Arricavo: come utilizzarlo correttamente

5
IL CORRETTO UTILIZZO DELL’ARRICAVO

description

Vediamo in questi due articoli come utilizzare corretamente l'arricavo dei bozzelli harken per eviatre spiacevoli rotture!

Transcript of Arricavo: come utilizzarlo correttamente

IL CORRETTO UTILIZZODELL’ARRICAVO

Nello numero 4/06 di Technical Sailing abbiamo analizzato i rischiche si corrono con l’uso improprio dell’arricavo sui bozzelli Carbo.Vediamo ora quanto sono elevati i carichi che vengono applicati

I CARICHI ELEVATISULL’ARRICAVO

I CARICHI ELEVATISULL’ARRICAVO

E’ una buona occasione quella dichiosare l’articolo pubblicato inTS 4/06 sullo stress degli

arricavo nei paranchi multipli, inspecial modo usati nei catamaranipiccoli, in quanto “ci dà il destro”,come si suol dire, per tornare a parlare di un completamento delconcetto di carico di lavoro che difficilmente trova eco nei cataloghiufficiali delle ditte di attrezzatura.Mi sto riferendo ai concetti di “holding load” e “pulling load”,rispettivamente: - carico a cui il sistema si contrappone senza nessun problemameccanico/funzionale ma in situazione statica- carico in cui il sistema lavora inmaniera dinamica, sempre senzanessun problema meccanico/funzionale. Quindi nel primo caso, in soldoni, ilsistema tiene, non si rompe, ma nonsi riesce a cazzare, mentre nelsecondo, il sistema, pur non rompendosi, consente di cazzarefino al valore indicato.Scendiamo nella pratica. Se adesempio intendo usare un parancoserie Carbo (con pulegge da 40 mm)6:1 formato in basso da un triplocon strozzascotte ed arricavo,

H2648 con carico di lavoro e di rottura rispettivamente di 408 e 816kgf, ed in alto da un triplo H2640(660 e 1.383 kgf), mi devo renderconto che anche il carico di lavoropiù basso fra i due bozzelli (408 kgf)indica l’holding load, in quanto èimpensabile che a mani si riesca atirare questo valore! Difatti dividendo 408 per 6 (il numero delle vie del paranco) siottiene 68 kgf: l’equivalente amomenti del peso di un uomo!Tirare, ripetutamente, 68 kgf è unaprestazione direi riservata a pochiindividui, velisti professionisti, chevanno in palestra tutto il dì….!E’ più realistico pensare appunto cheil paranco regga bene lo sforzo trasmessogli dal rig pari a 408 kgfmentre il manovratore possa cazzarela vela fino al valore di 180 kgf. Questo è dato dal moltiplicare le 6vie del paranco per 30 kgf chepotrebbe apparire un valore di tiro“umano”. Da notare che consideriamo il paranco una macchina ideale quindi con efficienza pari ad 1, il che ovviamente non è vero!Perciò il punto della situazione è cheabbiamo un paranco pari a 408 kgfdi holding load e 180 kgf di pulling

sicuramente si romperà qualcosa, senon andrà prima fuori strada!Difatti se ci prendiamo il gusto diverificare e quindi di dividere 1.080kgf per 6, che è il numero delle viedel paranco veloce, vediamo che ilvalore risultante di 180 kgf è quasi ildoppio del carico di lavoro per cuil’arricavo è stato progettato e realizzato!Praticamente è esattamente quelloche succede coi winch speciali,allorché motorizzati , vengono sovraalimentati o con valori di bar eccessivi o con valori di correntealtrettanto eccessivi.Ma anche in caso di winch a comando manuale può accadereciò! Se ad esempio si collega unwinch a più colonne coffee-grinder,l’input generato da diversi uominipuò essere facilmente troppo altoper cui la coppia in entrata al verricello rischia di rompere l’ingranaggieria.Quindi “all’occhio Bacchini”: anchela miglior garanzia si “rompe” primao poi (figura 1)!

load.Ammettiamo che la vela per esseremessa a segno debba essere tiratadi più di 180 kgf e perciò noi abbisogniamo di un paranco conmaggior demoltiplica. Verrà facile latentazione di interporre tra l’arricavodel paranco e la sua ultima via dicima un ulteriore paranco, in mododa costruire quello che si chiama unparanco a cascata.E’ qui che casca l’asino! Da notareche finora l’arricavo del parancopoteva “vedere” alla peggiore delleipotesi un carico di lavoro pari a 110kgf (660 kgf di carico di lavoro deltriplo superiore diviso pel numerodelle vie).Si aggiunge quindi un ulterioreparanco 6:1 formato in alto da untriplo Carbo serie 29 mm H344 ed inbasso da un altro triplo ma constrozzascotte ed arricavo, l’H347,per formare una demoltiplica totaledi 36:1.Ciò permette ora di cazzare la velafino a 1.080 kgf! Difatti: 30 per 36 uguale 1.080.Ma in pratica è come “sovra-alimentare” un auto destinataa portare un motore da 1.000 dicilindrata con uno da 3.000! Magaril’auto andrà più veloce, ma

FIGURA 1

Danilo Fabbroni

I bozzelli della serie Carbo, soprattutto i tripli Ratchet eRatchamatic, sono molto utilizzati per paranchi randa su cat e non.In alcuni casi, però, l’arricavo non viene usato nel modo corretto

IL CORRETTO USODELL’ARRICAVO

IL CORRETTO USODELL’ARRICAVO

L’arricavo è quella particolareparte del bozzello studiata perconsentire il fissaggio di una

delle due code della cima per realizzare un paranco a più vie (figura 1).I bozzelli della serie Carbo prodottada Harken consentono la realizzazione di paranchi a più viemolto utilizzati, ad esempio, per lascotta randa nei cat tipo Formula 18,Hobie Cat, Tornado, Classe A. Con laserie da 57 e 75 mm si possono realizzare paranchi a sei ed otto viementre utilizzando i bozzelli specialiche trovate nel servizio a pagina 18si può arrivare addirittura a 10 e 12vie!C’è però chi non si accontenta edecide di utilizzare l’arricavo in

modo arbitrario applicandogli unbozzello singolo (in alcuni casi addirittura doppio o triplo) per ottenere ulteriori demoltiplicazioni(figura 2).Così facendo, l’arricavo si vedeapplicare un carico di lavoro infinitamente superiore a quello peril quale è stato progettato (a taleproposito, il nostro esperto DaniloFabbroni tratterà l’argomento neldettaglio nel prossimo TechnicalSailing) con le conseguenze chefacilmente si possono immaginare eche vedete in modo chiaro nellafigura 3. Che fare, quindi, per non incorrere inquesta rottura?Semplice: se ad esempio

FIGURA 1

FIGURA 2

NO!

pagine che seguono troverete altribozzelli che vi consentiranno di realizzare paranchi ancora piùpotenti!

necessitiamo di un paranco 8:1 nondobbiamo utilizzare un 2630 (figura4) da 57 mm con un 2631 (figura 2)al quale applichiamo un ulteriore singolo a sua volta utilizzato comearricavo, bensì un 2632 (figura 5)appositamente studiato. Così facendo possiamo ottenere ilparanco 8:1 (figura 6) senza incorrere in rotture.Come scritto in precedenza, nelle

FIGURA 3

FIGURA 4

FIGURA 5

FIGURA 6