ATTI DELLA GIUNTA COMUNALE - Comune di...

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ATTI DELLA GIUNTA COMUNALE Seduta del giorno 17.11.2015 Deliberazione n. GC-2015-587 Prot. Gen. n. PG-2015-119195 Proposta di Delibera di Giunta n. PDLG-2015-660 Sono intervenuti i Signori: Tiziano Tagliani Sindaco Massimo Maisto Vice Sindaco Vaccari Luca Assessore Ferri Caterina Assessore Merli Simone Assessore Serra Roberto Assessore Chiara Sapigni Assessore Aldo Modonesi Assessore Felletti Annalisa Assessore Hanno giustificato l’assenza i Signori: Roberta Fusari Assessore Assiste il Segretario Generale Dott.ssa Ornella Cavallari Essendo gli intervenuti in numero legale il Presidente dichiara aperta la seduta Oggetto Intervento della Delibera n.10 del 9/3/2015 della Corte dei Conti Sezione Autonomie sull'interpretazione dei criteri per la determinazione dei corrispettivi nelle ipotesi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nelle aree peep ed il riscatto dei vincoli ex art. 35 della Legge 865/1971 ai sensi della Legge n°448/1998. Presa d'atto e definizione dei provvedimenti conseguenti. La presente deliberazione rimarrà in pubblicazione per 15 gg. consecutivi all’Albo Pretorio di questo Comune. Firme autografe sostituite da indicazione a stampa ai sensi dell’art 3, comma 2, Dlgs n. 39/1993

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ATTI DELLA GIUNTA COMUNALE

Seduta del giorno 17.11.2015

Deliberazione n. GC-2015-587

Prot. Gen. n. PG-2015-119195

Proposta di Delibera di Giunta n. PDLG-2015-660

Sono intervenuti i Signori:

Tiziano Tagliani SindacoMassimo Maisto Vice SindacoVaccari Luca AssessoreFerri Caterina AssessoreMerli Simone AssessoreSerra Roberto AssessoreChiara Sapigni AssessoreAldo Modonesi AssessoreFelletti Annalisa Assessore

Hanno giustificato l’assenza i Signori:

Roberta Fusari Assessore

Assiste il Segretario Generale Dott.ssa Ornella Cavallari

Essendo gli intervenuti in numero legale il Presidente dichiara aperta la seduta

Oggetto

Intervento della Delibera n.10 del 9/3/2015 della Corte dei Conti Sezione Autonomie sull'interpretazione dei criteri per la determinazione dei corrispettivi nelle ipotesi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nelle aree peep ed il riscatto dei vincoli ex art. 35 della Legge 865/1971 ai sensi della Legge n°448/1998. Presa d'atto e definizione dei provvedimenti conseguenti.

La presente deliberazione rimarrà in pubblicazione per 15 gg. consecutivi all’Albo Pretorio di questo Comune.Firme autografe sostituite da indicazione a stampa ai sensi dell’art 3, comma 2, Dlgs n. 39/1993

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OGGETTO:  Intervento della Delibera n.10 del 9/3/2015 della Corte dei Conti 

Sezione   Autonomie   sull’interpretazione   dei   criteri   per   la 

determinazione dei corrispettivi nelle ipotesi di trasformazione del 

diritto  di  superficie   in  diritto  di  proprietà  nelle  aree  peep  ed   il 

riscatto dei vincoli ex art. 35 della Legge 865/1971 ai sensi della 

Legge n°448/1998. Presa d’atto e definizione dei provvedimenti 

conseguenti.

LA GIUNTA

PREMESSO CHE:

­ i Piani di Zona per l’Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P.) sono strumenti 

urbanistici   disciplinati   dalla   Legge   167/1962   e   ss.mm.   e   ii.   che   rientrano 

nell’ambito delle politiche per la Casa; gli stessi sono finalizzati alla costruzione 

di alloggi di tipo economico, trasferiti ai soggetti aventi i requisiti   in regime di 

diritto superficiario ovvero in piena proprietà con vincoli;

­ gli  alloggi realizzati  nell'ambito dei piani per l'edilizia economica e popolare 

(PEEP)   sono   interessati   da   alcune   clausole   limitative   al   loro   utilizzo   che 

riguardano   la   locazione   e   l’alienazione   degli   alloggi   per   quanto   riguarda   i 

requisiti  necessari  per  potere acquisire  un alloggio;   l’iniziale  non  locabilità  o 

inalienabilità;   la   successiva  possibilità   di   locare  o  alienare,  ma a  canone  e 

prezzo limitati (determinati con le modalità di cui alle originarie convenzioni con i 

soggetti attuatori);

­ ai sensi dell’articolo 31, comma 45, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, “I  

Comuni  possono  cedere  in proprietà   le aree comprese nei piani  approvati  a  

norma   della   legge   18   aprile   1962,   n.   167   (…),   già   concesse   in   diritto   di  

superficie ai sensi dell’articolo 35, quarto comma, della medesima legge n. 865  

del 1971”; 

­ quindi, per gli alloggi realizzati nei piani PEEP, su aree già concesse in diritto 

di superficie, il Comune ha la facoltà di attivare i piani di riscatto ed a loro volta, i 

superficiari   hanno   la   facoltà   di   trasformare   il   diritto   di   superficie   in   piena 

proprietà, mentre, per gli alloggi realizzati su aree trasferite in piena proprietà 

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con vincoli i proprietari hanno la possibilità di riscattare i vincoli (in entrambi i 

casi possono presentare apposita istanza all’Amministrazione);  

­ il Comune di Ferrara, in anni passati, ha promosso l’attuazione di interventi di 

edilizia   economica  popolare   (PEEP)  attraverso  appositi   piani,   ai   sensi   delle 

Leggi  n.  167/1962  ovvero  n.  865/1971,  con  cessione  delle  aree  ai   soggetti 

attuatori in diritto di superficie e in diritto di proprietà, sottoscrivendo apposite 

convenzioni con gli stessi;

­ i criteri utilizzati per la stima dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle 

aree comprese nei piani approvati a norma della legge n. 18 aprile 1962 n. 167 

sono definiti    dall’art.  31 comma 48 della  legge 23 dicembre 1998, n.  448 ­ 

recante “Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo” ­ così 

come riformato dalla  Legge 27 dicembre 2013 n.147 (c.d.  Legge di  Stabilità 

2014)   ai   sensi   del   quale:"  Il   corrispettivo  delle   aree   cedute   in   proprieta'   e'  

determinato dal comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari  al  

60 per cento di quello determinato attraverso il valore venale  del bene, con la  

facolta' per il comune di abbattere tale valore fino  al 50 per cento, al netto degli  

oneri di concessione   del   diritto   di superficie,   rivalutati    sulla   base   della  

variazione,     accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al   consumo   per   le  

famiglie   di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i  

suddetti oneri e quello di  stipula  dell'atto  di  cessione  delle aree. Comunque il  

costo dell'area cosi' determinato non  puo'  essere maggiore  di  quello stabilito  

dal comune  per le aree cedute direttamente in diritto di proprieta' al momento  

della trasformazione di cui al comma 47"; 

­   Prima   dell’intervento   della   Legge   147/2013,   l’articolo   31   comma   48   della 

L.448/98, per la determinazione dei corrispettivi di riscatto, faceva riferimento 

alla legge sugli espropri, infatti: "Il corrispettivo delle aree cedute in proprietà è  

determinato dal Comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari al  

60% di quello determinato ai sensi dell'art. 5 bis comma 1 del decreto legge 11  

luglio 1992 n. 333, convertito con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992 n.  

359, escludendo la riduzione prevista dall'ultimo periodo dello stesso comma, al  

netto degli oneri di concessione del diritto di superficie, rivalutati sulla base della  

variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie  

di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti  

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oneri  e  quello  di  stipula  dell'atto  di  cessione delle  aree.  Comunque  il  costo  

dell'area   così   determinato   non   può   essere   maggiore   di   quello   stabilito   dal  

Comune per le aree cedute direttamente in diritto di proprietà al momento della  

trasformazione di cui al comma 47";

DATO ATTO CHE:

­ con delibera di G.C. del 19 febbraio 2002 P.G. n. 2631 è stata approvata una 

convenzione   con   A.C.E.R.   Ferrara   per   la   gestione   dell’attività   attinente   la 

trasformazione del  diritto  di  superficie   in  diritto  di  proprietà  ed  il   riscatto dei 

vincoli ex art. 35 della Legge n. 865/71 nelle aree PEEP, ai sensi delle Leggi n. 

549/95 ­ n. 662/96 ­ n. 448/98; 

­ con il provvedimento soprarichiamato è stato, tra l’altro, stabilito di determinare 

il  corrispettivo della  cessione e  del   riconvenzionamento,  nella  misura meglio 

specificata per ogni singolo lotto, nella relazione in data 13/02/2002, a firma del 

Dirigente   del   Servizio   Patrimonio,   acclarata   al   P.G.   n.   6610/2002   del 

16/02/2002, significando che  il  prezzo  finale di  cessione è  stato determinato 

applicando una riduzione del 40% ai sensi dell’art.  31 comma 48 della L. n. 

448/1998   cui   portare   in   detrazione   gli   oneri   di   concessione   del   diritto   di 

superficie o dell’area rivalutati per legge; 

­  con  lo  stesso provvedimento  PG 2631/2002 sono stati  altresì  approvati  gli 

schemi di convenzione per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di 

proprietà e il riscatto dei vincoli ex art. 35 L.865/1971;

­ con provvedimenti di G.C. del 12/07/2005 P.G. n. 57096, del 27/12/2007 P.G. 

n.  95284,  del  31/03/2009  P.G.  n.  23552,  del  29/06/2010  P.G.  57442  e  del 

22/02/2011 P.G. n. 12801, la predetta convenzione con ACER è stata prorogata 

di anno in anno;

­ in particolare, con provvedimento di G.C. del 31 marzo 2009 P.G. n. 23552 è 

stata: 

a)   prorogata  per   l’anno  2009   la   convenzione   con  A.C.E.R.   per   la   gestione 

dell’attività   attinente   la   trasformazione   del   diritto   di   superficie   in   diritto   di 

proprietà ed il riscatto dei vincoli ex art. 35 della L. n. 865/71 nelle aree PEEP, 

ai sensi delle L. n. 549/95 – n. 662/96 – n. 448/98;

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b) aggiornata la valutazione delle aree peep in oggetto prendendo a riferimento 

la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per il  periodo Febbraio 

2002 ­ 31 dicembre 2008;

c)   aggiornata   la   valutazione   delle   aree   peep   anche   per   gli   interventi 

convenzionati dopo il 1998 (inizialmente non previsti nel programma di riscatto);

d) prevista la possibilità, per i proprietari di alloggi PEEP, realizzati nel Comune, 

di liberarsi dai vincoli, sia contestualmente all’applicazione della disciplina di cui 

all’art. 31 della legge n. 448/98, sia successivamente, anche prima del decorso 

del   termine  di   scadenza   trentennale  delle  nuove  convenzioni  e  che,   in   tale 

ipotesi,   il   valore   di   mercato   dell’area,   preso   a   base   del   calcolo   per   la 

determinazione del corrispettivo, ai sensi del comma 48 della legge n. 448/98, è 

stato   rivalutato   con   l’applicazione   dell’indice   ISTAT,   proponendo   ai   predetti 

proprietari le seguenti opzioni: 

1)   TRASFORMAZIONE   DELLA   CONVENZIONE   ORIGINARIA:  sostituzione 

delle originarie convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 35 legge n. 865/71, previo 

pagamento di un corrispettivo determinato ai sensi del comma 48 dell’art. 31 

della  legge n. 448/98 e stipula di  una nuova convenzione ai sensi dell’art.  8 

della   L.   n.   10/1977   come   sostituito   dall’art.   18   T.U.   sull’edilizia   D.P.R.   n. 

380/2001,   della   durata   di   30   anni   meno   il   tempo   già   trascorso   dalla 

sottoscrizione della convenzione originaria; 

2) ELIMINAZIONE COMPLETA DEI VINCOLI PEEP (possibilità riservata anche 

a coloro che hanno già stipulato la convenzione di cui al n. 1): cancellazione di 

tutti i vincoli gravanti l’immobile, previo il pagamento di un corrispettivo ulteriore 

rispetto a quello complessivamente proposto per l’opzione precedente;

­   in   questo   caso   le   modalità   di   calcolo   dell’ulteriore   corrispettivo   erano   le 

seguenti:

valore di  mercato dell’area ­  corrispettivo riscatto  lotto ex art.  31 comma 48 

legge n. 448/98 (a sua volta calcolato in misura pari al Valore Venale x 0,60 x 

0,50) diviso 30 (durata della convenzione sostitutiva) e moltiplicato per gli anni 

che rimangono allo scadere della convenzione originaria;

­ con provvedimento di G.C. del 07/02/2012 P.G. n. 7732 è stato ulteriormente 

prorogato  al  31  dicembre  2014   (data  di  scadenza  altresì  della  convenzione 

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gestionale con ACER Ferrara per la gestione del patrimonio di e.r.p.) il termine 

di validità della convenzione con A.C.E.R;

­ con delibera di  G.C. del 22/01/2013 P.G. n. 5812, a seguito dell’entrata  in 

vigore della legge 135/2012 che ha ridotto la durata delle convenzioni sostitutive 

da 30 a 20 anni, sono stati approvati i nuovi schemi di convenzione da adottare 

per le ipotesi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e per 

lo svincolo dei limiti di godimento delle aree concesse in diritto di proprietà  ex 

art.  35 della  L. n 865/71 nelle  aree peep, ai  sensi delle  leggi  n. 549/95 ­ n. 

662/96 ­ n. 448/98 e successive modifiche ed integrazioni;

­ con la predetta delibera è stato, tra l’altro, stabilito:

­ di determinare il valore venale, inerente la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà e lo svincolo delle aree cedute in proprietà “ab origine” con i vincoli di cui all’art. 35 della Legge n. 865/1971, con successivo atto deliberativo, cui applicare  il  criterio di  cui  all’art.  37 commi 1 e 2 del  D.P.R.  n.  327/2001,  come modificato dalla Legge n. 224 del 2007;

­   di   dare   mandato   al   Servizio   Patrimonio   di   formulare   apposita   proposta   di aggiornamento   dei   valori   venali   sulla   base   della   normativa   sopraindicata   e   del meccanismo   di   calcolo   indicato   dalla   Corte   dei   Conti   a   Sezioni   Unite   con deliberazione n. 22 del 14 aprile 2011;

­ di determinare che al valore venale dei terreni verrà applicata una riduzione del 25% come previsto dalla citata Legge, in quanto gli interventi di edilizia economica popolare hanno la caratteristica di essere interventi di riforma economico­sociale;

­ di confermare i corrispettivi, sia per il riscatto parziale sia per quello   totale, già comunicati e per i quali sono intervenute accettazioni fino alla data del 31/12/2012 con   l’espressa   previsione   che   le   domande   che   perverranno   successivamente dovranno essere sottoposte alle condizioni economiche aggiornate da definire con successivo atto deliberativo;

­ di determinare che le domande che perverranno dall’1/1/2013 saranno interessate dai nuovi corrispettivi;

­   di   stabilire   che   i   valori   venali,   che   verranno   aggiornati   con   successivo   atto deliberativo, abbiano validità annuale e che il periodo di tempo entro il quale devono essere stipulati i relativi contratti debba essere contenuto nel termine massimo di 12 mesi dall’ intervenuta accettazione; decorso il detto termine i corrispettivi potranno essere ricalcolati;

­ di stabilire altresì che ciò vale anche per i corrispettivi riferiti alle accettazioni già pervenute  ad  Acer   in   corso  di   istruttoria  e  non  ancora  stipulate  per   le  quali   si conferma   il   termine   massimo   di   12   mesi,   dall’intervenuta   accettazione,   per addivenire   alla   stipula   notarile;   decorso   detto   termine   i   corrispettivi   saranno ricalcolati     con  le  modalità  previste  dalla  Corte  dei  Conti,  come precisato   in  un successivo atto deliberativo;

­ di fissare, a partire dal 1/1/2013, in euro 1.000,00 il corrispettivo minimo dovuto in ogni   caso   di   trasformazione   del   diritto   di   superficie   in   diritto   di   proprietà   o   di 

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soppressione dei  limiti  di godimento sulle aree cedute  in proprietà   fin dall’origine qualora   i   corrispettivi,   determinati   sulla   base   dei   criteri   predetti,   siano   negativi ovvero inferiori a detta cifra;

 

­ con delibera del 20/04/2015 P.G. n. 117813/2014, il Consiglio Comunale ha 

approvato   la  Concessione  Gestionale   con  ACER­Ferrara  per   il   quinquennio 

2015/2020 rinnovabile fino al 31/12/2024;

­   è   in   fase   di   rinegoziazione,   ai   sensi   dell’art.   17   (Servizi   aggiuntivi)   la 

convenzione per l’affidamento ad ACER del servizio di riscatto delle aree PEEP;

CONSIDERATO che:

­   il   corrispettivo  dovuto  per   la   cessione   in  proprietà   di   aree  PEEP,  è   stato 

inizialmente calcolato, in virtù di espresso rinvio disposto dall’art. 31, comma 48 

della Legge n. 448/1998, ricorrendo all’abbattimento percentuale del 40% del 

valore stabilito dall’art. 5 bis (sostanzialmente costituito dalla semisomma del 

valore venale)  del D.L.  n.  333/1992, convertito  in Legge n.  359/1992, per  la 

determinazione   della   indennità   di   espropriazione   delle   aree   destinate   alla 

realizzazione di opere o interventi dichiarati di pubblica utilità;

­ l’art. 5 bis, commi 1 e 2, del D.L. n. 333/1992, convertito in Legge n. 359/1992, 

è  stato dichiarato  incostituzionale  con sentenza della  Corte Costituzionale n. 

348 del 24/10/2007;

­ la delibera del 31/03/2009 P.G. n. 23552 ha previsto, tra l’altro, che il richiamo 

operato dall’art. 31 comma 48 della Legge n. 448/1998, è da considerarsi di tipo 

recettizio alle disposizioni di cui all’art. 5 bis del D.L. n. 333/1992, convertito in 

Legge n.  359/1992,  nel  senso che  la  norma svolge un  richiamo specifico  e 

puntuale   all’art   5   bis   e   non   già   alla   fonte   regolatrice   dell’indennizzo 

espropriativo, ciò sulla base di apposito parere, reso ad ACER, dall’Avv. Fabio 

Dani, in data 1° agosto 2008;

­ pertanto sulla base del predetto parere si è continuato ad applicare il metodo 

di calcolo di cui all’art. 5 del D.L. 333/1992 convertito in Legge 359/1992;

­ tuttavia, successivamente, la Corte dei Conti a Sezioni Riunite, a seguito di 

richieste di vari Comuni che si erano rivolti alle Sezioni Regionali della Corte, 

con   deliberazione   n.   22   del   14   aprile   2011,   ha   stabilito   quanto   segue:   il 

corrispettivo   deve   essere   in   primo   luogo   calcolato   al   netto   degli   oneri   di 

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concessione del diritto di superficie rivalutati.  Deve, inoltre, continuare a farsi 

riferimento ad un metodo di calcolo che preveda la riduzione del 60% rispetto al 

valore   determinabile   ai   fini   dell’indennità   di   espropriazione.   Il   parametro   di 

riferimento, non potendo essere più costituito dall’importo determinato ai sensi 

dell’art. 5 bis, non può che ravvisarsi nella vigente disciplina, nell’art. 37 commi 

1  e 2 del  D.P.R.  n.  327/2001 come modificati  dalla  Legge n.  244/2007”   (si 

evidenzia che la modifica che rimanda all’art. 37 del DPR 327/2001 operata con 

la L.244/2007 decorre dal 1/1/2008); 

­ il Comune di Ferrara, con lettera del 16/05/2013, prot. n. 40015 ha chiesto un 

parere  alla  Sezione   regionale  di   controllo  della  Corte  dei  Conti   per   l’Emilia 

Romagna   in   merito   alla   corretta   interpretazione   ed  applicazione   dell’art.   31 

comma 48 della L. n. 448/1998 riguardante la determinazione del corrispettivo 

per   la   trasformazione   del   diritto   di   superficie   in   diritto   di   proprietà,   avendo 

rilevato  un’apparente  difformità   tra   il   dettato  normativo  ed   il   contenuto  della 

sentenza della Corte dei Conti  (in particolare ci si  riferisce alla riduzione del 

40% del   comma 48  art.   31  L.448/1998  mentre   la  Corte   prevederebbe  una 

riduzione del 60% come sopra precisato);

­ la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per l’Emilia Romagna, in 

data 25/07/2013, con deliberazione n. 258, ha espresso un parere riguardo la 

suddetta richiesta precisando che “la disposizione di cui all’art. 31 comma 48 

della L. n. 448/1998 deve essere intesa secondo la lettera della disposizione 

medesima e cioè nel senso che il calcolo per la determinazione del corrispettivo 

per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà deve essere 

effettuato  nella  misura  del   60  per   cento  del   valore  venale  del  bene  con   la 

conseguente riduzione del 40 per cento”;

­ si è pertanto ritenuto di imputare al 60% il valore venale come previsto dall’art. 

31 comma 48 della legge n. 448 del 1998 (pertanto con uno sconto del 40% 

dello stesso) ;

­ il comma primo dell’art. 37 del D.P.R. n. 327/2001 dispone che l’indennità di 

espropriazione di un’area edificabile è determinata nella misura pari al valore 

venale del bene. Quando l’espropriazione è finalizzata ad attuare interventi di 

riforma economico­sociale, l’indennità è ridotta del 25%;

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­   la   giurisprudenza   della   Corte   di   Cassazione   (S.U.   5265/2008   e   S.U. 

9595/2012) non ritiene applicabile l’art. 37 c.2 alle aree PEEP, infatti la Corte 

Europea   dei   Diritti   dell'Uomo   (dalla   quale   la   giurisprudenza   trae   origine   la 

categoria   degli   interventi   di   riforma   economico­sociale)   ha   ripetutamente 

considerato le espropriazioni per l'edilizia residenziale pubblica come "isolate" e 

non correlate a "riforme economico sociali". Più in generale va osservato che la 

Corte di Strasburgo ammette le deroghe al principio del valore venale nel caso 

di   mutamenti   di   carattere   realmente   eccezionale   dell’assetto   giuridico, 

economico   e   sociale   di   una   nazione   (passaggio   dal   regime   comunista 

all'economia   di   mercato,   dalla   monarchia   alla   repubblica,   ecc.):   in   questa 

prospettiva  gli   "interventi   di   riforma  economico­sociale"   dovrebbero   pertanto 

verosimilmente riferirsi a riforme di carattere generale radicalmente innovative 

dell’ordinamento per scopi di sviluppo e giustizia sociale;

­   allo   scopo   il   legislatore   è   intervenuto   con   la   Legge   147/2013   (Legge 

Finanziaria  per   il  2014)  riformando  l’art.  31 comma della  L.  n.  448/1998 nel 

senso che: "  Il corrispettivo delle aree cedute in proprieta' e' determinato dal  

comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari  al 60 per cento di  

quello determinato attraverso il valore venale   del bene,  con la facolta' per il  

comune di abbattere tale valore fino   al 50 per cento, al netto degli  oneri di  

concessione  del  diritto  di superficie,  rivalutati  sulla  base  della   variazione,  

accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al   consumo   per    le    famiglie   di  

operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti oneri  

e  quello  di     stipula    dell'atto    di     cessione    delle  aree.  Comunque  il   costo  

dell'area cosi' determinato non  puo'  essere maggiore  di  quello  stabilito  dal  

comune  per  le   aree   cedute direttamente in diritto di proprieta' al momento  

della   trasformazione   di   cui   al   comma   47.";  pertanto   la   riduzione   del   25% 

deliberata dalla Giunta Comunale con delibera del 22/01/2013 PG 5812, risulta 

applicabile  ai  sensi  dell’intervenuto provvedimento  legislativo  L.147/2013 che 

prevede la facoltà per i comuni di applicare abbattimenti sui valori fino al 50%;

RILEVATO CHE: 

­ successivamente il Comune di Ferrara con la Delibera di Consiglio Comunale 

PG   25352   del   7/04/2014   ha   approvato   i   criteri   per   l’aggiornamento   dei 

corrispettivi  nelle   ipotesi  di   trasformazione del  diritto di  superficie   in diritto di 

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proprietà   nelle   aree   peep   ed   il   riscatto   dei   vincoli   ex   art.   35   della   Legge 

865/1971 ai sensi della Legge n°448/1998 ed in tale ambito in considerazione, 

tra l’altro, delle difficoltà del mercato immobiliare, dell’inasprimento della fiscalità 

immobiliare   nonché   dell’eccezionale   periodo   di   crisi   economica   che 

inevitabilmente interessa fortemente anche le famiglie con reddito medio­basso, 

avendo   cura   di   andare   incontro   alle   famiglie   e   contemporaneamente   di 

incentivare il riscatto, il Consiglio Comunale ha ritenuto opportuno applicare la 

massima  riduzione  possibile  dei   corrispettivi,   quindi   ridurre  del   50%  i   valori 

venali  già  abbattuti  del  40%;  ciò   in   linea  col  disposto  normativo  dell’art.   31 

comma 48 della L. n. 448/1998 così come   da ultimo modificato dalla Legge 

147/2013 (Legge di Stabilità per il 2014);

­   che   in   particolare   con   quest’ultimo   Atto   il   Consiglio   ha,   tra   l’altro, deliberato:

­ di stabilire che il corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di   proprietà   dovrà   essere   determinato   ­   sulla  base   delle   indicazioni   dettate   dal comma 48 dell’art. 31 della legge n. 448/1998, così come modificato dalla Legge 147/2013 ­ in misura pari  al 60 per cento di quello determinato attraverso il valore venale   del bene, con l’abbattimento di tale valore del 50 per cento, al netto degli  oneri   di   concessione     del     diritto     di   superficie,     rivalutati     sulla     base     della variazione,   accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al  consumo  per  le  famiglie di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti oneri e quello di  stipula  dell'atto  di  cessione  delle aree. Comunque il costo dell'area così determinato non  può  essere maggiore  di  quello  stabilito  dal  comune per le aree cedute direttamente in diritto di proprietà al momento della trasformazione di cui al comma 47;

­ di aggiornare i corrispettivi, nelle ipotesi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e nello svincolo nelle aree peep, sulla base dei criteri e del calcolo effettuati dal Servizio Patrimonio come da relazione allegata alla presente delibera assunta con atto del 21/03/2014 P.G. n. 25458 applicando il  seguente metodo di calcolo:

Corrispettivo 2014 per lotto (con riduzione del 50% dei valori  venali già ridotti del 40%):

C= [ Vv x 0,60 x 0,50]

in cui:

C = Corrispettivo 2014 per lotto

Vv = valore venale del bene:   Vv = B x C x D x F x G

dove:B. Valore unitario OMI;C.  Coefficiente di   incremento da stato di  manutenzione normale a stato di  manutenzione ottimo (a nuovo);D.  Coefficiente di   incremento per densità  ediliza    (+10% per  tipologia a schiera;  0% per condomini fino a 4 piani; ­10% per condomini oltre i 4 piani);F. Incidenza Area (Centro 33%; Semicentro 24%; Periferia 20%);

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G. Coefficiente Teorico per area nuda (0,65);

­  di stabilire  che nel caso in cui, applicando tale criterio, il corrispettivo individuale risulti inferiore rispetto a quello   stabilito con provvedimento di G.C. del 31 marzo 2009 P.G. n. 23552 (che ha previsto l’aggiornamento della valutazione delle aree peep ­ determinate con Delibera di G.C. del 19/02/2002 P.G. n. 2631 ­ prendendo a riferimento   la   variazione  dell’indice   ISTAT dei   prezzi   al   consumo per   il   periodo Marzo 2002 ­ 31 dicembre 2008) aggiornato con  indice ISTAT al  31/12/2013, si ritiene opportuno applicare  il  corrispettivo deliberato con Delibera di G.C. del 31 marzo 2009 P.G. n. 23552, aggiornato con la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per il periodo 1 Gennaio 2009 ­ 31 dicembre 2013;

­ di fissare, a partire dal 1/1/2013, in euro 1.000,00 il corrispettivo individuale minimo dovuto in ogni caso di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà o di soppressione dei limiti di godimento sulle aree cedute in proprietà fin dall’origine qualora   i   corrispettivi,   determinati   sulla   base   dei   criteri   predetti,   siano   negativi ovvero inferiori a 1.000,00 Euro;

­ di disporre che le domande che sono pervenute dall’1/1/2013 saranno interessate dai nuovi corrispettivi;

­ di stabilire che i valori venali abbiano validità annuale e che il periodo di tempo entro il quale devono essere stipulati i relativi contratti debba essere contenuto nel termine massimo di 12 mesi dall’ intervenuta accettazione; decorso il detto termine i corrispettivi potranno essere ricalcolati;

­ di precisare che:

­ le accettazioni di svincolo che, nonostante il sollecito scritto da Acer nel corso del 2012 o prima di allora non sono arrivate a stipula, saranno da considerarsi rinunce e pertanto se gli utenti dovessero nuovamente attivarsi, dovranno essere assoggettati al nuovo regime che sarà deliberato con la presente delibera;

­  ACER dovrà   inviare  ai  predetti  utenti  una  comunicazione  ex  art.  10  bis  L.  n.  241/90, per informarli dell’archiviazione e per evidenziare, qualora ripresentassero la domanda, la novità della durata della convenzione sostitutiva di 20 anni anzichè di 30, nonché l’aggiornamento del corrispettivo;

­ il corrispettivo per il riscatto totale rispetta il meccanismo di calcolo previsto dalla norma   in   quanto   aggiunge   al   corrispettivo   per   il   riscatto   parziale   un   ulteriore corrispettivo   determinato   sulla   base   di   una   suddivisione   del   corrispettivo   per   il  riscatto parziale per 30 anni (stipula ante entrata in vigore della L. 135/2012) o 20 anni (durata della convenzione sostitutiva) e quindi per la percentuale del 3,33% o del 5% del corrispettivo di riscatto parziale per ogni anno che manca alla scadenza della convenzione sostitutiva;

­ che per le convenzioni di riscatto parziale della durata di 30 anni, stipulate in data antecedente il 15/08/2012, il metodo per il calcolo del corrispettivo per lo svincolo totale rimane invariato rispetto a quello sopra esplicitato;

­ che per le convenzioni di riscatto parziale (20 anni) stipulate in data successiva al 15/08/2012 il  metodo per  il calcolo del corrispettivo sarà  quello con i corrispettivi aggiornati al 2013 e calcolati sui 20 anni e non sui 30 anni;

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­   che   in   fase   di   prima   applicazione   della   nuova   disciplina,   la   validità   annuale dell’istruttoria decorrerà, per le domande già presentate nell’anno 2013, dalla data di approvazione della presente delibera, anziché  dall’accettazione come indicato nel soprarichiamato atto;

­ di demandare ad Acer la determinazione dei corrispettivi da comunicare ai singoli  richiedenti provvedendo alla decurtazione dai valori determinati dal Comune ex art.  31 del  costo  di  acquisizione  dell’area determinato nelle  convenzioni  originarie  e suddividendo   l’importo   ottenuto   per   le   quote   millesimali   qualora   l’edificio   sia   a carattere condominiale;

­ le modalità di calcolo di cui alla Delibera di C.C. PG 25352/2014 sono in linea 

con l’interpretazione avallata anche dalla Corte dei Conti Sezione regionale di 

controllo per la Lombardia con la deliberazione n. 170/2014/PAR; quest’ultima, 

infatti, chiamata ad esprimere il proprio avviso in ordine alla portata applicativa 

del novellato comma 48 ed in ordine ad eventuali profili restitutori da annettersi 

alla  disciplina  – di  maggior   favore  rispetto alla  disciplina  previgente  ­   recata 

dall’art.   1,   comma   392,   Legge   di   Stabilità   2014   (situazione   anche   questa 

creatasi per una sentenza della Corte dei Conti del 2011 che finalmente pareva 

risolta dal Legislatore con  la Legge di Stabilità  per  il  2014), si è pronunciata 

anche sulle nuove modalità di calcolo del corrispettivo in parola disponendo che 

“Alla luce dell’evoluzione del quadro normativo sopra descritto si deve ritenere  

che il comune, a far data dall’entrata in vigore della legge di stabilità per il 2014,  

possa determinare il corrispettivo in parola sulla base dei nuovi criteri di calcolo  

con   la   conseguente  facoltà   di   abbattere   fino   al   50   per   cento   l’importo  

corrispondente al valore venale del bene già ridotto del 60 per cento”;

­ tuttavia in seguito, con la deliberazione n. 58/2015/PAR, la Sezione regionale 

di   controllo  per   la  Sardegna,  pur   condividendo   l’indirizzo   interpretativo  della 

Sezione Lombardia, ha rimesso la questione al Presidente della Corte dei Conti 

che ha disposto  il deferimento alla Sezione delle autonomie, trattandosi di una 

questione di massima, in quanto afferente alla corretta gestione del patrimonio 

ed alla integrità delle entrate dei Comuni; è così intervenuta nel merito la Corte 

dei  Conti  Sezione  Autonomie,   che   con   la  Delibera  n.   10  del   9/3/2015  non 

condividendo   i  Pareri   delle  Sezioni  Lombardia   e  Sardegna   (e  quindi   anche 

l’interpretazione   data   dal   Comune   di   Ferrara)   ha   pronunciato   il   seguente 

principio   di   diritto,   cui   devono   adeguarsi   tutte   le   Sezioni   Regionali:   “La 

disposizione di cui all’art.  31, comma 48,  legge n. 448/1998, come novellata  

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dall’art. 1, comma 392, legge n. 147/2013 deve essere intesa nel senso che, al  

fine della  determinazione del  corrispettivo per  la  trasformazione del  diritto di  

superficie in diritto di proprietà, è data all’Ente la facoltà di abbattere sino al 50 

per   cento   la   quota percentuale   da   applicarsi   al   valore   venale   del   bene   e,  

dunque, correlativamente di elevare la già prevista riduzione del 40 per cento  

sino al 50 per cento”;

­   ciò   comporta   un   cospicuo   aumento   dei   corrispettivi   che   coinvolgerebbero 

centinaia di cittadini; 

­ dal 2002 ad oggi sono stati stipulati 1040 riscatti (per un introito complessivo di 

euro 5.331.925,72 di cui euro 827.570,94 per riscatto totale), con una media di 

73   riscatti   all’anno   (rimangono   da   riscattare   circa   2450   posizioni   per   un 

corrispettivo complessivo di 12 milioni di Euro ­ calcolato ai sensi della Delibera 

di Consiglio Comunale del 7/4/2014), secondo il Report di cui in appresso:

Tabella di Report ­ Riepilogo per Anno aggiornato al 28/07/2015

a queste vanno aggiunte quelle   in corso di   istruttoria e quelle  con  istruttoria 

conclusa, per le quali è stata trasmessa da parte di ACER la pratica ai notai: 

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­ entrate complessive previste a Bilancio Preventivo 2015: € 200.000; 

­ 25 posizioni già riscattate per un corrispettivo di € 116.275,73;

­   attualmente   risultano   pervenute   ulteriori   29   accettazioni   (corrispettivo   da 

introitare   di   €175.189)   delle   quali   18   pratiche   (corrispettivo   da   introitare   di 

€119.798,34)  sono già  state   trasmesse ai  Notai  per   la   formalizzazione  della 

cessione   e   di   queste   in   6   hanno   già   versato   il   prezzo   (per   un   importo 

complessivo   €   41.077,30),   dei   quali,   2   hanno   nel   frattempo   richiesto   la 

restituzione di un importo complessivo di € 28.983,11; 

­ con propria Decisione di Orientamento PG 2015/81374, la Giunta Comunale si 

è   orientata   a   decidere   di   prorogare   le   modalità   di   calcolo   dei   corrispettivi, 

facendo   salve   le   stipule   già   avvenute   ed   inserendo,   per   quelle   ancora   da 

stipulare,  una clausola  negli  atti  che preveda  la possibilità  per  il  Comune di 

richiedere   un   conguaglio   sul   corrispettivo   (attuale)   una   volta   rideterminato, 

procedendo   alla   eventuale   (qualora   il   Legislatore   non   dovesse   intervenire 

tempestivamente)  modifica  dei   criteri   di   calcolo  ed  alla   rideterminazione  dei 

corrispettivi nell’arco dei primi mesi del prossimo anno 2016 (si evidenzia che 

nel 2013, come accennato, nelle  more dell’aggiornamento dei  corrispettivi,  è  

stata   inserita   una   clausola   di   analogo   contenuto,   specificando   che 

successivamente, a seguito della rideterminazione operata con la Delibera di  

C.C.   del   07/04/2015,   ciascun   soggetto   ha   regolarmente   saldato   il   residuo  

dovuto);

­ Nel merito, si e’ sentito il Collegio dei Revisori dei Conti, che, nell’incontro del 

18   settembre   scorso,   ha   tuttavia   rilevato   i   seguenti   profili   di   criticità 

nell’orientamento prospettato dal Comune,:

1) Sulle stipule passate, per le quali sarebbe necessario avere dalla Corte  

dei Conti sezione regionale un orientamento per il  comportamento da  

tenere su tutte le stipule effettuate dal 1/1/2014, e per le quali sarebbe  

anche opportuno effettuare una proiezione dei ricalcoli dei corrispettivi di  

svincolo;

2) Sulla clausola di conguaglio ipotizzata per la stipula: non riportando un  

importo   determinato   e   non   prevedendo   alcuna   garanzia   reale   non  

fornisce sufficiente tutela al diritto di credito del Comune;

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3) Sui nuovi contratti con prezzo non completamente definito: si possono  

prestare a contestazioni rispetto al recupero totale della somma.

Per evitare il più possibile queste criticità il Collegio suggerisce alla D.ssa  

Genesini di riflettere sulla possibilità di:

1) Far   pagare   totalmente   il   corrispettivo   ricalcolato   in   base   alla   nuova  

normativa   ed   eventualmente   rimborsare   la   controparte   nel   caso   di  

successive modifiche;

2) Indicare nell’atto di compravendita il prezzo massimo da corrispondere a  

conguaglio. 

È   quindi   molto   importante   prestare   attenzione   sia   all’evoluzione   della  

normativa sia alla  data delle  stipule  contrattuali  per dare al  Comune più  

tutela  possibile  da  un  eventuale  danno  erariale,  che  può  essere  evitato  

sicuramente solo facendo pagare il nuovo corrispettivo a conguaglio su tutti  

i  contratti  stipulati  da marzo 2015 e attivando procedure di   recupero del  

credito per  i  contratti  stipulati  prima di  quella  data,  attività  più  difficile  da  

realizzare perché la normativa in merito è contraddittoria.

­ le stipule sono state sospese a partire dal 1/8/2015 ed il protrarsi del periodo di 

sospensione,   con   conseguente   impossibilità   di   definire   i   procedimenti   di 

cessione delle aree P.E.E.P. e/o eliminazione dei vincoli di alienabilità, potrebbe 

ingenerare profili di criticità per gli  interessati (in particolare per i cittadini con 

l’istruttoria definita e deferita ai notai che in alcuni casi hanno sottoscritto dei 

preliminari e potrebbero trovarsi a pagare delle penalità per la mancata stipula 

degli  atti  di   riscatto)  e  per   l’Ente  che  è   tenuto  ad osservare  un principio  di 

prudente ed opportuna cautela delle   ragioni  sia dell'Amministrazione che dei 

soggetti privati coinvolti;

­ risulta, pertanto, opportuno dare corso alle istanze dei cittadini interessati di 

avvalersi della facoltà concessa dall'art. 31, commi 45 e ss., L.448/1998;

­ l’aspettativa è che il legislatore intervenga anche con interpretazione autentica, 

strumento,   questo,   che   consentirebbe   di   dare   retroattività   alle   modalità   di 

calcolo di cui all’art. 1, comma 392 della L. 147/2013 ed allo scopo con nota PG 

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87992   del   28/08/2015   è   stato   posto   un   quesito   all’Associazione   Nazionale 

Comuni Italiani (ANCI)­Emilia Romagna e successivamente ci si è attivati anche 

a livello di ANCI Nazionale;

RITENUTO:

­   opportuno   evitare   la   sospensione   dei   riscatti   che   renderebbe   così 

ulteriormente   difficoltosa   la   circolazione   degli   immobili   in   questione,   anche 

rispetto   alla   situazione   economico­sociale   ed   al   mercato   immobiliare, 

applicando,   tuttavia,   i   corrispettivi   nel   senso  delineato  dalla  Corte  dei  Conti 

Sezione Autonomie n. 10  del 9/3/2015 ed inserendo la clausola che, in caso di 

modifica della normativa, impegni il Comune a restituire l’eventuale conguaglio;

­ opportuno, in attesa di addivenire ad una definitiva ed univoca interpretazione 

della norma di riferimento, adeguare la modalità di calcolo dei corrispettivi dovuti 

ai sensi dell’art. 31, comma 45 e ss., Legge 23/12/98, n. 448 per le cessioni di 

aree e/o eliminazione dei vincoli di alienabilità alla modifica normativa dell'art. 

31,   comma   48,   L.   448/1998,   introdotta   dalla   Legge   di   Stabilità   2014   (L. 

27/12/2013, n. 147) al comma 392, dell'art. 1, nell'interpretazione fornita dalla 

Corte   dei   Conti   con   la   citata   delibera   n.   10/2015,   con   applicazione 

dell'abbattimento nella misura massima consentita del 50% del valore venale, 

così come già deliberato dal Consiglio Comunale con Atto PG PG 25352 del 

7/04/2014, dando luogo alla seguente formula di calcolo dei corrispettivi: “Valore 

Venale x 50% ­ oneri rivalutati”;

­ di demandare ad un momento successivo la decisione rispetto agli eventuali 

recuperi dei corrispettivi per le posizioni già stipulate;

Visti i pareri favorevoli espressi rispettivamente in ordine alla regolarità tecnica e 

contabile dal responsabile del Serv. Patrimonio, proponente, e dal responsabile 

del Settore Ragioneria ( art. 49 – 1° Comma­ del D. Lgs. n. 267/2000);

Con il voto favorevole di tutti i presenti;

DELIBERA

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­  di  prendere atto dell'adeguamento della  modalità  di  calcolo dei corrispettivi 

dovuti,   per   le   cessioni   in   proprietà   delle   aree,   già   concesse   in   diritto   di 

superficie, comprese nei P.E.E.P. ovvero delimitate ai  sensi dell’art.  51 della 

Legge n. 865/1971 o per l’eliminazione dei vincoli di alienabilità contenuti nelle 

convenzioni di cui all’art. 35 della Legge n. 865/1971 per la cessione in proprietà 

stipulate  precedentemente all’entrata   in  vigore  della  Legge n.  179/1992,  alla 

modifica normativa dell'art. 31, comma 48, L. 448/1998, introdotta dal comma 

392, dell'art. 1, Legge di Stabilità 2014 (L. 27/12/2013, n. 147) entrata in  vigore 

in data 1/1/2014, nell'interpretazione fornita dalla Corte dei Conti con la citata 

delibera n. 10/2015;

­   di   precisare   che  per   il   calcolo   del   corrispettivo   sopra   citato   continuano  a 

trovare applicazione i valori venali  calcolati  secondo i criteri definiti  a seguito 

della Delibera del Consiglio Comunale PG 25352 del 7/04/2014;

­ conseguentemente, per quanto già deliberato dal Consiglio Comunale con Atto 

PG 25352 del 7/04/2014, di dare atto che continua a trovare applicazione, per la 

determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in 

diritto di proprietà  e per lo svincolo delle posizioni in piena proprietà, sulla base 

delle indicazioni dettate dal comma 48 dell’art. 31 della legge n. 448/1998, così 

come modificato dalla Legge 147/2013, nell'interpretazione fornita dalla Corte 

dei Conti,  il  massimo abbattimento del valore venale nella misura del 50 per 

cento al netto degli oneri rivalutati   che comporta la seguente formula: “Valore 

Venale x 50% ­ oneri rivalutati”;

­   di   impegnarsi,   qualora   il   Legislatore   intervenga   con   una   norma   di 

interpretazione  autentica  più   favorevole  per   il   cittadino   (con  efficacia   quindi 

retroattiva) a restituire, su istanza dei soggetti che hanno stipulato il riscatto, la 

differenza   del   corrispettivo   tra   quello   quantificato   con   la   presente   e   quello 

risultante dall’eventuale interpretazione autentica;

­ di affrontare il profilo degli eventuali recuperi dei corrispettivi per le posizioni 

già stipulate a partire dal 2014 successivamente al chiarimento normativo di cui 

alle premesse e comunque entro il primo trimestre 2016;

­   di   dare   atto   che   responsabile   del   procedimento   è   la   dott.ssa  Alessandra 

Genesini – Dirigente del Servizio Patrimonio;

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­ per ottemperare all’esigenza di dare corso alle stipule delle posizioni sospese, 

di  dichiarare   il  presente  provvedimento   immediatamente  eseguibile,  ai   sensi 

dell'art. 134 4° comma del D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000, con il voto favorevole di 

tutti i presenti. 

IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE

     TIZIANO TAGLIANI      ORNELLA CAVALLARI

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Settore Affari Generali

ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE

Si attesta che il documento registrato come Deliberazione di Giunta Comunale del 17/11/2015 n. GC-2015-587 – Prot. Generale n. PG-2015-119195 e avente oggetto Intervento della Delibera n.10 del 9/3/2015 della Corte dei Conti Sezione Autonomie sull'interpretazione dei criteri per la determinazione dei corrispettivi nelle ipotesi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nelle aree peep ed il riscatto dei vincoli ex art. 35 della Legge 865/1971 ai sensi della Legge n°448/1998. Presa d'atto e definizione dei provvedimenti conseguenti.

esecutivo il 17/11/2015

E’ in pubblicazione nel sito informatico del Comune di Ferrara nel periodo dal 19-NOV-15 al 03-DEC-15

Ferrara, 19/11/2015

L’addetto alla pubblicazioneCatina Bosi

Firme autografe sostituite da indicazione a stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2, Dlgs n. 39/1993