APRILE 2020...Repubblica ’intervista Franceschini musei plexiglass spiagge” Robinson regalo...
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APRILE 2020
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APRILE 2020
GEDI è uno dei più importanti gruppi editoriali italiani. Opera in tutti i settori della comunicazione:
stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria.
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intervista al ministro degli esteri: la battaglia in europa è appena iniziata. colao premier? non esiste
Di Maio apre: sul Mes si può trattare
Il governo prepara un piano da 150 miliardi: Iva immutata, ci sarà un riordino delle detrazioni
Standard & Poor’s non declassa l’Italia ma il giudizio resta a soli 2 punti dal livello spazzatura
VERSO LA FASE DUE4 maggio, autocertificazione addioServirà solo per uscire dalla Regione
Bokassa e i merli
Il Tricolore issato sulla guglia maggiore del Duomo di Milano, accanto alla Madonnina AMABILE, DE LUNA E MAGRI — PP. 14-15
CARLO PETRINI — P.21
CONTINUA A PAGINA 21
Drive in Da Gardone alla FloridaAl cinema in auto contro il virusEMANUELA GRIGLIÈ E ANTONIO MONDA — PP. 22-23
Cultura Addio ad Aldo Masulloil filosofo morale sceso in politicaMASSIMILIANO PANARARI — P. 23
Ibrahimovic Primo big in campoFa gol in Svezia senza lockdownJACOPO D’ORSI — PP. 28-29
Dopo una lunga trattativa nottur-na Maurizio Landini non nascon-de la sua soddisfazione: «A marzo avevamo detto che si lavorava so-lo se c’erano condizioni di sicurez-za. L’accordo che abbiamo firma-to dice che nelle aziende che non assicurano livelli adeguati di sicu-rezza scatta lo stop dell’attività». Il leader della Cgil aggiunge: «Tutte le parti sociali assumono il princi-pio che la sicurezza e la salute del-le persone sono l’elemento centra-le per rilanciare il Paese. Ma ora bi-sogna riaprire le scuole». – P. 7
Primo uomo politico della Cdu ad annunciare ufficialmente la sua candidatura alla guida del parti-to per il dopo-Merkel, Norbert Roettgen è un convinto sostenito-re del fatto che l’Italia abbia più bi-sogno di sussidi che di prestiti. Presidente della Commissione Esteri del Bundestag, ex ministro dell’Ambiente, non si fa illusioni sul fatto che i nazionalismi non tarderanno a riaffacciarsi sulla scena europea. – P. 5
IL CANDIDATO AL DOPO MERKELRoettgen: a Romaoccorrono sussidie non altri prestiti
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Il 25 Aprile di Mattarella: come allora, insieme possiamo farcela
ANSAANSAANSAANSA
ANDREA MALAGUTI
E allora ci siamo messi lì e ci siamo interrogati: che significa-
to avrà? Siamo agilmente giunti alla risposta: nessuno. Ov-
vero Beppe Grillo che una sera di bacillifera primavera sco-
pre l’incantamento per l’Europa non vuole dire niente. Scri-
ve un tweet, in coda al munifico vertice comunitario, per in-
timare l’altolà, sta succedendo qualcosa, forse l’Europa co-
mincia a diventare una comunità, ed è tutto merito di «Giu-
seppi» (la i finale è sua e di Trump). Si potrebbe ora traccia-
re la biografia del neo europeista, da quando, in compa-
gnia di Luigi De Magistris, andò a Strasburgo a sostenere
che dare i soldi all’Italia era come «darli a Bokassa» (illustre
dittatore della Repubblica centrafricana che si credeva Na-
poleone e sedeva su un trono a forma di aquila tempestato
di perle e cristalli) a quando progettò l’ingresso del Movi-
mento nell’europarlamento per stracciare tutti i trattati
(c’è dentro da oltre un lustro, trattati stracciati: zero). L’er-
rore sarebbe adesso attaccare con la geremiade del Movi-
mento e del suo sacerdote che cambiano idea, perché il Mo-
vimento e il sacerdote le idee non possono cambiarle, non
avendone. L’unica, qui, è la réclame al premier, per il resto
si buttano a capofitto nelle loro suggestioni. L’onestà. La ri-
voluzione bucolica. I miracoli della canapa. Grillo legge
uno studio dell’Università di Tura secondo cui i merli au-
mentano lo strato dell’ozono e decide che la salvezza del
mondo sono i merli, fino alla successiva monografia sulle
proprietà antiossidanti dei calzini di cotone. E dopo un po’
finisce che anche il fervido populista comincia a cercare un
populismo meno bamboccino.
MATTIAFELTRI
BUONGIORNO
Luigi Di Maio usa il tono impersona-le di un matematico che enuncia un teorema, ma, se potesse, direbbe che l’Italia è stanca di essere trattata dall’Europa come l’unghia rotta di una mano sporca.– P. 3 SERVIZI – PP. 2-11
MASSIMO GIANNINI
«B envenuto in un giornale perbene». Era una fine gennaio del 1995, e l’Av-
vocato mi accoglieva così nel suo uf-ficio alla Fiat di Corso Marconi. Il Lingotto sarebbe “rinato” più tardi, a rinverdire i fasti di Torino. “La Stampa”, invece, era rimasta la stessa da più di un secolo. Non solo il gioiello di famiglia degli Agnelli, ma un patrimonio prezioso della città e del Paese. Un grande quoti-diano costruito su un equilibrio ma-gicamente “glocal”. Radicato nella storia, nella cultura e nell’econo-mia del suo territorio, ma sempre proiettato sui fatti, le tendenze e i cambiamenti del mondo. Io ci arrivai chiamato da Ezio
Mauro che allora la dirigeva, e che di lì a poco si sarebbe trasferito a “Repubblica” (dove due anni dopo sarei rientrato anch’io, per poi pas-sarcene altri 23). Un andare e un tornare che si è ripetuto spesso: da Mario Calabresi a Maurizio Molina-ri, che ora mi passa il testimone. A conferma di quanto siano intreccia-te le vicende di queste due testate, diverse ma unite da una trama iden-titaria comune, fatta di laicità e mo-dernità, di azionismo e di civismo, di senso dello Stato e di fedeltà ai principi delle liberal-democrazie dell’Occidente. Oggi sono di nuovo qui, proprio
nel giorno della Festa di Liberazio-ne dal fascismo, che di quell’identi-tà condivisa è elemento costituti-vo. Torno richiamato da John El-kann, che ringrazio per la stima e la fiducia. E torno con lo stesso orgo-glio di allora. Perché in questo, gra-zie ai direttori che mi hanno prece-duto e nonostante le novità che l’hanno caratterizzata, “La Stam-pa” è quella di sempre: un giornale perbene. Ma torno anche con la consapevolezza di quanto sia buia l’ora che viviamo. I camion militari con le bare per le strade deserte di Bergamo e le fosse comuni scavate nella nuda terra di Hart Island.
il saluto del direttoreUN GIORNALEMODERNOE PERBENE
ROBERTO GIOVANNINIROMA
IL LEADER DELLA CGILLandini: ma orala prossima sfidaè aprire le scuole
LE INTERVISTE
PER RINASCERE MIGLIORIS’IMPONE LA SOLIDARIETÀ
INTERVISTA DI ANDREA PLEBE — P.11
PIANO: BASTA ODIO E RANCOREECCO LA NUOVA LIBERAZIONE
PAOLO RUSSO — PP. 8-9
FRANCESCA SFORZAROMA
LASTAMPALASTAMPASABATO 25 APRILE 2020
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Sabato 25 aprile 202
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Oggi con Robinson, D
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Con Repubblica
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di Maurizio Molinar
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Fondatore Eugeni
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Direttore Maurizio
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L’inchiesta
Pivetti e il pasticcio
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La storia
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di San Francisco
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di Alessandro Penat
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● a pagina 28
Il debito pubblico
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di Lavinia Rivara
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SETTIMANALE DI POLITICA CULTURA ECONOMIA N. 1 ANNO LXVI 29 DICEMBRE 2019DOMENICA 2,50 EURO L’ESPRESSO + LA REPUBBLICA
IN ITALIA ABBINAMENTO OBBLIGATORIO ALLA DOMENICA GLI ALTRI GIORNI SOLO L’ESPRESSO 3 EURO
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InnovazioneLe dieci tecnologie
da tenere d’occhio nel 2019
PaleontologiaChe cosa mangiavano
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NeuroscienzeMappare i circuiti cerebrali
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SULLA SCENA DEL CRIMINELE NUOVE FRONTIERE DELLE SCIENZE FORENSI
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Squalo biancoI SEGRETI DI UN PREDATORE
r e p e r t o a Impronte digitali? Più arte
che scienza.
I PERIODICILimes / MicroMega / le Scienze
National Geographic / Mind Mente & Cervello / Traveler
LA DIGITALE
LE GUIDE I COLLATERALI
IL SETTIMANALE
LE RADIO
La rivoluzione dei trasportiViaggi a numero chiuso
Sabato 25 aprile 2020 Oggi con Robinson, D e il Venerdì
Con Repubblica
L’intervista
Franceschini“Riaprono i museiNo al plexiglassnelle spiagge”
di Maurizio Molinari
Oggi Robinsone in regaloil Venerdì
Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Maurizio Molinari
L’inchiesta
Pivetti e il pasticciodelle protezionisanitarie per il voltosequestrate dai pm
La storia
Il miracolodi San FranciscoIl lavoro da casal’ha protetta
di Alessandro Penati
Diario dall’isolamento
Milano miacosì ti sei fattaperdonare
kSpiaggia sì o no In Toscana si misurano le distanze tra gli ombrelloni
i servizi ● da pagina 2 a pagina 23
Virus, Le regole per ripartire
di Michele Serra
Mascherine obbligatorie, limiti alle messe. Gualtieri: “155 miliardi per le imprese”
di Federico Rampini ● a pagina 16
Assumere la direzione di Repubblica significa
raccogliere la sfida di descrivere un’Italia aggredita dalla pandemia, ferita dalle diseguaglianze e segnata dal populismo ma al tempo stesso con le potenzialità di tornare protagonista in Europa ed in Occidente.È una sfida che si fonda sul rispetto per chi mi ha preceduto alla guida di questo giornale interpretando, sin dalla fondazione nel 1976, il bisogno di un’informazione di qualità nel costante richiamo ai valori della Costituzione repubblicana puntando, come ha affermato Eugenio Scalfari in una conversazione con Ezio Mauro, «sulla scommessa di trovare sempre nuovo pubblico». E sul rispetto per i lettori che sono più intelligenti di noi e meritano ogni sacrificio al fine di spiegare quanto avviene nelle nostre città e nel mondo grazie a contenuti competitivi su ogni piattaforma, dalla carta al digitale.La sfida che abbiamo davanti è descrivere un’Italia aggredita dalla pandemia e ferita dalle diseguaglianze perché queste sono i più seri banchi di prova per la sicurezza dei cittadini. La coincidenza con il 25 Aprile, 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ci spinge a prendere esempio da chi seppe distinguere il Bene dal Male, rischiando la vita per la libertà del prossimo, al fine di edificare uno Stato di Diritto che è, ancora oggi, la migliore garanzia di protezione e prosperità. ● continua a pagina 29
L’editoriale
La sfidadi un giornaleper il riscattodel Paese ferito
In montagna mi ero sempre lamentato di avere un cane che
non serve a niente — non sa fare il pastore, non trova i tartufi, si rifiuta di trainare una slitta sulla neve — non immaginavo che un giorno in città sarebbe stato la mia fortuna. ● a pagina 21
di Paolo Cognetti
Sul concetto di Resistenza sono state spese molte parole, negli ultimi anni. E non tutte retoriche. Mano a
mano che la generazione dei giovani partigiani e dei quasi altrettanto giovani padri costituenti invecchiava e ci lasciava, è sembrato giusto e utile provare a estendere alle sfide presenti quel concetto. ● continua a pagina 29
con i servizi di Simonetta Fiori e Paolo Griseri● alle pagine 31, 32 e 33
Festa di Liberazione e solidarietà
Il 25 Aprileaccanto agli ultimi
JENNIFER LORENZINI/reuters
di Foschini, Mensurati e Tonacci ● a pagina 14
Il vertice Ue si è concluso con un “accordo a lavorare al fine
di costituire un fondo per la ricostruzione”, che la Germania appoggia a una condizione. ● a pagina 28
Il debito pubblico
Quanto ci aiutail “povero” Mes
di Lavinia Rivara● a pagina 4
Anno 45 - N°99 In Italia€ 2,50
Sede: 00147 Roma, via Cristoforo Colombo, 90
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Concessionaria di pubblicità: A. Manzoni & C.
Milano – via Nervesa, 21 – Tel. 02/574941,
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Presidente John Elkann
Amministratore Delegato Maurizio Scanavino
La Repubblica è uno dei più importanti quotidiani italiani con una diffusione di 198.510 mila copie
al giorno. La sua foliazione può raggiungere le 96 pagine tutte a colori (pubblicità inclusa).
Il quotidiano ha una parte nazionale comune e nove edizioni locali (Roma, Milano, Torino, Bologna,
Genova, Firenze, Napoli, Palermo e Bari), con foliazioni fino a un massimo 32 pagine. la Repubblica
è una testata quotidiana registrata e stampata a Roma e trasmessa in altri centri stampa.
QUOTIDIANO - LA REPUBBLICA
La rivoluzione dei trasportiViaggi a numero chiuso
Sabato 25 aprile 2020 Oggi con Robinson, D e il Venerdì
Con Repubblica
L’intervista
Franceschini“Riaprono i museiNo al plexiglassnelle spiagge”
di Maurizio Molinari
Oggi Robinsone in regaloil Venerdì
Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Maurizio Molinari
L’inchiesta
Pivetti e il pasticciodelle protezionisanitarie per il voltosequestrate dai pm
La storia
Il miracolodi San FranciscoIl lavoro da casal’ha protetta
di Alessandro Penati
Diario dall’isolamento
Milano miacosì ti sei fattaperdonare
kSpiaggia sì o no In Toscana si misurano le distanze tra gli ombrelloni
i servizi ● da pagina 2 a pagina 23
Virus, Le regole per ripartire
di Michele Serra
Mascherine obbligatorie, limiti alle messe. Gualtieri: “155 miliardi per le imprese”
di Federico Rampini ● a pagina 16
Assumere la direzione di Repubblica significa
raccogliere la sfida di descrivere un’Italia aggredita dalla pandemia, ferita dalle diseguaglianze e segnata dal populismo ma al tempo stesso con le potenzialità di tornare protagonista in Europa ed in Occidente.È una sfida che si fonda sul rispetto per chi mi ha preceduto alla guida di questo giornale interpretando, sin dalla fondazione nel 1976, il bisogno di un’informazione di qualità nel costante richiamo ai valori della Costituzione repubblicana puntando, come ha affermato Eugenio Scalfari in una conversazione con Ezio Mauro, «sulla scommessa di trovare sempre nuovo pubblico». E sul rispetto per i lettori che sono più intelligenti di noi e meritano ogni sacrificio al fine di spiegare quanto avviene nelle nostre città e nel mondo grazie a contenuti competitivi su ogni piattaforma, dalla carta al digitale.La sfida che abbiamo davanti è descrivere un’Italia aggredita dalla pandemia e ferita dalle diseguaglianze perché queste sono i più seri banchi di prova per la sicurezza dei cittadini. La coincidenza con il 25 Aprile, 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ci spinge a prendere esempio da chi seppe distinguere il Bene dal Male, rischiando la vita per la libertà del prossimo, al fine di edificare uno Stato di Diritto che è, ancora oggi, la migliore garanzia di protezione e prosperità. ● continua a pagina 29
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La sfidadi un giornaleper il riscattodel Paese ferito
In montagna mi ero sempre lamentato di avere un cane che
non serve a niente — non sa fare il pastore, non trova i tartufi, si rifiuta di trainare una slitta sulla neve — non immaginavo che un giorno in città sarebbe stato la mia fortuna. ● a pagina 21
di Paolo Cognetti
Sul concetto di Resistenza sono state spese molte parole, negli ultimi anni. E non tutte retoriche. Mano a
mano che la generazione dei giovani partigiani e dei quasi altrettanto giovani padri costituenti invecchiava e ci lasciava, è sembrato giusto e utile provare a estendere alle sfide presenti quel concetto. ● continua a pagina 29
con i servizi di Simonetta Fiori e Paolo Griseri● alle pagine 31, 32 e 33
Festa di Liberazione e solidarietà
Il 25 Aprileaccanto agli ultimi
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di Foschini, Mensurati e Tonacci ● a pagina 14
Il vertice Ue si è concluso con un “accordo a lavorare al fine
di costituire un fondo per la ricostruzione”, che la Germania appoggia a una condizione. ● a pagina 28
Il debito pubblico
Quanto ci aiutail “povero” Mes
di Lavinia Rivara● a pagina 4
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SUPPLEMENTI DI REPUBBLICA
Il Venerdì di Repubblica nasce
nel 1987 come supplemento del
quotidiano. Col tempo, da giornale
soprattutto fotografico, si è
trasformato in un settimanale
che, pur evitando la stretta attualità,
si occupa di esteri, inchieste,
personaggi della politica e dello
spettacolo, di cultura. Il Venerdì
coincide con il giorno di massima
vendita di Repubblica.
Affari & FInanza nasce come
supplemento settimanale nel 1986
per rispondere alla richiesta
di informazione economico-finanziaria
in quegli anni in forte crescita.
Affari & FInanza si occupa di analisi
macroeconomiche e finanziarie
e racconta i protagonisti della realtà
produttiva nazionale e internazionale
con reportage e inchieste.
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27 maggio 2016 NUMERO 1471
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QUOTIDIANI
I treni a lunga percorrenza sono ve-loci, eppure risultano molto più in ri-tardo di quelli dei pendolari. La ra-gione principale – fornita da Trenita-lia, dai concorrenti di Italo e dal ge-store della rete – è che l’infrastruttu-ra dell’alta velocità è satura.BARBERA / PAGINA 11
danni e disagi in tutta la regione: a chiavari e badalucco i problemi più gravi
Dopo le piogge, l’emergenza franeLa Liguria soffre e chiede nuovi poteri
PASSAPORTO D’ARMI
confronto con le linee regionali
L’Alta velocitàè già saturaCrescono i treni ma anche i ritardi
Pochi investimenti. Scarsa manuten-zione. Profitti alti, ingiustificati e sle-gati dai costi sostenuti. Opaco siste-ma tariffario. Controlli inesistenti. Sistematica violazione delle regole di mercato. Interesse pubblico mor-tificato. Sicurezza degli utenti non garantita. Slealtà nei rapporti con lo Stato. Mai il buco nero delle conces-sioni autostradali private era stato il-luminato così in profondità come nella relazione della Corte dei Conti consegnata a Palazzo Chigi venerdì. Poche ore prima che nel decreto Mil-leproroghe fosse inserita la norma che prefigura la nazionalizzazione delle autostrade, senza penali, in ca-so di revoca delle concessioni.SALVAGGIULO / PAGINE 2 E 3
Di recente ho dovuto rinnovare il passa-porto, cosa che non facevo da molti anni. E ho così scoperto una cosa che moltissimi di voi già sanno, ma che mi ha lasciato stu-pefatto. Mi sono presentato con tutti i do-
cumenti a posto, fotocopia carta d’identità fototesse-re versamenti eccetera. Ma una volta lì mi hanno chie-sto se condividevo con qualcuno la patria potestà di un minore, ovvero se io e mia moglie avevamo figli piccoli, ho risposto sì e l’iter si è bloccato: «Deve firma-re sua moglie». Pensavo a uno scherzo, non capivo perché mai mia moglie dovesse darmi il permesso di fare il passaporto. Ho poi capito che, siccome ci sono stati casi di genitori fuggiti all’estero abbandonando i
figli (e non pagando gli alimenti) la nostra patria del diritto ormai incentrata sulla presunzione di colpevo-lezza ha trovato questa brillante soluzione.Quanti saranno i casi di fughe all’estero? Dieci, cen-
to all’anno? E chi riguarderanno? Immagino genitori separati o divorziati in forte conflitto. Ma in nome del “siamo tutti uguali”, anche milioni di italiani serena-mente sposati da trent’anni devono chiedere permes-so al coniuge per andare un weekend a Marrakech. Giusto per curiosità, ho chiesto quali documenti ser-vissero per il porto d’armi. «Devo far firmare mia mo-glie?». Mah, forse perché c’è un uxoricidio ogni tre giorni, e a colpi di passaporto è più difficile fare una strage in famiglia. —
LUNEDÌTRAVERSO $-"6%*0
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Zingaretti il «pompiere» ha preso due decisioni che un tempo si sareb-bero definite strategiche. Sul gover-no e sul rapporto con Giuseppe Con-te. La prima: a gennaio il Partito de-mocratico affronterà la verifica con il M5S per rilanciare per davvero l’e-secutivo, senza retropensieri «sfasci-sti» e mettendo in campo un elenco di provvedimenti targati Pd. Ma con un retropensiero, che è il vero snodo della strategia del Pd: se dopo due, tre mesi, i Cinque stelle ricomince-ranno a destabilizzare la maggioran-za, si assumeranno loro la responsa-bilità di una rottura inevitabile.MARTINI / PAGINA 6
Matteo Dell’Antico
«La Terra si scalda,non bisogna stupirsidi 17 gradi a Natale»
IL GEOLOGO
L’ARTICOLO / PAGINA 5
«Conosciamo i rischi,ma non riusciamoa fare prevenzione»
IL METEOROLOGO
Marco Grasso
L’ARTICOLO / PAGINA 4
Il Frecciarossa, treno ad alta velocità
L’enorme frana che si è registrata, all’alba di ieri, sull’Aurelia a Chiavari, davanti alla galleria delle Grazie FOTOFLASH
ODDENINO / PAGINA 34
3-1 dei biancocelesti a riad
Supercoppa, trionfa la LazioLa Juve prende altri tre schiaffi
indice
Dopo l’allerta rossa, in Liguria, è scattata l’emergenza frane. La si-tuazione più delicata è nel Tigul-lio: un’enorme massa di terra è ca-duta sull’Aurelia, vicino alla galle-ria delle Grazie, a Chiavari. Situa-zione critica pure a Imperia: in Valle Argentina, ci sono ancora 20 famiglie sfollate per una frana.COSTANTE / PAGINE 4 E 5
e dopo l’affondo del governo sulla revoca delle concessioni, la holding dei benetton prepara la battaglia legale
I guai nella gestione delle autostrade:pochi investimenti, profitti eccessiviIl dossier della Corte dei Conti al termine di un anno di lavoro: «Sacrificato l’interesse generale a favore dei privati»
È la tragedia di tre famiglie della «Roma Bene» quella che si è consu-mata nella notte tra sabato e dome-nica in zona Ponte Milvio, uno dei quadranti della movida della Capi-tale. Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, 16 anni entram-be, sono state investite e uccise da un’auto che sfrecciava su Corso Francia. Alla guida c’era Pietro Ge-novese, 20 anni, figlio del noto re-gista Paolo. Il giovane si è fermato a soccorrere le due ragazze, ma per loro non c’era nulla da fare. Il giovane è stato trovato positivo ai test di alcol e droga.IZZO / PAGINA 10
è il figlio del regista genovese
Roma, travolte e uccise a 16 anniInvestitore positivoa droga e alcol
la mossa del segretario
L’idea di Zingaretti:se si va al votouna lista Contealleata con il Pd
GAMBARO E SCHIAPPAPIETRA / PAGINE30 E 31
il genoa in piena crisi
Preziosi richiama BallardiniMa il sì del mister non c’è ancora
Interni Pagina 2Economia/Marittimo Pagina 13Xte Pagina 14Genova Pagina 18Album-Liguria Pagina 27Cinema/tv Pagine 28-29Sport Pagina 30Meteo Pagina 47
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La Stampa e il Secolo XIX nel 2017 entrano a far parte del Gruppo.
La Stampa ha sede a Torino e diffonde 137.437 mila copie al giorno.
Il Secolo XIX ha sede a Genova e ha una diffusione giornaliera di
37.112 mila copie.
.
intervista al ministro degli esteri: la battaglia in europa è appena iniziata. colao premier? non esiste
Di Maio apre: sul Mes si può trattareIl governo prepara un piano da 150 miliardi: Iva immutata, ci sarà un riordino delle detrazioniStandard & Poor’s non declassa l’Italia ma il giudizio resta a soli 2 punti dal livello spazzatura
VERSO LA FASE DUE
4 maggio, autocertificazione addioServirà solo per uscire dalla Regione
Bokassa e i merli
Il Tricolore issato sulla guglia maggiore del Duomo di Milano, accanto alla Madonnina AMABILE, DE LUNA E MAGRI — PP. 14-15
CARLO PETRINI — P.21CONTINUA A PAGINA 21
Drive in Da Gardone alla FloridaAl cinema in auto contro il virusEMANUELA GRIGLIÈ E ANTONIO MONDA — PP. 22-23
Cultura Addio ad Aldo Masulloil filosofo morale sceso in politicaMASSIMILIANO PANARARI — P. 23
Ibrahimovic Primo big in campoFa gol in Svezia senza lockdownJACOPO D’ORSI — PP. 28-29
Dopo una lunga trattativa nottur-na Maurizio Landini non nascon-de la sua soddisfazione: «A marzo avevamo detto che si lavorava so-lo se c’erano condizioni di sicurez-za. L’accordo che abbiamo firma-to dice che nelle aziende che non assicurano livelli adeguati di sicu-rezza scatta lo stop dell’attività». Il leader della Cgil aggiunge: «Tutte le parti sociali assumono il princi-pio che la sicurezza e la salute del-le persone sono l’elemento centra-le per rilanciare il Paese. Ma ora bi-sogna riaprire le scuole». – P. 7
Primo uomo politico della Cdu ad annunciare ufficialmente la sua candidatura alla guida del parti-to per il dopo-Merkel, Norbert Roettgen è un convinto sostenito-re del fatto che l’Italia abbia più bi-sogno di sussidi che di prestiti. Presidente della Commissione Esteri del Bundestag, ex ministro dell’Ambiente, non si fa illusioni sul fatto che i nazionalismi non tarderanno a riaffacciarsi sulla scena europea. – P. 5
IL CANDIDATO AL DOPO MERKEL
Roettgen: a Romaoccorrono sussidie non altri prestiti
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Il 25 Aprile di Mattarella: come allora, insieme possiamo farcela
ANSAANSAANSAANSA
ANDREA MALAGUTI
E allora ci siamo messi lì e ci siamo interrogati: che significa-to avrà? Siamo agilmente giunti alla risposta: nessuno. Ov-vero Beppe Grillo che una sera di bacillifera primavera sco-pre l’incantamento per l’Europa non vuole dire niente. Scri-ve un tweet, in coda al munifico vertice comunitario, per in-timare l’altolà, sta succedendo qualcosa, forse l’Europa co-mincia a diventare una comunità, ed è tutto merito di «Giu-seppi» (la i finale è sua e di Trump). Si potrebbe ora traccia-re la biografia del neo europeista, da quando, in compa-gnia di Luigi De Magistris, andò a Strasburgo a sostenere che dare i soldi all’Italia era come «darli a Bokassa» (illustre dittatore della Repubblica centrafricana che si credeva Na-poleone e sedeva su un trono a forma di aquila tempestato di perle e cristalli) a quando progettò l’ingresso del Movi-
mento nell’europarlamento per stracciare tutti i trattati (c’è dentro da oltre un lustro, trattati stracciati: zero). L’er-rore sarebbe adesso attaccare con la geremiade del Movi-mento e del suo sacerdote che cambiano idea, perché il Mo-vimento e il sacerdote le idee non possono cambiarle, non avendone. L’unica, qui, è la réclame al premier, per il resto si buttano a capofitto nelle loro suggestioni. L’onestà. La ri-voluzione bucolica. I miracoli della canapa. Grillo legge uno studio dell’Università di Tura secondo cui i merli au-mentano lo strato dell’ozono e decide che la salvezza del mondo sono i merli, fino alla successiva monografia sulle proprietà antiossidanti dei calzini di cotone. E dopo un po’ finisce che anche il fervido populista comincia a cercare un populismo meno bamboccino.
MATTIAFELTRIBUONGIORNO
Luigi Di Maio usa il tono impersona-le di un matematico che enuncia un teorema, ma, se potesse, direbbe che l’Italia è stanca di essere trattata dall’Europa come l’unghia rotta di una mano sporca.– P. 3 SERVIZI – PP. 2-11
MASSIMO GIANNINI
«Benvenuto in un giornale perbene». Era una fine gennaio del 1995, e l’Av-
vocato mi accoglieva così nel suo uf-ficio alla Fiat di Corso Marconi. Il Lingotto sarebbe “rinato” più tardi, a rinverdire i fasti di Torino. “La Stampa”, invece, era rimasta la stessa da più di un secolo. Non solo il gioiello di famiglia degli Agnelli, ma un patrimonio prezioso della città e del Paese. Un grande quoti-diano costruito su un equilibrio ma-gicamente “glocal”. Radicato nella storia, nella cultura e nell’econo-mia del suo territorio, ma sempre proiettato sui fatti, le tendenze e i cambiamenti del mondo.
Io ci arrivai chiamato da Ezio Mauro che allora la dirigeva, e che di lì a poco si sarebbe trasferito a “Repubblica” (dove due anni dopo sarei rientrato anch’io, per poi pas-sarcene altri 23). Un andare e un tornare che si è ripetuto spesso: da Mario Calabresi a Maurizio Molina-ri, che ora mi passa il testimone. A conferma di quanto siano intreccia-te le vicende di queste due testate, diverse ma unite da una trama iden-titaria comune, fatta di laicità e mo-dernità, di azionismo e di civismo, di senso dello Stato e di fedeltà ai principi delle liberal-democrazie dell’Occidente.
Oggi sono di nuovo qui, proprio nel giorno della Festa di Liberazio-ne dal fascismo, che di quell’identi-tà condivisa è elemento costituti-vo. Torno richiamato da John El-kann, che ringrazio per la stima e la fiducia. E torno con lo stesso orgo-glio di allora. Perché in questo, gra-zie ai direttori che mi hanno prece-duto e nonostante le novità che l’hanno caratterizzata, “La Stam-pa” è quella di sempre: un giornale perbene. Ma torno anche con la consapevolezza di quanto sia buia l’ora che viviamo. I camion militari con le bare per le strade deserte di Bergamo e le fosse comuni scavate nella nuda terra di Hart Island.
il saluto del direttore
UN GIORNALEMODERNOE PERBENE
ROBERTO GIOVANNINIROMA
IL LEADER DELLA CGIL
Landini: ma orala prossima sfidaè aprire le scuole
LE INTERVISTE
PER RINASCERE MIGLIORIS’IMPONE LA SOLIDARIETÀ
INTERVISTA DI ANDREA PLEBE — P.11
PIANO: BASTA ODIO E RANCOREECCO LA NUOVA LIBERAZIONE
PAOLO RUSSO — PP. 8-9
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SETTIMANALE - L’ESPRESSO
L’Espresso è stato fondato nel 1955. Con la sua nascita comincia la storia del Gruppo
che porta il nome della testata.
È un settimanale di cultura e politica, rappresenta un punto di riferimento di ampi e
importanti settori dell’opinione pubblica italiana.
I giovani con le loro proteste hanno svegliato le coscienze.Ma non basta. I governi fanno ancora troppo poco. Dall’Amazzonia all’India, dal Mozambico all’Italia,
chi uccide il pianeta. E chi lotta per salvarlo
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SETTIMANALE DI POLITICA CULTURA ECONOMIA N. 1 ANNO LXVI 29 DICEMBRE 2019DOMENICA 2,50 EURO L’ESPRESSO + LA REPUBBLICA
IN ITALIA ABBINAMENTO OBBLIGATORIO ALLA DOMENICA GLI ALTRI GIORNI SOLO L’ESPRESSO 3 EURO
PERIODICI
Edizione italiana della celebre rivista statunitense
fondata nel 1888, nasce nel febbraio 1998, e tratta
di geografia nel senso più ampio del termine,
toccando argomenti di scienza, archeologia, zoologia,
ecologia, ambiente, esplorazione, con particolare
attenzione alla qualità fotografica. Si rivolge
a un pubblico generalista, in prevalenza giovane,
di buona cultura, della fascia economica medio-alta.
Edizione italiana di Scientific American,
ha pubblicato il primo numero nel settembre
1968. Si occupa dei più avanzati aggiornamenti
in tutte le discipline scientifiche, dalla fisica
alla biologia, dalla medicina alle scienze
ambientali, dalla geologia alla cosmologia,
e ha un pubblico di riferimento composto
da studenti di scuola superiore, docenti,
ricercatori universitari e appassionati.
Nato nel 2018, dall’evoluzione di Mente & Cervello,
il nuovo mensile di psicologia e neuroscienze che
parla di vita, di conflitti, di emozioni, di relazioni.
Consociata con le edizioni tedesca (Gehirn und
Geist), statunitense (Scientific American Mind)
e francese (Cerveau et Psycho), ha per pubblico
di elezione psicologi e studenti di psicologia
e neuroscienze, ma anche e soprattutto chi
ha passione e voglia di leggere i modi in cui
esprimiamo e sperimentiamo la nostra vita.
Virunga: un parco da salvare in onda il 14 luglio alle 22.55 su National Geographic Channel
Congo, uomini e gorilla
Milano, la fabbrica del Duomo
SULLA SCENA DEL CRIMINELE NUOVE FRONTIERE DELLE SCIENZE FORENSI
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NATIONAL GEOGRAPHIC IN ITALIANO - MENSILE - LUGLIO 2016 - VOL. 38 N.1 • POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004, ART. 1, C. 1, DCB - MILANO
Squalo biancoI SEGRETI DI UN PREDATORE
r e p e r t o a Impronte digitali? Più arte
che scienza.
Il problema impossibile
InnovazioneLe dieci tecnologie
da tenere d’occhio nel 2019
PaleontologiaChe cosa mangiavano
i nostri antenati
NeuroscienzeMappare i circuiti cerebrali
con il virus della rabbia
Una questione fondamentale di meccanica quantistica rientra nella categoria delle affermazioni di cui non si può dimostrare se sono vere o false
le Scienzeedizione italiana di Scientific American
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M I N DM E N T E & C E R V E L L O
N. 156 – ANNO XV – DICEMBRE 2017 – 6,00 EURO – 1 EURO
58 PsicologiaGli inganni della ragione52 Società
Storie di ordinarie molestie 62 FotografiaLo sguardo dell’Alzheimer
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RIVISTA ITALIANA DI GEOPOLITICA
Limes, rivista italiana di geopolitica, è stata fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica. A Limes collaborano studiosi(storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi) e decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager), stimolando dibattiti e confronto su idee e opinioni.
Dal 1986 MicroMega è la rivista della sinistra democratica e libertaria italiana. Punto di riferimento culturale e politico, è sempre stata protagonista del dibattito pubblico del nostro Paese, con una netta identità antipartitocratica, legalitaria, laica. Negli oltre vent’anni della sua storia, ha ospitato i contributi dei più importanti protagonisti della cultura, della politica e della filosofia italiani e stranieri, pubblicando saggi, dialoghi, controversie, tavole rotonde.
National Geographic Traveler Italia, la nuova pubblicazione trimestrale che nasce dall’intesa tra GEDI e NATIONAL GEOGRAPHIC PARTNERS.Traveler racconta viaggi che i lettori possono intraprendere, a volte con un pizzico di spirito d’avventura in più, ma sempre con il desiderio di scoprire e confrontarsi con nuove realtà. Luoghi, esperienze, culture, con un occhio attentoalle atmosfere e alle realtà degli abitanti locali,privilegiando la grande fotografia, che contraddistingue da sempre lo stile tipico di National Geographic.
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Repubblica 3,88 mln Radio Deejay 2,2 mlnQuotidiani locali 2,2 mlnLa Stampa 1,3 mlnHuffPost Italia 1,2 mlnm2o Musica allo stato puro 706 milaD - la Repubblica 574 milailmiolibro.it 519 milaL’Espresso 531 milaKataweb TvZap 367 milaMicroMega 158 milaAltre pagine 10,4 mln
Calcio 2,06 mlnSapori 1,42 mln Oroscopo 1,01 mlnMusicisti 574 mila
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Repubblica 3.0 mlnRadio Deejay 2.3 mlnLa Stampa 1,1 mlnL’HuffPost 523 milaAltre pagine 830 mila
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A partire dal 2002 il Gruppo ha sviluppato una strategia di brand extension di enorme successo, proponendo in abbinamento alle proprie pubblicazioni
libri, fumetti, musica, cinema e teatro.
La pubblicazione dei libri, inaugurata nel 2002 da Repubblica con la collana della letteratura del Novecento, rappresenta la più poderosa iniziativa di promozione
e diffusione del libro in Italia degli ultimi anni, con oltre 65 milioni di copie vendute soltanto nei primi 2 anni d’esordio.
I Grandi successi opzionali in edicola con Repubblica
COLLATERALI
La grande letteratura La musica Il TeatroIl CinemaL’Enciclopedia I fumetti
Il primo Festival itinerante organizzato
da un quotidiano nazionale, con tappe nazionali e
anteprime, a partire dal 2012. Da Bologna passando
per Torino e Bari; Firenze e Venezia nel 2013,
arrivando poi a Napoli, Palermo e Reggio Emilia
nel 2014; Udine, Genova e Pescara nel 2015, per
arrivare a Roma nel 2016 e ripartire di nuovo
da Bologna nel 2017 fino a oggi. Gli eventi, tutti
gratuiti, sono un’occasione unica per far incontrare
la comunità dei lettori di Repubblica con le firme
del giornale e per stimolare un dibattito di idee
con gli ospiti italiani e internazionali.
Il Festival di Limes, la cui
prima edizione è datata 2014,
è dedicato all’universo della
geofinanza e alle dinamiche
geopolitiche mondiali. Tre
giorni organizzati a Genova,
all’interno di Palazzo Ducale.
È l’evento organizzato da Radio
Deejay per celebrare la passione
per la corsa e per riunire la comunità
degli ascoltatori con la formula
della gara non competitiva.
Si svolge in varie città italiane.
GEDI ha avviato negli ultimi anni alcune iniziative con lo scopo di avvicinare il pubblico alle sue testate principali.
ENGAGEMENT DEI LETTORI
RIVISTA ITALIANA DI GEOPOLITICA
IL FESTIVAL DI
PUBBLICITÀ
La A. Manzoni & C. è la concessionaria di pubblicità esclusiva dei mezzi del Gruppo GEDI e di un qualificato gruppo di Editori Terzi Italiani ed
Internazionali. Manzoni è tra le prime concessionarie nel mercato pubblicitario italiano, leader nel segmento quotidiani, radio e digitale. I punti di forza
di Manzoni sono un portafoglio multimediale di grande qualità, con primarie testate, prodotti innovativi e una organizzazione in grado di orientare e
soddisfare gli obiettivi di comunicazione dei Clienti. Grazie alla unit “FuoriFormat” vengono sviluppate soluzioni di comunicazione “unconventional”
caratterizzate da un elevato grado di personalizzazione. La unit Digitale offre possibilità di comunicazione altamente profilate e grazie alla piattaforma
dati prima parte consente di raggiungere specifici target sociodemografici, interessi e aree geografiche. Oltre al servizio di vendita Manzoni mette
a disposizione dei suoi Clienti un sistema di informazioni, di banche dati, Case Studies, Analisi e Ricerche di mercato originali.
Viene costituita la società editrice de “L’espresso”, N.E.R. (Nuove Edizioni Romane),
con principale azionista Adriano Olivetti. Ad inizio ottobre prendono il via le
pubblicazioni de l’Espresso sotto la direzione di Arrigo Benedetti. L’anno successivo
Carlo Caracciolo diviene azionista di maggioranza della società. Nella compagine
azionaria entrano anche Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari.
Il 14 gennaio 1976 nasce “la Repubblica” direttore Eugenio Scalfari, da una joint
venture tra Editoriale L’Espresso e Arnoldo Mondadori Editore. A fine anno la
diffusione del quotidiano è già di oltre 100.000 copie a numero. Nel 1979 raggiunge
180.000 copie e il pareggio in bilancio.
L’Editoriale L’Espresso acquisisce partecipazioni di controllo in alcuni quotidiani
locali: “Il Tirreno” di Livorno, “il Mattino di Padova”, “la Tribuna di Treviso”, “la
Provincia Pavese” e “La Nuova Sardegna”. Viene creata un’agenzia di stampa
(A.G.L.) che funge da redazione centrale di tutti i quotidiani locali. È acquisito il
50% della concessionaria di pubblicità A. Manzoni & C. (l’altro 50% è detenuto
da Mondadori e Olivetti) cui viene affidata la raccolta pubblicitaria di Repubblica
e dei quotidiani locali.
1955 1984
1985 / 89
1976
1977 / 80
L’Editoriale L’Espresso è ammesso in Borsa. Nasce il quotidiano locale “la Nuova
Venezia”. Viene creata Finegil, holding per i quotidiani locali.
In joint venture paritetica con Franco Sensi viene lanciato il quotidiano abruzzese
“il Centro”. Successivamente viene rilevato anche l’altro 50%. Acquisito il controllo
del quotidiano genovese “Il Lavoro” e dell’“Editoriale Le Gazzette”; viene ceduto il
50% di Finegil a Mondadori. Vengono lanciati i supplementi di Repubblica “Affari
& Finanza” (1986) e “Il Venerdì” (1987).
Il Gruppo Espresso acquista il 50% del capitale di Radio Deejay (1989).
Arnoldo Mondadori Editore acquisisce il controllo dell’Editoriale l’Espresso.
Dalla “spartizione di Segrate”, tra Berlusconi e De Benedetti, nasce l’attuale Gruppo
Espresso con il Gruppo CIR come azionista di maggioranza. L’Editoriale La Repubblica,
attraverso la fusione nella Cartiera di Ascoli, è quotata in Borsa.
Repubblica lancia il nuovo magazine femminile “D - la Repubblica delle Donne”.
Eugenio Scalfari lascia la direzione del quotidiano ad Ezio Mauro. Finegil Editoriale
SpA incorpora l’Editoriale Il Tirreno Srl. In occasione delle elezioni politiche viene
lanciato in via sperimentale il sito Repubblica.it.
STORIA
1989
1991
1996
STORIA
Viene acquisita Radio Capital e la quota in Radio Deejay sale al 100%. Nasce il sito
Repubblica.it, primo passo del Gruppo verso la leadership in Italia nell’offerta di contenuti
digitali. Acquisita Italia Radio, che diventerà m2o e l’editrice del “Messaggero Veneto” e
del “Piccolo di Trieste”.
Viene lanciata da Repubblica la prima serie di collaterali “La Biblioteca di Repubblica”,
che in un anno vende 25 milioni di copie.
Nei primi mesi dell’anno viene perfezionato l’acquisto dell’emittente televisiva Rete
A - All Music. Viene lanciata anche RadioTV Repubblica, presente ogni mattina su
internet in diretta audio-video.
Il Gruppo prosegue lo sviluppo multimediale: sono oltre 33 milioni i contatti netti rea-
lizzati dall’insieme dei mezzi del Gruppo Espresso in una settimana. Repubblica lancia
una nuova sezione del giornale, R2, mentre l’Espresso rinnova copertina e veste grafica.
Repubblica si conferma, per l’ottava rilevazione consecutiva, il primo giornale d’in-
formazione. Nasce l’edizione online Repubblica Parma. È la decima edizione locale,
1997 / 98 ma la prima esclusivamente online. Aumenta l’offerta dei contenuti multimediali.
Particolare attenzione viene dedicata ai nuovi prodotti per la telefonia mobile.
La grave crisi economica è affrontata con forti tagli sui costi. La Manzoni, migliora
la sua performance, acquisendo nuove concessioni terze. Vengono lanciati nuovi
servizi per cellulare, tra i quali Repubblica Mobile per iPhone. In sostituzione di All
Music compare il canale televisivo DeejayTv. Repubblica lancia nuove iniziative
quali Repubblica Pass, anteprima mondiale per l’utilizzo del numero di cellulare per
l’accesso ai contenuti a pagamento, Repubblica+, e R7.
Il Gruppo, nonostante la crisi, migliora i propri risultati economici.
Repubblica si conferma primo giornale per vendite e lettori. I quotidiani locali
avviano rinnovamenti su formati e grafica. Forte lo sviluppo dell’area digitale: per
la sezione di economia, nasce una collaborazione con Bloomberg. Tra i prodotti
“tablet” viene realizzata l’edizione serale “Repubblica Sera”, una versione specifica
dell’Espresso, e di Radio Deejay. Gli abbonati paganti attivi ad applicazioni tablet
e mobile a fine anno sono oltre 60.000. Viene costituita Huffington Post Italia, joint
venture tra AOL e il Gruppo, che ha portato al lancio, a fine settembre dell’edizione
italiana dell’Huffington Post.
2002
2005 / 06
2007
2008
2009 / 10
2011 / 12
STORIA
La crisi economica non si attenua e continua a determinare effetti negativi sul
settore dell’editoria. Gruppo Espresso, nonostante ciò, è riuscito anche quest’anno
a conseguire un risultato di bilancio positivo. Sempre buone le performance delle
testate del Gruppo: Repubblica si riconferma primo quotidiano con 2,8 milioni di
lettori mentre i giornali locali si attestano a 3 milioni di lettori. L’Espresso è primo tra
i newsmagazines con 2 milioni di lettori. Complessivamente gli abbonati alle edizioni
digitali del Gruppo sono 96mila.
Il Gruppo è riuscito a conseguire nel 2014 un risultato netto positivo, per quanto
esiguo, mantenendo una redditività in linea con quella dello scorso anno, grazie alla
continua riduzione dei costi di struttura. Nel corso dell’anno il Gruppo ha portato a
termine con successo due operazioni di valenza strategica: l’integrazione con Telecom
Italia Media delle attività di operatore di rete digitale terrestre (costituita Persidera,
dotata di cinque multiplex digitali) ed il rifinanziamento della Società mediante il
collocamento di un Convertible Bond a cinque anni, in vista della scadenza del bond
decennale di ottobre. Sono state avviate in corso d’anno le trattative con Discovery
Italia per il passaggio di proprietà di All Music, editrice della tv nazionale generalista
Deejay TV; il perfezionamento dell’accordo è avvenuto nel mese di gennaio 2015.
Il Gruppo ha chiuso il 2015 con un risultato netto positivo pari a €17mn. In un
mercato sempre difficile la redditività si conferma pertanto in linea con quella
dell’esercizio precedente, grazie alle radio e alla tenuta dei risultati della stampa,
i cui costi di gestione sono stati ridotti in misura tale da compensare il calo dei
ricavi. Rafforzata la leadership dell’attività digitale, con Repubblica.it primo sito
di informazione italiano e tra i più rilevanti a livello internazionale.
Nel luglio del 2016 il Gruppo Espresso e ITEDI, editrice de La Stampa e de Il Secolo
XIX, hanno firmato un accordo avente ad oggetto l’integrazione delle due società,
finalizzata alla creazione del Gruppo leader editoriale italiano nonchè uno dei
principali gruppi europei nel settore dell’informazione quotidiana e digitale.
Nell’ambito del piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie
di tiratura previste dalla normativa in vigore, nel corso del 2016 il Gruppo ha
ceduto il ramo d’azienda includente le testate Il Centro e La Città di Salerno,
la partecipazione di maggioranza dell’editrice di Alto Adige e Il Trentino e ha
affittato il ramo d’azienda della testata La Nuova Sardegna.
2015
2016
2014
2013
STORIA
Il Gruppo ha finalizzato l’importante accordo di fusione tra GEDI Gruppo Editoriale
e Itedi Italiana Editrice, capofila delle testate La Stampa e Il Secolo XIX (che copre
la Liguria e il Basso Piemonte). Il Gruppo, oltre a beneficiare dell’ingresso di
un’importante testata nazionale come La Stampa, ha così esteso la propria presenza
territoriale locale nel Nord-Ovest in Piemonte e Liguria. Inoltre, GEDI Digital ha
acquisito la licenza per l’utilizzo del marchio Business Insider Italia il sito che negli
Stati Uniti ha rotto gli schemi dell’informazione tradizionale e in pochi anni ha saputo
conquistare milioni di utenti unici al giorno. Nasce Rep: il nuovo prodotto Premium
digitale di Repubblica, il sito con gli articoli a pagamento.
Numerosi gli interventi per rafforzare e rinnovare la presenza dei marchi di Gruppo
sul web. Repubblica ha lanciato una nuova app e ha sviluppato la produzione di
contenuti esclusivi digitali. A fine anno gli abbonati a “Rep” erano circa 35mila, a
cui si aggiungono gli oltre 35mila abbonati alla copia digitale del quotidiano. GNN
ha esteso a tutti i quotidiani locali il progetto di “membership”, raggiungendo i
circa 300mila utenti registrati. È anche stato effettuato un restyling grafico di
tutti i siti. La Stampa ha lanciato “TopNews”, nuovo abbonamento settimanale
a una selezione di contenuti digitali. In atto profonde trasformazioni per Radio
2017
2018
Capital, con una nuova direzione editoriale, e per m2o, con una nuova direzione
artistica. Infine, in corso d’anno è stato lanciato, in collaborazione con National
Geographic, il nuovo trimestrale Traveler.
Nel corso dell’anno ci sono importanti restyling che riguardano le testate cartacee
del gruppo. Comincia l’Espresso a febbraio, poi seguito da Repubblica e da D.
Anche i siti si rinnovano: prima Le Scienze, poi Deejay e infine La Stampa. Viene
lanciata la versione italiana di Mashable, sito di tecnologie e intrattenimento,
leader nel mondo. Radio m2o rinnova radicalmente la propria programmazione. A
fine anno si perfeziona la cessione di Persidera. A dicembre CIR e Exor annunciano
un accordo per la cessione del 43,78% di Gedi a Exor, che procederà in seguito a
lanciare un’opa sul mercato per acquisire l’intero capitale di Gedi.
2019
