Architettura Tecnica Prova scritta - TIM scritta.pdf · suddividerla ulteriormente in altre classi...

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Architettura Tecnica Prova scritta La prova scritta consiste in domande sui temi affrontati durante le lezioni teoriche. Il totale è dunque di 32 punti. La durata della prova è di circa 1 ora e 10 min. NOTA: tutte le dimensioni dei disegni, qualora non si disponesse di righello metrico, possono essere svolti a mano libera mantenendo “ad occhio” le proporzioni. Si consiglia comunque di disegnare a mano libera. Parte prima La prima parte della prova consiste in 32 domande a scelta multipla con punteggio fino a 16 punti (0,5 punti a domanda), non valendo punteggio negativo; L’architettura è suddivisa secondo Vitruvio, nei Dieci Libri, in: Idraulica, Civile e Militare. Quella civile, a sua volta, è suddivisa in gnomonica, fabbricazione e meccanica. Utilitas, Firmitas, Venustas. Edilizia di Base (atta alla residenza privata di una o più famiglie) ed Edilizia Specialistica o Pubblica (destinata ad usi non residenziali o pubblici). L’uso frequente attuale della parola struttura in architettura deriva da studi linguistici. L’uso frequente attuale della parola struttura viene direttamente dallo studio di Vitruvio. L’uso frequente attuale della parola modello viene dagli scritti di Le Corbusier. In base alle definizioni dei tipologi i percorsi matrice si distinguono da quelli d’impianto perché: sono già concepiti per essere matrice della edificazione ai loro margini. sono quelli che comunque preesistono alla edilizia. sono successivi all’edilizia d’impianto. Un involucro globale, secondo la divisione degli organismi costruttivi di Mandolesi, è: un elemento costruttivo funzionale. Un elemento di fabbrica parte di un organismo costruttivo. Un elemento costruttivo funzionale facente parte della fabbrica. Nella definizione di tipi di Argan quale di queste affermazioni è corretta: il criterio tipologico non conduce mai a risultati definitivi: sia perché sono molti e diversi i temi su cui si può procedere alla catalogazione (funzioni, strutture, planimetrie, schemi formali, modi ornamentali ecc.) sia perché, formata che sia una classe, è sempre possibile suddividerla ulteriormente in altre classi più specifiche, con un processo che si arresta soltanto davanti all’opera d’arte singola, all’unicum. il criterio tipologico conduce spesso a risultati definitivi: sia perché i temi su cui si può procedere alla catalogazione (funzioni, strutture, planimetrie, schemi formali, modi ornamentali ecc.) sono specifici sia perché, formata che sia una classe, essa diventa storicamente definitiva, con un processo che si arresta all’atto della catalogazione stessa. il criterio tipologico non conduce mai a risultati definitivi: sia perché i temi su cui si può procedere alla catalogazione (funzioni, strutture, planimetrie, schemi formali, modi ornamentali ecc.) sono eccessivi, sia perché non è possibile suddividere gli edifici in classi tipologiche secondo periodi storici determinati, ma solo per opere d’arte singole, per unicum.

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Architettura Tecnica Prova scritta La prova scritta consiste in domande sui temi affrontati durante le lezioni teoriche. Il totale è dunque di 32 punti. La durata della prova è di circa 1 ora e 10 min. NOTA: tutte le dimensioni dei disegni, qualora non si disponesse di righello metrico, possono essere svolti a mano libera mantenendo “ad occhio” le proporzioni. Si consiglia comunque di disegnare a mano libera. Parte prima La prima parte della prova consiste in 32 domande a scelta multipla con punteggio fino a 16 punti (0,5 punti a domanda), non valendo punteggio negativo; L’architettura è suddivisa secondo Vitruvio, nei Dieci Libri, in:

� Idraulica, Civile e Militare. Quella civile, a sua volta, è suddivisa in gnomonica, fabbricazione e meccanica.

� Utilitas, Firmitas, Venustas. � Edilizia di Base (atta alla residenza privata di una o più famiglie) ed Edilizia Specialistica o

Pubblica (destinata ad usi non residenziali o pubblici).

� L’uso frequente attuale della parola struttura in architettura deriva da studi linguistici. � L’uso frequente attuale della parola struttura viene direttamente dallo studio di Vitruvio. � L’uso frequente attuale della parola modello viene dagli scritti di Le Corbusier.

In base alle definizioni dei tipologi i percorsi matrice si distinguono da quelli d’impianto perché:

� sono già concepiti per essere matrice della edificazione ai loro margini. � sono quelli che comunque preesistono alla edilizia. � sono successivi all’edilizia d’impianto.

Un involucro globale, secondo la divisione degli organismi costruttivi di Mandolesi, è:

� un elemento costruttivo funzionale. � Un elemento di fabbrica parte di un organismo costruttivo. � Un elemento costruttivo funzionale facente parte della fabbrica.

Nella definizione di tipi di Argan quale di queste affermazioni è corretta:

� il criterio tipologico non conduce mai a risultati definitivi: sia perché sono molti e diversi i temi su cui si può procedere alla catalogazione (funzioni, strutture, planimetrie, schemi formali, modi ornamentali ecc.) sia perché, formata che sia una classe, è sempre possibile suddividerla ulteriormente in altre classi più specifiche, con un processo che si arresta soltanto davanti all’opera d’arte singola, all’unicum.

� il criterio tipologico conduce spesso a risultati definitivi: sia perché i temi su cui si può procedere alla catalogazione (funzioni, strutture, planimetrie, schemi formali, modi ornamentali ecc.) sono specifici sia perché, formata che sia una classe, essa diventa storicamente definitiva, con un processo che si arresta all’atto della catalogazione stessa.

� il criterio tipologico non conduce mai a risultati definitivi: sia perché i temi su cui si può procedere alla catalogazione (funzioni, strutture, planimetrie, schemi formali, modi ornamentali ecc.) sono eccessivi, sia perché non è possibile suddividere gli edifici in classi tipologiche secondo periodi storici determinati, ma solo per opere d’arte singole, per unicum.

Secondo Mandolesi: � l’organismo edilizio può essere letto in chiave tecnico-costruttiva come sistema di funzioni. � l’apparecchiatura costruttiva è l’organismo edilizio stesso analizzato sotto il profilo

costruttivo. � gli elementi di fabbrica ricalcano nell’edificio specifiche funzioni sotto il profilo costruttivo.

Il termine modulo comprende due concetti distinti:

� quello di unità di misura e quello di fattore geometrico. � quello di spazio e di proporzione. � quello di tracciato guida e di spazio psicologico.

E’ più probabile che i processi tipologici diano origine:

� a varianti sintopiche del tipo-base nello stesso periodo di tempo. � a varianti diacroniche del tipo-base nello stesso contesto. � a varianti sincroniche del tipo-base nello stesso contesto.

Nell’interpretazione mandolesiana elementi costruttivi di base possono essere:

� capriata, setto murario, pilastro, ecc.. � caratterizzati da una o più funzioni specifiche all’interno degli elementi di fabbrica. � polivalenti, se servono più elementi funzionali.

Il sistema pesante:

� è basato sul principio dell’arco contrastato da masse inerti (contrafforti). � è basato sul principio dell’appoggio semplice di masse inerti. � è basato sul principio del contrasto tra masse inerti.

La formula della pressoflessione con centro comunque disposto nella sezione è:

Una trave orizzontale sottoposta a flessione semplice:

� Ha in mezzeria sollecitazione di taglio e flessione; � Ha in mezzeria sollecitazione di flessione e taglio, oltre a compressione. � Ha in mezzeria solo sollecitazione di flessione.

Il modulo elastico è:

� il rapporto costante, per ogni materiale, tra tensione e deformazione; � il rapporto costante tra deformazione e tensione tipico di ogni materiale; � il rapporto lineare tra deformazione e tensione nel calcestruzzo.

Il processo edilizio è:

� la sequenza ordinata di elementi e strati funzionali merceologicamente classificati, tale da assicurare il corretto funzionamento di ogni singolo elemento o strato.

� la sequenza organizzata delle fasi di produzione, costruzione e gestione del sistema ambientale e del sistema tecnologico.

� la sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle esigenze della committenza–utenza di un bene edilizio al loro soddisfacimento attraverso la progettazione, la produzione, la costruzione e la gestione del bene stesso.

Uno scheletro portante, secondo Mandolesi, è:

� un elemento costruttivo di base. � Un elemento di fabbrica parte di un organismo costruttivo. � Un elemento costruttivo funzionale facente parte della fabbrica.

In base alla classificazione UNI 8290 solai, soppalchi e infissi interni orizzontali (tutti facenti parte delle partizioni interne orizzontali) sono:

� una classe di unità tecnologica. � un’unità tecnologica. � una classe di elementi tecnici.

Il fatto che l’opera debba “essere concepita e costruita in modo da non compromettere l’igiene o la salute degli occupanti o dei vicini e in particolar modo da non provocare sviluppo di gas tossici; presenza nell'aria di particelle o di gas pericolosi; inquinamento o tossicità dell'acqua o del suolo; difetti nell'eliminazione delle acque di scarico, dei fumi e dei rifiuti solidi o liquidi; formazione di umidità su parti o pareti dell'opera,” è:

� un requisito essenziale della Direttiva CEE 89/106 � un’esigenza della UNI 8290 seconda parte � una delle sei esigenze della Direttiva CEE 89/106 sui prodotti da impiegare nella varie

attività. La qualità è

� la misura del grado di rispondenza delle esigenze di un organismo edilizio e/o delle sue parti ai requisiti ambientali e tecnologici che guidano la progettazione e la costruzione.

� l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare, attraverso prestazioni, esigenze espresse o implicite.

� l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare prestazioni espresse o implicite

Quale di queste affermazioni è vera:

� la normativa esigenziale –prestazionale è vicina alla produzione artigianale in quanto si basa sull’esperienza consolidata.

� la normativa esigenziale–prestazionale incentiva l’innovazione in quanto si basa sulla verifica dei requisiti prestazionali.

� la normativa esigenziale-prestazionale, in quanto solo basata sulle verifiche sperimentali, è stata recentemente sostituita dalla normativa oggettuale.

La marcatura CE attesta:

� che un prodotto è comunque conforme ad una norma nazionale di uno dei paesi CE, i cui estremi sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.

� che un prodotto è conforme ad una norma nazionale in cui è stata trasposta una norma europea armonizzata, i cui estremi sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.

� che un prodotto è conforme ad una norma europea, nella misura in cui non esistano specificazioni nazionali armonizzate pubblicate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.

Le sabbie, distinguendosi da fanghi, limi e ghiaie, vanno:

� da 0,02mm a 0,6mm � da 0,06mm a 2mm � da 0,02mm a 6mm

Quali di queste affermazioni è vera:

� I metodi di verifica usano prove naturali, prove seminaturali, calcoli, giudizio o metodi statistico-oggettivi.

� I metodi di verifica usano o prove sperimentali distruttive o prove non distruttive. � I metodi di verifica usano o prove naturali o calcoli con metodi statistico-oggettivi.

Il Regolamento Urbanistico ed Edilizio di Parma o Bologna:

� è una norma di primo livello. � è una norma di secondo livello. � è una norma in senso stretto non avente carattere giuridico cogente, quindi di terzo livello.

Sono considerati sovraccarichi (variabili):

� tamponature esterne, divisori interni, isolamenti, massetti, pavimenti. � quelle intensità di carico da assumere in rapporto al tipo di locale. � tutto quello che non è peso proprio della struttura.

Il coefficiente di forma µ per il carico neve sulle coperture:

� varia in rapporto alla rugosità del tetto � varia in rapporto all’altitudine del luogo in cui si trova l’edificio. � varia in rapporto al numero delle falde.

In base alle norme del 1996, i solai misti in cemento armato normale e precompresso e blocchi forati in laterizio si distinguono innanzitutto nelle seguenti categorie:

� solai in opera, parzialmente in opera e precompressi, � solai con blocchi aventi funzione principale di alleggerimento e solai con blocchi aventi

funzione statica in collaborazione con il conglomerato, � solai con blocchi formati da elementi naturali e solai blocchi formati da elementi artificiali.

In base al Decreto del 1987 in corrispondenza dei solai di piano e di copertura i cordoli si realizzano generalmente in cemento armato,

� di larghezza pari ad almeno 2/3 della muratura sottostante, e comunque non inferiore a 12 cm e di altezza almeno pari a quella del solaio e comunque non inferiore alla metà dello spessore del muro.

� di larghezza pari alla muratura sottostante meno al massimo 6cm, e comunque non inferiore a 12 cm e di altezza almeno pari a 2/3 di quella del solaio e comunque non inferiore alla metà dello spessore del muro.

� di larghezza pari alla muratura sottostante, e comunque non inferiore a 12 cm e di altezza almeno pari a quella del solaio e comunque non inferiore allo spessore del muro.

La tensione caratteristica di snervamento di un acciaio in barre ad aderenza migliorata può essere:

� 375 N/mm2 � 43 N/mm2 � 37 N/mm2

Per acciaio FeB 38k si intende:

� un acciaio profilato usabile per carpenteria metallica; � un acciaio usato nel cemento armato precompresso; � un acciaio usato per armare il calcestruzzo cementizio.

I vari tipi di cemento, in base alla normativa, non devono comunque iniziare la presa prima di:

� 45 minuti � 15 minuti � 12 ore

Un cemento di tipo 325 é:

� ad alta resistenza � a rapido indurimento � normale

Quali di queste affermazioni è vera: � nel cemento Portland 325 c’è il gesso. � nel cemento Portland 325 ci sono le ceneri volanti o la loppa basica. � nel cemento Portland 325 c’è sempre una quantità di pozzolana.

Quali di queste affermazioni è vera:

� Le malte sono miscele di legante, sabbia e acqua � Le malte sono miscele di legante, aggregati, additivi e acqua � Le malte sono miscele di legante, sabbia, aggregati e acqua

Quali di queste affermazioni è vera:

� calcestruzzo leggero: Calcestruzzo avente massa volumica dopo essiccamento in stufa non minore di 1800 kg/ m3 e non maggiore di 3000 kg/ m3.

� calcestruzzo leggero: Calcestruzzo avente massa volumica dopo essiccamento in stufa non minore di 800 kg/ m3 e non maggiore di 2000 kg/ m3.

� calcestruzzo leggero: Calcestruzzo avente massa volumica dopo essiccamento in stufa non minore di 200 kg/ m3 e non maggiore di 800 kg/ m3.

In un calcestruzzo il rapporto in peso tra acqua e cemento varia in genere:

� da 0,4 a 0,5, scendendo la resistenza a 28 giorni poi rapidamente, da circa 275 a 137 kg/cm2, se si aumenta il rapporto

� da 4 a 5, scendendo la resistenza a 28 giorni poi rapidamente, da circa 325 a 105 kg/cm2, se si aumenta il rapporto

� da 0,2 a 0,3, scendendo la resistenza a 28 giorni poi lentamente fino al limite di 105 kg/cm2, se si diminuisce il rapporto

La curva di Fuller ha: � in ascissa il diametro dei fori dei crivelli ed in ordinata la percentuale in peso del materiale

passato. � in ordinata il diametro dei fori dei crivelli ed in ascissa la percentuale in peso del materiale

passato. � in ordinata il diametro dei fori dei crivelli ed in ascissa la percentuale in volume del

materiale passato.

La “presa del calcestruzzo” vuol dire:

� che l’impasto non è più modellabile. � che la resistenza a compressione ha raggiunto il 20% di quella a 28 giorni. � che si possono togliere le casserature.

Il tempo minimo di disarmo di fiancate e fondo di trave, per calcestruzzo ordinario che deve sostenere il proprio peso, a 15 gradi di temperatura (tempo minimo, oltre il quale non si dovrebbe scendere mai) è:

� 1 giorno per le fiancate e 7 giorni per il fondo � 10 giorni per le fiancate e 28 giorni per il fondo � 28 giorni per le fiancate e per il fondo

La resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo Rck, usata nel progetto, va confrontata con quella verificata in laboratorio sulla base di cubetti prelevati dal cantiere ogni 100m3 di getto. Va verificato che:

� la media Rm di tre prelievi per un controllo sia superiore a Rck di almeno 3,5 N/mm � la media Rm dei due prelievi per un controllo sia superiore a Rck � comunque ognuno dei tre provini prelevati sia superiore a Rck

Quali di queste affermazioni è vera:

� A strutture ultimate, entro il termine di sessanta giorni, il costruttore deposita in comune (prima al genio civile) una relazione sull'adempimento degli obblighi progettuali esponendo i certificati delle prove sui materiali impiegati emessi dai laboratori; per le opere in conglomerato armato precompresso, ogni indicazione inerente alla tesatura dei cavi ed ai sistemi di messa in coazione; l'esito delle eventuali prove di carico, allegando le copie dei relativi verbali firmate per copia conforme.

� A strutture ultimate, entro il termine di sessanta giorni, il progettista deposita in comune (prima al genio civile) una relazione sull'adempimento degli obblighi progettuali esponendo i certificati delle prove sui materiali impiegati emessi dai laboratori; per le opere in conglomerato armato precompresso, ogni indicazione inerente alla tesatura dei cavi ed ai sistemi di messa in coazione.

� A strutture ultimate, entro il termine di sessanta giorni, il direttore dei lavori deposita in comune (prima al genio civile) una relazione sull'adempimento degli obblighi progettuali esponendo i certificati delle prove sui materiali impiegati emessi dai laboratori; per le opere in conglomerato armato precompresso, ogni indicazione inerente alla tesatura dei cavi ed ai sistemi di messa in coazione; l'esito delle eventuali prove di carico, allegando le copie dei relativi verbali firmate per copia conforme.

La reazione al fuoco rappresenta:

� il potenziale termico della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, compresi i rivestimenti dei muri, dei pavimenti e dei soffitti

� l’attitudine a conservare, secondo un programma stabilito ed un tempo determinato, la stabilità (R), la tenuta (E) e l’isolamento termico (I).

� il grado di partecipazione del materiale alla combustione. Ai fini della compartimentazione:

� gli elementi di separazione resistenti al fuoco sono sempre verticali (muri tagliafuoco) e devono sporgere rispetto alla copertura di 60cm.

� gli elementi di separazione resistenti al fuoco possono essere muri, solai e aggetti. � gli elementi di separazione resistenti al fuoco (muri tagliafuoco) sono sempre esterni e

sporgono rispetto alla copertura di almeno 60cm.

Quali di queste affermazioni è vera: � La classe di edifici (in materia di antincendio) esprime il grado massimo di resistenza alla

combustione da richiedere alla struttura o all’elemento costruttivo in esame. � La classe di edifici (in materia di antincendio) esprime in minuti primi la durata minima di

resistenza al fuoco da richiedere alla struttura o all’elemento costruttivo in esame. � La classe di edifici (in materia di antincendio) esprime il potenziale termico della totalità

dei materiali combustibili contenuti in uno spazio. Nel Decreto per le murature del 1987, il calcolo semplificato si può svolgere:

� oltre ad altre tre condizioni, se lo spessore delle murature è almeno 24cm. � oltre ad altre tre condizioni, se ci sono almeno tre piani fuori terra in muratura. � oltre ad altre tre condizioni, se l’area dei muri portanti è maggiore del 4% di quella

dell’impalcato. La malta M4 può essere:

� una malta cementizia con rapporto volumico tra cemento e sabbia di 1 a 3. � una malta bastarda con rapporto volumico tra cemento e calce idraulica di 1 a 2 e tra

cemento e sabbia di 1 a 9. � una malta aerea con rapporto volumico tra calce aerea e pozzolana di 1 a 5.

Nella muratura costituita da elementi resistenti artificiali:

� gli elementi possono essere solo in calcestruzzo normale o alleggerito. � gli elementi possono essere solo in laterizio normale o alleggerito a fori verticali. � gli elementi possono essere sia in laterizio normale o alleggerito in pasta che in calcestruzzo

normale o alleggerito.

Lo spessore di muratura a due teste, seguendo le dimensioni modulari secondo la UNI, è: � 5 + 2 + 5 = 12. � 6,5 + 2 + 6,5 = 15. � 12 + 1 + 12 = 25.

Nelle travi in cemento armato normale si devono avere

� 4 staffe al metro e comunque passo non superiore a 1,2 volte l’altezza utile della sezione. � tre staffe al metro e comunque passo non superiore a 0,8 volte l’altezza utile della sezione. � staffe poste ad interasse non maggiore di 15 volte il diametro minimo delle barre impiegate

per l’armatura longitudinale, con un massimo di 25 cm. Per un adeguato comportamento statico dell'edificio:

� bisogna individuare i muri sollecitati prevalentemente da azioni verticali, i muri sollecitati prevalentemente da azioni orizzontali, i solai piani, i solai inclinati e gli elementi spingenti.

� tutti i muri devono avere, per quanto possibile, sia la funzione portante che di controventamento.

� nei muri bisogna distinguere adeguatamente la funzione portante da quella di controventamento.

Nella verifica a taglio secondo il Decreto del 1987 sulle murature, nei muri soggetti a forze orizzontali agenti nel piano del muro, il coefficiente di sicurezza nel caso delle tensioni ammissibili è:

� 4 � 3 � 5

In zona non sismica per muratura portante: � lo spessore dei muri può essere anche inferiore a cm 12, ma solo per muratura in elementi

resistenti artificiali pieni. � lo spessore dei muri non può essere inferiore a cm 12, qualunque sia il tipo di elemento. � lo spessore dei muri può essere inferiore a cm 25, ma solo per muratura in elementi

resistenti artificiali pieni. Quali di queste affermazioni è vera:

� Lo spessore dei solai a portata unidirezionale che non siano di semplice copertura non deve essere minore di 1/25 della luce di calcolo ed in nessun caso minore di 12 cm.

� Lo spessore dei solai a portata unidirezionale che non siano di semplice copertura non deve essere minore di 1/20 della luce di calcolo ed in nessun caso minore di 12 cm.

� Lo spessore dei solai a portata unidirezionale che non siano di semplice copertura non deve essere minore di 1/25 della luce di calcolo ed in nessun caso minore di 20 cm.

Il solaio tralicciato predalle:

� ha solo blocchi di alleggerimento in laterizio. � può avere blocchi di alleggerimento in polistirolo. � ha solo blocchi di alleggerimento in polistirolo.

In zona sismica due edifici contigui distaccati:

� devono essere progettati a contatto per costituire un unico organismo statico ed evitare martellamenti.

� hanno giunto tecnico pari ad almeno un centesimo dell’altezza del minore dei due ed evitare martellamenti.

� hanno giunto tecnico pari ad almeno un duecentesimo dell’altezza del maggiore dei due. Le “banches” sono:

� reti elettrosaldate per solai in opera. � solette orizzontali prefabbricate appoggiate a secco su pannelli portanti. � casseri di grandi dimensioni per getti di pareti portanti.

Le murature armate:

� sono sempre ad armatura concentrata nel caso di laterizi. � possono essere sia ad armatura concentrata che ad armatura diffusa indipendentemente dal

materiale dei blocchi. � sono ad armatura concentrata solo con elementi in calcestruzzo

Un mattone semipieno può avere foratura:

� uguale al 25%. � minore o uguale al 12%. � uguale al 50%.

Due tipi di piattabande sono:

� quella policentrica e quella ribassata. � quella all’italiana e quella alla francese. � quella alla lombarda e quella alla piemontese.

Una parete perimetrale verticale è:

� Un’unità tecnologica che impedisce il passaggio di persone, animali ed oggetti anche nel caso di choc meccanico.

� Una classe di elementi tecnici che impedisce il passaggio di persone, animali ed oggetti anche nel caso di choc meccanico.

� Un’unità tecnologica che controlla il passaggio di persone, animali, oggetti, sostanze liquide e gassose, e il passaggio di energia tra interno ed esterno.

Nell’arco la linea delle pressioni:

� Non dovrebbe uscire dal quarto medio o ellisse d’inerzia � Non dovrebbe uscire dal sesto medio o centro delle pressioni � Non dovrebbe uscire dal terzo medio o nocciolo d’inerzia

Si ha tra gli elementi seguenti il tipo:

� arco piatto alla francese � piattabanda alla francese � copertura piatta alla francese

Una volta a crociera:

� è l’intersezione di due volte a botte, composta da 4 unghie, � è l’intersezione di due volte a vela, composta da 4 pennacchi, � è l’unione di due volte a padiglione, composta da 4 fusi.

La linea di displuvio:

� divide le acque di due falde che hanno detta linea in comune e può essere inclinata. � è la linea d’intersezione tra la falda inclinata e la parete verticale esterna ed è orizzontale. � coincide quasi sempre con il colmo ed è sempre orizzontale.

Parte seconda la seconda parte consiste nel riconoscimento di 16 parti costituenti 2 elementi tecnologici con punteggio fino a 8 punti; • Scrivere il nome di almeno 8 elementi o parti che costituiscono l’arco che vedete in figura ed

indicarli con frecce.

• Dare il nome ad almeno 8 dei seguenti archi

• Dire in 8 punti: il tipo di struttura, il nome dei segmenti AC e BD, il grado di iperstaticità, l’entità del carico distribuito, il motivo dell’andamento del momento come da figura, l’entità

delle reazioni verticali; ipotizzare qualitativamente l’andamento di taglio e sforzo normale (razione e compressione). Schematizzare la deformazione.

• Dare un nome ad 8 delle forze (o sollecitazioni interne) disegnate in figura.

• Dare il nome agli elementi che vedete

Dare il nome ad almeno 8 elementi che vedete, o parti di essi.

• Schematizzare 8 situazioni di case ed ambienti interni (e/o rapporti con lo spazio esterno

all’edificio) con 8 problematiche diverse derivanti dall’illuminazione naturale.

• Dare il nome tecnico ad almeno 8 degli elementi in acciaio in figura.

Parte terza la terza parte consiste nel disegno di quattro elementi tecnologici con punteggio fino a 8 punti. • Disegnare un telaio a quattro aste che sia due volte iperstatico, con un carico concentrato

qualsiasi su due aste, un carico distribuito su una terza asta. • Disegnare a fianco tre schemi strutturali di un telaio a quattro aste: uno isostatico, uno labile, ed

uno iperstatico. • Disegnare schematicamente un edificio in linea di 50 metri di lunghezza e 11 di profondità • Disegnare un rettangolo riportando le linee della sezione aurea. Tale rettangolo corrisponde ad

una facciata alta e larga a piacere. Accennare alla posizione delle finestre di quella facciata, come se si componesse il prospetto sulla base della regola formale sopra menzionata.

• Disegnare un’apparecchiatura gotica ed una a blocco per un muro a due teste. . • Disegnare in pianta ed in sezione un edificio di 5x8 metri in muratura, a due piani, situato lungo

un piano di campagna inclinato del 30%. Entrambi i piani comunicano con l’esterno. L’edificio è costituito da due cellule di 4x5 metri che formano ognuna un ambiente unico, entrambe con scala interna appoggiata al muro portante di 40cm di lato. Il lato di 8 metri è distribuito lungo la linea di massima pendenza. L’andamento del tetto non interessa particolarmente. Disegnare in particolare un’ipotesi di andamento della fondazione continua a gradoni sotto la casa.

• Disegnare in pianta ed in sezione verticale, evidenziando i muri che vengono sezionati e quelli

non, una volta a padiglione ed un ambiente (tipo salone) di 6x4 metri di lato. I lati dell’ambiente sono chiusi da muri perimetrali; i lati corti hanno due porte larghe 1 metro ed alte 2,50. Il piano di imposta della volta è a 3 metri di altezza. La chiave (profilo d’intradosso) è a 4 metri di altezza. Che tipo di profilo di intradosso si può utilizzare per la volta?

• Come si possono rinforzare i piedritti per contrastare le spinte di un arco a tutto sesto (spesso 1

metro) di 6 metri di luce, con l’imposta a 4 metri di altezza? Disegnare una soluzione in alzato, indicando l’andamento qualitativo delle forze dopo l’intervento.

• Disegnare schematicamente in pianta un edificio per uffici di lato 16x16m, con griglia

strutturale a telaio (in c.a. o acciaio) di 5x5metri di modulo, con scala centrale a tenaglia (tre rampe e ascensore nel mezzo). Indicare corridoio, uffici divisi da tamponamenti leggeri. L’edificio è tamponato esternamente da una chiusura verticale vetrata con serramento metallico, applicata sul bordo esterno dei solai. Indicare bene il modulo dei serramenti, in rapporto a quello dei pilastri.

• In zona non sismica un edificio semplice a due piani (compreso terra) in muratura presenta una

pianta di 7m per 7m di lato ed un’altezza totale di 6m. Il muro perimetrale è di 25cm di spessore. Ci sono a piacere due porte e due finestre. C’è poi un muro di spina centrale di 10cm di spessore. Disegnare l’edificio in pianta ed in sezione. Dire se si può svolgere il calcolo semplificato della struttura. Disegnare nella pianta l’andamento del solaio intermedio; ipotizzare inoltre uno schema per il cordolo, individuando con chiarezza il punto di applicazione del peso del solaio intermedio sul muro sottostante (caso in cui ci si avvalga di travetti prefabbricati in cemento o travetti di legno).

• Disegnare la sezione di una fondazione continua a zattera , che appoggia su un piano fondale a meno 1,50m, scaricando sul terreno il peso di un muro di 40cm di spessore. Ipotizzare l’andamento dei ferri.

• Disegnare in pianta ed in sezione una volta a crociera sopra un ambiente (tipo portico) di 3x4

metri di lato. Un lato dell’ambiente è chiuso da un muro perimetrale, gli altri tre lati sono aperti. Il piano di imposta è a 3 metri di altezza. La chiave è a 4 metri di altezza. Che tipo di profilo di intradosso si può utilizzare per la volta?

• Disegnare in sezione un sistema di ancoraggio di pilastri di acciaio a forma scatolare in una

fondazione di cemento armato, indicando il grado di vincolo prescelto ed il motivo. Se la struttura servisse per una biblioteca, con un carico d’incendio quindi alto, che cosa si dovrebbe fare per la struttura in acciaio? Schematizzare un tipo di soluzione.

• Disegnare in pianta ed in prospetto un muretto a L, lungo 1,80metri nel lato lungo e 38cm nel

lato corto, ed alto 50cm, con apparecchiatura del tipo gotico in mattoni pieni UNI. Il muro è di 25cm di spessore. Disegnare precisamente e bene il tipo di apparecchiatura in pianta e sezione.

• Dire che cosa significa che un plinto di fondazione è inerte. Disegnarne uno per un pilastro in

c.a. di sezione 30x30 (per un edificio di due-tre piani), appoggiante su un piano fondale di –2,00metri. Ipotizzare l’andamento dei ferri.

• Disegnare in pianta un edificio a L in muratura a un piano, considerando la sequenza dei lati:

12, 6, 6, 2, 6, 4 metri. Pensare a dove mettere una trave di c.a. in mezzo per posare il solaio (indicare la direzione del solaio) e a dove mettere possibili pilastrini di irrigidimento che costituiscono quindi una muratura armata ad armatura concentrata.

• Disegnare il dettaglio dell’appoggio di una trave semiprefabbricata in c.a., alta in totale 30cm di

parte strutturale, su una trave perimetrale sempre di c.a. Fare vedere anche come quella trave si potrebbe appoggiare al pilastro.

• Disegnare in pianta ed in prospetto un muretto semicircolare, di 1,20metri di raggio, ed alto

50cm, con apparecchiatura in mattoni pieni del tipo in chiave. Il muro è di 25cm di spessore. Disegnare precisamente e bene il tipo di apparecchiatura in pianta e sezione. Contare all’incirca il numero dei mattoni.

• Disegnare in assonometria un edificio, di base 20x8 metri, ed altezza 9 metri), mettendo in

evidenza due ipotesi di strutturazione: struttura a pareti portanti longitudinali e struttura a pareti portanti trasversali. Ipotizzare lo spessore per le pareti, con blocchi impiegati tipo legno-cemento che fungono da casseri a perdere per il getto di conglomerato. Indicare l’andamento dei solai.

• Disegnare in assonometria e sezione un solaio con lastra predalle che si appoggia su una

muratura di laterizi monostrato di sezione 38cm. Disegnare il cordolo. • Disegnare qualitativamente la curva di Fuller per un conglomerato, indicando i parametri. • Una casa di tipo storico, di dimensioni 3,50x9 metri, con muri di pietra di 50cm di spessore ed

alta 6 metri, è appoggiata su un terreno piano di buona portanza. Ipotizzare l’andamento, l’affondamento e la tipologia della sua fondazione. Nel caso si debba costruire un telaio in cemento armato in adiacenza, alto 12 metri sopra il livello del terreno, ipotizzare il tipo della sua fondazione, disegnandola schematicamente in sezione e prospetto. Il telaio è in adiacenza per tutti i 9 metri di profondità della casa storica.

• Disegnare in pianta un solaio latero-cementizio semiprefabbricato di veloce posa per la

copertura piana di un garage di dimensioni, al netto delle travi perimetrali, di 2,80x7,00 metri, ipotizzando una muratura perimetrale di contorno di 30cm di spessore. Disegnare la sezione del solaio, di un tipo prescelto, schematizzando il tipo di cordolo. Quanti travetti o lastre impiegate? Ipotizzare anche la parte non strutturale di tutta la chiusura sopra.

• Ipotizzare la sezione orizzontale e le caratteristiche di una muratura a doppio strato per un

edificio residenziale, con parte portante, formata da laterizi e solaio in latero-cemento (disegnare il cordolo indicandone le caratteristiche).

• Disegnare in assonometria una copertura discontinua isolata e ventilata. • Disegnare la struttura primaria, secondaria e terziaria di una copertura alla lombarda (sostenuta

da capriata, intesa come primaria) ed una alla piemontese, entrambe per un edificio di 12x8 metri in pianta.

• Disegnare una capriata di luce 9 metri ed altezza 1,5 metri, individuando la reazione agli

appoggi se il carico (peso proprio, carico permanente e neve) di 600kg/m2. Scegliete il passo di tali capriate.

• Schematizzare alcuni aspetti qualitativi (anche quantitativi se volete) del metodo del Mery

applicato ad un arco a tutto sesto di 4 metri di luce, con mattoni UNI per la struttura ed una sovrastruttura di 20cm (riempimento e pavimento) in chiave.

• Disegnare in assonometria una lastra tralicciata tipo predalle (per esempio, come viene prodotta

dalla RDB). Accennare al modo di trasporto. • Disegnare in assonometria una muratura armata ad armatura concentrata • Disegnare in sezione (con misura prese ad occhio) un solaio a fungo nervato spesso 30cm (con

nervatura alte 60cm), con pilastri di sostegno di 60cm di diametro, alti 6 metri ed una luce tra di essi di 8 metri.

• Disegnare schematicamente (in sezione o assonometria) il particolare dell’attacco tra una trave

in acciaio con connettori ed una lastra di c.a. semiprefabbricata, appoggiata sopra.