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Aspetti ultrastrutturalidell'epidermide di Bufo bufo(L.)Gastone Bani aa Istituto di Anatomia Comparata dell'università diFirenzePublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Gastone Bani (1964) Aspetti ultrastrutturali dell'epidermide diBufo bufo (L.), Bolletino di zoologia, 31:2, 859-865, DOI: 10.1080/11250006409441118

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GASTONE BANI Istituto di Anatomia Comparata dell’univereiti di Firenze

Direttore: Prof. E. PAVOA

Aspetti ultrastrutturali dell’epidermide di Bufo bzJo (L.) *

(Con 2 tav. f. testo)

Ho preso in esame l’epidcrmidc rli Bufo, per ricercarvi clifferenze morfologiclie regionali, tra epidcrniide clorsale e ventralc, c ainbientali, tra animali ad habitat terrcstrc ed altri legati alla vita acquatica clurante il period0 riproduttivo.

Ho conclotto le osservazioni su eseinplari adulti e dei due sessi, effettuando la fissazione in acido osmico all’l O/o (in tampone a fosfati 0,Ol bI a pH 7,6, second0 BIILLOWIC) e l‘inclusione in Epon 812.

1) Animali legati alla vita acquatica - Nell’cpidermide ven- trale, le cellule basali mostrano nuclei dal contorno irrcgolare e cia1 contenuto non oniogenco, con zolIe piii osniiofile aclcloesate alla iiieni- brana nucleare. I1 citoplasma conticne filariicnti varianiente orientati. raccolti in fascetti, alcuni dei quali coiivergono verso (lei deernosomi. Le cellule intermedie, clie sono scde cli una cliffercnziazione crescente inan mano clie si procedc verso gli strati piit superficiali, acquistano presto una morfologia peculiare. I1 nucleo assume un contorno quasi regolar- mente sfcroiclale e il contenuto nucleare divienc omogeneo ; in qucsto campo nuclcarc uniforme spicca per opaciti un voIuminoso nuclcolo. Nel citoplasnia, i tonofilamcnti appaiono auiiientati in iiioclo vistoso e pih cliiaramente aggregati in fascctti. I limiti tra le cellule ei fanrio piit anfrattuosi e di pari passo crcsce il nuiiiero (lei clcsmosoini. Poi, nelle cellule dei piani piii prossiiiii a1 corneo, l’acccntuata anfrattuosith rlci liniiti, m e s a in evidenza dalla straordinaria frcquenza clci desmosonii, si acconipagna ad un notevole sviluppo cleglispazi intercellulari, i quali costituiscono neI Ioro insieme un vcro sistenia labirintico intcrstiziale. A1 limite tra malpighiano c corneo tale sistcina comunica can una sorta di camera parallcla alla superficie, clie scpara ncttaniente i due strati. I piinti di congiunzione clie attravcrsano la camera sono rapprescntati

* Laroro esegiito con un contributo del C. N. R.

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da desniosomi curvilinei, aventi eoncavit; rivolta verso la superficie. Nel corneo, per 10 piii costituito cia c~iic piani cellulari, i filaiiicnti cIi ellera- tina occupano tiitto il volume clelle ccllule, fornianclo tin feltro continuo cli fasci ail anclamento alternato, piii o meno perpenclicolari tra loro. Coni’d noto, Ic cellule epiclermiclie entrano in rapporto alternantlo tratti piii sottili della meni1)rana plasmatica, varianicnte tortuosi e clistanxinti, eon tratti piii spessi, rettilinei e parallcli, clie si affrontano a costittiire i clcsmosonii. Nelle cellule cornee invcce le incnibranc plasniaticlie ap- paiono uniforiiieincntc spcsre e dccorrono prcseoclid parallele tra 1010,

aieelid lo spazio interposto i: di spessore costante. Ncl corneo iiioltre si verifica iina ricluxione sensibile clelle superfici ccllulari, poielid clai liiniti niolto conroluti clelle cellule interlneclie si passa a liiiiiti seiiiplicemcntc ondulati.

Nell’epitlermide clorsalc, Ic ccll~ilc 1)asnli non differiscono elalle corrisponrlcnti clcll’epiclcrniide vcntralc. M a la corrispontlcnza si at tenun per le celliilc clello strato intermeclio, die, anxichi: assiiiiiere iiiorfologia propria, riniangono piuttosto siniili alle basali : il contorno (lei nuclei si tiianticnc irregolarc c il Ioro contenuto clisoiiiogcneo ; le tonofibrille appaiono piii cliffuse, nienn tciiclenti a riunirsi. in fitscetti ; gli spazi intercellulari non raggiungono 1111 grnnde sviliippo ; la frequenza con la quale i liiiiiti celltilari si inipegiiano in clesiiiosonii 2: scnza tlul~bio inferiore, in confront0 all’epiderniicle ventralc. Ln camera sottostante a1 corneo, semprc interrotto (la cleeniosolni curvilinci, non presenta invece variazioni notevoli ; senipliceaiente i: piii aiiipia, pravvista cli inflessioni piii cstese in profoncliti.

Tra epitlerniitlc vcntralc c tlorsalc esistono clunqne clifferenzc iiia-

nifestc tra i rispettivi strati intcriiiecli.

2) i f rtiriioli ad Iiolitut terrestrc - Nell’epiclertnide ventrale, le cellule Ijasali lianno nuclei clal contorno irregolare e dal contenuto oniogcneo. Tra cli essc, vi 2: 1111 notevolissinio sviluppo clegli spaxi intcrcellulari, otteniito non tiinto per I’anfrattuositi (lei liiiiiti, quanto per I’effettiva distanza tra iina celiuh e I’uItra. I\Icno die liingo lu siia siiperficic profoncla, ogni celliila 2: contoraata cln nn anipio inter- atixio, cnntenente iin iiiezzo perfettaiiientc trasparente. I poclii punti cli contatto tra cellule sono costituiti (la propaggini cli fornia irrego- Inre, d i e teriiiinnno in desmosoiiii, sui cpi l i cli rado si verlono cliiara- mente convergerc i fascctti t l i tonofilainenti. Quest0 tlistacco tra Ic cellirle si manticnc notevole Ira le intermedic clic sovrastano l’assisc Jmale, le tjuali Conservano i caratteri morfologici clegli eleiiicnti pro-

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fondi, salvo un increment0 della differcnziazione fibrillare e la ten- dcnza dcl nucleo acl assiiniere un contorno piii regolare. Lo sviluppo dcgli spazi interccllulari si attcnua progrcssivamcnte inan mano clie ci si avvicina alla supcrficie, finclii! nellc ccllule intcriiietlic sotto- stanti a1 cornco non esistono piit spazi. A qucsto livcllo Ic nienil~rane plarrnaticlie clccorrono strettanicntc aclclos.catc. Entro le cellale, & evi- tlentc l’anuiiicnto ulteriore dcllc tonofibrille, stipatc in fascctti inanifc- stanicntc piii opaclii. La tenclcnza alla iicluzione clcgli s p z i intercel- lulari riccve una coiiferina a1 liiiiitc trii iiialpigliiano e corneo. o w la caiiiera prescnte ncll’aninialc ad Iiabita t acquatico i: quasi sconiparsa, coi clue strati in strctto rapporto tli contiguith c sl)csso ad iiniiictliato contatto. Lo strato corneo non xnostra particolariti notevoli ; csso seni- mai guadagna in coiiipattezza, per un’aunicntata clcnsiti (lei fasci sclcroprolcici.

Nell’epiclerniide dorsale, gIi spazi intercclliilari t ra i piani pro- fondi lianno anipiezza niinorc che ncl ventre. Conic ncl vcntrc, in cor- riepoiidcnza clci livclli supcriori clello strato intcrinctlio, Eli spazi si ritlucono c iicllc cellule sottostanti a1 cornco scoiiipiono. Ilcsitiua pcrh, sotto a1 cornco, la cainera, nncora attraversatu CIS clcsiiiosoiiii curvilinci. La Iircscnza dclla camcra, clic si piih consitlcrare asscntc nel vcntrc, i: il clato clic iricglio contracldistinguc l’cpiclcrinidc tlorsalc clalla vcntralc. Per il rcsto, non vi sono tliffcrcnze rcgionali iiianifeste c si pub dire clic l’intcra cpiclerinicle clcll’aninialc a vita tcrrcstre pos- siccle ciiratteri uniformi.

* * * Considerando ora le differcnze tra l’animale a vita acquatica e

cluello a vita terrcstre, a niio avviso il dato piii importante i: clie si ha, mi due casi, iina tlistriliuzione invcrtita clegli spalei interccllulari. Ncll’am1)icntc acquatico, l’cpiclcriiiicle inostrn uno sviluppo crcsccnte clcgli spazi, tlagli strati prolontli ai supcrficiali. Nell’acclua, clcvc esscr cospicuo l’apporto tlcllr? cute alla rcspirazione; c forsc v i sono basi iiiorfologiclic sdficicnti, per affcriiiare dier oltre ail un flusso rli so-

stanze dal dernia, pcr fini trofici, re nc i: uno inverso. clalla snperficie in profonditi, legnto allo scambio gassoso. Durantc la vita tcrrcstre, a1 contrario, gli spazi intercelliilari sono niassinii negli strati prossiiiiali c sconipaiono in quclli sottostanti al cornco. La vita in rcginic atmo- sfcrico richiede rll’animalc, assai hen adattato ad cssa, buon econo- niizzatorc cli acqua, un’epirlcrmitlc prcssocclii: inipcrnieabile. Inoltre,

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lo sviluppo dei polnioni E tale, da far ritenere non dcterniinante il contrihuto dclla cute alla respirazione. In queste condizioni, eembra consentito soltonto un flusso di sostanze clal cleritta nll’epiclerinidc, c 18 compattezza degli strati superficiali pub ceserne la prova.

R I A S S U N T O

Nell’animale che conduce vita acqiiatica esietono differenze rilevanti tra I’epidcrmidc dorsale e ventralc, a cariro clegli strati intcrnicdi. In qucllo a vita terrcstrc, invert, non si riscontrano cliffercnze regionali altrettanto manifeste.

Xel confronto tra Iiabitat arquatiro e terrcstrc, emerge che I n variazione dclle eondizioni anibicntali non cletcrmina modificazioni rpprczzahili nrl grado di clieratiiiizznzioiie, IBensi influisce sopmtirtto sni rappnrti tra cellole ntliarrnti : nssia, nella vita terrestre rispcttn alla acquatica vi sono ncll’epirlcrmide epazi interrellnlnri assai pifi anipi in profonclitl e mcno ampi in snprrficie, rnn mag- gior compattezza clegli strati superficiali.

S U RI $I A R Y

Toad epidermis from dorsal and ventral skin s l io~ t .~ rather considerable diffe- rences wlicn studied in specimens living in water at reproduction time. In sum- mer, dicn terrestrial life is rcsnmecl, tliese regional differences become greatly attenuated. Life in water or on the ground &ICS not dctcrmine large diffcrcncc.s on the degree of cheratinisation, Iiut affects rather strongly intercellular con- nections in Iioth germinal and malpighian laycrs. During terrestrial life intercel- liilar spaces are wider on depth than in the cells laying immediately below the stratum corneum. This disposition is quite reversed during aquatic life,

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BOLLETTINO DI ZOOLOCIA - Vol. XSXI, fasc. 11, (196.1)

B A N I G. - Aspetti ultratlrutturali de:l'e>idermide di Bufu brrfo (1.1

TAV. TT.

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SPIEGAZIONE DELLE TAVOLE

TAV0I.A I

Fig. 1 - Epidermicle vcntrale cli animale a vita arquatira. Porzioni di cellnle clegli strati internicdi, con limiti anfrattuosi e spazi interccllulari notevoli. II niirleo lia iin rontorno rcgolare e un con- tcnuto omogeneo ; i d ritoplasma, in rase avanzata la diffeerenziazione fibrillarc. 6200 X.

Fig. 2. - Epidern~ide ventrale di aninialc a vita acquatica. Ccllula clcllo strato lmale, con niiclro a c ntorno irrcgolarc c conte- nente zollc osntiufile, per lo piii addossatc alla nicmbrana nuclcarc. Sono niarrati gli ingrananicnti trr Ie ccllule, nir relativi ria lo svi- luppo dcpli s p z i intrrwllnlari rlic la frequenza (lei clrsmosomi. In parte del Into inferiore. la memlirana basale contorna la superficie pla- smatica profonda. MOO X .

P

TAVOLA I1

Fig. 3. - Epidermielr vrntrale di animale a vita terrestre. Porzioni cli clue celltile clegli strati intermetti; si noti il rapport0 di stretta rontigniti, clie cletermina I’asscnza di epnzi intrrrellnlari e renele poco manifrsti i liniiti. 10600 X.

Fig. 4. - Epiclcrmide ventrale cli aniniale a vita terrcstrc. E’ rolpita qnasi pcr intero una celliila Iiasale, con nnrlcu clal con- tcnntn omogeneo. In ericlenza, sopratutto, lo straordinaria svilnppo de- gli spazi intercellnlari, coneeguente alla effettivo distanza tra una cellula e l’altra. 8000 X. D

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