Arrivederci 3 - Specimen

38
Cinzia Faraci Cinzia Faraci Pierpaolo De Luca Pierpaolo De Luca Daria Biagi Daria Biagi Federica Colombo Federica Colombo

Transcript of Arrivederci 3 - Specimen

Page 1: Arrivederci 3 - Specimen

Cinzia FaraciCinzia FaraciPierpaolo De LucaPierpaolo De Luca

Daria BiagiDaria BiagiFederica ColomboFederica Colombo

Page 2: Arrivederci 3 - Specimen

4

Unità Temi Attività comunicative Grammatica Cultura e civiltà

Prima di ... cominciare

pagina 9

- Ripassiamo Attività di reimpiego di elementi comunicativi, lessicali e grammaticali incontrati nel secondo livello

1I cinque sensi

pagina 15

- I cinque sensi - Benessere - Comunicazione non verbale

- Parlare dei cinque sensi - Esprimere i propri sentimenti - Parlare dei propri gusti - Comprendere la comunicazione non verbale

- I verbi sapere e conoscere (al passato prossimo e all’imperfetto)

- fare/lasciare + infinito

- QuintEssenza - BrandPortal – un network di comunicazione

2Un cuore per gli altri

pagina 23

- Solidarietà - Istituzioni di beneficienza - Attività di volontariato - Impegno nella terza età

- Parlare delle diverse forme di solidarietà - Parlare di esperienze passate - Descrivere progetti

- meglio e migliore - Il trapassato prossimo - Il verbo farcela - visto che e dato che

- Impresa del cuore - Servizio Civile Nazionale - Esempi di volontariato

3Nonni, figli e nipoti

pagina 31

- Il significato della famiglia - Generazioni - Lo sviluppo dell’Italia dopo gli anni ’50

- Paragonare le generazioni - Elaborare un resoconto di qualcosa - Parlare di rapporti interpersonali - Parlare di cambiamenti

- I pronomi combinati (diretti + indiretti) - I pronomi combinati (indiretti + ne) - Il verbo andarsene

- Passaggio tratto da Padre padrone di Gavino Ledda

- La famiglia italiana - L’Italia raccontata dai nonni - L’Italia dopo gli anni ’50 (avvenimenti significativi)

4Cos’è la felicità?

pagina 39

- Felicità e soddisfazione - Successo - Culto della popolarità - Invenzioni

- Parlare di felicità e di qualità della vita - Esprimere la propria opinione - Esprimere insicurezza/incertezza - Esprimere i propri sentimenti (speranza, gioia, paura)

- Esprimere desideri

- Il congiuntivo presente - Il congiuntivo passato - Verbi che reggono il congiuntivo

- Passaggio tratto da Come siamo felici di Enrico Finzi

- Il Grande Fratello - Vecchie invenzioni … nuovi problemi?

5L’Italia ieri e oggi

pagina 47

- Eventi storici e politico- sociali dell’Italia

- Quiz sull’Italia - Femminismo in Italia

- Parlare di avvenimenti e fatti storici - Parlare di politica - Spiegare i rapporti esistenti tra fatti o argomenti

- Discutere

- Il passivo con essere e venire - Le congiunzioni perché, poiché, siccome - dopo + infinito passato

- Un quiz: conoscete bene l’Italia?

- Vita e società - L’Italia e le donne

Facciamo il punto? 1

pagina 55

- Ripassiamo giocando Ripetizione delle strutture grammaticali delle unità 1–5

6

Bellezza all’italiana

pagina 61

- Diversi aspetti della bellezza

- Ideali di bellezza - Benessere - Roma come set cinematografico

- Natura e paesaggi

- Parlare di bellezza e di ideali di bellezza - Parlare di stile e di design - Descrivere paesaggi

- Ripasso del condizionale presente - L’uso di se/quando - Il condizionale passato

- I canoni della bellezza - Cinecittà - Mare e montagna

quattro

2

3

1

4

6

5

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5cinque

Unità Temi Attività comunicative Grammatica Cultura e civiltà

Prima di ... cominciare

pagina 9

- Ripassiamo Attività di reimpiego di elementi comunicativi, lessicali e grammaticali incontrati nel secondo livello

1I cinque sensi

pagina 15

- I cinque sensi - Benessere - Comunicazione non verbale

- Parlare dei cinque sensi - Esprimere i propri sentimenti - Parlare dei propri gusti - Comprendere la comunicazione non verbale

- I verbi sapere e conoscere (al passato prossimo e all’imperfetto)

- fare/lasciare + infinito

- QuintEssenza - BrandPortal – un network di comunicazione

2Un cuore per gli altri

pagina 23

- Solidarietà - Istituzioni di beneficienza - Attività di volontariato - Impegno nella terza età

- Parlare delle diverse forme di solidarietà - Parlare di esperienze passate - Descrivere progetti

- meglio e migliore - Il trapassato prossimo - Il verbo farcela - visto che e dato che

- Impresa del cuore - Servizio Civile Nazionale - Esempi di volontariato

3Nonni, figli e nipoti

pagina 31

- Il significato della famiglia - Generazioni - Lo sviluppo dell’Italia dopo gli anni ’50

- Paragonare le generazioni - Elaborare un resoconto di qualcosa - Parlare di rapporti interpersonali - Parlare di cambiamenti

- I pronomi combinati (diretti + indiretti) - I pronomi combinati (indiretti + ne) - Il verbo andarsene

- Passaggio tratto da Padre padrone di Gavino Ledda

- La famiglia italiana - L’Italia raccontata dai nonni - L’Italia dopo gli anni ’50 (avvenimenti significativi)

4Cos’è la felicità?

pagina 39

- Felicità e soddisfazione - Successo - Culto della popolarità - Invenzioni

- Parlare di felicità e di qualità della vita - Esprimere la propria opinione - Esprimere insicurezza/incertezza - Esprimere i propri sentimenti (speranza, gioia, paura)

- Esprimere desideri

- Il congiuntivo presente - Il congiuntivo passato - Verbi che reggono il congiuntivo

- Passaggio tratto da Come siamo felici di Enrico Finzi

- Il Grande Fratello - Vecchie invenzioni … nuovi problemi?

5L’Italia ieri e oggi

pagina 47

- Eventi storici e politico- sociali dell’Italia

- Quiz sull’Italia - Femminismo in Italia

- Parlare di avvenimenti e fatti storici - Parlare di politica - Spiegare i rapporti esistenti tra fatti o argomenti

- Discutere

- Il passivo con essere e venire - Le congiunzioni perché, poiché, siccome - dopo + infinito passato

- Un quiz: conoscete bene l’Italia?

- Vita e società - L’Italia e le donne

Facciamo il punto? 1

pagina 55

- Ripassiamo giocando Ripetizione delle strutture grammaticali delle unità 1–5

6

Bellezza all’italiana

pagina 61

- Diversi aspetti della bellezza

- Ideali di bellezza - Benessere - Roma come set cinematografico

- Natura e paesaggi

- Parlare di bellezza e di ideali di bellezza - Parlare di stile e di design - Descrivere paesaggi

- Ripasso del condizionale presente - L’uso di se/quando - Il condizionale passato

- I canoni della bellezza - Cinecittà - Mare e montagna

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6

Unità Temi Attività comunicative Grammatica Cultura e civiltà

7

Che italiano parliamo?

pagina 69

- La lingua italiana - Dialetti - Registri linguistici - Una breve storia della lingua

- Anglicismi - Analfabetismo

- Parlare dell’evoluzione della lingua italiana - Anglicismi, letteratura e analfabetismo - Parlare di regionalismi - Riconoscere eventi conclusi nel passato

- Il passato remoto - I nomi alterati

- Passaggio tratto da Il tremaio (Luigi Meneghello)

- Breve storia della lingua italiana

- Angloitaliano - Analfabetismo

8

Come comunichiamo oggi?

pagina 77

- Mezzi di comunicazione - Stili di comunicazione - Social Network - Il settore dell’intrattenimento

- Televisione - Barzellette

- Riportare qualcosa detto da altri - Elaborare un resoconto di qualcosa - Esprimere critiche - Raccontare barzellette

- Il discorso indiretto - quello / ciò + pronome relativo

- Libertà d’espressione - I social network - Informazione e divertimento - La sai quella su …?

9

Paese che vai, usanze che trovi

pagina 85

- Aspetti interculturali - Cliché - Malintesi

- Parlare di cliché - Elencare tradizioni e simboli - Esprimere ipotesi - Reagire in modo adeguato in situazioni critiche

- Scusarsi per dei malintesi

- Il congiuntivo imperfetto - Altri verbi ed espressioni che reggono il congiuntivo

- Il periodo ipotetico della possibilità

- Ci vedono così … - Tipicamente italiano e tipicamente ...

- Situazioni critiche e malintesi

10

Siamo tutti europei

pagina 93

- Europa (idea e realtà) - Istituzioni europee - Vantaggi e svantaggi dell’essere in Europa

- Parlare dell’Europa (idea e realtà) - Elencare i vantaggi e gli svantaggi di qualcosa

- Formulare aspettative e delusione - Formulare condizioni - Fare paragoni

- Il periodo ipotetico della possibilità (ripasso)

- Il periodo ipotetico dell’irrealtà - Il congiuntivo trapassato

- Le istituzioni europee - Quanto siamo europei?

Facciamo il punto? 2

pagina 101

- Ripassiamo giocando Ripetizione delle strutture grammaticali delle unità 6–10

Materiale per i Role-play pagina 107

Cartina dell’Italia fisica pagina 111

Cartina dell’Europa pagina 112

Quaderno degli esercizi pagina 113

Test Finale pagina 181

Appendice grammaticale pagina 187

Chiavi delle Schede di Autovalutazione pagina 207

Fonti pagina 209

Indice del CD audio pagina 210

sei

9

7

10

8

Page 5: Arrivederci 3 - Specimen

7sette

Unità Temi Attività comunicative Grammatica Cultura e civiltà

7

Che italiano parliamo?

pagina 69

- La lingua italiana - Dialetti - Registri linguistici - Una breve storia della lingua

- Anglicismi - Analfabetismo

- Parlare dell’evoluzione della lingua italiana - Anglicismi, letteratura e analfabetismo - Parlare di regionalismi - Riconoscere eventi conclusi nel passato

- Il passato remoto - I nomi alterati

- Passaggio tratto da Il tremaio (Luigi Meneghello)

- Breve storia della lingua italiana

- Angloitaliano - Analfabetismo

8

Come comunichiamo oggi?

pagina 77

- Mezzi di comunicazione - Stili di comunicazione - Social Network - Il settore dell’intrattenimento

- Televisione - Barzellette

- Riportare qualcosa detto da altri - Elaborare un resoconto di qualcosa - Esprimere critiche - Raccontare barzellette

- Il discorso indiretto - quello / ciò + pronome relativo

- Libertà d’espressione - I social network - Informazione e divertimento - La sai quella su …?

9

Paese che vai, usanze che trovi

pagina 85

- Aspetti interculturali - Cliché - Malintesi

- Parlare di cliché - Elencare tradizioni e simboli - Esprimere ipotesi - Reagire in modo adeguato in situazioni critiche

- Scusarsi per dei malintesi

- Il congiuntivo imperfetto - Altri verbi ed espressioni che reggono il congiuntivo

- Il periodo ipotetico della possibilità

- Ci vedono così … - Tipicamente italiano e tipicamente ...

- Situazioni critiche e malintesi

10

Siamo tutti europei

pagina 93

- Europa (idea e realtà) - Istituzioni europee - Vantaggi e svantaggi dell’essere in Europa

- Parlare dell’Europa (idea e realtà) - Elencare i vantaggi e gli svantaggi di qualcosa

- Formulare aspettative e delusione - Formulare condizioni - Fare paragoni

- Il periodo ipotetico della possibilità (ripasso)

- Il periodo ipotetico dell’irrealtà - Il congiuntivo trapassato

- Le istituzioni europee - Quanto siamo europei?

Facciamo il punto? 2

pagina 101

- Ripassiamo giocando Ripetizione delle strutture grammaticali delle unità 6–10

Materiale per i Role-play pagina 107

Cartina dell’Italia fisica pagina 111

Cartina dell’Europa pagina 112

Quaderno degli esercizi pagina 113

Test Finale pagina 181

Appendice grammaticale pagina 187

Chiavi delle Schede di Autovalutazione pagina 207

Fonti pagina 209

Indice del CD audio pagina 210

Page 6: Arrivederci 3 - Specimen

Arrivederci!

Buon divertimentocon

Arrivederci!

Page 7: Arrivederci 3 - Specimen

U N I TÀ 1I cinque sensi

15quindiciedizioni Edilingua

- parlare dei cinque sensi - esprimere i propri sentimenti - parlare dei propri gusti - comprendere la comunicazione non verbale - i verbi sapere e conoscere - i verbi fare e lasciare + infinito

Guardate le foto e dite quali aspetti dell’Italia vi vengono in mente.

Secondo me, nella prima foto c’è …Io vedo …

Quali sensi attivano queste foto? Pensate ad altre immagini dell’Italia legate ai cinque sensi.

1

2

Ascoltate e collegate suoni e immagini.

a b c d e

Quali sono i sensi che utilizzate di più ogni gior-no? Qual è il senso che vi rappresenta di più? Discutete.

302

4

I o uso di p iù i l naso : sento tutt i g l i odor i , quel l i buon i e

quel l i catt iv i , purtroppo .

La v i sta: amo dip ingere e osservo

tutto con mo lta attenz ione.UDITO • OLFATTO • TATTO • GUSTO • VISTA

12

5

4

3

Page 8: Arrivederci 3 - Specimen

16 sedici Arrivederci!

es. 1-4

Guardate e leggete la locandina. Che prodotti, iniziative potreste trovare a una manifestazione come QuintEssenza?

Secondo me, ci potrebbero essere tante bancarelle dove si vende di tutto e forse si potrebbero vedere anche artisti di strada …

Ascoltate. Chi parla? Dove si trovano, secondo voi?

Riascolatate e rispondete: vero o falso? vero falso1 è la prima volta che Pamela va alla manifestazione QuintEssenza. 2 Carla ha raccontato a Pamela di questa manifestazione. 3 Carla va regolarmente già da qualche anno a QuintEssenza. 4 Carla consiglia a Pamela di partecipare all’Isola del Gusto. 5 APamelanonpiacelacucinatradizionale. 6 Carla chatta con alcune persone conosciute a QuintEssenza.

Abbinate le espressioni che avete ascoltato a quelle equivalenti, che sono di più.

1 Forza,signorebelleee!!!2 Danoncredere!3 Cosa ci fai qui?4 … fa proprio per te …

a Perché non mi hai detto della manifestazione?b Nonèvero!c Ti piacerà.d Perché sei venuta?e Signore,prego,venite!f Non me lo aspettavo.g Perfavore,signore,uscite!

Scegliete la forma giusta di sapere e conoscere.

1 Pamela ha saputo sapeva per caso dell’esistenza di QuintEssenza.2 Carla non ha saputo sapeva che anche Pamela sarebbe andata alla manifestazione.3 Pamela non conosceva ha conosciuto questa manifestazione.4 AQuintEssenza, l’anno scorso, Carla conosceva ha conosciuto nuovi amici.

1

203

2033

4

5

Piazza delle Erbe

Laboratori didatticiIsole dei Profumi e del BenessereAromi e Sapori

DegustazioniMusica e Spettacoli

Al passato prossimo o al-l’imper fetto i verbi sapere e conoscere hanno signifi-cati diversi.ho saputo = sapere qualco-sa da un’altra personasapevo = sapere già qual-cosaho conosciuto = incontrare una persona per la prima volta, fare la conoscenzaconoscevo = conoscere già qualcosa o una persona

p. 20 / 1, 2, 3

Dove le erbe e le spezie si svelano ai cinque sensi

Colori dalla Natura

Page 9: Arrivederci 3 - Specimen

U N I TÀ 1

17diciassetteedizioni Edilingua

es. 5-12

Leggete il dialogo. Poi, nella tabella in basso, abbinate le tante ini-ziative di QuintEssenza ai 5 sensi, come nell’esempio.

Anna: AlloraPamela, sei andatapoi aQuintEssenza? Di che si tratta esattamente?

Pamela: Be’, di tante cose… C’è la Mostra-Mercato, una grande esposizione di erbe e spezie, i laboratori Colori della natu-ra dove ti insegnano a colorare i tessuti con i fiori essicca-ti, il Giardino dei Sensi dove devi riconoscere piante ed essenze aromatiche dal loro profumo …

Anna: Interessante!Atecosaèpiaciutodipiù?Pamela: Aparteleareedidegustazione?L’Isola del Gusto perché

amo la buona cucina e finalmente ho visto come si pre-parailveropestogenovese!

Anna: Ho letto che il programma prevede anche degli spettaco-li, di che genere?

Pamela: Sì,ècosì!Spettacolididanzaemusicadalvivo.Anna: Chebello!Magariilprossimoannocipotreiandare,an-

che se, temo, mio marito e Piero si annoierebbero… Pamela: Noncredoproprio!Cisonolaboratorididatticieofficine

creativeancheperbambini.Lìtuofigliopotràdivertirsiacreare oggetti con piante e fiori. E per tuo marito che ama l’arte, ci sono i Dipinti della Natura fatti con fiori o sabbia. Atuttipoi,nesonosicura,piaceràilpercorsogolosointretappe Aromi e sapori!

Anna: Hairagione!Lanostraèpropriounafamigliadigolosoni!

E voi, perché andreste a Quintessenza? Cos’altro vorreste vedere, fare, gustare, sentire a una manifestazione sui 5 sensi?

6

udito olfatto tatto gusto vista

aree di degustazione …

7

I o vorre i vedere … perché …

Io amo osservare , quindi …

Da una manifestazione del genere mi

aspetterei di …

Q u a l c h e c o n s i g l i o

Prendetevi 10 minuti di tempo per percepire in modo consape-vole tutto ciò che succede intor-noavoi.Adesempio,tornandoacasa elencate ciò che colpisce la vostra vista, l’udito, il tatto, l’ol-fatto ecc. Che cosa senti? Sento il profumo dei fiori. / Sento il ru-more delle auto.

Page 10: Arrivederci 3 - Specimen

1818 Arrivederci!diciotto

es. 13-21

Leggete e ascoltate il testo. Fate una lista di quello di cui avete bisogno per un invito “ai cinque sensi”.

Per l’olfatto ho bisogno di candele, oli essenziali, erbe aromatiche, … Per il tatto …

Quali sono i consigli dati per un invito perfetto? Rispondete alle domande.

1 Che cosa devi far utilizzare?2 Che cosa devi far toccare ai tuoi ospiti?3 Che cosa devi far riscoprire?

4 Come devi lasciar rilassare i tuoi ospiti?5 Che cosa devi far assaggiare?6 “Chi” devi lasciar parlare?

A gruppi create un menù per un invito “ai cinque sensi”. Presentate i lavori e convincete gli altri gruppi ad accettare il vostro di invito.

Nei testi abbiamo visto “mangiare con gli occhi”, completate le espressioni che seguono con le par-ti del corpo che attivano i cinque sensi e poi abbinatele alla spiegazione corrispondente.

1 costare un della testa a sentirsi superiore agli altri

2 ficcare il b essere molto sicuro di qualcosa

3 essere sulla di tutti c essere molto caro

4 mettere la sul fuoco d interessarsi delle cose altrui

5 essere tutt’ e prestare molta attenzione

6 avere la puzza sotto il f tutti ne parlano

Rileggete la parte del testo Per le orecchie. Secondo voi, si può comunicare in silenzio? Come? Quali potrebbero essere le possibilità di una comunicazione senza parole?

804

9

10

11

12

fare + infinito = fare in modo che,permetterelasciare + infinito = permettere

p. 20 / 4

Si può comunicare con

g l i occhi …

Ovv iamente con i gest i !

Per il nasoBrucia candele profumate o oli essenziali per soddisfare l’olfatto.Proponi menù a base di spezie, erbe aro-matiche e fiori oppure scegli una cucina afrodisiaca, dagli aromi intensi.

Per le maniDai importanza anche ai materia li da far toccare: tovaglie e tovaglioli di lino, fiori, bei sassi lisci come centrotavola ecc.Fai riscoprire la morbidezza delle linee e delle forme senza angoli, lascia rilassare i tuoi ospiti su sedie comode con cuscini morbidi e colorati.

Per la boccaGioca con le antitesi: proponi e fai assag-giare cibi caldi e freddi, salati e amari, agri e dolci. Il menù così diventa più pre-ziospo.

Ricevere con i cinque sensi

L’ospite si conquista con i sensiUn invito a cena, un brunch, un drink: niente si può lasciare al caso, se vuoi che si trasformi in un appuntamento indimenti-cabile. Fai utilizzare ai tuoi ospiti i cinque sensi. Ecco qualche idea, per cominciare.

Per gli occhiFai attenzione agli accostamenti di colore e all’intensità della luce, ma non dimentica-re di stuzzicare i sensi dei tuoi ospiti, invi-tandoli a “mangiare con gli occhi”. Lascia parlare il piatto, decoralo non solo con ver-dure e frutta di stagione, ma anche con fio-ri freschi e gocce di aceto balsamico.

Per le orecchieNon solo musica adatta all’occa sione, ma anche il saper ascoltare, il silenzio, l’ar-monia delle parole e la melodia del vino versato in un bicchiere possono creare la serata ideale. Fai riscoprire suoni che tal-volta la quotidianità fa perdere.

Page 11: Arrivederci 3 - Specimen

19

U N I TÀ 1

19edizioni Edilingua diciannove

es. 22-23

Guardate il cartellone pubblicitario, poi leggete il testo a de-stra: quale paragrafo (A o B) corrisponde al cartellone? Perché?

“Gli italiani comunicano meglio”: secondo voi, questa frase corrisponde alla realtà? Spiegate il perché e discutete in classe.

Guardate i gesti in basso e abbinateli al significato corrispon-dente.

a facciamolecorna/cornuto!/facciamogliscongiurib (siamo)d’accordo!/l’unionefalaforzac c’è accordo / intesa tra due personed vabene!/perfetto!e sette

Anche nel vostro Paese si gesticola quando si parla? Esistono da voi gesti simili a quelli visti sopra?

Gioco a catena: comunicate a un vostro compagno qualcosa senza parlare, lui interpreta il vostro gesto e poi a sua volta comunica qualcos’altro a un altro studente e così via.

13

14

15

16

17

1 2 3 4 5

C’è poco da fare,gli italiani comunicano meglio.

BrandPortal è un network di comunicazione che per pubblicizzare la propria agenzia ha creato un cartellone pubblicitario visivo.

Alcuniprofessionistiitalianisisonounitie hanno formato sette società. Per quat-tro anni hanno lavorato molto.

A Lesocietàhannoavutodeimomentinegativi, ma tanti altri positivi.

B Lesocietàhannopresoduedirezionidiverse. Tuttavia, tante cose hanno funzionato.

Oggi BrandPortal è un importante net-work di comunicazione.

Page 12: Arrivederci 3 - Specimen

La grammatica da vicino

20 venti Arrivederci!

fare o lasciare + infinito Quando anche fare e lasciare sono all’infinito, spesso per-donola-e-finale.

Quali frasi sono corrette? Correggete quelle sbagliate.

1 Ho saputo già tutto.

2 HoconosciutoLuca,perònonneeroinnamorata.

3 Nonsapevochehaiduefigli!

4 Ho conosciuto già le regole del gioco, ci giocavo da piccola.

Sapere e conoscere: scegliete la forma giusta.

Completate con la forma corretta di sapere e conoscere al passato prossimo o all’imperfetto.

1 Tu che le spezie fanno bene alla salute?

2 Suo marito già tutto.

3 IerisonostatoallafestadiMarcoe tutti i suoi amici.

4 Noi daMaurodelladiscussionechec’èstatatrateedEnrico.

Guardate i disegni e completate le frasi con la forma giusta di fare o lasciare.

1 Dai, giocareancheMatteo!Fateibravi!

2 assaggiare questi spaghetti anche a me?

3 Senti, guidareme,tuseitroppostanco!

4 LamammadiLucagli mettere un maglione perché fa freddo.

1

2

3

4

Lasettimanascorsasonoandataacenadaun’amica.Non ho saputo sapevo che sarebbero venuti anche Ro-bertoeGabriele,duesuoivecchiamici,cheioperònonho conosciuto conoscevo. Dopo l’aperitivo ci siamo ac-comodati in soggiorno e abbiamo passato una serata indimenticabile.Marietta,lapadronadicasa,ha cono-sciuto conosceva proprio bene i nostri gusti e le sorpre-se non sono mancate. Solo ieri ho saputo sapevo del li-bro L’arte dell’invito con i cinque sensidicuiMariettasiè servita per poter curare ogni dettaglio. Oggi o domani faccioungiroincentroemagarilocomproanch’io!

1 2 3 4

Page 13: Arrivederci 3 - Specimen

Ripassiamo

edizioni Edilingua 21ventuno

U N I TÀ 1

Sapere al passato prossimo e all’imperfetto

al passato prossimoIeri ho saputo che Maria si sposa.

l Chi ti ha detto che Maria si sposa? l L’ho saputo da suo cugino.

all’imperfettoMaria si sposa? Non lo sapevo ...

Sapevo della festa, ma ero via per lavoro, così non ci sono potuto andare.

Conoscere al passato prossimo e all’imperfetto

al passato prossimoHo conosciuto sua sorella un paio di anni fa.

Io e mia moglie ci siamo conosciuti al matrimonio di un nostro amico.

all’imperfettoNon conoscevo Verona, è una città bellissima.

Sono andata a una festa dove non conoscevo quasi nessuno!

Fare + infinito Lasciare + infinito

Fai utilizzare ai tuoi ospiti i cinque sensi. Lascia parlare il piatto.

Dai importanza ai materiali da far toccare. Bisogna lasciar perdere.

Fai parlare anche me! = Lascia parlare anche me!

Parlare dei cinque sensi

Ilsensochemirappresentadipiùèlavista:amodipingereeosservotuttoconmoltaattenzione.

Ilsensocheutilizzodipiùèl’olfatto:sentotuttigliodori.

Ilsensochemirappresentadipiùèl’udito/l’olfatto/iltatto/ilgusto/lavista.

Guardandoquestafotopensoa...,quindiilsensochesiattivainmeè....

Secondo me, l’immagine di ... è legata al senso dell’udito / dell’olfatto / del tatto / del gusto / della vista.

Com

unicazione

Grammatica

Page 14: Arrivederci 3 - Specimen

Cosa so fare?

22 ventidue Arrivederci!

Scheda di Autovalutazione dell ’unità 1

Indicate con ✔ “lo so fare bene” e con “non lo so fare molto bene” e completate gli spazi.

1 So quali sono i 5 sensi.

2 So quali sono gli organi e i verbi dei 5 sensi.

3 So parlare dei 5 sensi. 1 Quest’immagine mi fa a un pittore che , quindi il senso che si attiva in me è la .

2 Guardandoquesteerbepensoalloro e al senso dell’ .

4 So usare sapere al passato prossimo e all’imperfetto.

1 Io cheMiacompraunanuovacasa,èvero?2 Albertosisposa!?Noinonlo !

5 So usare conoscere al passato prossimo e all’imperfetto.

1 Paolo Luisaauncorsoditedesco.2 Enrica, già questa città?

6 So associare aggettivi e sensi.b _ l _ o m _ r _ _ _ o _ _ la _ o

7 So associare sostantivi e sensi. si_ _ n _ _ _ d _ g _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ za

8 So usare i verbi fare e lasciare + infinito.

1 Cosimo preparare una torta a sua moglie perché lui non sa fare nessun dolce.

2 Bartolomeo, dai, andaretuofiglioalcinema!3 Questa storia mi ridere davvero.4 Luigino, sentirelaradioancheatuofratello!

9 So dei modi di dire con le parti del corpo.

1 Questo orologio mi è costato , ma è bellissimo, non trovi?

2 Chiara non parla quasi con nessuno. Secondo te, ha la o è solo un po’ timida?

10 So il significato di alcuni gesti italiani.

l Che dici, supereremo l’esame?ä !

!Haifattounottimolavoro!

Verificate le vostre risposte a pagina 207.

1 2

2 3

4 51

Page 15: Arrivederci 3 - Specimen

115edizioni Edilingua

U N I TÀ 1

centoquindici

Mettete i verbi sapere e conoscere all’imperfetto o al passato prossimo.

1 So che Fabiana si era sposata.

2 So che anche Laura si è sposata.

3 Lo conosciamo da quando eravamo piccoli.

4 Non sapete che è già tutto esaurito?

Scegliete la forma corretta.

1 Ha conosciuto Conosceva sua moglie nel 1988.2 Conoscevi Hai conosciuto Stefania da molto tempo?3 Hanno conosciuto Conoscevano il posto, c’erano già stati.4 Sapevamo Abbiamo saputo che si era ormai trasferito.5 Sapevo Ho saputo che non vuole venire.6 Hai saputo Sapevi del nuovo capo? Hanno detto che è in gamba.

Sapere e conoscere: passato prossimo o imperfetto?

1 Non (io) questo punto della città.

2 Carlo proprio ieri che gli aumentano lo stipendio.

3 Luisa Marco due anni fa in vacanza.

4 (voi) tutto!? Perché non mi avete informato?

5 (noi) dalla vicina di casa che Luciano era partito.

6 Tu, queste persone le già o le l’altra sera?

Collegate e ricostruite i minidialoghi.

1 Forza, andiamo! a Sì, da non credere.2 Cosa ci fa qui Giorgio? b Purtroppo hai ragione.3 Ma hai visto quanto è stato scortese Luigi? c Ma che fretta c’è?4 Secondo me, questo lavoro non fa per lui! d Non è più partito?

Completate lo schema e trovate la parola nascosta nelle caselle più scure.

1 Lo è l’acqua di mare.2 Il senso proprio del naso.3 Lo si sente con il naso.

4 Organo del tatto.

5 Alcune sono aromatiche.

6 Olfatto, vista, tatto, udito, gusto.

1

2

3

4

5

Lo si riconosce in bocca:il __ __ __ __ __ __

I cinque sensi

Page 16: Arrivederci 3 - Specimen

116 Arrivederci!

I cinque sensi

centosedici

Trovate l’intruso.

1 vista – orecchio – gusto2 sale – salato – sole

3 vista – profumo – naso 4 spezie – essenze – udito

5 aroma – sapore – mercato6 olfatto – bocca – udito

Rispondete pensando ai cinque sensi.

Quale senso vi è più utile quando …

… siete al lavoro?

… siete occupati con il vostro hobby?

… vi rilassate perché avete un giorno libero?

… vi trovate in difficoltà?

Che sensazioni provate quando guardate queste foto? A quali sensi le colleghereste? Perché?

1

2

3

4

Guardate le due foto. Che cosa potreste sentire (con le orecchie e con il naso)? Quale delle due foto rispecchia di più la vostra natura? Rispondete sul vostro quaderno.

6

7

8

9

12 3 4

Page 17: Arrivederci 3 - Specimen

117edizioni Edilingua

U N I TÀ 1

centodiciassette

Guardate le diverse home page e fate l’abbinamento.

a alloggio b ristorazione c giro turistico d centro estetico

Quale home page ha attirato maggiormente la vostra attenzione? Che cosa vi ha colpito? Che cosa vi aspettereste di trovare, vedere e gustare direttamente?

Siete andati a vedere di persona QuintEssenza. Scrivete sul vostro quaderno un’e-mail ad un amico e raccontate la vostra esperienza.

Trovate nel crucipuzzle 16 parole legate ai cinque sensi e scrivetele a fianco. Con le lettere rimaste troverete un’altra parola da aggiungere alla lista.

O D S A P O R E MP R O F U M O S EA S P E Z I E S LR G F C Z O R E OO U O O A R B N DM A R L U C E Z IA R M O N I A A AE D A R U M O R EV O C E S U O N O

10

11

12

13

1

3

2

4

Page 18: Arrivederci 3 - Specimen

118 Arrivederci!

I cinque sensi

A quali sensi collegate le parole dell’esercizio 13? Ogni parola può essere collegata anche a più sensi.

udito olfatto tatto gusto vista

Leggete la filastrocca e completate con le parole mancanti.

orecchio • calore • naso • luci • mano • sapore • occhio forma • dolce • colori • rumori • profumi

14

15

Completate con il verbo fare al tempo giusto.

1 (voi) andare vostra figlia in vacanza da sola con gli amici?

2 Luca giocare suo figlio, stanno costruendo insieme delle torri.

3 L ’insegnante ieri li uscire dieci minuti prima della fine della lezione.

4 La tua macchina è ancora rotta?! Perché non l’ riparare?

5 Valeria, Lucio! Perché non ci sentire come suonate bene?

6 Il locale è pieno e non (loro) entrare più nessuno.

Trasformate dove è possibile le frasi dell’esercizio 16 con lasciare + infinito.

16

17

che vedi

le e i

dimmi se anch’io

son fatto di fiori

che senti

i ed i suoni

quando io grido,

ho la voce dei tuoni?

che senti

le puzze e i

dimmi se anch’io

faccio odore di fiumi

Lingua che senti

il e il salato

il mio

lo hai mai assaggiato?

che tocchi

la e il

Io hai mai sentito

il tamburo del cuore?

da La

Mel

evisi

one,

RaiT

re

centodiciotto

Page 19: Arrivederci 3 - Specimen

119edizioni Edilingua

U N I TÀ 1Completate con la forma giusta di fare o lasciare e uno degli infiniti.

andare • fare • organizzare • ristrutturare • uscire • dormire

1 la loro casa in montagna, adesso è pronta ed è bellissima.

2 tua figlia in vacanza con le amiche la prossima estate?

3 i compiti a tuo fratello! Dopo giocherete insieme.

4 Monica il bambino, adesso arriva.

5 Questa volta tutto a loro. Noi non facciamo proprio niente.

6 I genitori di Claudia la già tutti i sabati sera.

Scrivete sul vostro quaderno 6 frasi con fare o lasciare e gli elementi dati.

1 Giuliano

(non)

farelavare suo nonno.

2 Noi parlare suo figlio.3 I signori Santini riposare la lavatrice.4 Margherita

lasciareriparare l’auto.

5 Io giocare tutti.6 Tua sorella piangere la piccola Silvia.

Che cosa direste? Completate le frasi scegliendo l’opzione giusta.

1 Secondo me questo profumo è …a salato.b agro.c dolce.

2 “Mangiare con gli occhi” vuol dire …a aprire molto gli occhi.b gustare con la vista.c gustare con la bocca.

3 Niente zucchero, grazie. A me il caffè piace ...a amaro.b lungo.c aromatico.

4 “Goloso” vuol dire …a avere la gola grande.b amare il cibo.c avere buon gusto.

5 È davvero una pettegola, le piace il naso dappertutto.a inserireb ficcarec toccare

6 Dopo quello che ha fatto, è sulla di tutti.a testab manoc bocca

Volete realizzare cinque angoli in casa vostra per risveglia-re tutti i sensi. Cosa fareste voi e cosa fareste o lascereste fare agli altri? Scrivete sul vostro quaderno.

Nell’angolo della vista farei installare un acquario con tan-ti pesci colorati e metterei diverse lampade per dei giochi di luce …

18

19

20

21

centodiciannove

Page 20: Arrivederci 3 - Specimen

120 Arrivederci!

I cinque sensi

Leggete i dialoghi e guardate le foto. Collegate le espressioni in blu ai rispettivi gesti.

1 – Aspetta! Vengo anch’io! – Ah, okay, ti aspetto.2 – Era pieno di gente! – Ma è stato bello? Ti sei divertito?3 – Che cosa farai adesso? – Non lo so, non ho proprio nessuna idea …4 – E parla, parla, parla … – Sì, però meglio lei di Sandro che non apre bocca.5 – Che freddo! – Te lo avevo detto di mettere un maglione.6 – Perché ti arrabbi? – Lo sai, non la sopporto, mi sta sullo stomaco!

Quale senso prevale nella vostra vita? Fate il test e scopritelo. Avete più risposte a, b, c, d oppure e? A quale senso potrebbero corrispondere? Provate ad indovinare!

22

23

il tattoil gustola vistal’olfattol’udito

In un team di lavoro tu potresti essere …a … uno che organizza.b … uno che aiuta.c … uno che ascolta l’opinione degli altri.d … uno che vede le tendenze del futuro.e … uno che fa animazione.

Un tuo amico è al ristorante con te ed è triste.a Uff, che noioso …b Ti avvicini e lo abbracci.c Lo inviti a parlare.d Sai già cosa è successo.e Addio pranzo!

I tuoi amici ti amano soprattutto per …a … la tua coerenza.b … il tuo affetto.c … la tua capacità di ascoltare.d … le scelte che fai.e … la simpatia.

Sul telefonino di lui/lei leggi un messaggio strano.a Analizzi ogni parola.b Sei arrabbiato/a e lo dici.c Continui a pensarci tutto il giorno.d Te lo aspettavi.e Chiedi a un amico / un’amica di scriverti

qualcosa di strano e poi lo fai leggere al tuo lui / alla tua lei.

Cammini nel bosco: a cosa pensi?a All’ombra e al verde degli alberi.b Al fresco.c Ai rumori della natura.d All’aria pulita.e Alle fragole di bosco.

Se hai più risposte … Il senso che prevale è …

a, credi solo se vedi le cose. ➙ 

b, ami toccare e abbracciare ciò che è intorno a te. ➙ 

c, le sensazioni ti arrivano dai suoni. ➙ 

d, senti le cose nel cuore. ➙ 

e, ti piace gustare, assaporare la vita fino in fondo. ➙ 

centoventi

a b c d e

f

Page 21: Arrivederci 3 - Specimen

U N I TÀ 7Che italiano parliamo?

69sessantanove

- parlare dell’evoluzione della lingua italiana - parlare di anglicismi, letteratura e analfabetismo

- parlare di regionalismi - riconoscere eventi conclusi nel passato - il passato remoto - i nomi alterati

Guardate le foto. Quali parole presenti nei testi non sono italiane?

A che cosa vi fanno pensare queste immagini? Collegate.

Leggete l’sms. Che cosa significa, secondo voi? Discutetene in classe.

1

2

anglicismi • lingue straniere • dialettianalfabetismo • neologismi • errori

abbreviazioni • bilinguismo • …

3

1

32

56

4

Napule è mi l le culureNapule è mi l le paure

Napule è a voce de’ cr iatureche sagl ie chianu chianu

edizioni Edilingua

7

Page 22: Arrivederci 3 - Specimen

70 Arrivederci!

es. 1-6

settanta

Leggete e ascoltate il testo di Luigi Meneghello. Quali frasi sono vere?

1 Da bambino lo scrittore parlava soltanto in dialetto.2 Ha sentito l’italiano per la prima volta a scuola.3 L ’italiano regionale è una forma di italiano con molti tratti locali.4 L ’italiano che parlavano era diverso da quello parlato in altre parti d’Italia.

Rileggete il testo ed elencate le caratteristiche del dialetto, dell’italiano scritto e di quello parlato da Meneghello.

Nella biografia di Meneghello sono presenti alcune forme al passato remo-to. Trovatele e collegatele agli infiniti corrispondenti.

La lingua italiana varia molto in relazione al contesto in cui viene utilizzata. Basandovi anche sul testo di Meneghello, do-ve pensate di poter trovare dei passati remoti? E dove invece delle espressioni dialettali?

Io penso che il passato remoto si possa trovare/incontrare/usare in ... oppure durante ...

118

2

3

4

Il passato remoto descrive azioni concluse che non han-no nessuna relazione con il presente. è utilizzato quasi esclusivamente nella lingua scritta.

p. 74 / 1

lavorare: nascere: studiare: trasferirsi:

In Italia ci sono 12 minoranze linguistiche riconosciute e tu-telate dalla Costituzione: friulano, ladino, sardo, tede-sco, sloveno, occitano, france-se, francoprovenzale, albane-se, greco, catalano e croato.

La mia infanzia è trascorsa in un ambiente interamente dialetto-fono: a casa mia e intorno a me si parlava esclusivamente dialet-to, il dialetto del mio paese che è una variante del dialetto vicenti-no. […] l’italiano si imparava quando si andava a scuola, a cin-que, sei anni. Non c’erano trau-mi. Avevamo già una certa espe-rienza dell’italiano. Erano in italiano, per esempio, i titoli dei giornali che sentivamo leggere a casa, o imparavamo a compitare prescolasticamente in italiano innumerevoli altre parole e frasi che ci arrivavano attraverso i ca-nali della vita e della cultura ur-bane. E delle due lingue che di-ventavamo capaci di usare e alternare con disinvoltura, una sola si scriveva. […] Per ciò che ri-guarda il parlato, l’italiano che parlavamo, questo era certa-

mente una forma di italiano che oggi chiameremmo regionale, per dirla alla buona era l’italiano dei veneti […]. Così direi oggi. Ma allora non c’era coscienza critica di questo stato di cose, almeno non c’era in me, o nel mio paese. Noi non sapevamo che l’italiano che parlavamo era diverso da quello (letterario) che cercavamo di scrivere, e diverso da quello parlato in altre parti d’Italia, una nostra variante della lingua na-zionale; si sentiva in certi conte-sti che c’erano delle diversità, nell’accento, nella pronuncia, nella scelta delle parole e delle frasi, ma non esisteva una teoria per spiegare questa faccenda, tranne l’idea che fuori dal Vene-to la gente è stramba.

Luigi Meneghello, Opere scelte,

Mondadori, 2006, pagg. 1065–1066

Luigi Meneghello nacque nel 1922 a Malo, un piccolo paese del Veneto. Studiò letteratura italiana a Vicenza.Nel dopoguerra si trasferì in Inghilterra, dove lavorò come insegnante di letteratura, traduttore e scrittore. Nei suoi romanzi Meneghello racconta la vita degli abitan-ti di Malo e gioca con una mescolanza di parole dialettali, italiane e inglesi.

Un paese, molte lingue

un libro di storia • un’e-mail di un amico una conversazione per strada

una cerimonia religiosa • un romanzouna discussione in famiglia

Page 23: Arrivederci 3 - Specimen

71edizioni Edilingua

es. 7-15

settantuno

Leggete la storia della lingua italiana a fumetti, poi le frasi qui accanto. Sono corrette? Se non lo sono, correggetele.

Leggete adesso il testo … e oggi? Che parlate esistono?

Ascoltate e completate la tabella.

E nel vostro Paese? Sentite i diversi accenti? Sapete identificare la provenienza di una persona dall’accento e dal modo di parlare? Esistono i dialetti? Dove si parla la lingua standard?

Nei testi della storia della lingua sono presenti altri verbi al passato remoto. A quali infiniti corrispondono? Riscrivete i testi al presente storico.

In Italia, per tutto il Medioevo, regnò ➙ regna una situazione di bilinguismo.

L ’uso sempre meno frequente dei dialetti è considerato da alcuni, in Italia, una perdita della propria identità. Cosa ne pensate? Secondo voi, è giusto continuare ad usare il dialetto? Discutete.

5

6

719

8

9

10

Per raccontare eventi stori-ci si può usare anche il pre-sente storico.

p. 74 / 2, 3

Intervistato 1 Intervistato 2 Intervistato 3Che lingua parla?Dove ha imparato l’italiano?

1 L ’italiano è nato dal latino.2 La lingua italiana di oggi si è sviluppata da quella dell’Italia del Centro-Nord.3 Un secolo fa tutti capivano e parlavano l’italiano.4 La radio e la TV hanno avvicinato gli italiani del Nord e del Sud.

Breve storiadella lingua italiana

In Italia, per tutto il Medioevo, regnò una situazione di bilinguismo: si parlavano contemporaneamente il latino, lingua della Chiesa e della scienza, e il “volga-re”, lingua del popolo, diversa da regione a regione.

1

Durante il Rinascimento si fece più forte la necessità di una lingua nazionale. Le discussioni fra scrittori e uomini di lette-re erano intense: quale parlata locale doveva diventare la lingua ufficiale? La scelta cadde sul fiorentino aristocratico.

2

Nell’Ottocento lo scrittore milanese Alessandro Manzoni pro-pose una nuova soluzione: una lingua letteraria più vicina alla lingua parlata, facile da capire. Per scrivere I promessi sposi Manzoni andò a “sciacquare i panni in Arno”, mescolò cioè alla lingua letteraria alcuni elementi del toscano parlato.

3

A metà degli anni ’50 nacque la RAI: le televisioni, che trasmettevano programmi in italiano stan-dard, si diffusero in tutto il Paese. Finalmente tut-ti gli italiani iniziarono a parlare la stessa lingua!

4

… e oggi?

Oggi, secondo l’ISTAT, il

73 % della popolazione par-

la l’italiano standard esclu-

sivamente con gli estranei,

il 44 % lo parla anche in

casa. Comunemente si uti-

lizza l’italiano regionale,

che unisce alla lingua stan-

dard alcune caratteristiche

o espressioni dialettali.

Accanto ad un uso più dif-

fuso dell’italiano, oggi mol-

ti riscoprono il piacere del-

la parlata dialettale per

esprimere sentimenti, per

mostrare confidenza o per

fare dell’ironia. Per molti

anni invece parlare in dia-

letto è stato considerato

sinonimo di ignoranza e

basso livello sociale.

U N I TÀ 7

Page 24: Arrivederci 3 - Specimen

72 Arrivederci!

es. 16-20

Angloitaliano?Qui c’è il browser con il server, ed il setter con il pointer, c’è il bestseller, c’è l’hamburger con le chips e le blue chips;c’è il reporter col revolver, c’è il designer col decanter,qualche wafer, molti woofer, ma di welfare quasi più;c’è il fund-raiser dentro il bunker, molti mixer, troppi mister,più decoder che pullover, e gameover, stop, reboot …(Mario Barenghi)

settantadue

Leggete ad alta voce la poesia di Mario Barenghi (testo 1). Ascoltate poi come vengono pronunciate in italiano le parole inglesi. Le avete pronunciate così anche voi?

Rileggete la poesia e gli altri due testi. Cercate le parole che non sono italiane. A quali settori appartengono?

Quali delle paroli in verde, se non siete anglofoni, vengono usate solitamente anche nella vostra lingua? Collegate ogni parola a quella italiana corrispondente.

Per quale motivo, secondo voi, si usano spesso parole straniere nella comunicazione quotidiana? Completate le reti di parole con i termini stranieri presentati in questa pagina.

Usate volentieri parole straniere? Perché? Quali? Fate una lista e confrontatela con quelle degli altri.

1120

12

13

14

15

sport - musica - …

rendono più “moderni” concetti comuni

educationalesprimono concetti

tecnici o difficili da tradurre

webmaster

evitano di usare parole sgradevoli o offensive escort

week-end • business • trend gossip • welfare • meeting

premier • briefing

primo ministro • riunione informativapettegolezzo • affari • tendenza di modafine settimana • incontro • stato sociale

Se negli anni Cinquan-

ta la televisione ha inse-

gnato l’italiano agli ita-

liani, oggi sembra voler

insegnare loro l’inglese.

Quali effetti provoca

nella lingua comune

l’atteggiamento anglo-

filo dei grandi mezzi di

comunicazione?

Il problema è che la te-

levisione non insegna

davvero l’inglese. Insegna, in titoli di trasmissioni e di

sue articolazioni, l’esibizione sciocca e inutile di

qualche anglismo, come educational per educativo.

Del resto, anche come ministro, ho protestato in Par-

lamento contro queste ridicolaggini, il question time,

per le interrogazioni urgenti, o il Welfare […] Ha da

passà ’a nuttata!*

(Intervista a Tullio De Mauro)

* deve passare questo brutto momento (dialetto napoletano)

2

1

«Italiani uniti contro il week-end»: secondo un sondaggio proposto dalla società Dante Alighieri ai suoi visitatori, “week- end” è la parola straniera più inopportuna tra tutte quelle ormai entrate a far parte dell’italiano. Subito dopo vengono “ok”, “welfare”, “briefing”, “mission”, “location”, “privacy”, “shopping” e addirittura “computer”. Gli italiani usano invece volentieri parole come “sexy” oppure “water”, che certamente è molto meno imbarazzante del termine italiano “gabinetto a sciacquone”.

adattato da Il Sole 24 ore (Elysa Fazzino)

3

Page 25: Arrivederci 3 - Specimen

73edizioni Edilingua

es. 21-24

settantatré

Osservate i cartelli e l’email. Ci sono degli errori: riuscite a trovarli? Da chi possono essere stati fatti?

Leggete l’articolo. Qual è il problema di base? Conoscevate già il fenomeno chiamato “analfabeti-smo di ritorno”? Di che cosa si tratta? Quali sono le differenze con l’analfabetismo comune?

Rileggete il testo. Qual è, secondo voi, il significato delle parole a destra?

Guardate gli esempi e collegateli al significato che hanno.

1 aiuto + ino/a = aiutino2 problema + one = problemone3 giornata + accio/a = giornataccia4 lavoro + etto/a = lavoretto

a piccolo/a ...b piccolo/a e carino/a ...c grande ...d brutto/a ...

Il problema dell’analfabetismo esiste anche nel vostro Paese? Cosa si può fare per limitare e com-battere questo fenomeno? Fate delle proposte.

Senza paura di fare errori: in piccoli gruppi scrivete una poesia simile a quella di Barenghi (testo 1, pag. 72). Vince chi utilizza più parole anglo-italiane riuscendo a scrivere un testo che abbia un senso.

16

17

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19

20

21

Nome + suffisso = nome alterato p. 74 / 4

Non tutte le parole in -one, -ino so-no nomi alterati: ad esempio, citta-dino, è un sostantivo con un suo si-gnificato autonomo.

U N I TÀ 7

1 momentaccio un momento a brutto/difficile a buono 2 formuletta una formula a lunga b breve

L’8 settembre l’Unesco celebra la

giornata mondiale per la lotta

all’analfabetismo. In Italia la bat-

taglia contro l’analfabetismo non

è per niente vinta, anzi, sta pas-

sando un momentaccio. Accanto

al plotone di «vecchi» analfabeti,

infatti, sta nascendo un nuovo

esercito di giovani e adulti. Un

giudice di Firenze racconta che a

volte, durante i processi, i testi-

moni non sono in grado di legge-

re la formuletta di rito. Un respon-

sabile sindacale spiega che spesso

chi cerca lavoro ha bisogno di aiu-

to nel compilare i moduli. Alcune

persone, insomma, leggono e

scrivono in modo così limitato da

non riuscire a compiere le funzio-

ni di base per essere cittadini a

tutti gli effetti. Sono gli “analfabeti

di ritorno”, persone che hanno

imparato a scuola a leggere e a

scrivere, ma che, non facendolo

quasi mai, ne hanno perso la ca-

pacità.adattato dal Corriere della Sera

(Alessandra Muglia)

Analfabeti, un popolo in crescitaChi non si esercita va indietro di 5 anni

Page 26: Arrivederci 3 - Specimen

74 Arrivederci!settantaquattro

Leggete il testo e completate la tabella con il passato remoto dei verbi avere e essere.

Riformulate le frasi usando il passato prossimo. Poi completate la tabella.

1 Nel dopoguerra arrivarono in Italia i primi televisori.2 Con gli anni ’50 iniziò un periodo di rinascita economica.3 Nel luglio del 1969 assistemmo allo sbarco dell’uomo sulla Luna.4 Le lotte studentesche degli anni Settanta contribuirono a trasformare la società.

Verbi in -are Verbi in -ere Verbi in -ireio arrivai assistei/assistetti contribuiitu arrivasti assistesti contribuistilui/lei/Lei assisté/assistette contribuìnoi arrivammo contribuimmovoi arrivaste assisteste contribuisteloro assisterono/assistettero

Completate la tabella. Le desinenze sono le stesse dei verbi regolari.

Che cosa significano le parole in verde?

librettoaffaronegattinoragazzaccio

= libro= affare= gatto= ragazzo

piccolo piccolo piccolo piccolo

grande grande grande grande

brutto/cattivo brutto/cattivo brutto/cattivo brutto/cattivo

carino carino carino carino

1

2

3

4 Alcuni suffissi possono combinarsi fra loro:casa – casetta – casettina = una casa piccola piccola e carina.

Chi ha insegnato l’italiano agli italiani?Tra gli anni Sessanta e Settanta furono in molti ad imparare l’italiano grazie al-la televisione. “Non è mai troppo tardi”, il programma televisivo condotto dal maestro Alberto Manzi, fu il principale strumento di questo particolare proces-so di alfabetizzazione. «Anch’io fui tra i protagonisti di questo evento», raccon-

ta uno spettatore di allora, «Pensate che, grazie al maestro Manzi, un milio-ne e quattrocentomila italiani ebbero la possibilità di conseguire la li-cenza elementare». Il program-ma ebbe un tale successo che la RAI ha deciso di trasmettere un nuovo “Non è m@i troppo tardi”, adattato ai giorni nostri e dedi-cato soprattutto ai bambini e agli stranieri.

Avere Essere

io ebbitu avesti fostilui/lei/Leinoi avemmo fummovoi aveste fosteloro

I verbi irregolari al passa-to remoto presentano co-munque una struttura regolare: io, lui/lei, loro sono irregolari ma hanno lo stesso tema; tu, noi e voi sono regolari e si for-mano dal tema dell’infi-nito o dell’imperfetto in-dicativo (bevesti, dicesti, facesti, ponesti, traducesti, traesti).

io tu lui/lei/Lei noi voi loro

fare facesti fece facemmo fecerodare desti dette / diede destedovere dovetti dovemmo doveste dovetteropotere potei / potetti potesti poteronovolere volli volle volemmo volestesapere seppi sapeste sepperodire dicesti disse diceste disserovenire venisti venne venimmo

Nella lingua parlata si preferisce usare il passato prossimo invece del pas-sato remoto.

La grammatica da vicino

Page 27: Arrivederci 3 - Specimen

Ripassiamo

edizioni Edilingua 75

U N I TÀ 7

settantacinque

Parlare dell’evoluzione della lingua italianaNel Medioevo in Italia regnò una situazione di bilinguismo.

La necessità di una lingua nazionale si fece più forte nel Rinascimento.

Il fiorentino aristocratico, una parlata locale, divenne la lingua ufficiale.

Nell’Ottocento Alessandro Manzoni utilizzò anche elementi del toscano parlato.

Con la RAI, tutti gli italiani iniziarono a parlare la stessa lingua, l’italiano standard.

Parlare di anglicismi e analfabetismoGli italiani usano volentieri parole come “sexy”.

“Week-end” è la parola straniera più inopportuna.

La battaglia contro l’analfabetismo non è vinta.

Accanto ai “vecchi” analfabeti , stanno nascendo gli “analfabeti di ritorno”.

Spesso chi cerca lavoro ha bisogno di aiuto nel compilare i moduli.

Ci sono persone che hanno imparato a leggere e scrivere ma ne hanno perso la capacità.

Parlare di regionalismi Intorno a me si parlava il dialetto del mio paese, una nostra variante della lingua nazionale.

Sono cresciuto in un ambiente dialettofono.

L’italiano parlato era una forma che chiameremmo regionale.

L’italiano che parlavamo era diverso da quello parlato in altre parti d’Italia.

Com

unicazione

Il passato remoto dei verbi regolari I nomi alteratiVerbi in -are Verbi in -ere Verbi in -ire ragazzino/a diminuitivo

parlai vendetti/ei partii ragazzone/a accrescitivo

parlasti vendesti partisti ragazzetto/a vezzeggiativo

parlò vendette/é partì ragazzaccio/a peggiorativo

parlammo vendemmo partimmo

parlaste vendeste partiste

parlarono vendettero/erono partirono

Il passato remoto dei verbi irregolariEssere Avere Bere Dire Fare Porre Tradurre Trarre

fui ebbi bevvi dissi feci posi tradussi trassi

fosti avesti bevesti dicesti facesti ponesti traducesti traesti

fu ebbe bevve disse fece pose tradusse trasse

fummo avemmo bevemmo dicemmo facemmo ponemmo traducemmo traemmo

foste aveste beveste diceste faceste poneste traduceste traeste

furono ebbero bevvero dissero fecero pose tradussero trassero

Per il passato remoto irregolare degli altri verbi consultare le pagine 203-206 della Grammatica.

Grammatica

Page 28: Arrivederci 3 - Specimen

Cosa so fare?

76 Arrivederci!settantasei

Scheda di Autovalutazione dell ’unità 7

Indicate con ✔ “lo so fare bene” e con “non lo so fare molto bene” e completate gli spazi.

1 So descrivere la situazione dell’italiano di oggi.

In alcune zone esiste il , si parlano cioè due lingue. Gli italiani fanno largo uso di , termi-ni di origine inglese. Ogni anno il vocabolario della lingua italiana si arricchisce di . Per fare prima, ne-gli sms e nelle e-mail si usano molte .

2 So riconoscere i diversi tipi di testo dal registro linguistico usato.

Testo A: Testo B:

3 So formare il passato remoto dei verbi regolari.

parlare: io noi loro

credere: io noi loro

finire: io noi loro

4 So formare il passato remoto dei verbi irregolari.

essere: ; avere ; fare: (io)

sapere: ; stare: ; volere: (lui)

5 So quando si usa il passato remoto.

Possiamo incontrare il passato remoto in un oppure usarlo quando parliamo di .

6 So parlare della storia della lingua usando il presente storico.

Nel Medioevo il latino la lingua colta mentre il popolo il volgare. Nel Rinascimento i letterati

il fiorentino aristocratico come lingua nazio-nale. Nell’Ottecento Manzoni alla lingua lette-raria alcuni elementi del toscano parlato. Negli anni ’50, grazie alla televisione si l’italiano standard.

7 So usare termini italiani al posto di quelli inglesi.

Ti sei già organizzato per questo week-end ?

Andiamo a fare shopping ?

8 So parlare del problema dell’analfabetismo in Italia.

Oggi il vero problema è l’analfabetismo di . Mol-ti stanno la capacità di leggere e .

9 So formare i nomi alterati. gatto brutto é ; mano piccola é grosso libro é ; scarpa carina é

10 So riconoscere i nomi alterati. cittadino padrone scatolone casetta maglietta melone ombrellino parolaccia

Verificate le vostre risposte a pagina 207.

Quando Stefano Roi compì i dodici an-

ni, chiese in regalo a suo padre, capita-

no di mare e padrone di un bel veliero,

di portarlo con sé a bordo. A

In vista delle elezioni regionali si fa più intenso il dibattito politico. I candidati dei principali partiti si affrontano nelle piazze e sugli schermi televisivi … B

Page 29: Arrivederci 3 - Specimen

U N I TÀ 6

163edizioni Edilingua

U N I TÀ 7

edizioni Edilingua

Leggete le definizioni e fate il cruciverba utilizzando i termini dati. Completate infine la frase in basso con la parola nascosta nelle caselle più scure.

neologismo • anglicismo • bilinguismo • madrelingua • dialettoabbreviazione • analfabetismo • latinismo

1 Riduzione di una parola.2 Parola o espressione latina entrata in un’altra lingua.3 Condizione di chi non sa leggere e scrivere.4 Lingua che si è imparata sin dall’infanzia.5 Parola o espressione inglese entrata in un’altra lingua.6 Sistema linguistico di una determinata zona geografica.7 Condizione di chi usa o parla correntemente due lingue.8 Parola o espressione di recente creazione.

È la lingua che state imparando voi: l’__ __ __ __ __ __ __ __ .

Dove si parlano questi dialetti o dove si hanno questi accenti? Osservate le desinenze e scrivete le città o le regioni corrispondenti.

1 milanese

2 romanesco

3 napoletano

4 toscano

5 veneto

6 friulano

Leggete queste frasi. Quali sono interamente in italiano? E quali, secondo voi, contengono forme regionali o dialettali? A chi ci si potrebbe rivolgere con ogni frase?

1 Per il fine settimana sono previste temperature superiori ai 40°.

2 Questo week-end ci saranno più di 40°.

3 ‘Sto fine settimana avremo 40 e rotti gradi!

4 Sabato e domenica: 40°-45°.

5 A ga sarà 40 grat sabet e dumenica!

1

2

3

centosessantatré

Bellezza all’italiana

Page 30: Arrivederci 3 - Specimen

164 Arrivederci!

Bellezza all’italiana

Arrivederci!

Bellezza all’italiana

centosessantaquattro

Valeria ha un problema con il computer. Leggete cosa scri-ve al suo amico Paolo. Poi completate , con le parole date, l’e-mail che manda al negoziante. Confrontate e commen-tate sul vostro quaderno i due stili.

4

1. signor Vanni,Le scrivo per 2. che il computer che ho 3. presso il suo negozio circa quattro settimane fa non 4. più. Non 5. capire il motivo, dato che l’ho sempre trattato 6. .Penso quindi che si tratti di un 7. di fabbricazione e che sia necessario 8.

da parte vostra. Il computer, ovviamente, è ancora in garanzia. Si tratta di un problema per me estremamen-te 9. , mi auguro per questo che si trovi al più presto una soluzione.10. ,Valeria Soncin

computer&[email protected]

problema computer

Ciao Paolo,

che giornataaaa!!! Ti scrivo per dirti solo questo: il computer che ho comprato più o meno un mese fa è già rotto. Non ho idea del perché, ci sto sempre attentissima! Di sicuro c’era qualche problema, speriamo che me lo cambino con un altro. La garanzia ce l’ho. Il problema è che mi serve subito, spero proprio che fac-ciano in fretta.

Ci sentiamo, ciao!Vale

Leggete quello che Marco ha scritto su un blog rispondendo alla domanda “che lingue parli? Parli anche in dialetto?”. Rispondete poi alle domande.

Io solitamente parlo in italiano, sia in famiglia che fuori. Il dialetto lo capisco bene, i miei parlano ancora molto in patois, il nostro dialetto. Diciamo che appartengono ancora alla generazione che usa quotidianamente il dialetto. È più un’abitudine, non penso che lo parlino appositamente per mantenere le proprie origini. Lo parlano con tutti in paese dove ci sono alcune persone anziane che forse l’italiano non lo capiscono nemmeno!In Valle d’Aosta, dove vivo, si impara poi il francese a scuola, perché è lingua ufficiale insieme all’i-taliano. E allora io so anche il francese e lo uso, lo parlo ogni estate, quando i nostri parenti francesi vengono nel nostro villaggio a passare le vacanze. Il mio inglese invece è scolastico.Infine, visto che cin69 chiede che lingua si parla sui blog: sul blog si parla italiano! Ci sono blog in dialetto ma raggiungono meno persone.

5

cordiali saluti • un controllo urgente • difetto • gentile

funziona • con la massima cura acquistato • comunicarLe

sono riuscita a

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U N I TÀ 6

165edizioni Edilingua

U N I TÀ 7

edizioni Edilingua centosessantacinque

1 Che lingue parla Marco?

2 Che lingue capisce Marco?

3 Chi parla in dialetto? Perché?

4 Con chi parla Marco in italiano?

5 Con chi parla Marco in francese?

6 Che lingua usa Marco sui blog? Perché?

Quale lingua o quale dialetto parlate quando, dove e con chi? Anche se non parlate un dialetto, usate stili differenti in situazioni e con persone diverse?

Leggete un passaggio tratto dal romanzo Cristo si è fermato a Eboli e sottoline-ate i verbi al passato remoto. Scrivete poi i relativi infiniti.

Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli

6

7

Infine mi congedai da tutti. Salutai la vedova, il becchino banditore, donna

Caterina, la Giulia, don Luigino, la Parroccola, il dottor Milillo, il dottor

Gibilisco, l’Arciprete, i signori, i contadini, le donne, i ragazzi, le capre, i

monachicchi e gli spiriti, lasciai un quadro in ricordo al comune di Gaglia-

no, feci caricare le mie casse, chiusi con la grossa chiave la porta di casa,

diedi un ultimo sguardo ai monti di Calabria, al cimitero, al Pantano e alle

argille; e una mattina all’alba, mentre i contadini si avviavano con i loro

asini ai campi, salii, con Barone in gabbia, nella macchina dell’americano,

e partii. Dopo la svolta, sotto il campo sportivo, Gagliano scomparve, e

non l’ho più riveduto.Avevo un foglio di via, e dovevo viaggiare con i treni accelerati: perciò il

viaggio fu lungo. Rividi Matera, e i suoi sassi, e il suo museo. Traversai

la pianura di Puglia, sparsa di pietre bianche, come un cimitero, e Bari,

e Foggia misteriosa nella notte, e risalii, a piccole tappe, verso il nord.

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166 Arrivederci!

Bellezza all’italiana

Arrivederci!

Bellezza all’italiana

centosessantasei

Trovate i 14 verbi al passato remoto nascosti nella griglia e indicate la persona e l’infinito corrispon-denti.

E S D F U M M O A M

S T I A V I D E R OO E E F E C E I M RL S D I C E S T I BE T I P O B T R S ES E P P I B E I E VS V O L L I S E R VE A V E N N E R O E

Scegliete le risposte giuste

1 La lingua italiana …a prese rapidamente il posto del latino.b si sviluppò a partire dal latino volgare.c nacque dai dialetti del nord.

3 Parlare in dialetto …a fu considerato a lungo un segno di scarsa cultura.b è considerato oggi un segno di scarsa cultura.c contribuì a migliorare il livello culturale degli

italiani.

2 Durante il Rinascimento …a il latino fu abbandonato completamente.b nacque l’italiano come lo conosciamo oggi.c gli scrittori identificarono una lingua nazionale.

4 Con l’arrivo della televisione …a i dialetti si diffusero ancora di più.b si ricominciò a parlare in latino.c la lingua italiana si diffuse in tutta la penisola.

Imperfetto o passato remoto?

1 Il capo mi telefonava telefonò sempre anche mentre ero in vacanza.2 Silvia accendeva accese il computer e iniziava iniziò a chattare.3 A sei anni i miei genitori mi portavano portarono a New York.4 Ma era fu davvero un caso? Io credo di no.5 Quando andavo al liceo il latino era fu la mia materia preferita.6 Marco e Fabio si conobbero conoscevano durante una gita in barca.

Riscrivete il testo al presente storico.

Il latino dopo l’ImperoQuando l’Impero Romano crollò, anche il latino perse il suo predominio culturale. La lingua dell’Impero si mescolò alle parlate locali e iniziò a differenziarsi da regione a re-gione. Le lingue romanze, come l’italiano, il francese e lo spagnolo, nacquero dunque da una radice comune: il lati-no. Il latino, tuttavia, per secoli rimase la lingua della cul-tura e delle istituzioni: molti scienziati scrissero trattati in latino fino al 1600, e il Vaticano usa ancora oggi il latino per i suoi documenti ufficiali.

8

9

10

11

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U N I TÀ 6

167edizioni Edilingua

U N I TÀ 7

edizioni Edilingua centosessantasette

Leggete questo testo sulla lingua italiana e rispondete alle domande.

1 Da quale lingua deriva l’italiano?

2 Dove si parla italiano?

3 L’italiano è l’unico idioma sul territorio della penisola?

4 Quante parole costituiscono circa il lessico dell’italiano?

12

L’italiano è una lingua romanza, derivante dal latino, basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento. L’italiano appartiene al gruppo italico della famiglia delle lingue indoeuropee. L’italiano convive sul territorio della penisola con un gran numero di idiomi neo-romanzi e ha diverse varianti regionali.L’italiano è lingua ufficiale in Italia, a San Marino, in Svizzera (insieme al tedesco, al francese e al romancio) e nella Città del Vaticano (insieme al latino). È, inoltre, seconda lingua ufficiale nella Regione Istriana (Croazia) e in tre comuni della Slovenia.L’italiano è una delle 23 lingue ufficiali dell’Unione europea.Il lessico della lingua italiana include circa 160.000 parole di uso consolidato. Secondo gli studi di Tullio De Mauro, però, la lingua di comunicazione quotidiana è fondata su una base di circa 7000 parole.In italiano si trovano prestiti da lingue prelatine, cioè parole derivanti da lingue parlate in Italia prima dell’avvento del latino (per esempio parole di origine etrusca), latinismi, che sono parole modellate su parole del latino letterario e reintrodotte nell’italiano, parole derivanti dal greco, dall’ebraico, dall’arabo, dal persiano, dal francese, dal tedesco, dallo spagnolo e, più di recente, indicativamente dalla fine del Settecento, dagli anglicismi, i prestiti dall’inglese. Secondo Tullio De Mauro questi anglicismi, molti dei quali non hanno ancora una traduzione in italiano, si attestano attorno all’8% del lessico complessivo.

adattato da www.wikipedia.it

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168 Arrivederci!

Bellezza all’italiana

Arrivederci!

Bellezza all’italiana

centosessantotto

5 Tutte le parole della lingua italiana derivano dal latino?

6 Qual è la lingua che ultimamente ha “prestato” più parole all’italiano?

Leggete questi due passaggi tratti da un articolo di giornale. Quali frasi date sotto corrispondono al testo?

Il 60% della popolazione conosce un dialetto, il 95% parla abitualmente l’italianoL’Unesco elenca anche alcuni idiomi minori, i cui parlanti si trovano in Italia, come a rischio: sono il Griko (del Salento e della Calabria), il Gardiol, il croato del Molise, il Töitschu (tedesco) della Valle d’Aosta: come sono arrivate a noi queste lingue? Davvero sono in pericolo? «L’Italia, fin dall’antichità preromana, tra le Alpi e i mari ha accolto e poi ospitato stabilmente popolazioni della più diversa provenienza. Molte lingue sono scomparse perché le popolazioni si sono volte all’uso del latino e delle parlate romanze nate dal latino. Altre, dal serbo-croato al greco o all’albanese, hanno resistito all’assimilazione. Ma anche qui ci vuole cautela. Venti anni fa il Griko della Grecia salentina era stato dato per spacciato, e invece ha conosciuto una straordinaria rivitalizzazione. Del resto, anche i dialetti italiani sono stati dati per morti a partire dagli anni Cinquanta e invece sono vivi e in uso per il 60% della popolazione (dati Istat) accanto all’italiano».[…]Il nostro italiano oggi non è considerato a rischio: potrebbe esserlo nel futuro? Insomma, i nostri pronipoti parleranno un’altra lingua? «L’italiano, a metà del Novecento, era parlato abitualmente da meno del 20% della popolazione, oggi lo è dal 95%. Mai, in tre millenni di storia ricostruibile, le popolazioni d’Italia hanno conosciuto un pari grado di convergenza verso una stessa lingua. Perché sessanta milioni di persone cambino idea ci vuole tempo».

dal Corriere della Sera (P. Sa.)

1 L’Unesco ha fatto un elenco degli idiomi a rischio di estinzione, tra questi alcuni sono parlati in Italia.

2 Il Griko, il Gardiol, il croato del Molise e il Töitschu sono davvero in pericolo.

3 In Italia, in passato, sono già scomparse delle lingue a favore del latino e delle lingue romanze.

4 Il greco o l’albanese hanno sempre resistito all’assimilazione.

5 Già venti anni fa si diceva che il Griko della Grecia salentina non si sarebbe più parlato.

6 Tutti i dialetti italiani sono morti a partire dagli anni Cinquanta.

7 Oggigiorno il 60% della popolazione parla anche in dialetto, oltre a parlare italiano.

8 L’italiano è considerata una lingua a rischio per il prossimo futuro.

9 In Italia la popolazione che parla l’italiano è aumentata notevolmente nel corso del Novecento.

10 In futuro 60 milioni di persone cambieranno sicuramente idea e parleranno un’altra lingua.

13

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U N I TÀ 6

169edizioni Edilinguaedizioni Edilingua centosessantanove

Completate il dialogo. Utilizzate anche le informazioni tra parentesi.

l Qual è la tua opinione sul dialetto? (cultura di un paese)

ä

l Quindi, secondo te, bisogna fare qualcosa per non lasciarli morire? (tanti parla-no/capiscono il dialetto)

ä

l C’è anche chi vorrebbe che lo si insegni a scuola. (solo saperne qualcosa)

ä

l E chi parla l’italiano lo parla perfettamente, secondo te? (italiano standard, provenienza)

ä

l E questi accenti o varietà regionali ti disturbano? (lingua viva e interessante)

ä

Con quali di queste affermazioni siete d’accordo? Con quali no? Scrivete sul vostro quaderno un breve testo e motivate il vostro punto di vista.

– Accenti e varietà regionali rendono più viva e interessante una lingua. – Dover capire accenti regionali o testi in dialetto è piuttosto difficile, basta capire l’italiano. – I dialetti fanno parte della cultura di un Paese, quindi è giusto saperne qualcosa. – Ascoltare accenti e dialetti allena l’orecchio alla realtà linguistica di un Paese. – Con uno straniero tutti parlano la lingua standard, non è necessario perdere tempo con accenti e dialetti.

Leggete queste parole straniere usate in italiano e inseritele nella categoria giusta.

Qual è la parola estranea?

1 dialetto • lingua • conversazione • parlata2 neologismo • femminismo • anglicismo • latinismo

3 incontro – meeting – riunione – analfabeta4 genovese – veneziano – siciliano – fiorentino

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jazz • record • goal • scanner • compact disc • tunnel • chef • collant • commandodessert • embargo • foulard • garage • stage • golpe • karaoke • murales • online

putsch • training • charter • strudel • iceberg • bestseller • airbag

Tecnologia Cultura Gastronomia Politica Altro

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U N I TÀ 7

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170 Arrivederci!

Bellezza all’italiana

Arrivederci!

Bellezza all’italiana

centosettanta

A quali parole italiane corrispondono i seguenti termini inglesi?1 home page2 file3 link4 hard disk5 web6 browser

scrivania • pagina iniziale • schermodocumento • cartella • sitosinistra • destra • collegamentosistema • navigatore • disco rigidosito • collegamento • retemotore di ricerca • navigatore • documento

Dividete queste parole nelle rispettive categorie. Vi vengono in mente altre parole? Aggiungetele.

bis • bipolarismo check-in • sms single • ad hoc chattare • colf

ultimatum • foto know how • loggarsi

abbreviazioni:

latinismi:

anglicismi:

neologismi:

Itanglese è “la lingua italiana usata in certi contesti e ambienti, caratterizza-ta da un ricorso frequente e arbitrario a termini e locuzioni inglesi”*. Leggete queste frasi in itanglese, sottolineate gli anglicismi e riscrivete le frasi sosti-tuendo gli anglicismi quando sono disponibili corrispondenti italiani.

* dizionario Hoepli

1 Cosa ne dici di un bel week-end wellness in una beauty farm?

2 Stamattina c’era il meeting, ma non ho news da darti. E la tua conferen-ce call com’è andata?

3 Ti va un happy hour domenica? Così parliamo un po’ degli ultimi gossip!

4 Quest’estate io e Michela vogliamo fare un tour in mountain bike.

5 Hai visto il nuovo look di Valeria? Lipstick rosso fuoco … e poi che shorts!

6 Non mettere foto e dettagli su Facebook, altrimenti addio privacy!

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U N I TÀ 6

171edizioni Edilingua

U N I TÀ 7

edizioni Edilingua centosettantuno

Completate la tabella con i nomi alterati mancanti.

nome 1 casa 2 scarpa 3 libro 4 scatola 5 tavolo 6 ombrello

più grande più piccolo libricinopeggiore –più carino – –

Ditelo diversamente usando un suffisso.

1 un piccolo uomo un omino2 un grosso problema 3 un animale carino

4 un brutto posto 5 una barca carina 6 una brutta giornata

Qual è il significato dei suffissi di queste parole? Come potreste dire la stessa cosa?

1 un profumino =

2 una statuetta =

3 un saporaccio =

4 un esamone =

5 un soldino =

6 un affarone =

7 un muretto =

8 una bandierina =

9 un erroraccio =

10 una piantina =

Segnate il significato delle parole date. Qual è il nome alterato?

1 un cartone a foglio di carta molto grande b carta spessa e resistente

2 un padrone a una persona proprietaria di qualcosa b un padre alto e grosso

3 una bottiglietta a una bottiglia piccola che non superi il mezzo litro di contenuto b una bottiglia particolare e bella

4 un provino a una breve prova, solitamente di recitazione b piccolo esperimento

5 un misurino a una misura piccola piccola b piccolo recipiente che serve per misurare

6 un bambino a un piccolo “Bambi” b essere umano dalla nascita ai 12-13 anni circa

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ArArArA ririirivevevev dededed rcrci!i! èè un corsrsoo mumumultltltimimmededediaiaialelele dddii lilingnguaua, , momoodedernrno o e e cocomumunininicacaaatitivovo, , chc e sisi rrrivivivvololo gge a sstutudeentntntiii!!seseenznznzza a aa alalccuna cononososceceenznzn aaa dedd lla lingua italiana.a. GGrarar ziziz e aa ununaa prprp ogooggreresss ionee dddololoo cece e graraduduualalaa e,e,e, AArrriririveveveeddderci! è è adadatattototo aaannnche a studenti chchchche nonn hahannnno o mamaii ststudududiaiaaiatoto uunana llininnguguguaaa ststrar niniiererera.a.a. SSSiiicoompmpmponoone didi ttrre vvolololumumumi che cooprprp ooono oo ririspspsppetetettitivav mementnte e i i lilivevelllli A1A1,,, A2AA2A e BB11 dedeelll QuQuQ adro CCComomomununu eeEuE roropepepeooo dii RRifere imimenenntto per llee LiLingngggueueu .

OgOgO ninin vvooolumumume ee compmprereendndnde ee ililil LiLiLibrbrbrbroooo dedededelloo ststtududu eentete, , ilil QuQuQuQuadaa errnono dddegegegeglililili eeeesesesercrcrciizizii ee inin allegegatatooo ililil CDCDCD aaududioio. ..

Arrivedercrci!i! 33 ffororniniscscee circa 60 ore ddii leziione e o≠re::

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incontrate in ogni singola unità; • la pagina Ripassiamo con le tabelle riassuntive sui contenuti comunicativi e grammaticali di

ogni unità; • le schede di autovalutazione Cosa so fare? che permettono allo studente di valutare i progressi

fatti; • la sezione Facciamo il punto? (posta dopo le unità 5 e 10) che propone motivanti attività

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Cinzia FaraciPierpaolo De Luca

Daria BiagiFederica Colombo