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Articoli Selezionati
ENEA17/11/12 qualenergia.it 0 Conto energia termico: chi tardi arriva ... non alloggia 1
17/11/12 Nazione 40 Caccia alle pietre cadute dallo spazio nel gelo del Polo Sud Bruschi David 3
17/11/12 Left 60 Mozart in Antartide Biasco Roberto 4
19/11/12 ilsole24ore.com 0 Diario dal Polo Sud: come spiegare agli alunni perché qui non cisono orsi
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19/11/12 Sole 24 Ore 21 Tutte le opportunità legate all'efficienza A.Bio. 6
20/11/12 Staffetta Quotidiana 1 La follia del nucleare ... 7
20/11/12 Mattino Napoli 35 Innovazione, parte da Napoli il patto Italia-Cina Mainiero Paolo 8
20/11/12 Unione Sarda 19 Emergenza Co2, esperti nel Sulcis ... 9
21/11/12 quotidianoenergia.it 0 L'intervento. Certificati bianchi, le proposte dell'Enea ... 10
22/11/12 Corriere dell' Umbria 11 Tante università d'Italia a Perugia per parlare di celle acombustibile
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ENERGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE17/11/12 Sole 24 Ore Plus 8 Ecco l'identikit della società green ... 14
17/11/12 Messaggero 24 La strategia energetica e lo sviluppo delle rinnovabili Pedretti Massimo 15
19/11/12 Italia Oggi Sette 18 Energia, case e imprese efficienti Lenzi Roberto 16
19/11/12 Sole 24 Ore 24 Bucarest scommette sulle energie rinnovabili Del Freo Anna 19
19/11/12 Messaggero 17 Oro blu, ne disperdiamo quasi la metà Di Branco Michele 20
21/11/12 Sole 24 Ore 43 Territorio, nuovo stop al «piano Clini» Santilli Giorgio 22
21/11/12 Unita' 1 Intervista a Laura Puppato - "La green economy è la rivoluzione" Sardo Claudio 23
21/11/12 Quotidiano dellaBasilicata
39 Patto dei sindaci per l'energia ... 26
22/11/12 Sole 24 Ore 48 Chiesti più incentivi alle fonti termiche - Più incentivi alle fontitermiche
Rendina Federico 27
22/11/12 Sole 24 Ore 19 Città «smart» ma non in cultura Carboni Carlo 29
23/11/12 Repubblica Venerdi 75 Sorpresa: i ghiacci marini in Antartide aumentano Al.sa. 31
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA17/11/12 Sole 24 Ore 6 L'estremo tentativo per risvegliare il Paese Corbellini Gilberto 32
17/11/12 Sole 24 Ore 7 Ricerca, arriva il bando da 120 milioni Bartoloni Marzio 33
18/11/12 Sole 24 Ore Domenica 21 Cultura e ricerca per guardare lontano, la sfida del Paese Napolitano Giorgio 35
19/11/12 Sole 24 Ore 1 Brevetti, disponibili incentivi per 11 milioni ... 40
20/11/12 Italia Oggi 38 Un aiuto per le start-up - Un fondo di fondi per le start-up D'Alessio Simona -Chiarello Luigi
41
20/11/12 Italia Oggi 47 Ecco le start up da cui ripartire Micucci Emanuela 43
21/11/12 Giornale 17 Allarme rosso, siamo a corto di scienziati Angeli Francesca 44
22/11/12 Unita' 20 L'analisi - Investiamo subito su ricerca e cultura Marino Ignazio 45
23/11/12 Sole 24 Ore 50 Il ministro Profumo assicura chiarezza sui fondi alla ricerca -«Chiarezza sui fondi alla ricerca»
Bruno Eugenio 46
23/11/12 Sole 24 Ore 22 L'Italia, Paese a bassa tecnologia Sorrentino Riccardo 48
NUCLEARE20/11/12 Staffetta Quotidiana 4 Sogin, piano di bonifica di Lazio e Campania ... 50
20/11/12 quotidianoenergia.it 2 Oneri nucleari 2012 118 milioni di euro - Oneri nucleari 2012, 118milioni di euro
... 51
MERCATO DELL'ENERGIA E OPERATORI17/11/12 Staffetta Quotidiana 8 La consultazione degli stakeholders sulla Sen, una utile iniziativa Curcio Edgardo 52
20/11/12 Pubblico 21 Il piano del governo non basta Intervenga l'Unione Europea Colombo Paolo_Andrea 54
21/11/12 Sole 24 Ore 39 Energia, piano entro l'anno F.Re. 56
23/11/12 Liberal 7 Intervista a Carlo Jean - "È colpa nostra: siamo troppo deboli" Giuli Antonella 57
ATTUALITA' POLITICO ISTITUZIONALE ED ECONOMICA20/11/12 Sole 24 Ore 1 Produttività sfida cruciale per il Paese - Produttività, i tre fattori Quadrio Curzio Alberto 59
22/11/12 Sole 24 Ore 1 Un budget europeo a misura di industria - Budget Ue a misura diindustria
Scaroni Paolo - BernabèFranco
60
23/11/12 Sole 24 Ore 1 La svolta per tornare competitivi - Per tornare competitivi Gentili Guido 62
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Conto energia termico: chi tardi arriva ... non alloggiaIl decreto sulle rinnovabili termiche introduce una procedura burocratica molto più complessae mette a disposizione risorse troppo limitate: per i privati 700 milioni all'anno, quando con il55% nel solo 2010 sono stati portati in detrazione oltre 2,5 miliardi. L'opinione di GiampaoloValentini, già responsabile delle agevolazioni fiscali all' Enea.
Giampaolo Valentini17 novembre 2012
Il decreto sulle rinnovabili termiche (che riguarda anchel’efficienza energetica), altrimenti detto Conto Termico eattuativo dell’art. 28 del D.Lgs 28/2011, è ormai davvero indirittura d’arrivo in Gazzetta, posto che il Ministero ne ha perfinodiffuso la bozza che, non essendo più top secret, è da ritenersipressoché definitiva (Qualenergia.it, Conto energia termico, il
testo del decreto e come funzionerà, ndr). Molte sono le novità rispetto al 55%,qualcuna positiva, la maggior parte negative. Esaminiamole rapidamente, riservandocidi entrare in dettaglio in altra occasione, vista la complessa articolazione del decreto.
Fra le novità positive possiamo citare: la riduzione a 2 o 5 anni del tempo dierogazione dell’agevolazione (erano 10 con il 55%), l’allargamento alla pubblicaamministrazione della platea dei possibili beneficiari e forse il passaggio della gestionedall’Enea al GSE in quanto si spera che saranno disponibili più risorse, più presenza epiù attenzione nell’assistenza agli utenti e nella formazione degli operatori.
Fra quelle negative, la riserva degli incentivi alla P.A. per molte tipologie di interventi trai quali sicuramente quelli maggiormente apprezzati e realizzati dal pubblico comel’isolamento di pareti, tetti e pavimenti, la sostituzione di finestre, la sostituzione diimpianti termici con caldaie a condensazione, interventi che nel 2010 (ultimo anno percui sono disponibili i dati Enea) hanno costituito l’85% di tutti i lavori realizzati a valeresul sistema di detrazioni del 55%. Il tutto, evidentemente, nell’ottica di contenere i costiper lo Stato dal momento che saranno disponibili solo 200 milioni all’anno per lepubbliche amministrazioni e 700 milioni all’anno per i privati. Se si considera che nel2010 sono stati portati in detrazione 2.533 milioni di euro solo per i privati, ci si rendeimmediatamente conto dell’inadeguatezza dello stanziamento disponibile. Conseguenza:chi primo arriva non solo meglio alloggia ma sarà l’unico ad alloggiare ovvero i fondisaranno sufficienti solamente per coloro che per primi realizzeranno gli impianti mentregli altri resteranno a bocca asciutta.
Per accedere agli incentivi, inoltre, sono previsti per tutti limiti prestazionali minimipiuttosto stringenti e l’incentivo a disposizione non è mai particolarmente generoso, nonsuperando - in linea di massima per gli impianti più performanti - il 40% di quantospeso. Infine, la documentazione da presentare è sicuramente più corposa (ecostosa) di quella richiesta in precedenza per il 55% dal momento che include, tra
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RICERCA E INDUSTRIA ENERGIA DAL BASSO NORMATIVA COME FARE LAVORI VERDI
Il biogas che fa bene al Paese
PROSSIMAPUBBLICAZIONE. LoSpeciale di QualEnergia.it,a cura del ConsorzioItaliano Biogas eGassificazione, analizzerà
la filiera nel suo complesso, offrendo un quadrodi semplice comprensione attraverso il qualeapprendere gli aspetti tecnici, le potenzialità egli sviluppi di un settore virtuoso cherappresenta una grande opportunità di sviluppoeconomico, sociale e ambientale per il Paese.
RASSEGNA WEB qualenergia.it Data Pubblicazione: 17/11/2012
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l’altro, attestato di certificazione energetica, schede tecniche, asseverazionedell’impianto, fatture, bonifici, diagnosi energetica, dichiarazioni e certificati dismaltimento, di emissione in atmosfera, ecc. Non occorre avere la palla di vetro perprofetizzare che tutto ciò darà luogo a contestazioni e contenziosi che nella precedentegestione erano, altrettanto colpevolmente, pressoché del tutto assenti.
Si nota, in questo nuovo Conto Termico, la sostituzione dell'Enea, che ha gestito ledetrazioni del 55%, con la "new entry" GSE che è ora incaricato di predisporre imoduli di domanda a uso degli operatori, di raccogliere detti moduli e ladocumentazione necessaria, di valutare la conformità o meno degli impianti ai requisitidi legge, di erogare gli incentivi, di predisporre controlli a campione, di proporreeventuali sanzioni per gli inadempienti e, infine, di informare e assistere gli utenti. L’Enea sconta così la poca attenzione e le poche risorse che per propria scelta ha volutodedicare alle detrazioni fiscali del 55%, tanto da essere esonerata dal legislatore e darivestire in futuro un ruolo marginale al servizio del GSE che, pur non avendoun'esperienza specifica nell’interfacciarsi direttamente con il grande pubblico, ha saputoevidentemente fornire garanzie di una più puntuale informazione e assistenza agli utentie rendicontazione dei risultati alle pubbliche amministrazioni.
In ogni caso, dal momento in cui andrà in vigore il Conto Termico e fino al 30 giugno2013, gli utenti privati potranno almeno scegliere se avvalersi delle detrazioni del55%, del Conto Termico o delle ristrutturazioni edilizie (che possono comprendereanche interventi di risparmio energetico). Ovviamente gli incentivi non sono cumulabili e,in due parole, le caratteristiche sono le seguenti:
Detrazioni fiscali: incentivo generoso (55%) ottenibile in 10 anni, adempimentimoderati, costi di istruttoria medi, controlli documentali.Conto Termico: incentivo più modesto (40%) ottenibile in 2 o 5 anni a secondadell’intervento, costi di istruttoria rilevanti, controlli documentali e tecnici sul campo.Ristrutturazioni edilizie: incentivo alto (50%) ottenibile in 10 anni, adempimentiminimi, costi di istruttoria quasi nulli, controlli scarsi e commisurati agliadempimenti.
Dopo il 30 giugno la situazione cambierà ancora e avremo modo di riparlarne. Fino aquel momento la scelta è dell'utente in base al tipo di intervento sostenuto, alleprestazioni attese, alla possibilità di avere supporto tecnico a buon mercato e... allapropria personale pazienza (e aspettativa di vita) nell'attendere di acquisire per intero ilbonus previsto.
Giampaolo Valentini17 novembre 2012
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rinnovabili termiche | detrazioni fiscali | detrazioni | conto termico | conto energia termico | 55%
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Commenti
MONDO PROFESSIONALE
Ing.Andrea Graziani - 18/11/2012 - 15:07
Non è a mio parere che il mondo professionale non sia all'altezza. Non sono all'altezza gli ordiniprofessionali, ancorati ancora al passato, all'edilizia, al mondo che fu. E' arretrata la cultura, quella,purtroppo dei singoli cittadini (anche se la situazione sta cambiando decisamente), quella delleIstituzioni, i Comuni a volte non sanno nemmeno cosa sia un ACE o una Legge 10, a parte qualche raraeccezione. Lei dice che ci debba essere un controllo da parte dell'agenzia delle entrate. Benissimo. Chifarebbe il controllo se non un professionista preparato? Non sarebbe meglio rendere serio e rigoroso ilprocedimento? Checchè lei ne dica i conti energia lo sono stati. E non mi dica che le procedure dei contisiano semplici. Ma almeno c'è una parvenza di serietà. Inseriamo piuttosto delle norme restrittive circa lemodalità, i professionisti capaci andranno avanti, quelli incapaci resteranno a casa. Invece di fare le solite
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BAIA TERRA NOVA - Al corso di preparazione all'Antartideorganizzato dall'Enea in ottobre al Brasimone e poi sul Monte Biancoera tra i più attenti e scrupolosi. Lui, al Polo Sud, ci voleva veniredavvero per spiegare ai suoi alunni dell'Istituto superiore J.C. Maxwelldi Nichelino (Torino) com'è la vita a queste latitudini, qual è la flora e lafauna e perché fare ricerca quaggiù è come lavorare in un laboratorioa cielo aperto.
Luca Miserere per arrivare alla stazione "Mario Zucchelli" hapartecipato alla Scuola polare estiva per insegnanti rivolta a professoridi medie e superiori e ha seguito un Corso di aggiornamento aGenova dove ha sede uno dei tre musei italiani sull'Antartide (gli altridue sono a Trieste e a Siena).
Soprattutto il suo progetto dicomunicazione e divulgazionescientifica è stato selezionato tra 60concorrenti del progetto "Vivi l'Antartidea scuola" per cui oggi Misererepartecipa ogni giorno, come tutti iricercatori della base, alle attività dicampionamento di pesci, alghe, licheni,rocce inviando materiale a una webradio a a una web tv del suo istituto efornendo materiale di prima mano ai suoi colleghi insegnanti per iprogrammi di istruzione. Il suo blog è molto seguito e tra le domandeprincipali ci sono quelle relative agli unici abitanti di queste immensedistese di ghiaccio, ossia foche (le specie più diverse compresa la
temibile foca leopardo), leoni marini, pinguini e skua, uccelli molto simili ai gabbiani. Ma quasi tuttigli studenti, all'inizio, volevano dal professor Miserere le foto degli orsi.
È toccato quindi a lui spiegare che da queste parti orsi non ci si sono mai stati perchè la faunalocale è frutto dell'evoluzione dei mammiferi sull'antichissimo supercontinente Gondwana chelegava l'Antartide all'Amercia Latina, all'Africa e all'Australia. Mentre nell'emisfero Nord i mammiferihanno avuto un'evoluzione che, di selezione in selezione, è arrivata fino agli orsi polari nelle zonepiù fredde, qui vi è stata uu'evoluzione diversa e in Australia si sono sviluppati, ad esempio, imarsupiali come i canguri che non si trovano a Nord. Ma il blog, da solo, non basterà certo agliallievi di Miserere per appagare tutte le loro numerose curiosità. Sono in molti ad attendere il loroprofessore "esploratore" tra qualche settimana e sottoporlo a un fuoco di fila di domanda sulla suaesperienza antartica.
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Diario dal Polo Sud: come spiegare aglialunni perché qui non ci sono orsidi Gerardo Pelosi
Cronologia articolo19 novembre 2012
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Argomenti: Scuola e Università | Luca Miserere | Antartide| J.C. Maxwell | Australia | Torino | Polo Sud | Mario Zucchelli
Diario dal Polo Sud: comespiegare agli alunni perchéqui non ci sono orsi
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20-NOV-2012
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20-NOV-2012
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Lettori: 461.000
Dir. Resp.: Paolo Figus
ENEA 9
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RASSEGNA WEBData Pubblicazione:
21-NOV-2012quotidianoenergia.it
Rino Romani
RISPARMIO ENERGETICO ED EFFICIENZA ROMA 21 NOVEMBRE 2012
L'intervento. Certificati bianchi, le proposte dell'EneaLuci e ombre del meccanismo a sette anni dall'avviodi Rino Romani*
Il meccanismo dei certificati bianchi (istituito nel 2004) viene regolato dalinee guida emanate dall'Autorità per l'Energia. Nel suo primo ciclo diattivazione (2005-2012), questo meccanismo ha prodotto evidenti benefici.Oltre a quelli di sistema (circa 15 Mtep di risparmi energetici e certificatigrazie all'emissione dei titoli di efficienza energetica) si riscontrano, infatti,ricadute strutturali quali il positivo effetto legato alla misura effettiva deirisparmi, che produce per una parte delle proposte la certezza sui risparmiconseguiti; la diffusione della cultura della misura dei consumi energeticipresso gli utenti finali, in particolare quelli industriali; la stabilità delmeccanismo, che ha subito poche modificazioni in corso d'opera e hagarantito ai richiedenti il riconoscimento dei titoli in tempi contenuti.
Tuttavia il sistema presenta elementi di criticità che non hanno permessodi produrre alcuni degli effetti attesi dai decreti, e in particolare:
1) Mancato efficientamento negli usi finali
Quasi il 60% dei titoli emessi nell'arco della vita del meccanismo è stato prodotto da due sole tipologie di intervento: lasostituzione di lampade a incandescenza con lampade fluorescenti compatte, e l'installazione di erogatori a basso flusso erompigetto aerati. Tali interventi erano valutati secondo schede standardizzate che sono state in seguito ritirate dall'Autorità.I titoli prodotti da questi interventi elementari non derivavano da misurazioni dei risparmi ma erano stimati. L'elevatocontributo dei TEE riconosciuto per questi due interventi, rispetto al risparmio totale, riduce la credibilità dell'interomeccanismo.
2) Mancato stimolo all'innovazione
La maggior parte delle proposte provenienti da contesti industriali è relativa a interventi già effettuati. Sono invece in misuraminore nuovi progetti individuati, presentati e realizzati dalle società di servizi energetici (SSE). L'approccio che si è ormaiaffermato presso la maggior parte delle SSE non è tanto quello di offrire servizi energetici all'utente finale, ma di verificarequale, tra gli investimenti effettuati a partire dal 2005, sia passibile di produrre TEE. In questa maniera non si è diffusa unacultura dell'offerta di servizi energetici che inducesse nell'utilizzatore finale un approccio proattivo nei confronti dell'efficienzaenergetica.
3) Aumento artificioso del valore di un tep
La valorizzazione del risparmio netto, anticipato attraverso l'introduzione del fattore tau (coefficiente di durabilitàdell'intervento) in corso d'opera, ha prodotto una moltiplicazione dei TEE. Allo scopo la nuova linea guida (delibera 9/11dell'Autorità) prevede che i risparmi siano contabilizzati non più per una durata pari alla vita utile dell'intervento(normalmente 5 anni), ma per la vita tecnica dell'intervento (mediamente da 15 a 20 anni), e che tali risparmi aggiuntivivadano anticipati spalmandoli sui primi cinque anni di consuntivazione. La vita tecnica è spesso sopravvalutata (quantesono le caldaie, o gli scambiatori di calore, o i forni di cottura, ecc. che restano attivi per 20 anni?) e si traduce in un 'regalo'di titoli agli operatori. Anche considerando il decremento del 2% annuo dei risparmi previsto dal meccanismo, ai variinterventi viene riconosciuto mediamente un incremento di titoli che va dal 265 a 336% rispetto al regime precedente. Il tauinoltre non tiene conto del rischio contesto (es. uno stabilimento industriale) nel quale è stata implementata la tecnologia adalta efficienza, che nell'arco dei prossimi 15-20 anni potrà subire modifiche di layout, cambi di produzione, se non addiritturafallimenti e chiusure dell'attività. Il fattore tau anticipa risparmi prima che questi siano realizzati, senza prevedere meccanismidi rientro nel caso di diminuzioni o cessazioni dell'attività. Il tau, rispondendo in modo puramente contingente alla domandadi titoli sul mercato, in conclusione induce un aumento del business per le SSE, maggior facilità di reperimento di TEE daparte dei soggetti obbligati, maggior probabilità di raggiungimento degli obiettivi, ma sta drogando, forse irreversibilmente, ilmercato.
4) Scollegamento dei risparmi dall'evoluzione tecnologica
Il sistema dei TEE basato sul tau non considera meccanismi che prevedano l'aggiornamento dei risparmi in funzione
Quotidiano Energia http://quotidianoenergia.it/ajax.pyhp?action=qenergia.ajax.print_entry&...
1 di 3 21/11/2012 18.15ENEA 10
RASSEGNA WEBData Pubblicazione:
21-NOV-2012quotidianoenergia.it
dell'evoluzione tecnologica. In tal maniera un apparato cui sia riconosciuto un determinato 'merito' tecnologico - la differenzatra l'efficienza della tecnologia implementata rispetto all'efficienza di baseline - si vedrà riconosciuto lo stesso merito anchese, nel corso dei prossimi lustri, l'efficienza di baseline aumenterà di molto. L'attuale meccanismo in sostanza sopravvaluta irisparmi generati nell'arco della vita dell'intervento, anticipandoli tra l'altro al proponente. I vari coefficienti di addizionalità difatto non sono mai stati quantificati e lasciati sempre uguali all'unità.
5) Mancanza di indicazioni di policy
L'attuale sistema dei TEE non indica innovazioni tecnologiche, non individua le tendenze del mercato, non fornisceindicazioni di policy al legislatore individuando promettenti tecnologie attualmente borderline, i relativi potenziali di risparmio,le eventuali barriere al loro dispiegamento e le misure addizionali necessarie per il loro superamento. In sostanza il presentesistema sembra privilegiare la mera emissione di titoli di efficienza a discapito di un approccio strategico. Se il meccanismoincentivante dovesse interrompersi, non si sarebbe nel frattempo innescato alcun circolo virtuoso, ed è difficile prevedereaumenti addizionali di efficienza negli usi finali grazie all'esperienza finora condotta.
6) Assenza di controlli
A tutt'oggi sono state effettuate pochissime verifiche ispettive a fronte di migliaia di proposte e di progetti realizzati. E' uncaso particolare di normazione command and control in cui la fase di control non è mai stata realizzata. Nessuno, allo stato,è in grado di garantire che le iniziative che hanno ricevuto migliaia di titoli siano mai state implementate, o che lo siano statenella misura corretta.
La proposta Enea
L'Enea propone un sistema che superi le precedenti criticità e faciliti l'innovazione, premi il merito professionale, producaoccupazione qualificata coniugando la credibilità del meccanismo con il rigore metodologico.
I punti offerti al pubblico dibattito sono i seguenti:
1) Introdurre un meccanismo premiante che riconosca un incremento di TEE per ogni tep risparmiato, quando: l'interventopromuove una tecnologia 'attenzionata' dal governo; l'intervento deriva da una diagnosi energetica certificata; il proponenteè una ESCO certificata; la proposta viene compilata da un Esperto certificato in Gestione dell'Energia-EGE; l'interventoviene realizzato in un contesto dotato di sistema di gestione dell'energia certificato ai sensi della ISO50001.
Un simile approccio potrebbe innescare un ciclo virtuoso con ricadute strutturali, qualificando sul mercato un'offerta diservizi energetici a largo spettro da parte di soggetti che vedrebbero nell'efficienza energetica la propria reale ragione dibusiness.
2) Solo interventi 'nuovi' dovrebbero produrre TEE. Dopo un periodo di transizione (per es. di 2 anni) dal precedente alnuovo sistema, solo interventi ancora da realizzarsi o in via di realizzazione potranno essere oggetto di proposta; ciò potràdeterminare un'inversione di tendenza in grado di favorire la diffusione della cultura dell'efficienza energetica già dalla fasedi prima progettazione.
3) Una volta accettato un progetto, questo dovrebbe produrre TEE per un limitato numero di anni (es. 3). Passato questoperiodo, il richiedente dovrebbe rinnovare la proposta evidenziando l'eventuale innalzamento della baseline per leridefinizione dei risparmi. In tal maniera solo vera efficienza energetica sarebbe incentivata, inducendo al contempo ilsistema degli operatori a monitorare l'evoluzione tecnologica trasferendone i risultati all'amministrazione governativa che lipotrà utilizzare per orientare la politica industriale.
4) Tutti gli interventi al di sopra di una determinata soglia di incentivo dovrebbero essere sottoposti a verifica ispettiva.
5) La normativa inerente la certificazione di ESCO, EGE, sistemi di gestione dell'energia e diagnosi energetiche,rappresenta un fattore abilitante per l'efficiente ed efficace operatività del meccanismo.
* Responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica Enea
L'Enea svolge le funzioni di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica, ai sensi del d.lgs 115/08, e per questo scopo hacostituito al proprio interno l'Unità Tecnica Efficienza Energetica (Utee), con circa 130 tra ricercatori, tecnologi e personaleamministrativo. L'Utee svolge, tra l'altro, supporto tecnico-scientifico e consulenza per lo Stato, le regioni e gli enti localianche ai fini della predisposizione, attuazione e monitoraggio degli strumenti attuativi necessari al conseguimento degliobiettivi nazionali di risparmio energetico derivanti da impegni assunti in sede comunitaria. Nell'ambito dellaprogrammazione energetica nazionale, il meccanismo dei "certificati bianchi" riveste un'importanza cruciale per ilraggiungimento dei suddetti obiettivi. L'Enea, attraverso una convenzione con l'Autorità per l'energia elettrica e il gas,svolge le istruttorie delle proposte inviate ai fini del riconoscimento dei certificati bianchi. Il primo ciclo di operatività diquesto meccanismo si concluderà entro la fine dell'anno e l'Enea, in previsione di un nuovo ciclo, pone in evidenza alcunispunti di riflessione per favorire la creazione di un mercato permanente dei servizi energetici in grado di promuoverepositive ricadute sul comparto industriale nazionale, sull'occupazione con nuovi e qualificati posti di lavoro e per la
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realizzazione del potenziale di risparmio energetico esistente.
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