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ASSONOMETRIA L’assonometria è un metodo di rappresentazione che fornisce una visione dell’oggetto in un’unica misura. Fornisce un’idea abbastanza precisa dell’oggetto, e ha il grande vantaggio che si esegue con rapidità riportando direttamente le misure sui tre assi.
L’assonometria è usata per rappresentare forme architettoniche, mobili e pezzi di macchine spesso a completamento delle proiezioni ortogonali.
CENNI STORICI L'assonometria , come metodo grafico di rappresentazione degli oggetti nello spazio tridimensionale, viene descritta da MONGE nel trattato di "GEOMETRIE DESCRIPTIVE"edito nel 1794.
L'assonometria si sviluppa, nel XIX sec., come metodo di rappresentazione sia militare (assonometria cavaliera militare) che per la rappresentazione di sistemi costruttivi nei
manuali della seconda metà del XIX sec… Nel secolo XX gli architetti del De Stil e del Movimento Razionalista (Gropius, Mies Van der Rohe, ecc.) hanno fatto largo uso dell'assonometria, tradizione che prosegue con gli
strutturalisti (Wachsmann) per le possibilità che detta rappresentazione offre per rappresentare i reticoli spaziali e modulari architettonici e costruttivi.
ASSONOMETRIA DEFINIZIONE La proiezione assonometrica (assonometria) proietta una figura sopra un piano di rappresentazione (quadro) da un centro posto all’infinito (rette parallele proiettanti).
COMPONENTI ESSENZIALI DELL’ASSONOMETRIA
Gli elementi fondamentali di riferimento per eseguire una assonometria sono:
1) UNA TERNA FISSA DI PIANI ORTOGONALI FRA LORO DALL'INTERSEZIONE DEI QUALI DERIVANO TRE ASSI LE CUI PROIEZIONI SUL QUADRO SONO GLI ASSI DELL'ASSONOMETRIA (X, Y, Z,).
2) UN PIANO (DETTO QUADRO) SUL QUALE VENGONO PROIETTATI GLI ASSI X, Y, Z, GIACENTI NELLO SPAZIO ( per semplicità il quadro si fa coincidere con il foglio del disegno).
3) UNA DIREZIONE L DI PROIEZIONE DEGLI ASSI X, Y, Z.
4) UN’UNITA' DI MISURA (coefficienti di riduzione) DA MISURASI PARTENDO DAL PUNTO 0 ( punto d’incontro fra gli assi cartesiani).
COMPONENTI ESSENZIALI DELL’ASSONOMETRIA
L’assonometria a seconda della direzione di proiezione I rispetto
al quadro assonometrico
si distingue in:
ASSONOMETRIA ORTOGONALE: Quando la direzione I è
ortogonale al quadro assonometrico
ASSONOMETRIA OBLIQUA: Quando la direzione I è obliqua al quadro assonometrico
ASSONOMETRIA ISOMETRICA
ORTOGONALE
X : y : z 1 : 1 : 1
ASSONOMETRIA CAVALIERA
OBLIQUA X : y : z
1 : 1/2 : 1
ASSONOMETRIA MONOMETRICA
OBLIQUA X : y : z 1 : 1 : 1
Nell’ ASSONOMETRIA ISOMETRICA i tre assi spaziali formano tra loro angoli uguali di 120°. La misure che compaiono sui tre assi e sulle loro parallele si riportano nella loro vera grandezza. Questa assonometria offre una visione equilibrata dell’oggetto senza nessuna parte dominante.
Nell’ ASSONOMETRIA CAVALIERA a 45° i due assi (x, z) che individuano il piano verticale formano un angolo di 90°; il terzo asse ha l’inclinazione di 45° rispetto all’orizzonte pertanto offre una visione frontale dell’oggetto. La parte più in evidenza è il prospetto, mentre le altre parti sono viste di scorcio.
Nell’ ASSONOMETRIA MONOMETRICA i due assi (x, z) che individuano il piano orizzontale formano un angolo di 90°. Questa assonometria fornisce una visione dall’alto dell’oggetto, come se fosse visto “a volo d’uccello ’’, la parte meglio rappresentata è la pianta.
30° 30°
45° 45°
30° 30° 60° 60°
ISOMETRICA
ISOMETRICA