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“APPARTAMENTO PER GIOVANI ALCOLISTI E POLIABUSATORI” TIPOLOGIA DEL PROGETTO: REINSERIMENTO ABITATIVO, LAVORATIVO, SOCIALE ANALISI DEL BISOGNO La realtà del consumo alcolico, da parte dei giovani e del concomitante e spesso generalizzato uso di sostanze stupefacenti, si sta imponendo all’attenzione come fenomeno preoccupante, in quanto mette di fatto in crisi il tradizionale modo di operare dei servizi e rende spesso inefficaci le abituali risposte di cura e riabilitazione. E’ necessario, quindi, individuare percorsi operativi nuovi ed il reperimento di risorse consone ai nuovi bisogni. I giovani alcolisti da noi trattati in questi anni sono portatori di bisogni molto chiari, quali la necessità di misurarsi con il limite, di confrontarsi con figure genitoriali spesso assenti o inefficaci, di risolvere in modo “fisiologico” la propria adolescenza, di sperimentarsi in un percorso di autonomia. L’appartamento colma una lacuna nei servizi per i giovani con problemi di dipendenza come alcol, cocaina e gioco d’azzardo che pur avendo bisogno di un sostegno psico-socio-educativo non necessitano di un inserimento in comunità perché possiedono alcune risorse personali tra cui risulta indispensabile la capacità lavorativa. Nei giovani adulti la possibilità di mantenere il proprio lavoro o non uscire dal circuito lavorativo non protetto è una prerogativa che va preservata e rinforzata al fine di un efficace reinserimento nel tessuto sociale anche alla luce dell’attuale mercato del lavoro. I bisogni sopra elencati, l’osservazione dell’utenza che mensilmente passa dal Nostro reparto, l’appoggio dell’ospedale di Crema e del comune di Rivolta d’Adda, insieme all’intuizione del medico del Servizio di riabilitazione delle dipendenze e del personale dello stesso, hanno fatto si che nel 2003 si creasse il primo appartamento per 7 ragazzi, appunto nel paese di Rivolta d’Adda. Inutile dire che negli anni i sette posti si sono dimostrati insufficienti per il volume di richieste pervenuteci, così da ipotizzare e realizzarne un altro da 5 posti. MOTIVAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Al termine del ricovero presso il Servizio di Riabilitazione delle Dipendenze di norma si imposta per il paziente un progetto riabilitativo sul territorio di appartenenza. Ci siamo resi conto in questi anni che quando un giovane adulto si trova a dover ricostruire il suo tessuto sociale senza doversi appoggiare alla famiglia diventa molto difficile conciliare la necessità di trovare una collocazione abitativa ed un lavoro contemporaneamente. L’Unità Operativa di Riabilitazione delle Dipendenze si è dotata proprio per far fronte a questa carenza di un Appartamento in cui inserire giovani alcolisti con dipendenze associate come quella da cocaina, da gioco, da cannabis. L’appartamento è attivo dal mese di novembre 2003. Abbiamo verificato che dopo anni di abuso di sostanze anche chi ha delle capacità necessita di un periodo di tempo per consolidare le abilità trascurate o perdute. Inoltre l’osservazione Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

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“APPARTAMENTO PER GIOVANI ALCOLISTI E POLIABUSATORI”

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: REINSERIMENTO ABITATIVO,

LAVORATIVO, SOCIALE ANALISI DEL BISOGNO La realtà del consumo alcolico, da parte dei giovani e del concomitante e spesso generalizzato uso di sostanze stupefacenti, si sta imponendo all’attenzione come fenomeno preoccupante, in quanto mette di fatto in crisi il tradizionale modo di operare dei servizi e rende spesso inefficaci le abituali risposte di cura e riabilitazione. E’ necessario, quindi, individuare percorsi operativi nuovi ed il reperimento di risorse consone ai nuovi bisogni. I giovani alcolisti da noi trattati in questi anni sono portatori di bisogni molto chiari, quali la necessità di misurarsi con il limite, di confrontarsi con figure genitoriali spesso assenti o inefficaci, di risolvere in modo “fisiologico” la propria adolescenza, di sperimentarsi in un percorso di autonomia. L’appartamento colma una lacuna nei servizi per i giovani con problemi di dipendenza come alcol, cocaina e gioco d’azzardo che pur avendo bisogno di un sostegno psico-socio-educativo non necessitano di un inserimento in comunità perché possiedono alcune risorse personali tra cui risulta indispensabile la capacità lavorativa. Nei giovani adulti la possibilità di mantenere il proprio lavoro o non uscire dal circuito lavorativo non protetto è una prerogativa che va preservata e rinforzata al fine di un efficace reinserimento nel tessuto sociale anche alla luce dell’attuale mercato del lavoro. I bisogni sopra elencati, l’osservazione dell’utenza che mensilmente passa dal Nostro reparto, l’appoggio dell’ospedale di Crema e del comune di Rivolta d’Adda, insieme all’intuizione del medico del Servizio di riabilitazione delle dipendenze e del personale dello stesso, hanno fatto si che nel 2003 si creasse il primo appartamento per 7 ragazzi, appunto nel paese di Rivolta d’Adda. Inutile dire che negli anni i sette posti si sono dimostrati insufficienti per il volume di richieste pervenuteci, così da ipotizzare e realizzarne un altro da 5 posti. MOTIVAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Al termine del ricovero presso il Servizio di Riabilitazione delle Dipendenze di norma si imposta per il paziente un progetto riabilitativo sul territorio di appartenenza. Ci siamo resi conto in questi anni che quando un giovane adulto si trova a dover ricostruire il suo tessuto sociale senza doversi appoggiare alla famiglia diventa molto difficile conciliare la necessità di trovare una collocazione abitativa ed un lavoro contemporaneamente. L’Unità Operativa di Riabilitazione delle Dipendenze si è dotata proprio per far fronte a questa carenza di un Appartamento in cui inserire giovani alcolisti con dipendenze associate come quella da cocaina, da gioco, da cannabis. L’appartamento è attivo dal mese di novembre 2003. Abbiamo verificato che dopo anni di abuso di sostanze anche chi ha delle capacità necessita di un periodo di tempo per consolidare le abilità trascurate o perdute. Inoltre l’osservazione

Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda

U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

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protratta nel tempo permette agli operatori di rendersi conto dell’effettiva entità del patrimonio cognitivo e pratico dell’individuo al fine di distinguere le reali capacità dall’ideale del soggetto. A questo quadro si associa la necessità di sostenere e indicare un percorso a persone che per troppo tempo hanno vissuto nella menzogna o con sotterfugi e che si trovano pieni di debiti, con situazioni familiari complicate da gestire o con pendenze penali da sanare. Per far fronte a questa complessità a parer nostro, lo strumento della comunità terapeutica non è idoneo in quanto il reinserimento deve essere fatto sul territorio e va seguito da operatori competenti e strutture che sappiano conciliare l’educazione all’autonomia con norme di comportamento atte a recuperare abilità sociali, lavorative, relazionali. Il Progetto “Gruppo Appartamento per giovani con problemi di Alcol e codipendenza” è stato concretizzato grazie ai fondi della Legge 45/99. Una nuova analisi dei bisogni, e la crescente e costante richiesta di poter effettuare il percorso riabilitativo all’interno dell’appartamento, han fatto si che si ipotizzasse la realizzazione di altri 5 posti. PROFILO DEL PROGETTO Il presente Progetto è l’estensione di un Progetto già in atto dal 2003 denominato “Gruppo Appartamento per giovani con problemi di alcolismo e codipendenza” che si propone di sostenere il percorso riabilitativo di giovani che non troverebbero supporti terapeutici sul proprio territorio o per i quali è necessario evitare il rientro a casa. L’avvio del Progetto è stato permesso dalla collaborazione di diversi attori: Il Comune di Rivolta ha ristrutturato e destinato a tale scopo il piano rialzato di una palazzina di sua proprietà, l’U.O. Riabilitazione delle Dipendenze ha fornito l’equipe e il supporto pedagogico e terapeutico, la Comunità Sociale Cremasca il supporto economico della rete dei comuni del distretto (ora terminata). Il Progetto in oggetto si propone di potenziare e proseguire il lavoro intrapreso all’interno del Reparto ospedaliero, ampliandolo ed integrandolo con un inserimento abitativo e lavorativo. I giovani saranno inseriti in un percorso riabilitativo che preveda appunto il reinserimento lavorativo e quello relazionale con l’esplicito obiettivo di raggiungere un’autonomia economica che permetta ai ragazzi di raggiungere la stabilità necessaria ad affittare una casa con le proprie forze ed a intraprendere una vita nuova e diversa, acquisire regole e limiti, nonché relazioni sane. Il tempo medio previsto per ciascuno è di circa un anno e mezzo. L’accesso a questo programma è subordinato ad un ricovero presso l’U.O. Riabilitazione delle Dipendenze la cui équipe, dopo aver ritenuto idoneo il soggetto lo seguirà durante l’intero progetto riabilitativo. Per coloro che saranno seguiti in appartamento sarà previsto un accompagnamento educativo che comprenda:

• controllo economico, • rispetto delle norme di convivenza e buona educazione, • contributo economico sia per il vitto che per una quoto simbolica di affitto, • inserimento in un gruppo psicoterapico territoriale, • prosecuzione del lavoro terapeutico individuale, • assunzione dell’antabuse come base del mantenimento dell’astinenza, • progetti di fattibilità sulle modalità e i tempi con cui raggiungere l’autonomia da parte dei

soggetti preparati in itinere insieme agli operatori.

La vita all’interno dell’appartamento si svolge nel modo più aderente possibile alla realtà: ci si sveglia per andare al lavoro o per cercarlo, si programma la giornata/settimana, si svolgono incarichi all’interno della casa (spesa, cucinare, riordinare, pulizie…) sempre in coppia, così che possa essere un momento di crescita e condivisione reciproca, si impara a creare relazioni sane con le persone e reali rapporti di amicizia, si sperimenta la gratuità, si cresce raccontandosi e confrontandosi con gli altri.

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Punto focale della giornata è il momento della cena, con l’aiuto di un educatore diventa il momento di confronto/racconto di quello che è stata la giornata, fatiche e successi, mettendo a disposizione degli altri la propria esperienza e traendo risorse dal gruppo e dalla storia di ognuno. Altro punto di forza dell’esperienza è l’apertura all’esterno, quotidianamente per recarsi al lavoro o per commissioni, nel week end uscendo per momenti ludico ricreativi (discoteca, locali notturni, concerti…a seconda di quanto deciso nella riunione organizzativa), sperimentarsi concretamente col fuori, traendo forza dallo stare con i compagni di percorso. Il percorso è costituito da:

• 1° mese di prova/osservazione durante il quale si valuta se il percorso è adatto alla persona, se esistono i presupposti motivazionali;

• per i primi tre mesi non si può uscire soli, salvo che per recarsi al lavoro o o per la ricerca dello stesso;

• trimestralmente con il proprio educatore di riferimento si stendono e verificano obiettivi e si condividono sia con il terapeuta che con gli altri ragazzi;

• frequenza settimanale del gruppo terapeutico; • colloqui settimanali con il proprio terapeuta.

Gli obiettivi quindi sono:

1. Trattare il delicato momento evolutivo del distacco dalla famiglia da parte dei giovani poliabusatori che iniziano l’astinenza ed iniziano un percorso di autonomia (sia economica che abitativa) e di crescita;

2. Sostenere la scelta di sospensione dell’uso di sostanze; 3. Reinserire e/o mantenere le persone nel tessuto socio – lavorativo; 4. Favorire un ripensamento del proprio stile di vita e la sperimentazione di una vita di gruppo

in condizione drug free. 5. Riduce il numero di ricoveri per acuzie nell’utenza più giovane; 6. Impedisce la cronicizzazione; 7. Impedisce la ripresa dei comportamenti patologici; 8. Mantenere e/o reinserire i soggetti nel mondo del lavoro o dello studio.

I destinatari di tale Progetto sono quindi persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni con problemi di dipendenza le cui condizioni familiari e/o sociali facciano ritenere improponibile o difficilmente attuabile un reinserimento nel luogo di provenienza. Il periodo di permanenza nelle unità abitative risponde alla necessità di darsi il tempo per stabilizzare il desiderio di sostanza al fine di acquisire l’autonomia e l’equilibrio indispensabili per raggiungere e mantenere l’indipendenza lavorativa ed abitativa. All’interno del Progetto operano tre educatori full time ed un medico psichiatra, ci si avvale poi della collaborazione degli infermieri del il reparto ospedaliero e la riunione d’èquipe settimanale è allargata a tutto il personale dell’Unità Operativa di Riabilitazione delle Dipendenze. Per la Nostra ipotesi operativa, l’organico necessita dell’integrazione di un ulteriore educatore, così da garantire standard di servizio adeguati. TITOLARITA’ E PARTNER COINVOLTI

• Azienda Ospedaliera di Crema (Unità di Riabilitazione delle dipendenze/uffici amministrativi) – Titolarità-

• Associazione L’Approdo (coinvolgimento dei soggetti nelle sue attività al fine di far sperimentare ai soggetti un’esperienza associativa e l’impegno nel volontariato con l’obiettivo di un inserimento nel tessuto sociale del paese attraverso le varie attività di prevenzione: interventi nelle scuole, interventi di comunità, vari eventi sociali tra cui la festa analcolica, la marcia dell’approdo…)

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• Gli stessi ospiti possono essere visti come partner, a loro viene richiesta una co partecipazione economica sia per il vitto che per l’alloggio. Questo ha una valeza terapeutico educativa, di promozione dell’autonomia e responsabilizzazione anche nei confronti degli altri

QUALCHE DATO SIGNIFICATIVO Di seguito sono evidenziati i dati a 12 mesi dalla dimissione calcolati sugli 82 pazienti dimessi da

più di un anno:

OCCUPAZIONE

OCCUPATO ALL’INGRESSO

OCCUPATO ALLA DIMISSIONE

STUDENTE

15 65 2 % sugli 82pz. 18% 80% 2%

U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Presidio Ospedaliero di Rivolta D’Adda (CR) tel. 0363-378243 Fax 0363/378250 E-mail: [email protected] Sito : http://www.dipendenze-rivolta.it/

ESITI A 12 MESI DALLA DIMISSIONE ASTINENTI RICADUTI NESSUN

CONTATTO DIMISS <1

ANNO DECEDUTI TOTALE

41 17 9 14 1 82

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PROTOCOLL O PER LA GESTIONE DELL’INGRESSO

DAL REPARTO IN APPARTAMENTO Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

Premessa L’appartamento è uno strumento dell’Unità di Riabilitazione Alcologica, successivo al

ricovero, che si propone di promuovere l’autonomia in ragazzi e ragazze (di età compresa tra i 18 e

i 39 anni), con problemi di alcolismo e/ o poliabuso (cocaina, DCA, nuove droghe, gioco d’azzardo).

Una delle condizioni discriminanti per l’accesso all’appartamento è l’inadeguatezza

gestionale e relazionale della famiglia e del territorio di provenienza.

Altra condizione discriminante è la capacità di trovare e mantenere un lavoro che permetta

all’ospite di copartecipare alle spese dell’appartamento e di gestire le proprie necessità, in

un’ottica di acquisizione di sempre maggiore indipendenza. Per i soggetti più giovani è prevista la

possibilità di completare l’iter scolastico interrotto con l’aiuto, il controllo e la supervisione degli

educatori.

L’obiettivo primario dell’intera équipe è quello di aiutare il/la giovane a raggiungere una dimensione di autonomia che gli/le consenta di sperimentare concretamente, la gestione di un lavoro, di una casa, di relazioni personali e sociali senza le sostanze. Tutto questo nel rispetto delle diverse individualità; non esiste un periodo prefissato di permanenza, ma viene valutato di volta in volta a seconda dello sviluppo delle singole situazioni.

Prima fase – osservazione/valutazione in reparto ed ipotesi di candidatura Qualora il referente del caso, valuti l’indicazione ad un proseguo del percorso riabilitativo

per un paziente che abbia i requisiti generici di compatibilità con il “Progetto appartamento”,

coinvolge l’èquipe in un momento di valutazione/osservazione finalizzata alla possibile

candidatura.

“ Iter procedurale”: Il terapeuta candida il caso; l’èquipe valuta i pre requisiti, l’aspetto motivazionale ed eventuali problemi; discussione del caso in èquipe; proposta al paziente.

Seconda fase - candidatura di un ospite per la prosecuzione del percorso in

appartamento. Ottenuto un pre parere favorevole da parte del paziente al proseguo del progetto riabilitativo,

Il terapeuta di riferimento presenta il paziente all’èquipe dell’appartamento durante la riunione settimanale.

“ Iter procedurale”: Presentazione caso, da parte del referente; Assegnazione ad uno degli educatori dell’appartamento; Indicazione per la stesura del progetto di inserimento; Programmazione visita struttura. Compilazione scheda, da parte del’educatore dell’app.to e dell’educatore del rep.to (una

copia va messa nella cartella di ricovero e una in quella dell’appartamento.

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PROTOCOLL O PER LA GESTIONE DELL’INGRESSO

DAL REPARTO IN APPARTAMENTO Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

Terza fase - Presentazione Una volta verificata l’idoneità dell’ospite e la compatibilità con il gruppo presente

nell’appartamento, si procede con la visita guidata e l’esplicitazione di tutte le regole dell’appartamento, dei ruoli e dei compiti al fine di far ragionare l’ospite e la famiglia in termini concreti.

“ Iter procedurale”: Presentazione con visita appartamento all’ospite, condotta dall’educatore dell’appartamento; Presentazione con visita ai genitori, condotta dall’educatore dell’appartamento; Presentazione con visita all’equipe inviante, condotta dall’educatore dell’appartamento; Il referente valuta formalmente con l’ospite la proposta individualmente.

In un’ottica di condivisione nella gestione del caso e valutati i pareri di tutti gli attori

succitati, si procede all’inserimento nell’unità abitativa ritenuta più idonea.

Quarta fase – dimissione dal reparto Una volta stabilita la data di ingresso nell’appartamento e la conseguente presa in carico da

parte della nuova équipe, viene attuata la normale procedura di dimissione dal reparto : “ Iter procedurale”: Il terapeuta e l’équipe inserisce il paziente in uno dei gruppi di psicoterapia; lo Psicologo completa il percorso diagnostico con i tests richiesti (Wais, Rorshach) Il medico del reparto compila la lettera di dimissione e gli altri documenti

necessari(esenzione, certificati per il lavoro, ecc…); Il medico del reparto apre, se necessario, di ricovero in day-hospital per monitoraggio prima

fase e programmazione condivisa del ricovero.

Quinta fase – ingresso in appartamento Viene individuato l’appartamento e il posto letto in base alla composizione del gruppo,

l’ingresso avviene in un giorno della settimana in cui sono presenti gli educatori(se possibile lunedì o mercoledì), si prepara con i ragazzi l’accoglienza (preparazione del letto e della cena).

“ Iter procedurale”: L’équipe dell’appartamento assegna la collocazione negli alloggi L’educatore dell’app.to viene a prendere l’ospite in reparto Presentazione ufficiale al gruppo durante la cena Inserimento negli incarichi L’educatore di riferimento compila il programma del Day Hospital concordandolo con gli

educatori del reparto e lo consegna agli IP che lo inseriscono in cartella. Gli educatori (del reparto e/o dell’appartamento sono tenuti a compilare la cartella con le

attività svolte a seconda dei contesti di svolgimento)

Documenti allegati:

- Regolamento appartamento; - Scheda anagrafica; - Scheda di presentazione; - Curriculum Vitae.

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PROTOCOLLO MATTINO ALL.TO 3

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PREMESSA

Uno dei momenti sicuramente fonte di maggior criticità, per utenti con diff icoltà a trovare

una costanza nella quotidianità, e a tollerare le frustrazioni che derivano dalla fatica nel

perseguimento de propri obiettivi, riguarda il versante lavorativo.

OBIETTIVI svegliare gli utenti

condividere con loro il momento della colazione

motivarli ad aff rontare la giornata

aiutarli a riordinare i propri spazi prima dell ’ uscita AZIONI E MODALITA’

L’ operatore si reca in appartamento alle sette in punto. Dopo aver predisposto la

preparazione della colazione, si occupa della sveglia dei ragazzi.

Una volta provveduto all ’ igiene personale e al riordino delle stanze e dei letti, con

l’ operatore gli ospiti consumano la colazione. Ciò ha una duplice valenza: sia come

momento di aggregazione e condivisione, sia come importante momento motivante ai fini

dell ’ aff rontare l’ impegno quotidiano del lavoro.

Dopo la colazione gli ospiti devono occuparsi del riordino della cucina ed in seguito recarsi

al lavoro.

L’ operatore si reca in reparto alle ore 8, per partecipare alla riunione d’ equipe che

sancisce un momento unificante tra il lavoro in reparto e le attività dell ’ appartamento, per

poi dedicarsi a tutti gli aspetti di gestione del progetto.

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PROTOCOLLO

SERA

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PROTOCOLLO SERA PREMESSA:

Lo scopo del lavoro educativo in appartamento è quello di ripristinare o creare un modello di

familiarità sana, carente per eccessiva presenza o per assenza delle figure di riferimento.

La presenza degli operatori, nella fascia oraria che va dalle ore 18.00 circa alle ore 21.30, cerca di

favorire proprio questo aspetto.

OBIETTIVI:

Supportare i ragazzi rispetto all ’ esperienza lavorativa, fornendo un’ accoglienza al rientro

dal lavoro;

Facili tare il clima di condivisione cenando insieme;

Osservare per mezzo del “ fare insieme” il clima in gruppo, le capacità dei singoli e il loro

stato d’ animo;

Stimolare le capacità di collaborazione tra gli ospiti;

Creare relazioni significative.

AZIONI: L’ operatore si reca in appartamento intorno alle 18.00 circa e, dopo aver verificato la situazione

della casa, sta con i ragazzi dell ’ appartamento conversando con loro e facendo insieme delle

cose.

Ciò consente la possibili tà di un’ accoglienza per i ragazzi che rincasano dopo la giornata

lavorativa e risulta di fondamentale importanza per partecipare con loro attivamente a tutta una

serie di attività finalizzate alla preparazione della cena, che viene consumata insieme, e al riordino

della casa. Di fatto quindi in questo frangente ci si occupa della gestione dello spazio abitativo, che

costituisce uno degli obiettivi base che tutti i ragazzi dovrebbero raggiungere nel corso di questo

percorso riabili tativo. Tutte queste attività vengono strutturate assieme ai ragazzi tramite un

incontro settimanale che comporta la compilazione di una griglia di incarichi che copre di fatto tutti i

giorni della settimana.

Il percorso riabili tativo si struttura anche attorno al versante ludico-espressivo, in quanto è di

fondamentale importanza che gli ospiti si sperimentino anche socialmente, nella loro capacità di

divertirsi e relazionarsi senza l’ ausili o di sostanze. Per questo motivo assieme all ’ operatore si

organizzano uscite serali per andare in discoteca, cenare fuori insieme, fare giochi di gruppo etc.

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PROTOCOLL O PER RIUNIONE ORGANIZZATIVA

DEL LUNEDI’ Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendene Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

PROTOCOLLO PER LA RIUNIONE ORGANIZZATIVA DEL LUNEDI ’

PREMESSA: Questo incontro consente al gruppo di discutere ed aff rontare eventuali

problematiche nate all ’ interno del gruppo per questioni organizzative o di comunicazione.

Questo permette di dare senso e significato al percorso educativo del gruppo,

comprenderne il funzionamento e gestire momenti di vita comune che richiedono una

elaborazione collettiva e non solo individuale.

La riunione plenaria costituisce uno degli strumenti operativi di senso, di contenimento e

verifica, per l’ educatore.

OBIETTIVI:

organizzazione della vita della casa;

divisione dei compiti;

imparare a cooperare per la gestione dello spazio comune;

organizzazione spesa;

riconoscersi come gruppo.

MODAL ITA’ DI CONDUZIONE:

L’ operatore si pone come facili tatore della comunicazione, qualora il gruppo necessiti di

questo tipo di supporto. Inoltre compito dell ’ operatore è quello di farsi portatore di limiti

per quanto concerne i canoni di convivenza, d’ igiene e gestione della casa.(esame di

realtà).

L’ incontro permette di riflettere su ciò che accade durante la settimana sia dal punto di

vista relazionale, sia sotto l’ aspetto gestionale della casa. In questo caso

vengono distribuiti i diversi incarichi con l’ obiettivo di stimolare l’ assunzione di

responsabili tà: turni in cucina, lavaggio piatti, apparecchio e sparecchio tavola,

turno spazzatura, lavanderia comune e cassa comune, quest’ ultimo incarico viene

assegnato con lo scopo di far acquisire delle capacità di gestione economica nella

prospettiva di raggiungere, in un secondo momento, l’ autonomia necessaria per rendersi

indipendenti.

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PROTOCOLL O PER RIUNIONE ORGANIZZATIVA

DEL LUNEDI’ Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendene Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

Nella riunione viene stilata la lista della spesa settimanale che viene effettuata assieme

all ’ operatore in turno.

Tutto questo persegue l’ obiettivo di: apprendere a fare un programma, rispettarlo e ad

occuparsi in modo costruttivo e responsabile delle proprie mansioni.

OPERATORI Educatore Professionale

DESTINATARI Utenti dell ’ appartamento

TEMPI Lunedì dalle h. 20.30 alle h. 21.30

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PROTOCOLL O PER RIUNIONE DEL VENERDI’ / ORGANIZZAZIONE DE L

WEEK END Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

Premessa Uno degli obiettivi primari del percorso in appartamento è quello di aiutare il /la

giovane a raggiungere una dimensione di autonomia che gli /le consenta di sperimentare

cosa comporti, in termini concreti, la gestione del divertimento e del tempo libero senza

sostanze. Per questa ragione il week end viene organizzato in base ad obiettivi terapeutici

e/o comportamentali sia individuali che di gruppo e il programma concordato deve essere

rispettato.

Prima fase – riunione organizzativa

Durante la riunione organizzativa del venerdì, dalle 21.00 alle 22.00, l’educatore in

turno concorda il programma sia del sabato che della domenica specificando le regole sia

individuali che di gruppo stabili te dall ’equipe. Il gruppo durante la riunione ha il compito di

verificare l’andamento del week end precedente e discutere e rivalutare gli aspetti sia

positivi che negativi per fare una programmazione eff icace. Durante il fine settimana

almeno un’attività deve essere fatta da tutti insieme.

“ Iter procedurale” :

Il terapeuta stabili sce gli obiettivi per le uscite e se ci sono, le eccezioni.

Gli educatori di riferimento danno indicazioni sulle regole del week end durante le

consegne

L’educatore presente in turno venerdì sera modera la discussione

L’educatore Stende il programma

Seconda fase – esecuzione programma

Una volta stabili to durante la riunione, il programma viene consegnato agli operatori

presenti in reparto sabato. Nel programma vengono specificati i nominativi dei ragazzi, le

diverse terapie, gli impegni di ciascuno e del gruppo.

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PROTOCOLL O PER RIUNIONE DEL VENERDI’ / ORGANIZZAZIONE DE L

WEEK END Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

“ Iter procedurale” :

Consegna del programma agli appartamenti, agli infermieri, al medico di guardia

L’ I.P. in turno somministra la terapia prevista e segnala eventuali assenze o

comportamenti inadeguati.

L’educatore è responsabile del programma, se ci sono problemi o eccezioni può

essere contattato da parte sia dei ragazzi che degli operatori.

Il medico reperibile fa un passaggio in appartamento la domenica mattina.

Terza fase – verifica

“ Iter procedurale” :

Durante il fine settimana l’educatore reperibile può chiamare per verificare che il

programma venga effettivamente svolto

L’educatore presente in turno lunedì sera verifica a cena l’andamento del week end

Gli educatori di riferimento verificano con i singoli l’accaduto, i problemi, le positività

L’educatore è responsabile del programma, se ci sono problemi o eccezioni può

essere contattato sia dai ragazzi che dai colleghi (dalle 8.00 alle 20.00)

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PROTOCOLL O PER RIUNIONE DEL VENERDI’ / ORGANIZZAZIONE DE L

WEEK END Presidio OSPEDALE S. MARTA di Rivolta d'Adda U.O. Riabilitazione delle Dipendenze Responsabile: Dr Cerizza Giorgio

FAC SIMILE PROGRAMMA WEEK END -

Programma week end appartamento

Educatore da contattare (solo in casi di estrema necessità) nominativo – cell.

Il programma concordato va rispettato

Sabato

Organizzazione pulizie di fino / presenza alle multifamiliari.

Pranzo : appartamento su/giù/donne

Cena: appartamento su/giù/donne

Sera : uscita/ attività – gruppi – singoli

Domenica

L’antabuse va preso in reparto entro le 10.00 – nominativi –

non prendono l’antabuse:

h. partenza – h. ritorno

singoli casi

Pranzo : appartamento su/giù/donne

Cena: appartamento su/giù/donne

Appartamenti: nominativi

Minialloggi:

Nel caso qualche ragazzo non si presenti a prendere l’antabuse segnalarlo all’educatore

dell’appartamento presente in turno il lunedì mattina.

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REGOLAMENTO APPARTAMENTO ALL.TO 7 Rev. 0

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Dal lunedì al venerdì la sveglia è intorno alle ore 7.00 salvo turni diversi di lavoro o ferie.

Ad ogni ragazzo vengono assegnati degli incarichi settimanali legati alla cura della casa

da eseguire in modo costante e accurato, ciascuno deve rispettare l’ordine della casa e

contribuire a mantenere la pulizia e l’eff icienza della stessa.

Ogni ragazzo è tenuto a trovare in un tempo ragionevole (circa un mese) un lavoro o a

riprendere il proprio e deve impegnarsi a mantenere un comportamento eticamente

corretto. Gli ospiti dell ’appartamento possono uscire di sera da soli solo dopo tre mesi

dall ’ ingresso e prima di questo periodo devono uscire solo con gli altri ragazzi

dell ’appartamento già in astinenza. I programmi del sabato e domenica, nonché le uscite

serali, verranno concordati con gli operatori. Somministrazione quotidiana dell ’Antabuse

da parte degli operatori; la domenica verrà effettuata dagli infermieri del reparto con orari

concordati (Entro le 10.00). Gli ospiti, prima di invitare qualcuno in appartamento, devono

concordarlo con gli operatori e poi comunicarlo agli altri ospiti. Gli ospiti dell ’appartamento

sono tenuti a mantenere un atteggiamento educato e rispettoso nei riguardi degli

operatori, degli altri ospiti e di sé. Non è consentito agli ospiti dell ’appartamento parlare di

sostanze. Ogni ragazzo ha un referente educativo in appartamento con il quale prepara

gli obiettivi, effettua il controllo della gestione economica e riflette sulle proprie modali tà;

tutti hanno un referente terapeutico presso l’U.O. di Riabili tazione Alcologica.

APPUNTAMENTI VINCOLANTI

LUNEDI’, GIOVEDI’ e ore 21.00 Gruppo psicoterapeutico

LUNEDI’ ore 20.00 – 21.00 Riunione incarichi appartamento

VENERDI’ ore 21.00 - 22.00 Riunione organizzativa plenaria

SABATO ore 10.00/12.30 Spesa e pulizie di fino

ORARI DI PRESENZA DEGLI EDUCATORI Da lunedì a venerdì ore 7.00 – 14.00 15.00 – 22.00

Sabato ore 9.30 – 16.30

Domenica nessun operatore, reperibili tà telefonica

(emergenze: medico U.O. di Riabili tazione delle Dipendenze reperibile)

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TABELLA INCARICHI SETTIMANALI Rev. 0 20/03/2012 Pag. 1 di 1

lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

Cucinare e apparecchiare la tavola

Riordino cucina e lavaggio piatti

Lavanderia comune

Spazzatura Spesa Cassa Lavanderia comune + stirare

Scala Organizzazione Week end