ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA Al Comune di · PDF fileCegion Marilisa –...

3
ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA Oggetto: impianto GPL di rilevanza strategica nazionale autorizzato a Chioggia in costruzione in località Val Da Rio – Richiesta di annullamento in autotutela del parere di conformità urbanistica rilasciato dal dirigente del settore urbanistica del comune di Chioggia – Imminente scadenza del termine di 18 mesi ex art. 21 nonies L. n. 241/90 dalla data di approvazione della autorizzazione interministeriale n. 17407 del 26 maggio 2015 ai fini dell’annullamento della stessa. Al Comune di Chioggia Dirigente pro tempore Settore Urbanistica Con riferimento alle declaratoriepareri di conformità urbanistica e/o alla vigente normativa di pianificazione del Porto di Chioggia nonché per la immediata segnalazione al Ministero delle Infrastrutture e al Presidente della Regione Veneto per la valutazione dei provvedimenti ai sensi dell’art. 28 TU n. 380/2001 e p.c. Al Presidente della Regione Veneto Alla Commissione VIA Città Metropolitana Alla Autorità Portuale di VeneziaChioggia Al Sindaco del Comune di Chioggia Al Direttore Generale per le infrastrutture energetiche Al Direttore Generale per la vigilanza sulle Autorità Portuali ‐‐‐ooo‐‐‐ Il Comitato NO GPL di Chioggia, nelle persone di Rossi Roberto RSSRRT55A23C638T, Ardizzon Eliana RDZLNE80R58C638D, Spinadin Luca SPNLCU68L29C638Q, Varagnolo Davide VRGDVD68E23C638I, Boscolo Maria Rosa – BSCMRS55M46C638Z, Ranzato Stefano RNZSFN71A04C638Z; Gianni Mario GNNMRA51C07C638N; Sfriso Paolo SFRPLA36T20C638J; Maggio Nicla MGGNCL49S67C638E; Boscolo Cegion Marilisa – BSCMLS58T58C638Z; Chiereghin Maida – CHRMDA50A41C638S; Penzo Franco – PNZFNC64T28C638D; Boscolo Chio Renata BSCRNT53A50C638L Premesso quanto segue: 1) Con istanza del 08 aprile 2014 la società Costa Bioenergie ha chiesto l’ampliamento di un deposito di carburanti per rifornimento di natanti in zona portuale a Chioggia autorizzato nel 2013. L’ampliamento comportava l’aggiunta di tre serbatoi di GPL per complessivi 9.000 mc . 2) L’ampliamento comportava la trasformazione della funzione principale dell’insediamento di bunkeraggio autorizzato in un molto più grande e completamente diverso impianto strategico nazionale di deposito GPL per il rifornimento delle stazioni di servizio dell’alta Italia 3) La zona portuale di insediamento è disciplinata sotto il profilo urbanisticopianificatorio dal Piano Portuale del 1981, recepito dal vigente PRG all’art. 72 delle NTA, in attesa di un nuovo Piano del Porto da adottare e approvare sulla base della L. 84 del ’94. Il Piano del Porto in vigore prevede per l’area la destinazione a bunkeraggio. 4) Nelle Conferenze dei Servizi convocate dal MISE ex art. 57 L. n. 35/2012 l’Autorità Marittima Capitaneria di Porto rilevava la incompatibilità dell’ampliamento con la destinazione a bunkeraggio

Transcript of ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA Al Comune di · PDF fileCegion Marilisa –...

Page 1: ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA Al Comune di  · PDF fileCegion Marilisa – BSCMLS58T58C638Z; Chiereghin Maida – CHRMDA50A41C638S; Penzo Franco –

ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA 

Oggetto: impianto GPL di rilevanza strategica nazionale autorizzato a Chioggia in costruzione in località Val Da Rio – Richiesta di annullamento in autotutela del parere di conformità urbanistica rilasciato dal dirigente del  settore urbanistica del  comune di Chioggia –  Imminente  scadenza del  termine di 18 mesi ex art. 21 nonies  L.  n.  241/90    dalla  data  di  approvazione  della  autorizzazione  interministeriale  n.  17407  del  26 maggio 2015 ai fini dell’annullamento della stessa. 

 

Al Comune di Chioggia Dirigente pro tempore Settore Urbanistica 

Con  riferimento  alle  declaratorie‐pareri  di  conformità  urbanistica  e/o  alla  vigente  normativa  di pianificazione  del  Porto  di  Chioggia  nonché  per  la  immediata  segnalazione  al  Ministero  delle Infrastrutture  e al Presidente della Regione Veneto per la valutazione dei provvedimenti ai sensi dell’art. 28 TU n. 380/2001 

e p.c.  

Al Presidente della Regione Veneto 

Alla Commissione VIA  Città Metropolitana 

Alla Autorità Portuale di Venezia‐Chioggia 

Al Sindaco del Comune di Chioggia 

Al Direttore Generale per le infrastrutture energetiche  Al Direttore Generale per la vigilanza sulle Autorità Portuali  

‐‐‐ooo‐‐‐ 

Il Comitato NO GPL di Chioggia, nelle persone di Rossi Roberto ‐ RSSRRT55A23C638T, Ardizzon Eliana ‐ RDZLNE80R58C638D, Spinadin Luca ‐ SPNLCU68L29C638Q, Varagnolo Davide ‐ VRGDVD68E23C638I, Boscolo Maria Rosa – BSCMRS55M46C638Z, Ranzato Stefano ‐ RNZSFN71A04C638Z; Gianni Mario ‐GNNMRA51C07C638N; Sfriso Paolo ‐ SFRPLA36T20C638J; Maggio Nicla ‐ MGGNCL49S67C638E; Boscolo Cegion Marilisa – BSCMLS58T58C638Z; Chiereghin Maida – CHRMDA50A41C638S; Penzo Franco – PNZFNC64T28C638D; Boscolo Chio Renata ‐ BSCRNT53A50C638L Premesso quanto segue: 

1) Con istanza del 08 aprile 2014 la società  Costa Bioenergie ha  chiesto l’ampliamento di un deposito di  carburanti    per  rifornimento    di  natanti  in  zona  portuale  a  Chioggia  autorizzato  nel    2013. L’ampliamento comportava l’aggiunta di tre serbatoi di GPL  per complessivi 9.000 mc . 

2) L’ampliamento  comportava  la  trasformazione  della  funzione  principale  dell’insediamento  di bunkeraggio  autorizzato  in  un molto  più  grande  e  completamente  diverso    impianto  strategico nazionale di deposito GPL per il rifornimento delle stazioni di servizio  dell’alta Italia  

3) La zona portuale di  insediamento è disciplinata sotto  il profilo urbanistico‐pianificatorio dal Piano Portuale del 1981, recepito dal vigente PRG all’art. 72 delle NTA,  in attesa di un nuovo Piano del Porto da adottare e approvare sulla base della L. 84 del ’94. Il Piano del Porto in vigore prevede per l’area la destinazione a bunkeraggio.  

4) Nelle  Conferenze  dei  Servizi  convocate  dal MISE  ex  art.  57  L.  n.  35/2012  l’Autorità Marittima Capitaneria di Porto rilevava la incompatibilità dell’ampliamento con la destinazione a bunkeraggio 

Page 2: ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA Al Comune di  · PDF fileCegion Marilisa – BSCMLS58T58C638Z; Chiereghin Maida – CHRMDA50A41C638S; Penzo Franco –

e con  la qualificazione commerciale del Porto di Chioggia, senza mai  revocare o smentire questa valutazione nei successivi pareri. 

5) Il  Comune  di  Chioggia  veniva  convocato  alla  conferenza  dei  servizi  per  esprimere  le  proprie osservazioni (Circolare MISE Dip. Energia n. 0016268 del 13/08/2012).  Il Sindaco o forse  la Giunta Comunale,  in  ogni  caso  chi  rappresentava  il  Comune  risulterebbe  aver  delegato  di  fatto  la questione al Dirigente settore urbanistica, che  non si presentava alle conferenze e inviava una nota in data 16 giugno 2014 e in data 03 marzo 2015 in cui  dichiarava la conformità urbanistica al P.R.G. e  al  P.R.P.  del  nuovo  impianto  di GPL   motivando  tale  parere  favorevole  con  la  destinazione  a bunkeraggio dell’area. Va  rilevato  che  la  legge non  si  limita  a  chiedere  al Comune un parere di conformità urbanistica, ma attende osservazioni che potrebbero e dovrebbero andare molto al di là,  coinvolgendo  aspetti di  carattere  ambientale, paesaggistico,  economico‐sociale,  etc.  Infatti  le osservazioni del Comune potrebbero confermare o meno la conformità urbanistica. 

6) Va  rilevato  che  tale  favorevole  parere  come  motivato  è  ictu  oculi  palesemente  erroneo  e contraddittorio  poiché  il  bunkeraggio  ha  un  unico  significato  relativo  al  rifornimento  di  natanti, nessuno dei quali funziona a GPL. Va anche segnalato che il Ministero Infrastrutture nella memoria difensiva presentata nella procedura processuale  intentata dal Comune   avanti  il Capo dello Stato (conclusasi con declaratoria di  inammissibilità per carenza di giurisdizione  in quanto trattandosi di impianto strategico doveva essere azionato  il TAR) ha tentato di superare tale colpevole anomalia sottolineando che la conformità dichiarata dal dirigente  non poteva che  fondarsi su una istruttoria a  supporto,  implicitamente  rinviando  alla  stessa  il  superamento  della  contraddizione,  istruttoria della quale non si trova traccia. 

7) Anche sulla base di detto parere e di un parziale nuovo parere  interlocutorio della Capitaneria di Porto,  la  Commissione  VIA  della  Provincia  di  Venezia  si  limitava  ad  uno  screening  ambientale, dichiarando non essere necessaria una VIA a condizione  che venisse approvato prima delle messa in esercizio dell’impianto un piano di sicurezza della popolazione e venissero ridefinite le modalità di  funzionamento del porto  in  relazione ai vincoli posti dal nuovo  impianto  (una  trentina di navi cariche/scariche in entrata e uscita  per anno, decine di autobotti in entrata e uscita al giorno..) 

8) Il MISE decretava  infine  la autorizzazione all’impianto  in data 26 maggio 2015, dando due anni di tempo per la costruzione, attualmente in corso. Il decreto di approvazione non è stato pubblicato, ma  unicamente  notificato  ai  soggetti  partecipanti  alla  Conferenza  dei  Servizi.  Il  Comune  ha impugnato come  sopra  il decreto con esito di  inammissibilità,  in precedenza  il 2 novembre 2015 aveva  inoltrato  istanza di annullamento  in autotutela ai ministeri  interessati, non  risultando aver ottenuto risposta. Tra  i soggetti  interessati ad un eventuale ricorso al Tar contro  la autorizzazione vanno  segnalate  le numerose  imprese  confinanti  con  l’area dell’impianto, nonché    le migliaia di residenti  rientranti  in  un  raggio  di  500 metri  dallo  stesso,  che  hanno  già  visto  svalutate  le  loro abitazioni dal rischio insito nell’impianto. 

9) Della mancanza di VIA si è detto, con la conseguenza che si rinvia al dopo il piano di sicurezza della popolazione, circa 50 mila residenti, centomila mediamente nella stagione estiva.  Si rinvia al dopo anche l’impatto dell’impianto sul porto di Chioggia, pregiudicandone lo sviluppo. Ciò ha comportato anche  la mancanza di  consultazione     e dibattito pubblico previsto nella normativa  in materia di VIA, nonché nelle normative “Seveso”.. 

10) Richiesto dal Comitato il Dott. Carlo Giacomini, urbanista, già membro della Commissione nazionale VIA,  ha  redatto  un  parere  tecnico  sulla  conformità  urbanistica  e  pianificatoria  dell’impianto, negando la stessa e mostrando l’erroneità evidente e la inspiegabilità del parere di conformità reso dal  dirigente.  Ciò  anche  a  conferma  e  integrazione  di  quanto  già  argomentato  nel  ricorso  del Comune  di  Chioggia  avanti  il  Capo  dello  Stato  (pag.  10  e  precc.),  che  infatti  preannunciava  in qualche modo l’annullamento in autotutela del predetto erroneo parere.  

11) Il nuovo dirigente del settore edilizia e urbanistica del Comune durante una recente commissione consiliare  in  data  26/10/2016  ha  tuttavia    dichiarato  l’irrilevanza  radicale  del  parere  reso  dal 

Page 3: ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA Al Comune di  · PDF fileCegion Marilisa – BSCMLS58T58C638Z; Chiereghin Maida – CHRMDA50A41C638S; Penzo Franco –

precedente dirigente del settore  in quanto  la autorizzazione ministeriale ex art. 57 DL 9  febbraio 2012,  n.  5  conv.  In  L.  n.  35/2012  avrebbe  implicitamente  valenza  di  variante  urbanistica,  che prescinderebbe dal parere di conformità o meno del Comune e della stessa Capitaneria di Porto. Ha anche  in  qualche  modo  spiegato  il  parere  sostenendo  che  già  esisteva  una  autorizzazione precedente per  l’area per uso bunkeraggio  relativa anche a deposito nafta, di modo  che poteva intendersi  che  la  vecchia  autorizzazione  avente  anch’essa  valenza  di  variante  urbanistica  avesse ampliato la destinazione dell’area non solo a bunkeraggio ma anche a deposito oli minerali, di qui poi il passo svolto dalla nuova autorizzazione estendendo la merceologia a GPL.   

12) Il  parere  –  nota  del  precedente  dirigente  di  conformità    è  invece  gravemente  errato    come  ha argomentato  e  dimostrato  il  Dott.  Giacomini    e  non  risulta  affatto  irrilevante,  avendo  invece  grande  importanza  perché  è  il  fondamento  della  intesa  data  dalla  Regione,  che  ai  sensi  della circolare n. 0016268 del 13 agosto 2012 MISE, con  riferimento alla procedura di cui all’art. 57  in questione,  deve dichiarare la ammissibilità urbanistica e  pianificatoria dell’impianto: la Regione ha dato  la  intesa  con delibera n.660 del  28  aprile  2015 proprio  sulla base del parere  sbagliato del dirigente comunale, dando  invece poca  importanza al parere della Capitaneria di Porto, che pure aveva  voce  in  capitolo.  I  ministeri  interessati  si  sono  poi  adeguati  su  tale  base,  come  dice chiaramente  la memoria   del Ministero    infrastrutture nella procedura avanti  il Capo dello Stato. Come  ben  spiegato  dal  Dott.  Giacomini  nel  parere  consegnato  al  Comune,  l’autorizzazione ministeriale  per  avere  effetto  di  variante  urbanistica  o  portuale  deve motivare  e  smentire  una dichiarazione di ammissibilità urbanistica contraria pronunciata dalla Regione sulla base del parere a  monte  del  Comune  di  competenza.    Qui  non  vi  è  stata  alcuna  valutazione  di  ammissibilità contraria  al  nuovo  impianto  da  parte  della  Regione  e    del  Comune  il  che  non  ha  permesso  ai ministeri di eseguire valutazioni di necessità o opportunità di una variante al piano. Non può essere quindi che  la autorizzazione ministeriale divenga sic et simpliciter variante  in quanto non discussa dai ministeri perché non necessaria in qualità del parere di conformità al piano regolatore del porto e  generale  dichiarata  dal  dirigente  all’urbanistica  del  comune  di  Chioggia.  La  autorizzazione ministeriale e  l’Intesa  sono dunque gravemente viziate e di  sicuro non può  risultare    implicita  la variante in quanto non richiesta e quindi non valutata dai ministeri stessi. 

13) La mancanza di  conformità urbanistica dell’impianto  stravolge e  trasforma  l’assetto del porto  in violazione  delle  normative  vigenti  e  appare  configurare  l’elemento  materiale  del  reato  di lottizzazione abusiva, reato previsto dagli artt. 30 e 44 DPR n. 380/2001, salvo che  intervenga una nuova  autorizzazione  ministeriale  che  motivi  il  superamento  di  tale  carenza  di  conformità, possibilità  che qui  viene  espressamente  contestata per  le  ragioni  esposte.      Si  rammenta  che  si tratterebbe di reato che richiede  la colpa grave dei soggetti agenti, non  il dolo, con previsione di confisca degli immobili interessati.  

Tanto premesso 

CHIEDE 

Con  l’urgenza  dettata  anche  dalla  scadenza  del  predetto  termine,  al  dirigente  settore  urbanistica  del Comune di Chioggia di annullare il parere di conformità urbanistica rilasciato con nota 16 giugno 2014 e successive note di conferma sul punto e di segnalare immediatamente al Ministero delle Infrastrutture e al Presidente della Regione Veneto la valutazione dei provvedimenti artt. 27‐ 28 DPR n. 380/2001. 

 

 

Comitato NO GPL Chioggia Presidente Rossi Roberto cell. 3332682766 Via Primavera 158 S.ANNA di Chioggia (Venezia)