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ASPETTI AMBIENTALI – INTERCONNESSIONE CON LE NORMATIVE URBANISTICHE ED EDILIZIE. RIGENERARE AREE AD ALTA COMPLESSITA’:I SITI INQUINATI
26 Marzo 2019VARISCO SERGIO
D.G. Ambiente e ClimaStruttura Bonifiche
introduzione al tema
La disciplina che governa la bonifica dei siti contaminati, interagisce in particolare con
quattro sfere di interesse:
• l’aspetto strettamente ambientale
ed ecologico;
• l’aspetto urbanistico-territoriale;
• l’aspetto economico-finanziario;
• l’aspetto giuridico-legale
RIGENERAZIONE URBANA
Aree censite nell’Anagrafe
Regionale dei siti da bonificare
Tot. 5309 siti- Bonificati 2014
- Contaminati 865
- Non contaminati 1030
- Potenzialmente Contaminati 1400
Agg. Giugno 2017 – Dati RL
anagrafe regionale
RIGENERAZIONE URBANA
contesto di riferimento P.R.B. 2014
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
Percentuale
30,46
19,26
21,04
3,012,05
7,24
5,60
0,820,41
1,64
8,47
Siti contaminati per origine della contaminazione
aree dismesse
aree industriali attive
stoccaggio/adduzionecarburanti
impianti gestione rifiuti
discariche autorizzate
discariche incontrollate /abbandoni rifiuti
rilasci accidentali di sostanze
aree agricole
spagliamento reflui fognari
attività minerarie/estrattive
altre tipologie
Origine della Contaminazione
Fonte dati: AGISCO – informazione disponibile 90% dei siti contaminati
4
RIGENERAZIONE URBANA
Tipologia del sito Dimensioni aree
aree dismesse 30,79 %aree industriali attive 46,31%stoccaggio/adduzione carburanti 3,28 %impianti gestione rifiuti 0,75 %discariche autorizzate 3,78 %discariche incontrollate / abbandoni
rifiuti4,71 %
rilasci accidentali di sostanze 1,57 %aree agricole 0,08 %spagliamento reflui fognari 0,04 %attività minerarie/estrattive 1,32 %altre tipologie 7,37 %TOTALE 100 %
5
Dimensione aree contaminate per tipologia di siti
Fonte dati: AGISCO – informazione disponibile 75% dei siti contaminati
contesto di riferimento P.R.B. 2014
RIGENERAZIONE URBANA
RIGENERAZIONE URBANA
riferimenti normativi pregressi
1980 in Lombardia l.r. n. 94/80 chetratta anche di bonifica delle discariche
1995 - Piano regionale di bonifica dellearee contaminate (D.G.R. V/66818 del11.4.1995) *
1996 in Lombardia con DGR VI/17252vengono fissati gli “standard di qualitàdei suoli”
1997 D.lgs. 22/97 (decreto Ronchi)prima disciplina delle bonifiche (art. 17)
1999 D.M. 471/99 regolamentoattuativo
* ai sensi del D.M. del 16.5.89, i siti censiti furono
individuati in discariche cessate, stoccaggi, aree
industriali dismesse, sversamenti e spagliamenti sul suolo
d.lgs 3 aprile 2006, n. 152
Conosciuto anche come Testo Unico Ambientale (T.U.A.) o Codice dell’Ambiente (C.A.)
PARTE PRIMA - Disposizioni comuni e principi generali
PARTE SECONDA - Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per lavalutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC)
PARTE TERZA - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tuteladelle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche
PARTE QUARTA - Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati
PARTE QUINTA - Norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni inatmosfera
PARTE QUINTA bis - Disposizioni per particolari installazioni
PARTE SESTA - Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all'ambiente
RIGENERAZIONE URBANA
iter di bonificaProcedure operative ed amministrative (art. 242)
I livelli di approfondimento tecnico-progettuali in un iter di bonifica sono i
seguenti:
Misure di Prevenzione - Messa in Sicurezza d’Emergenza (MISE)
Indagine Ambientale preliminare
Piano della Caratterizzazione
Analisi di Rischio Sito Specifica
Progetto Operativo di bonifica
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indagine ambientale preliminare
Le indagini preliminari possono essere eseguite dai soggetti
obbligati/interessati:
ai sensi dell’art. 242 comma 2 del D.lgs. 152/2006
ai sensi di regolamenti comunali (regolamenti locali d’igiene o regolamenti
edilizi)
a seguito piano rimozione rifiuti abbandonati (comma 2, art. 239 del D.lgs.
152/2006)
a seguito di dismissione/rimozione di serbatoi interrati (Linee Guida Tecniche di
ARPA)
a seguito di chiusura/cessazione di attività di impianti di gestione rifiuti (come
previsto dalla specifica autorizzazione)
oppure per iniziativa di Parte (esempio nei casi di compravendita)
RIGENERAZIONE URBANA
introduce un sistema misto:
Art. 240 (definizioni) …
CSC (concentrazione soglia di contaminazione): i livelli di contaminazione delle
matrici ambientali, fissati in all. 5, che costituiscono valori al di sopra dei quali è
necessaria la caratterizzazione del sito e l’analisi di rischio sito specifica e/o la
bonifica qualora la Parte decida di assumere le CSC quali obiettivo di bonifica
CSR (concentrazione soglia di rischio): i livelli di contaminazioni delle matrici
ambientali da determinare con l’applicazione della procedura di analisi di rischio sito
specifica, il cui superamento definisce il sito come contaminato e quindi sono
richiesti interventi di bonifica
…. la necessità di bonifica è determinata dalla valutazione del rischio
sito specifico del singolo sito
d.lgs 3 aprile 2006, n. 152
RIGENERAZIONE URBANA
nell’allegato 5 alla parte quarta –
Titolo V le concentrazioni soglia di
contaminazione nel suolo, nel
sottosuolo e nelle acque sotterranee
in relazione alla specifica destinazione
d’uso delle aree.
la qualità del suolo - CSC
Tab 1
Colonna A – Siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale
Colonna B – Siti ad uso commerciale e industriale
Le destinazioni d’uso previste dal PGT devono essere ricondotte dal comune a
una delle due colonne di cui sopra secondo un utilizzo per similitudine o per
prevalenza.
RIGENERAZIONE URBANA
analisi di rischioL'analisi di rischio è uno strumento che consente di valutare, in via quantitativa, i rischi
attuali o potenziali per l’’uomo e per l’ambiente connessi alla presenza di inquinanti
nelle matrici ambientali (AdR sanitario-ambientale).
Per l’applicazione dell’AdR occorre definire il Modello Concettuale del Sito (MCS),
basato su 3 elementi principali:
1) la sorgente di contaminazione;
2) i percorsi di migrazione degli inquinanti attraverso le matrici ambientali;
3) i bersagli o recettori della contaminazione nel sito o nel suo intorno.
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analisi di rischio
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Concentrazione Soglia di Rischio CSR
E’ definita come il valore massimo ammissibile, in corrispondenza di ogni sorgentesecondaria di contaminazione, che consente di abbassare il livello di rischio ad unvalore accettabile per il recettore esposto.
Le CSR sono da determinare caso per caso con l'applicazione della procedura dianalisi di rischio sito specifica.
I livelli di concentrazione così definiti costituiscono i livelli di accettabilità per quellospecifico sito.
Se dall’analisi di rischio si evince che i valori di concentrazione presenti in sito sonomaggiori delle CSR, il sito è contaminato e occorre presentare un ProgettoOperativo di Bonifica che avrà come obiettivo le CSR calcolate.
cosa si intende per bonifica
definizione art. 240: “l’insieme di interventi atti ad eliminare le
fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le
concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e
nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori
delle CSR”
definizione da allegato 3: “la bonifica di un sito inquinato è
finalizzata ad eliminare l’inquinamento delle matrici ambientali o a
ricondurre le concentrazioni delle sostanze inquinanti in suolo,
sottosuolo, acque sotterranee e superficiali entro i valori delle
CSC … o ai valori di CSR …”
RIGENERAZIONE URBANA
progetto di bonifica
Per bonifica di un sito contaminato si intende l’insieme di
interventi atti a:
Rimuovere la fonte di inquinamento
Ridurre la concentrazione dell’agente inquinante nei suoli e nelle acque
sotterranee e superficiali ad un livello inferiore alle Concentrazione Soglia di
Contaminazione (CSC) per la specifica destinazione d’uso del sito o alle
Concentrazione Soglia di Rischio (CSR) come determinate dall’Analisi di Rischio
Sito Specifica
Deve essere chiaro l’obiettivo di bonifica
RIGENERAZIONE URBANA
…..progetto di bonifica
L'autorizzazione sostituisce a tutti gli effetti le autorizzazioni, le
concessioni, i concerti, le intese, i nulla osta, i pareri e gli assensi
previsti dalla legislazione vigente.
Il provvedimento di autorizzazione costituisce variante urbanistica e
comporta dichiarazione di pubblica utilità, di urgenza ed
indifferibilità dei lavori. Stabilisce: eventuali prescrizioni
inizio lavori/tempi di esecuzione (devono essere indicati nell’autorizzazione)
entità delle garanzie finanziarie (<50% costo stimato dell'intervento)
RIGENERAZIONE URBANA
certificazione della bonifica
A conclusione della bonifica, la Provincia certifica il completamento
degli interventi di bonifica e la conformità degli stessi al progetto
approvato
La certificazione costituisce titolo per lo svincolo delle garanzie
finanziarie.
Le procedure per il rilascio della certificazione di avvenuta bonifica
sono stati fissati con DGR n. 9/3509 del 2012.
RIGENERAZIONE URBANA
….. certificazione della bonifica
La certificazione di avvenuta bonifica, se previsto dall’autorizzazione
del Comune, può essere rilasciata separatamente per i terreni e per la
falda.
La certificazione per i terreni potrà essere rilasciata qualora sia già
stato approvato e autorizzato il progetto di bonifica della falda.
In questo caso Analisi di rischio sanitaria con valutazione percorso
vapori dalla falda per lo scenario futuro di riuso del sito.
RIGENERAZIONE URBANA
chi sono i soggetti?
• responsabile dell’inquinamento: colui che ha oggettivamente
inquinato l’area o si presume che l’abbia fatto;
• proprietario incolpevole: colui che ha la proprietà del sito; non
ha l’obbligo di bonificare l’area ma ha una sorta di «doverosità»
nell’eseguire gli interventi di bonifica per non incorrere nelle
restrizioni patrimoniali dettate dal Codice ambientale;
• soggetto interessato: colui che ha interesse a realizzare gli
interventi di bonifica, per motivate ragioni.
RIGENERAZIONE URBANA
rilevanza del sito
comunale: siti che ricadono interamente
nell’ambito di un solo comune
regionale: siti che interessano il territorio di più
comuni
nazionale: individuati con decreto del Ministero
dell’Ambiente (art. 252)
RIGENERAZIONE URBANA
SITI DI INTERESSE
NAZIONALE
BOVISA (MI) (declassato)
BRESCIA CAFFARO (BS)
CERRO AL LAMBRO (MI) (declassato)
EX FIBRONIT BRONI (PV)
LAGHI DI MANTOVA E POLO
CHIMICO (MN)
PIOLTELLO - RODANO (MI)
SESTO SAN GIOVANNI (MI)
RIGENERAZIONE URBANA
chi inquina paga.
ma è proprio così?
la mancata bonifica da parte del soggetto obbligato
comporta pesanti conseguenze in termini ambientali ed
economici, in particolare l’esborso di ingenti risorse
finanziarie pubbliche
procedure sostitutive per la bonifica dei siti “orfani”
RIGENERAZIONE URBANA
Finanziamenti regionali 2001/2018 per Provincia
(in migliaia di Euro )
6.552,3022.464,39
1.992,3310.738,31
3.470,59
18.462,02
325,36
75.125,79
43.498,73
40.995,475.917,02
Bergamo Brescia Como CremonaLecco Lodi MonzaBrianza MilanoMantova Pavia Varese
Totale dal 1992 al 2018 – erogati oltre 300.000.000,00 €Fonte Regione Lombardia
RIGENERAZIONE URBANA
Programma regionale di Bonifica delle aree
contaminate – P.R.B.Con dgr n. 1990 del 20 giugno 2014
la Giunta Regionale ha approvato il
programma regionale di gestione dei
rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo di piano
regionale delle bonifiche (P.R.B.) e
dei relativi documenti previsti dalla
valutazione ambientale strategica
(V.A.S.).
Il Piano di Bonifica riporta le azioni
idonee ad attuare la normativa
regionale in materia, con particolare
riferimento alle procedure previste
per l’esecuzione delle attività di
bonifica e per la valorizzazione
ambientale e urbanistica delle aree
contaminate
RIGENERAZIONE URBANA
Definizione delle Priorità di intervento
obiettivi di Piano
Riqualificazione urbanistica
Riduzione dei rifiuti prodotti da bonifica
Gestione inquinamento diffuso
Prevenzione dell’inquina-mento
Nuova procedura per definizione delle
priorità di intervento – modello SER-
APHIM
Riqualificazione ambientale e
urbanistica di aree contaminate e
dismesse
Prevenire i rischi ambientali e sanitari connessi ad attività di gestione di rifiuti
Promozione di tecnologie
innovative / sostenibili di
bonifica
Piano di intervento per le acque sotterranee
• Definizione ruoli e responsabilità
• Protocollo Operativo
• Criteri per la pianificazione economico-finanziaria
• Istituzione dei primi Tavoli tecnici per le aree a inquinamento diffuso
• Definizione di un indice di rischio relativo per la gerarchizzazione dei siti contaminati
• Aggiornamento triennale delle priorità regionali
• Programmazione economico-finanziaria degli interventi
• Azioni di supporto agli Enti locali
• Protocolli di Intesa tra Regione e Comuni
• Scenari di trasformazione urbanistica
• Bandi pubblici per la riqualificazione
• Linee Guida per il riutilizzo e la riqualificazione urbanistica delle aree contaminate -DGR 5248/2016
• Introduzione dell’art. 17 bisdella l.r. 26/2003 (l.r. 24/2014)
• Adozione d’ufficio di misure di prevenzione e precauzione in sostituzione e in danno al soggetto inadempiente
• Definizione di criteri e procedure per il finanziamento degli interventi
• Analisi e promozione di nuove tecnologie di bonifica e di caratterizzazione
• Sperimentazioni «controllate» di tecnologie in situ
• Protocollo di Intesa
• Rapporto biennale sulle tecnologie adottate
31
RIGENERAZIONE URBANA
Riqualificazione urbanistica di
siti contaminati
Riqualificazione urbanistica di
siti contaminati
OBIETTIVO: Promuovere la riqualificazione ambientale e
urbanistica di aree contaminate e dismesse (R.R. 2/2012 )
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• Definizione di scenari di
trasformazione urbanistica
• Protocolli di intese Definizione di
Intese con gli EE.LL. per valorizzare aree
oggetto di bonifica
• Bandi pubblici per la riqualificazione
contestuale alla bonifica
•Linee Guida per il riutilizzo e la
riqualificazione urbanistica delle aree
contaminate - DGR 5248/2016
RIGENERAZIONE URBANA
Studi di fattibilità per la valorizzazione urbanistica dei siti contaminati
Inquadramento territoriale → infrastrutturale, ambientale, insediativo
Anagrafica dell’area → stato di fatto, consistenze edilizie, usi pregressi e
bonifica
Stato di diritto urbanistico → previsioni urbanistiche
Espansioni urbanistiche previste nel contesto → competizione con i siti da
rigenerare
Inquadramento socio-demografico e del mercato immobiliare
Ipotesi di valorizzazione, trasformazione e marketing del sito →
potenzialità immobiliari, contesto, regime urbanistico, ipotesi di trasformazione
degli insediamenti produttivi, stima dei costi per la trasformazione e ricavi dalla
vendita degli immobili
RIGENERAZIONE URBANA
la Regione Lombardia ha proposto forme diincentivazione per sollecitare azioni diriqualificazione e riconversione ambientali deisiti inquinati, indispensabili e necessarie persalvaguardare le risorse ambientali che maicome nel territorio lombardo, sono stateoggetto di pressioni antropiche
• L.R. 12 dicembre 2003, n. 26 art. 21 -(procedure di esproprio, ad evidenza pubblica,concessioni di contributi a favore dei comuni)
• Regolamento regionale 15 giugno 2012n. 2
• Legge regionale 26/2003 art. 21 bis(incremento superficie/volumetria fino al 30%).
• Legge regionale 26/2003 art. 21 ter(Promozione della riqualificazione di sitipotenzialmente contaminati – introdottodalla l.r. 28 dicembre 2017, n. 37 (Collegato2018)
Il bando incentiva i soggetti pubblici e privati, proprietari o in possesso
legittimo delle aree interessate, non responsabili della contaminazione, e i
Comuni che intervengono d'ufficio in processi di riqualificazione
urbanistica delle aree potenzialmente contaminate.
indirizzi regionali
RIGENERAZIONE URBANA
Gli incentivi riguardano, la redazione di Piani della Caratterizzazione e loroesecuzione e gli Studi di fattibilità urbanistico-edilizia, necessari e propedeuticialla riqualificazione e al recupero delle aree potenzialmente contaminate
il bando
Soggetti:pubblici e privati proprietari o comunque in possesso di titolo legittimante la detenzione delle aree interessate, non responsabili della contaminazione;Comuni che intervengano d'ufficio ai sensi dell'articolo 250 del d.lgs. 152/2006.
Risorse messe a disposizione:
€ 500.000 (cinquecentomila euro)
Caratteristiche dell’agevolazione:•50.000 € per la redazione del Piano di caratterizzazione o integrazione/aggiornamento dello stesso;•100.000 € per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione;•25.000 € per la redazione dello Studio di fattibilità urbanistico-edilizia;
ed erogabile in percentuale massima secondo la tipologia di soggetto beneficiario:•100% al soggetto pubblico proprietario o comunque in possesso di titolo legittimante la detenzione delle aree interessate;•50% al soggetto privato proprietario o comunque in possesso di titolo legittimante la detenzione delle aree interessate;•100% al Comune che intervenga d'ufficio.
L’importo erogato sarà da restituire senza interessi a seguito dell’avvenuta riqualificazione urbanistica dell’area.
RIGENERAZIONE URBANA
«Linee guida per il riutilizzo e la riqualificazioneurbanistica delle aree contaminate» – d.g.r. 31maggio 2016, n. 5248
L’Amministrazione comunale deve attuare i seguenti passaggi:
• Classificazione dell’area oggetto di bonifica all’interno degli atti del P.G.T.
• Studio di fattibilità urbanistico-edilizia
• Variante al P.G.T. (eventuale)
• Progetto operativo di bonifica o di messa in sicurezza permanente - Dichiarazione
di pubblica utilità
• Iscrizione dell’onere reale
• Stima del valore dell’area
• Procedura di esproprio
• Bando ad evidenza pubblica
• Aggiudicazione
• Presentazione del piano urbanistico attuativo da parte del soggetto aggiudicatario,
in coerenza con l’intervento di bonifica dell’area
RIGENERAZIONE URBANA
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Al fine di garantire la massima contestualità del progetto operativo di bonifica o di messa
in sicurezza permanente con il piano attuativo, è necessario che quest’ultimo dettagli nei
suoi elaborati
• la realizzazione di piani interrati (profondità, localizzazione, caratteristiche costruttive, destinazioni),
• l’esatta dislocazione sul sito delle funzioni (residenza, commercio, uffici, aree verdi, funzioni ricettive,
produzione, attrezzature pubbliche, parcheggi),
• le aree permeabili e quelli impermeabili,
• le caratteristiche costruttive delle fondazioni degli edifici,
• l’esatta dislocazione e le caratteristiche costruttive e tecniche delle reti di sottoservizi pubbliche e
private previste in sottosuolo,
• il cronoprogramma dei diversi interventi edilizi, anche in considerazione del progetto operativo di
bonifica.
Il piano attuativo deve essere altresì accompagnato da norme tecniche che vincolino la
progettazione esecutiva degli interventi edilizi al rispetto dei contenuti di cui sopra e in
riferimento agli specifici contenuti del progetto operativo di bonifica o di messa in sicurezza
permanente. Inoltre nelle norme deve essere chiaramente esplicitato che l’avvio dei lavori
edilizi potrà avvenire solo a seguito dell’emissione del certificato di avvenuta bonifica da
parte degli Enti preposti, anche per lotti funzionali ove previsti.
RIGENERAZIONE URBANA
….. spunti di riflessione
Norme ambientali e norme urbanistiche sono allineate?
la certezza dei tempi e la garanzia della buona conclusione degli interventiambientali/edilizi sono elementi fondamentali, in particolare per gli operatori chevogliono investire nel recupero e nella rigenerazione di aree dismesse oggetto dibonifica
•Necessità di un coordinamento tra norme ambientali e norme urbanistiche
•Necessità di una semplificazione delle norme urbanistiche e ambientali
•Necessità di una maggiore conoscenza e programmazione del territorio a
livello locale (incertezza sugli obiettivi da raggiungere)
•Necessità che le limitazioni d’uso derivanti dallo stato qualitativo delle matrici
ambientali (suolo, sottosuolo e acque sotterranee) in relazione allo stato di
potenziale contaminazione, di contaminazione a seguito di analisi di rischio, di
bonifica e di sito bonificato siano indicate nel Piano delle Regole
•Necessità di un maggior coordinamento tra pubblico e privato attraverso
l’utilizzo di strumenti di concertazione quali Accordi di Programma e protocolli
d’intesa (per le aree di particolare complessità ambientale e territoriale)
RIGENERAZIONE URBANA
OBIETTIVO: Riduzione dei rifiuti prodotti nel corso degli
interventi di bonifica
Sperimentazione tecnologie di bonificaSperimentazione tecnologie di bonifica
• Analisi e promozione di nuove
tecnologie di bonifica e di
caratterizzazione
• Sperimentazioni «controllate» di
tecnologie in situ in aree a
finanziamento pubblico
•Rapporto biennale sulle tecnologie
adottate in Lombardia
• predisposizione di un Atto di indirizzi
finalizzato a promuovere tecnologie a
ridotto impatto ambientale
RIGENERAZIONE URBANA
40
0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%
Altra tecnologia
Air Sparging (+ Biosparging)
Attenuazione naturale
Barriere reattive
Biopiles
Biorisanamento
Bioventing (BV)
Desorbimento termico
Fitorisanamento
Incenerimento
Landfarming
Ossidazione/riduzione chimica
Pump and Treat (P&T)
Rimozione e smaltimento terreno
Soil flushing
Soilwashing (SW)
SVE-SV
Utilizzo di batteri
15,4%
7,7%
2,6%
7,7%
2,6%
12,8%
35,9%
2,6%
12,8%
4,8%
4,4%
0,8%
0,1%
0,9%
0,9%
5,3%
0,2%
0,1%
0,3%
0,6%
0,9%
7,4%
62,0%
0,2%
0,5%
9%0,5%
SIC SIR
Tecniche di bonifica in Lombardia
Dicembre 2014Fonte dati AGISCO
Excavation, off-site disposal facilitiesExcavation, off-site disposal facilities
Soil Vapor ExtractionSoil Vapor Extraction
BioventingBioventing
Procedure comunali
Procedure regionali
Procedure comunali
Procedure regionali
Air Sparging (+ Biorsparging)Air Sparging (+ Biorsparging)
Natural AttenuationNatural Attenuation
Pump & TreatPump & Treat
RIGENERAZIONE URBANA
….. spunti di riflessione
La sperimentazione delle tecnologie innovative è utile nei processi di
rigenerazione?
• Minori impatti ambientali• Riduzione dei costi degli interventi • Scenario diversificato e maturo dell’offerta tecnologica• Affidabilità dimostrata dalle sempre più numerose applicazioni
•Necessità di una maggiore azione di comunicazione e formazione
• Necessità di vincere le perplessità degli Enti locali e di controllo per
l’autorizzazione di tali interventi (problema del consenso: bonificare non vuol
dire ripristinare l’area allo stato zero)
•Necessità di una maggiore sviluppo di tecnologie di bonifica che oltre ad
abbattere i costi di bonifica favoriscano la riduzione dei tempi di bonifica
(“scavo e porto via” è il più veloce ma anche il più costoso)
RIGENERAZIONE URBANA
Grazie per l’attenzione
D.G. Ambiente e Clima
Struttura Bonifiche
Sergio Varisco
RIGENERAZIONE URBANA