Are comunicato stampa del 22 gennaio 2012

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are are A ssociazione Nazionale R iprese e sterne televisive e cinematografiche Via A. Labranca 44 00123 Roma fax: 06233201365 www.areweb.it e-mail :[email protected] tel : 0690283560 COMUNICATO STAMPA La Rai, come il paese, è in crisi economica. L’ultimo Direttore Generale Lorenza Lei conta di vendere Rai Way, di razionalizzare le riprese esterne ed altro, ma la sua prima iniziativa, appena in carica, è stata quella di aumentarsi lo stipendio a circa 500.000 euro annui + 150.000 euro annui di indennità di funzione. I lavoratori della Rai, come gli italiani, sono fortemente indignati e stufi. Ritengono che la crisi nasca dall’assenza di veri dirigenti e manager, figure queste occupate in esclusiva degli “Amici della politica”, la cui abilità si manifesta quasi esclusivamente nella gestione dei propri appannaggi e nella difesa della cordata di competenza. Questi lavoratori ritengono che l’Azienda secondo le regole della democrazia sia anche loro. Non sono responsabili di una crisi economica che nasce da introiti preventivabili, quindi certi con un minimo margine d’errore e che vanno solo opportunamente gestiti.. Chiedono pertanto, con la forza del numero dei rappresentati e di tutti gli abbonati, che siano introdotti anche in Rai quei limiti retributivi introdotti per il settore pubblico dalla nuova Presidenza del Consiglio ed in base ai quali nessun dirigente può guadagnare più del Presidente della Corte Costituzionale, circa 300.000 euro annui 22 Gennaio 2012 Il Direttivo dell’ ARE

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areare A ssociazione Nazionale

R iprese

e sterne televisive e cinematografiche

Via A. Labranca 44 00123 Roma fax:06233201365 www.areweb.it e-mail:[email protected] tel :0690283560

COMUNICATO STAMPA La Rai, come il paese, è in crisi economica. L’ultimo Direttore Generale Lorenza Lei conta di vendere Rai Way, di razionalizzare le riprese esterne ed altro, ma la sua prima iniziativa, appena in carica, è stata quella di aumentarsi lo stipendio a circa 500.000 euro annui + 150.000 euro annui di indennità di funzione. I lavoratori della Rai, come gli italiani, sono fortemente indignati e stufi. Ritengono che la crisi nasca dall’assenza di veri dirigenti e manager, figure queste occupate in esclusiva degli “Amici della politica”, la cui abilità si manifesta quasi esclusivamente nella gestione dei propri appannaggi e nella difesa della cordata di competenza. Questi lavoratori ritengono che l’Azienda secondo le regole della democrazia sia anche loro. Non sono responsabili di una crisi economica che nasce da introiti preventivabili, quindi certi con un minimo margine d’errore e che vanno solo opportunamente gestiti.. Chiedono pertanto, con la forza del numero dei rappresentati e di tutti gli abbonati, che siano introdotti anche in Rai quei limiti retributivi introdotti per il settore pubblico dalla nuova Presidenza del Consiglio ed in base ai quali nessun dirigente può guadagnare più del Presidente della Corte Costituzionale, circa 300.000 euro annui 22 Gennaio 2012

Il Direttivo dell’ ARE