“Arte e moda qualcosa di diverso” - lagocciabriantea.com · Telethon Luciano Conti ricercatore...

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“Arte e moda ... qualcosa di diverso” Anno II - Ottobre 2005 - Numero 9 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni Marcucci - Periodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo Sede redazione: Rogeno (LC) , Via XXIV maggio, 3 - Editore-proprietario: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV maggio 3) - Tipografia Effegiemme srl (Bosisio Parini - LC, Via Caminanz 3) Cronaca di una sfilata che ha raccolto un grandissimo successo E u r o 1 , 0 0 LA SOLIDARIETA’ APPAGA SEMPRE per il Gruppo Speedy Noemi Ghezzi Bravo Matteo ! Matteo Brivio ha trionfato al 38° "Meeting Internazionale di Bordighera di tennis tavolo" (a pag. 8) Con alle spalle i timori, la fatica e le paure, ora possia- mo dire che ci sentiamo appagati dal risultato ottenu- to con la manifestazione "Arte e Moda…qualcosa di diverso" a favore di Telethon. È stata una manifestazione riuscita, grazie all'impegno di persone e gruppi, magari diversi tra loro che si sono trovati però uniti nell'impe- gno comune. Questa è una delle ragioni di soddisfazione per la realizzazione di un'idea, scoprendo la dispo- nibilità di persone che si rite- nevano distanti: non c'è come il credere in qualcosa per ritrovarsi uniti. Non c'era nessuna esperienza, nessun calcolo, alla base di tutto solo l'idea di fare qualcosa per la ricerca e la sperimentazione. Siamo partiti con una buona dose di incoscienza, solo con la forza di un'idea, ed il risul- tato è arrivato, bello e sponta- neo, sinceramente se avessi- mo saputo quello che serviva per realizzare il tutto e avessi- mo dovuto calcolare, preve- dere ogni cosa che abbiamo fatto, forse non avremmo continuato ma una buona dose di avventatezza ci ha permesso di proseguire. Affrontare di volta in volta i problemi che sorgevano e portarli a soluzione è stato impegnativo ma gratificante, la prima reazione era lo scon- forto, ma poi frugando nelle conoscenze e facendo parte- cipi altre persone abbiamo sempre trovato la via d'uscita. E questa è un'altra ragione di soddisfazione. La gioia e la felicità che abbiamo letto negli occhi del nostro amico Ivano, è stata la cosa più bella. (SEGUE a pag. 4) “Me regordi!” Immagini e ricordi di quando ai piedi “avevamo gli zoccoli” (a pag. 5) Rogeno ai blocchi di partenza Sabato 24 si è aperta definiti- vamente la stagione sportiva 2005-2006 con la presentazio- ne ufficiale delle squadre (a pag. 8) Don Peppino Il ventiquattro luglio ha festeggiato trentacinque anni di sacerdozio. (a pag. 7) Alcune istantanee della bellissima serata. Altre foto sul ns. sito: www.lagocciabriantea.com Il 24 settembre 2005 si è svol- ta, presso la tendostruttura del Centro sportivo di Casletto, la manifestazione a favore di Telethon "Arte e Moda…qualcosa di diverso". La manifestazione organiz- zata dal "Gruppo Speedy Amici di Ivano" ha visto la partecipazione di un folto gruppo di persone, cinque- cento delle quali hanno trova- to un comodo posto a sedere. La serata si è aperta con l'esi- bizione dei maestri Gianni Talpo e Antonella Borghi Professionisti A.N.M.B. di danze Standard - Latino ame- ricane - Caraibiche - Ballo Liscio e da sala con Luigi e Antonella Stefanoni Trainer A.D.S. STARDANCE Sono intervenuti per illustra- re la finalità della ricerca Telethon Luciano Conti ricercatore in scienze farma- cologiche all'Università di Milano specializzato nello studio delle cellule staminali laureato a Edinburgo con il proff.Austin Smith e la Dott.Ssa Caterina Mariotti che lavora all'Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano che segue Ivano e si interessa dell'Atassia di Friederich . Si prosegue con l'originale passerella dei quadri, del pit- tore Giuseppe Brambilla, detto il Sancina, che ha pre- sentato una serie di opere sul tema della natura. Si entra nel vivo della sfilata di moda con i capi attualissi- mi per donna e bambino, proposti dal negozio "Piazza Affari 2" di Merone. Il Calzaturificio Vigano' di Rogeno con abbigliamento per lo sport e il tempo libero. Il tutto curato per le accon- ciature e l'estetica dalle par- rucchiere Crippa Elisabetta e Marta di Rogeno e Tendenze e colore By Mara di Oggiono. Un momento spettacolare ed appassionante è stato rappre- sentato dall'esibizione del culturista Fabio Serratore vincitore di due titoli Campione del Nord Italia e campione di Body Building altezza peso.Si allena nella palestra del Centro sportivo di Merone presente alla sera- ta con uno stand per pubbli- cizzare la novità del 2005 il "Gravity". Altra particolarità della serata è stata la presen- tazione della sfilata di bici da strada e da bike del negozio " Bici Sport Colombo " di Lurago d'Erba che ha visto protagonisti i simpaticissimi bambini sfrecciare sulla pas- serella e non solo bici ma anche abbigliamento uomo e bambino. La sfilata ha avuto la sua degna conclusione con gli abiti da sposa di Laura Rusconi di Valmadrera che ha lasciato tutti senza fiato per l'eleganza la ricercatezza delle sue creazioni valorizza- te con garbo dalle bravissime modelle che hanno saputo trasmettere al pubblico la classe e la finezza degli abiti. Insomma un vero e proprio successo a Rogeno per Ivano e il Gruppo Speedy i quali vi invitano ad un'altra serata importante per il prossimo 22 Ottobre nella palestra di Annone Brianza all'insegna della musica e del diverti- mento dove siete attesi nume- rosi.

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“Arte e moda ... qualcosa di diverso”

Anno II - Ottobre 2005 - Numero 9 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni Marcucci - Periodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismoSede redazione: Rogeno (LC) , V ia XXIV maggio, 3 - Edi tore-propr ie tar io : Assoc iaz ione “La gocc ia” (Rogeno - LC, V ia XXIV maggio 3) - T ipograf ia Ef feg iemme sr l (Bos is io Par in i - LC, V ia Caminanz 3)

Cronaca di una sfilata che ha raccolto un grandissimo successo

Eur

o1 ,

00

LA SOLIDARIETA’APPAGA SEMPRE

per il Gruppo SpeedyNoemi Ghezzi

BravoMatteo !

Matteo Brivio hatrionfato al 38°

"MeetingInternazionale di

Bordighera ditennis tavolo"

(a pag. 8)

Con alle spalle i timori, lafatica e le paure, ora possia-mo dire che ci sentiamoappagati dal risultato ottenu-to con la manifestazione"Arte e Moda…qualcosa didiverso" a favore di Telethon.È stata una manifestazioneriuscita, grazie all'impegno dipersone e gruppi, magaridiversi tra loro che si sonotrovati però uniti nell'impe-gno comune. Questa è unadelle ragioni di soddisfazioneper la realizzazione diun'idea, scoprendo la dispo-nibilità di persone che si rite-nevano distanti: non c'ècome il credere in qualcosaper ritrovarsi uniti. Non c'eranessuna esperienza, nessuncalcolo, alla base di tutto solol'idea di fare qualcosa per laricerca e la sperimentazione. Siamo partiti con una buonadose di incoscienza, solo conla forza di un'idea, ed il risul-tato è arrivato, bello e sponta-neo, sinceramente se avessi-mo saputo quello che servivaper realizzare il tutto e avessi-mo dovuto calcolare, preve-dere ogni cosa che abbiamofatto, forse non avremmocontinuato ma una buonadose di avventatezza ci hapermesso di proseguire.Affrontare di volta in volta iproblemi che sorgevano eportarli a soluzione è statoimpegnativo ma gratificante,la prima reazione era lo scon-forto, ma poi frugando nelleconoscenze e facendo parte-cipi altre persone abbiamosempre trovato la via d'uscita.E questa è un'altra ragione disoddisfazione. La gioia e lafelicità che abbiamo lettonegli occhi del nostro amicoIvano, è stata la cosa piùbella.

(SEGUE a pag. 4)

“Me regordi!”

Immagini e ricordidi quando ai piedi

“avevamo gli zoccoli”(a pag. 5)

Rogeno aiblocchi di partenza

Sabato 24 si è aperta definiti-vamente la stagione sportiva

2005-2006 con la presentazio-ne ufficiale delle squadre

(a pag. 8)

Don Peppino

Il ventiquattro luglio hafesteggiato trentacinque

anni di sacerdozio.(a pag. 7)

Alcune istantanee della bellissima serata.Altre foto sul ns. sito:

www.lagocciabriantea.com

Il 24 settembre 2005 si è svol-ta, presso la tendostrutturadel Centro sportivo diCasletto, la manifestazione afavore di Telethon "Arte eModa…qualcosa di diverso".La manifestazione organiz-zata dal "Gruppo SpeedyAmici di Ivano" ha visto lapartecipazione di un foltogruppo di persone, cinque-cento delle quali hanno trova-to un comodo posto a sedere.La serata si è aperta con l'esi-bizione dei maestri GianniTalpo e Antonella BorghiProfessionisti A.N.M.B. didanze Standard - Latino ame-ricane - Caraibiche - BalloLiscio e da sala con Luigi eAntonella Stefanoni TrainerA.D.S. STARDANCESono intervenuti per illustra-re la finalità della ricerca

Telethon Luciano Contiricercatore in scienze farma-cologiche all'Università diMilano specializzato nellostudio delle cellule staminalilaureato a Edinburgo con ilproff.Austin Smith e laDott.Ssa Caterina Mariottiche lavora all'IstitutoNazionale NeurologicoCarlo Besta di Milano chesegue Ivano e si interessadell'Atassia di Friederich .Si prosegue con l'originalepasserella dei quadri, del pit-tore Giuseppe Brambilla,detto il Sancina, che ha pre-sentato una serie di opere sultema della natura.Si entra nel vivo della sfilatadi moda con i capi attualissi-mi per donna e bambino,proposti dal negozio "PiazzaAffari 2" di Merone. Il

Calzaturificio Vigano' diRogeno con abbigliamentoper lo sport e il tempo libero.Il tutto curato per le accon-ciature e l'estetica dalle par-rucchiere Crippa Elisabetta eMarta di Rogeno e Tendenzee colore By Mara di Oggiono.Un momento spettacolare edappassionante è stato rappre-sentato dall'esibizione delculturista Fabio Serratorevincitore di due titoliCampione del Nord Italia ecampione di Body Buildingaltezza peso.Si allena nellapalestra del Centro sportivodi Merone presente alla sera-ta con uno stand per pubbli-cizzare la novità del 2005 il"Gravity". Altra particolaritàdella serata è stata la presen-tazione della sfilata di bici dastrada e da bike del negozio "

Bici Sport Colombo " diLurago d'Erba che ha vistoprotagonisti i simpaticissimibambini sfrecciare sulla pas-serella e non solo bici maanche abbigliamento uomo ebambino. La sfilata ha avutola sua degna conclusione congli abiti da sposa di LauraRusconi di Valmadrera cheha lasciato tutti senza fiatoper l'eleganza la ricercatezzadelle sue creazioni valorizza-te con garbo dalle bravissimemodelle che hanno saputotrasmettere al pubblico laclasse e la finezza degli abiti.Insomma un vero e propriosuccesso a Rogeno per Ivanoe il Gruppo Speedy i quali vi

invitano ad un'altra serataimportante per il prossimo22 Ottobre nella palestra diAnnone Brianza all'insegnadella musica e del diverti-mento dove siete attesi nume-rosi.

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2 - Mese di Ottobre 2005 Una lettera che parla d’ambiente e ... tante risposte

“Cari amici della Goccia briantea,

seguo con interesse le tematiche ambientali dellamia zona, mi sono trasferito da poco a Rogeno.Percepisco problematiche importanti e preoccu-panti dal lago di Pusiano e Annone alla cemeteriadi Merone vi domando: perchè le questioni localidi evidente interesse trasversale sembrano esserepoliticizzate? Non si conquisterebbe un interlocu-tore più ben disposto se il fronte di protesta fossepiù ampio e informato usando trasparenza, paca-tezza e disponibilità al confronto? Che differenzac'è tra lega ambiente e circolo ambiente "ilara alpi"? Cosa ci sarà ad Annone esattamente?Vengo da una realtà dove questo non era possibilee sembrava di lottare contro i muilini a vento, quimi sembra diverso ...”

Lettera firmata M.G.

ci fa sicuramente piacere chesegua con interesse le que-stioni ambientali del territo-rio. Presso la nostra sede diMerone abbiamo moltadocumentazione sull'inqui-namento dei laghi diPusiano, Annone e Alserio e

sulle varie tematiche locali.Rispondiamo brevemente aisuoi quesiti. Nei confrontidella Cementeria di Merone,abbiamo aperto una vertenzadecennale contro l'inceneri-mento dei rifiuti nei forni delcementificio, che si sta tra-sformando in un vero e pro-prio inceneritore. AdAnnone, la Provincia diLecco ha in corso un proget-to per la costruzione di unimpianto di compostaggio. Sitratta di un impianto (cheverrà realizzato in un capan-none) per il trattamento deirifiuti umidi di cucina e laloro trasformazione in com-post. Veniamo alla nostraassciazione. Circolo

Ambiente "Ilaria Alpi" è, daldicembre 2003, il nuovonome dell'ex CircoloLegambiente di Merone. Sitratta quindi della stessa asso-ciazione (e più o meno dellestesse persone che ne com-pongono il direttivo), conl'unica differenza che cisiamo "separati" dallaLegambiente poichè eravamoin disaccordo su alcune que-stioni importanti, tra le qualil'incenerimento dei rifiuti e laprivatizzazione dell'acqua(noi siamo totalmente contra-ri a queste due opzioni). Persaperne di più sull'attivitàdella nostra associazione,può visitare il sito webwww.circoloambiente.org e

cosi' come è di facciata l'ideadel sistema di monitoraggio adistanza delle emissioni, unsistema inefficace perchévedrebbe ancora una volta ilcementificio nella duplice eambigua veste di controllatoe controllore e che testimoniala mancanza di volontà daparte delle istituzioni nel

volere affrontare seriamenteil problema. Recentemente ilcementificio attraverso il pro-prio ufficio stampa ha comu-nicato ai cittadini che loro,"non sono e non saranno maiun inceneritore". Il titolo èd'effetto ma non inganna.Nel cementificio Holcim diMerone si bruciano da oltreventi anni centinaia dimigliaia di tonnellate di rifiu-ti, anche tossici e l'azienda èsempre piu' interessata a que-sto affare. Provino a dimo-strare il contrario, magarispiegando cosa sonol'Eurofuels, l'Aiget, laMorano Energia, solo alcunedelle tante società legate algruppo Holcim che trattanorifiuti industriali tossici enon, che li inceneriscono per

Martedi 11 ottobre 2005.In qualità di Membro dellaConsulta Comunale perl'Ecologia, Territorio eProtezione Civile delComune di Merone vorreiintervenire nella discussionerelativa all'incenerimento deirifiuti nel cementificioHolcim. Rendo noto innanzi-tutto che l'AmministrazioneComunale Meronese ha isti-tuito la commissione di cuifaccio parte senza coinvolge-re la stessa nella decisione dibruciare i fanghi nel cementi-ficio.Questa circostanza con-ferma che le iniziative delSindaco Brindisi sono e resta-no puramente di facciata,

produrre e vendere energiaelettrica. Tali presuppostilasciano immaginare unafutura destinazione d'uso delcementificio di Merone comecentrale termoelettrica ali-mentata a rifiuti.Colgo l'occasione sottolinea-re che la Holcim è PAGATAPROFUMATAMENTE perbruciare i rifiuti e non lo faper rendere un servizio allacomunità. Sempre la multi-nazionale Svizzera Holcimha sostento in un altro artico-lo che le loro emissioni, "con-tribuiscono a migliorare laqualità dell'aria" Si dovrebbechiedere a quei cittadini degliUSA che vivono, anzi, muo-iono di cancro, accanto aicementifici Holcim nel Texascom'è la qualità dell'aria daquelle parti. Anche a Meronesi muore di cancro, lo soste-neva il Sindaco Brindisi in unvolantino che diffuse quandoera all'opposizione ed era"ambientalista", lo sostenevacitando dati allarmanti sullemorti per tumore a Merone edintorni. Ma ora PietroBrindisi è diventato Sindacoe per risolvere il problemapensa di monitorare giorno e

Merone

Caro lettore,

venire a trovarci nostra sededi Merone.Cordiali saluti

Roberto Fumagalli,presidente del Circolo

Ambiente "Ilaria Alpi"di Merone

Spett. Redazione,premesso chequale differenzapassi fra CircoloAmbiente e Lega ambientesarebbe meglio chiederlo aloro, in sostanza la posizionedi Lega Ambiente, a livellonazionale così come a livellolocale, è favorevole all'incene-rimento dei rifiuti, trovandosicosì in disaccordo conGreenpeace e moltissimigruppi di cittadini, ma anche,in molte regioni, WWF eItalia Nostra. A Caluscod'Adda Lega Ambiente haaccettato che Italcementipossa incenerire anche rifiutiliquidi pericolosi, in cambiodi condizioni di maggiorevigilanza da parte della stessaazienda e altre condizioniassolutamente irrilevanti(come prediligere il trasportoferroviario). Per quanto riguarda ReteDonne Brianza, siamo un

gruppo di cittadini, in par-ticolare donne, ma ancheuomini, madri e nonne,padri e nonni, che sioppongono all'inceneri-mento dei rifiuti a Meroneperché, ben consapevoli

delle alternative possibili,non siamo disposti ad accet-tarne i gravi rischi per la salu-te. Il nostro è un movimentoche non ha nessuna affiliazio-ne politica. Rete DonneBrianza ha raccolto con unapetizione popolare 10.000firme contro l'incenerimentodi qualsiasi tipo di rifiuto ocombustibile derivato dairifiuti nel cementificioHolcim. Come ampiamentedocumentato sul nostro sito(www.retedonnebrianza.org)l'incenerimento dei rifiuti dàluogo ad emissioni di diossi-ne, PCB, metalli pesanti,componenti tossici e accumu-labili nell'organismo. Le verealternative sono: riduzionedei rifiuti alla fonte, riciclag-gio, compostaggio. E persmaltire ciò che resta, come

previsto dal decreto Ronchi, i12 inceneritori dellaLombardia su un totale di 42in Italia sono più che suffi-cienti. Il vero motivo dellascelta, sono i profitti del busi-ness dei rifiuti, poco importala salute degli abitanti.Insieme a Greenpeace diComo e a numerose associa-zioni ambientaliste dellazona, noi ci opponiamo aquesta scellerata scelta. AMerone la cementeria bruciarifiuti industriali da oltre 20anni, quindi temiamo che illivello di contaminazione siagià ora preoccupante. Lei potrebbe chiedersi: Cosahanno fatto le autorità locali? L'amministrazione comunaledi Merone, la vecchia e cosìcome nuova, si è limitata arassicurare i cittadini sull'esi-stenza di un fantomaticomonitoraggio in continuo, incui dati sarebbero a disposi-zione di qualsiasi cittadino,ma che, più volte richiesti,non ci sono mai stati conse-gnati, illustrati, o commenta-

ti in qualsiasi forma. Si sonolimitati a mostrarci docu-mentazione di fonte Holcim.Holcim, multinazionale delcemento controllata dallafamiglia Schmidheiny, negliStati Uniti ha accumulatouna lunga lista di violazioniambientali e anche dopo chei suoi stabilimenti hannodovuto pagare numerose san-zioni, ha lavorato per abbas-sare i limiti alle emissioni alivello internazionale. Inoltre,Stephan Schmidheiny, mag-giore azionista della multina-zionale Eternit, è indagatodalle procure di Torino eSiracusa per responsabilitàcirca la morte di migliaia dioperai avvelenati dalla polve-re di amianto.L ' a m m i n s i t r a z i o n eProvinciale ha prima appro-vato il Piano dei Rifiuti checonsente ai comuni di fareconvenzioni con la Holcimper bruciare (anche) i rifiutiurbani, e poi ha promessoche farà uno studio per verifi-care i livelli di inquinamento.

Chissà se le conclusioni diquesto studio saranno vaghee rassicuranti come quelledelle Relazioni deiLaboratori Mobilidell'ARPA, in cui, tuttavia, sifornivano i seguenti dati: Contributo di Holcim all'in-quinamento dell'interaProvincia di Como: Biossidodi ZOLFO 36% del totale inProvincia di Como - Ossidi diAZOTO 25% del totale inProvincia di Como - Polveri(PM 10) 56 t/anno (traffi-co 2,5 t/anno)(Rapporto LaboratorioMobile ARPA Merone 2002)- fonte verificabile su inter-net: http://www.arpalom-bardia.it/qaria/pdf/RMM/Como/RelazioneMM_Merone_ott_2002.pdf Fattori di arricchimento (FA)dei metalli nelle polveri sotti-li a Monguzzo e Como FA Como Monguzzocromo 8 22vanadio 4 16piombo 210 473bromo 198 703

Nichel 5 23(Rapporto LaboratorioMobile ARPA Monguzzo2003) - fonte verificabile suinternet : http://www.arpa-lombardia.it/qaria/pdf/RMM/Como/RelazioneMM_Monguzzo.PDFE noi sappiamo che metallicome il piombo, cromo enichel sono tipicamente pre-senti nelle emissioni deicementifici!!! In Italia e nelmondo i cittadini che sioppongono sono tanti.Perché la salute dei nostribambini è più importante.Rete Donne Brianza fa partedella Rete Nazionale controgli Inceneritorihttp://www.inceneritori.org/, della Alleanza Globale perle Alternativeall'Incenerimento dei Rifiuti(GAIA) http://www.no-burn.org/ e sta contribuendoalla creazione di una reteeuropea.

Lisa Nitti, presidente Rete Donne

Brianza

Caro lettore,

notte le emissioni del cemen-tificio. C'è da stare tranquilli,continueremo a respirareveleno ma sapremo in temporeale quanto ne stiamo respi-rando. Pare addirittura chequesta patetica soluzione nonsia nemmeno idea sua mal'abbia sottratta alla minoran-za, che la rivendica coninspiegabile orgoglio!Ricordiamo che la minoran-za di oggi, fu maggioranzanella precedente amministra-zione e l'ex Sindaco MarioRedaelli, fece installare lecentraline di rilevamento, evi-dentemente senza mai legge-re le relazioni dell'ARPA sul-l'inquinamento, perché se leavesse lette e comprese forse

si sarebbe preoccupato. Forse ha deciso di non allar-mare la popolazione chiu-dendo le relazioni in un cas-setto come hanno fatto aMonguzzo. Le dichiarazionie le azioni dell'azienda e del-l'amministrazione comunalesono sempre piu' goffe e bar-collanti ed esprimono tuttol'affanno del Sindaco e del-l'ingombrante cementificioche non riuscendo piu'nascondersi dietro un ditotenta di nascondersi dietroawards e sponsorizzazioni.

Giorgio ViganòMembro della Consulta

Comunale per l'Ecologia,Territorio, Protezione Civile

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Mese di Ottobre 2005 - 3Ambiente / Approfondimenti

La fiaccolata contro i rifiutinella Cementeria di MeroneLE DUE ITALIE

MERONE (CO) - "Limitarsi a fare i controlli è una falsa solu-zione: per risolvere il problema dell'inquinamento occorre direNO ai rifiuti bruciati in Cementeria!". Così il Circolo Ambiente"Ilaria Alpi" replica alle affermazioni del Sindaco di Merone,che ha dichiarato di voler avviare un sistema di monitoraggiodelle emissioni provenienti dal cementificio Holcim di Merone,con collegamento via computer. Replica Circolo Ambiente:"Non ci facciamo prendere in giro dal Sindaco Brindisi; sappia-mo benissimo che il solo monitoraggio delle emissioni nonrisolve il problema dell'inquinamento. Basti pensare che le pas-sate campagne di analisi eseguite nel 2002 e nel 2003 avevanoattestato che la Holcim inquinava troppo, eppure nessuno fecenulla!". A Merone l'ARPA aveva installato una centralina mobi-le. I dati rilavati dalla centralina fecero affermare all'ARPA chela Cementeria costituiva una delle principali fonti di inquina-mento di tutta la Provincia di Como. L'ARPA attestò infatti chela Holcim contribuisce ad emettere più di un terzo (per la preci-

sione il 36%) del biossido di zolfo e circa un quarto (25%) degliossidi di azoto di tutta la Provincia! L'ARPA ha poi calcolatoche dai camini della Cementeria fuoriescono ogni anno ben 56tonnellate di polveri, contribuendo in maniera pesante all'inqui-namento da polveri sottili (PM10) Il Circolo Ambiente contestaanche il tipo di monitoraggio eseguito ai camini della Holcim:"Il monitoraggio in continuo, già presente in Cementeria, è pocosignificativo poiché misura solo alcuni inquinanti. Per conosce-re i livelli degli inquinanti più pericolosi, come i metalli o le dios-sine, occorre fare delle analisi specifiche ai camini, che ormai daanni non vengono fatte!"Concludono ora gli ambientalisti: "Il Sindaco di Merone, anzi-ché prendere accordi con la Holcim, dovrebbe avere il coraggiodi dire NO ai rifiuti bruciati nei forni del cementificio. Ma evi-dentemente Brindisi non ne ha il coraggio!".

Tratto da comunicato stampa del CIRCOLO AMBIENTE "Ilaria Alpi"

MERONE - Lo scorso 7 set-tembre, in occasione dellaGiornata Mondiale contro gliinceneritori, il CircoloAmbiente "Ilaria Alpi", laRete Donne Brianza eGreenpeace di Como, hannoorganizzato una fiaccolata difronte al municipio, per pro-testare contro l'incenerimen-to dei rifiuti nella CementeriaHolcim di Merone.Spiega Roberto Fumagalli,del CircoloAmbiente "IlariaAlpi":"Con questa fiacco-lata abbiamo volutoprotestare contro lat r a s f o r m a z i o n edella cementeriaHolcim in un vero eproprio incenerito-re di rifiuti.Possiamo parlare diun inceneritore atutti gli effetti per-ché le tipologie dirifiuti che il cemen-tificio è autorizzatoa smaltire aumenta-no di anno in anno,e comprendonooggi, tra gli altri,rifiuti industriali,farine animali, olie s a u s t i ,C o m b u s t i b i l eDerivato dai Rifiuti(CDR), e infine, da aprile,anche i fanghi dei depuratori.Che sono, per il momento,quelli del depuratore diMilano.""La nostra protesta", conti-nua Lisa Nitti, Rete DonneBrianza, "è rivolta anchea l l ' A m m i n i s t r a z i o n e

Comunale di Merone.Durante la campagna eletto-rale e quando era all'opposi-zione, Pietro Brindisi si èsempre dichiarato contrario

ai rifiuti in Cementeria. Daquando è stato eletto sindacoinvece, Brindisi ha improvvi-samente cambiato idea e nonha fatto nulla per contrastarel'incenerimento dei rifiuti allaHolcim… anzi, ha inveceaccolto con favore l'autoriz-zazione a bruciare anche ifanghi milanesi, sostenendoche sono "meno tossici!" Laura Molinari, coordinatri-ce di Greenpeace di Como,

ribadisce: "Le ricerchehanno dimostrato chegli inceneritori sonoindustrie cancerogene,che producono centi-naia di agenti inqui-nanti come diossine emetalli pesanti, checausano una varietà diproblemi alla salute,come cancro, disfun-zioni all'apparato pro-duttivo e dello svilup-po e del sistema immu-nitario. Le soluzionialternative all'inceneri-mento, riassunte nelconcetto di OpzioneRifiuti Zero, sono:ridurre la quantità e latossicità dei materialiusati e scartati, il rici-clo, il riutilizzo e ilcompostaggio."Alla fiaccolata hannopartecipato circa cento

persone, tra cui due sindaci(Lambrugo e Orsenigo),assessori e consiglieri dicomuni erbesi. All'iniziativahanno aderito: ComitatoOrrido d'Inverigo, Arci diComo, RifondazioneComunista, Italia dei Valori.

La Provincia e l'acqua

Presso la sala Ticozzi a Lecco, siè tenuta la Conferenza dei sinda-ci dell'Ambito TerritorialeOttimale della Provincia diLecco. Nel corso dell'assemblea acui hanno preso parte 63 sindacisui 90 effettivi, è stato illustratol'avanzamento dei lavori relativialla stesura del Piano d'Ambito,in particolare le parti relative allaverifica dello stato di consistenzadelle reti, delle fonti di approvvi-gionamento e delle forme digestione. La conferenza ha poiapprovato all'unanimità un docu-mento politico di indirizzo cheindica la necessità di prevederenel Piano d'Ambito il manteni-mento del ruolo diretto del setto-re pubblico nel governo dell'ac-qua; la metodologia della pro-gressione tariffaria legata agliinvestimenti ed ai costi di gestio-ne, ma anche alla compatibilitàsociale. Inoltre il documento sot-tolinea la necessità di valorizzarele esperienze già esistenti digestione pubblica del ciclo idricointegrato e evidenzia la volontà dicreare momenti fondamentali dipartecipazione dei cittadini sianella fase di definizione dei para-metri quantitativi e qualitativi delservizio che nella fase di verificadei risultati. Il presidentedell'A.T.O. e della Provincia diLecco Virginio Brivio el'Assessore provincialeall'Ambiente ed Ecologia MarcoMolgora, esprimono la loro sod-disfazione per l'approvazione deldocumento di indirizzo che aven-do ottenuto il consenso unanimedei presenti rafforza il percorsointrapreso di difesa dell'acquacome diritto individuale e colletti-vo e come bene comune.Nel documento si sottolineaanche l'importanza della creazio-ne di una cultura di rispetto diquesto bene fondamentale e dipolitiche idonee alla conservazio-ne ed alla eliminazione degli spe-chi, garantendo i bisogni dei citta-dini.

Il Circolo Ambiente:il Sindaco dica NO ai rifiuti in Cementeria

E' passato un anno dalla rivolta popolare scatenata con-tro l'inceneritore di Acerra nella Regione Campagna,guidata congiuntamente e insolitamente sia dal sindacocomunista, che dal vescovo. Nel frattempo i lavori sonostati interrotti, perché durante la loro esecuzione si èmanifestata una falda freatica che ha provocato l'allaga-mento del cantiere, ponendo diversi dubbi sul modocon cui sono stati condotti i lavori, e sul metodo utiliz-zato nell'individuazione del luogo ove realizzare unimpianto tanto importante, quanto delicato sotto il pro-filo ambientale. Sino ad ora non è dato sapere se sianostate effettuate tutte le preventive ricerche geologicheprima di dare corso ai lavori, e mentre saranno accerta-te eventuali responsabilità per possibili carenze proget-tuali o operative, al confine tra la Campania e la Pugliaè aperta da tempo una disputa sulla collocazione di unnuovo impianto di smaltimento dei rifiuti, che, comespesso accade, nessuno vuol ospitare sul proprio territo-rio. Mentre i governatori rossi, Bassolino e Vendola, delledue Regioni interessate discutono non trovando unaccordo, aumentano l'emergenza e il disagio. Nel frat-tempo in Sicilia pende un ricorso al Tar contro la rea-lizzazione di quattro impianti di termovalorizzazione.Sullo sfondo di un Sud incapace di affrontare le emer-genze e quella dei rifiuti in particolare, lasciando spazioalle discariche abusive controllate dalla malavita, simanifesta evidente la spaccatura in due dell'Italia: quel-la Nord più efficiente, pratica e determinata, quella delSud incoerente, fatalista, polemica, quasi incapace diattuare qualsiasi intervento di innovazione tecnologica.L'unità nazionale vacilla, e il martoriato Mezzogiornoè in ritardo su tutto, anche nella raccolta differenziatarimanendo in bilico tra un degrado urbano e ambienta-le sempre più evidenti, e il desiderio di un riscatto mairaggiunto, e di una modernizzazione civile e responsa-bile, sempre più lontana e difficile da raggiungere. Gliesempi di mal governo e la crescita dei disserviziaumentano col passare degli anni, nonostante le inizia-tive legislative, i finanziamenti e le deliberazioni dellesingole amministrazioni locali, lasciando dubbi e molteperplessità sulla capacità di riscatto di questo Sud mar-toriato, tanto favorito dalla natura e dalle bellezzeambientali, quanto penalizzato da mentalità ristrette,da abitudini, da carenze culturali, e dall'inefficienza delpotere politico. E' difficile comprendere come dal 1999,anno in cui fu dichiarata l'emergenza rifiuti in Sicilia,nonostante la Regione abbia avviato un piano d'inter-vento ispirato, almeno teoricamente, ai principi dellasostenibilità, non si siano raggiunti risultati soddisfa-centi. Il ciclo della raccolta differenziata, che prevede laseparazione del secco dall'umido, la carta, la plastica, illegno, il vetro e i metalli, con la produzione di compost,un fertilizzante per usi agricoli, nonché la selezione e ilriutilizzo dei rifiuti non riciclabili, e la produzione dienergia attraverso una rete di termovalorizzazione, nonriescono a divenire realtà. Durante il mandato delgovernatore Cuffaro, nominato Commissario straordi-nario per l'emergenza, la situazione è andata miglioran-do: sono diminuite le discariche ed è aumentata la rac-colta differenziata, anche se la strada da percorrere èancora lunga e piena di asperità. Il caso siciliano riassu-me emblematicamente tutte le contraddizioni chesoprattutto nel Mezzogiorno si accompagnano nella"guerra dei rifiuti", dove prevalgono ancora le cattiveabitudini, la mancanza di educazione civica, di igienepubblica, sino ad assumere i contorni e la drammatici-tà di una vera e propria emergenza sanitaria. Una mancanza culturale che porta alla montagna dirifiuti, con scatole, scatoloni, e sacchetti, ammucchiatiintorno ai cassonetti o agli angoli delle strade. InSicilia, come in Campania, in Puglia o altrove, tuttihanno il problema dei rifiuti da smaltire, ma nessuno èdisposto a sacrificarsi, aumentando così il degrado e ilpericolo di guasti maggiori.Il termovalorizzatore, puòrappresentare una risposta moderna a un problemaantico e sempre più grave. Non è un mostro e nemme-no un tabù, e com'è stato accettato a Brescia, dovrebbeessere accolto a Canicattì o in qualsiasi altro comunedel meridione. Del resto gli impianti di questo generefunzionanti in Europa sono oltre trecento, a dimostra-zione di come si possa smaltire i rifiuti generando ener-gia in un'ottica di ambientalismo sostenibile, capace digarantire la salubrità pubblica

Dario Meschi

Riuscite ad immaginare una scenografia tutta speciale per ilVostro Grande Giorno?Vedere apparire la sposa a bordo di un auto degna dell'occa-sione, che avanza a passo di cerimonia tra gli sguardi stupe-fatti di amici e parenti! Non resta che l'imbarazzo della scel-ta: Rolls Royce, Daimler e Bentley per nozze classiche edeleganti, sportive e raffinate Jaguar, romantiche PackardLimousine, o....per distinguervi in modo eccentrico ed anti-conformista, spiritose Buick, Cadillac, Chrysler, ChevroletImpala e Maggiolini. L'auto dei vostri sogni èall'Autoservizi Vittorio Viola: un assortimento unico di bel-lissimi e rari modelli inglesi e americani dagli anni '30 ai '60,nato dallo spirito e dalla passione del vero collezionista.Vittorio Viola è in grado di offrirvi un servizio di prima qua-lità, garantito da più di cinquant'anni di esperienza nel set-tore: serietà, competenza e alta professionalità sono allabase del successo di un'azienda leader.Venite a visitare di persona un parco auto spettacolare, aColnago (Mi) in via Biffi, 14: solo dal vivo potrete renderviconto delle dimensioni e della bellezza dell'auto che viaccompagnerà nel giorno più importante della vostra vita!Chiamate il 335 207972 e scegliete quella che più si adattaal vostro stile!

Arriva la sposa!!

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4 - Mese di Ottobre 2005 Cronaca

Un “tendone” che vale oro !

Sia prima che dopo ha sem-pre voluto essere informatodi come procedevano i lavorie non sono mancati i suoiconsigli e incoraggiamenti.Ci sentiamo di ringraziarequanti si sono impegnati connoi e tutti quelli che hannopartecipato alla serata edhanno contribuito sia econo-micamente che con la loropresenza alla buona riuscitadella manifestazione.Quando si crede in un'idea, sitrova la voglia di impegnarsi,ma per concretizzare unevento è necessario utilizzare

le risorse e le strutture del ter-ritorio, le organizzazioni, igruppi e le istituzioni che legestiscono devono, adeguan-dosi all'oggetto del loro statu-to e senza nessuna distinzio-ne, contribuire all'iniziativa: èstato così!In conclusione abbiamoimparato che contro il grigio-re della vita quotidiana, rea-lizzare un'idea a scopo dibene è il miglior modo persentirsi felici.

Alla prossima!

LA SOLIDARIETA’ APPAGA SEMPRE(Continua dalla prima pagina)

Uno splendido sole ha fattoda cornice domenica 9Ottobre ad una riuscitissimagiornata di festa organizzatadal Punto d'Incontro diCasletto presso i nuovissimocentro polivalenteParrocchiale di Casletto.Un nutrito team di espertepasticcere ha cucinato squisi-tissime leccornie e hanno

fatto della sagra delle tortepaesane e delle frittelle dipatate e mele un momentomemorabile.Castagne e buon vino nonpotevano poi mancare.Grazie al lavoro instancabiledei soci del Punto d'Incontrotutto è stato perfetto.Il torneo di calcio a 5 sulnuovo campo da calcetto e il

Anche Rogeno ha il suo cen-tro sportivo polivalente. Ora igiovani del paese non devonopiù sobbarcarsi onerose tra-sferte nei comuni limitrofi,ma possono trovare sul terri-torio comunale un strutturacoperta idonea alla praticadella pallavolo e del calcio a5. I volontari del Punto diIncontro, che si occupanoanche della gestione del cen-tro, hanno infatti realizzatoun campo da calcio a 5 e datennis all'aperto in erba sinte-tica e all'interno della tenso-struttura è stata realizzatauna nuova pavimentazioneche permette il gioco del cal-cio a 5 e della pallavolo oltreche sagre, convegni e manife-stazioni di ogni genere.L'inaugurazione del nuovocentro sportivo polivalente èavvenuta domenica 11 set-

tembre alla pre-senza di numerosiRogenesi, dei par-roci D. AntonioCastelli e D.Antonio Fazzini,del vicario episco-p a l eMons.GiuseppeMerisi, dei presi-denti del Puntod'Incontro e delGS RogenoGianni Rossin eCesare Gerosa,del SindacoG i o v a n n iBaruffini, delPresidente dellafondazione dellaprovincia di Lecco MarioRomano Negri e del vice pre-sidente del Parco della Valledel Lambro Viganò Alfredo.Benedicendo la nuova strut-

tura Mons. Merisi ha sottoli-neato come sia importante lapratica sportiva nell'educa-zione dei ragazzi e dei giova-ni. Poi subito a giocare: si

sono svolti tornei di calcio epallavolo con la partecipazio-ne di numerose squadre delcircondario, tra cui le TopJunior di pallavolo e i pulcini

di calcio del GSRogeno, ed i cam-pioni regionali dicalcio a 5 "IsaccoAuto" di Casletto.La struttura è dasubito utilizzatadalle 4 squadre dellapallavolo del GSRogeno, sia per gliallenamenti che pos-sono essere svolti piùvolte la settimana,sia per le partitecasalinghe, oltre chedai campionidell'Isacco Auto;sono inoltre in pro-gramma numerosealtre manifestazioni

organizzate soprattutto dalPunto di Incontro.Per Rogeno si tratta di unarealizzazione importante, cheassume anche un significato

particolare sottolineato dallapresenza all'inaugurazionedei due parroci e dei due pre-sidenti delle associazionisportive del paese; oltre cheper la pratica sportiva questastruttura è stata anche volutaper favorire una maggiorecollaborazione tra le parroc-chie e tra le diverse associa-zioni sportive presenti sul ter-ritorio, secondo quantoauspicato anche dal Mons.Merisi nella S. Messa che haconcluso la manifestazione;si vuole partire dalla sport persuperare anacronistici cam-panilismi che tanto dannohanno provocato e stannoprovocando alla nostracomunità. L'auspicio è chequesto tendone diventi vera-mente il PUNTO D'INCON-TRO per tutto il paese.

Gianni Rossin

Festa d’autunnotorneo di volley tra Rogeno eMerone hanno dato comple-tato la buona riuscita del-l'evento. Prossimo appuntamento alcentro sportivo parrocchialeè per sabato 22 e domenica23 con la Cazzuolata conl'intrattenimento muscaledella band dei Fireworks.

A.R.

Per prenotare i campi dacalcetto e volley telefona-re al numero 333 9102558Centro sportivo polivalen-te parrocchiale di caslettogestito dal Punto d'incon-tro Casletto.

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Mese di Ottobre 2005 - 5In quegli anni ai piedi avevamo gli zoccoli ...

“Me regordi ...”La quotidianità della mia fanciullezza

Erano i tempi, molto duri,subito a ridosso della finedella seconda guerra mondia-le. Gli anni nei quali frequen-tavo le prime tre classi dellescuole elementari a Rogenoe, in seguito, le altre due clas-si a Casletto. La mia vita,come quasi quella di tutti, eralegata allo scorrere delle sta-gioni per cui quando la matti-na, di buon'ora prima direcarsi al lavoro, mio zioFerdinando, lo vedevo porta-re i polli e le galline al campocintato, era palese che la pri-mavera aveva iniziato il suocorso. Utilizzava la careta digain e cioè una specie di gab-bia dotata di ruota anteriore edi due manici posteriori,come una comune carriola,fatta tutta con asticelle dilegno e munita di un piccolosportello sulla parte superio-re, per l'entrata e l'uscita deibipedi. Per tutta la giornatagli animali vivevano liberi nelcampo, e la sera, sempre miozio, si sobbarcava una faticanon indifferente per riuscire afar rientrare tutti i polli e legalline da quel piccolo spor-tello, dove la mattina neerano usciti e ciò per poterliportare a casa: questo ritualedurava fino all'autunno inol-trato. In quegli anni ai piedi, tranned'estate dove erano doverosa-mente nudi, avevo gli zoccolied ero tra i fortunatiperché me li potevo per-mettere con i cinturinidi pelle che cingevano lecaviglie. Erano l'antica-mera delle più evolutescarpe che, se qualcunole possedeva, eranoesclusivamente riservatealle domeniche e allefeste di precetto. Le seredel venerdì Santo e delsabato Santo, quandonon si potevano suonarele campane perché eramorto Gesù, io, con unafrotta di ragazzini eanche qualcuno piùmaturo, correvamo perle vie del paese con icampanelli squillanti eil più grandicello con il triche trach, un arnese con duetavolette di legno che scuo-tendolo faceva un baccanod'inferno, annunciavamo ilprimo… il secondo… e ilterzo che dava inizio, in chie-sa, alle liturgie della ViaCrucis. Questo scampanellioculminava la mattina delladomenica a Messa primaquando Gesù risuscitava.Le sere di maggio erano dedi-cate alla recita del rosario,prima nella nostra chiesa epoi, immancabilmente, acasa dove solitamente siaggregavano anche personedel vicinato e con la consuetacantilena si sgranocchiaval'ennesimo rosario. C'eranole processioni del CorpusDomini e dell'Ascensionedove si allestivano, in varipunti del paese, gli altarini e ilbuon don Giovanni si intrat-teneva per eseguire il dovutocerimoniale, e lungo le stra-de, interessate dalla proces-sione, si spargevano petali dirose fresche e profumate. Eratutto molto coreograficoanche perché esistevano leFiglie di Maria con la lorodivisa simile all'abito della

Madonna e la Confraternitadegli uomini anch'essi con iloro variopinti costumi cheandavano dal bianco delcamice al rosso della mantel-lina e del cordone alla vita. ASan Marco, cioè il 25 aprile,per tutto il paese venivanostese sopra le vie, dal palazi-na ai faustitt, le sandalinefatte, molto pazientementedalle donne, con le cannette

del grano opportunamentetagliate a piccoli pezzi ed infi-late a mo' di ghirlande impre-ziosite inoltre con fiori dicarta dei più svariati colori efogge. I portoni d'ingresso aivari cortili, venivano rivestiticon l'edera o canne di bambùo rami di alberi, precoci nelrinverdire, con tenere foglioli-ne e, tutto ciò, decorato conimitazioni di glicini in fioreoppure di altre composizionima sempre floreali. Caslettoera un incanto! Un vero stu-pore! Un paese da far invidiaanche a Pinocchio che pure siera recato in quello fantasio-so dei balocchi. Si respiravaun'aria di grande euforia e dienorme solennità e penso cheanche i più scettici venivanocoinvolti, se non di facciata,sicuramente sotto il profiloemotivo. Scoppiava l'estate eoltre al caldo portava con sétanta felicità anche perchéiniziavano le vacanze scola-stiche. Il lago con le sueacque trasparentissime, lespiagge di sabbia finissima, iboschi, accuditi con le speci-fiche competenze dei conta-dini, erano di uno splendoreunico, il paesaggio riempiva

di gioia gli occhi anche deipiù esigenti, ed inoltre, l'esta-te, portava soprattutto moltolavoro. I campi, di biondograno frammisto al rosso deipapaveri e alla delicata tona-lità dei fiordalisi, splendeva-no al sole; i prati, tagliatitutti a mano con la ranza,profumavano di fieno oltre apopolarsi di tantissime luc-ciole svolazzanti qua e là

tanto che si inoltravanoanche nelle immediate vici-nanze delle case a formarequalcosa simile ad un cielostellato a misura d'uomo. La mietitura con la trebbiatri-ce (machina de batt) era dame vissuta come un eventostraordinario: iniziava il suolavoro da la ca' del su, poidalla curt di isacc a volt, daquella di sanfermi, quindil'era di pustitt ed infine la curtdel peslagh. Per me, bambi-no, era assolutamente proibi-to avvicinarsi a tutti i varimacchinari per la trebbiatura,perciò stavo seduto a debitadistanza. Osservavo congrande attenzione tutte le fasinecessarie che culminavanocon l'insaccamento del grano,da una testata di tutta l'attrez-zatura, e nel formarsi delleballe di paglia dalla parteopposta. Quel gran polveronee lo sferragliare di insolitirumori meccanici mi giunge-vano stranamente graditiforse perché era l'unica occa-sione di osservare e udirequalcosa in movimento chenon fossero le ruote dei carrio il calpestio degli zoccolidegli animali da tiro.

L'autunno iniziava con lavendemmia e da quell'uva siricavava ul nustranel. Si ini-ziava con il raccogliere l'uva esistemarla in cassette, quasisempre di fortuna, o nei sem-pre insufficienti tini e quinditrasportare il tutto a casa. Siprocedeva con la pigiatura, apiedi nudi e ben lavati, e ,dopo un po' di tempo, dallabotte si stillava un primo

mosto che era ilvino dolce; siportavano itegash al torchioche era di pro-prietà diRiccardo dicamai, e lì veni-vano opportuna-mente spremutiottenendo ilvero vino che si versava nellepredisposte damigiane dasistemare nella cantina, perchi l'aveva. Mio padre l'avevae perciò era uno dei fortunatianche se per la verità, dettacantina, era ed è tuttoraalquanto umida e quindi ulnustranel se lo gustava soltan-to lui perché a tutti in fami-glia non piaceva assoluta-mente: el piava. Le castagnecon le noci erano l'altra fruttadi stagione. Più o meno lecastagne riuscivo a racco-glierne a sufficienza sia perfare le caldarroste, sul pianodella stufa a legna, sia perfarle lessate da mangiarenelle lunghe sere invernali.Per le noci le cose si compli-cavano un tantino perché ave-vamo un albero di noce ma, adetta di mio padre, era giova-

ne e di noci ne faceva pochi-ne: pazienza, le facevamobastare. Al granoturco siriservava un'accoglienzaalmeno pari al grano. Lo sicatava e caricava sul carroche poi veniva scaricato sottoil portico e alla sera ci si sede-va in circolo a sfuià, cioè aliberare la pannocchia dallevarie foglie che la coprivanocioè ul spulot. Anche questa

era un'occasione per staretutti insieme e tra una barzel-letta, un immancabile rosarioe qualche ricordo di guerrasia di mio padre come di miofratello, si lavorava in unclima che definirei "umano".La prospettiva di quel lavoroera la polenta fumante oppu-re fredda fatta a fette ed arro-stita dopo averla lievementeimburrata e con un pizzico dizucchero, ovvero: la pulentarustida. Erano tempi dovequasi tutti avevano pocodenaro, ma tutti avevano damangiare, ed eravamo anchefelici perché ci aiutavamo gliuni con gli altri. Al soprag-giungere dell'inverno, che aquei tempi era lungo, freddoe nevoso, raccoglievo i mal-gash (pianta del granoturco)da bruciare nel camino che

avevamo ed era sufficiente-mente grande tanto da poter-ci entrare e scaldarci sulle"confortevoli" panchine late-rali. Nelle giornate più fred-de, al dopo pranzo, ci si rac-coglieva nelle stalle. Io erosolito frequentare la curt diisacc a volt e la stalla eraquella di paul. Li giocavo acarte, seduto su balle dipaglia e ci si sfidava con lemonete fuori corso, quelle delRe tanto per capirci, il giocoera quello del stop, ora perniente in voga. Arrivavanodelle bellissime nevicate, stra-de, campi e prati ricoperti dineve bianchissima. Avevamoanche le nostre piste ove scia-re. Non erano né Cervinia néCortina ma erano ul pra delsecrista e la riva di faustitt: cibastavano per divertirci comematti e poi tutti inzuppati edintirizziti dal freddo correva-mo a casa ad asciugarci ecambiarci almeno i calzettonidi lana, che era molto più chevergine. Verso la fine di otto-bre si faceva la nuvena dimort, cioè si andava, a grup-petti, di sera, al buio, con unfreddo boia, alcuni sere conla nebbia più fitta, fino al can-cello del camposanto edurante il tragitto si recitavail rosario magari con piùconvinzione perché, più omeno, qualche caro da ricor-dare l'avevamo tutti.

Il giorno più atteso era ilNatale, vuoi per le vacanzescolastiche, vuoi per eventua-li regali che Gesù bambinoavrebbe potuto portarmi(babbo Natale non era ancoranato). Aiutavo a preparare ilpresepe che veniva allestitosopra il frontone del caminousando le statuette di terra-cotta decorata che lasciavanotrasparire tutti gli anni cheavevano visto i vari incollaggia cui erano state sottoposte.Erano vecchie ma eranomolto grandi e belle, avevanoun fascino che non ho maipiù ritrovato in quelle indi-struttibili di plastica. Il Natale portava con sé, oltrea moltissime altre cose comela Messa solenne cantatadalla Schola Cantorum, giàfin d'allora efficientissima emolto seguita, anche il panet-tone che mio zio Achille, diMilano, ci donava contrac-cambiando per l'ospitalitàche riceveva. La sera diNatale, dopo cena, la trascor-revo da mia zia Maria spusaper distinguerla da mia ziaMaria ursulina. La mia ziaMaria spusa era la zia di tuttiper la calorosa accoglienzache sapeva dare sempre ecomunque. Lì si cantava inallegra compagnia, si eraalmeno una trentina e forsepiù tra parenti ed amici. Siintonavano tutte le canzoniinerenti il Natale. Erano sera-te memorabili, non le dimen-ticherò mai! Ecco, in estremasintesi, il racconto della miafanciullezza che vuole racco-gliere, senza alcuna pretesa,una parte di vita che certa-mente hanno vissuto anche imiei coetanei: vita semplicema serena e bella anche senon sono mancate difficoltà,malattie e dolori come inogni esistenza e in qualsiasiperiodo.

Antonio Isacco

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6 - Mese di Ottobre 2005 Cultura, umorismo, economia

FILOSOFIA VERITA' FALSI DEI(Seconda parte)

Partendo dalla filosofiacome ricerca della veritàincontrovertibile giungem-mo all'odierna situazione delsuo parcellizzarsi in diver-genti visioni del mondo conla pretesa di valere ognunaper la verità assoluta nonsolo da divulgare ma impor-re. L'esito fallimentare diquesto"titanismo",secondola definizione del Natoli, èstato visto come tramontodelle ideologie, che ha pro-dotto una diffusa delusione ela perdita di punti di riferi-mento per molti. Ma sonotramontate le ideologie osono sorti altri dei, "dei effi-meri, dei di un giorno soloma già troppo lungo"? Agenerarli è il "danaro" chegià P.Siro definiva "il gover-no unico di tutte le cose". Ildenaro è diventato il dio ege-mone,dio oggi come oggianonimo, invisibile e perciòpiù pervasivo. Natoli prose-gue:"la macchia della ric-chezza fabbrica un'infinità didei giornalieri per soddisfarei bisogni che essa produce".Questi dei effimeri surroga-no la salvezza o meglioall'idea di salvezza fannosubentrare quelle di benesse-re e felicità, viste non comecompletamento di una vitaben vissuta, ma come benes-sere fisico, "fitness". Perciòun rapporto strumentale conuomini e cose cui non ci sivuol legare per paura di esse-re prigionieri; essendo tuttoirrilevante non v'è nulla percui valga impegnarsi. Si vuolgodere la vita nella suaimmediatezza; riempire ilvuoto dell'esistenza in ognimodo anche stordendosi conla droga; fingere anche connoi allegria per non cadere indepressione; impegnarsi inqualcosa senza realizzarenulla; frequentare personesenza stabilire alcuna auten-tica relazione con loro.Di questi nuovi idoli, pur seeffimeri, oggi non si riesce afarne a meno.La domanda che si pone e cipone il Natoli è se vi siaancora la possibilità diimmaginare un mondo

popolato da dei veri. Larisposta è affermativa se per-cepiamo la presenza del divi-no nel mondo. Riporto letestuali parole per non tradir-ne il significato o farne venirmeno la bellezza. "Gli deiappaiono nelle sorgenti danon inquinare -e sono gli deidelle fonti- nel malato dacurare, nel reciproco genero-so dedicarsi degli uomini nel

bisogno che non salva masostiene. Gesto di custodia èquello dell'educare, di intro-durre e di avviare le giovanigenerazioni alla vita: è cosìche ognuno si sente per l'altrodio protettore. E da sempre èdivina la passione che accen-de l'amore -Afrodite sovrana-ma non lo è di meno la fedel-tà che lo alimenta e non lo faappassire. Divina è per gliuomini la giustizia -l'eternaDike- e dei della città diven-gono coloro che si impegna-no per la sua prosperità, checontrastano gli egoismi efanno in modo che la riuscitadel singolo non vada a disca-pito dei più ma sia funziona-le al bene di tutti… E' giuntoil momento che ogni uomocominci a trattare tutto quelche esiste, preso nella sua sin-golarità, come Dio. Ognicosa è infatti divina nella suaunicità e va rispettata e custo-dita per quel che è, così comeè nella sua irripetibilità…sen-tire divine le cose…venerarle.Quest'atteggiamento coinci-de con la "pietas" degli anti-chi…che è poi quella cristia-na…tramite la pietà la naturabilancia la sua violenza, pla-sma la sua potenza e la tra-sforma in forza fecondante ebenefica…Ma la pietà soprat-

tutto venera. Il termine grecoper pietà è "eusebeia" dalverbo "sebomai" che vuoldire "mi ritraggo, arretrotimoroso, non entro in terri-torio sacro". La pietà cosìintesa ha poco da spartire conun atteggiamento patetico esentimentale; è tutt'altro cheun commuoversi…La pietàinfatti non invade mai lo spa-zio dell'altro…muove se sisente chiamata, e poi è tutt'al-tro che triste, gioisce dellafelicità dell'altro. Chi invidiadistrugge. E Satana tentò

l'uomo di superbia per farlocadere perché ne era invidio-so. Se si guarda al mondo incui viviamo alla luce dellapietà ci si rende conto diquanto esso sia distante daDio, di come l'idea stessa dipietà sia irrealistica. Nelmondo contemporaneo sonoall'opera potenze antidivineche impediscono di ricono-scere il divino. Sono gli idoliche illudono, deludono,deviano. D'altra parte ènecessario che gli dei sianofallaci perché se ne produca-no di nuovi e l'inganno conti-nui. Gli idoli nuovi e vecchisono stati abbattuti dall'incar-nazione di Dio che per menient'altro significa se non ildivino nel mondo, noi stessidei. E quand'anche gli idolinon fossero stati definitiva-mente abbattuti esiste unpunto di vista che li rendebattibili. Non so se, o quanto,questa mia convinzionepossa dirsi cristiana. Ritengoperò che non ne sia del tuttoestranea se Giovanni, a suomodo, ne suggerisce già l'idea"nessuno ha mai visto Dio; seci amassimo gli uni con glialtri, Dio rimane in noi el'amore di lui in noi è perfet-to" (2 Gv.,4,12)"[email protected]

Si avvicina il diaciassettemarzo, giorno del suo sessan-tesimo compleanno e lasignora Belletti è un po’ emo-zionata; non dovrebbe, infattida mesi va ripetendo a tuttiche non desidera nè regali, nèfesteggiamenti e che le fareb-be piacere fosse un giornoqualunque. Da tempo non leinteressano più come unavolta le ricorrenze, anche per-chè si sente stanca e sa chefesteggiare in casa sua signifi-ca sgobbare. Come moltealtre signore si dedica alle

necessità familiari, diventatenegli anni sempre più pres-santi. Così, dopo una vita dilavoro dentro e fuori casa,anche ora da pensionata, nonha un minuto libero. Unicarisorsa la lettura di libri e delquotidiano, che intensifica ilmercoledì, a metà settimanacioè a metà stanchezza enoia. Sedici marzo, mercole-dì, a fine giornata legge sulquotidiano che verrà eseguitala Passione secondoGiovanni di Bach, nella chie-sa di San Simpliciano, la serasuccessiva, alle diciannove etrenta. Peccato, orario impos-sibile. Tutti tornano a casastanchi e affamati, tutti chie-dono qualcosa, tutti telefona-no, tutti a quell'ora ...

Lassemela andà. La mattinala signora Belletti medita larivoluzione. Andrà al concer-to. Lascerà tutto pronto intavola con un biglietto dispiegazione, uscirà in tempoper ascoltare la Passionesecondo San Giovanni chenon conosce, a differenza diquella più famosa, quellasecondo San Matteo. Il tra-monto limpido, il rosa dellemagnolie caduche e il giallodelle forsizie la accolgono inPiazzale Susa alla fermatadella 61. Qui, nell'attesa, due

chiacchiere con un ragazzobruno di Bosisio, dallo sguar-do serio - Mi sa dire dovescendere per SanSimpliciano? - O bella, maandiamo insieme - Grazie,però prima del concerto devotrovare un bar dove mangiareun panino -La 61 arriva e riparte veloce.L'abside di San Marco siinchioda solenne contro unlembo di cielo - Fra due fer-mate scendiamo - Ma l'auto-bus procede lento nella palu-de di Via Pontaccio, traffica-tissima.- Spero che il concertocominci in ritardo, se noaddio al panino! - Ce la farà - Finalmente scendono -Corra, corra - Grazie, buona-

sera -La signora Belletti entra nellachiesa, il colore del mattonelombardo, gli spazi perfetti el'atmosfera dell'evento musi-cale accentuano lo stato digrazia che l'accompagnadalla mattina. I coristi, poi gliorchestarli, i solisti, infine ildirettore fanno ingresso nellanavata sinistra uscendo dallasagrestia; molti sono giovanie gli abiti neri non riescono asmorzare il loro incedere gio-coso. La chiesa è ormai pienae la signora pensa quando daragazza, iscritta alla Societàdel Quartetto, al martedì seralei e i suoi cotanei si incontra-vano al Conservatorio, con-tenti di ascoltare e di com-mentare. Osserva la moltitu-dine sconosciuta di appassio-nati, giovani, stranieri; nesegue le parole come unaturista curiosa.

- Chissà quel ragazzo diBosisio se ce l'avrà fatta - Eccolo: viene a sedersi in unodegli ultimi posti rimasti.Proprio di fianco a lei.Silenzio. Poi Bach raccontauna musica imprevista, quel-la di un dramma intimo, lon-tano dalle invettive e dai tonisolenni. Un intervallo veloce,di tempo di offrire una cara-mella e di scambiare leimpressioni con il ragazzo diComo e la musica riprendecon una scrittura proiettataverso il futuro e conclude alleparole dell'Evangelista "Ora,nel luogo dove era stato cro-cifisso, vi era un giardino enel giardino un sepolcronuovo ..."La motitudine sconosciutaveste panni antichi, i pilastrisono ulivi centenari, la con-cava geometria dell'absideuna brulla montagna.

Anna Mottola

“Il Compleanno”

Incontri, seminari, spaziespositivi per le realtà produt-tive del filo metallico e deisuoi derivati - La sfida deldistretto lecchese nel tentati-vo di "fare sistema"

Un forum professionale perle aziende del filo metallico edei suoi derivati: in tale vestesta prendendo corpo"METALFILIERA 2005", inprogramma il 12 e 13 novem-bre a Lariofiere di Erba. Due giorni di Incontri, dibat-titi, esposizioni, eventi socialied aggregativi dedicati agliaddetti del settore, agliimprenditori del distretto lec-chese e agli ospiti provenientida ogni parte d'Italia. Per le singole aziende"METALFILIERA 2005" èanche valida opportunità perla presentazione di prodotti etecniche innovative, con lapossibilità di approfondire letematiche legate all'attualefase di mercato. Oltre seimilametri quadri espositivi sono,infatti, a disposizione di pri-vati ed enti pubblici per l'alle-stimento di stand e spazi pro-mozionali. "Fare sistema" è l'imperativoche sovrintende alla impecca-bile macchina organizzativache da mesi, sotto la regìa di

operatori del variegatomondo metalmeccanico lec-chese, sta definendo un arti-colato programma di incon-tri. E' il tentativo di concen-trare in un unico, grandeevento tutte le realtà produtti-ve legate alla filiera lecchese- dall'acciaio liquido ai pro-dotti della minuteria metalli-ca finita - offrendo opportuni-tà di incontro e dialogo. "METALFILERA 2005" siavvale del contributo delleCamere di commercio diComo e Lecco, del Comunedi Erba, della Provincia diLecco e delle associazioni dicategoria. Il programma pre-vede, nella giornata di sabato12 novembre, un convegnoinaugurale dal titolo"Distretto del filo metallico,rinascita o riconversione?",allo scopo di individuare edanalizzare lo scenario econo-mico e produttivo attuale,con la partecipazione diesperti ed imprenditori. A seguire viene proposto unapprofondimento storico, acura del Politecnico diMilano, sulla storia dellametallurgia, con una proie-zione di diapositive diarcheotrafileria. La parte prettamente didatti-ca della manifestazione pro-

pone, sabato 12 novembre,un seminario formativo sullenormativa europea per i trafi-lati e un secondo tavolo dilavoro sugli aspetti tecnicolegali ed assicurativi nellagestione delle contestazionidi prodotti siderurgici.Domenica 13 novembre ilpercorso formativo proseguecon la presentazione di tesi ericerche sulla trafileria e lametallurgia e con un semina-rio tecnico sui trattamenti ter-mici degli acciai destinati allaformazione a freddo. Chiusura dedicata alle ultimedue riflessioni, con la presen-tazione di "METALC",forma di innovazione digitaleper le imprese, "Dal filo allacatena rapida", dimostrazio-ne della capacità imprendito-riale in ambito lecchese e diun innovativo utilizzo del filometallico nel campo della tes-situra lariana. Tra gli aspetticollaterali alla manifestazio-ne, da segnalare i momentiper la degustazione di pro-dotti gastronomici "a tema",le visite guidate agli spaziespositivi, laboratori didatticiper le scuole del distretto lec-chese e un angolo dedicatoall'esposizione di opere d'artein filo metallico.

NASCE "METALFILIERA 2005"

“Molti hanno unsacco ... di problemi”

Un racconto:

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Mese di Ottobre 2005 - 7Cultura

DON PEPPINO BONACINA "Lo sviluppo del Polo regionale diLecco del Politecnico di Milano"Don Peppino Bonacina risie-

de a Domodossola ormai damolti anni, ma nonostanteciò è ben conosciuto da tutti aBosisio; non solo perchè quiè nato, ma soprattutto perchèha svolto un’opera notevoleanche tra gli abitanti del suopaese natio. Sicuramentetutti coloro che hanno supe-rato i trent’anni e che hanno frequentato l’oratorio ricor-dano don Peppino comel’anima dell’oratorio estivo. Siamo stati in molti a colla-borare con lui per tenere abada i ragazzi che, durante ilmese di giugno, erano impe-gnati in gare sportive e giochidi ogni genere presso la par-rocchia e ... per quanto potes-simo essere bravi “l’arbitro supremo” delle partite di cal-cio, pallacanestro e pallavoloera sempre lui: don Peppino. Dopo le molte ore di gioco, aconclusione della giornata,c’era sempre un momentodedicato alla “catechesi”, chepoteva contemplare la messa, un mini-incontro di preghierao magari l’insegnamento diun nuovo canto. Anche inquesto caso celebrante, cate-chista e maestro di canto erasempre don Peppino. Anche oggi lo si vede spessoa celebrare la messa del saba-to o della domenica, maanche durante le giornateparticolari che durante l’annointeressano la comunit`a diBosisio. I bosisiesi sono tal-mente abituati a vederlodurante la messa di Natale,Pasqua, in occasione diSant’Anna e tutte le altrericorrenze che ... nel momen-to in cui lui non c`e si chiedo-no: “Ma don Peppinodov’è?” Proprio una di questecelebrazioni lo ha visto prota-gonista durante la scorsaestate. Quest’anno, infatti,

ricorreva il trentacinquesimoanniversario del suo ordina-mento a sacerdote per cuitutta la comunità era bencontenta e desiderosa di cele-brarlo degnamente e qualeoccasione poteva esseremigliore della festa della suapatrona: Sant’Anna? Il gior-no ventiquattro luglio(Sant’Anna cade il 26) ifesteggiamenti sono comin-ciati con la messa, celebratada don Peppino Bonacina, econcelebrata da don Peppino

Farioli; il parroco di Bosisio.Come sempre accade in que-ste occasioni, la chiesa eragremita di persone che vole-vano recare omaggio allapatrona del Paese, ma anchea quel don Peppino che daBosisio `e partito per svolgerela sua missione. Durante lacelebrazione in molti hannopresentato il loro omaggio; acominciare dai coscritti che sisono impegnati affinch´etutto andasse per il meglio. Alla messa è seguito il pran-zo che si tiene in occasione diSant’Anna e a concludere lagiornata moltissime personehanno perso parte alla pro-cessione che ormai da qual-che anno si svolge sulle acquedel lago. Don Peppino, insie-me al parroco di Pusiano, hadato il via alla processione,dopodichè tutti si sono

imbarcati: chi sulla “barca diSant’Anna” chi sul battello“Vago Eupili” chi sulle canoeper procedere alla volta diBosisio. Una volta giunti almolo la folla guidata da donPeppino ha mosso i propripassi al seguito della statuadella santa patrona del paeseper giungere, dopo alcunetappe contrassegnate daglialtari che i bosisiesi prepara-no lungo le vie del paese, allachiesa parrocchiale dove lagiornata si `e conclusa con la

benedizione del “don”.Certo non `e facile inquadra-re in poche righe la figura diun sacerdote che ha operatoper trentacinque anni, e con-tinua a operare, in mezzo alla gente tuttavia ci piace pensa-re a don Peppino come unacolonna, ben piantata, all’in-terno della comunità; unacolonna a cui `e possibileaggrapparsi nei momenti bui,ma anche per dare vita a unafesta o una partita di pallone. Penso che anche a nome ditutta la comunità posso bendire: “Forza don Peppino! Tiauguriamo che i trentacinqueanni di sacerdozio siano solouna tappa, da cui ripartire percondurre nuove iniziative;sempre con la stessa fermez-za e capacità che ti hannocontraddistinto”.

Eros Baseotto

Cigni Sul Lago di PusianoFoto inviate da Carmen Arsene

Per annunciare l'inizio uffi-ciale dei lavori per la realizza-zione del Campus delPolitecnico a Lecco, sonointervenute all'incontro le piùalte autorità coinvolte.L'incontro è stato aperto dalRettore, Giuliano Ballio cheha messo in risalto le peculia-rità del territorio lecchese. Hasottolineato il forte sostegnodegli enti locali, la disponibi-lità ad attivare attività diverseda quelle milanesi, l'attrattivi-tà del territorio, la presenzadi PMI molto aggressive, inparticolare nel settore dellameccanica, la vicinanza conla Valtellina, che può essereconsiderato un laboratorionaturale per la ProtezioneCivile e in fine la presenza di"Grandi Attori" in camposanitario, che permettonouna forte sperimentazione.Ha quindi chiesto che il terri-torio crei opportunità diaccoglienza dei giovani versol'imprenditoria. Il Ministrodell'Istruzione, LetiziaMoratti ha iniziato il suointervento auspicando un'in-terazione tra Governo e terri-torio. Ha sottolineato comeLecco e la sua Provinciaabbiano sempre puntato susettori importanti, quali mec-canica, agro-alimentare emotociclistico, che però sisono progressivamente inde-boliti e solo grazie al lavorosui punti di forza del territo-rio (sviluppi scientifici e tec-nologici) tra istituzioni localie centrali e col grosso contri-buto di Imprese, Camera diCommercio e Centri diRicerca si è potuto far riparti-re l'economia e i settori dipunta della Provincia.Particolare rilievo ha la scien-za della salute, che nel prossi-mo futuro dovrebbe portarealla creazione nella Provinciadi Lecco del Distretto dellaRiabilitazione. Ha quindi sot-tolineato come il Governo

abbia esaminato i settoridella ricerca e dell'universitàe abbia deciso di variare lemodalità della concessionedei finanziamenti, che ver-ranno assegnati solo a quellerealtà che si possono definire"eccellenti" e di conseguenzaper il Politecnico di Lecco siaprono importanti e positiveopportunità.Ha concluso auspicando unasempre più forte collabora-zione tra Università e le real-tà locali, e tra le varieUniversità a livello mondiale,così che queste collaborazio-ni portino a sempre piùimportanti risultati e inibisca-no la "fuga di cervelli". Ilministro dei rapporti con ilParlamento, CarloGiovanardi ha incentrato ilsuo intervento sulla necessitàche la ricerca scientifica e l'in-novazione non vengano fattesolo a parole ma con i fatti eper poterlo fare è necessarioche il territorio sia in grado disostenerle proprio comeLecco. Il ministro dellaGiustizia, Roberto Castelli,oltre ad aver ricordato il fortelegame affettivo che ha con ilPolitecnico ha sottolineatoche l'Università si differenziadal "Diplomificio" nellamisura in cui si vive e unCampus permette sicuramen-te di vivere intensamente ilmodo universitario. Ha infineevidenziato come la presenzadegli studenti stranieri sia unconcreto passo del territoriolecchese verso la globalizza-zione.Il Presidente della Camera diCommercio di Lecco e diUniverLecco, Vico Valassi,ha ricordato il complesso iterdella realizzazione delCampus iniziato nel 1987 eha elencato tutte le varie figu-re che hanno partecipatoall'attuazione del progetto. Il Consigliere Regionale,Alessandro Moneta in rap-

presentanza del Presidentedella Regione Lombardia,Roberto Formigoni ha sotto-lineato come la Regioneabbia da sempre creduto alprogetto, partecipando sindall'inizio con un contributodi 25 milioni di Euro. Per lo sviluppo della Regionesarà sempre più necessariauna forte professionalità, daqui l'importanzadell'Università, che diventiveramente il luogo del saperedove si forma e non un luogod'attesa o dove si mercanteg-gia. Il Presidente dellaProvincia di Lecco, VirginioBrivio ha visto nella creazio-ne del Campus, un'Universitàche mette le radici nel territo-rio. L'evoluzione sarà unamaggior concentrazione suirapporti relazionali traUniversità e territorio perfavorire la crescita di tutti. IlSindaco di Lecco, LorenzoBodega ha sottolineato comel'opera del Campus è destina-to a caratterizzare lo sviluppoe la crescita della Città e del-l'intero territorio, infatti visaranno sicuramente grandiimplicazioni sociali, econo-miche, culturali, urbanisticheed ambientali. Ha tenuto farpresente come la scelta didestinare l'area dell'ex-ospe-dale a Università sia stata unagrande operazione, conside-rando l'appetibilità dell'areastessa (zona centrale), macon questa operazione si puòsenz'altro affermare di volerelevare Lecco a rango di cittàmoderna e internazionale.Ha concluso dicendo chequesto tipo di intervento èrealizzabile solo con idee vin-centi, tempi giusti, scelte coe-renti e tenacia di conseguirel'obiettivo, che sono le carat-teristiche che hanno contrad-distinto tutti gli attori di que-sta operazione.

A.M.

La Brianza mi piace. Mi piace per un'infinità di cose. Intanto perché esiste unatradizione culturale molto importante. Pensiamo per esempio solo alManzoni, la cui vita, oltre che le sue opere, ha avuto come teatro la Brianza.Poi occorre ricordare i musicisti, alcuni dei quali stranieri, che hanno soggior-nato qui e che qui hanno composto. Ponchielli, Catalani, Gomez, e moltialtri…. Infine, per la mia ispirazione artistica, certi fatti hanno influito, ancheindirettamente, sulla mia arte. Certi tramonti, l'estate, l'inverno, il verde, glialberi, i laghi, il panorama delle Alpi con la visione del Monte Rosa indubbia-mente hanno contribuito alla mia pittura di oggi" (Aligi Sassu)

La Brianza degli uomini illustri

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8- Mese di Ottobre 2005 Sport e Mercatino

Motoclub Parini

Il Trofeo Superbarzaghi, programmatoper il 2 Ottobre 2005 e rimandato a causadelle avverse condizioni meteo, verra'RECUPERATO il 30 Ottobre 2005.

Dopo l'inaugurazione delCentro Sportivo Parrocchialedi Casletto, di domenica 11settembre, alla quale anche ilGS Rogeno ha partecipatocon le sue squadre, sabato 24si è aperta definitivamente lastagione sportiva 2005-2006con la presentazione ufficialedelle squadre. Il tutto haavuto inizio presso l'Oratoriodi Rogeno sabato pomerig-gio. Le squadre hanno sfilatodavanti al pubblico presente,accompagnati da un caldosole settembrino e dagliapplausi e dall'entusiasmodegli spettatori. Diversi ifotografi che hanno immorta-lato il momento e che si occu-peranno di aggiornare la gal-leria fotografica presentenella sala del GS Rogeno e ilsito internet in completa fasedi restyling. Quest'anno lesquadre che parteciperanno

ai campionati sono 10: 4 dipallavolo (Esordienti,Ragazze, Allieve e TopJunior) e 6 di calcio (Terzacategoria FIGC, Ragazzi a 7,Pulcini a 5, Pulcini a 7 e perla prima volta una scuola cal-cio). Terminate le foto di rito,è stata offerta un'abbondantee gustosa merenda a tutti gliatleti per incoraggiarli e pre-pararli allo sforzo che li stavaper attendere: la fiaccolata.Così, preparate le auto, cari-cati gli atleti e comunicati gliultimi avvisi, il GS Rogeno èpartito alla volta delSantuario della Madonna diLoreto (nei pressi diBuccinigo). Da lì, dopo lacerimonia per la benedizionee l'accensione della fiaccola,presenziata dal parroco DonAntonio Fazzini, verso le18.00 ha avuto inizio la fiac-colata. Gli atleti si sono alter-

nati lungo il percorso portan-do la fiaccola che ha attraver-sato le vie di Albavilla, Erba,Merone ed infine Rogeno,con tanta allegria, entusia-smo, urla, suoni di clacson ecanti e attirando la curiositàdella gente. La fiaccola, dopoessere stata condotta per l'in-tero paese (anche da partedegli atleti più giovani) è arri-vata in chiesa, dove la festa siè conclusa con la celebrazio-ne della S. Messa. Gli atleti,gli allenatori, i dirigenti e igenitori, guidati dalle paroledi Don Antonio hanno volu-to sottolineare il valore dellacristianità che deve esserepresente nella pratica sporti-va per essere "Sale", cioèimmagine di Gesù, anche suicampi di gioco. Ringraziandotutti coloro che hanno dato laloro disponibilità e il lorocontribuito per la realizzazio-

Palestra Centro Sportivo Parrocchiale CaslettoOrario di inizio allenamenti e partite 2005/06:Dal 01/10/05 al 17/12/05 e dal 09/01/06 al 07/05/06

GIORNI: Ora OraSquadra Squadra

LUN. 19,00 - 20,30Top Junior

MART. 17,00 - 19,00 19,00 - 20,30Esordienti Allieve

MERC. 18,30 - 20,00 19,30 - 21,00Ragazze Top Junior

GIOV. 16,30 - 18,00 19,00 - 20,30Esordienti Calcio Allieve

VEN. 18,30 - 20,00 20,00 - 22,30Ragazze PARTITA- Top Junior

SAB. 15,30 - 17,00 17,00 - 20,30Scuola Calcio PARTITA

Ragazze / AllieveDOM. 17,00 - 19,00

PARTITA - Esordienti

Gruppo Sportivo Rogeno - Calendario partite 3^ categoria 2005 / 06Data: ORE: Campo:02/10/2005 15,30 C.P.O. OSNAGO G.S. ROGENO OSNAGO09/10/2005 15,30 G.S. ROGENO MONTICELLESE A.S.D. BARZAGO16/10/2005 15,30 G.S. ROGENO MONTEVECCHIA BARZAGO23/10/2005 15,30 CORREZZANA G.S. ROGENO CORREZZANA30/10/2005 14,30 G.S. ROGENO VERDERIO BARZAGO06/11/2005 14,30 COSTAMASNAGA G.S. ROGENO COSTAMASNAGA13/11/2005 14,30 G.S. ROGENO ROBBIATE CALCIO A.S.D. BARZAGO20/11/2005 14,30 MARESSO G.S. ROGENO MARESSO Fraz. Missaglia27/11/2005 14,30 G.S. ROGENO VILLANOVA BARZAGO04/12/2005 14,30 ARS ROVAGNATE G.S. ROGENO ROVAGNATE08/12/2005 14,30 G.S. ROGENO S. GIORGIO CASATENOVO BARZAGO11/12/2005 14,30 VIRTUS CALCO G.S. ROGENO CALCO18/12/2005 14,30 G.S. ROGENO FORTITUDO BARZAGO

05/02/2006 14,30 G.S. ROGENO C.P.O. OSNAGO BARZAGO12/02/2006 14,30 MONTICELLESE A.S.D. G.S. ROGENO SIRTORI19/02/2006 14,30 MONTEVECCHIA G.S. ROGENO MONTEVECCHIA26/02/2006 14,30 G.S. ROGENO CORREZZANA BARZAGO05/03/2006 14,30 VERDERIO G.S. ROGENO VERDERIO INFERIORE12/03/2006 14,30 G.S. ROGENO COSTAMASNAGA BARZAGO19/03/2006 14,30 ROBBIATE CALCIO A.S.D. G.S. ROGENO ROBBIATE26/03/2006 15,30 G.S. ROGENO MARESSO BARZAGO02/04/2006 15,30 VILLANOVA G.S. ROGENO BERNAREGGIO - VILLANOVA09/04/2006 15,30 G.S. ROGENO ARS ROVAGNATE BARZAGO23/04/2006 15,30 S. GIORGIO CASATENOVO G.S. ROGENO CASATENOVO30/04/2006 15,30 G.S. ROGENO VIRTUS CALCO BARZAGO07/05/2006 15,30 FORTITUDO G.S. ROGENO BESANA - Loc. MIGHINZANO

IL GS ROGENO AI BLOCCHI DI PARTENZA…

ne di questa giornata, faccia-mo un grosso in bocca allupo agli atleti, nella speran-za di poterli presto vedereprotagonisti di brillanti vitto-rie e ottimi risultati in uncampionato che ci auguria-mo ricco di emozioni e soddi-sfazioni!

Alessandra Corti

Matteo Brivio, conosciutissimo concittadino rogenese, hatrionfato al 38° "Meeting Internazionale di Bordighera di ten-nis tavolo" raggiungendo il primo posto sia nel singolo che neldoppio maschile (in coppia con Gigi Calligaris). Matteo, por-tacolori del Tennis Tavolo Lambrugo-Rogeno, si è imposto inun torneo importate a cui hanno partecipato i migliori 120atleti italiani del centro - nord. Ha destato molta sorpresa lasicurezza con cui ha affrontato gli incontri benché fosse la suaprima volta in una sfida così impegnativa, ma chi lo conoscebene sa di che pasta sia fatto e su quale sostegno possa conta-re: tutto Rogeno … capeggiato dalla sua figlioletta Giulia!Bravo Matteo. Lu. Ri.

BRAVO MATTEO !

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Mese di Ottobre 2005 - 9Associazioni, varie

Questa annata micologicaper i funghi è veramente ecce-zionale, vuoi per la qualitàdelle specie ed anche per laquantità delle raccolte.Come Gruppo abbiamoappena chiuso la nostraMostra Micologica il 25 sett.2005 a Costamasnaga nell'in-cantevole scenario dellaBiblioteca Comunale confor-tati dalla raccolta di 180 spe-cie, soddisfatti dall'afflusso diun buon numero di visitatorialla nostra esposizione.Questa, diciamo, è la facciatapositiva che ci ha confortatocon tanta soddisfazione ed hacoronato anche lo sforzo ditutti noi per la buona riuscitadella manifestazione. Dietroquesto angolo ottimisticosiamo molto preoccupati everamente costernati nel con-statare che esiste anche un'al-tra realtà tragica che a diredisastrosa è poco; stiamo par-lando del così detto "cercato-re di funghi" di questomomento. In questi settima-ne nelle nostre zone, si staconsumando una serie di

disgrazie che a lume dimemoria non ha precedenti.Persone che vanno per racco-gliere funghi e perdono lavita per questo. Noi non pos-siamo davanti a tale spetta-colo rimanere indifferenti enon alzare il tono della voceripetendo le solite raccoman-dazioni che da sempre propo-niamo, ma che purtroppospesso sono consideratebanali. A funghi si va persvago per divertirsi, dovesportivamente ci confrontia-mo con la natura senza sfidedi nessun genere, per gioiredopo giorni di lavoro ed assa-porare il gusto della vitaall'aperto ed anche per racco-gliere sicuramente ciò che ciproponiamo per un fumanterisotto. Ma dietro questo cer-care, a volte, vuoi per egoi-smo, per competizione e sfidacon i nostri simili come se siandasse a vincere un trofeo,mettiamo a repentaglio erischiamo la nostra vita.Siamo consapevoli tutti cheincidenti in tali ambientisono presenti e succedonoper casistica e logica di fatali-tà, però in questi giornisiamo testimoni di quantefamiglie piangono i loro cariche non sono più. Fra decessie feriti che sono capitati, piùo meno gravi, oramai vengo-no contati a decine, sembran-

do quasi un bollettino diguerra; non c'è giorno che daimezzi d'informazione nonarrivi una cattiva notizia ditutto ciò. Il nostro primo pen-siero è sicuramente di auto-critica per non essere riusciti,nonostante i tanti sforzi, adare tutte le informazioni airaccoglitori, anche se da ventianni attraverso le mostre,conferenze e l' informazionecaparbiamente ci proviamo.Nel bosco si va attrezzati diciò che serve: scarponi, nonstivali perché consideratitroppo pericolosi per taleambiente; indumenti divestiario appropriati possibil-mente elasticizzati per favori-re imprevedibili bruschimovimenti; non sovraccari-chi e zavorrati di accessoriinutili e pesanti: poi, soprat-tutto si va con mente serena esgombra da ogni sentimentodi sfida; con tanta pazienza ecalma, con una grande dosedi prudenza e soprattutto par-tendo e tornando con un cari-co di buon senso, consapevo-li che alla fine dei conti non sipuò rischiare la vita " per unpugno di funghi……!".

Il Consiglio Direttivodel Gruppo Micologico

"BRIANZA" Rogeno

Lendine 3 luglio 2005.In un magnifico paesaggio naturale, a forma dianfiteatro, coronato da stupende montagne, inuna calda giornata estiva, tutti insieme abbiamoricordato Luigi Cattaneo. Montagna! Un nome,una passione! Quante giornate trascorse fra lerocce, sentieri, baite, tra il silenzio delle vallate,rotto solo dai rumori tipici delle mandrie al pasco-lo. Questo era il mondo che amava, l'amico comu-ne che purtroppo precocemente ci ha lasciato.Una messa al campo davanti alla chiesetta delluogo celebrata da Don Antonio, Parroco diRogeno, anche lui come tutti, salito a piedi dopoore di cammino nella località. Le parole, la com-mozione, il rammarico, attimi di silenzio, il calo-roso applauso finale, un legame che non avrà fine.Gruppo Micologico Brianza e Cai Molteno con irispettivi presidenti Molteni F. e Sirtori E., unasessantina di amici stretti insieme in quel partico-lare momento. Lassù, una vetta, il Pizzaccio mt.2530 l'ultima montagna da lui raggiunta, dove ai primi di settembre è stata issata una crocecon una targa per perennemente ricordare. Entrambe i Gruppi hanno collaborato a questo pro-getto, ma doveroso è ricordare Calò Bartolo in cui volontà, grinta e tenacia hanno portato iltutto alla realizzazione. Inoltre Bruno Toniolo per la parte creativa e stilistica dell'opera,Paolo Ugo testo della targa, la Ditta Elettrofer di Erba dei F.lli Gerosa per la costruzione dellacroce. Un saluto semplice ed affettuoso ed un ricordo da parte di tutti! Ciao Luigi!

Direttivo Gruppo Brianza Rogeno

FUNGHI!”“Per un pugno di ...

Ciao Luigi!

UN NUOVO LICEOPER LECCO

Il territorio di Lecco avrà pre-sto una nuova scuola, si chia-merà Giacomo Leopardi edinizierà l'attività nel prossimoanno scolastico 2006-2007.L'istituto, che si presenterà alpubblico venerdì 4 novembrenella sede di via Mazzucconia Lecco, propone due cicli diinsegnamento previsti dallanuova riforma della scuolasecondaria: un liceo classiconel quale saranno sviluppatisia un percorso rivolto alleimprese sia uno con espres-sione artistico-musicale, edun corso professionale orien-tato allo sviluppo delleimprese del territorio.Promotori dell'iniziativa laFondazione "Don GiovanniBrandolese" che fu parroco aPescarenico di Lecco, cappel-lano delle carceri, grandefigura di educatore e laCooperativa Sociale NuovaScuola che attualmente gesti-sce diversi istituti scolastici,ad Oggiono nel complessodel Molinatto ed a Lecco nelcomplesso di viaMazzocconi, con 650 ragazziiscritti. L'iniziativa è statapresentata mercoledì 28 set-tembre al teatro sociale diLecco; sono intervenuti ilpresidente della RegioneLombardia RobertoFormigoni, il presidente dellaprovincia di Lecco VirginioBrivio, il Sindaco di Lecco

Lorenzo Bodega, il vicarioepiscopale Mons. GiuseppeMerisi e numerose altre auto-rità. Lanciando il manifesto"LECCO FA SCUOLA" alquale hanno già aderito le piùimportanti personalità delterritorio lecchese, il presi-dente della Fondazione DonGiovanni Brandolese, PlinioAgostoni, con il contributo diillustri docenti universitari ericercatori, ha ribadito che lascuola non deve limitarsi adistruire i giovani ma devesaperli educare, perché dal-l'educazione dei giovani edalla crescita del capitaleumano dipendono il futuro, ilbenessere e la qualità dellavita dell'intera società.Roberto Formigoni, nel suo

intervento, ha lodato il fattoche questa scuola sia partitadal basso, dai genitori, daidocenti, dalla gente e checostituisca un arricchimentodell'offerta formativa fornitadalla scuola statale con laquale agisce in uno spirito dicollaborazione e non di com-petizione. L'intento dellaRegione Lombardia, con lostrumento del buono scuola,è quello di rimuovere ognidifficoltà economica cheimpedisca una libera sceltadelle famiglie secondo unprincipio di parità. Per ulte-riori informazioni è a disposi-zione il sito wwwleccofa-scuola.it.

R.M.

A Rogeno sono più di 50 lefamiglie che, anno dopoanno, portano avanti il loroimpegno per le missioni incollegamento con Padre NoèCereda, missionario dellaConsolata, che opera nell'iso-la di Nosy Be in Madagascar.Per aiutare Padre Noè lefamiglie hanno adottato alcu-ni bambini malgasci e conuna piccola cifra annuale, limantengono agli studi.Questa collaborazione, ini-ziata nel 99, permette a PadreNoè di svolgere un'importan-

te attività di aiuto sociale e dievangelizzazione a favoredelle popolazioni delMadagascar.Le più importanti iniziativeriguardano il settore scolasti-co. Sono 4 le scuole in attivi-tà frequentate da quasi 3000scolari: Padre Noè ha provve-duto a riqualificare gli edifici,a fornire l'arredo scolastico ealle spese di mantenimento;tutti i giorni gli alunni ricevo-no almeno un pane cotto nelforno di Padre Noè, del resto,con la pancia piena si studia

meglio. Per agevolare la fre-quenza alla lezioni PadreNoè ha anche regalato 742biciclette ad altrettanti scolariche mai avrebbero potutoacquistarne una.Recentemente ha costruitoanche una piccola chiesa e,con l'aiuto di volontari italia-ni, opere di pubblica utilitàcome un serbatoio per la rac-colta dell'acqua, un ponte peraccorciare la strada ai suoiscolari, una tipografia perstampare un giornale. Permettersi in contatto conPadre Noè basta scrivere unamail a [email protected] contattare Ratti Carla allo031/865298.

Roberto Molteni

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE:IL CONTRIBUTO DI ROGENO PER LE MISSIONI

Page 10: “Arte e moda qualcosa di diverso” - lagocciabriantea.com · Telethon Luciano Conti ricercatore in scienze farma-cologiche all'Università di Milano specializzato nello studio

10 - Mese di Ottobre 2005 Varie

Per partecipare allerubriche, inviare articoli,

fotografie, consigli esuggerimenti manda un

messaggio a:[email protected]

omo invia una lettera a “LA

GOCCIA” Via XXIVMaggio, 3 Rogeno (LC)

La GocciaBrianteaè Apertaa tutti ...

Anno II - Ottobre 2005 - Numero9 - Iscrizione al registro dei gior-

nali e periodici del tribunale diLecco 03/04 del 15/11/04 -

Direttore Giovanni Marcucci,Periodico mensile di informazio-ne, politica, cultura, spettacolo,umorismo e associazionismo -Sede redazione: Rogeno (LC) ,

Via XXIV maggio, 3 , Editore-pro-prietario: Associazione “La goc-

cia” (Rogeno - LC, Via XXIV mag-gio 3) - Tipografia Effegiemme srl

(Bosisio Parini - LC, ViaCaminanz 3)

Le gite de “i Sentieri”

ZUPPA DI STOCCOE PATATE

800 g di stoccafisso giàbagnato, 500 g di patate, 250g di pomodorini, 1 cipolla,origano, prezzemolo, 1 bic-chiere d¹olio extravergined¹oliva, sale, pane carereccio

Ponete in una teglia lo stocca-fisso tagliato a tocchetti, lepatate a cubetti, la cipolla tri-tata, qualche pomodorino;salate, condite con l¹olio el¹origano e coprite conmezzo litro d¹acqua. Fatecuocere su fiamma per circa15 minuti, poi passate lateglia in forno a 250 °C per 5minuti. Servite la zuppa dopoaver abbondantementecosparso di prezzemolo eaccompagnando con crostinidi pane.

23 OTTOBRE - PORTOD'ADDA frazione di COR-NATE (MI)Dove sorge l'attuale parroc-chia esisteva un oratorio nelXVI secolo, nel 1877 fu edifi-cata una chiesa, rifatta piùampia nel 1937 dall'ing.Maggi sullo stile tardo roma-nico. Nel 1940 fu incaricato ilpittore Vanni Rossi di PonteS. Pietro (1894-1973), diaffrescare tutta la chiesa. Lagrandiosa opera terminò nel1945, gli affreschi riportanoepisodi dell'Antico e delNuovo Testamento, il taglioconferito è quello di Giotto, icolori sono nitidi, luminosi,un'opera moderna con tuttele caratteristiche dei grandimaestri del passato.Breve spostamento verso ilfiume dove vi è la centraleidroelettrica Bertini, (1898),la prima ad essere costruita

lungo il medio corsodell'Adda, in stile Liberty.Ritrovo: alle h. 14,30 davantialla parrocchia di Porto 30 OTTOBRE - MERATEfrazione di Sabbioncello(LC)Il convento francescano di S.Maria Nascente aSabbioncello è situato su diun lieve pendio a lato dellastrada statale, è un magnificoedificio cinquecentesco, instile gotico-lombardo; al suointerno vi sono pregevoliaffreschi dal XIV al XVIsecolo, tra cui una firmatoThomas Malacrida e unaCrocifissione attribuita aiFiamminghini; interessantitele di scuola lombarda delXVI-XVIII secolo. Adiacential convento vi sono due chio-stri: nel più piccolo è espostaun'ara romana del III-IVsecolo d.C. dedicata alle dee

matrone.Ritrovo: alle h. 15,00 davantial convento di Sabbioncello.

Per informazioni: cell. 338-3687731 039-6079514 - sig.raIvanaNon è necessario pre-notare, (salvo nei casi indica-ti) è sufficiente presentarsi neirelativi luoghi di ritrovo, tra-sporto con mezzi propri.Quota di partecipazione: € 4per persona, per gite giorna-liere, ingressi ai musei o luo-ghi turistici i prezzi sonoindicati negli itinerari.Gratis: bambini, ragazzi fino18 anni e anziani oltre 70anni.

Ivana Spelta

Musica o moda?Club culture, elettronica,chill out e derivati

Si chiama Club Culture, èquella scena musicale fattadai cosiddetti dj set, ovveroserate con disc jockey chemettono musica, spesso inlocali alla moda, ma anche incentri sociali. A volte siusano i tradizionali dischi invinile, più spesso i cd macapita anche di vedere deicomputer in cui sono archi-viati i brani musicali collegatidirettamente al mixer. Avolte c'è l'intervento dal vivodi musicisti su brani o basi.Spesso le esibizioni sonoaccompagnate dalla proiezio-ne di immagini, i cosiddettivisuals. La lingua ufficiale diquesti eventi è l'inglese, omeglio l'italiano infarcito ditermini inglesi, anche se avolte un tocco di esoticoviene dato da espressioni infrancese o spagnolo.L'immaginario di riferimentoè modernista e tecnologico, illuogo di culto è Londra.Ci si muove a cavallo trale discoteche e l'ambientedella moda o della televi-sione. Insomma, la colon-na sonora del nostrotempo. O no?Il dubbio è: ma è vera-mente questo il genere dimusica e di immaginarioin cui si rispecchia la gente?Quanto seguito di veri appas-sionati hanno questi generi equanto il fenomeno è gonfia-to dalla moda? Dj e produtto-ri della scena elettronica sidefiniscono oggi musicisti;quando fanno le serate indiscoteca o nei club "suona-no", complice anche la diffu-sione di software a bassocosto per fare musica. Ma glialtri musicisti, quelli "veri"(batteristi, bassisti, chitarristi,ecc.) sono in diversi casi per-plessi e non vedono di buongrado quest'usurpazione diruolo.Franz Di Cioccio, batteristadella PFM, la più importanteformazione italiana di pro-gressive (il filone rock che haportato il virtuosismo all'api-ce) dichiara: "per i giovani lamusica è questa perché que-sto è quello che viene propo-sto dai mass media.Bisognerebbe avere un'offerta

più ampia e forse le sceltesarebbero diverse".Della stessa opinione sembraessere Roberto Monesi, gior-nalista e docente di educazio-ne musicale: "la politicadell'Industria Cultural/musi-cale è più che mai orientata albusiness... materiale di facilee veloce consumo è ciò cheviene promosso. I mezzi dicomunicazione di massasono fortemente complici diquesto fenomeno".Interessante sentire anchel'opinione di un pubblicitario.Maurizio Sala, direttore crea-

tivo dell'agenzia ArmandoTesta, spiega: "in generale lamusica in uno spot è quellache dà il tono emotivo allastoria. Nello specifico di que-sti generi musicali possiamodire che l'utilizzo di musica'di tendenza' si fa per marchiche vogliono apparire trendy,che non sono solo prodottigiovanili ma anche prodotti omarchi che vogliono afferma-re una sorta di loro 'contem-poraneità continua'."Semplificando un po' la cosapiù ovvia è accostare ungenere musicale di moda a unprodotto che vuole essere dimoda, trendy. Per quantoriguarda la musica elettroni-ca, l'abbinamento immediatoè quello a prodotti che voglio-no evidenziare il proprio con-tenuto tecnologico e moder-no". Di Cioccio, da musici-sta, identifica inoltre "unlimite alla fonte della musica,quando negli studi di registra-

zione vengono limitate o'normalizzate' le dinamichemusicali di un brano. In que-sto modo, proprio per motivitecnici, molto dei dischi rockattualmente prodotti (special-mente in Italia) nascono giàcon una configurazione limi-tante. Tuttavia, girando conla PFM, vedo che quelli chesuonano ancora dal vivosenza paura e senza rete sonoammirati da un certo tipo dipubblico". "Però in realtà ilpubblico - prosegue DiCioccio - quando è a casa ocon gli amici si passa deidischi straordinari. Il grandesuccesso dell'I Pod (il lettoreportatile di brani musicali informato digitale, ndr) segnaproprio l'importanza di crear-si una discografia personaleslegata dalle proposte corren-ti". "Mi sembra che questofenomeno della club culture -conclude Di Cioccio - sia daascrivere al concetto di con-sumo veloce di qualsiasicosa. Non c'è una vera ondaartistica, c'è solo del consen-

so pilotato".Tra i fautori dell'altracampana alcuni rifiutanoimmediatamente l'eti-chetta club culture, inquanto questo fenomenosi sarebbe esaurito datempo. Altri invece nondicono che la club cultu-re è morta ma che in

Italia, se mai esista, non ha lostesso significato che aLondra o Berlino dove i gio-vani seguono gli eventi e ilocali per ascoltare un parti-colare tipo di musica e perchéfan di un dj. E diversi fra que-sti ultimi ammettono che unaparte del loro pubblico piùche alla musica è interessataai cocktail e a fare conoscen-ze.Qualcuno poi arriva a para-gonare la "summer of love"del 1967 (quella degli hippieamericani e del festival diMonterey) a quella del 1987,nella quale Danny Ramplinglancia il genere acid-house inbui club inglesi nei quali si fauso di droghe e sesso promi-scuo. La house music sarebbequindi un modo di aggregarsie scaricare le tensioni.

Chi ha ragione? E chi lo sa…ognuno affini le orecchie evada dove lo porta il cuore!

“Strumenti” dellla musica elettronica

Franz Di Cioccio

AREA 7Reilly Matthew Nord 18,00

Per gli amanti dell'azionemartellante, della velocità,leggete il libro di Reilly. Unmix tra un video gioco daPlay Station, di quelliall'adrenalina pura, e una sce-neggiatura alla Steven Seagalo alla Jon Woo. Oltre 400pagine di azione senza tre-gua, pioggia di piombo al altavelocità, proprio come unosparatutto da giochino. Dicontro la narrativa è un pòimprobabile, portata all'esa-gerazione, con situazioni allimite del ridicolo e personag-

gi appena abbozzati.Nel nuovo libro di MatthewReilly (sempre in Nord"Tempio" e "Ice station"),torna il capitano dei marine"Scarecrow", assegnato allascorta del neoeletto presiden-te degli Stati Uniti, durante lasua visita all'Area 7, basemilitare segreta nel desertodello Uthat. Scenario apoca-littico: un microchip installa-to nel cuore del presidente,che trasmette segnali a unsatellite e il cui arresto attive-rebbe testate nucleari nei piùimportanti aeroporti deli

Stati Uniti, oltre che laminaccia per tutta la popola-zione dell'America e nonsolo, dell'ultima arma biolo-gica dei cinesi: lo Xenovirus.

I libri più letti

1° IL BROKERJOHN GRISHAM Mondadori 18,60

2° LA REGINA DELLA CASASOPHIE KINSELLA Mondadori 17,50

3° UTENTE SCONOSCIUTOMICHAEL CONNELLY Piemme18,90

4° ALLA RICERCA DELLA FELICI-TA'GERONIMO STILTON Piemme 22,50

5° LO ZAHIRPAULO COELHO Bompiani 16,00

6° VINCERE LA PAURA. La miavita contro il terrorismo islamico el'incoscienza dell'occidente.MAGDI ALLAM Mondadori 16,50

7° IL PROGETTO TRINITYGREG ILES Piemme 18,90

8° I PRATI DI SARAIVA ZANICCHI Mondadori 16,00

9° NAVI FANTASMACLIVE CUSSLER & DIRGO CRAIGLonganesi 18,60

10° PERCHE' MENTIAMO CON GLIOCCHI E CI VERGOGNIAMO CON IPIEDI ?PEASE ALLAN PEASE BARBARASonzogno 18,00