Articolo, Vignetta o qualsiasi altro materiale e saremo ... · ne di Gesù molto venerata dai...

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Periodico d’informazione * Anno 3 * Numero 11* 30 Maggio 2015 inviaci a: [email protected] firmandolo Articolo, Vignetta o qualsiasi altro materiale e saremo felici di pubblicarlo È possibile seguirci su: www.completamente.org IL PORTALE DI e PER Sant’Angelo Romano Via dei Girasoli, 72 0774 433151 GUIDONIA [email protected] Dal Lunedì al Venerdì Mattina 8,30 - 13,00 Pomeriggio 15,30 - 18,30 __________________________________________________________________________________________ Sabato 9,00 - 12,00 del territorio Comunale di Sant’Angelo Romano C A M P O S P O R T I VO : La messa a norma finalmente si potrebbe Alla Polisportiva Sant’Angelo Romano è giunta una circolare dalla Lega Nazionale Dilettanti che la infor- mava di un protocollo di intesa tra: ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI, ISTITUTO DI CREDITO SPORTIVO e LEGA NAZIONALE DILETTANTI Finalizzato allo stanziamento di contributi a fondo perdu- to alle società affiliate alla LND mediante progetti per so- stenere le spese relative all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza degli impianti di calcio a 11 di proprietà comunale concessi in uso alle affiliate alla LND, mediante progetti sostenibili cofinanziabili dall’istituto per il CREDITO SPORTIVO in favore dei Comuni, con mutui a TASSO ZERO. La Polisportiva si è attivata protocollando una richiesta di incontro urgente con il Sindaco; la D.ssa Domenici Marti- na allegando copia integrale del protocollo d’intesa. Nello specifico spieghiamo brevemente cosa è possibile ottenere con questo accordo tra gli Enti sopra citati. Sarà possibile avere accesso ad un finanziamento fino a € 1000.000,00 dei quali il 50% alla Società Sportiva che verrà dato a fondo perduto, mentre il restante 50% sarà a carico dell’Amministrazione Comunale a interessi zero rateizzabili in dieci anni. Crediamo che questa sia un’occasione imperdibile se si vuole veramente recuperare il nostro campo sportivo. Il giorno 25 Maggio si è tenuto il Consiglio Comunale di Sant’Angelo che si è concluso con l’approvazione del Piano delle perimetrazioni interessate dalla legge 28/80. Hanno votato a favore i consiglieri della maggioranza e due dell’opposizione Quindici e Gabrielli. I rimanenti consiglieri di minoranza Verdirosi e Campini sono usciti dall’aula prima della votazione dopo aver letto e messo agli atti un documento che spiegava tale gesto. L’amministrazione intera ha salutato l’approvazione del Piano con entusiasmo e soddisfazione. Si è ribadito che , con i parametri assegnati dall’amministrazione ed il lavoro tecnico dell’architetto Battisti il territorio ha oggi una delineazione ben chiara con frazioni rinforzate e zone di campagna che dovranno invece rimanere tali. Soddisfazione condivisa dal sindaco Martina Domenici che ha sottolineato anche come tanti cittadini del nostro comune aspettavano questa approvazione. La minoranza scettica ha motivato il proprio non voto dopo aver chiesto invano il rinvio del punto all’odg per incompletezza della documentazione presentata tale da non permettere un sereno giudizio sul tema. Inoltre appariva eccessiva la cubatura assegnata alle perimetrazioni tanto da configurare il tutto come un vero e proprio Piano di Lottizzazione in aperto contrasto con la filosofia della legge 28/80 che parla invece di semplice “recupero”.

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Periodico d’informazione

* Anno 3 * Numero 11* 30 Maggio 2015

inviaci a: [email protected] firmandolo Articolo, Vignetta o qualsiasi altro materiale e saremo felici di pubblicarlo

È possibile seguirci su: www.completamente.org IL PORTALE DI e PER Sant’Angelo Romano

Via dei Girasoli, 72 0774 433151 GUIDONIA

[email protected]

Dal Lunedì al Venerdì Mattina 8,30 - 13,00

Pomeriggio 15,30 - 18,30 __________________________________________________________________________________________

Sabato 9,00 - 12,00

del territorio Comunale di Sant’Angelo Romano

C A M P O S P O R T I VO :

La messa a norma finalmente si potrebbe Alla Polisportiva Sant’Angelo Romano è giunta una circolare dalla Lega Nazionale Dilettanti che la infor-mava di un protocollo di intesa tra: ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI,

ISTITUTO DI CREDITO SPORTIVO e LEGA NAZIONALE DILETTANTI

Finalizzato allo stanziamento di contributi a fondo perdu-to alle società affiliate alla LND mediante progetti per so-stenere le spese relative all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza degli impianti di calcio a 11 di proprietà comunale concessi in uso alle affiliate alla LND, mediante progetti sostenibili cofinanziabili dall’istituto per il CREDITO SPORTIVO in favore dei Comuni, con mutui a TASSO ZERO. La Polisportiva si è attivata protocollando una richiesta di incontro urgente con il Sindaco; la D.ssa Domenici Marti-na allegando copia integrale del protocollo d’intesa. Nello specifico spieghiamo brevemente cosa è possibile ottenere con questo accordo tra gli Enti sopra citati. Sarà possibile avere accesso ad un finanziamento fino a € 1000.000,00 dei quali il 50% alla Società Sportiva che verrà dato a fondo perduto, mentre il restante 50% sarà a carico dell’Amministrazione Comunale a interessi zero rateizzabili in dieci anni. Crediamo che questa sia un’occasione imperdibile se si vuole veramente recuperare il nostro campo sportivo.

Il giorno 25 Maggio si è tenuto il Consiglio Comunale

di Sant’Angelo che si è concluso con l’approvazione del Piano delle perimetrazioni interessate dalla legge 28/80. Hanno votato a favore i consiglieri della maggioranza e due dell’opposizione Quindici e Gabrielli. I rimanenti consiglieri di minoranza Verdirosi e Campini sono usciti dall’aula prima della votazione dopo aver letto e messo agli atti un documento che spiegava tale gesto. L’amministrazione intera ha salutato l’approvazione del Piano con entusiasmo e soddisfazione. Si è ribadito che , con i parametri assegnati dall’amministrazione ed il lavoro tecnico dell’architetto Battisti il territorio ha oggi una delineazione ben chiara con frazioni rinforzate e zone di campagna che dovranno invece rimanere tali. Soddisfazione condivisa dal sindaco Martina Domenici che ha sottolineato anche come tanti cittadini del nostro comune aspettavano questa approvazione. La minoranza scettica ha motivato il proprio non voto dopo aver chiesto invano il rinvio del punto all’odg per incompletezza

della documentazione presentata tale da non permettere un sereno giudizio sul tema. Inoltre appariva eccessiva la cubatura assegnata alle perimetrazioni tanto da configurare il tutto come un vero e proprio Piano di Lottizzazione in aperto contrasto con la filosofia della legge 28/80 che parla invece di semplice “recupero”.

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L A V O C E D E L L A P A R R O C C H I A

Il post cresima nella nostra parrocchia si incontra ogni martedì dalle 19 alle 20 in oratorio S. Maria e S. Biagio. Il tema degli incontri cam-bia ogni volta : può trattarsi di una semplice “chiacchiera” su come il mondo pensa, vede su come noi vorremmo che fosse; oppure il diverti-mento più sfrenato con giochi organizzati … e così via. Durante l’anno facciamo alcune uscite tutti insieme, quest’anno abbiamo deciso di far visita a Torino per vedere la Sacra Sindone. Abbiamo trovato molto interessante questo tema tanto da volerlo esaminare a fondo notizia per notizia.

La Sindone di Torino,è un lenzuolo di lino sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta

segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli descritti nella pas-

sione di Gesù. Ritengono quindi che la Sindone sia l'autentico lenzuolo funebre di Gesù e che

risalga alla Terra di Israele del I secolo; essi sostengono inoltre la «suggestiva ipotesi»secondo

cui la Sindone di Torino sia da identificare con il mandylion o "Immagine di Edessa", un'immagi-

ne di Gesù molto venerata dai cristiani d'Oriente, scomparsa nel 1204 (questo spiegherebbe

l'assenza di documenti che si riferiscano alla Sindone in tale periodo). In questo caso, occorre

ipotizzare che il telo di Edessa, che è descritto come un fazzoletto, fosse esposto solo ripiegato

più volte e in modo tale da mostrare unicamente l'immagine del volto. Il lenzuolo riporta due

immagini molto tenui che ritraggono un corpo umano nudo, a grandezza naturale, una di fronte

(immagine frontale) e l'altra di schiena (immagine dorsale); sono allineate testa contro testa, se-

parate da uno spazio che non reca tracce corporee. Sono di colore più scuro di quello del telo.

L'immagine appare essere la proiezione verticale della figura dell'Uomo della Sindone: le pro-

porzioni del corpo sono infatti quelle che si osservano guardando una persona direttamente o in

fotografia, mentre l'immagine ottenuta stendendo un lenzuolo a contatto col corpo dovrebbe ap-

parire distorta, ad esempio il viso dovrebbe apparire molto più largo. Il corpo raffigurato appare

quello di un maschio adulto, con la barba e i capelli lunghi. L'immagine è poco visibile a occhio

nudo e può essere percepita solo a una certa distanza (uno -due metri, mentre avvicinandosi

sembra scomparire).

Questo leggere notizie ci ha portato ad incuriosirci parecchio e a voler andare ha vedere con i nostri occhi … qualcosa di veramente straordinario ed unico al mondo il volto del nostro Salvatore!!!! Per concludere invitia-mo tutti i ragazzi che hanno finito il percorso di catechesi per i sacramenti dell’iniziazione cristiana, di scegliere di partecipare a questo post-cresima … per continuare a crescere insieme nella fede in Dio.

foto del gruppo Post cresima 2014/15

Le foto accanto mo-strano alcune delle iniziative organizza-te dalla Parrocchia a sinistra sono alla Santissima Trinità Mentre quella di de-stra vede don Adrian circondato dai ragaz-zi del gruppo giova-ni della Parrocchia

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LUCE E CAOS di: Lucani Andrea

Ci sono delle cose che razionalmente non si possono spiegare, come certe sensazioni, o certi eventi religiosi avvolti nel mistero. Ad ogni modo… anche se certi argomenti non si potevano spiegare rigorosamente, la visione sulla vita e sul mondo, per Alberto, rimaneva quella scientifica, diversa dai dogmi irremovibili della fede da cui non riusciva a trarne nessun beneficio. Alberto pensava che la luce e tutte le cose che vediamo nell’universo sono costituite da fotoni, elettroni, quarks, gluoni… ovvero da tutti quei pacchetti d’energia che si producono e si assorbono nello spazio infinito, generando così ogni singola cosa. Questo diceva la scienza… e questo era quello in cui lui credeva: all’ atomo, all’elettrone, al nucleo… e al più piccolo quark che lo compone; sono queste le uniche cose certe a cui non si può sfuggire - rimuginava Alberto - se voglia-mo realmente comprendere l’universo e la vita nel mondo. E fu con queste idee che andò a fare insieme ad un collega di lavoro un pellegrinaggio notturno a piedi, che da Roma li condusse al santuario della Madonna del Divino Amore. Era un sabato di luglio quando, insieme ad altri pellegrini, partirono da Piazza di Porta Capena a mezzanotte precise per raggiungere il santuario. Il percorso fu molto suggestivo e sembrava - per-correndo l’Appia Antica - di essere tornati in un’epoca remota, dove in mezzo ai ruderi e alle vecchie basili-che, soffiava ancora quell’atmosfera dei primi cristiani che avevano rinunciato ad accumulare tesori sulla terra per averne di più immensi in cielo. Questo sentiva Alberto mentre percorreva quelle strade pervase da canti e preghiere; donne, ragazze, uomini, chiusi nei loro misteriosi caratteri, che cercavano se stessi, nel ri-flesso di quel mondo lontano secoli, ma che la loro devozione rendeva molto vicino. La preghiera di una ra-gazza con una rosa in mano entrava nelle sue parole che dentro pronunciava a memoria, mentre seguiva quella processione che portava, internamente ad ogni cuore, la rinascita del mondo. Quella notte si chiese - fragile e confuso - quali fossero le strade che più contano quando siamo innamorati, e quelle invece inesau-ribili che insieme a tanti sconosciuti percorriamo per raccogliere l’inferno e il cielo, di quell’umanità che ba-lugina nel fango e nel sorriso di ogni giorno. Affascinato e turbato da tante domande senza risposta, cammi-nava su quella strada ascoltando tutti i respiri e tutti i battiti del cuore di quelle centinaia di persone, che in-sieme volevano colmare la distanza tra il male della terra e il paradiso. Alberto non era certo che quella loro fede potesse farlo, ma quella ragazza col fiore, qualcosa gli indicava, con quella sua preghiera dignitosa. Fu negli ultimi metri, al mattino, prima di entrare nel santuario, che si presero tutti per mano per trasmettersi la gioia di quel lungo percorso… non so se fu il loro ostinato destino… o forse la voglia di lui di starle più ac-canto, che li fece ritrovare vicini… e quando si presero per mano, in quell’ultimo tratto, solo allora lui sentì inconsapevolmente – trasmesso da miliardi di onde - l’annuncio del suo perdono. Poi dentro la chiesa non la vide più, ma su un’altare riconobbe la sua rosa, appoggiata su una frase di un foglio stropicciato… Spe-ranza, Amore, Carità? Non volle guardare. Ma solo allora capì quel viaggio… e qual’è la forza che fa salire di un’orbita gli elettroni… e porta la terra a girare, tra i pianeti e le stelle… e fa avere a un uomo il coraggio di portare il dolore con dignità, anche quando è troppo. Quando uscì dalla chiesa era più sereno… e sentì per un attimo la luce e il caos, che l’infinità trasmette quando cerchiamo Dio.

Noi siamo qua,sempre con te ,unica fede unica passione e canterò finche vivrò forza SAR ,forza BELVEDERE!!! Si parte ,destinazione Vescovio , ci gio-chiamo gli spareggi per il nostro sogno, l'ECCELLENZA! Ad aspettarci c'è una

delle squadre più forti e soprattutto un ambiente bello caldo..! Noi siamo pronti ! Lo zoccolo duro della tifose-ria è pronto ad affrontare la BATTAGLIA !Arriviamo allo stadio ,siamo carichi ,cazzuti e più compatti che mai! Sapevamo che loro hanno una grande tifoseria e infatti gli spalti sono pieni , lo stadio è una bolgia im-pressionante! Inizia la partita ,la tensione è alle stelle..

Segue a pagina 5

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78 SMETTO QUANDO 53 LONGOBARDA 53 IMPERO 53 ALBA 51 TANTA ROBA

44 LULIC 38 COME VA 37 ULTRAS 35 CE PENSA LUI 32 COPPANFACCIA

RISULTATI Longobarda - Come 1- 0

Alba - Impero 2 - 0 Tanta roba - Smetto 1 - 2 Ce pensa lui - Lulic 0 - 1

Ultras - Coppanfaccia 0 - 0

Prossimo Turno Longobarda - Ce pensa lui

Impero - Tanta roba - Smetto– Ultras

Come - Coppanfaccia Lulic - Clan Alba

Ad una giornata dal termine la capolista che in re-altà è già campione da più mesi, continua a maci-nare risultati, va a vincere sul campo di TANTA ROBA per 2 a 1 col punteggio più corposo della giornata compromettendo la piazza d’onore per gli uomini di Mister De Nicola ad approfittare di que-sto risultato sono Alba e Longobarda. La LONGOBARDA supera di misura COME VA VA invischiandola nella zona retrocessione per l’ultimo posto disponibile. Chi compie l’impresa di giornata è senza dubbio l’ALBA che sul campo amico batte per due a zero e raggiunge al secondo posto IMPERO. Per quello che riguarda la retro-cessione eccezion fatta per COPPANFACCIA che riesce a costringere sullo zero a zero ULTRAS che con questo pareggio vede sfumare la grande opportunità di salvarsi con una giornata di antici-po. Chi è già salvo e non ha nulla da chiedere al campionato è LULIC che comunque onora il cam-pionato vincendo fuori casa per uno a zero con CI PENSA LUI che dilapida l’opportunità di salire verso la salvezza, salvezza che dovrà guadagnarsi tentando il miracolo la prossima settimana sul campo della lanciatissima LONGOBARDA che non vorrà certamente rischiare bdi perdere il se-condo posto. Secondo posto che IMPERO vuole giocarsi anche se avrà il turno più difficile ospi-tando TANTA ROBA. L’altra squadra che è in corsa per il secondo è il CLAN ALBA che và a giocare sul campo della tranquillissima LULIC. COME VA VA ospiterà la retrocessa COPPAN-FACCIA e non dovrebbe avere difficoltà a tenere a debita distanza ULTRAS che va a giocare una delicata partita sul campo della SMETTO QUAN-DO VOGLIO dove si sta organizzando la festa scudetto, chissà se ci sono anche i biscotti.

FantaCalcio Sant’Angelo Romano

di: Danilo Biagiotti

Mese Di Maggio Mese Di Feste Patronali Viviamo Quest’estate In Allegria Come Una Famiglia

La Festa Dei Nostri Santi Michele E Liberata Ci Porti Ad Alzare Lo Sguardo Verso Le Altezze Di Un Dio Che Ci Cerca Ancora Prima Che Siamo Noi A Cer-care Lui. S. Liberata E San Michele Ci Ricorda Che Ab-biamo Bisogno Di Dio ,Che Una Terra Senza Cielo È Un Deserto E Che Solo Una Terra Con Il Cielo Può Di-ventare Un Giardino. S. Liberata E San Michele Ci In-segna A Rimanere Con I Piedi Per Terra Ad Amare La Nostra Quotidianità Ad Amare La Vita Partendo Dalle Piccole Cose Ad Amarci Così Come Siamo. Santa Libe-rata E Sam Michele Ci Invitano A Guardare Alla Vita Come Un Dono Prezioso E Gratuito Ricevuto Da Dio: Un Dono Da Accogliere, Da Rispettare, Da Difendere Da Condividere. La Grande Devozione Ai Nostri Santi Devo Portarci Ad Essere Attenti Ai Bisogni Di Tutti, Specie In Questi Tempi Di Crisi Economica Ognuno In Modo Responsabile Solidale È Chiamato A Contribuire Al Proseguimento Del Bene Dell'intera Città. Noi Non Siamo Soli Perché Dio È Con Noi Dio E Noi Allora Non Lasciamo Solo Nessuno Facciamo In Modo Che Nella Nostra Città I Problemi Di Ognuno Diventino I Problemi Di Tutti E Le Difficoltà Della Comunità Siano Presi A Carico Di Ciascuno. Oggi È Di Moda Intessere Relazioni Virtuali. Non Limitiamo I Nostri Rapporti So-lo Alla Rete Virtuale Facciamo Attenzione A Curare Anche La Rete Reale Della Comunità. Alle Piccole, Protettive Comunità, Alle Piccole Reti Presenti Sul Ter-ritorio, Parrocchie, Scuole, Associazione Culturale, Sportiva E Di Volontariato. Chiedo Non Chiudetevi In Voi Stessi Apritevi Collegatevi Aiutate Il Rafforzamen-to Della Comunità Religiosa E Civile. Mi Verrebbe Da Dire Mettiamoci In Rete In Questo Modo Riusciremo A Proteggere Le Nostre Generazioni Soprattutto I Giovani Più Fragili Ed Esposti Ai Pericoli. Santa Liberata E San Michele Benedica La Nostra Città E La Vergine Maria Madre Di Gesù Benedica I Santangelesi.

A Tutti Buone Feste. Don Adrian Lupu Parroco

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AMICI IN CERCA DI

. . . . . . . AMICI

Nella è una dolcissima cagnolina mix pastore tedesco ma di taglia contenuta, circa un anno di età, sana vaccinata sterilizzata e microchippata. Ha una storia triste alle spalle, alla quale si ag-giunge anche una adozione fasulla da parte di una persona che, a quanto pare, continua a pren-dere animali e a rimandarli indietro. Nei suoi occhi potete leggere la sua vita, e il do-lore dell’ennesimo abbandono. Nella è perfetta in casa, al guinzaglio, e ha solo bisogno di una famiglia normale dove vivere in serenità. Purtroppo la persona che la tiene in stallo potrà tenerla al massimo fino a metà giugno, dopodichè per lei si apriranno le por-te del canile. Si trova a Roma, è adottabile anche in altre regioni del centro nord ma so-lo per adozioni su-per garantite, per-chè ha già viaggia-to troppo. Per info e adozione:

[email protected] tel. 3936095360 [email protected] tel. 3391400995

Potete contattarci anche tramte whatsapp

E’ con enorme soddisfazione che possiamo dire di aver compiuto l’impresa, l’impresa è quella di essere

entrati di diritto a poter competere nella categoria “ELITE GIOVANISSIMI”.

Il percorso è stato duro e difficile, ma mettendoci il cuore, credendoci sempre e non mollando mai questi fantastici ragazzi sono riusciti a competere e superare anche squadre più collaudate ed esperte. Vorrei ringraziare tutto il gruppo uno ad uno. Quindi grazie a:

AMRAOUI AYOUB, DE LUCA DANILO, MENNONNA RICCARDO, NEGRU VASILE,

MOZZETTA VALERIO, BRAGALONE MANOLO, CHIACCHIERINI ANDREA, TESTA GIOVANNI, CARDILLO AGUSTIN, MASSA FRANCESCO, VASILE ALEX, LAMBERTI ALESSANDRO.

Da Pagina 4 BELVEDERE CREW

ma non ci facciamo intimorire e iniziamo a fare ciò che ci piace di più e che ci riesce meglio TIFARE ! SOSTENERE IL NOSTRO SAR ! Siamo pochi contro tantissimi ,ma non molliamo e teniamo testa agli avversari sia sugli spalti che in campo! Si lotta per 90 minuti , noi sugli spalti con la voce ,la squadra in campo col pallone ! Il resto è storia, la partita purtroppo la vincono loro 2 a 1 . Ma nonostante ciò ci siamo guadagnati il RI-SPETTO! è già una piccola realtà come SANT'ANGELO ROMANO ha lottato tutto l'anno ,togliendosi tante soddi-sfazioni e si è andato a giocare i PLAY OFF (non era mai successo nella storia della polisportiva) con onore ,meritando gli applausi da parte dei nostri avversari ! ED ORA COSA SUCCEDE ??? Sinceramente non sò dare delle risposte... a livello di tifoseria non è stato facile seguire la propria squadra sempre in "trasferta" è già perchè il nostro comune ha ben pensato di chiedere cifre improponibili per giocare nel nostro campo ! Ed allora abbiamo dovuto e-migrare a Montecelio. Ora chiediamo solo ciò che ci spetta ! Il nostro stadio comunale ! Cara giunta comunale, il vo-stro silenzio è assordante...io spero vivamente che in questi giorni arrivino buone notizie da parte vostra ! Con questo augurio è arrivato il momento dei saluti : ringrazio la polisportiva ( juniores e promozione ) per gli ottimi risultati raggiunti! ringrazio voi cari lettori, ma soprattutto ,permettetemelo ONORE A NOI DEL BELVEDERE CREW ! Abbiamo passato un anno meraviglioso,creando una tifoseria vecchie maniere, con STILE e MENTALITA’! Tante gioie e soddisfazioni ,tante le battaglie affrontate e poi vinte ! Il nostro futuro non lo sò,quello che posso dire, è che abbiamo scritto pagine importanti della STORIA della POLISPORTIVA SAR! Comunque vada a finire:... SEMPRE IN ALTO I CUORI ,IN ALTO LE BANDIERE, ALE’ IL SAR ALE’ IL BELVEDERE CREW !!!

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L’AMORE CONTA, MA IL CEMENTO DI PIU’ La nostra Amministrazione si era distinta per una scelta di emanci-pazione ed uguaglianza, anche se con una votazione che non ha nes-sun valore legislativo se non quello di indirizzo, di volontà. Questo ci ha fatto ben sperare che la cosa si potesse ripetere anche su cose più importanti, su cose non semplicemente di immagine come ad esempio lo sviluppo e la salvaguardia del territorio. E’ di questi giorni il Consiglio Comunale con cui è stata approvata la legge 28-/80, come già detto legge che servirebbe a recuperare quelle zone edificate e sviluppate selvaggiamente. Ma non è della legge che vo-glio parlare, ma dell’andamento del Consiglio stesso e di come si è svolto. Si è iniziato subito con una parte della minoranza che chiede-va il rinvio per poter studiare meglio la proposta della maggioranza, ma non c’è stata molta tolleranza, anzi nessuna e si è andati avanti comunque anche dietro la minaccia di abbandono dell’aula della parte che si è sentita non considerata e così è stato. C’è stato poi una dichiarazione del Sindaco, che sosteneva una strana forma di ugua-glianza e tutela dei cittadini, cioè coloro che non hanno costruito in modo non conforme e si sono visti trattati in modo diverso da chi l’ha fatto per uguaglianza sarebbe giusto dar modo di fare altrettan-to, quindi dare modo a tutti di avere margine di possibilità di costrui-re. Io credo il contrario, cioè che vada punito chi non ha rispettato le regole. Altro siparietto simpatico è stato quello del momento del vo-to per approvazione. Il regolamento prevede che chi sia parte inte-ressata alla votazione in merito alla zona di competenza, cioè chi ha un terreno che rientra nella zona destinata ad essere coinvolta nella votazione è costretto ad uscire dall’aula, qua non si sapeva più se piangere o ridere nel vedere quanti amministratori sono stati baciati dalla fortuna. Cercheremo in seguito di capire e far sapere quindi di dare maggiori informazioni possibili sul grado di coinvolgimento diretto degli amministratori.

PERPLESSITA’ DI CHI VIVE NELLE FRAZIONI

Insomma per farla breve questa “legge” dovrebbe, con la cubatura prevista, far nascere una quindicina di centri abitati, aggiungiamo il paese e la frazione di ponte delle tavole e sono 17. Una domanda: “non è un numero eccessivo in un territorio cosi piccolo??” Sembra però esserci qualcosa che non va. Se pensiamo a comuni grandi come Guidonia ne troviamo al massimo 8. C’è qualcosa che non torna, il tempo ci darà risposte. Intanto però ragioniamo su quale possa essere lo scenario futuro. Allora andiamo a vedere nello specifico. C’è bisogno di aumentare la popolazione? e se si a quale scopo? C’è bisogno di distruggere ancora il territorio? e se si a quale scopo? Se una persona possiede un terreno agricolo e vuole costruire una casa, la cosa non desterebbe particolare sgomento perché come si dice sempre, la casa è un diritto. Ma se una persona compra un terreno per costruire tante case ha un significato diverso. Se poi quel terreno è agricolo e il comune fa una variazione di indirizzo ha un significato ancora più diverso. E questo è un aspetto, inquietante. Altro aspetto fondamentale: ok si costruisce e poi? Quante persone r icaveranno guadagno? Molto pochi. E chi soprattutto? Inoltre in un momento di crisi edilizia, di difficoltà ad accedere ai mutui, è indispensabile scaricare ancora cemento per costruire case che con ampie probabilità rimarranno invendute? Eh si perché vi suggerisco di farvi un giro sul territorio e scoprirete che ci sono tante case in vendita e molte nuove invendute. Come mai nessuno fa un analisi di questo problema? E se sono a basso prezzo potrebbero non essere di qualità? Ma che importa, l’importante sono i “soldi, soldi, soldi.” Andiamo avanti, altro aspetto i servizi. Dovendo fare un cosi significativo cambiamento saranno previste strade nuove ed asfaltate, visto che le comunali del territorio sono sterrate e senza cunette che quando piove diventano letti di fiume.

L’illuminazione su tutte le strade, nuove linee di navette e autobus, scuole, delegazione comunale, parchi giochi ecc. Comunque senza andare troppo nello specifico delle zone identificate, prendiamo ad esempio Ponte delle tavole. Ponte delle tavole è l’unico centro abitato del comune dagli anni ’90, vediamo in che situazione si trova. Allora un’ unica linea di autobus che passa solo di giorno e raramente, marciapiedi che ti portano solo alla fermata e al bar, fogne inesistenti con costi privati elevati di spurgo, non vi è una delegazione comunale, una farmacia e non vi è un medico di base, l’illuminazione scarseggia. L’acqua invece? L’acqua, bene di prima necessità, in molte zone del territorio scarseggia, soprattutto d’estate. La causa: il totale menefreghismo a fare una rete idrica nuova nonostante sia stato concesso a edificare legalmente e illegalmente. Quindi se questa è la situazione di Ponte delle tavole, come si può immaginare che quella di nuclei più piccoli e più densamente popolati, possa essere migliore? E indovinate perché? Perché i politici locali non hanno nessun interesse a migliorare la vostra qualità di vita, ma il solo e unico interesse è quello di amministrare allo scopo di tenersi stretta la loro vantaggiosa poltrona anche con promesse vane.

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28/80 SCACCIA CRISI di: Lorenzo Mariani

Dopo una serie di figure barbine l’amministrazione comunale , in procinto di infliggere nuove e pesanti mazzate fiscali ai cittadini, ha pensato bene di tirare fuori dal cilindro il “coniglio” della 28/80, ossia il Piano di recupero degli insediamenti sorti spontaneamente che comprende quelle zone sorte fuori dai dettami del Piano Regolatore o per aver costruito sfruttando la legge dell’ettaro che permetteva una certa cubatura residenziale, oppure fabbricati abusivi che hanno goduto delle sanatorie governative nel corso del tempo , o fabbricati…………….. Recupero appunto, e logica avrebbe voluto che una volta “recuperato” sarebbe dovuto finire lì. Invece, se il Piano approvato dovesse essere ratificato dalla Regione dovremmo aspettarci una vera e propria colata di cemento che calerebbe a mo’ dei barbari nelle ridenti vallate santangelesi (a cui rimarrebbe ben poco da ridere). Certo per alcuni “fortunati” possessori di terreni grandicelli potrebbe rappresentare un lucroso affare, utilizzare la variante di “recupero” per progettare , fabbricare e , magari anche frazionare senza la più pallida parvenza di clausole di salvaguardia !!!! Ed i servizi ? Fogne ? strade ? illuminazione ? Possiamo sempre sradicare qualche palo dalla circonvallazione che sta lì ad illuminare le pecore per metterlo nelle nuove “via Veneto” che sorgeranno lungo la Palombarese o in altre zone di (ex) campagna. Al di là dell’ironia la situazione è molto seria , vi è un ubriacamento collettivo di politici e comitati di interesse che sta passando come una schiacciasassi sull’unico vero interesse della collettività ossia la vivibilità , la riscoperta delle tradizioni, la salvaguardia dell’ambiente , la rivalutazione del Centro Storico che invece rischia di essere completamente marginalizzato dalle attenzioni della politica locale. Adesso voglio proprio vedere le mosse di quei comitati ambientali con cui spesso sono stato in disaccordo su battaglie effimeramente ideologiche. Adesso invece la coscienza civile dei santangelesi si misurerà sul grado di indignazione verso questa operazione di sfregio perpetrata nei confronti dell’identità santangelese.

Tenevamo a precisare che in merito di Consiglio Comunale abbiamo cercato di contattare telefonicamente il Sindaco, ma non ci siamo riusciti, siamo riusciti a sentire l’Assessore Antonio Cornacchia che ci ha richiamati per dirci che declinava l’invito a dare una dichiarazione in merito a quanto accaduto e deciso in aula. Abbiamo anche contattato il Consigliere Ciro Quindici, ma anche con lui non ci è riuscito di ottenere nessuna dichiarazione se non che un invito a riportare quello che avrebbe ha scritto sul suo profilo Facebook che invitiamo a visitare.

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Queste pagine le ab-biamo volute dedica-re a quello che le fe-ste patronali rappre-sentano, è stata pub-blicata una poesia di Bruno Morelli che e-voca il ricordo di u-na Sagra di poco tempo fa , era il 2008 Domenica Domenici invece di chi non a-bita più nel nostro paese, mentre qua accanto un manifesto con il programma per i festeggiamenti in onore dei Santi patroni che fa riferi-mento al 1928 quan-do le feste non erano ancora Sagra. Nell’ultima pagina invece è stato pub-blicato il programma attuale, quello della 53^ SAGRA. Basta guardare già la stampa dei due pro-grammi per rendersi conto di come il tempo è cambiato e come cambiano le c o s e , m a l’importante che le tradizioni restino e siano tramandate. All’interno anche le foto dei preparativi dei carri allegorici che da quest’anno tornano a sfilare per la gioia di tutti.

DB

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Sagra delle ciliegie di: Domenica Domenici

Sono belle le feste di paese. Piccole o grandi, colora-te, spensierate, sono ovunque, in ogni piega della no-stra penisola. Nel corso dell’anno si susseguono sa-gre, processioni religiose, fiere. Alcune antiche, anti-chissime a volte, altre più recenti. Sono tutte diverten-ti ma di cosa seria di tratta! Dietro ognuna di loro c’è infatti una comunità, una cultura, una ritualità legata ai luoghi, alla stagionalità, ci sono tradizioni che resi-stono nonostante tutto. Delle loro origini è rimasto for-se poco. Ma hanno sicuramente il merito di aver cre-ato una memoria che ancora ci accompagna. Durano due o tre giorni ma richiedono spesso una organizza-zione e una preparazione di diversi mesi. E’ questa forse la vera “festa” quasi che la celebrazione del rito vero e proprio sia solo un pretesto. Sì perché la coe-sione, la solidarietà che si crea tra i singoli, l’identificazione e il senso di appartenenza che fa co-munità, sono sinceri e autentici. E’ così, o almeno lo è stato per me e, sono sicura, per tutti i miei ex compa-gni di scuola, di giochi, di catechismo, di scorribande e di molto altro, con i quali ho partecipato all’organizzazione della Sagra delle Ciliegie lo scorso anno. Il tempo scorre veloce, tanto veloce che ogni volta che ci fermiamo a quantificarlo sono passati an-ni, sono successe tante cose, sono cambiate tante situazioni. Ma quando l’appartenenza ad una comuni-tà è autentica, quando ti riconosci in modo naturale e spontaneo nei suoi riti, miti, tradizioni, ti rendi conto che di quella comunità, nonostante le assenze e le distanze, sei parte. Ti rendi conto di quanto sia impor-tante il senso di identità. e che la modernità, che met-te a rischio la sopravvivenza della cultura che nasce dai fenomeni popolari, non potrà nulla finché soprav-viverà il senso di appartenenza. I tempi sono cam-biati, le aspettative rispetto a queste festività sicura-mente si sono affievolite ma la nostra Sagra avrà sempre qualcosa da dare, sarà sempre un momento in cui le famiglie, normalmente sparpagliate, si ritro-vano. E sarà la nostra memoria.

P.S.: Ho bellissimi ricordi della mia infanzia legati alle feste di maggio, al tempo incerto che sempre le ac-compagna, ai soldi che non erano mai abbastanza per comprare tutto, perché di tutto, davanti alle ban-carelle, avevo bisogno.

Ecco alcuni

momenti della

preparazione dei

CARRI

ALLEGORICI

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“Santagnelu sparitu di Bruno Morelli”.

18.5.2008

‘E FÉSTEMAGGIU 2008 So’ passati tre giorni,ha fénitu dé piove, e c’è remàsa ‘a foschìa, versu Roma, ma alle nòve, se vede un po' ‘é sòle. Alle quattro precise, co mojoma, sallìmo ‘u stradòne. ‘U palazzu dé Lupi, de ‘u Negusse ‘ u casòne. N’a femmona, nu’ racciu ‘ncanéstru, nell’ortu ‘e si’ Séstu. ‘A Majenaporta! De fronte ‘u palazzu dell’IACP, e u monumetu ai caduti. De latu ‘a pineta co sotto i giochitti per fa divertì i monéllìtti. Ci sta‘nsàccheggente che va su a péi: “N’dò porta sta strada? Sémo stracchi ‘e sallìne.” Responnémo: “ Nu’ fontanìle “. ‘Rrivati‘n’a piazza, òmméni e fémmone , chiachierenu in gergo palese: “Santagnelese”. ‘I monélli strìllenu e còrrenu, se n‘i viti, té ciàcchenu i péti. Ce ‘llontànému ‘npochìttu, dé fiancu a’e sedie e’taulìni de u bar, ‘ecco a farmacia e pò ‘u locale dei giòchi, Sòpre ‘ i scitaturi ‘é pietra, ‘nnanzi a ponente, ci stau ‘mpò ‘é vécchi, cò ‘u sigheru ‘mmòcca e cò ‘é mani ‘nsaccòccia. Più ‘llà stau ritti nu morillu, ‘é giacche ropèrte e ‘é raccia consèrte. ò co ‘e mani rapèrte, se repàrénu l’occhi, da u sole splendente. Versu sera, doppu i carri e a banda , che sfila sonènno, mojoma me recorda a sorpresa, “è ora de reìccene a casa”. De fronte a Laurina(Pippu),

‘nnanzi ‘all’ex’bbottega ‘é Schirica, ciau missu ‘nfurgone, non gnàmo de fretta, se vénne ‘a porchetta. Pe’ qquell’ora de sera,‘a porchetta rémasa è ‘mpò grassa , se védenu l’ossa. ma a nui ce va, e ‘ppé’ffòrsa,ne còmprénu quae ‘ffétta. Refacémo ‘a stradàccia, in discesa. ‘A sera è calata e‘a festa è fénita, ‘na musica se sènte, ‘rivènno jò’ a casa. Me fatto au balcone versu i Fòssi, nu’ spiazzu a mezzacosta, ciau missu ‘nà giostra.