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Appunti finanza aziendale

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  • Finanza aziendale

    Capitolo 3

    Lanalisi dimpresa nella prospettiva della banca e dei mercati

    Come si fa a diventare imprenditore di successo?

    Conoscenza del settore

    Idea imprenditoriale adeguata

    Realizzare lorganizzazione

    Produzione di reddito adeguata

    Equilibri patrimoniali e finanziari

    Cassa e indebitamento

    Sequenza che porta alla crisi: la stessa ma al contrario.

    NB se sono dati ad alta frequenza non significa che siano dati pi funzionali per vedere la crisi, ma vero il contrario,

    sono i dati pi lungimiranti che sono anche i pi costosi e ma aiutano maggiormente a capire la redditivit.

    Il junior analyst per guardare la probabilit di default dellazienda guarda le fonti informative

    Analisi per senior aggregare i dati per funzionalit dellimpresa. Per far questo devo integrare aspetti qualitativi e

    quantitativi di bilancio e non. Esso guarda i fattori di rischio.

  • Capitolo 4

    Lanalisi della redditivit con un sistema coordinato di indici e gli schemi CEBI

    Lanalisi di bilancio 2.0:

    - Non si giudicano i numeri del bilancio ma i fenomeni aziendali e ambientali

    - Non si analizzano singoli indici ma le loro connessioni

    Scopo della riclassificazione del CE e dello SP:

    - Non costi contro ricavi, ma come si formato il reddito

    - Non attivo contro passivo, ma quali equilibri

    Scopo del coordinamento degli indici

    - Logica costante nellorganizzazione

    - Strumento per velocizzare lanalisi

    - Orientare alla raccolta sistematica di sintomi e indizi

    - Modalit di selezione degli indici

    Approcci diversi allanalisi di bilancio sono diversamente esposti ai limiti di significativit del bilancio.

    Loccultamento dei ricavi mette maggiormente in difficolt approcci automatici, mentre lanalista incrocia con i

    risparmi e il patrimonio personale.

    Inoltre bisogna fare attenzione quando si valutano imprese appartenenti a gruppi. Perch se sono imprese poco

    buone e fanno parte di un gruppo possono essere aiutate dalle altre, se sono migliori rispetto al gruppo possono

    essere chiamate ad aiutare le altre. In questa analisi devo capire se si basa di gruppi orizzontali (in questo caso se

    studiamo il bilancio consolidato abbiamo un informazione media del gruppo ma grandi difficolt a ricondurlo ai rischi

    di business dei singoli business, in questi casi studiare il bilancio del gruppo controproducente quindi si studia il

    singolo bilancio e inoltre bisogna poi tenere conto che appartengono ad un gruppo) o verticali (tante aziende che

    coprono un unico processo di business, che una vende allaltra. Con un gruppo di questo tipo inutile studiare i bilanci

    delle singole aziende che dipendono dalle infragruppo, ma occorre vedere il bilancio consolidato, poich tale gruppo si

    rapporta direttamente con i fornitori e clienti).

    Altro fatto se avessimo ununica impresa che lavora su business diversi, unico bilancio ma lazienda opera in molti

    business, i rischi emergono da come limpresa opera su diversi comparti. In questo caso bisogna richiedere i dati

    intermedi di contabilit analitica.

  • Capitolo 5

    Lanalisi esterna della redditivit dellimpresa

    ROE = RNR / PN ante distribuzioni deliberate

    Rendimento netto dimposta

    Max aumento dei debiti per non far crescere il leverage finanziario

    Indicatore di massima sintesi contabile

    Include tutti i rischi: quando adeguato?

    Orizzonte temporale non breve

    lanello di congiunzione con i valori di mercato

    NB Lanalisi parte dal ROE ma potrai giudicarlo solo alla fine quando avremo capito i rischi.

    Per una PMI

    Per una societ quotata

    Non si pu giudicare subito, perch nella valutazione bisogna prima trovare i rischi.

    Valore di

    mercato

    Valore di mercato /

    Capitale netto contabile

    Capitale netto contabile

    Multiplo = Valore di mercato / Utile netto

    ROE

    Valore di mercato

    dellimpresa

    Prezzo dellazione

    Numero azioni

    EPS = utile / n.

    azioni

    P/E ratio = prezzo

    dellazione / EPS

    Equity Book Value =

    Patrimonio netto / n. azioni

    ROE

  • Quindi le determinanti del ROE sono, approcci definizione del ROE:

    ROE = ROA X LEV X IGE

    Limiti:

    Indici non sono tra loro indipendenti, se lo fossero sarebbe semplice produrre un ROE pi alto, basterebbe

    aumentare il leverage. In realt il secondo indice non pu salire senza che il terzo scenda, perch se aumenta il

    debito, pagheremo pi oneri finanziari. Quindi sono due indicatori tra loro correlati leffetto leva e leffetto

    gestione finanziaria

    Non chiaro quando laumento del leverage migliora il ROE o peggiora il ROE perch dipender dalla forza con

    cui questi due indici salgono o scendono.

    NellIGE ci sono tanti fenomeni che incidono, come la gestione straordinaria e limpatto fiscale

    Questo leverage molto aggregato ci fa capire la relazione tra attivo netto e patrimonio netto, quindi quante

    sono le passivit. Per allinterno del passivo possiamo avere anche passivit che hanno oneri pari a zero (Fondi

    rischi e oneri, debiti commerciali) e non solo debiti che producono oneri. Il leverage non ci dice nulla rispetto alla

    composizione delle passivit.

    Vantaggi: separa il rendimento delle attivit da tutte le altre scelte.

    Formula additiva del ROE

    Ipotesi:

    Non si debbano pagare imposte

    Non ci siano debiti finanziari

    Non ci siano passivit onerose

    Non ci sia gestione straordinaria

    Quindi:

    ROE = ROA

    Se elimino la prima ipotesi ho:

    ROE = ROA X (1 T)

    Se elimino la seconda ipotesi ho debiti finanziari:

    ROE = [ROA + (ROA C) X

    ] X (1 T)

    Si vede chiaramente quando lindebitamento funziona bene o funziona male. La formula ci spiega quando aumenta il

    leverage aumenta il ROE se lo spread positivo e viceversa.

    Se elimino la terza ipotesi:

    ROE = [ROA X

    + (ROA C) X

    +

    ] X (1 T)

  • Se elimino lultimo elemento:

    ROE = [ROA X

    + (ROA C) X

    +

    ] X (1 - K ) X (1 T)

    ROE = UL / PN X RLI / UL X RN / RCI

    Focalizziamo lattenzione su:

    I problemi sorgono quanto (ROA C) < 0

    Questa probabilit dipende da una serie di elementi:

    Quanto volatile il ROA di questa azienda, pi elevata e pi pu improvvisamente diventare pi basso di C. In

    questa variabilit c dentro:

    o Rendimento gestione caratteristica rischio di business (quanto stabile o pericoloso il settore,

    posizionamento competitivo impresa, leva operativa

    o Rendimento gestione accessoria

    o Rendimento gestione finanziaria attiva

    Quanto volatile C, ovvero rischio di tasso di interesse: dipende da come fatto il suo indebitamento (breve o

    medio lungo termine, a tasso fisso o a tasso variabile). La quota di debito medio tasso fisso sul debito finanziario

    attuale, se la quota limitata lazienda esposta alla variazione dei tassi di interesse di mercato rilevante. Quindi

    bisogna chiedersi i tassi di mercato, inoltre bisogna chiedersi anche la quota di debiti che coperta da derivati.

    Quindi bisogna lavorare a una leva finanziaria pi bassa.

    Buffer: se negli ultimi anni lazienda abbia una differenza di 10 punti, prima che salga o scenda o ROA o C

    abbiamo dei margini, quindi osservare il cuscino storico.

    )

    K > 0 Gestione straordinaria negativa

    K < 0 Gestione straordinaria positiva

    = (1 -

  • Correlazione tra ROA e C. Cio se sono correlati positivamente, se si muovono sempre assieme ma il buffer

    piccolo la probabilit diventa molto pi bassa e per le banche questa correlazione tipicamente positiva perch

    vedono questi due termini formarsi sullo stesso mercato, ovvero quello finanziario e quindi risentono in maniera

    uguale dello stesso fenomeno*. Dipende:

    o Dalla struttura degli investimenti (presenza di attivit sensibili ai tassi di interesse)

    o Dalla natura del business caratteristico dellimpresa

    o Dalla capacit del mercato di richiedere tassi risk adjusted

    Quali aziende utilizza maggiormente la leva finanziaria? Le banche, per questo ci sono delle norme che stabiliscono il

    patrimonio netto minimo che le banche devono detenere.

    Basilea 2: la normativa dei coefficienti di solvibilit richiede di avere 8 euro di patrimonio per 100 euro di prestiti,

    quindi possiamo avere 92 debiti, quindi ammesso un debt ratio di 11,5%.

    Basilea 3: c un ulteriore normativa che fa riferimento ai coefficienti dimensionali e dice che lattivo rispetto al

    patrimonio netto deve essere non superiore a 33 volte.

    Perch la normativa ammette una leva finanziaria cos alta*.

    Limpresa e le leve

    Guardando la figura lazienda sta peggiorando, per se guardiamo anche C, essa non presenta valori normali perch:

    abbiamo rimborsato dei debiti. Il CE copre tutto quello che accade tra il 1 gennaio e il 31 dicembre, mentre il

    denominatore viene dallo SP ed la fotografia della situazione dellazienda. Se abbiamo avuto tanto debito per tutto

    lanno e poi abbiamo rimborsato un mutuo al 31 dicembre.

    Per risolvere questo problema:

    Calcolo il costo medio del debito tramite i dati della Centrale Rischi. Ma non va bene quando prendo debiti ad

    inizio anno e li rimborso, avrei una somma pari a 0. Faccio losservazione di 12 rappresentazioni del debito

    mensili. Quindi nella formula scrivo C* = OF / D*. Devo aggiustare anche lAN, e il D, quindi il ROA. Strada se

    lazienda si indebita solo con banche italiane. D* ammontare dei debiti che se fosse in essere tutti i giorni stabile

    dal 1 gennaio al 31 dicembre potrebbe a fine anno ad un totale che ho nel CE, valore attuale del debito.

  • Stimo C esogenamente, calcolo DF* (C=OFN/DF OFN/C) compatibile con il C stimato, dopodich calcolo

    DF*/CN e ROA*. Criterio pi generale, difetto che pi soggettiva, gli analisti devono definire il valore di C.

    Capitolo 6

    Poich il ROA presente molte volte nella formula, allora devo creare il ROA operativo, quindi relativo alla gestione

    caratteristica.

    Quindi =

    +

    Quindi =

    +

    +

    Dove:

    ROA op = MON/ANop

    ROA nop= (UCAOF MON) / (AN ANop)

    La seconda tabella quella della versione

    rettificata. Il ROE diminuisce perch la gestione

    straordinaria contribuisce meno alla

    produzione di ROA. Inoltre problema di

    leverage delle passivit non onerose. Quindi C

    quando non ha valori realistici bisogna

    procedere alle rettifiche.

    ROA = UCAOF/AN

  • Non quella pi adatta per, perch in CEBI si ha il CE a valore della produzione.

    Ricavi

    + Ms pf com

    + Lavori in economia

    =VP

    - Costi beni e servizi

    = VA

    Non ha senso perch in una riclassificazione fatta cos la voce fondamentale il VP. Il margine operativo si pu

    realizzare senza vendere nulla, basta aumentare il valore dei magazzini. Allora rapportare il margine operativo netto ai

    soli ricavi quando i ricavi sono solo una parte del valore della produzione non ha grande senso. Il margine operativo

    netto fatto in base al valore della produzione.

    NB meglio utilizzare per entrambe le strutture.

    Se ci fossero grandi cambiamenti tra ricavi e commesse allora gli indici saranno molto diversi senn sono simili.

    Con il CE% possiamo spiegare il ROS (MON).

    Per fare lanalisi bisogna partire dal basso.

    Ricavi 100%

    + Ms pf com

    + Lavori in economia

    =VP

    - Costi beni e servizi

    = VA

    MOL 35%

    MON 30%

    CE percentualizzato

    MON

    Se voglio lavorare sui margini utilizzo il CE%

    Se voglio lavorare sui ricavi utilizzo il CE%

    Differenza dovuta agli ammortamenti

  • NB lanalisi bisogna farla guardando lanno precedente

    Per analizzare gli ammortamenti si utilizzano:

    =

    Bisogna confrontarlo con:

    =

    Punto forza vetust dei beni totalmente ammortizzato, sono punti di forza perch impianti totalmente ammortizzati

    che funzionano benissimo quindi rappresentano una barriera allentrata per i competitors, nei forni.

    Quando il grado di ammortamento molto alto chiaro che il tasso di ammortamento risulta pi basso, perch al

    denominatore abbiamo anche i cespiti totalmente ammortizzati ma al numeratore e non possiamo pi ammortizzarli.

    Quindi si usa anche:

    =

    Ha un rapporto inverso tra il grado di ammortamento e il grado di ammortamento ha impatto diverso sul tasso di

    ammortamento.

    Questo minore impatto dipenderebbe solo dal fatto che il fatturo cresciuto e questo sarebbe unevidenza della leva

    operativa. Quindi levidenza di costi fissi anche quando il fatturato sale.

    Quando riclassifichiamo il CE al valore produzione valore aggiunto gli effetti di leva operativa sono un p dispersi nel

    CE, se vogliamo studiare la leva operativa abbiamo bisogno di una riclassificazione del CE al margine di contribuzione,

    quindi separazione netta tra costi fissi e variabili.

    Supponiamo che il MOL non si sia mosso rispetto allanno precedente, ma invece il VA a essere salito rispetto

    allanno precedente. C in mezzo il costo del lavoro, ovviamente il diverso impatto pu anche dipendere del fatto che

    abbiamo aumentato i prezzi di vendita e quindi sono aumentati.

    Ovviamente nel CE leggo limpatto ma se voglio studiare le determinanti.

    Per capire cosa sta accadendo calcolo i ricavi pro capire:

    Ricavi dipendenti

    Valore aggiunto pro capite

    Costo lavoro pro capite

    Dip%

    ITL (immobilizzazioni tecniche lorde) pro capite

    Utilizzando questi indicatori posso capire cosa sta accadendo.

    Se il valore aggiunto pro capite sta salendo:

    Diminuzione dipendenti

    Quando arriviamo a ragionare a questo livello di approfondimento iniziare a fare delle ipotesi esplicative. Noi

    leggiamo gli indicatori ma vogliamo capire le determinanti reali di mercato e quindi non c pi una grande teoria

    sottostante ma ci sono varie possibili spiegazioni che devono essere identificate.

    Immobilizzazioni

    tecniche lorde

  • Effetto quantit: devo comprare meno quantit per produrre lo stesso quantitativo di quantit che facevo prima,

    attraverso lammodernamento del sistema produttivo, magari tramite nuova tecnologia. Effetti legati allefficienza

    produttiva e distributiva. In genere questo legato agli investimenti.

    Livello di integrazione verticale: se sto aumentando lintegrazione verticale sto coprendo un numero pi alto di fasi,

    siccome quello che compro allesterno quasi nullo invece che il prodotto finito, perch gli ammortamenti per gli

    impianti comprati e i dipendenti acquisiti vanno inserititi sotto il VA.

    Come faccio a parit di settore a cambiare il livello di integrazione verticale dellimpresa: dipende dalla scelta di

    quante lavorazioni faccio fare allesterno. Se faccio fare allesterno gran parte delle trasformazioni avr un livello di

    integrazione molto pi basso quindi il VA sar pi basso ma sotto dovrei risparmiare in termini di ammortamenti e

    dipendenti, quindi leggendo mi rendo conto se la politica sta cambiando la politica di esternalizzazione delle

    produzioni.

    La leva operativa

    Aumento (VA/RIC)

    Effetto prezzi

    Diminuzione prezzi acqusto materie prime (abbondanza sul mercato)

    Aumento magazzino: dipende dal ciclo produttivo non si riesce ad essere flessibile, non si pu fermare. In questo caso un effetto negativo

    perch dipende da problemi di mercato dell'impresa

    Aumento prezzi di vendita:

    - inflazione

    - segmenti target (no solo problema localizzazione ma anche discorso qualit segmento)

    - domanda

    - tasso di cambio (se l'azienda vende all'estero)

    Licenziamenti senior e assunzioni junior

    Effetto quantit

    Turnover non incide sul valore della produzione

  • Lanalista esterno non sa le varie quote di costi fissi e variabili quindi va ad ipotesi.

    Esempio

    Fiat agli inizi degli anni 70, era unazienda fortemente integrata, costi fissi molto alti. Nel 1973 c stata una crisi petrolifera, crisi economica, crisi

    mercato dellauto. Con una struttura di LO alta c stata una perdita enorme. Quindi per tutti gli anni 70 ha cercato di spostarsi verso una minore

    leva operativa esternalizzandosi. I costi diventano quindi variabili, quando ho bisogno compro senn non compro. Quindi negli anni 80 la fiat ha

    questa struttura. Negli anni 80 il mercato dellauto va benissimo. Per fiat non aveva la struttura produttiva giusta per avvantaggiarsi delle vendite

    elevate. Avere leva operativa bassa non la scelta corretta quando il mercato tira molto. Potendo controllare i costi fiat riuscita a dire ai fornitori

    che compra al 30% dei prezzi in meno. Quando lazienda lavora in un mercato monopsonista pu regolare lei la leva operativa, guadagna tanto e

    perdo poco. Il grosso problema di Fiat negli anni 80 stato il problema di qualit del prodotto perch se ho 10 fornitori dei fanalini, 10 fornitori del

    cruscotto e poi assemblo, le combinazioni possibili sono infinite. Negli anni 90 quindi ha dovuto tornare indietro, internalizzando una serie di

    produzioni. Gli altri fornitori si sono ingranditi e forniscono anche ad altre imprese quindi non pu pi mandare la lettera.

    Riscrivendo il CE a margine di contribuzione:

    Ricavi

    - CV

    MC

    - CF

    MON

    Unazienda che usa tanto la leva operativa deve utilizzare meno la leva finanziaria.

    Azienda industriale: leva operativa alta

    Azienda commerciale: leva operativa bassa (compra se riesce a vendere), quindi lazienda pu utilizzare pi leva

    finanziaria

    I rischi grossi arrivano al finanziatore quando si combina lalta leva operativa ed alta leva finanziaria, perch il ROE

    dipende da due leve giocate entrambe in maniera aggressiva. Quindi leva operativa e finanziaria devono essere

    coerenti.

    Se MC/MON= 2 se i ricavi salgono del 20% il MON sale del 40% perch ci stiamo

    avvantaggiando dei costi fissi. Ovviamente vale anche il contrario. E quindi

    abbiamo un problema di variabilit.

    Se alta: le opportunit di profitto diventano enormi se vendo pi del

    BEP, anche le perdite per si moltiplicano.

    Se bassa: le opportunit di profitto sono basse se vendo pi del BEP,

    anche le vendite per sono basse.

    Pi alta la leva operativa e pi guadagno.

    Dobbiamo decidere se fare una leva alta o bassa in funzione delle

    aspettative. Quindi il problema valutare che cosa mi aspetto.

    NB se la variabilit della leva operativa alta, devo usare una leva

    operativa bassa.

  • Turnover

    Possiamo calcolare:

    La CEBI calcola il CION = ANop Pop

  • Capitolo 7

    Lanalisi esterna dellequilibrio patrimoniale e finanziario

    Ciclo capitale circolante commerciale

    CCC = M + CRC DC

    Ciclo CCC = giorni

    La liquidit delle imprese

    La liquidit dellimpresa non si pu studiare in maniera statica ma serve una visione dinamica come la liquidit

    dinamica da cash flow.

    Liquidit dinamica da flussi di cassa

    Margine di indebitamento disponibile (credit line liquidity e buying power)

    Liquidit dinamica da politiche e strategie

    CF = UN + AMM + ACC aggregato reddituale

    Gli ammortamenti di per se non fanno nulla, perch li ho solo sottratti e poi aggiunti perch non sono poste

    monetarie.

    + 40 = - 60 + 100

    La sola componente di autofinanziamento il tax shield = t x Delta amm

    ITN - PN

    PN/ITN

    AC/PC

    AC M / PC

    Acquisto Vendita

    Magazzino

    Giorni fornitori Giorni clienti

    Giorni ciclo CCC

  • Quindi la dinamica ella redditivit da cash flow reddituali e fa degli aggiustamenti e tiene conto anche di quello che

    possiamo risparmiare.

    Capitolo 8

    Flow of funds statement

    Se prendiamo azienda in cui AN anno 1 cresciuto rispetto allattivo netto dellanno 0

    AN= AN1 AN0 = PN + P

    Quindi:

    AN= P DD + AE + MOL AMM ACC + PF + PD OF +/- G.STR IMP

    UN Dividendi Deliberati + Apporti Esterni

  • Derivazione algebrica

    Approfondimento Vir

    Capitolo 9

    Obiettivi e strumenti della previsione finanziaria

    Orizzonti temporali e strumenti

    Budget di cassa

    Bilancio pro-forma

    >

    > 0

    <

    < 0

    NB la dinamica dellutile non allineata a quella della cassa

  • Struttura dei dati di input

    Aggregazione per area gestionale

    Key drivers e logiche di relazione tra i dati (legame a VP, a costo lavoro, a ITL o altro)

    Altre logiche di relazione tra i dati (var%)

    Cassa minima

  • Capitolo 1

    Contesto, performance, regolamentazione

    Che cosa ha determinato la crisi finanziaria del 2008. In quellanno cera alta disponibilit di denaro, buon tasso di

    sviluppo delleconomia, tassi cambio stabili, tassi interesse bassi, tassi di default molto contenuti.

    Cartolarizzazione: la banca ha un insieme di impieghi, questo tipo di asset pu essere ceduto da una banca ad una

    societ che viene creata solo sulla carta che ha allattivo questi mutui, ma deve pagarli alla banca. Per pagarli alla

    banca emette dei titoli. Che quindi vengono venduti sul mercato, acquistati da hedge funds, fondi pensione,

    compagnie assicurazioni, fondi comuni di investimento, altre banche.

    In realt non viene emessa una sola fattispecie di titoli della cartolarizzazione, ma il processo di cartolarizzazione passa

    attraverso un momento fondamentale che quello del tranching. Questi titoli che vengono emessi non sono tutti

    uguali tra loro, ma si creano diverse tranche che hanno diversa combinazione rischio rendimento, da combinazioni

    molto protettive chiamate senior a combinazione molto rischiose chiamate quasi equity. Per costruire titoli con

    diversa combinazione rischio rendimento avendo allattivo titoli abbastanza simili tra loro. Ci sono diverse tecniche:

    Overcolllateraliztaion: prendo allattivo titoli per 200 e mettere titoli per 140, quindi se quei 200 dovesse creare delle

    expertise sin tanto che il valore non scende sotto 140, i titoli sono tranquillamente rimborsati, quindi abbiamo un 60

    di buffer che protegge questi 140 emessi, quini saranno ben coperti e hanno un buon rating

    Queste tranche ricevono un rating ma diverso.

    La tranche di quasi equity viene comprata dalla banca che ha fatto loperazione per dimostrare che crede

    nelloperazione e si prende il rischio di tale veicolo.

    Questa tecnica che prende in causa le agenzie di rating che devono dare rating alle tranche e trasforma questi

    contratti bilaterali tra questi creditori, ognuno caratterizzato da: durata operazione, tasso, clausole. Qui abbiamo

    singoli rapporti uno diverso dallaltor, vengono trasformati in titoli standardizzati che vengono emessi sul mercato.

    La banca nel momento in cui concede prestiti ha alleggerito i criteri di affidamento. Quindi la banca non conserva pi il

    rischio alla scadenza quindi incentiva ad alleggerire i criteri di concessione die crediti.

    Questo uno dei temi spiegati per la crisi: le agenzie di rating non si sono accorte che sono state alleggerite la

    rischiosit?

    Il problema che le agenzie di rating non fanno una valutazione individuale dei singoli prestiti, quindi il rating delle

    tranche vengono fatte con rating diverse, con logica di tipo di portafoglio, si va a studiare storicamente quel tipo di

    prestito, venditore, che tassi di perdite hanno avuto nel passato. Lagenzia va a prendere dati storici di prestiti, con

    caratteristiche simili per finalit prestito, durata, e sulla base di queste evidenze storiche calcola dei tassi di perdita

    attesi e fa delle sime su quali sia il livello di protezione del titolo, che pu essere anche molto diverso dal rating del

    mutuo grazie alla collarization.

    Quindi il fatto che siano stai assegnati rating di AAA, il risultato di tecniche di assicurazione e collarizzarno.

    Il problema che se le banche modificano i criteri di concessione dei crediti, ma se utilizziamo dati storici, quindi dati

    storici non sono pi rappresentatiti dei rischi che ci portiamo a casa.

    Il rischio fondamentale un altro, che usando in maniera intensiva la cartolarizzazione le banche hanno modificate le

    logiche di fund con cui raccolgono le risorse finanziarie da prestare, che non sono state pi dipendenti dal

    comportamento dei depositanti della banca, quindi il rischio di liquidit della banca non dipende pi dal fatto che i

    depositanti possono decidere di depositare i depositi tutti assieme. Ma se la banca utilizza questo tipo di operazioni

    deriva che la liquidit deriva dal canale dei mutui, ovvero grazie alla capacit di collocare sul mercato e farsi pagare gli

    investitori i propri prestiti collateralizzati. S questo mercato si chiude, che sono investitori grandi, se cade la fiducia su

    quel tipo di titoli cartolarizzati questo canale scompare e quindi le banche non riescono pi ad avare la liquidit ce h

    potevano avere.

  • Sorge il rischio di liquidit, quindi i problemi non sono tanti derivati da effettivi tassi di perdita superiore a quelli attesi,

    ma dal panico diffuso sul mercato che ha inaridimento le possibilit di raccolta delle banche

    Ogni volta che trasformiamo i contratti bilaterali in contati di mercati stiamo modificano in maniera rilevante la

    volatilit delloperazione.

    Altro operatore che ha rischiato stata la AIG compagnia assicurativa americana, perch se compriamo titoli di questo

    genere e i titoli iniziano a scendere, se non abbiamo un bilancio sempre pi orientato alla valutazione di mercato dei

    nostri titoli significa che i titoli perdono di valori di bilancio, siccome le passivit sono a valore nominale, chiaro che il

    valore del capitale che scende.

    Altri tipi della crisi sono i derivati, i crediti default swap, che sono contratti assicurativi per cui pago un premio e nel

    momento in cui si verifica un credi event iscritto nel contratto, la banca dovr pagare i danni. Noi abbiamo coperto il

    rischio FIAT, ma lo abbiamo semplicemente traslato, Unicredit si espone che Citi non ottemperi al Cds. Quindi a un

    certo punto improvvisamente unicredit si trova di fronte a protezione che pensava di aver comprato perch chi copre

    non esiste pi e quindi si ritrova tutti il rischio. Contratti che generano interconnessione tra le istituzioni che

    aumentano il rischio sistematico. La qualit creditizia di Unicredit dipende da quella da citi bank. Se al posto di citi

    abbiamo una compagnia di assicurazione.

    Quindi a causare la crisi sono stati:

    Cartolarizzazione

    Derivati cds

    Loan sales

    Loan sales: mi consentono di coprire i rischi

    Quindi non ho pi i limiti fisici sul mercato primario in quello concedo il credito perch possono coprirlo sul mercato

    secondario in cui concedo i derivati.

    Per usare questi contratti bisogna saper fare i prezzi in maniera corretta di questi rischi, quindi questi nuovi contrati si

    portano dietro lesigenza di nuove tecniche di misurazione di rischi e di nuove tecniche di nuovi strumenti di pricing.

    Si tratta dei rating, dei sistemi di scoring, dei modelli var di portafoglio.

    Questi nuovi contratti assieme a questi nuovi strumenti ci consentono di utilizzare nuove tecniche di gestione.

    Mutui

    Mutui

    ABS, MBS, CDO

    Investitori:

    - Hedge funds

    - Fondi pensione

    - Compagnie assicurative

    - FCI

    - Banca

    FCA Unicredit

    Citibank

    Depositanti

  • Nuovi contratti/tecniche di gestione:

    Cartolarizzazione

    Derivat cds

    Loan sales

    Nuovi strumenti:

    Rating

    Scoring

    Modelli var

    Nuove tecniche:

    Pricing risk adjusted

    Capital allocation RAROC

    Gestione portafogli

    Nuove tecniche di incentivazione del personale

    Nuovi soggetti:

    Hedge funds: fondi speculativi non regolamentati

    Compagnie di assicurazione

    Enti pubblici

    Large companies

    Fondi sovrani

    Contesto:

    Globalizzazione: interconnessimi dovuta alla mancanza di barriere

    Regolamentare:

    IAS 39

    Basilea 2: entra in vigore nel 2007. E un fattore di aggravamento della crisi perch opera con la stessa logica

    di Basilea 1 chiedendo che il capitale non sia inferiore alle capacit, a differenza di Basilea 1 lega le valutazioni

    a rating. Quindi se leconomia sta andando in crisi il rating di tutti i debitori peggiorano. Se peggiorano, la

    normativa chiede che gli RW salgono, ovvero lesigenza di avere copertura di quegli impieghi e asset. Il

    capitale a disposizione delle banche dato, ma gli RW stanno salendo lunico possibilit per far quadrare

    questa espressione quella di ridurre lattivo, chiudere il credito delle banche.

    8%

    =1

    Tutto ci si realizzato perch se guardiamo il mondo delle banche prima degli anni 80 non si sarebbe mai realizzato,

    era una foresta pietrificata. Perch fino alla met degli anni 80 le banche sono un sistema non in competizione, non

    privatistico ma di tipo pubblico che segue quantit regole elevate da non avere spazio per realizzare nulla di nuovo.

    A met anni 90 c stata la deregolamentazione.

    Larticolazione della vigilanza:

    Vigilanza informativa: le banche inviano alla banca ditala con le modalit e nei termini da essa stabiliti, le

    assegnazioni periodiche nonch ogni altro dato e documento richiesto. Esse trasmettono anche i bilanci con le

    modalit e nei termini stabiliti dalla banca dItalia

    Vigilanza ispettiva: la banca dItalia pu effettuare ispezioni presso le banche e richiedere a esse lesibizione di

    documenti e gli atti che ritenga necessari

  • Vigilanza regolamentare: la banca dItalia in conformit delle deliberazioni del CICR emana disposizioni di

    carattere generale aventi a oggetto ladeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse

    configurazione, le partecipazioni detenibili, lorganizzazione amministrativa e contabile e i controlli

    La vigilanza regolamentare, esistono quattro diverse forme:

    Fair play regulation: regole di trasparenza prezzi e rischi, prospetti informativi, conflitti interessi

    nellunderwritting

    Vigilanza protettiva (modalit operative del fondo interbancario di tutela dei depositanti)

    Vigilanza prudenziale (regole generali a caratteri prudenziale):

    o Il coefficiente di solvibilit

    o Le regole sulla concentrazione dei rischi di credito (grandi fidi)

    o Le regole sulle partecipazioni detenibili

    o Le regole sulla trasformazione delle scadenze

    o Loperativit in diversi comparti

    Vigilanza strutturale (incide su configurazione del sistema e di singole banche, spesso via autorizzazioni

    specifiche)

    o Attivit esercitabili (competenza territoriale e cediti speciali)

    o Controlli allentrata (requisiti per lesercizio dellattivit

    o Assetti proprietari (forma giuridica e soggetti che detengono il controllo della banca)

    Avere dei tassi alti sulla raccolta delle imprese significa far crescere poco il paese. Pagare poco il risparmio alle famiglie

    significa generare scarso interesse al risparmio, quindi basso risparmio bassi investimenti bassa crescita economica.

    Competenze territoriali

    Nova banca

    Banche estere

    Nuovi sportelli (piano sportelli)

    Estero

    Massimo credito concedibile (massimale impieghi)

    Vincolo di portafoglio

    Esistevano una serie di norme che impedivano alla banca di scegliere il proprio modello di business e avere libert

    dazione in termini competitivi. Queste norme a met anni 80 sono state cancellate e sostituire dal coefficiente di

    sostenibilit:

    Entra nel 1988 in Basilea 1: implicazioni dal passare da una vigilanza prudenziale a una strutturale:

    8%

    Performance del sistema creditizio:

    Margine interesse: interessi attivi interessi passivi

    Interessi attivi

    Interessi passivi

    Margine interesse

    + RS

    Minteressi m

    -Co

    -Acc

    Rg

    +/- G.str

    Rli

    -Imp

    Rn

  • Interesse banca: misurare il margine di interesse

    Efficienza allocativa: capacit sistema bancario di indirizzare le risorse finanziare raccolte dalle famiglie verso le

    imprese pi meritevoli, basso rischio e maggiore redditivit.

    Cinghia trasmissione: capacit di trasferire sul mercato bancario le decisioni di politica monetario.

    Questi diversi livelli di efficienza e stabilit sono tutti legati con il livello di concorrenza che c nel sistema bancario,

    qual la direzione del legame tra la concorrenza e ognuno di questi quattro legami.

    Efficienza allocativa, quando si parte da livelli molto bassi lefficienza di ridurre perdite su crediti stimola lefficienza

    allocativa. Essa sale quando sale la concorrenza, ma se la concorrenza sale troppo i costi di affidamento potrebbero

    aumentare.

    Se la concorrenza troppo alta e siamo costretti ad usare sistemi rating a base statistica e non analisti si impoverisce

    la capacit di reggere prospettive.

    Quello che fanno negli anni 80 stato di scatenare la concorrenza, per aumentare efficienza, il problema era: una

    bassa crescita del PIL e quindi non potevamo pi permetterci dei sistemi bancari che costassero troppo.

    A met anni 80 lItalia ha privatizzato le banche. Effetto: gli investitori vogliono essere remunerati.

    Per ricostruire il sistema bancario bisognava ricostruirlo rendendolo pi efficiente e pi capace di difendersi. Quindi

    abbiamo dovuto fare le privatizzazioni, nello stesso tempo abbiamo aumentato la concorrenza.

    In origine:

    Capitale e rischio

    Profilo gestionale

    Profilo regolamentare: perch regolamentare le banche pi delle altre imprese?

    - Rapporti interbancari

    - Fiducia dei risparmiatori (investitori inconsapevoli)

    - Coinvolgimento nel sistema dei pagamenti

  • Basilea 1

    La vigilanza prudenziale basata sulla disponibilit di adeguato patrimonio per coprire i rischi.

    Profilo regolamentare: per le banche stato inserito un requisito patrimoniale regolamentare. Nel caso delle imprese

    c un vincolo minimo per fondare unimpresa. Ma non ci sono norme che richiedono tanto pi capitale tanto pi

    grande e pi rischi ha. Non ci sono norme ma c il mercato finanziario. Nel momento che si va a studiare la

    sostenibilit della leva finanziaria, gli investitori generano un controllo sulla coerenza tra rischi, dimensione e PN,

    quindi capacit di sopravvivere alle perdite.

    Per le banche stato necessario aggiungere a questo controllo un vincolo normativo, motivo:

    Interconnessioni: quando le banche falliscono le altre banche non sono contente, mentre in un qualunque

    mercato il venire meno di un competitivo viene festeggiato. Questo perch ci sono una serie di rapporti

    interbancari, genera rischio sistemico che tipicamente non c negli altri settori.

    Sistema pagamenti: le banche sono coinvolte nel sistema dei pagamenti, e se il sistema dei pagamenti va in crisi

    pu inchiodare lintero sistema economico

    Fiducia dei risparmiatori e tutela: i finanziatori delle banche sono piccoli depositanti che non hanno capacit di

    valutare rischio banca e quindi finanziano la banca in modo inconsapevole, e questi sono soggetti che meritano

    tutela.

    Con Basilea avviene impostato un coefficiente di sostenibilit/solvibilit che:

    8%

    =1

    RW: risk weight (non dipende dalla durata delloperazione, non dipende dalla esistenza o meno di garanzie)

    Le banche devono costantemente mantenere un ammontare minimo di patrimonio di vigilanza non inferiore all8%

    del complesso delle attivit ponderate in relazione ai rischi di perdita.

    Il problema che questo sistema di ponderazione molto semplice, perch esistono solo quattro categorie di attivit

    caratterizzate da solo quattro risk weight.

    Perdita: distruzione di patrimonio, ma se c abbastanza patrimonio possiamo assorbire le perdite.

    Il PN una sorta di ossigeno che aiuta limpresa a vivere anche se va in perdita per alcuni anni. E

    una riserva di valore contabile, altra cosa il valore di mercato che impattato dalle aspettative.

    Questo il profilo gestionale, il PN non per una disponibilit liquida per

    coprire i deficit di cassa. Quindi copre i rischi economici ma non finanziari.

  • Quindi presenta anche una serie di limiti:

    Lattenzione concentrata solo sul rischio di credito mentre gi durante gli anni 90 con lo sviluppo dei mercati,

    comincia ad emergere che il solo rischio di credito non era caratteristico dellintera attivit bancaria, perch

    stavano emergendo altri rischi di mercato (tasso, cambio)

    Unenorme ampiezza delle classi di controparte

    Se siamo orientati a massimizzare il ROE, nel gestire la banca i manager orientati al breve termine posso scegliere di

    investire in investimenti pi rischiosi, e lascer agli eredi i problemi. Quindi si genera una spinta verso impieghi pi

    rischiosi allinterno delle singole classi di ponderazione perch rendono di pi a parit di capitale di rischio che bisogna

    detenere.

    Quindi il requisito rischia di essere sottostimato se lattivit creditizia complessiva si orienta verso comparti pi

    rischiosi inoltre sorge un incompatibilit tra il finanziamento delle grandi imprese che sono meno rischiose e quindi

    hanno tassi minori, quindi le banche iniziano a rinunciare a finanziare le grandi imprese perch il ritorno sullequity

    diventa non adeguato.

    Quindi una regola come questa che dovrebbe tutelare il rischio, in realt genera incentivi per avere pi rischio per

    unit di capitale e quindi per massimizzare il return on equity.

    Limiti:

    Staticit requisito nelle diverse fasi congiunturali

    Scarso peso di durata delloperazione e garanzie

    La diversificazione del portafoglio ignorata

    Inappropriato riconoscimento dei vari derivati sui crediti

  • Basilea 2

    Entra in vigore nel 2007. Abbiamo modificato Basilea 1 perch non era pi adeguata, ma per nel periodo di Basilea 1

    grandi crisi finanziare non ci sono state. Teniamo presente che Basilea 1 era stata emendata sui rischi di mercato

    quindi cera gi stato un intervento normativo per aggiungere requisiti che andassero a bilanciare lassunzione di rischi

    di mercato, ma non aveva risolto gli altri problemi, pe questo parte la riflessione di Basilea 2 che una normativa

    molto pi ampia. Si articola su tre pilastri:

    Quindi Basilea 3 richiede di dividere in perditi in una tabella e dire per ogni impieghi le varie classi di rating. Se conosco

    per ogni classe qual il tasso di perdita possono fare una media ponderata.

    La maggiore differenza di classi tra retail e corporate.

    Lapproccio standard (STDA)

    Lapproccio in questione una diretta evoluzione dellaccordo del 1988 e prevede lapplicazione di ponderazione pre-

    definite a 12 categorie di esposizioni in funzione del rating esterno dei debitori.

    Debitori corporate: rimasto quello di Basilea 1 ovvero il 100%. Invece se il debitore ha il rating di una ECAI il risk rate

    scende al 20%. Abbiamo aumentato la sensibilit del RW al rischio. Ci sono una decina di aziende retate in Italia.

    Seconda novit la maggiore categorizzazione. Lesposizione retail con un peso del 75% data da:

    Destinatari Individui o small business

    Tipologie di credito Prestiti rotativi, prestiti rateali e leasing personali, linee di credito per i piccoli operatori economici

    Valore unitario delle esposizioni AV nazionali (inferiore allo 0,2% del portafoglio della banca

    Fido complessivo ad una controparte Inferiore a 1 milione di euro

    Minimum capital requirements: la maggior parte delle banche sono ad approccio standard, per passare agli altri bisogna fare richiesta e deve esserci valutazione di conferma di rating. - Rischio di credito:

    o New standard approach (nuove classi, il risk weight pu dipendere da rating esterni, risk mitigantion)

    o Foundation interna rating based approach FIRBA

    o Advanced internal rating based approach AIRBA

    - Rischio di mercato - Rischio operativo: ma anche reputazionali

    Supervisory review: esplicita

    la vigilanza caso per caso, e

    parte con un auto analisi da

    parte della banca. No solo

    aspetti quantitativi ma

    anche organizzativi.

    Market discipline: pilastro che

    obbliga le banche ad avere una

    disclosure molto superiore di quella

    richiesta dalle regole contabilit tale

    da consentire agli investitori di fare

    delle valutazioni fondate della

    rischiosit della banca. Quindi

    possono penalizzare le banche che

    hanno troppo rischio chiedendo

    tassi pi elevati. Quindi incentivano

    una disciplina del management

    nellassorbire meno rischi.

    Non possiamo dire se quando pi alto migliore o no. Per capire ci

    serve una misura di rischio per capire quanto rischioso lammontare di

    questi prestiti che non detto che sia espresso nelle rettifiche di valore.

    Significa che oggi le banche non sono tutte uguali, in

    altri termini abbiamo cancellato uno dei principi

    fondamentali di Basilea 1, il quale diceva che tutte le

    banche dovevano avere tutte le stesse regole.

  • La LGD nello STDA

    Vogliamo andare a misurare il rischio di perdita che dipende dalle garanzie.

    = 1

    La LGD influenza il valore pesato delle esposizioni attraverso due strade:

    Implicitamente: prevedendo tra le 12 categorie di esposizioni sopra citate, alcune tipologie di operazioni che

    ricevono una ponderazione standard legata alla loro natura

    Esplicitamente: prevedendo uno schema che riconosce la tecniche di credit risk mitigation, una volta che siano

    soddisfatti alcuni requisiti essenziali

    Approccio

    Standard Garanzie da: governi, banche e societ di intermediazione mobiliare, altre entit con rating pari o superiore ad A-, con ponderazione di rischio inferiore a quella controparte. Che siano dirette, esplicite, irrevocabili, incondizionate, adeguatamente gestite in banca. (substitution approach)

    FIRBA Idem + rating interno con PD non peggiore di A-.(substitution approach)

    AIRBA Nessun limite soggettivo al riconoscimento di garanzie personali o derivate. Qualunque soggetto pu dare una garanzia che ammessa perch tali banche hanno ricevuto una valutazione anche per un sistema specifico della LGD specifica.

    Approccio sostituzione: il risk weight del garantito viene sostituito da quello del garante.

    Approccio Requisiti per ammissibilit garanzie per esposizioni corporate e retail

    Standard Certezza legale, non correlazione tra PD e garanzia, robusti processi di gestione di garanzie e recuperi: depositi di denaro presso il creditore, oro, obbligazioni rated (non peggiori di BB- per SE e PSE, BBB- banche e securities firms), obbligazioni non rated emesse da banche e quotate, azioni incluse nei principali indici, altre finanziarie selezionate.

    FIRBA Idem: + receivable (1 < anno) + other physical collateral (con mk liquidi e prezzi pubblici a discrezione delle AV nazionali)

    AIRBA Nessun limite specifiche

    EAD

    STDA: valore nominale dellesposizione

    FIRBA: nom +75% margini non utilizzati (non prontamente revocabili): se cliente ha utilizzato 80 ma ha un fido

    accordato di 100, vuol dire che c un margine non utilizzato di 20. Di questo 20 laddove questo margine non sia

    prontamente revocabile a totale discrezione della banca, in questo caso di questo 20 il 75% e quindi 15 sar sommato

    agli 80 per arrivare a definire il valore di A dellesposizione.

    AIRBA: stime interne

    Gli approcci basati sui rating interni

    Gli approcci IRB consentono agli intermediari di calcolare i requisiti patrimoniali utilizzando funzioni regolamentari

    basate su stime interne dei parametri rilevanti:

    Nel caso foundation, peraltro possibile tout court solo per le esposizioni verso imprese, governi e banche (e

    linsieme di altri soggetti a questi assimilati), solo con riguardo alla PD.

    Nel caso advanced anche con riguardo agli altri, ovvero: LGD, EAD, M.

  • Lattivo della banca :

    Bonis

    Incagli

    Sofferenze

    Partite incagliate: lintera esposizione nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficolt

    che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodi di tempo. Definizione molto legata alle valutazioni

    della banca.

    Sofferenze: lintera esposizione nei confronti di soggetti in stato di insolvenza (anche non accertato

    giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di

    perdita formulate dallazienda.

    Stiamo facendo una classificazione della probabilit di rimborso fisiologico da parte del cliente, che :

    Probability Default (PD) = 1 probabilit rimborso fisiologico

    Questo fenomeno indipendente dalla LGD, non ci stiamo domandando quanto perderemo ma solamente la capacit

    di adempiere del debitore.

    Quindi se si hanno sofferenze, passa la pratica allufficio legale e attivit le azioni di recupero che avranno un certo

    rato di recupero quindi:

    Recovery Rate (RR) = 1 LGD

    Definizione default definita da Basilea 2:

    Pass Due (ritardati pagamenti per oltre 90 giorni)

    Incagli

    Sofferenze

    Definizione di default

    La banca giudica improbabile, senza il ricorso ad azioni quali lescussione delle garanzie (ce ne in possesso), che

    lobbligato adempia in toto alle sue obbligazioni creditizie verso il gruppo bancario

    Lobbligato in mora da oltre 90 giorni s u una obbligazione creditizia.

    Esempio

    Anomale

    Vive

  • Dopo ex post Aspettative ex ante Pre B2 sofferenze Post B2 S + I + PD

    DR % Pd % 3/100 = 3% x 10/100 = 10%

    LGD % LGD % 1,2/3 = 40% = 12%

    LR % ERL % 1,2% x 1,2%

    EADe EADe 100 euro = 100 euro

    Le ELe 1.200.000 euro 1.200.000 euro

    In conclusione il cambio non cambia le perdite.

    IRB su imprese, entri sovrani e banche

    8%

    =1

    In entrambi gli approcci:

    La correlazione funzione della PD, cio imposta dalla regolamentazione R.

    Per le esposizioni verso SME (ricavi del gruppo < a 50 ml euro). C una riduzione della correlazione in funzione delle

    vendite (minori vendite, minore correlazione)

    Esposizioni retail IRBA

    Exposures to individuals such as revolving credits and lines of credit regardless of exposure size Residential

    mortgage loans regardless of exposure size so long as the credit is extended to an individual that is an owner

    La definizione di Basilea II aumenta i

    numeri di default, fa aumentare PD

    LGD diventa pi bassa perch mette

    a default solo problemi transitori 1

    1,8 + 7

    3

    Perdite / posizione a default o LGD = 1 RR = 1 1,8

    3

    Bisogna inserire anche sales

  • occupier of the property Loans extended to small businesses provided the total exposure of the banking group to a

    small business borrower (on a consolidated basis where applicable) is less than 1 million.

    spettano requisiti patrimoniali diversi, ma sempre minori di quelli previsti per il corporate. Mutui ipotecari residenziali

    i (carte di credito e simili). Altri retail.

    Inoltre in funzione della natura cambia ancora la funzione (ipotecari, revolving e gli altri crediti retail hanno altra

    funzione diversa)

    Basilea ha favorito le banche che impiegato specialmente in piccoli retail e non sulle corporate. Inoltre il risk weight

    diventa sensibile al rischio.

    Normativa costruita per far andare le banche verso gli approcci pi sofisticati.

    Se la banca piccola fosse brava da farsi

    validare FIRBA risparmierebbe il 20% del

    capitale.

    Quindi: Basilea 1 ha fissato il principio dell8%, Basilea 2 si concentrata

    su come si calcolano gli RW e aumentare la sensibilit degli RW al rischio

    dei debitori.

    Con la crisi per gli RW salgono con Basilea 2, il problema che se gli RW

    salgono ed il capitale + quello, lunica possibilit per risparmiare la

    normativa ridurre il credito da concedere.

    Mentre Basilea 3 va ad incidere su che cosa il capitale, e cambiano

    anche i coefficienti richiesti di capitale.

    Riassumendo:

  • Basilea 3

    Questo principio concentrato sullanalisi del rischio di liquidit. Con Basilea 3, il mercato ha iniziato a penalizzare le

    banche perch tale principio ha detto che le banche dovevano soddisfare i requisiti solo nel 2020, per il mercato ha

    detto che questo significava che ora le banche non erano regolari. Per questo si dovuto anticipare tutto invece che

    entrare progressivamente.

    Vengono definiti anche dei criteri con i quali la vigilanza nazionale deve sorvegliare ila liquidit delle banche.

    Inoltre alcune banche sono state classificate come SIFI: perch per le banche di rilevanza sistemica la normativa

    prevede un aggravio di capitale.

    Per quanto riguarda il 1 pilastro dice che totale attivo banca/patrimonializzazione banche

  • il fabbisogno di capitale quindi si pu concedere meno credito e viene fatto scendere quando leconomia inizia ad

    andare male.

    Altra novit il vincolo di common equity di base il 4%, significa che quando non si arriva al 7% non si pu distribuire

    dividendi ma deve metterli da parte per raggiungere il 7%. Quindi lutile deve essere conservato per trasformarlo in

    capitale

    Altro nel fare gli accantonamenti a perdita sul CE lapproccio tradizionale quello dellincurred loss, che una novit

    rispetto agli actual loss. Quindi lapproccio contraddice il principio della competenza economica su cui si basa il CE.

    Con questo nuovo approccio le stime di perdite future, su tutti i crediti in bonis si applica una percentuale forfetaria di

    accantonamento, sui crediti incagliati su quelli pi piccoli si fa una % forfettaria pi grande, mentre su quelli pi grandi

    si guarda caso per caso e si fa una svalutazione analitica. Anche sulle sofferenze si fa una valutazione analitica. E

    queste aspettative di perdite si inseriscono a accantonamenti rischi.

    Basilea III per vuole che si passi agli Expected Loss Rating: se noi abbiamo un sistema di rating significa che tutti i

    crediti in bonis non sono tutti uguali. AD ogni classe di rating corrisponde una PD, delle LGD e quindi corrispondono

    delle perdite attese.

    La logica dellExpected loss meno pro ciclica delle Encurrent loss. Perch in quella prima quando leconomia peggior

    improvvisamente aumentano gli incagli e le sofferenze perch c un salto, mentre nella logica degli expected loss si

    osservano dei down grade rating ma molto pi graduali e non un salto da bonis ad incaglio.

    Incentivo a concludere derivati sui mercati regolamentati, se invece si continua a negoziare derivati OTC c un

    aggravio di requisito patrimoniale.

    Inoltre c un auspicio di non fare affidamento passivo alle cartolarizzazioni fatte dalle agenzie. Quindi la banca che

    deve fare una valutazione dei crediti cartolarizzati da altri.

    Il patrimonio di vigilanza si compone di tre fattispecie: tier 1, tier 2 e tier 3. Il tier 3 stato cancellato perch

    considerato inaffidabile Nellambito del tier 1 si concentrata lattenzione, allinterno il CET (common equity) la

    parte pi pregiata. Mentre il tier 2 pu essere fatto da titoli di debito subordinati senza scadenza, per le banche

    aggiungevano delle clausole di step up. In queste obbligazioni subordinate cera scritto che dopo due anni il

    rendimento sarebbe salito, questa clausola rendeva palese alla banca che poi avrebbe proceduto a ricomprare questi

    titoli). Quindi il mercato si accontenta di rendimenti pi bassi, quindi vuol dire che la banca ha un minore onere, il

    costo basso perch c una scadenza. Quindi utilizzare questo tipo di capitale che fa parte del capitale di vigilanza

    consente alla banca di abbassare lonere. Con Basilea 3 queste clausole di step up diventano vietate. E mentre in

    Basilea 2. Con Basilea 3 il CET diventa il 4%, poi c il capital conservation buffer che gli utili non devono essere

    distribuiti fino ad arrivare al 7%.

    Tier one 6% CET 4,5% (ma deve arrivare a 7%)

    1,5%

    Tier two 2%

    CET1 4,5% 1,5% T1 + 2,5% CET 1 CCB + 2,5% CET 1 Conservation buffer + 2,5% CET1 + 2% T2

    E altissimo e questo pregiudica la redditivit.

    Abbiamo chiuso il capitolo regolamentare sopra apriamo quello gestionale, ovvero degli strumenti che ci consentono

    di arrivare al calcolo degli strumenti di rischio.

  • Capitolo 2

    Le basi del risk management

    Rischi, misure e strumenti

    Tutti concetti di rischio di credito

    NB concentration risk: centra solo con i valori inattesi.

    Concentriamoci sul discorso dei valori attesi e cominciamo a ribadire, che se la misura obiettivo la PD dobbiamo

    costruirci un modello del rating del debitore.

    ELR (Expected loss rating) = PD x LGD

    Alcune banche calcolano direttamente ELR.

    Mentre per le banche:

    ELR (Expected loss rating) = PD x LGD

    Fanno riferimento a

    quanto capitale

    dobbiamo detenere

    per far fronte alle

    perdite inattese

    Richiede lo

    strumento del

    sistema del rating

    del debitore

    Ci dice quanto andremo a perdere

    una volta che ci sar il default. Usiamo il modello dellEAD

    Issue Issue

    r ?

    ? Borrower

    rating

    Severity

    rating

  • Si va a ritroso del tempo e si va a vedere qual la dichiarazione dellagenzia, e confrontarlo con quello di fine anno, il

    risultato sar il tasso di default annuali.

    Il back testing la forma fondamentale dei sistemi di validazione non solo delle agenzia ma anche dei sistemi interni

    delle banche.

    La validazione dei rating di agenzia, se viene riconosciuta per fare un buon lavoro, pu essere autorizzata come ECAI,

    quindi come agenzia i cui rating possono essere utilizzati dalle banche standard per calcolare il patrimonio di vigilanza.

    Mentre il premio per i sistemi interni essere validati come banca FIRBA o AIRBA.

    BBB- dice che 3 su 100 delle aziende classificate cos vanno in default.

    Il rating quindi indica una probabilit di default, che esiste ex ante ma ex post non esiste il concetto di probabilit sul

    singolo caso, sul singolo caso osservato ex post io ho o 0 o 1, non trover mai 0,3. Ex post la verifica si po fare solo

    sugli aggregati e non sui singoli soggetti. Se il sistema riesce ad ordinare il rischio si dice che il sistema prevede. Il

    sistema ordina bene in media ma non capace di tenere inchiodata la PD anno per anno.

    Per potere giudicare i singoli casi abbiamo bisogno di una previsione non fatta sulle classi ma di una previsione

    dicotomica (va in default, non va in default)

    Gli emittenti classifica il CCC, e non andati in default potrebbe anche lamentarsi perch lhai messo in CCC, ma non ha

    senso perch sto ragionando sui rating sui singoli casi.

    NB se compro tanti emittenti B- diversi a fine anno trover un valore intermedio, ma dipende da anno per anno.

    Quindi devo ripetere il mio investimento tanti anni uno dietro laltro. Quindi se investo in tanti tipi diversi della stessa

    classe e ripeto linvestimento son confidente di trovare ex post il tasso di rischio sul mio investimento dello 0,3%. Su

    questa base poi scriver nel CE gli accantonamenti, che rappresenta il tasso atteso expected di default.

    Quando abbiamo detto che la PD dello 0,3 non posso lamentarmi se andato in default o non andato.

    Conclusioni sui rating: laffidabilit delle previsioni si valuta attraverso il back testing: previsioni contro fatti

    successivamente accaduti.

    Matrice di contingenza:

    Conseguenze:

    In un sistema di rating non c alcuna possibilit o promessa di identificare anticipatamente i singoli casi di default.

    Altrimenti occorrerebbe avere solo due classi di previsione (default e non default)

    I default ci sono in tutte le classi di rating. Sia nei fatti (cio a posteriori), sia come previsione. Altrimenti si

    tornerebbe ad avere solo due colonne di previsione: non-default e default.

    I rating che vediamo oggi dei diversi emittenti ci dicono qualcosa di significativo su come sar il futuro tra 20 anni?

    Possiamo fare il back testing?

    Si, andiamo a prende i soggetti che erano BBB- al 1 gennaio 1981, li mettiamo a denominatore perch vogliamo

    calcolarli il Default Rate a 20 anni.

  • Commento grafico: queste curve non si incrociano mai su nessun orizzonte temporale. Quindi i rating segnati da S&P

    hanno una capacit di essere forward looking estremamente altri. Ho delle misure precise del tasso cumulato di

    default sui vari orizzonti temporali per le varie classi di rating. Quando si utilizzano misura probabilistica, esse vanno

    verifica ex posto solo sugli aggregati e non sui singoli casi. Ci siamo resi conto che le agenzie sono in grado di ordinare i

    rating anche nel lungo periodo, le curve non si sovrappongono mari.Viceversa i rating non sono in grado di inchiodare

    il tasso di default che si ha in un anno.

    Abbiamo finora validato il sistema di rating osservando la discriminazione tra tassi diversi.

    Ora invece approfondiamo largomento di avere lassegnazione di una classe che non sia troppo volatile da un

    momento allaltro.

    Matrici di migrazione

    Ci dicono i soggetti ad inizio anno doverano e dove sono andati a fine anno.

    Il default uno stato assorbente, quando si finisce in default non pi possibile migrare in altri stati.

    NR: frequenza dei casi che a fine anno non ha pi un rating.

    Si possono osservare i dati anche a 5 anni.

    La prima condizione per poter dire che il sistema di rating funziona bene che sulla colonna dei default ci sia un tasso

    crescente al peggiorare della classe di rating.

    Nella seconda tabella non si ha questo ordinamento.

    La seconda condizione positiva che sulla diagonale ci siano degli alti tassi di permanenza perch questo significa che

    il rating assegnato stabile. lungimiranza (potrebbe per anche esserci un sistema pigro)

    20 = 1981 2000

    11 /1981

  • Una terza condizione che i tassi di migrazione siano vicini e che non facciano salti.

    Possono essere calcolati anche altri indicato di stabilit dei sistemi di rating.

    Altro indicatore dato dalla frequenza dei rating reversal: sono gli upgrades seguiti da downgrades o viceversa, quindi

    significa che la valutazione non era giusta. Se guardo tali rating reversal ci sdice che un sistema troppo legato alle

    condizioni di breve che non in grado di tenere stabile la valutazione del rating.

    In particolare questa caratteristica della stabilit del sistema di rating dipende da come i rating sono assegnati.

    Ci sono due diverse scuole di pensiero:

    PIT: banche

    TTC: agenzie

    I rating interni delle banche hanno pi bassa stabilit e pi alta migrazione su orizzonti temporali brevi perch fanno

    riferimento ad una logica che segue pi da vicino la logica della qualit del debitore.

    TTC: valutazione si fa in base alla fase peggiore del debitore

    Severity of loss

    Come si predice la LGD: diamo per scontato che ci sia stato il default, ora ci chiediamo qual la dimensione totale

    della perdita.

    In primo luogo dobbiamo ricordarci che la LG = 1 Tasso di recupero (RR) = 1

    Dobbiamo stimare un tasso di recupero che abbi un valore economico.

    I RV potrebbero essere recuperati in diversi periodi, e quindi devono essere attualizzati, cos anche per i costi.

    Mentre lEAD non va attualizzata perch al tempo 0.

    Andiamo a prenderci tutti i dati storici che esprimono garanzie simili, definiremo noi i parametri di segmentazione

    delle tabelle storiche.

    Calcolando la media di tutte queste LGD e troviamo la nostra stima.

    Quando ci arriva un cliente che ci porta unipoteca su unimmobilizzazione useremo la media storica di quel tipo di

    operazione come stima per il futuro.

    Strisce blu: PIT

    Striscia rossa: TTC

    Valori recuperati Costi recupero

  • In questo caso avremo un valore della LGD e confrontandola con degli slot predefiniti daremo una classe a questa

    garanzia, ovvero assegneremo il rating dopo aver avuto a misura cardinale.

    Mentre sulla PD prima abbiamo il rating e poi ci domandiamo quel rating cosa vuol dire.

    Quindi i dati da archiviare se vogliamo cominciare a costruirci una base dati per calcolarci LGD:

    EAD

    Valori monetari dei recuperi e tempi di manifestazione

    Valori monetari dei costi (diretti e indiretti) e tempi di manifestazione

    Tassi contrattuali, correnti risk free

    Stima EAD

    Posso vedere quantera lesposizione lanno prima.

    Se faccio il rapporto: EAD/E-1y = EM

    Mi dice di quanto si muove unesposizione quando si avvicina al default. Posso calcolarlo per tutte le linee di credito

    che sono andate a default. In un mutuo la EAD tende ad essere pi bassa rispetto allanno prima e viceversa per un

    conto corrente. Prender operazioni simili dal punto di vista della forma tecnica e una volta applicati questi filtri

    calcoler unexposurre multiplier medio.

    Se ho EM di un cc per stimare lEAD sar uguale a: io conosco lesposizione corrente ad oggi e la divido per il default se

    si verificasse ad un anno.

    EAD = EM x Ec

    Valori inattesi

    Se io ho calcolato le mie expected loss sulla base della mia PD e della LGD e la EAD.

    EL = PD x LGD x EAD

    E sulla base di questa stima ho fatto gli accantonamenti a perdita, rettifiche rappresentato tutti dei costi che scrivo in

    CE della banca. Per io so che queste medie rappresentano delle medie storiche, ma nella storica ci sono stati anche

    dei momenti in cui il DP, LGD e EAD sono stati pi alti della media.

    Quindi cosa succede se mi trovo che un anno il PD pi alta di quella che mi aspettavo.

    Quando gli eventi reali sono peggiori i quelli attesi (medie storiche) ho bisogno di avere del capitale da mangiarmi,

    perch sto generano delle perdite e quindi palese che maggiore la variabilit di questi valori, e maggiore deve

    essere il capitale che devo detenere.

    Unexpected loss: perdite possibili diverse da quelle attese (perdite che si sono realizzate e che non sempre sono state

    inchiodate alla media)

    Discorso PD (pu essere applicato anche a LGD, EAD e EL)

  • NB la variabilit molto pi alta per le classi peggiori. Significa che le classi peggiori non solo si portano dietro delle

    medie pi alte, ma si portano dietro anche dei capitali maggiori perch si portano dietro una variabilit maggiore.

    Per non possiamo utilizzare la varianza.

    Se prendiamo i tassi storica di perdita nel tempo

    Il problema che queste distribuzioni di frequenze non sono simmetriche rispetto alla media e quindi non si pu

    utilizzare la deviazione standard perch sono misure che presuppongono una simmetria dei valori rispetto alla media.

    Per questo si utilizza il VAR:

    Lexpected loss rate lo abbiamo gi coperto con le rettifiche di valore che abbiamo spesato a CE, quindi lexpected loss

    rate gi stato spesato, in CE e rappresentato dagli accantonamenti a perdita.

    Non un problema perch abbiamo gi messo da parte del valore.

    Il problema che le perdite potrebbero andare oltre e quindi abbiamo bisogno di capitale, ma quanto capitale? Per

    far meglio bisognerebbe avere il complemento a 100 del totale dellattivo rispetto alle rettifiche.

    Sarebbe una quota enorme.

    Quanto capitale dobbiamo detenere? Si parte da questo numero 99,9% che si chiama livello di confidenza.

    Se io voglio coprire il 99,9% di tutte le possibili perdite.

    Significa che rimane una certa probabilit che la banca salti, ed la probabilit non coperta, ovvero lo 0,1%.

    Esempio se noi andiamo a coprire il 99% di quella banca, la banca solida? Prima bisogna capire cosa vuol dire

    lintervallo di confidenza: 100 caso di perdita non stiamo coprendo 1 caso su 100 delle perdite superiori. Se abbiamo

    raccolto dati storici per 100 anni abbiamo lasciato fuori lanno con le perdite pi grandi. Quindi significa che una volta

    ogni 100 anni la banca salter.

  • Unexpected values (VAR)

    Ci sono due modelli:

    SCR Models (DM)

    FPCR Modeslt: DM or MTM

    Abbiamo fatto il discorso sulle perdite ma in realt questo discorso va fatto a livello di singola componente.

    Quindi ogni tipo di rischio visto come valori medi ha anche una distribuzione di probabilit e presenta anche un

    fabbisogno di capitale

    Sono tutti modelli legati al rischio di default.

    FPCR: sono diversi perch includono il rischio di concentrazione, ovvero tengono conto della diversificazione del

    portafoglio e quindi della diversificazione degli assi.

    Rischio di concentrazione

    La variabilit si pu compensare con altra variabilit.

    Se noi riusciamo a governare il rischio di concentrazione, io riesco a ridurre la variabilit e quindi ridurre il fabbisogno

    di capitale. Quindi a parit di variabilit individuale quando ragiono a livello di portafoglio la variabilit pu essere

    contenuta dalla diversificazione.

    Quindi il VAR di portafoglio non la somma dei VAR individuali, perch dipender molto dal livello di correlazione dei

    singoli investimenti.

    Considerazione sul grafico: durante la crisi di credit spread di obbligazioni analoghe si ampliano. Quindi il credit spread

    non un valore stabile ma cambia nel corso nel tempo. Il credit spread inoltre pi volatile in base alla classe di

    rating. Quindi il mercato da credito al rating delle agenzie. Il credit spread collegato con la classe di rating.

    Se una obbligazione stata comprata a giugno 2005 e il giorno dopo stata down gradata, che cosa accade? Vuol dire

    che tutti quelli che lhanno comparata si pentono di averla comprata e quindi tutti cercano di venderla perch ha un

    rendimento troppo basso rispetto al rischio. Se tutti vogliono vendere e nessuno vuole comprare il prezzo allora

    scender, finch il rendimento non sar salito.

  • Rischio di migrazione:

    - VMK Titolo =

    = la funzione dipender:

    Probabilit migrazione

    credit spread

    Duration

    Questo rischio di migrazione in altri periodi potrebbe essere diverso.

    Spread risk

    Questo rischio lo vediamo - VMK Titolo =

    In questo caso non c migrazione.

    = la funzione dipender:

    credit spread

    Duration

    Un VAR marginale di un finanziamento di 1 milione di euro sar lo stesso numero in banche diverse? Dipende da

    quanto la societ gi presente nel portafoglio delle diverse banche o anche altre aziende dello stesso settore. Se ci

    sono degli elementi di correlazioni forti o deboli con il resto del portafoglio.

    Quanto pi il portafoglio diversificato tanto pi ci sar differenza.

    Quelli di cui stiamo parlando sono VAR gestionali, calcolati con i modelli full portafoglio che tengono conto

    delleffettiva diversificazione del portafoglio, sono diversi dal minimo di capitale regolamentare calcolato con Basilea.

    Questo VAR non tiene conto delle effettive diversificazioni dei singoli portafogli.

    LMCR un vincolo che dobbiamo rispettare perch la normativa che lo dice, mentre il VAR individuale quello pi

    corretto perch tiene conto della mia diversificazione, e lo voglio usare per dare un pricing dei prezzi.

    SI usano i VAR gestionali per fare il pricing dei prezzi, questi VAR gestionali qualche volta potrebbero essere superiori o

    inferiori al VAR regolamentare. Siccome il vincolo regolamentare un vincolo ma solo a livello complessivo di

    portafoglio. LO calcolo impiego per impiego ma il totale che devo ottenere. Se il totale dei VAR gestionale

    superiore al minimo di capitale regolamentare complessivo di portafoglio:

    <

    =1

    =1

    In questo caso va bene.

    >

    =1

    =1

    MI trovo che VAR gestionali < capitale minimo richiesto, quindi nel fare il pricing non ho spesato abbastanza capitale

    rispetto a quello che mi serve per soddisfare la regolamentazione. Siccome un obbligo sar costretto a sommare ad

    ogni singolo VAR gestionale individuale un ADD ON che in pratica rappresenta la suddivisione su tutti i miei impieghi di

    questa differenza.

    Quindi:

    VARi + ADD ON

  • Finiremo per avere due misure del capitale, una di Basilea, laltra una misura che deriva dai modelli VAR interni di

    portafoglio. Queste due misure non coincidono perch i modelli interni tengono conto della diversificazione mentre

    quello di Basilea no.

    VAR: esprime il fabbisogno di capitale.

    Applicazione di questi strumenti

    Il pricing

    Dobbiamo prestare 1 euro per 1 anno e vogliamo capire quale sar il tasso risk adjusted che tenga conto che questo

    tasso di interesse deve coprire le perdite attese ed inattese.

    Noi sappiamo che se abbiamo prestato 1 euro a fine anno dal punto di vista contrattuale dovremmo essere titolati a

    ricevere indietro il capital e (1 euro) pi gli interessi sul capitale.

    Sappiamo che per non tutti i debitori pagheranno questo montante, perch alcuni andranno in default e su questi

    noi subiremo una perdita.

    Quindi rispetto a questo diritto contrattuale quale sar il montante al netto delle perdite attese?

    Siccome le perdite attese sono PD x LGD = ELR, solo ci che non andr perso effettivamente torner a casa, quindi:

    (1 + ip) x (1 - PD x LGD) montante dopo le perdite attese

    NB non riferito al singolo titolo, perch il singolo titolo o andato in default o no, bisogna farlo sullinsieme.

    Quali costi in sostanza deve coprire tale formula? Iniziamo con il dire che leuro che abbiamo impiegato lo vogliamo

    rivedere in casa, ma questo investimento di 1 euro, dal punto di vista finanziario quanto costa alla banca?

    TIT (tasso interno di trasferimento): tasso attraverso cui le diverse filiali si cambiano le risorse in eccesso, quindi un

    prezzo interno della raccolta che rappresentativo di tutta la raccolta

    Qual il costo medio corretto del capitale da considerare per questo tipo di operazione? Nel capital budgeting quando

    ragioniamo nella valutazione di investimenti fissi in azienda quando utilizziamo il DCF usiamo come parametro dia

    attualizzazione di flussi unlevered il WACC.

    Questo WACC dipender quindi da quanto equity e quando debito, ma qual la quota per ognuna? Per valutare un

    nuovo investimento dobbiamo calcolare il WACC:

    =

    +

    1

    E D

    montante 1 4% = 96% quello che recupero

    TIT: vincolo contrattuale

    Ke: vincolo morale Ke > TIT bisogna capire

    quanta parte di equity

    serve per questa raccolta

    Si considera la struttura finanziaria dellimpresa come struttura finanziaria

    prospettica target, che il manager, i finanziatori, le banche considerano ideale.

  • Le logiche di risk management per non ragionano cos e anche le imprese industriali abbandonano questa logica. Il

    problema che se noi stiamo valutando un nuovo investimento, macchinario o acquisto nuova azienda, che

    rappresenta un rischio diverso dal rischio tipico dellimpresa evidentemente la struttura finanziaria tipica dellimpresa

    non pi adeguata per tenere un investimento che ha un rischio maggiore. Ovvero richiederebbe pi equity perch

    devo coprire pi perdite attese e quindi la struttura non pi corretta. Mentre nellimpostazione di capital budgeting

    se un investimento ha un rischio molto diverso da quello dellimpresa si interviene sul costo dellequity, quindi si alza il

    Ke e per stimare questo si utilizza il CAPM. Cos funziona lapproccio tradizionale, mentre nel caso della banca quando

    i rischi sono maggiori non si cambia il Ke ma si cambia la quantit di capitale, ovvero la dimensione del capitale

    necessaria per coprire le perdite attese quindi si calcola il VAR.

    Quindi:

    (1 + ip) x (1 - PD x LGD) = 1 + VAR x Ke + (1 VAR) x TIT + C Espressione pricing di equilibrio

    Mancano da considerare i costi operative di questo investimento chiamati C.

    Se siamo banca price setter dobbiamo capire qual ip:

    Significato economico del denominatore: sono gli euro che davvero pagano il numeratore, il numeratore non pagato

    da tutti gli euro di prestito, ma poi alla fine alcuni rimborseranno il prestito mentre altri andranno in default. Quindi

    quel 96% di prima rappresenta quello che noi ci aspettiamo siano gli euro che veramente pagano il numeratore, non

    il 100% dei nostri prestiti che paga il numeratore, ma 100% - quelli che non pagano.

    Qui emerge chiaramente che il pricing che stiamo facendo conta su una socializzazione delle perdite, significa che solo

    quelli che rimborsano davvero pagheranno il numeratore. E quindi 1 4% quindi il 96% sono quelli che non sono

    andati in default che devono pagare per chi non paga. (socializzazione delle perdite: quelli che pagano, pagano per

    quelli che non pagano)

    Se non avessimo i rating come faremo il pricing? Utilizzeremo la PD media del portafoglio della banca e la LGD media

    del portafoglio della banca, ma accadrebbe che calcoleremo il prezzo tenendo presente che a livello di portafoglio

    avremo una certa percentuale di soggetti che pagheranno ed altri che non pagheranno. In altre parole se noi non

    usiamo i rating stiamo facendo pagare i rischi a soggetti buoni anche quelli di quelli cattivi.

    Usando i rating la socializzazione c ancora ma avviene allinterno della stessa classe di rating.

    1

    E = VAR D = 1 - VAR

    WACC

    Risk adverse pricing

    (price setter institution)

    Stiamo immaginando di pagare il TIT su tutto il

    passivo e poi diciamo attenzione che sulla quota di

    VAR pago solo il di pi (Ke TIT) su questa quota.

  • Quindi il denominatore esprime quelli che davvero pagano il numeratore e dipende da PD ed LGD dei rating.

    Esempio

    Supponiamo ora che la nostra banca non sia capace di calcolare il tasso risk adjusted.

    Queste banche operano sullo stesso mercato e con gli stessi clienti.

    Clienti C preferiranno indebitarsi con la banca OLD

    Clienti A preferiranno andare ad indebitarsi con la banca Alfa

    Con il passare del tempo accadr che la banca OLD si render conto che le perdite effettive che sta subendo sui suoi

    impieghi sono superiori quelle che si aspettava perch adesso il suo portafoglio ha perso i clienti buoni e ha portato a

    casa solo i clienti peggiori. Il portafoglio non pi come un tempo in cui una banca non divideva in classi, ma siccome

    le altre banche stanno usando la discriminazione del tasso in base ai rischi, la banca OLD sta subendo la selezione

    avversa e a seguito di questo il suo portafoglio pi rischioso e le perdite con tempo saranno maggiori di quelle che

    sulla base delle quali aveva fissato il tasso all8%, quindi si render conto che le perdite effettive non sono pi coperte

    dall8% e quindi dovr alzare il tasso. Nel momento in cui alza il taso perder anche i clienti classificati come B. E

    quindi pi la banca OLD alza i tassi pi scatena la selezione avversa e pi porter a casa solamente i clienti cattivi e

    rischia il fallimento.

    Ipotizziamo che per nel mercato si presenti anche una banca Bea che pi sofisticata di Alfa ed ha un sistema a 9

    classi:

    Anche in questo succeder lo stesso fenomeno di prima. Questo perch non ha un sistema di rating abbastanza

    differenziato.

    Quindi raccogliamo al 7% (TIT) e il

    rendimento dellimpiego deve essere

    13,16%. Se fosse pi alto significa che

    stiamo guadagnando un surplus, se fosse

    pi basso significa che non stimato

    coprendo tutti i nostri costi e rischi. Mentre

    se il 13,6% significa che stiamo coprendo

    tutti i nostri costi e rischi

    Banca OLD (BCC)

    Ip= 8%

    Banca Alfa

    Divide i clienti in tre categorie:

    A: 5%

    B: 8%

    C: 11%

    Banca Beta

    Divide i clienti in nove categorie: da 4% a 12%

  • Pu arrivare una banca Gamma con un sistema di rating a 27 classi? Se aumento numero di classi pi difficile

    discriminare tra una classe e laltra. C limite classi di usare dato dalla societ del sistema di discriminare

    correttamente, se il numero classi diventa via via pi elevato.

    Sistema rating strumento competitivo per le banche, esse tentano di sviluppare sistemi sempre pi sofisticati per

    batte i concorrenti ed in questo processo di continua ricerca evidentemente impossibile cristallizzare un sistema di

    rating universale. Quindi si dissocerebbe una differenziazione tra strumenti gestionali e strumenti regolamentari

    dallaltra che sarebbe un sistema di rating scritto nella normativa utilizzato solo fare i calcoli di RW. Mentre Basilea ha

    detto che devono usare lo stesso sistema di rating utilizzato ai dini gestionali per fare i calcoli dellRW.

    Caso

    Internal model: tassi che dovremmo applicare se usassimo i modelli interni VAR

    Basel II simulation: indica i tassi che dovremmo applicare che se anzich applicare il VAR usassimo l8% moltiplicato

    per RW quindi il requisito patrimoniale usando il FIRBA

    Nel calcolo a livello di FIRBA il calcolo regolamentare penalizzante rispetto ai modelli interni, ci porterebbero a fare

    tassi pi alti sebbene le PD sono le stesse, i VAR sono diversi.

    La discriminazione del tasso c perch le curve salgono al peggiorare della PD, ma non abbastanza e non sono

    abbastanza basse allinizio, quindi non c abbastanza discriminazione del tasso.

    Aumenta la differenziazione dei comportamenti delle banche perch aumenta la distanza tra la media. Significa che

    aumenta la diversit del pagamento delle banche.

    La banca deve discriminare di pi i tassi senn si subisce la selezione avversa. Dal 2003 ad oggi ci siamo avvicinati

    molto di pi ai tassi teorici perch le banche hanno dovuto allontanarsi alla selezione avversa, quindi i tassi sono

    aumentai per i clienti cattivi e diminuiti per i clienti buoni. Quindi la concorrenza per i clienti buoni i tasi sono scesi per

    via dellaltra concorrenza.

    Ma allora Basilea 2 e Basilea 3 condurranno a tassi su presiti pi oggettivi e convergenti? Ci possono essere dei motivi

    che portano a fare stessi tassi per prestiti diversi?

    Ascisse: probabilit di default

    Ordinate: credit spread (differenza tra tasso richiesto sui

    presiti e tasso richiesto dal tasso risk free, quindi premio

    per il rischio richiesto al debitore

    Central bound: risultato rilevazione, la media dei tassi

    applicati dalle diverse banche in funzione della PD alle

    imprese su cui abbiamo sviluppato la rilevazione

    Lower bound e upper bound: deviazione standard di

    rispetto alla media in sui o in gi.

    Costo raccolta diverso dal rating

    C costi operativi diversi:

    grandi/piccole, special/general,

    efficienti/inefficienti

    Rendimento atteso da azionisti

    diverso da:

    - Forma giuridica

    - Fondazioni/mercati/dipendenti

    Dipende da:

    - PD, LGD

    - LC

    - FPCRM (diversit portafoglio)

    - Modelli

    Rating possono

    essere diversi

  • Quindi:

    - Costo del capitale di rischio:

    o Funzione obiettivo di chi detiene la governance

    - Tasso interno di trasferimento:

    o Logiche di determinazione

    o Capacit di funding

    - Quantit di capitale di rischio

    o Stand alone o marginale

    o Credit risk models, PD e LGD key inputs

    o Struttura del portafoglio e capacit di ricomposizione

    - Costi medi:

    o Marginali o medi

    o Di prodotto o di cliente

    o Struttura dei costi e dellofferta

    Adesso che le banche usano i modelli si ritrovano in operazioni che non ci stanno dentro ed altre che vanno bene sulle

    quali devono anche decidere e abbassare i tassi.

    Quindi la probabilit che i tassi divergano in futuro molto pi alta di quello che poteva avvenire in passato.

    Banca price taker, casi in cui la banca taker:

    - Quando chiama il CFO di FIAT, dice che li vuole all1%, quindi il PD gi stato deciso

    - Segmenti mercato in cui i tassi sono stabili, il mercato che impone il tasso

    - Situazione nella quale stiamo valutando le performance id nostre unit organizzative, che tasso di rendimento

    stiamo portando a casa sui mutui residenziali che hanno una loro PD e LGD media, e se guardiamo ex post il PD

    noto. Quindi valutazione ex post, di prodotti, unit business aree organizzative

    In questo caso usiamo come incognita Ke, quando lo usiamo come incognita la variabile x si chiama RAROC (risk

    adjusted return on capital)

    (1 + ip) x (1 - PD x LGD) = 1 + VAR x Ke + (1 VAR) x TIT + C

    = (1 ) (1 + )

    RAROC: Ritorno sul capitale che ho dovuto impegnare per questa operazione

    Numeratore: risultato operativo singola operazione

    Se Ke RAROC allora il business va bene

    Indicatore:

    = ( )

    NB RAROC guida per scegliere i territori, prodotti segmenti su cui investire di pi.

    Se lEVA 0 significa che stiamo remunerando gli azionisti proprio al loro livello minimo richiesto.

    Se lEVA negativo non significa che loperazione produce una perdita, potrebbe essere in utile ma non potrebbe per

    riuscire a remunerare gli azionisti.

    LEVA collegato ai prezzi di borsa, se positiva va bene perch i titoli rendono pi del rendimento minimo richiesto

    dagli azionisti per dichiararsi soddisfatti.

    incognita

    IA IP RETT - CO

  • La gestione del portafoglio

    ROCA = RAROC

    Che cosa si trae da questo tipo di quadro in termini di evoluzione della banca e in termini di scelte di indirizzo per

    orientare gli investimenti, quali siano i business meritevoli e quali non siano i gruppi meritevoli?

    RAROC aumenta (indicatore percentuale per euro di capitale assorbito, quindi la redditivit del capitale assorbito

    sta salendo), notiamo lo spostamento di tutte le aree di business verso lalto

    Ci sono anche spostamenti a destra che rappresentano laumento del volume del capitale assorbito che anche in

    presenza del RAROC significa che si sta espandendo lattivit, se sta aumentando il capitale e questo capitale rende

    di pi ovviamente lattivit si sta espandendo.

    Quindi dal punto di vista del trend siamo soddisfatti, la banca sta migliorando. Dal punto di vista del corporate center

    (insieme di tutti i servizi centrali nei confronti della banca e quindi rappresentano dei costi per la banca) questo

    miglioramento della redditivit pu dipendere:

    - Dal miglioramento dellefficienza nella produzione dei servizi (tendenza di smagrire il corporate center)

    - Cambiare il sistema di remunerazione interna (prezzo interno dello scambio dei servizi), quindi dipende dalle

    politiche di prezzo che non da performance ottenute sul mercato

    Mentre tutti gli altri sono business sul mercato. Perch lasset management assorbe cos poco capitale? (servizi di

    gestione degli asset dei clienti: consulenza, gestione patrimoniale ma i patrimoni non sono della banca ma dei clienti e

    quindi chiaro che lassorbimento di capitale basso perch stiamo mettendo a rischi i patrimoni dei clienti, quindi

    facile avere ritorni molto alta e ne richiede poco.

    Invece leasing e factoring, assorbono poco capitale, ma anche perch si tratta di business in cui le LGD tendono ad

    essere abbastanza basse e quindi in generale le perdite sono basse (perch propriet bene: asset di garanzia su cui ci

    si pu rivalere, pi facile valutare asset che non la PD dei debitori).

    Commercial banking: attivit tradizionale e tira in alto il ROCA medio, attivit che per assorbe tantissimo capitale

    (Basilea: ogni euro di prestito si porta dietro un ammontare di capitale legato al rischio dei debitori), ma da un

    rendimento migliore della media tratteggiata.

    La banca daffari, assorbimento minore perch opera sviluppando ricavi da servizi e quindi lassorbimento di capitale

    pi basso e quindi abbiamo un miglioramento.

    Il multi national banking: ha subito incremento rilevante, miglioramento della redditivit in questo caso,

    Selezionare/uscire Ristrutturare/uscire

    Mantenere e consolidare

    queste aree di business Sviluppare

  • Sintesi dei diversi indicatori incontrati finora

    Assignment aula

    Alto a sinistra: alziamo i tassi per i clienti peggiori, mentre li manteniamo costanti per i migliori

    Alto a sinistra: abbassiamo i tassi ai clienti migliori, mentre li manteniamo costanti per i clienti migliori

    Basso a sinistra: abbassiamo i tassi per i clienti migliori, mentre gli alziamo per i clienti peggiori

    Basso destra: non discriminiamo

    NB reddito operativo

    viene dopo gli

    accantonamenti

    Dobbiamo cercare di intuire quali saranno gli

    impatti su alcuni indicatori

    Per gli indicatori finanziari si usi: MM molto

    maggiore, PA pi alto, LO lo stesso, PB pi basso,

    MB molto pi basso (rispetto ai risultati del

    passato)

    S SS D SS S NO

    Pi accantonamenti

    S SS S SS NO S

    Selettiva

    SS SS 0 SS S SI

    LO D 0 DD D NO

    Espansiva

    Full discriminating

    Rese al mercato

    NB:

    S: sale

    D: diminuisce

  • Elementi da prendere in considerazione per dare le risposte:

    - Distribuzione delle esposizioni per classe di rating distribuzione uniforme

    - Quante/quali altre banche che discriminano gi