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Mensile di prodotti, tecniche, applicazioni, trattamento e normative dell’aria compressa MAGGIO 2013 AriaCompressa Iquadernidell’ Dossier Autoriparazione Applicazioni Pneumatici sì ma ricostruiti Aziende Utensileria doc per l’automotive Prodotti L’aria che serve per ogni officina Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. - d.l. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) Art.1 Comma 1 - dcb Milano EMME.CI. sas - Anno XVIII - n. 5 Maggio 2013 - Euro 4,50

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Mensile di prodotti, tecniche, applicazioni, trattamento e normative dell’aria compressa

M A G G I O 2 0 1 3

AriaCompressaI quaderni dell’

DossierAutoriparazione

ApplicazioniPneumatici sìma ricostruiti

AziendeUtensileria doc

per l’automotive

ProdottiL’aria che serve

per ogni officina

Poste Italiane SpASped. Abb. Post. - d.l. 353/2003(Conv. in L. 27/02/2004 n°46)Art.1 Comma 1 - dcb Milano

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EditorialeeditorialeInnovazione di sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7

PRIMO PIANO

Sotto il segno dell’aftermarket . . . . . . . . . . . . . . . . .8APPLICAZIONI

Pneumatici sì, ma ricostruiti . . . . . . . . . . . . . . . . . .10PRODOTTI

Medaglia d’oro nell’avvitamento . . . . . . . . . . . . . .12FLASH PRODOTTI

Per auto da corsa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14L’aria che serve per ogni officina . . . . . . . . . . . . . . .15AZIENDE

Utensileria doc anche per l’automotive . . . . . . . .16

ProdottiMiscela inerte per il taglio laser . . . . . . . . . . . . . . . . . .18Ora disponibile la new generation a vite . . . . . . . . . .22

StrumentazioneLo strumento non sbaglia mai . . . . . . . . . . . . . . . . . . .20

AziendeSe il compressore fa rima con ambiente . . . . . . . . . .24Componenti: per il cliente servizio à la carte . . . . . .26Aria compressa formato glocal . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34

Energy SavingMisuratori di flusso per risparmiare energia . . . . . .29

ApplicazioniImpianti evoluti a misura di food . . . . . . . . . . . . . . . . .32

Ricerca & InnovazionePer delineare strategie vincenti . . . . . . . . . . . . . . . . . .36

AssociazioniAnimac: attrezzature a pressione, quali sanzioni . . . .38

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IMMAGINE DI COPERTINA: Photogallery Autopromotec

Dossier Autoriparazione

Repertorio

BluService

Sommario HomepageAnno XVIII - n. 5

Maggio 2013

Mensile fondato nel 1995 da Lorenzo Cetti SerbelloniDirettore ResponsabileBenigno Melzi d’ErilCaporedattoreLeo RivaniImpaginazioneNicoletta SalaDirezione, Redazione, Pubblicità e AbbonamentiEmme.Ci. SasVia Motta 30 - 20069 Vaprio d’Adda (MI)Tel. 0290988202 - Fax 0290965779conto corrente postale 43178201http: //www.ariacompressa.ite-mail: [email protected] mensileRegistrazione del Tribunale di Como n. 34/95Registro Nazionale della Stampa n. 8976Sped. Abb. Post. - d.l. 353/2003(Conv. in L. 27/02/2004 n°46)Art.1 Comma 1 - dcb Milano

AbbonamentiOrdinario (9 numeri): Euro 40,00Per l’estero: Euro 80,00

Tariffe pubblicitariePagina a colori Euro 1.100,001/2 pagina a colori Euro 650,00

Repertorio merceologico: la rubrica è strutturata in macrocatego-rie nelle quali sono inseriti i prodotti e i produttori presenti sulmercato dell’aria compressa. La tariffa annuale per l’inserimento èfissata in Euro 400,00Aggiunta del link al Vostro nominativo,presente nel sito www.ariacompressa.it Euro 200,00

Blu Service: guida ai centri tecnici e manutenzione impianti diaria compressa. La tariffa annuale per l’inserimentoè fissata in Euro 320,00Aggiunta del link al Vostro nominativo,presente nel sito www.ariacompressa.it Euro 200,00

Nota dell’Editore: l’Editore non assume responsabilità per opinioniespresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari. La riproduzionetotale o parziale degli articoli e illustrazioni pubblicati è consentita pre-via autorizzazione scritta della Direzione del periodico.

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Benigno Melzi d’Eril

Innovazionedi sistema

Editoriale

Il ComVac all'Hannovermesse è oramai passato, con lasua rassegna mondiale del settore aria compressa e vuoto. Gli italiani, come sempre, hanno fatto la loro

parte. Importante, anche questa volta. Ora, ci apprestiamoa visitare Autopromotec, a Bologna, dove il mondodell'officina trova il meglio di quanto offre il mercato. Ma, in questi tempi di grandi difficoltà economiche, cosacerca il visitatore italiano alle fiere? Certamente, qualcunocerca il top della tecnologia, sempre in evoluzione; ma cosacerca il visitatore comune, quello che si sforza di trasformarela propria azienda in modo da poter reggere alla durarecessione in cui siamo immersi, nella speranza diun “nuovo mondo” che dovrebbe nascere sulle macerie di una crescita esagerata e, a volte, fatta di sprechi senzacriteri? Oggi cerca di ottimizzare, prima di tutto, l'esistente;poi, grazie all'innovazione, qualcosa che possa permetterglidi ridurre i propri costi - in particolare quelli energetici - ei tempi di lavorazione. E, per raggiungere tali obiettivi, si vaalla ricerca di una innovazione integrale: dai materialiin uso alla gestione integrata, alla efficienza operativa. Oggi, chi sta peggio? Chi ha vissuto alla giornata, chi halucrato da una società in crescita ma spendacciona, chi nonha mai pensato che le risorse dovessero essere investiteanche in progetti a medio e lungo termine. Oggi, si devepensare a una società diversa, dove l'attenzione alparticolare diventi dominante e dove il sacrificio non debbaservire a mantenere gli standard del passato. Si devepensare a una innovazione di sistema, che proponga nuoviobiettivi, raggiungibili nel rispetto della persona,dell'ambiente e dove nulla debba essere sprecato. La parola“consumo”, insomma, va sostituita con “utilizzo”.Venendo al nostro settore, la lotta allo spreco dell'ariacompressa e la riduzione dell'energia necessaria a produrladevono diventare il nostro obiettivo e l'auditing al nostroimpianto, riguardo a tale aspetto, dovrebbe essere il nostroprimo investimento.

7maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

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9maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

AUTOPROMOTEC 2013: A BOLOGNA DAL 22 AL 26 MAGGIO PROSSIMI

Sotto il segnodell’AFTERMARKETTra i vari appuntamenti di approfondimento, al convegno Iaam13,giunto alla quarta edizione, una anticipazione delle tendenze e deglisviluppi del settore aftermarket in Europa e in alcuni Paesi strategici,quali quelli del Bric, vale a dire Brasile, Russia, India e Cina, offrendol’opportunità, ad aziende e professionisti che operano nel settoredel post vendita auto, di trovare nuovi canali internazionaliper le attività di vendita e marketing.

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EDossier PRIMO PIANO

un’ampia area all’interno del padiglione 30, duesale ospiteranno alcuni importanti momenti discambio. Ad aprire la serie di incontri, il consuetoappuntamento con il convegno inaugurale del 22maggio, che offrirà una panoramica aggiornatadel settore della riparazione auto in Italia, con lapartecipazione di Anfia (Associazione nazionalefra industrie automobilistiche) e Unrae (Unionenazionale rappresentanti autoveicoli esteri), oltrealle principali realtà aziendali e personaggi delmondo economico. Confermando la natura internazionale di Auto-promotec, la prima giornata vedrà, al mattino,una conferenza stampa dedicata ai media inter-nazionali e, nel pomeriggio, un convegno relativoalle opportunità per le aziende in mercati qualila Turchia e gli Stati Uniti, con relatori dei duePaesi provenienti dalle principali associazioni.Non mancheranno due appuntamenti ormai fis-si: i premi Gipa, con la consegna di riconoscimen-ti a persone e aziende particolarmente distintesinel post-vendita; International Automotive After-market Meeting (Iaam13, già Eaas), con la parte-cipazione di esperti e operatori internazionali delsettore.

L’intera giornata dedicata allo Iaam13 (23 mag-gio) sarà caratterizzata da due momenti distintie complementari: la mattina, interventi specializ-zati nell’aftermarket che presenteranno le ten-denze future del mercato della manutenzione eriparazione dell’auto in Europa come nei Paesievidenziati; nel pomeriggio, una serie di incontritra esperti e partecipanti per approfondire, inmodo personalizzato, le opportunità offerte daimercati internazionali.

PRIMO PIANO Dossier Gli altri workshop in programma toccherannotutti i temi attuali del postvendita grazie allapresenza di relatori del mondo accademico e del-l’industria, con a tema argomenti quali la mobili-tà, il mondo delle flotte e delle concessionarieauto, così come i nuovi media e le opportunità dibusiness da essi offerti. Con in più incontri sullenuove normative che regolamenteranno il setto-re nei prossimi anni.Infine, a supporto dell’iniziativa AutopromotecIndustrial Vehicles Service - percorso dedicato almondo dell’assistenza e della riparazione truck -,sarà organizzato un importante convegno sulmondo del trasporto su gomma.

Aftermarket meetingLa “cinque giorni” bolognese ospiterà, come det-to, il convegno Iaam13, giunto alla quarta edizio-ne, dopo le tre precedenti conosciuto come Eaas(European Automotive Aftermarket Symposium).Il focus dell’evento consisterà nel fornire adaziende e professionisti - oltre 300 i partecipantiattesi da tutto il mondo - che operano nel setto-re del post vendita auto una anticipazione delletendenze e degli sviluppi del settore aftermarketin Europa e in alcuni Paesi strategici, quali quellidel Bric (Brasile, Russia, India e Cina), offrendol’opportunità di trovare nuovi canali internazio-nali per le attività di vendita e marketing.In Europa, il circolante più recente necessita diinterventi di manutenzione e di riparazione sem-pre meno frequenti e i consumatori, oggi ancoradi più con l’attuale crisi, sono alla ricerca di solu-zioni a costo contenuto. I professionisti sono co-stretti ad adattare l’offerta alla contingenza dimercato e si organizzano per offrire nuovi servizialla clientela più efficienti, meno onerosi e utiliz-zando con crescente frequenza il mezzo internet.In attesa di un futuro migliore per l’Europa, i Pae-si del Bric offrono interessanti opportunità: dagrandi produttori di automobili quali sono diven-tati, nel prossimo decennio dovranno rispondere,infatti, ai bisogni in crescita delle loro strutture diaftermarket, creando così nuove reti di distribu-zione per i ricambi. L’expertise europea e l’elevatovalore tecnologico dei suoi prodotti rappresente-ranno, quindi, un elevato valore aggiunto persoddisfarne le nuove necessità.

Impianti, attrezzature e materiali per autoffici-ne, carrozzerie, elettrauto, gommisti, autocon-

cessionari, stazioni di servizio, autolavaggi, centrispecializzati per l'assistenza riparativa ai mezzidi trasporto; Attrezzature, materiali e prodottiper la vendita, l'assistenza e la riparazione dipneumatici; Macchinari, attrezzature, stampi emateriali per la ricostruzione di pneumatici;Macchinari e attrezzature per la revisione degliautoveicoli; Ricambi, componenti; Car service.Questa l’ampia gamma di settori merceologici inmostra ad Autopromotec 2013, 25ma Biennaleinternazionale delle attrezzature e dell'aftermar-ket automobilistico in scena al Quartiere fieristi-co di Bologna dal 22 al 26 maggio prossimi.Quanto ai contenuti di approfondimento, ancorapiù centrali le tematiche legate all’aftermarketautomobilistico.

AutopromotecEDU Forte dell’esperienza acquisita nella prima edi-zione del 2011 e dell’interesse scaturito tra gli ad-detti ai lavori, AutopromotecEDU si presenta,quest’anno, con un ventaglio di convegni che ab-braccia l’intero mondo del post vendita auto. In

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 20138

Cura dell’auto:quasi 27 mld nel 2012

Nel 2012, per manutenzioni e riparazionidelle loro autovetture, gli italiani hanno

speso 26.919 milioni di euro. Il dato è stato dif-fuso dall’Osservatorio Autopromotec che sot-tolinea che la cifra è di assoluto rilievo e, perla prima volta nella storia della motorizzazionedel nostro Paese, supera la spesa sostenuta perl’acquisto di nuove autovetture. Per que-st’ultima voce, infatti, la spesa ha toccato,sempre nel 2012, 26.515 milioni di euro. No-nostante il sorpasso, la spesa per l’assistenzaalle autovetture nel 2012 è, però, calata. Ri-spetto al 2011 vi è, infatti, una contrazionedel 10,5%: un effetto della crisi economicache ha investito il Paese e che sta determi-nando riduzioni anche di spese assoluta-mente necessarie, come quelle per la manu-tenzione e le riparazioni delle autovetture.Il dato 2012 è, comunque, sorprendente, per-ché la frenata delle vendite di auto nuove,dovuta al rallentamento nella sostituzionedel parco circolante in atto negli ultimi anni,avrebbe dovuto avere un effetto di segnocontrario. Il mantenere in esercizio auto ormaimature per la sostituzione, o addirittura perla rottamazione, comporterebbe, infatti, unmaggior ricorso alla manutenzione. Nellaprima fase della crisi che stiamo vivendo que-sto effetto si è verificato, ma, con l’aggravar-si e il perdurare della crisi, gli automobilisti sisono visti costretti a rinunciare sempre piùspesso anche ai servizi di officina. E se questatendenza negativa dovesse continuare, leconseguenze per la sicurezza della circola-zione potrebbero essere molto serie.

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201310

UNA EMBLEMATICA CASE HISTORY ALL’INSEGNA DELL’ECO-FRIENDLY

Pneumatici sìma RICOSTRUITIRicostruire lo pneumatico è possibile, perché la sua struttura hauna vita utile molto più lunga di quella del battistrada: attraversoun processo di vulcanizzazione, le parti vecchie e nuove si fondono,dando vita a una gomma ricostruita, dove il battistrada usuratoè sostituito con materiale nuovo, dalle caratteristiche strutturalipari all’originale. Questo fa Lerma Gomme di Silvano d’Orba (AL),che per la pneumatica riconferma la scelta di Mattei.

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11maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

rio delle province di Alessandria e Genova.Nell’ultimo decennio, poi, si è specializzata nel-la produzione di gomme per il fuoristrada.Gli utenti finali possono anche ordinare legomme direttamente dal sito web dell’azienda.“Un canale di vendita sempre più frequentato -spiega Claudio Arecco, socio fondatore, ancoraoggi alla guida di Lerma Gomme -. Il numero diclienti che comprano on-line è in crescita e, daqualche tempo, abbiamo iniziato a ricevere or-dini anche dall’estero”.

Mercato in crescitaRicostruire uno pneumatico è possibile attraver-so un processo di vulcanizzazione, le parti vec-chie e nuove si fondono, dando vita a una gom-ma ricostruita, dove il battistrada usurato vienesostituito con materiale nuovo, che ha caratteri-stiche strutturali pari all’originale.Il processo di ricostruzione è regolato da normetecniche specifiche (Regolamento Ece Onu 108per le vetture e Regolamento Ece Onu 109 per iveicoli commerciali) e prevede un’attenta sele-zione e la verifica di alcuni parametri fondamen-tali per la qualità del prodotto finale, quali i con-

ra. A questo punto, lo pneumatico è pronto peressere vulcanizzato in una pressa ad alta tem-peratura, in modo tale che il battistrada diventiun tutto unico con la copertura, dove vienestampato con la geometria del disegno stabili-to. Il prodotto finito viene nuovamente control-lato per appurare la perfetta riuscita della rico-struzione.

Lungo sodalizio “La fase di stampaggio delle gomme è un mo-mento particolarmente importante nel processodi ricostruzione degli pneumatici - spiega Clau-dio Arecco -. Perché tutto funzioni al meglio, èfondamentale avere una fornitura di aria com-pressa di qualità. Abbiamo, inoltre, necessità dimacchine solide, in grado di affrontare le molteore di lavoro che il nostro processo richiede”.A partire da queste esigenze, Lerma Gomme direcente ha scelto di confermareMattei quale suo partner per lafornitura di aria compressa:“Abbiamo già in azienda da pa-recchi anni un compressoreMattei - dice Claudio Arecco -. Eproprio perché molto soddisfat-ti delle sue prestazioni, quando,per l’aumentare della mole dilavoro, abbiamo dovuto pianifi-care l’acquisto di una nuovamacchina, la scelta è ricadutasul nuovo Erc 22 HH Mattei, uncompressore robusto e affidabi-le, studiato per lavorare in con-tinuo e dimensionato sulle no-stre necessità”.“Ho una lunga esperienza nelsettore - conclude ClaudioArecco - e ho scelto personal-mente questa macchina perchéè molto resistente e richiedeuna bassissima manutenzione.Direi che queste sono macchi-ne nate per lavorare: più lavora-no, meno si rompono. Posso dir-mi soddisfatto anche del servizio di assistenzafornito da Mattei, che comunque, come dicevo,abbiamo utilizzato poco. Fortunatamente!”.

APPLICAZIONI Dossier trolli relativi alla centratura e all’equilibratura.I vantaggi del riciclo sono, prima di tutto, di or-dine ambientale, ma si traducono anche in unottimo rapporto qualità/prezzo per il prodottofinito. Per comprendere i benefici per l’ambien-te, basta citare alcuni numeri: in Europa ognianno il cambio di pneumatici comporta la pro-duzione di 140 milioni di ruote l'anno; per rea-lizzare ciascuno pneumatico, vengono consu-mati tra i 20 e i 28 litri di greggio, che si riduco-no a 5,5 litri nel caso di pneumatici ricostruiti.La ricostruzione permette di preservare, com-plessivamente, l'80% dello pneumatico: in con-fronto alla produzione di uno pneumatico nuo-vo, attraverso questo procedimento di riciclo sirisparmia il 70% di energia. A questo va aggiun-to, inoltre, il risparmio relativo ai materiali dicui sono composti il tallone, la carcassa e l'astadi tensione in acciaio. Dal 2002, è stato introdotto nel nostro Paesel’obbligo per la Pubblica amministrazione di de-stinare almeno il 20% degli acquisti di pneuma-tici di ricambio ai ricostruiti. Ogni anno, gli ita-liani che scelgono il ricostruito risparmiano ol-tre 26 milioni di euro, che corrispondono a unrisparmio di 180 milioni di litri di petrolio e51.400 tonnellate di altre materie prime, comegomma naturale e sintetica, fibre tessili, nerofumo, acciaio e rame.

Ricostruzione in 6 fasi“Ogni nostro pneumatico - spiega Claudio Arec-co - viene ricostruito con una mescola altamen-te performante e, grazie alle nostre metodolo-gie di lavoro e all’esperienza maturata in oltre25 anni, possiamo offrire sui nostri prodotti ri-costruiti una garanzia pari a quella degli pneu-matici nuovi”. Il processo di ricostruzione si articola in sei fasiprincipali. Inizialmente, viene effettuato un con-trollo accurato della carcassa, per stabilire se èidonea alla ricopertura; quindi, ciascuna carcassaidonea viene sottoposta a raspatura, per privarladella gomma residua sul battistrada, e poi agommatura, operazione che consiste nell’ag-giungere alla carcassa il nuovo battistrada. Il passo successivo consiste nel bilanciare lagomma per ottenere una perfetta equilibratu-

Fondata nel 1986, Lerma Gomme è un’azien-da specializzata nel riciclo di pneumatici: un

settore oggetto di crescente interesse, alla lucedi una crescente attenzione all’ambiente e, inparticolare, a una gestione sostenibile dei rifiu-ti. Gli pneumatici usati richiedono circa 100 an-ni prima di deteriorarsi quando interrati in di-scarica, e la loro ricostruzione permette, di fat-to, di raddoppiarne la vita (e, addirittura, di tri-

plicarla per le gomme deiveicoli industriali), rallen-tando così il flusso di smalti-mento di tali prodotti.Negli anni, Lerma Gommeha incrementato stabilmen-te le proprie vendite, fino adaffermarsi come uno deimaggiori r icostruttori digomme dell’Italia nord-occi-dentale. Oggi, è una realtàco n s e d i c i d i p e n d e nt i equattro sedi: accanto allo

stabilimento produttivo di Silvano d’Orba, inprovincia di Alessandria, l’azienda opera con trepunti di assistenza diretta ai clienti, sul territo-

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201312

UNA EVOLUTA TECNICA DI SERRAGGIO PER CORRERE IN FORMULA UNO

Medaglia d’oronell’AVVITAMENTOAvvitatori a coppia controllata professionali, per otteneremassime efficienze e precisione nei processi di avvitamento.Sono i nuovi Nutrunner Serie DP della DinoPaoli Srl, che uniscono le caratteristichedi velocità del motore pneumatico(non a impatto) alla potenza del gruppodi riduzione epicicloidale.

Dossier PRODOTTI

13maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

PRODOTTI Dossier meccanica, si ottengono un'ottima maneggevolezzae un livello di vibrazioni che soddisfa la normativaeuropea 2002/44/EC sulla sindrome Havs (Sindromevibrazione mano braccio).

I “plus” in sintesiSintetizzando, queste le caratteristiche essenziali diNutrunner DP:- adatto per un uso prolungato in attività di assem-

blaggio, manutenzione e produzione, è raccoman-dato per lo smontaggio ruote di veicoli commercia-li, camion, autobus, mezzi pesanti e nei montaggiindustriali (smontaggio e rimontaggio di flange,impianti eolici);

- dotato di cambio a 2 velocità per ottimizzare il rap-porto velocità-coppia;

- innovativa tecnologia esente da vibrazioni che pro-tegge la muscolatura e le cartilagini dell’operatore,proteggendolo efficacemente dalla sindromeHavs (Sindrome mano braccio) e rispondendo alledirettive europee sulla sicurezza:

- massima coppia fornita sia in avvitamento che inallentamento.

Il mondo della meccanica si sta da tempo spostan-do verso processi di montaggio e tecniche di as-

semblaggio sempre più sofisticate e attente ai detta-gli. L’ottimizzazione delle dimensioni e la ricerca perla riduzione dei costi hanno portato a un maggioresfruttamento delle giunzioni bullonate, con conse-guente maggiore attenzione ai valori di coppia forni-ti. Per rispondere a queste esigenze e, nel contempo,facilitare il lavoro e aumentare la sicurezza per glioperatori, Dino Paoli ha sviluppato i nuovi NutrunnerSerie DP. Le unità dinamometriche pneumatiche Di-

Azienda sprintAzienda leader in Italia nella produzione di avvitatori pneumatici a impulso e accessori,Dino Paoli Srl è stata fondata a Reggio Emilia nel 1968 e si è affermata nel settoredell’automotive, autoriparazioni, in vari campi dell’industria e nel Motorsport.

Referenze al topFornisce tutti i team che partecipano ai campionati di F.1, GP2, Dtm, World Series byRenault, Irl, F. Nippon, V8-Supercar, Indy Light e la quasi totalità delle scuderie dellespecialità Endurance, GT, F.3000, Grand'AM e Alms. L’azienda realizza il 30% del fat-turato in Italia e il restante 70% all’estero: Europa, Stati Uniti, Russia, Giappone e Au-stralia. Il 2011 ha segnato due importanti traguardi: l’ingresso nel campionato del-la Stock Car brasiliana con l’avvitatore DP 2000 S e nella Formula Nascar con l’avvi-tatore Red Devil. L’azienda emiliana si contraddistingue anche per lo sviluppo di prodotti specifici nelcampo della meccatronica.

Coppia invidiabileIl raggiungimento della coppia di serraggio desidera-ta avviene tramite un processo di bilanciamento dipressione: Nutrunner terminerà il processo di avvita-mento (stallo) quando la pressione in ingresso egua-glierà la coppia fornita. La relazione tra pressione ecoppia è indicata da una apposita tabella a corredodi ogni Nutrunner. La re-golazione di coppia è ef-fettuata tramite un appo-sito gruppo regolatore dipressione fornito a corre-do. Su richiesta, è possibilefornire anche il certificatodi taratura Dkd/Accredia.Per un corretto uso del Nu-trunner, sono disponibilibracci di reazione di diver-se forme e dimensioni. Perbracci di reazione speciali, basta contattare il serviziotecnico Dino Paoli.Per la realizzazione di bracci personalizzati sono, poi,disponibili anelli in acciaio a saldare.

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no Paoli Serie DP sono avvitatori a coppia controllataprofessionali, concepiti per ottenere massime effi-cienza e precisione nei processi di avvitamento.

Velocità e potenzaNutrunner DP unisce le caratteristiche di velocità delmotore pneumatico volumetrico (non a impatto) al-la potenza del gruppo di riduzione epicicloidale, con-sentendo di raggiungere valori di serraggio elevatis-simi, con una precisione sulla coppia fornita del 5%. Ilbraccio di reazione di cui sono dotati i Nutrunner Di-no Paoli effettua lo scarico della controcoppia di ser-raggio: caratteristica, questa, che elimina ogni sforzoper l’operatore, il quale non deve sostenere la forza diserraggio, e permette di avere un punto di reazionefisso per un controllo accurato della coppia. L’ulterio-re e fondamentale caratteristica che deriva dal con-cetto di braccio di reazione è l’assenza del meccani-smo di massa battente, con la conseguente drasticariduzione della rumorosità e delle vibrazioni. A differenza dei tradizionali avvitatori a massa bat-tente, i Nutrunner Dino Paoli soddisfano i requisitidella normativa europea riguardanti la sicurezza sullavoro e possono essere utilizzati senza interruzione.Grazie al disaccoppiamento tra impugnatura e unità

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15maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201314

Flash

Azienda leader nel campo del-l'alta pressione, Aerotecnica

Coltri di San Martino della Batta-glia (BS) è nota nel mondo per livel-li di assoluta eccellenza e per il rap-porto qualità/prezzo di tutto ri-guardo, ottenuto attraverso anni diesperienza.

Gruppo pompanteOgni gruppo pompante è progetta-to, prodotto e assemblato nelleproprie officine: l'azienda si avvaledi apparecchiature all'avanguardia,quali robot e torni gestiti elettroni-camente. Un ruolo fondamentale èsvolto dalla metrologia dimensio-nale, che consente di rilevare le ca-ratteristiche geometriche dei pezzie di prevederne il comportamentodurante l'utilizzo come componen-ti di insiemi più complessi. L 'apparecchio più piccolo dellagamma alta pressione per il carica-mento bombole, il modello base, èrappresentato da MCH 6, un com-pressore a quattro stadi, a quattrocilindri, con una portata di circa100 litri al minuto. Per quanto ri-guarda la pressione, per la quale èsufficiente variare il settaggio dellevalvole di sicurezza, essa può esse-re regolata a 200/300 bar con unmassimo di 330 bar. Il gruppo è di-sponibile, sia nella versione a ben-zina sia elettrica, con motore mo-nofase e trifase.

Bombole ai box...Oltre al classico uso nel campo del-la subacquea per il caricamentobombole, MCH 6 si caratterizza an-

AEROTECNICA COLTRI

Per autoda corsa

prodotti

che per un altro impiego particola-re nel campo delle auto da corsa.Questo gruppo di compressioneper alta pressione ha il compito diricaricare le bombole che vengonostoccate nei box o sui camion deiteam.L'uso principale dell'aria compres-sa, in tale “mondo”, è quello di ali-mentare le pistole per l'avvitamen-to e lo svitamento del bullone cen-trale di fissaggio delle ruote, unbullone unico per rendere più rapi-da l'operazione. Proprio l'unicità

del bullone, in luogo dei quattro ocinque tradizionali, impone che ilserraggio avvenga con una coppiamolto elevata e, quindi, l'utensileavvitatore deve lavorare a unapressione di circa 25/30 bar, pres-sione non ottenibile con i comunicompressori d'aria cosiddetti a bas-sa pressione; allo scopo, vengonousati dei pacchi bombola dotati dir i d u t t o r i d i p re s s i o n e c h e d a i200/300 bar portano l 'aria allapressione voluta.

Per ricaricare queste bombole, siusano compressori per alta pres-sione. Se il box non ha corrente suf-ficiente disponibile - e il team nonvuole dotarsi di macchine di mag-giori dimensioni -, MCH 6 è l'appa-recchio base adatto all'impiego, dimassime affidabilità, efficienza edeconomicità.

...per vari impieghiMa c’è dell’altro a livello d'impiego:nei rally, l'aria compressa serve an-che per riempire dei cuscini gonfia-bili in tessuto gommato duro chevanno a sostituire il cricco tradizio-nale oleodinamico e che si riempio-no in qualche secondo. Nella Formula Uno, l'aria compres-sa viene usata, oltre che per l'avvi-tamento e svitamento del bullonedi fissaggio delle ruote, anche perl'avviamento dei motori, dato chela vettura non porta a bordo il mo-torino d'avviamento e la batteria.La macchina ha posteriormenteuna presa di forza che viene attiva-ta da un utensile pneumatico digrosse dimensioni, dotato di unmotore alimentato con aria com-pressa ad alta pressione, ovvero20/25 bar. Per concludere, questo è “l'entry le-vel” dei compressori caricabombolecon la portata di 100 litri minuto; pernecessità d'aria compressa maggiori,esistono, poi, mo-delli di dimensionisempre maggiori,fino all’MCH 36 ingrado di erogare600 litri minuto.

Scarico condensa

Flash

Sin dal 1959, suo anno di nascita,Parise Compressori, con i suoi due

stabilimenti di produzione, si è sem-pre distinta, per impegno e professio-nalità, nel settore dell’aria compressa.Segreto? Correre con l’innovazione ela qualità del made in Italy. In uno scenario caratterizzato dalla cri-si e da una forte competitività di prez-zi, originata nei Paesi emergenti, PariseCompressori ha scelto il suo modello disviluppo basato su qualità delle mate-rie prime, innovazione, sviluppo delletecnologie e professionalità dei collabo-ratori, per realizzare prodotti semplici,affidabili e competitivi. Una qualità deiprodotti non frutto di slogan promozio-nali, ma garantita da rigorosi test.

Per vari impieghi...L'azienda è dotata di un centro collau-di, progettato per rilevare tutti i para-metri funzionali, di un software avan-zato, dedicato all’analisi dei dati rileva-ti in fase di collaudo, di strumentazioniper la rilevazione del rumore in ognicondizione di funzionamento e di testreport per ogni singolo compressore.L'aria compressa utilizzata nell'autori-parazione ha molteplici caratteristi-che per altrettante applicazioni, chevanno dall'aria essiccata e priva di oliodella verniciatura in carrozzeria a quel-la necessaria per il gonfiaggio dellegomme per i gommisti, all'alimenta-zione degli utensili pneumatici comecacciaviti, smerigliatrici e altro ancora.

...e varie utenzeParise è perfettamente in grado di for-nire il compressore d'aria più adattoper ogni singola applicazione e perogni dimensione richiesta dal settorein cui deve operare.Per officine di dimensione medio-pic-cola, dove il fattore prezzo è influente,Parise propone la serie di compressorisilenziati a pistoni SO-E con essiccatoremontati su serbatoio. Una centrale diaria compressa completa e sempliceda 2,2 a 5,5 kW e pressione fino a 10 bar.

PER RISPARMIARE ENERGIA

L’aria che serveper ogni officina

prodotti

Per una utenza più evoluta ed esigente,sensibile al risparmio energetico e didimensioni maggiori, la serie di com-pressori rotativi a vite, con inverter Phve Phk con potenze da 2,2 a 15 kW e

pressione fino a 13 bar rappresenta unfiore all'occhiello per questo specificosettore.

Meno energiaLa velocità variabile consente l’avvia-mento “morbido” del motore e, conse-guentemente, la corrente di avvia-mento è limitata al valore nominale,anziché le 6-8 volte normalmente ri-

chiesta dai compressori tradizionali,con conseguente contenimento delledimensioni dei cavi e con potenze dialimentazione inferiori. Inoltre, man-cando le punte di partenza e le conse-

guenti sfasature della rete elettrica, sieliminano i rischi di penalità da partedella società fornitrice. Anche la pres-sione rimane pressoché costante, eli-minando, così, cali dovuti ai regolatori.Un altro importante risparmio otteni-bile consiste nella eliminazione dellospreco d’aria dovuto alla continua de-pressurizzazione del serbatoio aria-olio per la messa a vuoto della mac-china nelle partenze e fermate.In sintesi, la portata del compressoresegue in tempo reale il consumo diaria compressa e questo fa sì che ilmotore elettrico assorba corrente elet-trica esclusivamente in funzione dellarichiesta reale di aria compressa, moti-vo di risparmio nelle officine dove va-riabile è l’utilizzo di aria compressa.

Top tecnologicoIl convertitore di frequenza utilizzatorappresenta il meglio della tecnologiaoggi disponibile.Tutta la strumentazione elettronica ècontenuta in un armadietto a tenutastagna, con grado di protezione IP55. Ilpannello di controllo assistant è dota-to di un display alfanumerico multilin-gue, per una programmazione piùsemplice del convertitore e delle variefunzioni di assistenza integrate cheguidano l’utente. Contiene un orolo-gio utilizzato per la cronologia guasti eper il controllo del convertitore. Un di-splay grafico di grandi dimensioni e lapresenza di pulsanti facilitano, poi, lanavigazione fra le opzioni e le infor-mazioni fornite dalla scheda.Per esigenze di volumi d'aria superio-ri, Parise Compressori è in grado difornire macchine a vite con potenzefino a 180 kW nelle versioni on-off econ inverter. A completamento delle forniture, so-no disponibili per il trattamento ariaessiccatori a ciclo frigorifero, serbatoiscaricatori di condensa, separatoriacqua olio e batterie di filtri per la ri-mozione di umidità e polveri fino a0,005 ppm.

SO-E

Phv

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201316 17maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

tuali impatti, vedi carrozzerie. Un prodotto vera-mente tecnico e quasi esclusivo.

Ultime novitàQuale “l'ultimo grido” in casa SIRA?“Si tratta dell'ultimo tassello evolutivo della seriedi avvitatori pneumo-idraulici, in sigla UAT, la cuilettera ‘A’ si riferisce al meccanismobrevettato di ‘Auto Relief ’; il meccani-smo che consente un adattamentodell’utensile alle diverse condizioni diavvitatura, dando le migliori risposte,in fatto di velocità, precisione - ai valoridi coppia pre-impostati in fase di tara-tura - e durata nel tempo. Motorepneumatico, ma con massa battenteidraulica, tutto a bordo utensile: in so-stanza, una camera con olio in pressio-ne che fornisce la forza per il serraggio.In breve, le differenze rispetto agli obsoleti avvita-tori a massa battente meccanica sono il controllodi coppia e la maggiore ergonomia in termini disensibile riduzione di rumore e vibrazioni. L’avvita-

tore pneumo-idraulico na-sce in casa Uryu 30 anni fa,seguito, poi, dai concorrenti.Oggi l'“Auto Relief“ dà unanuova leadership alla Casagiapponese per questo tipodi attrezzi, in particolare perprecisione, durata e veloci-tà; inoltre, è con queste ca-ratteristiche che tale stru-

mento rimane, per certe applicazioni, competitivocon quello elettronico”.

creato un suo marchio per il settore automotive,Air Martin, per distinguerlo dal prodotto indu-striale. Successivamente, in tale marchio sonoconfluiti anche gli utensili che, dal settore indu-striale, sono passati all'officina: prodotti giappo-nesi per professionisti e, per la linea Air Martin,taiwanesi, selezionati nel tempo, estremamentevalidi per tecnologia, durata; prodotti che soddi-sfano le esigenze dell’Mro - Maintenance RepairOperation degli autoveicoli, ma non solo. SIRA se-gue le esigenze del mkt segnalate sul campo dal-l'utilizzatore finale, fornendo al cliente il prodottoadatto all'impiego del singolo microsettore appli-cativo. Molto diverse le esigenze del gommista daquelle del meccanico motorista, come pure la gra-vosità dell'impiego”.

Solo prodotti per l’avvitatura?“Il prodotto SIRA per l'automotive non è soltantoper l'avvitatura, ma copre buona parte delle esi-genze dell'Mro. con prodotti Air Martin e di altribrand; smerigliatrici, levigatrici, trapani, avvitato-ri, cricchetti, ecc… completano l’offerta gli acces-sori di completamento, ovve-ro raccorderia, tubi per ariacompressa, pistole soffiatrici,gli stessi usati nel settore in-dustriale e, quindi, di grandequalità. Oltre alla versione inacciaio, esiste anche unagamma di raccordi in tecno-polimero per usi particolari,dove il peso ha una sua rile-vanza, come nella verniciatura, o dove il raccordopuò interferire col prodotto da trattare per even-

L’ultima “chicca” da SIRA

L’ultima “chicca” proposta da SIRA si chiama PTS della giap-ponese Kuken: un moltiplicatore di coppia con trasduttore e

arresto automatico. Il range di coppia va da un minimo di 140 Nma un massimo di 5.000 Nm. Il trasduttore bordo macchina ga-rantisce una precisione di serraggio pari a +/- 5%. L'attrezzo viene alla luce per una esigenza specifica del merca-to giapponese, che ha obbligato tutti i costruttori e manutentoridi autobus a certificare la coppia di serraggio di ogni singolo bul-lone delle ruote: un provvedimento che nasce dalla perdita di unaruota da parte di un autobus e dal numero rilevante di morti co-me conseguenza. Si tratta di un prodotto pneumatico con un tra-

sduttore di coppia bordo mac-china, alimentato con normalibatteria a stilo, come pure il di-splay multifunzionale elettronico.E' un prodotto di semplice utilizzo ad ar-resto automatico al raggiungimento dellacoppia pre-impostata. Fornisce la trasmissione dei dati di serraggio– tramite porta RS232 - per una eventuale necessità di traccia-bilità/certificazione: data, ora, coppia raggiunta, coppia target.Da quest'anno, per la trasmissione dati, oltre che via cavo, è pos-sibile con chiavetta USB e wireless. Dall’iniziale settore auto-motive, il prodotto è stato adottato in articolato ventaglio di al-tre applicazioni industriali.

PTS 800

PTS 800

UAT

Dossier AZIENDEAZIENDE Dossier

AUTO

RIPA

RAZI

ON

E

AUTO

RIPA

RAZI

ON

E

Benigno Melzi d’Eril

DA UN’AZIENDA DI DISTRIBUZIONE ATTIVA SUL MERCATO DAL 1972

Utensileria docanche per l’AUTOMOTIVEImportazione e distribuzione di una gamma completa di utensileriapneumatica, elettrica ed elettronica industriale: dai trapanialle smerigliatrici, agli avvitatori. Questo l’esordio di SIRA Spadi Buccinasco (MI) che ha visto, poi, la creazione di un marchio dedicatoal settore automotive, Air Martin, in cui sono confluiti, in seguito, anchegli utensili passati dal settore industriale all'officina: prodotti in lineacon le esigenze della Maintenance Repair Operation degli autoveicoli.

E’nel 1972 che nasce SIRA Spa di Buccinasco(MI), dedicandosi alla importazione e distri-

buzione, in esclusiva, sul mercato italiano dei pro-dotti Uryu, uno dei maggiori costruttori giappone-si di utensileria pneumatica industriale - che, dasempre, propone una gamma completa di utensi-li: dai trapani alle smerigliatrici, agli avvitatori - cuisi sono aggiunti, in seguito, altri marchi.

Dura battagliaCome nasce e si sviluppa la presenza Sira in questo settore?“L'automotive - ci dice Marco Scaglia, responsabiledi SIRA - è un prodotto/canale che nasce in Sira 20anni fa, quando progressivamente il prodotto in-dustriale per questo specifico mercato inizia a ca-ratterizzarsi per fasce alte di prezzo, con la conse-guenza che, in alcune aree geografiche, il mercatosi orienta verso prodotti provenienti dall’EstremoOriente, soprattutto Taiwan e Corea del Sud, sensi-bilmente meno cari”.

La vostra mossa?“A questo punto, SIRA cerca il prodotto adatto allenuove esigenze di prezzo a Taiwan. E Taiwan del-l'epoca poneva diversi interrogativi. Prima di tutto,

le multinazionali, acquistando grossi quantitativi,riuscivano a spuntare prezzi irraggiungibili perquantitativi più bassi, oltre a nessuna garanzia sullaqualità, prodotti copiati e tutti, all'apparenza, uguali.Scartando la competitività sul prezzo, si è optato perun prodotto di qualità medio-alta rispetto ai con-correnti. Ma era difficile poi far percepire la differen-za quando, all'apparenza, era uguale ad altri di mi-nore qualità, cosa rilevabile solo dopo l'uso”.

Insomma, una faticaccia...“In effetti, sono stati anni difficili, ma che ci hannoconsentito di acquisire nuovamente quelle posi-zioni nel Centro-Sud Italia che progressivamentestavamo per perdere. Ancora oggi la situazionenon è molto cambiata, salvo alcune complicazioniulteriori dovute all'entrata sul mercato di aziendeche, in precedenza, erano presenti prevalentemen-te con l’utensileria manuale, con una grande forzacontrattuale, nei confronti del rivenditore, legataai volumi di vendite con essa effettuate”.

Risposta vincente Possiamo entrare più nel merito?“Dall'inizio - interviene Sanjay Roy Borghi, Productmanager dell’azienda di Buccinasco – SIRA ha

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19maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

inerte progettata per il percorso ot-tico del laser composta da azoto eargon, senza la presenza di idrocar-buri, CO2, ossigeno e umidità. Unasoluzione frutto della collaborazio-ne dell’azienda con l’Università de-

Prodotti

Spesso, soprattutto in tempi dicrisi come quelli che stiamo vi-

vendo, sono gli investimenti in Ri-cerca & Sviluppo a risultare, comeogni giorno ci “predicano” da gior-nali e televisioni (magari da chi po-co, in tal senso, ha fatto e continua afare), un fattore determinante peruscire, come si dice, dal “tunnel” erestare, con prodotti nuovi e innova-tivi, su un mercato globalizzato adalto tasso di competitività. Ed èquanto ha fatto la Claind per quan-to riguarda il taglio laser.

Fino ad oggi...In genere, il taglio laser è assistitoda azoto, gas che ha la funzione dicontribuire a rimuovere, dal solco ditaglio, il materiale fuso e quella diimpedire l’ossidazione a caldo deibordi generati dal taglio stesso. L’as-sistenza con azoto è, fino ad ora,prevalente. Ma da Claind viene, oggi,una soluzione nuova: una miscela

gli Studi di Milano e con un impor-tante produttore internazionale diimpianti per il taglio laser.Questa miscela può essere autopro-dotta grazie ai generatori Laser Gui-de, disponibili in due modelli che sidifferenziano tra loro per la portatae il numero di macchine che posso-no servire. Installabili “chiavi in ma-no”, tali generatori producono la mi-scela a partire da aria compressa,sono silenziosi e non generano sca-richi né sottoprodotti nocivi. L’im-piantistica necessaria è ridotta alminimo, è concettualmente sempli-ce e richiede poca manutenzione.L’autoproduzione avviene con il pro-cesso Psa (Pressure Swing Absor-tion), in grado di fornire il gas allapurezza elevata richiesta, in modosemplice, veloce, pulito e con unrendimento energetico totale supe-riore a qualunque altro processo.

Processo PsaÈ utile, a questo punto, vedere ilprincipio di funzionamento del si-stema generalmente impiegato perla produzione di azoto. Questo si ba-sa sulla capacità di alcuni materiali(brevettati) di adsorbire l’ossigenofino alla loro saturazione e di lasciarfluire liberamente l’azoto. Prima del-la totale saturazione, si interrompeil flusso d’aria compressa e si scarical’ossigeno nell’atmosfera, ripristi-nando ciclicamente la capacità diadsorbimento. Con gli impianti Psa,si ottiene azoto a purezze fino al99,9995%, che consentono di ali-mentare non soltanto impianti la-ser, ma anche gas- cromatografi(strumenti di alta precisione utiliz-zati per analisi chimiche). La pres-sione dell’aria compressa necessaria- punto di partenza del processo - va

RISULTATO DI UNA ACCORTA POLITICA DI RICERCA & SVILUPPO

MISCELA inerte per il taglio laser

Capacità di minimizzare le manutenzionisui componenti del percorso ottico. Protezione di lentie specchi da fenomeni di ossidazione e inquinamento

superficiale. Minore perdita di potenza del raggio laserrispetto ai flussaggi tradizionali. Costi di funzionamento

irrisori: meno di 6 centesimi di euro al metro cubo.Questi alcuni dei vantaggi apportati al taglio laser

da una nuova miscela appositamente studiatae progettata dalla Claind.

Prodotti

corso ottico;• protezione di lenti e specchi da fe-

nomeni di ossidazione e inquina-mento superficiale;

• minore perdita di potenza del rag-

gio laser rispetto ai flussaggi tra-dizionali;

• costi di funzionamento irrisori, va-le a dire meno di 6 centesimi dieuro al metro cubo.

A questi vantaggi, in gran parte eco-nomici, vanno aggiunti quelli opera-tivi e gestionali, ossia: indipendenzada fornitori grazie all’autoproduzio-ne, esclusione di trasporto e imma-gazzinamento con conseguente as-senza di ogni problema logistico. Da quanto abbiamo detto, sono in-tuibili i vantaggi e la grande espe-rienza che Claind mette a disposi-zione dei propri clienti, così che -tiene a sottolineare l’azienda - pren-dere in considerazione l’alternativaLaser Guide, specialmente in fase direvisione dei costi, si rivela una op-portunità senz’altro da valutare.

avviene senza parti in movimento,non vi è neppure usura. È interes-sante vedere il rendimento com-plessivo di un simile impianto, ossiaquanta aria compressa occorre per

produrre un metro cubo di miscela apressione ambiente: tale quantità è,infatti, determinante per il costo diproduzione del gas.La pressione nominale dell’aria com-pressa determina anche la pressionedi uscita della miscela dall’impianto:questa risulta pari a quella di entratadell’aria, ridotta di 1-2 bar corrispon-denti alle perdite di carico nel proces-so. Il processo Claind consente di ot-tenere una miscela con il giusto equi-librio di argon e azoto, presentando lamassima affinità alle lunghezze d’on-da emesse dal fascio laser.

Quali vantaggiQuesti i vantaggi aggiuntivi appor-tati al taglio laser da questa miscela:• capacità di minimizzare le manu-

tenzioni sui componenti del per-

da 6,5 a 11,5 bar, mentre la perdita dicarico propria del sistema Psa è disoli 1-2 bar). La figura/schema quisotto mostra un generatore di mi-scela inerte Laser Guide che impie-ga il processo Psa modificato. Que-sto utilizza un doppio “letto” di Car-bon Molecular Sieves, ciascuno deiquali è contenuto in una o più co-lonne. L’aria compressa, trattata pereliminare i residui d’olio, umidità epolveri, entra alla base del primoletto attivo e fluisce attraverso il si-stema. L’ossigeno e altri gas presen-ti nell’aria vengono trattenuti, men-tre argon e azoto attraversano il let-to e vengono convogliati alla som-mità delle colonne. Dopo un periododi funzionamento, il letto attivo èsaturo: questo viene depressurizza-to così che i gas trattenuti (adsorbi-ti) possano scaricarsi nell’aria. Il let-to si rigenera in automatico e ritor-na attivo. Il processo continua cosìin modo ciclico.

Quale aria Perché un generatore Psa possaoperare correttamente, l’aria com-pressa che lo alimenta deve rispon-dere ai criteri della norma Iso 8573-1, classe 1.4.1, ossia avere una con-centrazione massima di impurità di0,1 mg/m3 con particelle aventi di-mensione massima inferiore a 0,1micron, punto di rugiada inferiore a+3 °C e concentrazione massimad’olio inferiore a 0,01 mg/m3. Natu-ralmente, quanto più pura è l’ariacompressa, tanto minore è il caricoinquinante immesso nel letto diprocesso e tanto più lunga è la vitautile di quest’ultimo (in genere, ol-tre i dieci anni). Va precisato che unimpianto operante col processo Psanon rilascia particelle impure, olio oaltri sottoprodotti e, poiché la sepa-razione dei gas componenti l’aria

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201318

Generatore d’azoto Claind.

Schema di funzionamento.

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21maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Strumentazione

queste informazioni e, sulla basedi quanto detto e per ridurre al mi-nimo tali rischi, sta valutando diinvestire nell’acquisto di compres-sori oil free.

Aria ambientaleQuali considerazioni trarre dai dueesempi illustrati? E’ presto detto.Beko Technologies crede totalmen-te nella qualità e nella affidabilitàdei compressori oil fre ed è convin-ta che è tecnicamente possibileprodurre con compressori lubrifi-cati, ma dotati di adeguato tratta-mento, un’aria compressa priva diolio. Il fatto, poi, che i clienti cheutilizzano Metpoint Ocv rilevinovalori di vapore di olio quasi sem-pre più elevati del previsto dipendesemplicemente dall’ambiente che,ovviamente, non può essere con-trollato. Per essere ancora più chia-ri: considerando che l'aria ambien-tale contiene tipicamente 140 mi-lioni di particelle per m e che oltreil 75% di tali particelle sono inferio-ri a 2 micron, ne consegue che essepasseranno direttamente attraver-so il filtro di aspirazione del com-pressore, che normalmente è ingrado di trattenere particolato da3-5 micron. Non solo, ma anche gliidrocarburi saranno presenti nelnostro metro cubo di aria in con-centrazioni variabili da 0,05 a 0,5mg/m3 visto che, sotto forma di va-pori, passano attraverso i filtri acoalescenza.

Per concludere, Beko Technologiesoffre ai propri clienti Ocv Metpointche consente di essere informaticostantemente sulla qualità del-l’aria compressa e fornisce tutte leinformazioni utili a prendere deci-sioni di gestione dell’impianto diaria compressa, ricordando che, pergestire, occorre misurare.

t e m p e rat u ra h a u n a g ra n d e i n -fluenza sulla efficienza dei filtri, lamanutenzione è più critica e l'ele-vato numero di componenti neces-sari per raggiungere la qualità ri-chiesta dell’aria compressa compor-ta ulteriori rischi.Anche in questo caso, il cliente èstato molto soddisfatto di ricevere

dipendentemente dalle condizionidell’aria in aspirazione.

...molto istruttiviIl secondo esempio riguarda unasocietà che utilizza compressori avite lubrificati a iniezione d'olio efiltrazione per fornire aria com-pressa tecnicamente priva d’olio. In una occasione, la società subìuna interruzione di corrente. Ed èben noto che, se un compressore avite o palette viene arrestato erro-neamente, il trascinamento di lu-brificante ha un “picco” momenta-neo, con conseguente maggiortrascinamento del fluido nell’ariacompressa. A quel punto, il servi-zio di manutenzione giustamentesostituì il separatore e il filtro acarbone attivo, ma i valori misura-ti dallo strumento erano ancoraalti e, di conseguenza, l’alto valoremisurato venne imputato a unmalfunzionamento dello strumen-to. Passo successivo: venne chia-mato il service Beko Technologiesnella convinzione, appunto, che ilprodotto non funzionasse. Quan-do il service intervenne sul sitoper controllare lo strumento, sco-prì, invece, che funzionava perfet-tamente! Il motivo della lettura ri-tenuta errata dal cliente risiedevanel fatto che una piccola quantitàdi vapori di olio era passata, du-rante l’anomalo arresto/riparten-za, attraverso tutti gli stadi di fil-trazione, causando una piccola al-terazione del valore di lettura, de-stinata a permanere sino a quandotutto l’olio che ha attraversato i fil-tri non verrà rimosso anche dalletubazioni.In questo tipo di impianto, ci sonomolte più variabili e rischi di carryover di olio rispetto al primo siste-ma (compressori oil free), perché la

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201320

impianti realizzati. Dopo le primeinstallazioni, il service dell’aziendainiziò a ricevere chiamate dai clienticon affermazioni del tipo: "questostrumento non funziona corretta-mente!". E’ normale che un cliente,che ha investito una grande quanti-tà di denaro in un compressore oilfree, sia deluso quando le letturedello strumento non sono quelle

Strumentazione

Si chiama Metpoint Ocv lo stru-mento che, nel 2009, Beko Te-

chnologies ha introdotto sul merca-to per misurare il contenuto di va-pore di olio residuo nell’aria com-pressa f ino a un valore di 0.001mg/m3 o, in termini di normativaIso 8573-1.Oggi, in Beko Technologies si stan-no vedendo i primi risultati degli

che si attendeva. Ma dove sta il pro-blema? Vediamolo con due esempi.

Due esempi...Iniziamo col dire che Beko Techno-logies ha esperienza di installazio-ne di un Metpoint Ocv sia con com-pressori oil free sia con compressorilubrificati con filtrazione. E veniamo al primo caso, che riguar-da il controllo della qualità dell'ariaproveniente da un compressore oilfree di una società farmaceutica. Le letture iniziali di vapore d’olio re-siduo indicavano un valore di 0,01mg/m3, conforme alla Iso 8573 Clas-se 1, ma non quello che ci si aspet-tava da un compressore oil free. En-trando più nel merito, la preoccupa-zione dell’utente consisteva nel fat-to che le letture oscillavano, fino arilevare un valore, decisamente insalita, di 0,5 mg/m3. Cosa che indu-ceva il cliente a pensare che lo stru-mento non funzionasse: nulla eracambiato nel suo impianto e, diconseguenza, la colpa doveva esse-re dello strumento. Però, dopo approfondite indagini, siè scoperto che non solo le letturevariavano di giorno in giorno a se-conda della densità del traffico edei venti, ma che la “location” dellostoccaggio e la movimentazione deilubrificanti all’interno del sito pro-duttivo influenzavano le indicazionidello strumento.Il cliente si è poi convinto che lostrumento funziona correttamente,al pari del suo compressore oil free,ma che la qualità dell'aria in ingres-so non può essere controllata nelmodo da lui inteso: pertanto, staprendendo in considerazione l'in-stallazione di una torre di carboneattivo per essere assolutamentecerto che la sua aria compressa sa-rà di altissimo livello qualitativo, in-

PER MISURARE IL VAPORE DI OLIO RESIDUO NELL’ARIA COMPRESSA

Lo STRUMENTOnon sbaglia mai

I clienti che utilizzano Metpoint Ocv di BekoTechnologies, strumento che monitorizza il contenuto

di olio residuo nell'aria compressa, rilevano valoridi vapore di olio quasi sempre più elevati del previsto.

Di chi la colpa? Non dello strumento, ma dell’ariaambientale, che contiene 140 milioni di particelle per

m3 di cui oltre il 75% inferiori a 2 micron, mentreil filtro di aspirazione del compressore trattiene

particolato da 3-5 micron. Due esempi.

Olio residuosotto controllo

Metpoint Ocv monitorizza il conte-nuto di olio residuo nell'aria com-

pressa. Non sono più necessari prelievi dicampioni e lunghe analisi di laboratori. Il co-sto di un sistema Metpoint Ocv risulta,quindi, minimo rispetto ai costi di unaeventuale interruzione della produzione.Metpoint Ocv è stato sviluppato per rilevareidrocarburi sotto forma di vapori d'olio. Il monitoraggio dei vapori d'olio nell'ariacompressa avviene attraverso una stazio-ne fissa. Un prelievo costante di un cam-pione di aria compressa viene condotto at-traverso una colonna montante nell'unitàsensore. Qui viene misurata la percentua-le di vapore d'olio attraverso un Pid (PhotoIonization Detector). Il segnale elettrico ri-sultante viene amplificato e valutato. I ri-sultati vengono visualizzati sul displaytouch screen e, contemporaneamente, re-gistrati nella memoria interna (2 GB dura-ta di registrazione fino a 10 anni). In caso disuperamento di un valore preimpostato,viene emesso un allarme. Il principio di misurazione di un rilevatorea fotoionizzazione Pid si basa su due fattori:sulla ionizzazione della molecola di gasmediante raggi UV e sul rilevamento del-la corrente ionica risultante. Il segnale elet-trico viene misurato, valutato e visualizza-to nel display.

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23maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Prodotti

dell 'aria compressa traggono vantaggio dalla qualitàcomprovata di uno dei compressori a vite più affidabilidel mercato: per la massima efficienza e durata, le treparti fondamentali dei compressori a vite Boge - vale a di-re elettronica e trasmissione, compressione e il settoreindipendente del raffreddamento con un ventilatore se-parato - sono disposti lungo il flusso di aria di raffredda-mento principale.Tutti i componenti sono accessibili in modo ottimale, cosìche tutti i lavori di manutenzione possono essere eseguitiin breve tempo da un solo lato, senza smontare i compo-nenti, riducendo al minimo i costi di manutenzione.Il comando del compressore avviene di serie medianteuna unità di comando Focus accessibile in modo comodoe semplice, la quale offre numerose funzioni di monito-raggio e controllo.

Olio specialeAll'acquisto di un compressore della nuova serie S-3, iclienti ricevono l'olio premium Boge Syprem S per il primoriempimento. Il lubrorefrigerante completamente sinteti-co consente una durata prolungata dei mezzi filtranti edel gruppo compressore, grazie al ridotto contenuto diolio residuo.Quest'olio, stabile alla temperatura e alla massima all'os-sidazione, raffredda il compressore con una dissipazioneottimale del calore, oltre a ridurre la frizione e l'usura, con-sentendo notevoli risparmi in tempi e costi di manuten-zione. Insomma, un altro fattore d’eccellenza.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201322

Efficienza al topLa nuova generazione della serie Svanta il massimo livello di efficien-

Prodotti

La ser ie S d i Boge ha impostonuovi standard di produzione

e ff i c i e nt e e a ff i d a b i l e d e l l ' a r i acompressa ed è in uso in nume-rosi settori industriali. Ora, lospecialista dell 'aria compresaha migliorato ancora la sua se-rie di compressori a vite: conti-nuando a preservare la qualitàcomprovata, è stato possibileottimizzare notevolmente effi-cienza, funzionamento regola-re e livello sonoro.La nuova serie S-3, inizialmentedisponibile f ino al modello S60-3, a partire dallo scorso 1°aprile è presente sul mercatofino al modello S 150-3, andan-do a sostituire la precedenteserie.

za di compressione mai realizzatodalla società tedesca grazie, appun-to alla “Boge effilence” che, integra-ta di serie in ogni macchina dellaserie S-3, contribuisce a una mag-giore portata e a una efficienza mi-gliorata della nuova generazione dicompressori. Inoltre, questa nuovagenerazione eccelle per il funziona-mento scorrevole, la configurazioneottimale degli intervalli di potenza,le basse perdite di potenza e unrendimento volumetrico elevato.Oltre alla compressione efficiente(efficiency), il nome Boge effilenceè legato anche al funzionamento si-lenzioso (silence).Il nuovo profilo a 5:6 viti dei rotori(cinque denti rotore principale, seidenti rotore secondario) provvede auna bassa pressione differenzialetra le camere e, quindi, a una perdi-ta minimizzata della portata. Il pic-colo raggio dei dent i del rotoremantiene il foro di soffiamento piùpiccolo possibile e garantisce unaelevata efficienza del livello di com-pressione.La velocità di compressione è pen-sata in modo ottimale ed è notevol-mente più bassa rispetto ai livelli

precedenti, riducendo le per-dite di efficienza in seguito abrevi spostamenti e prolun-gando la vita del gruppo dicompressione.Grazie all 'unità ventilatoreconcepita nella galleria delvento e alla velocità ridottadel gruppo di compressione,la serie S-3 si caratterizza perla massima silenziosità, conlivello sonoro ridotto fino a12 decibel.

Elevata durataIn tutte le innovazioni tec-n o l o g i c h e , g l i u t i l i z zat o r i

ULTERIORMENTE MIGLIORATA LA SERIE DEI COMPRESSORI A VITE

Ora disponibile la NEW generation

Maggiore efficienza, funzionamento più regolaree livello sonoro ottimizzato: queste le caratteristiche

della nuova generazione di compressori a vite serieBoge S-3, disponibile, dallo scorso 1° aprile, fino

al modello S 150-3, andando a sostituire la precedenteserie. Funzionamento scorrevole, configurazione

ottimale degli intervalli di potenza, basse perditedi potenza ed elevato rendimento volumetrico

gli altri “plus” dei nuovi modelli.

Martino Beccalli

Marketing Coordinator

Boge Italia Srl

Dal lontano 1907

Boge Kompressoren Otto Boge GmbH & Co. KG è unodei principali produttori di compressori e sistemi

per aria compressa al mondo ed è rappresentato in Ita-lia con una filiale propria: Boge Italia Srl, Legnano (MI). Boge non è solo sinonimo di alta qualità del prodotto“made in Germany”, ma anche di soluzioni complete perl'approvvigionamento di aria compressa di qualità.La società tedesca, tuttora a conduzione familiare, è sta-ta fondata nel 1907 e figura tra le prime storiche aziendedi produzione di compressori in Germania. Oltre 100.000 i clienti che in tutto il mondo si affidano aBoge - che si avvale della collaborazione di oltre 500 di-pendenti - come partner sicuro e affidabile, per progetti esoluzioni nel settore dell’aria compressa.

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25maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Aziende

principale causa di precoce usura e cor-rosione nelle apparecchiature pneuma-tiche e della scarsa qualità di vari proces-si produttivi, specialmente nel caso dellecarrozzerie, dove provocherebbe ingentidanni alla finitura della verniciatura.L’essiccatore a refrigerazione integratocon punto di rugiada +3 °C, apposita-mente sviluppato per il Trinity, garanti-sce una totale efficienza anche in pre-senza di alte temperature ambiente,provvisto di un pre-filtro ceramico ingrado di trattenere emulsioni e parti-celle solide di diametro fino a 5 microne di un filtro disoleatore a coalescenzacon grado di filtrazione fino a 0,1 mi-cron: quindi, un’aria resa praticamentepriva di olio nell’ordine del 99,99%, chegarantisce la massima efficienza e si-curezza della migliore qualità del pro-dotto finito. Il compressore Trinity è monitorato econtrollato dal microprocessore intel-ligente DNAir con funzionamentoestremamente semplice, che permet-te all’operatore finale di programmar-si l’avviamento e l’arresto giornalieroe settimanale, con la possibilità di in-terfacciarsi fino ad altri 4 compressorivia Can Bus per alternare i compresso-ri in funzione in modo automatico,consentendo le manutenzioni e lostesso numero di ore lavorate per ognicompressore. Le funzioni di controlloremoto e auto-restart ne completanole caratteristiche di massima flessibi-lità di utilizzo. Il design della carrozzeria del Trinity èstato studiato per consentire massimaaccessibilità, con conseguente riduzio-ne dei tempi di manutenzione ordinariae, quindi, dei costi operativi; inoltre,l’agevole possibilità di canalizzazionedell’aria calda in uscita, grazie al radia-tore posizionato sul pannello superioredel compressore, ne consente il recupe-ro, con un conseguente risparmio ener-getico e rispetto dell’ambiente.

... alla gamma Trinity Si tratta di una stazione completa diaria compressa comprensiva di: com-pressore rotativo a vite + essiccatore arefrigerazione integrato + due filtri trat-tamento aria compressa di linea + ser-batoio accumulo aria da 270 o 500 lt +scaricatore automatico programmabiledella condensa. Tutto in una unica car-penteria, in meno di 1 m2 (versione conserbatoio da 270 lt). Dai 5,5 ai 22 kW, silenziosissimo, con ca-pacità di aria compressa fino a 3.680lt/min, la serie Trinity soddisfa ogni re-quisito qualitativo tipico di impiantiproduttivi di piccole/medie dimensioni,

con fabbisogni heavy-duty e con “pres-sioni di esercizio fino a 15 bar”. Il compressore Trinity si rivela la miglio-re soluzione per falegnamerie, impiantidi verniciatura, officine meccaniche, ga-rage, carrozzerie, gonfiaggio gommeauto e camion, ovunque sia richiestaaria compressa pulita, secca e priva diolio fino a un grado di filtrazione a 0,01mg/m3 e punto di rugiada a +3 °C.L’aria compressa contiene una elevataquantità di agenti inquinanti, presentisotto forma di particelle sia solide che li-quide, la maggior parte rappresentatada vapore acqueo. Quest’ultimo è la

mezzo di pressostato, professionale ead alta efficienza che va dai 3 agli 11 kW,costruita con componenti di primariaqualità a garanzia di una lunga vitaoperativa.La serie Darwin della Power System èstata appositamente sviluppata per ga-rantire all’utilizzatore finale:- 100% aria resa effettiva su 24 ore di la-

voro;- ridotto consumo energetico per un vo-

lume di aria compressa maggiore;- 25% in meno di livello sonoro rispetto

a un compressore a pistoni.La ridotta potenza installata, l’effettivaaria resa costante e la silenziosità rap-presentano vantaggi fondamentali ri-spetto alla tipica installazione con com-pressore a pistoni.Il pannello di controllo è estremamentesemplificato e permette di gestire il com-pressore in modo corretto e funzionale:- centralina di avviamento diretto (11 kW

con centralina “stella a triangolo”);- pressostato;- conta-ore;- termico alta temperatura;- arresto temporizzato programmabile

(solo per l’11 kW);- pulsante Arresto di emergenza. Tutti i nostri compressori a vite con tra-smissione a cinghia si avvantaggiano dicinghie Poly-V, che assicurano una mi-nor perdita di carico grazie alla loromaggiore potenza specifica e un mi-glior rapporto di trasmissione tra grup-po vite e motore elettrico, oltre a unatriplicata operatività rispetto alle nor-mali cinghie trapezoidali a “V”.A garanzia della migliore funzionalità delcompressore, risulta estremamente effi-cace il nostro utilizzo standard di elettro-ventilatori di raffreddamento termostatiche, accoppiati a un radiatore aria-oliosempre generosamente dimensionato,assicurano una temperatura macchinaottimale e una bassa temperatura del-l’aria compressa all’utilizzo.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201324

esordi, soluzioni alternative, concrete in-novazioni mirate alla compressione in-dustriale dell’aria con la massima quali-tà e risparmiando energia.Power System è, infatti, tra i primi pro-duttori di compressori in Europa ad as-semblare dei “convertitori di frequenza”nei compressori rotativi a vite: nascono,così, i nostri primi compressori a veloci-tà variabile, sinonimo di “risparmioenergetico”. Quando in Italia i costi energetici perl’industria erano già i più alti d’Europa eil governo varava le prime defiscalizza-zioni a favore delle aziende che si muni-vano di macchine a risparmio energeti-co - correva l’anno 1996 -, Power Systempassava dai gruppi vite con il “turn val-ve” della americana Gardner Denveragli “inverter”. Un percorso, quello del risparmio ener-getico, che segna le successive tappedell’azienda, fino alla ennesima innova-

Aziende

Esiste un filo conduttore nel “madein Italy” e nella sua industria, ove le

eccellenze sono veramente tante, disse-minate in vari settori e che inevitabil-mente si sono positivamente “contami-nate” nella ricerca del meglio, scam-biandosi e creando un’esperienza indu-striale mirata all’innovazione, alla quali-tà: all’eccellenza, appunto. E un esempioin tal senso viene dalla Power System diBrendola (VI).

Ricerca e innovazioneL’azienda nasce oltre 20 anni fa per co-struire compressori rotativi a vite per lagrande industria e, da subito, ne svilup-pa una gamma con trazione diretta, pro-gettata per soddisfare requisiti tecnicigravosi e in condizioni operative difficili,segno eloquente della vocazione alla ri-cerca e innovazione della Casa vicentinache, grazie alla valenza del proprio teamtecnico , ha sempre prodotto, sin dagli

zione di qualche anno fa: l’applicazionedi “motori a magneti permanenti” ac-coppiati agli inverter.E siamo ai giorni nostri, con la gammaGalileo PM, compressori a velocità varia-bile con motori a magneti permanentida 9 a 180 kW, con un 10% in più di ri-sparmio energetico rispetto a quello giàrealizzabile con i normali compressori avelocità variabile. E l’abbiamo chiamataGalileo non a caso, ma per rendereomaggio alla scienza, alla ricerca, allaeco-sostenibilità - tutti i nostri com-pressori sono “ribattezzati” con i nomidi grandi scienziati - in linea con l’interapolitica aziendale di Power System.Ed è con tali presupposti che da sempreforniamo a ogni settore, dal piccolo arti-giano alla piccola e media impresa,compressori a vite di altissimo livello eadatti a ogni singolo settore, offrendo lemigliori soluzioni attualmente presentisul mercato.Nelle officine meccaniche, nelle carroz-zerie, ad esempio, l’obiettivo principaleconsiste nel lavorare bene senza perde-re tempo. Con questo preciso intentoabbiamo sviluppato due serie di com-pressori rotativi a vite.

Automotive, dalla Darwin...La prima è la Gamma Darwin, affidabi-le, conveniente, di semplice utilizzo eprofessionale, che offre compressori ro-tativi a vite con trasmissione a cinghia.L’estrema semplicità di installazione eutilizzo del compressore Darwin, la suafacile manutenzione lo rende lo stru-mento migliore per soddisfare le richie-ste di aria compressa efficiente e co-stante di laboratori artigianali profes-sionali, officine meccaniche, piccole emedie industrie, fornendo all’utilizzato-re finale la soluzione ottimale in termi-ni di prestazioni, qualità, economicità esemplicità di utilizzo.Una gamma di compressori rotativi avite semplice, basilare, con accensione a

UN ESEMPIO DI ECCELLENZA DEL “MADE IN ITALY” TECNOLOGICO

Se il compressore fa rima con AMBIENTE

Trovare soluzioni alternative e concrete innovazionimirate alla compressione industriale dell’aria di massima

qualità risparmiando energia. Questo il frutto dellaricerca e innovazione che caratterizza, fin dagli esordi,

la Power System di Brendola (VI). Dagli inverter del 1996alla gamma di compressori a velocità variabile con motori

a magneti permanenti dei nostri giorni.E per il settore automotive, le gamme Darwin e Trinity.

Caterina Negretto Export Sales Manager

Power System Srl

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27maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Aziende

mondo della componentistica perl'automazione, esperto di rapporticon distributori, che dovrebbe assu-mere la responsabilità della venditadei prodotti Sang-A, consentendo, co-sì, a Cioccarelli, di dedicarsi maggior-mente alla sua passione: la pneuma-

tica, dove l'esperienza e la cono-scenza gli consentono di fornire unvalore aggiunto ai prodotti trattaticon i clienti. “Mi rifiuto di combat-tere solo col prezzo - incalza Ciocca-relli -. La qualità e il servizio, la co-stante presenza del prodotto, inesi-stente in altri di origine orientale,rappresentano il ‘plus’ e la garanziache noi offriamo. E questo nono-stante gli uffici acquisti, anche diaziende importanti, guardino sol-tanto al prezzo. Si dimentica troppo

Qualità, soprattuttoPer migliorare la presenza sul territo-rio, oltre alla pubblicità e all'informa-tizzazione - strumenti nei quali Cioc-carelli crede molto -, da quest'annosta gradualmente entrando in azien-da un suo ex collega cresciuto nel

della carpenteria elettrosaldata, ba-samenti modificabili , modulari esmontabili con facilità e velocità.Ultimo dei prodotti che si è aggiuntoalla gamma di quelli distribuiti daVal.Po.Ci. è il vibratore elettromagne-tico della Icora di Bergamo, che orien-ta il pezzo nella movimentazione perl'assemblaggio.Uno sviluppo determinante nel rap-porto con Sang-A si ha nel 2007 adHannover, dove Cioccarelli, incontran-do il direttore commerciale coreano,chiede di acquisire il materiale per ipropri clienti direttamente dalla Casamadre, essendo venuta a mancare inItalia la figura di importatore. Così, èCioccarelli stesso a reperire tale ma-teriale; non solo, ma si offre di rappre-sentare l'azienda coreana per l'interoterritorio nazionale. La risposta diSang-A è inizialmente positiva perl'acquisto diretto. Poi, radicatasi la fi-ducia nella serietà dell'interlocutoreitaliano, l’azienda coreana dice okay,nel 2009, per la rappresentanza sul-l’intero territorio italiano.

Mercato e clientiLa “filosofia” di Val.Po.Ci. è quella tipi-ca di un azienda commerciale, chepropone i propri prodotti principal-mente ai costruttori, fornendo la con-sulenza di un supporto tecnico-com-merciale; il cliente, poi, provvede al-l'assemblaggio. “Il nostro cliente prin-cipale - precisa Cioccarelli - è il co-struttore di macchine automatiche;naturalmente, forniamo anche l'uti-lizzatore delle macchine: per la ma-nutenzione, la modifica e la costru-zione di attrezzature in proprio. Chi sifa manutenzione interna e chi si mo-difica o costruisce in proprio la mac-china raggiungono risultati spessopiù performanti e subiscono menofermi macchina di chi ne appalta al-l'esterno la manutenzione”.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201326

Mantello (SO). Ma l’attività si espandeed ecco che, da tre anni, è operativa lanuova sede di Cercino, sempre in pro-vincia di Sondrio e a pochi chilometridal primo insediamento: una struttu-ra completamente nuova e articolatain un ampio magazzino attrezzato eun intero piano dedicato agli uffici. Dopo una lunga esperienza maturatain alcune delle maggiori multinazio-nali dell'automazione, Cioccarelli, conla passione per la pneumatica, decideper la “libertà” e per una grande av-ventura: affermare i suoi valori di se-rietà, competenza, servizio, fondatisul rapporto umano e su una paroladata che pesa come una pietra. E par-te come imprenditore forte di una ap-profondita conoscenza del territorio,anche per averci lavorato con profittonegli anni precedenti. Il suo “motto”,nella scelta dei prodotti da rappre-

Aziende

Una storia che ci ha affascinato eun impegno ricco di competen-

za: questa potrebbe essere la “dida-scalia” da mettere sotto la foto diGianni Cioccarelli, distributore perl'Italia di Sang-A, azienda coreana lea-der nella raccorderia, e di altri branddella pneumatica.

Radici nel territorioTutto ha inizio nel 1995, anno di na-scita della Val.Po.Ci. in uno stabile dimodeste dimensioni, nel comune di

sentare e distribuire, non lascia dub-bi: Cioccarelli può passare, ma il pro-dotto che rappresenta e consiglia de-ve sempre essere reperibile.

Sviluppo costanteDurante il periodo di rappresentanzadella Robert Bosch - oggi rappresentala AZ di Misinto (MI) -, con cui ha inizia-to la sua attività imprenditoriale, Cioc-carelli prende contatto con una azien-da coreana - la Sang-A, come detto -,uno dei leader mondiali che produco-no raccorderia e accessori per il tra-sporto dell'aria compressa e del vuoto.“In un impianto pneumatico - diceCioccarelli -, la raccorderia e i tubi rap-presentano dal 7 al 15% della compo-nentistica, e si tratta di un indispensa-bile completamento della forniturache, tra l'altro, evita la ricerca di altrifornitori nello stesso settore. Contatta-to l’importatore italiano, Val.Po.Ci. di-venta il distributore per Lecco, Sondrioe province.

A Bosch e a Sang-A, nello stesso anno,si aggiunge una nuova linea di pro-dotti, la lubrificazione centralizzatadella Botti Technosystems, compo-nente necessario in ogni macchinaautomatica per la lubrificazione diguide, cuscinetti, bronzine e altro an-cora. A completamento del “pacchettod’offerta” anche la vendita di profilatiin alluminio per realizzare basamentistrutturali delle macchine, in luogo

COMPONENTI PER L’AUTOMAZIONE: UNA PRESENZA COI “FIOCCHI”

Per il cliente SERVIZIO à la carte

Pneumatica, distribuzione aria, valvole per controllofluidi, lubrificazione centralizzata, elementi strutturali,

vibratori orientatori, vuoto, articoli tecnici. Questele “voci” in cui si articola la gamma d’offerta di Val.Po.Ci.

di Cercino (SO), azienda commerciale con al centroil servizio al cliente. Una “avventura” iniziata nel 1995,

capitalizzando l’esperienza del fondatore maturatain alcune delle maggiori multinazionali

dell’automazione.

Benigno Melzi d’Eril

Un uomo, un’azienda

Alanciare Gianni Cioccarelli, nativo de l'Aprica, nel mondo della Pneumatica,dopo il conseguimento del diploma di perito meccanico, è stata la partecipa-

zione a un corso in Assofluid per la formazione di tecnici commerciali nel settoredell'oleodinamica e della pneumatica. Tre mesi di stage presso una primaria azien-da hanno completato la preparazione di base e hanno fornito gli “ingredienti” di unapassione tuttora ricca di entusiasmo. Da qui inizia il suo percorso professionale presso una importante Casa costruttri-ce di componenti pneumatici. E’ lì che si svolge la sua formazione, sia tecnica checommerciale: dall'officina all'ufficio tecnico, fino ad affiancare un componentedella forza vendita e a entrare, quindi, a tutti gli effetti, fra i venditori. Dopo diver-se esperienze anche in altra azienda del settore, da cui ha potuto acquisire ulterioriconoscenze tecniche, commerciali e di vendita, sia attraverso distributori, sia dirette,Cioccarelli “metabolizza” i valori del rapporto umano col cliente, della correttezza,della parola data, della tempestività nella comunicazione, maturando, insomma, lasua personalità professionale. A questo punto, dopo 11 anni di “gavetta”, forte è la spinta di mettersi in proprio. Siamo nel 1995. Lecco è appena diventata provincia e, quindi, per la prima multi-nazionale per la quale Cioccarelli aveva lavorato si presenta l'opportunità di rive-dere tutti i contratti con i distributori che sconfinavano nella provincia e di creare,di conseguenza, una nuova possibilità per un unico distributore della “zona” diLecco e Sondrio. Cioccarelli si fa avanti e, date le sue referenze, gli viene accordatala fiducia. Nel 1995 nasce Val.Po.Ci. - acronimo di Valtellina, Pneumatica, Oleodinamica, Cioc-carelli - come distributore locale di componenti pneumatici di Bosch Rexroth, se-guiti dalla raccorderia pneumatica di Sang-A e dalla lubrificazione centralizzata del-la Botti Technosystems per le province di Lecco e Sondrio.

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201328

Aziende

29maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

spesso che un particolare di poca qualità può screditare l'im-magine aziendale di un prodotto valido, innovativo, che po-trebbe con poco essere anche garantito. Sono certo, però, chechi si è fatto incantare dal prezzo, prima o poi dovrà tornare al-la qualità e al prezzo giusto”.

Rete di distributoriCon Val.Po.Ci., Cioccarelli intende creare per Sang-A una rete didistributori che lavorino con la sistematicità necessaria per se-

guire in modo capillare le aziendedel territorio di competenza, conl'esclusività assoluta. Una “politica”facilitata dal fatto che il prodotto of-ferto è di elevata qualità, ben identi-ficato, reperibile in ogni parte delmondo e di cui Val.Po.Ci. garantiràsempre la reperibilità. Attualmente, sono coperte 5 regionisu 20, con aziende che collaboranonel rispetto reciproco e con un rap-porto di fiducia e di partnership colcliente. Riportare la fiducia nel mer-cato è la mission di Cioccarelli, grazie

al suo fermo “credo” che anche un piccolo accessorio può contri-buire all'immagine di un grande prodotto o alla sua distruzione.

con un solo sensore. Nel 2007 seguì laprima versione di VPVision, che consistein una piattaforma software per regi-strare, risparmiare e analizzare il consu-mo di energia degli impianti per la pro-duzione di aria compressa. Il distributo-re Geveke Persluchttechnirk svolse unruolo importante nello sviluppo del pro-dotto. L’anno scorso, VPInstruments lan-ciò un misuratore di flusso differenziale(VPFlowScope DP) che permise le misu-razioni anche in ambienti umidi. Insie-

Ricco di contributi l’incontro dei di-stributori VPInstruments, tenutosi

di recente presso la sede aziendale diDelft (Paesi Bassi), centrato sul rispar-mio energetico dei compressori.Van Putten Instruments è un costrutto-re e fornitore di sistemi per il controllodell’energia per aria e gas tecnici com-pressi. Una “avventura” che iniziò nel1974, quando Anton Van Putten inventòil primo sensore di flusso al mondo.

Azienda in progressMa fu non prima del 1999 che il figlio Ir.Pascal van Putten fondò la VPInstru-ments, che gli fece vincere il McKinseyNew Venture ’98 per il progetto di unanuova impresa. L’azienda presentò la li-nea di misuratori di flusso nel 2007(VPFlowScope), con i quali, per la primavolta, massa, pressione e temperaturadi un flusso potevano essere misurate

me con VPFlowTerminal, i sensori mo-strano il flusso istantaneo attraverso lelinee di aria compressa. I valori misuratipossono essere conservati per ulteriorianalisi e controlli con il sistema VPVi-sion. Durante l’incontro con i distributori,l’azienda ha lanciato la nuovissima se-conda generazione di VPVision: VPVi-sion 2.0, sistema di misurazione e anali-si basato sul web, col quale un intero si-stema di produzione d’aria compressapuò essere mappato, dal compressorealle utenze finali. I dati possono essereanalizzati e ottimizzati in un temposuccessivo. Al riguardo, così ha spiegatochiaramente, durante l’incontro, Chuckvan Hormer, della VPInstruments Usa:“non si può gestire quanto non si cono-sce; e, quando non puoi gestire qualco-sa, allora non puoi risparmiare”. Una affermazione abbastanza evidente,così da far pensare che tutti se ne ren-dano conto nelle aziende. Ma alloraperché centinaia di migliaia, se non mi-lioni, di aziende nel mondo continuanoa gettare via miliardi di euro in perdite eper reti di aria compressa scarsamentedimensionate e controllate?

Grandi risparmi Nell’incontro di Delft, città dei PaesiBassi sede di VPInstruments, DanielWinkler, direttore e proprietario dellacompagnia svedese Lms Nordic, spiegòche il costo dell’energia per la compres-sione dell’aria in uno stabilimento indu-striale rappresenta il 10% del consumototale. La sua azienda sviluppa e vendeLeaqs, un sistema di controllo delle per-dite ora usato da 6.000 aziende nelmondo. Winkler sottolineò come il con-trollo delle perdite in un sistema d’aria

PRESENTATA AI DISTRIBUTORI LA VERSIONE DI ULTIMA GENERAZIONE

MISURATORI di flusso per risparmiare energia

Si chiama VPFlowScope la “famiglia” di misuratoridi flusso presentata nel 2007 da VPInstruments,

con i quali, per la prima volta, si potevano misurare,con un solo sensore, massa, pressione e temperatura

di un flusso. Un sistema per realizzare risparmi d’energia significativi in fatto di generazione,

trattamento, distribuzione e uso dell’aria compressa,riducendo i costi dal 20 al 50%. Un meeting

su VPVision 2.0, la versione più recente.

Gamma d’eccellenza

Sang-A è una azienda coreana con oltre 30 anni vita. Ha unagamma completa di prodotti di eccellenza nel settore

della raccorderia pneumatica, che comprende: raccordi a in-nesto rapido, compatti, a calzamento, raccordi unidireziona-li tubo a tubo, raccordi di funzione, d'arresto, regolatori diflusso, valvole a sfera manuali, di ritegno, di non ritorno, a sca-rico rapido, pistole, giunti e raccordi rotanti, rubinetti a due ea tre vie, tubi di poliuretano, silenziatori. Nell'ambito di queste “famiglie”, si trovano filettature contenuta conica preteflonata o cilindrica con OR, partendo dafiletti M3 e arrivando fino a mezzo pollice.Il diametro esterno del tubo per l'innesto rapido parte da 3 mmper giungere a 16. L'azienda, grazie ai costanti investimenti in ricerca e svilup-po, si caratterizza per una produzione sempre all'apice dellaqualità. L'evoluzione del prodotto ha portato all'utilizzo dimateriali, come tecnopolimeri particolari nella sede dei rac-cordi, che hanno consentito di raggiungere pressioni più ele-vate di quelle tipiche dei prodotti standard, che raggiungo-no i 10 bar. Il raccordo Sang-A può essere usato dal vuotoper la manipolazione (750 mm/hg) a 20 bar di pressione.

Energy SavingEnergy Saving

Durante l’incontro di Delft, VPInstrumentsha dimostrato come sia facile installarein un impianto preesistente gli strumentidi misurazione.

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201330

calcolare che un foro con il diametro dimezzo millimetro in un tubo, raccordo oguarnizione (solo una punta di spilloscarsamente visibile e udibile in unaazienda che lavora) già costa, allo stabi-limento, 125 euro l’anno in energia but-tata via. Un foro di 4 mm, ad esempio,che non è molto grande, con aria allapressione di 7 bar, genera un costo di9.100 euro l’anno. Immaginate a quantoammonti il costo per l’azienda prodottonel corso degli anni da queste ‘punture’non riparate. Credetemi, questi ‘fori’ sipossono trovare in ogni stabilimento.Noi abbiamo constatato quanto era evi-dente. Se pensiamo che una aziendapossa mediamente risparmiare il 20%dei costi per la compressione dell’aria - espesso molto di più -, per una aziendacon un consumo di aria compressa paria 50 m3/min si ha un potenziale rispar-mio annuo di 86.000 euro, e questo an-che negli anni in cui non viene preso al-cun provvedimento costoso. Ma ricor-diamoci che la cifra ogni anno va au-mentando. Di conseguenza, una azien-da non dovrebbe considerare il control-lo delle perdite un sovrappiù per map-pare il consumo di aria compressa, mauna tecnologia che rende un sacco disoldi”.

Il caso Honda UsaDurante l’incontro di Delft, un altro in-teressante intervento è stato quello diRod Smith, redattore capo della rivistatecnica professionale americana”Compressed Air practices Magazine”.Operativo nel mondo dell’aria com-pressa dal 1992 al 2006, fu sorpresoche, sia allora che oggi, non venga col-ta la grande opportunità di risparminella generazione dell’aria compressa.Egli perciò decise di dar vita - anchecon buon successo - a una rivista deirisparmi potenziali. “Il risparmio neicosti per l’aria compressa inizia da unabuona analisi delle attrezzature nello

stabilimento”- spiega Rod Smith -.Questo sembra logico, ma, poiché ne-gli tutti i tipi di riparazione vengonoeffettuati sui compressori, spesso lagente non ha idea di cosa si debba faredopo. E non sa come i compressorivengano usati, come funzioni la rete didistribuzione, il suo diametro, o cosasia connesso a cosa. Nessuno ha unaidea dei costi totali. Il consumo attualedi aria compressa non viene misurato.Non ne viene misurato il flusso. Le per-dite di calore non vengono misurate eneppure si ha una misura delle perdi-te. Le aziende nulla sanno. Noi sappia-mo esattamente cosa serve per otti-mizzare il vostro impianto di aria com-pressa. Honda, negli Stati Uniti, ha ungrande stabilimento dove vengonoprodotte, approssimativamente,240.000 auto. Alla fine degli anni No-vecento, 5 compressori da 750 kW era-no in funzione e la pressione in reteera di 9 bar. Dopo aver ottimizzatol’impianto dello stabilimento, oggi so-no rimasti soltanto 2 compressori fun-zionanti e la pressione nel sistema èstata ridotta a 7 bar. La produzione, na-turalmente, è rimasta invariata. L’im-pianto ora è strettamente controllatoda misuratori del flusso e dei kWhconsumati sui compressori, e ogni re-parto ha un ‘kWh budget’ di cui cia-scuno è responsabile. Lo stabilimentodella Honda ha ora un sistema di ge-stione con cui viene monitorato e ana-lizzato il consumo di energia. Il siste-ma ha già fatto guadagnare all’azien-da centinaia di migliaia di dollari neipochi anni di attività”. Rod Smith mo-strò, poi, esempi simili relativi ad altristabilimenti, nei quali altrettante cen-tinaia di migliaia di dollari potrebberoessere risparmiate annualmente ridi-mensionando il sistema d’aria com-pressa, usando compressori più effi-cienti (con inverter), altri sistemi di es-siccazione ed eliminando le perdite.

compressa dovrebbe essere un tema dimassima priorità, dato che riguarda unrisparmio potenziale elevato del 42% ri-spetto, per esempio, al modesto 10% dirisparmio potenziale ottenibile con imotori elettrici: usando, per esempio,motori elettrici ad alta efficienza e/oapplicando degli inverter. Come diceWinkler, anche il recupero del calore haun modesto risparmio potenziale del

10%. A parte ciò, l’ottimizzazione nel-l’utilizzo di aria compressa costituisceun obiettivo ricercato da molte aziende,soprattutto quando l’investimento permisure riguardanti tale risparmio si am-mortizza entro sei mesi (qualche voltaanche molto prima). Il pay back dovutoal recupero di calore arriva solo dopo 2/3anni, ma a parte ciò, è spesso un puntodi partenza dell’azienda. Perché il controllo e la riparazione delleperdite di aria compressa hanno ancorauna così bassa priorità? “Perché le per-sone non hanno la più piccola idea diquanto realmente sia costosa l’ariacompressa”, risponde Winkler. “Chiedete - prosegue Winkler - al capodei servizi tecnici quanto costa l’ariacompressa a metro cubo: 2 centesimi, 3centesimi, o forse 4? Non ne ha spessoalcuna idea. Noi abbiamo realizzato unmodulo di calcolo basato sulla mediadei costi per la produzione e distribuzio-ne dell’aria compressa, che consente di

Energy Saving

31maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Energy Saving

traverso rapporti automatici, l’utilizza-tore acquisisce una conoscenza direttadelle prestazioni presenti e del compor-tamento del proprio impianto. A VPVi-sion si può accedere da Pc, Tablet, Pdamanuali o telefoni mobili. L’informazio-ne può, quindi, giungere dovunque esempre: per esempio, durante un giro diispezione, un consulto tecnico o unmeeting direzionale (via 3G, WiFi o in-ternet).Lo strumento può essere configuratofacilmente dal computer, mentre i sen-sori vengono letti dal Modbus, Ethernetdi 4.20 mA.I dati misurati sono automaticamenteregistrati in un sicuro database, dove leinformazioni d’uso - kWh, punto di ru-giada, pressioni differenziali - sono pre-sentate con grafici, chart e tabelle intempo reale.VPVision è modulare e può essere cor-retto in qualunque stadio, come nel ca-so di una espansione o variazione dellarete di aria compressa, un cambiamen-to della installazione di un compresso-re, l’assemblaggio di un sistema di recu-pero di calore, un cambiamento internoal sistema e così via. Attraverso i rapporti standard, VPVisionpuò essere usato anche come punto diriferimento per la comparazione di si-tuazioni unità produttive, e/o per l’allo-cazione di costi interni relativi ai consu-mi di aria compressa. VPInstruments ha ricavato e messo inatto diversi KPIs (Key Process Indica-tors) e rapporti optional.Gli utilizzatori finali possono anchedefinire i propri indicatori. I rapportivengono prodotti automaticamente. Ilsistema può essere anche integrato inun sistema di gestione energetica cer-tificato Iso 50001.

investimenti siano necessari per com-pressori più evoluti, soffianti, in una retedi distribuzione dimensionata in modopiù efficiente, e così via. Su questi problemi, noi abbiamo colla-borato strettamente con Geveke EnergyServices e Ingersoll Rand. VPFlowScopeaggiunge un contributo strutturale perottimizzare la rete di distribuzione, cer-tamente assieme alla nostra più recen-te arma - VPVision 2.0 -, che rappresentail costante sviluppo del già esistenteVPVision. VPVision.0 mostra in temporeale dove e quanta aria compressa vie-ne consumata, creando le basi per accu-rati inventari, analisi e rapporti. Il siste-ma è la chiave per realizzare risparmienergetici significativi in fatto di gene-razione, trattamento, distribuzione euso dell’aria compressa. Una riduzionedei costi per l’aria compressa dal 20 al50% non è una eccezione”.

Modello VPVision 2.0Ma veniamo a VPVision 2.0. Grazie allapresentazione di dati attuali e storici at-

Misurazioni, poi le analisiPascal van Putten ha spiegato che esi-stono diversi criteri per misurare il flus-so dell’aria compressa e ogni criterio hai suoi specifici vantaggi e svantaggi.“Molti flussostati sono particolarmenteadatti per certe applicazioni, come, peresempio, per alte temperature o pres-sioni, o per grandi o piccoli flussi. Que-ste differenze possono creare difficoltànella scelta. Abbiamo, perciò, sviluppatoVPFlowScope, che è dotato di sensoriper misurare la massa del flusso, la tem-peratura, come pure la pressione. I valo-ri misurati possono essere letti in tem-po reale tramite un display. VPFlowSco-pe può anche essere configurato permezzo di tale display, eliminando la ne-cessità di collegarsi a un Pc o a un Lap-top. L’apparecchio è anche dotato di undata logger della capacità di 500.000punti di misura. L’apparecchio viene in-serito con una valvola a sfera che puòfunzionare sotto pressione, così che il si-stema di aria compressa non debba es-sere arrestato. Dopo aver programmatoil diametro interno della rete, lo stru-mento è pronto per l’uso. Sono fornitestandard una uscita 4-20 mA e RS485(Protocollo Modbus Rtu)”.“La combinazione delle misurazioni delflusso, della pressione e della temperatu-ra fornisce un panorama completo dellecondizioni del sistema d’aria compressa -continua Pascal van Putten -. Peraltro,non vengono subito rilevate, per esem-pio, modeste diminuzioni di pressionenella rete per una eccessiva decadenzadell’impianto. Quando il fenomeno ap-pare evidente, la conclusione, più ovvia ecomune, della necessità di un compres-sore più grande e/o di incrementare lapressione di linea non è sempre corretta.In questi casi, è meglio accertarsi se gli

I misuratori di flusso VPFlowMatemappano il flusso dell'aria compressain tempo reale.

L’accesso al sistema di monitoraggioe analisi web based VPVision 2.0è possibile da qualunque strumento,anche manuale, connesso a internet.

VPFlowScope è il primo sensore sul mercatoin grado di misurare flusso, pressionee temperatura negli impianti d'aria compressa.

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33maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Applicazioni

cliente è una sfida da vincere. L’azien-da garantisce flessibilità e velocitànelle consegne, qualità molto apprez-zate specie in Germania e Stati Uniti.“Se abbiamo raggiunto questi livelli,lo dobbiamo a tutto il nostro organi-co; da noi il turnover è praticamenteassente, la nostra politica è di totaletrasparenza nei confronti dei nostridipendenti. Diamo grande risalto allavita aziendale, pubblichiamo annual-mente un giornalino che riporta, oltreai dati aziendali, le nascite tra i dipen-denti, le lauree, i matrimoni, perché,se le persone che lavorano per noi sicreano dei progetti di vita e hanno lavoglia di costruirsi un futuro, vuol direche stiamo riuscendo a dargli dellegaranzie. Certo, chiediamo molto incambio: il nostro è un settore che esi-ge precisione e massima serietà, macredo di poter affermare che il mal-contento non sia ancora entrato incasa nostra”. Il 2012 è stato un anno impegnativo,che ha visto una nuova, grande, sfida:un impianto per capsule per caffèbiodegradabili, in mais. Con un esitoprevedibile: d’altro canto, Opem sibutta sulle scommesse con serietà emetodo. E le vince. Insomma, intuito econcretezza.

ciò che forse non sappiamo è chequesta azienda ha commissionatoben 18 impianti ad Opem nel 2011. “Lanostra fortuna - dice Ombretta Sa-rassi - è poter contare su una cerchiadi fornitori fidati che, in casi comequesti, possono darci supporto per laproduzione della macchine rispet-tando in toto i nostri standard quali-tativi”.

Aria di qualità“E’ chiaro - prosegue Sarassi - che lostesso discorso vale per i fornitori. Lacollaborazione con Smc, ad esempio,è basata sull’affiancamento, sullacollaborazione stretta con i suoi tec-nici. Abbiamo iniziato a utilizzare icomponenti Smc quando ci siamo af-facciati sul mercato estero: ci serviva-no nuove soluzioni, volevamo un par-tner che credesse nei nostri progettie nei nostri obiettivi. E Smc ci garan-tisce prodotti standard sempre di-sponibili, primi tra tutti la serie dielettrovalvole Vqc, la serie di cilindricompatti Iso e l’assistenza di cui ab-biamo bisogno”. Opem è un’azienda di pionieri, che dàenorme importanza alla ricerca e allosviluppo di impianti che faccianofronte a ogni richiesta, ogni nuovo

costose - si pensi solo all’onere dispostare gli impianti -, ma la costan-za di questi signori di Parma è pre-miata: la Lipton acquista la macchi-na esposta, il primo piccolo passo ècompiuto. La verità è che la tecnolo-gia Opem era troppo avanzata per ilmercato americano e solo anni dopo,nel 1997, la società è contatta da unesponente di Sara Lee, colosso mon-diale del food. “Producevamo macchine per cialdecon carta filtro per la Migross, SaraLee ci chiese un impianto per le lorocapsule Senseo. Creammo per lorouna macchina precisa e veloce, en-trammo definitivamente nel merca-to Usa, fu per noi il vero salto diqualità”.La storia riserva altre sorprese al-l’azienda parmense: sono i primi An-ni 2000 e un nuovo personaggio bus-sa alla porta della signora Sarassi edell’ingegner Binacchi. E’ un progetti-sta della Keurig che richiede a Opemun impianto per le k-cup e Opem stu-dia, progetta, crea un prototipo chepiace. Una sfida vinta, un nuovocliente per l’azienda parmigiana. E’storia che Keurig, che si occupavaesclusivamente di brevetti, sia stataacquisita da Green Mountain Coffee,

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201332

per entrare a tempo pieno in Opem. “Siamo partiti con pochi dipendenti epochissimi fondi, ma con una gran vo-lontà e con la certezza che ce l’avrem-mo fatta - racconta Sarassi, oggi Ge-neral manager di Opem -. Durante iprimi anni ci siamo concentrati sullemacchine per la pasta, un settore pri-mario della nostra zona - qui abbia-mo pastifici come la Barilla - e proprioper loro realizzammo un impiantoper la pesatura degli spaghetti”.

Costante ascesaOpem continua nella sua ascesa ed è

Achi non la conoscesse, vedendolaoggi, sembrerebbe impossibile

che questa azienda, la Opem, oggiubicata nell’Area industriale Spip diParma, sia stata creata con immensisacrifici da una coppia nemmenotrentenne.

Duri i primi anniEppure, la storia inizia proprio nel Par-mense, nel 1979, quando un ambizio-so progettista decide di acquistareuna piccola realtà che, fino ad allora,aveva lavorato esclusivamente contoterzi. Grazie al sostegno della famiglia del-la moglie, Ombretta Sarassi, l’inge-gner Binacchi ha quindi l’opportunitàdi realizzare tale progetto. I primi an-ni sono duri, ma l’azienda promettebene tanto che, nel 1984, la signoraSarassi lascia il suo impiego a Milano

così che, “a seguito di una importantevendita di un macchinario nella ex Ju-goslavia - continua Sarassi -, mi pre-sentai in banca con la lettera di credi-to in mano e feci una pazzia! Acqui-stai questo terreno, questo dove oggisorge la nostra sede. A quel tempo lebanche non davano credito se non inbase ai bilanci, non esistevano ancorafavoritismi. Credettero in noi e nonsbagliarono”. Nella nuova sede i dipendenti diven-tano in breve tempo 50, il fatturato siverticalizza, tanto da permettere l’ac-quisto di altri due capannoni. Contemporaneamente il core busi-ness dell’azienda si sposta dalla pa-sta alla pasta fresca: “Ho un bellissi-mo ricordo di Giovanni Rana - ricordaancora Sarassi -. Eravamo tutti giova-ni e si scherzava molto mentre si pro-

gettavano, per la sua azienda, unimpianto per i tortellini e uno pergli gnocchi”.“Un giorno arriva questo dott. Rubi-no, che ci mette tutti in soggezione:la Kimbo era già una grossa realtà,noi eravamo piccoli e non sapeva-mo molto del caffè se non che eraun settore difficile, sofisticato, conuna clientela esigente. Questa per-sona ha visto in Opem quanto cer-cava ed è iniziata, così, una proficua

collaborazione”.

Boom dell’exportTre, quindi, i settori dove Opem ope-ra: pasta fresa, pasta secca e caffè. Inbreve tempo il settore della torrefa-zione diventa primario, si cominciaad esportare in Germania, Francia,Belgio e Turchia, la patria del caffè. Gli anni Novanta vedono l’entrata diOpem nel mercato libico e nel Baci-no del Mediterraneo. Ancora una vol-ta, l’azienda compie una scelta co-raggiosa: partecipa alle fiere in Ame-rica del Nord. Sono manifestazioni

UNA VINCENTE CASE HISTORY NATA DA DUE GIOVANI IMPRENDITORI

Impianti evoluti a misura di FOOD

Dalle prime macchine per la pasta ai moderni impiantiper cialde in carta filtro, contenenti caffè, tè, orzo

e infusi, alle confezionatrici sottovuoto o verticali, finoa un recente impianto per capsule per caffè

biodegradabili, in mais. Una storia iniziata nel 1979,in costante evoluzione e ad alto tasso d’export:

dall’Europa al Bacino Mediterraneo, agli Usa. Stiamoparlando della Opem Spa di Parma che, per l’aria

compressa, ha scelto tecnologia Smc.

ApplicazioniApplicazioni

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35maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Aziende

le dappertutto, ‘cuore’ che nasce in Italia,‘vestito’ poi in modo diverso secondo gliusi e le aspettative locali”.

Diceva delle piccole aziende italiane...“La difficoltà delle piccole aziende italia-ne spesso consiste nello stabilire validi eduraturi contatti nei mercati esteri cuisono interessate anche con scambio ditecnologia, trasformando il know-how

posseduto in moneta per investi-mento. Tecnologia che, in molti

casi, è per poco incompleta e impe-disce di realizzare un prodotto totalmen-te adeguato alle realtà locali. La percen-tuale di know how mancante - sia di pro-dotto che di processo - impedisce disfruttare quella maggiore in loro posses-so, che è generalmente solo di prodotto.Sono convinto che ci siano molte aziendedi piccole dimensioni meritevoli di unsupporto manageriale finanziato dal si-stema pubblico, meglio se regionale, cheaiuti a completare il confezionamentodel pacchetto delle competenze e poter-gli attribuire, in modo chiaro e oggettivo,un valore di mercato da poter spenderenella fase di internazionalizzazione comecapitale di investimento. Il know-howparcellizzato è il patrimonio che al mo-mento resta alle aziende Italiane di pic-cole dimensioni. Purtroppo, parcellizzatoha solo un valore percepito, ma non haalcun peso reale; riuscire a compattarlopotrebbe aiutare il sistema produttivo afare un passo avanti, ritrovando le posi-zioni di prestigio che gli spetterebbero”.

nica e commerciale, invece, riusciamo adessere l’interlocutore principale, e il piùqualificato, del cliente finale, garantendo-gli un risparmio economico e una più at-tenta e qualificata gestione tecnica del

prodotto e dei servizi ad esso collegati”.

Quale futuroLei, che gira il mondo, cosa vede nel futurodel mercato dell'aria compressa?“Come già previsto oltre quattro anni fa,il mondo è diviso in quattro 'blocchi’ dimercato non comunicanti - Europa,America, Asia, Turchia e Medio Oriente -,differenziato riguardo a normative diprodotto, rapporti di cambio e dinami-che del costo del lavoro, che rendono in-compatibile il trasferimento dei prodottidall'una all'altra area. Per le maggioriaziende, si è resa necessaria una localiz-zazione della produzione nelle variearee. Per le aziende minori la cosa è piùdifficile, date le inferiori dimensioni deiloro mercati e le ridotte capacità di inve-stimento. Il caso nostro, però, dimostrache, con partner locali affidabili e unachiara organizzazione aziendale, èpossibile internazionalizzare la pro-duzione. Tutto parte dalla proget-tazione del processo e del prodot-to, realizzato in modo da poteressere, con il nostro supporto,gestito localmente, adeguan-dolo alle tecnologie per la produzionedisponibili, alle esigenze normative e ga-rantendo un ‘cuore’ di alta qualità ugua-

nelle versioni customizzate per l'Oil andGas, con potenze da 37 fino a 500 kW,temperature ambiente da +55 a -29 °C,per installazioni on-shore e off-shore. Ab-biamo progettato e costruito tutti i com-ponenti dei package per l'aria strumenta-le, in modo da fornire skid che soddi-sfino al 100% le specifiche del cliente,ovvero: compressore, filtri, dryer adadsorbimento e la parte riguardanteil comando e controllo e l’integrazio-ne con il sistema di gestione dell’im-pianto del cliente. La fabbricazione eil collaudo degli skid viene realizzatapresso un nostro business partner a Ber-gamo. Tutto ciò ci ha permesso di iniziareil processo di qualifica, e le relative forni-ture, per aziende di riferimento nel setto-re, come Shell, Oxy, Thecnip, Saudi Aram-co, QP, Petronas e altre ancora. In questomodo, abbiamo aumentato notevolmen-te il numero delle richieste e degli ordiniche ci permettono di programmare il la-voro a medio/lungo termine”.

Una attenta analisi della domandalocale... “Il prodotto standard, macchina a vite lu-brificata da 2,5 fino a 500 kW, lo conti-nuiamo a produrre sotto forma di kit daassemblare localmente. Il nostro cliente,con il nostro supporto tecnico, si preoccu-pa di assemblare, adattare alle esigenzedel mercato, vendere e installare il prodot-to nella propria area di competenza.I compressori standard non lubrificati, co-me lo scroll da 3 a 22 kW, e i compressorioil free a vite vengono costruiti in Italia edistribuiti attraverso la nostra rete com-merciale nel resto del mondo”.

Quale è il vostro cliente principale?“Fino a due anni fa, i nostri clienti princi-pali erano le società di engineering, maspesso non riuscivamo ad acquisire lacommessa a causa del prezzo finale delprodotto sottoposto a troppi passaggi in-termedi. Con l’attuale organizzazione tec-

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201334

Nel 2013, Blutek cambia sede, trasfe-rendosi a Lallio, sempre in provincia

di Bergamo, in via Sforzatica 31. Un cam-biamento dettato dall’esigenza di rag-gruppare tutte le attività di engineeringlocalizzate esternamente - riunendo, così,tutti i collaboratori, per lo sviluppo sia tec-nico che commerciale -, oltre che per po-ter disporre di un luogo idoneo a effettua-re training formativi sia per i collaboratorisul territorio che per i clienti.

Guardare oltre“Questa nuova sede - ci dice Danilo Viga-nò, contitolare con Cristina Modo-lo di Blutek - ha consentito, graziealle moderne tecnologie di comu-nicazione, di ottimizzare i colle-gamenti con i partner commer-ciali e tecnici nel mondo e con lasede di assemblaggio di Dubai,costituita con un partner loca-le, che si occupa della distribu-zione dei nostri prodotti e dell'assem-

cale con i componenti ‘cuore’ sempreprovenienti dall'Italia”.

Come sta cambiando tale area e quali lenuove tendenze?“E’ un’area che si sta convertendo daesclusivamente commerciale a industria-le, al fine di avere un prodotto per la po-polazione locale - dall'industria dell’elet-trodomestico all'alimentare, al manifat-turiero -, in collaborazione con industrieoccidentali. Beninteso, oltre alle grandi in-dustrie che continuano a operare, come leacciaierie, quelle dell'alluminio, del tratta-mento dell'acqua e, ovviamente, i prodot-ti legati al settore petrolifero. Si tratta diuna conversione dettata dalle necessitàdi creare lavoro per il futuro e prodottiadatti all'ambiente, al clima e alle tempe-rature del luogo. Ciò vale anche per gli im-pianti, fra cui i compressori, che richiedo-no progettazione e componenti dedicati.La soluzione più conveniente è stata quel-la di assemblare con un partner locale lemacchine lubrificate destinate a queimercati, avvalendosi di kit dei componen-ti principali che partono dall'Italia e repli-cando l’organizzazione produttiva che ab-biamo nel nostro Paese”.

Ci sono altre sedi esterne?“Stiamo lavorando a un accordo simile aquello di Dubai con un partner asiaticoper avviare la stessa attività destinata acoprire il territorio dell’Asia Pacific. Anchein questo caso, il mercato di riferimentosarà il settore petrolifero”.

Quali prodottiE sul fronte dei prodotti?“Questi sono stati sviluppati negli ultimianni, in particolare negli ultimi tre. E' statacompletata la progettazione e costruzio-ne della gamma dei compressori oil free,sia nella versione standard industriale, sia

UN ESEMPIO RIUSCITO DI COME INTERNAZIONALIZZARE LA PRODUZIONE

Aria compressa formato GLOCAL

Con una organizzazione di partner locali e chiari obiettividi prodotto, è possibile anche per le piccole aziende

del settore aria compressa internazionalizzare la produzione,partendo dalla progettazione razionale del prodotto,

facilmente modificabile secondo le esigenze delle varienormative e richieste dei clienti e realizzabile con strutture

produttive semplici. Un ‘cuore e un cervello’ di qualità madein Italy, ma personalizzati secondo le necessità locali.

Questa la strategia di Blutek Srl di Lallio (BG).

Benigno Melzi d’Eril

Aziende

Compressore a vite oil freeper installazione off-shore.

blaggio di alcuni componenti per la Pe-nisola Arabica. Una collaborazione nataper avere uno stretto contatto con le so-cietà petrolifere e i contractor che opera-no nell’area. Una funzione tecnico-com-merciale per facilitare le installazioni, ilcommissioning e il servizio post vendita.Tutte le apparecchiature per l’impiegonel settore petrolifero sono costruite inItalia e installate, avviate e sottoposteagli interventi di manutenzione dal per-sonale locale. Prossimamente, nellastessa sede, verranno anche assemblatele macchine standard per l'industria lo-

Compressore oil free 400 kW per altatemperatura ambiente.

Skid aria strumenti per raffineria.

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37maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Ricerca & Innovazione

Un esempio virtuosoCome descritto in precedenza, i trenddominanti sono caratterizzati da unacrescente richiesta di componenti e si-stemi per l’automazione che sianosempre più performanti in termini diprecisione, flessibilità e controllo delmovimento. I sistemi servo pneumati-ci rappresentano la risposta a questerichieste, ottenuta grazie all’integra-zione di sistemi di controllo elettroni-ci. Riferendoci a un esempio concreto,Camozzi presenterà a breve una valvo-la proporzionale digitale con perfor-mance molto elevate: la tecnologia

proporzionale, un tema di successoper Camozzi, permette di controllarela pressione o il flusso d’aria propor-zionalmente a un segnale di ingres-so. Il controllo dell’uscita può avveni-re attraverso un segnale digitale epermetterà di configurare la valvola

in modo semplice e flessibile, a secon-da della applicazione.Questa valvola proporzionale potrà,ad esempio, essere abbinata al nuovocilindro pneumatico con sensore inte-grato, che permette di conoscere laposizione dello stelo in ogni istante,senza dover aggiungere sensori ester-ni che complicano il montaggio e gliingombri.Il sistema così composto permette direalizzare un posizionatore pneumaticoche si colloca, in termini di prestazioni ecosti, tra la pneumatica tradizionale e isistemi elettrici, sfruttando, ad esempio,i vantaggi della pneumatica in quei set-tori dove l'attuazione elettrica risultatroppo costosa oppure presenta un ec-cesso di prestazioni. Altri progetti rimangono naturalmenteriservati, ma se ne vedranno sicuramen-te gli effetti nei prossimi anni.

La prototipazione virtuale supporta que-ste attività, permettendo di realizzareparti o componenti che siano ottimizza-ti, ma che mantengano le medesime ca-ratteristiche di performance e qualitàche si sono sempre fornite.Un altro trend riguarda la riconfigurabi-lità e flessibilità dei componenti e dei si-stemi. Si pensi, ad esempio, a una mac-china di assemblaggio che monta unosmartphone. In questo caso, il ciclo vitadel prodotto è molto più breve rispetto aquello della macchina che, di conse-guenza, potrebbe non essere ammortiz-zata nel periodo di produzione. Se la

macchina si potesse riconfigurare permontare anche un prodotto che differi-sce in alcune parti con il precedente, es-sa riuscirebbe a vivere più a lungo. Ma,per fare ciò, servono componenti intelli-genti, ovvero sistemi meccatronici chepossono modificare il proprio comporta-mento in base alle richieste dell’utente.Ne consegue che l’integrazione di mec-canica ed elettronica diverrà semprepiù importante in futuro e permetteràdi realizzare sistemi e componenti ri-programmabili, che siano dotati di si-stemi di diagnostica integrata (permet-tendo, perciò, di conoscere in ogni mo-mento lo stato del componente edeventuali malfunzionamenti e, possibil-mente, anche le cause) e provvisti di si-stemi di comunicazione efficienti eadatti alla applicazione specifica (come,ad esempio, bus di componente, bus dicampo, RT Ethernet …).

• Tutte queste attività sono svolte graziea una rete di contatti strategici, incontinuo e costante sviluppo, che pos-sono contribuire, supportare e appor-tare un miglioramento tecnico, tecno-logico ed economico di cui essi stessipossono beneficiare. Sinergie, queste,che aumentano la velocità di innova-zione, accrescendo di conseguenza iltasso di competitività del Gruppo sulmercato globale.

Trend dominantiMa quali sono i trend dominanti deiprincipali settori? Vediamoli in sintesi.Efficienza energetica è una delle paroled'ordine dell'industria manifatturieradel futuro. Una maggiore efficienza deicomponenti pneumatici permette diconsumare meno aria; inoltre, utilizzan-do nuovi materiali e nuove metodologiedi progettazione, si possono realizzarecomponenti più leggeri che possono es-sere movimentati con un minor consu-mo di energia. Ma l’efficienza energeti-ca si può migliorare anche riducendo ilconsumo di potenza, oppure riducendola dimensione dei componenti. Da tuttociò deriva un ulteriore trend, ovveroquello della miniaturizzazione: compo-nenti piccoli hanno bisogno di menoenergia e possono essere integrati in al-tri sistemi pur mantenendone le di-mensioni compatte.La diffusione di materiali polimerici adalte prestazioni ha permesso di sostitui-re in parte il metallo; di conseguenza,c’è la necessità di studiare, identificare ecapire a fondo le caratteristiche dei varimateriali polimerici per sfruttare le loroproprietà in modo opportuno ed effi-ciente per l’impiego specifico. Inoltre,l’ingresso di Camozzi nel mondo del LifeScience ha richiesto la compatibilitàcon sostanze aggressive e/o contami-nanti che possono influenzare il com-portamento del componente stesso o ilfluido stesso.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201336

principali dipartimenti del Gruppo(Product Manager, Commerciali, Busi-ness Development, Marketing Strate-gico…) per identificare le tematiche diricerca che soddisfano i precedentitrend tecnologici e di mercato. A se-guito dell’analisi delle competenze at-tuali, questi progetti possono esseresviluppati internamente oppureesternamente, in ottica di “open inno-vation”, con la collaborazione di Uni-versità, Centri di Ricerca, Clienti stra-tegici e altre eccellenze nazionali e in-ternazionali. I progetti più innovativi

Il Centro Ricerche Camozzi (C.R.C.) è unasocietà indipendente del Gruppo Ca-

mozzi che ha l’obiettivo di supportare leaziende nei processi di innovazione dimedio-lungo termine operando al di fuo-ri della quotidiana vita produttiva e com-merciale, dedicandosi alla ricerca strate-gica e operativa che si articola principal-mente in cinque ambiti di attività.

Cinque ambiti • Il primo ambito di intervento consiste

nel monitoraggio dei trend tecnologi-ci e nell’analisi delle possibili richiestelatenti del mercato, in modo da svi-luppare anticipatamente le tecnolo-gie ritenute più promettenti, che pos-sono soddisfare le future esigenze delmercato o che possono creare una in-novazione di valore per i propri clienti(e il Gruppo stesso).

• La seconda attività, correlata alla pre-cedente, è quella di interfacciarsi ai

sono, invece, sviluppati in partenariatipiù complessi all’interno di progettieuropei. Il coordinamento del C.R.C.assiste la realizzazione dei progetti diricerca e agevola poi il trasferimentotecnologico delle soluzioni studiate,aumentando, di conseguenza, l’effica-cia dei processi di innovazione.

• Oltre all’identificazione dei progetti eal loro coordinamento, il C.R.C. suppor-ta il Gruppo con attività di ricerca ope-rativa che riguardano principalmentelo sviluppo di modelli matematici deicomponenti (o di loro parti) e le simu-lazioni e analisi strutturali al calcola-tore, così da prevedere il comporta-mento degli elementi studiati e, diconseguenza, poterne cambiare i pa-rametri fondamentali senza necessa-riamente realizzare numerosi prototi-pi (si pensi, ad esempio, alla progetta-zione di parti complesse in plastica, incui la realizzazione degli stampi in-fluisce pesantemente sul progetto intermini di costi e tempi).

• In parallelo a queste tre attività c’è lagestione dei brevetti del Gruppo. IlC.R.C. effettua ricerche brevettuali,supporta la fase di deposito dei bre-vetti, ne monitora i costi e valutal'opportunità o meno di brevettare.Una ricerca tempestiva ed efficacenelle banche dati dei brevetti è ingrado di fornire informazioni e cono-scenze estremamente utili circa leattività di ricerca, il movimento e svi-luppo dei concorrenti, le tendenzeattuali, i potenziali fornitori, partnercommerciali o gruppi di ricercatori, ibrevetti connessi che siano venuti ascadere e la relativa tecnologia or-mai di dominio pubblico, i possibilinuovi sviluppi basati sulle attualitecnologie innovative.

QUANDO LA RICERCA OFFRE SOLUZIONI PER IL MEDIO-LUNGO TERMINE

Per delineare STRATEGIE vincenti

Centro Ricerche Camozzi è la società strategicadell’omonimo Gruppo che assiste e promuove le attività

di Ricerca & Innovazione delle varie aziende all’internoe all’esterno del Gruppo. Cinque gli ambiti operativi:

monitoraggio dei trend tecnologici; sviluppo delletematiche di ricerca estrapolate dai trend tecnologici

di mercato; ricerca operativa; gestione delle attivitàbrevettuali e sviluppo della rete di contatti con Università,

Centri di Ricerca e altre eccellenze nazionali.

Ing. Sebastian BicelliCentro Ricerche Camozzi Srl

Ricerca & Innovazione

Dettaglio della linea produttivadella microelettrovalvola serie K8,nata dalla collaborazione tra C.R.C.e uffici tecnici Camozzi.

Controllo qualità negli stabilimentiCamozzi.

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ANIM

AC

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201338

RIGUARDO AGLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI SUCCEDUTISI NEL TEMPO

Attrezzature a pressione:quali SANZIONILo sviluppo normativo in fatto di progettazione, installazione,manutenzione e verifica delle attrezzature a pressione ha conosciutouna importante evoluzione anche nell’applicazione dell’impiantosanzionatorio, previsto dalla contemporanea applicazione del TestoUnico sulla Sicurezza (Dlgs 81/08) e del DM 11/04/2011 da poco entratoin vigore. Una sintetica analisi della nuova “situazione nomativa”da tener ben presente per essere in regola.

Ing. Massimo Rivaltapresidente Animac

ANIMAC Tel 011 5611854 • [email protected]

Gli aggiornamenti normativi succedutisi

negli ultimi anni hanno profondamente

modificato il quadro normativo esistente ri-

guardo a progettazione, installazione, manu-

tenzione e verifica delle attrezzature a pressio-

ne e, con esso, anche gli scenari di applicazione

delle norme relative. Volgendosi al passato, in-

fatti, si può osservare quanto ampio sia il diva-

rio esistente fra la normativa precedente e

quella di nuovo corso, in cui la differenza più so-

stanziale rimane l’approccio per le varie figure

chiamate a intervenire via via secondo i vari

scenari intervenuti. Per capirne di più, ci pare

utile ripercorrere i momenti più salienti del

passaggio tra “vecchio” e “nuovo“ corso norma-

tivo, come riportiamo in questo articolo.

Cronaca in sintesiPer breve cronaca, si ricorda che solo fino al

29/05/2002 era obbligatorio, per i costruttori

italiani, sottoporre le proprie attrezzature in

pressione, prima della commercializzazione,

alla procedura della Omologazione da parte

dell’Ispesl (Ancc prima del 1982).

Con l’apposizione del proprio punzone, l’ente

ne dei rischi, assumendosene la responsabilità

e conservandone l’onere sulla costruzione

dell’apparecchiatura in pressione.

Attuale quadro normativoAnalizzando l’attuale quadro normativo,

questi gli obblighi di legge per la messa in

servizio e l’utilizzazione delle attrezzature a

pressione a carico dell’Utilizzatore e, in parti-

colare, per il Datore di Lavoro:

- DM 329/04 per l’Utilizzatore;

- Dlgs 81/08 (D. 11/04/2011) per il Datore di

Lavoro.

In particolare, nel panorama legislativo sul-

l’esercizio delle attrezzature in pressione, tra le

misure generali di tutela della salute e sicurez-

za dei lavoratori, ai fini della prevenzione nei

luoghi di lavoro, si richiama l’art. 15, comma z)

del Titolo I del DM 81/08, in cui viene esplicita-

mente citata “la regolare manutenzione di

ambienti, attrezzature, impianti, con particola-

re riguardo ai dispositivi di sicurezza in confor-

mità alla indicazione dei fabbricanti”.

Gli obblighi del Datore di Lavoro, in tema di

manutenzione delle Attrezzature di Lavoro, so-

verificatore accertava il rispetto delle regole di

calcolo utilizzate per la progettazione dell’ap-

parecchiatura in pressione, dichiarandone la

relativa conformità (codici Ispesl Vsr, Vsg, M, S).

Tale procedura permetteva al Fabbricante di

trasferire le responsabilità della costruzione

all’Ente Verificatore (Ispesl per gli aspetti de-

rivanti dalle sollecitazioni di pressione e tem-

peratura) e al progettista per le restanti solle-

citazioni.

Circa l’esercizio era, invece, l’utente finale a do-

ver assicurare il funzionamento in sicurezza

dell’attrezzatura con opportuni manutenzio-

ne e controllo, indipendentemente dalle verifi-

che periodiche previste per legge (L 547/55, art.

241; L 459/99).

L’introduzione della Direttiva Ped ha apportato

importanti modifiche all’impianto normativo

attuale. Infatti, ora è il Fabbricante ad apporre il

Marchio CE sulla apparecchiatura a pressione

e a compilare la relativa Dichiarazione di con-

formità, fatte salve, naturalmente, tutte le veri-

fiche di conformità previste da parte di un Or-

ganismo Notificato. La procedura prevede, in-

fatti, che il Fabbricante effettui una valutazio-

no previsti, invece, nell’articolato del Dlgs

81/08, art. 71, Obblighi del Datore di Lavoro.

In particolare, al comma 4, il “Datore di Lavoro

prende le misure necessarie affinché le attrez-

zature di lavoro siano:

- installate e utilizzate in conformità alle istru-

zioni d’uso;

- oggetto di idonea manutenzione al fine di

garantire, nel tempo, la permanenza dei re-

quisiti di sicurezza di cui all’art. 70 e siano

corredate, ove necessario, da apposite istru-

zioni d’uso e libretto di manutenzione”.

Al fine di garantire la permanenza dei requisi-

ti di sicurezza è richiesto, al Datore di Lavoro, di

tenere sotto osservazione le Attrezzature me-

diante l’applicazione dell’art. 71 comma 8 del

Dlgs 81/08, nel quale si specifica che “(omis-

sis) Fermo restando quanto disposto al com-

ma 4, il Datore di Lavoro, secondo le indicazio-

ni fomite dai Fabbricanti ovvero, in assenza di

queste, dalle pertinenti norme tecniche o dal-

le buone prassi o da linee guida, provvede af-

finché le Attrezzature di lavoro, la cui sicurez-

za dipende dalle condizioni di installazione,

siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo

l’installazione e prima della messa in eserci-

zio) e a un controllo dopo ogni montaggio in

un nuovo cantiere o in una nuova località di

impianto, al fine di assicurarne installazione

corretta e buon funzionamento”.

Impianto sanzionatorioCon l’intervento del Dlgs 106/09, lo scopo pre-

visto dalla norma è quello di assicurare una

corretta installazione e il funzionamento in si-

curezza dell’Attrezzatura, prevedendo la figura

di una “persona competente” per i controlli pe-

riodici e straordinari cui è obbligato il Datore di

Lavoro. Per il Datore di Lavoro e il Dirigente pre-

posto che non rispettino quanto sopra riporta-

to, l’impianto sanzionatorio prevede l’arresto o

la sanzione amministrativa pecuniaria in fun-

zione del reato commesso.

Nel caso di specie, il Dlgs 81/08 prevede:

• la pena dell’arresto da tre a sei mesi o l’am-

menda da 2.500 a 6.400 euro per la violazio-

ne dell’art. 71, commi 1, 2, 4, 7 e 8 (Riquadro 1);

• la sanzione amministrativa pecuniaria da

euro 500 a euro 1.800 per la violazione

dell’art. 71 comma 3, e commi 6, 9, 10 e 11 (Ri-

quadro 2).

A carico dell’Utilizzatore finale, invece, rimane

l’esecuzione delle verifiche periodiche e delle

prove alla data di scadenza prevista, indipen-

dentemente dalle cause che l’hanno prodotta.

La mancata esecuzione delle verifiche periodi-

che e delle prove alla data di scadenza prevista

comporta la messa fuori esercizio delle attrez-

zature e degli insiemi coinvolti (art. 7 DM

329/04) (Riquadro 3).

A tanta chiarezza normativa dell’impianto

sanzionatorio non si può rimaner indifferenti

e, poiché l’abilità di apprendere più veloce-

mente dei propri concorrenti può risultare un

privilegio in un mercato asfittico come quello

attuale, il messaggio che si vuole comunicare

è quello di consultare la nostra Associazione,

anche solo per un consiglio, al fine di ottenere

chiarimenti al riguardo, tramite eventuale ap-

puntamento, contattandoci direttamente; in

questo modo, sarà più facile cogliere i criteri

posti alla base del complesso quadro normati-

vo vigente, allo scopo di istruire e di far cono-

scere all’utilizzatore finale la corretta applica-

zione delle normative.

39maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Registro di controlloUn’ultima informazione che è rigoroso ricor-

dare: la tenuta del Registro di controllo. La ve-

rifica delle attrezzature va documentata. In-

fatti, essa è obbligo di legge come risulta dal-

l’art. 71, comma 9 del Dlgs 81 del 2008: "I risul-

tati dei controlli, di cui al comma 8, devono

essere riportati per iscritto e, almeno quelli

relativi agli ultimi tre anni, devono essere

conservati e tenuti a disposizione degli orga-

ni di vigilanza”.

Anche in questo caso, scatta una sanzione

che prevede l’arresto da tre a sei mesi o am-

menda da 500 a 1.800 euro per il datore di la-

voro e il dirigente.

Si ricorda, inoltre, che almeno 60 giorni pri-

ma della data di scadenza del termine per

l'esecuzione della prima delle verifiche perio-

diche stabilito dall'allegato VII del Dlgs

81/2008 in funzione della specifica attrezza-

tura di lavoro, il Datore di Lavoro deve richie-

dere all'Inail l'esecuzione della prima delle

verifiche periodiche, comunicando il luogo

presso il quale è disponibile l'attrezzatura per

l'esecuzione della verifica.

Animac è, ovviamente, a disposizione per i

vostri chiarimenti.

ANIM

AC

Articolo 87(Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso)

2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena dell’arresto da tre a sei mesi ocon l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione:a) dell’articolo 70, comma 1b) dell’articolo 70, comma 2, limitatamente ai punti 3.2.1, 5.6.1, 5.6.6, 5.6.7, 5.9.1, 5.9.2, 5.13.8

e 5.13.9 dell’allegato V, parte II;c) dell’Art. 71, commi 1,2,4,7 e 8.

Articolo 87(Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso)

4. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniariada 500 a 1.800 euro per la violazione:a) dell’articolo 70, comma 2 limitatamente ai punti dell’allegato V, parte II diversi da quelli

indicati alla lettera a) del comma 3 e della lettera b) del comma 2;b) dell’Art. 71, comma 3. ........ e commi 6, 9, 10 e 11.

riquadro 1

riquadro 2

Articolo 71. La mancata esecuzione delle verifiche e prove alla data di scadenza prevista, indipen-dentemente dalle cause che l’hanno prodotta, comporta i seguenti oneri a carico del-l’Utilizzatore:a) messa fuori esercizio delle attrezzature e insiemi coinvolti. riquadro 3

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Repertorio Repertorio

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 2013 4140 maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

Produttore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

• •Asco Numatics • • • • • • • • •Camozzi • • • • • • •Metal Work • • • • • • •Parker Hannifin Italy • • • • • • • • • • •SMC Italia • • • • • • • •Teseo • •

1) Trapani 2) Avvitatori 3) Smerigliatrici 4) Motori 5) Utensili a percussione 6) Pompe 7) Paranchi 8) Argani 9) Cesoie 10) Seghe 11) Utensili automotives 12) Accesso-ri per l’alimentazione

1) Motori 2) Cilindri a semplice e doppio effetto 3) Cilindri rotanti 4) Valvole controllo direzionale 5) Valvole controllo portata 6) Valvole controllo pressione 7) Accessori dicircuito 8) Gruppi e installazioni completi 9) Trattamento aria compressa (FRL) 10) Tecniche del vuoto 11) Strumenti di misura

1) Serbatoi 2) Tubi flessibili 3) Tubi rigidi 4) Rubinetteria, raccordi e giunti 5) Collettori 6) Guarnizioni, flange 7) Servomeccanismi e servomotori 8) Tubi di gomma per alta pres-sione 9) Cinghie, funi e catene 10) Accessori speciali di passaggio 11) Oli, lubrificanti 12) Grassi speciali 13) Filtri e separatori aria/olio 14) Strumenti di misura

Produttore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14Abac • • • •

• • • • • •Aluchem • •Alup • • • •Baglioni •Camozzi •Ceccato Aria Compressa • • • •CP Chicago Pneumatic • • • •F.A.I. Filtri •Fiac • • • • • • •Fini • • • • • • •Metal Work •

•Nu Air • • • • • • •Parker Hannifin Italy • • • • • • • • • •Teseo • • • • • •Worthington Creyssensac • • • •

Produttore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12Abac • • • • • •

•Atlas Copco Italia • • • • • • • •CP Chicago Pneumatic • • • • • •Fiac • • •Fini • • • • • •Ingersoll-Rand Italia • • • • • • • • • • •Nu Air • • • • • •Parker Hannifin Italy • •Teseo •

Apparecchiature pneumatiche per l’automazione

Utensileria pneumatica per l’industria

Componenti, accessori vari, ausiliari e lubrificanti

Generatori di pressione

1) Filtri 2) Essiccatori a refrigerazione 3) Essiccatori ad adsorbimento 4) Essiccatori a membrana 5) Refrigeranti finali 6) Raffreddatori d’acqua a circuito chiuso 7) Separatori dicondensa 8) Scaricatori di condensa 9) Scambiatori di calore 10) Separatori olio/condensa 11) Accessori vari 12) Valvole e regolazioni per compressori 13) Sistemi ed elemen-ti di tenuta per compressori 14) Strumenti di misura

1) Compressori a bassa pressione 2) Compressori a media pressione 3) Compressori ad alta pressione 4) Compressori a membrana 5) Compressori alternativi 6) Compresso-ri rotativi a vite 7) Compressori rotativi a palette 8) Compressori centrifughi 9) Compressori “oil-free” 10) Elettrocompressori stazionari 11) Motocompressori trasportabili 12)Soffianti 13) Pompe per vuoto 14) Viti 15) Generatori N2 /O2

Produttore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Abac • • • • • • • •Adicomp • • • • • • • •Alup • • • • • • • •Atlas Copco Italia • • • • • • • • • • • •Boge Italia • • • • • • • •Cameron Compression Systems • • • • • • •Ceccato Aria Compressa • • • • • • • •C.M.C. • • • • • •CP Chicago Pneumatic • • • • • • • •Ethafilter •Fiac • • • • • • • • •Fini • • • • • • •Ing. Enea Mattei • • • • •Ingersoll-Rand Italia • • • • • • • • • • •Neuman & Esser Italia • • • • • • •Nu Air • • • • • • •Parise Compressori • • • • • • • •Parker Hannifin Italy • •Power System • • • • • • • • •Shamal • • • • • • •V.M.C. •Worthington Creyssensac • • • • • • • •Apparecchiature per il trattamento dell’aria compressa

L’inserimento nella rubrica è a pagamento; l’elenco, quindi, non è da intendersi esauriente circa la presenza degli operatori nel mercato di riferimento.Per informazioni, rivolgersi al numero di telefono + 39 02 90988202 oppure all’indirizzo e-mail [email protected]

Produttore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14Abac • • • • • • • •

•Alup • • • • • • • •Asco Numatics • • • • • •Atlas Copco Italia • • • • • • • • •Adicomp • • • • • • • • • • •Baglioni • •Bea Technologies • • • • •Beko Technologies • • • • • • • •Boge Italia • • • • • • • • • • •Camozzi •Ceccato Aria Compressa • • • • • • • •Cameron Compression Systems • • • • • •CP Chicago Pneumatic • • • • • • • •Ethafilter • • • • • • • • •F.A.I. Filtri •Fiac • • • • • • • •Fini • • • • • • • • • •Friulair • • • • • • • • • •Ing. Enea Mattei • • • • • •Ingersoll-Rand Italia • • • • • • • • •Metal Work • • •

• • • • • •Nu Air • • • • • • • • • •Omi • • • • • • • • • •Parker Hannifin Italy • • • • • • • • • • • • • •Power System • • • • • • • • • •Shamal • • • • • • • • • •SMC Italia • • • • • • • • •V.M.C. • • •Worthington Creyssensac • • • • • • • •

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PARKER HANNIFIN ITALY SRLVia Archimede 120094 Corsico MITel. 02 45192.1 Fax 02 [email protected]

PARISE COMPRESSORI SRLVia F. Filzi 4536051 Olmo di Creazzo VITel. 0444 520472Fax 0444 [email protected]

POWER SYSTEM SRLVia dell’Emigrante 11/1336040 Brendola VITel. 0444 401270Fax 0444 [email protected]

SHAMALVia Einaudi 610070 Robassomero TOTel. 011 9233000Fax 011 [email protected]

SMC ITALIA SPAVia Garibaldi 6220061 Carugate MITel. 02 92711Fax 02 [email protected]

TESEO SRLVia degli Oleandri 125015 Desenzano del Garda BSTel. 030 9150411Fax 030 [email protected]

V.M.C. SPAVia A. Da Schio 4/A-B36051 Creazzo VITel. 0444 521471Fax 0444 [email protected]

WORTHINGTON CREYSSENSACVia F.lli Gracchi 3920092 Cinisello Balsamo MITel. 02 9119831Fax 02 [email protected]

Repertorio

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201342

FINI SPAVia Toscana 2140069 Zola Predosa BOTel. 051 6168111 Fax 051 [email protected]

FRIULAIR SRLVia Cisis 36 - Fraz. Strassoldo S.S. 352 km. 2133050 Cervignano del Friuli UDTel. 0431 939416 Fax 0431 939419

ING. ENEA MATTEI SPAStrada Padana Superiore 30720090 Vimodrone MITel. 02 25305.1 Fax 02 [email protected]

INGERSOLL-RAND ITALIA SRLStrada Prov. Cassanese 10820060 Vignate MITel. 02 950561Fax 02 9560315 - [email protected]

METAL WORK SPAVia Segni 5-7-925062 Concesio BSTel. 030218711 Fax 0302180569

NEUMAN & ESSER ITALIA SRLVia G.B. Grassi 1520157 MilanoTel. 02 3909941Fax 02 [email protected]

NOITECH SRLVia Volta 2310040 Druento TOTel. 011 8000299Fax 011 [email protected]

NU AIRCompressors and Tools SPAVia Einaudi 610070 Robassomero TOTel. 011 9233000Fax 011 [email protected]

OMI SRLVia dell’Artigianato 3434070 Fogliano Redipuglia GOTel. 0481 488516Fax 0481 [email protected]

ABAC SPAVia Cristoforo Colombo 310070 Robassomero TOTel. 011 9246400 Fax 011 [email protected]

ADICOMP SRLVia del Progresso 3536050 Sovizzo VITel. 0444573979 Fax [email protected]

AIRCOM SRLVia Trattato di Maastricht15067 Novi Ligure ALTel. 0143 329502 Fax 0143 [email protected]

ALUCHEM SPAVia Abbiategrasso20080 Cisliano MITel. 02 90119979 Fax 02 [email protected]

ALUPVia F.lli Gracchi 3920092 Cinisello Balsamo MITel. 02 9119831 Fax 02 [email protected]

ASCO NUMATICS SIRAI SRLStrada per Cernusco 1920060 Bussero MITel. 02950371 Fax 02 [email protected]

ATLAS COPCO ITALIA SPAVia F.lli Gracchi 3920092 Cinisello Balsamo MITel. 02 617991 Fax 02 6171949

BAGLIONI SPAVia Dante Alighieri 8 28060 San Pietro Mosezzo NOTel. 0321 [email protected]

BEA TECHNOLOGIES SPAVia Newton 4 20016 Pero MITel. 02 339271 Fax 02 [email protected]

BOGE ITALIA SRLVia Caboto 1020025 Legnano MITel. 0331 577677 Fax 0331 [email protected]

BEKO TECHNOLOGIES SRLVia Peano 86/8810040 Leinì TOTel. 011 4500576 Fax 011 [email protected]

CAMOZZI SPAVia Eritrea 20/L25126 Brescia BSTel. 030 37921 Fax 030 [email protected]

CECCATO ARIA COMPRESSA SPAVia Soastene 3436040 Brendola VITel. 0444 703911 Fax 0444 [email protected]

C.M.C. SRLVia Gastaldi 7/A43100 Parma PRTel. 0521 607466 Fax 0521 [email protected]

CAMERON SYSTEMS SRLVia Cantù 8/1020092 Cinisello Balsamo MITel. 02 61292010 Fax 02 [email protected]

CP CHICAGO PNEUMATICVia Cristoforo Colombo 310070 Robassomero TOTel. 011 9246400Fax 11 9241096

ETHAFILTER SRLVia dell’Artigianato 16/1836050 Sovizzo VITel. 0444 376402Fax 0444 [email protected]

FAI FILTARI SRLStr. Prov. Francesca 724040 Pontirolo Nuovo BGTel. 0363 880024Fax 0363 [email protected]

FIAC SPAVia Vizzano 2340037 Pontecchio Marconi BOTel. 051 6786811Fax 051 [email protected]

Indirizzi

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GUIDA AI CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA E MANUTENZIONE IMPIANTI DI ARIA COMPRESSABlu Service

Blu Service

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • maggio 201344

Per l’inserimento della Vostra Azienda nella rubrica al costo di euro 320 + IVA, inviate un telefax al numero

+39 02 90965779 o una e-mail all’indirizzo [email protected] riportante i Vostri dati: “indirizzo”,

“attività” e “marchi assistiti”. Il marchio dell’azienda dovrà pervenirci in formato “JPEG”.

L’inserimento avverrà al ricevimento via fax della copia del versamento su ccp n. 43178201 intestato a Emme.Ci. sas

oppure a mezzo bonifico bancario (codice IBAN: IT 97 N 05164 01626 000000030254).

Per qualsiasi ulteriore informazione telefonare al numero +39 02 90988202.

BluService

AriBerg S.n.c.Via Bergamo 26 - 24060 S. Paolo d’Argon (BG)Tel.035958506 Fax [email protected] - www.ariberg.com

Attività: vendita, assistenza e noleggio compressoriMarchi assistiti: ALMig, Compair, Kaeser, Hiross, Donaldson, Smc

CO.RI.MA. s.r.l.Via della Rustica 129 - 00155 RomaTel.0622709231 Fax [email protected]

Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2000

Attività:- rigenerazione gruppi pompanti per compressori a vite- revisioni ore zero con noleggio compressori di backup

Marchi assistiti:- concessionario e officina autorizzata Ingersoll-Rand- centro ricambi e assistenza di qualsiasi marca di compressori

Air Service S.r.l.Contrada Notarbartolo, Z.I. 3a Fase - 90018 Termini Imerese (PA)Tel. 0918690770 Fax 0918690854Attività: vendita - noleggio - assistenza di motocompressori,elettrocompressori, macchine perforazione, accessori, macchine per ingegneria civile,carotatrici e pompe iniezione, utensileria pneumatica, escavatoriMarchi assistiti: Ingersoll-Rand-Bunker-Casagrande-FM-Montabert-Sandvik

HERMES ARIA COMPRESSA s.n.c.Via Monte Nero 82 - km 15,00 Nomentana00012 Guidonia Montecelio (Roma)Tel.0774571068 Fax 0774405432Attività: vendita e assistenza compressori trattamento aria - ricambiMarchi assistiti: compressori nazionali ed esteri

CASA DEI COMPRESSORI GROUP s.r.l.Via Copernico 56 - 20090 Trezzano s/Naviglio (MI)Tel.0248402480 Fax 0248402290

Attività: consessionaria e officina autorizzata Ingersoll-Rand -officina manutenzione multimarche Elettro/Motocompressori

Linea aria compressa: Ceccato - Abac - DGMBoge Kompressor - Mattei - AxecoMotosaldatrici linea MosaCompressori alta pressione Coltri - PariseDistributori accessori Hiross - Sicc depuratori per acque BekoNoleggio Elettro/Motocompressori

Linea azoto - ossigeno: Italfilo - Messer - vendita installazione emanutenzione

PL Impianti s.r.l.Strada Rondò 98/A - 15030 Casale Popolo (AL)Tel. 0142563365 Fax [email protected]à: vendita - assistenza compressori, essiccatori, ricambiMarchi assistiti: Parker-Zander (centro assistenza per il nord Italia), CompAir, Kaeser, Boge,Clivet (centro ATC)

TDA di Massimo LusardiVia Galimberti 39 - 15100 AlessandriaTel. 0131221630 Fax 0131220147Attività: vendita - assistenza - noleggio - usato - ricambi di compressori, essiccatori, accessori, impianti per l’aria compressa, pompe per vuotoMarchi assistiti: Pneumofore e qualsiasi altra marca di compressore

SOMI s.r.l.Sede: Viale Montenero 17 - 20135 MilanoOfficina: Via Valle 46 - 28069 Trecate (NO)Tel. 032176868 Fax 032176154 - e-mail: [email protected]

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ANGELO FOTI & C. s.r.l.Via Belgio Opificio 1 Zona Artigianale - 95040 Camporotondo Etneo (CT)Tel.095391530 Fax [email protected] - www.fotiservice.comAttività: assistenza, noleggio, usato, ricambi di compressori, motocompressori, gruppielettrogeni, essiccatori, soffianti, pompe per vuoto e scambiatori di calore a piastreMarchi assistiti: Atlas Copco, Alfa Laval e qualsiasi altra marca di compressore

Noitech s.r.l.Via Volta 23 - 10040 Druento (TO)Tel. 0118000299 Fax [email protected] www.noitech.comAttività: la Noitech è una ditta specializzata nella vendita di parti di ricambio per pompe a vuotoe compressori. La gamma comprende i seguenti articoli: kit di manutenzione, parti di ricambio perpompe a vuoto e per compressori, filtri di linea e accessori per l’aria compressa

SG service - Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2000Via Dei Garofani 1, Z.I. - 70026 Modugno (BA)Tel. 080 537.55.21 Fax 080 530.86.19www.sgservice.com [email protected]à: produzione, vendita, noleggio, assistenza e ricambi di motocompressori, elettrocompressori, martelli pneu-matici e sabbiatrici. Progettazione, consulenza e realizzazione impianti: monoblocco di trattamento aria com-pressa con aria respirabile, di distribuzione aria c. per opifici industriali e di produzione azoto su skidMarchi assistiti: CompAir, Gardner Denver, Turbosol, Protech, Wacker, Takeuchi, Mosa, Rotair, Haulotte, Dieci

45maggio 2013 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

PNEUMAX SUD s.r.l.Via dei Bucaneve snc - 70026 Modugno (BA)Tel. 0809645904 Fax 0809727070Attività: vendita di compressori e prodotti per l’automazione pneumatica e il vuoto; fornitura e rea-lizzazione di linee di distribuzione aria compressa e azoto. Assistenza tecnica, anche a distanza e concontratti di service programmato, su elettrocompressori delle primarie case mondialiMarchi assistiti: Alup-Parker Zander-Coval-SICC-Pneumax-Titan-Mebra Plastik

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RICOM s.r.l.Via Donatori di Sangue 43 - 25064 Gussago (BS)Tel. 0302520739 - fax [email protected]

Attività: assistenza revisioni e riparazione elettrocompressori. Magazzino ricambi originali

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