n.7 dal 14 febbraio 2021 al 21 febbraio 2021

Messa della VI do-

menica del tempo

ordinario 02

06

Due proposte dal

Portico 08

La Quarta riga n.

304 - La compassio-

ne di Dio

10

Indicazioni per la

Lectio divina 18

Letture della dome-

nica successiva 19

Convocazione del

Consiglio pastorale 20

Dalla parrocchia di

Concesa… da mar-

zo si inizia a prepa-

rare nella speranza

di un’estate

“normale”...

20

Giovani del Decana-

to 21

Vita dell’Oratorio 22

Intenzioni delle mes-

se e avvisi 23

So

mm

ari

o

Siamo pronti a iniziare la nuova esperienza (per

questo tempo di pandemia) della comunione re-

cata alle persone ammalate da parte dei propri

cari i quali, già condividendo tempo e luoghi, non

portano ulteriori difficoltà o pericoli per chi è in

una condizione di fragilità.

Chi ha già dato la sua disponibilità potrà ritirare

in segreteria il contenitore (teca) apposito e lo

conserverà per tutto il tempo necessario senza

doverlo riportare in chiesa. La scelta è dettata dal

fatto che è opportuno che ognuno utilizzi il suo

contenitore senza scambi di sorta.

Il contenitore è affidato alle persone fisiche che

ne hanno fatto richiesta e non può essere passato

o ceduto ad altri.

Si chiede di presentarsi in sacrestia e avvisare

ogni volta che, partecipando alla messa, si intende

ricevere l’ostia consacrata da portare all’ammala-

to che si assiste.

Per nuove richieste è sufficiente dare il proprio

nominativo in sacrestia e fare, poi, un colloquio

con il sacerdote.

2

VI DOMENICA TEMPO ORDINARIO

CANTO ALL’INGRESSO Te lodiamo, Trinità, nostro Dio, ti adoriamo; Padre dell'umanità, la tua gloria proclamiamo. Te lodiamo, Trinità, per l'immensa tua bontà. Tutto il mondo annuncia te: tu lo hai fatto come un segno. Ogni uomo porta in sé il sigillo del tuo regno.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle per celebrare degnamente i santi misteri riconosciamo i nostri peccati

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandis-sima colpa. E supplico la beata sem-pre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen

Kyrie Eleison Kyrie Eleison

Christe Eleison Christe Eleison

Kyrie Eleison Kyrie Eleison

GLORIA

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti ado-riamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Si-gnore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigeni-to, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, ac-cogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e re-gna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. . Amen

PRIMA LETTURA

Dal libro del Levitico (Lv 13,1-2.45-46) Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacer-dote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli. Il lebbroso colpito da piaghe por-terà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gri-dando: “Impuro! Impuro!”. Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne

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starà solo, abiterà fuori dell’accampamen-to». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 31)

Rit: Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!

Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

SECONDA LETTURA

Dalla prima lettera di san Paolo aposto-lo ai Corinzi (1Cor 10,31-11,1)

Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO (Mt 8,17)

Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia. VANGELO

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,40-45) In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe com-passione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la leb-bra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testi-monianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pub-blicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. Parola del Signore. Lode a te o Cristo PROFESSIONE DI FEDE Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cri-sto, unigenito Figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da

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Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato; della stessa sostanza del Padre, per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini e per la nostra salvez-za discese dal cielo; e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. E il terzo giorno è risuscitato secondo le Scrit-ture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella glo-ria per giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Si-gnore e dà la vita, e procede dal Pa-dre e dal Figlio. E con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato; e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una, santa, cattolica, apostolica. Professo un solo battesi-mo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen

PREGHIERA DEI FEDELI Innalziamo al Signore le nostre invocazio-

ni, nella certezza che Egli si prende cura dei suoi figli. Diciamo insieme: Ascoltaci Signore La Chiesa sappia mostrare, con le opere e con il magistero, la sollecitudine di Dio che si china su ogni uomo e guarda con occhio

di predilezione i poveri e i sofferenti. Preghiamo

Nessuno si senta escluso nelle comunità dei cristiani, ma ognuno possa sperimenta-re il volto benevolente e misericordioso del Padre. Preghiamo

I responsabili della vita pubblica e della convivenza civile abbiano a cuore il rispet-to della dignità di ogni persona e salva-guardino la qualità di ogni vita. Preghiamo

Dona la luce e la vita senza fine ai nostri cari defunti e in modo particolare a Gio-vanna Pravettoni, Ferdinando Colombo, Giuseppina Vassalli, Paolo Colombo, Antonio Ferraresi, Angela Lecchi, Ange-lo Cornelli, Antonina Marcello, che sono tornati alla tua casa questa settimana e a………… che ricordiamo in questa Eucari-stia. Preghiamo

Padre, che nel tuo Figlio crocifisso annulli ogni separazione e distanza, aiutaci a scorgere nel volto di chi soffre l'immagine stessa di Cristo, per testimoniare ai fratelli la tua misericordia. Per Cristo nostro Si-gnore. Amen

CANTO D’OFFERTORIO

Fammi conoscere la tua strada, Signore: a te si innalza la mia preghiera!

Ti dono la mia vita accoglila, Signore! Ti seguirò con gioia: per mano mi gui-derai!

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Al mondo voglio dare l'amore tuo, Si-gnore, cantando senza fine la tua fedeltà! PREGHIERA SULLE OFFERTE Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen ATTO DI COMUNIONE SPIRITUALE Si recita insieme

Signore, credo che sei realmente pre-sente nel Santissimo Sacramento, Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nel l’anima mia. Poiché ora non posso (per chi fa la comu-

nione: “mi preparo a” ) riceverti sacramen-talmente, vieni spiritualmente nel mio cuore. questa parte la si può recitare come ringraziamento

Come già venuto, (per chi ha fatto la comunio-

ne salta il “come già venuto”) io Ti abbraccio e mi unisco tutto a Te, non permettere che abbia mai a separarmi da Te. Eter-no Padre, io Ti offro il sangue preziosis-simo di Tuo Figlio in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa.

CANTO ALLA COMUNIONE Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa. In verdissimi prati mi pasce, mi disseta a placide acque.

É il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida per amore del santo suo nome, dietro di lui mi sento sicuro. Pur se andassi per valle oscura non avrò a temere alcun male perché sempre mi sei vicino, mi sostieni con tuo vincastro. Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici e di olio mi ungi il capo: Il mio calice è col-mo di ebbrezza. Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino; io starò nella casa di Dio lungo tutto il mi-grare dei giorni. PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, fa’ che desideriamo sempre que-sto cibo che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore. Amen. CANTO FINALE

Il Signore è degno di ogni lode, non si può misurar la sua grandezza. Ogni vivente proclami la sua gloria, la sua opera è giustizia e verità. Ti esalto Dio mio re, canterò in eterno a Te. Io voglio lodarti, Signor, e benedirti, Alle-luia.

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n. 304 La prima riga è quando ti accorgi della realtà, del cielo, del fiume, della pioggia come del sole. La seconda riga è quando ti accorgi delle persone della loro vita, dei loro sogni, del loro pianto, delle loro speranze. La terza riga è quando ti accorgi che Dio parla al tuo cuore quando hai la pazienza del tempo. La quarta riga è quando ti sai fermare per chiederti cosa vuol dire a te quella parola che ti è arri-vata dalla realtà, dalle persone, dalla Parola. Dopo la quarta c’è la quinta e la sesta e... dipende dal tuo cuore, dalla tua libertà.

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Ho ricevuto in settimana un breve articolo, molto

interessante, sul tema della compassione.

Il breve saggio si apre con un passaggio che al

momento della lettura non aveva particolarmente

attirato la mia attenzione: “Quando una parola

scompare dal lessico di un’epoca, si può suppor-

re che abbia smesso di essere significativa o non

sia più necessaria”.

Poco dopo aver letto l’articolo, mi sono imbattuto

nel versetto (41) del Vangelo di questa domenica

dove si dice che Gesù di fronte al lebbroso provò

compassione.

La presenza della parola “compassione” in en-

trambi i testi, mi ha spinto a cercarne la voce nei

vari dizionari biblici, di teologia, di spiritualità che

sono degli strumenti che, in genere, offrono dei

primi abbozzi di sintesi e approfondimento. Di

qui la singolare constatazione che mi ha rimanda-

to all’esordio dell’articolo. Su dodici volumi, che

potevo avere sotto mano, solo in uno esiste la

voce “compassione” ed è un testo di 46 anni fa...

Certamente se la parola in sé è scomparsa non è

scomparso il tema che si può ricostruire sotto

altre voci: misericordia, viscere, bontà, perdono,

pietà.

Il desiderio di voler, comunque, seguire la pista

della “compassione” di Gesù motiva la scelta del

40 Venne da lui un lebbroso, che

lo supplicava in ginocchio e gli

diceva: "Se vuoi, puoi purificar-

mi!". 41 Ne ebbe compassione,

tese la mano, lo toccò e gli

disse: "Lo voglio, sii purifica-

to!". 42 E subito la lebbra scom-

parve da lui ed egli fu purifica-

to. 43 E, ammonendolo severa-

mente, lo cacciò via subito 44 e

gli disse: "Guarda di non dire

niente a nessuno; va', invece, a

mostrarti al sacerdote e offri per

la tua purificazione quello che

Mosè ha prescritto, come testi-

monianza per loro". 45 Ma quel-

lo si allontanò e si mise a pro-

clamare e a divulgare il fatto,

tanto che Gesù non poteva più

entrare pubblicamente in una

città, ma rimaneva fuori, in luo-

ghi deserti; e venivano a lui da

ogni parte. (Mc 1,40-45)

11

cammino nella Scrittura di oggi. Lasciamo tutto

il resto del brano del Vangelo di oggi e ci con-

centriamo solo su una parola, confortati dal fatto

che il testo lo abbiamo già incontrato in una re-

cente Quarta riga, il n. 278 del 1 gennaio 2021.

Data l’assenza di sintesi su tale parola, non resta

che iniziare un percorso dentro la scrittura ser-

vendoci dei riferimenti ad altri versetti, ad altri

libri della Sacra Scrittura che abbiano attinenza

con il tema della compassione del Signore.

Si inizia con due citazioni. La prima: Matteo 14

13:14. Giovanni battista è stato giustiziato e Ge-

sù lascia per un po’ l’ambiente ritirandosi in un

luogo deserto. Il luogo sarà anche deserto e ap-

partato, ma viene raggiunto dalle folle davanti

alle quale Gesù prova compassione nei confronti

dei tanti ammalati che guarisce. Prova quel senti-

mento che rende vicini alla vita dell’altro, che, in

qualche modo, fa assumere ciò che l’altro ha

“dentro”. Non ti spinge a sostituirlo in un coinvol-

gimento che annebbia e confonde. La compas-

sione spinge ad assumere il dolore, la situazione

dell’altro evitando, cioè, di rapportarsi come uno

“spettatore” o un maestrino che offre il consiglio.

Chi ti apre il cuore deve provare la certezza di

avere vicino una persona che sa accogliere ed

entrare nel cuore e che per questo può dire (se

occorre) qualcosa che vale la pena di ascoltare.

Gesù, compatisce, assume su di sé il dolore di

quelle persone segnati dalla malattia. Probabil-

mente prova anche compassione nei confronti

del loro desiderio, del loro sogno, della loro spe-

ranza di trovare qualcosa capace di dare pace

alla vita e, per dirla alla moderna, per trovare un

senso capace di orientarla e motivarla in tutto.

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A questo brano possiamo accostarne un secondo

(Mt 15,29-33) nel quale la compassione porta il

Signore a pensare di dare alla folla, che lo segue

da tre giorni, qualcosa da mangiare perché non

abbiano a svenire, per la debolezza, lungo la via

del ritorno a casa. Qui Gesù con le parole “perché

non vengano meno lungo la via”, esprime una di-

mensione che definirei profondamente femminile.

E giusto precisare che con i rimandi di questo ge-

nere, non si intende assolutamente prendere a

forza la donna e imprigionarla nella casella della

massaia tutta casa, famiglia e chiesa. E’ solo l’esito

di una stupita e riconoscente constatazione: se an-

che esistono, a pieno diritto, donne in carriera che

non sanno cucinare e neppure tenere la casa, esi-

ste anche, nell’esperienza pratica, la possibilità di

incontrare donne che sanno fare e l’una e l’altra

cosa. L’esperienza ci propone figure di donne at-

tente e sapienti nel provvedere sempre per gli altri.

Penso siano molto rari coloro che non hanno negli

occhi e nel cuore il volto della mamma (e della

nonna) che premurosa chiede se si ha fame o lo

sguardo indagatore alla ricerca del bisogno ine-

spresso. Gesù con lo sguardo rivolto alla folla pen-

sando ai giorni trascorsi, alla fatica del viaggio di

ritorna a casa e manifestando il desiderio di soste-

nerli con un po’ di cibo, esprime una tenerezza ma-

terna.

A questo punto il tema della compassione non può

non passare per le parole del salmo 139. Un salmo

di una bellezza e di una delicatezza indescrivibili.

Il salmo inizia (v. 1) rivolgendosi a Dio che sa scru-

tare, leggere dentro e, per questo, conoscere.

La parole sono chiare, ma il messaggio può essere

Salmo 139

Signore, tu mi scruti e mi cono-sci,

13

ambiguo se non si chiarisce un aspetto fondamen-

tale. Non è, sempre piacevole essere soffocati

dall’amore. Lo si sperimenta nella vita di coppia

quando l’amore dell’altro lascia la sensazione di un

soffocamento tale da impedire il respiro di un mi-

nimo di libertà e della possibilità di ritagliarsi spazi

personali. Il soffocamento che può provare un fi-

glio adolescente nei confronti di una mamma trop-

po presente e troppo apprensiva.

Altrettanto accade nei confronti di Dio quando ci

viene presentato troppo “spione” e troppo inva-

dente. Un Dio che vede tutto, che sa tutto, al qua-

le, come un tempo i preti insegnavano ai bambini,

è impossible nascondere i vari peccati o peccatuc-

ci. Un Dio sempre pronto alla sentenza inesorabile

per via, appunto, della conoscenza di ciò che

ognuno fa, pensa e dice.

Il punto, dunque, è sapere chi ti scruta e ti cono-

sce. A questo proposito ti aiuta il profeta Isaia. Il

profeta (Is 49,14-16) fa parlare la città di Sion come

se fosse una persona. La città ha conosciuto vio-

lenze e deportazioni e ritiene di essere stata ab-

bandonata da Dio. Dio risponde con le commo-

venti parole riportate dal profeta Isaia: la città non

solo non è dimenticata, ma custodita e ricordata

come una madre col figlio e Dio la tiene disegnata

sulle palme delle sue mani (quella delle mani è,

ovviamente, un’immagine poetica del profeta).

Non basta. Considera anche il brano tratto dal li-

bro della Sapienza (Sap 16,20-21). In esso l’autore

rilegge tutta la vicenda dell’Esodo e nel descrivere

il fenomeno della manna dice che ognuno trovava

in essa il sapore e il gusto che più desiderava per-

sonalmente. Dio, ancora una volta, si comporta

come una madre che cucina e prepara il cibo per i

figli, per la sua famiglia attenta ai gusti, persino ai

14

capricci di ognuno.

“Tu mi scruti e mi conosci” se quel “tu” è rappre-

sentato da uno dei servizi segreti di un regime

dittatoriale, la sua onnipresenza turba e spaventa,

ma se a conoscere e a scrutare è chi mi ama con

tenerezza e delicatezze materne, allora quello

sguardo diventa una carezza d’amore.

Nel versetto due compare la prima coppia di op-

posti: “tu mi conosci quando mi siedo e quando

mi alzo. Consci da lontano i miei pensieri”. C’è

sempre un pensiero, un’idea che precede l’atto

di alzarsi e l’atto di sedersi. Ci si alza, per esem-

pio, perché fa male la schiena o perché si avverte

un leggero formicolio alle gambe o perché oc-

corre fare o preparare qualcosa.

Ecco, Dio è talmente vicino a te da riconoscere

già il pensiero che ti spingerà ad alzarti o a seder-

ti.

Non solo il pensiero, lui conosce anche la direzio-

ne che deciderai di prendere, i tempi del tuo im-

pegno e del tuo riposo.

E’ un’esperienza che conosciamo quando ci lega-

no vincoli di vera amicizia e di affetto sponsale.

Per il legame d’amore che unisce si sa, anche

senza bisogno delle parole. Si conosce una tale

intimità per la quale si conosce, si “sa” cosa prova

nel profondo di sé, la persona che si ama. Dio ti è

vicino così, più di così!

Ora il salmo accenna alla parola che non c’è... La

tua parola non è ancora sulla lingua ed, ecco, Dio

già la conosce tutta. Tornano in mente le parole

di san Paolo quando a proposito della preghiera,

scrive che lo Spirito Santo prega in noi attraverso

2tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensie-ri,

3 osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie.

4 La mia parola non è ancora sulla lingua ed ecco, Signore, già la conosci tutta.

15

gemiti inesprimibili. C’è una preghiera che sgor-

ga quando si comprende che a pregare è Dio

stesso, è lo Spirito Santo. Tu non trovi le parole

adeguate, tu stesso non sei adeguato per poter

“pretendere” l’ascolto da parte di Dio? Non hai

parole che possano esprimere il tuo stupore, la

tua gratitudine, la tua debolezza bisognosa della

misericordia del perdono di Dio? Dio stesso ti

presta, allora, le sue parole per rivolgerti a Lui.

Sì, nella contemplazione il salmo riconosce che

troppo grande è il mistero dell’amore sconfinato,

tenero e sperimentabile di Dio.

E’ l’esperienza dell’innamorato che scopre quanto

l’innamorata lo ami, quando scopre, sente e sa

che lei lo ama infinitamente di più di quanto lui

ami lei e malgrado lui la ami con tutto sé stesso.

Ecco, Dio, ti ama ancora di più.

Lui ti abbraccia nel suo amore e ti stringe a sé

come ricorda il versetto 5.

Il versetto 7, a questo punto, non manifesta il de-

siderio di fuggire ma anticipa di secoli ciò che

risponderà Pietro quando il Signore chiederà ai

suoi apostoli se anche loro intendono abbando-

narlo: “da chi andremo, solo tu hai parole di vita

eterna”.

Dove andare?

Tu sai (vedi i versetti 8-11) che dovunque tu possa

andare Dio sarà sempre con te sia che tu abbia a

volare in cielo o scendere agli inferi o raggiunge-

re i confini del mare: mai sarai solo, mai Dio ab-

bonderà te, sua creatura, suo figlio nel Figlio.

5Alle spalle e di fronte mi cir-condi e poni su di me la tua mano.

6 Meravigliosa per me la tua conoscenza, troppo alta, per me inaccessibile. 7 Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza?

8 Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti. 9 Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, 10 anche là mi guida la tua ma-no e mi afferra la tua destra.

16

Ora il salmo ti riserva una sorpresa al versetto 12.

Neppure la tenebra del peccato allontana Dio da

te. Dio non corrisponde a quella brutta immagine

secondo la quale Dio per stare con noi, prima di

amarci pretenderebbe la nostra santità e coeren-

za. Non è così perché per Lui, come dice il verset-

to, anche la notte (del peccato) è luminosa e an-

che nel tuo buio più fitto lui, vedendo, ti viene a

cercare e a parlare al tuo cuore.

Non a caso, ora, il salmo va all’immagine materna

e al grembo della made. Fin in quel nascosto mi-

stero della vita, che si va intessendo, Dio conosce,

vede e ama.

Per la certezza dell’Amore che lega Dio a ognuno

11 Se dico: "Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte",

12 nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte è luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce.

13 Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grem-bo di mia madre. 14 Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l'ani-ma mia. 15 Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle pro-fondità della terra. 16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno. 17 Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio! 18 Se volessi contarli, sono più

17

di noi ti puoi addormentare serenamente sapen-

do che al sorgere dell’alba sarà il sorriso di Dio a

risvegliarti, facendoti presagire il risveglio nel

giorno della risurrezione

Stranamente con il versetto 19 , il tono del salmo

cambia repentinamente. Alle immagini di tene-

rezza e amore si sostituiscono parole di odio e

violenza nei confronti dei peccatori che vengono

giudicati nemici di Dio.

Prima di cercare di comprendere il senso di que-

sti versetti è opportuno fare una breve considera-

zione.

Ci offendiamo quando dicono che le religioni

possono diventare le bandiera di tante guerre

però la durezza di questi versetti ci devono spin-

gere a una grande vigilanza.

Quando, disgraziatamente, si decide che il mon-

do degli altri è un mondo di nemici, e lo si stabili-

sce in forza di una fede in Dio, di fatto già ci si è

posti in un atteggiamento di guerra.

Occorre, quindi, prudenza e vigilanza nei con-

fronti delle parole e nei confronti di come inten-

diamo la nostra fede perché è grave quando, in

nome della fede in Dio, si va contro al volere

(vero) di Dio.

Quale, dunque, il senso di questi versetti così vio-

lenti e duri?

Ci aiutano gli ultimi due versetti del salmo, il 23 e

il 24.

Il salmista, attraverso le immagini dure con cui ha

parlato dei nemici di Dio, dei nemici che odia di

odio implacabile, ha inteso parlare del peccato e

del male che, tristemente, conosce bene perché

della sabbia. Mi risveglio e so-no ancora con te.

19 Se tu, Dio, uccidessi i malva-gi! Allontanatevi da me, uomini sanguinari! 20 Essi parlano contro di te con inganno, contro di te si alzano invano. 21 Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano! Quanto detesto quelli che si oppongono a te! 22 Li odio con odio implacabile, li considero miei nemici.

23 Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri;

24 vedi se percorro una via di dolore

18

presente anche nel suo cuore.

Per questo con umiltà chiede a Dio di scrutare il

suo cuore e di guidarlo per una via di eternità.

Questo è l’indirizzo che devi riportare nel tuo brow-

ser. E’ sufficiente scrivere anche solo meet.jit.si

Si aprirà questa finestra

qui scrivi dacLectio2021

se per caso ti venisse proposta

qualche opzione, la più imme-

diata che non chiede alcun

programma da scaricare, la

1

2

3

dacLectio2021

La lectio divina del venerdì

e guidami per una via di eterni-tà.

19

Letture di domenica prossima I DOMENICA DI QUARESIMA PRIMA LETTURA Dal libro della Genesi (Gen 9,8-15) Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra». Dio disse: «Questo è il segno dell'alleanza, Che io pongo tra me e voi e ogni essere viven-te che è con voi, per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il se-gno dell'alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l'arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne». SALMO RESPONSORIALE (Sal.24) RIT: Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1Pt 3,18-22 ) Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricon-durvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l'annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono sal-vate per mezzo dell'acqua. Quest'acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invo-cazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovrani-tà sugli angeli, i Principati e le Potenze. Canto al Vangelo Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni paro-la che esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,12-15) In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvati-che e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovan-ni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, pro-clamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; converti-tevi e credete nel Vangelo».

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Trezzo Sull’Adda, 03 Febbraio, 2021

A tutti i componenti del

Consiglio Pastorale di Comunità Pastorale S. Gaetano

Domenica - 14 febbraio, 2021 alle ore 15,00

presso il Salone dell’Oratorio S.Luigi

Convocazione del Consiglio Pastorale di Comunità Pastorale S. Gaetano con il

seguente del giorno:

• Momento di Preghiera

• Approvazione verbale Consiglio Pastorale del 28 ottobre, 2020

1. La Carità in Parrocchia

2. Oratori e Catechesi

3. Quaresima

4. Varie

Consapevoli che a causa del Coronavirus diversi punti nei vari ordini del

giorno non sono stati discussi (es. commissioni) ma saranno affrontati e

ripresi appena possibile.

Moderatore: Piero Megli

Sicuri della Vostra presenza, cordialità.

Il Parroco Don Alberto Cereda

Dalla parrocchia di Concesa... in questi giorni ci siamo trovati con alcuni volontari per la possibile riapertura dello spazio feste che è la nostra tensostruttura.

Sabato 6 marzo termineremo il corso di formazione HACCP, programmato nel mese di settembre e ottobre e sospeso per le ragioni che tutti sappiamo. Nei mesi di marzo e aprile procederemo ad una capillare pulizia del nostro tendone, con la speranza di poterlo rendere opera-tivo nei mesi estivi.

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GENITORI … A CATECHISMO

Domenico

17 FEBBRAIO MERCOLEDI’ delle CENERI PER I RAGAZZI (e i loro genitori)

A TREZZO

ORE 16,45: preghiera per l’inizio della Quaresima

- classi 3^ e 4^ Primaria: in Chiesa Parrocchiale

- classi 5^ Primaria e 1^, 2^ e 3^ Media: in Palestra

A CONCESA

Ore 16,45: in Chiesa Parrocchiale per tutte le classi

VENERDI 26 FEBBRAIO:

inizio della proposta della Via Crucis per i ragazzi, durante i venerdì di quaresima

VITA DELL’ORATORIO

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Esterina e Pietro Mattavelli, Fam. Mario Mandelli e Teresa, Carlo Gregori e Maria, Francesco Man-delli e Maria, Elisa Colombo e Famiglie Mario Colombo, Wol-fang e famigliari, Domenica Co-lombo e Mario Previtali

Domenica 21 febbraio ore 09.00 – Delfina Tinelli e cugine ore 11.00 - Fam. Borgonovo ore 12.00 - pro popolo ore 18.00 – Fam. Valtolina e Pennati

CONCESA

Domenica 14 febbraio ore 08.00 - ore 10.00 – Luca Soccini ore 21.00 - Lunedì 15 febbraio ore 8.30 - Martedì 16 febbraio ore 08.30 - Angelo Micheletti e Famigliari Mercoledì 17 febbraio MERCOLEDI DELLE CENERI ore 08.30 - Famiglia Mario Paris e Fratelli Giovedì 18 febbraio ore 8.30 -

Venerdì 19 febbraio ore 8.30 - Sabato 20 febbraio ore 8.00 –

INTENZIONI MESSE

TREZZO

Domenica 14 febbraio ore 09.00 – Antonio, Angela e Luigi Albani ore 11.00 - Fiorentino Brambilla, Maria Co-

lombo e Umberto Brambilla ore 12.00 - pro popolo ore 18.00 – Giovanni Fumagalli Lunedì 15 febbraio ore 09.15 - Giannina Scocco e Giuseppe

Pozzi ore 18.00 – Giordano Sala Martedì 16 febbraio ore 09.15 - Fam. Camillo Corti, Rosa, Luigi,

Bruno , Elda e Luigi ore 18.00 – Rosa Ortelli, Angela Albani,

Santino Villa Mercoledì 17 febbraio MERCOLEDI DELLE CENERI ore 09.15 - Giuseppe Sironi, Famiglia Stuc-

chi, Maria Mauri e Ettore, Luigi Comotti

ore 18.00 - Giovedì 18 febbraio ore 09.15 - Luigi, Angela, Antonio Albani e

Albertina ore 18.00 - Fam . Paganelli e Dorini Venerdì 19 febbraio ore 09.15 - Enrica ore 18.00 - Giuseppina Lonati e Angelo

Sabato 20 febbraio ore 18.15 - Carla Agazzi, Mario Tinelli,

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ore 17.00 – Mario Pirola, Anna Albani, Celeste Colombo e Alberto La-no, Coniugi Silvana Donadoni e Luigi Brasca, Irene Regazzoli

Domenica 21 febbraio ore 08.00 - Ambrogina Bramati e Luigi

Pirotta ore 10.00 – Angelo Tinelli ore 21.00 -

AVVISI

TREZZO

Mercoledì delle Ceneri S. Messe: ore 9.15 e 18.00 con imposizione delle ceneri.

CONCESA

Mercoledì delle Ceneri S. Messe: ore 8.30 e 20.45 con imposizione delle ceneri. In settimana abbiamo accompagnato alla casa del Padre: A TREZZO Giovanna Pravettoni, Ferdinando Co-

lombo, Giuseppina Vassalli, Paolo Co-lombo, Antonio Ferraresi, Angela Lec-chi, Angelo Cornelli A CONCESA Antonina Marcello

OFFERTE

A TREZZO

Abbattimento debito oratorio (1 busta)

€ 100.00

UnPocoxTanti € 200.00

Pro Caritas-Bosnia:

10% offerte 6-7 febbraio: € 1.058,78 di cui il 10%: € 106

Pro Caritas –Bosnia (2 Buste) € 120.00

A CONCESA

Pro Chiesa € 50.00

Pro Caritas-Bosnia:

10% offerte 6-7 febbraio.:

€ 255,00 di cui 10%: € 25,50

per caritas Bosnia (1 busta) € 50.00