Autismo e tecnologie informatiche: il progettoelite.polito.it/files/courses/01OQM/slide2013/Arduino...
Transcript of Autismo e tecnologie informatiche: il progettoelite.polito.it/files/courses/01OQM/slide2013/Arduino...
Corso di Tecnologie per la Disabilità
Politecnico di Torino
Torino 30 maggio 2012
Giuseppe Maurizio Arduino
Psicologo Responsabile Centro Autismo
e Sindrome di Asperger
ASL CN1, Mondovì
Autismo e tecnologie informatiche:
il progetto touch for Autism
Cos’è l’autismo ?
Non è una malattia ma un disturbo
dello sviluppo psicologico del bambino
collegato con un alterato sviluppo del
funzionamento del cervello
E’ un disturbo plurale: si parla di
disturbi dello spettro autistico per
indicare le diverse sfumature che può
assumere, dal bambino che non parla
e ha una grave disabilità intellettiva
a quello che parla perfettamente e ha
un intelligenza superiore alla norma
Co
s’è
l’a
utism
o ?
Quanto sono i
soggetti con
Disturbi Autistici in
Piemonte ?
Sono sicuramente
residenti in Piemonte
circa 3000 soggetti di
età 0-30 anni
Nella fascia d’età 6 – 10 anni è
diagnosticato oltre un bambino su 250
FONTE: COORDINAMENTO PER L’AUTISMO
REGIONE PIEMONTE
Qu
anto
so
no i s
ogg
ett
i co
n
D. A
. in
Pie
mo
nte
?
La frequenza di questi disturbi e il grosso carico per le famiglie, ha fatto crescere negli ultimi anni l’attenzione
di clinici, ricercatori, Istituzioni e Media
Alcuni libri e film di successo hanno avuto come protagonisti soggetti con autismo
• Difficoltà nella reciprocità sociale
• Deficit nelle capacità di imitazione
• Isolamento, evitamento o interazione inadeguata con i coetanei
• “Ingenuità sociale” e scarsa comprensione delle regole dell’interazione
• Ridotto contatto oculare
• Deficit nell’attenzione condivisa
• L’alterazione riguarda non solo il linguaggio ma
anche le altre forme di comunicazione
• Il linguaggio quando è presente viene poco usato
a scopo comunicativo
• È presente ecolalia, inversione di pronomi,
ripetitività
• La comprensione è spesso deficitaria
• Difficoltà di generalizzazione delle competenze
apprese
•il bambino gioca in modo ripetitivo con uno stesso gioco
•“sameness” (necessità di mantenere costanti ambienti,
abitudini) nulla può essere cambiato senza dar luogo a
problemi di comportamento o crisi di angoscia e rabbia
•correre senza direzione, dondolarsi, fare giravolte,
camminare in punta di piedi, assumere strane posture
•interesse particolare per un dettaglio piuttosto che per la
totalità
•allineare giochi, oggetti, videocassette
•far ruotare oggetti o parti di un gioco (ruote della
macchinina)
•coinvolgimento in giochi ripetitivi con lacci, corde, elastici, fili
elettrici
•Assenza o ritardo nell’acquisizione del gioco di finzione
IL BAMBINO CON AUTISMO E IL GIOCO
Una parte delle persone con autismo (circa il 30%) sono dette “ad alto funzionamento”
Hanno le caratteristiche tipiche dell’autismo nell’interazione sociale e nella presenza di interessi ristretti, ma sono di buona intelligenza (a volte ottima) e in alcuni casi hanno abilità eccezionali in alcune aree (per esempio nella memoria).
Molte di queste persone ad alto funzionamento (si parla anche di Sindrome di Asperger) fanno l’Università, soprattutto in Facoltà come Matematica, Informatica e Ingegneria.
Cast: Claire Danes:
Catherine O'Hara: Julia
Ormond: David Strathairn:
Stephanie Faracy: Charles
Baker:
Regia: Mick Jackson
Data di uscita: 2010
U.S.A.
L’eccezionale storia di Temple Grandin, persona autistica ad alto funzionamento, famosa in tutto il mondo per il suo lavoro e per il contributo alla comprensione delle persone con autismo
I soggetti con Autismo imparano meglio se si usano strategie di insegnamento visivo e se ogni passo di un’abilità viene insegnato (task analysis)
PER INSEGNARE ABILITÀ
E PROMUOVERE L’AUTONOMIA
I soggetti con Autismo comprendono meglio le situazioni sociali e il comportamento che bisogna adottare in queste situazioni, se vengono spiegate attraverso immagine e brevi racconti (storie sociali)
DA Dixon & Arduino L.A. (2008) Facilitare la comunicazione nell’autismo. Erickson. Trento
In che modo le tecnologie informatiche possono essere di supporto al
trattamento e all’educazione del soggetto con autismo?
Il PC crea un contesto comunicativo esplicito, chiaro e strutturato grazie all’uso di stimoli visivi e della lingua scritta L’ambiente di apprendimento non dipende dalla mediazione sociale, è altamente prevedibile e sfrutta uno dei punti forti delle persone con autismo: le abilità visive Il linguaggio utilizzato dal PC e le risposte fornite non hanno una dimensione emotiva (non c’è prosodia variabile, non devono essere decodificate componenti non verbali) L’interazione con il PC non richiede abilità sociali
Computer e bambini con autismo
Un percorso iniziato nella seconda metà degli anni ‘90
Gonella E. & Arduino G., Computer assisted activities with individuals with pervasive developmental disorders, in VI European Congress of Psychology, 1999
le tecnologie informatiche rappresentano uno strumento per raggiungere un obiettivo abilitativo, un mezzo e non un fine.