Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

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Organo di stampa del “Circolo dei Trivi” Rivista di Wicca e Paganesimo A HAME Anno 4 n°10 – Ostara Athame – Anno 3 n. 10 – Registrazione Tribunale di Busto Arsizio (VA) n. 09/04 del 14/12/2004 – € 4,00 Reincarnazione, istruzioni per l’uso Il Mito di Balder La Magia nell’Era della Tecnocrazia WICCA, tra gioco e fede La Moda della Wicca Quattro chiacchere con il Druido Le Vie della Wicca arrivano in Puglia EKo Eko TRIVIA 2005 Festa di Beltane

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Athame è la prima rivista italiana dedicata alla Wicca. Pubblicata dall'Associazione Circolo dei Trivi.

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Organo di stampa del “Circolo dei Trivi”

Rivista di Wicca e Paganesimo A HAME

Anno 4 n°10 – Ostara A

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12/2

004

– €

4,00

Reincarnazione, istruzioni per l’uso

Il Mito di Balder

La Magia nell’Era della Tecnocrazia

WICCA, tra gioco e fede

La Moda della Wicca

Quattro chiacchere con il Druido

Le Vie della Wicca arrivano in Puglia

EKo Eko

TRIVIA 2005

Festa di Beltane

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E ditoriale Laugha

Le cose cambiano e noi lo sappiamo bene. Il

ciclo continua e continua nel suo instancabile

moto di creazione e distruzione.

Tre o quattro anni fa la Wicca ed il

Paganesimo erano argomenti sconosciuti ai più

e quando se ne parlava, era sempre con un

certo riferimento alla New Age.

Oggi però sia la Wicca che il NeoPaganesimo

godono di una autonomia propria che ha

permesso un rapido sviluppo e un’interesse

sempre maggiore da parte chi sentiva od era

solo incuriosito da quello che ancora non

conosceva.

Sono passati cinque anni e come avrete la

possibilità di notare dagli articoli che

leggerete il pensiero Wicca e Neopagano è

lungi dall’arrestarsi, anzi vuole sostanza,

coerenza e verità.

Non è polemica ma dopo i primi successi

editoriali della Wicca in cui si è scoperto che

l’argomento “vendeva” ora le acque sembrano

un po’ essersi calmate e senza più cibo per

nutrirsi dobbiamo guardare a noi stessi e

guardando indietro scoprire cosa abbiamo

seminato.

Il Neopaganesimo vuole sempre più imporsi

come uno stile di vita e di pensiero vero e

proprio e non solo una moda passeggera per

nostalgici. Anche la Wicca segue la stessa

traiettoria e dopo le streghette consumistiche

che appaiono nelle edicole od in televisione,

chi segue il percorso della wicca vuole

riconoscersi in qualcosa di serio e non faceto.

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

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ATHAME

Anno III - n° 10 III/2005

Direttore responsabile Davide Marrè (Cronos)

Caporedattore Luca Nogarotto (Laugha)

Redazione Gabrio Andena (Gabriel) Daniele Tronco (Elaphe)

Hanno collaborato Valeria

Circle of Sand Uriel

Ossian NoviLuna Dana Ariu

Disegno in copertina e

fumetto Eko Eko Circle of Sand

Informazioni Tel :340 1282118 e-mail: [email protected]

Stampato in proprio

presso “Circolo dei Trivi”

Via Medaglie d’Oro 19 Casorate Sempione (VA)

Tutti i diritti di proprietà e il marchio

Athame sono riservati a: Associazione

“Circolo dei Trivi” C.F. 97334480155

Atto Costitutivo Reg. 10/12/2002 N° 7198 serie 3

3° Ufficio Entrate Milano

Sede Legale Via Oxilia 13 20127 Milano

Tel 348 1282118

Athame è il bollettino ufficiale del Circolo dei Trivi

La riproduzione anche parziale degli articoli è espressamente

riservata salvo diverse indicazioni dell’autore. (legge 22 aprile 1941 n°633)

Registrazione Tribunale di Busto Arsizio (VA)

n. 09/04 del 14/12/2004

eIndicef Articoli :

Reincarnazione istruzioni per l’uso… Pag 5 - 7 Come spesso si è vittima della Reincarnazione e non del Karma. Una riflessione semi-seria sul fenomeno delle reincarnazioni per moda Il Mito di Balder Pag 8 - 10 Un piccolo saggio su una delle figure più affascinanti della mitologia nordica WICCA Pag 14 - 16 Tra gioco e fede, la diffusione della Religione della Natura La Magia nell’era della Tecnocrazia Pag 17 - 19 Tra ricerca delle Radici e Modernità, è possibile un incontro di due strade che sembrano contrapposte ? La Moda della Wicca Pag 21 - 23 Tiriamo le somme dell’Editoria che tratta di Wicca ! Quattro chiacchere con il Druido… Pag 24 - 29 Intervista ad Ossian, Druido dell’Anticaquercia. Le Vie della Wicca arrivano in Puglia Pag 31 Resoconto dell’ultimo corso organizzato dal Circolo dei Trivi in Puglia. A Wicca Day Pag 33 – 35 Un Sabba-to vissuto molto wiccanamente

Rubriche :

Eko Eko Pag. 20 fumetto

Nella Grande Rete Pag 32 Recensioni Internet

La Biblioteca della Strega Pag 38 Recensioni libri

Athame Informa :

Corso di Wicca Avanzato Pag 11

TRIVIA 2005 Pag 12 – 13 Corso di Wicca Base Pag 30 Festa di Beltame Pag 36 – 37

Page 5: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

5 di Laugha

Reincarmazione, istruzioni per l’uso...

Come spesso si è vittima della Reincarnazione e non del Karma. Una riflessione semi-seria sul fenomeno delle reincarnazioni per moda

eghghghghghghghghghj

La Reincarnazione e

le dottrine ad esse correlate

vengono vissute da molti

Wiccan ed altrettanti Neo-

Pagan i come par te

integrante, fondamentale e

necessaria del loro vivere

quotidiano.

Senza nulla togliere

a questa linea di pensiero

spesso si osserva però un

v e r o e p r o p r i o

a t t e g g i a m e n t o d a

"Reincarnation Victim",

parafrasando un altro

termine: Fashion Victim per

coloro che hanno un

atteggiamento morboso nel

vestire alla moda, con

coloro che hanno un morboso

atteggiamento nei confronti del

sapere o ricercare o far rivivere

nell'odierno la figura di una

presunta o pretesa reincarnazione.

Per esempio, mi ritrovo tra

le mani un trafiletto dove la

p r e s u n t a r e i n c a r n a z i o n e

dell'Arcangelo Raffaele chiede

dove può trovare una scuola a

basso costo in materia esoterica e/

o magica per di più "pubblica".

Oppure vengo a sapere di una

fantastica reincarnazione di

Rossella Hoara, quella del film Via

col Vento tanto per intenderci, o di

una reincarnazione multipla poiché

più persone se la contendono, di

Giovanna D'Arco. I n s o m m a

anche lo scettico più convinto o

l'occultista più avvezzo alle

stranezze non possono che rotolarsi

a terra sbellicandosi dalle risate e

dopo una bella pacca sulle spalle

andarsi a prendere un caffè per

parlare di cose più serie.

La Reincarnazione arrivati a

questo punto non è più vista con

profondità e rispetto, ma come una

forma di "pedigree" del quale non

si può fare a meno.

Ma per c hé u n ta l e

atteggiamento e soprattutto perché

una così sviluppata necessità al

giorno d'oggi di scoprire

chi si era in una vita

precedente ?

Non sono uno psicologo e

neanche un filosofo ma

cercherò, anche con l'aiuto

vostro di fare un po' di

chiarezza in questo

supermercato delle vite

passate. Dai diciamola

tutta, chi di noi non ci ha

pensato almeno una

volta ?

Chi di noi guardandosi

allo specchio non si è visto

con abiti di altri tempi o si

è immaginato di aver

vissuto e camminato in

altri luoghi, lontani ed

estranei ?

Credo di poter ammettere

con abbastanza sicurezza che

ognuno di noi, nessuno escluso ci

abbia pensato almeno una volta.

E' natural quando si da per

scontato determinati argomenti:

anima, spirito, energia e via di

seguito che anche la reincarnazione

diventa scontata.

Abbiamo quindi fatto il

primo passo, abbiamo aperto le

porte al caos... intendiamoci però,

chaos come apertura e non come

disordine, un'apertura al le

possibilità, innumerevoli, infinite. Si

va così, come per una scatola di

eghghghghghghghghghj

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6 p u z z l e a p p e n a

aperta, a dover

ricostruire o voler

r i cos t r u i re tan te

piccole sensazione e

tanti segnali che ci

sono giunti.

L e t t u r e ,

immagini, sogni, tutto

ci sembra posto lì

davanti come se

avesse un significato

nascosto, è solo da

riordinare in quel

quadro compiuto e

possibile in cui ci si possa rivedere

e riconoscersi. Oppure ci si rivolge

all'Astrologia Karmica cercando nei

Nodi Lunari o in Saturno ed in

qualche altro dato, un segno delle

nostre precedenti vite. Anche

l'Ipnosi può essere d'aiuto, anzi è

forse una delle tecniche che da i

risultati più soddisfacenti.

P o t r e m m o p e r s i n o

contattare gli spiriti dei nostri

antenati durante un viaggio

shamanico e chissà quali e quante

altre tecniche si possono utilizzare

per scoprire chi o cosa eravamo

prima. Specifico cosa, perché se

qualcuno se lo fosse dimenticato

l'Induismo, bacino nel quale la

dottrina della reincarnazione si è

maggiormente sviluppata non

parla solo di uomini che si

reincarnano in uomini ma anche di

animali, vegetali o sassi che

possedendo uno spirito posso

trasmigrare in un corpo.

Eppure, strano a dirsi, ma

una percentuale enorme delle

persone tra quelle citate all'inizio

dell 'articolo, è se non la

reincarnazione di un alto sacerdote

quello di una principessa o di un

mago o di una scienziato di

qualche continente sommerso.

Mai che ci sia un pastore o

un pescatore (seppur nobili ruoli)

od un asino, che spiegherebbe

invece tante cose, no, mai ! Le

reincarnazioni sembrano di fatto

essere privilegio solo di una

determinata fascia sociale alto-

altissima solitamente e se non eri il

super sacerdote di un culto te lo

scordi un corpo nuovo e se non

avevi almeno un castello o brandivi

una spada puoi dire addio alla

trasmigrazione delle anime. Eh no !

Qui proprio non ci siamo !

Ma perché ? Perché tutto

questo affrettarsi a cercare la

propria "nobile" reincarnazione,

d iment icando i l messaggio

p r o f o n d o c h e i n v e c e l a

Reincarnazione porta con se ?

Partiamo in tanto dal

presupposto che la reincarnazione

nasce e si sviluppa come detto

precedentemente in India, ma

fondamentalmente all'interno di

esigenze psicologiche diverse da

quelle occidentali.

Nelle discipline Yoga così

come in molte tecniche della

Meditazione si attua quello

potremmo chiamare sradicamento

dell'Ego. Ma cosa centra questo

con la Reincarnazione ?

Ad un primo sguardo nulla

ma se ci si addentra in queste

dottrine si può vedere come nella

trasmigrazione da un corpo

all'altra, pur mantenendo a volte la

memoria degli eventi, l'Ego cede il

passo e rimane solo come un

debole r i f l es so di que l lo

precedente.

La "Personalità" per così

d i re de l la re i ncarnaz ione

precedente nella dottrina del

Karma è vissuta come estranea, se

non addirittura opposta ed

inferiore a quella del momento

attuale.

Nel Karma sono i "meriti" o

gli "errori" che determinano le

condizioni delle reincarnazioni

future, ma dell'Ego nulla più è

portato avanti se non come già

detto i ricordi. Rimane l'anima che

come "forza motrice" prosegue nel

suo cammino, da un corpo ad un

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 7: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

7 eghghghghghghghghghj

altro prigioniera, come proponeva

l'Orfismo, vittima della carne e

della "mente" che le ha fatto

dimenticare il suo scopo, quello di

progredire. Ecco quindi che Ego e

Mente/Personalità si fondono, ed

in una cultura religiosa e filosofica

incentrata sull'allontanamento dalle

passioni e dall'ascetismo, entrambi

svolgono un ruolo negativo.

Quale è quindi il contenuto

positivo della reincarnazione, tra i

molti sicuramente quello della

"persistenza": l'anima esiste, è

esistita e sempre esisterà. In una

cultura che vede nel "materiale" un

demone che nasconde la verità, la

"consolazione" di qualcosa di

eterno e puro riveste una notevole

spinta attiva nel proseguimento

della vita. In Occidente la

Reincarnazione, non è mai stata

veramente sconosciuta, Socrate

l'accenna nel Fedone di Platone,

persino nei Vangeli si hanno alcuni

riferimenti, ed i Druidi avevano una

visione dell'anima abbastanza

simile.

Solo più tardi però, con

l'introduzione delle filosofie

orientali che il tema della

Reincarnazione trova un terreno

curioso su cui innestarsi e trovare

divulgazione. Ma, secondo

presupposto, la cultura occidentale

ed in particolare modo quella

magico/esoterica occidentale e

tutte le sue diramazioni, Wicca

compresa, si basano su di una

concezione Egocentrica della

persona.

Dove l'Ego non è da

dissolversi o da cancellare, ma solo

da pur i f i care , e spandere ,

sviluppare spiritualmente, semmai

una volta individuato il Falso Ego lo

si cura o si curano i danni da esso

prodotto, in modo tale da

permettere al l ' individuo di

prendere coscienza dell' Io

Universale immanente e quindi di

identificarsi con esso, ma non lo si

cancella.

Quindi da una dottrina in

cui l'Ego è visto come un vestito di

cui liberarsi a quella in cui l'Ego e

da curare, la filosofia del Karma e

della Reincarnazione ha subito uno

stravolgimento interno tale da farlo

spesso sembrare come una

barzelletta che una Verità

profonda. Perché ?

Naturale, l'uomo occidentale

ha rielaborato il concetto di

Reincarnazione a suo uso e

consumo. Partendo dal principio

della Sua Egoisitica esistenza ha

trovato sicurezza e stabilità alla

sua incertezza, utilizzando non

tanto l'anima come strumento di

sviluppo spirituale ma come

strumento per affermare la Sua

Personale esistenza attuale.

Ecco perché di tante

reincarnazioni D.O.C. !

Nell'uomo occidentale non è

più sufficiente la concezione di una

precedente esistenza, ma si rende

necessaria anche una sua Ego

Caratterizzazione: bisogna sapere

cosa faceva, chi era, dove abitava,

quale era la sua vita e come è

morta. Tutte domande la cui

risposta poco importa all'essenza

stessa della dottrina del Karma in

quanto non è l'Ego ma è l'Anima ad

essere immortale, l'ego precedente

è responsabile soprattutto delle

colpe con le quali è l'ego attuale a

dover fare i conti, ma sono e

r i m a n g o n o s e m p r e d e l l e

trasposizioni a prescindere da cosa

come e chi era la persona

precedente.

Forse un altro prelato

commetteva meno colpe di un

contadino ?

Forse una castellana era

meno indecente di una prostituta ?

Forse un cane era meno vigliacco

di uno stolto ?

Naturalmente non sono

queste le questioni reali, ma lo

diventano per molti che vedono

alla reincarnazione come qualcosa

di cui vantarsi. Purtroppo si sono

dimenticati che la Wicca così come

molte altre filosofie moderne, si

basano sul momento attuale e

considerano il corpo-anima come

un b i nom io neces sa r i o e

complementare, e soprattutto che è

nell'oggi l'impegno per il domani e

non nella ricerca di giustificazioni

che provengono dallo ieri la

soluzione per i giorni che hanno a

che da venire.

La chiave per aprire il

proprio futuro non è nel rivivere il

passato ma nel vivere il presente.

eghghghghghghghghghj

Page 8: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

8 eghghghghghghghghghj

Il Mito

di Balder Un piccolo saggio su una delle figure più interessanti della mitologia nordica

Sono sempre rimasta

affascinata dalla mitologia

norvegese, in particolar

modo da Balder, figlio del

Dio Odino.

Balder è una divinità

buona e bella, il più saggio, il

più mite e il più amato di tutti

gli immortali.

Molto si è scritto sulla sua

morte, e proprio dalla sua

morte sono usciti molti spunti

in gran parte dei Paesi

europei.

Balder ebbe dei sogni

gravi di minaccia che

sembravano preannunciare la

sua morte. Gli Dei tennero un

consiglio e decisero di

metterlo al sicuro da ogni

pericolo. La Dea Frigg fece giurare

al fuoco e all'acqua, al ferro e a

tutti i metalli, alle pietre e alla

terra, agli alberi e alle malattie e

ai veleni e a tutti i quadrupedi,

agli uccelli e agli animali che

strisciano, che non avrebbero fatto

del male a Balder.

Fatto questo si credette che

Balder fosse divenuto invulnerabile;

gli Dei si divertivano quindi a

scagliarli frecce, a tirargli sassate;

qualunque cosa facessero, non

potevano fargli alcun male e ne

erano tutti felici. Soltanto Loki, il

maligno, ne era scontento; andò

travestito da vecchia da Frigg per

cercare informazioni ed essa gli

disse che le armi degli Dei non

potevano ferire Balder perchè

aveva fatto a queste giurare che

non gli avrebbero fatto alcun male.

Loky chiese se aveva fatto giurare

tutte le cose e ingenuamente Frigg

rispose che ad Oriente del

Walhalla cresce una pianticella

chiamata vischio che le sembrò

troppo giovane per farla giurare.

Allora Loky andò a

Oriente, raccolse il vischio

e lo portò all'assemblea

degli Dei. Ivi trovò il Dio

cieco Hother. L o k y g l i

chiese perchè non avesse

mai tirato nulla a Balder e

Holder rispose che non

poteva vedere dov'era

Balder e poi che non

aveva alcuna arma. Loky

consigliò al Dio cieco di

onorare Balder come tutti

gli altri Dei, gli mostrò

dove si trovasse e gli fece

tirare contro Balder il

vischio che lo colpì, lo

trafisse da parte a parte

e questi cadde morto.

Fu questa la più

grande sciagura in assoluto nella

mitologia norvegese. Presero il

corpo di Balder e lo portarono alla

riva del mare, dove c'era la nave

di Balder.

Gli Dei volevano mettere in

mare e bruciarvi sopra il corpo di

Balder, ma la nave non si

smuoveva. Chiamarono allora una

gigantessa. Essa arrivò cavalcando

un lupo e diede un tale spintone

che il fuoco sprizzò dai rulli di

legno e tutta la terra tremò.

Allora presero il corpo di

di Valeria

eghghghghghghghghghj

Page 9: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

9 Balder e lo misero sopra un rogo

funebre sulla sua nave; e quando

la sua sposa Nanna lo vide, le si

spezzò il cuore dal dolore e

cadde morta: così venne messa

anche lei sopra la pira funebre

del marito nella nave e fu acceso

il fuoco.

Il suo grande santuario

sorgeva in riva a una delle baie

del bel fjord di Sogne che

penetrava così profondamente tra

le solenni montagne della

Norvegia, coronate da oscure

foreste di pini e scroscianti e

maestose cascate che si sciolgono

in spuma prima di raggiungere le

tenebrose acque del fjord, qui c'è

il bosco di Balder; una palizzata

chiudeva il gran tempio

che conteneva immagini

di altri Dei ma mai

nessuno venerato come

Balder.

Così profondo è

il sacro terrore con cui i

pagani considerano

quel luogo, che nessuno

ivi ha mai osato far del

male. Le donne nel

tempio avevano cura

delle immagini degli

Dei, le riscaldavano al

fuoco, le spalmavano

d'olio e le asciugavano

con panni..

Gli episodi che

mi hanno colpito sono

due: il primo la raccolta

del vischio, il secondo la

morte e il rogo del Dio.

Forse non è così

azzardato dire che da

entrambi questi episodi nascono

riti annuali celebrati insieme o

separatamente da popoli di varie

parti d'Europa.

Non dimentichiamo, in relazione al

secondo importante episodio, che

da tempo immemorabile i

contadini d'ogni parte d'Europa

hanno usato accendere dei falò in

certi giorni dell'anno.

Vi sono testimonianze

s t o r i c h e d e l M e d i o e v o

sull'esistenza di questi usi e forti

prove intrinseche dimostrano che

la loro origine si deve cercare in

un periodo molto anteriore al

Cristianesimo.

Tra i tanti fuochi quello che

mi è rimasto più impresso è quello

di Beltane. Negli Highlands

cen t ra l i de l la Scoz ia s i

accendevano per il primo maggio

i falò di Beltane. L ' u s o d i

accendere i falò fu continuato in

vari luoghi e le descrizioni di

queste cerimonie fatte da scrittori

del tempo presentano un quadro

c o s ì i n t e re s sa n te d i u n

paganesimo antichissimo che

riferirò con le parole degli autori

stessi. La più ampia di queste

descrizioni è quella lasciataci da

John Ramsay.

"La più notevole delle

feste druidiche è quella di Beltane

celebrata in alcune parti degli

Highlands con straordinarie

cerimonie.

Si celebrava su colline o

alture. I druidi pensavano che

fosse un abbassare Colui che ha

l'Universo per tempio il supporre

che potesse dimorare

in un tempio fatto da

uomini".

Anche nelle

modalità con queste

celebrazioni possiamo

ricondurci a Balder in

quanto chi non

possedeva virtù non

sarebbe stato in

grado di accendere

un falò mentre con il

corpo di Balder, con

tutte le sue virtù, il

fuoco si accese subito.

Analizziamo ora lo

strumento della morte

di Balder, il vischio.

Un passo di

Plinio ci dice che esso

era venerato dai

Druidi. Essi non

stimano nulla di più

sacro del vischio e

dell'albero su cui cresce, purchè

quell'albero sia una quercia.

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 10: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

10 eghghghghghghghghghj

LE MUSE NELLA RETE

Le Muse dialogano di Cultura, Magia, Benessere e Gioia di Vivere.

Le Muse, che hanno l'onore e l'orgoglio di accogliere tra i propri membri la grande Phyllis Curott in persona!,

dialogano di Cultura, Magia, Benessere e Gioia di Vivere. Bene accetti articoli sulla Wicca, recensioni di film, opere

teatrali, libri, di argomento esoterico e non, che arricchiscano il nostro "bagaglio" di viaggiatori sui percorsi magici.

Il proprio Libro delle Ombre. Commenti personali, purché di carattere generale, su fatti di Vita, Uomini, Cose

e, perché no!, Gossip…

http://it .groups.yahoo.com/group/lemusenellarete

Ma, a parte questo, servono

delle solvette di quercia per i loro

boschi sacri, e non compiono alcun rito

solenne senza usare foglie di quercia,

così che lo stesso nome di druidi può

e s se r cons ide ra to come un

appellativo greco derivato dal loro

culto per la quercia.

Essi credono infatti che

qualunque cosa cresca su questi

alberi è mandata dal cielo ed è

segno che l'albero è stato scelto dal

Dio stesso. Raramente si trova il

vischio; ma quando si trova lo

raccolgono con cerimonie solenni.

Comunque è certo che il

vischio, strumento della morte di

Balder, è sempre stato colto

regolarmente per le sue qualità

mistiche alla vigilia di mezz'estate

nella Scandinavia, patria di Balder.

Così uno dei due eventi

principali del mito di Balder è

riprodotto nella grande festa

scandinava di mezz'estate.

Ma anche l'altro importante

evento, il rogo del corpo di Balder,

ha il suo parallelo nei falò che

ardono o ardevano in molti Paesi

europei. Il nome di fuoco funebre di

Balder col quale erano conosciuti

questi fuochi di mezz'estate mette

fuori di dubbio la loro relazione con

Balder . Mezza estate era il

tempo sacro a Balder e il poeta

svedese Tegner, ponendo il rogo di

Balder a mezz'estate, può aver ben

seguito un'antica tradizione secondo

cui il buon Dio fosse giunto alla sua

fine prematura nel solstizio d'estate.

Cosa possiamo dedurre da tutto ciò?

Che nel mito di Balder da un

lato, nelle feste di fuoco e nell'uso di

cogliere il vischio dall'altro, abbiamo

le due metà, spezzate e divise, di

un'unità originale.

In altre parole possiamo

asserire che la morte di Balder ci

spiega il motivo per cui ogni anno si

ardesse un rappresentante del Dio, e

si tagliasse il vischio con cerimonie

solenni.

La storia della tragica fine di

Balder ha formato il testo del

dramma sacro che si rappresenta

ogni anno come rito magico per far

splendere il sole, crescere gli alberi,

prosperare i raccolti...

Page 11: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

11

“ I l C i r c o l o d e i T r i v i “

presenta

Percors i Pagani

Dallo Sciamanesimo alle Dottrine Esoteriche

- Corso Wicca Avanzato -

E’ nel paganesimo e nell’esoterismo che

affondano le radici della nostra spiritualità di

wiccan. Questo cammino si propone di riscoprire

queste radici partendo da quegli elementi

sc iamanici che hanno caratter izzato

successivamente il paganesimo celtico e

mediterraneo per portarci, attraverso il pensiero

sviluppato dalle culture pagane, ad approdare

al “rituale” inteso come momento di realizzazione

spirituale e alla sua riformulazione nel mondo

contemporaneo a livello psicologico, culturale e

spirituale.

Il corso ci condurrà alla pratica avanzata e

alla meditazione del mondo archetipico della

cultura pagana che riemerge nella Wicca, un

percorso misterico ed iniziatico, carico di

suggestioni.

Il corso è rivolto a coloro che possiedono

già le basi e sono già avviati sul cammino della

Wicca e del paganesimo, verranno approfondite

alcune tecniche di base e quegli aspetti della

Wicca legati alla tradizione misterica ed

esoterica occidentale.

Calendario :

I incontro: mercoledì 13 aprile

II incontro: mercoledì 20 aprile

III incontro: mercoledì 27 aprile

IV incontro: mercoledì 4 maggio

V incontro: mercoledì 11 maggio

VI inontro: mercoledì 18 maggio

Presso : Libreria Stregata Via San Bernardino 15/c Bergamo Informazioni 035/230494 - Serata di presentazione (ingresso libero) venerdì 1 aprile 2005 ore 20.45

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 12: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

12

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj Il Circolo dei Trivi ed Athame sono orgogliosi

di presentarvi :

Trivia 2005 è il momento culminante delle

attività del Circolo dei Trivi per il 2005.

Non sarà solo una conferenza a cui

parteciperanno Nomi conosciuti come :

Laura Rangoni

Chicca Morone

Tomaso Kemeny

Angelo Tonelli

e persone a noi più vicine :

Cronos

Ossian

Gabriel

ma a questi si aggiungeranno altri Nomi, per

così dire “famosi” del panorama Neo-

Pagano.Ma andiamo a vedere un po’ più da

vicino cosa sarà TRIVIA 2005.

TRIVIA 2005 innanzitutto sarà una conferenza

completamente gratuita che si svolgerà a per

un’intera giornata a Milano Sabato 25 Giugno.

Ma per ulteriori informazioni di questo genere

vi rimandiamo all’indirizzo :

t r i v i a 2 0 0 5 @ a t h a m e . i t

Tornando a quello che è il contenuto di TRIVIA

2005 oltre ad essere una conferenza con

esperti in diversi campi dalla filosofia alla

storia, dalla Poesia alle Terapie Naturali. Lo

scopo che TRIVIA 2005 si pone è quello di

permettere un incontro tra le radici pagane

d’Europa e la realtà dell’uomo moderno. Tre

sono i percorsi, da cui anche il nome che

contraddistingue l’evento.

La Via Celtica La Via Classica La Via Pagana

Ma l’idea di base è che questi tre percorsi

i d ea l i po s sa no i n con t ra r s i n e l l a

c o n t e m p o r a n e i t à a t t r a v e r s o l a

sopravvivenza di simboli e di tradizioni che

si sono coagulate in quello che oggi

chiamiamo Neopaganesimo.

Un progetto certamente ambizioso il quale

rappresenta un punto d’arrivo importante

per tutti noi che apparteniamo e sentiamo

questa realtà come nostra. Vi aspettiamo.

Page 13: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

13 eghghghghghghghghghj

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25 Giugno 2005 , M I LANO

Page 14: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

14 di Uriel

Quest ’ u l t imo decennio

sembra segnare una crescita

esponenziale dell’interesse verso la

wicca e le sue manifestazioni

r i tuali , soprattutto fra gl i

adolescenti.

D a a p p a n n a g g i o

segreto di pochi adepti o di

solitari ereditieri di antiche

saggezze campagnole, la

wicca (o moderna stregoneria),

che trae in sé richiami e

contaminazioni derivanti dalle

più disparate culture religiose,

sembra aver messo il piede

s u l l ’ a c c e l e r a t o r e d e l l a

diffusione di massa e, passo

dopo passo, anno dopo anno,

raccoglie sempre più consensi

per via della semplicità che sta

alla base della propria

concezione del divino.

La wicca nasce dalle

brillanti intuizioni di Gerald

G a r d n e r , i d e a t o r e

d e l l ’ o m o n i m a t r a d i z i o n e

(“gardener iana” ) , i l qua le

combinando elementi propri della

cultura stregonesca inglese, e in

particolar modo del mondo

druidico, con caratteristiche

filosofico-religioso-spirituali tipiche

di culture a noi lontane -quali

quelle orientali- ha conquistato in

breve tempo, subito dopo il

secondo confl i tto mondiale,

numerosi consensi tra il popolo

americano.

Del resto è piuttosto facile

comprendere come una religione

completamente agli antipodi

rispetto al cristianesimo abbia

attecchito in primo luogo in

America, patria del liberalismo,

dove le influenze del cattolicesimo,

in part icolare, sono state

sicuramente minori rispetto che in

Europa; quest’ultima, da sempre

roccaforte e patr ia del la

cristianità, è stata certamente più

restia ad un tipo di religiosità così

“sconvolgente” ma allo stesso

tempo così antica.

Le maglie del cattolicesimo,

in modo particolare, hanno

imbrigliato la mente della gente, e

attraverso stratificazioni culturali e

“terapie del terrore” hanno

allontanato dal popolo la cultura

i nd igena c he

v e n e r a v a l a

Grande Madre.

N o n

d o b b i a m o

dimenticare, però,

c h e l ’ a n t i c a

s t r e g o n e r i a ,

re s iduo de l le

religioni pagane

celtica, romana,

greca ed etrusca

in base alla

l o c a l i z z a z i o n e

geografica, è

sopravvissuta al

c r i s t i a n e s i m o

s c e n d e n d o a

compromessi e -

confondendosi con rituali e feste

tipiche della nuova religione- ha

preso dimora nelle credenze

contadine.

E’ necessario inoltre considerare

come possibile e ulteriore fattore

che ha permesso l’attecchimento di

questa nuova religione antica

quanto i l mondo, le basi

democratiche e di assoluta libertà

su cui poggia la costituzione

eghghghghghghghghghj

WICCA Tra gioco e fede, la diffusione della “Religione della Natura”

eghghghghghghghghghj

Page 15: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

15 a m e r i c a n a : n o n b i s o g n a

dimenticare, infatti, che i primi

insediamenti nel nuovo continente

erano costituiti per lo più da

protestanti costretti a fuggire per

salvare la propria vita da un

mondo cattolico che li perseguitava

e li considerava adulatori del

demonio, oltre a tutte le vicende

storiche che hanno portato

all’affermazione precoce, rispetto

alle altre nazioni del mondo, della

propria libertà ed indipendenza.

Ma perché accet tare

passivamente le tradizioni wiccane

provenienti dal nuovo mondo senza

considerare i nostri substrati

religiosi pagani assolutamente

compatibili con il modo di vedere il

mondo da parte del wiccanesimo?

Credo che adesso sia l’ora

d i d i re ba s ta a que s ta

“americanizzazione” esasperata, a

questa globalizzazione sterile e

infruttuosa, e vivere una religione

così splendida alla luce della

nostra preesistente cultura pagana,

elemento di sicuro arricchimento.

Altro elemento che ha

contribuito enormemente alla

d i f f u s i o ne de l la wi cca è

sicuramente la propensione,

almeno di alcune tradizioni, per la

venerazione più della Dea che del

Dio, accantonando così anche le

radici stesse da cui trae spunto

tutto il mondo wiccan. Questo

ha fatto sì che la wicca divenisse

un’icona portavoce del mondo

interiore di numerose femministe

che la contrapponevano ad una

r e l i g i o n e a c a r a t t e r e

prevalentemente maschile come

quella cattolica.

Ma questo risveglio dello

spirito, la necessità di un contatto

più intimo con la natura, con gli

archetipi che stanno alla base di

ogni religione naturale, dalla più

antica alla più moderna, poggia

realmente su un crescente amore

ed interesse per l’antica religione o

è solo l’estrinsecazione di un

fenomeno di costume che sta

invadendo a ritmo incalzante

questo mondo di modernità

alienante?

Indubbiamente, fin dalla

notte dei tempi, l’uomo -per sua

natura- è sempre stato affascinato

dall’ignoto, da ciò che non riusciva

e non riesce tuttora a spiegare e a

comprendere con le sole forze

dell’intelletto. In queste circostanze

in cui emozioni forti e contrastanti si

mescolano, si confondono e

diventano un tutt’uno, l’essere

umano ricorre alla propria fede

per abbracciare il concetto

dell’infinità del divino e dell’anima

del mondo (spero proprio che sia

u n a f e d e r a z i o n a l e e

“sperimentale” e non la classica

fede passiva di cui si sente spesso

parlare).

L’uomo apre gli occhi verso

un mondo di energia, ed è proprio

ciò che la wicca fa continuamente:

allargare la mente per giungere al

contatto con la Grande Madre e il

Possente Padre di tutte le cose,

percepire le loro manifestazioni più

sottili ed eteree e comprendere che

ogni forma di esistenza, dalla più

piccola alla più grande, da quella

che noi reputiamo più utile alla

meno utile per i nostri bisogni,

dalle pietre agli animali che

abitano questo splendido pianeta,

è impregnata dell’energia vibrante

di luce che il Dio e la Dea,

archetipi primordiali del concetto

dell’opposto che sta alla base

della natura, emanano sul creato.

La wicca apre le porte di un

mondo di splendidi colori dove

ancora l’uomo d’oggi, nel turbine

violento di modernità che investe

corpo e mente, può placare

quell’anelito di infinito, quel divario

tra divino e terreno che,

probabilmente, ancora molte

culture religiose non riescono a

colmare.

Credo che sia stata proprio

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Page 16: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

16 questa la forza che ha animato la

d i f fus ione de l la wi cca i n

quest’ultimo decennio: l’aver

ricondotto l’uomo alla semplicità

del contatto con la realtà, divino

compreso.

Questa è sicuramente una

forma di religiosità, un modo di

concepire il tutto, che colpisce in

modo particolare persone dotate

di un’originale sensibilità spirituale.

Ma sempre più spesso si assiste ad

orde di ragazzini deliranti che,

affascinati dall’apparato rituale

tipico della religione wiccana,

cercano rifugio dalle proprie

insicurezze e frustrazioni nel senso

del mistero di cui la wicca è

pregnante e nella

r i t u a l i t à

che ne

sostiene le

i m p a l c a t u r e

teologiche.

Così questo

meraviglioso modo di

vivere viene spesso a

p e r d e r e l e

caratterizzazioni spirituali

tipiche della religione per

passare da un interesse che

coinvolge l’animo, il richiamo alle

radici più profonde dello spirito,

ad un interesse incentrato

soprattutto sulla componente

esoterico-magica che, estrapolata

dal proprio contesto religioso,

p e r d e c o m p l e t a m e n t e d i

significato.

Non è raro, infatti, trovare

ragazzini con una visione un po’

distorta della realtà wiccana,

convinti che il senso della magia

doni loro potere e riscatto da una

vita che non rispecchia esattamente

quello che vorrebbero.

Sono spesso infatti giovani

timidi, con difficoltà a socializzare,

ma non per questo dei disadattati:

cer cano semp l i cemen te d i

compensare le innumerevoli

carenze esistenziali che affliggono

la loro vita immergendosi in quello

che, a loro modo, è un gioco

capace di donargli il controllo sulla

vita stessa.

Credo che la co lpa

maggiore di questa visione

aberrante del mondo wiccano

sia attribuibile ai mass

media che

pe rme t tono

agli adolescenti di

oggi, forse un po’ troppo

superficiali nel loro modo di

dialogare col divino, di cogliere

semplicemente la wicca come

pratica magica.

Contribuisce enormemente il

telefilm “Streghe” (carino e

divertente, ma pur sempre frutto di

fantasia), che alimenta in modo

i n c o n t r o l l a t o l a f e r v i d a

immaginazione dei ragazzi d’oggi

e permette loro di credere che la

magia sia scevra da un senso

religioso e che esistano realmente i

famigerati “poteri magici”.

Vorrei però precisare che i

media, e tra questi anche il telefilm

sopraccitato, hanno contribuito alla

enorme diffusione del wiccanesimo

portando alla luce un senso

religioso che era scomparso e che

si era mescolato a credenze

popolari o che era rimasto integro

soltanto in rari casi.

Il problema serio, non è

dunque il canale di comunicazione

che ha viziato il messaggio

primitivo della wicca, ma

l ’an imo con cu i g l i

adolescenti si affacciano

ad una religione tanto

s emp l i c e q ua n t o

complessa.

B i s o g n a

ricordare loro

che la wicca

non è solo un

insieme di

formule magiche,

i n can te s im i , poz ion i e

coreografici rituali; non si diventa

streghe come Morgana o

m a g h i c o m e

Mer l i no

o il più

m o d e r n o

Harry Potter,

appartenenti

solamente al

regno fantastico delle fiabe, ma è

la chiave per raggiungere

l’armonizzazione dell’uomo con la

natura, con i ritmi del sole e della

madre luna, con le energie del

creato e le vibrazioni dell’universo;

è insomma la ricerca perenne del

divino che adesso, come all’alba

della civiltà, trova realmente il suo

vero contatto.

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Page 17: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

17 eghghghghghghghghghj

di Gariel

“Il mondo è mutato. Un tempo un

viaggiatore, se aveva volontà e

conosceva qualche segreto, poteva

avventurarsi con la barca nel Mare

dell’Estate e giungere non già a

Glastonbury dei monaci, ma all’Isola

Sacra di Avalon; allora le porte tra i

mondi fluttuavano con

la nebbia e si aprivano

a l v o l e r e d e l

viaggiatore. Perché

questo è il grande

segreto, noto a tutti gli

uomini colti del nostro

tempo: con il nostro

pensiero, noi creiamo

giorno per giorno il

mondo che ci circonda.”

Le Nebb ie d i

Avalon, M. Zimmer

Bradley, Prologo

La te c no log ia

domina il nostro

p i a n e t a . O

quantomeno la parte

di pianeta che noi

chiamiamo nostra, ossia

il mondo occidentale.

La spiacevole verità è che noi

siamo assolutamente dipendenti,

per il nostro stile di vita, da un

numero spaventosamente alto di

apparecchi elettronici e meccanici,

d i cui pochi ss imi f ra noi

comprendono il funzionamento. Gli

elettrodomestici ci sono, qualcuno li

fa ed è in grado di ripararli, e

tanto ci basta.

In questo probabilmente Julius

Evo la aveva v i s to g iu s to

avvertendo che l’evoluzione

tecnologica e l’estensione del

dominio tecnico dell’uomo sulla

na tu ra sono i nve r samen te

proporzionali alle capacità

pratiche del singolo uomo:

insomma, sebbene come razza

abbiamo fatto passi da gigante, la

verità è che, al di fuori del nostro

ambiente protetto cittadino, la

maggior parte di noi singoli

individui non sarebbe in grado di

sopravvivere neppure per qualche

giorno.

Lungi da me a questo punto

voler criticare il progresso

tecnologico: già tanto

inchiostro è stato sparso da

altri per mettere in guardia

contro di esso e contro i

rischi del correlato processo

di massificazione. Al singolo

sta la scelta della risposta a

q ue s t o p r eo c c upan te

fenomeno, una risposta che

cerchi un compromesso fra la

necessità di inserirsi nella

comunità civile, senza

utopiche fughe nella natura,

e l’altrettanto pressante

necessità di conservare una

dimensione di contatto con la

Terra e il nostro corpo al di

là di ogni influenza

tecnocratica. Probabilmente

una d imens i one c he

potrebbe ben essere definita,

senza paura di esagerare, di

libertà originaria, autarchia,

l’avrebbe chiamata qualche

filosofo greco.

Vorrei mettere in rilievo invece

un altro ordine di considerazioni,

La Magia nell’Era

della Tecnocrazia

Riflessioni sulla Magia ai giorni nostri, tra ricerca delle radici e modernità

eghghghghghghghghghj

Page 18: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

18 connesso, ovviamente , al la

citazione da Le Nebbie di Avalon di

cui sopra e alla magia. Ossia come

il peso che la tecnologia esercita

sulla percezione delle nostre

proprie possibilità di azione limiti,

secondo me, il nostro potenziale

magico.

L’idea metafisica che và

richiamata è proprio la

visione ermetico-magica

secondo cui, come dice

Morgana, il nostro pensiero

crea giorno per giorno il

mondo che ci circonda. Ora,

la Bradley che mette in

bocca queste parole alla

protagonista del romanzo,

non si sta riferendo ad una

concezione ordinaria, l’uomo

come artefice della sua vita.

Nella fase in cui scrisse

questo libro l’autrice era

un’esoterista, e per la

precisione fedele agli

insegnamenti di Dion

Fortune. Dunque quel

pensiero che crea il mondo,

và inteso in un senso forte,

assolutamente ontologico: il nostro

pensiero (in senso lato, pensiero

comprende: volontà, istinto,

credenze, concezioni, idee,

convinzioni, percezioni, intuizioni e

tutte le sfumature del mentale) è

reale e plasma la realtà esterna

perché, in un’ottica occulta, c’è un

continuo trapasso fra le due

dimensione che non sono che due

aspetti di una medesima realtà

unica.

A questo punto mi ricollego ad

un altro testo, un libro che stavo

leggendo l’altro giorno: Out of the

Shadows di John Coughlin, una

difesa appassionata del valore

dell’oscurità e del dark paganism.

La seconda parte di questo libro

espone una sintetica teoria della

magia. L’autore, dopo averci dato

qualche definizione, ci parla della

prima legge, quella che lui chiama

la Legge dell’Azione che, riassunta

nei minimi termini, dice questo: è

inutile sprecare energie psichiche

per cercare di far scattare col

nostro potere magico l’interruttore

della luce, quando basta fare un

passo fisico e allungare la mano.

In sostanza quel che qui ci sta

dicendo Coughlin è che se c’è un

modo ordinario e poco dispendioso

per ottenere un risultato la nostra

magia non funzionerà. La necessità

è il carburante che fa girare i

nostri incantesimi e la magia, anche

in caso di necessità, non è mai un

sostituto di un’azione ordinaria, ma

sempre e soltanto un coadiuvante.

Questo perché, se c’è davvero

l’intenzione di ottenere un risultato,

faremo tutto il possibile per

ragg iunger lo ; lanc ia re un

incantesimo di prosperità per poi

sedersi sulla sedia ad aspettare

con le mani in mano, oppure

svolgere un rituale di guarigione

senza andare dal

medico, sarebbe una

c o n t ra dd i z i o ne i n

t e r m i n i , p e r c h é

significherebbe che non

c’è una vera intenzione,

un vero desiderio, che

non si è disposti ad

impegnarsi al massimo

per conseguire lo scopo

prefissato.

Prendiamo per buona

questa legge, anche se

ci sarebbe molto da dire

sulla distinzione fra un

praticante esperto e un

novizio. Immagino che

comunque abbiate

intuito dove voglio

andare a parare. E’

s t a t o l ’ e s e m p i o

dell’interruttore a farmi comparire

un grosso punto di domanda in

testa: supponiamo che io, metti per

via di una paralisi, non sia in grado

di muovermi e che abbia la

necessità vitale di accendere la

luce…in questo caso la Legge di

Azione vale ancora o no? Ossia,

ponendo la domanda in altri

t e r m i n i : è s o g g e t t i v a o

intersoggettiva? Mi spiego meglio: i

limiti della mia magia dipendono

dai limiti delle mie capacità oppure

dalle capacità umane in genere o

in un certo periodo storico? Gli

incantesimi di guarigione erano più

eghghghghghghghghghj

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Page 19: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

19 efficaci quando non c’erano

farmaci? La telepatia, intesa come

capacità magica, era più diffusa

quando non c’erano telefoni? La

chiaroveggenza era più normale

quando non c’erano televisori e

telegiornali?

Io credo che la risposta sia

affermativa. Se, per un’assurda

ipotesi, noi precipitassimo in un

ipo te t i co med ioevo cau sa

cessazione del funzionamento della

t e c n o l o g i a

planetaria, credo che

i limiti del potere

magico dell’umanità

di sposterebbero

considerevolmente più

in là. E’ ovvio, non

posso dimostrare

questa tesi, è una mia

personale credenza,

ma la r i tengo

meritevole di essere

meditata.

U n ’ a l t r a

conseguenza, ancora

più interessante, è che

se molte persone non

credono nella magia,

diventa molto più

d i f f i c i l e

esercitarla….paradossalmente

proprio per le leggi della magia

stesse!

E’ un po’ come per gli spiritisti

dell’ottocento, che dicevano di non

voler increduli alle loro sedute

perché gli effluvi di costoro

avrebbero reso impossibile la

manifestazione del defunto. Certo,

con una buona scrollata di spalle e

senza neppure troppo cinismo si

potrebbe dire che la ragione è che

è più facile abbindolare con trucchi

chi già è convinto della verità del

soprannaturale.

Se però ragioniamo secondo

l’idea che il nostro pensiero e le

nostre credenze costituiscano il

mondo in cui viviamo, ecco che

l’interdizione degli spiritisti ai

miscredenti diventa quantomeno

plausibile – chiaro, bisognerebbe

sempre distinguere i ciarlatani dai

medium veri.

E se estendiamo queste

considerazioni dalla nostra buia

stanza per gli spiriti su scala

planetaria si arriva alla conclusione

che, forse, in occidente abbiamo

poca magia perché pochi credono

che ci sia.

Ma, ci si domanda, perché c’è

comunque quella poca? Immagino

perché anche il nostro pensiero

inconscio influenza il mondo e, sotto

la scorza di razionalismo, non c’è

persona che non tema i l

sovrannaturale e, in circostanze

particolari, non sarebbe disposto

ad ammetterne l’esistenza.

Mi rendo che queste sono

speculazioni veramente campate

per aria…ma, bisogna ammetterlo,

almeno plausibili. Trovo stimolante

domandarsi fin dove possano

giungere i nostri incantesimi in un

mondo con credenze

diverse. Credo che i

resoconti che ci giungono

dagli esploratori sugli

sciamani delle tribù

primitive o le leggende

sui fantastici poteri degli

yogin o dei lama

tibetani possano darci

un vivace quadro di un

occidente alternativo.

Non credo che un mondo

del genere sia mai

e s i s t i t o d a n o i .

L’importante, più che

cercare perdute civiltà

dotate di favolose

conoscenze arcane, più

che rivolgersi al passato,

l’importante è guardare

in avanti, al futuro.

Coloro che praticano la

magia debbono, secondo me,

imparare a pensarsi non come

eredi di una tradizione immutabile,

ma come scopritori, esploratori,

innovatori : la magia deve

innovarsi, mettersi in comunicazione

con la cultura accademica e la

società di massa, uscire dal suo

mondo autoreferenziale e privato,

per assumere il suo posto, legittimo,

all’interno del nostro mondo.

eghghghghghghghghghj

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Page 20: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

20 eghghghghghghghghghj

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Page 21: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

21

La moda della

Wicca

di Cronos

Non c’è dubbio che la Wicca sia

diventata anche una moda, in

particolare tra i giovani e gli

adolescenti, il mercato nostrano si è

appropriato della Wicca e l’ha

utilizzata in parte come fonte di

guadagno. Dopo la pubblicazione

di “Wicca” di Scott Cunningham,

dei testi di Phyllis Curott e

sop ra t t u t t o d i S i l v e r

RavenWolf, la Wicca è

d i v e n t a t a u n

fenomeno d i

consumo. L e

“giovani streghe” si

sono fatte strada attraverso

oli, unguenti e pozioni, e attraverso

una foresta di autori e di testi

pubblicati, la gran parte pessimi.

Diciamoci la verità, dei testi

pubblicati in Italia sulla Wicca se

ne salvano davvero pochi e non

potevamo aspettarci che la Wicca

crescesse se non come una moda,

data la mancanza totale di

spessore della maggior parte delle

pubblicazioni.

Passi Scott Cunnigham con

“Wicca: guida per il praticante

solitario”, ma il resto dei libri di

questo autore sono soltanto delle

ripetizioni e rimasticazioni dello

stesso tema, lasciando stare le

enciclopedie su erbe e pietre con

informazioni che si possono trovare

benissimo comprando i libri di

Harry Potter e divertendosi di più.

Silver RavenWolf ha fatto

sicuramente una grande opera con

“Giovani Streghe”, sventolando

davanti ai teenagers la possibilità

d i fare

i n n a m o r a r e

perdutamente il compagno di

banco o d i sa l va r s i da

un’interrogazione recitando una

formula magica (malgrado tutto è

“bello” per un ragazzino pensare

di poterlo fare, per questo spesso

ci riescono davvero!) e tuttavia

fornendo tra uno scongiuro e una

simil-fattura anche gli elementi di

base della Wicca, però non

possiamo digerire “Il calderone

magiko” (con la k!), e tutte le varie

enciclopedie di incantesimi dalla

prosperità alla fortuna fino

all’amore… ma che noia!

Non possiamo non guardare

con sconforto a un libro come

quello di Dorothy Morrison “L’arte

d e l l a s t r e g a ” s e n z a

rimpiangere “Il dominio della

magia nera” (tranquilli il vero titolo

era “Mastering Witchcraft”, ma

quando c’è la magia nera la gente

compra di più) di Paul Huson che

forse non è un wiccan, ma almeno

scrive bene ed è ironico, e

rimpiangiamo “Il libro segreto

delle arti magiche” (titolo originale

“A grimoire of shadows”, ma

nell’ignoranza generale le arti

magiche vendono di più dei

grimori) di Ed Fitch, un gardneriano

di seconda generazione,

traduzione che deve essere stata in

realtà una svista del curatore della

collana…

A costo di essere definito

“adepto” non posso che dire che i

due libri di Phyllis Curott “Il

sentiero della Dea” e “L’arte della

magia” restano ancora delle

piccole perle nel panorama

italiano che riescono quantomeno

ad avviare un “discorso” sulla

Wicca (che sia un discorso serio o

meno lo si valuterà dai “risultati”),

così come dobbiamo rendere

eghghghghghghghghghj

Confronto con la realtà editoriale Italiana che tratta di Wicca & Co.

eghghghghghghghghghj

Page 22: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

22 omaggio a “La danza a spirale” di

Starhawk, anche qui forse un

errore editoriale, perché a

giudicare dai libri usciti in questa

stessa collana, delle sciocchezze

(non voglio usare parolacce) della

portata di “Giovani Dee”, non

possiamo che trarre questa

conclusione, l’ultima eccezione è

Raymond Buckland “Il libro delle

streghe” che pur non essendo forse

particolarmente originale, almeno

per chi ha letto i testi

inglesi, fa una

bella summa delle

pratiche Wicca e

insegna ai meno

fantasiosi come cucirsi

una veste.

Ma sfogliando

nelle liste dei libri sulla

Wicca c’è da avere una

sincope quando si vede tra

Marie Bruce e Monte Osuna anche

“Il libro delle bacchette magiche”

c o n b a c c h e t t a a l l e g a t a

naturalmente pronta per l’uso.

Siamo forse partiti un po’

male, ma avremmo voluto sperare

che gli autori italiani sull’onda dei

te s t i amer ican i avrebbero

quantomeno corretto il tiro… ma

restiamo delusi perché non esiste

ancora una formulazione della

Wicca propria del nostro paese e

la maggior parte degli autori

italiani hanno contribuito ad una

commercializzazione ancora più

drastica della Wicca con copertine

dove ci viene detto come diventare

“veri wiccan” e questo la dice

lunga su quanto abbia capito

l’editore (auspichiamo che l’autore

non abbia potuto dire nulla sulla

copertina) della stessa, cioè

assolutamente nulla.

Ma questo non è bastato,

perché molti annusando l’odore di

arrosto che arrivava dal piatto

della Wicca, hanno pensato di

cucinare anche il bollito, e come si

s a ,

l a

g a l l i n a

vecchia fa buon brodo

e quindi qualche rapace si è

g e t t a t o s u l l a s t r e g h e r i a

tradizionale. Non trovandola

perché la gallina è davvero

vecchia e quindi l’esperienza l’ha

resa furba, hanno pensato di usare

il primo pollastro che passava per

le mani.

Tutto questo solo per dirci

che naturalmente la stregheria,

reinventata su ricerche che hanno

più il sapore della fantasia che

quello della tradizione, che

praticano loro è molto più antica

della Wicca e per proporci poi

rituali e pratiche che sono

solamente rimasticazione della

Wicca.

Cose già viste oltreoceano,

dove quantomeno hanno più

fantasia e che in un certo senso ci

f a n n o g u a r d a r e c o n

ammirazione a Raven Grimassi,

primo a tentare un’operazione del

genere, autore americano di

presunte origini italiane, che ha

proposto una revisione della Wicca

in chiave di stregheria italiana

tradizionale, affermando di

discendere da una famiglia di

s t r e g h e e r e d i t a r i e e

r i p r o p o n e n d o

l ’ a n t i c o

sapere, pare

natura lmente

che s i s ia

inventato tutto. I

libri usciti in questi

ultimi tempi sulla

stregheria tradizionale

sono sostanzialmente

una scopiazzatura di

questa vecchia idea,

inventarsi una stregheria

italiana andando poi a

parare su consacrazione del

cerchio, invocazione dei quattro

Guardiani, pentacoli e tutta la

serie dei rituali wiccan spesso

malamente riadattati.

Davanti a tutto ciò ci

chiediamo come sia possibile che in

Italia autori come i coniugi Farrar,

Doreen Valiente, Vivianne Crowley,

Christopher Peznack, ma anche Z.

Budapest, Ellen Cannon Reed e lo

stesso Gardner non vengano

pubblicati, davvero le case editrici

del settore considerano i loro

lettori incapaci di leggere libri che

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 23: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

23 non parlino solo di incantesimi o del

trucco migliore per una strega?

Si, la Wicca in Italia è per

adesso ancora una moda, una

moda che genera naturalmente

altre mode… quella della

stregheria a suon di “Io sono più

tradizionale di te”, “Io sono più

vecchio” ecc., ecc., che ci fa un po’

sorridere perché la tradizione è

una cosa e la fantasia è invece

tutt’altra cosa, ma anche una nuova

moda che oggi si va diffondendo,

un’abitudine forse ancora più

perniciosa, quella di

dichiararsi

“ n o n -

wiccan”.

Le mailing

list, i forum,

i convegni e

le feste wiccan

s o n o i n f a t t i

popolati da un

nuovo genere di non-

omologati, i “non-

wiccan”, è sempre più

facile vedere che attorno

alla Wicca gira un cosmo di

persone che da una parte (e forse

a ragione viste le pubblicazioni)

vede la Wicca come appunto, una

cosa troppo di moda. Del resto

streghe di vario genere sono

impazzate (e impazzite) ormai sui

giornali e alla TV, fornendoci un

esempio di tutto ciò che non si deve

fare. Io stesso sono tentato ogni

tanto di definirmi semplicemente

pagano per non essere scambiato

per qualche cialtrone di turno che si

è spacciato per vero wiccan o

peggio per strega in carriera!

Ho amici che già lo fanno e che pur

praticando rituali wiccan, pur

facendo parte di una coven wiccan,

pur seguendo la teologia (o

tealogia) b a s i l a r e

d e l l a

Wicca,

s i

definiscono dei “generici pagani”!

E’ sicuramente possibile che

a poco a poco, pur continuando a

legere libri sulla Wicca, pur

praticando secondo gli elementi

comuni alla Wicca, gli wiccan

diventeranno tutti dei non-wiccan

per non omologarsi troppo o

peggio ancora per “imbarazzo”:

saremo l’unica religione che avrà

sfidato l’aristotelico principio di non

contraddizione per cui A (wiccan) e

non A (non – wiccan) coesisteranno

perché i non – wiccan saranno in

realtà wiccan.

E’ davvero questa la sfida

di questa spiritualità?

Affondare la lama nel

cuore della logica

aristotelica che ha già i suoi

guai tra l’altro? O forse non

dovremmo cominciare a

riconoscere che a fianco dei vari

animali da circo che infestano la

Wicca e dei vari pagliacci che non

risparmiano neanche il paganesimo

in generale, può esistere un

“discorso” su questa religione che

sia intelligente, sufficientemente

in tel l igente da

consen t i re agl i

Wiccan di non

vergognarsi, almeno

nel loro ambiente di

essere tali, e non

dov remmo fo r se

i n c o m i n c i a r e a

“protestare”?

N o n è

necessario in questo

senso indicare chi può o

non può essere wiccan,

ognuno può valutare e

sentire quello che sente

dentro e trovare la sua

dimensione di strega e

stregone, ma deve fare in modo

che i giullari di corte (e ogni corte

che si rispetti ne ha) vengano

riconosciuti come tali, molto

divertenti, ma solamente dei

giullari.

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 24: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

24 di Laugha

Quattro chiacchere

con il Druido. . .

Una veloce intervista ad Ossian, sul Druidismo ed il vivere moderno del Paganesimo.

Buongiorno Ossian, ti ringrazio

per questa partecipazione. Noi ci

siamo incontrati la prima di quelli

che sono i nostri percorsi, saresti

disposto a raccontarmi la

tua storia ? Vai pure...

Mi sono sempre interessato

di esoterismo e magia fin

da giovane eta' in quanto

una delle mie nonne era una

guaritrice di campagna e mi

ha trasmesso molte di quelle

nozioni arcaiche e contadine

che spesso fluivano in

preghiere e particolari

rtuali magici.

Passate tutte le fasi

dell'evoluzione magica (7-

14 21) circa una decina di

anni fa mi sono avvicinato

al mondo dei Celti e

sopratut to a l la loro

spiritualita', fondando il

Branco dell'Anticaquercia

ed iniziando tutte le attivita'

ad esso connesse, come la

Festa di Beltane, i l

convegno sulla Stregoneria e

Wicca e la pubblicazione di Vento

tra le Fronde la nostra rivista

trimestrale di cultura celtica e

antica tradizione(religione).

Mi occupo anche da piu' di

venti anni di musica dove ho

iniziato con un genere molto

estremo a disegnare concetti di

paganesimo nelle liriche dei brani

degli Opera IX.

Dopo numerosi viaggi in tutta

l'Europa mi sono sempre piu'

avvicinato ad un particolare

percorso spirituale che poi si e'

evoluto pian piano nel Druidismo

moderno.

Oggi insieme alla mia

famiglia gestisco la bottega

del l 'Anticaquercia dove ho

trasformato una parte della mia

magia in oggetti tangibili nelle loro

forme ed armonie destinate a tutte

quelle persone sensibili alla vecchia

tradizione, in pratica lavoro con

l'emozionalita' dei simboli.

Ora grazie

anche al supporto e

a l l ' a l l ea nza d i

preziosi ed unici

am i c i m i s t o '

o c c u p a n d o

maggiormente per

l'organizzazione e

l'informazione del

mond o pagano

nostrano.

Questo in breve......

Ok, credo che molti

dei nostri lettori

potrebbero essere

i n t e r e s sa t i a d

approfondire un

argomento di cui si

vocifera tanto ma di

cui concretamente si

discute poco, il

Druidismo. Potresti

darcene un profilo veloce ?

Parliamo di Neo- Druidismo

naturalmente, anche se per facilità

di comunicazione si omette quasi

sempre il Neo.

Sappiamo bene che della

vecchia tradizione druidica e'

rimasto ben poco ed e' tutto

ammantato da una nebbia storica,

eghghghghghghghghghj

Ossian

eghghghghghghghghghj

Page 25: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

25 il movimento più o meno si ispira

maggiormente a quello che le

saghe medioevali ci hanno

tramandato tramite i

canti dei Bardi.

Storicamente

gli autori classici

come Cesare, Plinio il

vecchio , Pomponio

Mela o Tacito ci

hanno dato un'idea

vaga di quello che

potevano essere i

Druidi, si parla di

sacerdoti e di maghi

ma anche di giudici e

consiglieri politici ma

la maggior parte di

questi scritti sono di

parte in quanto

sappiamo benissimo

che i conquistatori

r o m a n i h a n n o

c a n c e l l a t o l a

tradizione druidica primordiale.

Con i l Romant i c i smo

troviamo personaggi come John

Toland che fondò in Inghilterra il

primo Bosco dell'ordine druidico

più antico ancora esistente, come

non menzionare Edward Williams,

che si ribattezza con il nome

bardico di Iolo Morgannwg e

fonda la prima gorsedd di bardi

inglesi raccogliendo nelle Bardass

l'ipotetica tradizione dell'antico

sistema Bardo-druidico della gran

Bretagna, naturalmente gli storici e

gli accademici si sono scagliati

contro questi personaggi che

secondo il loro punto di vista

avrebbero con t ra f fa t to e

reinventato una tradizione per loro

morta e sepolta ma non hanno mai

preso in considerazione il potere

della poesia, dell'ispirazione e del

sogno che questi personaggi hanno

in parte trasmesso.

Parliamo di Druidismo e

quindi anche di un certo tipo di

magia che principalmente cerca di

correlazionarsi con gli spiriti dei

nostri antenati e dei luoghi in cui

viviamo la nostra esistenza ed e'

quindi normale ricevere un

collegamento di tipo medianico e

onirico dove tramite simboli e

messaggi si può ritornare ad una

spiritualità antica.

Ma se non si ha fede nel

proprio cammino spirituale saranno

sempre argomenti che non

porteranno a nessuna conclusione e

sia Druidi che storici continueranno

a rimanere indiscutibilmente

ancorat i ognuno al la sua

convinzione.

Oggi il Druidismo e'

notevolmente mutato dalle sue

origini storiche, sono nati diversi

"Boschi" un po' in tutto il mondo con

prevalenza l'Europa, il nord

America e

l'Australia, vi

s o n o

sicuramente

dei gruppi

che hanno

fuso nella

pratica del

d r u i d i s m o

fonti non

convenzionali di insegnamenti

religiosi che preferisco non

menzionare per non scadere nel

ridicolo, in quanto la mia personale

idea del druidismo e' di marcata

origine europea.

Come ho menzionato prima

ogni gruppo ha sviluppato un

personale cammino spirituale, in

quanto non vi sono ne scuole ne

maestri ma l'unica misura chiara

per divenire druida e' accettare la

venerazione per la Terra e per gli

antenati ma sopratutto esprimere il

proprio Awen.

Qual'è il rapporto tra il Druidismo

e Neopaganesimo ?

Personalmente penso che il

rapporto sia molto intenso, a parte

gli ordini druidici con impostazioni

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 26: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

26 tipicamente massoniche e spesso con

rapporti alla chiesa anglicana o

all'ebraismo, possiamo considerare

la maggior parte dei gruppi legati

ad un percorso religioso pagano.

Infatti nel primi anni 60 il

druido Ross Nichols che era

collegato da amicizia con Gardner,

fondo l'OBOD ( ordine dei bardi,

ovati e druidi) dove inserì molte

idee che risalivano a prima della

rinascita settecentesca con il suo

orientamento cristiano e quindi

possiamo considerare che vi furono

delle fusioni anche con la Wicca e la

stregoneria.

Io considero il Druido una

sorta di guardiano delle foreste,

dedito alle pratiche magiche più

contadine che cerca un collegamento

energetico con la Madre Terra non

solo per il benessere personale ma

sopratutto per la comunita' ed il mio

e ' u n p e r c o r s o p a g a n o .

Una domanda, e la Wicca cosa ne

pensi ? Spara pure non ti

preoccupare, abbiamo le spalle

larghe !

Sono molto attratto dalla

Wicca, anche se so benissimo che

non sara' mai il mio percorso

religioso. Ho molta stima, anche

perche' diversamente non sarei stato

l'iniziatore del convegno nazionale

che si tiene da ben tre anni al

castello di Massazza.

Considero la Wicca ed il

Druidismo moderno un po' come

sorella e fratello, una strada

parallela che unisce l'energia piu'

oscura e terrena a quella piu' solare

e cosmica, poi sono convinto che vi

sono delle differenze categoriche

sia di costumi che di simboli ma

sopratutto di ricerca magica.

Sicuramente potrei fare

anche delle critiche su come alcuni

hanno commercializzato la Wicca

portando sul mercato del materiale

veramente di bassa lega ma quale

movimento religioso o spirituale non

e' stato intaccato dalla superficialità

del dio denaro?

Secondo te la commercializzazione

della Wicca dipende, come

sostengono alcuni, solo dalla sua

"americanizzazione"? Che ne

pensi degli autori italiani in genere

che pubblicano libri sulla Wicca e

sulla stregheria tradizionale

piuttosto che sulla Vecchia

Religione?

Effettivamente non posso

negare che gli USA hanno prodotto

mo l to mater ia le b lando e

commerciale ma sono stati in egual

modo la culla di autori molto

importanti che hanno dato delle basi

ben precise al movimento Wicca,

vedi Cunningam, Currot, Starhawok

e poi ci sono anche Buckland e la

Farrar che anche se di origine

Inglese hanno ricevuto,diciamo,

l'adozione statunitense.

Ripeto che molt i altr i

movimenti spirituali e religiosi hanno

avuto lo stesso grado, se non

peggio, di tipologia e qualita' di

prodotto della Wicca, in fondo sono

sempre libri scritti da uomini e non

da Dei.

Riguardo agli Italiani per ora

non vedo delle cose molto personali,

o perlomeno solo pochissimi testi mi

hanno entusiasmato, secondo me la

maggior parte di loro propongono

dei capitoli con una scarsa ricerca

personale ma spesso sono delle

evidenti ripetizioni di autori esteri e

r ipeto ancora troppo poco

personali, dove ho notato anche

grandi errori storici e simbolici che

mi hanno dato l'impressione il piu'

delle volte di voler semplicemente

calcare l'onda del momento oppure

di voler a tutti i costi dare una

risposta tradizionale ad una voce

esclusivamente estera.

Forse per molti autori italiani

se gli e' oggi permesso di scrivere

testi sulla Wicca e stregheria

tradizionale ecc, e' parecchio merito

degli autori esteri che hanno in

qualche modo spianato la strada.

Ricordo solo pochissimi autori

che nei primi anni 90 hanno scritto

opere di stregoneria a mio avviso

m o l t o v i c i n e a l l a W i c c a

anglosassone ed uno di questi e'

Ottavio Adriano Spinelli con il suo"

Fronde dell'Antico noce" e mi chiedo

sempre come mai a quel tempo non

vi erano tanti autori come invece

stanno proliferando oggi.

eghghghghghghghghghj

Ossian

eghghghghghghghghghj

Page 27: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

27 Qualche d'uno mi disse che

l'Italia era la culla della Dea e

della stregoneria ed e' proprio per

questo che esorto tutti gli autori

italiani a produrre dei testi meno

blandi ma piu' personali e

sopratutto profondi e di lasciar

perdere lo scimmiottamento

commerciale che spesso gli editori

italiani impongono, se si e' alla

ricerca di facili guadagni forse e'

meglio cambiare genere letterario

e dedicarsi all'erotismo e alla

pornografia che qui in italia vende

di piu', mentre se veramente l'Arte

e' in loro allora dovrebbero

considerare illoro libro alla stregua

di come partorire un figlio, ci

vogliono mesi di gestazione, fatica

dolore e tanta gioia di averlo

messo alla luce senza il peso del

denaro.

Secondo te quale è la situazione

italiana in merito al Druidismo ?

e poi, sempre a tuo parere quale

orizzonte si profila davanti a

noi ?

Conosco qui in Italia

pochiss ime persone che s i

interessano di Druidismo, essendo

appunto un movimento molto

personale ognuno di noi percorre

un proprio sentiero che spesso

purtroppo non convoglia in nessun

Nemeton Sacro dove poter

condividere o almeno dialogare

sulle proprie finalità e affinita'.

In passato si e' tentato di

creare una sorta di cerchio druidico

ma e' fallito miseramente, forse i

tempi non erano ancora maturi per

questa espressione spirituale ma

sono anche dell'idea che non vi era

ancora una formazione di cultura

"circolare" ma purtroppo ancora

"piramidale" troppo legata a

schemi gerarchici del moderno

sistema politico.

S o n o d e l l ' i d e a c h e

organizzarsi e' un bene prezioso

per ogni tipo di movimento

neopagano, druidismo annesso, ma

questo non vuol dire creare

un'ortodossia.

Sinceramente non saprei che

futuro avrà il druidismo nel nostro

paese, forse un po' amareggiato

dal passato mi sto preoccupando

solo del mio percorso personale,

attuando diversi progetti di

comunicazione tramite la mia rivista

e le attività della mia associazione,

senza l'intento di proselitismo ma

solo mirando ad una semplice

informazione popolare ed ad un

dialogo umano per esorcizzare le

medioevali paure che l'uomo

moderno ancora si porta per

l'ottusita' e per l'imposizione

forzata di uno status mentis che

movimenti religiosi, che ben

conosciamo, hanno attuato negli

ultimi duemila anni.

Spero in cuor mio in un

cambiamento che ci renda piu'

liberi e piu' costruttivi nel nostro

bene ma sopratutto nel bene di

questa Terra ed e' per questo che

c o n s i d e r o f o n d a m e n t a l e

un'alleanza di pagani che portino

avanti il loro lavoro con onesta' ed

in modo concreto, purtroppo per

ora questo progetto e' attuabile

solo con poche e preziosissime

realta'.

Credi che il Druidismo e la Wicca

possano essere veramente utile

agli uomini moderni ?

Assolutamente si!

Sono pratiche spirituali e

religiose che attingono ad un

passato ricco di tradizioni e di

collegamenti con la Natura cosa

che l'uomo moderno ha dimenticato

troppo facilmente.

Il prezzo del progresso e

della comodita' tecnologica si fa

sentire in modo gravoso sullo stato

dell'umanita' in generale e penso

che ognuno di noi abbia ben chiaro

l'attuale situazione terrestre che

non e' dei piu' positivi. Non vorrei

fare voce da profeta ma forse la

rinascita pagana europea, e non

solo, e' stata una conseguenza

della richiesta di aiuto che la Terra

ci ha trasmesso.

Con questo non voglio dire

di ritornare a vivere in capanne

senza luce elettrica e acqua

corrente ma deve essere una

sensibilizzazione generale ad un

percorso di vita maggiormente

legato al sacro ed al naturale.Molti

giovani non riescono piu' a trovare

un senso religioso e la loro vita

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 28: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

28 spesso si perde nei tentacoli di un

sistema allienante e depressivo che

fa perdere il rispetto di se stessi,

della comunita' e del proprio

ambiente, dimenticando di essere

figli della Madre Terra e non di

esserne i padroni. Il seme piu'

profondo non gelera' mai ed anche

le radici sono destinate prima o poi

a rigermogliare e a ricrescere ed

oggi forse alcuni di questi semi si

chiamano appunto Wicca e

Druidismo.

Una domanda per la par condicio

ed il femminile ? quale ruolo

riveste nel Druidismo ? ...ma forse

col tocchiamo un tasto dolente, o

no ?

No asso lu tamente non

tocchiamo nessun tasto dolente, forse

per qualche strano stereotipo ma

anche in alcune

tradizioni, il druidismo

e' concepito come una

pratica spirituale per

soli uomini ma secondo

altri ed anche io, trovo

che il femminile possa

rivestire un ruolo molto

importante, ora come

ora conosco un ugual

numero di uomini e

d o n n e c h e s i

interessano a questa

pratica spirituale.

Voglio ad esempio

ricordare Emma Restal Orr che e'

una druida molto famosa in

inghilterra che ha scritto diversi libri

e poesie che hanno dato un ottimo

contributo all 'evoluzione del

druidismo moderno

Ma torniamo un attimo a parlare

della Wicca, noi abbiamo celebrato

insieme in diverse occasioni

pubbliche e private, pensi che

esista veramente un affinità tra

queste due strade o esistono

ancora delle differenze ?

Ci sono sia affinità che

differenze importanti ma trovo che

non bisogna fossilizzarsi su questo

ma sull'utilita' di una celebrazione di

comunione tra Wicca e Druidismo, se

il rito funziona ed e' piacevole per

tutti non vedo il problema.

Come ho detto nella risposta

a l la domanda preceden te ,

considero i due percorsi come

fratello e sorella anche se la Wicca

e' piu' umanocentrica ed il Druidismo

e' piu' correlazionato con lo

spirituale, che unito potrebbe

risultare essere un buon equilibrio

no?

Sono dell'idea che non ha

molta importanza definirsi Wiccan,

dru ido, s t regha o pagano

l'importante e' camminare un

percorso insieme con sincerita' e

rispetto condividendo il potere della

vita e onorando i nostri avi e le

nostre divinita'.

E la Magia in tutto questo che

ruolo ricopre? Sai, essendo

Athame una rivista che parla

spesso di Magia è un argomento

cui teniamo particolarmente...

qual'è l'approccio nel Druidismo ?

Non sempre il Druidismo si

concentra sulla magia e gli

incantesimi ma piu' che altro cerca

delle soluzioni e delle modifiche

della realta' attraverso la relazione

con il sacro, l'ispirazione e la

creativita'.

Personalmente il "magico" lo

ricerco principalmete tramite il

collegamento con gli spiriti della

natura e le energie della Terra ma

anche con l'utilizzo del potere

emozionale di alcuni simboli e riti e

pratiche magiche di una tradizione

famigliare e contadina. Posso dire

che i l mio percorso fonde

particolarmente una tradizione

stregonesca famigliare

con lo sciamanesimo

nordico e questo mi ha

portato ad una mia

meditazione magica

molto personale

Parliamo del Divino,

qual'è la tua visione ?

C r e d o n e l

dualismo Dio e Dea

che si manifestano

energeticamente in

molte forme.

La divinita' e' in

noi e in tutto il creato e noi stessi ne

siamo una piccola manifestazione.

Potrei fare un discorso molto

generale sul la divinita' ma

preferisco sempre riferirmi ad un

pantheon principalmente celtico o

nordico, in quanto e' sempre una

questione di energia e di vibrazione

del territorio che per una giusta

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 29: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

29

correlazione con la divinita'

necessita un suo linguaggio, simbolo

ed un suo particolare archetipo,

Kernunnos, Votan e Belisama sono

una triade a me sempre molto sacra,

ma sono una parte di quello che e'

la mia visione.

Personalmente trovo molto

inutile vivere in Europa e rifarsi a

divinita' esotiche ed orientali, sono

dell'idea che non ci sarebbe una

buona comunicazione spirituale, per

far capire meglio questo concetto mi

diverto sempre nel riportare

l'esempio simpatico del prefisso

teleselettivo....se vuoi comunicare con

la tua divinita' devi fare quello

giusto altrimenti non troverai mai la

linea giusta.

Sei diventato papà da poco se non

sbaglio, se dovessi guardare al

futuro di tua figlia come al futuro

di tutti i tuoi impegni, cosa vedi ?

Che domanda grossa!

Posso dire che per ora mia figlia

vivra' a stretto contatto con il

percorso spirituale mio e di mia

moglie ed un domani decidera'

liberamente la sua strada.

Gli impegni sono moltissimi e

spesso anche difficoltosi da

affrontare e non nego che a volte

questi mi portano a trascurare un

po' il mio nucleo famigliare ma sono

dell'idea che prima o poi bisognava

iniziare un certo lavoro "magico"

per poter risvegliare quei geni

addormentati che ci portiamo dietro

attraverso gli ultimi secoli, e' un

lavoro lungo di cui forse noi non

vedremo mai i risultati ma le nostre

generazioni sicuramente si.

Per questo motivo ho riposto

tutta la mia fiducia ed il mio amore

nella mia famiglia nella speranza

che un giorno i miei figli, seguendo

la tradizione celtica della continuita',

p o s s a n o a m o r e v o l m e n t e

approfondire quello che ho iniziato

io.

Per ora ho il pieno appoggio

di mia moglie, mentre Melissa

avendo neanche un anno di vita si

limita ad osservarci con dei bellissimi

sorrisi.

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 30: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

30

La Wicca è una via spirituale basata sulla sintonizzazione con i cicli stagionali e lunari e la riscoperta di questi ritmi attraverso la connessione con le forze divine che permeano la natura e che vengono personificate in una polarità femminile e in una polarità maschile. E’ anche e soprattutto un sistema magico ed iniziatico che guarda agli antichi culti pagani del passato e alla storia della stregoneria secondo l'interpretazione antropologica che vede quest’ultima come prosecuzione di un paganesimo rurale legato al culto della Grande Dea, la Wicca pertanto viene definita come moderna stregoneria e per stregoneria intendiamo l’Arte della Saggezza. E’ una religione misterica che ci aiuta a crescere nella comprensione di noi stessi e che ci conduce vicino agli Dei. Il percorso della Wicca porta alla riscoperta del divino che è in noi e in tutto ciò che ci circonda, è una via di gioia e libertà che muta la nostra visione del mondo e che ci riporta, attraverso la pratica spirituale, a riscoprirci in un universo vitale e sacro. Il divino è energia, energia in movimento e in cambiamento continuo. La Wicca ci offre una filosofia di vita, il senso di avere un posto nel cosmo e la comprensione della nostra relazione con la natura, una religione non del “credere”, ma del “sentire”. Il percorso che faremo insieme sarà un percorso teorico e pratico, ricco di esperienze che ci porteranno gradualmente ad una nuova visione di noi stessi e del mondo, attraverso l’utilizzo delle forze elementali, visualizzazioni e meditazioni, uso delle energie naturali e riscoperta dei poteri che dimorano dentro di noi. Un percorso avvicinabile da chiunque abbia il desiderio di scoprire le nuove vie dello spirito.

Programma I giorno Mattino _ Concentrazione, meditazione, visualizzazione _ Tecniche di concentrazione _ Tecniche di meditazione di base _ Tecniche di visualizzazione _ Grounding _ Centering Pomeriggio: La dimensione magica _ La piramide delle streghe _ La realtà magica, sentire il mondo magico in torno a noi _ Gestire le energie _ Accrescere l’energia: tecniche pratiche _ Gli strumenti rituali _ Consacrazione degli strumenti _ Meditazione sugli elementi _ Magia degli elementi: _ Terra _ Aria _ Fuoco _ Acqua II giorno Mattino _ Il simbolismo del cerchio _ Preparazione: apertura de chackra _ Preparazione dello spazio _ Creazione del Cerchio _ Purificazione del cerchio _ Invocazione degli spiriti degli elementi _ Pentagrammi di invocazione _ L’ingresso del cerchio e la dimensione iniziatica Pomeriggio _ L’invocazione del Dio e della Dea _ Drawing down the Goddess _ Drowing down the God _ La libagione _ Il Grande Rito _ Esbath _ Rituali stagionali

“ I l C i r c o l o d e i T r i v i ”

Associazione di volontariato wiccan

presenta

T e o r i a e P r a t i c a d e l l a W i c c a

Sabato 9 e domenica 10 aprile 2005

Presso : Libreria Stregata Via San Bernardino 15/c Bergamo Informazioni 035/230494 - Serata di presentazione (ingresso libero) venerdì 1 aprile 2005 ore 20.45

eghghghghghghghghghj

eghghghghghghghghghj

Page 31: Athame n° 10 - Rivista di Wicca e Paganesimo

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Da parecchio tempo, negli ambienti “mondani” della Wicca, si notava che iniziative di incontri, corsi e convegni erano concentrati sul territorio del nord Italia, con un certo scoramento degli interessati meridionali, costretti, se non a rinunziarvi per i costi elevati del viaggio, quantomeno a coprire grandi distanze, con tutte le difficoltà dovute a mezzi di trasporto pubblici inadeguati. È appunto grazie ad uno di questi “avventurosi” viaggi in quel di Biella che, in occasione del 3° Convegno Nazionale Wiccan, nacque l’idea di un corso per la Puglia, una terra ricca di sole e tradizioni intrise di reminiscenze pagane, intrecciate al cattolicesimo (alla maniera della Santeria cubana), alla superstizione e alla credenza nel malocchio. In un paese dove la diffidenza e il pettegolezzo regnano sovrani, è facile comprendere per quale motivo le streghe del sud fatichino tanto ad uscire dallo stanzino delle scope. Ma arriva un momento in cui, se i tempi non sono ancora maturi, ci si deve rimboccare le maniche e preparare la strada perché le cose cambino. Così, con tanta buona volontà, il 10 febbraio scorso Mora-Miù (ora NoviLuna) e il Circolo dei Trivi hanno realizzato il 1° Corso teorico-pratico per la Puglia: “Le vie della Wicca”, della durata di tre giorni. L’intento prefisso era quello, innanzi tutto, di divulgare una corretta informazione sulla Wicca e, poi, di creare un polo d’attrazione che funga da punto d’incontro tra le congreghe e i solitari Pugliesi, che operano

ancora nella completa segretezza, non tanto per scelta, quanto per necessità. La partecipazione è stata oltre le aspettative: sono intervenuti vecchi am ic i w i c can da T r i e s te e Caltanissetta, simpatizzanti e curiosi da Bari e provincia, praticanti solitari e della coven di Adelfia, tutti sotto lo stesso tetto gentilmente concesso dai miei genitori, che qui colgo l’occasione di ringraziare. Passando dalla teoria delle origini

della wicca alla tanto importante pratica del grounding, siamo dunque entrati in contatto con la nostra terra, con cui abbiamo riallacciato il legame primevo, costruendo un cerchio permanente di pietre bianche nella campagna capursese, dove in seguito, tra i mandorli e gli ulivi, abbiamo celebrato il rito di fine corso, riscaldati dal falò e dall’emozione di aver ritrovato gesti, parole e significati che ci appartenevano, ma che ci erano stati nascosti. A distanza di poco più di un mese, il nostro impegno comincia a dare i suoi frutti: è nata una nuova congrega, il Boschetto dei Crocicchi, così chiamata

in onore dei Trivi che consideriamo i nostri padrini spirituali e senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile; abbiamo stabilito una rete di contatti con wiccan della provincia e il giorno dell’Equinozio di Primavera il nostro cerchio di pietre si animerà dell’entusiasmo e delle speranze di una ventina di nuovi amici, felici di celebrare assieme con l’intento di far crescere la realtà wiccan del sud. Pensieri sparsi: “Da poco ho conosciuto la Wicca e devo dire che, dopo tanto cercare un qualcosa in cui credere, mi sono sentita a casa. Il corso è stato per me un’esperienza unica, non solo per l’istruzione teorico-pratica che ho ricevuto, ma per la bellezza della gente che ho avuto modo di conoscere. Grazie.” Fabiana “Un’esperienza affascinante alla scoperta di rituali che ci avvicinano all’essenza della terra e dell’universo e che fanno riflettere sul nostro ruolo nella civiltà caotica che ci circonda.” Federico “Tre giorni indimenticabili, trascorsi in compagnia di persone semplici e amabili, nei quali la cultura di preparati relatori ha contribuito a rendere il tutto un’esperienza magica.” Nico

Le vie della Wicca

arrivano in Puglia

di NoviLuna e Dana Ariu

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Programma

F e s ta Ce l t i ca d i Be l tane 30 Aprile 1 Maggio 2005 Masserano (Bi)

Sabato 30 Ore 15.00 Apertura Festa Ore 15.30 Apertura accampamenti storici e dimostrazione di vita alto medioevale a cura dei gruppi di rievocazione storica Ore 16.00 Stages per bambini di spada medioevale ed arco storico a cura del Pobal ap Vaud Ore 16.30 Dimostrazione arceria storica. Ore 17.00 Concerto dei Lazy Bed, musica tradizionale dell'area celtica Ore 17.30 Dimostrazione di combattimenti altomedioevali Ore 18.00 Stages di danze antiche e popolari. Ore 18.00 Giochi di forza Celtica a cura di La Val ed l'Elf Ore 18.30 Concerto con Ferisher, musica tradizionale dell'area celtica. Ore 20.00 Appuntamento gastronomico Ore 21.30 Concerto d'arpa celtica con Sir Tristan. Ore 22.00 Concerto dei Faun, musica pagan folk e medioevale Ore 24.00 Spettacolo teatrale “ I fuochi di mezzanotte” a cura del Teatro delle Masche Ore 01.00 Accensione del fuoco di Beltane e danze intorno ai fuochi. Domenica 2 Ore 10.00 Sveglia celtica Ore 11.00 Apertura accampamenti storici e dimostrazione di vita alto medioevale a cura dei gruppi di rievocazione storica Ore 11.30 Matrimoni celtici Ore 12.00 Appuntamento gastronomico Ore 14.00 Stages per bambini di spada medioevale ed arco storico a cura del Pobal ap Vaud Ore 14.30 Giochi di forza Celtica e gran palio del Biellese Ore 15.00 Il palo di Maggio – Danze dell'antica tradizione celtica, a cura dell'Anticaquercia e Gruppo Archeodanza. Ore 16.00 Stages di danze antiche e popolari Ore 17.00 La grande battaglia (ricostruzione storica di tutti i gruppi presenti) Ore 18.00 Concerto con Alice Castle, musiche celtiche e medioevali Ore 19.00 Chiusura festa. Durante i due giorni saranno presenti i seguenti gruppi di ricostruzione storica: - Gruppo d'arme e arceri Anticaquercia, Anno Mille, - Compagnia dei Falchi e Confraternita del Leone con accampamenti alto-medioevali, - Pobal ap Vaud, - Cenomani ribelli, accampamento celto-gallico. A questa edizione parteciperanno anche l'associazione Circolo dei Trivi e l'Italian Pagan Pride che si occuperanno di stages e percorsi meditativi nel Cerchio Sacro e nel Labirinto. Inoltre sara' allestito un mercatino con la presenza dell'associazione Artigianato Celtico Piemontese che proporra' insieme ad altri stand curiosita' ed artigianato tipico del periodo celtico e medioevale. Durante tutti e due le giornate la Proloco di Masserano allestira' la Locanda dell'Orso dove avrete occasione di rifocillarvi con pietanze tipiche dell'area celtica. Possibilita' di campeggio con servizi. Il motto della Festa e' sempre il solito Musica, Magia e Idromele

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La Biblioteca della Strega

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h Fernando Savater

"Degli dei e del mondo" edito da Frassinelli Prezzo: 12,91 Euro Pag 174 Un libro acuto di un filosofo

spagnolo, docente di etica all’Universidad Complutense di Madrid, che con molta ironia e semplicità ci spiega i temi principali del suo pensiero che si volge verso una riformulazione dei principi del paganesimo. Riprendendo (con lo stesso titolo) il testo di Sallustio scritto per Giuliano l’Apostata, l’ultimo tentativo di far sopravvivere il paganesimo attraverso un’unificazione per poterlo contrapporre al “travolgente cristianesimo nascente”, l’autore riprende le fila del pensiero pagano proprio nel momento della sua decadenza e sottolineandone i limiti al fine di tornare ai suoi elementi più genuini. Savater ripropone i temi e i miti dell’etica pagana, elaborandoli in un pensiero di “rinascita” che porta appunto al neopaganesimo. Inizia il suo percorso alle radici del nichilismo, brillante interprete della filosofia di Cioran, e attraverso i meandri del nulla ci porta attraverso la riscoperta dell’unico pensiero sull’etica oggi possibile quello che appunto prende le mosse dal mondo pagano. “Invoco i miei dei, gli dei che accompagnano la mia solitudine e orientano le mie compagnie. Ognuno sente a modo suo la mano del Dio sulla spalla, il respiro della Dea nell’orecchio. Ognuno riconosce e nomina la peculiarità del divino che gli è propria. Nulla si può fare senza il respiro della dea, senza la mano del dio sulla spalla. Ricevere gli dei come un bene pubblico, ereditarli dalla tradizione o dalla leggenda, rispettarli come un accordo tra gli uomini per ricordare insieme che devono essere più che uomini, va bene; ma se ognuno di noi scopre da solo i propri dei, fiuta l’aroma peculiare e intrasferibile della loro divinità… è senza dubbio infinitamente meglio. Devo riconoscere i miei dei perché gli dei mi riconoscano come loro.”

Laura Rangoni

“Paganesimo” edito da Xenia Prezzo 6,50 Euro Pag. 126

Uscito ad inizio gennaio è uscito il nuovo libro di Laura Rangoni "Il paganesimo" a cui ha collaborato anche il Presidente del Circolo dei Trivi, malgrado le ridotte dimensioni è, anche dal punto di vista storico, completo ed esaustivo, per questo non è solamente una semplice introduzione, ma un vero e proprio "viaggio" in tutti gli aspetti del paganesimo antico che ci conduce fino al neopaganesimo contemporaneo. Il libro vuole naturalmente essere uno spunto per l’approfondimento sia del paganesimo antico, ma soprattutto del neopaganesimo. Cogliamo l'occasione per ringraziare Laura della citazione con un grandissimo abbraccio, ed un augurio di una buona lettura!

Amanda Pitto

“Autobiografia di una strega italiana” Edizioni Il Punto di Incontro Prezzo 8,90 Pag 127

Amanda è una strega moderna che ci ha descritto la sua personalissima esperienza nell’Arte. E’ un libro di piacevole lettura soprattutto per quanto riguarda la prima parte, cioè la storia personale di Amanda, la autobiografia in senso proprio che ci regala più di un emozione… nel libro molti incantesimi e ricette, forse un po’ troppi, avremmo preferito sapere ancora di più su sensazioni ed esperienze

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