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AZIENDA PER L’ASSISTENZA SANITARIA N.4

“Friuli Centrale”

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE UNICO

PROCEDURA GESTIONALE

SPP_PG_05

Versione n. 01

del 21/12/2015

Piani di lavoro per la tutela delle lavoratrici madri

Pagina 2 di 15

INDICE

1 Scopo e campo di applicazione .................................................................................................................. 3

2 Destinatari ..................................................................................................................................................... 3

3 Contenuti ....................................................................................................................................................... 4

3.1 Descrizione del processo................................................................................................................ 11

3.2 Diagramma di flusso ....................................................................................................................... 13

4 Responsabilità ............................................................................................................................................. 14

5 Terminologie e abbreviazioni ................................................................................................................... 15

6 Riferimenti normativi e bibliografici ....................................................................................................... 15

7 Allegati ......................................................................................................................................................... 15

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1 Scopo e campo di applicazione

Il presente documento ha lo scopo di definire le procedure aziendali (sia per quanto riguarda i percorsi che la modulistica) relativamente agli aspetti di tutela della salute della lavoratrice madre e del nascituro.

Si applica a tutti i soggetti individuati come lavoratrice, così come definito dall’art. 2 comma 1 lettera a) del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., per i quali è stata formalmente segnalata la condizione di lavoratrice madre (gravidanza, puerperio e allattamento), nel rispetto del “Testo Unico delle disposizioni in materia di tutela della maternità e della paternità” approvato con D.Lgs. 26.03.2001 n. 151 con i relativi allegati e le disposizioni da essi richiamate costituiscono i riferimenti normativi del presente documento. 2 Destinatari La procedura gestionale ha effetto su tutto il personale dipendente dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” (AOU SMM) e dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 4 “Friuli Centrale” (AAS4) o a esso equiparato ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.. È distribuita ai destinatari di seguito indicati per i compiti specifici previsti ed elencati nella presente:

� Direzione Sanitaria � SOC Gestione Risorse Umane � Direttori SOA/SOC/SOS � Responsabili Dipartimentali dell’Assistenza � Responsabile Infermieristico Dipartimentale � Coordinatori � Responsabili di Piattaforma � Direzione Medica � Dirigenti e Preposti � Servizio Prevenzione e Protezione � Servizio Tutela della Salute dei Lavoratori � Professioni Sanitarie

Destinatari del Piano di Lavoro per Lavoratrici madri (gravidanza, puerperio e allattamento):

� Lavoratrici madri � Direttore Generale (Datore di Lavoro) � Direttori Dipartimento SOA/SOC/SOS � Responsabili Dipartimentali dell’Assistenza � Responsabile Infermieristico Dipartimentale � Coordinatori � Servizio Prevenzione e Protezione � Tutela della Salute dei Lavoratori � Professioni Sanitarie

La presente procedura è visualizzabile e scaricabile dal sito aziendale per tutti i lavoratori interessati.

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3 Contenuti

La normativa vigente impone al datore di lavoro (DdL) di valutare i rischi anche in relazione alla gravidanza, puerperio e all’allattamento e di identificare luoghi sicuri ove permettere alla donna in gravidanza di continuare a svolgere la sua attività. La valutazione deve essere effettuata in collaborazione con le figure aziendali previste dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. In ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 36 del D.Lgs. 81/2008, il Datore di Lavoro (di seguito DdL) deve informare le lavoratrici sui risultati della valutazione e sulle conseguenti misure di protezione e di prevenzione adottate. La valutazione dei rischi a carico del DdL prevede, innanzitutto, l’identificazione delle attività da inibire e, relativamente alle attività compatibili, individuazione di possibili fattori di rischio residuo per la gravidanza, puerperio e allattamento per i quali devono essere adottate misure di protezione aggiuntive; il DdL deve eventualmente valutare la possibilità di spostamento della lavoratrice a mansioni compatibili con la gravidanza, con il puerperio e con l’allattamento, al momento del reinserimento lavorativo, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e del D.Lgs. 230/1995 e s.m.i. Come da indicazioni delle Linee guida della Regione FVG per la tutela delle lavoratrici madri nel settore della sanità, si riportano (tabella 1) le attività con esposizione a rischio biologico, chimico, ergonomico da interdire durante la maternità e le attività con rischio residuo basso e procedure non a rischio biologico che possono essere compatibili con il periodo della maternità. Si riporta, come riferimento di massima, un riepilogo delle strutture, tipologia di mansione e rischio associato con le indicazioni per un’attività con limitazione ai fini della tutela della maternità (tabella 2). Come da linee guida regionali, nelle seguenti tabelle sono esplicitate le attività da interdire e quelle a basso rischio che possono essere praticate con misure aggiuntive di sicurezza. Nel presente documento si evidenzia l’obbligo di redigere un piano di lavoro per limitazioni riguardanti la tutela delle lavoratrici madri in gravidanza, puerperio e allattamento, con tempestività e anche in assenza di richiesta da parte del SPP. Tale piano di lavoro temporaneo è suscettibile di modifica all’evolversi dello stato di gravidanza, puerperio e allattamento e cessa di validità al cessare del periodo di maternità, secondo le modalità previste dalle linee guida regionali per la tutela delle lavoratrici madri nella Sanità.

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Tabella 1

Linee guida per la tutela delle lavoratrici madri nel settore Sanità - Regione FVG. Attività e procedure a rischio ergonomico e chimico DA INTERDIRE alla lavoratrice in gravidanza, puerperio e allattamento fino al 7° mese post-partum:

A RISCHIO ERGONOMICO A RISCHIO CHIMICO

- Assistenza diretta al paziente non autosufficiente o parzialmente autosufficiente in tutti i reparti � igiene del paziente � movimentazione del paziente

- Trasporto di pazienti � barella o letto � carrozzina

- Fisioterapia - Pulizie ambientali - Trasporti

� materiali vari economali � rifiuti

- Lavaggio, disinfezione, sterilizzazione di strumenti � endoscopia � ambulatori chirurgici � sala operatoria

- Antiblastici � preparazione e somministrazione � pulizia di cappe o pulizia di ambienti

- Preparazioni di anatomia patologica � citologia istologia � colorazione e preparazione di vetrini � prelievi in sala autoptica (formaldeide)

- Analisi di laboratorio � analisi estemporanee � colorazioni � preparazioni terreni di coltura

- Disinfezione e disinfestazione ambientali

Attività e procedure A RISCHIO DI ESPOSIZIONE BIOLOGICA:

A RISCHIO ELEVATO A RISCHIO MODERATO

La lavoratrice deve essere esclusa dalla esecuzione delle seguenti procedure o attività

La lavoratrice deve essere esclusa dall’esecuzione delle seguenti procedure o attività se non vengono seguite le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche o non siano a disposizione idonei dispositivi di protezione individuale e collettiva

♦ incannulamento di vie arteriose ♦ incannulamento di vie venose centrali ♦ esecuzione di prelievi arteriosi ♦ angiografia ♦ riscontri autoptici ♦ interventi chirurgici in sala operatoria ♦ assistenza in sala parto ♦ assistenza in ambulatori dentistici ♦ assistenza in Pronto Soccorso e 118 ♦ endoscopie, aspirazioni endobronchiali, intubazioni

naso oro tracheali, tracheostomie, cambio di cannule tracheostomiche, punture esplorative ed evacuative.

♦ prelievi o iniezioni endovenose ♦ incannulamento di vie venose periferiche ♦ lavaggio strumenti ♦ svuotamento di contenitori adibiti alla raccolta di liquidi

organici ♦ medicazioni di ferite chirurgiche, ulcere da decubito,

ecc. ♦ esecuzione di esami di laboratorio (esclusi i settori di

Microbiologia e Virologia)

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Attività e procedure NON A RISCHIO DI ESPOSIZIONE BIOLOGICA O CON RISCHIO RESIDUO BASSO:

La lavoratrice gravida deve essere valutata per quanto riguarda lo stato vaccinale, in particolare per la rosolia, inoltre l’attività di assistenza dovrà necessariamente essere rivolta a pazienti collaboranti o quantomeno che non possano impedire una corretta esecuzione delle procedure. Inoltre la lavoratrice va comunque collocata altrove quando sono in atto episodi epidemici con la possibilità di contagio per via aerea

ATTIVITÀ DELLA LAVORATRICE MADRE NEL REPARTO DI DEGENZA E DI DAY-HOSPITAL ♦ coadiuva il Coordinatore nella gestione burocratico/amministrativa della Struttura (ad es.: provvedere alla fornitura

di materiali e farmaci e loro gestione; ecc.) ♦ provvede all’accoglimento dei pazienti ed alle pratiche burocratico/amministrative (registrazione dei dati del

paziente sulla cartella clinica, richiesta di esami: laboratorio, radiologia, ecc.) ♦ effettua procedure sanitarie di assistenza non invasive (esecuzione ECG, rilevazione temperatura e parametri vitali,

somministrazione terapia orale, ecc.) ♦ effettua prelievi venosi e fleboclisi con utilizzo di guanti e occhiali o visiera di protezione e di presidi

antinfortunistici (ago da prelievo con sistema di protezione intrinseca dell’ago; sistema Vacutainer con sistema di sicurezza per l'espulsione dell’ago; ago a farfalla con sistema di protezione dell’ago, etc.) su pazienti collaboranti

♦ effettua terapie iniettive con siringhe di sicurezza su pazienti collaboranti ♦ effettua medicazioni, cateterismo vescicale con utilizzo dei DPI su pazienti collaboranti ♦ provvede alla distribuzione dei pasti ai pazienti ♦ provvede al rifacimento di letti vuoti o di pazienti autosufficienti ♦ provvede al ripristino e igiene dell’unità del paziente ♦ riordina la biancheria pulita

ATTIVITÀ AMBULATORIALE E DISTRETTUALE ♦ provvede alla gestione burocratico/amministrativa della documentazione utente (registrazione dei dati, richiesta di

esami ecc.) ♦ collabora con il medico specialista, durante le procedure, con utilizzo dei DPI ad esclusione degli ambulatori

pediatrici e di vaccinazione ♦ effettua procedure sanitarie non invasive (esecuzione ECG, rilevazione temperatura e parametri vitali, ecc.) ♦ effettua prelievi venosi e fleboclisi con utilizzo di guanti e occhiali o visiera di protezione e di presidi

antinfortunistici (ago da prelievo con sistema di protezione intrinseca dell’ago; sistema Vacutainer con sistema di sicurezza per l'espulsione dell’ago; ago a farfalla con sistema di protezione dell’ago, etc.) su pazienti collaboranti

♦ effettua terapie iniettive con siringhe di sicurezza su pazienti collaboranti ♦ effettua medicazioni, cateterismo vescicale con utilizzo dei DPI su pazienti collaboranti

ATTIVITÀ TERRITORIALE ♦ coadiuva il Coordinatore nella gestione burocratico/amministrativa della Struttura (ad es.: provvedere alla fornitura

di materiali e farmaci e loro gestione; organizzazione dell’attività dei colleghi, attività di programmazione, ecc.) ♦ provvede alla gestione burocratico/amministrativa della documentazione utente (registrazione dei dati, richiesta di

esami ecc.)

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA ♦ durante l’utilizzo del videoterminale aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del rachide dorso-

lombare

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Tabella 2

STRUTTURE OPERATIVE

PROFILO PROFESS.

RISCHIO BIOLOGICO

ELEVATO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO BIOLOGICO

MODERATO (attività possibili solo in situazioni di sicurezza)

RISCHIO

ERGONOMICO ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO CHIMICO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI

E NON -

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ATTIVITA’/PROCEDURE COMPATIBILI CON GRAVIDANZA, PUERPERIO, ALLATTAMENTO

AOUSMM

PTF. ASSIST. CIVIDALE

AREA ASSIST. GEMONA

IMFR GERVASUTTA

RSA DISTRETTUALI DI:

- CIVIDALE - UDINE

MEDICO INFERMIERE OSTETRICA

La lavoratrice deve essere esclusa dall’esecuzione delle seguenti procedure o attività: ♦ incannulamento di vie arteriose ♦ incannulamento di vie venose centrali ♦ esecuzione di prelievi arteriosi ♦ angiografia ♦ riscontri autoptici ♦ interventi chirurgici in sala operatoria ♦ assistenza in sala parto ♦ assistenza in ambulatori dentistici ♦ assistenza in Pronto Soccorso e 118 ♦ endoscopie, aspirazioni endobronchiali,

intubazioni naso oro tracheali, tracheostomie, cambio di cannule tracheostomiche, punture esplorative ed evacuative

La lavoratrice seguendo le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche e utilizzando idonei Dispositivi di protezione individuale e/o collettiva può svolgere le seguenti attività: ♦ prelievi o iniezioni endovenose ♦ incannulamento di vie venose

periferiche ♦ lavaggio strumenti non chirurgici ♦ svuotamento di contenitori adibiti

alla raccolta di liquidi organici ♦ medicazioni di ferite chirurgiche,

ulcere da decubito, ecc. Attività da INTERDIRE se utenti agitati e non collaboranti e bambini

Assistenza diretta al paziente non autosufficiente o parzialmente autosufficiente in tutti i reparti: ♦ igiene del paziente

movimentazione del paziente

♦ trasporto di pazienti con barella, letto o carrozzina

♦ mantenimento stazione eretta prolungata

Lavaggio, disinfezione, sterilizzazione di strumenti in: ♦ endoscopia ♦ ambulatori chirurgici ♦ sala operatoria Gestione antiblastici: ♦ preparazione e

somministrazione Preparazioni di anatomia patologica: ♦ citologia istologia ♦ colorazione e preparazione di

vetrini ♦ prelievi in sala autoptica

(formaldeide)

Accesso a zone controllate e sorvegliate

♦ Coadiuva il Coordinatore nella gestione burocratico/amministrativa della Struttura (ad es.:

provvedere alla fornitura di materiali e farmaci e loro gestione; ecc.) ♦ provvede all’accoglimento dei pazienti ed alle pratiche burocratico/amministrative (registrazione

dei dati del paziente sulla cartella clinica, richiesta di esami: laboratorio, radiologia, ecc.) ♦ effettua procedure sanitarie di assistenza non invasive (esecuzione ECG, rilevazione temperatura e

parametri vitali, somministrazione terapia orale, ecc.) ♦ effettua prelievi venosi e fleboclisi con utilizzo di guanti e occhiali o visiera di protezione e di

presidi antinfortunistici (ago da prelievo con sistema di protezione intrinseca dell’ago; sistema Vacutainer con sistema di sicurezza per l'espulsione dell’ago; ago a farfalla con sistema di protezione dell’ago, etc.)

♦ effettua terapie iniettive con siringhe di sicurezza su pazienti collaboranti ♦ effettua medicazioni, cateterismo vescicale con utilizzo dei DPI

INF. GENERICO OSS OTA AUSILIARIO PUERICULTRICE

La lavoratrice deve essere esclusa dall’esecuzione delle seguenti procedure o attività: ♦ assistenza in ambulatori dentistici ♦ assistenza in Pronto Soccorso e 118 ♦ assistenza durante endoscopie,

aspirazioni endobronchiali, intubazioni naso oro tracheali, tracheostomie, cambio di cannule tracheostomiche, punture esplorative ed evacuative.

♦ somministrazione pasti a pazienti non collaboranti

La lavoratrice seguendo le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche e utilizzando idonei Dispositivi di protezione individuale e/o collettiva può svolgere le seguenti attività: ♦ lavaggio strumenti non chirurgici ♦ svuotamento di contenitori adibiti

alla raccolta di liquidi organici ♦ medicazioni di ferite chirurgiche,

ulcere da decubito, ecc.

Attività da INTERDIRE se utenti agitati e non collaboranti e bambini

Assistenza diretta al paziente non autosufficiente o parzialmente autosufficiente in tutti i reparti: ♦ igiene del paziente ♦ movimentazione del

paziente ♦ trasporto di pazienti

con barella, letto o carrozzina

♦ pulizie ambientali trasporti materiali vari di peso sup. a Kg 3 (economali, rifiuti, colli biancheria pulita)

Lavaggio, disinfezione, sterilizzazione di strumenti in: ♦ ambulatori chirurgici ♦ sala operatoria Gestione antiblastici: ♦ trasporti ♦ sanificazione Pulizie ambientale: ♦ pulizia di cappe o ambientale ♦ disinfezione e disinfestazione

Accesso a zone controllate e sorvegliate

♦ Coadiuva il Coordinatore nella gestione burocratico/amministrativa della Struttura (ad es.:

provvedere alla fornitura di materiali e farmaci e loro gestione; ecc.) ♦ provvede all’accoglimento dei pazienti ed alle pratiche burocratico/amministrative (registrazione

dei dati del paziente sulla cartella clinica, richiesta di esami: laboratorio, radiologia, ecc.) ♦ effettua procedure sanitarie di assistenza non invasive (esecuzione ECG, rilevazione temperatura e

parametri vitali, somministrazione terapia orale, ecc.) ♦ effettua terapie iniettive con siringhe di sicurezza su pazienti collaboranti ♦ provvede alla distribuzione dei pasti ai pazienti ♦ provvede al rifacimento di letti vuoti o di pazienti autosufficienti ♦ provvede al ripristino e igiene dell’unità del paziente ♦ riordina la biancheria pulita ♦ ritiro cartelle cliniche e referti di esami ♦ consegne e richieste per la Farmacia, ritiro farmaci (esclusi antiblastici).

FISIOTERAPISTA TECNICO DI NEUROFISIOPAT. LOGOPEDISTA TERAP. OCCUPAZ. TECNICO SAN. DI CARDIOLOGIA OPERATORE TECNICO DI DIALISI, AUDIOMETRISTA ORTOTTISTA

La lavoratrice seguendo le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche e utilizzando idonei Dispositivi di protezione individuale e/o collettiva può svolgere le seguenti attività: ♦ lavaggio strumenti non chirurgici ♦ svuotamento di contenitori adibiti

alla raccolta di liquidi organici Attività da INTERDIRE se utenti agitati e non collaboranti e bambini

Assistenza diretta al paziente non autosufficiente o parzialmente autosufficiente in tutti i reparti: ♦ stazione eretta

prolungata ♦ movimentazione

paziente ♦ trasporto di pazienti

con barella, letto o carrozzina

Lavaggio, disinfezione, sterilizzazione di strumenti

Accesso a zone controllate e sorvegliate Effettuazione delle seguenti procedure diagnostiche: ♦ laser ♦ ecografiche ♦ apparecchia

induzione di campi elettromagnetici

♦ Coadiuva il Coordinatore nella gestione burocratico amministrativa della documentazione dei

pazienti ♦ effettua visita/valuta pazienti ♦ effettua valutazione protesica ♦ effettua la riabilitazione a pazienti che non necessitino di essere movimentati ♦ applica le terapie fisiche: elettroterapie (tens, ionoforesi, diadinamiche, ecc.).

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STRUTTURE OPERATIVE

PROFILO PROFESS.

RISCHIO BIOLOGICO

ELEVATO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO BIOLOGICO

MODERATO (attività possibili solo in situazioni di sicurezza)

RISCHIO

ERGONOMICO ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO CHIMICO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI

E NON -ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ATTIVITÀ’ /PROCEDURE COMPATIBILI CON

GRAVIDANZA, PUERPERIO, ALLATTAMENTO

AOUSMM

PTF. ASSIST. CIVIDALE

PERSONALE COINVOLTO NELLE ATTIVITA’ DI LABORATORIO: MEDICO BIOLOGO CHIMICO FARMACISTA TECNICO DI LABORATORIO DILUITORE ANTIBLASTICI OPERATORE TECNICO DISINFETTORE

La lavoratrice deve essere esclusa dall’esecuzione delle seguenti procedure o attività: ♦ esecuzione si esami di Laboratorio nei

settori di Microbiologia e Virologia

La lavoratrice seguendo le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche e utilizzando idonei Dispositivi di protezione individuale e/o collettiva può svolgere le seguenti attività: ♦ esecuzione di esami di Laboratorio

di Chimica Clinica non a rischio

Attività di laboratorio: ♦ analisi di laboratorio ♦ analisi estemporanee ♦ colorazioni ♦ preparazioni terreni di coltura Antiblastici ♦ preparazione e ♦ pulizia di cappe Attività di Anatomia Patologica

Accesso a zone controllate e sorvegliate

♦ Attività di carattere burocratico/amministrativo ♦ durante l’utilizzo del videoterminale aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del

rachide dorso-lombare

AOUSMM

PTF. ASSIST. CIVIDALE

IMFR GERVASUTTA

PERSONALE COINVOLTO NELLE ATTIVITA’ RADIOLOGICHE: RADIOLOGO FISICO TECNICO DI RADIOLOGIA PERSONALE SANITARIO (personale classificato radioesposto dei gruppi A e B)

♦ movimentazione del

paziente ♦ trasporto di pazienti

con barella, letto o carrozzina

♦ mantenimento stazione eretta prolungata

Accesso a zone controllate e sorvegliate Effettuazione delle seguenti procedure diagnostiche: ♦ laser ♦ radiazioni

ionizzanti ♦ radiazioni non

ionizzanti ♦ utilizzo

radioisotopi

♦ Attività di carattere burocratico/amministrativo ♦ durante l’utilizzo del videoterminale aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del

rachide dorso-lombare

UNITA’ OPERATIVE DA INTERDIRE (in gravidanza- puerperio- allattamento fino al 7° mese) alle lavoratrici madri (se esposte ai rischi biologico elevato, ergonomico, chimico e radiazioni ionizzanti e non riportati in tabella): - PEDIATRIA E NIDO - ANESTESIA E RIANIMAZIONE - PRONTO SOCCORSO - MEDICINA D’URGENZA - EMERGENZA TERRITORIALE - ELISOCCORSO - ONCOLOGIA - EMATOLOGIA - BLOCCHI OPERATORI - OSTETRICIA - MALATTIE INFETTIVE - REUMATOLOGIA - EMODIALISI - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - RADIOTERAPIA - CENTROSERVIZI E LABORATORI

TUTTI I PROFILI Ad esclusione del MEDICO per alcune attività in ambulatorio

♦ Visite mediche su pazienti collaboranti e non sottoposti ad accertamenti o terapie con radioisotopi

Accesso a zone controllate e sorvegliate

♦ Coadiuva il Coordinatore nella gestione burocratico/amministrativa della Struttura (ad es.:

provvedere alla fornitura di materiali e farmaci e loro gestione; organizzazione dell’attività dei colleghi, attività di programmazione, ecc.)

♦ provvede alla gestione burocratico/amministrativa della documentazione utente (registrazione dei dati, richiesta di esami ecc.)

♦ durante l’utilizzo del videoterminale aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del rachide dorso-lombare

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STRUTTURE OPERATIVE

PROFILO PROFESS.

RISCHIO BIOLOGICO

ELEVATO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO BIOLOGICO

MODERATO (attività possibili solo in situazioni di sicurezza)

RISCHIO

ERGONOMICO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO CHIMICO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI

E NON –

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ATTIVITÀ’ /PROCEDURE COMPATIBILI CON GRAVIDANZA, PUERPERIO, ALLATTAMENTO

DISTRETTI SANITARI UDINE CIVIDALE TARCENTO Assistenza Domiciliare Diretta (ADD) DA INTERDIRE (gravidanza- puerperio- allattamento )

INFERMIERE FISIOTERAPISTA ASSIST.SANITARA LOGOPEDISTA ORTOTTISTA

- Guida d’auto per

servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza.

- Attività di assistenza a bambini o pazienti non collaboranti

Accesso a zone controllate e sorvegliate

♦ Coadiuvare il/la caposala nella gestione burocratico amministrativa dell’attività esterna (ad es.:

provvedere alla fornitura dei materiali e loro gestione; organizzazione dell’ attività dei colleghi, attività di programmazione, ecc.)

♦ coadiuvare nella gestione burocratico amministrativa del paziente (registrazione dei dati del paziente sulla cartella clinica, richiesta di esami)

♦ in attività con utilizzo di videoterminali aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del rachide dorso-lombare

♦ valutazione protesica e ambientale ♦ esami ortottici o audiometrici su pazienti collaboranti (escluso bambini) Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

DISTRETTI SANITARI ATTIVITÀ’ AMBULATORIALI E DISTRETTUALI � Area Materno Infantile e

Disabilità � Neuro Psichiatria

Infanzia Adolescenza (NPIA)

DA INTERDIRE (gravidanza)

MEDICO INFERMIERE ASSISTENTE SANITARIA INF.GENERICO OSS OTA LOGOPEDISTA TERAP.NEURO E PSICOMOTRICITA DELL’ETA’-EVOLUTIVA EDUCATORE PROFESSIONALE PSICOLOGO ASSISTENTE SOCIALE OSTETRICA

La lavoratrice deve essere esclusa dall’esecuzione delle seguenti procedure o attività: - assistenza in ambulatori dentistici

La lavoratrice seguendo le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche e utilizzando idonei Dispositivi di protezione individuale e/o collettiva può svolgere le seguenti attività ♦ prelievi o iniezioni endovenose ♦ incannulamento di vie venose

periferiche ♦ lavaggio strumenti ♦ svuotamento di contenitori adibiti

alla raccolta di liquidi organici ♦ medicazioni di ferite chirurgiche,

ulcere da decubito, ecc. Attività da INTERDIRE se utenti agitati e non collaboranti e bambini

Assistenza diretta al paziente non autosufficiente o parzialmente autosufficiente o bambini ♦ movimentazione del

paziente ♦ stazione eretta

prolungata,postura incongrua

♦ trasporto di pazienti barella o letto carrozzina

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza.

♦ Gestione burocratico amministrativa dell’utente (registrazione dei dati, richiesta di esami ecc.) ♦ possibile assistenza al medico specialista con utilizzo dei DPI ad esclusione degli ambulatori

pediatrici e vaccinazioni. ♦ esecuzione di procedure sanitarie non invasive (ECG, uso termometro, sfigmomanometro, ecc.) ♦ prelievi venosi e fleboclisi con utilizzo di guanti e occhiali o visiera di protezione e presidi

antinfortunistici ( ago da prelievo con sistema di protezione; sistema Vacutainer con sistema di protezione dell’ago; ago a farfalla con sistema di protezione dell’ago, etc.) su pazienti collaboranti

♦ terapie iniettive con siringhe dotate di sistema di protezione dell’ago, su pazienti collaboranti ♦ medicazioni, inserimento cateteri vescicali con utilizzo dei DPI su pazienti collaboranti Valutazione protesica ♦ riabilitazione a pazienti collaboranti che non comportano la movimentazione degli stessi ♦ utilizzo di terapie fisiche:elettroterapie (tens, ionoforesi, diadinamiche,ecc.) Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto ♦ Attività di carattere burocratico/amministrativo ♦ in attività con utilizzo di videoterminali aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del

rachide dorso-lombare DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Veterinario DA INTERDIRE (gravidanza – puerperio – allattamento)

MEDICO INFERMIERE ASS.SANIT. OSS TECNICO DELLA PREVENZIONE MEDICO VETERINARIO CINOVIGILE

La lavoratrice seguendo le Precauzioni Standard e le Precauzioni Specifiche e utilizzando idonei Dispositivi di protezione individuale e/o collettiva può svolgere le seguenti attività ♦ prelievi ♦ incannulamento di vie venose

periferiche ♦ lavaggio strumenti ♦ svuotamento di contenitori adibiti

alla raccolta di liquidi organici ♦ vaccinazioni Attività da INTERDIRE se utenti agitati e non collaboranti e bambini

Assistenza diretta al paziente non autosufficiente o parzialmente autosufficiente ♦ movimentazione del

paziente ♦ trasporti materiali vari,

economati, rifiuti, strumenti

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza.

Attività di sopraluogo presso cantieri, fabbriche ecc. salvo casi in cui è ragionevolmente escludibile tale rischio

♦ Coadiuvare il/la caposala nella gestione burocratico amministrativa del servizio (ad es.: provvedere

alla fornitura dei materiali e loro gestione; ecc.) ♦ gestione burocratico amministrativa dell’ utente (registrazione dati, accoglimento visita utenti

collaboranti) ♦ esecuzione di procedure sanitarie di assistenza non invasive (esecuzione ECG, uso di termometro,

di sfigmomanometro, terapia orale, ecc.) ♦ prelievi venosi e fleboclisi con utilizzo di guanti e occhiali o visiera di protezione e di presidi

antinfortunistici (ago da prelievo con sistema di protezione ; sistema Vacutainer con sistema di protezione dell’ago; ago a farfalla con sistema di protezione dell’ago, etc.) su pazienti collaboranti

♦ terapie iniettive con siringhe di sicurezza su pazienti collaboranti Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

SERVIZI AMMINISTRATIVI

PERSONALE SANITARIO CHE SVOLGE ATTIVITA’ BUROCRATICHE

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza

Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto In attività con utilizzo di videoterminale aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del rachide dorso-lombare

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STRUTTURE OPERATIVE

PROFILO PROFESS.

RISCHIO BIOLOGICO

ELEVATO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO BIOLOGICO

MODERATO (attività possibili solo in situazioni di sicurezza)

RISCHIO

ERGONOMICO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

RISCHIO CHIMICO

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI

E NON –

ATTIVITA’ DA INTERDIRE

ATTIVITÀ’ /PROCEDURE COMPATIBILI CON GRAVIDANZA, PUERPERIO, ALLATTAMENTO

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CSM Diurni CSM Degenze SOPDC DA INTERDIRE (gravidanza – Puerperio – allattamento)

TUTTE LE MANSIONI

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza

Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE DA INTERDIRE (gravidanza - Puerperio – allattamento)

TUTTE LE MANSIONI

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza

Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

ATTIVITÀ’ SOCIALI E SOCIO-SANITARIE Comunità Alloggio C.S.R.E. DA INTERDIRE (gravidanza e puerperio)

TUTTE LE MANSIONI

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza

♦ Attività di carattere burocratico/amministrativo ♦ in attività con utilizzo di videoterminali aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del

rachide dorso-lombare Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

AOUSMM

PTF. ASSIST. CIVIDALE

IMFR GERVASUTTA

DISTRETTI SANITARI

AUTISTI

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza

♦ Attività di carattere burocratico/amministrativo ♦ in attività con utilizzo di videoterminali aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del

rachide dorso-lombare Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

AOUSMM

PTF. ASSIST. CIVIDALE

IMFR GERVASUTTA

DISTRETTI SANITARI

DIPARTIMENTI

PERSONALE SERVIZI ECONOMALI CENTRALINO CUCINA MENSA MAGAZZINO ISPETTORI BAGNINI

Guida d’auto per servizio per spostamenti ripetuti e/o non di breve percorrenza Trasporto, movimentazione materiali vari, economali, rifiuti

♦ Attività di carattere burocratico/amministrativo ♦ in attività con utilizzo di videoterminale aumentare la frequenza delle pause per evitare disturbi del

rachide dorso-lombare Guida automezzi solo per uso saltuario e per brevi percorsi per tutto il periodo della gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto

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3.1 Descrizione del processo

� La lavoratrice, in caso di presunto/accertato stato di gravidanza, lo comunica al DdL: � al diretto responsabile (diretto superiore) (Direttore della SOA1/SOC/SOS, Dirigente di

Piattaforma, RDA/RID, Coordinatore della struttura), compilando e consegnando allo stesso uno specifico modulo (allegato 1, prima parte);

� alla Gestione Risorse Umane (per AOU UD) o alla sede amministrativa della SOA competente per territorio (per AAS4), consegnando l’originale del certificato medico di gravidanza;

� il Direttore della SOA/SOC/SOS, il Dirigente di Piattaforma o il RDA/RID, per le rispettive responsabilità (lavoratore in carico), con la collaborazione del Coordinatore della struttura, esonerano immediatamente la lavoratrice madre da attività e/o turni che comportino rischi; il diretto responsabile compila la comunicazione (allegato 1, seconda parte) e la trasmette alla SOC GRU per i successivi adempimenti e comunicazioni alle strutture sovraordinate2, in relazione alle rispettive competenze. Qualora la lavoratrice madre non sia collocabile all’interno del proprio reparto/struttura, viene data tempestiva comunicazione alla struttura sovraordinata2, affinché la lavoratrice possa essere ricollocata, anche in attività diversa e/o in altra destinazione;

� la SOC Gestione Risorse Umane (per AOU UD) o la SOA territorialmente competente (per AAS4), all’atto dell’acquisizione del certificato medico di gravidanza da parte della lavoratrice madre:

� consegna alla lavoratrice la nota informativa (allegato 2) e copia della presente procedura, facendone sottoscrivere l’acquisizione;

� trasmette copia della certificato dello stato di gravidanza alle strutture sovraordinate2, in relazione alle rispettive competenze;

� nel caso di esposizione a radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, ottiche artificiali/laser e campi elettromagnetici, dichiarata dal diretto Responsabile della lavoratrice madre, ne dà comunicazione anche alla SOC Fisica Sanitaria AOU UD3;

� la SOC Fisica Sanitaria, verificata la preesistente esposizione a radiazioni ionizzanti, non

ionizzanti, ottiche artificiali/laser e campi elettromagnetici, certifica la cessata esposizione e ne dà comunicazione scritta a:

� diretto responsabile della lavoratrice madre; � se ne ricorrono le condizioni, struttura sovraordinata; � Gestione Risorse Umane; � Tutela della Salute dei Lavoratori (MC/MA);

� il Direttore della SOA/SOC/SOS, il Dirigente di Piattaforma o il RDA/RID, per le rispettive responsabilità (lavoratore in carico), con la collaborazione del Coordinatore della struttura, elaborano il piano di lavoro specifico per la lavoratrice madre e lo sottoscrivono, unitamente alla

1 IMFR “Gervasutta”, Distretto Sanitario di Cividale del Friuli, Distretto Sanitario di Tarcento, Distretto Sanitario di Udine,

Dipartimento di Salute Mentale, Dipartimento delle Dipendenze, Servizi per l’handicap, Dipartimento di Prevenzione e Direzione Sanitaria Aziendale

2 Per AOU UD: il personale medico alla Direzione Medica di Presidio, il personale di comparto alla Direzione Professioni Sanitarie; per AAS4: alla Direzione di SOA

3 Per il personale AAS4 il riferimento è il SPP, in attesa di conferire la gestione nel corso del 2016 unicamente alla Fisica Sanitaria AOU UD)

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stessa (per presa visione). Il piano di lavoro viene formulato sotto la piena responsabilità del Dirigente4, con la collaborazione delle altre figure sopra riportate; la verifica dell’attuazione dei contenuti è in capo ai Dirigenti e/o dei Coordinatore/Preposti. Il piano di lavoro viene redatto in relazione ai rischi presenti nel reparto, utilizzando uno specifico modulo (allegato 3); a tal fine si rimanda alle tabelle 1 e 2 nelle quali vengono individuate, come riferimento di massima, le limitazioni in relazione a specifici rischi;

� la lavoratrice, sottoscritto il piano di lavoro, attua le disposizioni ricevute dal diretto superiore;

� il PdL viene inviato immediatamente in originale al SPP, il quale registra e aggiorna, su supporto informatico accessibile in lettura alla Tutela della Salute dei Lavoratori, l’elenco delle lavoratrici madri, con i dati necessari a facilitare la gestione dei PdL (presenza e completezza delle informazioni, struttura presso la quale è stato rilasciato);

� il SPP riceve il piano di lavoro e verifica la completezza e la congruenza delle informazioni fornite; nel caso in cui il piano sia ritenuto non congruo o non idoneamente circostanziato, richiederà ai proponenti un’opportuna revisione, rendendosi contestualmente disponibile ad una eventuale collaborazione per la riformulazione del piano stesso. Una volta acquisito il piano definitivo, il SPP trasmette l’intera documentazione alla Sorveglianza Sanitaria per l’archiviazione e la conservazione;

� il MC/MA riceve il PdL dal SPP e lo archivia; in caso di richiesta da parte della lavoratrice di prosecuzione del lavoro all’ottavo mese di gravidanza, esprime il giudizio di idoneità alla mansione, compatibilmente con il PdL già in essere;

� in caso di prosecuzione del periodo di allattamento oltre al 7° mese: � la lavoratrice richiede una certificazione del pediatra di libera scelta; tale certificazione viene

inviata: � in originale: a GRU (per AOU UD) oppure alla SOA territorialmente competente (per

AAS4); � in copia: al diretto responsabile (Direttore della SOA/SOC/SOS, Dirigente di Piattaforma,

RDA/RID, Coordinatore della struttura) per la revisione del PdL; � il diretto responsabile (diretto superiore):

� verifica l’adeguatezza del PdL in essere; � invia al SPP, unitamente alla copia della certificazione rilasciata del pediatra, nota di

conferma del PdL già sottoscritto, o un PdL aggiornato, seguendo l’iter riportato nel diagramma di flusso nella sezione “Stesura e adozione PdL”.

4 D. Lgs 81/2008 e s.m.i. - art. 2 – Definizioni - Comma 1: lett. d): «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa; lett. e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;

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3.2 Diagramma di flusso

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4 Responsabilità Per ciascuna attività vengono indicate le responsabilità di ciascuna figura relativamente al suo specifico ambito di competenza.

Figure responsabili Attività

Lavoratrice madre

Direttore della SOA/SOC/SOS,

Dirigente di Piattaforma, RDA/RID,

Coordinatore5

Struttura sovra ordinata

(DMP/SOA/ Professioni Sanitarie)

Gestione Risorse Umane/

SOA6

Fisica Sanitaria7

SPP Tutela Salute

Lavoratori

Comunicazione del sospetto/accertato stato di gravidanza

R C

Esonero da attività a rischio C R Comunicazione esonero attività a rischio radiazioni e campi elettromagnetici e comunicazione del presunto/accertato stato di gravidanza della lavoratrice madre

I R I

Comunicazione non collocabilità della lavoratrice madre presso il proprio reparto/struttura

R I

Valutazione diversa collocazione della lavoratrice

I I R I

Consegna/sottoscrizione acquisizione nota informativa e procedura tutela lavoratrice madre

C R

Certificazione cessazione esposizione radiazioni e campi elettromagnetici

I I I R I

Trasmissione certificato gravidanza/comunicazione

I I R I

Elaborazione del PdL e sottoscrizione

I R

Attuazione contenuti del PdL C R Invio del PdL R I Registrazione e aggiornamento elenco lavoratrici madri

R

Verifica PdL R Valutazione completezza PdL e valutazione eventuale aggiornamento

I C

R

Invio PdL alla Tutela Salute Lavoratori

R I

Richiesta prosecuzione lavoro all’8° mese

R

I

Valutazione idoneità prosecuzione lavoro all’8° mese

I I

R

Legenda delle relazioni: R = Responsabilità generale dell’espletamento dell’attività C = Collaborazione alla realizzazione dell’attività I = Informazione sulla realizzazione dell’attività

5 Se del caso il Direttore della SOA/SOC/SOS, Professioni Sanitarie, Dirigente di Piattaforma, RDA/RID, Coordinatore informa anche l’esperto qualificato in materia di radiazioni ionizzanti, l’addetto alle radiazioni ottiche artificiali/alla sicurezza laser e radiazioni non ionizzanti. 6 Per AOU UD: GRU Aziendale - per AAS4: GRU Aziendale e, per le sede periferiche, alla SOA territorialmente competente. 7 Per il personale AOU UD, il riferimento è la SOC Fisica Sanitaria, mentre per il personale AAS4 il riferimento è il SPP, in attesa di conferire la gestione nel 2016 unicamente alla Fisica Sanitaria AOU UD.

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5 Terminologie e abbreviazioni ADD Assistenza domiciliare diretta CSR Cartella Sanitaria e di Rischio DdL Datore di Lavoro DOSP Documento Sanitario Personale (per personale esposto a radiazioni ionizzanti) DVR Documento di Valutazione dei Rischi MA Medico Autorizzato ai sensi del D.Lgs. 230/1995 e s.m.i. MC Medico Competente PdL Piano di lavoro RID Responsabile Infermieristico Dipartimentale RDA Responsabile Dipartimentale dell’Assistenza SOA Struttura Operativa Aziendale SPP Servizio Prevenzione e Protezione TSL Tutela della Salute dei Lavoratori

6 Riferimenti normativi e bibliografici - “Testo Unico delle disposizioni in materia di tutela della maternità e della paternità” approvato con

D.Lgs. 26.03.2001 n. 151 - “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della

sicurezza nei luoghi di lavoro" - Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. 7 Allegati

ALLEGATO Denominazione Consegnato/compilato da Destinato a

ALL_01_SPP_PG 05

Comunicazione del presunto stato di gravidanza e allontanamento della lavoratrice madre da attività con esposizione a radiazioni e campi elettromagnetici

Compilato da: � lavoratrice madre e diretto

superiore della stessa Consegnato da: � diretto responsabile (diretto

superiore) della lavoratrice madre

� SOC GRU (per AOU UD) � SOA territorialmente

competente (per AAS4)

ALL_02_SPP_PG 05 Nota informativa

Consegnato da: � SOC GRU (per AOU UD) � SOA territorialmente competente

(per AAS4)

� Lavoratrice madre

ALL_03_SPP_PG 05

Format Piano di lavoro per lavoratrici madri (gravidanza, puerperio e allattamento)

Compilato da: � Dirigente di SOA/SOC/SOS � RDA/RID � Dirigente di Piattaforma � Coordinatore

Infermieristico/Tecnico � Lavoratrice madre (presa visione)

� Tutela della Salute del Lavoratori

� Servizio Prevenzione e Protezione

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COMUNICAZIONE DEL PRESUNTO STATO DI GRAVIDANZA E

ALLONTANAMENTO DELLA LAVORATRICE MADRE DA ATTIVITÀ CON ESPOSIZIONE A RADIAZIONI E CAMPI ELETTROMAGNETICI

Com

pila

zion

e d

a p

arte

del

la

lavo

ratr

ice

mad

re

La sottoscritta ,

nata a il ,

con mansione di

presso la Struttura/il reparto ,

comunica al proprio Diretto Responsabile1 :

� il sospetto di essere in gravidanza dal ____/____/________;

� di impegnarsi a consegnare tempestivamente il certificato medico di gravidanza alla SOC

Gestione Risorse Umane.

Data ___/___/________

Firma

Com

pila

zion

e d

a p

arte

del

D

iret

to R

esp

onsa

bile

1

Il/la sottoscritto/a ,

Direttore/Dirigente/Coordinatore

presso la Struttura/il reparto ,

comunica che la lavoratrice dalla data

odierna viene allontanata dai seguenti rischi (spuntare la voce interessata):

� esposizione a radiazioni ionizzanti;

� esposizione a radiazioni non ionizzanti;

� esposizione a radiazioni ottiche artificiali/laser;

� esposizione a campi elettromagnetici.

Data ___/___/________

Firma

Il presente modulo, debitamente compilato, viene tempestivamente inviato dal Diretto Responsabile alla SOC Gestione Risorse Umane, per il successivo invio alla Fisica Sanitaria.

1 Direttore della SOA/SOC/SOS, Dirigente di Piattaforma, RDA/RID, Coordinatore

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INDICAZIONI SULLA TUTELA DELLA GESTANTE, DELLA LAVORATRICE MADRE E DEL LAVORATORE PADRE

DISPOSIZIONI DI RIFERIMENTO Il presente documento è conforme ai contenuti dei provvedimenti di seguito individuati:

- d.P.R. 25 novembre 1976 n. 1026, regolamento di esecuzione della L. 1204/1971; - decreto legislativo 25 novembre 1996 n. 645, recepimento della direttiva 92/85/CEE

concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento;

- legge 5 febbraio 1999 n. 25, disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – legge comunitarie 1998;

- legge 8 marzo 2000 n. 53, disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città;

- decreto interministeriale 21 luglio 2000 n. 278, regolamento recante disposizioni di attuazione dell’art. 4 della legge 53/2000;

- decreto 2 ottobre 2000, linee guida d’uso dei videoterminali; - decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 151, testo unico delle disposizioni legislative in materia di

tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’art.15 della legge 8 marzo 2000 n. 53;

- legge 24 dicembre 2007 n. 244 “Finanziaria 2008”, congedo di maternità in caso di adozione internazionale e affidamento;

- sentenza n. 4293 del 09 settembre 2008 del Consiglio di Stato, riposi giornalieri del padre; - circolare INPDAP 17 novembre 2011 n. 17 , modifiche in materia di flessibilità del congedo di

maternità; - legge 4 novembre 2010 n. 183, riordino in materia di congedi, aspettative e permessi; - decreto legislativo 18 luglio 2011 n.119, attuazione dell’art. 23 della legge 4 novembre 2010 n.

183; - decreto legge 09 febbraio 2012 n. 5, novità in materia di semplificazione; - legge 28 giugno 2012 n. 92, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro

in una prospettiva di crescita”, definendo misure sperimentali per gli anni 2013, 2014 e 2015; - legge 10 dicembre 2014, n. 183 (JOB ACT); - decreto legislativo n. 80 del 15.06.2015: “Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di

vita e di lavoro, in attuazione dell’articolo 1, commi 8 e 9, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (JOB ACT);

- decreto legislativo n. 81 del 15.06.2015: “ Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1 della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (JOB ACT);

Tiene altresì conto delle norme contrattuali in materia nonché delle linee interpretative formulate dal Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e dell’Istituto Nazionale della previdenza sociale, in quanto compatibili.

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PREMESSA

Il presente documento, redatto in forma schematica, costituisce strumento di prima informazione per le lavoratrici gestanti e madri e per i lavoratori padri. Nel testo, ove non diversamente precisato, s’intende che l’interessato deve comunicare con l’ufficio incaricato degli adempimenti previsti dalla legge (definito ufficio di riferimento) secondo lo schema seguente: DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO/SOA dirigenza medica, e sanitaria, altro personale non

compreso negli elenchi seguenti PROFESSIONI SANITARIE personale del comparto (coordinatori, infermieri,

ostetriche, tecnici sanitari, assistenti sanitarie, ausiliari, operatori socio sanitari, operatori tecnici addetti all’assistenza, infermieri generici, altro personale sanitario)

PROFESSIONI RIABILITATIVE personale del comparto (coordinatori fisioterapisti,

terapista occupazionale, neuro fisioterapista, logopedista, ortottiste)

PROFESSIONI TECNICI PREVENZIONE tecnici della prevenzione GESTIONE RISORSE UMANE dirigenza professionale, tecnica e amministrativa,

personale amministrativo e tecnico

PERCORSO OPERATIVO

1. Comunicazione dello stato di gravidanza e primi adempimenti

La dipendente, appena venuta a conoscenza dello stato di gravidanza, ne dà comunicazione al diretto responsabile il quale:

� esonera immediatamente la lavoratrice da attività e turni che comportino rischio per la sua persona e per il nascituro e la dipendente attua le disposizioni ricevute dal diretto responsabile;

� indirizza la lavoratrice presso la Gestione Risorse Umane o presso la Direzione Amministrativa di SOA (la quale si fa carico di trasmettere il certificato alla GRU) per la consegna del certificato di gravidanza contenente l’indicazione della data presunta del parto, il ritiro della nota informativa, il ritiro della procedura sulla tutela della lavoratrice madre e l’acquisizione delle prime indicazioni operative.

2. Informazione

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La Gestione Risorse Umane:

� informa la SOC Fisica Sanitaria (in caso di lavoratore esposto a radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, ottiche artificiali, laser), non appena in possesso del certificato di gravidanza;

� consegna alla lavoratrice, che ne accusa ricevuta, la presente nota, nonché la procedura sulla tutela delle lavoratrici madri, e fornisce le informazioni di carattere generale.

Per la conoscenza completa del processo, delle figure coinvolte e delle mansioni compatibili si rimanda a quanto descritto nella presente procedura aziendale.

3. Trasferimento in condizioni di rischio.

Nel caso in cui il responsabile di struttura operativa ovvero il coordinatore infermieristico/tecnico comunichi l’impossibilità di collocare la dipendente presso la stessa struttura, provvede a verificare la possibilità dell’utilizzo in altra struttura della medesima area o dipartimento.

4. Congedo di maternità

Qualora sia stata individuata nei termini di cui sopra una collocazione lavorativa che tuteli la salute della lavoratrice, la medesima è posta in congedo di maternità da due mesi prima della data presunta del parto, sino a tre mesi dopo la data del parto (a tal proposito si veda anche il caso prospettato al punto 6). In caso di parto prematuro i giorni non goduti di congedo prima del parto vengono aggiunti al periodo di congedo dopo il parto. In caso di parto posticipato si fa riferimento alla data effettiva del parto. Durante il congedo di maternità, anche nelle forme estese e flessibili di cui ai punti 6, 7 e 8, alla lavoratrice spettano l’intera retribuzione fissa mensile, nonché le quote accessorie eventualmente previste.

5. Congedo di paternità

Il padre lavoratore ha diritto di astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice, in caso di morte o grave infermità della madre ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino.

Durante il congedo di paternità al lavoratore spettano l’intera retribuzione fissa mensile nonché le quote accessorie eventualmente previste.

6. Flessibilità del congedo di maternità

La lavoratrice può limitare il congedo di maternità al mese precedente la data presunta del parto e recuperare dopo il parto tale periodo di assenza. A tal fine, entro la scadenza del sesto mese di gravidanza, formula la relativa domanda, impegnandosi a produrre attestazioni del medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato, redatta nel corso del settimo

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mese di gravidanza, e del medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro, da cui risulta che tale opzione non arreca pregiudizio alla salute propria e del nascituro.

7. Interdizione dal lavoro

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria della provincia di residenza della lavoratrice in stato di gravidanza può disporre, sulla base di accertamento medico, il divieto di adibire la lavoratrice in stato di gravidanza, fino ai due mesi precedenti la data presunta del parto, per uno o più periodi, di cui determinerà la durata, nel caso di gravi complicanze della gestazione o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza.

La Direzione territoriale del Lavoro della provincia di residenza della lavoratrice in stato di gravidanza può disporre, il divieto di adibire la lavoratrice in stato di gravidanza, fino ai due mesi precedenti la data presunta del parto, per uno o più periodi, di cui determinerà la durata nei seguenti casi:

a) quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino;

b) quando la lavoratrice non possa essere adibita ad altre mansioni.

Nei casi sopra citati la dipendente inoltra la domanda direttamente all’Ente preposto e produce all’ufficio di riferimento la relativa ricevuta. Nei casi di cui ai punti a) e b) la SOC Gestione Risorse Umane acquisisce le necessarie valutazioni e le trasmette alla Direzione territoriale del Lavoro per la decisione di competenza.

8. Congedo anticipato di maternità

Il congedo di maternità è anticipato a tre mesi dalla data presunta del parto qualora la lavoratrice sia occupata in lavori da ritenersi gravosi e/o pregiudizievoli in relazione all’avanzato stato di gravidanza. Per ottenere tale beneficio la lavoratrice, durante il primo semestre di gravidanza, compila l’apposita richiesta e la presenta all’ufficio di riferimento che provvederà ad inoltrarla, tramite la SOC Gestione Risorse Umane, alla Direzione territoriale del Lavoro.

9. Permessi per accertamenti nella fase pre-natale

La lavoratrice gestante che ha informato il datore di lavoro della propria condizione, ha diritto a permessi retribuiti per l’effettuazione di esami prenatali, di accertamenti clinici, ovvero di visite specialistiche nel caso in cui debbano essere eseguiti durante l’orario di lavoro. A tal fine la lavoratrice presenta in anticipo apposita istanza e successivamente, la relativa documentazione giustificativa attestante la data e l’orario di effettuazione degli esami o delle visite.

10. Comunicazione del parto

La lavoratrice è tenuta a presentare alla SOC Gestione Risorse Umane/SOA, entro trenta giorni dalla data del parto, la certificazione sostitutiva contenente i seguenti dati:

-cognome e nome della madre; -cognome e nome del bambino; -data e luogo di nascita del bambino.

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Qualora la documentazione di cui trattasi non sia presentata entro i termini suindicati, si farà riferimento alla data presunta del parto per la determinazione del congedo di maternità. La Gestione Risorse Umane comunica alla lavoratrice i dati relativi alle ferie maturate e non godute ed all’eventuale credito orario, calcolati con riferimento alla scadenza del congedo di maternità.

11. Rientro in servizio

Almeno un mese prima della data prevista di rientro in servizio dopo il congedo di maternità, la fruizione delle ferie e del recupero ore e l’eventuale congedo parentale, la dipendente prende contatto con le Professioni Sanitarie/DMP al fine di concordare le modalità del rientro al lavoro. Se il rientro avviene nei primi sette mesi dopo il parto, la lavoratrice non può essere esposta alle attività e turni che comportino rischio la sua persona e per il neonato (rif. presente procedura aziendale). Nel caso in cui la lavoratrice prosegua l’allattamento oltre il settimo mese, è tenuta a produrre all’ufficio di riferimento (GRU per AOU UD - SOA territorialmente competente per AAS4) una dichiarazione in tal senso sottoscritta dal pediatra, rinnovabile e con validità di non oltre tre mesi dalla data del rilascio. In questo caso la lavoratrice non può essere esposta ad attività lavorative a rischio come descritto nella presente procedura aziendale.

In caso di sottrazione a rischio, la lavoratrice è tenuta a comunicare per iscritto all’ufficio di riferimento, entro cinque giorni, la cessazione dell’allattamento.

12. Divieto di lavoro dopo il parto

Dopo il congedo di maternità, qualora la dipendente non possa essere ricollocata in una situazione lavorativa priva di rischio, ha diritto al proseguimento del congedo sino al settimo mese.

Tale diritto può essere esercitato tramite richiesta della lavoratrice alla Direzione territoriale del Lavoro.

In caso di risposta affermativa, la lavoratrice rientra al lavoro sette mesi dopo il parto.

13. Lavoro notturno

E’ vietato adibire le donne al lavoro notturno fino al compimento di un anno di età del bambino. L’esonero dal lavoro notturno può essere inoltre richiesto:

- dalla lavoratrice madre di un figlio di età inferiore ai tre anni o, alternativamente dal padre convivente con la stessa;

- dalla lavoratrice o dal lavoratore che sia unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore ai dodici anni.

La domanda va proposta alla SOC Gestione Risorse Umane, utilizzando apposito schema. La convivenza deve essere documentata mediante dichiarazione sostitutiva.

14. Congedi parentali

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I congedi parentali (già astensione facoltativa) possono essere fruiti da entrambi i genitori nei primi dodici anni di vita del bambino, sia in modo continuativo che frazionato, sia ad intera giornata che ad ore (in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero del periodo di paga quadrimestrale o mensile immediatamente precedente a quello nel corso del quale ha inizio il congedo parentale), con i seguenti limiti:

- la madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di maternità, può assentarsi per un periodo non superiore a sei mesi;

- il padre lavoratore, dalla nascita del figlio, può assentarsi per un periodo non superiore a sei mesi, elevabili a sette nel caso in cui si assenti per almeno tre mesi, continuativi o frazionati;

- qualora vi sia un solo genitore, può assentarsi per un periodo non superiore a dieci mesi; - entrambi i genitori, complessivamente, possono assentarsi per dieci mesi, elevabili a undici

qualora il padre eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo non inferiore a tre mesi.

Il congedo parentale spetta al richiedente anche qualora l’altro genitore non ne abbia diritto.

La domanda di congedo parentale a intera giornata va presentata alla SOC Gestione Risorse Umane con preavviso di norma non inferiore a quindici giorni, mentre in caso di congedi su base oraria il termine di preavviso è di 2 giorni, salvi i casi di oggettiva impossibilità. L’istanza deve essere debitamente controfirmata dal coordinatore/responsabile della struttura in cui la lavoratrice o il lavoratore presta servizio. Al fine di ottenere il congedo, qualora non l’abbia fatto in precedenza, il richiedente è tenuto a produrre una dichiarazione sostitutiva da cui risulti la paternità e la maternità. Il congedo parentale può essere interrotto in caso di malattia. A tal fine la lavoratrice chiede la trasformazione del titolo dell’assenza, presentando la necessaria documentazione. L’intervenuta interruzione della fruizione del congedo, determinando il frazionamento dello stesso, comporta una nuova richiesta da parte dell’interessata, nel rispetto dei termini di preavviso, ai fini dell’ulteriore godimento.

La retribuzione è dovuta secondo le regole seguenti:

a) 100% della retribuzione per i primi 30 giorni, nell’ambito del periodo massimo di sei mesi, fruito da entrambi i genitori, entro il sesto anno di vita del bambino;

b) 30% della retribuzione per i successivi 5 mesi, senza vincolo di reddito, entro i primi sei anni di vita del bambino;

c) per gli ulteriori periodi (oltre il sesto mese) e comunque per i periodi successivi al sesto anno di vita del bambino e inferiore all’ottavo anno di vita del bambino: 30% della retribuzione se il reddito del dichiarante non è superiore a 2,5 volte l’importo della pensione minima (definito anno per anno); se il reddito è superiore il richiedente ha diritto al congedo parentale, ma non all’indennità.

d) se il congedo parentale viene fruito per la prima volta dopo il compimento del sesto anno di vita del bambino, il 100% della retribuzione per il primo mese può essere riconosciuto solo se sussistono le condizioni di reddito di cui alla precedente lettera c).

15. Malattia del bambino

Entrambi i genitori hanno il diritto di assentarsi dal lavoro durante le malattie del figlio.

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Il congedo spetta nei primi tre anni di vita del bambino, dopo il periodo di congedo di maternità, senza limiti temporali. Dal quarto anno all’ottavo anno di vita del bambino, il congedo è limitato a cinque giorni l’anno per ciascuno dei genitori e per ciascun figlio.

Al fine di ottenere il permesso per malattia, il richiedente è tenuto a produrre certificato medico redatto da uno specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e la dichiarazione di responsabilità in cui l’altro genitore attesta di non essersi assentato dal lavoro per il medesimo periodo e motivo.

I primi trenta giorni del congedo, fruibili dopo aver esaurito il congedo di maternità, sono retribuiti per intero ancorché ne abbia beneficiato in parte un genitore e in parte l’altro. I trenta giorni retribuiti spettano per ogni anno di vita fino al terzo anno. I periodi successivi ai primi trenta giorni, così come i congedi di cinque giorni per anno, non sono retribuiti. I medesimi periodi sono computabili nell’anzianità di servizio e sono coperti da contribuzione figurativa ai fini del trattamento di quiescenza.

I periodi di congedo per malattia del bambino retribuiti per intero sono utili per la maturazione delle ferie.

La malattia del figlio che comporti il ricovero ospedaliero, debitamente documentata, a richiesta del genitore interrompe la fruizione di eventuali ferie in corso.

Inoltre, la malattia del figlio, a richiesta del genitore, interrompe la fruizione di eventuali congedi parentali in corso.

16. Riposi giornalieri

Durante il primo anno di vita del bambino la lavoratrice madre può fruire, a domanda, di due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata, della durata di un’ora ciascuno. Il riposo è uno solo quando l’orario giornaliero di lavoro è inferiore alle sei ore.

I periodi di riposo sono riconosciuti al padre:

- in caso di parto plurimo per le ore aggiuntive non fruite dalla madre; - in caso di affidamento dei figli solo al padre; - in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga; - nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente; - in caso di morte o di grave infermità della madre.

Tale diritto non è riconosciuto: - se la madre sta usufruendo del congedo di maternità o del congedo parentale;

La collocazione dei permessi nella giornata deve essere concordata con il responsabile della struttura operativa; in caso di disaccordo interviene la Direzione territoriale del Lavoro. I periodi di riposo sono considerati ore lavorative agli effetti della durata del rapporto e della retribuzione e non riducono le ferie.

Il diritto ai riposi spetta nei giorni di effettivo lavoro, senza possibilità di cumulo per i riposi compensativi. I riposi giornalieri della lavoratrice madre e del lavoratore padre non possono dare luogo, qualora applicati, ad eccedenza oraria nella giornata.

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17. Parto plurimo

In caso di parto gemellare o plurigemellare, ciascuno dei genitori ha diritto a fruire, per ogni nato, del numero di mesi di congedo parentale riportati al punto 14 (per ogni figlio, fino a sei mesi per la madre, fino a sette per il padre, nel limite massimo complessivo di dieci o undici mesi fra entrambi i genitori).

I periodi di riposo sono in ogni caso raddoppiati e le ore aggiuntive possono essere utilizzate anche dal padre.

18. Affidamento e adozione

Il congedo di maternità può essere richiesto dalla lavoratrice o, in alternativa, dal padre lavoratore che abbia adottato un minore.

Il congedo deve essere fruito durante i primi cinque mesi dall’effettivo ingresso del minore nella famiglia a prescindere dall’età del minore all’atto dell’adozione.

In caso di adozione internazionale, il congedo può essere fruito prima dell’ingresso del minore in Italia, durante il periodo di permanenza all’estero richiesto per l’incontro con il minore e gli adempimenti relativi alla procedura adottiva, certificati dall’ente autorizzato che ha curato la procedura di adozione. Ferma restando la durata complessiva del congedo, questo può essere fruito entro i cinque mesi successivi all’ingresso del minore in Italia.

I congedi parentali spettano anche per le adozioni e gli affidamenti. Il congedo può essere fruito nei primi dodici anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare, indipendentemente dall’età dello stesso all’atto dell’adozione o affidamento e comunque non oltre il compimento della maggiore età. Il trattamento economico, pari al 100% della retribuzione per i primi trenta giorni e per il 30% nel restante periodo, è riconoscibile per la durata massima complessiva di sei mesi tra i due genitori entro i sei anni dall’ingresso del minore in famiglia.

Nel caso di affidamento di minore, il congedo può essere fruito entro cinque mesi dall’affidamento, per un periodo massimo di tre mesi.

Anche in caso di adozione e di affidamento si applicano le disposizioni in materia di riposi nonché i benefici previsti per i soggetti con handicap in situazione di gravità. Entrambi i genitori affidatari o adottivi hanno diritto, alternativamente, ad astenersi dal lavoro durante le malattie del bambino con le stesse modalità previste per i genitori naturali, con il diritto illimitato ad assentarsi per la durata della malattia del bambino fino a sei anni di età, ma solo i primi trenta giorni sono retribuiti al 100%.

Qualora all’atto dell’adozione o dell’affidamento (anche internazionale) il bambino abbia un’età compresa fra i sei e i dodici anni, il congedo non retribuito per malattia spetta nei primi tre anni dall’ingresso del bambino stesso in famiglia, nel limite annuo dei cinque giorni lavorativi.

Ai fini della fruizione del congedo di cui al presente capo, la lavoratrice e il lavoratore sono tenuti a presentare una dichiarazione rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del decreto del presidente della repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante che l’altro genitore non sia in congedo negli stessi giorni per il medesimo motivo.

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PIANO DI LAVORO PER LAVORATRICI MADRI (Gravidanza, Puerperio e Allattamento)

INFORMAZIONI E PIANO DI LAVORO PER OPERATRICI MADRI

GRAVIDANZA

PUERPERIO (fino 7° mese dopo il parto)

ALLATTAMENTO (può proseguire oltre 7° mese dopo il parto)

DIPENDENTE (Cognome e Nome) QUALIFICA

STRUTTURA/AREA (di assegnazione)

SEDE (reparto, ambulatorio, altro)

COMUNICAZIONE AL DIRETTO RESPONSABILE

GRAVIDANZA Data data.

ALLATTAMENTO Data data.

PRESENZA GIUDIZIO IDONEITÀ CON PRESCRIZIONE formulato dal medico competente

SI Data data. Tipo prescrizione

NO

INFORMAZIONI SULL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Ore settimanali di lavoro

36 ore

30 ore

25 ore

24 ore

18 ore Altro (specificare)

Tipologia di turno

Solo Mattina

Solo Pomeriggio

Alternato mattina/pomeriggio

Giornaliero

Collaborazione con altri operatori

SI

NO

ATTIVITÀ DA INTERDIRE ALLA LAVORATRICE IN GRAVIDANZA, PUERPERIO E ALLATTAMENTO

Periodo di interdizione: G = gravidanza; P = puerperio (fino al 7° mese dopo il parto); A = allattamento (può proseguire oltre il 7° mese dopo il parto) Turno notturno e pronta disponibilità notturna: fino all'età di 1 anno del figlio/a

Pulizie ambientali con uso di agenti chimici nocivi (es. sanificazione) G; P; A Lavori faticosi, pericolosi e insalubri (elencati nelle normative) G; P Assistenza diretta ai pazienti non autosufficienti con movimentazione di carichi (compresa igiene dei pz.), pazienti psichiatrici, con handicap, bambini G; P Esposizione a sostanze chimiche pericolose, cancerogene e gas anestetici G; P; A Attività riabilitative che prevedano movimentazione manuale dei carichi, stazione eretta prolungata e utilizzo di alcune apparecchiature elettromedicali (es. ultrasuoni , laser, a campi elettromagnetici, etc.) G; P Esposizione a rischio biologico elevato G; P; A Assistenza in sala parto, ambulatori dentistici, Pronto Soccorso, Emodialisi G; P; A Esposizione a radiazioni ionizzanti (dose superiore a 1 mSv) G; P Risonanza Magnetica e Radiazioni Ottiche artificiali G; P Attività con radioisotopi G; P; A Esecuzione ed assistenza ad Angiografia e procedure Interventistiche G; P; A Esposizione a chemioterapici antiblastici G; P; A Esecuzione e/o assistenza ad interventi chirurgici G; P; A Esposizione a posture incongrue ed in stazione eretta oltre metà turno lavorativo G; P Esecuzione o assistenza a riscontri autoptici G; P; A Movimentazione di carichi G; P Esposizione a rumore G; P Trasporto di pazienti con carrozzina, barella, letto ecc. G; P Sollecitazioni termiche (stress termico) G; P; A Trasporti e movimentazione di materiali vari del peso superiore a 3 Kg G; P Spostamenti ripetuti all'interno e all'esterno dell'Azienda (spostamenti per percorsi lunghi e accidentati della durata complessiva superiore a 2 ore nel turno di lavoro, assistenza domiciliare quotidiana) G; P

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ATTIVITÀ SI/NO PROCEDURE E SISTEMI DI SICUREZZA

Burocratico/amministrative (es. accoglimento pazienti, registrazione dati su cartella clinica, richieste di esami, back-office, gestione documentazione, etc.)

SI

NO

Utilizzo videoterminale SI

NO

con pause di 15 min. ogni ora continuativa di lavoro al VDT

Funzioni di supporto (es. distribuzione pasti, riassetto unità di degenza, etc.) con movimentazione carichi non superiore ai 3 Kg)

SI

NO

con procedure di sicurezza, DPI e presidi antinfortunistici

Applicazione di procedure diagnostico/terapeutiche (es. esecuzione ECG, medicazioni, rilevazione parametri vitali, somministrazione terapia, prelievi ematici, posizionamento aghi cannula, etc.)

SI

NO

con procedure di sicurezza, DPI e presidi antinfortunistici

Trattamenti riabilitativi (es. applicazione di terapie fisiche, valutazioni riabilitative/ambientali, valutazioni e proposte di assistenza protesica, etc.) di pazienti collaboranti

SI

NO

con procedure di sicurezza, DPI e presidi antinfortunistici

Funzioni diagnostiche (es. elaborazione piani di trattamento radioterapici, distribuzione emocomponenti/emoderivati, accettazione e smistamento campioni chiusi, etc.)

SI

NO

con procedure di sicurezza, DPI e presidi antinfortunistici

Funzioni dirigenziali in degenza/ambulatorio (es. attività ambulatoriale di visita, attività di valutazione del paziente in reparto qualora l'organizzazione permetta l'eventuale sostituzione del dirigente nel caso fosse necessario eseguire procedure a rischio)

SI

NO

con procedure di sicurezza, DPI e presidi antinfortunistici

Altro (specificare):

SI

NO

con procedure di sicurezza, DPI e presidi antinfortunistici

Note:

Per l'interdizione dai reparti a rischio, si veda la Tabella n. 2 della SPP_PG_05 (come riferimento di massima di tutte le possibili situazioni)

Data data.

Firma della lavoratrice __________________________

Per il Comparto

COGNOME NOME per esteso FIRMA

Responsabile/Direttore

RDA/RID

Coordinatore

Per la Dirigenza

COGNOME NOME per esteso FIRMA

Responsabile/Direttore