Appunti Psicologia Delle Decisioni(1)

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PSICOLOGIA DELLE DECISIONI16/02/11 Cos' la memoria? Per capirla necessario studiare come porgiamo l'attenzione verso qualcosa. LA PSICOLOGIA SCIENTIFICA: Per studiare la mente di una persona devo dedurlo dal suo comportamento,infatti la psicologia riguarda i processi dell'incoscio. Ecco che la psicologia nasce dallo studio dei comportamenti comportamentismo. 17/02/11 PSICOLOGIA SCIENTIFICA E PSICOLOGIA INGENUA Cosa differenzia la psicologia delle attribuzioni che tutti facciamo (su motivazioni,emozioni, intenzioni)? Nella psicologia scientifica si passati attraverso la fase sperimentale una scienza perch provata sperimentalmente C' un metodo per generare ipotesi e controllarne la validit (anche se la vera difficolt passare da un'intuizione a un protocollo sperimentale) Quindi, io parto col chiedermi se quando guardo una persona che gesticola mentre parla pu aiutare la comprensione e la memorizzazione del discorso. Non possibile per tracciare una linea generale perch ciascuno di noi diverso. Per fare un esperimento che definisce gli oggetti da indagare e gli elementi che possono influire su tali oggetti si identificano due variabili: variabile dipendente (oggetto di indagine) la prestazione psicologica misurata variabile indipendente (elemento o fattore che pu influire sull'oggetto di indagine) il fattore manipolato dallo sperimentatore In un esperimento deve variare solo la variabile indipendente, la dipendente no (ad esempio la presenza di gesti o un discorso pronunciato a braccia conserte). Un metodo sperimentale la compilazione da parte dell'intervistato di domande a crocette facendo la somma delle risposte corrette si confrontano i due gruppi: gruppo 1 70% corrette gruppo 2 35% corrette

non si guardano le percentuali, ma si ricorre a dati statistici che danno un valore indicativo dei due gruppi. Se la differenza c' ma non elevata allora ci sono differenze nel gruppo. -1-

Altro esempio: lanciando una moneta; non c' differenza di probabilit che esca sempre croce o testa, perch il passato non influenza il lancio successivo. In una sequenza di otto lanci non si sa, ma in una di 80 lanci maggiore la probabilit che venga 40 volte testa e 40 volte croce. Nell'esperimento che parte da un'ipotesi sperimentale la moneta valida e definisce cosa significa essere truccata. Es: lo considero truccata se esce 8 volte consecutive la stessa faccia la probabilit statistica che esca per 8 volte la stessa faccia 0,004 (cio 4 probabilit su 1000 set da 8 lanci) siccome non so se la moneta truccata a favore di testa o croce devo moltiplicare per 2 le probabilit: quindi se la moneta valida, la probabilit che su 8 lanci esca sempre la stessa faccia di 0,008. Mi sento quindi di affermare che, se faccio 8 lanci ed esce sempre 8 volte la stessa faccia, allora probabilmente la moneta truccata. Questi sono i criteri per leggere i dati Ma se esce 7 volte su 8 la stessa faccia affermo che la moneta non truccata. Quindi faccio l'esperimento e faccio i miei 8 lanci. A) Se esce la stessa faccia allora posso affermare che la moneta truccata e che la mia conclusione corretta con una probabilit di errore di 0,008, cio ci sono 8 probabilit su 1000 che esca quella sequenza con una moneta valida. Allora confuto l'ipotesi sperimentale e accetto l'ipotesi sperimentale (la moneta valida) quindi creo una convenzione Confronto con appositi test statistici le prestazioni dei due gruppi; i test mi danno un VALORE che corrisponde alla probabilit della prestazione: Per convenzione si usa il valore limite di 0,05 date le prestazioni dei due gruppi c' una possibilit del 5% che le prestazioni siano equivalenti. Se il valore superiore (la possibilit maggiore di 5%) allora si dice che l'ipotesi non confermata. L'esperimento non definito perch c' sempre la possibilit di sbagliare. Se rovo un valore pi basso di 0,005 significa che i due gruppi hanno prestazioni diverse e c' la possibilit che io mi stia sbagliando, pi mi avvicino a 0,005 la possibilit che mi stia sbagliando e che i due gruppi sono diversi del 5%. CENNI DI STORIA DELLA PSICOLOGIA La psicologia del pensiero greco La psicologia come abbiamo visto fino ad ora, cio con processi scientifici nasce nel '700. La prima disciplina che ha ipotizzato sulla descrizione della mente fu la filosofia greca. All'inizio la psicologia di tipo descrittivo gli psicologi trovano dei nessi di causa ed effetto: Si va oltre il rapporto di causa ed effetto e si va a indagare l'ipotesi si indaga la percezione e la coscienza:NESSO CAUSALE

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Socrate : dialogo, maieutica Platone: il pensiero pu spiegare ogni cosa, la scienza non ha valore, la mente equivale all'intelletto. Aristotele: l'uomo oggetto di studio nturale, studia le leggi del pensiero, tra cui l'associazione Dal medioevo al Rinascimento

L'uomo non appartiene alla natura l'uomo essendo come Dio non pu essere studiato Nel Rinascimento invece il sovrannaturale viene meno

Con Cartesio si ha un vero e proprio dualismo: consegna il corpo allo studio naturale, rifiuta lo studio del pensiero come ambito scientifico affidandolo alla filosofia Nel '600 grande fortuna ebbe il meccanicismo: il corpo un meccanismo perfetto. Settecento Nel settecento prevalgono gli empiristi: l'esperienza l'unica fonte di conoscenza; il comportamento si struttura sulla base dell'esperienza individuale; non esistono fattori innati che determinano il comportamento. Ottocento 1) Nasce la psicologia fisiologica, in cui si dimostra l'importanza della sperimentazione ( ad esempio nella psicofisiologia dell'udito immaginate di sentire un suono in un dato decibel e un'altro in un'altra percezione noi lo percepiamo a un volume doppio (psicologia ingenua) ma in realt non in rapporto 1:2, ma sar 1:5. Questo dimostra l'utilit di avere una verifica scientifica dell'impressione. Wundt: Abbiamo la percezione della mente agli stimoli ambientali, abbiamo altro percezioni non legate alla mente e il nostro comportamento in uscita USI ATTINENTI DELLA PERCEZIONE 2) Psicoanalisi: dall'osservazione clinica deriva la teoria sullo sviluppo mentale e sulle nevrosi. Priva di esperimenti, le teorie si fondano su intuizione cliniche. Il metodo freudiano il materiale introspettivo, ma si cade nel paradosso della psicologia l'oggetto di indagine (mente) coincide con l'osservatore, questo causa l'impossibilit di osservare in modo neutro 18/02/2011 LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO Il comportamentismo nasce negli anni '20 e rimane in auge fino agli anni '60. aderire al comportamentismo significa aderire ai suoi temi. Il comportamentismo nasce negli Stati Uniti e l'aspetto studiato stato:

l'apprendimento

I comportamenti tentano di fare della psicologia una scelta per difficile dare un metodo scientifico a ci che non osservabile, per possibile studiare l comportamento, perch l'unico -3-

individuabile:STIMOLO RISPOSTA

Cos facendo Watson (1913) afferm che l'oggetto di studio della psicologia non n la coscienza n i contenuti privati, ma il comportamento osservabile e misurabile. Il loro motto era:NO ALL'INTROSPEZIONE, SI' AI METODI OGGETTIVI

I comportamentisti mettono l'accento sulle condizioni di scientificit, ossia sui metodi per raggiungere la conoscenza che distinguono una prospettiva dall'altra. La condizione di scientificit l'osservabilit di INPUT e OUTPUT Il comportamento inteso come risposta a stimoli ambientali identificabili e quantificabili RIFLESSI Nel 1921 nasce la Psicologia Evolutiva con Piaget, e si differenzia dalla psicologia evoluzionista perch: nella psicologia evoluzionista abbiamo lo studio della mente da punto di vista dell'evoluzione del cervello biologico da primati a Homo Sapiens nella psicologia evolutiva si studia invece la modificazione del cervello da quando si bambini a quando si adulti. Ma come si studia la mente di un bambino? Non si pu usare n il metodo comportamentista (con la registrazione delle risposte ad un dato comportamento) e neanche all'introspezione. Piaget inventa il colloquio clinico: Si d un compito al bambino mentre lo si fa parlare. Le domande e la procedura sono vincolate. Il caso pi noto il compito di conservazione Nel colloquio c' un protocollo fisso le richieste vengono vincolate con quello che l'osservatore ha bisogno di sapere. Si osserva , quindi, quello che i bambini fanno fino a quando quella peculiarit non compare, operando attraverso una serie di fasi cos facendo identifichiamo lo scopo. Si sfruttato il comportamento di ricezione per studiarne i loro comportamenti i neonati non hanno la tendenza a muovere la testa quandosi cambia un'immagine il ritmo del succhio del ciuccio aumenta fino a degradare quando l'immagine si stabilizza e il bambino non pi interessato. Il concetto di numerosit c' gi quando il bambino ha 4-5 settimane cio in graddo di distinguere 1 da 2. Stuadiano ci si stati in grado di distinguere i comportamenti innati. Contemporaneamente al comportamentismo si sviluppa in Germania la Scuola della Gestalt (buona forma), in cui si contrappone il comportamentismo cercando di indagare i processi di pensiero. -4-

I Gestaltisti studiano i fenomeni nella loro complessit assumono un atteggiamento anti-introspezionistico perch l'introspezionista sminuzza la percezione al fine di scoprire le sensazioni elementari, ma ci distrugge l'oggetto come entit organizzata. Da una teoria si ricavano molti modelli ogni modello risolve un pezzetto della teoria, infatti per poter formulare una teoria devo verificare tanti pezzetti separati. Gestalt Comportamentismo - privilegia l'organizzazione e la globalit dei fenomeni - bandisce ogni metodo non oggettivo in senso i misurabile

- un metodo di tipo fenomenologico: validit del - rifiuta il ricorso a entit come la coscienza dato ingenuo fornito direttamente dalla realt - analizza variabili di ordine superiore, complesse, globali Si interessa di problemi di teoria della conoscenza (rapporto filosofia-psicologia) quali il pensiero e la percezione. - analizza variabili estremamente semplici (molecolari) e sfugge da quelle di tipo complesso (molari)

KOHLER Wolfgang Khler (Reval, 21 gennaio 1887 Enfield, 11 giugno 1967) stato uno psicologo tedesco, esponente della psicologia gestaltica. Khler studi filosofia, scienze naturali e psicologia alle universit di Tbingen, Bonn e Berlino. Nel 1909 ottenne il dottorato all'Universit di Berlino con la dissertazione Akustische Untersuchungen (Ricerche Acustiche) sotto Carl Stumpf, dopodich divenne assistente all'istituto psicologico dell'Universit di Francoforte dove collabor con Max Wertheimer. Dal 1913 al 1920 (in parte per via della Prima guerra mondiale) lavor alla stazione antropoide di Tenerife nelle Isole Canarie per la Preuische Akademie der Wissenschaften. L condusse ricerche riguardo alle capacit di risolvere i problemi dei primati (in particolare scimpanz), risultando nel libro Die Methoden der Psychologischen Forschung an Affen (apparso in italiano come "La mentalit delle scimmie"). Dal 1922 al 1935 divenne professore e direttore dell'istituto di psicologia sperimentale dell'Universit di Berlino, fondato dal suo maestro Carl Stumpf. Nel 1929 scrisse La Psicologia Gestaltica. Dopo aver protestato apertamente contro le teorie razziali del nazismo, nel 1934 fugg dalla Germania e si trasfer negli Stati Uniti dove approd prima ad Harvard, trasferendosi per poco dopo (nel 1935) al Swarthmore College). Dal 1958 al 1959 Khler fu presidente della American Psychological Association (Associazione Psicologica Americana). Nel 1962 gli fu donata la cittadinanza onoraria della Freien Universitt Berlin. Dopo il pensionamento si stabil nel New England, presso il Dartmouth College. -5-

Il concetto di Insight per Kohler Kohler introdusse nelle sue trattazioni il concetto di insight, osservando il comportamento degli scimpanz posti di fronte a situazioni di tipo problematico. L'insight per Kohler l'improvvisa scoperta di un nuovo modo di interpretare la situazione totale, quindi assume importanza la configurazione piuttosto che l'oggetto. L'insight dunque la scoperta di rapporti tra gli elementi, rapporti diversi da quelli individuati prima della scoperta. L'analisi dei gestaltisti verte sulla soluzione dei problemi piuttosto che sull'apprendimento, inteso come accumulo di esperienza e ricorso alla continuit. Ma l'insight non nega l'esperienza passata, nei casi in cui la situazione non presenta possibilit di ristrutturazione e in assenza di strategie, il soggetto ricorre a ci che gli gi noto, mentre la discontinuit rispetto alle condizioni precedenti, avviene quando la situazione la rende possibile. L'insight definisce quindi l'intuizione nella forma immediata e improvvisa. L'esperimento di Booba e Kiki [modifica] In un esperimento psicologico ideato da Wolfgang Khler, viene chiesto ad un gruppo di persone di decidere a quale di due immagini assegnare il nome Booba (leggi buba) e a quale Kiki. Dal 95% al 98% delle persone scelgono Kiki per la figura con gli spigoli, Booba per quella tondeggiante. Si pensa che questo abbia implicazioni per lo sviluppo del linguaggio, infatti i nomi scelti per le cose non sono frutto di una decisione arbitraria ma di somiglianze (fisiche ecc.) La figura tondeggiante spesso chiamata Booba perch questa parola fa s che le labbra formino un'apertura circolare, mentre avviene il contrario per il suono Kiki, dove il suono della K pi duro e forzato di quello della B, appunto. Da notare anche che nell'alfabeto romano la "K" e la "I" hanno una forma piena di linee intersecate che formano spigoli, mentre la "B" e la "O" sono forme tondeggianti.

La psicologia americana, fin dagli inizi, ha accettao temi e metodi della teoria di Gestalt solo nell'ambito della psicologia sociale, perch: il paradigma comportamentista inefficace nei confronti della psicologia sociale, per cui i fenomeni sono complessi e non analizzabili in senso strettamente quantitativo. i temi della psicologia sociale sono molto pi concreti delle teoriche affermazioni generali dei gestaltisti. Fino agli anni '50 la scena dominata da queste re correnti, insieme alla psicoanalisi. Se si punta alla scientificit si perde di vista la mente Se si punta alla mente si perde la scientificit

Si pu studiare la mente scientificamente? No, infatti si studiano i comportamenti. Il cognitivismo invece dice di s, se rispetto al comportamentismo si cambiano le condizioni di -6-

scientificit. Il cognitivismo nasce negli anni '50 come reazione alla ristrettezza del comportamentismo e dalla concezione S-R (Stimoli-Risposta) Ma come si studiano i processi mentali? Gli esperimenti devono avere due caratteristiche: 1. Intersoggettivit: l'esperimento deve aver esiti indipendenti dalle caratteristiche personali dello sperimentatore: chiunque deve poterlo ripetere. 2. Ripetibilit: l'esperimento deve poter essere ripetuto a piacimento avallando tutte le condizioni che non siano stati essenziali. Tante persone avr tante soggettivit io descrivo le persone a seconda di come le capisco. Nell'intersoggettivit c' un criterio di racconto univoco: l'esperimento deve essere indipendente. Nella ripetibilit si considerano ad esempio il colore delle pareti di una stanza in cui vi sono persone che fanno il test. Secondo i cognitivisti possibile fare esperimenti scientifici su oggetti non visibili. Il cognitivismo nasce come filiazione al comportamentismo: il termine cognitivismo viene utilizzato solo dopo l'uscita di Psicologia Cognitivista (1967, Neisser). Prima gli stessi cognitivisti si ritenevano comportamentisti di terza generazione (la prima generazione era capeggiata da Watson, mentre la seconda fu il cardine del neocomportamentismo di Tolman, Skinner e Hull) la Terza Generazione inizia con Hebb, che studia le variabili intervenienti (i processi tra Stimolo e Risposta, introdotti dai neocomportamentisti come costrutti ipotetici, logicamente necessari per spiegare i fenomeni non interpretabili come semplice corrispondenza Stimolo-Risposta). Per Hebb queste strutture interne sono reali e sostenute dal sistema nervoso centrale identificabili in modo preciso in aree ce3llulari che le supportano e per questo sono studiabili.CONCETTI CHIAVE DEL COGNITIVISMO

1. Il comportamento si spiega in base alla conoscenza di cui un agente dispone 2. Tale conoscenza consiste in rappresentazioni mentali della realt, definite in forma simbolica e analogica 3. L'uomo visto come elaboratore di informazioni. Le reazioni dipendono dalla progettualit a breve, medio e lungo periodo e dalla conoscenza il sistema di conoscenza diventa il centro da cui passa tutto, incluse le emozioni il comportamento la summa della conoscenza dell'individuo. La conoscenza derivata da episodi. La 3. una terminologia che viene dall'informatica: l'uomo diventa come un computer il cervello come hardware e la mente come un software. 23/02/2011 Il comportamento una conoscenza derivata il comportamento un agente l'uomo elaboratore di informazione. Miller, Galanter, Pritman (1960) scrissero Piani e struttura del comportamento il -7-

comportamento un processo organizzato a pi livelli che vanno indagati. E' un insieme di piani d'azione che gestiscono l'ordine in cui devono essere scelte le operazioni. L'unit elementare un circuito di feedback denominato TOTE: Test: conforme alle aspettative richieste? NO Operate: compiere un'operazione per confermarlo (per ridurre al minimo le differenze) SI' Exit

Questo un tentativo di trovare uno schema comune ciascuno di questi passi ulteriormente indagabile. Il test la preparazione e l'elaborazione delle informazioni e ovviamente il caso deve essere umano. (Non pu essere fatto per una macchina o un animale) Gli esseri umani sono esseri autonomi e dotati di intenzionalit la mente elabora gli stimoli ( pensiero astratto) Vi sono diversi tipi di processi che operano sui simboli manipolandoli e trasformandoli Per Broadbent (1958) la periferia sensoriale umana paragonabile a una serie di canali dinformazione. Le informazioni in arrivo lungo questi canali devono prima essere memorizzate a breve termine e poi elaborate, ma, dal momento che la memoria a breve termine non pu cogliere tutte le informazioni in arrivo contemporaneamente, deve operare una selezione. Lautore descrive questo meccanismo selettivo come simile ad un filtro che chiude certi canali percettivi e ne lascia aperti altri. Tale selezione si attua a livello della periferia sensoriale. A sostegno di questo modello vi sono i fenomeni di spostamento dellattenzione da una sfera sensoriale allaltra, ad esempio non udire un rumore mentre si concentrati a leggere (Schnpflug, 1992).

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Studiare i processi cognitivi significa seguire il flusso dellinformazionenel sistema mente

Per spiegare perch, rispetto al flusso di stimoli in entrata la mente operasse solo su alcuni di essi, Broadbent suppose che intervenisse un sistema di filtraggio. Il filtro avrebbe operato in relazione alle finalit, ai compiti e alle aspettative del soggetto (informazione contenuta in memoria)), selezionando gli stimoli rilevanti e scartando gli stimoli irrilevanti. Questa selezione sarebbe avvenuta dopo una prima analisi delle caratteristiche fisiche degli stimoli. Ad esempio nelle ricerche fi Broandent condotte mediante la tecnica dell'ascolto dicotico, in cui una serie di timoli viene trasmessa mediante una cuffia alle due orecchie contemporaneamente, l'istruzione poteva essere quella di porre l'attenzione solo all'informazione in arrivo all'orecchio destro (canale selezionato). Solo per questi stimoli, fatti passare dal filtro, sarebbe poi seguita l'elaborazione cognitiva negli stadi successivi. SCIENZA COGNITIVA Dalla prospettiva dell'elaborazione delle informazioni derivano almeno tre diversi modi di fare ricerca:1. 2. 3. PSICOLOGIA COGNITIVA SPERIMENTALE SCIENZA COGNITIVA NEUROPSICOLOGIA COGNITIVA

La scienza cognitiva si fonda sulla metafora della mente umana come software di calcolatore. L'uomo considerato come una struttura per codificare informazioni provenienti dall'esterno, elaborandole internamente ed infine trasmetterlo ancora all'esterno. OGGETTO D'INDAGINE: cognizione intesa come capacit astratta realizzabile in diversi sistemi materiali, che siano cervelli o hardware del computer. Gli esperimenti hanno per meta il simulare su un computer un dato comportamento umano, come ad esempio la soluzione di problemi. Il tempo di elaborazione deve essere proporzionale a svolgere un compito: se due esseri umani ci -9-

mettono un dato tempo, il computer ci deve mettere lo stesso tempo in proporzione. ESERCIZIO: E' vero che alla mattina si studia e impara pi velocemente? In primo luogo deve essere ben chiaro che il gruppo che si sta studiando non deve cambiare perch l'esperimento deve essere ripetibile anche a distanza di qualche anno. Tra lo scegliere lo stesso testo e lo stesso gruppo preferibile usare lo stesso testo o meglio prendere due gruppi e valutare come si comportano con lo stesso testo? Potrebbero essere preferibili entrambi un conto usare testi analoghi o usare due gruppi omogenei. Con il test valuto le capacit cognitive ad esempio la facolt cognitiva e poi posso prendere le persone che corrispondono a determinati valori. E' pi facile per usare i gruppi omogenei, perch la prima volta che una persona fa il test sar pi tesa, mentre la seconda potrebbe essere stanca.

I NEURONI

I neuroni sono classificati in tre categorie: Neuroni sensoriali (neurone afferente): partecipano all'acquisizione di stimoli, trasportando le informazioni dagli organi sensoriali al sistema nervoso centrale Interneuroni (neurone con ingresso un neurone ed uscita un neurone): all'interno del sistema centrale, integrano i dati forniti dai neuroni sensoriali e li trasmettono ai neuroni motori (Motoneuroni). Neuroni motori (neurone efferente): trasmettono i messaggi alle cellule effettrici. (Muscoli e ghiandole) I dendriti comunicano con l'esterno, mentre gli assoni comunica il neurone con il cervello. Al termine dell'assone vi sono molte ramificazioni. Ogni assone avvolta da una guaina di mielina (assimilabile alla protezione di gomma dei fili elettrici). La fine dell'assone non ricoperta di mielina perch serve per collegare i vari neuroni. La sinapsi il luogo in cui i neuroni comunicano tra di loro. Abbiamo la: sinapsi assodendritica in cui l'assone di un neurone contatta l'albero dendritico di un altro neurone: sinapsi asso-assoniche in cui due assoni sono a contatto e sinapsi asso-somatiche, che si stabiliscono tra l'assone di un neurone ed il corpo cellulare (soma) di un secondo neurone. sinapsi asso-somatica tra lassone del neurone pre-sinaptico e il corpo cellulare (o pirenoforo) del neurone post-sinaptico. - 10 -

POTENZIALI D'AZIONE L'informazione viaggia lungo i neuroni sotto forma di impulso elettromagnetico che corre dai dendriti verso la fine dell'assone. Questo impulso mobile si chiama POTENZIALE D'AZIONE. _trigger zone_++++_____________________

DIREZIONE

Na+

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______________________________ quando riceviamo uno stimolo sulla parte superiore della nostra pelle (la trigger zone), all'interno c' un rovesciamento di ioni che diventano opposti a quelli della superficie. Tutta la cellula del neurone ha una differenza di potenziale. Quando il neurone a riposo ha ioni positivi all'esterno e ioni negativi all'interno. Laddove un neurone si trova stimolato la differenza di potenziale cambia gli ioni positivi all'interno e negativi all'esterno. Si una fase di POLARIZZAZIONE in cui la differenza di potenziale dentro la cellula cambia, questa differenza di potenziale viene spostata su tutto l'assone, insomma si propaga per tutto l'assone il cambiamento di potenziale. Si ha potenziale d'azione quando il neurone si attiva, non possibile interrompere il flusso perch le informazioni arrivano fio in fondo al prossimo neurone che viene a sua volta stimolato. Quando la stimolazione del neurone supera una certa soglia essa si attiva. Non c' potenziale d'azione debole o forte, solo se raggiunge un dato potenziale d'azione il neurone si innesca altrimenti no. Quando gli ioni positivi e gli ioni negativi si spostano da una parte all'altra della membrana, cambia la polarizzazione della membrana (depolarizzazione) e si genera il potenziale d'azione. La velocit dell'impulso nervoso varia da 0,9 a 90 metri al secondo in funzione di: 1. diametro dell'assone: quanto pi sar grande tanto pi veloce sar l'impulso. 2. Presenza o meno di una copertura di un leggero strato lipidico detto guaina mielinica. 3. Quando tocco qualcosa si attiva l'assone sensoriale che porta l'informazione al cervello. Per le informazioni in entrata ci possono essere delle tappe intermedie, invece in uscita non ci sono tappe intermedie. - 11 -

Le informazioni viaggiano di neurone in neurone:

24/02/2011TRASMISSIONE SINAPTICA

La giunzione sinaptica importante perch qui che i neuroni comunicano. Un neurone si attiva quando la stimolazione che lo raggiunge attraverso le sinapsi multiple supera un certo livello di soglia. E' un principio del tutto o nulla.SPAZIO SINAPTICO

Le molecole dei neurotrasmettitori si diffondono nello spazio sinaptico e si legano ai recettori o neurorecettori ( come 'azione chiave-serratura).

LEGENDA: neurotransmitter stored in vesicles pacchetto neurotrasmesso - 12 -

Alcuni neurotrasmettitori hanno effetto eccitante, altri inibente. In ogni istante si verifica una somma di tutti gli effetti, eccitatori e inibitori, che giungono sulla membrana del neurone ricevente. Quando un neurone secerne meno serotonina (La serotonina - nota anche come "ormone del buonumore", unneurotrasmettitore sintetizzato nel cervello . La serotonina coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche, molte delle quali ancora da chiarire; infatti, come tutti i mediatori chimici, agisce interagendo con vari e specifici recettori, espletando un effetto diverso in base alla regione corporea considerata. Possiamo quindi paragonare la serotonina ad una chiave, che per esercitare la propria azione ha bisogno di interagire con specifiche serrature, rappresentate dai suoi recettori; l'interazione tra chiave e serrature consente l'apertura di porte che presiedono al controllo dell'attivit cerebrale e dell'intero organismo. Come precursore della melatonina, la serotonina regola i ritmi circadiani, sincronizzando il ciclo sonno-veglia con le fluttuazioni endocrine quotidiane. La serotonina interviene nel controllo dell'appetito e del comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di saziet, una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione, in genere, della quantit di cibo ingerita. Non a caso, molte persone che lamentano un calo dell'umore (ad esempio una depressione pre-mestruale) avvertono un bisogno importante di dolci (ricchi di carboidrati semplici) e cioccolato (contiene e favorisce la produzione di serotonina, perch ricco di zuccheri semplici, oltre che di sostanze psicoattive). Il sistema serotinonergico coinvolto anche nel controllo del comportamento sessuale e delle relazioni sociali (bassi livelli di serotonina sembrano collegati ad ipersessualit e comportamenti aggressivi antisociali). Non a caso alcune droghe che aumentano il rilascio di serotonina e/o l'attivit dei suoi recettori, come l'ecstasy, inducono euforia, senso di aumentata socialit ed autostima. Oltre che sul comportamento sessuale, la serotonina ha effetti inibitori sulla sensibilit al dolore, sull'appetito e sulla temperatura corporea. I farmaci MAO-inibitori determinano un blocco irreversibile delle monoaminossidasi, aumentando la concentrazione di serotonina e delle altre monoamine cerebrali a livello del SNC; sono pertanto utili nella terapia della depressione, anche se il loro utilizzo oggi ridotto per gli importanti effetti collaterali. A livello del sistema nervoso centrale, la serotonina presente in difetto infatti causa di cali patologici dell'umore; una mancanza di serotonina pu quindi causare depressioni, ma anche stati di ansiet ed aggressivit. Molti antidepressivi (come il prozac) agiscono bloccando il riassorbimento di serotonina, quindi ripristinando e potenziando il suo segnale, che nelle persone depresse particolarmente scarso.) in una data area del cervello scatena i sintomi del

parkinsonismo. Nelle persone con depressione hanno una minor quantit di serotonina circolante in quell'area del cervello. La trasmissione nervosa modulabile e il neurone pu essere attivabile o non attivabile a seconda del tipo di bisogno o del tipo di neurotrasmettitore. Tutte le sinopsi hanno lo stesso neurotrasmettitore. Il valore-soglia sta a significare che il neurone si attiva quando riceve una quantit successivamente alta di neurotrasmettitori eccitatori. Gli inibitori invece rendono pi difficile il salto di potenziale. Inibitori artificiali possono essere gli psicofarmaci che agiscono modulando la comunicazione tra le cellule del sistema nervoso. In particolare, essi modificano i livelli delle sostanze che permettono alle cellule di comunicare tra loro, oppure modificano la sensibilit delle cellule a queste sostanze. Questi effetti sono reversibili: cio, nel momento in cui si smetta di assumere un determinato farmaco, cessa anche la modulazione della comunicazione e dell'attivit cellulare. Tutti gli psicofarmaci posseggono un'azione sintomatica, sono in grado cio di colpire alcuni sintomi, quali l'ansia, l'insonnia, l'angoscia o l'umore depresso, per non sono in grado di eliminare i motivi per cui questi sintomi sono comparsi. Tra le cellule nervose e i capillari del cervello c' una barriera-filtro che filtra gli inibitori necessari. Gli psicofarmaci invece inibiscono queste barriere e si mettono nello spazio sinaptico e fungono da serotonina artificiale e si lega ai neuroni del cervello.

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Tra le cellule del neurone e i capillari del cervello c' uno spazio vuoto, quest'ultimo non sempre pieno perch non devono incontrarsi inibitori ed eccitatori, quello che non viene assorbito viene messo nelle vescicolette come riserva

Gli psicofarmaci agiscono su questa pompa di recupero e resta pi serotonina disponibile nello spazio sinaptico.

IL CERVELLO

La suddivisione non casuale, perch si notano sui confini dei lobi dei solchi pi profondi. C' da ricordare che nessuno di questi lobi funzionale da solo. Negli ominidi il cervello simile, ma il nostro cervello pi sviluppato nel lobo frontale. In un certo momento dell'evoluzione si sviluppato di pi il lobi frontale negli esseri umani, questa la parte del cervello artefice del pensiero astratto, della presa di decisione e del ragionamento.FUNZIONE DEI LOBI:

in questa zona c' la formazione del pensiero astratto che organizza il comportamento in sequenze logiche e in serie temporali, inibiscono risposte automatiche inappropriate agli stimoli ambientali e la comprensione del linguaggio (SN). Nei lobi frontali ci sono dei freni che limitano gli istinti sia aggressivi sia sessuali e del comportamento. Nell'emisfero sinistro del lobo frontale quello adibito al linguaggio c' un bozzo del cervello, un'area pi grande in corrispondenza delle aree del linguaggio.LOBI FRONTALI:

elaborano le informazioni somatosensoriali primari (cio quelle provenienti dalla cute, dai muscoli e dalle articolazioni). Elaborano le informazioni di contatto con l'esterno: ad esempio, gli stimoli sulla pelle o sul mal di pancia.LOBI PARIETALI:

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Sul confine tra lobo frontale e lobo parietale ci sono i movimenti di stimolo/risposta mi scotto un piede e l'informazione arriva al lobo parietale che lo trasmette al lobo frontale che mi permette di spostare il piede. elaborano le informazioni visive primarie che poi vengono inviate nel lobo parietale e nel lobo temporale.LOBI OCCIPITALI:

La zona posteriore del cervello, corrispondente alloccipite, detta lobo occipitale. Questo lobo cerebrale comprende la corteccia calcarina, la zona del cervello che riceve ed elabora le sensazioni visive. La maggior parte della corteccia calcarina riceve le informazioni visive provenienti dalla retina . Il primo livello di visione data dallo sfondo e solo in un secondo momento io gli do significato. Sono dediti al riconoscimento e alla classificazione degli oggetti, memoria a lungo termine, produzione del linguaggio, informazioni uditive primarie.LOBI TEMPORALI:

25/02/2011 LA SENSAZIONE La sensazione il primo ingresso (o input) delle nostra mente. Mentre la percezione si ha quando lo stimolo viene elaborato, la sensazione riguarda il riconoscimento dello stimolo. Si ha sensazione quando c' una tipologia che colpisce un organo di senso. Le sensazioni hanno comunque una relazione con il tipo e intensit dello stimolo che genera. C' una soglia assoluta di percezione di uno stimolo, un intervallo compreso tra due valori, una soglia iniziale (il limite pi basso), e una soglia terminale (il limite pi alto). Le sensazioni hanno una relazione stretta con lo stimolo ciascuno ha un'elaborazione perettiva diversa la sensazione studiabile quando si trova un valore soglia. Nella vista la soglia non solo la velocit di proiezione dell'immagine ma c' un intervallo nel quale noi percepiamo la lunghezza d'onda, ma noi non vediamo tutte le lunghezza d'onda. La PSICOFISICA studia le relazioni tra la sensazione e lo stimolo fisico che la produce (che soggettiva). Utile per determinare il valore soglia assoluto, cio quell'intensit di stimolo a cui soggetti rispondono positivamente (cio l'hanno sentito) per il 50% delle volte. Pu essere soggetta ad errori se si presentano ai soggetti stimoli nnon in ordine casuale. Utile anche il VALORE SOGLIA DIFFERENZIALE, cio il valore della differenza minima percepibile tra 2 stimoli c' una finezza della percezione, cio la volont di discriminare i suoni: la differenza tra 5,1 decibel e 5,2 nulla nella percezione mentre i suoni sono diversi.

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Gli autori principali sono: Weber: la soglia differenziale nel peso una costante che dipende dal peso degli oggetti che si devono distinguere. Fechner: l'intensit dello stimolo varia con progressione geometrica, mentre l'intensit della sensazione corrispondente varia con proporzione aritmetica. MA entrano anche in gioco altri fattori, legati alla presa di decisione studiati dalla TEORIA DELLE DETEZIONE (=individuazione) DEL SEGNALE: Quando un soggetto deve decidere se uno stimolo presente o assente ha quattro possibilit di risposta: 1. dire s quando lo stimolo realmente presente (successo); 2. dire s quando lo stimolo non presente (falso allarme); 3. dire no quando lo stimolo non presente (rifiuto corretto); 4. dire no quando lo stimolo presente (omissione).

I soggetti possono avere infatti un atteggiamento pi azzardato (gambler) o pi prudente (conservative). Se un soggetto ha un atteggiamento azzardato tender a far registrare una percentuale maggiore di successi e di falsi allarmi; il contrario avviene se il soggetto ha un atteggiamento prudente. Dal confronto tra la percentuale dei successi e quella dei falsi allarmi si ricava una stima della sensibilit del soggetto indipendentemente dal suo particolare vizio di risposta, detta dl (d primo). - 16 -

Quanto maggiore il rapporto tra successi e falsi allarmi tanto maggiore la sensibilit effettiva della persona a quel tipo di stimolo. Nei compiti della vita quotidiana che richiedono lindividuazione di certi segnali radiografie, controlli di volo ecc. - possibile valutare leffettiva sensibilit al segnale dei soggetti ad essi adibiti mediante test periodici con stimoli programmati, di cui noto se contengono o meno il segnale. LA PERCEZIONE Gli stimoli ambientali agiscono sugli organi di senso che inviano informazioni nervose al cervello dando luogo alle sensazioni. Tuttavia noi non abbiamo a che fare con sensazioni isolate, ma con percezioni: vediamo oggetti o persone, ascoltiamo suoni, brani, ecc. La percezione un'organizzazione immediata (perch automatico) e significativa dei dati della realt, possibile perch segmentiamo il flusso continuo dell'esperienza in unit distinte (cio differenziamo due persone nel nostro campo visivo). Le sensazioni sono luci, ombre e colore; in pratica il riconoscimento degli oggetti che vedo. La percezione ad esempio persona con maglia nera e occhiali, cio descrivo una cosa che vedo. Io ho la consapevolezza delle mie percezioni, ma non delle mie sensazioni. I miei organi di senso categorizzano ci che percepiscono. TEORIE DELLA PERCEZIONE 1. REALISMO INGENUO E' un realismo non verificato sperimentalmente. I percetti sono una riproduzione fedele della realt: c' una corrispondenza tra realt fisica e realt fenomenica. Secondo la Psicologia del Senso Comune, esisterebbe una perfetta corrispondenza tra realt percettiva e realt fisica; un atteggiamento definibile come realismo ingenuo: il mondo che ci circonda cos come lo percepiamo 2. la PSICOLOGIA SCIENTIFICA Ha adottato un atteggiamento diverso: il mondo percettivo non la copia perfetta diretta dell'ambiente, ma il risultato di una serie di mediazioni e di attivit svolte dall'organismo REALISMO CRITICO. Per il realista critico la percezione una costruzione attiva alla quale contribuiscono sia l'ambiente fisico che il sistema percettivo. LIMITE DEL REALISMO Gli studi sulle illusioni ottiche hanno dimostrato la scarto tra realt fisica e realt fenomenica. assenza fenomenica in presenza di oggetti (non vedo qualcosa che c') presenza fenomenica in assenza di oggetti fisica (vedo qualcosa che non c') discrepanza tra oggetti fenomenici e oggetti fisici.

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02/03/2011 TEORIA EMPIRISTA (Von Helmholtz, 1867) Helmholtz si pone la domanda se l'abilit percettiva sia innata oppure si debba imparare. La percezione di impara grazie all'esperienza passata: le sensazioni elementari (corrispondenti ai dati sensoriali) mediante i processi di associazione, e in virt dell'esperienza sono sintetizzate nella percezione di oggetti ed eventi. La percezione quindi composta da una serie di sensazioni elementari (luminosit, odore, grandezza per percezione visiva, ecc..) Senza esperienza non potrei effettuare l'atto di riconoscimento. Muovendomi nello spazio lo misuro grazie alla vista io vedo oggetti pi lontani o pi vicini, ma solo muovendomi nello spazio riesco a capire quanta distanza ci sia. Helmoltz sostiene che cos accurato e automatico che non ci rendiamo conto del processo referenziale ( che un ragionamento deduttivo): per questo Helmoltz ha definito tali influenze inconsce. L'influenza si ha quando mettendo in relazione due o pi informazioni che mi vengono date esplicitamente mi viene comunicata un'informazione implicita: es: Mario vede il carretto dei gelati. Mario si accorge di non avere soldi. Mario va a casa.

Nella frase Mario va a casa noi diamo un significato diverso a seconda del modo in cui riempiamo i buchi del discorso per rendere completa la comprensione del testo noi deduciamo che Mario sia andato a prendere i soldi a casa per comprare il gelato. Il termine inconscio non quello freudiano, ma ha il significato di non essere consapevole di qualcosa. SCUOLA DELLA GESTALT La Gestalt introdusse le leggi che descrivono quali parti del campo percettivo diventano la figura e quali lo sfondo. Nella percezione delle immagini il contorno tra due regioni appare come il bordo di una superficie che occlude unaltra. Le regioni dellimmagine si organizzano in figure con propriet differenti rispetto allo sfondo: - La figura ha una forma ben definita, lo sfondo no ( amorfo). - Il contorno appartiene alla figura, ma non allo sfondo (funzione unilaterale del contorno). - La figura ha un colore ben definito mentre lo sfondo ha colori sfocati. - La figura ha una localizzazione definita in profondit mentre lo sfondo si colloca a una distanza indefinita. - La figura ha risalto e colpisce lattenzione, lo sfondo no.

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I principali esponenti furono: Wertheimer (1912), Koffka (1935), Kohler (1940). Secondo questa corrente la maggioranza delle percezioni sono innate. POSIZIONE INNATISTA: i processi percettivi sono governati da principi innati che guidano e danno un senso alla percezione del mondo fenomenico. La loro indagine va pi indietro a cercare delle regole pi generali che sono regole di funzionamento basilari della percezione. Si contrappone alla teoria empirista: la percezione un processo primario (quando io sono consapevole di qualche stimolo), non costituita da sensazioni elementari e non dipende dall'esperienza

La scuola prende il nome dalla parola tedesca gestalt (= forma globale): il tutto pi della somma delle parti (diversamente dagli empiristi) e l'atto della percezione un atto globale. Ci che appare nel campo percettivo sono stimoli con una forza intrinseca quello stimolo viene percepito nella sua globalit non recepisco prima le sue parti e poi il tutto, ma percepisco tutto insieme). La percezione dipende da questa forza, cio dalle caratteristiche dello stimolo, che emerge come un'unit strutturata. Vi sono delle regole innate che sono incluse nei nostri apparati percettivi. 1. Nell'articolazione figura-sfondo io ho l'idea di quale sia la figura della mia percezione la regola figura-sfondo molto immediato. Diventa figura: A) la parte inclusa: le forme chiuse sono percepite figure perch sembrano possedere maggiore densit rispetto a quelle aperte. A parit di altre condizioni,diventa figura la parte inclusa.

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B) la parte convessa: A parit di altre condizioni la legge della convessit diventa figura la regione convessa. Le regioni delimitate da un contorno convesso, organizzandosi come figure, si dislocano sopra lo sfondo.sfondo figura

sfondo figura

C) la parte minore: A parit di altre condizioni diventa figura la ragione di area minore. Lorientamento lungo le direzioni principali dello spazio percepito fa emergere le figure bianche a sinistra e le figure nere a destra. Perch noi osserviamo secondo un orientamento nord-sud.

2. Altre regole riguardano la segmentazione del campo visivo (elencate da Wertheimer nel 1923) sono:

1. Legge della vicinanza: gli elementi del campo percettivo vengono uniti in forme con tanta maggiore coesione quanto minore la distanza tra di loro. Nel design di uninterfaccia possiamo utilizzare questo principio per rendere pi chiara la struttura della pagina (divisione in paragrafi di un testo).

2. Legge della somiglianza: gli elementi vengono uniti in forme con tanta maggior coesione quanto maggiore la loro somiglianza. Utilizzare elementi, colori o simboli che visivamente collegano uninformazione ad unaltra aiuta a rendere accessibile e facilmente navigabile anche un sito con grandi quantit di contenuti. - 20 -

3. Legge del destino comune: gli elementi che hanno un movimento solidale tra di loro, e differente da quello degli altri elementi, vengono uniti in forme. In una configurazione tendono a unificarsi le linee con la stessa direzione od orientamento o movimento, secondo landamento pi coerente, a difesa delle forme pi semplici e pi equilibrate.

4. Legge della chiusura: le linee che formano delle figure chiuse tendono ad essere viste come unit formali. La nostra mente predisposta a fornire le informazioni mancanti per chiudere una figura, pertanto i margini chiusi o che tendono ad unirsi si impongono come unit figurale su quelli aperti 5. Legge della continuit di direzione:una serie di elementi posti uno di seguito allaltro, vengono uniti in forme in base alla loro continuit di direzione. Nella figura percepiamo come unit AB e XY e non AY e XB o ancora AX e YB. . 6. Legge della pregnanza: la forma che si costituisce tanto buona quanto le condizioni date lo consentono. In pratica ci che determina fondamentalmente lapparire delle forme la caratteristica di pregnanza o buona forma da esse posseduta: quanto pi regolari, simmetriche, coesive, omogenee, equilibrate, semplici, concise esse sono, tanto maggiore la probabilit che hanno dimporsi alla nostra percezione. 7. Legge dellesperienza passata: elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme. Un osservatore che non conosce il nostro alfabeto non pu vedere la lettera E in queste tre linee spezzate.

Questo dimostra che l'organizzazione degli elementi percettivi in percetti dipende dalla relazione che hanno tra di loro. La Gestalt fa solo un'analisi della percezione visiva il tutto il pi della somma delle parti. MOVIMENTO DEL NEW LOOK (anni '60) Il movimento del New Look ha una prospettiva funzionalistica. Questo movimento considera la percezione un processo prevalentemente guidato dalle esperienze precedenti, dalle informazioni di contesto, dalle aspettative delle persone:Esperimento: Bruner verific che, a parit di tutte le altre condizioni, i bambini poveri valutavano come pi grande la moneta da mezzo dollaro (stimolo dotato di alto valore) rispetto a un disco (neutro) di cartone delle medesime dimensioni; questo fenomeno non si verificava per i bambini pi ricchi (abituati al denaro),

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Il soggetto, quando percepisce uno stimolo, compie unazione di categorizzazione: la percezione si fonda su un sistema di categorie appropriate, idonee per codificare la realt ambientale sulla base delle relazioni rilevate fra le propriet degli oggetti e degli eventi.

Mentre gli empiristi e i gestaltiani si chiedono come si passa da sensazione a percezione, il movimento del new look comincia a domandarsi come si possa dare significato alle percezioni piena consapevolezza. Quando arriva la mia consapevolezza come do significato a quello che sto vedendo? La percezione guidata dalle esperienze precedenti, dalle informazioni di contesto, dalle aspettative.BRUNER

(anni '40-'50) e GREGORY (anni '70):

l'essere umano attivo nella percezione la percezione non dato solo dallo stimolo ma dall'interazione tra stimolo e conoscenze; tale interazione avviene per mezzo di processi referenziali la percezione soggetta ad errori proprio perch dipendente dalla conoscenza.

Gli studi di PALMER (1975), BRUNER e POSTMAN (1949) dimostrano che l'informazione dei sensi incompleta e si differenzia in due rami: TOP-DOWN (processo dall'alto verso il basso) il basso rappresenta l'esterno del mondo, basso sarebbe il primo livello dei sensi. BOTTOM-UP (processo dal basso verso l'alto) cio ci viene lo stimolo e noi abbiamo una rappresentazione mentale dello stimolo. Nel Top-down la percezione guidata dalle conoscenze della persona e dalle aspettative. Quando vogliamo sapere se una persona amichevole o meno noi siamo guidati dalle aspettative e dalle esperienze. Di fronte a stimoli complessi noi vediamo quello che siamo abituati a vedere. Mentre la Gestalt ha una posizione top-down, il new look bottom-up, cio guidata dalle aspettative.

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