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attualita’ n.4 anno XIV - luglio - agosto 2009 16 L’IDEA Il nuovo sindaco di Pianoro, Gabriele Minghetti, eletto con il 58 % dei voti, ha nominato la squadra che lo affiancherà nel governo del Comune per i prossimi anni. <<Ho ricercato un giusto equilibrio tra esperienza, competenze e rinnovamen- to. Una squadra giovane, motivata e che si è messa subito al lavoro per affrontare le sfide e raccogliere le opportunità che si presenteranno nei prossimi anni>> sottoli- nea Minghetti. La Giunta, composta da sette assessori, vede 3 riconferme di asses- sori uscenti che garantiranno una conti- nuità di mandato: Antonella Grazia, Nicola Boschetti e Marco Sassatelli e 4 nuovi assessori: Benedetta Rossi, Franca Filippini, Claudio Baccolini e Marcello Lelli (vice sindaco) quest’ultimo assessore nel mandato 2000/2004 e consigliere uscente. Le deleghe dei nuovi assessori: Marcello Lelli (61 anni, pensionato) - vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici, Protezione Civile, Sport e Polizia Municipale; Claudio Baccolini (34 anni, libero profes- sionista) - Assessore alle Attività Produttive, Promozione Territoriale, Decentramento e Sistemi Informativi; Nicola Boschetti (25 anni, Ingegnere informatico) - Assessore al Bilancio, Tributi, Servizi demografici, Affari Generali e Sanità; Franca Filippini (49 anni, impiegata) - Assessore all’Istruzione e Servizi Educativi; Antonella Grazia (44 anni, Funzionario pubblico) - Assessore alle Politiche Sociali, per l’Immigrazione, per la Formazione e l’Occupazione, per la Casa Pubblica; Benedetta Rossi (29 anni, impiegata) - Assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione, Pace e Diritti Umani; Marco Sassatelli (41 anni, libero professio- nista) - Assessore alla Qualità Urbana, Territoriale e Ambientale, Urbanistica e Edilizia. I cittadini potranno incontrare i nuovi ammini- stratori nei giorni di ricevimento o su appunta- mento telefonando alla segreteria amministra- tori ai numeri 051.65.29.143 – 051.65.29.119. I NUOVI AMMINISTRATORI Da sinistra Marco Sassatelli, Claudio Baccolini, Nicola Boschetti, Franca Filippini, Gabriele Minghetti, Antonella Grazia, Benedetta Rossi e Marcello Lelli LA FESTA DEL VOLONTARIATO La festa del volontariato edizione 2009 si terrà sabato 12 settembre da mattina a sera, in concomitanza con la festa dei com- mercianti di pianoro e si svolgerà in centro piazza dei Martiri, Falcone Borsellino e via Risorgimento. L’UFFICIO POSTALE DI LIVERGNANO Prosegue la mobilitazione a Livergnano in difesa dell’ufficio postale. Dopo le oltre cento firme raccolte durante il primo gior- no di protesta è lunghissima la lista di colo- ro che hanno aderito all’iniziativa promossa da Vittorino Magnani contro la scelta di Poste Italiane di limitare l’apertura dell’uffi- cio al solo sabato mattina. <<La riduzione da tre ad una mattina non l’accetteremo mai.>> spiegano gli abitanti della frazione <<Abbiamo perso l’ambulatorio, l’unico negozio di alimentari ed il distributore di benzina, ma per l’ufficio postale non siano disposti a mollare>>. Nella loro rivendica- zione i 500 residenti hanno la fattiva soli- darietà degli abitanti della località La Guarda che si trova nel comune di Loiano ma sono clienti abituali della posta di Livergnano. Finora il disagio ha trovato una civile risposta con una petizione, ma in caso di un mancato cambiamento di rotta da parte di Poste Italiane, che peraltro ha annullato l’annunciato taglio delle giornate di apertura a Pianoro Vecchia, non è difficile ipotizzare forme di lotta più incisive. Paolo Brighenti Dimissionari in quanto entrati in giunta: Franca Filippini, Benedetta Rossi e Marcello Lelli ai quali sono subentrati Paola Rodolfi, Elisa Acquarelli ed Edis Masetti in Consiglio Comunale Un momento della raccolta firme L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 16

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n.4 anno XIV - luglio - agosto 200916 L’IDEA

Il nuovo sindaco di Pianoro, GabrieleMinghetti, eletto con il 58 % dei voti, hanominato la squadra che lo affiancherànel governo del Comune per i prossimianni. <<Ho ricercato un giusto equilibriotra esperienza, competenze e rinnovamen-to. Una squadra giovane, motivata e che siè messa subito al lavoro per affrontare lesfide e raccogliere le opportunità che sipresenteranno nei prossimi anni>> sottoli-nea Minghetti. La Giunta, composta dasette assessori, vede 3 riconferme di asses-sori uscenti che garantiranno una conti-nuità di mandato: Antonella Grazia,Nicola Boschetti e Marco Sassatelli e 4nuovi assessori: Benedetta Rossi, FrancaFilippini, Claudio Baccolini e MarcelloLelli (vice sindaco) quest’ultimo assessorenel mandato 2000/2004 e consigliereuscente.Le deleghe dei nuovi assessori:Marcello Lelli (61 anni, pensionato) - vice

sindaco con delega ai Lavori Pubblici,Protezione Civile, Sport e PoliziaMunicipale;Claudio Baccolini (34 anni, libero profes-sionista) - Assessore alle AttivitàProduttive, Promozione Territoriale,Decentramento e Sistemi Informativi;Nicola Boschetti (25 anni, Ingegnereinformatico) - Assessore al Bilancio,Tributi, Ser vizi demografici, AffariGenerali e Sanità;Franca Filippini (49 anni, impiegata) -

Assessore all’Istruzione e Ser viziEducativi;Antonella Grazia (44 anni, Funzionariopubblico) - Assessore alle Politiche Sociali,per l’Immigrazione, per la Formazione el’Occupazione, per la Casa Pubblica;Benedetta Rossi (29 anni, impiegata) -Assessore alla Cultura, Pari Opportunità,Associazionismo, Partecipazione, Pace eDiritti Umani;Marco Sassatelli (41 anni, libero professio-nista) - Assessore alla Qualità Urbana,Territoriale e Ambientale, Urbanistica eEdilizia.I cittadini potranno incontrare i nuovi ammini-stratori nei giorni di ricevimento o su appunta-mento telefonando alla segreteria amministra-tori ai numeri 051.65.29.143 – 051.65.29.119.

I NUOVIAMMINISTRATORI

Da sinistra Marco Sassatelli, Claudio Baccolini,Nicola Boschetti, Franca Filippini, GabrieleMinghetti, Antonella Grazia, Benedetta Rossi eMarcello Lelli

LA FESTA DEL VOLONTARIATO

La festa del volontariato edizione 2009 siterrà sabato 12 settembre da matt ina asera, in concomitanza con la festa dei com-mercianti di pianoro e si svolgerà in centropiazza dei Martiri, Falcone Borsellino e viaRisorgimento.

L’UFFICIO POSTALE DI LIVERGNANO

Prosegue la mobilitazione a Livergnano indifesa del l ’uff ic io postale. Dopo le oltrecento firme raccolte durante il primo gior-no di protesta è lunghissima la lista di colo-ro che hanno aderito all’iniziativa promossada Vittorino Magnani contro la scelta diPoste Italiane di limitare l’apertura dell’uffi-cio al solo sabato mattina. <<La riduzioneda tre ad una mattina non l’accetteremomai.>> spiegano gli abitanti della frazione<<Abbiamo perso l ’ambulator io, l ’uniconegozio di alimentari ed il distributore dibenzina, ma per l’ufficio postale non sianodisposti a mollare>>. Nella loro rivendica-zione i 500 residenti hanno la fattiva soli-da r i e t à deg l i ab i t an t i de l l a l oca l i t à LaGuarda che si trova nel comune di Loiano masono clienti abituali della posta di Livergnano.Finora il disagio ha trovato una civile rispostacon una petizione, ma in caso di un mancatocambiamento di rotta da parte di Poste Italiane,che peraltro ha annullato l’annunciato tagliodelle giornate di apertura a Pianoro Vecchia, nonè difficile ipotizzare forme di lotta più incisive.

Paolo Brighenti

Dimissionari in quanto entrati in giunta: Franca Filippini, Benedetta Rossi e Marcello Lelli ai qualisono subentrati Paola Rodolfi, Elisa Acquarelli ed Edis Masetti in Consiglio Comunale

Un momento della raccolta firme

L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 16

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Innanzitutto i nostri compli-menti ed i nostri auguri dibuon lavoro ai nostri concitta-dini eletti. Si è chiusa un’epo-ca ventennale; l’epoca diSimonetta Saliera al verticedell’amministrazione comuna-le sulla quale ci sembra dove-roso esprimere il nostro giudi-zio. Un giudizio complessiva-mente positivo sul suo lavoroche, peraltro, è stato semprepremiato dagli elettori.Citiamo la sua capacità, raffor-zata anche dall’esperienza, dicondurre l’apparato comunalead una maggiore efficienza; lasua determinazione nel realiz-zare nuove opere pubbliche enel portare a termine il nuovocentro di Pianoro; il tuttosenza mai lasciare dubbi sullasua onestà personale. Senzadimenticare le nostre critiche

che nel tempo abbiamo rivoltoal sindaco circa il suo modo dirapportarsi con i cittadini econ le associazioni che li rap-presentano; critiche che anco-ra oggi confermiamo. Il nostro

auspicio è che il nuovo sinda-co stabilisca i rapporti giustiper risvegliare le energie sopi-te e per coinvolgere le poten-zialità fin qui trascurate. Noipensiamo che Gabriele

Minghetti, che ha condotto lacampagna elettorale cercandoil confronto con tutti, siaintenzionato a farlo e ne siacapace. Forse sarà un pococondizionato dai suoi legamicon l’amministrazione prece-dente; ma noi staremo a guar-dare fiduciosi. I partiti aPianoro perdono sempre piùil contatto con i cittadini. Perla prima volta nel nostrocomune sono apparse le listeciviche; quella che ha candida-to Daniela Mignogna, anchese apparsa soltanto un meseprima delle elezioni, ha otte-nuto oltre il 10% dei voti. Postscriptum: un particolare augu-r io d i buon l a voro aSimonetta Saliera nominataa s se s sore a l Comune d iBo logna con l a de lega a“traffico e mobilità”.

Harris Calorific appartiene alGruppo The Lincoln ElectricCompany di Cleveland, Ohio,U.S.A., il maggiore gruppo mon-diale nel settore delle macchine edei prodotti di consumo per la sal-datura elettrica. Harris in Italia hasede a Pianoro e dispone di unasuperficie di 5.000 mq in cui siavvale di processi produttivi adaltissimo livello di automazione.(dal sito ufficiale www.harrispro-ductsgroup.it).

Pianoro, luglio 2009. Da giorni ilavoratori Harris presidiano lo sta-bilimento: donne e uomini moltidei quali hanno dedicato decennidella loro vita a questa azienda;una azienda che ha raggiunto altis-simi livelli, addirittura leader mon-diale, grazie al loro impegno eche, oggi, non esita ad abbando-narli per trasferirsi in Polonia. Inumeri sono importanti, di nume-ri sono fatti i bilanci delle aziende,basta spostare qualche numero,anche piccolo, ed i risultati cam-biano anche molto, ed a volte i

numeri masticano la carne degliuomini per crescere. 48 è unnumero. 48 sono donne e uomini,dietro ad ognuno di loro una fami-glia, vite, speranze, progetti, maga-ri modesti, ma sempre importanti.Sono i 48 lavoratori che Harris -dopo averli illusi con un accordoche prevedeva la permanenza aPianoro del sito produttivo edinvestimenti qualificanti il pianoindustriale presentato e disatteso -ha tradito, decidendone il licenzia-mento ed il trasferimento inPolonia della produzione (leggi ilcomunicato integrale ufficiale sul sitowww.icareancora.it/harris.pdf). Abbiamo fatto visita al presidio perascoltare le voci di queste persone,per guardarli negli occhi, per ten-tare di essere vicini. I volti sonotesi, arriva un tir carico di merciche viene respinto dal presidio edopo poco se ne va, qualche paro-la di entusiasmo per la “vittoria”,ma la gioia dura poco, tornano gli

ELEZIONI AMMINISTRATIVEDEL 6 - 7 GIUGNO

Gabriele Minghetti sindaco, Simonetta Salieraeletta al consiglio provinciale, i partiti sempre piùlontani dai cittadini.

di Marco Malpensi

NUOVA SEDE

Sped. abb. postale - Pubblicita’ inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N. 4 - Anno XIV - LUGLIO - AGOSTO 2009

LA DISPERAZIONE DEI DIPENDENTI HARRIS

di Gianni Zappoli

Un momento del presidio dei lavoratori Harris >> segue a pagina 5

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n.4 anno XIV - luglio - agosto 20092 L’IDEA

LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Mi rifaccio alla lettera pubblicatanel numero precedente e firmatada Mauro Paolini che tratta prin-cipalmente dei problemi creatidalle barriere architettoniche inPianoro. Debbo dare atto aPaolini di avermi preceduto nellosprint finale in carrozzina confotofinish. Avevo già scritto le mieconsiderazioni ma ho dimentica-to di inviarle a voi e riportavo, senon proprio in modo identico,sicuramente gli stessi contenuti.Ora un paio di note personali: già2 anni fa, a seguito di lamenteleesposte in Comune da parte dimia moglie ricevetti una telefona-ta da Dall’Olio il quale, presen-tendosi come vice sindaco, dopoavermi fatto tutta una sua prefa-zione relativamente ai lavori effet-tuati a favore degli invalidi perquanto concerne soprattutto imarciapiedi, mi chiedeva qualifossero le mie esigenze. Gli hofatto presente che, se vogliamo,gli stessi sono stati fatti in modoesclusivamente per un fattoreestetico e non utilizzabili da chiha una SAR (sedia a rotelle). Iopurtroppo debbo utilizzarla daoltre 5 anni e gli ho fatto presenteche il rateo di salita per accedereal marciapiedi dalla strada èimpossibile, essendo stato costrui-to il raccordo con un angolo dinon meno 40° (7-8° per legge).Poi gli ho fatto notare che è da 5anni che non posso andare dalmio dentista che ha lo studiosopra la banca in centro (scalinisia interni che esterni). Per fortu-na, e qui con gioia voglio ringra-ziarlo pubblicamente, il barbiere(mio amico) Giancarlo, vienequando ne ho necessità, a tagliar-mi i capelli a casa. Mi sarebbeimpossibile poter accedere al suonegozio per i motivi assai evidentiin loco (gradini insuperabili). Mipiacerebbe anche poter andaread acquistare materiale presso il

negozio di giocattoli che sta nellostesso stabile del barbiere, ma èimpossibile. Allo stesso vice sindacodissi chiaramente che mi sarei per-sonalmente messo a disposizionedell’ufficio tecnico gratuitamentequando avrebbero dovuto installarenuovi marciapiedi con relativi scivo-li e gli ho anche fatto presente chesarebbe stato opportuno che sia ilresponsabile dell’ufficio tecnico,che il sindaco e lo stesso vice sinda-co avessero, per soli 5 minuti, prova-to a risalire lo scivolo da loro stessiautorizzato. Ci sarebbe stato da ride-re, o forse da piangere. A questemie rivendicazioni il buon vice sin-daco mi disse che sarebbe andato averificarle di persona, soprattutto imarciapiedi, e avrebbe provvedutoa far ripensare quei condomini cheancora non avevano dato (e ancoroggi non hanno dato) il permessodi poter accedere facilmente anchea chi deve utilizzare la SAR e che sisarebbe fatto risentire per indicarmii provvedimenti intrapresi e lemodifiche necessarie effettuate perle agevolazioni a noi diversamenteabili. Qualcuno di voi per errore haricevuto tale telefonata? Sarei curio-so di saperlo, perché alla data odier-na (2 anni trascorsi), non ho ricevu-to notizie. E’ probabile che ancorastia facendo il giro di Pianoro perverificare se tutti i marciapiedi sonoa norma, oppure se ne è “inavverti-tamente” dimenticato. Vai te a sape-re…. E’ vero che noi diversamenteabili siamo persone che “romponole scatole”, “che non ci va mai benenulla”, “che abbiamo sempre obie-zioni da fare” (a proposito, in viaGualando andando verso via delloSport si incontra uno scivolo perattraversare la strada; puntualmente“proprio li con tanti posti che cisono, un signore con una bellamacchina rossa, proprio li parcheg-gia: davvero un grande….), “che cilamentiamo se nel bagno del bar èstato messo in parcheggio un tavoloda ping-pong e quindi non possia-mo utilizzarlo al meglio, ma facen-do qualche manovra in fondo infondo poi ci si riesce ugualmente”,

o quando, mistero della natura, unmarciapiedi inizia bene, ma poiarrivi in fondo e pensi ci sia l’ovvioscivolo, questo non c’è, ma trovi unbel gradino raccordato in modoperfetto ad angolo retto che ti da 2soluzioni: 1) fai il salto del gradinodi cm 20, oppure 2) ti diletti a fareun poco di trial sull’erba per poiforse riuscire 5 metri dopo a rag-giungere l’agognato asfalto. Altrapiccola “chicca”: ci sono le striscepedonali ma lo scivolo è 10 metripiù avanti; cosa devi fare? Fai 10metri avanti, percorri lo scivolo a45°, arrivi sulla strada, fai 10 metriper andare sulle strisce pedonalirasentando il marciapiede (se nonci sono auto parcheggiate), attraver-si la strada, naturalmente anche linon c’è lo scivolo, è 10 metri più avalle, di fronte a quello dal quale seisceso prima, quindi fai 10 metri avalle, provi a salire dallo scivolo, mali moriresti se non ci fosse qualcunoche ti dà una mano. Beh, finiamolaqui, di cose già ce ne sono abbastan-za e spero che a qualcuno arrivinoall’orecchio magari, chissà, riesca ametterci una “pezza”. Scusateci sesiamo troppo rumorosi, ma datoche non ci è concesso fare più ditanto se non scrivere, qualche volta,dateci anche la gioia di vedere con-cretamente ciò di cui abbia-mo bisogno.

Stefano Franci

siamo praticamente addentrarciin nessun parco perché ovunqueè espressamente vietato l’accessoai cani, ma veniamo ripetutamen-te presi in giro! Sì è proprio così,lo sgambamento di Pian diMacina non è altro che unaburla, un corridoio di terra ruba-to al torrente Savena lasciato allostato brado, per nulla bonificato,privo di qualsivoglia recinzioneche impedisca ai cani di adden-trarsi o peggio cadere nel fiume.Per non parlare del fatto che nes-suno ha pensato di illuminare lazona, di installarci una fontanella(perché i cani bevono lo sapete?),di metterci un misero bidone del-l’immondizia per agevolare laraccolta delle deiezioni e magariuna panchina per far sedere ipadroni dei cani mentre questigiocano. Vorrei chiedere alComune nella persona del sinda-co: <<Ci prendete in giro,o pen-sate di ottenere facili voti attraver-so opere inesistenti e ridicole?>>.

Irene Colantuoni

A PROPOSITO DI MONTE ADONE

Ho letto l’articolo di Stefano Gallisu monte Adone e mi sono chie-sta se c’è qualcuno, fra i ragazziche salgono su, che sappia vera-mente la storia di quella croceche svetta con relativo ometto aisuoi piedi; così si chiama in gergoalpinistico quel mucchietto dipietre ai piedi di molte croci dovesotto c’è, protetto dalle intempe-rie, un quaderno per scrivere leimpressioni sul panorama, sulpercorso, ecc. Su monte Adone ciandavano a scalare per allenarsidue giovani del C.A.I. di Bologna:Luigi Zuffa di 23 anni e LuigiBombassei (Nino) di 33 anni. Inuna scalata “vera”, l’ultima pur-troppo, hanno perso la vitaentrambi mentre scendevanodalla Roda di Vael nel gruppo delCatinaccio nel lontano gennaio1962. Avevano scalato una paretedi 700 metri dalla base con pas-saggi di sesto grado superiore in14 ore e stavano scendendo versoil rifugio quando è sopraggiuntala tragedia causata da tormentadi neve, gelo, ghiaccio e minimavisibilità che ha fatto loro sbaglia-re sentiero e sono precipitati.Zuffa è caduto per primo (nonerano legati), Nino, mio marito, èrimasto per parecchie ore in unbuco che si era scavato nella nevechiamando l’amico: pensava chefosse caduto in un crepaccio epotesse sentirlo, ma visto che nonrispondeva è uscito per cercarloed anche lui è precipitato. Lasquadra di soccorso lo ha trovatoancora vivo. Ha vissuto 10 giorninell’ospedale di Bolzano: 10 gior-ni di agonia. Luigi Zuffa è morto

ALLA SCOPERTA DELL’AREA CANI

Il 2 giugno 2009 mi sono recata perla prima volta presso il più che pub-blicizzato sgambamento (area cani)predisposto, in vista delle prossimeelezioni, dal Comune di Pianoronella frazione Pian di Macina. Unavolta giunta sul posto con il mio belboxer bianco di nome Tyson misono resa conto che ancora unavolta le istituzioni invece di aiutare iproprietari di cani e animali li osta-colano. Non solo in tutto il territo-rio di Pian di Macina ed in buonaparte di quello di Pianoro non pos-

n. 4 anno XIV

>> EDITOREL’IDEA - Associazione per la promozionedella cultura e dell’informazione a Pianoro.>> DIREZIONEDirettore responsabile: Gianluigi PaganiDirettore editoriale:Marco MalpensiGarante dei lettori: Umberto MazzantiCapo redattore: Stefano Galli >> REDAZIONEMassimo Antinucci, Roberto Bacci, FiorellaBigondi, Simona Bonzagni, Paolo Brighenti,Andrea Canu, Mariangela Cofone, RomanoColombazzi, Sara Colombazzi, Umberto Fusini,Maura Leoni, Angela Maini, Michele Marra,

Claudia Mazzanti, Pamela Meier, ValeriaMelloni, Carola Pandolfo Marchegiani,Piergiovanni Pierantozzi, Marco Pizziolo,Marta Rocca, Giorgio Rocchi, SergioSavigni, Mirko Sita, Gianna Solmi.>> GRAFICAStudio ARTWORK di Roberta Ferri Tel. 347.42.30.717 [email protected] - www.studioartwork.it >> STAMPATIPOLITOGRAFIA MUSIANIVia Cherubini 2/a (BO) - Tel. 051.480.620Fax 051.489.084 - www.musiani.it - [email protected]>> PUBBLICITÀGianluigi Pagani (responsabile) - Tel.333.71.90.458Agenzia PUBBLI- GO di Rocchi Giorgio & C. S.a.s.- Tel. 051.777.027 - 051.776.506- Cell. 335.59.21.077 - Fax 178.2726916- e-mail: [email protected] - web: www.pub-

bligo.it <http://www.pubbligo.it>> FONDATORI DEL GIORNALEFiorella Bigondi, Paolo Brighenti, CelsoCalesini,Tonino Commissari, GiancarloFabbri, Enrico Giusti, Roberto Lippi, MarcoMalpensi, Umberto Mazzanti, AlessandroRusso, Silvano Scandellari.

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“n.4 anno XIV - luglio - agosto 2009 3 L’IDEA

sul colpo appena caduto ed il suocorpo è stato trovato dopo giornisepolto nella neve. L’idea di pian-tare una croce sulla cima dimonte Adone in loro ricordo èstata del parroco di SassoMarconi don Dario Zanini cheper diversi anni, una volta all’an-no, vi saliva per celebrare unamessa in occasione della festadella montagna. Ecco, questierano i due ragazzi, grandi amici,ai quali è stata dedicata la croce dimonte Adone. Mio marito eraoriginario delle dolomiti con l’a-more per la montagna inciso nelcuore. Luigi Zuffa era invece unbolognese, prima speleologo, poialpinista; nato in Strada Maggioreed aveva pure scalato la torredegli Asinelli. Tanti anni sonopassati ed io non ho più la forzadi arrivare lassù. Mi limito a guar-dare da sotto la vetta inconfondi-bile di monte Adone e qualchevolta riesco a vedere il luccicaredella croce.

Elsa Rossi Bombassei

sul colpo appena caduto ed il suocorpo è stato trovato dopo giornisepolto nella neve. L’idea di pian-tare una croce sulla cima dimonte Adone in loro ricordo èstata del parroco di SassoMarconi don Dario Zanini cheper diversi anni, una volta all’an-no, vi saliva per celebrare unamessa in occasione della festadella montagna. Ecco, questierano i due ragazzi, grandi amici,ai quali è stata dedicata la croce dimonte Adone. Mio marito eraoriginario delle dolomiti con l’a-more per la montagna inciso nelcuore. Luigi Zuffa era invece unbolognese, prima speleologo, poialpinista; nato in Strada Maggioreed aveva pure scalato la torredegli Asinelli. Tanti anni sonopassati ed io non ho più la forzadi arrivare lassù. Mi limito a guar-dare da sotto la vetta inconfondi-bile di monte Adone e qualchevolta riesco a vedere il luccicaredella croce.

Elsa Rossi Bombassei

controlli di rito, vengo verbalizza-to per non avere avuto gli anab-baglianti accesi al di fuori del cen-tro abitato. Durante le operazionidi verbalizzazione sfreccianonumerosi motociclisti a velocitàevidentemente assai superiori ailimiti consentiti. “... quelli non lipossiamo fermare ...” mi dicono(forse non ci riescono, immagi-no). Bene, possiamo stare tran-quilli, con controlli di questo tipola nostra sicurezza sulla Futa èassicurata: tutti avranno sempre ifari regolarmente accesi anche inpieno giorno. Complimenti allaPolizia Municipale per il magnifi-co lavoro!

Roberto Borhy

LLAA RRIISSPPOOSSTTAA DDEELL CCOOMMAANNDDAANNTTEE DDEELLLLAA PPOOLLIIZZIIAAMMUUNNIICCIIPPAALLEE

Tra i nostri compiti c’è quello dicontrollare il rispetto delle normedel codice della strada. Fuori daicentri abitati le luci anabba-glianti devono essere accese anchedi giorno come peraltro nellamaggioranza degli altri paesieuropei. L’obbligo di circolare conle luci accese è in vigore già dadiversi anni ed il legislatore hainserito nel codice questa novitàper motivi di sicurezza : il veicoloè più visibile da lontano. Ilsignor Borhy ha violato la normaed è stato sanzionato. Per quantoriguarda i motociclisti,negli ulti-mi anni, abbiamo fatto moltissi-mi controlli mirati a contrastarequel particolare tipo di fenomeno(utilizzo della Futa da parte deimotociclisti) ed abbiamo sanzio-nato comportamenti non corretti

come la targa troppo inclinata el’eccesso di velocità con il ritiro dicentinaia di patenti di guida.Forse la frase del signor Borhy èriferita al fatto che non avendo inquel momento un misuratore divelocità non potevamo fermarliper contestare il superamento dellimite di velocità perchè la leggeprevede che solo in quel modo sipossa fare. Anche se ormai cisiamo quasi abituati certamentedispiace che il lavoro degli opera-tori di polizia municipale che siimpegnano quotidianamente asvolgere la propria attività seria-mente non sia tenuto nella dovu-ta considerazione ed anzi vengagiudicato per un singolo episodiopersonale e quasi schernito.

Marcello Ferrari

nuova tariffa sulla base del valoreISEE speciale rapportata agli sca-glioni ISEE vigenti; servizi extra-scolastici e trasporto: riduzionedella tariffa proporzionale allariduzione di reddito fino ad unmassimo del 70%, sulla basedell’ISEE speciale. Le agevolazio-ni rivestono carattere straordina-rio e saranno applicate per ilperiodo di effettiva sussistenzadello stato di disoccupazione o diriduzione del reddito. Il modulo,l’elenco dei CAAf convenzionatied altre informazioni sono dispo-nibili nella sezione “Guida ai servi-zi” del sito www.comune.sanlazza-ro.bo.it. Per ulteriori informazionicontattare:Istituzione Sophia –Ufficio Rette e PrestazioniAgevolate - piazza Libertà n. 7,martedì, mercoledì dalle 8 alle 13;giovedì dalle 8 alle 18, telefono051/622.81.67, mail:[email protected];URP del Comune (Ufficio per lerelazioni con il pubblico) piazzaBracci n. 1, piano terra del palaz-zo comunale; dal lunedì al sabatodalle 8 alle 13; il giovedì dalle 8alle 18 - telefono 051/622.81.74.Questo è quanto ha fatto ilComune di San Lazzaro. Non sipotrebbe fare altrettanto ancheda noi?

Carlo Battimelli

RRIISSPPOONNDDEE LL’’AASSSSEESSSSOORREE CCOOMMPPEETTEENNTTEE

Anche il Comune di Pianoro si sta atti-vando per andare incontro alle esigen-ze di chi sta perdendo il posto di lavoroo si trova in cassa integrazione. Condelibera n. 76 del 20/05/2009 laGiunta, relativamente al servizio di

LE MISURE ANTI CRISI

San Lazzaro di Savena - 27 giugno2009 - L’AmministrazioneComunale tramite intesa con leOrganizzazioni Sindacali CGIL,CISL e UIL, ha adottato misureurgenti e straordinarie per soste-nere le famiglie colpite dall’attua-le crisi economica. In collabora-zione con i CAAF firmatari del-l’accordo, i lavoratori dipendenti,che abbiano figli che fruiscono diservizi educativi e/o scolatici e chesiano stati assoggettati a sospensio-ne o risoluzione del rapporto dilavoro o a riduzione dell’attivitàlavorativa, potranno presentareun’attestazione “ISEE speciale”che registra l’attuale situazioneeconomica del nucleo familiare.Sulla base del valore “ISEE specia-le” sarà possibile accedere, fino al31/12/2009, ad agevolazionistraordinarie per: mensa, nido ecentri estivi: attribuzione di una

L’OPERATO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Sabato di metà giugno ore 15,cielo perfettamente sereno e soleestivo con visibilità perfetta, stosalendo in auto da Pianoro versoLivergnano sulla strada della Futae, come ogni sabato, vengo conti-nuamente superato da decine dicentauri che si dirigono verso laRaticosa. Poche centinaia dimetri oltre l’abitato è appostatauna pattuglia della PoliziaMunicipale di Pianoro impegna-ta, penso, per cercare di raffred-dare i bollenti spiriti dei motoci-clisti. Vengo fermato e, dopo i

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L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 3

lettere“

n.4 anno XIV - luglio - agosto 20094 L’IDEA

LE FESTE SUL SUOLO PUBBLICO

Vorrei sapere quali oneri vi sono acarico dei contribuenti in occasionedelle feste a profitto ideologicocome ad esempio le feste de

UN TAGLIAERBAPER IL CENTRO ANFIBI

All’area esterna del CentroAnfibi, dove lo sfalcio dell’er-ba è l’operazione più impe-gnativa, il tagliaerba cheabbiamo usato fino ad ora(cioè da circa 8 anni) è fuoriuso, siamo a piedi. Se qualcheditta o privato cittadino voles-se donarne uno può rivolger-si al numero 328.383.76.20.

Umberto Fusini

L’Unità. Tali feste che si svolgononel territorio pianorese occupan-do suolo pubblico inagibile daparte del cittadino durante il gior-no che cosa fruttano al Comune?Chi paga l’energia elettrica, lacontribuzione Inail sui volontari?Il cittadino è tutelato nei confron-ti Haccp?

Marzio Caselli

centri estivi, ha deciso di studiarestrumenti correttivi per agevolar-ne l’utilizzo da parte dei bambinicon genitori in cassa integrazio-ne, subordinatamente alla pre-sentazione della documentazionedel datore di lavoro. A settembre,con la riapertura delle scuole, siprovvederà ad estendere le agevo-lazioni agli altri servizi scolasticied educativi e ci si sta attivandocon la Commissione Consigliareper rivedere le rette scolastiche edandare incontro alle famiglie indifficoltà. L’AmministrazioneComunale tramite intesa con leorganizzazioni sindacali CGIL,CISL e UIL, ha adottato misurestraordinarie per sostenere lefamiglie colpite dall’attuale crisieconomica ed ai lavoratori dipen-denti, che abbiano figli che frui-scono di servizi educativi e/o sco-latici e che siano stati assoggetta-ti a sospensione o risoluzione delrapporto di lavoro o a riduzionedell’attività lavorativa, verràricalcolata l’ISEE in base al red-dito reale attuale e non su quellodell’anno precedente. Questosignifica che chi si trova con unreddito for temente modificatorispetto all’anno precedente puòpresentare una nuova ISEE ever rà attribuita una nuovatariffa.

Franca FilippiniAssessore all’Istruzione

e Servizi Educativi

LA DEMOCRAZIA MALE ESERCITATA

Le recenti elezioni mi hanno por-tato ad alcune riflessioni.L’esercizio effettivo della sovra-nità popolare avviene in varie

forme, specie il diritto di voto (art.48 Cost.), mediante il quale ogni cit-tadino sceglie i propri rappresen-tanti a cui viene delegata non lasovranità, ma la cura effettiva degliaffari pubblici. La lettura di questiche dovrebbero essere principi uni-versali delle democrazie rendeancora più imbarazzante il confron-to con la realtà che viviamo. E’ diquesti giorni la notizia che il nostrogoverno ha detto si al nucleare con-traddicendo la volontà del popoloche dovrebbe rappresentare (nonsuddito ma delegante) che si èespressa con un referendum controil nucleare. E ancora: l’elettore dele-ga il proprio candidato a precisicompiti e ad una precisa “apparte-nenza”. Nella realtà si verificano fattiche secondo norme contrattuali(,perché per chi non lo sapesse ilrapporto delegante e delegato èuna forma di contratto basato sullafiducia), potrebbero essere portatiin tribunale. Due esempi per tutti.A) voto un candidato appartenentead una lista che dopo la sua nominacambia lista contravvenendo al con-tratto che ha proposto. B) il candi-dato chiede di rappresentarmi allaprovincia. Bene! Io, come tanti glidiamo mandato di rappresentare lenostre istanze territoriali in quelcontesto specifico. Avuto il mandatoil mio delegato, per ordine di scude-ria,viene mandato in un altro conte-sto che non solo non rappresentapiù la mia volontà, ma non rappre-senta nemmeno la volontà deglielettori del contesto territorialedove è stato mandato. Potrei riem-pire le pagine di questo giornalecon le contraddizioni nate non solodall’attuale legge elettorale madallo stesso concetto di bipolarismoo bipartitismo che esclude di fatto lamaggioranza degli elettori creando

un sentimento personale di impo-tenza a cambiare la situazione.Questo significa che una minoranzacompatta può dominare, attraversol’apparato statale, una interasocietà. Se soltanto il 60% delle per-sone va alle urne, in un sistemamaggioritario con due partiti, il31% dell’elettorato può imporre lasua volontà al restante 69% dei citta-dini; con tre partiti in competizione,il 21% dell’elettorato può controlla-re un paese attraverso una élite desi-gnata. Questo 21% può conferiread un partito una enorme maggio-ranza parlamentare di modo chenon tutti i voti dei rappresentantipopolari sono necessari per la pro-mulgazione di una legge. Di modoche, in una sorta di bambolinerusse o scatoline cinesi, il potereviene esercitato da piccolissimecomponenti all’interno dell’appara-to (il centro nevralgico) mentre leentità più grandi e maggiormenteesposte a sguardi indiscreti (adesempio il Parlamento) svolgonosolo la funzione di copertura demo-cratica e di scudo protettivo (adesempio di giustificazione per qual-siasi tipo di provvedimento,basta che sia votato dalParlamento). Analizzerei a que-sto punto le leggi che i varigoverni che si sono susseguitihanno approvato in questiultimi dodici anni. La ciliegina sullatorta l’accordo sullo sbarramento al 4%.

Carlo Battimelli

L’ASILO NIDO MILLEPIEDI

La mia famiglia ed io vorremmoringraziare le dade Franca, Ritaed Anna del nido Millepiedi diPianoro per l’amore, la fantasia,l’impegno, la gioia e la dedizionecon cui si sono occupate dellanostra piccola Elena. Quantoqueste dade siano speciali lo testi-moniano, oltre le infinite espe-rienze ed attività che Franca, Ritaed Anna hanno fatto vivere e svol-gere alla nostra bimba, il grandeentusiasmo con cui Elena si èrecata alla sua “scuolina” ognigiorno e l’affetto profondo e asso-luto che prova per loro. Grazie,grazie mille di tutto!

I genitori e i nonni di Elena Moglia

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“n.4 anno XIV - luglio - agosto 2009 5 L’IDEA

sguardi tesi, torna l’angoscia dell’attesa. Attesadi cosa? E’ quello che si chiede Silvia Donati,lavoratrice, da oltre diciannove anni in Harris.Silvia ci racconta quanto fosse stato soffertol’accordo raggiunto nel giugno del 2008,accordo che costò l’esubero di 12 lavoratori,ma importante, un accordo che doveva garan-tire un futuro, ma ora? <<Terminata la cassaintegrazione che faccio? Alla mia età chi miprende? Là>> ed indica le donne del presidio<<è pieno di donne cinquantenni molte dellequali sole con bambini>>. Si avvicina FaustoBussoli, altro lavoratore che da anni presta lapropria opera in Harris, ha gli occhi lucidi, mimostra le mani: sono ricoperte da un eczemaparticolarmente invasivo: <<Vedi? Questo mi ècomparso da quando è iniziata questa storia,qui tutti stiamo soffrendo, la cassa integrazionee la prospettiva del licenziamento sono unpensiero che non ti lascia un attimo, ogni

momento della tua vita ha come sfondo que-sto incubo che dal cervello si trasferisce a tuttoil corpo, siamo preoccupati per la possibilitàche si inneschino stati depressivi anche perico-losi>>. Io, che a lungo mi sono chiesto qualidomande fare, davanti a Fausto non sono riu-scito a domandare nulla se non una: <<Cosavuoi comunicare ai cittadini di Pianoro?>><<La disperazione. Tutti al di là della situazio-ne vediamo il vuoto che c’è attorno, al costo diduri sacrifici avevamo conquistato condizionibuone con le quali ci salvavamo, stiamo per-dendo tutto>>. Qui al presidio ho la possibilitàdi incontrare Primo Sacchetti, responsabileFIOM-CGIL, che con grande preoccupazioneci dà i dati aggiornati a luglio 2009 perquanto riguarda il nostro territorio: aPianoro i lavoratori in cassa integrazionesono 1.400, a settembre sono previstioltre 100 lavoratori in mobilità, cioèlicenziati, ed il peggio è atteso per otto-bre, infatti andrà a scadere la cassa inte-grazione ordinaria attivata dalla maggio-ranza delle aziende, con la possibilità che

la mobilità colpisca diverse centinaia dilavoratori. Che è come dire centinaia dinuclei familiari. La disperazione.Abbiamo voluto incontrare questi lavo-ratori convinti che sia necessario riempi-re il vuoto a cui Fausto Bussoli fa riferi-mento: è indispensabile che la comunitàdi Pianoro prenda coscienza di quantosta avvenendo e che si attivi, sia a livellodi cittadini ed associazioni, che di EnteLocale, affinché ci si faccia carico colletti-vamente di un dramma, un vero e pro-prio dramma, che sta colpendo questefamiglie, che può colpire ognuno di noi.Si perché il meccanismo infernale chesta stritolando queste persone, che a 40anni nessuno vuole più, è il medesimomeccanismo che ruba la vita ai giovaniproponendo loro condizioni di lavorodisumane e disumanizzanti e perciò senon è nostro papà coinvolto oggi, potràesserlo nostro figlio presto, e solo reagen-do, uniti, potremo cercare di riappro-priarci del futuro rubato.

>> continua dalla prima pagina

(LA DISPERAZIONE DEI DIPENDENTI HARRIS)

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attualità“

n.4 anno XIV - luglio - agosto 20096 L’IDEA

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UNA MOSTRAFOTOGRAFICAPER LE DONNEdi Mili Romano

Fra gli eventi dedicati dall’UDI (UnioneDonne Italiane) alla staffetta contro la vio-lenza alle donne, per denunciare quantoesse ogni giorno in Italia siano colpite nelpubblico e nelle mura domestiche, si èsvolta a Bologna nella prestigiosa salad’Ercole di Palazzo d’Accursio, dal 24marzo al 30 aprile scorso, la mostra foto-grafica di Sara Colombazzi “Lasciatelelavorare”, per la cura di Gianna Solmi. Piùdi cento stampe digitali a colori di giovanidonne al lavoro documentano un intensoincontro/scambio/dialogo e sono la testi-monianza di momenti fondamentali perl’identità di ciascuna, tutte giovani eproiettate verso un cambiamento, voltinoti, meno noti, affatto noti. Tutti volti sor-ridenti e fieri della propria energia inopera, nella naturale difesa di conquistegià acquisite e che si vorrebbero intoccabi-li. Quei volti e quei sorrisi sereni e consape-voli della propria forza e del valore dellapropria passione progettuale, colti dietrouna scrivania o in un laboratorio di analisi,

provengono dai settori più disparati delmondo del lavoro: imprenditrici e liberoprofessioniste, critiche d’arte e impiegate,artiste, commercianti ed artigiane; daimestieri più tradizionali a quelli più inusualie nuovi dove si misura la difficile leggedella parità: barbiere, collaudatrici dimoto, boare, operatrici ecologiche, apicul-trici. Ogni scatto che coglie un istante diquotidianità al lavoro lascia immaginare iltempo di relazione fra la fotografa e quelledonne, il racconto di una vita. Il lavoro e

l’incontro di Sara fotografa con le tantedonne diventano qui strumento di eman-cipazione e di condivisione di responsabi-lità, ipotesi di costruzione in progress diuna società futura in cui forte è la promes-sa di un rispetto e di una uguaglianza diriconoscimenti che, per quanto dovreb-bero essere ormai acquisiti per semprevanno, credo, continuamente risottolinea-ti, ribaditi e difesi con ogni mezzo in unpaese come il nostro in cui vengono cicli-camente messi in discussione (soprattuttoin un momento storico ed economicocome l’attuale, in cui la pesante crisi si stagià abbattendo sul mondo del lavoro apartire proprio dalle categorie meno difesee più discriminate) e dove persevera,come testimoniano i tristi casi di cronaca,la violenza privata e pubblica, fisica e psi-cologica, sulle donne. Bella e vivacissima lamostra fotografica come bella e vivace èstata l’azione che il giorno dell’inaugura-zione l’accompagnava: uno scatto alledonne presenti, da sole o in gruppo, esullo sfondo l’acronimo ingigantitodell’Unione Donne Italiane composto daun mosaico di volti di donne, solido argi-ne, nella compattezza di una fiera identitàdi genere e nell’invito ad un lavoro colletti-vo e solidale, all’indifferenza dilagante cheproduce degrado e violenza.

LA FESTA DELLA STORIA

I l museo d i A r t i e Mes t i e r iPietro Lazzarini parteciperà dasabato 17 a domenica 25 otto-bre a l la ses ta ed iz ione de l la“Fe s ta de l l a S to r i a” . I l p ro -gramma prevede una mostradal titolo “La scuola del legge-re, scrivere e far di conto” conarredi scolastici, quaderni, sil-l aba r i , page l l e e r i co rd i de lp r imo dopogue r r a ed unamostra fotograf ica dal t i to lo“Scatt i d’Epoca”. S i invitanotutti i pianoresi a collaborarepo r t ando ogge t t i e r i co rd ip r e s so i l museo i n v i aGualando 2 nelle giornante disabato del mese di settembre(ore 16.00-19.00).

La Direzione del Museo

Sara Colombazzi

IN RICORDO DI ANDREA LAMBERTINI

Sono s tat i in tant i s s imi a dare l ’es t remo sa luto ad AndreaLambertini. La chiesa di Musiano, stipata all’inverosimile, non hapermesso l’ingresso a centinaia di persone che hanno atteso l’u-scita della salma nel piazzale della parrocchia. Ben due registri sisono riempiti di firme mentre un lunghissimo corteo ha accom-pagnato il feretro all’ultima dimora. Nelle parole del parrocodon Giorgio Paganelli e di coloro che sono intervenuti al terminedel rito funebre, il ricordo di un uomo onesto, leale, apprezzatoda tutti, che ha dedicato la vita alla famiglia. La sua trattoriaaperta nel 1960 dal padre Giovanni a Pian di Macina è un presti-gioso riferimento per i veri amanti della tradizione gastronomicabolognese. Singolare il rapporto che Andrea Lambertini avevacon la comunità di Pian di Macina dove era nato nel 1953. Daicompagni di scuola, ai ragazzi della sua generazione, dai com-mercianti che formano il tessuto economico locale agli ammini-stratori comunali in tutti la consapevolezza di avere perduto unodei personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia dellafrazione. Saranno la moglie Elisabetta, assieme alle figlie Linda,Giorgia ed al piccolo Giovanni, aiutati dal personale della tratto-ria a fare sì che, nel nome di Andrea, il patrimonio di cultura,professionalità e tradizione gastronomica possa continuare nel tempo.

Paolo Brighenti Andrea Lambertini assieme alla moglie Elisabetta

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“n.4 anno XIV - luglio - agosto 2009 7 L’IDEA

Sembra ieri che si sentiva parlaredella costruzione della casa protet-ta Sacra Famiglia eppure siamo giàal suo decennale. Dieci anni diimpegno sociale verso personebisognose del nostro paese.Convenzionata con l’Asl la struttu-ra offre la necessaria assistenza agliospiti ed accoglie ambulatori difisioterapia per la cittadinanza.Personale qualificato è presentecostantemente, comprese le seisuore che garantiscono un even-tuale servizio infermieristico not-turno. L’organico è di un’ottanti-na di operatori a fronte di novan-tasei ospiti. Un medico è presentea tempo pieno e numerosi assi-stenti ed infermieri si occupanonon solo del benessere fisico deipazienti, ma anche di quello psico-logico coinvolgendoli in passeggia-te e varie attività. La casa è un veroe proprio piccolo paese con tantodi cappella per le funzioni religio-se, sala cinema ed intrattenimen-to, animatrice, parrucchiera epodologo. Nelle sale si possonovedere le opere appese alle pareti,ognuno realizza quello che riesce,qualsiasi cosa costituisce un allena-mento per mani e cervello. <<Ungiorno abbiamo fatto la sfoglia eche soddisfazione portarla allecucine>> precisa suor Giacinta,responsabile del centro. La struttu-ra colpisce per gli spazi, geometrieche danno senso di profondità,vetrate, legno e colonne che siintersecano con gran maestria perfare “entrare il paesaggio esternoche rasserena gli ospiti” come sot-tolinea suor Giacinta. <<Ho accet-tato questo incarico con tituban-za>> continua suor Giacinta <<maora, dopo tanto tempo, ringrazio ilSignore per avermi concesso que-sta forte esperienza di vita. Qui cisono persone veramente bisogno-se alcune delle quali non riesconoad esprimersi, ma le cose di cuitutti necessitano sono sempre lestesse: amore ed un po’ di atten-zioni>>. Ascoltando le parole dellaresponsabile ci si rende subito

conto di avere di fronte non solouna persona di fede, ma una per-sona che ha tramutato la propriafede in opere per il prossimo,opere che partono soprattutto dalsaper ascoltare sia gli ospiti che il

personale, perché la frangente psi-cologica è una componente fon-damentale alla casa protetta. Visitole sale e visiono il parco che cir-conda completamente la strutturae crea tanti differenti panorami,

dal boschetto con querce ed aca-cie al giardino roccioso con sassi-fraghe e fontana, alla parte dedica-ta alle piante da frutto ed allesplendide viti, che accompagnanol’uomo fin dall’alba dei tempi. Eparlando di alba dei tempi, ilnuovo sindaco Gabriele Minghettiha portato il saluto dell’ammini-strazione ai 100 anni di EmiliaMonterumesi, pianorese doc natanel 1909 al podere Frascaro diPian di Macina. Una vita iniziatanei campi davanti ai buoi a quat-tro anni, sposata a sedici con SilvioLolli che l’ha lasciata una decinadi anni fa anche lui centenario.Una vita fatta di fatiche che oggivediamo nei film, di lotta costantecon un mondo montanaro alquale dovevi strappare quotidiana-mente il pane, famiglie numerose,bambini da sfamare, da vestire,lavori, lavori ed ancora lavori, con-divisi con gli inseparabili animalidomestici. Una vita di veglie nellestalle, di notti a mietere col chiarodi luna, di corde da intrecciaredurante gli spostamenti da casa aicampi, di cibi poverissimi, cipolle,patate, umidi “col sfesti” comedice lei. Questi i racconti di Emilia,il tutto condito da due guerremondiali, la seconda delle quali leha fatto provare il trauma del rifu-gio e le ha fatto vedere per laprima volta Bologna. Pensando aquesto mondo così vicino a noieppure lontano anni luce dalnostro modo di vivere viene dasorridere: ora dovremmo staremeglio, ma questo miglioramen-to non sembra essere percepito.Noi, che quando piantiamo unchiodo chiediamo irrimediabil-mente aiuto a qualcuno, passia-mo l’esistenza a lamentarci deicattivi programmi televisivi e delfatto che quest’anno abbiamopochi soldi e dobbiamo fare leferie in Emilia e non ai Caraibicome vorremmo. Nonna Emiliaci è sempre stata in Emilia ed ilmare lo ha visto, si, ma a 65anni.

IL DECENNALE DELLA CASA PROTETTA

SACRA FAMIGLIAIl saluto del sindaco ed i cento anni di

Emilia Monterumesi

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I il nuovo sindaco Gabriele Minghetti ai 100 anni di Emilia Monterumesi

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n.4 anno XIV - luglio - agosto 20098 L’IDEA

Un viaggio attraverso tutta la Siberia da Mosca aVladivostok sul mar del Giappone, assieme allamia compagna Rita lo avevamo in progetto damolto tempo. Purtroppo fino a pochissimi annior sono, l’unica pista esistente nell’estremooriente russo, era ancora per oltre 1.000 chilo-metri, assolutamente impraticabile con unamoto. Si tratta di una regione paludosa, percor-sa da fiumi e torrenti difficilmente guadabili,alcuni profondi anche molto più di un metro econ una corrente inaffrontabile. Qualche annofa persino Ewan McGregor (Obi Wan Kenobidi guerre stellari) assieme a un amico su duegrosse BMW, pur supportati da un team di assi-stenza in stile hollywoodiano al seguito su duepick-up, dovettero caricare moto e bagagli sultreno transiberiano e accontentarsi di vederequel tratto, dai finestrini di un vagone ferrovia-

rio. Tuttavia negli ultimissimi anni, il governo diMosca ha iniziato un imponente lavoro per ilcompletamento della strada transiberiana,costruendo ponti ed eliminando tutti i guadi.Anche se nel famigerato tratto tra Cita eHabarovsk si trovano ancora 1.400 chilometri

di pista sterrata e fangosa, dalle ultime informa-zioni captate su internet, il tragitto risultava inte-ramente praticabile. Forse il momento era arri-vato e, potendo sfruttare un periodo di ferieparticolarmente lungo, abbiamo deciso di ten-tare. La mattina della partenza, guardando lamoto nella sua apparente fragilità e riflettendosu quello che ci aspettava, non mi davo più diuna possibilità su quattro di arrivare sulle mieruote a Vladivostok. Inutile e tardi per ripensar-ci. Bagagli pronti e documenti alla mano, chiu-diamo casa, chiudiamo il garage, montiamo insella e ci lasciamo Livergnano alle spalle.Possiamo anche contare sulle informazioni checi trasmette Cristian, un ragazzone reggianopartito qualche giorno prima e che ci fa da bat-tistrada: si trova già in Russia e sta galoppandoverso la stessa nostra meta. In meno di una setti-mana eravamo a Mosca (3.000 chilometri daPianoro) senza grossi problemi e prontissimi adandare oltre. Solo due cose mi toglievano ilsonno: i 3.000 chilometri macinati fino a lì sem-bravano un bel po’ di strada già fatta, ma guar-dandoli sulle nostre carte stradali, pareva che ilviaggio dovesse ancora partire! Poi il traffico:noi italiani non siamo certo considerati degliautomobilisti modello, ma tentare di sopravvive-re nel traffico russo è quasi una roulette... russa,appunto! Gironzoliamo in moto sulle rive dellaMoskowa. La metropoli russa e i suoi monu-menti più affascinanti ed evocativi, sono assedia-ti dai moderni simboli di una irreversibile occi-dentalizzazione come alberghi ultra lussuosi ecostosi, centri commerciali, fast food, banche ecasinò, spuntati ovunque. Brutte notizie daCristian: è fermo a Ekaterinburg con un proble-ma alla moto. Forse lo raggiungeremo.

PIANOROMOSCA VLADIVOSTOKDall’Adriatico al mar delGiappone in moto

di Remo Bacchi

Rita davanti alla cattedrale di San Basilio,Piazza Rossa, Mosca

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Aut. n. 17982 del 30/10/06

Appena il tempo di festeggiare il mio cinquan-tesimo compleanno e lasciamo la capitale, perandare alla conquista dei monti Urali. Non sitratta che di una catena di basse colline dallafisionomia appenninica a dividere convenzio-nalmente l’Europa dall’Asia, tuttavia, complicel’abbassamento della temperatura che di sera sifa pungente, abbiamo la netta sensazione diessere già in Siberia: la Terra che Dorme, comela chiamano appropriatamente i russi.Nessuna notizia di Cristian da due giorni, poiappena entrati a Ekaterinburg dove pensavamodi incontrarlo riceviamo un suo messaggio:“Atterrato a Malpensa, moto abbandonata, inbocca al lupo”. La cosa ci mette di cattivoumore ma non ci lasciamo scoraggiare.Riusciamo a reperire, non senza difficoltà, unpneumatico di scorta e visitiamo il sito dove ibolscevichi sterminarono la famiglia Romanove lo Zar Nikola II°. La rivoluzione d’ottobre erainiziata da pochissimo e, forse il compimento diquell’inutile eccidio, la condannò a un inevita-bile fallimento morale, prima che materiale.Per altri dieci giorni siamo immersi nella piattae sconfinata tundra siberiana. Saltiamo un fusoorario dopo l’altro, spostando in avanti di un’o-ra le lancette ogni due – tre giorni. Il fondo stra-dale è ovunque scivoloso, deteriorato e scon-quassato, composto da chiazze d’asfalto buttatesui rappezzi dei rappezzi. Strada facendo ilclima si fa sempre più capriccioso, quando noninfame, ed è sempre più difficile trovare alber-ghi e motel fuori dalle poche grandi città comeOmsk, Novosibirsk e Krasnoyarsk. La pianuratermina poco prima di Irkutsk, (8.500 chilome-tri da Pianoro) dove le propaggini settentriona-li dei monti Altaj ci accompagnano sulle rivedel Lago Baikal. Contornato di foreste selvagge,è uno dei laghi più grandi, e il più profondodella Terra. Eppure è sufficiente un solo gran-de ed obsoleto impianto industriale, una seghe-

ria, a minacciare l’equilibrio del suo delicatoecosistema. Siamo attorno al 20 agosto ma,mentre quella che cade al livello del lago è solouna fredda pioggia autunnale, le cime dellemontagne che lo circondano sono già spruzza-te di neve fresca e di mattina la temperaturanon sale oltre i 4-5 gradi. Rita avendo termina-to il suo periodo di ferie deve rientrare comeprevisto in Italia. Ci salutiamo in aeroporto eriparto da solo, per affrontare l’ultima parte delviaggio. Attraverso le steppe nella repubblicadei Buriati tra ordinatissimi villaggi di casette inlegno, volti dalle fisionomie spiccatamente asia-tiche e il calore di persone sorridenti, curiose ecordiali che, in Russia non avevo ancora incon-trato. Sotto la pioggia battente, che oramai miaccompagna almeno per qualche ora tutti gior-ni, mi lascio alle spalle anche Ulan Ude e Cita,inoltrandomi sulla pista sterrata lungo unarotta che lambisce i confini della Mongoliaprima, e della Cina poi. Come previsto è il trat-to più impegnativo di tutto il viaggio e per iprimi 600 chilometri, buche, sassi, fango e ilpeso di tutto il bagaglio che mi porto appresso,rendono la marcia lenta e a rischio di cadute erotture per la moto (me la caverò fortunosa-mente con una sola banalissima foratura). Unasera devo anche bivaccare in tenda nella fore-sta, non avendo incontrato centri abitati nétanto meno alberghi. Orsi e tigri siberiane?Noooo, credo che quelli oramai si vedano solonei documentari! Sulla pista il traffico è quasinullo ed è composto essenzialmente da grup-petti di auto usate provenienti dal Giapponeche commercianti e persone non troppo facol-tose vanno a comprare a prezzi di saldo aVladivostok. I rari motociclisti locali, conimprovvisati caschetti in cuoio da carrista, caval-cano sgangherati sidecar tenuti insieme col filodi ferro. Mi guardano increduli coperto difango con la mia strana moto, per loro scono-

sciuto concentrato di potenza ed aliena tecno-logia. L’unico altro motociclista occidentale cheincontro è George, un giovane californiano chesta facendo il giro del mondo. Di altri viaggiato-ri nemmeno l’ombra. A Skovorodino, dove inmancanza di un garage mi fanno parcheggiarela moto nella hall dell’albergo, faccio idealmen-te l’ultimo giro di boa: ricompare qualchebreve tratto di asfalto e la relativa vicinanza del-l’oceano Pacifico ed il cambio di rotta verso sudmi riportano a temperature più familiari. Nellaelegante Habarovsk ritrovo definitivamente l’a-sfalto, un hotel confortevole e mi accorgo chemanca solo un giorno (750 chilometri) aVladivostok. Piove dalla mattina al pomeriggioinoltrato e solo verso sera spunta qualche rag-gio di sole. Mi fermo per una foto ricordodavanti al cippo che segnala Vladivostok.Guardo il contachilometri: oltre 14.000 dallapartenza, un’ora alla volta ho accumulato novefusi orari da Pianoro. Parcheggio in centro,davanti ad un famoso ristorante italiano convista sul mar del Giappone dove ritrovo il gustoquasi dimenticato della pasta asciutta. Un moto-ciclista incontrato per strada insiste per farmidormire a casa sua e nei giorni seguenti, assie-me ad altri due bikers tedeschi arrivati qualchegiorno prima, sarò ospite delle “Tigri di Ferro”:un organizzatissimo moto club locale. Quandoa Vladivostok arriva in moto un qualche “svita-to” dall’ovest, dopo essere sopravvissuto alla tra-versata della Siberia, i suoi “simili” comeminimo gli danno il benvenuto ospitando-lo. E’ passato più di un mese dalla parten-za da Livergnano. Mi rimangono solopochi giorni per prendere il primo tra-ghetto diretto in Sud Corea, e passarequalche giorno di svacco su una spiaggiaassolata di Pusan, nell’attesa di imbarcarela moto per l’Italia e saltare su un voloverso casa.

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attualità“

n.4 anno XIV - luglio - agosto 200910 L’IDEA

Bologna, estate 2009. La dilaganteconsuetudine degli aperitivi sta con-tagiando i locali cittadini che, agevo-lati dalle alte temperature, guada-gnano terreno animando di vitaportici, marciapiedi e terrazzi all’in-segna di cocktail tropicali e stuzzichi-ni. Le fresche esibizioni di complessiemergenti si stanno imponendo aisoliti sottofondi radiofonici per iltocco di colore che aggiungono allenote musicali. La nostra con-cittadina Mariangela Cofone offrela sua voce ad alcuni di questi com-plessi proponendo serate jazz ailocali che la contattano. Così unasera di giugno mi reco al Mambopresso la galleria d’arte modernadove si esibiscono i Mood 4 Two. Ilduo, nato nel febbraio del 2009 ecomposto da Mariangela e dal piani-sta Davide Nicodemi, propone unarivisitazione della canzone america-na in chiave intimista e cool, esplo-rando le composizioni di grandiautori del jazz americano comePorter, Young, Gershwin, Berlin.<<In un duo si interagisce molto frale parti>> spiega Davide <<Ci sonogiochi e pause fra il piano e la voce,gli assoli sono molto forti, quando lacantante esegue strofe senza musicala sua voce riempie totalmente lasala e questo crea un effetto partico-lare, stessa cosa per il piano>>.Ascoltando i musicisti mi rendo subi-to conto di questi passaggi, le piccole

pause, studiatissime, che creano unvuoto totale di suoni, per poi riattac-care assieme o passarsi il testimonel’un l’altro. La partecipazione delpubblico non è costante, alcunipezzi vengono seguiti intensamente,magari i più conosciuti, altri vengo-no ascoltati distrattamente mentre sichiacchiera con un cocktail inmano, ma questo è nell’ottica dellaserata al pub. E di pub che hanno inscaletta i Mood 4 Two ve ne sonoparecchi, citiamo ad esempio ilPraga Caffè, il Sherlock Holmes, ilRe Artù, senza tralasciare diverseosterie a Zola Predosa ed una parte-cipazione alla rassegna Carpi Diemcon letture e musica che si tiene inpiazza a Carpi. Questa non è la solaesperienza musicale del duo:

Mariangela e Davide si esibisconoanche in un quartetto jazz chiamatoIndigo 4 Et con contrabbasso e bat-teria ed in un sestetto chiamato B.Holiday Project dove, assieme a clari-no e trombone, portano un tributoa Billie Holiday. Da queste partecipa-zioni costanti si capisce che la dedi-zione di questi ragazzi alla musica ènotevole. Nel 2008 Mariangela entraa far parte dei Motown Motion colla-borando con musicisti americani editaliani coi quali è salita sul palco delPorretta Soul Festival. Conclusasiquesta esperienza, per esigenzedi crescita personale e professio-nale come cantante solista, si èavvicinata al jazz sotto la guidadella cantante Rita Cervellati.Davide Nicodemi inizia a suona-re il pianoforte come autodidat-ta all’età di quindici anni perpoi frequentare il corso di jazzal Conservatorio di Bologna. Hacollaborato stabilmente dal2000 al 2005 con il Tijuana JazzQuarter con il quale ha realizza-to, tra le altre cose, la colonnasonora del cortometraggio VoceOff di Valentina Zincati vincito-re del premio Dams ed ha parte-cipato a due edizioni del festivalAlma Jazz. Nella stagione2005/2006 ha collaborato, inqualità di tastierista ed arrangia-tore, al progetto di musica origi-nale Suite con il quale ha incisoil disco Prima del Vero.Mariangela Cofone, che vantastudi di pianoforte e chitarraprima di dedicarsi alla voce,ribadisce che essere cantantisignifica essere anche musi-cisti in quanto bisogna sape-re e sa t t amente co sa f a l amusica per seguirla, ascoltar-la e cercare di comunicarequalcosa al pubblico che vaal di la delle semplici noteeseguite: <<Questo è il fasci-no, ma anche la d i f f icol tàdel jazz che c i costr inge acont inue e s e r c i t a z i o n i emolto s tudio, non bisognamai smet te re d i s tud ia re ,c e r c a r e d i m i g l i o r a r e , d iimparare>>.

UN’ARTISTA DI CASA NOSTRA

di Stefano Galli

Mariangela Cofone e Davide Nicodemi durante una esibizione

L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 10

LA RISTRUTTURAZIONE DEL LAGO DEL GUALANDO

<Per circa nove mesi ho seguito i lavori di ristrutturazione del laghet-to del Gualando ed ora che sono finiti sono veramente soddisfatto>:sostiene Gianfranco Gualandi (Scheggia per i pianoresi), che dopo unperiodo che lo ha visto prat icamente tutt i i giorni presente nellaghetto di via Dozza è orgoglioso del risultato ottenuto. Dal 1° digiugno il lago è ritornato ad essere a disposizione di tutti. Grazie allungo ed accurato lavoro della ditta La Renana sono stati messi insicurezza l’interno e l’esterno delle sponde e realizzato un percorsoche costeggia lo specchio d’acqua, dagli anni ’60 apprezzata struttu-ra di pesca sportiva. Carpe, gobbe, pesci gatto e trote ritornerannoad essere, dall’alba al tramonto, le abituali prede dei soci della sezio-ne pesca dell’A.S.D. Pianorese guidati dal presidente Atos De Lucca.In questi mesi di ristrutturazione i pescatori hanno dovuto rinunciareal laghetto del Gualando ed “accontentarsi” in occasione di gare diquello di Pianorello nella frazione di Pian di Macina. L’impianto cosìristrutturato è ora perfettamente operativo ed è stato praticamenteinaugurato con la tradizionale manifestazione r iservata ai Pier inPescatori che ha visto la presenza di tanti bambini, genitori e nonni.Chi desidera iscriversi per la prima volta o rinnovare la tessera ha trepossibilità: recarsi alla sede di via Fantini 51, al nuovo negozio Idea

Sport di Corso Esperanto oppure visitare il laghetto dove ci sarà unsorridente Scheggia a sua disposizione.

Paolo Brighenti

attualità“

“n.4 anno XIV - luglio - agosto 2009 11 L’IDEA

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PER INDUSTRIE FARMACEUTICHE

Gianfranco Gualandi al lago del Gualando

UN GESTO D’AMORE

Mare d i Foto organizza i l I ° concorso fotograf ico “Un gesto d’amore”in r icordo d i Danie le Scagl iant i , un amico caro che la redaz ione deL’ I d e a r i c o r d a c o n p r o f o n d o a f f e t t o . I p a r t e c i p a n t i a l c o n c o r s odovranno presentare una foto che s i i sp i r i a l tema e che ra f f igur i per -sone, natura , an imal i . Possono partec ipare tut t i i fotoamator i presen-tando entro i l 15/10/2009 u n a s o l a f o t o c h e p u ò e s s e r e s p e d i t av i a i n t e r n e t , i n f o r m a t o d i g i t a l e ( f i l e j p g c o n 3 0 0 d p i d i r i s o l u -z i o n e ) , a l l ’ i n d i r i z z o e - m a i l maredi foto@maredi foto. i t , oppure con-segna ta a mano ne l negoz io Mare d i Fo to in v i a de l l o Spo r t 20 aP ianoro . E ’ n e c e s s a r i o a l l e g a r e i l n o m e d e l l ’ a u t o r e e d i l t i t o l od e l l ’ o p e r a .

Gialuigi Pagani Daniele Scaglianti

L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 11

sport“

n.4 anno XIV - luglio - agosto 200912 L’IDEA

Che agli Emiliano-Romagnoli pia-cesse pedalare, lo si era capito daun bel po'. Senza andare a scomo-dare nomi di prestigiosi ciclistisportivi delle nostre terre, bastanotare il numero di persone che siriversano sui percorsi cicloturisticiche ci circondano. Che dietro atutto ciò ci sia un'opera di coordi-namento e promozione portataavanti da volontari delle dueruote, è un po' meno avvertibile.E' chiaro che una società sportivaha bisogno di figure gestionali cheorganizzino gli eventi per i propriiscritti ma, a maggior ragione,anche la realizzazione di eventiche coinvolgano le società stesseed il semplice appassionato neces-sita di una struttura ben articolataed organizzata. A livello provincia-le a capo di una di queste struttureè stato recentemente posto unnostro concittadino, Franco Magli,classe 1960. Con la carica diPresidente Provinciale UISPBologna, Franco ha ottenuto ilriconoscimento per l'impegnoprofuso da lui e dai suoi validi col-laboratori in tanti anni di dedizio-ne a questo appassionante sport,che lo ha visto vincitore dell'edizio-ne 2008 del campionato italiano"Io Pedalo Pulito". Il tema di que-sta iniziativa prende proprio comespunto i recenti fatti di doping, dil-gante malcostume che ha ormaitracimato dall'ambito professiona-le per sporcare anche le competi-zioni amatoriali. Istituito proprionel 2008 con lo scopo di sensibiliz-zare sempre più la gente, "IoPedalo Pulito" è una competizioneche comprende alcune prove delcalendario nazionale UISP(Unione Italiana Sport per Tutti),mescolandole con altre di caratte-

re agonistico-cicloturistiche.Franco è categorico sul tema deldoping: <<Chi assume tali sostanzecon lo scopo di ingannare nonsolo gli altri partecipanti leali maanche se stesso, sbaglia. E chi sba-glia si rende responsabile di ungrave gesto di disprezzo delle rego-le del vivere civile e sportivo>>.Sembra un'eterna lotta, quellacontro il doping, che potrebbeessere ritenuta invincibile. Maqualcosa sta cambiando. Pare cheanche gli sponsor si stiano renden-do conto che quello che vale nonè il mero risultato, ma come lo siottiene. Una vittoria adombratadal doping o, peggio ancora, otte-nuta grazie a queste sostanze, fini-sce per allontanare lo sponsor stes-so che avverte un grave danno di

immagine per la ricaduta immora-le che pure lui subisce. Franco ed isuoi collaboratori sono instancabiliorganizzatori di eventi e promoto-ri di campagne di sensibilizzazionea livello provinciale, ma questonon gli fa dimenticare il territorionel quale risiede, Pianoro, che ècaratterizzato da splendidi percorsiche attraversano le nostre frazioni.Un esempio su tutti di percorsocicloturistico su strada è la stradaprovinciale 36, meglio conosciutacome fondovalle Zena che da SanLazzaro attraversa Botteghino diZocca con il suo ampio ed albera-to parco, proseguendo per Zenaed altre località. Nel nostroComune sono in calendario tremanifestazioni cicloturistiche. Il 26luglio si terrà la prova unica del

campionato provinciale dellamontagna di società. Il ritrovo saràal Park Hotel. Il 12 settembre toc-cherà a Livergnano ed il 1°novembre nuovo ritrovo al ParkHotel per la gara di chiusura dellastagione cicloturistica 2009. Nel2008, presso il velodromo diPianoro Nuova, si è tenuta la 5aedizione Staffetta Città di Pianoro,che nel 2009 la vedrà rinnovarecon la 6a edizione, grazie anche alpatrocinio del nostro Comune.Interamente dedicata a chi ha dif-ficoltà motorie tali da non potercondurre una tradizionale dueruote, questo evento porta in pista,con spirito aggregativo, non solopersone che vogliono divertirsi,ma anche interessanti mezzi mec-canici (tutti ovviamente mossi conil solo lavoro muscolare) con pre-stazioni di tutto rispetto!Interessante ritorno, sempre sulnostro territorio, delle GranFondo Permanenti, con lo scopodi valorizzarlo attraverso la suaconoscenza. Tale organizzazionenon può prescindere dalla dispo-nibilità degli sponsor che, anche diquesti tempi e con qualche diffi-coltà in più, sono riusciti a nonfare mancare al nostro FrancoMagli il sostegno necessario.Essendo l'attività di Franco e deisuoi collaboratori puro volontaria-to, è importante sapere che i fondiraccolti vengono completamentededicati al sostegno delle iniziativesportive. Maggiori approfondi-menti sugli eventi accennati sipossono reperire direttamentepresso B i -C i S t a r d i SanRuffillo oppure direttamentesul sito www.uispbologna.it (e-mail: [email protected]).

IL CICLISMO LOCALEdi Mirko Sita

Miguel Endurain al centro e Franco Magli a destradurante la Vuelta della Gran Canaria

L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 12

BREVI ATTUALITA’La signora Giovanna mi chiede di spiegare il titolodella rubrica “Sprazzi,Spruzzi,Sprizzi” (Grazie ailettori come Lei!). Non ho inventato nulla. E’ diGiulio Padovani (1850-1916) l’invenzione dellarubrica “Sprizzi-azzi-uzzi”, pubblicata per 13 annisul giornale “Resto del Sigaro”. Fu Padovani acambiare nel 1885 la testata del giornale “Restodel Sigaro” in “Resto del Carlino”. Scriveva ilPadovani nel 1901: <Nessuno avrebbe immaginato,io meno di altri, che il nome “Resto del Carlino”sopravvivrebbe a tanto avvicendare di genti e di for-tuna…”>. Sprazzi sono i fatti insoliti, fuori dallanorma. Spruzzi sono le notizie spiacevoli ed infa-manti. Sprizzi sono le notizie gioiose, comiche masempre affascinanti.Gente di Pian di Macina…10 Maggio 2009 – No, non è il titolo del miolibro. Da ben ventisei anni, anno dopo anno, i natiin Pian di Macina si riuniscono nella loro borgata

d’origine per un incontro tra vecchi amici, pienodi nostalgia, di voglia di incontrarsi, di amore percompagnia, e, perché no, anche per raccontare la

loro vita attuale e quella futura. E’ per merito dialcuni di loro, come Paolo Scandellari, CarlaNerozzi e la sempre verde Fabbri Eliana, che siattua e rinnova, di anno in anno, questa bellissimatradizione. L’incontro è aperto a tutti coloro chevogliono partecipare. Alla mattina ci si ritrovapresso il cimitero di Musiano per ricordare i paren-ti e gli amici che ci hanno lasciato. Poi l’incontroprosegue presso il monumento “Ai Partigianid’Italia” per omaggiare i piandimacinesi che mori-rono nella Resistenza antifascista. Dopo questedue significative tappe, tra ricordi nuovi e vecchi,storie e aneddoti, si prosegue l’incontro tra leconfortevoli mura della rinomata Trattoria dellaborgata, la Trattoria Lambertini. In questa atmo-sfera cordiale e conviviale si riassaporano gli odori

della borgata e si rinnovano i ricordi degli amiciche non sono più presenti con il corpo ma lo sonocon il loro spirito, la loro essenza e il loro amoreper il nostro “borgo”.23 Maggio 2009 – Sempre a Pian di Macina si èsvolta la giornata dell’associazionismo, organizzatadai volontari del Circolo ARCI “Al Pazz”. La mani-festazione, svoltasi nell’antica dimora del fondoagricolo della Cà di Sotto, dove è ancora visibile ilpozzo dell’acqua della casa colonica, è organizzatacon lo scopo di donare un contributo alle associa-zioni umanitarie del nostro comune. Come l’annoscorso, i volontari del circolo hanno donato uncospicuo contributo in denaro alla PubblicaAssistenza Pianorese, alla Delegazione dell’IstitutoNazionale per lo Studio dei Tumori e delle MalattieAmbientali B. Ramazzini, alla Delegazione dellaFondazione ANT Italia. Nel corso della manifesta-zione è stato inaugurato il Parco naturalisticodenominato Egeria, antistante gli impianti sportividi via Garganelli. Il parco è stato dotato di percorsipedociclabili realizzati con il contributo significati-vo del circolo “Al Paaz”. Lo stesso circolo ha realiz-zato la pulizia e la chiusura con grata della struttu-ra del pozzo dell’ex Casa di Sotto. A tutti i volon-tari ed in particolare a Romano e Bruna, qualiPresidente e Vicepresidente del circolo, un roboan-te grazie.

“Sprazzi,Spruzzi,Sprizzi”

a cura di Romano Colombazzi

Via Riosto, 3 - 40065 Pianoro (BO)TTeell.. ((005511))777755993388

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L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 13

SPA

SEDUTA DEL 24/06/09Quarantatre persone del pubblicopresenti.1) Giuramento del sindaco: il con-sigliere del Centrosinistra Webber,presidente pro tempore delConsiglio Comunale invita il neosindaco Gabriele Minghetti al giu-ramento di rito: “giuro di osserva-re lealmente la costituzione italia-na”. Il sindaco coglie l’occasioneper salutare i presenti e i consiglie-ri eletti, richiama all’impegno ditutti per operare lealmente nell’in-teresse della comunità per ilbenessere dei suoi cittadini; eaggiunge che il suo compito saràquello di coordinare la Giunta per-ché questo avvenga e si impegnaad essere il sindaco di tutti iPianoresi.2) Remo Rocca presidente delConsiglio Comunale: la consigliereRodolfi a nome del Centrosinistraricorda che il presidente delConsiglio Comunale lo presiede elo rappresenta ricoprendo unruolo di responsabilità che deve

essere esercitato con equilibrio,nel rispetto di tutte le posizioni,buon senso imparzialità ed obietti-vità dovendo anche a volte media-re fra le parti; per questo incaricoindica Remo Rocca, consiglieredel Centrosinistra, come la perso-na dotata di queste caratteristichee dell’esperienza di vita e anchepolitica necessarie; infatti è statoconsigliere comunale, vicepresi-dente e assessore allo svilupporurale della Comunità Montana 5Valli, presidente del GAL (GruppoAzione Locale AppenninoBolognese) ed infine ma nonmeno importante, perché rappre-senta una garanzia per tutti i grup-pi consiliari, non è iscritto ad alcunpartito essendo stato eletto comeindipendente nelle liste del PD. Icapogruppo di Un’Idea inComune Mignogna e del PDLGiancola prendono atto della pro-posta della maggioranza di indica-re un proprio consigliere alla cari-ca di presidente del Consiglio,condividono le caratteristiche

secondo le quali è stato proposto,ma si riservano di valutare seRocca saprà essere veramente cor-retto ed equidistante da tutte leforze politiche; entrambi devonoperò segnalare con rammaricoche la maggioranza con la propo-sta di un proprio consigliere haperso l’occasione di inaugurareuna nuova stagione di apertura ecollaborazione con la minoranzacoinvolgendola per trovare insie-me un candidato alla presidenzacondiviso.Votazione: eletto presidente del ConsiglioComunale Remo Rocca con 14 votifavorevoli del Centrosinistra e astenuti i7 consiglieri di Un’Idea in Comune,PDL e Lega.3) Saluto del presidente delConsiglio Comunale: dopo aversalutato e ringraziato il sindaco ei consiglieri per la loro stima ilpresidente Rocca in un breveintervento si impegna a svolgereil suo ruolo nell’interesse di tuttie con l’imparzialità che il ruologli impone.

I NOSTRI COMMENTIL’ELEZIONE DEL PRESIDENTEDEL CONSIGLIO COMUNALE

Affidare una carica istituzionale digaranzia ad un membro della mino-ranza sarebbe una buona norma cuiattenersi; è la minoranza che deveessere garantita non la maggioranza.Così non è stato fatto eleggendo pre-sidente del Consiglio Comunale diPianoro Remo Rocca con i soli votidella maggioranza e l’astensione deiconsiglieri di opposizione. RemoRocca ha ricevuto espressioni distima e di fiducia anche dall’opposi-zione che con l’astensione ha volutoprotestare solo per il modo in cui si èarrivati all’elezione. Il nostroConsiglio Comunale è stato semprepresieduto, per legge, dal sindaco.Solo nel 2004 è stata istituita la figuradel presidente eletto fra i consiglieri;in quel caso fu eletto GabrieleMinghetti, consigliere di maggioran-za. La stessa cosa in Italia accade unpo’ dappertutto. Basti pensare che ipresidenti della Camera dei Deputatie del Senato dopo le elezioni del2008 sono stati eletti dalla maggio-ranza di centro-destra con il voto con-trario delle minoranze; la stessa cosaaccadde nel 2006 da parte della mag-gioranza di centro-sinistra. In definiti-va quello che è successo a Pianoronon è uno scandalo né una novità; ilConsiglio Comunale ha soloperso un’occasione per farleuna bella figura.

CRONACA DELLE PIU’IMPORTANTI QUESTIONI TRATTATE NELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE

“Gli elettori vi guardano “il lavoro dei consiglieri comunalia cura di Umberto Mazzanti

LA NOSTRA SQUADRA DI CALCETTO PROMOSSA IN C1

La Pianorese Futsal dopo aver conquistato con merito la fase finale dei play-off del campionato di serie C2 ha vinto anche la finale conseguendo così lapromozione in serie C1. E’ stata una tre giorni di gare intensa, vissuta total-mente dai ragazzi della Futsal che si sono prodigati in uno sforzo massimosia mentale che fisico per aver la meglio prima del Faventia nel doppio con-fronto di semifinale e poi del Puianello in finale. Quest’ultima aveva fatto piùdi 160 gol in campionato ma la Futsal ha saputo fermare le bocche di fuocoavversarie e incassare solo 2 gol facendone 5. E’ stato un week end cherimarrà nella mente di tutti i giocatori, di tutti i dirigenti e di tutti i tifosi checi hanno seguito. Ora, dopo i festeggiamenti, è già tempo di pianificazionedel lavoro per il prossimo anno che sarà ancora più duro e difficile.Aspettiamo tutti coloro che vorranno seguire e sostenere questasquadra di Pianoro fatta di gente di Pianoro e che vorrà sempre piùrappresentare la bellezza e la caparbietà dei pianoresi. Visitate ilnostro sito:www.pianoresefutsal.com

Luca Benni La festa per la promozione

SAYERLACK INAUGURA IL NUOVO ACCESSO AZIENDALE

Mercoledì 15 luglio Sayerlack ha inaugurato il nuovo accesso aziendale che prevede il passag-gio del traffico pesante dalla fondovalle Savena attraverso la nuova zona industriale dellaPiastrella. Assieme alla dirigenza aziendale ed alle rappresentanze dei lavoratori erano presentidiversi componenti della Giunta Comunale, dei vigili del fuoco oltre ad alcuni giornalisti dellastampa locale. Il sindaco Gabriele Minghetti ha ricordato l’importanza del nuovo ponte sul

fiume e della nascita della nuova zona indu-striale che crea maggiori opportunità per ilpaese. Don Luciano, parroco di PianoroVecchia, ha dato la benedizione all’aziendaed ai presenti ed ha ricordato come la nuovaentrata dirotti dalla Futa i camion diretti alladitta, dando notevoli benefici alla comunitàlocale. Alessandro Pirotta, direttore generaleSayerlack, ha sostenuto l’importanza di que-sto nuovo investimento fatto in un momen-to di crisi che ribadisce la stabilità dell’aziendaleader nel settore delle vernici per legno e lavolontà di continuare a migliorare lo stabili-mento pianorese preferendo la produzionein Italia allo spostamento di capitali all’estero.Il taglio del nastro è stato fatto assieme daAlessandro Pirotta, Gabriele Minghetti eMichael A. Cook, presidente di ArchSayerlack Coatings.

Paolo Brighenti

il taglio del nastro, da sinistra Alessandro Pirotta, Gabriele Minghetti e Michael A. Cook

L'idea 4 - 2009 4-08-2009 13:08 Pagina 14

SPAZIO A PAGAMENTOSPAZIO A PAGAMENTOSPAZIO A PAGAMENTOSPAZIO A PAGAMENTOSPAZIO A PAGAMENTOSPAZIO A PAGAMENTO

“Un’Idea in Comune” è nata durante lo scorso mese diaprile come autentica lista civica senza condizionamenti daparte di partiti politici nazionali, per la volontà di un gruppodi persone, diverse per età, convinzioni, ideali, percorsi divita, status sociale, allo scopo di creare una vera alternativaper il governo di Pianoro.Senza retorica rispetto alle cosiddette “quote rosa” o “allepari opportunità”, il nostro gruppo si è voluto contraddi-stinguere, oltre che per il candidato, per una consistentepresenza femminile che ha, fin dall’inizio, offerto un notevo-le supporto di energie e di idee all’attività della lista. Il nostro programma per una “Pianoro viva, vitale e vivibi-le”, ha messo al centro di ogni attività l’individuo, sia essogiovane, anziano, disabile, nei suoi rapporti con gli altri, conl’istituzione Comune e con l’ambiente circostante, per pro-muovere la crescita di ognuno e la tutela attiva delle nostrebellezze naturali spesso sottovalutate.Vogliamo riproporre ai cittadini la visione del Comune, noninteso come luogo distante nel quale si tramandano il pote-re e gli affari, ma come primo centro, dopo la famiglia, disolidarietà e di aggregazione sociale. Siamo convinti che loslancio, il cambio di passo verso iniziative solidali, ancor piùnecessarie in questo periodo di profonda crisi econo-mica e di valori, possa darlo anche il volontariato,autentico perno delle nostre politiche sociali, coadiu-vato dagli amministratori.La campagna elettorale è stata vissuta senza risparmio daparte di tutti noi, senza acidità ed offese. Abbiamo percepi-to, giorno dopo giorno, che da quanto stavamo seminandoiniziavano a spuntare qua e là germogli di novità, in campiinariditi da anni di indifferenza o passività.

Questa sensazione è stata, peraltro, provata “scientificamen-te” dagli attacchi ricevuti da destra e da sinistra, non suicontenuti concreti, intorno ai quali eravamo e siamo sempreaperti ad un serio confronto, bensì a livello di pettegolezzo,sterile e fine a se stesso.Ringraziamo tutti gli amici che ci hanno votato, quelli che cihanno sostenuto e che ci sosterranno in questa lunga legi-slatura, nell’auspicio di poter ampliare la nostra squadra con un sem-pre maggior numero di persone che mettano a disposizione la loropassione e le loro competenze, per poter condividere insieme a loroil duro lavoro che ci attende.Produrremo ogni sforzo per informare tutti i cittadini sulleattività dell’amministrazione (comprese le date dei ConsigliComunali, ai quali speriamo siate sempre presenti in grannumero) e sulle nostre proposte in merito a concrete scelteamministrative, in linea con la nostra idea di un Comune diVetro, trasparente e visibile per tutti i cittadini. Elaboreremoperiodicamente approfondimenti tematici su argomenti di grandeinteresse legati ai temi del lavoro, delle imprese, del commercio, dellacultura, della società, della scuola, dell’educazione alla tutela ed alrispetto ambientale, al consumo consapevole, alla raccolta differen-ziata dei rifiuti solidi urbani, alle fonti energetiche alternative e cosìvia. Attendiamo vostri suggerimenti e domande, nella speranza dipoter costruire, giorno dopo giorno, insieme a voi, quella rete di rap-porti sociali che ridia a Pianoro il volto di un paese aperto al confron-to, al dialogo ed alla condivisione.Per chi volesse mandarci una mail, il nostro indirizzo diposta elettronica è [email protected] GRAZIE e arrivederci a presto!

Daniela MignognaUn’idea in Comune per Pianoro

UN RINGRAZIAMENTO ED UN IMPEGNO VERSO I NOSTRI ELETTORI

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