ARTE E IMMAGINE E DIDATTICA DELL'ARTE Schede di laboratorio … · 2020. 3. 9. · Monet con la...
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ARTE E IMMAGINE E DIDATTICA DELL'ARTE
Schede di laboratorio
pratico-creativo e teorico-pratico
Il Canal Grande di Venezia
di Claude Monet
Approfondimento tematico di attualità
IL BULLISMO
Leggi gli argomenti e dopo aver letto sei invitato/a a
realizzare due opere grafiche: una rielaborazione
dell'opera di Monet Il Canal Grande di Venezia
e l'altra un manifesto sul bullismo e cyberbullismo.
Lo studio della storia dell'arte è finalizzato ad acquisire,
secondo quanto indicato nelle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo della Scuola secondaria di primo grado, le
principali competenze in Arte immagine riguardanti:
l'osservazione e la lettura delle immagini; la comprensione
e l'apprezzamento delle opere d'arte; l'espressione e la
comunicazione artistica.
"La Storia dell'arte, citando le parole dello studioso
Salvatore Settis, serve per capire il mondo che ci circonda.
[...] è fondamentale per la formazione dell'individuo. Alla
devastazione del paesaggio, sia fisico che morale, si può
solo reagire con la conoscenza", attraverso un'educazione
alla bellezza. La storia dell'arte oltre a consentire lo
sviluppo di una sensibilità nei confronti delle opere
artistiche, prodotte nei secoli costituisce un bagaglio di
esempi a cui ispirarsi nella produzione artistica,
nell'espressione della propria creatività, nella
sperimentazione delle tecniche espressive studiate
nell'ambito della disciplina Arte e Immagine. Lo studio
della storia dell'arte insegna all'uso e alla fruizione del
linguaggio dell’arte, facendo evolvere l’esperienza
espressiva spontanea verso forme sempre più consapevoli
e strutturate di comunicazione; consente di comprendere
le opere d’arte e di conoscere e apprezzare i beni culturali
e il patrimonio artistico. La familiarità con le opere d’arte
sensibilizza e potenzia nell’alunno le capacità creative,
estetiche ed espressive, rafforza la preparazione culturale
e contribuisce ad educarlo a una cittadinanza attiva e
responsabile. In questo modo l’alunno si educa alla
salvaguardia, e alla conservazione del patrimonio artistico
e ambientale a partire dal territorio di appartenenza. La
familiarità con i linguaggi artistici, di tutte le arti, che sono
universali, permette di sviluppare relazioni interculturali
basate sulla comunicazione, la conoscenza e il confronto
tra culture diverse.
Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet fu dipinto dal maestro impressionista durante il suo soggiorno nella città lagunare nei primi anni del Novecento.
Claude Monet, Il Canal Grande di Venezia, 1908, olio su tela, dimensioni 73.7 x 92.4 cm, Boston, Museum of Fine Arts
Indice
• Descrizione • Storia • Analisi
Descrizione del dipinto Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet
L’opera raffigura una veduta di Venezia dal Canal Grande. A sinistra sono visibili alcune briccole affondate sul fondo del canale che riflettono la loro ombra sull’acqua. Al centro si osservano poi le due cupole di una chiesa mentre a destra sono visibili alcuni edifici di grandi dimensioni. Le costruzioni si affacciano direttamente sul Canal Grande poggiando sulle Fondamenta Salute. Tra le briccole lontane a sinistra si notano delle gondole attraccate. Infine il cielo è terso e privo di nuvole.
Interpretazioni e simbologia de Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet
L’opera di Monet fa parte di una serie di trentasette dipinti che l’artista realizzò a Venezia dalla medesima prospettiva. La sua intenzione era quella di rappresentare gli edifici della città in seguito ai cambiamenti della luce del giorno e non di raffigurare i grandi e importanti monumenti.
Durante il suo soggiorno in laguna, Monet risiedette a palazzo Barbaro, che si affaccia proprio sul Canal Grande. La chiesa che si vede con le sue alte cupole è quella di Santa Maria della Salute.
La Chiesa di Santa Maria della Salute a Venezia
I Committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
L’opere intitolata il Canal Grande di Venezia di Claude Monet si trova presso Boston Museum of Fine Artsgrazie alla donazione di Alexander Cochrane del 1919. Un’altra versione dell’opera dipinta con un’altra atmosfera si trova presso il Legion of Honor Museum di San Francisco in California. L’opera fu donata dal collezionista Osgood Hooker. Un’altra è conservata poi presso una collezione privata. Recentemente l’opera è stata messa in vendita dalla prestigiosa casa d’aste Sotheby’s con base d’asta tra 26,526,037 e 39,789,056 di Euro.
Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet di San Francisco
Claude Monet, Il Canal Grande di Venezia, 1908, olio su tela, dimensioni 73.2 x 89.7 cm, San Francisco, Legion of Honor Museum
Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet, collezione privata
La storia dell’opera Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet
Claude Monet fu invitato a Venezia nell’autunno del 1908 da Mary Young Hunter. La donna era amica della seconda moglie dell’artista Alice. La prima moglie infatti era morta di tubercolosi nel 1879 all’età di 32 anni. La giovane
facoltosa americana aveva affittato Palazzo Barbaro a San Vidal. L’artista aveva già 68 anni e inizialmente non era d’accordo ad affrontare questo viaggio. Decise però in seguito di partire e con la moglie e giunse a Venezia il 1 ottobre 1908. La tela che raffigura Santa Maria della Salute vista dal Canal Grande fu probabilmente dipinta a bordo di una barca. L’opera è firmata in basso a destra con il nome Claude Monet e la data 1908.
Monet con la seconda moglie
alice a Venezia nel 1908
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile dell’opera Il Canal Grande di Venezia di Claude Monet
Claude Monet fu un maestro impressionista. I suoi dipinti rappresentano veloci e immediate impressioni del paesaggio. L’artista utilizzava infatti pennellate di colore materico che creano una trama sulla superficie dipinta. I singoli tratti accostati e sovrapposti costruiscono così una superficie vibrante e confondono i contorni delle forme. Inoltre Monet era solito realizzare più versioni della stessa scena con il mutare delle condizioni atmosferiche. Altre serie famose sono quelle delle Ninfee, dei Pioppi, dei Covonie della cattedrale di Rouen.
La tecnica
Il dipinto intitolato Il Grand Canal di Venezia di Monet fu dipinto con colori ad olio su una tela di 73.7 x 92.4 cm. L’artista dipinse l’opera en plein-air.
Il colore e l’illuminazione
Nel dipinto prevalgono colori freddi infatti sull’acqua sono presenti riflessi di colore blu, azzurro e verde. Nel cielo si può vedere dell’azzurro e dell’indaco. Invece nell’ombra degli edifici si nota del blu e del viola. Le parti illuminate poi sono sottolineate da giallo e rosso sui palazzi, arancione sulle briccole, giallo, arancio e rosa nei riflessi sull’acqua. La veduta è immersa nel sole che si riflette sui palazzi a destra. La luce illumina anche le briccole in secondo piano mentre la briccola in primo piano è controluce e proietta la sua ombra sull’acqua.
Lo spazio
Il dipinto raffigura uno spazio aperto limitato a un gruppo di edifici di Venezia. Il primo piano è occupato dall’acqua della laguna e, a sinistra, dalla briccola più alta. In secondo piano si vedono poi altre briccole. Sul terzo piano invece ci sono le gondole attraccate. Infine sullo sfondo è presente una veduta di alcuni edifici di Venezia. La profondità è evidente a destra dove le briccole si susseguono verso lo sfondo diminuendo la loro dimensione. Inoltre la prospettiva di sovrapposizione e di grandezza aiutano a costruire lo spazio.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto è rettangolare con inquadratura orizzontale che valorizza l’estensione del canale. A destra la veduta di Santa Maria della Salute occupa uno spazio quasi quadrato. A sinistra invece la zona delle briccole che corrono in profondità è scandita dalla loro distanza ritmica.
Approfondimento tematico di attualità.
Per non dimenticare il B U L L I S M O
Il 7 febbraio 2020 si è celebrata la “Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo”. Ecco un approfondimento su opere d’arte che trattano l’argomento ARTE E BULLISMO.
A R T E E B U L L I S M O
• Bullying di Matt Mahurin. Una immagine utile per affrontare il problema del bullismo in classe
Una interessante interpretazione sul fenomeno del bullismo è offerta dall'illustrazione intitolala Bullying di Matt Mahurin. Elisa Configliacco Bausano, ci offre una lettura approfondita e professionale del fenomeno, utilizzando l'opera dell'artista statunitense come spunto per alcune riflessioni. Dopo aver dato sfogo alla riflessione, cerca di dare sfogo alla tua creatività e realizza anche tu un’opera, un manifesto che possa denunciare il BULLISMO! Se sei bullo/a non sei forte, sei debole! Se sei bullizzato/a non sei debole, sei forte e puoi uscire dalla paura e diventare esempio per tutte le persone che restano dentro la paura del BULLISMO! Forza e coraggio! Inizia dall'opera che potrai portare a scuola e far vedere a tutti! E sai perché? Perché secondo noi l'arte è il miglior modo di trasmettere le emozioni!
L'arte è miglior modo per trasmettere il sapere in maniera intuitiva e coinvolgente! Un sapere che passa attraverso le emozioni, gli occhi, le parole, le mani che creano. Allora? Cosa aspetti? Comincia anche tu a condividere la tua esperienza creativa con noi prof.!
Analizzare attentamente un’opera o un’immagine è un gesto rivoluzionario, perché si offre come un atto di consapevolezza e ci da la possibilità di decidere il nostro futuro. BUON LAVORO A TUTTI!
A PRESTO E GRAZIE!!
Prof.ssa Roberta Baruzzi e prof.ssa Gloria Talarico 🕯🕯💡💡📚📚💻💻