ASP Carlo Sartori Programmatico 2016... · 2016-11-11 · Per l’anno 2016 e il triennio 2016/2018...

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1 PIANO PROGRAMMATICO 2016 -2018 Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n 26 del 31/05/2016 ASP Carlo Sartori

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PIANO PROGRAMMATICO 2016 -2018

Allegato alla deliberazione del

Consiglio di Amministrazione

n 26 del 31/05/2016

ASP Carlo Sartori

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Piano Programmatico 2016/2018

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Sommario

1. PREMESSA ..............................................................................................................................3

2. ANALISI DEL CONTESTO .......................................................................................................5

3. CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI SERVIZI GESTITI ..................................................10

4. LINEE DI INDIRIZZO ............................................................................................................12

5. OBIETTIVI STRATEGICI ANNO 2016 .................................................................................12

6. OBIETTIVI OPERATIVI DI AREA.........................................................................................13

7. EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO DELLA GESTIONE: SITUAZIONE ATTUALE E RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO ......................16

8. PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE E MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE STESSE ...................................................................................................17

8.1 La programmazione delle risorse...............................................................................17

8.2 Piano di formazione triennale.....................................................................................19

9. INDICATORI E PARAMETRI PER LA VERIFICA .................................................................20

10. PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ................................................................................................................................20

11. PIANO TRIENNALE PER L’INDIVIDUAZIONE DI MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELL’UTILIZZO DELLE DOTAZIONI STRUMENTALI, DELLE AUTOVETTURE DI SERVIZIO, DEI BENI IMMOBILI (ART.2, COMMA 594 DELLA L. n. 244 DEL 24/12/2007) ........................................................................................................................21

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1. PREMESSA Per introdurre il Piano Programmatico di ASP 2016/2018 può essere utile fare un passo indietro, riepilogando gli avvenimenti degli ultimi mesi. La promulgazione della LR 12/2013, relativa all’unitarietà delle forme pubbliche di gestione, ha trovato in Val d’Enza un contesto già proiettato al raggiungimento degli obiettivi regionali, avendo individuato l’ASP come un contenitore unico delle forme pubbliche di gestione dei servizi socio sanitari. Nell’Accordo di Programma adottato dall’Unione Val d’Enza nel mese di marzo 2014, tuttavia, sono state individuate alcune criticità collegate alla gestione in ASP, dando mandato al Coordinatore dell’Unione e al Direttore di ASP di analizzare la situazione e individuare eventuali forme gestionali alternative. A settembre 2015, attesa la grave situazione di disavanzo economico di ASP, l’Unione Val D’Enza ,ha individuato una forma gestionale alternativa nell’Azienda Speciale, definendo un cronoprogramma per giungere all’estinzione di ASP (nell’arco dell’anno 2015) ed al trasferimento alla nuova Azienda dei servizi e del patrimonio della medesima. La successiva modifica dell’assetto normativo regionale, con l’annuncio a fine 2015 di una sostanziale alleggerimento fiscale delle ASP mediante una rivisitazione del sistema tariffario dei servizi accreditati, ha motivato una sospensione del percorso di estinzione di ASP e conseguente trasferimento dei servizi all’Azienda speciale . Per l’anno 2016 e il triennio 2016/2018 si conferma pertanto l’individuazione dell’Azienda pubblica di servizi alla persona Carlo Sartori quale forma pubblica di gestione unitaria dei servizi socio sanitari a livello distrettuale. Si è messa in secondo piano la possibilità di utilizzare l’Azienda speciale dell’Unione, nel 2015 individuata come possibile contenitore, ritenendo prioritario valutare l’impatto delle nuove misure regionali economiche di sostegno alle gestioni pubbliche e la conseguente sostenibilità futura dell’ASP A tal fine a dicembre 2015 la Giunta dell’Unione Val d’Enza ha nominato un gruppo di lavoro, formato da responsabili finanziari e sociali dei Comuni soci, nonché dalla direzione di ASP, che, considerata la sospensione del percorso di estinzione e la scelta di mantenimento della gestione ASP, è stato incaricato di: • rivedere la convenzione costitutiva dell’ASP sottoscritta dai soci e adottata dai Consigli Comunali nel 2009, al fine di adeguare lo strumento al mutato assetto istituzionale e gestionale; • compiere un’analisi approfondita della situazione economica/finanziaria di ASP, tenendo conto dell’impatto delle nuove misure regionali; • suggerire le modifiche organizzative, le migliorie gestionali e le innovazioni organizzative e contrattuali necessarie a garantire in modo strutturale la sostenibilità dei servizi in capo ad ASP. La Giunta dell’Unione, e l’assemblea dei soci di ASP, hanno approvato un documento di lavoro con le azioni correttive, recepite nel bilancio previsionale e nei documenti allegati, frutto del confronto e delle analisi del gruppo tecnico di lavoro. Il mantenimento della gestione di tutti i servizi socio sanitari nell’ASP, e la conferma dell’ASP stessa come contenitore d’elezione per la gestione dei servizi socio sanitari, determina: • l’assunzione da parte degli Organi di ASP di un programma di rientro delle perdite; • lo stretto monitoraggio dell’attuazione di tale programma da parte dei Comuni soci;

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• il costante aggiornamento rispetto al contesto economico e normativo regionale, determinante per il mantenimento degli obiettivi di sostenibilità da perseguire; • l’inserimento di progettazioni innovative e organizzazioni multidimensionali che vadano ad intercettare i bisogni emergenti che sempre più necessitano di presa in carico. Inoltre le criticità rispetto alla gestione dei servizi sociali dei comuni soci, avviata in Unione, rendono opportuna la sperimentazione dell’utilizzo di ASP per la gestione di alcune attività, in sinergia con l’Union medesima. Si prevede, pertanto, di sperimentare tramite l’ASP la gestione dei seguenti servizi, all’interno di appositi contratti che l’Unione – nell’ambito delle funzioni ad essa conferite - dovrà stipulare con ASP medesima, verosimilmente con decorrenza 01.01.2017: • area tutela minori: funzioni di valutazione, presa in carico, progettazione e verifica • area anziani, inclusione sociale, accoglienza: funzioni di valutazione, presa in carico, progettazione e verifica nei servizi sociali territoriali in cui i Comuni soci ne rilevino l’opportunità, mediante successivi atti dei rispettivi organi esecutivi. ASP è più che mai convinta che in un momento di difficoltà come l’attuale non si possa prescindere dal promuovere collaborazioni con i diversi interlocutori territoriali, in primis servizi sociali e sanitari del territorio, sia per leggere ciò che accade che per trovare nuovi percorsi possibili per risolvere le criticità. In un sistema complesso e dinamico come quello in cui ci si trova ad operare è imprescindibile il lavoro integrato di tutti gli interlocutori coinvolti nella programmazione e nella gestione dei servizi, nella convinzione che solo un lavoro di rete può portare a dei miglioramenti sostanziali. Nel presente piano programmatico abbiamo quindi dettagliato una serie di obiettivi e di azioni correlate che verranno attivate proprio nell’ottica di superare le criticità ma anche di rilanciare progettualmente i servizi in uno spirito di crescita delle competenze, della qualità e del benessere complessivo di chi ne usufruisce. Nella consapevolezza della necessità di continuare a lavorare in modo multidimensionale sulle varie tematiche che ci attraversano e che sappiamo essere comuni con le altre ASP, in questa sfida più che mai alta oggi di investire sulla qualità dei servizi, e al tempo stesso di provare ad agire un cambiamento sostanziale come quello di inserire progettazioni innovative e organizzazioni multidimensionali che siano sempre piu in linea con il mutato contesto sociale ed economico in cui ci si trova ad operare

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2. ANALISI DEL CONTESTO Il contesto territoriale in cui è insediata l’ASP è rappresentato dal Distretto sociale della Val d’Enza (Distretto di Montecchio Emilia). Di seguito si riportano alcuni dati messi a disposizione della Regione Emilia Romagna, dall’Ufficio di Piano e dal SAA Distrettuale.

Totale residenti per “Distretti sanitari di residenza” e

“Genere”: Provincia di Reggio Emilia (1-1-2015*)

Distretto sanitario Maschi residenti Femmine residenti Totale residenti Distretto Reggio Emilia 110.289 116.699 226.988 Distretto Scandiano 40.380 41.200 81.580 Distretto Montecchio Emilia 30.826 32.069 62.895 Distretto Guastalla 35.683 36.432 72.115 Distretto Castelnuovo ne' Monti 16.607 16.995 33.602 Distretto Correggio 28.181 28.725 56.906 Totale 261.966 272.120 534.086

Fonte: Regione Emilia Romagna * Dati provvisori

Di seguito si riportano i trend della popolazione del Distretto nel periodo 2010-15. Il trend del quinquennio risulta positivo nel suo complesso, tuttavia il Distretto, che ha registrato fino al 1.1.2012, un costante aumento della popolazione, vede un’inversione di tendenza nel corso del 2012, passando da una popolazione di 62.733 unità ad un totale complessivo di 62.636 unità per poi registrare nuovamente un aumento della popolazione nel corso del 2013 e raggiungere le 62.895 unità ad inizio 2015. Segue la scomposizione della popolazione per genere e fascia d’età al fine di fornire un quadro più completo sul contesto attuale in cui l’ASP si trova ad operare. In tutti i Comuni del distretto si nota un calo della popolazione in età compresa tra i 15 e i 39 anni ed un progressivo incremento della popolazione ultra65enne. Nelle pagine che seguono si propone infine un focus sulla popolazione ultra 65enne e ultra 75enne del Distretto, intesa quale potenziale fruitrice dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti agli anziani.

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Andamento della popolazione 2010-15

Comune di residenza 01/01/2010 01/01/2015 Incremento 2010-15 Totale residenti % Totale residenti % Valori % Bibbiano 9.893 16,11 10.260 16,31 367 3,71 Campegine 5.151 8,39 5.229 8,31 78 1,51 Cavriago 9.651 15,71 9.818 15,61 167 1,73 Canossa 3.813 6,21 3.860 6,14 47 1,23 Gattatico 5.846 9,52 5.895 9,37 49 0,84 Montecchio Emilia 10.376 16,89 10.535 16,75 159 1,53 San Polo d'Enza 5.824 9,48 6.100 9,70 276 4,74 Sant'Ilario d'Enza 10.869 17,70 11.198 17,80 329 3,03 Totale 61.423 100,00 62.895 100,00 1.472 2,40

Fonte: Regione Emilia Romagna

Piramidi dell'età (in classi quinquennali) rispettivamente di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia e Distretto sanitario di Montecchio (1-1-2015)

Fonte: Regione Emilia Romagna

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Scomposizione della popolazione del Distretto all’1.01.2014 per Comune, genere e fascia d’età

0-14 anni 15-39 anni 40-64 anni 65 anni e oltre Totale

Comune

di residenza Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Bibbiano 872 836 1.708 1.473 1.465 2.938 1.820 1.787 3.607 891 1.085 1.976 5.056 5.173 10.229

Campegine 407 388 795 866 750 1.616 888 887 1.775 431 592 1.023 2.592 2.617 5.209

Cavriago 733 703 1.436 1.334 1.304 2.638 1.745 1.828 3.573 916 1.209 2.125 4.728 5.044 9.772

Canossa 294 265 559 534 516 1.050 706 685 1.391 401 454 855 1.935 1.920 3.855

Gattatico 471 450 921 833 791 1.624 1.128 1.063 2.191 545 645 1.190 2.977 2.949 5.926

Montecchio Emilia 804 778 1.582 1.481 1.515 2.996 1.845 1.920 3.765 931 1.217 2.148 5.061 5.430 10.491

San Polo d'Enza 500 479 979 839 834 1.673 1.071 1.093 2.164 561 722 1.283 2.971 3.128 6.099

Sant'Ilario d'Enza 884 787 1.671 1.604 1.615 3.219 1.937 1.959 3.896 1.005 1.375 2.380 5.430 5.736 11.166

Totale 4.965 4.686 9.651 8.964 8.790 17.754 11.140 11.222 22.362 5.681 7.299 12.980 30.750 31.997 62.747

Fonte: Regione Emilia Romagna

Scomposizione della popolazione del Distretto all’1.01.2015 per Comune, genere e fascia d’età Comune di

residenza 0-14 anni 15-39 anni 40-64 anni 65 anni e oltre Totale

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Maschi

residenti

Femmine

residenti

Totale

residenti

Bibbiano 851 824 1.675 1.435 1.448 2.883 1.853 1.837 3.690 915 1.097 2.012 5.054 5.206 10.260

Campegine 428 388 816 838 733 1.571 905 893 1.798 439 605 1.044 2.610 2.619 5.229

Cavriago 729 685 1.414 1.321 1.271 2.592 1.789 1.863 3.652 927 1.233 2.160 4.766 5.052 9.818

Canossa 291 272 563 530 517 1.047 704 682 1.386 410 454 864 1.935 1.925 3.860

Gattatico 481 436 917 803 787 1.590 1.115 1.058 2.173 557 658 1.215 2.956 2.939 5.895

Montecchio Emilia 812 789 1.601 1.424 1.486 2.910 1.880 1.949 3.829 959 1.236 2.195 5.075 5.460 10.535

San Polo d'Enza 504 479 983 793 817 1.610 1.104 1.111 2.215 568 724 1.292 2.969 3.131 6.100

Sant'Ilario d'Enza 901 774 1.675 1.571 1.583 3.154 1.965 2.001 3.966 1.024 1.379 2.403 5.461 5.737 11.198

Totale 4.997 4.647 9.644 8.715 8.642 17.357 11.315 11.394 22.709 5.799 7.386 13.185 30.826 32.069 62.895 Fonte: Regione Emilia Romagna

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Popolazione ultra 75enne sul totale della popolazione del Distretto di Montecchio

Emilia (1-1-2015)

Comune

65 anni e

oltre

di cui ultra

75

totale

popolazione

% 75enni sul

totale popolazione

Bibbiano 2.012 993 10.260 9,68% Campegine 1.044 570 5.229 10,90%

Canossa 864 451 3.860 11,68% Cavriago 2.160 1.129 9.818 11,50% Gattatico 1.215 627 5.895 10,64%

Montecchio Emilia 2.195 1.133 10.535 10,75%

San Polo D'Enza 1.292 682 6.100 11,18% Sant'Ilario D'Enza 2.403 1.239 11.198 11,06%

Totale 13.185 6.824 62.895 10,85%

Complessivamente la popolazione anziana del Distretto (> 65 anni) risulta composta, alla data dell’1 gennaio 2015, da 13.185 unità, di cui il 31,67% (quasi un terzo) costituita da “grandi anziani”, ovvero persone con più di 80 anni di età. Il divario tra anziani e popolazione attiva si

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riflette anche sull’andamento dei principali indici di composizione della popolazione, di seguito sintetizzati: Indice di vecchiaia, Indice di dipendenza senile per Comune di residenza - Distretto Montecchio Emilia -

1-1-2015

Comune di residenza Distretto Montecchio Emilia

Indice di vecchiaia*

Indice di dipendenza senile**

Bibbiano 120,1 30,6

Campegine 127,9 31

Cavriago 152,8 34,6

Canossa 153,5 35,5

Gattatico 132,5 32,3

Montecchio Emilia 137,1 32,6

San Polo d'Enza 131,4 33,8

Sant'Ilario d'Enza 143,5 33,8

Totale 136,7 32,9

* Rapporto tra la popolazione con 65 anni e oltre e 100 giovani di età inferiore ai 15 anni. Questo indice esprime il grado di invecchiamento della popolazione; valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai molto giovani. ** Anziani in età non attiva(oltre 64 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni).

L’andamento del numero di posti residenziali convenzionati del Distretto, dal 2005 ad oggi, vede un incremento del numero di posti ogni 100 soggetti ultra 75enni fino all’anno 2007 per poi registrare un’inversione di tendenza ed un calo progressivo del numero di posti ogni 100 soggetti ultra 75enni, passando da 2,86 posti ogni 100 soggetti del 2007 a 2,54 posti ogni 100 soggetti nel 2013. Al contrario, negli anni considerati si registra un progressivo e costante aumento della popolazione ultra 75enne.

Servizi residenziali

contrattualizzati

Dotazione posti

convenzionati

Popolazione

ultra 75enne

al 31.12

Posti ogni 100

ultra 75enni

Incremento popolazione

ultra 75enne

(anno base 2005)

2005 162 5.879 2,76 - 2006 167 5.986 2,79 1,82% 2007 172 6.004 2,86 2,13%

2008 172 6.120 2,81 4,10% 2009 172 6.265 2,75 6,57%

2010 172 6.396 2,69 8,79%

2011 170 6.518 2,61 10,87%

2012 169 6.577 2,56 11,87%

2013 170 6.698 2,54 13,93%

Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta da un lato una criticità per l’intero sistema socio-sanitario, in quanto comporta l’aggravamento delle condizioni sanitarie della popolazione anziana che richiede di poter fruire dei servizi sociali e sanitari, e dall’altro rappresenta una sfida per l’ASP, come per gli altri soggetti gestori (pubblici e privati), di essere in grado di rispondere alle accresciute esigenze in un momento di scarsità di risorse economiche e di modificare le modalità di risposta ai bisogni in relazione al mutare delle necessità del contesto. Si pone inevitabilmente il tema della sostenibilità del modello di welfare a fronte del calo delle risorse disponibili e di una crescita dei bisogni, sia con riferimento al carattere universalistico dei servizi (quantità di servizi offerti in relazione alla domanda e relative “liste di attesa”), sia con riferimento alla personalizzazione dei servizi resi e alla loro adeguatezza ed efficacia.

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L’analisi del contesto e della distribuzione di posti residenziali e semi-residenziali del Distretto vede un ruolo di rilievo dell’ASP Carlo Sartori nell’erogazione dei servizi, a tal fine si rappresenta di seguito la distribuzione sul territorio dei posti residenziali e semi-residenziali (contrattualizzati e non). I dati di questa sezione si riferiscono all’anno 2013 in quanto si tratta degli ultimi resi disponibili dal dall’Ufficio di Piano e dal SAA Distrettuale.

Distribuzione posti residenziali contrattualizzati del Distretto

61,78%

27,23%

6,81%

3,14% 1,05%

Residenziali contrattualizzati ASP CarloSartori

Altri posti residenziali contrattualizzatidel Distretto

Residenziali temporanei elevata intensitàsanitaria contrattualizzati ASP CarloSartori*

Altri posti residenziali temporanei elevataintensità sanitaria contrattualizzati delDistretto

Residenziali temporanei di sollievocontrattualizzati ASP Carlo Sartori

Altri posti residenziali temporanei disollievo contrattualizzati del Distretto

Distribuzione posti residenziali non contrattualizzati del Distretto

10%

90%

Residenziali non contrattualizzatiASP Carlo Sartori

Altri posti residenziali noncontrattualizzati del Distretto

Distribuzione posti semi-residenziali contrattualizzati del

Distretto

63%

37%Semi-residenzialicontrattualizzati ASP CarloSartoriAltri posti semi-residenzialicontrattualizzati del Distretto

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Distribuzione posti semi-residenziali non contrattualizzati

del Distretto

34%

66%

Semi-residenziali noncontrattualizzati ASP CarloSartori

Altri posti semi-residenziali noncontrattualizzati delDistretto

Nel complesso, l’ASP vede, per il 2016, l’assegnazione dei seguenti posti:

Posti per servizi residenziali e semi-residenziali ASP Carlo Sartori

Residenziali contrattualizzati complessivi ASP Carlo Sartori 125 Residenziali temporanei elevata intensità sanitaria contrattualizzati ASP Carlo Sartori 13 Residenziali temporanei di sollievo contrattualizzati ASP Carlo Sartori 4+4 Residenziali non contrattualizzati ASP Carlo Sartori 20 Semi-residenziali contrattualizzati ASP Carlo Sartori 55 Semi-residenziali non contrattualizzati ASP Carlo Sartori 45

Di seguito si riportano le ore di assistenza domiciliare erogate dal Distretto remunerate dal Fondo Regionale per la Non Auto-sufficienza per l’anno 2016:

Servizio di Assistenza Domiciliare (ore remunerate da FRNA)

Campegine 4.700 Gattatico 4.700

Montecchio Emilia 7.100 San Polo d'Enza 2.500

Sant'Ilario d'Enza 6.500

3. CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI SERVIZI GESTITI Ad oggi l’ASP Carlo Sartori gestisce i seguenti servizi : Servizio n. posti autorizzati Accreditati

definitivamente Sede territoriale

Casa residenza contrattualizzata C. Sartori

65 di cui 2 di sollievo (che diventano 5 in estate)

si S.Polo d’Enza

Casa residenza ad elevata intensità sanitaria C. Sartori

13 si S.Polo d’Enza

Casa residenza non 18 no S.Polo d’Enza

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contrattualizzata Carlo C. Sartori Casa residenza Villa Diamante 60 di cui 2 di sollievo

(diventano 3 nel periodo estivo)

si Campegine

Centro Diurno Aventia

25 si S.Ilario d’Enza

Centro Diurno Carlo Sartori

25 si S.Polo d’Enza

Centro Diurno di Montecchio Emilia

25 si Montecchio Emilia

Centro Diurno Villa Diamante di Campegine

25 si Campegine

Servizio Domiciliare Campegine

si Campegine

Servizio Domiciliare Gattatico

si Gattatico

Servizio domiciliare Montecchio Emilia

si Montecchio Emilia

Servizio domiciliare S.Ilario d’Enza

sì S.Ilario

Servizio domiciliare S.Polo d’Enza

sì S.Polo d’Enza

Residenza Protetta di S.Ilario d’Enza

11 appartamenti no S.Ilario

Comunità alloggio di Montecchio Emilia

8 posti letto no Montecchio Emilia

Previsione conferimenti di servizi ad ASP

Servizio n. posti autorizzati

Accreditati transitoriamente

Sede territoriale

Data prevista per il

conferimento

Casa residenza Cavriago

36

si Cavriago

2017

Centro diurno Cavriago

25 si Cavriago

2017

Servizio Domiciliare Cavriago

si Cavriago 2017

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Si prevede la possibilità del conferimento della sub commitenza dei servizi di Centro diurno (50 posti) - SAD di Bibbiano e del SAD di Canossa. Il Piano Programmatico conferma le azioni che caratterizzeranno i prossimi anni, identificando le linee di indirizzo su cui orientare la gestione. 4. LINEE DI INDIRIZZO Si ribadiscono le linee di indirizzo politico per il triennio :

1. Elaborare proposte di sostenibilità nella gestione dei servizi dell’azienda in un’ottica di efficientamento organizzativo e di sostenibilità del futuro sistema integrato di servizi gestiti da ASP per conto del Distretto/zona sociale.

2. Garantire il continuo mantenimento degli standard di servizio previsti dalla normativa

dell’accreditamento.

3. Partecipare alla programmazione zonale ed essere promotori di progettualità innovative nell’ambito della cura dell’area della non autosufficienza.

4. Collaborare alla redazione dei nuovi contratti di servizio per il conferimento della gestione dei servizi con Unione val d’enza

5. Valorizzare la comunicazione e la partecipazione della comunità ai servizi

individuando forme innovative di collaborazione nella programmazione e gestione di servizi che coinvolgono più direttamente cittadini, familiari e imprese nel sostegno no profit dell’assistenza alla persona.

5. OBIETTIVI STRATEGICI ANNO 2016 Si è ritenuto di suddividere gli obiettivi strategici dell’anno 2016 all’interno di Aree trasversali ai settori dell’Ente, che delineano le priorità e, in sostanza, la rotta e verso la quale il sistema aziendale è fortemente orientato. AREA Accreditamento, qualità ed efficientamento

1. Messa a sistema dei percorsi di informatizzazione dei processi socio-sanitari. Lo scopo

del progetto è quello di integrare e omogeneizzare l’informatizzazione dei processi socio-sanitari che si svolgono nei servizi residenziali a partire da quelli routinari primari e proseguendo poi per gli altri in fasi successive. L’obiettivo è quello di fornire ai responsabili delle attività ed alla direzione gli strumenti di controllo dell’efficacia delle attività effettuate.

2. Aggiornamento e revisione delle procedure socio sanitarie. Nell'arco dell'anno si prevede di rivedere e aggiornare le procedure socio sanitarie in relazione alla normativa sull'accreditamento socio sanitario definitivo.

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3. Progressivo superamento del ricorso a forme di lavoro flessibile per garantire una maggiore continuità del personale sanitario ai fini della qualità dei servizi.

4. Monitoraggio del mantenimento dei requisiti dell’accreditamento definitivo di tutti i Servizi gestiti.

5. Monitoraggio del grado di efficientamento del servizio di ristorazione, svolto in appalto e del grado di soddisfazione degli utenti.

AREA Programmazione, gestione e controllo

1. Elaborazione di proposte di sostenibilità nella gestione dei servizi dell'azienda.

2. Realizzazione di progetti innovativi in ambito socio-sanitario al fine di valorizzare la

struttura residenziale di San Polo in collaborazione con l'ASL distrettuale e il gruppo tecnico di lavoro dell'Unione Val d'Enza.

3. Ridefinizione delle funzioni di coordinamento relative dell'Area socio-assistenziale;

4. Digitalizzazione in materia di conservazione del protocollo informatico e

conservazione digitale dei documenti della pubblica amministrazione.

AREA Comunicazione, trasparenza e rendicontazione

1. Rendicontazione dell'attività dell'Ente attraverso il primo bilancio di mandato dell’ente. L'obiettivo è quello di mostrare l’attività complessiva dell’ente attraverso una panoramica completa delle iniziative realizzate dall’ente pubblico e delle attività poste in essere.

2. Comunicazione e illustrazione dei processi economici e gestionali di ASP all'interno del

gruppo tecnico di lavoro istituito dall'Unione Val d'Enza.

3. Migliorare l’accessibilità del sito web.

6. OBIETTIVI OPERATIVI DI AREA

AREA Accreditamento, qualità ed efficientamento

Obiettivi Azioni Tempi

Integrazione e monitoraggio cartella socio-sanitaria

informatizzata presso le Strutture residenziali di ASP

- integrazione della cartella informatizzata presso le strutture residenziali

- Monitoraggio - Predisposizione della reportistica

Settembre 2016 Dicembre 2016 Dicembre 2016

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Aggiornamento costante procedure socio sanitarie adottate

ai sensi normativa accreditamento

- verifica applicazione procedura con equipe di lavoro per ogni servizio

- aggiornamento della procedura sulla base di quanto emerso nell'equipe

- Adozione procedure socio-sanitarie con aggiornamento

periodico

Verifica omogeneizzazione degli strumenti operativi tra i servizi

gestiti da ASP

- incontri di verifica con i coordinatori dei servizi

- incontro di restituzione e verifica con Responsabili attività assistenziali

- adozione eventuali correttivi per implementare l'omogeneizzazione o mantenimento della vigente organizzazione

Dicembre 2016

Revisione e rielaborazione procedure sanitarie adottate ai

sensi normativa accreditamento

- incontri di equipe coordinamento per analisi procedure sanitarie

- aggiornamento della procedura sulla base di quanto emerso nell'equipe

- Adozione nuove procedure sanitarie - diffusione procedure sanitarie

all'interno dei servizi

Dicembre 2016

Assunzione di personale sanitario

a tempo indeterminato

- Realizzazione delle procedure di selezione

- Predisposizione e stipula del contratto

di assunzione

Entro settembre 2016 Entro dicembre 2016

Monitoraggio del servizio di

ristorazione offerto da CIR per la struttura Carlo Sartori

- Monitoraggio dell'esecuzione del contratto

- Indagine tramite questionari sulla soddisfazione dei clienti

- Valutazione dei risultati dei questionari di gradimento all'interno del equipe coordinatori e RAA di struttura

- Condivisione con CIR del risultati raccolti dai questionari

- Eventuali azioni correttive sul servizio reso

Periodico Entro giugno 2016 Entro giugno 2016 Entro giugno 2016 Entro giugno 2016

Monitoraggio del mantenimento dei requisiti dell’accreditamento

definitivo

- Monitoraggio standard previsti in ogni servizio

- Follow up

Trimestrale

AREA Programmazione, gestione e controllo

Obiettivi Azioni Tempi

Formulazione di una proposta tecnica di sostenibilità di ASP

- Partecipazione al gruppo tecnico di lavoro dell'Unione Val d'Enza

- Formulazione di una proposta tecnica da parte del gruppo di lavoro

Per la durata del gruppo tecnico Entro 31 maggio 2016

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- Presentazione ai soci di ASP di una proposta tecnica di sostenibilità

- Acquisizione di eventuali modifiche/integrazioni e del mandato per la relativa realizzazione

- Incontri con i referenti della gestione dei servizi per l'avvio della riorganizzazione deliberata

- Ridefinizione organizzativa della casa residenza Carlo Sartori

- Monitoraggio periodico della qualità del servizio

Entro 30 giugno 2016 Entro 30 giugno 2016 Dicembre 2016 Dicembre 2016 Dicembre 2016

Formulazione di una o più

proposte in merito a progetti innovativi in ambito socio-sanitario

- Ricerca di esperienze esistenti in materia, spunti di riflessione, studio della proposta di progetto

- Elaborazione della bozza di proposta

- Presentazione della bozza di proposta agli interlocutori di riferimento/gruppo tecnico dell'Unione

Entro 31 maggio 2016 Entro 30 giugno 2016 Entro 30 giugno 2016

Esercizio delle funzioni di

coordinamento della Struttura Residenziale Carlo Sartori

- Passaggio di consegne tra coordinatore dimissionario e la responsabile di area

- Assunzione delle funzioni di coordinamento in capo al responsabile di area

- Riorganizzazione delle mansioni all'interno della struttura

Entro 1 settembre 2016

Amministrazione digitale

- Adozione di nuove modalità di invio

in conservazione del protocollo informatico

- Avvio delle modalità di conservazione digitale presso il PARER

Dicembre 2016 Dicembre 2016

AREA Comunicazione, trasparenza e rendicontazione

1Obiettivi Azioni Tempi

Redazione del bilancio di mandato 2010-2016

- Redazione del documento - Presentazione e approvazione del

documento in CdA - Presentazione agli stakeholder di

riferimento

Dicembre 2016

Gennaio 2017

Comunicazione e illustrazione dei

processi economici e gestionali di ASP a supporto nella formulazione

di proposte da parte del gruppo tecnico dell’Unione Val d’Enza

- Raccolta di dati economici e dati di attività

- Elaborazione di prospetti di sintesi - Presentazione di elaborazioni al

gruppo di lavoro

Per la durata del gruppo tecnico

1 Gli obiettivi specifici risultano collegati a progettualità che presentano uno sviluppo annuale e/o triennale in base alla tipologia e programmazione.

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Migliorare l'accessibilità del sito web istituzionale

- Realizzazione gli obiettivi di accessibilità per l'esercizio 2016

Dicembre 2016

7. EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO DELLA GESTIONE: SITUAZIONE

ATTUALE E RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO

Si riporta di seguito una sintesi delle grandezze rilevanti contenute nel bilancio pluriennale 2016-2018 e delle risorse assegnate per le attività dell’ASP.

Rappresentazione sintetica del Conto Economico preventivo 2016-18

A) Valore della produzione 2016 2017 2018

1) Ricavi da attività per servizi alla persona 8.699.217 8.117.851 8.023.492

2) Costi capitalizzati 185.420 185.420 185.420

3) Variazione delle rimanenze di attività in corso 0 0 0

4) Proventi e ricavi diversi 276.169 288.606 286.734

5) Contributi in conto esercizio 12.000 12.000 12.000

TOTALE A) 9.172.806 8.603.877 8.507.646

B) Costi della produzione

6) Acquisti beni 246.059 246.798 247.538

7) Acquisti di servizi 2.943.272 2.952.102 2.960.958

8) Godimento di beni di terzi 25.671 25.748 25.825

9) Per il personale 5.029.593 4.576.648 4.499.439

10) Ammortamenti e svalutazioni 246.485 247.224 247.966

11) Variazione delle rimanenze di materie prime e di beni di consumo 0 0 0

12) Accantonamenti ai fondi rischi 0 0 0

13) Altri accantonamenti 0 0 0

14) Oneri diversi di gestione 188.168 142.750 137.800

TOTALE B) 8.679.249 8.191.270 8.119.527

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) 493.557 412.607 388.119

C) Proventi e oneri finanziari

15) Proventi da partecipazioni 0 0 0

16) Altri proventi finanziari 0 0 0

17) Interessi passivi ed altri oneri finanziari 66.300 41.300 31.300

TOTALE C) 66.300 41.300 31.300

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

18) Rivalutazioni 0 0 0

19) Svalutazioni 0 0 0

TOTALE D) 0 0 0

E) Proventi e oneri straordinari

20) Proventi da 2.500 1.200 1.200

21) Oneri da 0 0 0

TOTALE E) 2.500 1.200 1.200

Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E) 429.757 372.507 358.019

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22) Imposte sul reddito 429.757 372.507 322.507 23) Utile o (perdita) di esercizio 0 0 35.512

I criteri per la stesura delle previsioni delle risorse economiche necessarie per la realizzazione degli obiettivi, annuali e triennali, tengono conto:

• Degli indici di occupazione dei servizi in continuità con il 2015 , con ipotesi di aumento sui posti privati di casa residenza contrattualizzata ( da 63 a 67 posti)

• dell’applicazione degli standard richiesti dalla normativa di Accreditamento dei servizi socio-sanitari,

• della riduzione delle scoperture dei posti di RSA a seguito di specifici accordi con ausl; • del trasferimento dei comuni soci; • della razionalizzazione dei prezzi degli appalti di servizi e forniture di beni, • dell’aggiornamento degli oneri a rilievo sanitario; • dei rimborsi Ausl approvati dal Comitato di Distretto nell’ambito della

programmazione annuale del fondo della non autosufficienza, • delle sinergie possibili attraverso la gestione unitaria dei servizi.

L’equilibrio finanziario previsto dal Bilancio Economico Preventivo potrà essere perseguito solo a fronte di soluzioni strutturali, in particolare :

� la riorganizzazione dell’offerta di posti riducendo i non contrattualizzati e le scoperture di RSA tramite appositi accordi con Ausl

� l’adeguamento Regionale della remunerazione dei servizi; � il mantenimento delle quote di compensazione dell’IRAP da parte della Regione.

8. PROGRAMMAZIONE DEI FABBISOGNI DELLE RISORSE UMANE E MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE STESSE

8.1 La programmazione delle risorse L’ASP è tenuta alla programmazione del fabbisogno di risorse umane in coerenza con l’art. 39 della legge n. 449/1997 e con il presente atto programmatico, nonché con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria (bilancio di previsione e bilancio pluriennale). La programmazione triennale del fabbisogno di personale rappresenta uno degli strumenti di pianificazione strategica a disposizione dell'azienda in quanto la dotazione organica è legata a doppio filo agli assetti organizzativi che ASP definisce di anno in anno ed alle risorse economiche disponibili. Ciò significa, in particolare, che i costi dell’organico esistente e quelli relativi all’attuazione della programmazione devono essere riflessi interamente e con precisione nel bilancio preventivo annuale e nel bilancio pluriennale. Oltre al collegamento con le risorse disponibili, e quindi con la definizione della sostenibilità dei servizi la programmazione triennale del fabbisogno di personale è inoltre collegata:

• alla definizione di ulteriori conferimenti di servizi da parte dei comuni (sub- committenza);

• agli adeguamenti dovuti dalla normativa sull’accreditamento dei servizi socio-sanitari (come da DGR. 514/2009);

La programmazione triennale dei fabbisogni di risorse umane trova sintesi nell’approvazione della Dotazione Organica, avvenuta in data 25 gennaio 2015, che è di seguito riportata in sintesi:

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Dotazione organica approvata in CDA in data 25/01/2015

Area funzionale Qualifica Inquadramento Totale dotazione organica T. det. T. indet. Vacante

Direzione generale DIRETTORE Dirigente 1 1

FUNZIONARIO DIRETTIVO AMMINISTRATIVO D3 1 1

Area tecnico-

ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTROLLO DI GESTIONE - QUALITA', ACCREDITAMENTO E INNOVAZIONE D1 1 1

amministrativa ISTRUTTORI AMMINISTRATIVI C1 5 1 4

COLLABORATORE AMMINISTRATIVO B3 2 2

MANUTENTORE B3 2 2

FUNZIONARIO RESPONSABILE SOCIO-ASSISTENZIALE D3 1 1

COORDINATORE SOCIO-ASSISTENZIALE (ISTRUTTORE DIRETTIVO) D1 1 1

INFERMIERI PROFESSIONALI (incluso coordinatore infermieristico) D1 12 10 2

TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONE D1 3 3

RAA C1 6 6

RAA B3 5 5

EDUCATORE ANIMATORE C1 1 1

ANIMATORE C1 1 1

OSS - OPERATORE SOCIO-SANITARIO B3 102 18 77 7

Area socio-sanitaria

OSA - OPERATORE SOCIO-ASSISTENZIALE B1 14 14

RESPONSABILE CUCINA C1 1 1

CUOCO B1 4 4

GUARDAROBIERE B1 1 1

Area alberghiera ADDETTI LAVANDERIA B1 2 2

ADDETTI LAVANDERIA A1 1 1

TOTALE 167 34 125 8

Il reclutamento delle figure operative e sanitarie necessarie ai servizi per assicurare il possesso dei requisiti richiesti dalle norme regionali per l’accreditamento si è completato nel corso del 2015. Nel corso del 2016 saranno poste in essere le procedure selettive pubbliche per superare il lavoro flessibile, specialmente in ambito sanitario (IP). Dal punto di vista delle politiche per il personale si confermano gli orientamenti in termini di limitazione del ricorso al lavoro interinale, in relazione alle esigenze di sostituzione delle assenze e/o di flessibilizzazione dei servizio, assicurando una maggiore stabilizzazione al personale attraverso rapporti di lavoro a tempo indeterminato e l’attenzione alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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8.2 Piano di formazione triennale

Formazione esterna

Formazione in materia socio sanitaria: è prevista la partecipazione ad aggiornamenti, corsi, seminari, convegni organizzati attraverso la pianificazione distrettuale e provinciale sui temi o percorsi specifici relativi alla tipologia di utenza in carico ai servizi gestiti da ASP. In particolare i temi trattati saranno relativi a:

- corsi life emotions - corsi sulla cura della persona nella sua totalità - corsi relativi alle cure palliative e alle cure non farmacologiche - movimentazione manuale dei pazienti - rischi da agenti biologici

Formazione di sostegno e prevenzione al burn out rivolto alle equipe socio sanitarie: finalizzata ad accompagnare gli operatori dei servizi in casi di cura particolarmente difficili e a migliorare le relazioni e l’organizzazioni del lavoro. Formazione obbligatoria in materia di HACCP; Formazione obbligatoria sicurezza sui luoghi di lavoro e del responsabile per la sicurezza:

- formazione di base, formazione sui rischi specifici sicurezza sul lavoro - corso preposti sicurezza - formazione sulla movimentazione manuale dei carichi - corso completo antincendio per lavoratori somministrati - corso per i dipendenti che utilizzano in modo sistematico il videoterminale - aggiornamento antincendio - aggiornamento primo soccorso

Questi 2 ultimi percorsi sono rivolti a quelle figure che in base alla durata di validità del corso devono effettuare o rinnovare la formazione. Formazione al personale degli uffici amministrativi in materia di anticorruzione e archiviazione digitale. Aggiornamenti di formazione nell’ambito della gestione del personale, delle procedure contabili, e dell’aggiornamento nell’utilizzo dei software informatici. Formazione informatica relativa all’aggiornamento di nuovi programmi, collegamenti al sistema operativo ASP, acquisizione di nuovi strumenti (protocollo informatico, gestione programma dipendenti,ecc). Ai percorsi accedono gli operatori (Coordinatori, RAA, Infermieri, Oss, figure amministrative) coinvolti nel continuo percorso d’informatizzazione in rete di ASP. Formazione interna Formazione a cura dei Responsabili di servizio : incontri informativi, formativi e di confronto continuativo e strutturato su tematiche di tipo trasversale, tra le quali emergono come prioritarie quelle che si collegano al processo di accreditamento dei servizi socio sanitari

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9. INDICATORI E PARAMETRI PER LA VERIFICA

Gli indicatori di verifica differiscono tra le aree di lavoro, in relazione alle peculiarità dei servizi, tipologia di gestione, tipologia di accreditamento e al percorso in atto di uniformazione sui parametri di verifica. Nell’anno 2016 verrà data continuità agli strumenti di valutazione, autovalutazione del personale adottati negli anni precedenti in relazione a:

• soddisfazione e valutazione del cliente interno (il personale), • soddisfazione del cliente esterno (l’utenza), • monitoraggio delle prestazioni erogate (catalogo dei prodotti e standard) e standard di

prodotto, • raggiungimento degli obiettivi di budget assegnati.

10. PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E DI VALORIZZAZIONE DEL

PATRIMONIO Patrimonio Immobiliare Indisponibile Gli interventi di valorizzazione del patrimonio immobiliare sono in prevalenza rivolti al patrimonio indisponibile, cioè a quello che accoglie in prevalenza le attività istituzionali (Strutture residenziali e Centri Diurni). Per l’anno 2016 sono finalizzati in particolare a interventi strutturali di ristrutturazione del tetto e di parte delle camere della struttura residenziale Carlo Sartori, nonché all’efficientamento energetico. Sono previsti alcuni interventi di rifacimento dei serramenti dell’immobile di Cadorio dell’ambito della manutenzione straordinaria del patrimonio. Patrimonio Immobiliare Disponibile Nel corso del 2016 si conta di completare le procedure competitive per l’alienazione del patrimonio immobiliare disponibile già deliberate e che hanno ottenuto il parere favorevole della CTSS provinciale, al fine di sostenere in primo luogo gli interventi di valorizzazione del patrimonio immobiliare indisponibile ed il potenziamento della strumentazione mobile operativa coerente con gli obiettivi di periodo, oltre che per dotare l’Ente della necessaria elasticità finanziaria. Patrimonio Mobiliare

Si prevede l’acquisto di quei beni strumentali finalizzati a migliorare l’attività di cura (sollevatori, barelle doccia, materassi anti decubito, letti attrezzati per persone non autosufficienti…) e richiesti dalla normativa regionale sull’accreditamento dei servizi socio sanitari. Si prevedono inoltre acquisti di arredi per gli spazi comuni per sostituire quelli ormai usurati. Per un dettaglio completo degli interventi di valorizzazione e di manutenzione del patrimonio e di acquisto di beni strumentali si rimanda al Piano Triennale degli Investimenti allegato al Bilancio pluriennale 2016-2018.

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11. PIANO TRIENNALE PER L’INDIVIDUAZIONE DI MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELL’UTILIZZO DELLE DOTAZIONI STRUMENTALI, DELLE AUTOVETTURE DI SERVIZIO, DEI BENI IMMOBILI (ART.2, COMMA 594 DELLA L. n. 244 DEL 24/12/2007)

L’art 2, comma 594, della legge n. 244/2007 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge finanziaria 2008) prevede l’adozione, da parte delle amministrazioni pubbliche, di piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, ed in particolare:

a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio;

b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo;

c) delle apparecchiature di telefonia mobile; d) dei beni immobili a uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali;

La pianificazione delle attività aziendali è indirizzata, secondo i principi dell’efficienza e dell’economicità, ad un corretto e razionale utilizzo delle risorse disponibili, come sotto meglio specificato. In linea generale gli utilizzatori devono attenersi:

- ad una costante manutenzione e al razionale utilizzo, con implementazione delle funzioni, delle dotazioni strumentali;

- alla sostituzione, in caso di guasto, qualora la valutazione costi/benefici relativa alla possibile riparazione sia sconveniente, anche tenendo conto dell’obsolescenza del bene;

- a fornire motivazioni di opportunità in caso di eventuale ampliamento delle medesime dotazioni strumentali, volte ad accertare l’ottimizzazione dei servizi e a prevenire gli sprechi di risorse.

Le attrezzature socio-assistenziali e sanitarie Le attrezzature in uso ai servizi assistenziali sono presenti in dotazione necessaria al corretto svolgimento delle attività. E’ prevista una manutenzione ordinaria periodica che viene regolarmente eseguita al fine del mantenimento in efficienza delle attrezzature stesse. I nuovi acquisti sono effettuati attraverso una programmazione annuale realizzata dal gruppo di acquisto di ASP mediante il ricorso al mercato elettronico. Eventuali urgenze vengono valutate e fronteggiate di volta in volta. Vengono sostituite quelle attrezzature non più rispondenti alla normativa vigente o qualora la valutazione costi-benefici della riparazione faccia ritenere la stessa non conveniente. Dotazione informatica E’ presente una rete informatica con postazioni di lavoro sia negli uffici che nelle strutture. Tale rete si raccorda in un server per la gestione e l’archiviazione dei dati che rispetta i requisiti imposti dalla normativa in tema di trattamento di dati personali e sensibili. La dotazione informatica, presente nella misura minima necessaria al corretto svolgimento delle proprie attività, viene sostituita in caso di rottura qualora la riparazione non risulti conveniente; nel caso in cui i personal computers non presentino più la capacità di supportare efficacemente l’evoluzione di un applicativo, si cerca di utilizzarli in altri ambiti dove sono richieste performance inferiori. L’individuazione dell’attrezzatura informatica a servizio delle diverse postazioni di lavoro è stata effettuata secondo i principi dell’efficacia operativa e dell’economicità. In particolare si è tenuto conto delle esigenze operative dell’ufficio (amministrativo o delle strutture assistenziali), del ciclo di vita del prodotto, degli oneri

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accessori connessi (manutenzione, ricambi, oneri di gestione, materiali di consumo). Gli acquisti sono effettuati utilizzando il mercato elettronico come previsto da normativa. I dipendenti, una volta terminato l’orario di lavoro devono controllare che le stampanti, i video, i monitor ed i gruppi di continuità siano spenti al fine di evitare sprechi di energia. Ogni ufficio è dotato di posta elettronica dedicata, visionabile dal Responsabile; il dirigente, i dipendenti amministrativi, i Coordinatori di struttura ed i Responsabili delle attività assistenziali sono dotati di posta elettronica nominativa. Tali strumenti vengono utilizzati, per snellire le comunicazioni interne, riducendo anche il consumo di carta, ed altresì per lo scambio dati tra gli uffici dell’ente e gli altri enti pubblici. L’Ente si è dotato di un indirizzo di posta certificato per l’invio di documentazione/comunicazioni per garantire maggiore economicità gestionale e semplificazione delle procedure. Telefax e fotocopiatrici L’uso dei telefax viene mantenuto in quanto conserva la propria validità legale ma è stato ridimensionato privilegiando il servizio di posta elettronica per ovvi motivi di economicità. Le macchine sono collegate in aree di lavoro dove è possibile massimizzare la capacità di stampa in relazione all’esigenze di riproduzione. Le buone pratiche che ASP adotta sul consumo di materiali e l’uso dei fotocopiatori sono elencate di seguito:

� stampare e-mail e documenti solo quando strettamente necessario; ricorrere quanto più possibile alle stampanti di rete per ridurre i consumi energetici e le cartucce d'inchiostro; cercare di ottimizzare lo spazio all'interno di una pagina (utilizzando le funzioni di riduzione stampa 2 pagine in 1; riducendo i margini della pagina e le dimensioni del carattere); quando è possibile, trasmettere testi, documenti, relazioni, ecc. attraverso e-mail invece di copie cartacee; modificare la risoluzione di stampa, utilizzando la qualità di stampa "bozza", per ridurre il consumo di toner; privilegiare la stampa in bianco/nero ai fini del risparmio del consumo di colore (l’utilizzo della stampa a colori dovrà essere limitata alle effettive esigenze operative – es. stampa di fotografie, manifesti, pieghevoli, locandine, ecc.); riutilizzare la carta già stampata su un solo lato per gli appunti e per le fotocopie interne; impostare la stampa/fotocopia fronte/retro;

� Sostituire, quando necessario, i fotocopiatori e le altre dotazioni strumentali ricorrendo agli “acquisti verdi” delle fotocopiatrici e delle altre dotazioni attraverso il mercato elettronico, aggiornando le apparecchiature più obsolete con stampanti multifunzione sulla base delle convenzioni Consip e/o IntercentER attive;

� adottare formula del full service al fine di includere nel canone di noleggio anche le spese di assistenza e manutenzione ove ritenuto più conveniente;

� ricorrere all’acquisto di pacchetti di assistenza e manutenzione monteore ove non conveniente sottoscrivere contratti di manutenzione per singola macchina

� la dismissione di una apparecchiatura da una postazione di lavoro, ufficio, area di lavoro derivante da una razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali complessive avviene per guasto la cui riparabilità non risulti più conveniente o per obsolescenza. Ove possibile attuare la sua riallocazione in altra postazione o area di lavoro fino al termine del suo ciclo di vita e, nei casi quest’ultima non sia possibile, la donazione a gruppi ed associazioni di volontariato locale o agli istituti scolastici per le aule di informatica.

Telefonia Il centralino telefonico è filtro per le chiamate uscenti degli apparecchi posti nelle strutture assistenziali ed ha funzione di monitoraggio delle telefonate ai fini del controllo della spesa.

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Sono state date disposizioni al personale affinchè i telefoni vengano utilizzati solo per esigenze di servizio. L’utilizzo di apparecchi cordless nelle strutture assistenziali ha permesso di migliorare le comunicazioni fra il personale e l’esterno in quanto rende lo stesso sempre raggiungibile durante l’espletamento del servizio di assistenza. È da ricordare, inoltre, che il comma 595 della legge n. 244/2007 stabilisce la previsione di misure dirette a “circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile a soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento di dette attività”. A tal fine l’ASP ha stipulato una convenzione con Intercent-er per la telefonia mobile, risultata più conveniente rispetto agli altri gestori. Autovetture di servizio

Nel triennio 2016-2018 i trasporti delle strutture residenziali saranno assicurati attraverso i mezzi di proprietà dell’Asp e dall’acquisto di trasporti (in larga parte effettuati con ambulanze) da soggetti privati. Il parco macchine comprende autovetture (utilitarie) sia per i servizi socio assistenziali che per le attività di manutenzione generale (2). Le autovetture necessarie per garantire il funzionamento dei servizi socio assistenziali (es per le visite a domicilio degli operatori dei servizi di assistenza domiciliare e per il trasporto anziani) sono concesse in comodato d’uso gratuito (come da contratti agli atti dell’ente) dai comuni che hanno conferito i servizi socio assistenziali (2 per San Polo d’Enza, 3 per Sant’Ilario d’Enza, 2 per Campegine, 1 per Gattatico e 4 per Montecchio Emilia) o noleggiate (1 auto elettrica in uso sul territorio di Montecchio Emilia e 1 veicolo in uso per i Centri Diurni di S.Ilario, Montecchio e per i servizi generali). La manutenzione e la revisione degli automezzi, sia di proprietà che in comodato, hanno lo scopo di abbattere il rischio di costi aggiuntivi di riparazione o sostituzione e vengono effettuate regolarmente presso officine autorizzate al fine di ottimizzare la funzionalità delle autovetture e rallentarne il più possibile l’obsolescenza rispetto al normale corso di vita del bene. Beni immobili ad uso abitativo e di servizio

Il patrimonio immobiliare disponibile dell’Azienda viene gestito in coerenza ai principi della direttiva regionale 624/04 in modo da assicurare una rendita in linea con i valori di mercato. Sono stipulati contratti di locazione a canone concordato e, oltre all’applicazione annuale dell’Istat, in occasione della scadenza e del rinnovo, i canoni vengono ulteriormente adeguati. Sul piano della gestione, si procede nel minor tempo possibile alla locazione degli alloggi liberi cercando di contenere al massimo i tempi per gli interventi di ripristino e messa a norma delle unità immobiliari ai fini della riassegnazione e messa a reddito. Si provvede inoltre ad un’azione costante di verifica delle morosità degli inquilini ai fini di intervenire puntualmente con le opportune azioni di recupero credito.

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA (dell’art. 16 della Legge n. 111/2011) RIFERIMENTI NORMATIVI E AMBITO DI APPLICAZIONE L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona rientra tra le amministrazioni pubbliche di cui all’art.1 comma 2 D. lgs. n. 165/2001 e s.m.i., ed è per questo inserita a pieno titolo nel campo di applicazione dell’art. 16 della Legge n. 111/2011, che consente l’adozione, entro il 31 marzo ogni anno, di piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione delle spese. L’art 16 della Legge n. 111/2011 prevede che le pubbliche amministrazioni possano adottare piani triennali di:

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razionalizzazione e riqualificazione della spesa; riordino e ristrutturazione amministrativa; semplificazione e digitalizzazione; riduzione dei costi della politica e di funzionamento , ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche. Finalità dei piani triennali è quella di conseguire economie di spesa che, se effettivamente realizzate e certificate a consuntivo, possono essere annualmente utilizzate, nell’importo massimo del 50%, per la contrattazione integrativa. L’economia di spesa deve essere accertata per ciascun esercizio, in relazione al raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuna delle singole voci di spesa individuate nei piani. Il risultato a consuntivo deve essere poi certificato dall’organo di controllo dell’ASP, ovvero dal Revisore dei Conti. I piani sono inoltre oggetto di informazione alle organizzazioni sindacali dell’azienda. Il presente Piano Triennale di Razionalizzazione contiene pertanto le azioni e le misure previste per il triennio 2016-2018, in applicazione dell’art. 16 del D.L. 98/2011 (convertito in L. 111/2011). Gli obiettivi e le misure di razionalizzazione che verranno illustrati nel presente Piano si collegano ai documenti programmatori e contabili dell’ASP, oltre che al Piano della Performance, adottati per il triennio 2016-2018. GLI OBIETTIVI DI RAZIONALIZZAZIONE

La riorganizzazione della Struttura Residenziale di San Polo d’Enza Come precedentemente accennato, l’ASP intende avviare un percorso di riorganizzazione della struttura residenziale con l’obiettivo di ridurre le scoperture dei posti e le perdite strutturali di gestione. In tal senso si è sviluppato il lavoro del gruppo tecnico nominato dalla giunta dell’unione val d’enza che ha individuato, tra l’altro, le seguenti azioni specifiche sulla CRA di San Polo d’enza:

- riduzione della scopertura dei posti ad alta valenza sanitaria tramite specifici accordi con azienda usl che possano prevedere la riduzione dei posti o modalità flessibili di utilizzo permettendone la copertura anche con utenti di cra definitiva;

- riduzione dei posti non contrattualizzati e inserimento di utenti provenienti da progettualità diverse nell’ambito dell’area disabilità o adulti con disagio;

- Riqualificazione energetica della casa residenza di san polo A livello generale di ASP si prosegue e rinforza: - il continuo monitoraggio dei costi di gestione e la razionalizzazione dei costi dei servizi e degli acquisti; - l’organizzazione del lavoro e la riduzione del turn over del personale (riducendo l’incidenza del costo del lavoro interinale tramite assunzioni a tempo determinato o indeterminato); - l’utilizzo della struttura amministrativa di ASP per ulteriori servizi. L’avvio del nuovo modello organizzativo, a decorrere dall’anno 2016, si ritiene possa determinare una riduzione dei costi di gestione della struttura, in linea con le esigenze di contenimento e razionalizzazione della spesa già espresse e meglio specificate nel documento di budget 2016 allegato al bilancio previsionale e nel bilancio pluriennale 2016/2018.

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Via A. De Gasperi, n° 3 – 42020 San Polo d’Enza (RE)

Tel. 0522/873217 - 0522/873123 Fax 0522/874394