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168, avenue de Tervuren (bte 12) B 1150 Bruxelles Tel (32) 2 771 53 30 Fax (32) 2 771 38 17 Email : [email protected] http://www.fediol.be Appendice 4 al Manuale Comunitario di corretta prassi per la produzione industriale di magnimi semplici sicuri destinati all’alimentazione animale: Documento di riferimento di settore della FEDIOL a) Introduzione I membri FEDIOL spremono oltre 30 milioni di tonnellate di semi oleosi all'anno e producono 9 milioni di tonnellate di oli vegetali. Come se non bastasse, trasformano 4 milioni di tonnellate di oli importati. Essi producono anche 20 milioni di tonnellate di farine e si attestano tra i principali attori sul mercato dell'Unione europea, il più grande al mondo, con 51 milioni di tonnellate di consumo di farina. Altre statistiche sono disponibili su: http://www.fediol.be/2/index.php . In tutta Europa vi sono circa 150 impianti di trasformazione di semi oleosi e di produzione di oli e grassi vegetali, che impiegano circa 20.000 persone. L’Industria Comunitaria di Farine Proteiche e Oli trasforma diversi tipi di semi oleaginosi, legumi, frutta e noci per la produzione di oli vegetali - per il consumo umano, ma anche per l'alimentazione degli animali e per usi tecnici - e per la produzione di farine di semi oleosi che vengono utilizzate come mangime ricco di proteine. Solitamente gli impianti di spremitura dispongono di impianti integrati di raffinazione, che producono prodotti grassi che possono essere destinati ad alimenti, mangimi o ad usi tecnici. Le sezioni b e c in basso forniscono ulteriori informazioni mangimi sui mangimi semplici prodotti e sui processi applicati dal settore. Per supportare le aziende nella realizzazione di prodotti sicuri, FEDIOL ha effettuato la valutazione dei rischi della catena dei mangimi samplici derivati dalle colture principali trasformate dalla sua industria (consultare anche la sezione d). Queste valutazioni offrono alle imprese di spremitura dei semi oleosi e di raffinazione dell’olio uno strumento per la valutazione del proprio sistema di gestione della sicurezza dei mangimi. Inoltre, supportano queste imprese nel dialogo relativo al controllo della catena con clienti, fornitori e altri soggetti interessati. Le valutazioni dei rischi, quindi, contribuiscono a rafforzare la sicurezza della catena alimentare. FEDIOL sottolinea che le imprese rimangono i principali responsabili per la fornitura di mangimi sicuri e che tali valutazioni non possono sostituire nessuna di queste responsabilità. Le valutazioni dei rischi che includono le misure di controllo costituiscono un’ulteriore particolarità del concetto di Programmi dei Prerequisiti (PRP), di cui al capitolo 5 del Manuale Comunitario.

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168, avenue de Tervuren (bte 12) B 1150 Bruxelles Tel (32) 2 771 53 30 Fax (32) 2 771 38 17 Email : [email protected] http://www.fediol.be

Appendice 4 al Manuale Comunitario di corretta prassi per la produzione industriale di magnimi semplici sicuri destinati all’alimentazione animale: Documento di riferimento di settore della FEDIOL

a) Introduzione I membri FEDIOL spremono oltre 30 milioni di tonnellate di semi oleosi all'anno e producono 9 milioni di tonnellate di oli vegetali. Come se non bastasse, trasformano 4 milioni di tonnellate di oli importati. Essi producono anche 20 milioni di tonnellate di farine e si attestano tra i principali attori sul mercato dell'Unione europea, il più grande al mondo, con 51 milioni di tonnellate di consumo di farina. Altre statistiche sono disponibili su: http://www.fediol.be/2/index.php. In tutta Europa vi sono circa 150 impianti di trasformazione di semi oleosi e di produzione di oli e grassi vegetali, che impiegano circa 20.000 persone. L’Industria Comunitaria di Farine Proteiche e Oli trasforma diversi tipi di semi oleaginosi, legumi, frutta e noci per la produzione di oli vegetali - per il consumo umano, ma anche per l'alimentazione degli animali e per usi tecnici - e per la produzione di farine di semi oleosi che vengono utilizzate come mangime ricco di proteine. Solitamente gli impianti di spremitura dispongono di impianti integrati di raffinazione, che producono prodotti grassi che possono essere destinati ad alimenti, mangimi o ad usi tecnici. Le sezioni b e c in basso forniscono ulteriori informazioni mangimi sui mangimi semplici prodotti e sui processi applicati dal settore. Per supportare le aziende nella realizzazione di prodotti sicuri, FEDIOL ha effettuato la valutazione dei rischi della catena dei mangimi samplici derivati dalle colture principali trasformate dalla sua industria (consultare anche la sezione d). Queste valutazioni offrono alle imprese di spremitura dei semi oleosi e di raffinazione dell’olio uno strumento per la valutazione del proprio sistema di gestione della sicurezza dei mangimi. Inoltre, supportano queste imprese nel dialogo relativo al controllo della catena con clienti, fornitori e altri soggetti interessati. Le valutazioni dei rischi, quindi, contribuiscono a rafforzare la sicurezza della catena alimentare. FEDIOL sottolinea che le imprese rimangono i principali responsabili per la fornitura di mangimi sicuri e che tali valutazioni non possono sostituire nessuna di queste responsabilità. Le valutazioni dei rischi che includono le misure di controllo costituiscono un’ulteriore particolarità del concetto di Programmi dei Prerequisiti (PRP), di cui al capitolo 5 del Manuale Comunitario.

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Indice:

a) Introduzione 1

b) Elenco dei mangimi semplici 3

c) Panoramica dei processi principali 3

1) Spremitura dei semi oleosi 3

2) Raffinazione 5

3) Modificazione di oli e grassi 7

Diagramma di flusso spremitura 9

Diagramma di flusso raffinazione 10

Diagramma di flusso ulteriori trasformazioni 11

d) Valutazione dei rischi 12

1) Panoramica delle colture oggetto di una valutazione

dei rischi per la sicurezza della catena alimentare

12

2) Come sono state condotte le valutazioni dei rischi 12

Considerazioni sulla non inclusione di taluni contaminanti

nelle valutazioni dei rischi per la sicurezza della catena

alimentare FEDIOL 15

Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e

dei prodotti oleari 17

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi

di colza e dei prodotti oleari 39

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi

di girasole e dei prodotti oleari 59

Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di

palma e di olio di semi di palma 84

Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco 102

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b) Elenco dei magimi semplici Le principali materie grezze, trasformate dall’Industria Comunitaria di Farine Proteiche e Oli, sono i semi di colza, i semi di soia, i semi di girasole, l’olio di palma grezzo, l’olio di semi di palma grezzo e l’olio di cocco grezzo. La spremitura di questi semi oleosi e dei legumi dà vita alle materie prime utilizzate per la produzione dei seguenti mangimi: • panelli (di semi di colza) • farina di soia, di semi di girasole e di semi di colza • bucce di soia e di semi di girasole

oli vegetali [olio degommato grezzo di (semi di) soia, olio di semi di colza, olio di semi di girasole] La soia e i semi di girasole possono essere decorticati così da ottenere farina con un basso contenuto di fibra e quindi un alto contenuto proteico (farina “hi-pro” contro farina “low-pro”). La raffinazione degli oli produce: • oli vegetali raffinati [olio raffinato di soia, olio di semi di colza, olio di

semi di girasole, olio di palma, di semi di palma e di cocco] • acidi grassi di soia, di colza, di girasole, di palma, di semi di palma e

di cocco • distillati di acidi grassi di soia, colza e girasole

La lavorazione a valle degli oli dà luogo a: • oli idrogenati • oli interesterificati • acidi grassi puri • oli e grassi vegetali frazionati (oleine e stearine) • glicerina

Altri semi trasformati comprendono i semi di lino, i semi di sesamo, il germe di mais e i semi di papavero. Altri oli trasformati sono quelli di karité, di illipè, di semi di cartamo e l'olio di arachide. c) Panoramica dei processi principali 1) SPREMITURA DEI SEMI OLEOSI 1.1 Pulitura, Essiccazione e Preparazione dei semi/chicchi Come prima fase il seme/chicco viene pulito e asciugato. Il materiale estraneo (ad esempio pietre, vetro e metallo) viene rimosso attraverso la setacciatura e i magneti e viene smaltito al di fuori della catena dei mangimi. L'essiccazione viene effettuata evitando il contatto con i gas di combustione, a meno che non venga utilizzato del gas naturale. La preparazione dei semi prima dell’estrazione dipende dal tipo di seme/chicco e dalla qualità della farina.

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Alcuni semi oleosi, come quelli di soia e di girasole, possono essere decorticati dopo la pulitura. Dopo la decorticazione la farina avrà un contenuto inferiore in fibra grezza e quindi un contenuto proteico superiore. Le bucce di soia possono essere utilizzate anche come mangimi semplici, allo stato naturale o sotto forma di pellet. 1.2. Spremitura e riscaldamento I semi con alto contenuto di olio, come i semi di colza e di girasole, di solito vengono spremuti meccanicamente nei trasportatori a coclea, dopo una fase di preriscaldamento nei condizionatori a riscaldamento indiretto. Il panello spremuto conterrà fino al 18% di olio e verrà ulteriormente trattato nell’estrattore. In alcuni casi il panello subisce una spremitura profonda. Questo processo fa scendere i livelli di olio al di sotto del 10% e risulta in un panello commercializzato per l’alimentazione animale. I semi di soia, con contenuti di olio relativamente bassi, vengono trattati termicamente, frantumati meccanicamente e utilizzati come materia grezza/fiocchi per ulteriori estrazioni. A volte la materia grezza viene spremuta senza riscaldamento; gli oli derivati da questo processo vengono chiamati oli spremuti a freddo. Poiché la spremitura a freddo non estrae completamente l’olio, essa viene praticata soltanto durante la produzione di alcuni oli commestibili speciali, tra i quali l'olio d'oliva. 1.3. Estrazione con solvente L’estrazione con solvente viene utilizzata per separare l'olio dai semi/chicchi. I semi/chicchi prelavorati vengono trattati con il solvente in un processo controcorrente a più stadi, finché il contenuto di olio residuo viene ridotto al livello più basso possibile. Il solvente comunemente utilizzato dai frantoi è l’esano. La miscela di olio e solvente viene separata per distillazione in due componenti, l’olio e il solvente. Il solvente viene riciclato nel processo di estrazione. 1.4. Desolventizzazione e tostatura La farina contenente esano viene trattata nel tostatore desolventizzatore con l'aiuto del riscaldamento indiretto e del vapore. Il processo di tostatura per la desolventizzazione ha tre scopi: in primo luogo, recuperare il solvente dalla farina, in secondo luogo accrescere il valore nutrizionale della farina (ad esempio riducendo il contenuto di glucosinolati o di inibitori della tripsina) e, in terzo luogo, ridurre al minimo il rischio di contaminazione biologica. 1.5. Essiccazione, raffreddamento, stoccaggio Per ottenere un mangime semplice trasportabile e idoneo allo stoccaggio, la farina viene successivamente essiccata e raffreddata. In generale, le farine di semi oleosi vengono conservate in silos. Attualmente, il confezionamento in sacchi è limitato a casi eccezionali. Al fine di evitare l'impaccamento della farina di semi oleosi alla parete del silo, è prassi comune aggiungere un agente anti agglomerante (tra gli altri vengono

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aggiunte argille minerali). Ciò è particolarmente necessario quando il silo raggiunge altezze considerevoli. Gli agenti antiagglomeranti usati sono quelli consentiti dalla normativa sui mangimi. 2) RAFFINAZIONE Gli oli grezzi ottenuti dalla spremitura e/o dall’estrazione sono talvolta impiegati direttamente per scopi alimentari e per i mangimi. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, gli oli grezzi vengono raffinati con un processo multifase. Gli oli grezzi possono contenere sostanze e componenti in traccia, indesiderabili per il gusto, la stabilità, l'aspetto e l’odore o che possono interferire con un’ulteriore trasformazione. Queste sostanze e componenti in traccia includono particelle di semi, i fosfatidi, i carboidrati, le proteine e le tracce di metalli, pigmenti, cere, prodotti di ossidazione degli acidi grassi, idrocarburi policiclici aromatici e residui di pesticidi. Le specifiche interne sviluppate dal settore oleario e dei grassi prevedono che gli oli grezzi debbano soddisfare determinati requisiti di qualità. Questa è una fase chiave per garantire che, quando la raffinazione verrà applicata alla materia grezza, l'olio completamente raffinato sarà idoneo al consumo umano. Lo scopo della raffinazione di oli e grassi commestibili è quello di eliminare gli acidi grassi liberi e le altre sostanze, preservando il valore nutrizionale e garantendo la qualità e la stabilità del prodotto finale. La raffinazione chimica/alcalina e fisica segue fasi di lavorazione simili, ma che differiscono nella modalità di eliminazione degli acidi grassi liberi (vedi sotto). 2.1. Degommaggio Gli oli grezzi con livelli relativamente elevati di fosfatidi prima della raffinazione possono essere degommati per eliminare la maggior parte di questi composti fosfolipidici. Durante il processo di degommaggio l’olio grezzo viene trattato con una quantità limitata di acqua e di acidi, al fine di idratare i fosfatidi e poi separarli per centrifugazione. Dopo il processo di degommaggio, l’olio grezzo viene essiccato. L'olio di soia è l'olio più comunemente sottoposto a tale processo. Le gomme (o lecitine grezze) possono essere aggiunte alla farina. 2.2. Neutralizzazione La neutralizzazione con alcali riduce il contenuto dei seguenti componenti: acidi grassi liberi, prodotti di ossidazione degli acidi grassi liberi, proteine residue, carboidrati, tracce di metalli e una parte dei pigmenti. L'olio viene trattato con una soluzione alcalina (soda caustica) che reagisce con gli acidi grassi liberi presenti e li trasforma in sali di acidi grassi (sapone). La miscela consente quindi di separare la fase oleosa liberata dagli acidi grassi, che galleggia sulla parte superiore, da una fase a strati di sali, soluzione alcalina e altre sostanze, che vengono prelevate. L'olio viene poi lavato con acqua per eliminare i sali, la soluzione alcalina e

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le altre sostanze e, a questo punto, è pronto per il processo di decolorazione e deodorazione. Lo strato inferiore di sali e altre sostanze, che viene estratto dall’olio, è un materiale solido mescolato con dell’acqua. Una grossa parte di questo materiale è rappresentata dai sali di acidi grassi, che possono essere aggiunti alla farina (prima della tostatura, livelli di inclusione 1,5% in genere), venduti ai produttori di sapone o trattati con un trattamento acido (acido solforico) per liberare gli acidi grassi contenuti in esso. Questi sono utilizzati per l'alimentazione ma anche per la produzione di sapone e candele. La neutralizzazione utilizzata per eliminare gli acidi grassi liberi può essere applicata solo alla raffinazione chimica e non è contemplata nella raffinazione fisica. 2.3. Winterizzazione La winterizzazione è un processo attraverso il quale le cere vengono cristallizzate e rimosse in un processo di filtraggio per evitare l’intorpidimento della frazione liquida a temperature più basse. La terra di diatomee (Kieselgur), normalmente usata come coadiuvante di filtrazione, è un minerale biogenico di sedimentazione da cui vengono rimossi i componenti organici attraverso trattamento termico. La pasta di filtrazione che rimane dopo il processo di filtraggio è composta dagli oli, dalle cere e dal coadiuvante di filtrazione. La pasta può essere riciclata nel tostatore e aggiunta alla farina (impianto integrato di frantumazione/raffinazione) o venduta come materia prima per mangimi (raffinazione isolata). Il termine winterizzazione era originariamente applicato decenni fa, quando per compiere tale processo l'olio di semi di cotone veniva sottoposto a temperature invernali. I processi di winterizzazione che utilizzano la temperatura per il controllo della cristallizzazione vengono applicati sull’olio di semi di girasole e sull’olio di germe di mais. Un processo simile chiamato deceratura viene utilizzato per chiarificare gli oli contenenti tracce di componenti intorbidenti. 2.4. Decolorazione Lo scopo dello sbiancamento (o decolorazione) è quello di ridurre i livelli di pigmenti come i carotenoidi e la clorofilla, ma questo trattamento rimuove anche ulteriori residui di fosfatidi, saponi, tracce di metalli, prodotti di ossidazione e proteine. Tali componenti in tracce interferiscono con un ulteriore trattamento, riducono la qualità del prodotto finale e vengono rimossi mediante assorbimento con argilla attivata e silice. Negli impianti integrati di spremitura/raffinazione la terra sbiancante usata viene reinclusa nella farina. La terra decolorante, proveniente da impianti puri di raffinazione e/o impianti di tempra, che può contenere nichel, viene esclusa dal riciclaggio nei mangimi semplici e viene smaltita al di fuori del settore dei mangimi. Se sono presenti idrocarburi aromatici policiclici pesanti per la loro rimozione vengono utilizzati i carboni attivi. Al fine di garantire la rimozione delle sostanze specifiche il dosaggio di questi agenti di assorbimento deve essere adattato. L'argilla decolorante che contiene

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tutte queste sostanze viene separata per filtrazione e smaltita al di fuori del settore dei mangimi. 2.5. Deodorazione La deodorazione è un processo di distillazione a vapore sotto vuoto che elimina i componenti relativamente volatili che danno luogo a sapori, colori e odori indesiderabili nei grassi e negli oli. Questo procedimento è fattibile grazie alle grandi differenze di volatilità presenti fra queste sostanze indesiderabili e i trigliceridi. Lo scopo della deodorazione, in caso di una mancata fase di raffinazione chimica precedente, è quello di ridurre il livello di acidi grassi liberi e di rimuovere odori, aromi sgradevoli e altri componenti volatili, come i pesticidi e gli idrocarburi aromatici policiclici leggeri, attraverso un mezzo di strippaggio. Un’esecuzione attenta di tale processo migliorerà anche la stabilità e il colore dell’olio, pur preservando il suo valore nutrizionale. A seconda del tempo di permanenza nel deodorizzatore, il processo avviene sotto vuoto (0,5 - 8 mbar), a temperature comprese tra i 180° e i 270° C e utilizzando un mezzo di strippaggio, come il vapore o l’azoto, in quanto le sostanze responsabili degli odori e dei sapori sono solitamente volatili. Le condizioni vengono adattate in modo appropriato entro queste gamme, per garantire la rimozione di sostanze specifiche. Durante questo passaggio si effettua un’ulteriore rimozione delle proteine. Un’attenta esecuzione di queste quattro fasi di trasformazione assicura completamente che gli oli raffinati siano in possesso di buone qualità organolettiche e fisico-chimiche. Il grado di rimozione delle proteine è di importanza critica per la mancanza di allergenicità. 3) MODIFICAZIONE DI OLI E GRASSI 3.1. Idrogenazione L'idrogenazione è il processo mediante il quale si aggiunge idrogeno direttamente ai punti di insaturazione degli acidi grassi. Lo scopo dell’idrogenazione è quello di ottenere oli e grassi con profili specifici di fusione o con stabilità ossidativa, attraverso la riduzione dei legami doppi insaturi nel sistema dell’olio. Poiché l’idrogenazione converte i trigliceridi insaturi in saturi, essa converte gli oli liquidi in forma semi-solida per una maggiore utilità in alcuni usi alimentari. L'idrogenazione viene effettuata facendo reagire l'olio con il gas di idrogeno e in presenza di calore e di catalizzatori metallici, quali ad esempio il nichel. L'olio in ingresso nella fase di idrogenazione deve essere pulito, in quanto le impurità possono interferire con i catalizzatori durante il processo. Il requisito minimo di qualità degli oli usati nel processo di idrogenazione è costituito dall’olio neutralizzato e decolorato, ma alcuni trasformatori utilizzano come oli in ingresso anche oli completamente raffinati.

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3.2. Interesterificazione Un migliore profilo di fusione del sistema dell’olio/grasso può essere ottenuto anche attraverso l’interesterificazione, che è definita come l'interscambio di acidi grassi da differenti grassi/oli sulla struttura del glicerolo. Vi sono due tipi di processi di interesterificazione: quella chimica e quella enzimatica. L’interesterificazione chimica, in presenza di catalizzatori di base come ad esempio il metilato di sodio, risulta in riassetti non selettivi o casuali di acidi grassi. L’interesterificazione con lipasi immobilizzata viene comunemente utilizzata in industria per la sua modificazione selettiva della posizione degli acidi grassi nei trigliceridi. Dopo l’idrogenazione o l’interesterificazione il prodotto in uscita viene decolorato (se necessario) e (ri)deodorato. 3.3. Frazionamento Il processo di frazionamento consiste nella rimozione dei solidi attraverso la cristallizzazione controllata e tecniche di separazione che prevedono l'uso di solventi o nella trasformazione a secco. Il frazionamento a secco comprende sia la winterizzazione che le tecniche di spremitura ed è la forma di frazionamento più utilizzata. Essa si basa sulle differenze dei punti di fusione e sulla solubilità dei trigliceridi per separare le frazioni di olio. 3.4. La torchiatura è un processo di frazionamento a volte usato per separare gli oli liquidi dal grasso solido. Questo processo consiste nella separazione dell’olio liquido dalla frazione solida attraverso pressione idraulica o filtrazione sotto vuoto. Esso viene utilizzato commercialmente per la produzione di burro duro e grassi di specialità, derivati da oli come quello di palma e di semi di palma. I diagrammi di flusso in basso rappresentano i seguenti processi principali applicati:

- spremitura - raffinazione - lavorazione a valle

Nei diagrammi di flusso le materie prime specifiche per mangimi sono evidenziate tramite la sottolineatura. Tuttavia, i prodotti alimentari come le lecitine e gli oli raffinati non sono stati sottolineati, sebbene possano essere utilizzati anche per i mangimi

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Diagramma di flusso Frantumazione dei Semi Oleosi

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Diagramma di flusso Raffinazione

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Diagramma di flusso Lavorazione a Valle

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d) Valutazioni dei rischi 1. Per una valutazione dei rischi per la sicurezza della catena dei

mangimi, FEDIOL ha esaminato le seguenti colture: • soia • semi di colza • semi di girasole • frutto e seme di palma • cocco

2. FEDIOL ha condotto le valutazioni dei rischi per la sicurezza della catena dei mangimi con le seguenti modalità: 2.1. Per ogni oleaginosa FEDIOL ha costruito un diagramma di flusso

che abbraccia i seguenti elementi della catena: la coltivazione delle colture, lo stoccaggio e il trasporto dei semi oleosi raccolti o dei frutti oleosi, la trasformazione di tali colture in olio e in prodotti ricchi di proteine, lo stoccaggio e il trasporto finale verso l'industria dei mangimi.

2.2. Per ogni elemento della catena, FEDIOL ha descritto i pericoli per la

sicurezza dei mangimi che possono essere ragionevolmente previsti in quel punto della catena se non sono attuate misure di sicurezza. Un pericolo per la sicurezza è costituito da agenti biologici (B), chimici (C) o fisici (F) presenti in un prodotto, o dalle condizioni di un prodotto, che lo rendono dannoso per la salute umana o animale.

2.3. Negli elementi della catena che abbracciano attività agricole quali la

coltivazione dei prodotti, il trasporto e lo stoccaggio dei semi o dei frutti oleosi raccolti, l'essiccazione dei semi oleosi e la spremitura dei frutti oleosi, il controllo dei pericoli è responsabilità degli operatori attivi in quella parte della catena. Per questo motivo i pericoli che si verificano a quel livello sono stati soltanto identificati, mentre i rischi non sono stati ulteriormente valutati (nessuna valutazione sulla probabilità e sulla gravità). I pericoli elencati nelle valutazioni dei rischi FEDIOL, tuttavia, permetteranno all'operatore locale di adottare le misure necessarie. I membri FEDIOL, se attivi in tali catene, devono verificarne la validità. Ma le misure di controllo di tali pericoli potrebbero alla fine essere attuate anche al livello della frantumazione o della raffinazione.

2.4. Negli elementi della catena che riguardano direttamente l'attività

professionale dei membri FEDIOL, cioè la spremitura dei semi oleosi, la raffinazione dell’olio e lo stoccaggio e il trasporto di questi, per ogni pericolo FEDIOL imposta il rischio come segue:

2.4.1. Sulla base dell'esperienza di esperti ha valutato la

probabilità o la “possibilità” che il pericolo si verifichi come

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molto bassa, bassa, media o alta. Queste classi di probabilità possono essere definite come segue: • molto bassa: il pericolo non si è mai verificato, ma può

verificarsi • bassa: il pericolo si può verificare una volta in 5 anni • media: il pericolo si può verificare una volta all'anno • alta: il pericolo può manifestarsi più di una volta all'anno

2.4.2. La gravità deve riferirsi al rischio della molecola/sostanza

per la salute animale o umana. È suddivisa nel modo seguente: • bassa: piccole lesioni, piccole malattie • media: lesioni o malattie sostanziali, immediate o a

lungo termine • alta: effetti mortali, infortuni o malattie gravi, immediate

o a lungo termine

2.5. I rischi sono stati classificati secondo la seguente tabella: Gravità Bassa Media Alta Probabilità Molto bassa 1 1 2 Bassa 1 2 3 Media 2 3 4 Alta 3 4 4

2.6. La valutazione dei rischi è stata motivata.

2.7. Ha verificato che la legislazione dell'UE o le norme del commercio, come quelle di FEDIOL e FOSFA, fissino i limiti per il relativo pericolo e in caso affermativo li ha elencati.

2.8. Ha formulato misure di controllo in base alla seguente tabella:

Classe di rischio

Azione

1 Non sono necessarie misure di controllo 2 Non sono necessarie misure di controllo, ma

valutare periodicamente la necessità di misure di controllo

3 Rischio da controllare attraverso misure generalmente verificabili quali le buone pratiche (Programmi dei Prerequisiti o PRP)

4 Rischio da controllare attraverso una misura che sia specificamente progettata per il controllo del rischio (CCP)

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2.9. L'imballaggio delle merci non rientra nel campo di applicazione della metodologia per la valutazione delle analisi dei rischi della catena. Anche il trasporto di consegne franco fabbrica è al di fuori del campo di applicazione di questa metodologia.

3. Le valutazioni dei rischi di sicurezza della catena alimentare della soia,

della colza, dei semi di girasole, dell’olio di palma/olio di semi di palma e dell’olio di cocco sono allegate qui di seguito e sono inoltre disponibili sul sito web FEDIOL: www.fediol.be/5/index9.php. Come descritto in precedenza, ogni valutazione dei rischi è costituita dalle seguenti sezioni: • un diagramma di flusso che rappresenta l'intera catena di

approvvigionamento • schede che si occupano dei rischi presenti in ogni fase della catena

di fornitura, ovvero coltivazione, essicazione, frantumazione, raffinazione, stoccaggio e trasporto.

Per le schede di stoccaggio e di trasporto delle catene di girasole, colza, palma (/semi) e cocco si prega di fare riferimento a quelle della soia. 4. FEDIOL ha trattato i rischi non rilevanti in un documento

separato Un contaminante particolare può avere un limite legale comunitario che si applica ad un olio, a un grasso o a un prodotto proteico che nella pratica non rappresenta un pericolo per tale prodotto. Tali contaminanti sono stati elencati in un documento separato, (il documento "considerazioni") che si trova nella pagina seguente.

5. FEDIOL valuterà su base annua le valutazioni di sicurezza dei mangimi delle catene dei semi oleosi e dei prodotti di frutti oleosi.

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CONSIDERAZIONI SULLA NON INCLUSIONE DI TALUNI CONTAMINANTI NELLE VALUTAZIONI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA DELLA CATENA ALIMENTARE FEDIOL

Le valutazioni dei rischi della catena di sicurezza dei mangimi e degli alimenti FEDIOL (www.fediol.be/index9.php) indicano come controllare i pericoli che possono presentarsi in tutta la catena dei prodotti alimentari e dei mangimi derivati dai semi e dai frutti oleosi. I limiti legali comunitari per i contaminanti possono applicarsi ad alcune di queste sostanze, che in pratica non rappresentano un pericolo per tali prodotti. Esse sono elencate di seguito.

1) CATENA DEI PRODOTTI DERIVATI DA SEMI OLEOSI

PCB diossina simili: i PCB diossina simili (Regolamento 1881/2006 e Direttiva 2002/32) vengono classificati con un rischio molto basso per ciò che riguarda gli oli di semi raffinati, poiché i livelli di tali sostanze registrati nei prodotti si attestano intorno al limite di rilevazione.

Metalli pesanti: arsenico, piombo, cadmio e mercurio (Regolamento 1881/2006 e Direttiva 2002/32). Per questi contaminanti non sono mai stati osservati livelli superiori ai limiti di legge.

Esano: la Direttiva del Consiglio 88/344/CEE riguardante i solventi da estrazione impiegati nella preparazione dei prodotti alimentari e degli ingredienti alimentari limita il livello di esano in oli e grassi. L’esano è presente nell’olio grezzo, ma evapora dall’olio durante la raffinazione.

Altri contaminanti presenti nel Regolamento 1881/2006 e nella Direttiva 2002/32, ma non inclusi nell’elenco di cui sopra, vengono considerati irrilevanti per le catene dei prodotti di semi oleosi per l’applicazione su alimenti e mangimi.

2) CATENA DEI PRODOTTI DI OLIO DI PALMA, DI OLIO DI SEMI DI PALMA E DI OLI DI COCCO

PCB diossina-simili: i PCB diossina-simili (Regolamento 1881/2006 e Direttiva 2002/32) vengono classificati con un rischio molto basso per ciò che riguarda gli oli tropicali raffinati, poiché i livelli di tali sostanze registrati nei prodotti si attestano intorno al limite di rilevazione.

Metalli pesanti (Regolamento 1881/2006 e Direttiva 2002/32). Per questi contaminanti non sono mai stati osservati livelli superiori ai limiti di legge.

Altri contaminanti presenti nel Regolamento 1881/2006 e nella Direttiva 2002/32, ma non inclusi nell’elenco di cui sopra, vengono considerati irrilevanti per la catena alimentare e dei mangimi di prodotti derivanti da oli tropicali per applicazione alimentare.

* * *

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168, avenue de Tervuren (bte 12) B 1150 Bruxelles Tel (32) 2 771 53 30 Fax (32) 2 771 38 17 Email : [email protected] http://www.fediol.be

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MANGIMI Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

1. Coltivazione dei semi di soia*

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C I paesi di esportazione della soia (USA, Brasile, Argentina e Paraguay), lavorano con elenchi positivi per l'utilizzo di pesticidi durante la coltivazione che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione europea in materia di residui di antiparassitari. Un regolare monitoraggio dei pesticidi presenti sulla soia dimostra che i livelli dei residui rientrano nei limiti di legge.

Il Regolamento CE n. 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati negli allegati.

Fitotossine C I semi di soia possono contenere erbe infestanti.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto massimo di semi di erbe infestanti tossiche.

Si raccomanda il controllo visivo dei semi di soia come misura di controllo.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

2. Essiccazione dei semi di soia al l ivello della produzione primaria*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminanti generati dal processo di essiccazione

- diossina C La combustione dei rifiuti può causare la formazione di diossina. Fino ad oggi i frantoi hanno rilevato nell’olio di soia grezzo livelli di diossina inferiori al limite di rilevazione.

Codice di Condotta per la prevenzione e la riduzione delle contaminazioni da diossina e da PCB diossina-simili negli alimenti e nei mangimi (Codex CAC/RCP 62-2006).

Le Buone Pratiche di Fabbricazione raccomandano di utilizzare combustibili che non generano diossine, composti diossina-simili e altri agenti inquinanti nocivi. In caso di riscaldamento diretto, dovrebbero essere usati bruciatori appropriati. Il monitoraggio è considerato necessario per assicurare che i processi di essiccazione e di riscaldamento non producano livelli elevati di diossine e PCB diossina-simili. Non utilizzare prodotti di scarto come combustibile per l’essiccazione diretta. Le materie prime per mangimi derivate da semi di soia devono rispettare i limiti di diossina e PCB diossina-simili della Direttiva 2002/32/CE.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

3. Frantumazione dei semi di soia (generale)

PERICOLO CAT. PROBABI-LITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Tossine provenienti da sostanze per il controllo dei parassiti

C bassa alta 3 PRP Granelli velenosi provenienti da scatole aperte potrebbero finire nella catena alimentare.

Deve essere applicato un programma di controllo dei parassiti che sia adatto all’uso nella catena alimentare.

Composti tossici da esano

C bassa alta 3 PRP L’esano industriale può contenere composti tossici.

La Direttiva 2009/32/CE stabilisce i criteri di purezza per l'uso di esano durante la frantumazione dei semi oleosi.

Deve essere utilizzato esano di grado alimentare.

Oli idraulici o lubrificanti provenienti dalle attrezzature

C bassa alta 3 PRP Oli idraulici e lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che sia stata evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti sia stato ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti può comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Materiali estranei come vetro, legno, metalli, ecc.

F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

E’ necessario attuare un sistema per la rimozione dei materiali estranei.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

3.1 Produzione di olio grezzo

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli minerali provenienti da un sistema di recupero mal funzionante

C bassa alta 3 PRP Gli oli minerali possono contenere composti tossici. È nell'interesse del frantoio recuperare l'esano per quanto possibile e mantenere così in buone condizioni il sistema di recupero.

L’olio minerale del sistema di recupero deve essere di grado alimentare. Il programma dei prerequisiti deve assicurare che venga evitata la contaminazione del prodotto con oli di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli per uso alimentare sia stato ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti può comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Il limite olandese di GMP per C (10-40) negli oli è di 400 mg/kg.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa alta 2 Un regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di soia conferma che i livelli dei residui rientrano nei limiti di legge.

Il Regolamento 396/2005 stabilisce i limiti per i residui dei pesticidi. Questo regolamento consente di utilizzare un fattore di trasferimento per i pesticidi autorizzati nei prodotti lavorati, purché sia assicurata la sicurezza degli alimenti.

Residui di antiparassitari elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. La possibilità di trovarli nell’olio di soia grezzo, tuttavia, è molto bassa. Sui semi di soia è consentito l'impiego di endosulfan. I dati di controllo mostrano che il suo residuo nell’olio grezzo rimane entro il limite di legge.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Esano che risiede nell’olio grezzo dopo il recupero

C alta bassa 3 PRP Dopo l'estrazione di esano dall'olio e il suo successivo recupero, nell’olio grezzo rimarranno delle tracce della sostanza.

Punto di infiammabilità FOSFA a 121°C.

Seguire il regolamento sul trasporto, che prevede limiti più rigorosi per i residui di esano rispetto a quelli richiesti per la sicurezza dei mangimi.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

3.2 Produzione di farina di soia

PERICOLO CAT. PROBABILI

TÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO REMARKS

Diossina proveniente da agente antiagglomerante

C bassa alta 3 PRP L’antiagglomerante è di origine minerale e può contenere diossina per natura. La diossina è una sostanza tossica per l'uomo e per gli animali.

Il Regolamento 2439/1999/CE fissa i criteri di qualità per gli agenti antiagglomeranti.

Acquistare un agente antiagglomerante di grado adatto all’utilizzo nei mangimi.

Salmonella B bassa alta 3 PRP La Salmonella costituisce il principale pericolo di contaminazione microbiologica dei mangimi. Essa è diffusa nell'ambiente e tutti gli anelli della catena alimentare, dai produttori fino ad includere i consumatori, devono attivarsi per ridurre il rischio che la Salmonella possa nuocere all’uomo e agli animali. I mangimi per animali sono una della vie attraverso le quali la Salmonella può entrare nella catena alimentare.

Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo della Salmonella negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi*.

Applicare i PRP del Codice Salmonella FEDIOL tra cui la pulizia dei collettori di polveri e dei dispositivi di raffreddamento, la prevenzione della condensa nelle linee di processo e nei silos e la formazione del personale.

Tutti gli anelli della catena di produzione dei mangimi devono ridurre al minimo la presenza di Salmonella nei loro prodotti. L'industria comunitaria di frangitura di oleaginosi ha già compiuto notevoli sforzi, attraverso misure volontarie, per ridurre i tassi di contaminazione delle loro materie prime per mangimi. Sostanziali progressi sono stati realizzati dopo l'introduzione, nel 1993, del codice FEDIOL GMP per l’industria di frantumazione dei semi oleosi (sostituito dal presente Manuale).

Diossina proveniente da terra di sbiancamento usata

C bassa alta 3 PRP L’argilla di sbiancamento è di origine minerale e può contenere diossina per natura. La diossina è una sostanza tossica per l'uomo e per gli animali.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ).

Acquistare terra di sbiancamento fresca proveniente da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL come indicato nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto

Il rischio si applica solo agli impianti integrati di frantumazione/ raffinazione.

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FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi per le condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residuo di esano C alta bassa 3 PRP Nelle farine di semi oleosi è presente un residuo di esano.

ADR 400 ppm. Seguire le norme sul trasporto, che prevedono limiti di residui di esano più rigorosi rispetto a quelli necessari per la sicurezza dei mangimi.

Qualità dell’acqua C/B/F bassa alta 3 PRP L'acqua è utilizzata per la produzione di farina di soia.

Secondo il Regolamento 183/2005/CE l’acqua utilizzata nella produzione dei mangimi deve essere di qualità adeguata.

Impiegare acqua di qualità adeguata.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

3.3 Separazione delle bucce dei semi di soia (decorticazione)

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Salmonella B bassa alta 3 PRP La Salmonella costituisce il principale pericolo di contaminazione microbiologica dei mangimi. Essa è diffusa nell'ambiente e tutti gli anelli della catena alimentare, dai produttori fino ad includere i consumatori, devono attivarsi per ridurre il rischio che la Salmonella possa nuocere all’uomo e agli animali. I mangimi per animali sono una della vie attraverso le quali la Salmonella può entrare nella catena alimentare.

Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo della Salmonella negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi *.

Applicare le misure preventive elencate nel Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo della Salmonella negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

4. Raffinazione

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli idraulici o lubrificanti provenienti da attrezzature

C bassa alta 3 PRP Oli idraulici e lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare sia stata evitata e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti sia stato ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli e nei grassi a 400 mg/kg e quello di acidi grassi (/distillati) a 3000 mg/kg.

Agenti di pulizia e sostanze chimiche della caldaia

C media media 3 PRP Agenti di pulizia e vapore (utilizzando le sostanze chimiche della caldaia) possono entrare in contatto con il prodotto.

Gli agenti di pulizia utilizzati nel sistema di produzione devono essere risciacquati. Gli agenti di pulizia e le sostanze chimiche della caldaia devono essere adatti all’uso nell'industria alimentare.

Qualità dell’acqua C bassa alta 3 PRP L’acqua è utilizzata nel processo di raffinazione.

Utilizzare acqua potabile.

Coadiuvanti tecnologici (soluzione alcalina, acidi)

C media media 3 PRP I coadiuvanti tecnologici vengono a contatto con il prodotto.

I coadiuvanti tecnologici che entrano direttamente a contatto con l'olio devono essere destinati all'alimentazione umana o essere di grado alimentare.

Materiali estranei P media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

Filtrare prima del carico.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti dalle attrezzature

C media alta 4 CCP Il THF può essere ancora utilizzato da produttori che non sono membri FEDIOL.

Secondo il Codice di Prassi FEDIOL sul Riscaldamento degli Oli Commestibili durante la Lavorazione* l'uso di THF non è consentito.

Utilizzare acqua calda o riscaldamento a vapore. In alternativa, va prevista una misura di controllo che impedisca la contaminazione del prodotto attraverso i fluidi termici di riscaldamento.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

4.1 Produzione di olio di semi di soia raffinato

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o

CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Diossina proveniente dalla terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio di terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo dell’ 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi per le condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Un regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di soia mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento 396/2005 stabilisce i limiti per i residui dei pesticidi. Questo regolamento consente di utilizzare un fattore di trasferimento per i pesticidi autorizzati nei prodotti lavorati purché sia assicurata la sicurezza del mangime.

Residui di antiparassitari elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. La possibilità di trovarli nell’olio di soia grezzo, tuttavia, è molto bassa. Sui semi di soia è consentito l'impiego di endosulfan. I dati di controllo mostrano che il suo residuo presente nell’olio grezzo rimane entro il limite di legge.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi presenti nei mangimi.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

4.2 Raffinazione fisica: produzione di distillati acidi grassi di soia

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C bassa alta 3 PRP I prodotti destinati all'alimentazione degli animali che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione degli animali (Direttiva 2002/32/CE).

Nessuna commistione deliberata di distillati di soia.

Diossina proveniente dalla terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi per le condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa alta 2 Un regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di soia mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento 396/2005 stabilisce i limiti per i residui dei pesticidi. Questo regolamento consente di utilizzare un fattore di trasferimento, per i pesticidi autorizzati nei prodotti lavorati, purché sia assicurata la sicurezza del mangime.

Residui di antiparassitari elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili nei mangimi

C bassa alta 3 PRP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. La possibilità di trovarli nell’olio di soia grezzo, tuttavia, è molto bassa. Sui semi di soia è consentito l'impiego di endosulfan. I dati di controllo mostrano che il suo residuo nell’olio grezzo rimane entro il limite di legge.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi presenti nei mangimi.

Un prodotto non conforme non deve essere utilizzato come materia prima per mangimi.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

4.3 Raffinazione chimica: produzione di acidi grassi di soia (sali di) privi di distillati

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Un regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di soia mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento 396/2005 stabilisce i limiti per i residui dei pesticidi. Questo regolamento consente di utilizzare un fattore di trasferimento, per i pesticidi autorizzati nei prodotti lavorati, purché sia assicurata la sicurezza del mangime.

Residui di antiparassitari elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. La possibilità di trovarli nell’olio di soia grezzo, tuttavia, è molto bassa. Sui semi di soia è consentito l'impiego di endosulfan. I dati di controllo mostrano che il suo residuo nell’olio grezzo rimane entro il limite di legge.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi presenti nei mangimi.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

4.4 Raffinazione chimica: produzione di distillati di soia

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C media alta 4 CCP I prodotti destinati all'alimentazione degli animali che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione degli animali (Direttiva 2002/32/CE).

Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non devono essere utilizzati per i mangimi. Possono essere utilizzati per i mangimi i prodotti grassi ottenuti dai processi di raffinazione discontinui che combinano le fasi di raffinazione fisica e chimica in una sola, e la stessa apparecchiatura, a condizione che vi sia una prova analitica che dimostri che i limiti di residui di diossina e di pesticidi vengano rispettati.

Diossina proveniente dalla terra di sbiancamento

C media alta 4 CCP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi per le condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio. Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Un regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di soia mostra che i livelli di residui rimangano entro i limiti di legge. Tuttavia, durante la

Il Regolamento 396/2005 stabilisce i limiti per i residui dei pesticidi. Questo regolamento consente di utilizzare un fattore di trasferimento, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, che fornisce la garanzia sulla sicurezza degli alimenti.

Vedi sopra alla voce "generale".

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raffinazione chimica, le diossine si concentrano nei distillati.

Residui di antiparassitari elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C media alta 4 CCP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. La possibilità di trovarli nell’olio di soia grezzo, tuttavia, è molto bassa. Durante la raffinazione, l'endosulfan può finire in parte nel distillato.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale". Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

A. Stoccaggio e trasporto dei semi oleosi e delle farine di semi

oleosi

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Tossine provenienti da sostanze per il controllo dei parassiti

C bassa alta 3 PRP Granelli velenosi provenienti da scatole aperte potrebbero finire nella catena alimentare.

Deve essere applicato un programma di controllo dei parassiti che sia adatto all’uso nella catena alimentare.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP L’utilizzo post-raccolto dei pesticidi sui semi oleosi è problematico a causa del tempo limitato che tali sostanze hanno a disposizione per disperdersi. I paesi che esportano semi oleosi lavorano con elenchi positivi per l’uso di pesticidi che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione comunitaria, in particolar modo nel caso di semi leggeri come quelli di girasole.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati nell'allegato di tale regolamento.

Le aziende di trasporto e di stoccaggio devono usare i pesticidi in modo corretto e documentarne l’utilizzo. In alternativa, devono verificare che i livelli dei residui di pesticidi usati durante il trasporto e lo stoccaggio siano conformi alla normativa dell’UE.

Contaminazione da carico precedente durante il trasporto attraverso carro agricolo, camion, chiatta o nave oceanica

C bassa alta 3 PRP In genere, il trasporto dei semi oleosi e delle farine di semi oleosi non avviene in mezzi dedicati al trasporto di alimenti o mangimi.

Le imprese di trasporto devono pulire i carri agricoli, i camion, le chiatte e le navi oceaniche prima del carico. Prima del carico effettuare verifiche sulla pulizia.

Contaminazione da carico precedente durante lo stoccaggio

C bassa alta 3 PRP I semi oleosi e le farine di semi oleosi possono essere contaminati da carichi precedenti contenenti micotossine.

Prima dell’utilizzo le imprese di stoccaggio devono pulire i siti e verificarne la pulizia.

Agente antipolvere presente sui semi di soia

C media bassa 2 Per prevenire la formazione di polvere, gli Stati Uniti consentono la vaporizzazione di oli bianchi (paraffine) sui semi di soia a livelli fino a 200 ppm. La paraffina è un agente relativamente costoso per la prevenzione della polvere. In Sud America viene utilizzato l'olio di semi di soia.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

B. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati per

l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABIL

ITÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa alta 3 PRP Il trasporto degli oli è dedicato. Il Regolamento CE n. 852/2004 prevede che il trasporto di alimenti liquidi con autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte sia dedicato. Codice di prassi lavorativa FEDIOL relativo al trasporto su strada alla rinfusa e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e il rivestimento della cisterna.

- Navi cisterne C bassa alta 3 PRP Le navi cisterna che trasportano oli e grassi, durante i viaggi brevi in mare entro l’UE, devono avere come carico precedente, come minimo assoluto, un alimento o un prodotto contenuto nell’elenco comunitario dei carichi immediatamente precedenti accettati della Direttiva 96/3/CE.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e il rivestimento della cisterna.

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Contaminazione da agenti di pulizia

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa media 2 Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Includere misure di salvaguardia per impedire la contaminazione delle attrezzature e delle cisterne di carico di alimenti o mangimi attraverso vapore, acqua e detergenti utilizzati per la pulizia di cisterne per carichi non-alimentari.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

- Navi cisterne C bassa media 2 Maggiore rischio se la nave non è dedicata ai mangimi o ai prodotti alimentari.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Le stazioni di pulizia selezionate devono aver applicato un sistema HACCP. Prima del caricamento richiedere un certificato di pulizia firmato.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

B. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati per

l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti (continua)

PERICOLO CAT.

PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Liquidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti dalle attrezzature

- Autocisterne C bassa bassa 1 Vengono utilizzate cisterne di acciaio inossidabile, riscaldate con l’acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie (e non attraverso bobine).

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

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- Cisterne ferroviarie, chiatte e navi cisterna

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Le bobine di riscaldamento delle cisterne ferroviarie devono essere di acciaio inossidabile (FEDIOL). Se sono stati utilizzati liquidi di riscaldamento termico, il trasportatore di olio deve provvedere per ciò che riguarda la documentazione sulle possibili perdite nette ed analizzarle, ove necessario.

Corpi estranei F bassa alta 3 PRP Un piano di qualità deve prevedere che il carico dei vagoni cisterna con oli raffinati venga effettuato sotto una copertura.

Adulterazione C/F/B

bassa alta 3 PRP L'adulterazione può causare danni.

Applicazione dei requisiti minimi obbligatori contenuti nel codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

C. Trasporto di oli tropicali, oli di semi, prodotti derivati e

sottoprodotti per l’applicazione su mangimi non in conformità alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

C bassa alta 3 PRP Le autocisterne e le chiatte potrebbero essere state usate per prodotti non compatibili con gli alimenti o con i mangimi, come i prodotti petrolchimici.

Le autocisterne e le chiatte che non sono dedicate al trasporto di mangimi o di prodotti alimentari devono essere sottoposte ad una procedura di pulizia omologata.

Contaminazione da agenti di pulizia

C media media 3 PRP Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Devono essere utilizzati agenti di pulizia specifici di grado alimentare o per mangimi.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

Liquidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti da attrezzature malfunzionanti

- Autocisterne C bassa bassa 1 Sono vietate le autocisterne che utilizzano bobine per il trasferimento di calore. Le vasche sono riscaldate con acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie.

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- Chiatte C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore di olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua calda e a vapore.

Corpi estranei F bassa media 2

Adulterazione con olio minerale

bassa alta 3 PRP L’adulterazione con oli minerali è ancora un problema per ciò che riguarda il trasporto di oli nei paesi di origine. Dall'ottobre 1999 sono stati intensificati i controlli e, da allora, le probabilità che si verifichino adulterazioni sono diminuite.

Prevenire l’adulterazione.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

D. Stoccaggio

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione dovuta a mancata separazione (contaminazione da carichi precedenti, uso di accoppiamenti errati)

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Il rischio diminuisce se il terminale delle cisterne applica, allo stoccaggio degli oli vegetali, l'elenco comunitario dei carichi precedenti accettabili durante il trasporto marittimo. Si registra una minore percentuale di rischio se gli oli vegetali vengono conservati in cisterne dedicate alla conservazione dei cibi.

I terminali della UE che stoccano oli e grassi per applicazioni alimentari sono tenuti ad applicare l'HACCP (Regolamento CE n. 852/2004)

Le imprese di stoccaggio devono rispettare quanto meno le norme comunitarie in materia di carichi precedenti, fissate nella Direttiva 96/3/CE per il trasporto marittimo.

Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Essi possono non ricorrere ad agenti di pulizia adatti per l'uso nell'industria alimentare. Per i terminali di cisterne nell’UE che applicano l’HACCP e che mantengono separato lo stoccaggio degli oli vegetali da quello dei prodotti chimici, la probabilità di utilizzare l’agente di pulizia sbagliato è molto bassa.

Gli agenti di pulizia devono essere adatti all’uso nell’industria alimentare.

Fluidi termici di riscaldamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante lo stoccaggio, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento la società di stoccaggio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di soia e dei prodotti oleari

E. Trasporto su nave oceanica

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione durante il trasporto

- Contaminazione da carichi precedenti presente in cisterne o tubi

C media media 3 PRP Le navi oceaniche che trasportano oli e grassi per uso alimentare entro l’UE devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto contenuto nell’elenco comunitario dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

La Direttiva 96/3/CE (deroga al Regolamento CE n. 852/2004) prevede che i carichi precedenti debbano essere controllati. I contratti FOSFA obbligano il venditore a comunicare all'acquirente quali siano stati i tre carichi precedenti durante il trasporto via mare di oli e grassi. Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*. L'Unione europea non ha disciplinato il trasporto via mare di oli e grassi per l'applicazione su mangimi.

Prima del carico, FOSFA ha riconosciuto la necessità dei sovrintendenti di verificare se le cisterne siano sufficientemente pulite. Prima dello scarico, FOSFA ha riconosciuto la necessità dei sovrintendenti di controllare il giornale di bordo della nave in merito alla conformità con gli elenchi dei carichi precedenti.

Utilizzo di condutture dedicate a carico e scarico.

- Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Solitamente il settore marittimo aderisce alle regole di buona prassi.

Controllare il giornale di bordo della nave.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti dalle attrezzature

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore di olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Oli idraulici provenienti da pompe portatili

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici provenienti da pompe portatili potrebbero essere tossici.

L'uso di pompe portatili dotate di una netta separazione del motore idraulico dalla pompa. In alternativa, devono essere utilizzati oli idraulici di grado alimentare.

I motori idraulici che sono direttamente collegati alla pompa possono dare luogo, in caso di guasto della guarnizione, a perdite indesiderate di olio idraulico che si riversano nell’olio vegetale.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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MANGIMI Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

1. Coltivazione dei semi di colza*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C I paesi terzi di esportazione di semi di colza lavorano con liste positive per l'uso di pesticidi durante la coltivazione che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione europea sui residui di antiparassitari. Nei semi di colza provenienti da zone umide il livello di fungicidi può essere elevato.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati negli allegati.

Fitotossine C I semi di colza possono contenere erbe infestanti.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto massimo di semi di erbe infestanti tossiche.

Ispezione visiva dei semi di colza.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

2. Essiccazione dei semi di colza al l ivello della produzione primaria*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminanti generati dai processi di essiccazione

- diossina C La combustione dei rifiuti può causare la formazione di diossina. Fino ad oggi i frantoi hanno rilevato livelli di diossina nell’olio di colza grezzo inferiori al limite di rilevazione.

Codice di Condotta per la prevenzione e la riduzione delle contaminazioni da diossina e da PCB diossina-simili negli alimenti e nei mangimi (Codex CAC/RCP 62-2006).

Le Buone Pratiche di Fabbricazione consigliano di utilizzare combustibili che non generano diossine, composti diossina-simili e altri agenti inquinanti nocivi. In caso di riscaldamento diretto, devono essere utilizzati bruciatori appropriati. Il monitoraggio è considerato necessario per assicurare che i processi di essiccazione o di riscaldamento non producano livelli elevati di diossine e PCB diossina-simili. Non utilizzare prodotti di scarto come combustibile per l’essiccazione diretta.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

3. Frantumazione dei semi di colza

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Tossine provenienti da sostanze per il controllo dei parassiti

C bassa alta 3 PRP Granelli velenosi provenienti da scatole aperte potrebbero finire nella catena alimentare.

Deve essere applicato un programma di controllo dei parassiti adatto all'uso nella catena alimentare.

Composti tossici da esano

C bassa alta 3 PRP L’esano industriale può contenere composti tossici.

La Direttiva 2009/32/CE stabilisce i criteri di purezza per l'uso di esano durante la frantumazione dei semi oleosi.

Deve essere utilizzato esano di grado alimentare

Oli idraulici o lubrificanti provenienti da attrezzature malfunzionanti

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare sia stata evitata e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti sia stato ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Materiali estranei come vetro, legno, metalli, ecc.

F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

Deve essere attuato un sistema per la rimozione del materiale estraneo.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

3.1 Produzione di olio grezzo

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli minerali provenienti da un sistema di recupero mal funzionante

C bassa

alta 3 PRP Gli oli minerali possono contenere sostanze tossiche. È nell'interesse del frantoio recuperare l'esano per quanto possibile e mantenere così in buone condizioni il sistema di recupero.

L’olio minerale del sistema di recupero deve essere di grado alimentare. Il programma dei prerequisiti deve assicurare che sia evitata la contaminazione del prodotto con oli di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli di grado alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Il limite olandese di GMP per C (10-40) negli oli è di 400 mg/kg.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di colza dimostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia assicurata la sicurezza del mangime.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di colza grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi presenti negli alimenti.

Esano che resta nell’olio grezzo dopo il recupero

C alta bassa 3 PRP Dopo l'estrazione dell’olio per mezzo di esano, e il suo successivo recupero, nell’olio grezzo rimarranno tracce della sostanza.

Punto di infiammabilità FOSFA a 121°C.

Seguire le norme sul trasporto, che prevedono limiti di residui di esano più rigorosi rispetto a quelli necessari per la sicurezza dei mangimi.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

3.2 Produzione del panello e della farina di colza

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Diossina proveniente da agente antiagglomerante

C bassa alta 3 PRP L’agente antiagglomerante è di origine minerale e può contenere diossina per natura. La diossina è una sostanza tossica per l'uomo e per gli animali.

Il Regolamento 2439/1999/CE fissa i criteri di qualità per gli agenti antiagglomeranti.

Acquistare agenti antiagglomeranti specifici per mangimi.

Salmonella B bassa alta 3 PRP La Salmonella costituisce il principale pericolo di contaminazione microbiologica dei mangimi. Essa è diffusa nell'ambiente e tutti gli anelli della catena alimentare, dai produttori fino ad includere i consumatori, devono attivarsi per ridurre il rischio che la Salmonella possa nuocere all’uomo e agli animali. I mangimi per animali sono una della vie attraverso le quali la Salmonella può entrare nella catena alimentare.

Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo delle Salmonelle negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi*.

Applicare i PRP del Codice Salmonella FEDIOL, che includono la pulizia dei collettori polveri e dei dispositivi di raffreddamento, la prevenzione della condensa nelle linee di processo e nei silos e la formazione del personale.

Tutti gli anelli della catena di produzione dei mangimi devono ridurre al minimo la presenza di Salmonella nei loro prodotti. L'industria comunitaria di frantumazione di oleaginosi ha già compiuto notevoli sforzi, attraverso misure volontarie, per ridurre i tassi di contaminazione delle loro materie prime per mangimi. Sostanziali progressi sono stati realizzati dopo l'introduzione, nel 1993, del codice FEDIOL GMP per l’industria di frantumazione dei semi oleosi (sostituito dal presente Manuale).

Diossina proveniente da terra di sbiancamento usata

C bassa alta 3 PRP L’argilla sbiancante è di origine minerale e può contenere diossina per natura. La diossina è una sostanza tossica per l'uomo e per gli animali.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Il rischio si applica solo ad impianti integrati di frantumazione/raffinazione.

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diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi per le condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Residuo di esano C alta bassa 3 PRP Residui di esano sono presenti nelle farine di semi oleosi.

ADR 400 ppm. Seguire le norme sul trasporto, che prevedono limiti di residui di esano più rigorosi rispetto a quelli necessari per la sicurezza dei mangimi.

Qualità dell’acqua C/B/F bassa alta 3 PRP L'acqua è utilizzata per la produzione di farina di semi di colza.

Secondo il Regolamento 183/2005/CE l’acqua utilizzata nella produzione dei mangimi deve essere di qualità adeguata.

Impiegare acqua di qualità adeguata.

http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

4. Raffinazione

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI

CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli idraulici o lubrificanti provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che sia evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli e nei grassi a 400 mg/kg e quello di acidi grassi (/distillati) a 3000 mg/kg.

Agenti di pulizia e sostanze chimiche della caldaia

C media media 3 PRP Gli agenti di pulizia e il vapore (utilizzando sostanze chimiche della caldaia) vengono a contatto con il prodotto.

Gli agenti di pulizia utilizzati nel sistema di produzione vanno risciacquati. I detergenti e i prodotti chimici della caldaia devono essere adatti all'uso nell'industria alimentare.

Qualità dell’acqua C bassa alta 3 PRP L’acqua è utilizzata nel processo di raffinazione.

Impiegare acqua potabile.

Coadiuvanti tecnologici (soluzione alcalina, acidi)

C media media 3 PRP I coadiuvanti tecnologici vengono a contatto con il prodotto.

I coadiuvanti tecnologici che vengono direttamente a contatto con l'olio devono essere adatti all’uso nell’industria alimentare.

Materiali estranei come vetro, legno, metalli, ecc.

F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

Filtrare prima del carico.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti da attrezzature mal funzionanti

C media alta 4 CCP I THF potrebbero essere ancora utilizzati da imprenditori che non sono membri FEDIOL.

Secondo il Codice di Prassi FEDIOL sul Riscaldamento degli Oli Commestibili durante la Trasformazione*, l'uso di THF non è consentito.

Utilizzare acqua calda o riscaldamento a vapore. In alternativa, va prevista una misura di controllo che impedisca la contaminazione del prodotto attraverso i fluidi termici di riscaldamento.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

4.1 Produzione di olio di semi di colza raffinato

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi per le condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Rifornirsi di terra di sbiancamento fresca tramite fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL sulla terra di sbiancamento fresca.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di colza mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia garantita la sicurezza degli alimenti.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di colza grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Contaminazione microbiologica

B bassa media 2 Il contenuto di umidità (ovvero l’attività dell’acqua) negli oli raffinati è troppo basso per permettere ai batteri di proliferare.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

4.2 Raffinazione fisica: produzione di distillati acidi grassi di colza

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C bassa alta 3 PRP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Nessuna commistione deliberata di distillati di semi di colza.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancaimento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di colza mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C bassa alta 3 PRP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di colza grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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48

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

4.3 Raffinazione chimica: produzione di acidi grassi di colza (sali di) privi di distillati

PERICOLO CAT. PROBABILI

TÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di colza mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza degli alimenti.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di colza grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

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49

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

4.4 Raffinazione chimica: produzione di distillati di colza

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C media alta 4 CCP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non devono essere utilizzati per i mangimi. Possono essere utilizzati per i mangimi i prodotti grassi ottenuti dai processi di raffinazione discontinui che combinano le fasi di raffinazione fisica e chimica in una sola, e la stessa apparecchiatura, a condizione che vi sia una prova analitica che dimostri che i limiti di residui di diossina e di pesticidi siano rispettati.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C media alta 4 CCP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Durante la raffinazione chimica le diossine si concentrano nei distillati.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio. Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per mangimi.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di colza mostra che i livelli di residui

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza degli alimenti.

Vedi sopra alla voce "generale".

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rimangono entro i limiti di legge. Tuttavia, durante la raffinazione chimica, le diossine si concentrano nei distillati.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C media alta 4 CCP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di colza grezzo è molto bassa, ma si concentreranno nei distillati durante la raffinazione.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale". Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per mangimi.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

A. Stoccaggio e trasporto dei semi oleosi e delle farine di semi oleosi

PERICOLO CAT. PROBABI-LITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Tossine provenienti da sostanze per il controllo dei parassiti

C bassa alta 3 PRP Granelli velenosi provenienti da scatole aperte potrebbero finire nella catena alimentare.

Deve essere applicato un programma di controllo dei parassiti che sia adatto all’uso nella catena alimentare.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP L’utilizzo post-raccolto dei pesticidi sui semi oleosi è problematico a causa del tempo limitato che tali sostanze hanno a disposizione per disperdersi. I paesi che esportano semi oleosi lavorano con elenchi positivi per l’uso di pesticidi che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione comunitaria, in particolar modo nel caso di semi leggeri come quelli di girasole.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati nell’allegato di tale regolamento.

Le aziende di trasporto e di stoccaggio devono usare i pesticidi in modo corretto e documentarne l’utilizzo. In alternativa, devono verificare che i livelli dei residui di pesticidi usati durante il trasporto e lo stoccaggio siano conformi alla normativa dell’UE.

Contaminazione da carico precedente durante il trasporto con carro agricolo, camion, chiatta o nave oceanica

C bassa alta 3 PRP Il trasporto dei semi oleosi e delle farine di semi oleosi in genere non avviene nei mezzi di trasporto che sono dedicati al trasporto di alimenti o mangimi.

Le imprese di trasporto devono pulire i carri agricoli, i camion, le chiatte e le navi oceaniche prima del carico. Prima del carico effettuare verifiche sulla pulizia.

Contaminazione da carico precedente durante lo stoccaggio

C bassa alta 3 PRP I semi oleosi e le farine di semi oleosi possono essere contaminati da carichi precedenti contenenti micotossine.

Prima dell’utilizzo le imprese di stoccaggio devono pulire i siti e verificarne la pulizia.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

B. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati per

l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie per il trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa alta 3 PRP Il trasporto degli oli è dedicato. Il Regolamento CE n. 852/2004 prevede che il trasporto di alimenti liquidi con autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte sia dedicato. Codice di prassi lavorativa FEDIOL relativo al trasporto su strada alla rinfusa e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa alta 3 PRP Le navi cisterna che trasportano oli e grassi, durante i viaggi brevi in mare entro l’UE, devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto presente nella lista comunitaria dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

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Contaminazione da agenti di pulizia

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa media 2 Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Includere misure di salvaguardia per impedire la contaminazione delle cisterne per il trasporto di alimenti o di mangimi e delle attrezzature per mezzo del vapore, l’acqua e i detergenti utilizzati per la pulizia delle cisterne per carichi non-alimentari.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa media 2 Il rischio aumenta se la nave cisterna non è dedicata ai mangimi o agli alimenti.

Le stazioni di pulizia selezionate devono aver applicato un sistema HACCP. Prima del carico richiedere un certificato di pulizia firmato.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

B. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati per

l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie per il trasporto degli alimenti (continua)

PERICOLO CAT.

PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Liquidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti dalle attrezzature

- Autocisterne C bassa bassa 1 Vengono utilizzate cisterne di acciaio inossidabile, riscaldate con l’acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie (e non attraverso bobine).

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

- Cisterne ferroviarie, chiatte cisterna e navi cisterna

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Le bobine di riscaldamento delle cisterne ferroviarie devono essere di acciaio inossidabile (FEDIOL). Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Corpi estranei F bassa alta 3 PRP Un piano di qualità deve prevedere che il carico delle autocisterne con oli raffinati venga effettuato sotto una copertura.

Adulterazione C/F/B

bassa alta 3 PRP L'adulterazione può causare danni.

Applicazione dei requisiti minimi obbligatori contenuti nel codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

C. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e prodotti derivati e di

sottoprodotti per l’applicazione su mangimi non in conformità con le norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

C bassa alta 3 PRP Le autocisterne e le chiatte potrebbero essere state usate per prodotti non compatibili con gli alimenti o con i mangimi, come i prodotti petrolchimici.

Le autocisterne e le chiatte che non sono dedicate al trasporto di mangimi o di prodotti alimentari devono essere sottoposte ad una procedura di pulizia omologata.

Contaminazione da agenti di pulizia

C media media 3 PRP Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono le cisterne per mangimi e le cisterne per prodotti chimici nello stesso sito.

Devono essere utilizzati agenti di pulizia di grado alimentare o per mangimi.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

Liquidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti da attrezzature malfunzionanti

- Autocisterne C bassa bassa 1 Sono vietate le autocisterne che utilizzano bobine per il trasferimento di calore. Le cisterne sono riscaldate con acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie.

- Chiatte C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore di olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua calda e a vapore.

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Corpi estranei F bassa media 2

Adulterazione con olio minerale

bassa alta 3 PRP L’adulterazione con oli minerali è ancora un problema per ciò che riguarda il trasporto di oli nei paesi di origine. Dall'ottobre 1999 sono stati intensificati i controlli e, da allora, le probabilità che si verifichino adulterazioni sono diminuite.

Prevenire l’adulterazione.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di colza e dei prodotti oleari

D. Stoccaggio

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione dovuta a mancata separazione (contaminazione da carichi precedenti, uso di accoppiamenti errati)

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Il rischio diminuisce se il terminale delle cisterne applica, allo stoccaggio degli oli vegetali, l'elenco comunitario dei carichi precedenti accettabili durante il trasporto marittimo. Si registra la percentuale minore di rischio se gli oli vegetali vengono conservati in cisterne dedicate alla conservazione dei cibi.

I terminali della UE che stoccano oli e grassi per applicazioni alimentari sono tenuti ad applicare l'HACCP (Regolamento CE n. 852/2004)

Le imprese di stoccaggio devono rispettare quantomeno le norme comunitarie in materia di carichi precedenti, fissate nella Direttiva 96/3/CE per il trasporto marittimo.

Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Essi possono non ricorrere ad agenti di pulizia adatti per l'uso nell'industria alimentare. Per i terminali di cisterne nell’UE che applicano l’HACCP e che mantengono separato lo stoccaggio degli oli vegetali da quello dei prodotti chimici, la probabilità di utilizzare l’agente di pulizia sbagliato è molto bassa.

Gli agenti di pulizia devono essere adatti all’uso nell’industria alimentare.

Fluidi termici di riscaldamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante lo stoccaggio, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, la società di stoccaggio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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MANGIMI Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

1. Coltivazione dei semi di girasole*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C I paesi terzi di esportazione di semi di girasole (Argentina, Ungheria, ecc) lavorano con liste positive per l'uso di pesticidi durante la coltivazione che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione europea sui residui di antiparassitari. Con i semi di girasole l'uso post-raccolta dei pesticidi sembra essere più problematico rispetto all’uso pre-raccolta di tali sostanze.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati negli allegati.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

2. Essiccazione dei semi di girasole al l ivello della produzione primaria*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminanti generati dai processi di essiccazione

- diossina C La combustione dei rifiuti può causare la formazione di diossina. Fino ad oggi i frantoi hanno trovato livelli di diossina nell’olio di girasole grezzo inferiori al limite di rilevazione.

Codice di Condotta per la prevenzione e la riduzione delle contaminazioni da diossina e da PCB diossina-simili negli alimenti e nei mangimi (Codex CAC/RCP 62-2006).

Le Buone Pratiche di Fabbricazione consigliano di utilizzare combustibili che non generano diossine, composti diossina-simili e altri agenti inquinanti nocivi. In caso di riscaldamento diretto, devono essere utilizzati bruciatori appropriati. Il monitoraggio è considerato necessario per assicurare che i processi di essiccazione o di riscaldamento non producano livelli elevati di diossine e PCB diossina-simili. Non utilizzare prodotti di scarto come combustibile per l’essiccazione diretta.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

3. Frantumazione dei semi di girasole

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Tossine provenienti da sostanze per il controllo dei parassiti

C bassa alta 3 PRP Granelli velenosi provenienti da scatole aperte potrebbero finire nella catena alimentare.

Deve essere applicato un programma di controllo dei parassiti che sia adatto all’uso nella catena alimentare.

Composti tossici provenienti da esano

C bassa alta 3 PRP L’esano industriale può contenere composti tossici.

La Direttiva 2009/32/CE stabilisce i criteri di purezza per l'uso di esano durante la frantumazione dei semi oleosi.

Deve essere utilizzato esano di grado alimentare.

Oli idraulici o lubrificanti provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che sia evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti di grado alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Materiali estranei come vetro, legno, metalli, ecc.

F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

E’ necessario attuare un sistema per la rimozione dei materiali estranei.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

3.1 Produzione di olio grezzo

PERICOLO CAT. PROBABILIT

À GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli minerali provenienti da un sistema di recupero mal funzionante

C bassa alta 3 PRP Gli oli minerali possono contenere sostanze tossiche. È nell'interesse del frantoio recuperare l'esano per quanto possibile e mantenere così in buone condizioni il sistema di recupero.

L’olio minerale del sistema di recupero deve essere di grado alimentare. Il programma dei prerequisiti deve assicurare che venga evitata la contaminazione del prodotto con oli di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli di grado alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli di girasole e nei sottoprodotti della raffinazione a 1000 mg/kg.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di girasole mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge. Le politiche relative ai LMR nei paesi terzi differiscono da quelle dei paesi dell’UE.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza degli alimenti. Il contratto FEDIOL per l'acquisto di semi di girasole dai paesi dell’area del Mar Nero contiene una clausola sul rispetto della legislazione UE relativa ai LMR.

Controllare le materie prime in ingresso (in base all’origine).

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di girasole grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Esano che risiede nell’olio grezzo dopo il recupero

C alta bassa 3 PRP Dopo l'estrazione dell’olio per mezzo dell’esano e il suo successivo recupero, nell’olio grezzo rimangono tracce della sostanza.

Punto di infiammabilità FOSFA a 121°C.

Seguire le norme sul trasporto, che prevedono limiti di residui di esano più rigorosi rispetto a quelli necessari per la sicurezza dei mangimi.

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63

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

3.2 Produzione della farina di semi di girasole

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Diossina proveniente da agente antiagglomerante

C bassa alta 3 PRP L’agente antiagglomerante è di origine minerale e può contenere diossina per natura. La diossina è una sostanza tossica per l'uomo e per gli animali.

Il Regolamento 2439/1999/CE fissa i criteri di qualità per gli agenti antiagglomeranti.

Acquistare un agente antiagglomerante per mangimi.

Salmonella B bassa alta 3 PRP La Salmonella costituisce il principale pericolo di contaminazione microbiologica dei mangimi. Essa è diffusa nell'ambiente e tutti gli anelli della catena alimentare, dai produttori fino ad includere i consumatori, devono attivarsi per ridurre il rischio che la Salmonella possa nuocere all’uomo e agli animali. I mangimi per animali sono una della vie attraverso le quali la Salmonella può entrare nella catena alimentare.

Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo delle Salmonelle negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi*.

Applicare i PRP del Codice Salmonella FEDIOL, che includono la pulizia dei collettori di polveri e dei dispositivi di raffreddamento, la prevenzione della condensa nelle linee di processo e nei silos e la formazione del personale.

Tutti gli anelli della catena di produzione dei mangimi devono ridurre al minimo la presenza di Salmonella nei loro prodotti. L'industria comunitaria di frantumazione di oleaginosi ha già compiuto notevoli sforzi, attraverso misure volontarie, per ridurre i tassi di contaminazione delle loro materie prime per mangimi. Sostanziali progressi sono stati realizzati dopo l'introduzione, nel 1993, del codice FEDIOL GMP per l’industria di frantumazione dei semi oleosi (sostituito dal presente Manuale).

Diossina proveniente da terra di sbiancamento usata

C bassa alta 3 PRP L’argilla sbiancante è di origine minerale e può contenere diossina per natura. La diossina è tossica per l'uomo e per gli animali.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un

Acquistare terra di sbiancamento fresca proveniente da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti

Il rischio si applica solo ad impianti integrati di frantumazione/raffinazione.

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Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

fresche per la raffinazione dell’olio.

Residuo di esano C alta bassa 3 PRP Nelle farine di semi oleosi sono presenti residui di esano.

ADR 400 ppm. Seguire le norme sul trasporto, che prevedono limiti di residui di esano più rigorosi rispetto a quelli necessari per la sicurezza dei mangimi.

Qualità dell’acqua C/B/F bassa alta 3 PRP L'acqua è utilizzata per la produzione di farina di semi di girasole.

Secondo il Regolamento 183/2005/CE l’acqua utilizzata nella produzione dei mangimi deve essere di qualità adeguata.

Impiegare acqua di qualità adeguata.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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65

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

3.3 Separazione dei gusci di semi di girasole

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Salmonella B bassa alta 3 PRP La Salmonella costituisce il principale pericolo di contaminazione microbiologica dei mangimi. Essa è diffusa nell'ambiente e tutti gli anelli della catena alimentare, dai produttori fino ad includere i consumatori, devono attivarsi per ridurre il rischio che la Salmonella possa nuocere all’uomo e agli animali. I mangimi per animali sono una della vie attraverso le quali la Salmonella può entrare nella catena alimentare.

Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo delle Salmonelle negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi*.

Applicare le misure preventive elencate nel Codice di Prassi FEDIOL per il Controllo delle Salmonelle negli Impianti di Frantumazione dei Semi Oleosi*.

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66

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

4. Raffinazione

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli idraulici o lubrificanti provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che venga evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti di grado alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli di girasole e nei sottoprodotti della raffinazione a 1000 mg/kg.

Agenti di pulizia e sostanze chimiche della caldaia

C media media 3 PRP Gli agenti di pulizia e le sostanze chimiche della caldaia possono venire a contatto con il prodotto.

Gli agenti di pulizia utilizzati nel sistema di produzione vanno risciacquati. I detergenti e i prodotti chimici della caldaia devono essere adatti all'uso nell'industria alimentare.

Acqua contaminata C bassa alta 3 PRP L’acqua è utilizzata per la pulizia e, riscaldata, per la distillazione.

Impiegare acqua potabile.

Coadiuvanti tecnologici (soluzione alcalina, acidi)

C media media 3 PRP I coadiuvanti tecnologici possono venire a contatto con il prodotto.

I coadiuvanti tecnologici che vengono direttamente a contatto con l'olio devono essere adatti all’uso alimentare o di grado alimentare.

Materiali estranei come vetro, legno, metalli, ecc.

F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

Filtrare prima del carico.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti da attrezzature mal funzionanti

C media alta 4 CCP I THF potrebbero essere ancora utilizzati da imprenditori che non sono membri FEDIOL.

Secondo il Codice di Prassi FEDIOL sul riscaldamento di Oli Commestibilidurante la lavorazione*, l'uso di THF non è consentito.

Utilizzare acqua calda o riscaldamento a vapore. In alternativa, va prevista una misura di controllo che impedisca la contaminazione del prodotto attraverso i fluidi termici di riscaldamento.

http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

4.1 Produzione di olio di girasole raffinato

PERICOLO CAT. PROBABILI

TÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di girasole mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge. Tuttavia, l'uso post-raccolta dei pesticidi è problematica, e può comportare che i semi di girasole e i sottoprodotti della raffinazione non rispettino i LMR, a meno che i residui non vengano completamente rimossi durante la raffinazione dell’olio grezzo.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

In caso si riscontri un livello di residui di antiparassitari superiore ai limiti , deve essere effettuata una valutazione sulla sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi presenti nei mangimi.

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sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

trovarli nell’olio di semi di girasole grezzo è molto bassa.

Contaminazione microbiologica

B bassa media 2 Il contenuto di umidità (ovvero l’attività dell’acqua) negli oli raffinati è troppo basso per permettere ai batteri di proliferare.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

4.2 Raffinazione fisica: produzione di distillati acidi grassi di girasole

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C bassa alta 3 PRP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Nessuna commistione deliberata di distillati di semi di girasole.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di girasole mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge. Tuttavia, l'uso post-raccolta dei pesticidi è problematico, e può comportare che i semi di girasole e i sottoprodotti della raffinazione non rispettino i LMR.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Di fronte ad un livello di residui di antiparassitari superiore ai limiti, deve essere effettuata una valutazione sulla sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle

C bassa alta 3 PRP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

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sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

nell’olio di semi di girasole grezzo è molto bassa, ma si concentreranno nei distillati acidi grassi durante la raffinazione

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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71

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

4.3 Raffinazione chimica: produzione di acidi grassi di girasole (sali di) privi di distillati

PERICOLO CAT. PROBABILI

TÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di girasole mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge. Tuttavia, l'uso post-raccolta dei pesticidi è critica, e può comportare che i semi di girasole e i sottoprodotti della raffinazione non rispettino i LMR.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento che fornisce la garanzia sulla sicurezza dei mangimi.

Di fronte ad un livello di residui di antiparassitari superiore ai limiti, deve essere effettuata una valutazione sulla sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di girasole grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

.

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72

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

4.4 Raffinazione chimica: produzione di distillati di girasole

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO MISURA DI CONTROLLO COMMEN-

TI

Generale C media alta 4 CCP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non devono essere utilizzati per i mangimi. Possono essere utilizzati per i mangimi i prodotti grassi ottenuti dai processi di raffinazione discontinui che combinano le fasi di raffinazione fisica e chimica in una sola, e la stessa attrezzatura, a condizione che vi sia una prova analitica che dimostri che i limiti di residui di diossina e di pesticidi vengano rispettati.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C media alta 4 CCP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Durante la raffinazione chimica le diossine si concentrano nei distillati.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca proveniente da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio. Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP Il regolare monitoraggio dei residui di antiparassitari sui semi di girasole mostra che i livelli di residui rimangono entro i limiti di legge. Tuttavia, durante la raffinazione chimica, le diossine si concentrano nei distillati.

Il Regolamento CE n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale".

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Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C media alta 4 CCP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di semi di girasole grezzo è molto bassa, ma si concentreranno nei distillati durante la raffinazione.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale". Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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74

Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

A. Stoccaggio e trasporto dei semi oleosi e della farina di semi

oleosi

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Tossine provenienti da sostanze di controllo dei parassiti

C bassa alta 3 PRP Granelli velenosi provenienti da scatole aperte potrebbero finire nella catena alimentare.

Deve essere applicato un programma di controllo dei parassiti che sia adatto all’uso nella catena alimentare.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C media media 3 PRP L’utilizzo post-raccolto dei pesticidi sui semi oleosi è problematico a causa del tempo limitato che tali sostanze hanno a disposizione per disperdersi. I paesi che esportano semi oleosi lavorano con elenchi positivi per l’uso di pesticidi che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione comunitaria, in particolar modo nel caso di semi leggeri come quelli di girasole.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati nell’allegato di tale regolamento.

Le aziende di trasporto e di stoccaggio devono usare i pesticidi in modo corretto e documentarne l’utilizzo. In alternativa, devono verificare che i livelli dei residui di pesticidi usati durante il trasporto e lo stoccaggio siano conformi alla normativa dell’UE.

Contaminazione da carico precedente durante il trasporto con carro agricolo, camion, chiatta o nave oceanica

C bassa alta 3 PRP Il trasporto dei semi oleosi e delle farine di semi oleosi in genere non avviene nei mezzi di trasporto che sono dedicati al trasporto di alimenti o mangimi.

Le imprese di trasporto devono pulire i carri agricoli, i camion, le chiatte e le navi oceaniche prima del carico. Prima del caricamento effettuare verifiche sulla pulizia.

Contaminazione da carico precedente durante lo stoccaggio

C bassa alta 3 PRP I semi oleosi e le farine di semi oleosi possono essere contaminati da carichi precedenti contenenti micotossine.

Prima dell’utilizzo le imprese di stoccaggio devono pulire i siti e verificarne la pulizia.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

B. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e di prodotti derivati

per l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABIL

ITÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa alta 3 PRP Il trasporto degli oli è dedicato.

Il Regolamento CE n. 852/2004 prevede che il trasporto di alimenti liquidi con autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte sia dedicato. Codice di prassi lavorativa FEDIOL relativo al trasporto su strada alla rinfusa e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa alta 3 PRP Le navi cisterna che trasportano oli e grassi, durante i viaggi brevi in mare entro l’UE, devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto presente nella lista comunitaria dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

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Contaminazione da agenti di pulizia

- Autocisterna, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa media 2 Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Includere misure di salvaguardia per impedire la contaminazione delle cisterne per carico di alimenti o di mangimi, e delle attrezzature, attraverso il vapore, l’acqua e i detergenti utilizzati per la pulizia delle cisterne per carichi non-alimentari.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa media 2 Il rischio aumenta se la nave cisterna non è dedicata ai mangimi o agli alimenti.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Le stazioni di pulizia selezionate devono aver applicato un sistema HACCP. Prima del caricamento richiedere un certificato di pulizia firmato.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

B. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e di prodotti derivati

per l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti (continua)

PERICOLO CAT. PROBABIL

ITÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE

E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Fluidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti dalle attrezzature

- Autocisterne C bassa bassa 1 Vengono utilizzate cisterne di acciaio inossidabile, riscaldate con l’acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie (e non attraverso bobine).

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

- Cisterne ferroviarie, chiatte e navi cisterna

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Le bobine di riscaldamento delle cisterne ferroviarie devono essere di acciaio inossidabile (FEDIOL). Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Corpi estranei F bassa alta 3 PRP Un piano di qualità deve prevedere che il carico dei vagoni cisterna con oli raffinati venga effettuato sotto una copertura.

Adulterazione C/F/B

bassa alta 3 PRP L'adulterazione può causare danni.

Applicazione dei requisiti minimi obbligatori contenuti nel codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

C. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e prodotti derivati e di

sottoprodotti per l’applicazione su mangimi non in conformità con le norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

C bassa alta 3 PRP Le autocisterne e le chiatte potrebbero essere state usate per prodotti non compatibili con gli alimenti o con i mangimi, come i prodotti petrolchimici.

Le autocisterne e le chiatte che non sono dedicate al trasporto di mangimi o di prodotti alimentari devono essere sottoposte ad una procedura di pulizia omologata.

Contaminazione da agenti di pulizia

C media media 3 PRP Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Devono essere utilizzati agenti di pulizia di grado alimentare o per mangimi.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

Fluidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

- Autocisterne C bassa bassa 1 Sono vietate le autocisterne che utilizzano bobine per il trasferimento di calore. Le cisterne sono riscaldate con acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie.

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- Chiatte C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua o a vapore.

Corpi estranei F bassa media 2

Adulterazione con olio minerale

bassa alta 3 PRP L’adulterazione con oli minerali è ancora un problema per ciò che riguarda il trasporto di oli nei paesi di origine. Dall'ottobre 1999 sono stati intensificati i controlli e, da allora, le probabilità che si verifichino adulterazioni sono diminuite.

Prevenire l’adulterazione.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

D. Stoccaggio

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione dovuta a mancata separazione (contaminazione da carichi precedenti, uso di accoppiamenti errati)

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Il rischio diminuisce se il terminale delle cisterne applica, allo stoccaggio degli oli vegetali, l'elenco comunitario dei carichi precedenti accettabili durante il trasporto marittimo. Si registra la percentuale minore di rischio se gli oli vegetali vengono conservati in cisterne dedicate alla conservazione dei cibi.

I terminali della UE che stoccano oli e grassi per applicazioni alimentari sono tenuti ad applicare l'HACCP (Regolamento CE n. 852/2004)

Le imprese di stoccaggio devono rispettare quantomeno le norme comunitarie in materia di carichi precedenti, fissate nella Direttiva 96/3/CE per il trasporto marittimo.

Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Essi possono non ricorrere ad agenti di pulizia adatti per l'uso nell'industria alimentare. Per i terminali di cisterne nell’UE che applicano l’HACCP e che mantengono separato lo stoccaggio degli oli vegetali da quello dei prodotti chimici, la probabilità di utilizzare l’agente di pulizia sbagliato è molto bassa.

Gli agenti di pulizia devono essere adatti all’uso nell’industria alimentare.

Fluidi termici di riscaldamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante lo stoccaggio, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento la società di stoccaggio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Valutazione dei rischi della catena della farina di semi di girasole e dei prodotti oleari

E. Trasporto su nave oceanica

PERICOLO CAT. PROBABIL

ITÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione durante il trasporto

- Contaminazione da carichi precedenti, presente in cisterne o tubi

C media media 3 PRP Le navi oceaniche che trasportano oli e grassi per uso alimentare entro l’UE devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto contenuto nell’elenco comunitario dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

La Direttiva 96/3/CE (deroga al Regolamento CE n. 852/2004) prevede che i carichi precedenti debbano essere controllati. I contratti FOSFA obbligano il venditore a comunicare all'acquirente quali siano stati i tre carichi precedenti durante il trasporto via mare di oli e grassi. Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*. L'Unione europea non ha disciplinato il trasporto via mare di oli e grassi per l'applicazione sui mangimi.

Prima del carico, FOSFA ha riconosciuto la necessità dei sovrintendenti di verificare se le cisterne siano sufficientemente pulite. Prima dello scarico, FOSFA ha riconosciuto il bisogno dei sovrintendenti di controllare il giornale di bordo della nave in merito alla conformità con le liste di carico precedente.

L'utilizzo di condutture dedicate a carico e scarico.

- Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Solitamente il settore marittimo aderisce alle regole di buona prassi.

Controllare il giornale di bordo della nave.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti dalle attrezzature

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Oli idraulici provenienti da pompe portatili

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici provenienti da pompe portatili potrebbero essere tossici.

L'uso di pompe portatili dotate di una netta separazione del motore idraulico dalla pompa. In alternativa, devono essere utilizzati oli idraulici di qualità alimentare.

I motori idraulici che sono direttamente collegati alla pompa possono dare luogo, in caso di guasto della guarnizione, a perdite indesiderate di olio idraulico che si riversano nell’olio vegetale.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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MANGIMI Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

1. Coltivazione dei frutti di palma*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C I paesi di esportazione di olio di palma (Indonesia, Malesia e altri) lavorano con liste positive per l'uso di pesticidi durante la coltivazione che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione europea sui residui di antiparassitari. Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati negli allegati.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

2. Produzione di olio grezzo*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Sostanze chimiche della caldaia

C Aumento del rischio presso gli impianti che non fanno uso delle buone prassi di fabbricazione.

Il vapore (utilizzando i prodotti chimici della caldaia) che viene direttamente a contatto con il prodotto deve essere adatto all’uso nell'industria alimentare.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia assicurata la sicurezza degli alimenti.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di palma o nell’olio di semi di palma grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Riciclaggio di grasso contaminato dalle trappole per grassi nelle acque di scarico.

C L’acqua effluente può essere contaminata chimicamente.

Il grasso proveniente da trappole per grassi presenti nell’acqua effluente non deve essere riciclato per applicazioni alimentari.

Oli idraulici o lubrificanti provenienti dalle attrezzature

C Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti non alimentari venga evitata e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti di qualità alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate. Il limite olandese di GMP per C (10-40) negli oli è di 400 mg/kg.

Corpi estranei F Possono essere presenti corpi estranei.

Deve essere attuato un sistema per la rimozione di tutti i materiali estranei.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

3. Raffinazione

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli idraulici o lubrificanti provenienti dalle attrezzature

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che sia evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti di grado alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli e nei grassi a 400 mg/kg e quello di acidi grassi (/distillati) a 3000 mg/kg. Tuttavia, per l'olio di palma grezzo che viene applicato direttamente al mangime (senza raffinazione), lo standard olandese di GMP limita il contenuto di idrocarburi (C10-C24), calcolato come per il gasolio a 25 mg/kg.

Agenti di pulizia e sostanze chimiche della caldaia

C media media 3 PRP Gli agenti di pulizia e il vapore (utilizzando le sostanze chimiche della caldaia) possono venire a contatto con il prodotto.

Gli agenti di pulizia utilizzati nel sistema di produzione vanno risciacquati. I detergenti e i prodotti chimici della caldaia devono essere adatti all'uso nell'industria alimentare.

Qualità dell’acqua C bassa alta 3 PRP Per il processo di raffinazione è utilizzata l’acqua.

Impiegare acqua potabile.

Coadiuvanti tecnologici (soluzione alcalina, acidi)

C media media 3 PRP I coadiuvanti tecnologici possono venire a contatto con il prodotto.

I coadiuvanti tecnologici che vengono direttamente a contatto con l'olio devono essere adatti all’uso alimentare o di grado alimentare.

Materiali estranei F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

Filtrare prima del carico.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti dalle attrezzature

C media alta 4 CCP I THF potrebbero essere ancora usati da imprenditori che non sono membri FEDIOL.

Secondo il Codice di Prassi FEDIOL sul Riscaldamento di Oli Commestibili durante la Lavorazione*, l'uso di THF non è consentito.

Utilizzare acqua calda o riscaldamento a vapore. In alternativa, va prevista una misura di controllo che impedisca la contaminazione del prodotto attraverso i fluidi termici di riscaldamento.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

3.1 Produzione di olio di palma e di olio di semi di palma raffinati

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento n. 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa

alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di palma o nell’olio di semi di palma grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Contaminazione microbiologica

B bassa media 2 Il contenuto di umidità (ovvero l’attività dell’acqua) negli oli raffinati è troppo basso per permettere ai batteri di proliferare.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

3.2 Raffinazione fisica: produzione di distillati acidi grassi di palma e di semi di palma

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C bassa alta 3 PRP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Nessuna commistione deliberata di distillati di palma.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C media alta 4 CCP Una potenziale fonte di contaminazione da diossina è costituita dai depositi ambientali e dalla terra di sbiancamento. Questa diossina, durante la raffinazione fisica, può arrivare fino ai distillati acidi grassi.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Il rischio può essere gestito attraverso: - il rilascio positivo di una partita oppure - il trattamento con carboni attivi per filtrare la diossina. Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C bassa alta 3 PRP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

3.3 Raffinazione chimica: produzione di acidi grassi di (sali di) palma e di semi di palma (privi di distillati)

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di palma o nell’olio di semi di palma grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

3.4 Raffinazione chimica: produzione di distillati di palma e di semi di palma

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVI-TÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Generale C media alta 4 CCP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non devono essere utilizzati per i mangimi. Possono essere utilizzati per i mangimi i prodotti grassi ottenuti dai processi di raffinazione discontinui che combinano le fasi di raffinazione fisica e chimica in una sola, e la stessa attrezzatura, a condizione che vi sia una prova analitica che dimostri che i limiti di residui di diossina e di pesticidi vengano rispettati.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C media alta 4 CCP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Durante la raffinazione chimica le diossine si concentrano nei distillati.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio. Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 3 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale".

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C media alta 4 CCP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di palma o nell’olio di semi di palma grezzo è molto bassa, ma si concentreranno nei distillati durante la raffinazione

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale". Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

4. Frazionamento di olio grezzo e raffinato con acqua, calore e pressione e successiva distillazione frazionata finalizzata alla produzione di acidi grassi puri*

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

I prodotti non conformi non devono essere applicati ai mangimi.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di palma e nell’olio di semi di palma.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di palma o nell’olio di semi di palma grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Acqua contaminata

B L'acqua è utilizzata nel processo di frazionament.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3. **http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

A. Trasporto dei grappoli di frutta e dei semi di palma al

frantoio e stoccaggio dei semi di palma*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Corpi estranei F Possono essere presenti corpi estranei quali pietre provenienti da camion sporchi, particelle di vetro, roditori morti e foglie degli alberi.

I compartimenti di carico dei mezzi di trasporto devono essere liberi da residui di carichi precedenti prima del caricamento dei grappoli di frutta.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

B. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e di prodotti derivati

per l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa alta 3 PRP Il trasporto degli oli è dedicato. Il Regolamento CE n. 52/2004 prevede che il trasporto di alimenti liquidi con autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte debba essere dedicato. Codice di prassi lavorativa FEDIOL relativo al trasporto su strada alla rinfusa e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa alta 3 PRP Le navi cisterna che trasportano oli e grassi, durante i viaggi brevi in mare entro l’UE, devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto presente nell’elenco comunitario dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

Contaminazione da agenti di pulizia

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa media 2 Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Includere misure di salvaguardia per impedire la contaminazione delle cisterne per carico di alimenti o di mangimi, e delle

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e

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attrezzature, attraverso il vapore, l’acqua e i detergenti utilizzati per la pulizia delle cisterne per carichi non-alimentari.

oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa media 2 Il rischio aumenta se la nave cisterna non è dedicata amangimi o agli alimenti.

Le stazioni di pulizia selezionate devono aver applicato un sistema HACCP. Prima del carico richiedere un certificato di pulizia firmato.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

B. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e di prodotti derivati

per l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie sul trasporto degli alimenti (continua)

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Fluidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti dalle attrezzature

- Autocisterne C bassa bassa 1 Vengono utilizzate cisterne di acciaio inossidabile, riscaldate con l’acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie (e non attraverso bobine).

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

- Cisterne ferroviarie, chiatte e navi cisterna

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Le bobine di riscaldamento delle cisterne ferroviarie devono essere di acciaio inossidabile (FEDIOL). Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Corpi estranei F bassa alta 3 PRP Un piano di qualità deve prevedere che il carico dei vagoni cisterna con oli raffinati venga effettuato sotto una copertura.

Adulterazione C/F/B bassa alta 3 PRP L'adulterazione può causare danni. Applicazione dei requisiti minimi obbligatori contenuti nel codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

C. Trasporto di oli tropicali, di oli di semi e prodotti derivati e di sottoprodotti per l’applicazione su mangimi non in conformità con le norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

C bassa alta 3 PRP Le autocisterne e le chiatte potrebbero essere state usate per prodotti non compatibili con gli alimenti o con i mangimi, come i prodotti petrolchimici.

Le autocisterne e le chiatte che non sono dedicate al trasporto di mangimi o di prodotti alimentari devono essere sottoposte ad una procedura di pulizia omologata.

Contaminazione da agenti di pulizia

C media media 3 PRP Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Devono essere utilizzati agenti di pulizia di grado alimentare o per mangimi.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

Fluidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

- Autocisterne C bassa bassa 1 Sono vietate le autocisterne che utilizzano bobine per il trasferimento di calore. Le vasche sono riscaldate con acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie.

- Chiatte C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto,

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Corpi estranei F bassa media 2

Adulterazione con olio minerale

bassa alta 3 PRP L’adulterazione con oli minerali è ancora un problema per ciò che riguarda il trasporto di oli nei paesi di origine. Dall'ottobre 1999 sono stati intensificati i controlli e, da allora, le probabilità che si verifichino adulterazioni sono diminuite.

Prevenire l’adulterazione.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

D. Stoccaggio

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione dovuta a mancata separazione (contaminazione da carichi precedenti, uso di accoppiamenti errati)

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Il rischio diminuisce se il terminale delle cisterne applica, allo stoccaggio degli oli vegetali, l'elenco comunitario dei carichi precedenti accettabili durante il trasporto marittimo. Si registra la percentuale minore di rischio se gli oli vegetali vengono conservati in cisterne dedicate alla conservazione dei cibi.

I terminali della UE che stoccano oli e grassi per applicazioni alimentari sono tenuti ad applicare l'HACCP (Regolamento CE n. 852/2004)

Le imprese di stoccaggio devono rispettare quantomeno le norme comunitarie in materia di carichi precedenti, fissate nella Direttiva 96/3/CE per il trasporto marittimo.

Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Essi possono non ricorrere ad agenti di pulizia adatti per l'uso nell'industria alimentare. Per i terminali di cisterne nell’UE che applicano l’HACCP e che mantengono separato lo stoccaggio degli oli vegetali da quello dei prodotti chimici, la probabilità di utilizzare l’agente di pulizia sbagliato è molto bassa.

Gli agenti di pulizia devono essere adatti all’uso nell’industria alimentare.

Fluidi termici di riscaldamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante lo stoccaggio, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento la società di stoccaggio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di palma e di olio di semi di palma

E. Trasporto su nave oceanica

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione durante il trasporto

- Contaminazione da carichi precedenti, presente in cisterne o tubi

C media media 3 PRP Le navi oceaniche che trasportano oli e grassi per uso alimentare entro l’UE devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto contenuto nell’elenco comunitario dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

La Direttiva 96/3/CE (deroga al Regolamento CE n. 852/2004) prevede che i carichi precedenti debbano essere controllati. I contratti FOSFA obbligano il venditore a comunicare all'acquirente quali siano stati i tre carichi precedenti durante il trasporto via mare di oli e grassi. Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*. L'Unione europea non ha disciplinato il trasporto via mare di oli e grassi per l'applicazione sull’industria dei mangimi.

Prima del carico, FOSFA ha riconosciuto la necessità dei sovrintendenti di verificare se le cisterne siano sufficientemente pulite. Prima dello scarico, FOSFA ha riconosciuto il bisogno dei sovrintendenti di controllare il giornale di bordo della nave in merito alla conformità con le liste di carico precedente.

L'utilizzo di condutture dedicate a carico e scarico.

- Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Solitamente il settore marittimo aderisce alle regole di buona prassi.

Controllare il giornale di bordo della nave.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti dalle attrezzature

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Oli idraulici provenienti da pompe portatili

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici provenienti da pompe portatili potrebbero essere tossici.

L'uso di pompe portatili dotate di una netta separazione del motore idraulico dalla pompa. In alternativa, devono essere utilizzati oli idraulici di qualità alimentare.

I motori idraulici che sono direttamente collegati alla pompa possono dare luogo, in caso di guasto della guarnizione, a perdite indesiderate di olio idraulico che si riversano nell’olio vegetale.

* http://www.fediol.be/5/index2.php

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MANGIMI Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

1. Coltivazione delle noci di cocco*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLL

O COMMENTI

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C I paesi di esportazione di olio di cocco (Filippine, Indonesia e altri) lavorano con liste positive per l'uso di pesticidi durante la coltivazione che, per alcune sostanze, possono entrare in conflitto con la legislazione europea sui residui di antiparassitari. Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di cocco.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati negli allegati.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

2. Essiccazione della copra al l ivello della produzione primaria*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminanti generati dai processi di essiccazione

- IPA C Le piantagioni essiccano la copra su fuochi all'aperto, che costituiscono per la copra una fonte di contaminazione da IPA.

L’essiccazione al sole o quella indiretta attraverso scambiatori di calore (evitando la contaminazione della copra con i rilasci di gas) impedisce la contaminazione da IPA. Il JECFA (Comitato Congiunto FAO/OMS di Esperti sugli Additivi Alimentari) raccomanda di sostituire il fumo diretto con il fumo indiretto. In caso di riscaldamento diretto, le Norme di Buona Fabbricazione per il processo di affumicatura, consigliano di non utilizzare i prodotti di scarto come combustibile per l’asciugatura diretta e di utilizzare legno duro piuttosto che legno morbido. Devono essere controllati temperatura e tempo per evitare la formazione di IPA. Le attrezzature devono essere mantenute pulite e deve essere garantita una buona manutenzione.

- diossina C Le piantagioni fanno essiccare la copra su fuochi all'aperto, che costituiscono per la copra una fonte di contaminazione da diossina.

Codice di Condotta per la prevenzione e la riduzione delle contaminazioni da diossina e da PCB diossina-simili negli alimenti e nei mangimi (Codex CAC/RCP 62-2006).

È vietato utilizzare i prodotti di scarto come combustibile per il processo di essiccazione diretta.

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- olio minerale C La copra che viene fatta essiccare lungo le strade può assorbire l'olio minerale versato.

- Aflatossine C Se la copra non è stata essiccata sufficientemente possono formarsi aflatossine.

La Direttiva 2002/32/CE limita l’aflatossina B1 presente nella copra e nei prodotti derivati a 0,02 mg/kg (prendendo in considerazione un prodotto con un contenuto di umidità del 12%).

FEDIOL promuove l’essiccazione al sole o (preferibilmente) l’essiccazione indiretta della copra fino ad un tenore di umidità che arrivi al massimo al 6%.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

3. Spremitura della copra*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Composti tossici da esano

C Alcuni frantoi di olio di cocco utilizzano l’esano come solvente di estrazione dell’olio grezzo. L’esano industriale può contenere composti tossici.

La Direttiva 88/344/CEE fissa i criteri di purezza per l'uso di esano nella produzione di prodotti alimentari.

L’esano per l'estrazione dell'olio deve essere di qualità alimentare.

Oli idraulici o lubrificanti provenienti da attrezzature mal funzionanti

C Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Deve essere rigorosamente evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti non ad uso alimentare, ad esempio registrando le quantità impiegate. Il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti di grado alimentare deve essere ridotto al minimo.

Corpi estranei F Possono essere presenti corpi estranei.

Deve essere attuato un sistema per la rimozione di tutti i materiali estranei.

Riciclaggio di grasso contaminato dalle trappole per grassi in effluenti

C Gli effluenti potrebbero essere contaminati chimicamente.

Il grasso proveniente dalle trappole per grassi presenti nelle acque effluenti non deve essere destinato all’uso alimentare o ai mangimi, salvo nel caso di trappole per grassi dedicate alle acque di processo.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

3.1. Produzione di olio di cocco grezzo*

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

IPA C Concentrazione di IPA in olio di cocco grezzo durante la spremitura della copra.

FOSFA dispone di uno schema di indennizzo facoltativo relativo all’olio di cocco grezzo, per livelli di benzo(a)pirene che superano i 50 μg/kg.

Diossina C Una fonte potenziale di contaminazione da diossina è costituita dalla essiccazione diretta della copra.

Oli minerali C La copra che viene fatta essiccare lungo le strade può assorbire del diesel versato, che si concentrerà nell’olio grezzo durante la spremitura dell'olio.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli e nei grassi a 400 mg/kg.

Aflatossine C Se la copra impropriamente essiccata viene conservata per diversi giorni possono formarsi aflatossine e le precipitazioni che si avranno durante lo stoccaggio e il trasporto ne accelereranno la formazione. Alcune verranno raccolte dall’olio di cocco grezzo durante la spremitura della copra.

Residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra del LMR

C Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di cocco grezzo.

Il Regolamento 396/2005 vieta la messa in circolazione di merci che non rispettano i LMR fissati negli allegati.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

4. Raffinazione

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Oli idraulici o lubrificanti provenienti dalle attrezzature

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici e i lubrificanti possono contenere composti tossici.

Il programma dei prerequisiti deve assicurare che sia evitata la contaminazione del prodotto con oli idraulici o lubrificanti di grado non alimentare e che il rischio di contaminazione del prodotto con oli idraulici e lubrificanti di grado alimentare sia ridotto al minimo. Il programma dei prerequisiti potrebbe comportare la registrazione delle quantità impiegate.

Lo standard olandese di GMP limita il contenuto di C (10-40) negli oli e nei grassi a 400 mg/kg e quello di acidi grassi (/distillati) a 3000 mg/kg.

Agenti di pulizia e sostanze chimiche della caldaia

C media media 3 PRP Gli agenti di pulizia e il vapore (utilizzando le sostanze chimiche della caldaia) possono venire a contatto con il prodotto.

Gli agenti di pulizia utilizzati nel sistema di produzione vanno risciacquati. I detergenti e i prodotti chimici della caldaia devono essere adatti all'uso nell'industria alimentare.

Qualità dell’acqua

C bassa alta 3 PRP Per il processo di raffinazione viene utilizzata l’acqua.

Impiegare acqua potabile.

Coadiuvanti tecnologici (soluzione alcalina, acidi)

C media media 3 PRP I coadiuvanti tecnologici possono venire a contatto con il prodotto.

I coadiuvanti tecnologici che vengono direttamente a contatto con l'olio devono essere adatti all’uso alimentare o di grado alimentare.

Materiali estranei

F media media 3 PRP Possono essere presenti materiali estranei.

Filtrare prima del carico.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti dalle attrezzature

C media alta 4 CCP Il THF potrebbe essere ancora utilizzato da imprenditori che non sono membri FEDIOL.

Secondo il Codice di Prassi FEDIOL sul Riscaldamento di Oli Commestibili durante la lavorazione*, l'uso di THF non è consentito.

Utilizzare acqua calda o riscaldamento a vapore. In alternativa, va prevista una misura di controllo che impedisca la contaminazione del prodotto attraverso i fluidi termici di riscaldamento.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

4.1 Produzione di olio di cocco raffinato

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS. DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

IPA C alta media 4 CCP L’olio di cocco grezzo potrebbe risultare fortemente contaminato da IPA in seguito a prassi sbagliate di essiccazione.

Il Regolamento CE n. 1881/2006 fissa un limite di 2,0 μg/kg per il benzo(a)pirene presente negli oli e nei grassi destinati al consumo umano diretto o all'impiego come ingredienti per la produzione di prodotti alimentari.

La quantità di carbone attivo aggiunto e l'intensità della processo di deodorazione devono essere sufficienti a rimuovere sia gli IPA pesanti che quelli leggeri.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di cocco.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento a condizione che sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa

alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di cocco grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Aflatossine

C alta alta 4 CCP L’olio di cocco grezzo potrebbe essere contaminato da tracce di aflatossine.

La Direttiva 2002/32/CE limita l’aflatossina B1 presente nella copra e nei prodotti derivati a 0,02 mg/kg (prendendo in considerazione un prodotto con un contenuto di umidità del 12%).

Omologare il processo di raffinazione per la rimozione delle aflatossine.

In condizioni normali di raffinazione le aflatossine scompaiono.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

4.2 Raffinazione fisica: produzione di acidi grassi distillati di cocco

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Generale C bassa alta 3 PRP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Nessuna commistione deliberata di distillati di cocco.

IPA C alta media 4 CCP Durante la deodorazione gli IPA leggeri si concentreranno nell’acido grasso distillato. Nel caso in cui sia stato aggiunto del carbone attivo gli IPA pesanti verranno rimossi.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C bassa alta 3 PRP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Tuttavia, il livello di dosaggio della terra di sbiancamento durante la raffinazione è solo del 1-3%.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di cocco grezzo.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C bassa alta 3 PRP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di cocco grezzo è molto bassa, ma si concentreranno nei distillati durante la raffinazione

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

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Aflatossine C media alta 3 CCP L’aflatossina si concentrerà durante la deodorazione.

La Direttiva 2002/32/CE limita l’aflatossina B1 presente nella copra e nei prodotti derivati a 0,02 mg/kg (prendendo in considerazione un prodotto con un contenuto di umidità del 12%).

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

Le aflatossine sono solubili in acqua. Durante la raffinazione fisica possono essere separate con l'acqua di condensa.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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111

Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

4.3. Raffinazione chimica: produzione di acidi grassi di cocco (sali di) privi di distillati

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

IPA

C alta media 4 CCP Durante la raffinazione chimica il contenuto di IPA degli acidi grassi dovrebbe essere simile a quello dell'olio di cocco grezzo.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato aimangimi.

Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 2 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di cocco grezzo.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C molto bassa alta 2 Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di cocco grezzo è molto bassa.

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Aflatossine C media alta 4 CCP Le aflatossine sono solubili in acqua. Durante la raffinazione chimica esse dovrebbero trasferirsi nelle paste di saponificazione e potrebbero rimanere con gli acidi grassi.

La Direttiva 2002/32/CE limita l’aflatossina B1 presente nella copra e nei prodotti derivati a 0,02 mg/kg (prendendo in considerazione un prodotto con un contenuto di umidità del 12%).

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

Non è chiaro se le aflatossine rimarranno con gli acidi grassi o scompariranno con l'effluente.

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112

Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

4.4 Raffinazione chimica: produzione di distillati di cocco

PERICOLO CAT. PROBABILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o

CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI DI

CONTRATTO MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Generale C media alta 4 CCP I prodotti destinati all'alimentazione animale che contengono un livello di sostanze indesiderabili che supera il limite di legge non possono essere mescolati, a scopo di diluizione, con lo stesso o con altri prodotti destinati all'alimentazione animale (Direttiva 2002/32/CE).

Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non devono essere utilizzati per i mangimi. Possono essere utilizzati per i mangimi i prodotti grassi ottenuti dai processi di raffinazione discontinui che combinano le fasi di raffinazione fisica e chimica in una sola, e la stessa attrezzatura, a condizione che vi sia una prova analitica che dimostri che i limiti di residui di diossina e di pesticidi siano rispettati.

IPA C alta media 4 CCP Durante la deodorazione gli IPA leggeri si concentreranno nell’acido grasso distillato. Nel caso in cui sia stato aggiunto del carbone attivo gli IPA pesanti verranno rimossi.

Un prodotto non conforme non deve essere applicato ai mangimi.

Diossina proveniente da terra di sbiancamento

C media alta 4 CCP Una fonte potenziale di contaminazione da diossina durante la raffinazione dell’olio è costituita dalla terra di sbiancamento. Durante la raffinazione chimica le diossine si concentrano nei distillati.

La Direttiva 2002/32/CE limita il contenuto di diossina nelle materie prime per mangimi di origine vegetale a 0,75 ng/kg (OMS-PCDD/F-TEQ) e limita la somma di diossine e PCB diossina-simili a 1,5 ng/kg (OMS -PCDD/F-PCB-TEQ). FEDIOL ha sviluppato un Codice di Prassi relativo alle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio*, che prevede un limite massimo di diossina e PCB diossina-simili pari a 1,5 ng/kg (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) come valore limite superiore.

Acquistare terra di sbiancamento fresca da fornitori che soddisfano le specifiche FEDIOL indicate nel Codice di Prassi FEDIOL sulle condizioni di acquisto di terre decoloranti fresche per la raffinazione dell’olio. Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

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Residui di pesticidi al di sopra dei LMR, cioè residui di erbicidi, insetticidi, fungicidi o rodenticidi al di sopra dei LMR.

C bassa media 3 Finora non sono stati rilevati residui di pesticidi nell’olio di cocco grezzo.

Il Regolamento 396/2005 fissa i limiti per i residui dei pesticidi. Tale regolamento permette l’utilizzo, nei prodotti trasformati e per i pesticidi autorizzati, di un fattore di trasferimento purché sia garantita la sicurezza dei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale".

Residui di pesticidi elencati nella Direttiva Comunitaria 2002/32 sulle sostanze indesiderabili presenti nei mangimi

C media alta 4 CCP Alcuni dei pesticidi vietati possono essere presenti nell'ambiente. Tuttavia, la possibilità di trovarli nell’olio di cocco grezzo è molto bassa, ma si concentreranno nei distillati durante la raffinazione

La Direttiva 2002/32/CE fissa i limiti per un certo numero di residui di pesticidi nei mangimi.

Vedi sopra alla voce "generale". Secondo FEDIOL, i distillati derivati da raffinazione chimica non possono essere utilizzati per i mangimi.

Aflatossine C molto bassa alta 2 Le aflatossine sono solubili in acqua e durante la raffinazione chimica scompariranno con le paste di saponificazione.

La Direttiva 2002/32/CE limita l’aflatossina B1 presente nella copra e nei prodotti derivati a 0,02 mg/kg (prendendo in considerazione un prodotto con un contenuto di umidità del 12%).

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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114

Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

A. Stoccaggio e trasporto al frantoio della copra*

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Aflatossine C Se la copra impropriamente essiccata viene conservata per diversi giorni possono formarsi aflatossine e le precipitazioni che si avranno durante lo stoccaggio e il trasporto ne accelereranno la formazione.

Le aziende di stoccaggio e di trasporto devono proteggere la copra dalla pioggia e dall’acqua di mare. Aerare durante lo stoccaggio. Se la copra viene trasformata direttamente dopo la raccolta, il rischio di formazione di aflatossina è basso.

Corpi estranei F Possono essere presenti corpi estranei quali pietre provenienti da camion sporchi, particelle di vetro, roditori morti e foglie di alberi.

I frantoi devono ispezionare la copra in ingresso e devono rimuovere i corpi estranei.

* La valutazione dei rischi fuori dai confini dell’UE non rientra nel campo di applicazione del presente documento. Per maggiori informazioni consultare la sezione d) Analisi dei rischi, paragrafo 2.3.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

B. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati per

l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie per il trasporto degli alimenti

PERICOLO CA. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD INDUSTRIALE E/O TERMINI

DI CONTRATTO MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa alta 3 PRP Il trasporto degli oli è dedicato.

Il Regolamento CE n. 852/2004 prevede che il trasporto di alimenti liquidi con autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte sia dedicato. Codice di prassi lavorativa FEDIOL relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa alta 3 PRP Le navi cisterna che trasportano oli e grassi, durante i viaggi brevi in mare entro l’UE, devono avere un prodotto minimo assoluto pari ai carichi immediatamente precedenti, sia esso un alimento o un prodotto contenuto nell’elenco comunitario dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Controllare i carichi precedenti attraverso la guida pratica FEDIOL ai carichi precedenti per i mezzi di trasporto e i rivestimenti delle cisterne.

Contaminazione da agenti di pulizia

- Autocisterne, cisterne ferroviarie e chiatte

C bassa media 2 Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Includere misure di salvaguardia per impedire la contaminazione delle cisterne per carico di alimenti o di mangimi, e delle attrezzature, attraverso il vapore, l’acqua e i detergenti

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto,

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utilizzati per la pulizia delle cisterne per carichi non-alimentari.

include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

- Navi cisterna C bassa media 2 Il rischio aumenta se la nave cisterna non è dedicata ai mangimi o agli alimenti.

Le stazioni di pulizia selezionate devono aver applicato un sistema HACCP. Prima del carico richiedere un certificato di pulizia firmato.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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117

Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

B. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati per

l’applicazione su mangimi in accordo alle norme comunitarie per il trasporto degli alimenti (continua)

PERICOLO CAT.

PROBABILI

TÀ GRAVITÀ

CLASS. DEL

RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Fluidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti dalle attrezzature

- Autocisterne C bassa bassa 1 Vengono utilizzate cisterne di acciaio inossidabile, riscaldate con l’acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie (e non attraverso bobine).

Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

- Cisterne ferroviarie, chiatte e navi cisterna

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Le bobine di riscaldamento delle cisterne ferroviarie devono essere di acciaio inossidabile (FEDIOL). Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Corpi estranei F bassa alta 3 PRP Un piano di qualità deve prevedere che il carico dei vagoni cisterna con oli raffinati venga effettuato sotto una copertura.

Adulterazione C/F/B

bassa alta 3 PRP L'adulterazione può causare danni.

Applicazione dei requisiti minimi obbligatori contenuti nel codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto.

*http://www.fediol.be/5/index2.php

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

C. Trasporto di oli tropicali, oli di semi e prodotti derivati e di

sottoprodotti per l’applicazione su mangimi non in conformità con le norme comunitarie sul trasporto degli alimenti

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione da carico precedente

C bassa alta 3 PRP Le autocisterne e le chiatte potrebbero essere state usate per prodotti non compatibili con gli alimenti o con i mangimi, come i prodotti petrolchimici.

Le autocisterne e le chiatte che non sono dedicate al trasporto di mangimi o di prodotti alimentari devono essere sottoposte ad una procedura di pulizia omologata.

Contaminazione da agenti di pulizia

C media media 3 PRP Maggiore rischio alle stazioni di pulizia che puliscono cisterne per mangimi e cisterne per prodotti chimici in uno stesso sito.

Devono essere utilizzati agenti di pulizia di grado alimentare o per mangimi.

Il codice di condotta lavorativa FEDIOL, relativo al trasporto alla rinfusa su strada e in contenitori cisterna di grassi e oli per uso alimentare diretto, include le buone prassi di pulizia delle cisterne.

Fluidi di riscaldamento o di raffreddamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

- Autocisterne C bassa bassa 1 Sono vietate le autocisterne che utilizzano bobine per il trasferimento di calore. Le vasche sono riscaldate con acqua di raffreddamento proveniente dal motore attraverso un sistema di pareti doppie.

- Chiatte C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento, il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua calda e a vapore.

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trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Corpi estranei P bassa media 2

Adulterazione con olio minerale

bassa alta 3 PRP L’adulterazione con oli minerali è ancora un problema per ciò che riguarda il trasporto di oli nei paesi di origine. Dall'ottobre 1999 sono stati intensificati i controlli e, da allora, le probabilità che si verifichino adulterazioni sono diminuite.

Prevenire l’adulterazione.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

D. Stoccaggio

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO

COMMENTI

Contaminazione dovuta a mancata separazione (contaminazione da carichi precedenti, uso di accoppiamenti errati)

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Il rischio diminuisce se il terminale delle cisterne applica, allo stoccaggio degli oli vegetali, l'elenco comunitario dei carichi precedenti accettabili durante il trasporto marittimo. Si registra la percentuale minore di rischio se gli oli vegetali vengono conservati in cisterne dedicate alla conservazione dei cibi.

I terminali della UE che stoccano oli e grassi per applicazioni alimentari sono tenuti ad applicare l'HACCP (Regolamento CE n. 852/2004)

Le imprese di stoccaggio devono rispettare quantomeno le norme comunitarie in materia di carichi precedenti, fissate nella Direttiva 96/3/CE per il trasporto marittimo.

Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Questa classificazione del rischio si applica ai terminali che stoccano sia prodotti chimici che oli vegetali. Essi possono non ricorrere ad agenti di pulizia adatti per l'uso nell'industria alimentare. Per i terminali di cisterne nell’UE che applicano l’HACCP e che mantengono separato lo stoccaggio degli oli vegetali da quello dei prodotti chimici, la probabilità di utilizzare l’agente di pulizia sbagliato è molto bassa.

Gli agenti di pulizia devono essere adatti all’uso nell’industria alimentare.

Fluidi termici di riscaldamento provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante lo stoccaggio, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento la società di stoccaggio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Valutazione dei rischi della catena dei prodotti di olio di cocco

E. Trasporto su nave oceanica

PERICOLO CAT. PROBA-BILITÀ

GRAVITÀ CLASS.

DEL RISCHIO

PRP o CCP

MOTIVAZIONE

LEGISLAZIONE, STANDARD

INDUSTRIALE E/O TERMINI DI CONTRATTO

MISURA DI CONTROLLO COMMENTI

Contaminazione durante il trasporto

- Contaminazione da carichi precedenti, presente in cisterne o tubature.

C media media 3 PRP Le navi oceaniche che trasportano oli e grassi per uso alimentare entro l’UE devono avere come minimo assoluto che i carichi immediatamente precedenti siano stati costituiti da un prodotto alimentare o da un prodotto contenuto nell’elenco comunitario dei carichi immediati accettati della Direttiva 96/3/CE.

La Direttiva 96/3/CE (deroga al Regolamento CE n. 852/2004) prevede che i carichi precedenti debbano essere controllati. I contratti FOSFA obbligano il venditore a comunicare all'acquirente quali siano stati i tre carichi precedenti durante il trasporto via mare di oli e grassi. Codice di Prassi FEDIOL per il trasporto alla rinfusa di oli e grassi verso o entro l’Unione Europea*.

Prima del carico, FOSFA ha riconosciuto la necessità dei sovrintendenti di verificare se le cisterne siano sufficientemente pulite. Prima dello scarico, FOSFA ha riconosciuto il bisogno dei sovrintendenti di controllare il giornale di bordo della nave in merito alla conformità con le liste di carico precedente.

L'utilizzo di condutture dedicate a carico e scarico.

- Contaminazione da agenti di pulizia

C bassa alta 3 PRP Solitamente il settore marittimo aderisce alle regole di buona prassi.

Controllare il giornale di bordo della nave.

Fluidi termici di riscaldamento (THF) provenienti da attrezzature mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Potrebbero essere ancora utilizzati fluidi termici di riscaldamento tossici. Tuttavia, a causa delle temperature di riscaldamento relativamente basse applicate durante il trasporto, la possibilità di fuoriuscita nel prodotto dei fluidi termici di riscaldamento è bassa.

Se sono stati utilizzati fluidi termici di riscaldamento il trasportatore dell’olio deve fornire la documentazione relativa alle possibili perdite nette ed analizzarla, se necessario.

Si raccomanda l’uso di riscaldamento ad acqua e a vapore.

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Oli idraulici provenienti da pompe portatili mal funzionanti

C bassa alta 3 PRP Gli oli idraulici provenienti da pompe portatili potrebbero essere tossici.

L'uso di pompe portatili dotate di una netta separazione del motore idraulico dalla pompa. In alternativa, devono essere utilizzati oli idraulici di qualità alimentare.

I motori idraulici che sono direttamente collegati alla pompa possono dare luogo, in caso di guasto della guarnizione, a perdite indesiderate di olio idraulico che si riversano nell’olio vegetale.

*http://www.fediol.be/5/index2.php