Ascenzione del Signore

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INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Fi- glio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che to- gli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altis- simo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA Cel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accan- to a te, e noi, membra del suo corpo, vivia- mo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen La prima lettura afferma chiaramente che Cristo, ANTIFONA D’INGRESSO in piedi «Uomini di Galilea, perché fissate nel cielo lo sguardo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore ritornerà». Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci ha salvati in Cristo Gesù asceso al cielo, e ci ha dona- to lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, l’apostolo Paolo ci esorta a comportarci in maniera degna della vocazione che abbiamo ricevuto: con umil- tà, mansuetudine e pazienza. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, apparso agli Undici, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, assunto in cielo, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, seduto alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen « D D i me sarete testimoni». Con queste parole, Gesù si congeda dagli Apostoli. È il mistero dell’Ascensione, che quest’oggi solennemente celebriamo. L’Ascensione di Cristo significa, in primo luogo, l’inse- diamento del Figlio dell’uomo crocifisso e risorto nella regalità di Dio sul mondo. C’è però un senso più profondo non percepibile immediatamente. Nella pagina degli Atti degli Apostoli si dice dapprima che Gesù fu “eleva- to in alto”, e dopo si aggiunge che “è stato assunto”. L’evento è descritto non come un viaggio verso l’alto, bensì come un’azione della potenza di Dio, che introduce Gesù nello spazio della prossimità divina. In Cristo asceso al cielo, l’essere umano è entrato in modo inaudito e nuovo nell’intimità di Dio; l’uomo trova ormai per sempre spazio in Dio. Il “cielo”, questa parola cielo, non indica un luogo sopra le stelle, ma qualcosa di molto più ardito e sublime: indica Cristo stes- so, la Persona divina che accoglie pienamente e per sempre l’umanità, Colui nel quale Dio e uomo sono per sempre inseparabilmente uniti. L’essere dell’uomo in Dio, questo è il cielo. E noi ci avvi- ciniamo al cielo, anzi, entriamo nel cielo, nella misura in cui ci avviciniamo a Gesù ed entriamo in comunione con lui. Pertanto, l’odierna solennità dell’Ascensione ci invita a una comunione pro- fonda con Gesù morto e risorto, invisibilmente presente nella vita di ognuno di noi. ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO B (bianco) 20 MAGGIO 2012 46ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI: “SILENZIO E PAROLA: CAMMINO DI EVANGELIZZAZIONE

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Page 1: Ascenzione del Signore

INNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noiti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Fi-glio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio,Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che to-gli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;tu che togli i peccati del mondo, accogli lanostra supplica; tu che siedi alla destradel Padre, abbi pietà di noi. Perché tu soloil Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altis-simo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santonella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, oPadre, per il mistero che celebra in questaliturgia di lode, poiché nel tuo Figlio ascesoal cielo la nostra umanità è innalzata accan-to a te, e noi, membra del suo corpo, vivia-mo nella speranza di raggiungere Cristo,nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vivee regna con te... Ass. Amen

La prima lettura afferma chiaramente che Cristo,

ANTIFONA D’INGRESSO in piedi«Uomini di Galilea, perché fissate nel cielolo sguardo? Come l’avete visto salire alcielo, così il Signore ritornerà». Alleluia.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. Il Dio della speranza, che ci ha salvatiin Cristo Gesù asceso al cielo, e ci ha dona-to lo Spirito Santo, sia con tutti voi.Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, l’apostolo Paolo ciesorta a comportarci in maniera degna dellavocazione che abbiamo ricevuto: con umil-tà, mansuetudine e pazienza.(Breve pausa di silenzio)Cel. Signore, apparso agli Undici, abbi pietàdi noi. Ass. Signore, pietàCel. Cristo, assunto in cielo, abbi pietà dinoi. Ass. Cristo, pietàCel. Signore, seduto alla destra del Padre,abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietàCel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. Amen

«DDi me sarete testimoni». Con queste parole, Gesù si congeda dagliApostoli. È il mistero dell’Ascensione, che quest’oggi solennementecelebriamo. L’Ascensione di Cristo significa, in primo luogo, l’inse-

diamento del Figlio dell’uomo crocifisso e risorto nella regalità di Dio sulmondo. C’è però un senso più profondo non percepibile immediatamente.Nella pagina degli Atti degli Apostoli si dice dapprima che Gesù fu “eleva-to in alto”, e dopo si aggiunge che “è stato assunto”. L’evento è descritto noncome un viaggio verso l’alto, bensì come un’azione della potenza di Dio,che introduce Gesù nello spazio della prossimità divina. In Cristo asceso alcielo, l’essere umano è entrato in modo inaudito e nuovo nell’intimità di Dio;l’uomo trova ormai per sempre spazio in Dio. Il “cielo”, questa parola cielo,non indica un luogo sopra le stelle, ma qualcosa di molto più ardito e sublime: indica Cristo stes-so, la Persona divina che accoglie pienamente e per sempre l’umanità, Colui nel quale Dio e uomosono per sempre inseparabilmente uniti. L’essere dell’uomo in Dio, questo è il cielo. E noi ci avvi-ciniamo al cielo, anzi, entriamo nel cielo, nella misura in cui ci avviciniamo a Gesù ed entriamo incomunione con lui. Pertanto, l’odierna solennità dell’Ascensione ci invita a una comunione pro-fonda con Gesù morto e risorto, invisibilmente presente nella vita di ognuno di noi.

ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO B (bianco) 20 MAGGIO 201246ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI:

“SILENZIO E PAROLA: CAMMINO DI EVANGELIZZAZIONE”

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Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Diocon grida di gioia, perché terribile è il Si-gnore, l’Altissimo, grande re su tutta la ter-ra. Rit.Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signoreal suono di tromba. Cantate inni a Dio, can-tate inni, cantate inni al nostro re, cantate in-ni. Rit.Perché Dio è re di tutta la terra, cantate innicon arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sulsuo trono santo. Rit.SECONDA LETTURADalla lettera di san Paolo apostoloagli Efesìni (4,1-13)Fratelli, 1io, prigioniero a motivo del Si-gnore, vi esorto: comportatevi in manieradegna della chiamata che avete ricevuto,2con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità,sopportandovi a vicenda nell’amore, 3aven-do a cuore di conservare l’unità dello spiritoper mezzo del vincolo della pace. 4Un solocorpo e un solo spirito, come una sola è lasperanza alla quale siete stati chiamati, quel-la della vostra vocazione; 5un solo Signore,una sola fede, un solo battesimo. 6Un soloDio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti,opera per mezzo di tutti ed è presente intutti. 7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata datala grazia secondo la misura del dono diCristo. 8Per questo è detto: «Asceso in alto,ha portato con sé prigionieri, ha distribuitodoni agli uomini». 9Ma cosa significa cheascese, se non che prima era disceso quag-giù sulla terra? 10Colui che discese è lo stes-so che anche ascese al di sopra di tutti i cieli,per essere pienezza di tutte le cose. 11Ed egliha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altridi essere profeti, ad altri ancora di essereevangelisti, ad altri di essere pastori e mae-stri, 12per preparare i fratelli a compiere ilministero, allo scopo di edificare il corpo diCristo, 13finché arriviamo tutti all’unità dellafede e della conoscenza del Figlio di Dio,fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere lamisura della pienezza di Cristo.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediAlleluia, alleluia.Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice ilSignore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni,fino alla fine del mondo. Alleluia.

pur essendo asceso al cielo, è vivo e operante inmezzo ai suoi discepoli. Con la sua risurrezione,si è stabilito un nuovo legame con gli apostoli ela stessa Chiesa.La seconda lettura ci esorta a vivere in unità,come un solo corpo, attorno al Cristo che èrisorto dai morti. Siamo chiamati a camminaresecondo la vita nuova del battesimo e a cercarela pienezza della perfezione in Cristo.Il Vangelo riprende l’invito missionario che ilSignore risorto affida agli undici. Il bisogno dibattezzare e di fare discepoli indica la stessanatura missionaria della Chiesa nascente.

PRIMA LETTURA SedutiDagli Atti degli Apostoli (1,1-11)1Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato ditutto quello che Gesù fece e insegnò dagliinizi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo,dopo aver dato disposizioni agli apostoli chesi era scelti per mezzo dello Spirito Santo.3Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua pas-sione, con molte prove, durante quarantagiorni, apparendo loro e parlando delle coseriguardanti il regno di Dio. 4Mentre si trova-va a tavola con essi, ordinò loro di nonallontanarsi da Gerusalemme, ma di atten-dere l’adempimento della promessa delPadre, «quella - disse - che voi avete uditoda me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi in-vece, tra non molti giorni, sarete battezzatiin Spirito Santo». 6Quelli dunque che eranocon lui gli domandavano: «Signore, è questoil tempo nel quale ricostituirai il regno perIsraele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta avoi conoscere tempi o momenti che il Padreha riservato al suo potere, 8ma riceverete laforza dallo Spirito Santo che scenderà su divoi, e di me sarete testimoni a Gerusalem-me, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino aiconfini della terra».9Detto questo, mentre lo guardavano, fu ele-vato in alto e una nube lo sottrasse ai loroocchi. 10Essi stavano fissando il cielo mentreegli se ne andava, quand’ecco due uomini inbianche vesti si presentarono a loro e disse-ro: 11«Uomini di Galilea, perché state a guar-dare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo avoi è stato assunto in cielo, verrà allo stessomodo in cui l’avete visto andare in cielo».Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 46)Rit. Ascende il Signore

tra canti di gioia

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VANGELODal Vangelo secondo Marco

(16,15-20)Ass. Gloria a te, o Signore

In quel tempo, (14)[Gesù apparve agli Undici]e 15disse loro: «Andate in tutto il mondo eproclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chicrederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chinon crederà sarà condannato. 17Questi saran-no i segni che accompagneranno quelli checredono: nel mio nome scacceranno demò-ni, parleranno lingue nuove, 18prenderannoin mano serpenti e, se berranno qualche ve-leno, non recherà loro danno; imporranno lemani ai malati e questi guariranno». 19IlSignore Gesù, dopo aver parlato con loro, fuelevato in cielo e sedette alla destra di Dio.20Allora essi partirono e predicarono dapper-tutto, mentre il Signore agiva insieme conloro e confermava la Parola con i segni chela accompagnavano.Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoPROFESSIONE DI FEDE in piediCredo in un solo Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio, nato dal Padreprima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce daLuce, Dio vero da Dio vero, generato, noncreato, della stessa sostanza del Padre; permezzo di Lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo, (si china il capo) e peropera dello Spirito Santo si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscita-to, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, eil suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore edà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifica-to, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-stolica. Professo un solo battesimo per il per-dono dei peccati. Aspetto la risurrezione deimorti e la vita del mondo che verrà. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, Cristo è la nostra spe-ranza: egli si è mostrato ai discepoli perchénoi tutti fossimo partecipi della sua naturadivina.

Lettore Diciamo con gioia:Ass. CRISTO, NOSTRA SPERANZA,

ASCOLTACI!1. Perché la Chiesa annunci con fedeltà e co-raggio la buona novella del Vangelo in ogniparte del mondo. Preghiamo.2. Perché i governanti dei popoli favoriscanogli aiuti umanitari nei paesi più poveri. Pre-ghiamo.3. Perché guardando a Maria, il cui silenzioascolta e fa fiorire la Parola, impariamo a co-municare con Dio e ad annunciare il Vangeloa ogni persona di buona volontà. Preghiamo.4. Perché ogni battezzato sperimenti la pre-senza di Gesù nell’Eucaristia e nella vita diogni giorno. Preghiamo.5. Perché i nostri cari defunti possano già con-templare il volto di Gesù, il Vivente. Preghia-mo.6. Perché sappiamo essere testimoni corag-giosi di speranza, guardando con fiducia agliimpegni quotidiani. Preghiamo.Cel. O Padre misericordioso, fonte della vi-ta: accogli la preghiera di questa comunitàche ti cerca con cuore sincero e attende ildono dello Spirito Santo. Per Cristo nostroSignore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Accogli, Signore, il sacrificio che tioffriamo nella mirabile ascensione del tuoFiglio, e per questo santo scambio di doni fa’che il nostro spirito si innalzi alla gioia delcielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenPREFAZIO DELL’ASCENSIONE IIIl mistero dell’AscensioneÈ veramente cosa buona e giusta, che tutte lecreature in cielo e sulla terra si uniscanonella tua lode, Dio onnipotente ed eterno,per Cristo nostro Signore. Dopo la risurre-zione egli si mostrò visibilmente a tutti idiscepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo,perché noi fossimo partecipi della sua vitadivina. Per questo mistero, nella pienezzadella gioia pasquale, l’umanità esulta sututta la terra, e con l’assemblea degli angelie dei santi canta l’inno della tua gloria.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Rimaniamo nell’amore del Signore di-cendo insieme.Tutti: Padre nostro...

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SCAMBIO DELLA PACECel. Nella gioia di ricevere l’Euca-ristia, sacramento d’amore, scam-biatevi un gesto di comunione fraterna.ANTIFONA ALLA COMUNIONE«Andate in tutto il mondo, predicate ilVangelo a ogni creatura». Alleluia.DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Dio onnipotente e misericordioso, chealla tua Chiesa pellegrina sulla terra faigustare i divini misteri, suscita in noi il desi-derio della patria eterna, dove hai innalzatol’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristonostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Nel giorno in cui Cristo è asceso nellagloria e vi ha aperto la via del cielo, Dio viriempia della sua benedizione. Ass. AmenCel. Voi, che oggi riconoscete che Cristo è ilSignore nella gloria del Padre, possiate spe-rimentare la sua presenza in mezzo a noisino alla fine dei secoli. Ass. AmenCel. Cristo, che dopo la sua risurrezioneapparve visibilmente ai suoi discepoli, simostri a voi giudice misericordioso e viconduca all’eredità eterna. Ass. AmenCel. E la benedizione di Dio onnipotente,Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda sudi voi, e con voi rimanga sempre. Ass. AmenCel. Annunziate a tutte le genti che Gesù diNazaret è risorto dai morti, siede alla destradel Padre e tornerà in mezzo a noi. Andatein pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

La condizione della ChiesaIl carattere storico del mistero della risurre-zione e dell’ascensione del Cristo ci aiuta ariconoscere e a comprendere la condizionetrascendente della Chiesa, la quale non è natae non vive per supplire all’assenza del suoSignore “scomparso”, ma al contrario trova laragione del suo essere e della sua missionenella permanente anche se invisibile presenzadi Gesù, una presenza operante mediante lapotenza del suo Spirito. In altri termini, po-tremmo dire che la Chiesa non svolge la fun-zione di preparare il ritorno di un Gesù “as-sente”, ma, al contrario, vive e opera per pro-clamarne la “presenza gloriosa” in manierastorica ed esistenziale. Dal giorno dell’Ascen-sione, ogni comunità cristiana avanza nel suoitinerario terreno verso il compimento dellepromesse messianiche, alimentata dalla Paro-la di Dio e nutrita dal Corpo e Sangue del su-o Signore. Questa è la condizione della Chie-sa – ricorda il Concilio Vaticano II – mentre«prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecu-zioni del mondo e le consolazioni di Dio, an-nunziando la passione e morte del Signore fi-no a che Egli venga» (Lumen gentium 8).

Silenzio e ParolaIl tema della 46ª Giornata mondiale dellecomunicazioni sociali riguarda proprio lostretto rapporto tra Silenzio e Parola: camminodi evangelizzazione. Educarsi alla comunicazio-ne vuol dire imparare ad ascoltare, a contem-plare, oltre che a parlare, e questo è partico-larmente importante per gli agenti dell’evan-gelizzazione: silenzio e parola sono entrambielementi essenziali e integranti dell’agirecomunicativo della Chiesa, per un rinnovatoannuncio di Cristo nel mondo contempora-neo. Se Dio parla all’uomo anche nel silen-zio, pure l’uomo scopre nel silenzio la possi-bilità di parlare con Dio e di Dio.Abbiamo bisogno di quel silenzio chediventa contemplazione, che ci fa entrare

nel silenzio di Dio e così arrivare al puntodove nasce la Parola, la Parola redentrice.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

Verso Milano 2012Nonostante i rapidi e radicalicambiamenti che hanno incisoprofondamente sulla famiglia ne-gli ultimi quarant’anni, essa restail punto di riferimento e la prin-cipale risorsa per la vita della socie-tà. Abbiamo assistito al passaggiodal modello patriarcale a quellonucleare, da quella autoritaria aquella permissiva-ancillare, dal-la famiglia etica a quella affetti-va, accompagnato dalla rapida

riduzione del numero dei componenti diciascun nucleo, alla trasformazione del ru-olo e dell’immagine della donna, semprepiù inserita da protagonista nel sistema la-vorativo (Card. Crescenzio Sepe).