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entreilmondosiriempiediin- telligenzadigitaleildesigner G iulio Iacchetti rivendica quella analogica delle cose. «Esiste,anchesecercanodiconvincerci che un ogetto valga l8altro». Iacchetti, duevolteCompassod8Oro,lunedìprossi- mosaràtraiprotagonistidelTalksonTo- morrowdaltitolo Ildesigntraintelligenza umanaeintelligenzaArtificiale .Conlui, nell8incontroorganizzatoda R epubblica e H-Farm,sulpalcomilanesedellaFondazio- neFeltrinellicisarannoValeriaPalermi, direttoredi DlaRepubblica ,MassimoBan- zi,co-fondatoreepresidentediArduinoe curatore di Maker Faire Roma, Fabrizio L ongo,direttoreAudiItaliaeStefanoMaf- fei,professoreordinariopressoilDiparti- mentodiDesigndelPolitecnicodiMilano, responsabilescientificodiPolifactoryedi- rettoredelMasterinServiceDesign. PerIacchettiilvaloredellecosenonè questione di personalità («tanti ogetti anonimisonostraordinari»)obellezza(«è sogettiva»).«Contalabontà.Lecosepro- gettatebenesonoindimenticabili:resisto- noallemode,raccontanoladignitàdella- voroedelleterrechelioriginano.Eparla- no:guardandolesiimmaginaunaritualità condivisatranoieloro.Comeconunaper- sonaspecialeconcuisipercepiscelapro- iezionediunavitacomune». C herapportohacoldigitaleun designerinnamoratodellafisicità? «Rispettolatecnologia,mamitiroindie- tronellacorsaperridurreall8irrilevanzail mondofisico.Digitalizzaretuttoperchési puòèquasiunanegazionedelsensoani- maledelvivere.Daquandoiltempodedi- catoalmondoimmaterialeoccupagran partedellenostrevite,cresceunaresisten- zadiffusa.Perchéilmondoavràsemprebi- sognodiogetti.Buonierilevanti». Peròhaprogettatooggettihi-tech. PeresempioiltaccuinodiMoleskineche trasformaschizzietestiinfiledigitali... «Mipiacelavoraresuprogettichecreano ponti.Inquestocaso,traanalogicoedigi- tale,perdimostrarechesoluzionipiùflui- desonopossibilieauspicabili». Èilcompitodeldesign?Fardialogare universilontani? «Ilcompitodeldesignèmettereanimanel- lecose.Iniettareintelligenzanelrisultato finale.Perchéseunprodottoèbanale,an- cheseèstatorealizzatoconstrumentialta- mente innovativi (dalla manifattura per addizioneal generativedesign ) direi:tanto rumorepernulla». C omemettereindiscussione l8intelligenzaartificialequando,per esempionellamobilità,miglioralavita? «L8autointelligentesupplisceallemancan- zedichiguida.Perchéèpiùfacileinvesti- renell8essenzasmartdegliogettipiutto- stochenellepersone.Inquestotravasa- mentodicompetenzesiamoinermi:sel8in- telligenzaènellecosedellanostraintelli- g enzacosacenefacciamo?Rivendicola necessitàdielaborareunafilosofiasulrap- portocheabbiamoconlecosesmart». C hipotrebbeoccuparsene? «Nonso.Siamoinun8eradipensieridebo- li,mancaladimensionecollettivaanche sesiamotutticonnessi.Anzi,isocialhan- nodatouncolpomortaleallapartecipazio- neallacosapubblica.Maicomeoraèstato facileamplificarepensieri2buoniocattivi 2madifficileingagiareconversazioniim- pegnate,oltreladenunciadatastieraoili- ke.Mancal8iniziativacheportilepersone aunirsiequindilapossibilitàdidefinire pensieridirottura,potentiecondivisi». Leiinvecelavoraspessoingruppo. «Credonelpoteredelleideenatedauna collettività.Einquestafasedellamiavita hounbisognoquasifisicodilavorarecon g lialtri.Unacosachelemacchinenon saprannomaifare». Annifahairealizzatounamostrasugli OggettiDisobbedienti.Nelmondodegli algoritmicisaràspazioperla disobbedienza? «Ladisobbedienzaogièesserepadroni delpropriotempo.Inquestosensotutti gliogetticheaiutanoaignorareleregole imposte dalla tecnologia sono disobbe- dienti.Hoappenaacquistato,peresem- pio,untelefonoPunktchefasolotelefona- temaèancheunmodem.Mifaandareon- line quando serve ma non mi richiama all8ordinevibrando.Nonèunogettono- stalgico,nonrinnegalatecnologiamale dàunruolocircoscrittonelquotidiano». C omemailadomoticaeildesign industrialeautorialenonsiincontrano? «PochiimprenditoriinItalia,aldifuoridel settoredell8arredo,sonotantoumiliper capirecheperdareaunprodottounafor- macheabbiasensoserveunprogettista. Alcontrariodiquantoavvieneneipaesi delnord,dovenonsirealizzerebbealcun- chésenzacoinvolgereundesigner». Qualèilsuopiùgrandedesideriodi industrialdesigner? «Toccareilgrandepubblico.Idesignerso- nospessoimpegnatisuprogettiriconduci- biliaun8éliteancheperché,comeabbia- modetto,gliimprenditorieleaziendeche capisconoilvaloredeldesignsonopochi. Mentrecircondarsidicosebuonenondo- vrebbeessereunlussomaundiritto». L8intervista ;Cosìildesignsalvag daltrionfodeldigital L8EVENTO di LAURATRALDI duratopochigiorniil cotone germogliato sulla faccia nascosta dellaLunaabordodel landerdellamissionespazialeci nese Chang8e-4. L8esperimento, ideatoperstudiarecomecresca- nolepianteincondizionidigrav tàdiversadaquellaterrestre,s conclusononappenaèarrivatala notte,quandolatemperaturaè scesaa52gradisottozero. Pocoimporta.Allunaresullato cheilnostrosatellitenoncim stramaihacomunque«apertoun nuovocapitolodell8esplorazione umanadellaLuna»,hacomunica- tol8Agenziaspazialecinesecon retorica propagandistica che spessohaaccompagnatolabreve (perora)avventuradell8umanità versolospazio.Eineffetti,anc sePechinononhamairesopub- blica l8entità dei suoi finanzi mentialleattivitàspaziali,non unsegretochequestamissione siasoltantoilpassoinizialedi programma che ha ambizioni moltopiùserie.«PerlaCinaè trampolinodilancioinvistadi ture missioni con equipagio umanoe,infine,lacolonizzazio- nedellaLunapersfruttarneleri sorse»,hadichiaratoal NewYork Times NamrataGoswami,un8ana- listadell8Institutefordefences diesandanalyses. D8altraparte,giàloscorsoan noWuWeiren,responsabiledel programmacineseperl8esplora- zionesullaLunaavevadichiarato allatvnazionalecheunamissio neumana,conl8obiettivodipre pararelastradaaunastazione permanentesulsatellitecostrui taconlastampa3D,avrebbepotu to essere lanciata a partire da 2030.Metailpolosudlunare,do ve dovrebbe esserci abbastanza lucesolaredafornireenergiaall stazione. Nelfrattempol8aspirazioneci- nesedidiventarelamagiorepo- tenzamondialeanchenell8esplo- razionespazialepasseràperalme nounpaiodimissioniversoaltr pianeti.Nell8estatedel2020d vrebbepartirelamissioneHX-1di rettaversoMarte,perragiunge- reilPianetaRossonelfebbraio 2021.Lamissionesaràcomposta daunveicoloorbitanteedaun lander, primo passo di un pro- g rammaperriportarecampioni marzianisullaTerranel2028.Ne 2022saràlavoltadiunasteroid eperil2029èprevistoillanc dellaprimasondacinesenelsist madiGiove. MalaCinanonsaràsola.Una missione lunare russa prevista peril2022esaminaràilpotenzia leestrattivointornoalpolosu mentre l8Agenzia spaziale euro- peastapianificandoesperimenti perraccogliereacquaeossigeno elaNasastapianificandolasua prima missione con equipagio dopomezzosecoloperil2023.La secondacorsaallaLunapuòcon- siderarsiufficialmenteaperta. IlDesign el8IntelligenzaArtificiale Èiltemadelprosimo TalksonTomorrow : il28gennaioalle18 allaFondazioneFeltrinelli diMilanoeinstreaming su Repubblica.it . Perpartecipare cisipuòiscrivere su larep.it/talks Segnalidivitasottol8Antartide Trovatecarcassedianimaletti GiulioIacchettiètra iprotagonistidelprossimo TalksonTomorrow organizzatodaRepubblica ;Mipiacelavoraresuprogetti checreanoponti< GiulioIacchettiealcunisuoiprogetti.Da sinistra:utensilidagiardino(produzione internoitaliano);gioco(WoodyZoody); vasi(internoitaliano).Setaperitivo(Alesi); sedia(internoitaliano);vasodaesterno (Plust).Posatabiodegradabile(Pandora); mandolino;studiodiacquasantiere L8ANNODEICINESI S ULLALUNA M NUMERIUTILI di MarcoCattaneo ©RIPRODUZIONERISERVATA Antartide,600chilometridalPoloSud geografico.Aunkmdiprofonditàsottoi ghiaccièsepoltounlago.Enellagosono sepoltecarcasedipiccolianimaletti.Un tardigradoeunanticocrostaceo,perla precisione,chevigiacevanoindisturbatida migliaiadianni.Ariportarliallaluceèstata un8équipedellaNationalScience Foundationstatunitense,cheil26dicembre scorso,inun8operazionedicarotaggiomai tentatafinoaquelmomento,hascopertoi curiosiresti.Unrinvenimentosorprendente, perchél8Antartide,almenocomelo conosciamoora,nonècertoillorohabitat:i ricercatoripensanochelespecieabbiano abitatolemontagnetransantartichecirca 100milaannifa,inunmomentopiuttosto caldo,perpoiestinguersiefinirecoperte daighiacciquandoletemperaturesono tornateascendere.Lascopertaèunicanel suogenere:finora,diconogliesperti,ni delgenereeramaistatorinvenutoauna taleprofonditàsottoilghiaccio:almasi qualchespeciebattericaopocopiù. 2sandroiannaccone ©RIPRODUZIONERISERVATA È REPNSE: LAREPUBBLICA-RLAB-06 ... 23/01/19Autore:CORRADOMORETTI Data:23/01/19 Ora:15:47

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Page 1: “Così il design salva gli oggetti dal trionfo del digitale” › wp-content › uploads › ... · soggettiva»). «Conta la bontà. Le cose pro-gettate bene sono indimenticabili:

entre il mondo si riempie di in-telligenza digitale il designer Giulio Iacchetti rivendica quella analogica delle cose.

«Esiste, anche se cercano di convincerci che un oggetto valga l’altro». Iacchetti, due volte Compasso d’Oro, lunedì prossi-mo sarà tra i protagonisti del Talks on To-morrow dal titolo Il design tra intelligenza umana e intelligenza Artificiale. Con lui, nell’incontro organizzato da Repubblica e H-Farm, sul palco milanese della Fondazio-ne Feltrinelli ci saranno Valeria Palermi, direttore di D la Repubblica, Massimo Ban-zi, co-fondatore e presidente di Arduino e curatore di Maker Faire Roma, Fabrizio Longo, direttore Audi Italia e Stefano Maf-fei, professore ordinario presso il Diparti-mento di Design del Politecnico di Milano, responsabile scientifico di Polifactory e di-rettore del Master in Service Design.

Per Iacchetti il valore delle cose non è questione di personalità («tanti oggetti anonimi sono straordinari») o bellezza («è soggettiva»). «Conta la bontà. Le cose pro-gettate bene sono indimenticabili: resisto-no alle mode, raccontano la dignità del la-voro e delle terre che li originano. E parla-no: guardandole si immagina una ritualità condivisa tra noi e loro. Come con una per-sona speciale con cui si percepisce la pro-iezione di una vita comune».

Che rapporto ha col digitale un designer innamorato della fisicità?«Rispetto la tecnologia, ma mi tiro indie-tro nella corsa per ridurre all’irrilevanza il mondo fisico. Digitalizzare tutto perché si può è quasi una negazione del senso ani-male del vivere. Da quando il tempo dedi-cato al mondo immateriale occupa gran parte delle nostre vite, cresce una resisten-za diffusa. Perché il mondo avrà sempre bi-sogno di oggetti. Buoni e rilevanti».

Però ha progettato oggetti hi-tech. Per esempio il taccuino di Moleskine che trasforma schizzi e testi in file digitali...«Mi piace lavorare su progetti che creano ponti. In questo caso, tra analogico e digi-tale, per dimostrare che soluzioni più flui-de sono possibili e auspicabili».

È il compito del design? Far dialogare universi lontani? «Il compito del design è mettere anima nel-le cose. Iniettare intelligenza nel risultato finale. Perché se un prodotto è banale, an-che se è stato realizzato con strumenti alta-mente innovativi (dalla manifattura per addizione al generative design) direi: tanto rumore per nulla».

Come mettere in discussione l’intelligenza artificiale quando, per esempio nella mobilità, migliora la vita?«L’auto intelligente supplisce alle mancan-ze di chi guida. Perché è più facile investi-re nell’essenza smart degli oggetti piutto-sto che nelle persone. In questo travasa-mento di competenze siamo inermi: se l’in-telligenza è nelle cose della nostra intelli-genza cosa ce ne facciamo? Rivendico la necessità di elaborare una filosofia sul rap-porto che abbiamo con le cose smart».

Chi potrebbe occuparsene?«Non so. Siamo in un’era di pensieri debo-li, manca la dimensione collettiva anche se siamo tutti connessi. Anzi, i social han-no dato un colpo mortale alla partecipazio-ne alla cosa pubblica. Mai come ora è stato facile amplificare pensieri – buoni o cattivi – ma difficile ingaggiare conversazioni im-pegnate, oltre la denuncia da tastiera o i li-ke. Manca l’iniziativa che porti le persone a unirsi e quindi la possibilità di definire pensieri di rottura, potenti e condivisi».

Lei invece lavora spesso in gruppo.

«Credo nel potere delle idee nate da una collettività. E in questa fase della mia vita ho un bisogno quasi fisico di lavorare con gli altri. Una cosa che le macchine non sapranno mai fare».

Anni fa hai realizzato una mostra sugli Oggetti Disobbedienti. Nel mondo degli algoritmi ci sarà spazio per la disobbedienza?«La disobbedienza oggi è essere padroni del proprio tempo. In questo senso tutti gli oggetti che aiutano a ignorare le regole imposte dalla tecnologia sono disobbe-dienti. Ho appena acquistato, per esem-pio, un telefono Punkt che fa solo telefona-te ma è anche un modem. Mi fa andare on-line quando serve ma non mi richiama all’ordine vibrando. Non è un oggetto no-stalgico, non rinnega la tecnologia ma le dà un ruolo circoscritto nel quotidiano».

Come mai la domotica e il design industriale autoriale non si incontrano?«Pochi imprenditori in Italia, al di fuori del settore dell’arredo, sono tanto umili per capire che per dare a un prodotto una for-ma che abbia senso serve un progettista. Al contrario di quanto avviene nei paesi del nord, dove non si realizzerebbe alcun-ché senza coinvolgere un designer».

Qual è il suo più grande desiderio di industrial designer?«Toccare il grande pubblico. I designer so-no spesso impegnati su progetti riconduci-bili a un’élite anche perché, come abbia-mo detto, gli imprenditori e le aziende che capiscono il valore del design sono pochi. Mentre circondarsi di cose buone non do-vrebbe essere un lusso ma un diritto».

L’intervista

“Così il design salva gli oggettidal trionfo del digitale”

L’EVENTO

di LAURA TRALDI

durato pochi giorni il cotone germogliato sulla faccia nascosta della Luna a bordo del

lander della missione spaziale ci-nese Chang’e-4. L’esperimento, ideato per studiare come cresca-no le piante in condizioni di gravi-tà diversa da quella terrestre, si è concluso non appena è arrivata la notte, quando la temperatura è scesa a 52 gradi sotto zero.

Poco importa. Allunare sul lato che il nostro satellite non ci mo-stra mai ha comunque «aperto un nuovo capitolo dell’esplorazione umana della Luna», ha comunica-to l’Agenzia spaziale cinese con la retorica propagandistica che spesso ha accompagnato la breve (per ora) avventura dell’umanità verso lo spazio. E in effetti, anche se Pechino non ha mai reso pub-blica l’entità dei suoi finanzia-menti alle attività spaziali, non è un segreto che questa missione sia soltanto il passo iniziale di un programma che ha ambizioni molto più serie. «Per la Cina è il trampolino di lancio in vista di fu-ture missioni con equipaggio umano e, infine, la colonizzazio-ne della Luna per sfruttarne le ri-sorse», ha dichiarato al New York Times Namrata Goswami, un’ana-lista dell’Institute for defence stu-dies and analyses.

D’altra parte, già lo scorso an-no Wu Weiren, responsabile del programma cinese per l’esplora-zione sulla Luna aveva dichiarato alla tv nazionale che una missio-ne umana, con l’obiettivo di pre-parare la strada a una stazione permanente sul satellite costrui-ta con la stampa 3D, avrebbe potu-to essere lanciata a partire dal 2030. Meta il polo sud lunare, do-ve dovrebbe esserci abbastanza luce solare da fornire energia alla stazione.

Nel frattempo l’aspirazione ci-nese di diventare la maggiore po-tenza mondiale anche nell’esplo-razione spaziale passerà per alme-no un paio di missioni verso altri pianeti. Nell’estate del 2020 do-vrebbe partire la missione HX-1 di-retta verso Marte, per raggiunge-re il Pianeta Rosso nel febbraio 2021. La missione sarà composta da un veicolo orbitante e da un lander, primo passo di un pro-gramma per riportare campioni marziani sulla Terra nel 2028. Nel 2022 sarà la volta di un asteroide, e per il 2029 è previsto il lancio della prima sonda cinese nel siste-ma di Giove.

Ma la Cina non sarà sola. Una missione lunare russa prevista per il 2022 esaminarà il potenzia-le estrattivo intorno al polo sud, mentre l’Agenzia spaziale euro-pea sta pianificando esperimenti per raccogliere acqua e ossigeno e la Nasa sta pianificando la sua prima missione con equipaggio dopo mezzo secolo per il 2023. La seconda corsa alla Luna può con-siderarsi ufficialmente aperta.

Il Design e l’Intelligenza Artificiale

È il tema del prossimo Talks on Tomorrow:il 28 gennaio alle 18

alla Fondazione Feltrinellidi Milano e in streaming

su Repubblica.it.Per partecipare

ci si può iscriveresu larep.it/talks

Segnali di vita sotto l’AntartideTrovate carcasse di animaletti

Giulio Iacchetti è trai protagonisti del prossimo

Talks on Tomorrow organizzato da Repubblica

“Mi piace lavorare su progetti che creano ponti”

Giulio Iacchetti e alcuni suoi progetti. Da sinistra: utensili da giardino (produzione internoitaliano); gioco (WoodyZoody); vasi (internoitaliano). Set aperitivo (Alessi); sedia (internoitaliano); vaso da esterno (Plust). Posata biodegradabile (Pandora); mandolino; studio di acquasantiere

L ’ A N N O D E I C I N E S IS U L L A L U N A

M

NUMERI UTILIdi Marco Cattaneo

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Antartide, 600 chilometri dal Polo Sud geografico. A un km di profondità sotto i ghiacci è sepolto un lago. E nel lago sono sepolte carcasse di piccoli animaletti. Un

tardigrado e un antico crostaceo, per la precisione, che vi giacevano indisturbati da migliaia di anni. A riportarli alla luce è stata un’équipe della National Science Foundation statunitense, che il 26 dicembre scorso, in un’operazione di carotaggio mai tentata fino a quel momento, ha scoperto i

curiosi resti. Un rinvenimento sorprendente, perché l’Antartide, almeno come lo conosciamo ora, non è certo il loro habitat: i ricercatori pensano che le specie abbiano abitato le montagne transantartiche circa 100mila anni fa, in un momento piuttosto caldo, per poi estinguersi e finire coperte

dai ghiacci quando le temperature sono tornate a scendere. La scoperta è unica nel suo genere: finora, dicono gli esperti, niente del genere era mai stato rinvenuto a una tale profondità sotto il ghiaccio: al massimo qualche specie batterica o poco più.

– sandro iannaccone

©RIPRODUZIONE RISERVATA

È

REPNSE: LAREPUBBLICA-RLAB-06 ... 23/01/19Autore:CORRADOMORETTI Data:23/01/19 Ora:15:47