ASSISTENTI FAMILIARI - Badanti: persone di famiglia · premessa la comunicazione l’igiene...

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1 www.badantipersonedifamiglia.it - [email protected] Manuale operativo e consigli per migliorare l’approccio con la persona anziana ASSISTENTI FAMILIARI Progetto “ESSERCI: Istituzioni e volontariato in rete per sostenere l’autonomia degli anziani” Realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo. Partner di progetto: Comunità Montana Oltrepò Pavese, Comune di Zavattarello, Fondazione “San Germano” ONLUS , Fondazione “Varni Agnetti “ ONLUS, Consorzio Cooperative Genos. Supporto tecnico di CE.LI.T. con il contributo di

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Manuale operativo e consigli per migliorare l’approccio con la persona anziana

ASSISTENTI FAMILIARI

Progetto “ESSERCI: Istituzioni e volontariato in rete per sostenere l’autonomia degli anziani”

Realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.Partner di progetto: Comunità Montana Oltrepò Pavese, Comune di Zavattarello, Fondazione “San Germano” ONLUS , Fondazione “Varni Agnetti “ ONLUS, Consorzio Cooperative Genos. Supporto tecnico di CE.LI.T.

con il contributo di

PREMESSA

LA COMUNICAZIONE

L’IGIENE PERSONALE

LA SICUREZZA SUL LAVORO

LA DEAMBULAZIONE

L’ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

L’ALIMENTAZIONE

LA CURA E PULIZIA DELLA CASA

L’ALZHEIMER E LE MALATTIE COGNITIVO-DEGENERATIVE

SOMMARIO

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Questo piccolo manuale, nato dal progetto “ESSERCI: Istituzioni e volontariato in rete per sostenere l’autonomia degli anziani”: Azione “Badanti persone di famiglia” ha la finalità di aiutare gli assistenti famigliari, attraverso indicazioni e consigli che gli permetteranno di migliorare la propria professionalità, per curare con sempre maggiore attenzione ed effica-cia la persona anziana. Si tratta di una guida pratica su come affrontare i piccoli grandi problemi quotidiani. In parti-colare sarà possibile approfondire:

• la comunicazione;• l’igiene personale;• la sicurezza;• la deambulazione;• l’assistenza sanitaria di base;• l’alimentazione;• la cura e pulizia della casa;• l’Alzheimer e altre malattie cognitive degenerative (brevi indicazioni).

Tutte le indicazioni contenute in questo opuscolo sono di carattere generico e devono esse-re adeguate all’effettivo stato dell’assistito e ad eventuali prescrizioni mediche.

PREMESSA

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La comunicazione è il punto di partenza fondamentale per la relazione tra l’assistente familiare e la persona anziana.

Come comunicare

1. Il messaggio da trasmettere deve essere semplice e chiaro.

2. Bisogna utilizzare frasi brevi.

3. Parlando, è importante porsi di fronte alla persona anziana.

4. È importante evitare di rivolgersi alla persona anziana con le espressioni “nonno”, “nonnina”, “tesoro”. Il “lei” è più opportuno e professionale, perché l’anziano è una persona, con una sua storia e una dignità.

5. È utile conversare, stimolando un ruolo attivo della persona anziana, per sviluppare una buona relazione con l’assistito.

6. È importante relazionarsi con la persona anziana con grande delicatezza, imparando e riconoscerne abitudini e rituali, per facilitare l’inserimento e fargli accettare più facilmente una figura nuova, che “stravolge” la sua quotidianità.

Qualche suggerimento da seguire

1. Ascolta i racconti e la storia della persona assistita: ti aiuterà a conoscerla meglio e comprendere il suo carattere e le sue preferenze.

2. Sfrutta diversi momenti per coinvolgere la persona anziana. Per esempio, quando si deve vestire, chiedigli cosa vuole indossare; favorirai così la sua autonomia residua.

3. Segui la persona anziana nella sua famigliarità; guarda con lei le fotografie di famiglia: sarà l’occasione per conoscerla meglio e le darà modo di mantenere viva la memoria e la capacità di raccontarsi, compatibilmente con la sua situazione.

LA COMUNICAZIONE

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L’igiene personale e la sicurezza sono aspetti primari per l’assistito e la sua famiglia, da cui dipendono in larga parte la tranquillità e la dignità della persona anziana.

Come occuparsi dell’igiene della persona anziana

1. Il rispetto del pudore e della riservatezza dell’assistito sono imprescindibili.

2. Deve essere mantenuta il più possibile l’autonomia dell’assistito, facendogli svolgere da solo le attività che può ancora svolgere, monitorandolo discretamente.

3. La pulizia e l’igiene della persona devono sempre diventare occasione per controllare lo stato generale della pelle: è importante controllare l’eventuale presenza di arrossamenti, di vescicole o lesioni. Può risultare utile, in questo momento, chiedere alla persona anziana anche se avverte dolore, formicolio o prurito in qualche parte del corpo, per comunicarle tempestivamente al medico di fiducia.

4. La pelle dell’anziano deve essere tamponata, e non strofinata, quando si asciuga, perché è molto fragile e può lesionarsi facilmente.

5. Al fine di ridurre il rischio di lesioni cutanee, è utile applicare dopo la pulizia creme idratanti o olio di mandorle, che aiutano a mantenere la cute in buone condizioni, evitando, invece, il borotalco (meno igienico e meno traspirante).

Suggerimenti sulla frequenza delle operazioni di lavaggio e igiene

L’ IGIENE PERSONALE

CAPELLI

VISO

DENTIERA

BARBA

Lavare ogni settimana o ogni 15 giorni, secondo abitudini e necessità.

Lavare ogni giorno, a cura dell’assistito se autosufficiente.

Lavare e igienizzare ogni sera.

Tagliare a giorni alterni.

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UNGHIE

PIEDI

Tagliare periodicamente sia le unghie delle mani sia dei piedi, né troppo lunghe (per una questione di igiene e sicurezza), né troppo corte, perché proteggono la punta delle dita.

Lavare a giorni alterni e preparare periodicamente un pe-diluvio.

Il bagno o la doccia completi devono essere fatti due volte alla settimana o secondo le ne-cessità e i desideri dell’assistito, avendo comunque cura di evitare lavaggi troppo, o troppo poco, frequenti per non ledere la cute sensibile della persona anziana.

Altri suggerimenti utili

1. Può succedere che la persona anziana non sia propensa a farsi aiutare nell’igiene personale, per diverse ragioni: il pudore, il freddo, la stanchezza… Individua il motivo della riluttanza e utilizza strategie che ti aiutino a superare le resistenze (es. fai leva sull’amore di sé e sul bisogno di piacere, magari utilizzando frasi come “vedrà come si sentirà bene dopo, come sarà bella e profumata”, ecc.).

2. Prepara sempre l’ambiente in anticipo: evita correnti d’aria, assicurati che non ci sia troppo freddo, garantisci la riservatezza dell’assistito e prepara subito tutto l’occorrente (asciugamani, detergenti, biancheria personale, ecc.).

3. Anche se l’assistito è autonomo non lasciarlo mai solo, soprattutto durante la doccia o il bagno (momenti particolarmente critici per la sicurezza).

4. Utilizza il pannolone solo quando è strettamente indispensabile, in tutti gli altri casi preferisci l’uso della padella o della tela cerata. Il pannolone, infatti, favorisce le irritazioni e le lesioni da decubito.

5. Preferisci le manopole di spugna o quelle monouso, oppure piccoli asciugamani per lavare, perché sono più igienici rispetto alla spugna classica.

MANI

BUSTO

BOCCA E DENTI

Lavare prima di mangiare, dopo essere stato in bagno, ogni volta che è necessario.

Lavare a giorni alterni in inverno, d’estate ogni giorno e, in caso di incontinenza, ogni volta si renda necessario.

Lavare al mattino e alla sera.

L’ IGIENE PERSONALE

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Compatibilmente con le possibilità dell’assistito, cerca di farlo camminare e muo-vere il più possibile.

Che sia allettato o seduto, varia la posizione dell’assistito almeno ogni due ore.

Tieni il letto sempre pulito e in ordine: evita che le lenzuola facciano delle pieghe e rimuovi ogni eventuale oggetto, come briciole o forcine.

Utilizza preferibilmente abiti leggeri e comodi, soprattutto in tessuti naturali come lino e cotone.

Assicurati che l’assistito segua un’alimentazione adeguata ed equilibrata, ma soprattutto che beva con frequenza.

Controlla sempre le aree cutanee più critiche, soprattutto quando lo aiuti a lavarsi e cambiari. Se noti arrossamenti, irritazioni o vescicole rivolgiti subito al medico.

Cura con attenzione l’igiene e la pulizia del corpo, in particolare se l’assistitosoffre di incontinenza.

Mantieni sempre la pelle dell’assistito pulita e asciutta; l’umidità (provocata dal sudore, dal lavaggio, dall’urina) favorisce l’insorgere del decubito.

Utilizza frequentemente creme o oli vegetali idratanti.

Preferisci materassi e cuscini che riducono la pressione, come i materassi ad aria statica o circolante, i cuscini in silicone, ecc.

Non occuparti della cura delle lesioni da decubito: è compito dell’infermiere professionista o del medico, non dell’assistente famigliare.

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Le lesioni da decubito: come prevenirle e ridurre i rischi

L’ IGIENE PERSONALE

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LA SICUREZZA SUL LAVORO

È molto importante imparare a riconoscere le situazioni di rischio all’interno della casa e dei luoghi maggiormente frequentati dall’assistito, per ridurre quanto possibile i rischi a cui è sottoposto. Ricorda che le persone anziane sono spesso soggette a cadute (un anziano su tre cade almeno una volta all’anno). Possono essere numerose le cause, dalla minore forza muscolare ai disturbi dell’equilibrio, dai problemi di percezione (visiva e uditiva) e quelli strettamente motori. Usa la check list che segue per capire se la casa è organizzata in maniera adeguata per una persona anziana.

La check list - sicurezza sul lavoro

La caldaia viene revisionata periodicamente?

È presente il dispositivo di sicurezza per le perdite di gas in cucina?

Gli interruttori delle luci sono posizionati vicino alle porte e alle scale?

L’assistito ha a disposizione un interruttore facilmente utilizzabile dal letto?

SI NO

SI

SI

SI

SI

SI

SI

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NONella vasca ci sono il tappetino antiscivolo o le strisce antisdrucciolo?

In bagno sono presenti tappetini antiscivolo?

La casa è ben illuminata, soprattutto scale e corridoi?

Per terra sono presenti ostacoli come fili, mobili mal posizionati, oggetti vari?

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I telefoni sono facilmente raggiungibili?

Sedie e poltrone sono dotate di braccioli?

Sono presenti maniglioni di sostegno nelle aree più critiche della casa (bagno, scale, ecc.)?

La collocazione dei mobili lascia spazio sufficiente per camminare comodamente?

Le calzature dell’assistito sono comode e dotate di suola antiscivolo?

Qualche suggerimento

1. Quando pulisci la casa non lucidare i pavimenti e non utilizzare la cera. Evita anche detergenti che rendano particolarmente liscio il pavimento e controlla che l’assistito non cammini su superfici ancora umide.

2. Assicurati che l’assistito indossi calzature sicure, che calzano bene; preferibilmente scarpe chiuse con suola antiscivolo.

3. Non lasciare oggetti o fili sul pavimento, assicurati che l’assistito camminando non trovi ostacoli.

4. Consiglia di installare piccole luci per la notte.

SI

SI

SI

SI

SI

NO

NO

NO

NO

NO

LA SICUREZZA SUL LAVORO

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LA DEAMBULAZIONE

La persona anziana può avere diverse difficoltà nella deambulazione, ma è importante assi-sterla per garantirle tutta l’attività fisica che può sostenere in sicurezza. Ecco quindi alcuni consigli per aiutarlo nei movimenti.

1. Poniti di fianco all'anziano sul lato in cui l'assistito ha meno forza e con una mano sorreggilo sotto l’ascella, con l’altra mano tienigli la mano dallo stesso lato dell’ascella;

2. Poniti di fianco all'anziano sul lato in cui l'assistito ha meno forza e cingigli la vita con un braccio, mentre con l'altra mano prendi la mano dello stesso lato (in cui ha meno forza).

Altre modalità di aiuto:

1. Cammina davanti all'assistito sostenendolo e offrendogli i tuoi avambracci come appoggio.

Come aiutare l’assistito seduto ad alzarsi

1. Poniti di fronte all'anziano.

2. Invita l’assistito a spostare il bacino in avanti e ad appoggiare le sue braccia alle tue oppure cingi l’anziano sotto le ascelle con entrambe le braccia, invitando lo stesso ad aggrapparsi ai tuoi fianchi.

3. Fai piegare il busto in avanti.

4. L’assistito così si alzerà agevolmente.

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Come aiutare l'assistito sdraiato a sedersi sul letto

1. Aiuta l'assistito a girarsi sul fianco e a piegare le gambe; per non sovraccaricare la tua schiena e per procedere correttamente, piega la gamba più lontana dell'assistito (l'altra rimane estesa) e il suo braccio più lontano sul petto. Poi poni una mano sulla spalla dell'assistito e una sull'anca e giralo.

2. Poni un braccio sotto la spalla dell'assistito e metti l'altro braccio sotto le sue ginocchia, portando le sue gambe oltre il bordo del letto;

3. Accompagnando il doppio movimento, del busto verso l’alto e delle gambe verso il basso, il peso delle gambe che scendono aiuterà il busto a salire e l’assistito sarà facilmente seduto.

Ausili per la deambulazione

1. Gli ausili per la deambulazione, nella cui categoria rientrano deambulatori / girelli, stampelle e bastoni, sono ausili studiati per aiutare le persone a mantenere la posizione verticale quando si cammina e hanno come primi obiettivo quello di fornire sostegno ed equilibrio fisico, sia migliorando la stabilità motoria dell’utente, sia riducendo il peso a carico degli arti inferiori, sia favorendo la deambulazione stessa

LA DEAMBULAZIONE

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L’ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

L’assistente famigliare non è né un medico né un infermiere. Ciò significa che non deve arrogarsi o assumere la responsabilità di un professionista della medicina. L’assistente famigliare, però, ha un ruolo importante nella vita dell’assistito, quindi deve poter attuare al-cuni semplici interventi di base, come misurare la temperatura, riconoscere un’emergenza, applicare le prescrizioni del medico, gestire la quotidianità di alcune malattie croniche come l’Alzheimer, la demenza senile o il Parkinson.

Come misurare la temperatura

La febbre è un meccanismo di difesa immunitaria ed è uno dei sintomi di quando una perso-na non sta bene. Si considera febbre una temperatura corporea uguale o superiore ai 37°C. Va comunque considerato che è normale una variazione della temperatura, nel corso del giorno, di circa 0,5°C.

1. Quando misuri la temperatura dell’assistito, scrivi la temperatura su un diario.

2. Puoi misurare la temperatura con due metodi: per via orale (ponendo il termometro in bocca sotto la lingua, con la bocca chiusa per 4 minuti o secondo le istruzioni del termometro), o attraverso l’ascella, mezzo meno preciso perché più influenzato dall’ambiente (in questo caso, comunque, il termometro deve essere messo sotto l'ascella per 10 minuti o secondo le istruzioni del termometro).

3. Igienizza il termometro con l’alcol dopo ogni uso.

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Come misurare la pressione arteriosa

La misurazione della pressione arteriosa non è compito dell’assistente famigliare, ma pos-sono esserci situazioni in cui l’automisurazione può essere richiesta. In tal caso va utilizzato un misuratore elettronico, seguendo attentamente le istruzioni e le indicazioni del medico. Quando possibile, anche per garantire maggiore accuratezza nella rilevazione, è bene ac-compagnare l’assistito in farmacia (rivolgendosi sempre presso la stessa).

1. Misura la pressione sempre alla stessa ora, perché è normale vari nell’arco del giorno. Per la stessa ragione è bene misurarla sempre dallo stesso braccio e nello stesso ambiente (che deve essere tranquillo).

2. Annota su un diario i due valori fondamentali, la pressione sistolica (la massima) e la diastolica (la minima) e, se l’apparecchio lo segnala, il numero dei battiti cardiaci.

3. Confronta i valori del misuratore con quelli che ti ha segnalato il medico come valori di riferimento (perché con l’età spesso aumenta).

Come comportarsi con la persona anziana in caso di caldo eccessivo

1. È necessario bere molto, almeno 2 litri d’acqua, quindi incoraggia a bere il tuo assistito, magari alternando all’acqua tisane, the, succhi di frutta non zuccherati. È meglio evitare caffè, bevande gassate, alcolici o contenenti caffeina. Somministra preferibilmente bevande a temperatura ambiente.

2. Preferisci pasti leggeri: prepara soprattutto piatti a base di frutta, verdura e pesce, evitando, o limitando, fritti, formaggi e carni rosse.

3. Evita che l’assistito esca di casa nelle ore più calde, soprattutto tra le ore 12.00 e le ore 18.00 (soprattutto nel periodo estivo).

4. Mantieni l’ambiente di casa fresco utilizzando un ventilatore o un condizionatore, ma non indirizzarli mai verso le persone e copri l’assistito nelle stanze più fredde.

5. Fai indossare all’assistito abiti leggeri e non aderenti, preferendo il lino e il cotone.

L’ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

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Quando chiamare un'ambulanza

1. In caso di svenimento o incoscienza della persona assistita.

2. Dolori al petto e all’addome.

3. Problemi respiratori evidenti (problemi di respirazione, ecc.).

4. Sanguinamento medio-intenso e/o persistente.

5. Caduta.

6. Compromissione del linguaggio, dolori alla testa.

7. Ustioni.

I numeri di emergenza e schema di chiamata

EVENTO

IncendioFuga gas metanoAllagamento, ecc.

Ordine pubblico

Emergenza sanitaria

Centro antiveleni Centro Antiveleni Pavia 24h/24h

Vigili del Fuoco

Carabinieri - Polizia

Pronto Soccorso

115

112 - 113

118

0382/24444

CHI CHIAMARE N° TELEFONICO

Quando si effettua una chiamata d’emergenza è importantissimo fornire all’operatore le informazioni corrette per permettere ai soccorritori di intervenire tempestivamente e in ma-niera idonea.

L’ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

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Schema possibile chiamata di soccorso

SONOnome, cognome, qualifica

TELEFONO dall’abitazione del/della signor/signoranome, cognome

UBICATA INvia, numero civico, comune, frazione

SI È VERIFICATO descrizione sintetica della situazione

Le prescrizioni del medico: come seguirle

La maggior parte degli anziani segue terapie farmacologiche per curare diversi disturbi. È fondamentale seguire le prescrizioni del medico e somministrare esclusivamente i medici-nali indicati. Non bisogna mai prendere l’iniziativa, ma contattare il medico qualora doves-sero sorgere dei dubbi.

In particolare, durante la telefonata ai numeri di emergenza, bisogna fornire determinate informazioni:

1. Fornisci immediatamente l’indirizzo dal quale chiami e un contatto telefonico (così, anche se dovesse cadere la linea l’operatore potrà inviare i soccorsi).

2. Spiega qual’è l’emergenza (cosa è avvenuto e la gravità della situazione).

3. Dai le generalità dell’assistito e, se si tratta di un’emergenza medica, descrivi sinteticamente la sua situazione.

4. Illustra al’operatore il percorso per raggiungere la casa (soprattutto se si tratta di una frazione o di un luogo non facilmente accessibile).

L’ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

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L’ALIMENTAZIONE

È molto importante che l’assistito, essendo una persona anziana, segua una dieta equilibra-ta e adatta alle sue necessità ed eventuali patologie. Se presenti, segui scrupolosamente le indicazioni del medico, altrimenti segui questi semplici consigli.

1. Proponi all’assistito la carne non più di due volte a settimana, latte scremato, formaggi magri, pasta condita con pomodoro o verdure e pane con moderazione, pesce di frequente, verdure e frutta a sazietà, un bicchiere di vino rosso al giorno.

2. Fai bere all’assistito circa due litri di liquidi al giorno, soprattutto acqua, preferibilmente due bicchieri ogni mattina a digiuno.

3. Proponi cibi ricchi di fibre, sani e utili per una buona funzionalità intestinale, come cereali (magari integrali), legumi, frutta e verdura.

4. Somministra i pasti regolarmente nell’arco della giornata, preferibilmente in orari fissi e seguendo questo schema: tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due snack, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio (a base di yogurt o frutta).

5. Preferibilmente prepara una colazione nutriente, che fornisce energia per tutta la giornata, e una cena leggera che migliorerà il sonno.

6. È importante ricordare che solo il Medico può prescrivere diete specifiche per tipologia di patologia/malattia (che vanno rispettate scrupolosamente).

In pratica

1. Ottieni le istruzioni dal medico e attieniti scrupolosamente alle sue prescrizioni.

2. Non somministrare medicinali non indicati dal medico curante.

3. Conserva correttamente i medicinali (temperatura, umidità, ecc.) e controlla sempre la data di scadenza.

4. Leggi attentamente il foglio illustrativo dei farmaci e, se riconosci sintomi di effetti collaterali, segnalali immediatamente al medico.

5. Non gettare i farmaci con gli altri rifiuti, ma negli appositi contenitori delle farmacie o messi a disposizione dai Comuni.

L’ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

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LA CURA E PULIZIA DELLA CASA

DETERSIVI

AMBIENTE

CUCINA

BAGNO

METTERE IN ORDINE

RIFIUTI

• Non usare quantità eccessive di detersivo perché non è necessario e così sarà più facile anche risciacquare• Segui sempre le istruzioni in etichetta.• Utilizza i detersivi con attenzione, perché molti contengono elementi nocivi.

• Apri quotidianamente le finestre per cambiare l’aria, ma evita di farlo quando l’assistito è presente nella stanza.• In inverno garantisci la corretta umidità dell’aria in casa, ponendo sui termosifoni vaschette d’acqua.

• Pulisci ogni sera il fornello e tutti i piani di lavoro dopo averli utilizzati.• Tieni pulito la pattumiera e cambia ogni giorno il sacchetto.• Mantieni sempre puliti gli strofinacci e le spugne.• Pulisci ogni due settimane il frigorifero utilizzando acqua e aceto (o acqua e bicarbonato) dopo averlo svuotato.

• Tieni puliti i sanitari con creme leggermente abrasive, ponendo particolare attenzione al wc, che oltre ad essere pulito deve essere igienizzato con la candeggina.• Utilizza spugne di colori diversi per non confonderle (è importante non usare la stessa spugna per il wc e per gli altri sanitari). Non utilizzare detersivi che rendono i pavimenti troppo lisci.

• È importante mantenere la casa ordinata, soprattutto onde evitare che l’assistito rischi di incontrare ostacoli, ma accordati con lui su dove e come riporre gli oggetti, così che li possa trovare.

• Preferibilmente fai la raccolta differenziata, soprattutto dove è espressamente richiesto. Informati presso il comune di residenza o l’azienda incaricata di ritirare i rifiuti.

Alcune indicazioni

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L’ALZHEIMER E LE MALATTIE COGNITIVO-DEGENERATIVE

La malattia di Alzheimer, come il Parkinson e la demenza senile, è una patologia degenera-tiva che interessa numerose sfere della vita della persona anziana e che è bene conoscere nelle sue manifestazioni più comuni, per interagire al meglio con l’assistito.

Le manifestazioni principali (sintomi)

Difficoltà a ricordare

1. avvenimenti (es. cose e fatti avvenuti da pochi giorni o da poche ore, gli impegni);

2. nomi (es. nome dell’assistente famigliare, di conoscenti, ecc.);

3. come si fanno le cose (es. vestirsi nella giusta sequenza, ecc.);

4. come si usano gli oggetti (es. l’uso del cucchiaio al posto della forchetta, ecc.).

Difficoltà nel linguaggio

1. l’assistito malato fatica a ricordare i nomi degli oggetti, utilizza i termini sbagliati; inizia a utilizzare sempre più di frequente espressioni come “questo/a” o “la cosa”;

2. l’assistito manifesta problemi cognitivi e comprende con maggiore difficoltà ciò che gli viene detto.

Cambiamenti di personalità

Le malattie neurodegenerative influiscono spesso anche sulla personalità e alterano i com-portamenti abituali:

1. possono insorgere maggiore agitazione e/o aggressività;

2. può diminuire l’autocontrollo e diventano più frequenti i cambiamenti di umore e reazioni forti (euforia, pianto, ecc.) anche senza un motivo apparente.

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Altri sintomi

1. wandering: è il girovagare, il camminare continuamente sia di giorno sia di notte;

2. l’incontinenza, l’insonnia, lo scambio dei ritmi sonno-veglia;

3. l’iperattività, o, al contrario, l’apatia (l’assistito si disinteressa di tutto ciò che lo circonda);

4. la perdita di inibizioni, con comportamenti troppo famigliari anche nei confronti di persone sconosciute

5. il timore di essere osservato/spiato, con crescita dei sospetti.

Che cosa fare

In tutti questi casi è importante dimostrare molta pazienza, cercando di aiutare l’assistito nelle attività quotidiane, senza però sostituirsi a lui. L’aiuto, infatti, deve essere limitato ai gesti che l’assistito non riesce più a svolgere autonomamente, per cercare di conservare il più possibile le sue capacità residue.

Suggerimenti:

1. crea un ambiente tranquillo, riducendo le situazioni di rischio;

2. coinvolgi l’assistito nelle attività quotidiane meno complesse e meno faticose, incoraggiandolo e lasciandogli il tempo di cui ha bisogno; per aiutarlo lascia in vista solo gli oggetti che occorrono per svolgere quell’attività;

3. pianifica sempre tutte le attività, creando un programma giornaliero e settimanale a cui attenersi, così da creare abitudini stabili; può essere utile anche fare un calendario delle attività del giorno e appenderlo in un luogo dove l’assistito possa sempre vederlo facilmente.

L’ALZHIEMER E LE MALATTIE COGNITIVO-DEGENERATIVE

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Come gestire le manifestazioni di aggressività del paziente demente: alcuni consigli

1. Le manifestazioni di aggressività non sono veramente rivolte a te, ma sono una manifestazione di disagio e paura, quindi evita di sgridare il malato o di rispondergli “a tono”.

2. Evita il più possibile situazioni che possano essere percepite come minacciose dall’assistito.

3. Non contraddire l’assistito.

4. Mostra sempre un atteggiamento rilassato, calmo e rassicurante.

5. Crea delle distrazioni per l’assistito.

6. Cerca di identificare le cause delle manifestazioni di aggressività, così da evitare che si ripetano.

7. Utilizza il contenimento fisico solo quando strettamente indispensabile e se autorizzato dal medico curante.

L’ALZHIEMER E LE MALATTIE COGNITIVO-DEGENERATIVE

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