A.S. 2013/2014 Contratto formativo - secondocircolopc.gov.it · - bambini di cinque anni: 13 ....

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SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI BORGHETTO A.S. 2013/2014 Contratto formativo Ins.ti di sezione : Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

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SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI BORGHETTO A.S. 2013/2014

Contratto formativo

Ins.ti di sezione : Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

ANALISI DI PARTENZA

ANALISI DEL CONTESTO

Territorio :

La Scuola dell’Infanzia di Borghetto è situata al centro

dell’omonima frazione del comune di Piacenza ed è disposta su

due piani. E’ circondata da un giardino spazioso con numerosi

giochi fruibili nella bella stagione.

SPAZI :

Piano terra

n°. 1 salone per l’accoglienza dei bambini, per i giochi collettivi,

i canti, le attività motorie ed il riposo.

n°. 1 cucina con zona dispensa

n°. 1 sala da pranzo

n°. 1 servizi igienici per bambini e 2 per adulti.

Piano rialzato

n°. 2 aule per le attività di sezione.

n°. 1 servizi igienici per i bambini e 1 per gli adulti.

n°. 1 aula multimediale dotata di alcuni sussidi : computer,

stampante, scanner, televisione e videoregistratore e lettore

C.D.

n°. 1 piccola stanza adibita ad infermeria

n°. 1 stanza adibita a sgabuzzino.

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

La Scuola dell’infanzia di Borghetto ospita attualmente una

sezione di 28 bambini.

Complessivamente il gruppo frequentante risulta così composto:

- bambini di tre anni: 6

- bambini di quattro anni: 9

- bambini di cinque anni: 13

GIORNATA TIPO

08.15-09.15: Ingresso ed accoglienza dei bambini, attività

spontanee e gioco libero nei vari spazi predisposti ; 09.15-09.45: Attività di riordino e colazione; 09.45-10.00: servizi igienici; 10.00-10.15: appello, compilazione del calendario,

conversazioni spontanee; 10.15-11.45 : attività strutturate in base al programma

didattico in corso; 11.45-12.00 : pratiche igieniche; prima uscita;

12.00-12.45 : pranzo ; 12.45-13.30 : giochi liberi ed organizzati in sezione e/o

all’aperto; 13.00- 13.15 : seconda uscita 13.30 – 13.45 : pratica delle norme igieniche; 13.45 – 15.15 : riposo pomeridiano; 15.15 – 15.30 : pratiche igieniche ; 15.30 – 15.45: merenda ;

15.45 – 16.15 : preparazione dei bambini all’uscita e giochi di

intrattenimento in attesa del pullman e dei genitori.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

ORARIO DOCENTI

Nella scuola operano due insegnanti di posto comune con orario

settimanale di 25 ore.

L’apertura della scuola è alle ore 8.15 e la chiusura alle ore 16.15.

La compresenza delle insegnanti è dalle 10 alle 12.15.

Il venerdì, con cadenza quindicinale, sarà riservato

all’insegnamento della religione cattolica con l’insegnante

Mazzoni Stefania. I bambini che non si avvalgono di tale attività

parteciperanno ad un progetto alternativo (vedi progetti

allegati). All'interno della sezione si svolgono progetti rivolti a un gruppo

di bambini di età eterogenea. Qualora le attività lo rendano

necessario, i bambini vengono suddivisi in gruppi di età omogenea.

Dalle ore 12,15 alle ore 16,15 è presente una sola insegnante su

posto comune. Pertanto i bambini svolgono attività di gioco libero

e strutturato a cui seguirà un momento di riposo per tutti prima

del rientro a casa.

Le insegnanti considerano la collegialità espressione della

professionalità docente.

L’esercizio della collegialità permette infatti:

di esaltare le abilità e le competenze di ognuno

di strutturare un progetto educativo-didattico con il

contributo di tutto il team docente

di esercitare la circolarità delle competenze e della abilità.

Orario settimanale Scuola dell’Infanzia di Borghetto a.s. 2013/2014

1°SETTIMANA LUNEDI’

MARTEDI’

MERCOLEDI’

GIOVEDI’

VENERDI’

MAFFI IDA

8,15-12,15

10,00-16,15

8,15-12,15

10,00-16,15

8,15-12,15

BALDERACCHI

MARIA ANTONIA

10,00-16,15

8,15-12,00

10,00-16,15

8,15-12,00

10,45-16,15

2°SETTIMANA LUNEDI’

MARTEDI’

MERCOLEDI’

GIOVEDI’

VENERDI’

MAFFI IDA

10,00-16,15

8,15-12,00

10,00-16,15

8,15-12,00

10,45-16,15

BALDERACCHI

MARIA ANTONIA

8,15-12,15

10,00-16,15

8,15-12,15

10,00-16,15

8,15-12,15

UTILIZZO SPAZI E MATERIALI Al piano terra la scuola dell’infanzia è così costituita :

un SALONE POLIVALENTE che serve per l’accoglienza di

tutti i bambini, per eventuali attività di grande gruppo. Al

pomeriggio questo spazio diventa un SALONE DORMITORIO

due SERVIZI IGIENICI per i bambini e le bambine, uno al

piano terra e uno al piano superiore, con annessi quelli per le

insegnanti

un SERVIZIO IGIENICO ATTREZZATO per le persone

diversamente abili utilizzato anche dal personale ausiliario e di

cucina

un REFETTORIO

una CUCINA con annessa DISPENSA

uno SPOGLIATOIO per il personale ausiliario

uno SGABUZZINO uso LAVANDERIA

Al primo piano sono presenti :

due AULE – SEZIONE

un LABORATORIO INFORMATICO utilizzato anche come

SALA – VIDEO

un ambulatorio

uno SPOGLIATOIO utilizzato dal personale docente

un SERVIZIO IGIENICO per i bambini e le bambine con

annesso uno per le insegnanti

Esternamente la scuola è dotata di un ampio giardino recintato

fornito di giochi.

Oltre al materiale di facile consumo, sono presenti:

un carrello psicomotorio,

una macchina fotografica digitale,

un personal computer munito di scanner e stampante,

un televisore con lettore dvd e vhs,

uno stereo compatto portatile con lettore C.D.,

giochi strutturati (puzzles- giochi ad incastro – domini dei

colori- domini degli animali – giochi con forme geometriche –

blocchi logici – vari giochi in scatola - strumenti musicali),

un armadio biblioteca fornito di libri adatti alla lettura dei

bambini e delle bambine dai 3 ai 6 anni.

PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO DI CIRCOLO:

TRAGUARDI EDUCATIVI

Con riferimento agli Orientamenti del 91 e alle Indicazioni Nazionali del 2012 …

“La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di

età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i

principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della

Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei

documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini

lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla

cittadinanza”

Le nostre scuole dell’infanzia si riconoscono in un modello di scuola che “si propone

come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere

filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro

esperienze. La scuola dell’infanzia promuove una pedagogia attiva e delle relazioni

che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun

bambino, nella cura dell’ambiente, la predisposizione degli spazi educativi, la

conduzione attenta dell’intera giornata scolastica e nell’accompagnamento verso

forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene

attraverso il gioco, l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la

natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione

individuale e collettiva delle esperienze. Per questo, nella poliedricità e peculiarità di

situazioni, tutti i docenti condividono le stesse finalità e gli stessi traguardi educativi.

FINALITÁ

consolidare L'IDENTITA'

stare bene e vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io

sentirsi sicuri nella molteplicità del proprio fare e sentire

conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile

sperimentare diversi ruoli e forme di identità

sviluppare L'AUTONOMIA

avere fiducia in sé e negli altri

provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto

acquisire la consapevolezza della libertà di pensiero

esprimere con diversi linguaggi sentimenti e emozioni

assumere atteggiamenti sempre più consapevoli

prendere coscienza di sé e avere cura del proprio corpo

acquisire LE COMPETENZE

elaborare conoscenze, abilità, atteggiamenti sapendo trasferire esperienze e

saperi a campi diversi da quelli appresi e in tutti i contesti della vita

imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione, il

confronto

descrivere e tradurre in tracce personali e condivise le esperienze utilizzando

diversi linguaggi

sviluppare l’attitudine a fare domande riflettere e negoziare significati

sviluppare il SENSO DELLA CITTADINANZA

scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro

bisogni

rendersi conto della necessità di stabilire regole condivise

sviluppare la capacità di ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle

diversità di genere

iniziare a riconoscere diritti e doveri uguali per tutti

creare fondamenta di un comportamento, eticamente orientato, rispettoso degli

altri, dell’ambiente e della natura

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

IL SÈ E L’ALTRO

Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità, l’appartenenza

Sapere accettare e rispettare le diversità riconoscendo ed esprimendo emozioni

e sentimenti

Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie e tradizioni) e quella di

altri bambini

Rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda

Saper perseguire un obiettivo comune, discutendo per darsi regole, progettando

insieme e imparando a valorizzare le collaborazioni ed a gestire i contrasti

Incoraggiare alla riflessione sulle grandi domande esistenziali e alla religiosità,

imparando a prendere coscienza dei diversi punti di vista e a sviluppare un

corretto senso di giustizia (valori condivisibili, diritti e doveri)

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Vivere pienamente la propria corporeità, percepirne il potenziale comunicativo

ed espressivo, maturare condotte che consentono una buona autonomia nella

giornata scolastica

Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di

sviluppo, adottare pratiche corrette nella cura di sé , di igiene e di sana

alimentazione

Provare piacere nel movimento e sperimentare diversi schemi posturali e

motori, sapendoli applicare nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di

piccoli attrezzi e sapendoli adattare alle situazioni ambientali all’interno della

scuola e all’aperto.

Controllare l’esecuzione del gesto, saper valutare il rischio , interagire con gli

altri nei giochi di movimento

Riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresentare il corpo fermo

e in movimento

IMMAGINI , SUONI, COLORI .

Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità

che il linguaggio del corpo consente.

Inventare storie e esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e

drammatizzazione. Saper esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre

attività manipolative e saper utilizzare diverse tecniche espressive.

Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza,

individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali,

“lasciando traccia” di sé

Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione

musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici

sequenze sonoro-musicali.

esplorare la realtà sonora, per fare e ascoltare musica giocando, in modo che il

suono diventi un linguaggio comune .

Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica al fine di attivare un

sempre più consapevole utilizzo di produzioni, fruizioni, segni, tecniche e

prodotti

Sperimentare diverse forme di espressione artistica con varietà di strumenti e

materiali, anche multimediali per comunicare ed esprimersi attraverso esse

I DISCORSI E LE PAROLE

Essere consapevole della propria lingua materna e sviluppare la padronanza

d’uso della lingua italiana, arricchendo e precisando il proprio lessico.

Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le

proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri

attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e

appropriato nelle diverse attività.

Ascoltare, comprendere, inventare e riesprimere narrazioni lette o improvvisate

di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti

Riflettere sulla lingua, confrontare lingue diverse, riconoscere, apprezzare e

sperimentare la pluralità linguistica e il linguaggio poetico

dialogare,discutere, chiedere spiegazioni e spiegare, usare il linguaggio per

progettare le attività e per definirne le regole.

Individuare, su di sé e per gli altri le caratteristiche che differenziano gli atti

dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno

della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e

significato

Elaborare ipotesi e codici personali in ordine alla lingua scritta

LA CONOSCENZA DEL MONDO

(Oggetti, fenomeni, viventi , Numero e spazio)

Toccare, guardare, ascoltare, odorare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è

toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la proprietà dei termini

Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità;

ordinare e raggruppare per colore,forma, grandezza ecc.

Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare

successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali

Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; seguire

correttamente un percorso sulla base di indicazioni

Adoperare lo schema investigativo del “ chi, che cosa, quando, come, perché?”

per risolvere problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi.

Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o

ipotesi, con attenzione e sistematicità.

Provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorarli e saper scoprirne

funzioni e possibili usi.

Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che

si è visto, fatto e sentito.

ACCORDI PEDAGOGICI DEL TEAM

FINALITA’ EDUCATIVE

Come sottolineato nelle Indicazioni del Curricolo la Scuola

dell’infanzia ha come finalità quelle di rafforzare l’identità

personale, l’autonomia , le competenze dei bambini e il senso

della cittadinanza.

“ …Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la

natura, la vita e il suo evolversi ed estinguersi, l’ambiente che lo

circonda, le relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli

adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro fede; è

testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso

i media, partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità.

Sente di appartenere alla sua famiglia, alla sua comunità, alla sua

scuola; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle

situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere

o escludere.

La presenza di bambini che parlano altre lingue e hanno tratti

diversi e famiglie con tradizioni e religioni diverse, apre nuovi

orizzonti, suscita reazioni, curiosità, preoccupazioni e sentimenti

che non possono essere ignorati… “

Lo sviluppo della competenza iniziale e l’approccio ai sistemi

simbolico-culturali è garantito attraverso itinerari didattici e

formativi riferiti ai Traguardi di sviluppo delle competenze,

alle Finalità, e agli Obiettivi Formativi.

STRATEGIE EDUCATIVE

Le attività curricolari saranno rappresentate da esperienze,

esplorazioni, riflessioni, momenti spontanei e strutturati con

riferimento ai Traguardi di sviluppo delle competenze e alle

Finalità formative indicate nelle Indicazioni nazionali del 2012

e attuate dai docenti delle sezioni con approccio globale e non

settoriale. Ci saranno momenti di attività per gruppi di bambini di età

eterogenea , di bambini omogenei per età e di attività in grande gruppo. Con riferimento alle metodologie adottate la scuola dell’infanzia

utilizzerà le tematiche ed i metodi adeguati, con particolare

attenzione a:

il gioco

la globalità del linguaggio

il lavoro di gruppo

il metodo della ricerca

l’esplorazione

momenti di conversazione.

Esplorazione e ricerca offrono all’insegnante la possibilità di

inviare al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle

proposte di gioco, una vasta gamma di messaggi e di stimoli utili

alla struttura ludiforme dell’attività didattica . L’attività di ricerca-azione favorisce il coinvolgimento sia

emotivo sia razionale del bambino che, partendo dalla curiosità,

raccoglie dati, li organizza e li concettualizza, tramite l’utilizzo

di codici adeguati all’età.

MEDIAZIONI DIDATTICHE

La scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e le

strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e

guidare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino.

Le insegnanti, durante l’anno scolastico utilizzeranno le seguenti

mediazioni didattiche :

organizzazioni delle esperienze lungo il percorso metodologico dal piano concreto a quello simbolico, uso di “ contenitori fantastici “come il personaggio guida, le fiabe etc.. uso di tracce ed indizi, uso di sfondi integratori come storie, esperienze, materiali, uscite etc.. uso di interventi frontali dell’insegnante come problematizzazioni, spiegazioni, letture ed interpretazioni di un racconto, uso di narrazione animata e drammatizzazione, uso di strumenti tecnologici specifici come i lettori VHS e DVD, lo stereo compatto con lettore CD, la macchina fotografica digitale, uso di codici riferibili ai vari linguaggi (motorio, grafico-pittorico, plastico-costruttivo, sonoro-musicale, mimico-gestuale), uso di materiali strutturati e di recupero.

MODALITA’ DI VERIFICA e VALUTAZIONE

Le esperienze didattiche verranno valutate globalmente e

saranno considerate concorrenti le incidenze di molteplici

fattori quali:

l’aspetto metodologico

i contenuti

l’aspetto psicologico ed emotivo

i tempi adottati

i materiali utilizzati

la relazione bambino-bambino e bambino-adulto.

Per ogni progetto proposto è prevista una verifica in itinere ed

una finale.

Si valuteranno:

le capacità acquisite dai bambini e dalle bambine

attraverso gli elaborati,

le osservazioni sui vari atteggiamenti degli stessi nei

momenti di relazione,

tempi e ritmi di apprendimento,

interessi e motivazioni,

le risposte delle famiglie.

I risultati ottenuti dai bambini in merito alle finalità ed agli

obiettivi proposti, saranno resi noti alle famiglie attraverso

colloqui individuali (udienze).

La famiglia parteciperà attivamente al progetto e alle iniziative

scolastiche attraverso:

incontri;

recupero di materiali;

preparazione di “avvisi” e comunicazioni in più lingue.

CONTINUITA’

Occorre prevedere un sistema di rapporti interattivi tra la

scuola dell’infanzia e le altre istituzioni ad essa contigue.

È quindi necessario prestare attenzione a quei raccordi che

consentono alla scuola di fruire, secondo un progetto pedagogico,

delle risorse umane e culturali e didattiche presenti nelle

famiglie e nel territorio.

Il diritto dei bambini e delle bambine ad un percorso educativo

contiguo, organico e completo rende necessario un raccordo tra:

FAMIGLIE

ASILO-NIDO

SCUOLA PRIMARIA

AUSL di competenza i caso di presenze a scuola di bambini

e bambine diversamente abili.

Per favorire opportune armonizzazioni nell’accoglienza e nella

programmazione didattica, prima dell’inizio e nel corso dell’anno

scolastico, si programmano colloqui con:

le famiglie,

le educatrici degli asili nido in caso di bambini o bambine

diversamente abili,

le insegnanti della scuola primaria,

gli operatori AUSL sempre nel caso di bambine o bambine

diversamente abili.

Gli obiettivi di questi incontri saranno :

la conoscenza della storia personale del bambino/a,

la conoscenza dei punti di forza e delle difficoltà del

bambino/a,

la valorizzazione delle competenze acquisite dal bambino/a,

l’eventuale organizzazione di momenti di collaborazione.

INTEGRAZIONE PREVENZIONE DEL DISAGIO La scuola dell’infanzia di Borghetto è frequentata da un numero

elevato di bambini provenienti da altri paesi.

La scuola è chiamata istituzionalmente a promuovere lo sviluppo

della personalità del bambino e a rimuovere quegli ostacoli di

ordine sociale e culturale che ne impediscono la realizzazione.

La scuola dell’infanzia , nel riconoscere al bambino il diritto alla

diversità e all’uguaglianza delle opportunità formative,

propongono precise finalità che aiutano gli insegnanti a

strutturare una programmazione educativo- didattica

specificatamente rivolta a compensare gli svantaggi socio-

culturali e cognitivi di partenza degli alunni. La scuola dell’infanzia pertanto è consapevole dell’esigenza di

dover attuare interventi operativi sempre più qualificati ,

attraverso un Piano dell’Offerta formativa che utilizzi

didattiche innovative, atte a valorizzare le capacità e le

conoscenze di ciascun alunno.

Essa si pone come obiettivo fondamentale la promozione di un

affettiva e attenta integrazione scolastico-sociale.

Attraverso la sua realizzazione s’intende garantire a tutti gli

alunni che presentano disturbi di apprendimento e di

svantaggio socio-culturale un percorso educativo- didattico più

efficace.

La loro integrazione va però favorita con ogni mezzo, in modo da

rispondere ai loro specifici bisogni relazionali e cognitivi e

rafforzare e sviluppare le loro capacità .

LA NOSTRA ACCOGLIENZA

La Dirigente, le insegnanti e tutto il personale delle scuole

dell’infanzia del II Circolo di Piacenza ritengono che “l'ambientamento e l'accoglienza rappresentino un punto privilegiato di incontro tra la scuola e le famiglie, in quanto forniscono preziose opportunità di conoscenza e collaborazione”, è quindi nostro intento trasformare questo importante momento

di passaggio del bambino in un’occasione di crescita per la scuola,

le famiglie e i loro figli.

Le nostre quattro scuole condividono gli stessi obiettivi

formativi e le stesse modalità organizzative, poggiando le scelte

educative sulle esperienze fino ad ora condotte e su una

pedagogia attenta alla cura e al benessere della persona.

Le modalità e l'attuazione dell'accoglienza non riguarderanno

soltanto il primo periodo scolastico, ma costituiranno la

premessa educativa di ogni giornata scolastica.

Le nostre azioni educative mireranno in particolare a:

PROMUOVERE L’AUTONOMIA, L’IDENTITÀ DEL BAMBINO

NELL’AMBIENTE SCOLASTICO, RAFFORZANDO LA STIMA

DI SÉ E LA CONSAPEVOLEZZA DELL’UGUALE DIGNITÀ E

VALORE DI OGNI PERSONA

FAVORIRE UN ATTEGGIAMENTO DI FIDUCIA NEI

CONFRONTI DELLE FIGURE ADULTE DI RIFERIMENTO E

STIMOLARE LA RELAZIONE CON I PARI CON ATTENZIONE

A TUTTI I LIVELLI ESPRESSIVI

COINVOLGERE I GENITORI NEL PERCORSO EDUCATIVO E

PROMUOVERE LA CONTINUITÀ ORIZZONTALE TRA

SCUOLA E FAMIGLIA CON UN ATTEGGIAMENTO DI

APERTURA E DI ACCOGLIENZA ANCHE VERSO GLI ADULTI

AIUTARE I BAMBINI A CONOSCERE FUNZIONALMENTE

GLI SPAZI DELLA SCUOLA E A SVILUPPARE UN

PROGRESSIVO ADATTAMENTO AI RITMI DELLA

GIORNATA, RENDENDOLI PIÙ CONSAPEVOLI DELLO

SCORRERE DEL TEMPO A SCUOLA

MODALITÀ ORGANIZZATIVE

…A SETTEMBRE

Incontro con i nuovi genitori prima dell’inizio della scuola.

Il fiduciario e le docenti di plesso illustrano ai nuovi genitori il

funzionamento e l’organizzazione della scuola, con attenzione al

libretto informativo (contenente le informazioni utili e

indispensabili per la vita scolastica) che viene consegnato in

questo momento assembleare.

In un secondo momento i genitori si ritrovano con le insegnanti

di sezione che accoglieranno il loro bambino per una

comunicazione più informale. In tale sede ci potrà essere

l’occasione per uno scambio di notizie riguardo ai nuovi alunni e

verrà concordato un calendario per l’accoglienza mediando tra

esigenze dei genitori e organizzazione scolastica.

L’ambiente scolastico

Prima dell’inizio della scuola l’ambiente viene strutturato per

creare un luogo sereno e rassicurante, capace di risvegliare

l’interesse e l’operatività del bambino, predisponendo i materiali

e gli spazi comuni e di sezione per accogliere adeguatamente i

bambini, che potranno fruire di contesti favorevoli al benessere

e all’ascolto delle emozioni e i loro genitori.

Le prime due settimane

Le prime due settimane di scuola sono per tutti gli alunni

dalle ore 8.15 alle ore 14.15 con servizio mensa, per

garantire la compresenza di entrambe le insegnanti come figure

di riferimento per i bambini e per i genitori per l’intera

permanenza a scuola.

Nel periodo successivo, la scuola riprende il suo normale

funzionamento (8.15/16.15) I nuovi iscritti parteciperanno

gradualmente ai tempi della giornata scolastica secondo le

risposte emotive del bambino e in accordo con la famiglia.

L’orario di compresenza delle docenti potrà essere modificato

anche nel periodo successivo alla prima settimana,

compatibilmente con le esigenze e le risorse organizzative

disponibili.

Il primo giorno di scuola

Alla riapertura della scuola il primo giorno è dedicato ai soli

bambini già frequentanti dall’anno scolastico precedente, per

consentire loro un’occasione speciale per ritrovarsi insieme ai

compagni e alle insegnanti, per riconsolidare i legami affettivi e

sociali già avviati. I bambini vengono coinvolti nell’accoglienza dei

nuovi alunni spiegando loro cosa accadrà nei giorni successivi e

affidando loro il ruolo di tutor per i più piccoli, per un avvio più

sereno alle nuove relazioni amicali.

Inserimenti dei nuovi iscritti

Gli inserimenti dei nuovi iscritti vengono scaglionati graduando

il tempo di permanenza del bambino e del genitore per

garantire il benessere del bambino e dell’intero gruppo sezione.

L'ambientamento del bambino ha tempi variabili e non ha una

durata definibile e/o definita: le insegnanti si impegnano,

pertanto, ad accogliere i bambini in modo personalizzato,

agevolando, con particolari strategie, il momento del distacco, la

partecipazione alla routine quotidiana e la costruzione di nuove

relazioni.

Un esempio di cosa accade abitualmente…

Nei primi giorni il bambino si ferma a scuola qualche ora, dapprima con la sua figura di riferimento, successivamente da solo per l'arco della mattinata, nella seconda fase si affronta il delicato momento del pasto e quando il bambino si dimostra pronto, la permanenza si prolunga per tutto l'arco della giornata scolastica;

I progetti di plesso

Ogni scuola a partire dalla condivisione delle scelte sopra

esposte potrà, secondo le proprie risorse e peculiarità

didattiche, realizzare un proprio progetto riguardo al primo

periodo scolastico

…IN CORSO D’ANNO

Per i bambini e le bambine che entrano a far parte della vita

scolastica in corso d’anno si seguono le stesse modalità sopra

esposte. Le insegnanti avranno un incontro preliminare con i

genitori, saranno concordate le modalità d’inserimento, il gruppo

sezione sarà preparato ad accogliere i nuovi amici.

Tra scuola e casa

“La scuola perseguirà costantemente l’obbiettivo di costruire

un’alleanza educativa con genitori. Non si tratta di rapporti da

stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che

riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente

nelle comuni finalità educative”

dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per

il primo ciclo d’istruzione

Gli incontri per una migliore comunicazione tra scuola e famiglia

Settimana di scuola aperta

A gennaio nella seconda settimana dal rientro dalle vacanze

natalizie, dalle ore 10.30 alle ore 12.00, in orario di compresenza

la scuola rimarrà aperta ai genitori interessati a visionare gli

spazi delle nostre scuole e a conoscere il progetto educativo ed

organizzativo che viene proposto dal Circolo (POF) e dalle

singole scuole (CONTRATTO FORMATIVO). Il fiduciario di

plesso è incaricato di svolgere questo importante compito di

accoglienza.

Incontro assembleare di plesso

A settembre prima dell’inizio della scuola si svolge un incontro

assembleare rivolto ai genitori degli alunni nuovi iscritti. In

questa occasione il fiduciario e le docenti del plesso illustrano ai

nuovi genitori il funzionamento e l’organizzazione della scuola,

con attenzione al libretto informativo che viene consegnato a

tutte le famiglie.

In un secondo momento i genitori si ritrovano con le insegnanti

che accoglieranno il loro bambino per una comunicazione più

informale. In tale sede ci potrà essere l’occasione per uno

scambio di notizie riguardo ai nuovi alunni e verrà concordato un

calendario per l’accoglienza, mediando tra esigenze dei genitori

e organizzazione scolastica.

2 incontri assembleari

In corso d’anno, generalmente nei periodi di ottobre e febbraio,

si svolgono due incontri assembleari in cui vengono presentate le

esperienze che gli alunni hanno vissuto e le linee progettuali

didattico educative che si prospettano in base alle necessità e ai

bisogni dei singoli alunni e del gruppo sezione. Il secondo

appuntamento, secondo le esigenze dei genitori, può essere

utilizzato per i colloqui individuali.

2 incontri per i colloqui individuali

In due incontri, generalmente fissati nei mesi di dicembre e

nella prima settimana di giugno, i genitori potranno incontrare

individualmente le docenti per uno scambio di informazioni

riguardo alla vita del bambino a scuola, per conoscere meglio le

sue conquiste e i suoi bisogni, per realizzare la possibilità di una

reale continuità educativa.

Il rappresentante di sezione

Il rappresentante di sezione si pone come mediatore e ulteriore

anello di congiunzione tra scuole e famiglie. Questa figura eletta

dai genitori dei bambini della sezione sarà presente, nell’arco

dell’anno scolastico, a quattro riunioni di intersezione con gli

insegnanti di plesso. Durante questi appuntamenti si svolge

puntualmente una verifica delle attività in atto e si comunicano

le future intenzioni didattico educative. I rappresentanti

possono portare la voce dei genitori in questa sede comunicando

eventuali problemi o proposte.

Momenti di aggregazione e festa nelle scuole

Tra bambini, famiglie e insegnanti non mancano momenti di

aggregazione e di festa, che ogni plesso declina secondo le

proprie tradizioni territoriali ed educative.

I mezzi per una migliore comunicazione tra scuola e famiglia

Opuscolo informativo al momento della scelta della scuola

Libretto informativo ad inizio anno

Questionario facoltativo per la prima conoscenza del bambino

Questionario facoltativo a fine anno scolastico per conoscere

l’esperienza scolastica dei bambini raccontata a casa

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

A partire dall’anno scolastico 2005 / 2006 nella nostra scuola è

attuato l’insegnamento della religione cattolica.

L’insegnante referente, sig.ra Mazzoni Stefania è stata

nominata dalla Curia Vescovile della diocesi di Piacenza- Bobbio.

Si veda il progetto “Sulle tracce di Abbà”.

PROGETTO ANNUALE PER L’INSEGNAMENTO

DELLA RELIGIONE CATTOLICA

TITOLO:

Sulle tracce di Abbà

PROTAGONISTI:

TUTTI I BAMBINI CHE SI AVVALGONO DELL’INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA;

INSEGNANTE SPECIALISTA: STEFANIA MAZZONI

MOTIVAZIONE:

Il progetto d’insegnamento della religione cattolica “Sulle tracce di Abbà” si

propone di offrire ai bambini e alle bambine un percorso formativo che

s’inserisca in modo armonico e graduale nelle attività previste dalla scuola

d’infanzia.

Il titolo del progetto vuole rappresentare il percorso attraverso il quale ai

bambini della scuola dell’infanzia viene presentata la religione non come un

insieme di precetti generici e astratti ma piuttosto come la risposta dell’uomo

alla proposta di Gesù che ha mostrato un Dio che è “papà”, un Padre buono e

misericordioso. Questo percorso implica che il bambino e il suo mondo vengano

messi al centro e che il primo strumento didattico nella trasmissione del sapere

sia la relazione.

Scopo del progetto (e più in generale dell’insegnamento della religione in questa

fascia di età) è quello di concorrere all’educazione e allo sviluppo affettivo,

morale e religioso dei bambini attraverso l’impostazione di un corretto

atteggiamento nei confronti della religiosità.

Particolare attenzione sarà prestata nel promuovere atteggiamenti di rispetto

verso le altre religioni, favorendo motivi di reciprocità, fratellanza, spirito di

pace e contribuendo cosi allo sviluppo integrale dei bambini in attuazione dei

traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli Obiettivi di Apprendimento

dell’Insegnante della Religione Cattolica per la Scuola dell’Infanzia.

OBIETTIVI FORMATIVI:

Conoscere e riconoscere le emozioni proprie ed altrui;

Presentare il mondo come “Creato”, affidato alle cure dell’uomo;

Riconoscere il valore dello stare con gli altri;

Presentare la figura di Gesù e la sua vita come narrata nei Vangeli;

Conoscere il significato cristiano delle principali feste e riconoscere alcuni

linguaggi simbolici e figurativi caratteristici della tradizione cristiana;

Presentare la Chiesa come testimonianza dell’amore di Dio e luogo d’incontro per

i cristiani;

Favorire la capacità di condividere, aiutare e cooperare.

LINEE METODOLOGICHE:

L’insegnante di religione proporrà in modo graduale le attività specifiche

ponendo particolare attenzione alla collaborazione con le altre insegnanti per

impostare gli orientamenti della classe e per conoscere i bambini nuovi.

Le attività didattiche si svilupperanno prevalentemente attraverso narrazioni,

canti, drammatizzazioni, attività manuali e grafico pittoriche, momenti di gioco

libero e strutturato, audiovisivi. Tutto ciò avrà lo scopo di cogliere le emozioni,

gli interrogativi di senso le curiosità, le aspirazioni che i bambini mostrano verso

i contenuti di volta in volta proposti.

Particolare attenzione sarà posta nel creare una buona relazione tra l’insegnante

e i bambini nella convinzione che qualsiasi insegnamento, per essere efficace,

passa attraverso un rapporto positivo tra le persone.

L’insegnante utilizzerà sfondi integratori (peluches, palette delle emozioni …)

atti a facilitare l’unità del percorso educativo e di apprendimento ponendosi

come “intermediari” tra il mondo dei bambini e i contenuti proposti.

Alla fine del percorso gli elaborati saranno rilegati per formare il personale libro

di Religione che sarà consegnato a fine anno scolastico ai genitori.

MODALITA’ DI VALUTAZIONE:

La valutazione avverrà attraverso conversazioni guidate, disegni liberi e a tema,

osservazione del comportamento e dei vissuti di ogni singolo bambino e

l’interazione dello stesso con il gruppo e l’insegnante.

I nostri progetti

Progetto Accoglienza “A scuola con lo scoiattolo

Tonino”.

Progetto “Vivere insieme in sicurezza”.

Progetto di educazione corporea “Conoscersi,

muoversi, giocare”.

Progetto “Aspettando il Natale” (la pace come

messaggio di unione fra le diverse etnie).

Progetto “Noi cittadini del mondo ” (attività

alternativa all'insegnamento della religione

cattolica).

Progetto annuale sulla creatività e libertà di fare

“Ma di che colore è il cielo?”.

Scuola dell'Infanzia di Borghetto PROGETTO Accoglienza “A SCUOLA CON LO SCOIATTOLO TONINO”

a.s. 2013/2014

PERIODO Settembre- Ottobre 2013.

PROTAGONISTI I bambini della sezione, i genitori e le insegnanti.

MOTIVAZIONE

Il progetto si sviluppa attraverso l'accoglienza intesa come “clima” di apertura del servizio, flessibilità e attenzione alla storia di ognuno.

OBIETTIVI FORMATIVI

-Promuovere la continuità orizzontale tra scuola e famiglia. -Favorire l'instaurarsi di un rapporto di fiducia tra adulti (famiglia e scuola), tra adulti e bambini (docenti, ata e alunni) e porre le basi per un clima relazionale positivo nel gruppo alunni. -Promuovere l'identità e l'autonomia del bambino nel contesto scolastico. -Sviluppare un progressivo adattamento dei bambini a spazi e tempi della scuola. -Sostenere attivamente l'ingresso nel mondo scolastico di famiglie e alunni provenienti da altre realtà culturali, per una reale integrazione nella vita scolastica. -Scoprire e condividere le regole e i modi per stare insieme in sicurezza.

LINEE METODOLOGICHE

Per facilitare la partecipazione dei bambini all'esplorazione dell'ambiente scolastico e del contesto educativo, verrà utilizzato un personaggio fantastico, vicino al loro

mondo, che prenderà forma e consistenza dalle prime esperienze vissute a scuola.

Questo personaggio guida (lo scoiattolo Tonino) sarà utilizzato come elemento facilitatore che, nei vari contesti relazionali, affettivi, conoscitivi,

lascerà tracce e sentieri di riferimento da seguire ed approfondire e accompagnerà i bambini alla scoperta della scuola come luogo privilegiato per conoscere persone

e per stabilire con loro relazioni serene. Proponiamo le avventure di Tonino scoiattolo esploratore raccontando la storia ai

bambini e arricchendola di dettagli che la rendono adatta al nostro contesto

scolastico. Tonino è uno scoiattolo molto curioso: gli piace andare ovunque ci siano nuove avventure e amici misteriosi da scoprire. Durante uno dei suoi viaggi

arriva nella nostra scuola dove pensa ad un modo per fare amicizia con i bambini e, dopo averla visitata , ci lascerà delle idee per nuovi giochi, filastrocche ed

attività da svolgere insieme. Il lavoro, inoltre, farà riferimento all'ua “Vivere

insieme in sicurezza”.

MODALITA' DI VALUTAZIONE

-In itinere sono previste verifiche prevalentemente verbali e/o grafiche

in merito alle varie varie conoscenze acquisite. -E' previsto un incontro di verifica del team docenti al termine

dell'esperienza per confrontarsi in merito alla stessa, agli esiti ottenuti rispetto alle attese. Osserviamo: - la progressiva capacità di separarsi dalle figure di riferimento - la partecipazione dei bambini alle proposte

VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE DEL PROGETTO

Firme delle insegnanti:

Sezione unica Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

Borghetto, ottobre 2013

VIVERE INSIEME IN SICUREZZA Le insegnanti delle scuole dell’infanzia del II circolo hanno studiato insieme un percorso che possa aiutare bambini ed adulti a maturare i giusti atteggiamenti in caso di pericolo. Partendo dalle legge vigenti e dalle normative di Istituto, le insegnanti si sono interrogate su quali fossero gli atteggiamenti da sviluppare per far acquisire consapevolezza nelle situazioni di reale criticità (quelle della quotidianità e quelle eccezionali es. terremoto), ed hanno elaborato un progetto comune che rientra nelle attività educative e didattiche. PROTAGONISTI:

i bambini di 3, 4, 5 anni, le docenti, il personale ATA, i genitori.

OBIETTIVI:

Sviluppare la capacità di riconoscere situazioni di pericolo e di saperle affrontare

con consapevolezza;

Saper riconoscere ed interiorizzare comportamenti adeguati alle varie situazioni di

pericolo,

Saper riconoscere, gestire e condividere le proprie emozioni e quelle dei compagni;

Sensibilizzare gli adulti di riferimento (genitori, insegnanti e ATA) nell’adeguata ri-

sposta alle situazioni di pericolo e nell’assunzione di atteggiamenti condivisi.

COMPETENZE: Riconoscere i segnali di allarme

Adottare comportamenti adeguati

Saper gestire la paura

Porsi in atteggiamento di ascolto e di fiducia nell’adulto

Rispettare e riconoscere i percorsi e le modalità di comportamento nelle diverse situa-

zioni di pericolo

STRATEGIE EDUCATIVE: Coinvolgere i bambini in modo attivo e consapevole nell’acquisizione di norme com-

portamentali adeguati (conversazioni, videoproiezioni, letture, attività di tutoring)

Strutturare giochi ed attività attinenti alla gestione del pericolo e alla sua preven-

zione

Creare situazioni per imparare a riconoscere ed a gestire insieme agli altri le proprie

emozioni

Coinvolgere ed informare i genitori sulle modalità attivate in caso di emergenza

STRATEGIE ORGANIZZATIVE: Adeguata organizzazione degli spazi; saper concordare le variabili che caratterizza-

no gli usi degli spazi( quando, come, chi, che cosa si fa)

Regole condivise sull’utilizzo di materiali e spazi secondo la destinazione d’uso (ac-

cordi di equipe ed alunni)

Gestione in sicurezza delle attività didattiche ( numero dei bambini, turnazioni, vigi-

lanza, compresenza …)

Il percorso didattico che verrà realizzato sarà differenziato nelle scuole e nelle sezioni secondo le diverse situazioni educative; per garantire un ambiente sicuro e condizioni di reale benessere del bambino e dell’adulto bisogna infatti ricordare che nella routine giornaliera si perseguono gli obiettivi definiti calibrandoli sul grado di sviluppo dei diversi bambini e sulla loro età Tenendo presenti questi elementi si procederà a:

realizzare attività didattiche ed educative per favorire la corretta attuazione delle di-rettive sull’organizzazione dell’emergenza in caso di :TERREMOTO, INCENDIO e PROVE DI EVACUAZIONE:

Realizzare attività didattiche ed educative per favorire la corretta attuazione delle

direttive sulla sicurezza nella QUOTIDIANITA’:

Fare individuare ai bambini nei diversi ambienti le cose potenzialmente peri-

colose, spiegare perché sono pericolose e cercare una soluzione per evitare il peri-

colo

Individuare quali sono i comportamenti corretti e non, nei vari ambienti

Tutoring dei bambini più grandi nei confronti dei compagni per rilevare

nell’immediato le problematiche

Formare i bambini all’utilizzo corretto dei materiali ed al loro riordino

Scoraggiare atteggiamenti di lotta o di guerra con l’utilizzo dei materiali vari

potenzialmente pericolosi.

Situazioni all’esterno: stabilire regole condivise dei comportamenti da tenere

all’esterno: non spingere, non lanciare sassi, non usare bastoni/rami, non arrampi-

carsi sui cancelli

Stimolarli a rispettare l’ambiente ed i compagni, segnalando i comportamenti

inadeguati: quando, chi, dove.

Scuola dell'Infanzia di Borghetto PROGETTO

“CONOSCERSI, MUOVERSI, GIOCARE” A.S. 2013-14

PERIODO Da novembre 2013 a febbraio 2014.

PROTAGONISTI I bambini e le bambine della sezione e le insegnanti.

MOTIVAZIONE

Il progetto nasce dall'esigenza di accompagnare i bambini nel loro cammino evolutivo alla scoperta del corpo e delle

sue potenzialità attraverso l'espressività, il movimento, le stimolazioni sensoriali e la rappresentazione grafica. Il progetto farà riferimento all'ua “Vivere insieme in sicurezza” , perchè si ritiene fondamentale saper riconoscere le situazioni di pericolo per sé e per gli altri e saper agire in modo adeguato.

OBIETTIVI FORMATIVI

-Riconoscere e denominare le principali parti del corpo. -Saper rappresentare lo schema corporeo. -Saper ricomporre e completare la figura umana. -Adattare i propri schemi dinamici e posturali ad un determinato spazio. -Affinare la coordinazione oculo-manuale. -Conoscere come siamo fatti dentro. -Sviluppare la capacità di riconoscere situazioni di pericolo e di saperle affrontare con consapevolezza. -Saper riconoscere e interiorizzare comportamenti adeguati alle varie situazioni di pericolo. -Saper riconoscere, gestire e condividere le proprie emozioni e quelle dei compagni.

LINEE METODOLOGICHE

I bambini saranno motivati ad esprimersi attraverso il movimento, attività psicomotorie, ludico-espressive e musicali. Per mezzo del gioco, di conversazioni guidate, di dialoghi, di riviste e libri, ecc, vivranno esperienze di conoscenza del proprio corpo scoprendo come è fatto fuori e dentro; si affronterà il tema della sicurezza che verrà portato avanti per tutto l'anno scolastico e i bambini rielaboreranno i vissuti con rappresentazioni grafico- pittoriche e schede.

MODALITA' DI VALUTAZIONE

-Osservazione occasionale e sistematica dei bambini. -In itinere sono previste verifiche prevalentemente verbali e/o grafiche in merito alle varie conoscenze acquisite. -E' previsto un incontro di verifica del team docenti al termine dell'esperienza per confrontarsi in merito alla stessa, agli esiti ottenuti rispetto alle attese.

VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE DEL PROGETTO

Firme delle insegnanti:

Insegnanti Sezione Unica Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

Borghetto, ottobre 2013

Scuola dell'Infanzia di Borghetto PROGETTO “ASPETTANDO IL NATALE”

A.S. 2013-2014 PERIODO Da novembre a dicembre 2013.

PROTAGONISTI I bambini e le bambine della sezione e le insegnanti.

MOTIVAZIONE

Recuperare i significati profondi che il periodo natalizio richiama e i valori universali dei quali è portatore: la pace,

la solidarietà, l'amicizia, l'attenzione verso gli altri. Per la presenza di bambini e di bambine portatori di culture diverse, il tema della pace sarà condiviso come un messaggio di unione fra le diverse etnie.

OBIETTIVI FORMATIVI

-Sviluppare la creatività produttiva. -Ascoltare e comprendere brevi storie lette dall'insegnante. -Riconoscere e verbalizzare le sequenze logiche di un racconto (4-5 anni). -Accettare e accogliere gli altri nelle loro diversità.

LINEE METODOLOGICHE

-Attività legate alla manipolazione dei diversi materiali, alla pittura e all'espressività. -Conversazioni guidate per capire il significato dell'amicizia, della solidarietà e della pace. -Memorizzazione di canti e filastrocche.

MODALITA' DI VALUTAZIONE

-In itinere sono previste verifiche prevalentemente verbali e/o grafiche in merito alle varie conoscenze acquisite. -E' previsto un incontro di verifica del team docenti al termine dell'esperienza per confrontarsi in merito alla stessa, agli esiti ottenuti.

VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE DEL PROGETTO

Firme delle insegnanti:

Sezione unica Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

Borghetto, ottobre 2013

Scuola dell'Infanzia di Borghetto PROGETTO

“NOI CITTADINI DEL MONDO” A.S. 2013-2014

PERIODO Da ottobre 2013 a giugno 2014.

PROTAGONISTI I bambini e le bambine che non partecipano alle attività di insegnamento della religione cattolica e le insegnanti.

MOTIVAZIONE

L'attuale società multietnica permette a ciascuno di conoscere e confrontarsi con nuove culture, usi e tradizioni. Il bambino nella scuola dell'infanzia sviluppa

una propria identità personale e il senso di appartenenza alla propria comunità. Allo stesso tempo ha la possibilità di riflettere, confrontarsi con i coetanei che provengono da altre culture imparando e assumendo come valore la reciprocità ed il rispetto.

OBIETTIVI FORMATIVI

-Sviluppare l'identità personale, sociale, culturale. -Sperimentare rapporti interpersonali basati sulla cooperazione, lo scambio, l'accettazione dell'altro, le regole di convivenza. -Conoscere culture diverse dalla propria. -Condividere con i compagni il gioco e il lavoro di gruppo.

LINEE METODOLOGICHE

I bambini saranno stimolati attraverso racconti e conversazioni guidate; l'osservazione e la lettura di immagini tratte da riviste, libri, materiale ricercato in internet, ecc. Si proporranno giochi in piccolo e grande gruppo, filastrocche, rappresentazioni grafico-pittoriche e attività pratico-manipolative

MODALITA' DI VALUTAZIONE

-In itinere sono previste verifiche prevalentemente verbali e/o grafiche in merito alle varie conoscenze acquisite. -Osservazione occasionale e sistematica, partecipazione dei bambini alle attività. -E' previsto un incontro di verifica del team docenti al termine dell'esperienza per confrontarsi in merito alla stessa, agli esiti ottenuti rispetto alle attese.

VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE DEL PROGETTO

Firme delle insegnanti:

Insegnanti Sezione unica Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

Borghetto, ottobre 2013

Scuola dell'Infanzia di Borghetto PROGETTO “ MA DI CHE COLORE E' IL CIELO? ”

A.S. 2013/2014

PERIODO Febbraio-Giugno 2014.

PROTAGONISTI I bambini e le bambine della sezione unica e le insegnanti.

MOTIVAZIONE

Il progetto si costruisce intorno alla sperimentazione di vari materiali e tecniche diverse che permettono di disegnare tracce, segmenti, linee, ecc e vuole rappresentare un momento di scoperta e di creatività operativa. E' importante che la creatività venga coltivata e aiutata nel suo sviluppo attraverso ricerche e sperimentazioni che non siano sempre e solo finalizzate alla realizzazione di prodotti, ma che si rivolgono anche allo studio delle caratteristiche e possibilità dei diversi materiali proposti. Il nostro lavoro vuole offrire una base di partenza su cui costruire nuovi percorsi espressivi. Spesso con i bambini, ci si preoccupa del soggetto da rappresentare, mentre ci si preoccupa assai meno di come fare a rappresentarlo. I bambini lavoreranno su soggetti che ricorrono costantemente nei loro disegni come cielo, sole, nuvole, stelle, acqua, figura umana, alberi, case e cercheranno di rappresentarli in tanti modi diversi e con molteplici tecniche e materiali.

OBIETTIVI FORMATIVI

-Percepire gradazioni, accostamenti e mescolanze di colori. -Accostare i colori al tempo meteorologico e ai cambiamenti di luce-buio. -Usare materiali vari in modo personale. -Sviluppare il senso del bello, l'immaginazione e la fantasia. -Riprodurre e inventare segni, linee, sagome, tracce, forme. -Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive. -Utilizzare il linguaggio per spiegare.

LINEE METODOLOGICHE

In questo progetto l'insegnante si pone come creatore di opportunità e organizzatore di materiali, di spazi e di

tempi. E' infatti il bambino che, posto in situazione, sperimenta le varie possibilità offerte dai materiali messi a disposizione. L'insegnante prepara, predispone, aiuta e incoraggia, ma soprattutto osserva. Ed è proprio attraverso l'osservazione che possiamo ricalibrare l'intervento, dando spazio a nuove proposte e idee. In questa ottica il bambino viene accompagnato attraverso il percorso, ma lasciato libero di vivere la sua esperienza.

MODALITA' DI VALUTAZIONE

-Monitoraggio costante sull'organizzazione del progetto. -In itinere sono previste verifiche prevalentemente verbali e/o grafiche in merito alle varie conoscenze acquisite. -Comportamento e coinvolgimento di bambini e insegnanti. -E' previsto un incontro di verifica del team docenti al termine dell'esperienza per confrontarsi in merito alla stessa, agli esiti ottenuti rispetto alle attese.

VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE DEL PROGETTO

Firme delle insegnanti:

Insegnanti sezione unica Balderacchi Maria Antonietta Maffi Ida

Borghetto, ottobre 2013

I laboratori

La nostra scuola dell'infanzia è in rete con tutte le scuole

dell'infanzia di Piacenza per la partecipazione ad alcuni

laboratori offerti dalla Provincia di Piacenza. In base alle

risorse per il corrente anno scolastico, abbiamo ottenuto

di partecipare al laboratorio di “Ritmia” a cura di Sonia Simonazzi.

Si tratta di un laboratorio di suoni e musica che si

propone di avvicinare i bambini alla musica in modo

coinvolgente e creativo. Il percorso prevede anche che i

piccoli scoprano alcuni strumenti musicali particolari i

quali, a seconda delle loro caratteristiche timbriche,

possono indurre posture, gesti e sensazioni specifiche.

L’ultima lezione di questo laboratorio sarà aperta ai

genitori e si terrà lo stesso giorno in cui si farà la mostra

dei lavori dei bambini relativa al progetto “Ma di che

colore è il cielo?”.

Laboratorio di lingua inglese “Stinky Ph.e.e.t.” tenuto

dall'esperto di nazionalità americana Michael Larsen.

Questo laboratorio mira allo sviluppo del linguaggio

inglese con attività e storie studiate per lasciare

un’impronta emotiva nel bambino. Ad ogni incontro viene

letta ai bambini una storiella in inglese con la traduzione.

I bambini associano il linguaggio ai disegni e alla

situazione della storia. Per imprimere maggiormente i

concetti e le parole si fanno anche attività di

psicomotricità oppure disegni.

PROGETTI POF

*Progetto“ RITMIA “ (laboratorio di propedeutica musicale).

*Progetto di lingua inglese tenuto dall'esperto di nazionalità americana Michael Larsen.

*Progetto “Ma di che colore è il cielo?” (progetto

sulla creatività e libertà di fare legato alla festa

di fine anno).

USCITE DIDATTICHE

Rassegna Teatro scuola SALTINBANCO: spettacolo

“Cane blu“ presso il Teatro dei Filodrammatici il 25 febbraio

2014 a Piacenza.

Spettacolo “Il cubo magico” presso il Teatro dei Filodrammatici

l'8 maggio 2014 a Piacenza.

Finalità: avvicinare i bambini a varie tecniche espressive e

teatrali.

COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE E

ESPERTI ESTERNI

Le insegnanti intendono organizzare una festa

natalizia con i bambini e le bambine ed una festa

di fine anno, che riproporrà le attività didattiche

svolte. A quest'ultima saranno invitati i genitori, i

quali, nello stesso giorno, assisteranno anche ad una

lezione aperta che riproporrà i temi svolti durante

il laboratorio di “Ritmia”.