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  • I contenuti e le modalit della formazione in materia di sicurezza in ambienti confinati:

    esperienze nel Lazio in attesa dellaccordo di cui allart. 2, lettera d) del DPR 177/11

    R. Avizzano (1); A. Del Grande (1), P. De Santis (2); P. Desideri (2); F. Ferrara (1); E. Mastrominico (2)

    (1) Consulenza Tecnica per lEdilizia (CTE) INAIL Lazio (2) Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) INAIL Lazio

    Sin dal 2010 la Direzione Regionale per il Lazio dellINAIL, insieme al settore Ricerca dellInail e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha avviato unintensa attivit di sensibilizzazione e formazione per le figure di coordinamento della salute e sicurezza (Responsabili SPP, Coordinatori

    per la Sicurezza, Datori di Lavoro) chiamate a gestire le attivit da svolgere negli ambienti a rischio

    di inquinamento o confinati.

    A partire dal 2012 lINAIL Direzione Regionale Lazio ha siglato con le Prefetture delle province del Lazio, Unindustria e le AASSLL, il protocollo dintesa Safety First - La sicurezza prima di tutto: formazione itinerante per addetti che operano in ambienti confinati che prevede un percorso formativo comprendente sia lezioni teoriche in aula, sia una fase di addestramento.

    Lattivit implementata con limpiego di una Unit Mobile di Addestramento (UMA), specificatamente progettata, al fine di permettere ai lavoratori di sperimentare, in sicurezza, le reali

    e differenti condizioni di lavoro, nonch di acquisire i corretti comportamenti e gli schemi operativi

    utili per la gestione delle situazioni demergenza.

    La modularit e la flessibilit dellUMA consente di effettuare molteplici esercitazioni pratiche e di raggiungere direttamente sul luogo di lavoro i lavoratori da addestrare. Inoltre, risulta possibile

    simulare diverse criticit che possono manifestarsi durante lesecuzione di attivit lavorative in spazi confinati, minimizzando l'impatto sull'organizzazione, specie per le piccole e micro imprese,

    derivante dalle necessit formative.

    Unit Mobile di Addestramento (UMA) Allestimento operativo

    La partnership con Unindustria risulta efficace anche per favorire il confronto e il travaso delle

    esperienze operative e lomogeneizzazione delle procedure tra aziende di grandi dimensioni, che generalmente hanno ospitato nei loro siti le sessioni formative-addestrative, e un numero rilevante

    di medio-piccole-micro imprese, appaltatrici delle prime.

    A tutto aprile 2015 sono state gi effettuate, complessivamente, nelle province del Lazio, 34

    sessioni gratuite, che hanno coinvolto 477 lavoratori di 95 diverse aziende.

    Prospettive di sviluppo del progetto:

    Si stanno ulteriormente sensibilizzando le parti sociali al fine di coinvolgere sempre pi

  • nell'iniziativa anche i settori delle costruzioni, dell'agricoltura e dei servizi portuali in cui,

    statisticamente, nel passato sono avvenuti una quota significativa di incidenti gravi e/o mortali.

    Settore delle costruzioni

    Dato che gli spazi confinati sono spesso situati presso i siti industriali, si portati a pensare che il

    settore delle costruzioni non sia particolarmente interessato da questa problematica. In realt, se

    analizziamo le statistiche, questo settore risulta essere quello dove si registra il maggior numero di

    infortuni.

    Fonte: banca dati INAIL

    Molti eventi infortunistici, infatti, avvengono durante i lavori di fondazione, di costruzione di pozzi

    e cunicoli ecc.

    Occorre inoltre tenere conto che anche la costruzione e la manutenzione di alcuni manufatti come

    cisterne e vasche, generalmente affidata a imprese o lavoratori autonomi del settore delledilizia.

    Allo scopo di sensibilizzare i professionisti edili su tale problematica, a marzo del 2015, lINAIL Lazio intervenuta alla VI giornata della sicurezza in edilizia, tenutasi presso la sede dellOrdine degli architetti di Roma e provincia. Allevento hanno partecipato circa 400 architetti, ai quali si dimostrato quanto sia opportuno che, nellambito dei lavori edili, sia effettuata una corretta valutazione dei rischi in ambienti confinati.

    Settore dell'agricoltura

    Sono molteplici (circa il 7% degli infortuni mortali del periodo 2005-2010) gli incidenti che hanno

    coinvolto nel passato i lavoratori che operano in ambienti confinati nel settore dellagricoltura, ambiti agro alimentari, coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura, allevamento, e sono molti gli

    ambienti, in tale ambito, riconoscibili come spazi confinati: vasche raccolta liquami, vasche e

    cisterne di raccolta acque piovane, vasi vinari, serbatoi trasporto/refrigerazione/conservazione

    prodotti, silos di stoccaggio cereali, pozzi, sistemi di depurazione.

    Ad oggi diverse aziende di tale settore si sono dimostrate interessate, nelle provincie di Rieti e

    Viterbo, e saranno coinvolte nel progetto di formazione itinerante per addetti che operano in

    ambienti confinati, nel corso del 2015.

    Lavorazioni durante le operazioni e servizi portuali e durante le operazioni di manutenzione,

    riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale

    Il Decreto Legislativo 27 luglio 1999 n. 272 Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell'espletamento di operazioni e servizi portuali, nonch di operazioni di

    manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale, a norma della legge 31

    dicembre 1998, n. 485 tuttora vigente (vedi art. 3 comma 3 del D. Lgs. 81/08) si occupa anche

  • delle lavorazioni che si svolgono in luoghi chiusi durante le operazioni e servizi portuali e in luoghi chiusi e angusti o allinterno di cisterne, casse, depositi di combustibile, doppi fondi e locali simili che si svolgono durante operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale.

    Il D. Lgs. 81/08, allart. 304 comma 3, prevede che fino allemanazione dei Decreti legislativi in cui si provveder allarmonizzazione con le disposizioni del D. Lgs. 272/99, laddove disposizioni di legge dispongano un rinvio a norme contenute nel D. Lgs. 626/94, tali rinvii si intendono riferiti alle

    corrispondenti norme del D. Lgs. 81/08.

    Proposta percorso formativo

    Il Gruppo di Lavoro sulle Lavorazioni in ambienti sospetti dinquinamento o in ambienti confinati ai sensi del DPR 177/2011 istituito nellambito delle attivit del Comitato regionale di Coordinamento, ex art. 7 del DLgs 81/08, della Regione Lazio, sta elaborando un documento per

    fornire utili indicazioni alle piccole e micro imprese al fine di consentire un corretto approccio alle

    lavorazioni negli ambienti confinati, al quale sar allegato il seguente programma del corso

    effettuato, in attuazione del protocollo Safety First.

    Il percorso formativo/addestrativo del progetto prevede il coinvolgimento di un massimo di 16

    allievi per sessione, al fine di consentire a tutti i partecipanti lefficace svolgimento delle prove di simulazione pratiche.

    Si sono individuate tre tipologie di soggetti destinatari del progetto:

    il supervisore, identificabile con il rappresentante del datore di lavoro dellimpresa committente;

    lattendente, identificabile con il lavoratore assistente dellimpresa appaltatrice;

    loperatore entrante, identificabile con il lavoratore, alle dipendenze dellimpresa appaltatrice, che opera allinterno dellambiente confinato.

    Sulla scorta di questa analisi, si convenuto di predisporre il materiale didattico teorico e le prove

    pratiche di simulazione, in maniera tale da garantire a tutte le figure un pacchetto di contenuti utile

    allo svolgimento del ruolo rivestito nellambito dellattivit negli ambienti sospetti di inquinamento e/o confinati, sia nel caso di attivit svolta da personale interno, sia nel caso di gestione di appalto a

    impresa esecutrice esterna.

    I criteri di reclutamento fissati, riguardano sia le aziende partecipanti che gli operatori ad esse

    appartenenti.

    Per le Aziende, i criteri di partecipazione debbono soddisfare i seguenti requisiti:

    rispondere a quanto previsto dallart.2 del DPR 177/2011;

    annoverare nella propria unit produttiva ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, anche con rischi di cadute dallalto;

    effettuare lavori presso terzi in ambienti sospetti di inquinamento, anche con rischi di cadute dallalto.

    I partecipanti al corso di formazione/addestramento dovranno essere in possesso dei seguenti

    requisiti e dispositivi:

    certificato di idoneit specifica rilasciato dal Medico Competente, o autodichiarazione sostitutiva riportante lidoneit allutilizzo di DPI di III categoria (dispositivi di protezione delle vie respiratorie e anticaduta) e allaccesso in spazi chiusi (relativamente al rischio di claustrofobia);

    DPI (calzature di sicurezza, tuta da lavoro con maglia manica lunga, elmetto con sottogola, guanti in pelle fiore (o simili), APVR granfacciale-semifacciale).

    Il percorso formativo/addestrativo risulta cos articolato:

  • Modulo TEORICO - 4 ore lezioni in aula

    1. Quadro legislativo degli ambienti sospetti dinquinamento e/o confinati 2. Statistiche infortuni

    3. Caratteristiche degli ambienti sospetti dinquinamento e/o confinati e dei lavori in quota 4. Pericoli, analisi e valutazione dei rischi

    5. Caratteristiche e uso della strumentazione, delle attrezzature di lavoro e di protezione

    collettiva ed individuale

    6. Procedure di lavoro e gestione delle emergenze

    Modulo PRATICO - 4 ore - esercitazioni e simulazioni con Unit Mobile di Addestramento

    1. Definizione del lavoro con relativo permesso 2. Compilazione della modulistica ed effettuazione dei controlli preventivi necessari 3. Predisposizione e montaggio di attrezzature e dispositivi di protezione collettivi 4. Verifica e prova dei DPI e delle attrezzature di lavoro nel caso di atmosfere esplosive 5. Verifica ed eventuale bonifica dell'atmosfera 6. Definizione delle procedure operative e di emergenza 7. Svolgimento dell'ingresso e delle lavorazioni

    a. ingresso in spazio confinato (con accesso sia verticale che orizzontale)

    b. movimento verso larea di lavoro c. esecuzione intervento (es. sostituzione lampada, montaggio/smontaggio flangia, ecc.)

    d. prove di comunicazione interno/esterno secondo la procedura operativa

    e. sospensione intervento di lavoro ed eventuale messa in sicurezza (ipotesi uscita in

    emergenza con recupero da ingresso verticale ed orizzontale causa malore)

    f. uscita dall'ambiente confinato a fine lavorazioni tramite sistema di recupero

    8. Chiusura della modulistica di lavoro (indicazione degli interventi eseguiti eventualmente non programmati e ripristino delle condizioni operative ordinarie).

    Conclusioni

    Il livello di sensibilit delle aziende, di ampi settori produttivi, verso i rischi connessi alle

    lavorazioni da svolgere in ambienti sospetti dinquinamento e/o confinati ancora da sostenere ed incrementare con appositi interventi informativi.

    La trattazione non ritiene di essere esaustiva, in quanto forte la variabilit dei luoghi e delle

    attivit da svolgere, e il programma di formazione proposto, sul territorio regionale del Lazio e

    indirizzato alle figure operative in ambienti sospetti dinquinamento e/o confinati, intende fornire un livello di formazione base per le figure operative del Committente e dellAppaltatore, in attesa dellaccordo di cui allart. 2, lettera d) del DPR 177/11.