Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni ... · Demografia Sistema imprenditoriale...

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA febbraio 2018 Incentivi e Innovazione Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni» Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI)

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA

febbraio 2018

Incentivi e Innovazione

Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni»

Progetto di Riconversione e Riqualificazione

Industriale (PRRI)

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Indice

� Area di crisi� Contesto normativo � Comuni� Principali collegamenti� Area SIN� Demografia � Sistema imprenditoriale

• Tessuto produttivo• Export • Settori di crisi • Crisi aziendali

� Mercato del Lavoro� Masterplan per il rilancio del manifatturiero

� PRRI� Indirizzi strategici del GdCC� Progettualità del territorio � Il progetto di investimento di Alcantara S.p.A. � Ambiti prioritari � Bacino dei lavoratori da ricollocare

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� PRRI� Linee di intervento � Offerta localizzativa

• Aree industriali disponibili• Incentivi • Politiche attive del lavoro • Infrastrutture• Ambiente• Semplificazione delle procedure• Sistema della conoscenza• Sistema del credito

� Azioni di promozione � Azioni di monitoraggio � I soggetti da coinvolgere nell’Accordo di Programma � Planning

ALLEGATI• Allegato 1 – Progettualità del territorio• Allegato 2 – Aree industriali disponibili • Allegato 3 – Strumentazione agevolativa• Allegato 4 – Sistema regionale della Ricerca ed Innovazione• Allegato 5 – Sistema del Credito

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�DGR n. 509 9 maggio 2016 – istanza per il riconoscimento di situazione di crisi

industriale complessa dell’area di Terni e Narni

�DM 7 ottobre 2016 – riconoscimento del territorio compreso nel SLL di Terni quale

area di crisi industriale complessa, ai fini dell’applicazione delle disposizioni dell’art.

27 (D.L. n. 83/2012)

�DM 8 febbraio 2017 – nomina Gruppo di Coordinamento e Controllo (GdCC) composto

da: un rappresentante del MiSE DGPICPMI - con funzioni di Presidente; un

rappresentante del MiSE DGIAI; un rappresentante del MLPS; un rappresentante del

MATTM; un rappresentante del MIT; un rappresentante della Regione Umbria; un

rappresentante dei Comuni di Terni e Narni.

Area di crisi – Contesto normativo

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Fonte: elaborazione Invitalia su dati ISTAT

Area di crisi – Comuni

Fig. 1 – Area di crisi SLL Terni

L’Area di crisi comprende 18 Comuni così

articolati:

� Provincia di Terni: Acquasparta, Amelia, Arrone, AviglianoUmbro, Calvi dell'Umbria, Ferentillo,Giove, Lugnano in Taverina, Montecastrilli,Montefranco, Narni, Otricoli, Penna inTeverina, Polino, San Gemini, Stroncone,Terni

� Provincia di Rieti: Configni

N.B. I Comuni evidenziati in grassetto sono quelli ricadenti nelle aree exart. 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamentodell’Unione europea (TFUE), individuate nella Carta degli aiuti di Stato afinalità regionale 2014-2020

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Area di Crisi – Principali collegamenti

Fig. 2 – Principali collegamenti

Fonte: elaborazione Invitalia su dati ISTAT

• Aereo: Aereoporto Internazionale dell'Umbria

(Perugia); Aereoporto Leonardo da Vinci (Roma)

• Treno: Linea Roma - Ancona (ferma ad Orte,

Terni, Spoleto e Foligno); Linea Roma - Firenze

(ferrna ad Orte, Orvieto e Città della Pieve );

Linea Sulmona - L'Aquila - Rieti – Terni;

Linea Terni - Perugia - Umbertide - San Sepolcro

(Ferrovie Umbro-Aretine)

• Autostrade: Autostrada del Sole (A1) - uscita

Orte o uscita Valdichiana; Superstrada E45 Terni

– Cesena; Strade statali: SS. 79 - SS. 3 - SS.

209 - SS. 204

• Autolinee: da Roma (stazione F.S. Tiburtina);

da Napoli (piazza Umberto), da Pescara

(piazzale stazione F.S.)

Fonte: Regione Umbria (http://www.regione.umbria.it)

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Area SIN Terni Papigno

(Fonte: DM Ambiente 18 settembre 2001, n. 468)

� Il SIN Terni Papigno è stato riconosciuto con DM

Ambiente 468/2001; con successivo DMA 8 luglio 2002 è

avvenuta la perimetrazione del sito che individua le aree

potenzialmente contaminate da sottoporre ad interventi

di caratterizzazione, messa in sicurezza d’emergenza,

bonifica, ripristino ambientale e attività di monitoraggio

� Il SIN ricopre un’area di circa 655 ettari e comprende

l'impianto siderurgico di Terni, dove vengono prodotti

semilavorati di acciaio

� Il sito è suddiviso in aree a rischio di contaminazione

passiva e aree produttive sedi di attività potenzialmente

inquinanti. Molte zone sono state utilizzate come

deposito provvisorio e/o definitivo di materiali di scarto

delle attività produttive

� Nel tempo lo sviluppo urbanistico della città di Terni ha

fatto sì che l'area industriale, originariamente collocata

completamente al di fuori del nucleo urbano, venisse

inglobata nel tessuto cittadino

(Fonte: ARPA Umbria 2012)

Fig. 3 – SIN Terni Papigno

(Fonte: MATTM, 2017)

ha % ha %

Aree a terra caratterizzate rispetto alla superficie del SIN

615 94% 615 94%

Aree a terra con progetto messa in sicurezza/bonifica presentato rispetto alla superficie del SIN

6 1% 0 0%

Aree con progetto messa in sicurezza/bonifica approvato con decreto rispetto alla superficie del SIN

6 1% 0 0%

Aree con procedimento concluso (rispetto a superficie SIN)

181 28% 12 2%

Stato delle procedure per la bonifica di aree contaminate

SIN Terni Papigno (655 ha)Bonifica terreni

luglio 2016Bonifica faldanovembre 2015

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L’area di crisi si estende per 1.125 kmq e interessa il 20% della popolazione regionale

residente al 1.1.2017. A livello provinciale, la rappresentatività dell’area aumenta (53%

di superficie e 79% di popolazione). I 18 Comuni interessati mostrano una densità di

popolazione più alta (160,4) della media regionale e dei valori provinciali. L’età media è

di 47 anni, in linea con il dato provinciale (47,7). I residenti in età lavorativa (15-64)

costituiscono circa il 61% della popolazione dell’area.

Area di crisi – Demografia

Fonte: elaborazione Invitalia su dati Istat

Tab.1 – Anagrafica territoriale

Territorio Superficie Popolazione residente al 1.1.2017

Densità (pop/Kmq)

età media al 1.1.2017

% 15-64 al 1.1.2017

Kmq

SLL Terni 1.125 180.431 160,38 47,5 60,6

Regione Umbria 8.456 888.908 105,12 46,5 62,1

Provincia di TR 2.122 228.218 107,55 47,7 61,3

% Regione 13% 20%

% TR 53% 79%

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Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Tessuto produttivo (1/4)

Nel 2015 (ultima rilevazione ISTAT sull’industria), le unità locali delle imprese attive nei

Comuni dell’area di crisi sono 13.296 (140 unità in meno rispetto al 2014) ed occupano più

di 44 mila addetti (-947 addetti rispetto al 2014). Il tessuto produttivo dell’area costituisce il

19% dell’imprenditoria umbra, impiegando la stessa percentuale di addetti. A livello

provinciale, esso rappresenta per il 78% le unità locali produttive della provincia di Terni.

Tab.2 – Unità locali delle imprese attive e addetti per territorio

Fonte: elaborazione Invitalia su dati ISTAT

Territorio n. unità locali n. addetti

SLL Terni 13.296 44.598

Regione Umbria 71.655 237.703

Provincia di TR 17.051 55.333

% Regione 19% 19%

% TR 78% 81%

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Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Tessuto produttivo (2/4)

Fonte: elaborazione Invitalia su dati ISTAT 2015

� La concentrazione maggiore delle unità locali delle imprese attive riguarda il settore del commercio (29%

di unità per il 22% di addetti); nell’ambito dell’industria, l’edilizia presenta il maggior numero di unità locali

(11%), ma è il manifatturiero ad occupare la percentuale più alta di addetti (22%);

� Prevalente è la presenza di microimprese (95% delle unità locali), con una dimensione occupazionale

molto elevata (53% pari a 23.591 addetti); le unità di maggiori dimensioni sono 7 ed occupano l’11% degli

addetti (4.834 addetti);

� Relativamente alla forma giuridica la rilevazione riguarda le imprese attive da Censimento Istat 2011 che

mostra una preponderanza delle ditte individuali e dei liberi professionisti (63%); seguono le società di

persone (19%) e le società di capitali (17%); 1% sono le altre forme di imprese.

Fig. 4 – Unità locali e addetti delle imprese attive per settore Fig. 5 – Unità locali e addetti delle imprese attive per classe di addetti

0-9 10-49 50-249 250 e più

95,3%

4,2%0,5% 0,1%

52,7%

22,9%

13,5% 10,8%

unità locali addetti

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Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Tessuto produttivo (3/4)

� L’andamento delle registrazioni delle imprese ternane (dati provinciali, incluso il settore agricolo)

mostra valori in lenta ripresa nel triennio 2013-2015, rispetto agli anni precedenti; l’incremento

nel 2015 è pari allo 0,83% (+185 imprese rispetto al 2014);

� Il tasso di mortalità delle imprese nella provincia di Terni nel 2015 (5,76) presenta una lenta

flessione rispetto al 2014 (5,80) e, di conseguenza, positivo risulta il tasso di sviluppo

imprenditoriale (1,07 nel 2015 vs 0,86 nel 2014);

� I settori con crescita maggiore sono il commercio che assorbe il 28,3%, seguito da agricoltura

(17,5%), costruzioni (14,3%) e servizi alle imprese (11,2%) (Infocamere, anni 2014-2015).

Tab. 3 – Tassi di natalità, mortalità e crescita delle imprese per provincia. Anni 2013-2015

Fonte: elaborazione Invitalia su dati Infocamere 2015

Province/RegioniTasso di natalità Tasso di mortalità Tasso di crescita

2013 2014 2015 2013 2014 2015 2013 2014 2015

Terni 6,55 6,66 6,84 6,53 5,80 5,76 0,02 0,86 1,07

Perugia 5,30 5,54 5,14 5,16 5,61 4,80 0,14 -0,07 0,35

Umbria 5,58 5,80 5,54 5,47 5,65 5,02 0,11 0,15 0,52

Sud e Isole 6,35 6,31 6,28 6,04 5,70 5,26 0,31 0,62 1,02

ITALIA 6,31 6,14 6,15 6,10 5,61 5,40 0,21 0,53 0,75

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Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Tessuto produttivo (4/4)

Recenti rilevazioni di Unioncamere Umbria registrano, al 3° trimestre 2017, 13.828 imprese attive nei

Comuni umbri dell’area di crisi, in lieve diminuzione rispetto al 2016 (-5%). Il settore maggiormente

rappresentato è quello del commercio (4.112 imprese attive) seguito dall’agricoltura (2.262). Il

comparto manifatturiero conta, invece, 1.059 imprese attive (-6% rispetto al 2016)

Tab. 4 – Imprese attive 2016

Fonte: Unioncamere Umbria, 2017

3° trim.2017 2016Acquasparta 443 480Amelia 914 937Arrone 208 225Avigliano Umbro 298 307Calvi dell'Umbria 222 242Ferentillo 161 171Giove 135 140Lugnano in Taverina 170 177Montecastrilli 512 538Montefranco 110 117Narni 1.526 1.586Otricoli 159 161Penna in Teverina 87 91Polino 14 19San Gemini 330 336Stroncone 370 400Terni 8.169 8.565

Totale 13.828 14.492

Comuni di TR rientranti nel SLL TRImprese attive

Fonte: Elaborazione Invitalia su dati Unioncamere Umbria, 2017

Fig. 6 – Imprese attive per settore - 3° trim. 2017

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� Nella Provincia di Terni, nel 2016 le importazioni diminuiscono del 16,5% e le esportazioni dell’1,4%

rispetto al 2015

� Principali prodotti esportati: oltre il 5% della quota export è rappresentata dalla metallurgia, seguita da

articoli in gomma e materie plastiche (11%) e prodotti tessili/abbigliamento (11%)

� I settori che maggiormente hanno registrato una variazione percentuale negativa rispetto al 2015 sono:

prodotti petroliferi (-100%); prodotti delle attività artistiche (-72%) e i prodotti in legno (-64%)

� L’export della provincia è destinato prevalentemente a mercati dell’UE e del Messico (77,3%); il grado di

apertura sui mercati internazionali nel 2015 a Terni è pari al 44%, di gran lunga superiore al dato

regionale (30,8%) (Fonte: Unioncamere 2016)

Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Export

Tab. 5 – Esportazioni per settore di attività - Provincia di Terni - anno 2016

Fonte: Istat, Statistiche sul commercio estero

SETTORI DI ATTIVITA'Valori assoluti

(in euro)Variazione %su anno 2015

Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca 20.663.589 150%

Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere 869.214 -42%

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 45.963.970 1%

Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 115.894.890 6%

Legno e prodotti in legno; carta e stampa 569.104 -64%

Coke e prodotti petroliferi raffinati 277 -100%

Sostanze e prodotti chimici 70.520.266 0%

Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 697.362 -58%

Articoli in gomma e materie plastiche 114.278.141 -5%

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 568.664.038 -7%

Computer, apparecchi elettronici e ottici 4.793.425 9%

Apparecchi elettrici 2.114.715 -60%

Macchinari e apparecchi n.c.a. 64.402.822 5%

Mezzi di trasporto 10.489.723 0%

Prodotti delle altre attività manifatturiere 23.023.465 300%

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata n.d. n.d.

Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 2.186.085 48%

Prodotti dell'editoria e audiovisivi; prodotti delle attività radiotelevisive 1.534.224 -37%

Prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 203.650 -72%

Merci dichiarate come provviste di bordo 164.441 37%

Totale 1.047.033.401 -1,4%

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� L’area di Terni-Narni è un territorio a vocazione manifatturiera, che in termini di

fatturato pesa per circa il 40% sulla produzione provinciale. L’incidenza maggiore sul

fatturato è data dai settori della metallurgia (65%); della chimica (14%), dove si

concentrano aziende di grosse dimensioni, e delle produzioni alimentari (7,3%).

� Il valore della produzione del comparto manifatturiero è passato da 4,5 mln€ nel 2008 a

3,1 mln€ nel 2014. Il calo è di fatto dovuto in larga misura alla contrazione del valore

del settore metallurgico (-38%)

� La struttura produttiva del territorio di riferimento è caratterizzata, inoltre, dall’alta

concentrazione, in termini di presenza e di incidenza nella produzione del valore, di

multinazionali estere che, in alcuni casi, hanno cessato le attività, chiuso stabilimenti o

interi siti produttivi

� Il contesto economico-produttivo sopra descritto è stato negli ultimi anni, infatti,

influenzato da almeno tre grossi shock all’interno dei due comparti strategici per il

territorio (metallurgia e chimica).

(Fonte: Confindustria Umbria-Ambrosetti, Masterplan per il rilancio del manifatturiero dell’area di

Terni e Narni, 2015)

Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Settori di crisi

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� AST-TK: appartenente al Gruppo Thyssenkrupp che nel 2011 ha deciso

di uscire dal settore dell’inox attraverso lo scorporo dall’area degli acciai

speciali e la creazione della nuova società Inoxum (comprendente AST

e le imprese collegate). Nel gennaio del 2012 il gruppo finlandese

Outukumpu ha formalizzato l’offerta per l’acquisizione del 70% di

Inoxum, scoraggiato poi dalla Commissione Europea per le possibili

violazioni della normativa antitrust. Nel 2013 la Thyssenkrupp ha

riacquisito AST e altre società, con una conseguente riduzione del

personale di circa 400 unità.

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Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Crisi aziendali (1/2)

� Lyondell-Basell: multinazionale operante nel settore chimico che nel

2011 ha deciso di chiudere l’insediamento di Terni. Una realtà

industriale che occupava 120 dipendenti e con un fatturato di circa

220mln€/anno e che ha rappresentato il fulcro di un polo chimico

fortemente integrato. Allo stato attuale il polo è occupato da circa 9

imprese(Fonte: CCIAA di Terni)

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Area di Crisi – Sistema imprenditoriale – Crisi aziendali (2/2)

� SGL Carbon: azienda chimica con 110 dipendenti che nel 2014 ha espresso la

volontà di chiudere l’impianto di Narni e gli uffici di Lainate. Dopo un primo

tentativo fallito di acquisizione da parte della Morex SpA attraverso la

Elettrocarbonium Italian Graphite, si è arrivati al licenziamento collettivo di tutti i

lavoratori ed alla restituzione e liquidazione degli impianti il 30 aprile 2016.

(Fonte: Regione Umbria)

� Gruppo Novelli: holding familiare operante nei settori della panificazione,

produzione e commercializzazione di uova per l’alimentazione umana e

l’industria alimentare, mangimificio, azienda agricola e cantina vitivinicola,

occupa circa 500 dipendenti, di cui circa 350 in Umbria, per la maggior parte

su Terni. Negli ultimi anni l’azienda ha registrato una perdita media annua di

circa 6 milioni di euro. L’intervento della Regione Umbria, in collaborazione con

il MiSE, ha consentito la nomina di un nuovo CdA che nel dicembre 2016 ha

proceduto alla cessione di tutte le attività e passività del Gruppo Novelli ad una

società del Gruppo iGreco, La Alimentitaliani srl, unico soggetto ad aver

formulato richiesta di acquisizione dell’intero perimetro aziendale. A dicembre

2017 il tribunale di Castrovillari ha dichiarato il fallimento della Alimentitaliani srl.

(Fonte: CCIAA di Terni)

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Area di Crisi – Mercato del Lavoro (1/2)

� Nel 2016 oltre il 10% della forza lavoro del SLL di Terni risulta disoccupata; la media è

leggermente più alta sia del valore provinciale (9,7%) che di quello regionale (8,9%)

� La popolazione occupata rappresenta poco più del 42% della forza lavoro (sotto la

media provinciale e regionale), mentre la popolazione attiva (≥15 anni) è di poco

superiore al 47% della forza lavoro

� Nel 2016 gli occupati in provincia di Terni sono 86 mila, si registra, infatti, una flessione

dell’1,6% rispetto al 2015

� Il numero delle persone in cerca di occupazione ammonta a 9 mila unità ed è in

diminuzione del 16,4% rispetto al 2015

Tab. 6 – Tassi del mercato del lavoro – anno 2016

Fonte: ISTAT – rilevazione sulle forze di lavoro 2016

Sistema locale del lavoroTasso di attività

Tasso di occupazione

Tasso di disoccupazione

SLL Terni 47,3 42,5 10,1

Prov. Terni 47,5 42,9 9,7

Regione Umbria 50,8 45,9 8,9

Italia 49,5 43,7 12,2

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Area di Crisi – Mercato del Lavoro (2/2)

� Nel 2016 le ore autorizzate di CIG in Umbria sono circa 11 milioni (12% in meno rispetto

al 2015)

� La provincia di Terni registra una diminuzione di circa il 40%; il risultato è il frutto di una

rilevante flessione della Straordinaria e di quella in Deroga relativa alle piccole imprese

Tab. 7 – Ore CIG autorizzate per provincia e variazioni % anni 2015/2016

Fonte: INPS

2015 2016

Province Ordinaria Straordinaria Deroga Totale Ordinaria Straordinaria Deroga Totalevar %

2016/2015

Terni 688.045 1.385.700 754.846 2.828.591 826.113 667.137 234.664 1.727.914 -39%

Perugia 3.115.876 3.641.010 2.683.121 9.440.007 2.532.232 5.552.845 938.105 9.023.182 -4%

Umbria 3.803.921 5.026.710 3.437.967 12.268.598 3.358.345 6.219.982 1.172.769 10.751.096 -12%

ITALIA 183.779.575 400.595.229 98.420.340 682.795.144 137.572.217 383.855.120 57.818.225 579.245.562 -15%

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Dalle analisi svolte da Confindustria Umbria in collaborazione con The European House Ambrosetti sulle

peculiarità della crisi industriale ternana, prende corpo il Masterplan per il rilancio del manifatturiero dell’area di

Terni e Narni, condiviso con la Regione Umbria, che individua tre linee di azione su cui attivare la politica

industriale per il territorio:

� incentivare le produzioni e la ricerca da parte delle multinazionali e degli imprenditori locali nel settore

della chimica verde (specializzazione verticale)

� promuovere la riqualificazione e l’ammodernamento della filiera metallurgica e delle aziende resilienti

attraverso l’automazione, la digitalizzazione dei processi produttivi, l’efficientamento energetico

(specializzazioni orizzontali)

� orientare e sostenere il «manifatturiero» verso specializzazioni a maggiore valore aggiunto (es. prodotti

finiti e semilavorati del titanio, filiera del polipropilene di alta qualità, plastica «verde» e biopolimeri)

Il quadro finanziario di riferimento per lo sviluppo del masterplan considera:

� investimenti industriali privati da destinare ai settori della chimica verde, manifattura intelligente e

riqualificazione energetica (in questa direzione si sono espresse, in una indagine conoscitiva promossa

nell’ambito del masterplan, 30 delle maggiori imprese manifatturiere del territorio ternano)

� fondi regionali (Asse 1 e Asse 3 del POR-FESR 2014-2020) da destinare ad investimenti in R&S,

soprattutto per la grande impresa, e ad investimenti produttivi nei «nuovi» settori di specializzazione

manifatturiera

� fondi nazionali (L.181/89) per la riqualificazione e promozione di nuovi investimenti di medie e grandi

dimensioni

Area di Crisi – Masterplan per il rilancio del manifatturiero

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Progetto di Riconversione e Riqualificazione

Industriale (PRRI)

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Il GdCC ha fornito i seguenti indirizzi strategici per l’elaborazione del PRRI:

� Consolidare le produzioni e la ricerca nel settore della chimica verde, in coerenza con gli

obiettivi regionali di «specializzazione intelligente»;

� Incentivare le aziende resilienti e quelle della filiera metallurgica e agroalimentare a

promuovere processi di:

� Manifattura intelligente (automazione, digitalizzazione, ammodernamento degli impianti), in

linea con le strategie nazionali di sviluppo digitale «industria 4.0»;

� Riqualificazione energetica (efficientamento ed auto-produzione), secondo i princìpi della

«economia circolare» e gli obiettivi comunitari di «sostenibilità ambientale» dello sviluppo

produttivo;

� Orientare e sostenere le PMI del «manifatturiero» verso specializzazioni a maggiore valore

aggiunto, migliorando la compatibilità ambientale delle attività produttive;

� Agevolare il reimpiego e la riqualificazione dei lavoratori appartenenti ad uno specifico

bacino occupazionale;

� Promuovere azioni formative e scientifiche a supporto dell’imprenditoria locale, coinvolgendo il

Polo Scientifico Didattico di Terni e altri enti formativi;

� Potenziare l’infrastrutturazione digitale e logistica delle aree industriali.

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PRRI: Indirizzi strategici del GdCC

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� Il 4 agosto 2017 si è chiusa la «call» lanciata da Invitalia per raccogliere le manifestazionid’interesse ad investire nell’area di crisi industriale di Terni-Narni.

� Le manifestazioni sono 212 per un totale di investimenti pari a 612,5 milioni di euro ed unaprevisione di incremento occupazionale di 2.131 addetti.

� I progetti si riferiscono ad una vasta gamma di ambiti settoriali, sebbene la concentrazionedegli investimenti riguardi il settore manifatturiero (61% degli investimenti e il 44%dell’occupazione), le attività di gestione rifiuti, la fornitura di energia e le attivitàprofessionali.

� Gli investimenti per R&S sono significativi: 44 manifestazioni per un totale di oltre 65 milionidi euro.

� Le proposte di investimento nei settori manifatturiero, turismo e servizi alle imprese sono128 e raccolgono il 76% delle risorse totali (oltre 467 mln€) e più della metà dell’incrementooccupazionale (1.166). Di esse, circa il 65% riguarda progetti di piccole dimensioni (sotto lasoglia di 1,5 milioni di euro).

� Nella soglia compresa tra 1,5 e 20 milioni di euro, le proposte che potenzialmente rientrano nelcampo di applicazione della L.181/89 sono 39 per un valore totale di investimenti pari a 190mln€ e di 519 addetti incrementali.

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PRRI – Progettualità del territorio* - 1/2

*Allegato 1 “Progettualità del territorio“

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� Le iniziative potenzialmente coerenti con la «L.181/89» scendono da 39 a 20 se si considera lasoglia di investimento superiore ai 2 milioni di euro e l’indicazione puntuale dellalocalizzazione.

� Le 20 proposte prevedono 133,8 milioni di euro di investimenti e 300 addetti incrementali.Per oltre il 78% le risorse si concentrano nel manifatturiero, senza caratterizzazione settorialeprevalente, con un incremento occupazionale previsto di 250 unità; seguono le attività digestione rifiuti (oltre 15% degli investimenti), le attività di alloggio (circa il 5% degliinvestimenti) e le attività professionali e scientifiche (2%).

� Sopra la soglia dei 20 milioni di euro sono pervenute 4 proposte di investimento, per oltre245 milioni di euro e 400 addetti. In linea con la distribuzione settoriale sopra descritta, lametà delle proposte riguarda il settore manifatturiero con oltre 190 milioni di euro diinvestimenti previsti e 207 nuovi occupati; un progetto tratta di smaltimento rifiuti ed unaproposta riguarda attività artistiche di intrattenimento e divertimento.

� Alla luce di quanto sopra esposto, si ritiene che le informazioni raccolte possono fornire uncontributo alla definizione dei settori di investimento, della dimensione media e finalità deiprogetti e della tipologia dei proponenti; di minore entità è il contributo per una stimaattendibile della dimensione complessiva delle iniziative che saranno proposte alleagevolazioni, sia in termini di volume di investimenti, che di nuova occupazione.

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PRRI – Progettualità del territorio - 2/2

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� Una delle manifestazioni di interesse ad investire nell’area di crisi di Terni-Narni si è evolutain un progetto di investimento. In data 18/10/2017 la società Alcantara S.p.A. ha presentatoad Invitalia l’istanza per un Accordo di Sviluppo, ai sensi del DM 9 maggio 2017, cosìarticolato:

� Il programma è finalizzato alla:� introduzione di un nuovo processo produttivo senza uso di solventi organici� realizzazione della sperimentazione applicativa della ricerca industriale (già conclusa)

sulla metodologia produttiva esente da solventi organici

� Il progetto prevede un incremento occupazionale di 173 addetti

� Alcantara ha chiesto l'attivazione della procedura «fast track»*. La regione Umbria si è giàdichiarata disponibile al cofinanziamento. L'apporto pubblico è, pertanto, stimato in circa 11mln€ (95% risorse nazionali, 5% regionali)

� La firma dell'AdS «fast track» rimane condizionata agli esiti della notifica individuale giàinoltrata alla Commissione Europea (grande progetto di investimento; aiuto ad hoc a grandeimpresa)

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PRRI – Il progetto di investimento di Alcantara S.p.A.

Investimenti(mln€)

Agev. richieste (c/fp)(mln€)

Investimenti produttivi 141 8,8

Sviluppo sperimentale 9 2,1

Totale 150 10,9

* La procedura «fast truck», introdotta dal DM 8 novembre 2016, prevede la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni: avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina; completamento del programma di investimenti entro 36 mesi.

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PRRI – Ambiti prioritari

� Sulla base degli indirizzi strategici del GdCC, delle linee guida indicate dalla Regione Umbria e delle risultanze della call, sono stati individuati gli ambiti prioritari d’investimento (cfr. codici Ateco riportati in tabella), per il rilancio industriale e produttivo dell’area, secondo una combinazione a matrice di fabbisogni:� settoriali/verticali (chimica verde, metallurgia con relative filiere produttive e

agroalimentare);� tecnologici/orizzontali (manifattura intelligente: efficientamento energetico,

ambiente, economia circolare ed innovazione).

Ateco 2007 Categorie economiche

C SETTORE MANIFATTURIERO

10 INDUSTRIA ALIMENTARE

11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE

13 INDUSTRIE TESSILI

20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI

22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE *

23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI

24 METALLURGIA

25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)

EFORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO

38ATTIVITÀ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI **

* Limitatamente ai prodotti in bioplastica biodegradabili e compostabili

** Limitatamente ai rifiuti di origine industriale e commerciale

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Il bacino dei lavoratori* da ricollocare e/o beneficiari delle azioni di politica attiva del lavoro

previste dal PRRI, è costituito da:

� Lavoratori/trici oggetto di licenziamenti collettivi, ai sensi della legge 223/91, disoccupati aisensi dell’art.19 D.Lgs.150/2015, non più percettori di ammortizzatori sociali, provenienti dasedi operative di aziende cessate o in procedura concorsuale, o soggetti a processi diriduzione del bacino occupazionale legati a percorsi di ristrutturazione aziendali ricadenti inuno o più dei 17 comuni umbri del SLL di Terni;

� Lavoratori/trici oggetto di licenziamenti collettivi, disoccupati ai sensi degli articoli 19 e 21D.Lgs.150/2015, percettori di indennità di mobilità o di NASPI, provenienti da sedi operative diaziende cessate o in procedura concorsuale, o soggetti a processi di riduzione del bacinooccupazionale legati a percorsi di ristrutturazione aziendali ricadenti in uno o più dei 17comuni umbri del SLL di Terni;

� Lavoratori/trici percettori di ammortizzatori in costanza di rapporto di lavoro – CIGS, Contrattidi Solidarietà - provenienti da sedi operative o soggetti a processi di riduzione del bacinooccupazionale legati a percorsi di ristrutturazione aziendali ricadenti in uno o più dei 17comuni umbri del SLL di Terni;

� Lavoratori/trici iscritti alla lista di cui all’articolo 8 della legge 68/99, assunti in esubero aivincoli di legge.

* DG Regione Umbria n. 632 del 7/6/2017

PRRI – Bacino dei lavoratori da ricollocare

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PRRI – Linee di intervento

Sulla base degli indirizzi strategici indicati dal GdCC, il PRRI definisce:

� Offerta Localizzativa

� Azioni di Promozione

� Azioni di Monitoraggio

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� L’offerta localizzativa è costituita dall’insieme delle opportunità che possono

concorrere alla crescita e allo sviluppo dell'Area su cui insiste la crisi

Sistema del creditoSistema del credito

Sistema della conoscenza

Sistema della conoscenza

Aree industriali

Aree industriali

Semplificazione delle procedureSemplificazione delle procedure

Incentivi per gli investimenti

Incentivi per gli investimenti

PRRI: Offerta Localizzativa

Infrastrutture / Ambiente

Infrastrutture / Ambiente

Politiche attive del lavoro

Politiche attive del lavoro

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PRRI: Offerta Localizzativa - Aree industriali disponibili*

* Allegato 2 “Aree industriali disponibili“

In corso di elaborazione (al 30 giugno 2016: 49 comuni rispondenti

ad oggi

� Alla rilevazione delle aree industriali hanno aderito 10 Comuni e SviluppumbriaS.p.A..

� 6 Comuni e Sviluppumbria S.p.A.** dispongono di aree industriali di proprietàpubblica immediatamente fruibili per un totale di 83 lotti industriali ed unasuperficie complessiva di mq 464.749

� Nei Comuni di Ferentillo, Narni, Penne in Teverina e Terni sono presenti areeindustriali di proprietà privata.

29

** La Regione Umbria è proprietaria dei terreni denominati «Area industriale Maratta», costituiti da 16 lotti edificabili per untotale di 43.210 mq. Sviluppumbira SpA, per conto della Regione, procederà all’affidamento di detti lotti nella forma della«concessione amministrativa». La concessione di ogni singolo lotto avrà una durata massima indicativa di 33/35 anni ed ilcanone di concessione verrà determinato a seguito di apposita perizia di stima.

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PRRI: Offerta Localizzativa – Incentivi – ESL – 1/2

� L’intensità di aiuto vigente per i programmi di investimento nel territorio dell’area di crisi è

disciplinata dal Regolamento (UE) 651/2014 (GBER)

Dimensione di

impresa / area

% ESL Investimenti

produttivi

% ESL Innovazione

dell’organizzazione

(art. 13) (art. 17)(art. 29)

Aree 107.3.c Aree PMI

Piccola 30 20 50

Media 20 10 50

Grande 10 - 15

Dimensione di impresa / area

% ESL Tutela Ambientale

(Aree 107.3.c)

art. 36 art. 37 art. 38 art. 40 art.41 Art. 45 art. 47

Piccola 65 da 20 a 25* 55 70 da 60 a 100** 100 60

Media 55 da 15 a 20* 45 60 da 50 a 100** 100 50

Grande 45 da 10 a 15* 35 50 da 40 a 100** 100 40

*si applica il valore maggiore se l'investimento è effettuato ed ultimato più di tre anni prima della data di entrata in vigore della nuova norma dell'Unione

**si applica il valore maggiore se gli aiuti sono concessi tramite una procedura di gara competitiva, basata su criteri chiari, trasparenti e non discriminatori

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PRRI: Offerta Localizzativa – Incentivi – ESL – 2/2

Dimensione di impresa / area

% ESL Tutela Ambientale

(Aree PMI, art. 17)

art. 36 art. 37 art. 38 art. 40 art.41 Art. 45 art. 47

Piccola 60 da 10 a 20* 50 65 da 50 a 100** 100 55

Media 50 da 10 a 15* 40 55 da 40 a 100** 100 45

Grande 40 da 5 a 10* 30 45 da 30 a 100** 100 35

*si applica il valore maggiore se l'investimento è effettuato ed ultimato più di tre anni prima della data di entrata in vigore della nuova norma dell'Unione

**si applica il valore maggiore se gli aiuti sono concessi tramite una procedura di gara competitiva, basata su criteri chiari, trasparenti e non discriminatori

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� Strumentazione specificatamente vocata all’area di crisi

PRRI: Offerta Localizzativa – Incentivi – Strumenti*

Strumenti Finalità Risorse

L. 181/89Promozione di iniziative imprenditoriali (programma di investimenti +programma occupazionale) realizzate da società di capitali

Nazionali 20 mln€

Investimenti produttivi

Programmi di investimento produttivo diretti alla realizzazione dinuove unità produttive e/o alla riqualificazione di unità produttiveesistenti per importi compresi fra i 50.000 e 1,5 mln di euro

Regionali9,8 mln€

PMI innovativeProgrammi di spesa per l’avvio di PMI e lo sviluppo dei loroprodotti/processi

Regionali2 mln€

Strumenti finanziari

Interventi di garanzia; Partecipazione al capitale; Strumenti di equityRegionali4 mln€

Efficienza energetica

Programmi di investimento volti alla riduzione dei consumi termici,dei consumi elettrici e per l’autoproduzione di energia da fontirinnovabili

Regionali6 mln€

Digitalizzazionedel terziario

Programmi di investimento rivolti anche alla digitalizzazione delterziario

Regionali0,350 mln€

LivingLABAzioni volte a supportare la fase di start up di imprese nei settoriconnessi all’economia della conoscenza, della cultura, della creatività

Regionali1,6 mln€

Ricerca industr. e sviluppo

sperimentale

Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, compresa larealizzazione del prototipo e/o servizio

Regionali7 mln€

* Allegato 3 “Strumentazione agevolativa“

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PRRI: Offerta Localizzativa – Incentivi – Modalità attuative - 1/3

� L’intervento agevolativo ai sensi della L.181/89 sarà finalizzato al finanziamento di

programmi di investimento di dimensioni superiori a 1,5 mln€ ed avrà come

destinatario naturale le PMI e le GI* per i programmi di investimento produttivo; tutte

le tipologie di imprese per i programmi di investimento finalizzati alla tutela

ambientale ed i progetti di innovazione.

� L’intervento sarà attivato, tramite avviso pubblico, coerentemente con i contenuti

indicati dal DM 09/06/2015 e dalla circolare 06/08/2015 n. 59282. L’avviso indicherà:

• criteri di determinazione della graduatoria relativa alle domande ammissibili da

avviare all’iter istruttorio; i criteri sono riconducibili alle dimensioni occupazionali dei

progetti e ai settori prioritari di riferimento;

• possibile ricorso al regime «de minimis» per il finanziamento di programmi di

investimento produttivo presentati dalla GI, riconoscendo l’aiuto nella sola forma del

finanziamento agevolato;

• meccanismi di premialità correlati all’occupazione di lavoratori provenienti da uno

specifico bacino di riferimento.

* Solo nelle aree 107.3.c., nel rispetto dei limiti sulla tipologia di investimento posti dal Reg. UE 651/14

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PRRI: Offerta Localizzativa – Incentivi – Modalità attuative - 2/3

� Gli interventi agevolativi della Regione Umbria dedicati alle aree di crisi promuovono:

• programmi di investimento produttivo finalizzati alla realizzazione di nuove unità o

alla riqualificazione di unità esistenti;

• avvio di PMI innovative;

• progetti per l’efficientamento energetico dei cicli produttivi e la tutela ambientale;

• agevolazioni per il credito;

• la digitalizzazione del settore terziario;

• infrastrutturazione e servizi per lo start up di imprese innovative, culturali e creative;

• programmi di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.

� Gli interventi saranno attivati tramite avvisi pubblici nell’ambito dell’operatività del POR

FESR 2014-2020 della Regione Umbria, secondo i principali regolamenti comunitari in

materia di aiuti alle imprese (regime di esenzione o «de minimis»), anche con

meccanismi di premialità correlati all’occupazione dei lavoratori provenienti dal bacino

occupazionale definito dall’Amministrazione regionale e agli ambiti prioritari individuati.

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PRRI: Offerta Localizzativa – Incentivi – Modalità attuative - 3/3

� Tutti gli interventi agevolativi devono essere prioritariamente orientati a

promuovere la ricollocazione del personale afferente al bacino

occupazionale di riferimento tramite:

1. obbligo, nei confronti delle imprese beneficiarie delle agevolazioni agli

investimenti, di selezionare prioritariamente il personale del bacino;

2. meccanismi di premialità per i beneficiari delle agevolazioni agli

investimenti che occupano lavoratori provenienti dal bacino sopra

indicato.

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� Strumentazione specificatamente vocata all’area di crisi

PRRI: Offerta Localizzativa – Politiche attive del lavoro* -1/2

* Allegato 3 “Strumentazione agevolativa“

Strumenti Finalità Risorse

Percorsi integrati di

presa in carico/Aiuti

all’assunzione

Percorsi integrati di presa in carico da parte dei centri per l’impiego –Orientamento – Accompagnamento al lavoro, anche mediante attivitàdi formazione, tirocinio e concessione incentivi (Soggetti in cerca dioccupazione – Imprese)

Regionali 7 mln€

ITS UmbriaFormazione professionalità specializzate – Istituto tecnico superiore dimeccatronica

Regionali0,5 mln€

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A livello nazionale sono operativi gli incentivi all’occupazione gestiti dal Ministero del

Lavoro e delle Politiche Sociali con le seguenti finalità:

� Assunzioni di giovani con contratto di apprendistato

� Assunzioni di lavoratori che fruiscono della NASPI

� Assunzione di lavoratori in CIGS

� Assunzione di donne e di donne vittime di violenza

� Reimpiego di over 50

� Assunzione di disabili

� Assunzione di detenuti, internati, ex degenti di ospedali psichiatrici giudiziari

� Assunzione di persone svantaggiate di cui alla legge 381/91

� Incentivi per l’assunzione di lavoratori in sostituzione

� Incentivi per l’assunzione di giovani genitori

� Incentivi per l’assunzione di persone a cui è stata riconosciuta la protezione

internazionale

� Incentivi nazionali per l’occupazione

PRRI: Offerta Localizzativa – Politiche attive del lavoro - 2/2

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PRRI: Offerta Localizzativa – Infrastrutture -1/2

� Sulla base del confronto territoriale e in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27, comma

3 del D.L. n.83/12 - che stabilisce l’urgenza e la indifferibilità delle opere e gli impianti

compresi nel PRRI e dichiarati di pubblica utilità – sono stati individuati i seguenti interventi

infrastrutturali prioritari per l’area di crisi:

1. miglioramento dei collegamenti della Bretella di variante Staino – Pentima - Via Breda

– Innesto Terni-Rieti-San Carlo, facilitando la circolazione al perimetro del polo

siderurgico con notevoli vantaggi per il traffico urbano;

2. completamento della Bretella di ex Terni Rieti Strada dei Confini – Flaminia – Salaria

- per un più diretto collegamento delle zone industriali alla viabilità nazionale;

3. Piastra Logistica Terni-Narni - collegamento ferroviario e stradale alla viabilità

nazionale sulla direttrice Roma-Ancona;

4. posa in opera della fibra ottica per le reti telematiche e la digitalizzazione delle

imprese, nell’ottica di sviluppo di una smart city capace di coniugare innovazione

tecnologica e servizi ai cittadini;

5. Qualificazione della mobilità ferroviaria con la capitale tramite l’uso di materiale

rotabile con elevata velocità di fiancata per la riduzione dei tempi di percorrenza e

l’ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture.

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PRRI: Offerta Localizzativa – Infrastrutture - 2/2

� Il GdCC, nella riunione del 27 luglio 2017, ha attivato un Tavolo tecnico composto da

MiSE, MIT, Regione Umbria e Invitalia per definire i possibili percorsi attuativi

relativamente alle opere sub. 1, 2, 3.

� Le opere presentano una copertura finanziaria parziale nell’ambito della

programmazione regionale. Il Tavolo tecnico rimarrà operativo nell’arco temporale di

durata dell’AdP, al fine di individuare le risorse necessarie alla realizzazione delle

stesse e definirne gli sviluppi operativi.

� Relativamente al punto 4, a valle del protocollo d’intesa siglato tra Open Fiber e

Regione Umbria, si è avviato il programma di intervento nella città di Terni che

prevede la posa di circa 23 mila chilometri di fibra, con un investimento complessivo di

circa 14 mln€: i lavori verranno completati in 18 mesi.

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� In relazione all’Area SIN Terni-Papigno (DMA 468/2001 e DMA 08/07/02), la

Regione Umbria ha individuato i seguenti interventi di risanamento

ambientale:

� messa in sicurezza permanente dell’ex discarica prospiciente gli

stabilimenti di Papigno;

� bonifica di due edifici e terreni riferiti agli ex stabilimenti industriali di

Papigno.

� E’ in corso la valutazione di possibili ulteriori azioni in aree esterne al SIN (su

indicazione del Comune di Narni).

� Il GdCC, nella riunione del 27 luglio 2017, ha attivato un Tavolo tecnico

composto da MiSE, MATTM, Regione Umbria e Invitalia per definire i possibili

percorsi attuativi degli interventi sopra citati.

� È in atto una interlocuzione per definire lo stato attuativo delle azioni già in

essere (area «Ex Lanificio Gruber», progetto preliminare discarico Papigno);

successivamente sarà definito il contenuto dei nuovi interventi.

� Il Tavolo tecnico rimarrà operativo nell’arco temporale di durata dell’AdP.

PRRI: Offerta Localizzativa – Ambiente

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PRRI: Offerta Localizzativa – Semplificazione delle procedure

Le Amministrazioni comunali interessate dall’area di crisi, nell’ambito delle

azioni previste per la definizione dell’offerta localizzativa, individuano un

referente per ogni Comune al fine di:

� soddisfare i fabbisogni informativi delle imprese circa: la regolamentazione

tecnica necessaria all’insediamento; la tempistica prevista; ogni altra

informazione operativa che si rendesse necessaria;

� accelerare i percorsi procedurali necessari all’investimento.

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42* Allegato 4 ”Sistema della Ricerca e Innovazione”

PRRI: Offerta Localizzativa – Sistema della Conoscenza* - 1/2

La collaborazione con il sistema della conoscenza (Istituti e Centri di ricerca pubblici e

privati) è mirata a promuovere la progettualità in investimenti tecnologici ad alto valore

aggiunto tramite: start up innovative; partenariati con potenziali investitori; spin-off.

Nell’area di crisi sono presenti:

� Polo Scientifico Didattico di Terni (Università degli studi di Perugia): è in corso di

elaborazione una ipotesi di potenziamento e valorizzazione delle strutture di ricerca, con

particolare riferimento allo sviluppo di materiali speciali e di materiali metallurgici, alle

micro e nano tecnologie, alla meccanica avanzata, alla meccatronica e alle scienze

ambientali, promuovendo un partenariato pubblico-privato in grado di migliorare il

trasferimento tecnologico nei confronti delle PMI. In questo contesto si ipotizza la

riqualificazione architettonica ed energetica del cluster universitario di Pentima (Terni)

con l’obiettivo di migliorare ed ampliare l’offerta didattica dell’ateneo, ospitando tutti i

corsi di laurea delle facoltà di Economia e di Ingegneria attualmente previsti presso il

Polo didattico.

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PRRI: Offerta Localizzativa – Sistema della Conoscenza - 2/2

� Centri e laboratori di R&S: Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Centro Europeo

dei Polimeri Nanostrutturati (ECNP); Centro Di Eccellenza Materiali Innovativi

Nanostrutturati (CEMIN); Centro di Ricerca sulle Biomasse (CRB); Centro di Eccellenza

di Ricerca sulla Birra (CERB); SMAArT–gruppi di ricerca dell’Università di Perugia;

Centro Interuniversitario Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici “Mauro Felli”

(CIRIAF); Vitruviano Lab-gruppo Terni Energia; Centro Sviluppo Materiali (CSM); Istituto

Nazionale di Fisica (INFN); Materials Design & Processing srl (MDP).

� La Regione ha aderito a quattro Cluster Tecnologici istituiti dal MIUR:

� Chimica verde–SPRING

� Agrifood – C.L.A.N.

� Fabbrica intelligente

� Smart Communities Tech

� Nei confronti degli istituti e centri di ricerca sarà svolta una specifica attività informativa

relativamente all’offerta localizzativa attivata; gli enti dovranno indicare un «referente» per

tutte le attività di informazione e promozione sul territorio, con funzione di collettore di

eventuale progettualità intercettata.

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� Nei 18 Comuni dell’area di crisi si contano 85 sportelli bancari

� Gli istituti di credito maggiormente rappresentati sono: Intesa San Paolo Spa; Cassa di

Risparmio di Orvieto; Unicredit Spa; Banca Popolare di Spoleto; Monte dei Paschi di Siena;

Banca Popolare

� Gepafin è la società finanziaria con capitale misto pubblico–privato, costituita nel 1987. Il

capitale ad oggi è detenuto dalla Regione Umbria (direttamente o attraverso Sviluppumbria

Spa) per il 54% e, per il restante 46%, da 11 banche che operano nel territorio regionale.

� Gli istituti di credito ed il sistema pubblico degli organismi di garanzia possono contribuire alla

definizione dell’offerta localizzativa, assicurando le migliori condizioni creditizie alle imprese che

realizzano gli investimenti ricorrendo agli strumenti agevolativi operativi nell’area.

� Con il sistema del credito e con gli istituti di garanzia operativi nell’area di crisi è stato attivato

un tavolo di confronto al fine di verificare modalità e tempi di collaborazione.

� A tal fine, saranno proposti ambiti di collaborazione con la Banca del Mezzogiorno -

MedioCredito Centrale in riferimento ai prodotti di maggior interesse per le imprese dell’area di

crisi (accesso al Fondo centrale di garanzia; finanziamenti chirografari) anche in pool con le

banche locali.

PRRI: Offerta Localizzativa – Sistema del Credito*

* Allegato 5 ”Sistema del Credito”

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45

PRRI: Azioni di Promozione - 1/5

� Obiettivo delle attività di promozione e comunicazione è far conoscere l’intera

offerta localizzativa, favorendo la presentazione di progetti di investimento con

essa coerenti.

� Il mix di azioni e strumenti è pertanto proposto in funzione dei diversi target di

riferimento (possibili beneficiari) degli strumenti agevolativi nazionali e regionali

attivati sull’area di crisi.

� In sede di divulgazione dell’offerta localizzativa sarà data un’informativa di

massima anche sulle altre opportunità di investimento presenti nel territorio (es.

altri strumenti di incentivazione nazionali comunque operativi).

� Sarà infine garantita l’informazione sulle misure volte a favorire la rioccupazione

del personale del bacino occupazionale di riferimento.

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�Evento di presentazione istituzionale

Promosso dal MiSE con la partnership operativa della Regione Umbria, è finalizzato a

presentare al sistema imprenditoriale ed istituzionale l’offerta localizzativa del PRRI, con

approfondimenti sul mix di strumenti che saranno messi a disposizione per facilitare

l’accesso alle opportunità di investimento ed occupazione nell’area di crisi. Come location è

preferibile individuare un luogo istituzionale “neutrale” rispetto ai vari centri di interesse

coinvolti.

Finalizzati a presentare al sistema imprenditoriale locale gli strumenti agevolativi messi in

campo per attrarre investitori nell’area e stimolare proposte progettuali in linea con i

fabbisogni del territorio.

Saranno indirizzati principalmente alle articolazioni territoriali delle associazioni di categoria e

degli ordini professionali, nonché ai centri per l’impiego.

Workshop* saranno organizzati in funzione della finestra temporale di apertura degli avvisi

pubblici

* 2 workshop in presenza + 1 Webinar

�Workshop/Webinar

46

PRRI: Azioni di Promozione - 2/5

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�Assistenza a distanza

A valle dell'azione informativa, le richieste di approfondimento specifico saranno gestite

attraverso i canali dell'assistenza a distanza ([email protected]); in presenza

di richieste da parte di un numero significativo di potenziali proponenti, sarà possibile

organizzare, inoltre, un secondo ciclo di momenti informativi sul territorio, che dovrà

ovviamente tenersi in tempi utili per la presentazione delle domande.

Creazione nel sito web istituzionale di Invitalia di una sezione dedicata, articolata in:

• Programma di rilancio: illustra i contenuti del PRRI, le finalità, gli strumenti attivati, i

soggetti istituzionali coinvolti, l'ambito geografico di applicazione

• Incentivi disponibili: descrizione dei contenuti degli avvisi e format di domanda

• Agenda: calendario degli eventi

• Risultati: statistiche sulle domande, le agevolazioni concesse, le iniziative avviate

• Contatti: indica i riferimenti (numeri telefonici, indirizzi di posta elettronica dedicati,

indirizzo dell’info-point territoriale) a cui rivolgersi per maggiori informazioni

�Pagina web

47

PRRI: Azioni di Promozione - 3/5

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• Campagna advertising (web)

• Media relations (comunicati stampa)

• Banner promozionali (siti istituzionali Invitalia, Regione Umbria, Comuni di Terni e Narni)

• Diffusione di una newsletter ad una mailing list che include le organizzazioni

intermediarie (Camere di Commercio, Associazioni di categorie, Associazioni settoriali) in

grado di coinvolgere le imprese di medio-grandi dimensioni, esterne all’area di crisi,

potenzialmente interessate all'offerta localizzativa del PRRI

• Realizzazione di materiale informativo cartaceo (leaflet) in grado di rappresentare

sinteticamente le opportunità di investimento e gli elementi di convenienza insediativa

�Campagna di comunicazione

48

PRRI: Azioni di Promozione - 4/5

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49

Attivazione, a cura della Regione Umbria o di soggetti dalle stesse indicati, di un info-

point per l'erogazione di un servizio di prima informazione sulla offerta localizzativa del

PRRI. Gli operatori dell’info-point saranno debitamente formati da Invitalia e dalla

Regione Umbria; l’informazione di secondo livello (dettagli tecnico-informativi) sarà

erogata direttamente, per gli ambiti di rispettiva competenza, da Invitalia e Regione

Umbria. Questo secondo livello informativo potrà essere erogato a distanza o, se

necessario, con incontri one-to-one, condizionatamente alla raccolta di un numero

congruo di richieste, presso l’info-point territoriale

� Info-point

PRRI: Azioni di Promozione - 5/5

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PRRI : Azioni di Monitoraggio

Saranno redatti, sulla base della reportistica condivisa con il MiSE, periodici

rapporti semestrali sullo stato di attuazione del PRRI, fornendo in particolare

dati e informazioni riguardanti l'avanzamento finanziario ed amministrativo delle

azioni previste

PRRI: Azioni di Monitoraggio

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I soggetti da coinvolgere nell’Accordo di Programma - 1/2

L’AdP, in considerazione delle competenze espresse nelle azioni di riqualificazione e

riconversione dell’area, vede coinvolti i seguenti soggetti:

�MiSE: coordina le attività previste dall’AdP, presiede il confronto fra parti sociali ed

istituzionali; contribuisce al finanziamento delle iniziative imprenditoriali volte alla

creazione di nuove unità produttive o all’ampliamento di imprese esistenti; fornisce gli

indirizzi ad Invitalia per l’attuazione del PRRI

�ANPAL*: collabora nella definizione ed attuazione delle azioni volte al ricollocamento

professionale

�MATTM: fornisce il proprio contributo in ordine alle attività di risanamento ambientale

che interessano parte dell’area di crisi ricadente all’interno del perimetro del SIN di

Terni Papigno, così come individuato dal Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’8

luglio 2012

�MIT: fornisce il proprio contributo nell’attuazione del PRRI per gli ambiti delle sue

competenze operative

* D.lgs. 150 del 14 settembre 2015

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52

I soggetti da coinvolgere nell’Accordo di Programma - 2/2

�Regione Umbria: contribuisce al finanziamento degli investimenti finalizzati

all’ampliamento di PMI, alla creazione di nuove imprese, alla promozione di

progetti di R&S, ad agevolare l’accesso al credito da parte delle PMI, al

finanziamento di piani formativi e di riqualificazione del personale, alla

concessione di incentivi all’occupazione

�Comuni di Terni e Narni: forniscono il proprio contributo nell’attuazione del PRRI

per gli ambiti delle loro competenze operative

� Invitalia: fornisce assistenza tecnica al GdCC; coordina l’attuazione del PRRI;

gestisce l’intervento agevolativo nazionale e gli altri strumenti agevolativi

operativi nell’area sulla base delle competenze già attribuite o che le saranno

attribuite in relazione a nuovi regimi di aiuto

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53

Planning

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA

Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni»: PRRI

Allegato 1 - Progettualità del territorio

Incentivi e Innovazione

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Sintesi dei risultati – 1/2

2

� Il 4 agosto 2017 si è chiusa la «call» lanciata da Invitalia per raccogliere lemanifestazioni d’interesse ad investire nell’area di crisi industriale di Terni-Narni.

� Le manifestazioni sono 212 per un totale di investimenti pari a 612,5 milioni di euro eduna previsione di incremento occupazionale di 2.131 addetti.

� I progetti si riferiscono ad una vasta gamma di ambiti settoriali, sebbene laconcentrazione degli investimenti riguardi il settore manifatturiero (61% degliinvestimenti e il 44% dell’occupazione), le attività di gestione rifiuti, la fornitura dienergia e le attività professionali.

� Gli investimenti per R&S sono significativi: 44 manifestazioni per un totale di oltre 65milioni di euro.

� Le proposte di investimento nei settori manifatturiero, turismo e servizi alle impresesono 128 e raccolgono il 76% delle risorse totali (oltre 467 mln€) e più della metàdell’incremento occupazionale (1.166). Di esse, circa il 65% riguarda progetti di piccoledimensioni (sotto la soglia di 1,5 milioni di euro).

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Sintesi dei risultati – 2/2

3

� Nella soglia compresa tra 1,5 e 20 milioni di euro, le proposte che potrebbero rientrare nel campo diapplicazione della L.181/89 sono 39 per un valore totale di investimenti pari a 190 mln€ e di 519addetti incrementali.

� I progetti potenzialmente coerenti con la «L.181/89» scendono da 39 a 20 se si considera la soglia diinvestimento superiore ai 2 milioni di euro e l’indicazione puntuale della localizzazione.

� Le 20 proposte prevedono 133,8 milioni di euro di investimenti e 300 addetti incrementali. Peroltre il 78% le risorse si concentrano nel manifatturiero, senza caratterizzazione settoriale, con unincremento occupazionale previsto di 250 unità; seguono le attività di gestione rifiuti (oltre 15%degli investimenti), le attività di alloggio (circa il 5% degli investimenti) e le attività professionali escientifiche (2%).

� Sopra la soglia dei 20 milioni di euro sono pervenute 4 proposte di investimento, per oltre 245milioni di euro e 400 addetti. In linea con la distribuzione settoriale sopra descritta, la metà delleproposte riguarda il settore manifatturiero con oltre 190 milioni di euro di investimenti previsti e207 nuovi occupati; un progetto tratta di smaltimento rifiuti ed una proposta riguarda attività artistichedi intrattenimento e divertimento.

� Si evidenzia che le informazioni raccolte possono fornire un contributo alla definizione dei settori diinvestimento, della dimensione media e finalità dei progetti e della tipologia dei proponenti; diminore entità è il contributo per una stima attendibile della dimensione complessiva delle iniziativeche saranno proposte alle agevolazioni, sia in termini di volume di investimenti, che di nuovaoccupazione.

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Totale manifestazioni per settore

� Il totale delle manifestazioni è 212che sviluppano investimenti peroltre 612 mln€ e nuovaoccupazione per 2.131 unità

� Oltre la metà degli investimenti(61%) è concentrata nelle attivitàmanifatturiere, seguono le attivitàdi gestione rifiuti (9%) e le attivitàdi fornitura energetica (7%)

� Il settore manifatturiero primeggiaanche se si considera l’incrementooccupazionale previsto (44%)seguito dalle attività di sanità edassistenza sociale (14%) e dalleattività professionali (11%)

4

Settore di attività n. investimenti (€) occupazione

A - Agricoltura 3 2.095.000 39

C - Attività manifatturiere 102 375.116.366 936

D - Fornitura energia 6 40.760.000 54

E - Gestione rifiuti 9 57.653.000 115

F - Costruzioni 8 4.570.000 69

G - Commercio 12 13.899.300 48

H - Trasporti e magazzinaggio 4 3.566.000 23

I - Alloggio e ristorazione 11 8.644.159 40

J - Informazione e comunicazione 5 1.226.600 22

K - Attività finanziarie e assicurative 1 22.500 2

M - Attività professionali 26 36.065.000 245

N - Noleggio 3 3.175.000 17

P - Istruzione 2 180.000 5

Q - Sanità e assistenza sociale 11 26.840.000 302

R - Attività artistiche, sportive 5 35.020.000 200

S - Altre attività di servizi 4 3.670.000 14

Totale 212 612.502.925 2.131

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Manifestazioni «settori produttivi»*- 1/3

� 128 manifestazioni d’interesse siriferiscono ad investimenti nei settori«produttivi»; concentrano il 76% dellerisorse totali previste (467 mln/€) ed il55% dell’incremento occupazionale(1.166)

� I progetti di R&S sono 44, per un totale dioltre 65 mln€ di investimento e 349 nuovioccupati; riguardano in particolar modo leattività manifatturiere, le attivitàprofessionali tecnico-scientifiche, e leattività artistiche.

¹ Si fa riferimento alle attività manifatturiere, turistiche e dei servizi alle imprese, classificate con i codici ATECO 2007: C, D, E, H, I, J, M, N.

5

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� Il 64% dei progetti è di piccole dimensioni (82proposte sotto 1,5 mln€); tra 1,5 e 20 milioni cisono 43 manifestazioni che raccolgono circa225 milioni di investimenti e 569 nuovi occupati

� 3 proposte riguardano progetti di investimentosuperiori ai 20 mln€, che concentrano, però, il46% degli investimenti totali (216 mln€) ed il22% dell’occupazione (257 nuovi addetti)

� 97 manifestazioni riguardano imprese dipiccole dimensioni, che raccolgono il 30% degliinvestimenti e 53% dell’occupazione; 19 sono lemedie imprese, che concentrano l’8% delvalore degli investimenti; le grandi impresesono 12 e concentrano il 62% degli investimentie il 35% dell’occupazione

6

Manifestazioni «settori produttivi» - 2/3

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� L’80% dei proponenti è rappresentato da societàdi capitali (92 già costituite e 11 da costituire)

� Il 10% dei progetti riguarda la costituzione dinuove imprese (13 proposte)

� Tra gli obiettivi, l’aumento della capacitàproduttiva (34%) e la diversificazione e/oriqualificazione di attività industriali e dei servizi(23% e 16%)

� I settori maggiormente rappresentati sono ilmanifatturiero (che assorbe circa il 74% degliinvestimenti e il 63% dell’occupazione); le attivitàprofessionali ed il turismo

� Nel manifatturiero non emerge una decisacaratterizzazione settoriale; gli ambiti piùrappresentati sono l’industria di prodotti chimici,tessili, in metallo e alimentari

7

Manifestazioni «settori produttivi» - 3/3

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� Le proposte di investimento produttivo coerenti con le agevolazioni previste dalla L.181/89 sono 39,che sviluppano risorse per circa 190 mln€ e 519 nuovi addetti; si tratta di progetti con:� soglia di investimento ≥1,5 mln€� proponente costituito e/o da costituire in forma di società di capitali (no ditte individuali, no società

di persone)� codici Ateco ammissibili alle agevolazioni L. 181/89

� Le proposte scendono da 39 a 20 se si considerano i seguenti ulteriori criteri:� soglia di investimento > 2 mln/€� indicazione puntuale della localizzazione� completezza e coerenza delle informazioni

8

Manifestazioni potenzialmente coerenti con L. 181/89

Settore di attività n.totale

investimenti (€)n.

addetti

C - Attività manifatturiere 16 105.130.000 250

E - Attività di gestione dei rifiuti e risanamento 2 20.225.000 15

I - Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 1 5.500.000 15

M - Attività professionali, scientifiche e tecniche 1 3.000.000 20

Totale 20 133.855.000 300

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� Le manifestazioni d'interesse potenzialmente compatibili con la normativa sui «Contratti diSviluppo» (CdS) sono 4, come riportato in tabella.

9

Manifestazioni potenzialmente coerenti con il Contratto di Sviluppo

Settore di attività Settore specifico n.totale

investimenti(€)

n. addetti

C. Attività manifatturiereFabbricazione di tessuti non tessuti 1 168.792.235 207Fabbricazione di vetro cavo 1 22.050.000 0

E. Attività di gestione dei rifiuti e di risanamentoTrattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi

1 25.000.000 50

R. Attività artistiche, sportive, intrattenimento e di divertimento

Parchi di divertimento e parchi tematici 1 29.600.000 150

Totale 4 245.442.235 407

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA

Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni»: PRRI

Allegato 2 - Aree industriali disponibili

Incentivi e Innovazione

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PRRI: Offerta Localizzativa - Aree industriali disponibili – 1/3

* La Regione Umbria è proprietaria dei terreni denominati «Area industriale Maratta», costituiti da 16 lotti edificabili per untotale di 43.210 mq. Per conto della Regione, Sviluppumbira SpA procederà all’affidamento di detti lotti nella forma della«concessione amministrativa». La concessione di ogni singolo lotto avrà una durata massima indicativa di 33/35 anni ed ilcanone di concessione verrà determinato a seguito di apposita perizia di stima per ciascun lotto.

2

In corso di elaborazione (al 30 giugno 2016: 49 comuni rispondenti

ad oggi

� Alla rilevazione delle aree industriali hanno aderito 10 Comuni e SviluppumbriaS.p.A..

� 6 Comuni e Sviluppumbria S.p.A.* dispongono di aree industriali di proprietàpubblica immediatamente fruibili per un totale di 83 lotti industriali ed unasuperficie complessiva di mq 464.749

� Nei Comuni di Ferentillo, Narni, Penne in Teverina e Terni sono presenti areeindustriali di proprietà privata.

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PRRI: Offerta Localizzativa - Aree industriali disponibili - 2/3

1 Nell'ambito dei lotti industriali sono presenti edifici. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici comunali competenti.2 Nel Comune sono presenti aree industriali e/o lotti di proprietà privata. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici comunali competenti

3

Comuni Provincia Regione N. Lotti Destinazione

industriale (mq)

Destinazione commerciale

(mq)

Destinazione artigianale

(mq)

Destinazione Multipla (mq)

Superficie tot. (mq)

Arrone1 TR Umbria 3 0 0 0 5.229 5.229

Lugnano in Teverina1 TR Umbria 1 0 0 2.820 0 2.820

Penna In Teverina2 TR Umbria n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Amelia TR Umbria 17 14.125 18.883 14.125 0 47.133

Giove TR Umbria 24 0 116.000 128.000 0 244.000

Otricoli TR Umbria 1 0 16.350 0 0 16.350

Narni2 TR Umbria n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Terni TR Umbria 1 0 0 0 4.390 4.390

Terni TR Umbria 1 0 0 0 2.303 2.303

Terni TR Umbria 1 0 0 0 3.700 3.700

Terni TR Umbria 1 0 0 0 1.650 1.650

Terni TR Umbria 1 0 0 0 13.680 13.680

Terni TR Umbria 1 0 0 0 3.360 3.360

Terni TR Umbria 1 0 0 0 1502 1.502

Terni TR Umbria 1 0 0 0 1.675 1.675

Terni TR Umbria 1 0 0 0 3587 3.587

Terni TR Umbria 1 0 0 0 1.630 1.630

Ferentillo2 TR Umbria n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Aree produttive Comuni dell’Area di Crisi Industriale complessa "Terni-Narni"

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PRRI: Offerta Localizzativa - Aree industriali disponibili - 3/3

1 L'area industriale è gestita da privati, ma esiste ancora un Centro Servizi di proprietà pubblica. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici comunali competenti

Ente gestore Comuni Provincia Regione N. Lotti Destinazione

industriale (mq)

Destinazione commerciale

(mq)

Destinazione artigianale

(mq)

Destinazione multipla (mq)

Superficie tot. (mq)

Sviluppumbria S.p.A. Terni TR Umbria 16 0 0 0 43.210 43.210

Consorzio TNS Narni1 TR Umbria 0 0 0 0 0 0

Consorzio TNS Narni TR Umbria 5 68.530 0 0 0 68.530

Consorzio TNS Terni1 TR Umbria 0 0 0 0 0 0

Aree produttive dell’Area di Crisi Industriale complessa "Terni-Narni" gestite da Consorzi e/o altri Enti

4

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA

Incentivi e Innovazione

Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni»: PRRI

Allegato 3 - Strumentazione agevolativa

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Sezione IStrumentazione specificatamente vocata all’area di crisi

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3

Promozione iniziative imprenditoriali (L. 181/89)

Soggetto gestore Invitalia

Cosa FinanziaProgrammi di investimento (newco ed ampliamenti), di importo superiore a1,5 mln€, finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro

DestinatariPMI e GI nelle aree 107.3.c.; PMI e GI (limitatamente a programmi per latutela ambientale e progetti di innovazione dell’organizzazione) in tutte le altrearee (Reg. UE 651/2014)

Modalità di accesso Avviso pubblico* nell'ambito dell’operatività dell’Accordo di Programma

Agevolazioni• Contributo a fondo perduto• Finanziamento agevolato

Territori Area di crisi industriale complessa

Incentivi agli investimenti - 1/8

* L’Avviso pubblico indicherà gli ambiti prioritari di intervento, coerentemente con i contenuti indicati nel DM 09/06/2015 e nellacircolare 06/08/2015 n.59282, in linea con le indicazioni del Reg. UE 651/2014 e prevederà il ricorso al regime «de minimis» per iprogrammi d’investimento produttivo presentati da Grandi imprese in zone PMI

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4

Incentivi agli investimenti - 2/8

Interventi di sostegno alle aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle

imprese (POR FESR 2014-2020 Asse III Azione 3.1.1)

Soggetto gestore Sviluppumbria S.p.A. (OI che opera per conto della Regione)

Cosa finanziaProgrammi di investimento produttivo diretti alla realizzazione di nuove unitàproduttive e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti per importi compresi frai 50.000 e 1,5 mln di euro.

Destinatari PMI di produzione e servizi alla produzione

Modalità di accesso Avviso pubblico nell'ambito dell’operatività dell’Accordo di Programma

Agevolazioni

Le agevolazioni prevedono un contributo fino a:• Regime ordinario 20% Micro/Piccola impresa, 10% Media impresa• Regime ordinario zone art. 107.3.c 30% Micro/Piccola impresa, 20% Media

impresa• De minimis 25% PMISpese ammissibili: suolo aziendale, opere murarie e infrastrutture, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici

Territori Area di crisi industriale complessa

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5

Incentivi agli investimenti - 3/8

Supporto alla nascita di PMI innovative (POR FESR 2014-2020)

Soggetto gestore Regione Umbria

Cosa finanzia Programmi di spesa per l’avvio di PMI e lo sviluppo dei loro prodotti/processi

Destinatari Micro e PMI innovative

Modalità di accesso Avviso pubblico a sportello

Agevolazioni Contributo a fondo perduto in conto impianti pari al 40% della spesa ammessa

Territori Area di crisi industriale complessa

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6

Incentivi agli investimenti - 4/8

Strumenti finanziari(POR FESR 2014-2020)

Soggetto gestore Selezionato in esito a gara pubblica

Cosa finanzia Interventi di garanzia - Partecipazione al capitale – Strumenti di equity

Destinatari Imprese, PMI

Modalità di accessoProcedura aperta: valutazione di merito rispetto alla sostenibilità dei programmipresentati

Agevolazioni Nei limiti della disciplina comunitaria vigente

Territori Area di crisi industriale complessa

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7

Incentivi agli investimenti - 5/8

Sostegno agli investimenti per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile (POR FESR 2014-2020)

Soggetto gestore Regione Umbria

Cosa finanziaProgrammi di investimento volti alla riduzione dei consumi termici, dei consumielettrici e per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Destinatari Piccole, medie e grandi imprese extra agricole

Modalità di accesso Avviso pubblico a sportello

AgevolazioniContributo per le piccole imprese del 50%, per le medie del 40% e le grandi del 30%. Il beneficiario può optare per il regime ordinario o il de minimis.

Territori Area di crisi industriale complessa

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8

Incentivi agli investimenti - 6/8

Sviluppo del terziario in ottica digitale

Soggetto gestore Regione Umbria

Cosa finanzia Programmi di investimento anche rivolti alla digitalizzazione del terziario

Destinatari da definire

Modalità di accesso da definire

Agevolazioni da definire

Territori Comune di Terni

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9

Incentivi agli investimenti - 7/8

LivingLAB Terni (POR FESR 2014-2020)

Soggetto gestore Regione Umbria - Soggetto in house

Cosa finanzia Creazione di laboratori, attività di «entrepreneurian discovery process», attivazionedi competenze tecnico manageriali

Destinatari Imprese, start up innovative, cittadinanza

Modalità di accesso Avviso pubblico

AgevolazioniRealizzazione di infrastrutture e servizi a supporto delle imprese nei settori connessi all’economia della conoscenza, della cultura e della creatività (contributo a fondo perduto beni materiali e immateriali)

Territori Comune di Terni

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10

Incentivi agli investimenti - 8/8

Supporto alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale(POR FESR 2014-2020)

Soggetto gestore Regione Umbria

Cosa finanzia Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, compresa la realizzazione delprototipo e/o servizio

Destinatari Piccole, medie e grandi imprese

Modalità di accesso Avviso pubblico a sportello

Agevolazioni

Contributo a fondo perduto in c/capitale nelle seguenti percentuali:- PMI 35% del costo del progetto ammesso all’agevolazione per le attività di sviluppo sperimentale e 60% per le attività di ricerca industriale;- GI 25% del costo del progetto ammesso all’agevolazione e relativo alle attività di sviluppo sperimentale e 50% per le attività di ricerca industriale.

Territori Area di crisi industriale complessa

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Politiche attive del lavoro - 1/2

Percorsi integrati di presa in carico – Aiuti alle assunzioni(POR FESR 2014-2020)

Soggetto gestore Regione Umbria

Cosa finanziaPercorsi integrati di presa in carico da parte dei centri per l’impiego – Orientamento– Accompagnamento al lavoro, anche mediante attività di formazione, tirocinio econcessione incentivi

Destinatari Soggetti in cerca di occupazione - Imprese

Modalità di accesso Avviso pubblico

Agevolazioni Incentivazione assunzione max 10.000 euro

Territori Area di crisi industriale complessa

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Politiche attive del lavoro - 2/2

Istituto Tecnico Superiore Meccatronica (POR FSE 2014-2020)

Soggetto gestore ITS Umbria

Cosa finanzia L’accademia tecnica di specializzazione post diploma ITS finanzia corsi di studiodella durata di 1800 ore, di 800 ore di tirocinio aziendale

Destinatari Possessori di diploma di scuola media superiore

Modalità di accesso Avviso pubblico per l’ammissione ai percorsi formativi

Agevolazioni La partecipazione al percorso formativo è interamente gratuito

Territori Sede di Terni

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Sezione IIAltra strumentazione agevolativa operativa nell’area di crisi

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Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 1/11

Contratto di Sviluppo (CdS)

Soggetto gestore Invitalia Spa

Cosa Finanzia

Il Programma di sviluppo può essere di tipo industriale, turistico o di tutela ambientale; ècomposto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo einnovazione, connessi e funzionali tra loro.Investimento complessivo minimo: 20 mln€ (7,5 mln€ per attività di trasformazione ecommercializzazione di prodotti agricoli)

Destinatari

Imprese italiane ed estere. I destinatari delle agevolazioni sono:• l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della

coerenza tecnica ed economica del Contratto• le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto

CdS• i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.Il CdS può inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete

Modalità di accesso

• Procedura a sportello• Per gli investimenti che incidono in modo consistente sulla competitività dei territori, il MISE ha

definito procedure specifiche per l’attivazione di:� Accordi di Programma� Accordi di Sviluppo (per i programmi ≥ 50mln€ e ≥ 20 mln€ nel settore della trasformazione

dei prodotti agricoli)

Agevolazioni

Contributo a fondo perduto in conto impianti; contributo a fondo perduto alla spesa; finanziamentoagevolato; contributo in conto interessi.L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia del progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalladimensione di impresa

Territori Intero territorio nazionale

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Nuove imprese a tasso zero

Soggetto gestore Invitalia Spa

Cosa FinanziaSostegno allo start up di micro e piccole imprese a prevalente partecipazionegiovanile e/o femminile; Programmi d’investimento non superiori a € 1.500.000

Destinatari

• Imprese costituite in forma societaria da non più di 12 mesi, comprese leCooperative, la cui compagine societaria sia composta, per oltre la metà deisoci e delle rispettive quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra i18 ed i 35 anni e/o da donne.

• Le società costituende, formate da sole persone fisiche, purché provvedanoalla loro costituzione entro i 45 gg dalla comunicazione del provvedimento diammissione.

Modalità di accesso A sportello

AgevolazioniMutuo agevolato a tasso zero, a copertura massima del 75 % dell’investimentoammesso

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 2/11

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Selfiemployment

Soggetto gestore

Invitalia Spa (promosso dal Ministero del Lavoro) con accordo di finanziamento dell’11.12.2015

Cosa FinanziaTutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma difranchising (con esclusione della pesca, dell’acquacultura, della produzione primaria inagricoltura, lotterie, scommesse e case da gioco).

Destinatari

Giovani tra i 18 e i 29 anni (Neet) iscritti al programma Garanzia Giovani, indipendentemente dalla partecipazione al percorso di accompagnamento finalizzato all’autoimprenditorialità (misura 7.1 del PON IOG), costituiti in forma di:• Imprese individuali;• Società di persone, società cooperative composte massimo da 9 soci;• Associazioni professionali e società tra professionisti.

Modalità di accesso

A sportello

Agevolazioni

Finanzia, nel rispetto del regolamento de minimis, programmi che prevedono spese peralmeno 5.000 euro, fino a un massimo di 50.000 euro.I finanziamenti sono a tasso zero, coprono fino al 100% delle spese, non sono assistitida nessuna forma di garanzia reale e/o di firma, e sono rimborsabili in 7 anni.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 3/11

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Smart&Start Italia

Soggetto gestore Invitalia

Cosa Finanzia

Creazione e sviluppo di start up innovative che propongono piani di impresa:• caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o• mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o• finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica

e privata

Destinatari

Start up innovative, costituite da non più di 48 mesi, di piccole dimensioni e con sedelegale ed operativa ubicata su tutto il territorio nazionale. Le agevolazioni possonoessere richieste anche da persone fisiche che intendono costituire una nuova società.

Modalità di accesso A sportello

Agevolazioni

I piani di impresa possono prevedere la realizzazione di programmi di investimento e/o ilsostenimento dei costi di esercizio per un ammontare massimo di spese ammissibili di1.500.000 euro e minimo di 100.000 euro. Le agevolazioni consistono in:• Finanziamento agevolato, a tasso zero, per la durata massima di 8 anni, fino al 70%

delle spese ammissibili (l’80% se la compagine societaria è interamente costituita dagiovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne o preveda la presenza di undottore di ricerca, impegnato all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno untriennio).

• Servizi di tutoraggio tecnico-gestionale limitatamente alle imprese costituite da nonpiù di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 4/11

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Fondo di Garanzia

Soggetto gestore Ministero dello Sviluppo Economico / Istituti bancari

Cosa finanzia

Garanzia fino a un massimo dell’80% del finanziamento sia per operazioni dibreve che di medio e lungo termineImporto massimo garantito 2,5 milioni di euro, un plafond che può essereutilizzato attraverso una o più operazioni

Destinatari

PMI, comprese le imprese artigiane; consorzi e società consortili, costituiti daPMI, e società consortili miste; professionisti iscritti agli ordini professionali oaderenti ad associazioni professionali iscritte nell’apposito elenco del Ministerodello sviluppo economico.

Modalità di accessoProcedura valutativa a sportelloAccesso semplificato, gratuito e prioritario per start up innovative

Agevolazioni

Tre modalità di intervento:a) Garanzia prestata dal Fondo direttamente a favore dei soggetti finanziatori;b) Controgaranzia prestata dal Fondo a favore dei Confidi, e negli altri Fondi diGaranzia;c) Cogaranzia prestata dal Fondo direttamente a favore dei soggetti finanziatori econgiuntamente ai Confidi, agli altri Fondi di Garanzia ovvero ai Fondi di garanziaistituiti nell’UE.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 5/11

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Beni strumentali – «Nuova Sabatini»

Soggetto gestore Ministero dello Sviluppo Economico / Istituti bancari e/o intermediari finanziari

Cosa finanziaAcquisizione (mediante finanziamento bancario o leasing rilasciato da una banca/società dileasing convenzionata con CdP) di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzaturenuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali

DestinatariMicro, piccole e medie imprese (PMI), operanti in tutti i settori produttivi (ad esclusione delle attivitàfinanziarie e assicurative, attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiegopreferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione)

Modalità di accessoLe imprese interessate devono presentare la richiesta di finanziamento ad una banca/intermediariofinanziario che delibera il finanziamento e trasmette al MiSE la richiesta di prenotazione delle risorserelative al contributo

Agevolazioni

• Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha costituito un plafond di risorse che le banche aderenti alleconvenzioni MiSE-ABI-Cdp o le società di leasing, se in possesso di garanzia rilasciata da unabanca aderente alle convenzioni, possono utilizzare per concedere alle PMI finanziamenti diimporto compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro a fronte degli investimenti previsti dalla misura;

• Il MiSE concede un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari alvalore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinqueanni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a: a) 2,75% per gliinvestimenti ordinari; b) 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi ditracciamento e pesatura dei rifiuti.

• Le PMI hanno la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole emedie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontaredel finanziamento), sul finanziamento bancario.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 6/11

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Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 7/11

Iper e Superammortamento

Soggetto gestore Ministero dello Sviluppo Economico / Agenzia delle Entrate

Cosa Finanzia Beni strumentali nuovi, beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali allatrasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi

DestinatariSoggetti titolari di reddito di impresa (comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sedefiscale in Italia), incluse le organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dallaforma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano

Modalità di accesso

L’opzione è esercitata in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramiteautocertificazione.Per gli investimenti in iperammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria unaperizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali,attestante che il bene sia interconnesso e possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo neglielenchi di cui all’Allegato A o B della legge di bilancio

Agevolazioni

• Iperammortamento: maggiorazione del 150% del costo di acquisizione di beni materialistrumentali nuovi, ad alto contenuto tecnologico, abilitanti la trasformazione in chiave 4.0. Gliinvestimenti devono essere effettuati dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018 (o, al ricorreredi determinate condizioni, entro il 31 dicembre 2019)

• Superammortamento: maggiorazione del 30% degli investimenti in beni strumentali nuovieffettuati dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018 (o, al ricorrere di determinate condizioni,entro il 30 giugno 2019).

• Superammortamento beni immateriali: maggiorazione del 40% degli investimenti in beniimmateriali capitalizzati (software, applicazioni, sistemi informativi) per investimenti effettuati dasoggetti che beneficiano dell’iperammortamento

Territori Intero territorio nazionale

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Credito d’imposta per le spese di formazione nel settore delle tecnologie 4.0

Soggetto gestore Ministero dello Sviluppo Economico / Agenzia delle Entrate

Cosa finanziaSpese in attività di formazione del personale dipendente (anche a tempo determinato)per acquisire competenze nelle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0

DestinatariImprese, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale, dalsettore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato

Modalità di accesso

Indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, relativi al periodo d’impostain cui sono state sostenute le spese e nei periodi d’imposta successivi, fino a quando sene conclude l’utilizzo.Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata per le imprese non soggette arevisione legale dei conti.In attesa di pubblicazione del decreto attuativo

Agevolazioni

Credito d’imposta del 40% su spese di formazione del personale dipendente nel settoredelle tecnologie 4.0, riconosciuto fino a un massimo annuo di 300.000 euro, relative alperiodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017. Ai fini del beneficio,le attività formative agevolabili dovranno essere pattuite attraverso contratti collettiviaziendali o territoriali e dovranno riguardare gli ambiti elencati nell’allegato A alla legge dibilancio (vendita e marketing, informatica e tecniche, tecnologie di produzione).

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 8/11

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Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo

Soggetto gestore Ministero dello Sviluppo Economico / Agenzia delle Entrate

Cosa finanzia

Attività di Ricerca e Sviluppo (ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali)

Destinatari

• Imprese, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano

• Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di R&S in proprio o commissionano attività di R&S

• Imprese italiane o residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di R&S su commissione da parte di imprese residenti all’estero

Modalità di accessoAutomaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nelladichiarazione dei redditi, nel quadro RU del Modello Unico.Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata

Agevolazioni

Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, in compensazione di un ampio insieme di imposte e contributi (modello F24).La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 9/11

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Regime Patent Box

Soggetto gestore

Ministero dello Sviluppo Economico / Agenzia delle Entrate

Cosa finanzia

E’ un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di softwareprotetto da copyright, da brevetti industriali, da disegni e modelli, nonché da processi,formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale,commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. A partire dal 1° gennaio 2017 sonoesclusi dal regime opzionale i marchi d’impresa.

Destinatari

Possono optare per il regime opzionale, a condizione che esercitino le attività di ricerca esviluppo, tutti i soggetti titolari di reddito di impresa, indipendentemente dal tipo dicontabilità adottata. L’opzione può essere esercitata da chi ha diritto allo sfruttamentoeconomico dei beni immateriali.

Modalità di accesso

L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodod’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque periodi diimposta, è irrevocabile e rinnovabile per un periodo di pari durata

Agevolazioni

Riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi, su redditi connessiall’uso diretto o indiretto (licenza d’uso) di beni immateriali sia nei confronti di contropartiterze che di controparti correlate (infragruppo). La riduzione delle aliquote è limitata al30% per il periodo di imposta 2015 e al 40% per l’esercizio 2016.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 10/11

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DM 4/12/2014 - Nuova Marcora

Soggetto gestore

Ministero dello Sviluppo Economico

Cosa Finanzia

• sull’intero territorio nazionale, la nascita di società cooperative costituite, in misura prevalente, da lavoratori provenienti da aziende in crisi, di società cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive integrazioni e modificazioni e di società cooperative che gestiscono aziende confiscate alla criminalità organizzata;

• nei territori delle Regioni del Mezzogiorno, oltre a quanto previsto al punto precedente, lo sviluppo o la ristrutturazione di società cooperative esistenti.

Destinatari Società Cooperative

Modalità di accesso

A sportello

AgevolazioniFinanziamenti a tasso agevolato, con una durata massima, comprensiva delpreammortamento, di 10 anni e di importo non superiore a 1 mln€.

Territori Intero territorio nazionale

Altra strumentazione nazionale – incentivi agli investimenti - 11/11

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Sezione IIIIncentivi all’occupazione

(Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro)

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26

Incentivi all’occupazione - 1/12GIOVANI – 1/2

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

assunzioni con

contratto di

apprendistato

Incentivo contributivo

� Azienda con massimo 9 dipendenti: aliquota contributiva pari all’1,5% il primo anno, al 3% il secondo anno, al 10% dal terzo anno

� Azienda con più di 9 dipendenti: aliquota contributiva pari al 10%1. Tale incentivo contributivo è mantenuto per un ulteriore anno in caso di prosecuzione del rapporto al termine del periodo di apprendistato

� Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale: Giovani tra i 15 e i 25 anni

� Apprendistato professionalizzante: Giovani tra i 18 (17 se in possesso di qualifica professionale) e i 29 anni

� Apprendistato di alta formazione e ricerca: Giovani tra i 18 e i 29 anni con diploma di istruzione secondaria o diploma professionale

Per l’aliquota del 10% e quella ridotta per i datori di lavoro fino a 9 dipendenti nonché per tutte le

altre forme di incentivo (normativi, economici e fiscali) non sono previste

scadenze

artt. 41-47, d.lgs. n. 81/15; mess.

INPS n. 2243/17; art. 1, commi da 100 a 106 e 114,

l. n. 205/17

Incentivo economico

� L’apprendista può essere inquadrato con due livelli retributivi inferiori rispetto a quello spettante o, in alternativa, può essere stabilita una retribuzione in misura percentuale e proporzionata all’anzianità di servizio

� I percorsi formativi possono essere finanziati con i Fondi paritetici interprofessionali di cui all’art. 118, l.n. 388/00

� Per le ore di formazione a carico del datore di lavoro, all’apprendista è riconosciuta una retribuzione pari al 10% di quella dovuta (salvo diverse previsioni dei contratti collettivi)

1 Il datore di lavoro è comunque tenuto a versare la contribuzione per l’assicurazione sociale per l’impiego, pari all’1,31% della retribuzione imponibile dell’apprendista

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Incentivi all’occupazione – 2/12GIOVANI – 2/2

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

assunzioni con

contratto di

apprendistato

Incentivo normativo

� Gli apprendisti non rientrano nel computo dei dipendenti per l’applicazione di particolari normative e istituti contrattuali

� Le parti possono liberamente recedere dal contratto, con preavviso, al termine del periodo di apprendistato

� Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale: Giovani tra i 15 e i 25 anni

� Apprendistato professionalizzante: Giovani tra i 18 (17 se in possesso di qualifica professionale) e i 29 anni

� Apprendistato di alta formazione e ricerca: Giovani tra i 18 e i 29 anni con diploma di istruzione secondaria o diploma professionale

Per l’aliquota del 10% e quella ridotta per i datori di lavoro fino a 9 dipendenti nonché per tutte le

altre forme di incentivo (normativi, economici e fiscali) non sono previste

scadenze

artt. 41-47, d.lgs. n. 81/15; mess.

INPS n. 2243/17; art. 1, commi da 100 a 106 e 114,

l. n. 205/17

Incentivo fiscale

� Il costo degli apprendisti (retribuzione e formazione) è escluso dalla base per il calcolo dell’IRAP

� In caso di prosecuzione, successiva al 31 dicembre 2017, del contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato con giovani under 30, è previsto un ulteriore incentivo contributivo: esonero dal versamento del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro, nel limite massimo di € 3.000 annui, per un periodo massimo di 12 mesi

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28

Incentivi all’occupazione – 3/12

LAVORATORI PERCETTORI DI NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

lavoratori

percettori di

NASPI

Incentivo economico

� 20% della NASPI mensile non ancora percepita dal lavoratore

� Lavoratori percettori di NASPI

� Lavoratori che, avendo inoltrato istanza di concessione di NASPI, abbiano titolo alla prestazione ma non l’abbiano ancora percepita.

Nessuna scadenza

Art. 7, comma 5, lett. b, d.l. n.

76/13 conv. in l. n. 99/13; circ. INPS 175/13;

d.lgs. n. 150/15.

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Incentivi all’occupazione – 4/12LAVORATORI IN CIGS

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

lavoratori in

cassa

integrazione

guadagni

straordinaria

beneficiari

dell’assegno di

ricollocazione

Incentivo contributivo

� Esonero dei contributi a carico del datore di lavoro, nella misura del 50%, nel limite massimo di € 4.030 annui per un periodo massimo di:

• 18 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato

• 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato. In caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato, l’agevolazione spetta per ulteriori 6 mesi

� Il lavoratore che accetta l’offerta di lavoro ha diritto all’esenzione dal reddito imponibile ai fini IRPEF, per un massimo di 9 mensilità e al 50% del trattamento di cassa integrazione che gli sarebbe stato, comunque, corrisposto

� Lavoratori in CIGS beneficiari dell’assegno di ricollocazione

Nessuna scadenza

Art. 24-bis del decreto

legislativo 14 settembre 2015, n. 148 (introdotto

dalla Legge n. 205/17, art. 1, comma 136)

Incentivi per

l’assunzione di

lavoratori in

cassa

integrazione

guadagni

straordinaria

per almeno 3

mesi

Incentivo contributivo

� Aliquota contributiva pari a quella prevista per gli apprendisti (10%, a cui si aggiunge la contribuzione per l’assicurazione sociale per l’impiego, pari all’1,31% della retribuzione imponibile dell’apprendista), per un periodo di 12 mesi

� Lavoratori che abbiano fruito del trattamento di Cigs per almeno 3 mesi, anche non continuativi, dipendenti da imprese beneficiarie da almeno 6 mesi dell’intervento

Nessuna scadenzaLegge n. 236/93, art. 4, comma 3

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30

Incentivi all’occupazione – 5/12

DONNE

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

donne

Incentivo contributivo

� Riduzione degli oneri contributivi a carico del datore di lavoro nella misura del 50% per:

• 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato

• 18 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato

• 18 mesi complessivi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato trasformato in contratto a tempo indeterminato

� Prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi se residenti nelle aree svantaggiate

ovvero

� Prive di impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro, ovunque residenti

ovvero

� Disoccupate da oltre dodici mesi con almeno cinquant’anni di età, ovunque residenti

Nessuna scadenza

Legge n. 92/12, all’art. 4, commi da 8 a 12; circ. INPS n. 111/13

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31

Incentivi all’occupazione – 6/12

OVER 50

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

over 50

Incentivo contributivo

� Riduzione degli oneri contributivi a carico del datore di lavoro nella misura del 50% per:

• 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato

• 18 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato

• 18 mesi complessivi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato trasformato in contratto a tempo indeterminato

� Over 50, disoccupati da almeno 12 mesi

Nessuna scadenza

Legge n. 92/12, all’art. 4, commi da 8 a 12; circ. INPS n. 111/13

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32

Incentivi all’occupazione – 7/12DISABILI

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

disabili

Incentivo economico

� 70% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 36 mesi. Solo in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato

� Disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con minorazioni ricomprese tra la 1a e la 3a categoria di cui alle tabelle allegate al dpr n. 915/78

� Assunzioni effettuate a decorrere dal 1°

gennaio 2016

Legge 68/99, come, da ultimo,

modificata dal decreto

legislativo n. 151/15

Incentivo economico

� 35% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 36 mesi. Solo in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato

� Disabili con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o con minorazioni ricomprese tra la 4a e la 6a categoria di cui alle tabelle allegate al dpr n. 915/78

� Assunzioni effettuate a decorrere dal 1°

gennaio 2016

Incentivo economico

� 70% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 60 mesi. Solo in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato o con contratto a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi e per tutta la durata del contratto

� Disabili intellettivi e psichici con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%

� Assunzioni effettuate a decorrere dal 1°

gennaio 2016

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33

Incentivi all’occupazione – 8/12

DETENUTI, INTERNATI, EX DEGENTI DI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, CONDANNATI E INTERNATI AMMESSI AL LAVORO ESTERNO

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

detenuti o

internati, ex

degenti degli

ospedali

psichiatrici,

condannati e

internati

ammessi al

lavoro esterno

Incentivo contributivo

� Riduzione dell’aliquota contributiva nella misura del 95%12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato

� Il beneficio contributivo permane

• per i 18 mesi successivi alla cessazione dello stato detentivo a condizione che l’assunzione sia avvenuta mentre il lavoratore era ammesso alla semilibertà o al lavoro esterno (per i detenuti ed internati che hanno beneficiato della semilibertà o del lavoro esterno)

• per i 24 mesi successivi alla cessazione dello stato detentivo a condizione che l’assunzione sia avvenuta mentre il lavoratore era ristretto (per i detenuti ed internati che non hanno beneficiato della semilibertà o del lavoro esterno)

� Hanno diritto all’agevolazione contributiva le cooperative sociali di cui all’art. 1, comma 1, lett.B, della legge 381/91, ovvero le cooperative sociali che hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività agricole, industriali, commerciali o di servizi finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate

� Hanno, altresì, diritto all’agevolazione contributiva le aziende che organizzano attività produttive o di servizi all’interno degli istituti penitenziari, impiegando persone detenute o internate

� Detenuti o Internati, ex Degenti degli ospedali psichiatrici, Condannati e Internati ammessi al lavoro esterno

Nessuna scadenza

Legge 381/91; legge 193/00; DM 24 luglio 2014, n. 148

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34

Incentivi all’occupazione – 9/12

PERSONE SVANTAGGIATE DI CUI ALLA LEGGE 381/91 (INVALIDI FISICI, PSICHICI E SENSORIALI, EX DEGENTI DI OSPEDALI PSICHIATRICI E GIUDIZIARI, SOGGETTI IN TRATTAMENTO PSICHIATRICO, TOSSICODIPENDENTI, ALCOLISTI, MINORI IN ETÀ LAVORATIVA IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ FAMILIARI)

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivi per

l’assunzione di

persone

svantaggiate di

cui alla legge

381/91

Incentivo contributivo

� Riduzione dell’aliquota contributiva nella misura del 100% (sgravio totale)

� Hanno diritto all’agevolazione contributiva le cooperative sociali di cui all’art. 1, comma 1, lett.B, della legge 381/91, ovvero le cooperative sociali che hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività agricole, industriali, commerciali o di servizi finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate

� Invalidi fisici, psichici e sensoriali, ex degenti di ospedali psichiatrici e giudiziari, soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiari

Nessuna scadenzaLegge 381/91 e succ. modifiche

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35

Incentivi all’occupazione – 10/12

SOSTITUZIONE DI LAVORATRICI/LAVORATORI IN CONGEDO

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivo per

l’assunzione di

lavoratori in

sostituzione

Incentivo contributivo

� Riduzione dell’aliquota contributiva nella misura del 50%

� Hanno diritto all’agevolazione contributiva le aziende con meno di 20 dipendenti che assumono, con contratto a tempo determinato, lavoratori in sostituzione li lavoratori in congedo obbligatorio o facoltativo

� L’agevolazione spetta fino al compimento di un anno di età del figlio della lavoratrice o del lavoratore sostituito o per un anno dall’accoglienza del minore adottato o in affidamento

� Lavoratori assunti in sostituzione Nessuna scadenza D.lgs. 151/01

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36

Incentivi all’occupazione – 11/12

GIOVANI GENITORI

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivo per

l’assunzione di

giovani genitori

Incentivo economico

� € 5.000,00 a favore di imprese e società cooperative che assumono con contratto a tempo indeterminato giovani genitori iscritti alla Banca dati dei giovani genitori istituita presso l’INPS

� Giovani fino a 35 anni genitori di figli minori e privi di contratto a tempo indeterminato che siano iscritti alla banca dati dei giovani genitori

n.d.

Decreto del ministero della Gioventù del 19 novembre 2010,

n. 301; circ. INPS n.115/11;

messaggio INPS n.7376/16

PERSONE A CUI È STATA RICONOSCIUTA LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivo per

l’assunzione di

persone a cui è

stata

riconosciuta la

protezione

internazionale

Incentivo contributivo

� Per un periodo massimo di 36 mesi nella misura da definire con decreto

� Persone a cui è stata riconosciuta la protezione internazionale a partire dal 1°gennaio 2016

31 dicembre 2018Legge n. 205/17,

art. 1, comma 109

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37

Incentivi all’occupazione – 12/12

DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE

Misura Tipologia ed entità TargetTempistica e

scadenzeNormativa di riferimento

Incentivo per

l’assunzione di

donne vittime di

violenza di

genere

Incentivo contributivo

� Per un periodo massimo di 36 mesi nella misura da definire con decreto

� Donne vittime di violenza di genere, il cui status sia certificato dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case rifugio

31 dicembre 2018Legge n. 205/17,

art. 1, comma 109

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA

Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni»: PRRI

Allegato 4 - Sistema della Ricerca e Innovazione

Incentivi e Innovazione

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2

Ricerca e innovazione: overview -1/2

Fonte: Istat e CNEL , Rapporto Bes 2016: il benessere equo e sostenibile in Italia

Tab. 1 - Indicatori di ricerca e innovazione per regione e ripartizione geografica

� I dati su Ricerca e Innovazione in Umbria evidenziano performance in linea con la media nazionale, collocando l’Umbria in una posizione centrale rispetto alle altre regioni sia per il tasso d’innovazione di prodotto che per il grado di specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza.

� Gli aggiornamenti al 2017 del rapporto Bes aggiungono informazioni sull’occupazione in professioni culturali e creative e sulla mobilità dei laureati. Nel 2016 la quota di professioni culturali e creative in Umbria è in linea con il dato nazionale (2,6%); si registrano invece diminuzioni del saldo migratorio dei giovani laureati (25-39 anni).

2014 2011 2015 2014 2014 2015 2015

Piemonte 2,3 117,8 14,2 48,2 23,3 3,7 64,6

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 0,4 27,9 12,5 39,3 18,7 - 69,1

Liguria 1,4 67,0 17,3 52,0 24,0 3,0 68,2

Lombardia 1,3 125,4 17,1 47,1 23,8 4,9 69,8

Trentino-Alto Adige/Südtirol 1,3 114,1 13,9 47,8 21,2 2,3 69,3

Bolzano/Bozen 0,7 144,2 12,4 44,2 19,7 2,0 66,7

Trento 1,9 85,1 15,6 52,1 23,0 2,6 71,8

Veneto 1,1 113,5 13,2 53,7 27,7 2,7 68,1

Friuli-Venezia Giulia 1,6 200,1 15,1 42,2 18,3 2,4 70,4

Emilia-Romagna 1,8 153,7 16,1 44,3 23,0 3,1 69,0

Toscana 1,4 79,5 15,3 44,2 20,4 2,8 67,4

Umbria 1,0 37,8 15,0 49,3 15,4 2,2 65,0

Marche 0,9 77,4 14,2 38,3 17,0 2,6 66,2

Lazio 1,6 39,4 19,6 40,0 16,7 6,9 66,1

Abruzzo 1,0 39,2 14,0 36,6 12,3 3,1 63,8

Molise 0,7 9,0 16,4 35,0 13,1 - 55,1

Campania 1,3 10,3 17,2 32,6 11,9 2,0 54,3

Puglia 1,0 16,4 14,0 37,9 14,3 1,4 54,3

Basilicata 0,6 9,9 14,8 41,9 12,3 2,1 54,6

Calabria 0,8 5,9 16,2 41,6 14,2 1,4 52,5

Sicilia 1,1 5,9 14,9 33,5 10,0 1,7 53,0

Sardegna 0,8 7,8 15,6 39,6 12,8 1,6 62,2

Nord 1,5 125,7 15,6 48,1 24,1 3,7 68,4

Centro 1,4 57,0 17,2 42,1 18,0 4,7 66,4

Mezzogiorno 1,1 11,6 15,5 35,7 12,3 1,8 55,0

Italia 1,4 73,8 15,9 44,6 20,7 3,4 63,4

(a) Percentuale in rapporto al Pil. (b) Per milione di abitanti. (c) Per 100 occupati. (d) Per 100 imprese con almeno 10 addetti. (e) Per 100 persone di 16-74 anni.

REGIONI Intensità di ricerca (a)

Propensione alla

brevettazione (b)

Incidenza dei lavoratori della

conoscenza sull'occupazione

(c)

Tasso di Innovazione del sistema produttivo

(d)

Tasso di Innovazione prodotto/servizio del sistema produttivo

(d)

Specializzazione produttiva nei settori

al alta intensità di conoscenza

tecnologica (c)

Intensità d'uso di internet (e)

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3

Ricerca e innovazione: overview - 2/2

Tab. 2 - Indicatori di ricerca e innovazione provincia di Terni – BES delle provincie 2015

� I dati su ricerca e innovazione nella provincia ternana evidenziano performance al di sotto della mediaregionale e nazionale

� Il numero di domande di brevetto presentate all’Ufficio Europeo dei Brevetti è di 10,8 (per milione diabitanti) rispetto al 36,2 dell’intera Regione e 75,2 in Italia

� Per ciò che concerne la disponibilità di nuovi laureati in discipline tecnico scientifiche (di età 20-29), laposizione provinciale (7,5) è migliore rispetto sia alla Regione (6,7) che all’intero territorio nazionale (7,2).Se si considerano le lauree specialistiche il valore provinciale aumenta (12,2 Terni, 7,2 Umbria e 11,8 Italia)

� La quota provinciale (27,8) delle imprese attive nei settori manifatturieri ad alta tecnologia e nei servizi adalta intensità di conoscenza è in linea con quella regionale (27,4), ma al di sotto della media italiana (28,2)

Tema Misura Terni Umbria Italia

1 Propensione alla brevettazione per milione di ab. 10,8 36,2 75,2

2 Incidenza dei brevetti nel settore High-tech % − 8,6 8,8

3 Incidenza dei brevetti nel settore ICT % − 17,7 15,1

4 Incidenza dei brevetti nel settore delle biotecnologie % − 14,4 3,2

5 Flussi di nuovi laureati in S&T residenti* per 1.000 ab. 7,5 6,7 7,2

6 Flussi di nuovi laureati in S&T residenti (totale) per 1.000 ab. 12,2 11,2 11,8

7 Specializzaz.ne produttiva ad alta intensità di conoscenza % 27,8 27,4 28,2

Indicatore

Innovazione

Ricerca

(*) lauree triennali, a ciclo unico, vecchio ordinamento o diplomi universitari

Fonti: Eurostat (indicatori 1-4); Ministero dell'Istruzione, dell'Università (indicatori 5 e 6); Istat (indicatore 7)

Anni: 2012 (indicatori 5 e 7); 2010 (indicatori 1-4)

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Laboratorio di scienza e tecnologia dei materialiDa anni svolge attività di ricerca e sviluppo e servizi alle impresedel territorio umbro e nazionale. Dispone di macchinari per lacaratterizzazione e la produzione su scala di laboratorio dimateriali polimerici e compositi. Sia la ricerca sia i servizi alleimprese riguardano:� materiali polimerici e compositi,� bio materiali e riciclo dei materiali,� studi LCA per la valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti

e dei processi,� nano materiali,� materiali ablativi e resistenti ad alte temperature per lo spazio

Polo Scientifico e Didattico di Terni e Narni -1/2

Laboratorio di elettrotecnica CEMIl laboratorio effettua sia servizi alle imprese che ricerca nei campi:� diagnostica elettromagnetica non invasiva di

materiali� materiali magnetici per applicazioni elettriche

ed elettroniche; � compatibilità elettromagnetica industriale ed

ambientale.

Laboratorio CIRIAFIl laboratorio si occupa di ricerca nei seguenti settori:� celle a combustibile� acustica� idrogeno� termotecnica e trasmissione del calore

Laboratorio SERMSL’attività propria del Laboratorio SERMS è lo sviluppo e la certificazione di strutture avanzate e di materiali per l’aerospazio

4

Il Polo Scientifico e Didattico di Terni e Narni è la struttura di coordinamento dell'attività culturale e di sviluppo dell‘Università di Perugia nella sede di Terni e comprende i laboratori sotto indicati

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5

� Il Polo Scientifico Didattico di Terni Polo Scientifico Didattico di Terni (Università

degli studi di Perugia): è in corso di elaborazione una ipotesi di potenziamento e

valorizzazione delle strutture di ricerca, con particolare riferimento allo sviluppo di

materiali speciali e di materiali metallurgici, alle micro e nano tecnologie, alla

meccanica avanzata, alla meccatronica e alle scienze ambientali, promuovendo un

partenariato pubblico-privato in grado di migliorare il trasferimento tecnologico nei

confronti delle PMI. In questo contesto si ipotizza la riqualificazione architettonica ed

energetica del cluster universitario di Pentima (Terni). Il progetto, in particolare, si

riferisce all’area ex ANCIFAP (già in uso del Polo, della ex ISRIM e della ex

Tecnocentro Eng srl) e al suo ampliamento per ospitare la didattica delle facoltà di

Economia e di Ingegneria. L’obiettivo è quello di implementare l’operatività del Polo

nell’ambito dei «servizi ad alta specializzazione», che saranno fortemente coerenti

con il tessuto imprenditoriale dell’area.

Polo Scientifico e Didattico di Terni e Narni - 2/2

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CERB - Centro di Eccellenza dell'Università di Perugia, è il primoCentro di Ricerca sulla Birra nato in Italia e promuove l'eccellenzaper la ricerca, la sperimentazione, le analisi e la formazione nelsettore agroalimentare, con particolare riferimento alla birra e suematerie prime.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è presente inUmbria con le seguenti strutture:

� Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica� Istituto di scienze e tecnologie molecolari� Istituto per i sistemi agricoli e forestali del mediterraneo� Istituto officina dei materiali

Centri e laboratori di R&S -1/2

ECNP - Centro Europeo dei PolimeriNanostrutturati nato come frutto della rete dieccellenza europea NANOFAN. Fa ricerca per leimprese oltre a partecipare a progetti europei. Ilsettore di pertinenza è quello dei compositi, deipolimeri, dei nanocompositi e dei biomateriali.

CEMIN - Materiali Innovativi Nanostrutturali perapplicazioni chimiche, fisiche e biomediche; è unCentro di eccellenza per la ricerca scientifica etecnologica nel settore dei sistemi nanostrutturatied ha sede presso il Dipartimento di chimicadell’Università di Perugia.

CRB Centro di Ricerca sulle Biomasse, istituito dalMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territoriopresso l'Università di Perugia, è il Centro diriferimento Italiano per la ricerca sui biocarburantie le biomasse ad uso energetico

SMAArT istituito dal MIUR nel 2000, vi convergono sinergicamentealcuni gruppi di ricerca dell’Università di Perugia che operano nelcampo delle scienze umanistiche e delle scienze chimiche, fisiche,biologiche ed informatiche applicate allo studio dei materiali e lorointerazioni con l’ambiente.

6

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M.D.P. Materials Design & Processing srl nasce nel 2003 da 8ingegneri dei materiali. Nel tempo la società si è specializzata nellaconsulenza sui materiali e sui processi per imprese che trattanomateriali plastici e compositi. Oggi l’attività principale della società equella di sviluppare studi di cicli di vita di processi e di prodotti(LCA), fondamentali per valutare l’impatto che questi ultimi possoavere sull’ambiente .

CIRIAF Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento daAgenti Fisici “Mauro Felli” – è un centro di ricerca interuniversitarioistituito nel 1997 tra l’Università degli Studi di Perugia e l’Universitàdi Roma Tre; hanno in seguito sottoscritto la Convenzionecostitutiva del Centro le Università di Firenze, Pisa, L’Aquila, Roma“Sapienza” e il Politecnico di Bari. Più di recente è stata approvatal’afferenza delle Università di Pavia, di Cassino e del Salento. IlCentro ha la propria sede amministrativa presso l’Università degliStudi di Perugia

Centri e laboratori di R&S - 2/2

CSM Centro Sviluppo Materiali ha a Terni unasua unità operativa che da sempre supporta leacciaierie di Terni ed altri gruppi internazionali,nello sviluppo di materiali e processi.

Vitruviano Lab nasce a dicembre 2016 con sedepresso l'area industriale di Nera Montoro.Facente parte del gruppo di Terni Energia, siqualifica come Organismo di ricerca e di sviluppoapplicazioni nei settori: efficientamento energeticoe produzione di energia da fonti rinnovabili,materiali, smart mobility e tutela ambientale siaper il gruppo che per imprese esterne al gruppostesso.

INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare le competenze tecnologiche disponibili nella Sezione di Perugia dell’INFN(derivate dalle attività scientifiche della rete nazionale INFN) sono riconducibili ai settori dell’elettronica, e dellamicroelettronica, della meccanica e della micromeccanica, dell’informatica nelle sue applicazioni più innovative, delladiagnostica per la medicina, delle tecnologie associate alle scienze della vita, dello sviluppo di materiali innovativi, delle energiealternative, del settore aerospaziale, della sensoristica per le applicazioni più varie, del settore dei materiali speciali.

7

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ENERGIA - Polo di innovazione efficienza energetica efonti rinnovabili. Aggregazione di imprese e organismi diricerca attivi nei settori dell’efficienza energetica e nell’usodelle fonti rinnovabili.

Poli di Innovazione

GENOMICA - Polo di innovazione di genomica, genetica e biologia. Aggregazione caratterizzata dalla forte presenza dell’università, finalizzata alla realizzazione di programmi interdisciplinari di applicazione delle biotecnologie nei settori medico-diagnostico, chimico-farmaceutico ed agroalimentare

P.U.MA.S. - Polo Umbro dei materiali speciali e micro enanotecnologie. Aggregazione di imprese e organismi diricerca attivi nei settori dei materiali metallici e speciali,della chimica, dell’edilizia, della ricerca.

PMU - Polo Umbro della Meccatronica e della MeccanicaAvanzata. Aggregazione di imprese, le cui principali aree diinteresse sono: automobilistico, aerospaziale, meccanicaavanzata e salute.

8

Nel 2010 la Regione Umbria ha emanato un bando rivolto alla creazione di Poli di Innovazione. L’esito del Bando ha portato alla costituzione di 4 Poli regionali

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La Regione Umbria ha aderito a 4 dei Cluster Tecnologici Nazionali istituiti dalMIUR:

�Chimica verde – SPRING

�Agrifood – C.L.A.N.

�Fabbrica intelligente

�Smart Communities Thec

In correlazione con i Cluster Tecnologici Nazionali, per Agrifood e Chimica verde, informa di associazione si sono costituiti dei cluster a livello regionale:

�Cluster regionale Cl@ud – Agrifood

�Cluster regionale Umbria Spring- Chimica verde

Cluster Tecnologici

9

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Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA

Area di crisi industriale complessa del «SLL di Terni»: PRRI

Allegato 5 - Sistema del credito

Incentivi e Innovazione

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2

Sistema del Credito: overview -1/3

Gli sportelli operativi nei Comuni dell’area di crisi del SLL di Terni sono 85.

Fonte: Banca d’Italia

Denominazione Filiali

NUOVA BANCA DELLE MARCHE S.P.A. 3

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. 7

BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A. 2

BANCA POPOLARE DI ANCONA S.P.A. 3

BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A. 8

BANCA POPOLARE DI VICENZA - SOCIETA' COOPERATIVA PER AZIONI 1

BANCO POPOLARE - SOCIETA' COOPERATIVA 5

BPER BANCA 2

CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO S.P.A. 13

COMPASS BANCA 1

IBL ISTITUTO BANCARIO DEL LAVORO 1

INTESA SAN PAOLO S.P.A. 24

CREDITO EMILIANO S.P.A. 1

BCC UMBRIA I CREDITO COOPERATIVO 3

INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.P.A. 1

UNICREDIT, SOCIETA' PER AZIONI 9

UNIPOL BANCA SPA 1

Totale complessivo 85

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Sistema del Credito: overview - 2/3

� Nel 2015 si è verificata una contrazione dei finanziamenti erogati dalle banche alle imprese umbre

del 3,4% rispetto al 2014. In termini economici, le imprese hanno ottenuto 1 miliardo e 704 milioni di

euro, invece che 1 miliardo e 763 concessi nel 2014.

� A livello provinciale, a soffrire maggiormente la stretta creditizia sono state le imprese in provincia di

Terni, con una contrazione del credito erogato rispetto al 2014 di 10,6%, pari a 41 milioni in meno.

Impieghi bancari per settore della clientela residente, anni 2014-2015. Dati in €/000

Fonte: elaborazione Invitalia su dati Banca d’Italia

2014 2015 v.a. v. %

totale 840.735 940.104 99.369 11,8%

TR 231.391 238.571 7.180 3,1%

PG 609.344 701.534 92.190 15,1%

totale 6.817.553 7.228.535 410.982 6,0%

TR 1.652.756 1.782.487 129.731 7,8%

PG 5.164.798 5.446.049 281.251 5,4%

totale 1.763.915 1.704.618 -59.297 -3,4%

TR 388.119 346.855 -41.264 -10,6%

PG 1.375.796 1.357.764 -18.032 -1,3%

totale 11.651.167 11.584.921 -66.246 -0,6%

TR 2.278.300 2.269.411 -8.889 -0,4%

PG 9.372.868 9.315.510 -57.358 -0,6%

totale 100.548 132.552 32.004 31,8%

TR 12.868 9.961 -2.907 -22,6%

PG 87.680 122.591 34.911 39,8%

Umbria 21.173.918 21.590.730 416.812 2,0%

Italia 1.824.371.894 1.824.252.478 -119.416 0,0%

Società non finanziarie

Società finanziarie diverse da istituzioni finanziarie monetarie

SettoriAnni Variazioni

Amministrazioni Pubbliche

Famiglie consumatrici, istituzioni senza scopo di lucro

Famiglie produttrici

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� L'analisi delle sofferenze bancarie umbre evidenzia inoltre una situazione critica, laddove si registra un

aumento ad un anno del 9% (3.320 miliardi di euro al 31 dicembre 2015).

� A livello provinciale l’aumento delle sofferenze è maggiore a Perugia (+11%) rispetto all’incremento registrato

nella provincia ternana (+2%).

� Il rapporto tra sofferenze e impieghi bancari è ancora alto in Umbria, segno di una struttura economica in

difficoltà. Nel 2015 è del 15,5% per Perugia e del 15,1% per Terni; valori elevati se rapportati alla media

nazionale (10,3%) e a quella delle altre regioni del centro (8,6%).

Sistema del Credito: overview - 3/3

Rapporto sofferenze impieghi – anno 2015. Dati in milioni di euro

Fonte: Unioncamere Umbria su dati Banca d’Italia

Province e regioni

Sofferenze al 31/12/2015

Impieghi al 31/12/2015

Rapporto sofferenze/

impieghi

Perugia 2.618 16.944 15,5%

Terni 702 4.647 15,1%

Umbria 3.320 21.591 15,4%

CENTRO 48.598 567.398 8,6%

ITALIA 187.060 1.824.364 10,3%

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Sistema del Credito: la presenza regionale -1/2

Tra gli operatori del credito si deve menzionare la Gepafin: società finanziaria con capitale misto

pubblico – privato, costituita nel 1987. Il capitale ad oggi è detenuto dalla Regione Umbria

(direttamente o attraverso Sviluppumbria Spa) per il 54% e, per il restante 46%, da 11 banche che

operano nel territorio regionale.

Gepafin nasce come strumento finanziario specializzato a disposizione delle Piccole e

Medie Imprese (PMI), aventi sede legale e/o operativa nell’intero territorio regionale, per

supportarle nel reperimento di risorse finanziarie:

� rilasciando garanzie su prestiti bancari;

� erogando prestiti partecipativi;

� sostenendo operazioni di incremento di mezzi propri attraverso la sottoscrizione di

capitale di rischio e/o strumenti ibridi di patrimonializzazione.

Gepafin gestisce Fondi di garanzia e di capitale di rischio, a valere su specifiche

Misure della Regione Umbria. I fondi sono anche cofinanziati da risorse private.

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Gepafin, al fine di favorire l’accesso alcredito delle piccole e medie imprese(PMI), rilascia garanzie su affidamentibancari a breve, medio e lungo termine,comprese le operazioni di leasing.Le garanzie vengono rilasciate a valeresu Fondi di garanzia, costituitiprevalentemente da risorse pubbliche, inattuazione di Misure o ProgrammiRegionali. Per ogni Fondo sonoconvenzionate una pluralità di Banche eSocietà di leasing.La garanzia viene rilasciata a coperturadi una quota di finanziamento erogatoentro i limiti di un importo massimodeliberato dagli organi competenti diGepafin.

Concessione di Garanzie

Gepafin mette a disposizione di impresecostituite in società di capitale, forme diintervento nel capitale di rischio checostituiscono un’importante fontealternativa di accesso al credito, asostegno dello sviluppo competitivo edella realizzazione di programmi diinvestimento.In tale veste Gepafin apporta risorsefinanziarie e supporto manageriale.

Interventi nel capitale di rischio

Sistema del Credito: la presenza regionale - 2/2

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GEPAFIN attività: