ambientali della presente direttiva,della presente direttiva,

a un adeguato contributo al recupero dei costi dei servizi idrici a un adeguato contributo al recupero dei costi dei servizi idrici a carico dei vari settori di impiego dell'acqua, suddivisi almeno a carico dei vari settori di impiego dell'acqua, suddivisi almeno in industria, famiglie e agricoltura, sulla base dell'analisi in industria, famiglie e agricoltura, sulla base dell'analisi economica effettuata secondo l'allegato III e tenendo conto del economica effettuata secondo l'allegato III e tenendo conto del principio «chi inquina paga».principio «chi inquina paga».

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Ruolo dello strumento economico (2)Ruolo dello strumento economico (2)

… … gli Stati membri possono tener conto delle ripercussioni gli Stati membri possono tener conto delle ripercussioni

sociali, ambientali ed economiche del recupero, nonché sociali, ambientali ed economiche del recupero, nonché

delle condizioni geografiche e climatiche della regione o delle condizioni geografiche e climatiche della regione o

delle regioni in questione. delle regioni in questione.

Nei piani di gestione dei bacini idrografici, gli Stati membri Nei piani di gestione dei bacini idrografici, gli Stati membri

riferiscono ….. circa il contributo dei vari settori di impiego riferiscono ….. circa il contributo dei vari settori di impiego

dell'acqua al recupero dei costi dei servizi idrici.dell'acqua al recupero dei costi dei servizi idrici.

… … non osta al finanziamento di particolari misure di non osta al finanziamento di particolari misure di

prevenzione o di risanamento volte al conseguimento degli prevenzione o di risanamento volte al conseguimento degli

obiettivi della presente direttiva. obiettivi della presente direttiva.

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Ruolo dello strumento economico (3)Ruolo dello strumento economico (3)

All. III direttiva: “formarsi un'opinione All. III direttiva: “formarsi un'opinione circa la combinazione delle misure più circa la combinazione delle misure più redditizie, relativamente agli utilizzi redditizie, relativamente agli utilizzi idrici, da includere nel programma di idrici, da includere nel programma di misure di cui all'articolo 11 in base ad misure di cui all'articolo 11 in base ad una stima dei potenziali costi di dette una stima dei potenziali costi di dette misure.”misure.”

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Ruolo dello strumento economicoRuolo dello strumento economico

Usare lo strumento economico Usare lo strumento economico per scoraggiare gli usi meno per scoraggiare gli usi meno efficienti e meno importanti, efficienti e meno importanti, impedire gli usi impropri e gli impedire gli usi impropri e gli sprechi, valorizzare gli usi più sprechi, valorizzare gli usi più efficienti e più necessari.efficienti e più necessari.

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L’analisi economica nel 152/1999 e nel L’analisi economica nel 152/1999 e nel 152/2006152/2006

All. IV d.lgs. 152/99: “All. IV d.lgs. 152/99: “7.7. Sintesi dei Sintesi dei risultati dell’analisi economica, delle risultati dell’analisi economica, delle misure definite per la tutela dei corpi idrici misure definite per la tutela dei corpi idrici e per il perseguimento degli obiettivi di e per il perseguimento degli obiettivi di qualità, anche allo scopo di una qualità, anche allo scopo di una valutazione del rapporto costi benefici valutazione del rapporto costi benefici delle misure previste e delle azioni delle misure previste e delle azioni relative all’estrazione e distribuzione delle relative all’estrazione e distribuzione delle acque dolci, della raccolta e depurazione acque dolci, della raccolta e depurazione e riutilizzo delle acque reflue”e riutilizzo delle acque reflue”

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La normativa italiana. Le finalitàLa normativa italiana. Le finalità

impedire l’inquinamento e attuare il risanamento impedire l’inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati;dei corpi idrici inquinati;

garantire usi sostenibili e durevoli delle risorse garantire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle destinate ad uso idriche, con priorità per quelle destinate ad uso potabile;potabile;

difendere gli ecosistemi acquatici, mantenendo la difendere gli ecosistemi acquatici, mantenendo la loro capacità naturale di autodepurazione dei corpi loro capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici nonché la loro capacità di sostenere comunità idrici nonché la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificateanimali e vegetali ampie e ben diversificate

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Dal Dal d.lgs 152/1999 al d.lgs152/2006d.lgs 152/1999 al d.lgs152/2006

Per quanto riguarda la tutela, la maggior parte del Per quanto riguarda la tutela, la maggior parte del testo del dlgs152/99 è copiata dal D.lgs. 152/99 e testo del dlgs152/99 è copiata dal D.lgs. 152/99 e dalla direttiva 2000/60, con alcuni significativi dalla direttiva 2000/60, con alcuni significativi cambiamenti sparsi nel testo.cambiamenti sparsi nel testo.

Per quanto riguarda i temi della gestione dei servizi Per quanto riguarda i temi della gestione dei servizi è stata sostanzialmente mantenuta la l.36/1994è stata sostanzialmente mantenuta la l.36/1994

È stata ricopiata anche la l.183/1989È stata ricopiata anche la l.183/1989 La novità (ora abrogata) è stata l’introduzione La novità (ora abrogata) è stata l’introduzione

dell’Autorità di vigilanza.dell’Autorità di vigilanza. Manca uno sforzo per una visione unitaria ed Manca uno sforzo per una visione unitaria ed

integrata delle tre parti.integrata delle tre parti.

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I principali strumentiI principali strumenti

l’individuazione di obiettivi di qualità per tutti i l’individuazione di obiettivi di qualità per tutti i corpi idrici;corpi idrici;

valori limite agli scarichi fissati in relazione agli valori limite agli scarichi fissati in relazione agli obiettivi di qualità del corpo recettore;obiettivi di qualità del corpo recettore;

l’individuazione di misure tese alla l’individuazione di misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche;riciclo delle risorse idriche;

la tutela integrata degli aspetti qualitativi e la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi nell’ambito di ciascun bacino ed quantitativi nell’ambito di ciascun bacino ed un adeguato sistema di controlli e di sanzioniun adeguato sistema di controlli e di sanzioni..

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Qualità e quantitàQualità e quantità

La tutela quantitativa concorre al La tutela quantitativa concorre al raggiungimento degli obiettivi di raggiungimento degli obiettivi di qualitàqualità

Pianificazione del bilancio idricoPianificazione del bilancio idrico Pianificazione degli usiPianificazione degli usi Possibilità di intervenire sulle Possibilità di intervenire sulle

concessioni senza che ciò comporti la concessioni senza che ciò comporti la corresponsione di indennizzicorresponsione di indennizzi

Risparmio e riutilizzo(art.98 e 99)Risparmio e riutilizzo(art.98 e 99)

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 1919

I criteri generali della disciplina degli I criteri generali della disciplina degli scarichiscarichi

Un approccio combinato: la Un approccio combinato: la disposizione chiave articolo 101: disposizione chiave articolo 101: limiti di emissioni fissati dallo stato limiti di emissioni fissati dallo stato

(tabelle)(tabelle) la modifica di tali limiti da parte delle la modifica di tali limiti da parte delle

regioni per il raggiungimento degli regioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità - tenendo conto dei obiettivi di qualità - tenendo conto dei carichi massimi ammissibili e delle carichi massimi ammissibili e delle migliori tecniche disponibili migliori tecniche disponibili

Il divieto di diluizioneIl divieto di diluizione

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I diversi recettori e competenze I diversi recettori e competenze autorizzativeautorizzative

Corpi idrici superficiali: amm. ProvincialiCorpi idrici superficiali: amm. Provinciali Suolo (deroghe): Amm. ProvincialiSuolo (deroghe): Amm. Provinciali Sottosuolo e corpi idrici sotterranei Sottosuolo e corpi idrici sotterranei

(deroghe): Stato e regioni(deroghe): Stato e regioni Fognatura: Autorità d’ambitoFognatura: Autorità d’ambito Impianti di depurazione che trattano Impianti di depurazione che trattano

rifiuti: autorità competenti per i rifiuti + rifiuti: autorità competenti per i rifiuti + amm. Prov.amm. Prov.

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Autorizzazioni per scarico sostanze Autorizzazioni per scarico sostanze pericolose (articolo 108)pericolose (articolo 108)

Prescrizioni particolari per gli Prescrizioni particolari per gli scarichi provenienti da alcuni cicli scarichi provenienti da alcuni cicli produttiviproduttivi Valori limiti più restrittiviValori limiti più restrittivi Quantità massima in unità di peso per Quantità massima in unità di peso per

unità di materia prima o prodotto unità di materia prima o prodotto (punto 1.2 all. 5) (punto 1.2 all. 5)

Miscelazione di scarichi diversi Miscelazione di scarichi diversi Separazione scarichi particolariSeparazione scarichi particolari

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Le tabelle dell’allegato 5Le tabelle dell’allegato 5

Tabella 1 acque reflue urbaneTabella 1 acque reflue urbane Tab. 2 acque reflue urbane in aree Tab. 2 acque reflue urbane in aree

sensibili (media giornaliera o annuale)sensibili (media giornaliera o annuale) Tab. 3 acque reflue industriali in corpo Tab. 3 acque reflue industriali in corpo

idrico e in fognaturaidrico e in fognatura Tab. 3A acque reflue provenienti da Tab. 3A acque reflue provenienti da

particolari cicli produttiviparticolari cicli produttivi Tab. 4 scarichi sul suoloTab. 4 scarichi sul suolo Tab. 5 elenco sostanze pericoloseTab. 5 elenco sostanze pericolose

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Altri temi relativi alla tutelaAltri temi relativi alla tutela

Aree sensibiliAree sensibili Zone vulnerabiliZone vulnerabili Aree di salvaguardiaAree di salvaguardia

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La pianificazioneLa pianificazione

Art. 65 “piano di bacino Art. 65 “piano di bacino distrettuale” e PAIdistrettuale” e PAI

Art. 117 “piano di gestione”(piano Art. 117 “piano di gestione”(piano stralcio del piano di distretto – stralcio del piano di distretto – articolazione interna del piano di articolazione interna del piano di distretto)distretto)

Art. 121 “piano di tutela” (piano di Art. 121 “piano di tutela” (piano di settore.)settore.)

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I cambiamenti principali avvenuti nel I cambiamenti principali avvenuti nel 20062006

Le definizioniLe definizioni Cambio di struttura della pianificazioneCambio di struttura della pianificazione Modifiche ai valori degli standard di Modifiche ai valori degli standard di

qualità delle sostanze pericolosequalità delle sostanze pericolose Salta l’allegato 1 del D.lgs. 152/99 con Salta l’allegato 1 del D.lgs. 152/99 con

gli obiettivi di qualitàgli obiettivi di qualità Introduzione del silenzio – assenso.Introduzione del silenzio – assenso. Modifiche varie, di dettaglioModifiche varie, di dettaglio

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Le definizioniLe definizioni

Definizioni inserite in più parti del Definizioni inserite in più parti del testo, molte volte ripetute, qualche testo, molte volte ripetute, qualche volta in modo contraddittorio altre in volta in modo contraddittorio altre in modo poco comprensibile, o modo poco comprensibile, o generatrici di dubbi interpretativi. generatrici di dubbi interpretativi.

Con il dlgs 4/2008 sono stati apportati Con il dlgs 4/2008 sono stati apportati diversi correttividiversi correttivi

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L’allegato 1 e gli obiettivi di qualitàL’allegato 1 e gli obiettivi di qualità

Viene abrogato il vecchio allegato 1 e Viene abrogato il vecchio allegato 1 e viene ricopiato l’allegato della direttiva di viene ricopiato l’allegato della direttiva di carattere descrittivo con alcune carattere descrittivo con alcune contraddizioni con l’articolato (cos’è lo contraddizioni con l’articolato (cos’è lo stato ambientale indicato agli art.76 e 77)stato ambientale indicato agli art.76 e 77)

La tabella 1 del dm 367/2003 viene La tabella 1 del dm 367/2003 viene ridotta e modificata con innalzamento dei ridotta e modificata con innalzamento dei limiti limiti

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 2828

Il concetto di scarico Il concetto di scarico

Definizione ff) 152/06: “scarico”: qualsiasi immissione di Definizione ff) 152/06: “scarico”: qualsiasi immissione di

acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo

e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura

inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di

depurazionedepurazione

Definizione dlgs 4/2008: “scarico”: qualsiasi immissione Definizione dlgs 4/2008: “scarico”: qualsiasi immissione

effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di

collettamento che collega senza soluzioni di continuità il collettamento che collega senza soluzioni di continuità il

ciclo di produzione del refluo con il corpociclo di produzione del refluo con il corpo ricettore; ricettore;

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Altre modificheAltre modifiche

All’articolo 147, comma 2, lettera b), ed all’articolo All’articolo 147, comma 2, lettera b), ed all’articolo 150, comma 1, le parole:“150, comma 1, le parole:“unicità della gestioneunicità della gestione” ” sono sostituite dalle seguenti: “sono sostituite dalle seguenti: “unitarietà della unitarietà della gestionegestione”.”.

All’articolo 148, il comma 5 è sostituito dal All’articolo 148, il comma 5 è sostituito dal seguente: “5. Ferma restando la partecipazione seguente: “5. Ferma restando la partecipazione obbligatoria all'Autorità d'ambito di tutti gli enti obbligatoria all'Autorità d'ambito di tutti gli enti locali ai sensi del comma 1, l'adesione alla gestione locali ai sensi del comma 1, l'adesione alla gestione unica del servizio idrico integrato è facoltativa per i unica del servizio idrico integrato è facoltativa per i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti inclusi comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti inclusi nel territorio delle comunità montane, nel territorio delle comunità montane, a a condizione che gestiscano l’intero servizio condizione che gestiscano l’intero servizio idrico integrato, e previo consenso della idrico integrato, e previo consenso della Autorità d’ambito competenteAutorità d’ambito competente.”.”

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3030

I nodi da affrontareI nodi da affrontare Carenze politico amministrative nazionali (distretti, autorità Carenze politico amministrative nazionali (distretti, autorità

di distretto, rapporto stato regioni)di distretto, rapporto stato regioni) Definire meglio il ruolo dell’analisi economica nel governo Definire meglio il ruolo dell’analisi economica nel governo

delle acquedelle acque Rivedere il tema delle concessioni e del governo e della Rivedere il tema delle concessioni e del governo e della

pianificazione dell’uso delle acquepianificazione dell’uso delle acque Fare il punto sul tema della gestione dei servizi idriciFare il punto sul tema della gestione dei servizi idrici Carenze tecniche in merito al tema della classificazione e Carenze tecniche in merito al tema della classificazione e

del monitoraggio dei corpi idrici (condizioni di riferimento, del monitoraggio dei corpi idrici (condizioni di riferimento, sistema di monitoraggio biologico, ecc. )sistema di monitoraggio biologico, ecc. )

Chiarire il rapporto tra i diversi livelli di pianificazioneChiarire il rapporto tra i diversi livelli di pianificazione Migliorare le procedure per l’adozione dei pianiMigliorare le procedure per l’adozione dei piani Chiarire i contenuti dei pianiChiarire i contenuti dei piani

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3131

Bilancio idrico di bacino e Bilancio idrico di bacino e pianificazione degli usipianificazione degli usi

bilancio idrico aggiornato periodicamente bilancio idrico aggiornato periodicamente tenendo conto delle modifiche climatiche tenendo conto delle modifiche climatiche e dell’analisi economicae dell’analisi economica

censimento utilizzazioni obblighi più censimento utilizzazioni obblighi più severi (limiti temporali, limiti quantitativiseveri (limiti temporali, limiti quantitativi

Prevedere la decadenza concessione per Prevedere la decadenza concessione per mancate misure e revisione mancate misure e revisione quinquennale delle condizioni per il quinquennale delle condizioni per il rilascio concessionirilascio concessioni

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3232

Modifiche sul tema delle concessioni Modifiche sul tema delle concessioni (al RD 1775/33)(al RD 1775/33)

criteri per il rilascio concessioni criteri per il rilascio concessioni :: Commisurare la quantità d’acqua concessa ai Commisurare la quantità d’acqua concessa ai

reali fabbisogni dell’utente, evitando ogni reali fabbisogni dell’utente, evitando ogni spreco e riservando preferibilmente le risorse spreco e riservando preferibilmente le risorse qualificate al consumo umano;qualificate al consumo umano;

garantire un migliore utilizzo delle fonti in garantire un migliore utilizzo delle fonti in relazione all’uso;relazione all’uso;

Garantire il mantenimento o il raggiungimento Garantire il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti per i corpi idrici degli obiettivi di qualità definiti per i corpi idrici interessati, nonché del minimo deflusso vitale;interessati, nonché del minimo deflusso vitale;

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Modifiche sul tema delle Modifiche sul tema delle concessioniconcessioni

nei casi di prelievo da falda, assicurare l’equilibrio nei casi di prelievo da falda, assicurare l’equilibrio complessivo tra i prelievi e la capacità di ricarica complessivo tra i prelievi e la capacità di ricarica dell’acquifero, anche al fine di evitare fenomeni di dell’acquifero, anche al fine di evitare fenomeni di contaminazione con acque inquinate;contaminazione con acque inquinate;

nel caso di uso industriale, condizionare l’utenza nel caso di uso industriale, condizionare l’utenza alla attuazione del risparmio idrico mediante il alla attuazione del risparmio idrico mediante il riuso e il riciclo delle acque, tenuto conto delle riuso e il riciclo delle acque, tenuto conto delle migliori tecnologie applicabili al caso specificomigliori tecnologie applicabili al caso specifico

Prevedere tempi rigidi per il rilascio delle Prevedere tempi rigidi per il rilascio delle concessioniconcessioni

Modifiche all’art.55 del RD 1755Modifiche all’art.55 del RD 1755 precisando i precisando i criteri di decadenzacriteri di decadenza

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3434

La partecipazione La partecipazione

La direttiva da un’importanza rilevante al ruolo La direttiva da un’importanza rilevante al ruolo della partecipazione, sia nell’articolato (art.14), sia della partecipazione, sia nell’articolato (art.14), sia nella linea guida.nella linea guida.

il controllo dei cittadini sulla formazione delle il controllo dei cittadini sulla formazione delle decisioni delle istituzioni, in particolare per quanto decisioni delle istituzioni, in particolare per quanto riguarda:riguarda: la definizione delle politiche locali sulle acquela definizione delle politiche locali sulle acque la definizione e dei contenuti della convenzione per la definizione e dei contenuti della convenzione per

l’affidamento del servizio idricol’affidamento del servizio idrico dei risultati del controllo sulla qualità del servizio dei risultati del controllo sulla qualità del servizio

fornito e sul bilancio economico della gestionefornito e sul bilancio economico della gestione

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3535

Ripensare agli strumenti economiciRipensare agli strumenti economici

Negli articoli e negli allegati tecnici che precisano funzioni e Negli articoli e negli allegati tecnici che precisano funzioni e contenuti dei diversi piani, è necessario tener conto almeno dei contenuti dei diversi piani, è necessario tener conto almeno dei seguenti elementi:seguenti elementi: i costi effettivi dei servizi e delle infrastrutture e le relative i costi effettivi dei servizi e delle infrastrutture e le relative

modalità di coperturamodalità di copertura il valore economico degli usi dell’acqua e verificare il valore economico degli usi dell’acqua e verificare

l’efficienza degli attuali modelli allocativil’efficienza degli attuali modelli allocativi modo con cui viene allocato e distribuito il valore economico modo con cui viene allocato e distribuito il valore economico

associato alle risorse idricheassociato alle risorse idriche È inoltre necessario pensare a:È inoltre necessario pensare a:

l’applicazione di criteri volti ad assicurare l’efficienza l’applicazione di criteri volti ad assicurare l’efficienza economica dei piani (valutare misure alternative devono economica dei piani (valutare misure alternative devono essere esaminate anche in una logica costi-benefici)essere esaminate anche in una logica costi-benefici)

l’analisi delle modalità con cui i costi si distribuiscono (a l’analisi delle modalità con cui i costi si distribuiscono (a livello sia settoriale che territoriale) prevedendo livello sia settoriale che territoriale) prevedendo eventualmente misure perequativeeventualmente misure perequative

l’introduzione di incentivi e disincentivi economici.l’introduzione di incentivi e disincentivi economici.

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3636

Riepilogo delle questioni cardineRiepilogo delle questioni cardine

Il bilancio idrico di bacino e la pianificazione Il bilancio idrico di bacino e la pianificazione degli usidegli usi

Lo strumento economico, come strumento per Lo strumento economico, come strumento per preservare la risorsa, piuttosto che come mero preservare la risorsa, piuttosto che come mero strumento per ripianare i costi del servizio strumento per ripianare i costi del servizio idrico o per fare profittiidrico o per fare profitti

Ridiscutere dei meccanismi economici: tariffe, Ridiscutere dei meccanismi economici: tariffe, canoni ed altrocanoni ed altro

fare emergere i conti effettivi della gestione fare emergere i conti effettivi della gestione del servizio idrico. Sia contabilizzando tutti i del servizio idrico. Sia contabilizzando tutti i costi e rendendoli trasparenti ai cittadini, sia costi e rendendoli trasparenti ai cittadini, sia cercando di internalizzare i costi.cercando di internalizzare i costi.

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3737

Le azioni prioritarie da mettere in campoLe azioni prioritarie da mettere in campo

Pianificare gli usi in base al bilancio idrico Pianificare gli usi in base al bilancio idrico di bacinodi bacino

Attuare un uso corretto e razionale delle Attuare un uso corretto e razionale delle acqueacque

Migliorare le tecnologie produttive e le Migliorare le tecnologie produttive e le tecniche irriguetecniche irrigue

Applicare buone pratiche agricoleApplicare buone pratiche agricole Attuare una politica integrata di prodotti.Attuare una politica integrata di prodotti. Utilizzare opportunamente gli strumenti Utilizzare opportunamente gli strumenti

economicieconomici

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3838

Considerazioni conclusive 1Considerazioni conclusive 1

Considerare la gestione delle acque in una logica Considerare la gestione delle acque in una logica più ampia di quella attuale. Cioè non nella più ampia di quella attuale. Cioè non nella logica della gestione di un servizio ma in una logica della gestione di un servizio ma in una logica di governo della risorsa, comprendente il logica di governo della risorsa, comprendente il complesso delle attività che dall’acqua complesso delle attività che dall’acqua dipendono (usi civili, usi irrigui, zootecnici, dipendono (usi civili, usi irrigui, zootecnici, piscicultura, usi industriali, pozzi domestici, reti piscicultura, usi industriali, pozzi domestici, reti drenanti, invasi e condotte funzionali alla drenanti, invasi e condotte funzionali alla produzione energetica, impianti di dissalazione, produzione energetica, impianti di dissalazione, ecc. …) ecc. …)

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 3939

Considerazioni conclusive 2Considerazioni conclusive 2

Gestione unitaria: considerare le acque in Gestione unitaria: considerare le acque in modo unitario. Quelle superficiali, modo unitario. Quelle superficiali, quelle sotterranee, quelle marine, con quelle sotterranee, quelle marine, con lo scopo di assicurarne un uso lo scopo di assicurarne un uso sostenibile equilibrato ed equo, basato sostenibile equilibrato ed equo, basato sull’intervento pubblico nell’economia sull’intervento pubblico nell’economia idrodipendente. idrodipendente.

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autore: Riccardo Rificiautore: Riccardo Rifici 4040

GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE

Riccardo RificiRiccardo Rifici Email ufficio Email ufficio

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