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La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale di Filippo Amelotti Riassunto del volume di Repetti che ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita della scienza moderna sulla base della magia e delle credenze del '600 che nel Rinascimento furono messe in discussione da autori che furono inquisiti o addirittura messi al rogo per le loro idee rivoluzionarie: Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Copernico, Giordano Bruno, Galileo, Campanella gettarono le basi all'interesse per l'universo e i suoi misteri, ancor oggi non del tutto svelati. Università: Università degli studi di Genova Facoltà: Scienze Politiche Esame: Storia moderna Docente: M. Bottaro Palumpo e R. Repetti Titolo del libro: La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale Autore del libro: R. Repetti Editore: ECIG Anno pubblicazione: 2008

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La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale

di Filippo Amelotti

Riassunto del volume di Repetti che ripercorre le tappe che hanno portato alla

nascita della scienza moderna sulla base della magia e delle credenze del '600

che nel Rinascimento furono messe in discussione da autori che furono inquisiti

o addirittura messi al rogo per le loro idee rivoluzionarie: Pico della Mirandola,

Marsilio Ficino, Copernico, Giordano Bruno, Galileo, Campanella gettarono le

basi all'interesse per l'universo e i suoi misteri, ancor oggi non del tutto svelati.

Università: Università degli studi di Genova

Facoltà: Scienze PoliticheEsame: Storia moderna

Docente: M. Bottaro Palumpo e R. RepettiTitolo del libro: La scienza nuova. Ermetismo e magia

rinascimentaleAutore del libro: R. Repetti

Editore: ECIGAnno pubblicazione: 2008

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1. Caratteristiche della scienza del 600 Le numerose scoperte scientifiche che caratterizzarono  il XVI e XVII secolo affondarono le loro radici inun clima culturale dove vecchio e nuovo, tradizione e rottura, conservazione e progresso si fondono per darevita a un contesto che renderà vani i tentativi di restaurazione. La scienza del 600 fu un coacervo di credenze magiche, filosofia razionalista, meccanismo e teologia diderivazione 4-5centesca.

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2. Pico della Mirandola Pico della Mirandola (1463-94) diede all’ermetismo l’apporto fondamentale della Cabala, cioè di quelcomplesso di teorie e studi provenienti dalla tradizione  dal misticismo ebraico dedicati alla speculazionesull’alfabeto e numeri ebraici attraverso cui si contemplava Dio e le sue opere in virtù del potere racchiusonelle parole e nei nomi di origine divina. L’interesse per l’ermetismo favorì la diffusione di un numeroconsiderevole di scritti che vennero interpretati alla luce delle rinnovate tendenze delle capacità umane didominio e trasformazione della materia. Un esempio è “La tavola di smeraldo”, documento di origine araba che secondo la tradizione conteneval’insegnamento di Ermete, trovato inciso su una tavoletta di smeraldo rinvenuta accanto alla sua sepoltura.La tavola di smeraldo fu considerata nel medioevo la fonte di ricerca della pietra filosofale cioè della pietrache avrebbe reso possibile la trasmutazione alchemica del metallo in oro. 

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3. La tavola dello smeraldo Nello scritto sono presenti gli elementi caratteristici della filosofia magica rinascimentale: la correlazione traunità e molteplicità, tra micro e macrocosmo, il ruolo degli elementi naturali. Nella tavola di smeraldo sipubblica anche il commento di un autore che si cela dietro lo pseudonimo di Hortulain, cioè giardiniere,risalente al XIV secolo: questo commento fu il maggior veicolo di diffusione del testo in Europa. Commento di Hortulain – XIV secolo – Io, giardiniere, così chiamato a causa dei giardini marittimi, mossodall’amicizia che nutro nei confronti dei miei cari ho voluto mettere per iscritto la dichiarazione e laspiegazione certa delle parole di Ermete, padre dei filosofi. Nulla serve ai filosofi tentare di celare scienzanei loro scritti allorchè opera la dottrina dello spirito santo. Capitolo 1 – “l’Arte dell’alchimia è vera e certa” – il filosofo dice che è vero che l’arte alchemica ci è statadonata e la scienza non è menzognera, ma è certa perché sperimentata. Capitolo 2 – “la pietra deve essere divisa in 2 parti” – il filosofo parla dell’operazione della pietra dicendoche ciò che è in basso è come ciò che è in alto. La pietra è divisa in 2 parti principali dal magistero cioè nellaparte superiore che sale in alto e la parte inferiore che sta in basso. Queste due parti si accordano in virtù. Èper questo che dice “cioè che è in alto è come ciò che è in basso” ma la decisione è necessaria per compiere imiracoli dalla pietra. La parte inferiore è la terra e la parte superiore è l’anima che vivifica ogni pietra. Capitolo 3 – “La pietra contiene i 4 elementi – la nostra pietra è uscita da una massa confusa contenente insé tutti gli elementi, la quale è stata creata da Dio e per il suo miracolo la nostra pietra è uscita nata. Capitolo 4 – “la pietra ha padre e madre che sono il sole e la luna Come gli animali generano altri animali, il sole artificialmente genera il sole per la virtù dellamoltiplicazione della pietra. Bisogna che in questa generazione della pietra e che sia come una matrice atta aricevere il suo sperma e la sua tintura. Questo è l’argento dei filosofi e la luna ne è la madre. Capitolo 5 – “la congiunzione delle parti è il concepimento e la generazione della pietra” Quando questi due si ricevono l’un l’altro nella congiunzione della pietra, la pietra si genera nel ventre delvento. Io la salto perché non ha senso studiare sta roba

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4. Picatrix XI – XIII secolo È uno scritto di origine araba che ebbe una grande diffusione scritta nel rinascimento. È un trattato di magiateorica e cerimoniale. Fu redatto nella Spagna araba del XI secolo. È un manuale di scienza dellanegromanzia dedicato all’arte di costruire talismani capaci di trattenere le influenze celesti e astrali utiliall’agire umano. A guidare l’azione dell’uomo sono alcune qualità fondamentali: la perfetta conoscenzadelle tecniche della magia simpatetica e della magia astrale; l’indisensabile comprensione della scienzacosmologica e dell’aritmetica capaci di fornire una totale conoscenza della natura e del creato al fine di poterintervenire su di essi mediante l’artificio umano. Prologo: il sapiente filosodo Picatrix diede il nome a questo libro compilandolo da 200 e più libri difilosofia. Supplico che questo libro vada in mano ai soli sapienti affinchè possano capire quanto sto peresporre e farne buon uso operando per il bene. Il trattato è diviso in 4 libri. Il primo tratta del cielo e dellasua azione attraverso le configurazioni che vi si trovano. Nel secondo si parla del cielo, del moto dell’ottavasfera e dei loro effetti su questo mondo. Nel terzo delle proprietà dei pianeti. Nel quarto delle proprietà deglispiriti e di quanto altro è da tener presente e in che modo ci si può avvalere dei talismani.

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5. Picatrix Capitolo I – A Che livello sei della conoscenza e del

sapere Il più grande dono che dio fece agli uomini è la conoscenza perché così scopriamo i fatti più antichi e lecause di tutte le cose del mondo. Egli è causa di s setsso e di tutte le cose e non necessita di qualità. Non è necorpo né materia ma esiste in se stesso. È verità suprema. Eccetto lui ogni cosa è imperfetta. Dio è la sola eunica filosofia perfetta. Chi in lui intende studiare deve spregiare le cose di questo mondo perché finite eincerte. Da lui discende lo spirito dell’uomo; e per questo è naturale che l’uomo voglia ritornare dal luogo dacui proviene e da cui ha avuto origine. Li verrebbe a conoscenza di cosa sia il mondo e questo tipo diconoscenza è la vera sapienza. Il più grande dono che Dio ha fatto all’uomo è che si applichino perconoscere. Studiare vuol dire servire Dio.

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6. Picatrix Capitolo II – Che cosa sia la negromanzia e quali siano le

sue caratteristiche Chiamiamo negromanzia tutte le azioni compiute dall’uomo in cui sono totalmente coinvolti l’intendimentoe lo spirito e in cui l’intendimento accompagni le cose meravigliose che con essa vengono compiute. Equeste sono cose difficili da comprendere per il nostro intelletto e per i nostri sensi perché siamo privi ditermini di paragone. Ciò accade in quanto le potenze divine sono coinvolte nella realizzazione dellesummenzionate operazioni. Parte delle operazioni di questa scienza procedono da spirito a spirito. La fatturadei talismani è l’azione dello spirito sul corpo mentre quella alchemica riguarda le azioni del corpo sulcorpo. Chiamiamo negromanzia ciò che implica un qualsiasi fatto celato ai sensi e che la maggior parte degliuomini non sa in che modo né per quali cause avvenga. Ogni operazione compiuta dal talismano è unaforma di violenza che vince l’oggetto in funzione del quale il talismano è stato composto. L’elisir operasimilmente in campo alchemico perché senza fatica converte i corpi da una sostanza a un’altra più nobile,comprendendo lo spirito, la materia bruta e il disarmonico, togliendo rumore e bassezza. L’elisir in parte nonpuò essere composto se non di animali, alberi, piante e minerali. La negromanzia si divide in 2 parti, una teorica e una pratica. Quella teorica serve a conoscere leraffigurazioni del cielo quando si vuol fare ciò che si desidera. Quella pratica consiste nella composizionedelle tre sostanze con il potere amalgamante delle stelle fisse. L’arte della negromanzia si acquisisce gran parte con la pratica e le opere, l’altra con i corpi sottili.

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7. Picatrix Capitolo III - Che cosa sia il cielo e di cosa sia fatto La forma del cielo è sferica, rotonda e uniforme nella sua superficie così come tutte le cose che in esso son ocontenute. La forma del cielo è essenziale né potrebbe essere altrimenti perché è la forma dello spirito. Ilcielo è una sfera perfetta e uniforme in tutte le sue parti ed è contenuta in una circonferenza dotata di unpunto medio e tutte le linee condotte ad esso sono di lunghezza uguale. Queste linee sono i raggi che le stelleproiettano verso il centro del mondo.

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8. La scienza magica del Rinascimento Il Rinascimento vedeva il sorgere di una nuova scienza, una scienza magica, che iniziava ad attribuirsicompiti peculiari di investigazione sulla natura intesa come oggetto nel quale Dio ripose e velò i segretidella creazione. Il mago rinascimentale, cioè lo scienziato diventava così colui che era in grado diriconoscere i più reconditi intrecci che legavano l’uno al tutto, il microcosmo al macrocosmo, il cielo allaterra, di svelare i disegni divini, di replicare a proprio vantaggio le combinazioni degli elementi. La magia èla parte pratica della scienza naturale, sosteneva Pico della Mirandola, postulando così la strettainterdipendenza tra attività magica e scienza naturale che tratta una linea di demarcazione con le concezionimagiche medievali che relegavano l’uomo a posizioni di subordinazione ai disegni e volontà divine. E poidiceva “fare una magia non è altro che coniugare il mondo”, cioè ristabilire, riarmonizzare una dimensioneche eleva l’umano al divino, l’unione tra cielo e terra, trasformando la materia e operando sulla dimensioneastrale.

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9. Pico della Mirandola – Discorso sulla dignità dell’uomo 1486- L’uomo acquistava potere non solo su ciò che lo circondava ma, tramite la conoscenza, anche sullestelle e si faceva simile a Dio. Spiccano alcuni motivi dell’importante dibattito che accompagnò questi sviluppi: la ricerca diarmonizzazione tra le maggiori scuole filosofiche come necessaria premessa ad una ricerca della veritàfruttuosa.

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10. Marsilio Ficino – disputa contro il giudizio degli astrologi 1477- Ficino si scaglia contro il determinismo dell’astrologia tradizionale, reo di negare ogni libertà allavolontà di Dio, degli angeli e dell’uomo, elaborando sistemi e strutture che inducevano in profanesuperstizioni, “Si ha scienza solo di effetti certi e determinati”: l’astrologia superstiziosa nella suapresunzione di preconoscere e prevedere l’ineluttabilità del fato è lontanissima dalla scienza astrologica lecui conoscenza rafforzano invece l’uomo e la sua volontà secondo la centralità che a questi spettano neldisegno della creazione. Dice che chi afferma che ogni evento accade per effetto delle stelle si avvolge in 3 errori rovinosi.Sottraggono la provvidenza e la sovranità del’universo a Dio; agli angeli tolgono la giustizia: a loro giudizioessi fanno muovere i corpi celesti in modo che da quei movimenti derivino i misfatti umani, ai buomi tocchiil male e ai cattivi il bene; agli uomini strappano la libertà e la quiete. Se si promette qualcosa di buono l’uomo è negligente e vanitoso e se qualcosa di buono accadrà realmente sivraà meno piacere per la scoperta. Se promettono qualcosa di male saremo infelici in anticipo. Se il fato èinevitabile, prevederlo è inutile. Non è dal fato che siamo condotti ma dai suoi sciocchi assertori. Credetemi: non vi sottometterete al fato senon presterete fede a chi afferma oscurità e falsità. Gli astrologi sono miseri, spregevoli, imprudenti.

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11. Marsilio Ficino – Lettera a Lorenzo il Magnifico 1480- Ficino annuncia il sopraggiungere di aspetti astrologici sfavorevoli nei transiti planetari sul cielonatale di Lorenzo: ma costui potrà guardarsene, anche nell’ipotesi non certa che si verifichino, affidandosi alsignore delle stelle e degli uomini.

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12. Leonardo da Vinci – l’esperienza e il senso 1508- Le polemiche contro l’alchimia, l’esaltazione della tecnica e persino della vile meccanica,l’importanza dell’esperienza, divennero le tematiche della produzione di Leonardo da Vinci, il quale,muovendo dagli ambienti e dalle posizioni dell’ermetismo e del neoplatonismo fiorentino, auspicava lanecessaria convergenza tra teoria e pratica, tra scienza e arte, tra senso, esperienza e ragione come fattoriindispensabili per una corretta indagine critica sulla realtà naturale. Dice che quelle scienze sono vane e piene d’errori perché non sono nate dall’esperienza e non terminano inesperienza e la loro origine non passa per nessuno dei 5 sensi.

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13. Cornelio Agrippa di Nettesheim – De occulta philosophia 1533- Nell’enfasi posta sulla necessità delle applicazioni matematiche nelle atività magiche fu lacaratteristica della riflessione di uno degli ultimi maghi rinascimentali, Cornelio Agrippa che risente deldibattito sul valore delle scienze matematiche. Ciascuna operazione magica secondo lui, doveva esserecondotta secondo la conoscenza e nel rispetto delle qualità fondamentali degli elementi: numero, peso emisura, ai quali egli univa armonia, movimento e luce. L’operazione magica tende a identificarsi conl’operazione tecnica, la quale, sfruttando le qualità fisiche della materia, produce fenomeni e risultati il cuivalore risiede già nel criterio dell’utilità di tali esperimenti; fenomeni e risultati che non sono altro chel’opera delle scienze naturali e matematiche. Le scienze matematiche sono necessarie alla magia. Tutte le cose sono prodotte e governate con numero,peso, misura, armonia, movimento e luce e tutto quello che vediamo nel mondo inferiore ha radice efondamento nelle scienze matematiche. Quando un mago è versato nella filosofia naturale e nella matematica e conosce le scienze che ne derivano,l’aritmetica, la musica, la geometria, l’ottica, l’astronomia, e quelle che si esercitano per mezzo di pesi, dimisure, di proporzioni, può compiere cose meravigliose che stupiscono gli uomini più colti. Il testo di Agrippa è emblematico di un fenomeno corrente nella cultura rinascimentale: Il fiorire di unacultura tecnico-scientifica che svolse un importante ruolo nel passaggio tra scienza medievale e moderna: i“libri di segreti”, manuali-ricettari dove sperimentazione e fantasia si incontravano, essoterismo edesoterismo si fondevano. Ricette di profumi, medicamenti, pozioni magiche, arte culinaria, chimica,erboristeria, metallurgia, mineralogia vennero rese accessibili. Stava tramontando l’epoca in cui loscienzato-mago credeva di soddisfare il dettame evangelico del non dare perle ai porci interpretandolo nelsenso che la verità andava mantenuta segreta. Si stavano separando le strade della filosofia-teologia e dellascienza-tecnica e la verità perdeva i caratteri dell’assoluto. Il segreto tendeva a diventare pubblico.

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14. Niccolò Copernico – De rivolutionibus orbium caelestium 1543- Copernico è uno dei più importanti pionieri della rivoluzione scientifica che non conobbe difficoltà adiffondere la teoria del movimento della terra intorno al sole. Questo è il trattato che cambiò la prospettiva filosofico antropologica dell’uomo moderno. Non è un trattatoscientifico in senso moderno. L’universo di Copernico è limitato, finito, compreso nella sfera delle stellefisse. È un universo più armonico di quello aristotelico telemaico giacchè la centralità del sole è più naturaledi quella della terra. Ragioni prettamente filosofiche e teologiche e non scientifiche muovono l’eliolatria diCopernico perfettamente inserita nell’eliolatria rinascimentale. Scrive al papa Paolo III e dice che non appena alcuni avranno appreso che nei suoi libri attribuisce alla terraalcuni movimenti lo metteranno al bando. Dice che in verità esitò prima di pubblicare la sua teoria ma amicie personaggi dotti lo esortarono invece a farlo. Raccolse i libri di tutti i filosofi per scoprire se qualcunoprima aveva opinato che i movimenti delle sfere e del mondo fossero diversi da coloro che insegnanomatematica nelle scuole. Trovò che già Cicerone e Niceto avevano pensato che la terra si muovesse,Plutarco idem e molti altri. Allora anche lui iniziò a pensarci e trovò una spiegazione ai fenomeni terrestri.Scoprì la costituzione dell’universo. Luteo considera Copernico un astronomo da 4 soldi con teorie in contrasto con le sacre scritture. Sbriciola ilmondo e infrange teorie e certezze secolari.

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15. Giordano Bruno – L’immenso e gli innumerevoli, ossia

l’universo e i mondi 1591 - Bruno è uno tra gli epigoni, insieme a Campanella dell’ermetismo rinascimentale, il quale giunse apostulare un cosmo e una visione del cosmo radicalmente diversi da quelli copernicani. Bruno potèinventare e postulare filosoficamente l’esistenza dell’infinito, dell’universo infinito popolato da infinitimondi. In tale cosmologia Dio si perdeva in una sorta di rinnovato panteismo e l’uomo si perdevarinunciando definitivamente alla propria centralità. Ma a ben vedere l’uomo si ritrovava, si risensava propriocon la capacità e l’audacia di pensare all’infinito. Audacia che costò a Bruno il rogo in campo dei fiori nel1600. Le cose semplici tendono al semplice, quelle corporee al corporeo, quelle divine al divino.   Tra l’anima e il corpo, l’uomo si prende maggiormente cura dell’anima in quanto quella è sostanzaintrinseca, questo semplice attributo intrinseco ed accidentale; l’anima si mantiene eterna ed una, il corpo sipresenta e si configura di volta in volta in maniera diversa. Quella è esistente di per sé, questo è qualcosa diinerente ad altro. Nella ricerca dei beni e del conseguimento del bene l’intelletto e la volontà dell’uomo non si appagano mai;è evidente che essi aspirino non ad un bene o ad un vero particolari, bensì ad un bene e ad un verouniversali, al di fuori e al di la dei quelli non si potrebbe individuare nessun vero e nessun bene. L’indaginee la ricerca non si appagheranno nel conseguimento di una verità limitata e di un bene definito. Ogni uomocerca di dominare anche quelle cose da cui è dominato, e non è soddisfatto dai risultati raggiunti quando sipresenta ancora qualcosa da poter conseguire. E anche il senso non si rinchiude i se stesso perché dovunque si rivolga sempre si ritrova al centrodell’orizzonte, sia che scorra lungo la superficie terrestre o per gli spazi celesti. Come vedo intorno questo sole molti pianeti percorrere l’aere, così dal ceno dell’oceano concluderei cheinfiniti mondi si innalzano, di cui alcuni sono soli lucenti minor grandezza, come altri brillano di luceriflessa. Esistono nell’universo due generi principali di corpi originali: i soli e le terre. Al primo genereappartengono le stelle fisse e dalla posizione di ognuna di esse sarebbe visibile questo nostro sole, alla stessamaniera con cui quelle cose sono visibili dalla posizione di questo sole. Al secondo genere appartengono laLuna, e gli altri pianeti che intorno al sole si muovono con moti diurni ed annui. Intorno all’universo si apreuno spazio infinito che contiene infiniti astri e mondi. Invoco te, Copernico, dotato di una mente venerabile. Non solo tu neghi che la terra sia al centro, cosa chein precedenza gia altri poterono constatare ma affermi che essa si muove con una rivoluzione annua attornoagli atrii del sole, mentre, nello stesso tempo si volge attorno al proprio centro, con la rotazione diurna traein inganno perché appare l’immagine di tanti corpi che girano intorno

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16. Tommaso Campanella 1602 - Era un frate dominicano che conobbe il duro carcere romano ma che riuscì a sfuggire alla mortesimulando la pazzia, condannava l’erudizione e legava indissolubilmente natura, filosofia e scienzapostulando la necessità dell’osservazione dei fenomeni naturali in ogni ambito. Dice che egli impara piùdall’anatomia di una formica o d’un’erba che non da tutti i libri che sono stati scritti. Nella sua prospettiva èancora presente l’idea del microcosmo correlata al macrocosmo ma che contiene caratteri di modernità nelriferimento all’attenta osservazione dell’esatta composizione e strutturazione dei corpi animali e vegetali enell’invito a studiare la natura secondo i propri principi. Campanella elaborò l’idea di un processo febbrilecome reazione spontanea dell’organismo aggredito dal male Ideò un’utopia politica che nella sua quieta mente rappresentava il progetto del nuovo sistema teocratico cheavrebbe dovuto sorgere in seguito alla congiura da lui organizzata contro il dominio spagnolo in Calabria: laCittà del sole oltre a rappresentare una perfetta struttura politica fondata sul comunismo e sull’eguaglianza èaltresì metafora di un viaggio nella scienza intesa come conoscenza, esoterica ed essoterica al tempo stesso,delle cause e dei legami che costituiscono il creato. Si riportano alcuni brani dell’opera redatta sottoforma didialogo tra un genovese “nochiero del Colombo” e un Ospitaliero (un cavaliere dell’ordine degli Ospitalieridi San Giovanni in Gerusalemme). Si noti il nesso tra motivi religiosi, esoterici, filosofici, scientifici, socialie politici che caratterizzano l’intero impianto della città del sole e che rendono tale scritto, composto allafine del Rinascimento, un esempio significativo della cultura di quel periodo. 

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17. La città del sole di Tommaso Campanella Nella sommità del monte c’è un gran pian e un gran tempio in mezzo. Il tempio è tondo e non ha muraglia che li circonda. Il modo di governo: c’è un principe che si chiama Sole e nella nostra lingua si dice Metafisico, è capo ditutti in spirituale e temporale. Ha 3 principi: potestà, sapienza e Amore. Potestà ha cura delle guerre, dellepaci e dell’arte militare. Il Sapienza ha cura delle scienze, delle dottori e tiene conto di tanti ufficiali quantesono le scienze: c’è l’astrolgo, il geometra, il medico, il grammatico, il fisico ecc. e ha un solo libro dove cisono tutte le scienze. Nelle mura esteriori del tempio c’è quanto si predica per non perdersi la voce. Amoreha cura della generazione con unir i maschi e le femmine in modo che faccian buona razza. Il Metafisicotratta tutti questi negozi con loro e senza di lui non si fa nulla. Gli offizi, l’educazione e come si vive: è gente che arrivò dalle Indie ed erano molti filosofi. Tutte le cosesono comuni ma stan in man di offiziali le dispense. Non ci si può appropriare di nessuna cosa. C’è grandeamicizia perché non possono donarsi nulla e tutto hanno in comune. E hanno tutto ciò che hanno bisogno. Gli officiali hanno tante virtù: c’è uno che si chiama liberalità, l’altro magnanimità, uno castità, unofortezza, uno giustizia, solerzia, beneficienza, gratitudine ecc. e ciascuno di questi elegge quello che dafanciullo nelle scuole si conosce inchinato a tal virtù. Dopo i 3 anni i fanciulli imparano la lingua e l’alfabeto dalle mura, dopo i 7 vanno alle lezioni delle scienzenaturali. Ai 10 si mettono alle matematiche. Sole deve saper tutte le arti, le scienze, matematiche, fisiche, deve essere metafisico e teologo. Uno che satanto non sarà mai tiranno, ne crudele,. Ci sono 24 sacerdoti sopra il tempio che a mezzanotte, mezzogiorno, mattina e sera cantano alcuni salmi aDio. Trombano solo per medicina del corpo. Dopo mangiato si rendon grazie a Dio con musica e poicantano gesti di eroi cristiani, ebrei, gentili, di tutte le nazioni. Non si seppelliscono i corpi ma si bruciano per levar la peste Onorano il cielo e le stelle come cose viventi e statue di Dio Hanno due principi fisici: il sole padre e la terra madre Hanno per cosa certa l’immortalità dell’anima e che si accompagni morendo con spiriti buoni o rei aseconda della condotta.

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18. Galileo Galilei – Siderius nuncius 1610- Galileo diede conto delle nuove scoperte ottenute con l’uso del cannocchiale o telescopio ed esprimelo stupore di fronte alle immani novità che si affacciavano all’infanzia della storia scientifica dell’umanità:le aspirità della superficie lunare simile a quella terrestre; la composizione della via Lattea e le innumerevolistelle; i 4 astri erranti che ruotano intorno a Giove che forniscono il modello visibile del sistema solare e chedimostravano la reale possibilità dell’ipotesi copernicana.

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19. Tommaso Campanella – apologia di Galileo 1616- Dal carcere interviene a difesa di Galileo. È un’importante presa di posizione a favoredell’osservazione sperimentale e della libera e razionale riflessione come elementi fondamentali del metodoscientifico. Il filosofo calabrese non poteva accettare tranquillamente la teoria eliocentrica che contrastavacon i cardini della filosofia naturale di Telesio basati sul principio del caldo (sole e movimento) e del freddo(terra e quiete); in secondo luogo l’ultimo interprete dell’ermetismo rinascimentale non poteva concordarecon una visione dell’universo com’è infine quella galileiana, come puro meccanismo che si regge anchesenza la presenza del disegno di Dio. Per Omiciattoli come noi è difficile accertare se la terra ruota intorno al sole o viceversa. Siamo come untopo che, imbarcato su una nave non sa dire se è ferma o è in navigazione. Ti mando la dissertazione che ho composto per tuo volere (il cardinale Bonifacio Caetani) discutendointorno al moto terrestre e al fondamento del sistema copernicano. Vedi tu quali tesi siano qui correttamentesostenute e quali ti toccherà difendere, quali altre respingere. Argomenti contro Galileo: chi cerca di introdurre novità contrarie alla fisica e alla metafisica di Aristotele sulle quali san Tommaso egli ecclesiastici fondano la dottrina teologica sembra sovvertire il dogma. Sostiene opinioni che contraddicono tutti i padri e gli scolastici Contraddice la sacra scrittura Ritiene che ci siano acque nella luna e nei pianeti il che è falso perché essi sono di natura incorruttibile comeprovano tutti gli scolastici con Aristotele Galileo sostiene che esistano più mondi e terre e mari, come ritiene Maometto e uomini che vi abitino. Se èvero che negli astri si troivano i 4 elementi, ciascuna di esse sarà un mondo. Dato che nelle scritture non siparla di un unico mondo e di un solo genere umano, questa opinione risulta contraria alla bibbia. Sembra che non si possa aprire una discussione su questo argomento senza provocare un grave scandalo.

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20. Argomenti a favore di Galileo A favore c’è l’autorità dei teologi che consentirono la stampa dei libri di Copernico sui movimenti celestisecondo le affermazioni da lui fatte in quanto nulla contenevano di contrario alla fede cattolica. Quei libri vennero approvati da Papa Paolo III Farnese al quale Copernico li dedicò. Dopo Copernico hanno scritto a sostegno di questa teoria Erasmo Reinholds e altri. Gli astronomi dei giorninostri dispero di poter costruire tavole astronomiche corrette senza basare i calcoli sul sistema copernicano edi poter esporre i movimenti celesti in modo coerente senza accogliere le tesi di Copernico, a meno che sivogliano sovvertire i principi matematici più sicuri. Il cardinal Cusano abbracciò quest’opinione e ammise altri soli e altri pianeti. Giordano Bruno, Keplero ealtri difendono questa teoria. Il reverendo padre Clavio, gesuita, esorta gli astronomi a escogitare un nuovo sistema celeste Antica è la dottrina del moto terrestre e dell’immobilità del sole Gli antichi teologi non hanno condannato queste teorie astronomiche ma ne autorizzarono la stampa. Nella sacra scrittura il cielo stellato viene chiamato firmamento perché sta fermo.

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21. Sentenza di condanna di Galileo e Abiura 1633- Viene condannato per essere andato contro le Sacre scritture al carcere formale; per 3 anni deve direuna volta alla settimana i 7 salmi penitenziali. Egli Abiura, maledice e detesta i suoi errori ed eresie e altri errori contrarie alla santa chiesa. Dice che seconoscerà alcun eretico lo denuncerà a questo sant’ufficio. Giura di adempiere a tutte le penitenze e sisottomette a tutti i castighi e le pene.

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22. Francis Bacon – instauratio magna - 1620 e La nuova atlantide -

1626 Bacone oltre alla superata immagine positivistica di fondatore della scienza moderna stabilì e indicò nuovicaratteri che contraddistinsero la scienza sino quasi ai giorni nostri. Introdusse alcune novità concettuali emetodologiche destinate a tracciare un solco profondo con la scienza del passato. Osservazione imparzialeed esterna dei fenomeni, verifica dell’esperienza, uso di un metodo induttivo opposto a quello deduttivo,sono i caratteri fondanti di una nuova scienza ansiosa di liberarsi dai vari pregiudizi (idola): idola tribus(pregiudizi della specie umana) idola specus (dello spirito individuale) idola fori (pregiudizi sociali) idolateatri (dottrinali). Da un lato fu considerato l’iniziatore dell’idea moderna di scienza ma dall’altro si tentò di rinvenire nellametodologia baconiana l’idea di una scienza che è attenta solo all’utilità per l’uomo e non si cura dellaviolenza perpetrata a danno della natura. Tra gli esiti della ricerca di Bacone ci fu quello della rotturadefinitiva dell’unità del sapere, caratteristica della scienza rinascimentale. L’equiparazione di scienze etecniche se da un lato riconduce all’idea di un unità di fondo della conoscenza umana dall’altro comportauna necessaria settorializzazione del sapere. Un esempio di tale sensibilità è la dettagliata elencazione dellestorie particolari delle scienze e delle tecniche (appendice della instauratio magna) intitolata “descrizione diun a storia naturale e sperimentale tale da potere servire di base e di fondamento alla vera filosofia).L’asetticità dell’elencazione rende evidente la perdita di qualsiasi escatologia trascendente della conoscenza.Obiettivo della conoscenza è la vera filosofia. Dio non è più l’oggetto privilegiato della scienza ma non ne ènemmeno fuori in quanto la divina presenza mediante la morale è per Bacone un limite invalicabile dellascienza stessa. Egli torna ad essere inconoscibile per la scienza e per l’uomo. L’unità del sapere, la verafilosofia, può essere recuperata con un’attività di collaborazione tra le diverse scienze e diversi scienziati,riuniti in accademie e società scientifiche. Proprio Bacone aveva prefigurato i tratti essenziali dell’idealetipo di accademia scientifica nella nuova Atlantide, l’utopia scientifica. Cuore dell’isola immaginata daBacone è la casa di salomone, tempio laico delle scienze naturali che si contrappone al tempio dellaconoscenza della città del sole di Campanella. Là, la conoscenza integrale era la prerogativa naturale di Hoh,capo supremo della città. Qui al contrario ogni singolo scienziato svolge uno specifico compito, presiede auno specifico esperimento e assolve a una specifica funzione. La nuova Atlantide. Nel brano si parla della vera organizzazione della casa di salomone. Il fine di questaistituzione è al conoscenza delle cause e dei segreti movimenti delle cose per allargare i confini del potereumano verso la realizzazione di ogni possibile obiettivo. I mezzi e gli strumenti che possiedono sono: lecaverne, dette regioni inferiori; delle torri dette regioni superiori, per l’osservazione dei fenomeniatmosferici; grandi laghi per l’allevamento di pesci e uccelli acquatici; hanno anche case grandi e spaziosedove imitano e riproducono i fenomeni metereologici; parchi e recinti per animali e uccelli di ogni tipo; lecasi dei suoni dove si fanno esperimenti su tutti i suoni e la loro generazione; le case dei profumi dove sicompiono esperimenti sul gusto ecc.   I confratelli hanno diversi impieghi e funzioni: alcuni sono incaricati di visitare i paesi stranieri; altriraccolgono gli esperimenti esposti nei libri, altri tentano nuovi esperimenti che credono opportuni; altriraccolgono esperimenti in classi e tabelle. Ci sono novizi e apprendisti perché non si interrompa lasuccessione degli studiosi.  

Filippo Amelotti Sezione Appunti

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Indice

1. Caratteristiche della scienza del 600 1

2. Pico della Mirandola 2

3. La tavola dello smeraldo 3

4. Picatrix 4

5. Picatrix Capitolo I – A Che livello sei della conoscenza e del sapere 5

6. Picatrix Capitolo II – Che cosa sia la negromanzia e quali siano le sue caratteristiche 6

7. Picatrix Capitolo III - Che cosa sia il cielo e di cosa sia fatto 7

8. La scienza magica del Rinascimento 8

9. Pico della Mirandola – Discorso sulla dignità dell’uomo 9

10. Marsilio Ficino – disputa contro il giudizio degli astrologi 10

11. Marsilio Ficino – Lettera a Lorenzo il Magnifico 11

12. Leonardo da Vinci – l’esperienza e il senso 12

13. Cornelio Agrippa di Nettesheim – De occulta philosophia 13

14. Niccolò Copernico – De rivolutionibus orbium caelestium 14

15. Giordano Bruno – L’immenso e gli innumerevoli, ossia l’universo e i mondi 15

16. Tommaso Campanella 16

17. La città del sole di Tommaso Campanella 17

18. Galileo Galilei – Siderius nuncius 18

19. Tommaso Campanella – apologia di Galileo 19

20. Argomenti a favore di Galileo 20

21. Sentenza di condanna di Galileo e Abiura 21

22. Francis Bacon – instauratio magna - 1620 e La nuova atlantide - 1626 22