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Assessorato Agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile Direzione Generale Ambiente, difesa del suolo e della costa Servizio Comunicazione, educazione ambientale, Agenda 21 locale Coordinamento: Paolo Tamburini Giuliana Ven uri t t r Il gruppo di lavoro: Antonio Kaulard Valen ina Caroli Massimiliano Rossi Roberta Vitali Vincenzo Ba one Francesco Silvestri Caterina Alvisi Gennaio 2004

Transcript of Antonio Kaulard Valenina Caroli t Massimiliano Rossi...

Assessorato Agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile

Direzione Generale Ambiente, difesa del suolo e della costa Servizio Comunicazione, educazione ambientale, Agenda 21 locale

Coordinamento:

Paolo Tamburini Giuliana Ven uri t

t

r

Il gruppo di lavoro:

Antonio Kaulard Valen ina Caroli

Massimiliano Rossi Roberta Vitali

Vincenzo Ba one Francesco Silvestri

Caterina Alvisi

Gennaio 2004

UN LABORATORIO PER COMUNICARE LO SVILUPPO SOSTENIBILE 3

PREMESSA 4

L’ATTIVITÀ SVOLTA 4 FASE 1: Progettazione operativa 5

1.1 Elaborazione degli indicatori e della griglia di valutazione 5 1.2 Elaborazione del layout della scheda di autovalutazione per la candidatura al Repertorio 5 1.3 Predisposizione della strategia di coinvolgimento degli attori economici e associativi 5

FASE 2: Raccolta delle esperienze 6 2.1 Attuazione della strategia di coinvolgimento e della campagna di informazione 6

2.1.1 Campagna di informazione rivolta agli osservatori privilegiati 6 2.1.2 Campagna di informazione rivolta ai candidati potenziali 7

2.2 Acquisizione delle candidature 7 2.3 Verifica dell’ammissibilità delle candidature al Repertorio ed elaborazione delle Schede sintetiche 7

2.3.1 Predisposizione della Scheda sintetica. 7 2.3.2 Compilazione della Scheda sintetica. 7

2.4 Revisione finale, predisposizione del Repertorio e proposta di contenuti della Vetrina della sostenibilità 8

IL REPERTORIO 9 Le buone pratiche per sezione del Repertorio 10 I proponenti 11 Le buone pratiche e i percorsi della sostenibilità 14 Le buone pratiche e i percorsi della sostenibilità 15

Abitare naturale 16 Agricoltura sostenibile 16 Chimica verde 17 Eco-efficienza energetica 18 Mobilità sostenibile 18 Gestione ecoefficiente 19 Responsabilità etica e consumo consapevole 19 Valorizzazione del territorio e turismo sostenibile 20 Valorizzazione delle risorse, recupero e disinquinamento 21 Educazione e comunicazione per la sostenibilità 22

Gli assenti 23

UN CONTRIBUTO PER LA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DELLA VETRINA DELLA SOSTENIBILITÀ 25 INDICE DELLE BUONE PRATICHE CON DESCRIZIONE SINTETICA 28

Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Un laboratorio per comunicare lo sviluppo sostenibile Il progetto “Vetrina della sostenibilità” rientra nella più generale strategia per la promozione di uno sviluppo sostenibile perseguita dalla regione Emilia-Romagna con una pluralità di strumenti di programmazione generali e di settore. Si collega inoltre ad un più ampio percorso internazionale al quale collaborano amministrazioni locali, università, imprese e associazioni di città e regioni europee: Lüneburg, Graz, Langhental, Modena.

Il progetto si basa sulla necessità di integrare gli strumenti organizzativi e tecnologici funzionali a promuovere la sostenibilità con gli strumenti informativi e formativi. L’assunto è che la sostenibilità ambientale, economica e sociale ha bisogno tra l’altro, per affermarsi sempre più, di essere comunicata e percepita come qualcosa di concretamente realizzabile e desiderabile, vantaggioso per il nostro benessere economico, sociale e culturale.

Il veicolo comunicativo individuato per perseguire gli obiettivi dichiarati è una vetrina, uno spazio di esposizione sia fisico che virtuale che dia visibilità a prodotti, tecnologie, processi e servizi sostenibili locali mostrando i progressi e i benefici raggiunti con l'obiettivo di suscitare e sollecitare conoscenza, collaborazione, imitazione, creazione di impresa.

La Vetrina intende dunque promuovere le buone prassi di sostenibilità in atto sul territorio regionale evidenziando:

- le imprese che hanno adottato innovazioni significative per la sostenibilità, in termini di eco-efficienza così come in termini di equità e partecipazione sociale;

- gli enti e le istituzioni impegnate a promuovere e realizzare la sostenibilità attraverso una corretta gestione ambientale delle proprie attività così come con azioni di sistema rivolte ai distretti produttivi e ai territori;

- i settori economici che esprimono le performance migliori in termini di innovazione e di diffusione di buone prassi;

- i territori (province, comuni, comunità montane, ecc.) dove si concentrano le esperienze di sviluppo sostenibile.

Nel suo primo anno di attività (il 2003) il progetto Vetrina della sostenibilità è giunto alla realizzazione del repertorio delle buone prassi realizzate raccolte nel presente Rapporto, e perviene così a concludere la sua prima fase. Per giungere fin qui sono state messe in atto attività di ricerca (elaborazione dei criteri di sostenibilità in base ai quali individuare gli “oggetti” candidabili alla Vetrina), e attività di coinvolgimento degli attori economici locali (Tavoli con le associazioni provinciali per la segnalazione di oggetti da candidare nella vetrina, contatti diretti con le imprese sul territorio).

Il lavoro proseguirà quindi nel corso del 2004 con la progettazione e realizzazione delle prime azioni di comunicazione a marketing territoriale. E’ annunciato inoltre fin d’ora per la primavera prossima lo svolgimento della terza edizione del Premio ERA (Emilia-Romagna Ambiente): una giuria di esperti selezionerà e premierà le eccellenze presenti all’interno del repertorio della Vetrina della sostenibilità.

Lea Boschetti Paolo Tamburini

Direttore Generale Ambiente e difesa del suolo e della costa

Responsabile Servizio Comunicazione, educazione ambientale, Agenda 21 locale

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Premessa Obiettivo specifico dell’incarico affidato dal Servizio Comunicazione, educazione Ambientale, Agenda 21 Locale della Regione Emilia-Romagna a eco&eco srl consiste “nella progettazione e nella raccolta di un repertorio di progetti/azioni centrati sullo sviluppo sostenibile in campo economico e produttivo, al fine di disporre di un bacino di esperienze significative che siano da esempio e su cui impostare successivamente azioni di promozione e marketing territoriale”1.

In questo rapporto si descrivono le attività svolte dal Gruppo di lavoro di eco&eco nel periodo compreso tra i mesi di febbraio e dicembre 2003, attività che hanno portato alla realizzazione del Repertorio della Vetrina della sostenibilità dell’Emilia-Romagna. Di seguito si presenta un’analisi delle buone pratiche di sostenibilità raccolte nel Repertorio: si individuano i “percorsi della sostenibilità” intrapresi dalle forze economiche e sociali del territorio regionale ovvero gli ambiti tematici dove maggiore è la concentrazione di iniziative per uno sviluppo sostenibile; si segnalano inoltre alcune assenze di rilievo dal Repertorio, formulando alcune ipotesi per spiegarne le ragioni. Infine si elabora una proposta dei contenuti della Vetrina della sostenibilità dell’Emilia-Romagna.

L’attività svolta Il lavoro di costruzione del Repertorio della Vetrina della Sostenibilità della Regione Emilia-Romagna, così come previsto dal Progetto tecnico approvato dalla Regione Emilia-Romagna, e realizzato nel periodo febbraio-dicembre 2003, ha contemplato due fasi:

PRIMA FASE - Progettazione operativa

1. Elaborazione degli indicatori e della griglia di valutazione

2. Elaborazione del layout della Scheda di autovalutazione per la candidatura al Repertorio

3. Predisposizione della strategia di coinvolgimento degli attori economici e associativi

SECONDA FASE - Raccolta delle esperienze

1. Attuazione della strategia di coinvolgimento e della campagna di informazione

2. Acquisizione delle candidature

3. Verifica dell’ammissibilità delle candidature al Repertorio ed elaborazione, partecipata e condivisa dai proponenti, delle Schede degli indicatori e sintetica

4. Revisione finale, predisposizione del Repertorio e proposta di contenuti della Vetrina della sostenibilità

Le due fasi di lavoro sono articolate in diverse attività tra loro interdipendenti, in alcuni casi affrontate contemporaneamente: alla sequenza espositiva non sempre corrisponde una sequenza temporale di svolgimento.

1 Dal Capitolato d’oneri per la Realizzazione di una “Vetrina della sostenibilità della Emilia-Romagna”, 14/11/02.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

FASE 1: Progettazione operativa

1.1 Elaborazione degli indicatori e della griglia di valutazione

L’obiettivo è stato quello di creare un quadro di riferimento bibliografico sul tema della sostenibilità, individuandone in particolare gli aspetti collegati alle caratteristiche specifiche del territorio dell’Emilia-Romagna, in base al quale predisporre la Scheda di autovalutazione per la candidatura al Repertorio.

E’ stata svolta un’analisi dettagliata della letteratura e dei documenti ufficiali che definiscono il concetto di sostenibilità e che individuano gli indirizzi politici e programmatici su questo tema; allo stesso tempo si sono analizzate le principali esperienze di concorsi e premiazioni riguardanti la sostenibilità sia di ambito nazionale che internazionale.

Oltre che sulle capacità interne del Gruppo di lavoro ci si è avvalsi del contributo di esperti, nazionali e internazionali, con i quali eco&eco srl ha, per l’attuazione di recenti progetti sul tema dello sviluppo sostenibile, stabili rapporti di collaborazione2.

Il set di indicatori unitamente ai criteri utilizzati per la progettazione della Scheda di autovalutazione sono stati presentati ai funzionari regionali responsabili di questa iniziativa (d’ora innanzi, per brevità, indicati con “coordinamento regionale”)3.

1.2 Elaborazione del layout della scheda di autovalutazione per la candidatura al Repertorio

Sulla base della precedente attività di analisi è stata elaborata la Scheda di autovalutazione per verificare la rispondenza ai criteri elaborati dal candidato al Repertorio. Nella progettazione della Scheda sono stati scelti dei criteri e un opportuno lay-out privilegiando la facilità di compilazione da parte del candidato con risposte descrittive abbinate a una check-list di autovalutazione. La proposta di Scheda, condivisa con il coordinamento regionale, è stata sperimentata su un campione di “oggetti” candidabili per verificarne la validità nel raccogliere tutte le informazioni utili per l’applicazione dei criteri di valutazione e quindi revisionata e affinata per recepire le indicazioni emerse4. La Scheda di autovalutazione si compone di:

,una nota introduttiva ـ

,una parte anagrafica relativa al proponente ـ

,una parte di descrizione dell’oggetto candidato ـ

,un questionario suddiviso secondo le quattro dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ـistituzionale ed economica.

1.3 Predisposizione della strategia di coinvolgimento degli attori economici e associativi

Sono state individuate le categorie di attori locali che si è ritenuto potessero apportare un contributo positivo alla buona riuscita del progetto. Le attività svolte sono riconducibili principalmente alla:

identificazione degli osservatori privilegiati che potessero segnalare, grazie alla loro conoscenza del territorio, le buone pratiche potenzialmente candidabili: Sono stati redatti i data base relativi alle associazioni ambientaliste, alle associazioni di produttori, alle associazioni industriali, alle associazioni

2 In particolare ci si è avvalsi della collaborazione e dell’analisi svolta dal gruppo di lavoro, di cui fa parte anche eco&eco srl, che dal 2001 partecipa alla realizzazione del progetto “ELLA-international, Vetrina per uno sviluppo sostenibile” composto da: Prof. Dr. Gerd Michelsen, dottor Barbara Muraca e Prof. Dr. Ute Stoltenberg dell’Istituto di Comunicazione Ambientale dell’Università di Lüneburg (D), Prof. Dr. Ruth Kaufmann-Hayoz del Centro di coordinamento Interfacoltà di Ecologia Generale (IKAÖ) dell’Università di Berna, Dr. Franz Brunner dell’Istituto di geografia e ricerca del territorio dell’Università Karl-Franzens di Graz. 3 Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo Sostenibile, Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa, Servizio Comunicazione, Educazione ambientale; i funzionari che hanno coordinato il Gruppo di lavoro di eco&eco sono Paolo Tamburini e Giuliana Venturi. 4 Sono stati coinvolti: ECO RECUPERI srl (Solarolo, RA), Tred Carpi (MO),. Tintoria Emiliana (MO), AIMAG spa (MO), Provincia di Modena – Area programmazione e pianificazione territoriali, Renopress (BO).

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

di promozione del biologico, ai consorzi DOP, IGP, agli organismi di certificazione del biologico, alle agenzie di servizi alle imprese, ai comuni.

identificazione di alcune tipologie di destinatari finali, quali le organizzazioni del territorio ـregionale che hanno predisposto bilanci di sostenibilità, bilanci ambientali, bilanci sociali; le imprese certificate ISO 14001, EMAS, SA8000; le aziende agricole biologiche; gli ecolaberghi. Inoltre sono stati redatti elenchi degli oggetti presentati ad altri premi e manifestazioni sulla sostenibilità.

L’attività di programmazione ha riguardato principalmente il confronto tra il Gruppo di lavoro e il ـcoordinamento regionale per la definizione del calendario di incontri istituzionali da realizzare presso le Province e a livello regionale prima di dare concretamente avvio alla fase operativa di raccolta delle esperienze.

Le attività di predisposizione della comunicazione si è avvalsa della:

presentazione dell’iniziativa presso la Cabina di Regia cui partecipano gli assessori all’ambiente ـdelle Province e i rispettivi dirigenti,

presentazione dell’iniziativa al Tavolo regionale dell’imprenditoria e attraverso il quale sono state ـraccolte le adesioni di associazioni e gruppi di valenza regionale a sostegno dell’iniziativa,

predisposizione del calendario degli incontri (in genere due per provincia) di presentazione del ـprogetto presso i Tavoli provinciali istituiti presso le Agende 21 provinciali (ove avviate). Si è ritenuto che intrecciare il progetto Vetrina con l’attività locale di Agenda 21 fosse una soluzione vantaggiosa per entrambe le iniziative: la ricerca di buone pratiche di sostenibilità per il Repertorio si sarebbe avvantaggiata di una platea già sensibile al tema mentre per i Forum locali la Vetrina rappresentava una dimostrazione concreta dell’opportunità per gli stakeholder, e le imprese in particolare, di partecipare attivamente al processo di Agenda 21 locale.

FASE 2: Raccolta delle esperienze

2.1 Attuazione della strategia di coinvolgimento e della campagna di informazione

Data la complessità del tema si è optato per una diffusione prevalentemente mirata degli obiettivi e dei contenuti del progetto L’attività si è rivolta a due tipologie di soggetti:

2.1.1 Campagna di informazione rivolta agli osservatori privilegiati

Si è trattato in primo luogo di attivare la rete regionale di segnalazione di oggetti candidabili costituita da nodi/tavoli provinciali concordati in sede di Cabina di Regia regionale e dalla rete di osservatori privilegiati individuati e discussi con il coordinamento regionale.

Il percorso e le modalità di invito degli stakeholder sono stati differenti da provincia a provincia, esito di un lavoro rispondente alle sensibilità locali e allo stato di avanzamento del processo di Agenda 21 (in alcuni luoghi appena avviato e in altri, come in provincia di Modena, già in una fase evoluta di attuazione). In particolare gli incontri sono stati costruiti con i referenti provinciali, individuando assieme come integrare o selezionare gli stakeholder delle A21 con gli interlocutori privilegiati identificati dal Gruppo di lavoro.

Il numero di incontri realizzati sono stati diversi a seconda della metodologia di partecipazione scelta: generalmente si è preferito fare due incontri, uno di presentazione e l’altro di chiarimento dei dubbi emersi e di prima raccolta delle segnalazioni. In occasione degli incontri è stata distribuita l’Informativa e curata una presentazione da parte del Gruppo di lavoro.

Gli osservatori privilegiati sono stati contattati direttamente, telefonicamente o tramite posta elettronica.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

2.1.2 Campagna di informazione rivolta ai candidati potenziali

È stata contemporaneamente avviata la campagna di informazione diretta ai potenziali candidati. Questa attività di promozione e divulgazione dei contenuti del progetto Vetrina è stata principalmente condotta attraverso il contatto diretto, telefonico e tramite posta elettronica. Ci si è avvalsi da un lato delle segnalazioni pervenute dai rappresentanti delle forze economiche e sociali del territorio regionale coinvolte attraverso i Tavoli provinciali e gli altri incontri di presentazione, e dall’altro dei data base costruiti ad hoc.

Inoltre è stata pubblicata nel sito di ermesambiente, nella sezione “primo piano”, l’Informativa sul progetto ed è stata realizzata una newsletter regionale distribuita a 1.200 stakeholder.

2.2 Acquisizione delle candidature

L’acquisizione delle candidature è avvenuta attraverso un continuo confronto tra i “titolari” degli oggetti candidati e il Gruppo di lavoro di eco&eco. L’assistenza alla redazione delle schede è stata perlopiù telefonica. Quando richiesto si è proceduto a fornire assistenza sul campo facendo uso delle sedi degli assessorati provinciali all’ambiente che hanno sostenuto l’iniziativa.

La conclusione di questa fase, programmata inizialmente per la fine del mese di luglio, è stata posticipata alla fine del mese di settembre per dare maggiore spazio temporale per nuove candidature.

La proroga ha infatti permesso di prolungare il momento promozionale del progetto, in particolare attraverso l’opportunità offerta da due momenti fieristici tenutesi nel mese di settembre: SANA e COMPA. Entrambe le fiere si sono svolte a Bologna, la prima riguarda il tema del benessere naturale, legato quindi all’alimentazione, all’abitare, all’igiene; la seconda invece riguarda la comunicazione della pubblica amministrazione. SANA, in maniera particolare, ha permesso non tanto di raggiungere soggetti fino a quel momento non contattati, quanto di arrivare a stringere un rapporto di conoscenza diretta con un buon numero di candidati alla Vetrina.

Alla fine del mese di settembre si è quindi conclusa questa fase con l’acquisizione di un totale di 213 schede di autovalutazione.

2.3 Verifica dell’ammissibilità delle candidature al Repertorio ed elaborazione delle Schede sintetiche

L’ultima fase di lavoro si è svolta da settembre a dicembre del 2003. Obiettivo di questa fase è stato costruire un modello di rappresentazione sintetica degli oggetti destinati a entrare nel Repertorio della Vetrina della sostenibilità, che fosse quindi in grado di presentare gli elementi di innovatività e replicabilità degli oggetti stessi. L’attività si è svolta in diversi momenti riassunti qui di seguito.

2.3.1 Predisposizione della Scheda sintetica.

l

Elaborazione di una bozza di scheda e sua condivisione con il coordinamento regionale. La Scheda sintetica si compone di tre parti:

1. anagrafica, che contiene il titolo dell’oggetto, i dati relativi al proponente;

2. descrizione sintetica dell’oggetto e informazioni qualitative, in cui si esplicitano i contenuti dell’oggetto, si sottolinea l’impegno per lo sviluppo sostenibile, l’innovatività, la riproducibilità e la continuità dell’impegno nel tempo;

3. indicatori, in cui si intende quantificare il valore delle performance realizzate dall’oggetto in relazione alle dimensioni ambientale, sociale, istituzionale ed economica della sostenibilità.

2.3.2 Compi azione della Scheda sintetica.

A supporto della compilazione della Scheda sintetica è stata predisposta una Scheda degli indicatori: per facilitare la quantificazione dell’impegno per lo sviluppo sostenibile delle buone pratiche candidate sono stati elaborati degli indicatori di performance esemplificativi.

La compilazione della Scheda sintetica è avvenuta attraverso:

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

,un lavoro di revisione e verifica delle informazioni contenute nella scheda di autovalutazione ـ

,l’elaborazione di proposte di modifica e integrazioni concordate e discusse con i proponenti ـ

l’individuazione, a cura dei proponenti con il supporto del Gruppo di lavoro, di dati quantitativi a ـsuffragio delle informazioni qualitative raccolte5.

2.4 Revisione finale, predisposizione del Repertorio e proposta di contenuti della Vetrina della sostenibilità

La fase di revisione ha permesso ad ogni proponente di concludere la candidatura al Repertorio attraverso un’ultima verifica delle informazioni contenute nella Scheda sintetica e una sua definitiva sottoscrizione. Complessivamente sono state elaborate e sottoscritte 198 Schede sintetiche6, inviate al Gruppo di lavoro per essere inserite nel Repertorio della Vetrina della sostenibilità.

Del Repertorio e dell’analisi delle Schede pervenute da cui trarre indicazioni per la costruzione della Vetrina della sostenibilità si dà ampia evidenza nel prossimo capitolo.

5 Alcune delle esperienze candidate alla Vetrina della sostenibilità sono tratte dalle iniziative della Provincia di Rimini “Vetrina delle Buone Pratiche Sostenibili” e della Provincia di Modena “Vetrina delle buone pratiche di sostenibilità della Provincia” e “ELLA-international Vetrina per uno sviluppo sostenibile”. In accordo con la Provincia di Modena ed il coordinamento regionale per queste buone pratiche si è optato per una procedura semplificata di candidatura direttamente con l’elaborazione della Scheda sintetica. 6 Lo scarto tra il numero di Schede di autovalutazione pervenute (213) e il numero di Schede sintetiche elaborate e sottoscritte (198) è dato dal ritiro di alcune candidature (8) e dalla non ammissibilità di altre (7).

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Il Repertorio Il Repertorio raccoglie e illustra sinteticamente le buone pratiche di sostenibilità realizzate in Emilia-Romagna e costituisce il data-base di riferimento per la Vetrina della sostenibilità.

Gli oggetti ammessi al Repertorio sono stati suddivisi in quattro categorie: ,prodotti e servizi ـ ,processi produttivi e tecniche ـ ,sistemi di gestione ـ azioni di sistema ـ

Questa classificazione riprende la suddivisione che caratterizza il premio “European Awards for the environment"7. In questo modo Repertorio e Vetrina della sostenibilità dell’Emilia-Romagna presentano un chiaro raccordo con l’autorevole iniziativa di promozione della sostenibilità di livello europeo, traendone un vantaggio di immagine e favorendo la possibilità che in futuro la Vetrina costituisca per le organizzazioni del territorio regionale una sorta di “nomination” locale al European Award, facilitandone la partecipazione.

Nella sezione “prodotti e servizi” vengono presentati oggetti che contribuiscono significativamente allo sviluppo sostenibile, ovvero che promuovono modi più sostenibili di produrre e consumare. Si tratta quindi di prodotti e servizi che sono in grado di soddisfare i bisogni dei consumatori migliorandone la qualità della vita (sostenibilità economica) e contemporaneamente minimizzano/riducono l’utilizzo di risorse naturali, l’emissione di sostanze inquinanti o la produzione di rifiuti (sostenibilità ambientale), e la loro produzione o consumo contribuisce a migliorare l’equità sociale.

La seconda sezione del Repertorio raggruppa i processi produttivi e le tecniche che contribuiscono significativamente allo sviluppo sostenibile. I processi o le tecniche possono essere nuovi o un’applicazione innovativa di quelle già esistenti. In ogni caso l’oggetto per essere candidabile, deve favorire un utilizzo eco-efficiente delle risorse e una diminuzione degli impatti negativi sull’ambiente, rispettando le condizioni di realizzabilità economica ed equità sociale.

La sezione “sistemi di gestione” è caratterizzata da oggetti che conferiscono alle organizzazioni una visione strategica dello sviluppo e concorrono all’integrazione degli aspetti ambientali, economici, istituzionali e sociali della sostenibilità nella missione e in tutte le politiche dell’organizzazione. Esempi di oggetti candidabili in questa sezione del Repertorio sono il Bilancio ambientali, ISO 14000, EMAS nonchè sistemi di gestione “non codificati” ma che hanno prodotto documentati effetti sull’organizzazione.

Nella sezione “azioni di sistema” sono illustrate le iniziative, in particolare pubbliche o provenienti dall’associazionismo, che hanno come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo sostenibile. Le iniziative devono coniugare positivamente la difesa del patrimonio naturale e sociale con lo sviluppo sostenibile delle attività economiche, attraverso il coinvolgimento attivo degli attori sul territorio. Alcuni esempi di questa tipologia di buone pratiche sono i Protocolli di intesa, gli Accordi volontari, i marchi e i disciplinari.

7 Tre delle sezioni del Repertorio (prodotti e servizi, processi produttivi e tecniche, sistemi di gestione) coincidono con quelle degli European Awards; la sezione azioni di sistema è stata definita ad hoc dal Gruppo di lavoro, d’accordo con il coordinamento regionale, per dare spazio alle iniziative a carattere sistemico e in prevalenza provenienti dal mondo associativo e dalle pubbliche amministrazioni, non contemplate nel premio europeo.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Le buone pratiche per sezione del Repertorio

Complessivamente il Repertorio è costituito da 198 buone pratiche di sostenibilità8. Ciascuna di queste è illustrata sia in maniera descrittiva che attraverso dati e informazioni numeriche per quantificare l’impegno per lo sviluppo sostenibile dichiarato. In ognuna delle 198 schede è fornita anche una breve descrizione del titolare della buona pratica.

Sezione RepertorioNumero buone

praticheprodotti e servizi 78processi produttivi e tecniche 29sistemi di gestione 28azioni di sistema 63

Totale 198

Un terzo delle buone pratiche è rappresentato dalle azioni di sistema: un risultato che testimonia il forte impegno delle amministrazioni locali per la sostenibilità in tutta la regione e l’importante contributo di associazioni e scuole. Tuttavia è significativo, all’interno delle azioni di sistema, il numero delle buone pratiche promosse da soggetti privati: circa il 20%. Ciò dimostra che per affrontare le problematiche complesse che caratterizzano la sostenibilità si rende necessario il contributo e il coinvolgimento di una molteplicità di attori locali.

Prodotti e processi costituiscono insieme più della metà delle esperienze del Repertorio e sono promosse in massima parte (80%) da imprese. In entrambe le categorie sono comprese buone pratiche tra loro molto diverse ma per le quali, tuttavia, è dominante l’impegno a favore della dimensione ambientale della sostenibilità.

Tra i sistemi di gestione, la percentuale maggiore delle esperienze proviene dalle imprese private, anche se il 36% di enti locali proponenti è indicativo dell’interesse crescente verso il bilancio, la certificazione e la contabilità ambientale e sociale delle amministrazioni pubbliche.

Sezioni Repertorio

prodotti e servizi39%

sistemi di gestione14%

azioni di sistema32%

processi produttivi e tecniche

15%

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8 Si veda il documento in appendice: “Indice Repertorio con descrizioni”.

Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

I proponenti

161 sono complessivamente i proponenti, 21 dei quali hanno presentato più candidature. Di questi ultimi 9 sono enti locali e due le scuole, e sono stati in grado di proporre più di una candidatura in quanto, per loro stessa natura, impegnati su più tematiche dello sviluppo sostenibile; la presenza di 9 imprese e di una associazione con più candidature suggerisce l’ipotesi dell’esistenza di una sorta di effetto traino o “economia di scala” conseguente all’adozione di una buona pratica di sostenibilità.

La distribuzione della natura giuridica dei titolari degli oggetti censiti nel Repertorio evidenzia come in larga parte i proponenti siano imprese private mentre solo un quarto siano riconducibili a istituzioni pubbliche (enti locali e mondo della scuola e della ricerca). Un segnale importante che testimonia come, almeno in Emilia-Romagna, lo sviluppo sostenibile sia un percorso che, lungi dall’essere considerato un freno alla crescita, ben si integra con l’economia di mercato.

Classi di partecipazione

enti locali17%

imprese65%

scuola e ricerca8%

associazioni, ong, enti di controllo

10%

Per effettuare una prima valutazione di insieme, i 161 titolari delle buone pratiche presentate nel Repertorio sono stati classificati secondo la sezione NACE (classificazione europea delle attività economiche) di appartenenza.

La prima considerazione è la grande trasversalità settoriale che ne emerge: solo quattro delle 17 sezioni della statistica ufficiale delle attività economiche non presentano soggetti che si candidano alla Vetrina regionale della sostenibilità.

Sezione NACENumero

proponentiAGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 14PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 0ESTRAZIONE DI MINERALI 0ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 44PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA 4COSTRUZIONI 7COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA

13

ALBERGHI E RISTORANTI 3TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 2INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA 2ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, ATTIVITÀ PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI 16PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA 19ISTRUZIONE 12SANITÀ ED ALTRI SERVIZI SOCIALI 1ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 24SERVIZI DOMESTICI PRESSO FAMIGLIE E CONVIVENZE 0ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI 0

Totale 161

11

Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Sezioni NACE

ATTIVITÀ MANIFATTURIERE

28%

SANITÀ ED ALTRI SERVIZI SOCIALI

1%

ISTRUZIONE7%

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E

DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

12%

ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI

15%

AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA

9%

INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA

1% ALBERGHI E RISTORANTI2%TRASPORTI,

MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI

1%

ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, ATTIVITÀ PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI

10%COMMERCIO

ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO;

RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI,

MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA

CASA8%

COSTRUZIONI4%

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI

ENERGIA ELETTRICA, GAS E

2%

Il sistema di classificazione delle attività economiche risulta insoddisfacente per una comprensione più dettagliata dei settori di attività di appartenenza dei titolari delle buone pratiche censite. Entrando più nel dettaglio delle sezioni NACE con maggiori frequenze si scopre che nell’ambito delle “attività manifatturiere” sono presenti una grande eterogeneità di organizzazioni: imprese dei settori delle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco, dell’industria del legno e prodotti in legno, della fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche o artificiali, della fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche, e altre ancora; nella sezione “altri servizi pubblici, sociali e personali” si incontrano tanto organizzazioni che operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e delle acque fognarie, disinfestazioni e simili, quanto soggetti impegnati in attività di organizzazioni associative, attività ricreative, culturali e sportive.

Si è quindi ritenuta opportuna una riclassificazione delle sezioni NACE, più utile a comprendere la diffusione della percezione di sostenibilità dello sviluppo tra i titolari delle buone pratiche adottate nel territorio regionale. In particolare sono stati individuati dei sottogruppi capaci di descrivere con più attinenza i settori economici di provenienza dei proponenti delle buone pratiche.

12

o

Settore NACE Sottogruppi

AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA agriturism coltivazione e allevamento servizi all'agricoltura ATTIVITÀ MANIFATTURIERE agroalimentare imballaggi industria del legno e prodotti prodotti chimici, detergenti e tinture fabbricazione macchine e impianti riciclaggio recupero inerti stampa ed attività collegate prodotti tipici PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E

produzione e distribuzione di energia elettricità, gas e acqua

COSTRUZIONI costruzioni COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA

commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa

ALBERGHI E RISTORANTI alberghi e ristoranti TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA Intermediazione monetaria e finanziaria ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, ATTIVITÀ PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI consulenza

servizi ambientali comunicazione e organizzazione di eventi fieristici educazione PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

pubblica amministrazione e difesa, assicurazione sociale obbligatoria

ISTRUZIONE istruzione SANITÀ ED ALTRI SERVIZI SOCIALI sanità ed altri servizi sociali ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI associazioni ambientaliste e di volontariato associazioni di categoria cooperative sociali riserve naturali musei altri servizi

Macrosettori

Numero buone pratiche

AGRICOLTURA 14

AGROALIMENTARE 14

EDILIZIA E ARREDAMENTO 11

PRODOTTI CHIMICI, DETERGENTI E TINTURE 11

FABBRICAZIONE MACCHINE E IMPIANTI 7

SERVIZI AMBIENTALI ED ENERGETICI 16

COMMERCIO 13

TRASPORTI 2

INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA 2

ATTIVITÀ DI CONSULENZA E COMUNICAZIONE 10

ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE 13

SANITÀ E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 20

ASSOCIAZIONI E SERVIZI SOCIALI 11

TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO 17

Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

I sottogruppi individuati sono stati poi aggregati in 14 macrosettori.

Grazie a questa seconda classificazione le frequenze si ridistribuiscono in modo pressoché uniforme in numerosi settori di notevole rilevanza economica. Trasversalità settoriale – già osservata in precedenza - significatività dei settori economici di appartenenza e uniforme distribuzione dei titolari delle buone pratiche, sono evidenze a sostegno della tesi che il percorso verso lo sviluppo sostenibile caratterizza tutti i settori economici e non è più un fenomeno circoscrivibile a poche ambiti di nicchia.

Settori di attività

AGROALIMENTARE9%

EDILIZIA E ARREDAMENTO7%

PRODOTTI CHIMICI, DETERGENTI E TINTURE

7%

ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE8%

SANITÀ E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

12%

ASSOCIAZIONI E SERVIZI SOCIALI

7%

TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

11%

FABBRICAZIONE MACCHINE E IMPIANTI

4%

SERVIZI AMBIENTALI ED ENERGETICI

10%

ATTIVITÀ DI CONSULENZA E COMUNICAZIONE

6%TRASPORTI

1%COMMERCIO

8%INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA

1%

AGRICOLTURA9%

14

Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Le buone pratiche e i percorsi della sostenibilità

Le 198 buone pratiche di sostenibilità raccolte nel Repertorio sono state classificate secondo dieci aree tematiche omogenee che descrivono i “percorsi” della sostenibilità in Emilia-Romagna. All’interno di questa classificazione si individuano alcuni aspetti di tipo qualitativo in grado di aiutare a definire le motivazioni e le modalità con cui sono nate queste esperienze. Da questa riflessione emergono sollecitazioni e valutazioni utili alla continuazione del progetto. L’obiettivo è di far emergere dalle stesse buone pratiche del Repertorio indicazioni utili per definire i contenuti della Vetrina della sostenibilità dell’Emilia-Romagna.

Aree tematiche

ecoeffic ienza energetica10%

educazione e comunicazione per la

sostenibilità8%

mobilità sostenibile8%

responsabilità etica e consumo consapevole

11%

valorizzazione del territorio e turismo sostenibile

12%

valorizzazione delle risorse, recupero e disinquinamento

16%

abitare naturale10%

agricoltura sostenibile12%

chimica verde8%

gestione ecoeffic iente5%

Per ogni area tematica sono state definite le principali esperienze rappresentate, i soggetti titolari delle candidature, le aree di diffusione sul territorio e una breve valutazione sul livello complessivo di innovazione.

aree tematichenumero buone

praticheabitare naturale 20agricoltura sostenibile 24chimica verde 15ecoefficienza energetica 20educazione e comunicazione per la sostenibilità 16gestione ecoefficiente 10mobilità sostenibile 15responsabilità etica e consumo consapevole 21valorizzazione del territorio e turismo sostenibile 23valorizzazione delle risorse, recupero e disinquinamento 34

Totale 198

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Abitare naturale

Il tema dell’abitare naturale rappresenta una significativa porzione delle esperienze di sostenibilità emerse in Emilia-Romagna. Questo da un lato risponde alle esigenze di tutela dell’ambiente in senso lato, e dall’altro deriva da una sempre crescente attenzione verso il benessere e la salute che crea la necessità di vivere in un ambiente sano e in armonia con la natura.

Molte delle esperienze segnalate rientrano nell’ambito della bioedilizia. Per la maggior parte si tratta della produzione di materiali naturali e tecnologie a basso impatto ambientale che non rappresentano vere e proprie innovazioni, in quanto prodotti già presenti sul mercato da alcuni anni. È comunque significativa la volontà di fare ricerca, messa in luce dalla nascita di laboratori specializzati e da iniziative di monitoraggio, così come l’esigenza di diffondere la cultura dell’edilizia sostenibile attraverso l’informazione e la divulgazione dei sui principi, delle sue tecnologie e dei suoi prodotti. La presenza non trascurabile di esperienze di promozione evidenzia lo sforzo di creare ed orientare la domanda dei consumatori in questa direzione. Molto interessanti sono le iniziative di progettazione pubblica di interi quartieri secondo i criteri della biosostenibilità, che spostano l’attenzione su problematiche e interventi più complessi rispetto alla progettazione ed edificazione di una singola unità abitativa.

Le figure professionali presenti sono principalmente i produttori e i distributori dei materiali per la bioedilizia, nonché installatori ed impiantisti, che in molti casi svolgono anche la funzione di consulente tecnico.

L’area di maggior diffusione delle esperienze segnalate è sicuramente quella delle province di Modena e Bologna, sebbene si registrino candidature da tutto il territorio regionale.

Agricoltura sostenibile

Buone prassi nell’ambito della bioedilizia: produzione e commercializzazione di materiali e di elementi di arredo, servizi di installazione di impianti, esperienze di progettazione e realizzazione,servizi di consulenza, di formazione e monitoraggio. 20 le buone pratiche censite nel Reper orio. t

Buone pratiche nell’ambito delle filiere agricola, agroindustriale e agroalimentare: produzionibiologiche, tipiche e tradizionali, servizi e promozione per l’agricoltura sostenibile, prodotti per ladifesa biologica e sistemi per il risparmio delle risorse. 24 le esperienze segnalate.

All’origine di questo percorso della sostenibilità vi è in primo luogo la domanda di sicurezza alimentare da parte dei consumatori. Rispondere a questa domanda significa in molti casi recuperare metodi di lavorazione e competenze proprie della tradizione. Talvolta risulta comunque necessario procedere a sperimentazioni e all’introduzione di innovazioni che permettano di adattare il sapere tradizionale ai processi di lavorazione industriale.

La filiera agroalimentare presenta esperienze tra le più significative e rappresentative nell’azione di promozione dello sviluppo sostenibile, in particolare per la sua dimensione ambientale. Interessa tutti i livelli, dalla fase produttiva, quella dell’agricoltura e dell’allevamento, a quella della trasformazione fino a quella della distribuzione.

Lo sviluppo delle esperienze riflette gli indirizzi della politica per lo sviluppo rurale e per l’agroambiente avviate dalla Comunità Economica Europea sin dalla fine degli anni ’80.

Tra le esperienze censite nel Repertorio vi sono:

conduzione di aziende agricole biologiche integrate, attività di educazione ambientale e alimentare e iniziative di miglioramento della gestione delle risorse naturali;

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

produzione di prodotti locali con certificazione biologica, in particolare nel campo dei prodotti lattiero caseari e nel campo della produzione dei succhi di frutta;

maggiore efficienza nell’uso della risorse naturali; in questo caso si tratta principalmente di iniziative di riduzione del consumo di acqua, del miglioramento della qualità fisico chimica delle acque reflue e rinaturazione di porzioni delle aziende agricole;

servizi all’agricoltura come strumenti informatici per la gestione delle aziende agricole o produzione di sistemi di imballaggio biodegradabili per i prodotti agroalimentari.

Si tratta di esperienze condotte in massima parte da piccoli imprenditori che hanno una spiccata sensibilità per i temi della tutela dell’ambiente, della sicurezza alimentare e della sicurezza dei luoghi di lavoro. Le innovazioni adottate sono il frutto di processi di apprendimento realizzati attraverso l’esperienza, anche integrando innovazioni e sapere diffuso in maniera del tutto personale. Per quanto concerne la diffusione, si segnalano buone pratiche da tutto il territorio regionale.

Chimica verde

Buone pratiche nell’ambito della chimica tradizionale e della chimica a basso impatto ambientale:sistemi per una gestione più eco-efficiente dei processi, prodotti e dispositivi per la detergenza eper l’igiene, prodotti e processi di tintura per tessuti.

r15 le buone p atiche che rientrano in questa area tematica.

All’interno di quest’area tematica è possibile individuare gruppi di buone pratiche nell’ambito dell’industria chimica tradizionale, ovvero che mirano a rendere più sostenibile attività produttive e organizzative consolidate, e iniziative che invece propongono una “chimica a basso impatto” in tutte le sue fasi, dalla scelta delle materie prime alle tecniche di lavorazione.

Fra le buone prassi candidate nell’ambito dell’industria chimica tradizionale (specialmente fra le grandi imprese) sono presenti esperienze di promozione o di adesione a sistemi di certificazione ambientale. In questo caso la comunicazione è stata percepita come uno strumento importante, da parte di un settore particolarmente impattante sull’ambiente, per dialogare con la comunità residente. Un altro tipo di risposta positiva viene dal settore dei trattamenti tintoriali. In questo ambito si registrano notevoli sforzi di ricerca e di produzione a favore di una chimica più attenta all’ambiente e per uno sviluppo di coloranti derivanti da estratti naturali. I titolari delle buone prassi in questo caso sono principalmente imprese di medie e grandi dimensioni radicate sul territorio, con una organizzazione articolata e con al proprio interno figure altamente specializzate.

Maggiore rappresentatività hanno invece quelle esperienze relative al settore della cosmesi naturale e dei detergenti. Generalmente sono pratiche che testimoniano sforzi di ricerca (sia a livello industriale che artigianale) indirizzati allo sviluppo di prodotti concepiti come proposte alternative: prodotti per la cura del corpo, per la casa e le superfici industriali, linee per animali e disinfestanti ecologici, tutti derivanti da materie prime naturali ad alta biodegradabilità. In questo gruppo sono presenti imprese di grandi e piccole dimensioni, entrambe si rivolgono allo stesso mercato che tuttora costituisce una nicchia. Relativamente al primo tipo di imprese, le linee di prodotti ecologici costituiscono soltanto una parte della propria produzione, dedicato ad un segmento di domanda modesto ma ritenuto in crescita. Le piccole imprese sono invece specializzate nella produzione di prodotti ecologici: si tratta il più delle volte di imprese radicate sul territorio e con una tradizione produttiva consolidata che grazie a una crescita della sensibilità della domanda sono riuscite a mantenere le stesse formule produttive (saponi e detergenti naturali).

Anche in quest’area tematica risulta determinante la spinta impressa all’innovazione dal decadimento delle condizioni di sicurezza legate alle produzioni derivate dalla sintesi chimica. Le allergie e gli effetti collaterali connessi a questi prodotti hanno favorito in alcuni casi iniziative di ricerca e di sviluppo di nuovi prodotti di origine naturale, in altri casi il recupero di competenze e di metodi di produzioni di tipo tradizionale che negli anni passati erano stati soppiantati da innovazioni dei processi produttivi basati sulla sintesi chimica.

Sebbene in entrambi i tipi di impresa la prima motivazione sia quella di rispondere ad una domanda esistente, le figure professionali sono diverse. Le grandi imprese hanno una organizzazione articolata

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

con figure specializzate, e sono in grado di investire in attività di ricerca e di sviluppo; nel secondo caso è presente un’organizzazione familiare in cui l’acquisizione di competenze è consolidata e la nuova conoscenza avviene attraverso l’esecuzione ed il miglioramento dei processi produttivi.

con figure specializzate, e sono in grado di investire in attività di ricerca e di sviluppo; nel secondo caso è presente un’organizzazione familiare in cui l’acquisizione di competenze è consolidata e la nuova conoscenza avviene attraverso l’esecuzione ed il miglioramento dei processi produttivi.

Eco-efficienza energeticaEco-efficienza energetica

Buone pratiche per la produzione e il risparmio di energia: produzione, commercializzazione einstallazione di impianti e sistemi per la generazione di energia da risorse rinnovabili, applicazioniper l’efficienza energetica, servizi di consulenza, formazione, comunicazione e monitoraggio. 20 le esperienze presenti nel Repertorio.

Il tema energetico costituisce un altro importante percorso della sostenibilità presente in Emilia-Romagna. L’impegno maggiore è verso gli aspetti economici ed ambientali della sostenibilità. E’ il caso di imprese che hanno investito in sistemi di produzione di energia alternativi o nella riduzione dei consumi a seguito della percezione dell’opportunità di mercato. Ma anche di iniziative pubbliche che hanno puntato a sperimentare azioni di sistema che favorissero il risparmio energetico e la conversione da sistemi convenzionali a impianti alternativi. In questo percorso si considerano anche le iniziative volte al controllo ed al monitoraggio dei consumi energetici; non si considerano invece le esperienze di produzione di energia dagli scarti dell’industria alimentare in quanto meglio considerati nell’ambito tematico relativo alla valorizzazione delle risorse, recupero e disinquinamento.

Le esperienze più significative sotto il profilo dell’innovazione sono quelle private di imprese di settori importanti dell’economia regionale che hanno investito sotto la spinta della percezione delle esigenze del mercato. Tra le altre: sistemi ottici a basso consumo energetico e dispositivi di precisione per il rilevamento dell’intensità del vento. Ha minore rilevanza innovativa, anche se rappresentativa dell’esigenza di una crescente nicchia di mercato, l’attività di costruttori e installatori di pannelli fotovoltaici, fototermici, pale eoliche e altri dispositivi per la generazione di energia da fonti rinnovabili.

Le iniziative di matrice pubblica si concentrano invece dal lato dei consumi attraverso l’introduzione di sistemi di monitoraggio per la promozione del risparmio energetico e con l’impiego di fonti rinnovabili (solare in particolare) per coprire parzialmente il fabbisogno energetico di strutture pubbliche.

L’identikit di imprese e di imprenditori neanche in questo caso è facilmente delineabile. Si confermano la correlazione positiva tra capacità innovativa e dimensioni delle imprese e la forte competenza e sensibilità al tema ambientale da parte degli imprenditori.

Mobilità sostenibile

Buone pratiche nell’ambito di una mobilità a ridotto impatto ambientale: produzione, commercializzazione e utilizzo di veicoli a basse emissioni (elettrici, a metano, gpl e biodiesel),sistemi per la mobilità efficiente, esperienze di gestione alternativa dei trasporti. 15 le esperienze di mobilità sostenibile censite nel Repertorio.

Relativamente alle esperienze censite nel Repertorio, il tentativo di introdurre un approccio sostenibile alla questione della mobilità si è orientato da un lato verso la sperimentazione di sistemi di mobilità integrati ed innovativi e dall’altro verso la produzione e commercializzazione di nuovi mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. La mobilità sostenibile si propone in entrambi i casi come un percorso di riequilibrio tra le esigenze di mobilità e sicurezza e le esigenze dell’ambiente.

In quest’area tematica si inseriscono:

– iniziative di sistema che propongono modelli di comportamento più sostenibili, come le iniziative di car sharing integrate con altre proposte di mobilità alternativa e di Mobility Management, la realizzazione di percorsi ciclabili “in sicurezza” per i ragazzi delle scuole elementari e medie;

– iniziative di gestione interna di imprese ed enti, come la sostituzione dei veicoli aziendali o la predisposizione di servizi di noleggio a favore di mezzi elettrici o a GPL e metano o, ancora,

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

iniziative di servizio come il sistema per la logistica distributiva per le consegne agli esercenti in centro urbano e il servizio di bus navetta per i dipendenti; iniziative di servizio come il sistema per la logistica distributiva per le consegne agli esercenti in centro urbano e il servizio di bus navetta per i dipendenti;

– veicoli e impianti a basso impatto, quali la bici elettrica a pedalata assistita, lo scooter a metano, sistemi ad autotrazione elettrica, a GPL e a metano.

– veicoli e impianti a basso impatto, quali la bici elettrica a pedalata assistita, lo scooter a metano, sistemi ad autotrazione elettrica, a GPL e a metano.

Le esperienze censite provengono sia da amministrazioni pubbliche che da imprese private. Le prime promuovono e sviluppano nuovi sistemi di gestione della mobilità che coniughino efficienza nei trasporti e tutela dell’ambiente. Le imprese invece intravedono possibilità di guadagno in un settore in continua espansione e sono maggiormente attive nella produzione e commercializzazione di mezzi di trasporto a basso impatto.

Le esperienze censite provengono sia da amministrazioni pubbliche che da imprese private. Le prime promuovono e sviluppano nuovi sistemi di gestione della mobilità che coniughino efficienza nei trasporti e tutela dell’ambiente. Le imprese invece intravedono possibilità di guadagno in un settore in continua espansione e sono maggiormente attive nella produzione e commercializzazione di mezzi di trasporto a basso impatto.

Gestione ecoefficienteGestione ecoefficiente

Buone pratiche per l’eco-efficienza: adozione e promozione di sistemi di gestione, monitoraggio,contabilità ambientale.

t10 le esperienze del Reper orio inserite in questa categoria.

Si tratta di buone pratiche riconducibili alla adozione o alla promozione di sistemi di gestione ambientale. Le esperienze provengono da enti locali, aziende sanitarie e società di servizi. Si è preferito inserire le iniziative proposte dalle società di produzione nell’area tematica corrispondente al settore di appartenenza dell’impresa, privilegiando aspetti relativi all’efficacia della buona pratica piuttosto che la sua natura di sistema gestionale.

Fra le iniziative intraprese dagli enti pubblici figurano l’adozione di sistemi di gestione, sia sotto forma di adesioni a regolamenti comunitari (ISO 14.000, EMAS ed EMAS II) relativamente alle attività amministrative interne o ai processi decisionali legati alla gestione del territorio, sia di adozione di bilanci ambientali territoriali. Gli enti locali, nella loro duplice natura di azienda produttrice di servizi e amministratori del territorio individuano nell’attuazione dei sistemi di gestione ambientale uno strumento di comunicazione per il miglioramento della qualità della vita nei bilanci ambientali una possibilità di conoscere meglio lo stato del proprio territorio. In entrambi i casi, si tratta di esperienze significative dal punto di vista dell’innovazione, sia come modalità di adozione che per l’originalità dell’applicazione nel settore pubblico.

Le società di servizi presentano esperienze di promozione o applicazione di sistemi di gestione ambientale sia certificati che non. Anche in queste pratiche l’innovatività è significativa e da collegare principalmente al settore economico in cui esse si configurano.

Responsabilità etica e consumo consapevole

Buone pratiche nell’ambito della sostenibilità sociale: iniziative mirate ad un consumo critico,consapevole e solidale, servizi di intermediazione finanziaria etici, gestione responsabile d’impresa,iniziative a sostegno di categorie sociali sensibili, interventi per migliorare le condizioni del luogo dilavoro.

r21 le buone p atiche presenti in quest’area tematica del Repertorio.

Questa categoria riprende in modo particolare il tema della sostenibilità sociale, sia per quanto attiene la collocazione del risparmio sia per quanto riguarda l’attenzione rivolta agli aspetti sociali del produrre e del consumare.

Dalla complessità delle esperienze selezionate emerge una visione solidaristica del proponente.

Si tratta di esperienze legate agli aspetti del consumare, del produrre e dell’investire mirate alla ricerca di benessere non solo a livello locale ma anche globale.

Si dà altresì valore alle risorse umane, al tempo e alle reti di relazioni, di contatti e di diffusione delle informazione. Sono inoltre comprese in questa area tematica iniziative volte al miglioramento delle

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

condizioni dell’ambiente di lavoro e all’inserimento lavorativo dei giovani, di animazione e integrazione sociale. condizioni dell’ambiente di lavoro e all’inserimento lavorativo dei giovani, di animazione e integrazione sociale.

Tra le esperienze raccolte vi sono iniziative di: Tra le esperienze raccolte vi sono iniziative di:

intermediazione finanziaria etica e critica, ovvero iniziative finalizzate a offrire ai risparmiatori la ـpossibilità di impiegare le proprie risorse per finanziarie in modo trasparente i progetti di alto valore etico;

intermediazione finanziaria etica e critica, ovvero iniziative finalizzate a offrire ai risparmiatori la ـpossibilità di impiegare le proprie risorse per finanziarie in modo trasparente i progetti di alto valore etico;

distribuzione, che promuovono modelli di consumo attenti agli impatti ambientali e sociali e alla ـvalorizzazione delle relazioni con il territorio locale, promuovendo la diffusione di prodotti naturali e offerti dai canali del commercio equo e solidale e la realizzazione di circuiti di scambio di oggetti usati;

distribuzione, che promuovono modelli di consumo attenti agli impatti ambientali e sociali e alla ـvalorizzazione delle relazioni con il territorio locale, promuovendo la diffusione di prodotti naturali e offerti dai canali del commercio equo e solidale e la realizzazione di circuiti di scambio di oggetti usati;

,responsabilità etica d’impresa, in particolare attraverso bilanci sociali e di sostenibilità ـcertificazioni etiche (SA8000) e sistemi di qualità interna etico sociali.

,responsabilità etica d’impresa, in particolare attraverso bilanci sociali e di sostenibilità ـcertificazioni etiche (SA8000) e sistemi di qualità interna etico sociali.

Le iniziative sono promosse e realizzate da reti di associazioni di volontariato, cooperative sociali e di consumo e anche da grandi imprese che, per esigenze di mercato e per sensibilità, promuovono una visione di sviluppo capace di integrare le esigenze di consumo con esigenze di equità e valorizzazione ambientale sociale del contesto locale.

Le iniziative sono promosse e realizzate da reti di associazioni di volontariato, cooperative sociali e di consumo e anche da grandi imprese che, per esigenze di mercato e per sensibilità, promuovono una visione di sviluppo capace di integrare le esigenze di consumo con esigenze di equità e valorizzazione ambientale sociale del contesto locale.

Tra gli altri proponenti di buone pratiche ispirate ai principi della responsabilità etica e del consumo consapevole anche la grande distribuzione con la commercializzazione di prodotti biologici ed equo-solidali, e il settore finanziario, con proposte ispirate all’etica per l’investimento del risparmio e le modalità di erogazione dei finanziamenti.

Tra gli altri proponenti di buone pratiche ispirate ai principi della responsabilità etica e del consumo consapevole anche la grande distribuzione con la commercializzazione di prodotti biologici ed equo-solidali, e il settore finanziario, con proposte ispirate all’etica per l’investimento del risparmio e le modalità di erogazione dei finanziamenti.

Valorizzazione del territorio e turismo sostenibileValorizzazione del territorio e turismo sostenibile

Buone pratiche per la promozione del territorio e lo sviluppo delle risorse locali: iniziative per lasostenibilità nel turismo, attività ricettive “verdi”, esperienze di riqualificazione e fruizioneambientale, valorizzazione dei prodotti locali e recupero delle tradizioni, percorsi disensibilizzazione della domanda. 23 le esperienze inserite nel Repertorio.

La valorizzazione territoriale ed il turismo sostenibile sono due tematiche che concorrono allo sviluppo equilibrato di un’area in quanto, attraverso la fruizione sociale e la valorizzazione ambientale, creano importanti opportunità economiche sostenibili.

L’aspetto della valorizzazione del territorio nel Repertorio della Vetrina è emerso in relazione a iniziative portate avanti soprattutto da enti locali, volte a fini diversi che possono sintetizzarsi in:

;sperimentazione di metodi di gestione e tutela degli habitat naturali ـ

;recupero della fruibilità di aree periurbane naturali e soggette alla minaccia dell’urbanizzazione ـ

.recupero di aree naturali fortemente degradate ـ

Nel primo caso si tratta di iniziative realizzate in particolare nell’ambito del progetto Life. Queste attività, perlopiù svolte in aree appartenenti alla Rete Natura 2000, puntano a migliorare la conoscenza relativa agli ecosistemi e a mettere in pratica azioni che ne migliorino le caratteristiche ambientali attraverso forme di tutela attiva.

Il secondo caso vede l’iniziativa congiunta di cittadini, associazioni di volontariato e enti locali per recuperare aree agricole, in alcuni casi aree degradate o minacciate da nuova urbanizzazione, poste in prossimità di centri urbani, al fine di destinarle alla fruizione pubblica.

Per ultimo, tra le iniziative segnalate nel Repertorio, vi sono esperienze di recupero di aree di pianura, spesso fortemente degradate, agli equilibri naturali. Si tratta in particolare di corsi d’acqua o aree umide, ricche di biodiversità che attraverso queste iniziative migliorano lo stato di qualità delle acque e di conseguenza ristabiliscono gli equilibri dei sistemi naturali.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Per quanto riguarda l’aspetto del turismo sostenibile, le esperienze segnalate sono collegate in particolare ad iniziative di adozione e diffusione di marchi ecologici volontari, come nel caso del network europeo VISIT e l’ecolabel di "Legambiente Turismo", ma anche ad esperienze più classiche di aziende agrituristiche impegnate nella promozione di forme di turismo “verde”. Sono presenti nel Repertorio anche due esperienze in alberghi che avevano aderito ad altre iniziative di ecosostenibilità, facilitando il loro percorso verso il conseguimento della certificazione ISO 14001.

Per quanto riguarda l’aspetto del turismo sostenibile, le esperienze segnalate sono collegate in particolare ad iniziative di adozione e diffusione di marchi ecologici volontari, come nel caso del network europeo VISIT e l’ecolabel di "Legambiente Turismo", ma anche ad esperienze più classiche di aziende agrituristiche impegnate nella promozione di forme di turismo “verde”. Sono presenti nel Repertorio anche due esperienze in alberghi che avevano aderito ad altre iniziative di ecosostenibilità, facilitando il loro percorso verso il conseguimento della certificazione ISO 14001.

In alcuni casi, l’elemento significativo dell’iniziativa consiste nel recupero o conservazione delle tradizioni legate al territorio, come la perpetuazione di antichi mestieri, la valorizzazione dei prodotti tipici o l’impegno a salvare e documentare capacità e tecniche di lavorazione ormai scomparse.

In alcuni casi, l’elemento significativo dell’iniziativa consiste nel recupero o conservazione delle tradizioni legate al territorio, come la perpetuazione di antichi mestieri, la valorizzazione dei prodotti tipici o l’impegno a salvare e documentare capacità e tecniche di lavorazione ormai scomparse.

Le iniziative su questo tema sono diffuse su tutto il territorio regionale, anche se la spinta ad intraprendere la strada del marchio ecologico nel settore del turismo è nata principalmente nella zona della costa romagnola, caratterizzata da un turismo di massa con maggiori impatti sull’ecosistema.

Le iniziative su questo tema sono diffuse su tutto il territorio regionale, anche se la spinta ad intraprendere la strada del marchio ecologico nel settore del turismo è nata principalmente nella zona della costa romagnola, caratterizzata da un turismo di massa con maggiori impatti sull’ecosistema.

Valorizzazione delle risorse, recupero e disinquinamentoValorizzazione delle risorse, recupero e disinquinamento

Buone pratiche per il trattamento e la valorizzazione delle risorse e degli scarti di produzione:tecnologie, sistemi e iniziative per la prevenzione della produzione, recupero e riciclaggio dei rifiuti, trattamento e riutilizzo dei reflui e dei residui, tecniche di disinquinamento e di riduzione delleemissioni, servizi di consulenza, comunicazione ed educazione. 34 le buone pratiche del Repertorio riconducibili a quest’area tematica.

Questo percorso nasce sia dalla percezione di opportunità economiche da parte di imprenditori privati ce riconoscono nel riutilizzo dei rifiuti una risorsa da valorizzare, sia dalla lungimiranza di amministratori locali che vedono nel riuso e nel riciclo la doppia opportunità di ridurre il carico di rifiuti per il territorio e allo stesso tempo un’occasione per produrre materiali di valore dai processi di recupero. Una parte delle esperienze selezionate sono volte a indurre cambiamenti significativi nei comportamenti individuali e delle imprese per ridurre la pressione delle attività antropiche sull’ambiente e sulle risorse. Alcune esperienze presenti nel Repertorio fanno invece riferimento direttamente ad attività di disinquinamento e riduzione di pericolosità dei rifiuti. Non mancano infine iniziative di collaborazione tra pubblico e privato in cui si ritrova la somma degli interessi legati alla riduzione dei rifiuti e alla valorizzazione delle risorse.

Tra le iniziative censite per favorire comportamenti virtuosi sono:

accordi di programma o progetti pilota per ridurre l’inquinamento, la quantità dei rifiuti e favorire ـl’approccio preventivo nelle imprese;

attività didattiche per incrementare la percezione del valore delle risorse naturali e fornire gli ـstrumenti di indagine degli stili di vita attuali, al fine di ridurre lo spreco di risorse.

I soggetti promotori di queste iniziative sono principalmente enti pubblici e scuole di ogni ordine e grado.

Gli approcci alla gestione dei rifiuti presenti nel Repertorio sembrano essere di due tipi: da un lato iniziative che mirano a produrre energia dagli scarti di lavorazione, dall’altro lato vi è l’interesse a recuperare parti dei rifiuti per la loro reimmissione nel ciclo produttivo dello stesso bene. Alla prima categoria appartengono ad esempio le aziende alimentari che hanno sperimentato la produzione di energia dagli scarti di lavorazione: si tratta di esperienze pilota molto interessanti che potrebbero avere un forte impulso nei prossimi anni in relazione all’alta concentrazione di aziende agroalimentari presenti in regione. Ha un aspetto più consolidato e meno innovativo la seconda categoria di attività all’interno della quale rientrano attività di recupero di materiali da re-immetere nel ciclo produttivo: si tratta in massima parte degli inerti provenienti dalle demolizioni e della carta utilizzata che ritorna alle cartiere. Non mancano comunque anche in questo caso situazioni innovative, legate a particolari rifiuti, quali ad esempio elettrodomestici, toner per stampanti, computer e così via, che cominciano ad essere raccolti separatamente, sezionati e recuperati. Di particolare interesse in quest’ambito è inoltre la dimensione sociale, legata al coinvolgimento di soggetti appartenenti alle fasce deboli della forza lavoro, per quanto attiene ad alcune fasi della raccolta e della selezione dei rifiuti.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

I soggetti protagonisti della prima categoria di attività – recupero di energia dai rifiuti - sono soggetti imprenditoriali di grandi dimensioni, in grado di attivare iniziative di ricerca e di sviluppo e in grado di interloquire da una posizione di rilievo con gli enti pubblici interessati a promuovere le sperimentazioni. Nel secondo caso – recupero di materia dai rifiuti - si assiste invece alla maggiore presenza di soggetti di dimensioni più piccole, a volta specializzati proprio nell’attività di raccolta e recupero, che trovano in questa attività una vera e propria nicchia di mercato.

I soggetti protagonisti della prima categoria di attività – recupero di energia dai rifiuti - sono soggetti imprenditoriali di grandi dimensioni, in grado di attivare iniziative di ricerca e di sviluppo e in grado di interloquire da una posizione di rilievo con gli enti pubblici interessati a promuovere le sperimentazioni. Nel secondo caso – recupero di materia dai rifiuti - si assiste invece alla maggiore presenza di soggetti di dimensioni più piccole, a volta specializzati proprio nell’attività di raccolta e recupero, che trovano in questa attività una vera e propria nicchia di mercato.

Per nessuna delle categorie si può parlare di concentrazioni sul territorio regionale. Per nessuna delle categorie si può parlare di concentrazioni sul territorio regionale.

Educazione e comunicazione per la sostenibilitàEducazione e comunicazione per la sostenibilità

Buone pratiche di comunicazione ed educazione alla sostenibilità: iniziative per aumentare ladiffusione e la conoscenza dei principi di sviluppo sostenibile e dell’impatto dei propricomportamenti.

t16 le buone pratiche presenti nel Reper orio.

Fra le buone pratiche candidate, particolarmente rappresentative sono le esperienze di sensibilizzazione. Pubbliche amministrazioni e associazioni di volontariato sono protagonisti nella sensibilizzazione dei cittadini sui consumi e sulle attività sostenibili. In posizione di secondo piano, ma comunque significative, sono le iniziative provenienti da soggetti privati, relative alla comunicazione, alla sensibilizzazione e indirizzate alla promozione della propria immagine e di conseguenza dei propri prodotti.

L’analisi delle esperienze del repertorio mostra due categorie di azioni che possono inquadrarsi nel capitolo della sensibilità ambientale:

- educazione ambientale,

- animazione ambientale e comunicazione,

Nella prima categoria di azioni rientrano le attività portate avanti in particolare dalle scuole e che mirano a migliorare il rapporto con l’ambiente da parte degli studenti.

Nella seconda categoria di azioni rientrano le attività portate avanti dagli enti pubblici locali che mirano ad aumentare la sensibilità dei cittadini su specifici problemi ambientali. In questa categoria rientrano anche eventi ed iniziative, come un portale internet e una fiera sul tema dello sviluppo sostenibile, realizzate da imprese specializzate in strategia della comunicazione.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Gli assenti

L’analisi delle esperienze riportate nel Repertorio della Vetrina della sostenibilità dell’Emilia-Romagna permette da un lato di mettere in luce alcuni percorsi dello sviluppo sostenibile, dall’altro di segnalare alcune assenze.

L’attenzione del Gruppo di lavoro si è soffermata in particolare sulle seguenti quattro categorie di soggetti, rilevanti per dimensioni, consistenza e importanza per lo sviluppo sostenibile:

- le aree protette, - i distretti industriali, - le imprese certificate, - i centri di ricerca e le università.

Il sistema regionale delle aree protette è piuttosto articolato, con una fitta rete di aree Natura 2000 diffuse su tutto il territorio regionale, 14 parchi naturali regionali, 12 riserve naturali regionali, due parchi nazionali e numerose aree protette di ambito locale. In coerenza con la normativa nazionale e regionale sulla conservazione della natura e la gestione delle aree protette, tutte quante, con modalità diverse, hanno come obiettivo istituzionale la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso azioni volte a migliorare la fruibilità delle risorse naturali, a promuovere l’educazione ambientale e a tutelare gli ecosistemi naturali. A fronte di questa premessa appare strano il fatto che le iniziative candidate sia da aree protette che all’interno di aree protette siano soltanto due.

I distretti industriali costituiscono un fiore all’occhiello dell’economia e dello sviluppo imprenditoriale dell’Emilia-Romagna: UnionCamere ne censisce 24, su di un territorio di 182 comuni, una popolazione complessiva di quasi due milioni di abitanti e di circa 900.000 occupati. I settori sono disparati: si va dall’alimentare, con le molteplici specializzazioni produttive presenti nelle diverse aree regionali, al meccanico, al tessile, al biomedicale e così via. In molti casi si tratta di produzioni tradizionali che sono state in grado di innovarsi, grazie proprio all’organizzazione in forma di distretto. Date queste caratteristiche ci si attende che nell’innovazione, che costituisce un aspetto caratterizzante i distretti, ci sia anche l’attenzione alla sostenibilità. L’assenza di candidature alla Vetrina da parte delle associazioni intermedie che rappresentano i distretti e la presenza di poche imprese distrettuali costituiscono un aspetto rilevante che necessita una opportuna valutazione.

La modesta partecipazione delle imprese certificate richiede una riflessione. L’Emilia-Romagna è tra le regioni con il maggior numero di imprese certificate ISO 14.000 e EMAS in Italia e conta anche un buon numero di soggetti che presentano il bilancio sociale e dispongono di una certificazione sociale. A fronte di questa elevata rappresentatività i candidati alla Vetrina della sostenibilità sono solo una piccola parte. La maggioranza dei soggetti, contattati direttamente, non ha manifestato interesse al progetto.

Per ultimo vi sono i centri di ricerca e le università, ormai capillarmente diffuse su tutto il territorio regionale, con la consapevolezza ormai chiara di essere un supporto allo sviluppo del territorio regionale. Anche in questo caso appare a prima vista l’incoerenza tra gli obiettivi istitutivi di questo genere di soggetti e la loro rappresentatività nel Repertorio della Vetrina della sostenibilità9.

Le spiegazioni che si possono dare di queste assenze sono molteplici e diverse da soggetto a soggetto. Qui di seguito si offrono alcune considerazioni sulle quali è possibile approfondire la riflessione e suggerire spunti che potrebbero migliorare la politica di promozione dello sviluppo sostenibile.

Risulta difficile pensare che i soggetti su cui ci si interroga non siano arrivati a conoscenza del progetto considerata la strategia di comunicazione adottata per la sua promozione (sito internet, presentazione ai Tavoli provinciali, contatti diretti, presentazione presso fiere, newsletter, “passa parola” attraverso le associazioni regionali e provinciali). In alcuni casi si è proceduto al contatto diretto, come ad esempio è avvenuto proprio con l’intera popolazione regionale delle imprese certificate.

Sono ipotizzabili alcune spiegazioni:

9 Da rilevare anche l’assenza dei centri di comunicazione ambientale.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

a. Mancanza di interesse nella Vetrina come iniziativa per premiare le buone pratiche. Nella comunicazione si è proceduto, in accordo con il coordinamento regionale, nel presentare una prima idea generica di Vetrina come spazio virtuale nel quale promuovere le iniziative di sviluppo sostenibile e, aggiuntivamente, da candidare al premio ERA (Emilia-Romagna Ambiente). Dai molti contatti stabiliti con le imprese certificate è emerso che queste hanno conseguito la certificazione per migliorare i rapporti con il territorio, nel caso di processi produttivi con impatti ambientali rilevanti, oppure hanno conseguito la certificazione in quanto essa era una condizione necessaria per potere entrare in un particolare mercato. Entrambi i motivi spiegano quindi l’assenza di interesse da parte di questi soggetti. In merito ai distretti industriali sembrerebbe invece che sia prevalso l’interesse a mantenere un profilo unitario e omogeneo da parte dei soggetti che ne rappresentano l’associazione: evitando di mettere in evidenza esperienze di innovazione che premiano le eccellenze si crede di potere tutelare l’intera categoria. Relativamente ad una parte dei soggetti, trasversali alle diverse categorie, si può ipotizzare che la mancanza di interesse verso questo strumento sia ascrivibile ad una non adeguata percezione dell’importanza della candidatura.

b. Mancanza effettiva di esperienze innovative candidabili alla Vetrina. Questa risposta vale soprattutto per le imprese certificate, che come si è detto in molti casi arrivano alla certificazione per rispondere a specifiche richieste da parte del territorio o del mercato. La certificazione è una condizione necessaria per sostenere il mercato e viene spesso effettuata come un qualsiasi altro adempimento burocratico, per cui risulta evidente come da un approccio di questo tipo possa mancare la percezione da parte dell’impresa di “fare o promuovere innovazione” adottando la certificazione.

c. Difficoltà organizzative nel rispondere alla richieste della candidatura. Anche questa situazione sembra essere trasversale ai quattro soggetti di cui si segnala l’assenza. Il sottodimensionamento degli organici è denunciato in particolare dalle aree protette, per cui iniziative come quella della Vetrina, di promozione della propria immagine, seppur utili, non trovano il personale disponibile in grado di seguirle. Analoga argomentazione può valere per le grandi organizzazioni che invece soffrono di spersonalizzazione dei rapporti aziendali e che faticano a individuare chi si faccia interprete, e se ne assuma la responsabilità, della immagine dell’azienda.

Alla luce di queste ultime considerazioni si può quindi dire che l’assenza di questi soggetti non sempre è un indicatore di mancanza di esperienze innovative di promozione dello sviluppo sostenibile, ma può nascondere altre motivazioni, dal disinteresse alla partecipazione ad iniziative di promozione dell’immagine, alla difficoltà di destinare le proprie risorse umane a iniziative che non rientrino in maniera diretta tra gli adempimenti istituzionali.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

Un contributo per la definizione dei contenuti della Vetrina della Sostenibilità Il Repertorio della Vetrina della sostenibilità mostra la diffusa presenza sul territorio regionale delle più varie esperienze, pubbliche e private, indirizzate verso la sostenibilità ambientale, sociale, istituzionale ed economica.

Dal punto di vista strettamente economico, è interessante il numero di imprese che hanno intrapreso una riconversione di processi e prodotti puntando sull’etica della sostenibilità e sulla sua capacità di generare una nuova domanda di mercato. Produzione e utilizzo di energia da fonti rinnovabili, riciclo materiali, agro-alimentare biologico, bio-edilizia, e così via, sono solo gli esempi più significativi di un ancora limitato ma tangibile orientamento dell’economia regionale verso nuovi percorsi imprenditoriali.

Un tema che, considerato l’insieme di soggetti coinvolti e le informazioni raccolte fin qui per la predisposizione del Repertorio, meriterebbe di essere approfondito è “la via emiliana” alla sostenibilità, nelle sue varie pieghe e accezioni, così da consentire di mettere a punto politiche adeguate, consapevoli dei tratti specifici della realtà socio-economica regionale. Conoscenza e coordinamento, ovvero capacità delle piccole imprese di fare continuamente innovazione per piccoli passi ed efficaci modalità di coordinamento e di controllo da parte delle istituzioni, si riconoscono all’opera anche nel campo dell’innovazione per la sostenibilità? O i motori alla base dei buoni risultati conseguiti dalle migliori esperienze del Repertorio, sia produttive che istituzionali, sono altri?

L’analisi delle buone pratiche inserite nel Repertorio non consente ancora di dare risposte a queste domande ma mostra come le motivazioni alla base degli oggetti presentati si concentrino maggiormente nei seguenti tre ambiti:

soddisfazione della domanda di:

“sicurezza” in quei settori dove sono maggiormente percepiti i rischi connessi ad una non appropriata attenzione all’ambiente: agricoltura e allevamento, edilizia, chimica, mobilità, recupero delle risorse e disinquinamento;

“equità e solidarietà”, in questo caso si esprime il disagio di fronte alle iniquità globali nella distribuzione delle risorse sul pianeta indirizzando sia la domanda di beni che la destinazione dei propri risparmi verso oggetti collegati a iniziative di alto valore etico;

sostegno alla promozione di nuova domanda: in questo caso rientrano le azioni di sistema promosse in prevalenza da soggetti pubblici, associazioni e scuole come le iniziative di educazione ambientale nelle scuole e le iniziative di comunicazione ambientale che mirano a divulgare i rischi ambientali e le buone pratiche.

sostegno alla promozione di nuove esperienze di sostenibilità (offerta): come nel punto precedente anche questo genere di iniziative ha carattere di sistema e in particolare esperienze sperimentali che le istituzioni locali, spesso in collaborazione con soggetti privati, realizzano per migliorare le performance ambientali delle attività economiche.

Seppure molto semplificativi della varietà e complessità delle iniziative presenti nel Repertorio, da questi elementi, e in particolare da quelli che caratterizzano il primo ambito di motivazioni, si riconosce come l’offerta di sostenibilità si sia concentrata in quelle attività e in quei settori in cui esistono già attenzione e diffusa sensibilità da parte del mercato. In altre parole si vede come l’investimento in sostenibilità sia trainato o, quanto meno, stimolato dalla diffusione della consapevolezza tra i consumatori delle criticità ambientali e sociali. Quando questa presa di coscienza, anche per cause esogene, raggiunge una sufficiente diffusione il settore supera i confini della nicchia per acquistare notevole rilevanza economica10. Il secondo ambito di motivazioni, in coerenza con il primo, mira a stimolare la sensibilità dei consumatori per sostenerne in ultima istanza acquisti sostenibili. Il terzo ambito è invece rivolto all’offerta, mira a ridurre in particolare la percezione dei rischi legati a investimenti in innovazione e sostenibilità per gli imprenditori che hanno interesse a sperimentare questo mercato.

10 E’ quanto si è verificato per i prodotti alimentari da agricoltura e allevamenti biologici.

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

La Vetrina della sostenibilità nella sua accezione di “luogo di esposizione” costituisce al momento l’impegno più immediato, avendo in questo caso un ruolo di immagine e comunicazione per tutti coloro che credono e hanno già intrapreso questa via, o per quelli che intendono farlo. Si ritiene tuttavia che al carattere promozionale dell’esperienza dovrebbe essere data maggiore forza “istituzionale” conferendogli una connotazione in grado di far percepire a tutti i soggetti interessati (amministrazioni pubbliche periferiche e agenti economici) un orizzonte di medio-lungo periodo che sicuramente favorirebbe gli investimenti nella sostenibilità.

Più che come un premio volto a coronare la fine di un processo la Vetrina deve essere percepita come una opportunità per proseguire più attrezzati nel percorso intrapreso.

La realizzazione del Repertorio ha consentito l’individuazione di un eterogeneo insieme di organizzazioni ed istituzioni che condividono un documentato impegno per lo sviluppo sostenibile. 120 organizzazioni che, per una ragione o per l’altra, sono caratterizzate dall’includere variabili ambientali e sociali nella loro struttura di payoff; 41 istituzioni (tra enti locali, centri di ricerca e scuole) che promuovono iniziative per la sostenibilità coinvolgendo i soggetti economici locali.

La Vetrina della sostenibilità potrebbe essere concepita come uno strumento che, attraverso una serie di azioni, mette a sistema queste realtà creando, nel medio-lungo, periodo una rete, una sorta di “metadistretto regionale della sostenibilità”.

Sul piano operativo il primo ordine di obiettivi da porsi con la Vetrina della sostenibilità è ovviamente connesso agli oggetti presenti al suo interno, attraverso iniziative che puntino da un lato a farne conoscere il valore, sostenendone quindi la domanda, dall’altro lato a stimolare l’accrescimento delle competenze e ulteriori investimenti di carattere innovativo, sostenendo l’offerta dei soggetti titolari degli oggetti presenti nella Vetrina.

L’efficacia di questa proposta, connotabile nell’espressione “lavorare con la Vetrina”, è già stata parzialmente verificata da quelle organizzazioni e istituzioni che hanno preso parte alla prima esperienza pilota di questo genere realizzata nel territorio regionale, il progetto “ELLA-international Vetrina per uno sviluppo sostenibile”,11 che si è focalizzata sugli ambiti tematici “dell’abitare sostenibile” e del “tessile sostenibile”: seminari e convegni, viaggi studio, reti di lavoro, eventi espositivi, diffusione delle informazioni hanno generato e stanno tutt’ora generando, a progetto terminato ovvero senza più impegno diretto degli enti pubblici finanziatori, nuove iniziative che rafforzano la presenza e la diffusione di prodotti e di tecniche “sostenibili” tra le imprese e i consumatori.

Le attività da svolgere in questo contesto comprendono sia interventi sistemici (di informazione, sensibilizzazione e comunicazione) che disaggregati per singolo settore/territorio (in particolare a sostegno dell’offerta):

promozione degli oggetti esposti in Vetrina. Questo può avvenire attraverso diverse modalità tra le quali: la presentazione degli oggetti sul sito internet della Vetrina, la partecipazione a fiere di settore attraverso uno stand specifico della Vetrina della sostenibilità, la realizzazione di una mostra specifica itinerante, la promozione del premio ERA, la realizzazione di un documentario e di una pubblicazione sull’esperienza;

la promozione di alcune categorie di oggetti esposti in Vetrina presso i mercati europei più sensibili alla sostenibilità. Per quelle produzioni e quei prodotti più rappresentativi del made in Italy (tessile, agroalimentare, turismo, e così via) la connotazione documentata di “sostenibilità” potrebbe facilitare l’acquisizione di più ampi spazi di mercato nei Paesi del centro-nord europeo;

ricerche sulle nuove frontiere della sostenibilità. Questo punto si inquadra come uno stimolo sia per l’offerta, in particolare per i soggetti che hanno già candidato le proprie attività alla Vetrina nell’ottica di un processo evolutivo degli oggetti stessi, sia per la domanda, come uno stimolo a migliorare la percezione sul tema della sostenibilità e sulle opportunità esistenti di consumi sostenibili;

convegni e incontri tecnici su buone pratiche. Questo punto è strettamente collegato al precedente e rientra nella strategia di comunicazione e di divulgazione della conoscenza acquisita nel corso delle ricerche;

11 www.ella-international.net

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Vetrina della Sostenibilità Emilia-Romagna

creazione di un database (una sorta di sezione della Vetrina degli oggetti “fuori concorso”) delle buone pratiche attualmente assenti in regione che potrebbero facilmente rientrare nel paniere di domanda dei consumatori, o che in alcuni casi già vi entrano, ma che al momento non trovano presenza dal lato dell’offerta locale;

viaggi di studio, in particolare per i candidati della vetrina, con l’obiettivo sia di entrare in rapporto diretto con esperienze da replicare, sia di entrare in contatto con possibili partner con i quali sviluppare iniziative di collaborazione nella ricerca e nello sviluppo di prodotti e servizi;

assistenza tecnica per le imprese, in particolare in merito alle opportunità di finanziamento per iniziative di sperimentazione e di innovazione e alla realizzazione di corsi di formazione tematici per gli utilizzatori di tecniche e prodotti sostenibili.

In conclusione la Vetrina, nell’ambito della politica dello sviluppo sostenibile della Regione, potrebbe essere uno strumento per aiutare a responsabilizzare i consumatori e a favorire l’incontro tra domanda e offerta sostenibili, in modo tale che si possa “vivere in case buone, muoversi con trasporti buoni, essere attivi e in buona salute con alimentazione buona e cure mediche buone, e consumo energetico molto, ma molto minore di quello nel quale siamo immersi”12.

12 Luigi Sertorio, 2002, Storia dell’abbondanza, Bollati Boringhieri Editore.

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Indice delle buone pratiche con descrizione sintetica

Sezione prodotti e servizi

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

A come...acqua Scuola Media Statale Dante Alighieri - Fermi

Progetto didattico che cerca di incrementare la percezione del valore assoluto delle risorse naturali e in particolare dell’acqua, come risorsa primaria e non “scontata” e, allo stesso tempo, fornire strumenti critici e di indagine degli stili di vita attuali, al fine di ridurre lo spreco di risorse idriche. I ragazzi sono stati protagonisti attivi producendo elaborati, relazioni scritte, realizzando approfondimenti individuali e in piccoli gruppi su vari argomenti.

RN005 3

Agricoltura e territorio

Cooperativa Dulcamara L'agriturismo Dulcamara offre ospitalità in camera ed in agri-campeggio, ristorazione, svolge attività di educazione agro-ambientale sia nelle scuole che in azienda (fattoria didattica), vende prodotti biologici presso un punto vendita interno, inserisce ragazzi con problematiche relazionali e psichiatriche lievi, organizza numerosi eventi culturali. Cooperativa giovanile storica, rappresenta una delle prime esperienze di agricoltura biologica in Emilia-Romagna fin dall'inizio degli anni '80.

BO001 5

Aqua-Save STS S.r.l. Aqua-Save" è un evaporatore sottovuoto di piccole-medie dimensioni che può lavorare in continuo o discontinuo per il recupero dell'acqua dalle soluzioni acquose esauste per il lavaggio, la lavorazione e l'impregnazione di innumerevoli tipologie di manufatti metallici e non metallici. Ovunque vi siano soluzioni acquose contenenti olii in sospensione o emulsione, liquidi di lavorazione e-o taglio, additivi per l'impregnazione e sporco in soluzione o sospensione, il sistema può recuperare fino al 97% di acqua.

RA018 9

Aria pulita per una vita migliore

Liceo Scientifico Einstein Il progetto è nato nel 1998 nell’ambito degli insegnamenti di Scienze naturali e Fisica. Dopo aver costituito un forum-team tra le classi, si è analizzato e discusso il problema dell’inquinamento atmosferico. Dopo una trattazione teorica dell’atmosfera e del suo inquinamento, si è proceduto alla raccolta di dati relativi ai parametri atmosferici più significativi mediante l’utilizzo di sonde multiparametriche in tutti gli spazi di competenza dell’Istituto, sia all’interno che all’esterno dell’edificio, in alcune zone verdi della città e in una zona protetta come quella di un Parco Nazionale. Il progetto che si è concluso con la realizzazione di un ipertesto, messo a disposizione di tutti gli interessati.

RN018 11

Arm & Hammer STS S.r.l. "Arm & Hammer" è una linea di detergenti a base di carbonati/bicarbonati destinati agli utilizzatori professionali che necessitano di sgrassare, pulire e proteggere manufatti metallici e non metallici. Nei settori di applicazione per pulizia in generale questi prodotti vengono proposti nell'industria alimentare del latte e della sua trasformazione, nei settori delle carni e delle uova, nella ristorazione collettiva, negli ospedali, aeroporti, stazioni ed in tutte le comunità dove necessitino prodotti a basso impatto ambientale.

RA019 13

Armex STS S.r.l. "Armex è il nome commerciale che identifica un sistema di sabbiatura con bicarbonato di sodio e utilizza speciali apparecchiature ad aria compressa che spruzzano la polvere in pressione attraverso appositi ugelli pulendo e asportando materiali e-o rivestimenti da tutti i tipi di superfici. L'acqua può essere utilizzata ove esista la necessità di lavorare all'aria aperta ed ovunque le normative vietino utilizzo di supporti inerti come sabbia, vetro, ossido di zinco per ragioni di sicurezza o ecocompatibilità.

RA020 15

Attività di promozione dei Pannelli solari fototermici

Accomandita tecnologie speciali energia S.p.A.

Vendita diretta, consulenza e ricerca sul tema del fototermico: attività di commercializzazione e soprattutto sensibilizzazione sul tema delle energie rinnovabili, applicato ai pannelli fototermici per il riscaldamento dell’acqua sanitaria.

PR004 17

Bici elettrica a pedalata assistita

Clean International Contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, offrendo una alternativa valida e a minor impatto rispetto all' utilizzo di auto e motorini tradizionali per gli spostamenti urbani.

PR002 19

Bioagrigolf Agricola "La Razza" S.s. di Zoboli Reno & C

Azienda agrituristica in cui si presta particolare attenzione al ricorso ad energie alternative e rinnovabili, al trattamento dei rifiuti, alla comunicazione ambientale. Nello specifico l'agriturismo è dotato di un impianto di fitodepurazione "VIS" che raccoglie i reflui civili prodotti nell'attività e dopo averli "trattati" rilascia il prodotto depurato in acque superficiali, alimentando un laghetto privato che viene utilizzato nell'irrigazione dei campi. Altri sistemi, come pannelli solari per la produzione di acqua calda e l’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento con basse temperature, consente di avere un risparmio di carburante tradizionale notevole.

RE005 21

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Blocchi per muratura ecologici

SEL S.r.l. La fornace SEL produce materiale per la bioedilizia per la muratura e per solai.I blocchi di laterizio per muratura sono prodotti utilizzando esclusivamente impasti di argilla, limi, segatura vergine, con indici di radioattività (misure compiute dall'ENEA) entro i limiti consigliati dalla direttiva della commissione europea "radiation protection 112" , pertanto idonei all'uso nella bioedilizia.

MO019 24

Catena di franchising biologico

Naturasì NaturaSì è una catena di supermercati in franchising che distribuisce al dettaglio prodotti provenienti da agricoltura e zootecnia biologica, erboristeria, prodotti per l'igiene della casa e della persona completamente biodegradabili, prodotti in carta riciclata e vernici senza derivati di sintesi petrolifera. I supermercati hanno superfici comprese tra i 250 e i 450 mq, la vendita è a libero servizio tranne che nei settori pane e formaggi. I punti vendita sono certificati da Icea, uno degli enti riconosciuti dal Ministero per la certificazione biologica.

BO014 26

Centrali di cogenerazione

Abaco Energia Pulita S.r.l. Impianti per la generazione d’energia da fonti rinnovabili: la biomassa utilizzabile ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili ovvero trasformati in combustibili solidi, liquidi o gassosi.

FC020 29

Certificazione SA8000

C.I.S.E. Azienda speciale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena

SA8000 è il primo standard diffuso a livello internazionale circa la responsabilità sociale di un'azienda. Esso è applicabile ad organizzazioni di qualsiasi settore merceologico, per valutare se le stesse ottemperano ad alcuni requisiti minimi in termini di diritti umani e sociali. La norma SA8000 si caratterizza per la sua flessibilità, in quanto può essere applicata nella sua versione attuale, sia nei Paesi in via di sviluppo sia in Paesi industrializzati, da aziende piccole e di grandi dimensioni, nonché da enti del settore pubblico e del settore privato.

FC008 31

Commercio equo Coop Ex Aequo La Bottega del Mondo è attiva da dieci anni e vende a Bologna i prodotti del commercio equo e solidale, offrendo i prodotti a migliaia di consumatori consapevoli anche attraverso i propri soci (oltre 400).La Cooperativa Ex Aequo si propone come luogo aperto di iniziativa culturale e politica sulle problematiche Nord/Sud, economia, ambiente, immigrazione, razzismo; promuove la diffusione del consumo critico e responsabile e iniziative di finanza etica, si occupa di educazione alla mondialità e di turismo responsabile.

BO009 34

Complementi di imballaggio in Cellophane™

Ecopackaging S.r.l. Complementi di imballaggio in Cellophane™ (materiale derivante dalla cellulosa e biodegradabile, assimilabile alla carta). Il processo produttivo consiste nel taglio a freddo, selezione ed imballaggio del Cellophane™ e non prevede quindi l’utilizzo di materiali o tecniche di natura inquinante, rispettando quindi le qualità organolettiche originali del prodotto. I materiali impiegati nel processo produttivo non comportano rischi per la salute del personale dipendente, né hanno effetti dannosi sull’ambiente.

PC010 36

Comunicazione per la riduzione dei rifiuti

Consorzio Concerto Campagna di comunicazione ed educazione ambientale per la riduzione dei rifuti e la promozione della raccolta differenziata con pagamento ad obiettivo.Questa campagna, realizzata per il Comune di Nonantola, punta al coinvolgimento attivo dell'Amministrazione, dell'Azienda di igiene urbana e, soprattutto, dei cittadini per promuovere una cultura dei rifuti intesi come risorse, e non più come scarti da smaltire. Si punta a sottolineare l'importanza dei comportamenti personali e quotidiani per una corretta gestione dei rifiuti, una riduzione degli sprechi di materia ed energia, il contenimento dei costi di smaltimento.

MO025 38

Consulenza per impianti di fitodepurazione

Associazione MAG 6 Servizio di consulenza per la realizzazione di impianti di fitodepurazione, per il riutilizzo delle acque depurate e per il risparmio idrico domestico.

RE003 42

Consulenza sistemi di gestione

A.Q.S. (Ambiente, Qualità, Sicurezza) S.r.l.

Servizio di consulenza per l'implementazione di sistemi di gestione ambientale (ISO 14000) nelle organizzazioni. Tutte le organizzazioni produttrici di beni o servizi hanno interazioni con l'ambiente, per cui è fondamentale formalizzare un insieme di azioni, comportamenti o risorse dedicate alla gestione degli aspetti ambientali significativi che le caratterizzano siano essi i rifiuti, la manipolazione di sostanze pericolose, ecc.

RA015 45

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Conversione al biologico e ripristino ambientale

Il Raccolto S.c.r.l. La cooperativa "Il Raccolto" ha avviato nell'ultimo triennio un processo di conversione in agricoltura biologica. I prodotti che in parte sono già in biologico e in parte sono in conversione, sono grano, medica, orzo, soia, girasole.Il disporre di grandi quantità di terreni condotti direttamente e di strutture non più utilizzate per l'allevamento zootecnico, ha permesso anche di intraprendere, con altri partner, un'attività di recupero mediante raccolta e pretrattamento microbiologico di scarti organici, per un loro riutilizzo all'interno dell'attività agricola.

BO008 48

Creativi per natura Agriturismo "Cà d'Pignat" Cà d’Pignat è un’azienda agricola ad indirizzo prevalentemente zootecnico a cui si affiancano produzioni particolari quali fragole e lamponi oltre all’allevamento familiare di animali da cortile quali asini, maiali, conigli, pecore e capre. L’azienda è un luogo di aggregazione familiare in un contesto agrario che realizza una nuova offerta di turismo, rivolta non solo alle famiglie ma anche a scolaresche e gruppi turistici organizzati.

MO002 51

Detergenti e disinfestanti ecologici

Studio Stile Gold Con l'adozione del marchio BioGold la ditta Studio Stile Gold vuole caratterizzare una produzione che, affiancandosi ad una consolidata attività nel settore industriale della detergenza e della disinfestazione, si rivolge ad una utenza privata e specializza del mercato ecologico. Tutti gli articoli prodotti sono formulati nel pieno rispetto di una produzione ecocompatibile utilizzando materie prime vegetali e minerali, vengono commercializzati soltanto dopo accurati test di laboratorio, raccogliendo la soddisfazione dei consumatori.

BO042 54

Detersivi Ecolabel Deco S.c.a r.l. DECO ha raggiunto il marchio comunitario di qualità ecologica ECOLABEL per due prodotti: Detersivi per piatti e Detergenti multiuso e per sanitari. Il marchio comunitario di qualità ecologica è rilasciato dall'Organismo Competente del Paese in cui è richiesto l'accreditamento ed ha valore su tutto il territorio della Comunità Europea.

RA005 56

Difesa biologica in agricoltura

Bioplanet S.c.a r.l. La difesa fitoiatrica con organismi utili, antagonisti degli organismi dannosi, riduce le applicazioni degli insetticidi mentre la diffusione dei pronubi evita i trattamenti con ormoni di sintesi. La lotta biologica incrementa la biodiversità; stabilizza gli agroecosistemi; origina un prodotto ortofrutticolo senza residui ed a qualità organolettica elevata.

FC001 59

Disinfestazione biologica

Ruggeri S.r.l. Ruggeri S.r.l. propone un sistema di lotta biologica integrata alla mosca negli allevamenti zootecnici e in tutti gli ambienti urbani idonei allo sviluppo muscidico (discariche, centri di compostaggio ecc.). Costantemente aggiornato e perfezionato grazie alla collaborazione con Istituti Universitari ed Enti di Ricerca Nazionali, il sistema brevettato dalla Ruggeri S.r.l. è basato sull'impiego di Imenotteri pteromalidi antagonisti naturali delle mosche con trappole di cattura a basso impatto ambientale ideati e prodotti dalla stessa azienda.

BO030 63

Eco cartolina Italgraf - Raggio Verde Un gioco, o una cartolina regalo, con inserita una cialda di torba con semi di fiori o ortaggi che basterà annaffiare per vedere nascere. (semi di fiori o ortaggi di origine biologica, in una cialda di torba e cartoncino di carta riciclata proveniente da macero da raccolta differenziata e fibre secondarie di carte stampate e non stampate, senza processi di disincrostazione ne' di sbiancatura, accoppiati con della carta composta dal 30% di fibra di canapa italiana, coltivata senza l'uso di concimi, pesticidi e diserbanti di sintesi, e il rimanente in carta riciclata).

RE019 66

Ecoporto logistica distributiva

Coopser S.c.a r.l. A coronamento di un progetto nato nel 1998, CoopSer ha inaugurato il 7 giugno 2002 Ecoporto, un sistema di logistica distributiva che coniuga efficienza e tutela ambientale. L'idea del progetto nasce da considerazioni legate principalmente a due tipologie di problematiche urbane: crescente impatto ambientale della distribuzione sulle città, in termini di aumento del traffico veicolare, dell'inquinamento atmosferico e acustico e dell'occupazione fisica di spazio che questo produce; frazionamento dei rifornimenti dei negozi della città (vengono effettuate molte consegne giornaliere per ogni negozio e spesso di modesto importo unitario).

FE001 68

Efficienza energetica nei gruppi di refrigerazione e condizionamento

EN-Solutions S.r.l. Il sistema HY SAVE-EUROPA combina in un unico progetto quello che è il risultato delle analisi delle inefficienze dei tradizionali sistemi di refrigerazione e di condizionamento. Il mercato su cui si colloca il sistema HY SAVE-EUROPA è molto vasto, basti pensare a quanti punti vendita della distribuzione alimentare sono presenti sul territorio (oltre 20.000), o considerare tutte le tipologie di aziende con esigenze di produzione del freddo. L’utilizzo della tecnologia garantisce una riduzione del 20% dei costi di gestione ed un ritorno economico velocissimo, entro 18 mesi.

RN013 70

EOLO III Bit Line di Alberto Casappa Sistema anemometrico per il monitoraggio e l'analisi del vento (intensità e direzione), utilizzato per verificare la convenienza all'installazione di generatori eolici, dalla piccola utenza alla grande centrale.

PR005 73

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Finanza etica Banca Popolare Etica S.c.a r.l.

Banca Popolare Etica nasce nel 1999 per realizzare quella che viene da molti considerata una utopia: portare l'etica al centro dell'economia tramite una banca intesa come punto di incontro tra risparmiatori che condividevano l'esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro e quelle realtà socio-economiche che avevano come finalità la realizzazione del bene comune.Destinatario principale dei finanziamenti di Banca Etica è il mondo del no profit, sia organizzato sotto forma di associazioni, circoli ed altre forme aggregative, sia inteso come cooperazione sociale.

BO012 75

Formulazione di prodotti naturali

Phytolabo S.n.c. L'oggetto candidato è un servizio di ricerca e sviluppo nel campo della produzione di "semilavorati" naturali nei settori: prodotti vernicianti, belle-arti, fai-da-te, detergenza, che vengono poi forniti agli operatori professionali o anche direttamente ai privati per la preparazione dei prodotti finiti. Phytolabo attualmente offre un servizio di ricerca nel campo della formulazione di prodotti vernicianti e detergenti naturali a servizio dei produttori e presto l'attività verrà estesa anche alla fornitura di "semilavorati".

BO032 78

Gestione socio ambientale di Cooperativa Sociale “La Pieve”

Cooperativa Sociale "La Pieve" S.c.a r.l.

La gestione della cooperativa La Pieve è orientata da anni verso strategie sostenibili: si ricercano e applicano tecnologie a basso impatto ambientale, promuovendo entro la cooperativa, modi di produrre, consumare e abitare più responsabili. Si tratta di una scelta non certificata che ha portato ad integrare le scelte di gestione sociale della cooperativa con soluzioni per contenere gli impatti ambientali delle strutture residenziali.

RA027 81

Il Ludobus di Terra di Gioco

Cooperativa Sociale "Terra di Gioco"

Strumento della pedagogia mobile (Ludobus) che propone situazioni ludiche per migliorare le condizioni di benessere sociale e innalzare il livello della qualità della vita, ponendo particolare attenzione ai principi della solidarietà, del mutuo aiuto, della cittadinanza attiva e all'utilizzo prevalente di materiali di riciclo, per diffondere la cultura della riqualificazione ambientale e la cura dei luoghi di aggregazione informale.

PR015 85

Il nostro mare Istituto Tecnico per il Turismo "M. Polo"

Il progetto “Il nostro mare” ha voluto avvicinare i ragazzi alle problematiche legate alla salvaguardia del patrimonio ambientale in generale e a quello del territorio tipico della costa romagnola in particolare, valutando consapevolmente gli effetti antropici su di esso. Continuando l’esperienza iniziata lo scorso anno (2002), è stato creato all’interno della scuola un laboratorio di educazione ambientale stabile, in modo tale da offrire agli studenti che lo desiderano la possibilità di affrontare le varie tematiche attraverso un approfondimento metodologico svolto in piccoli gruppi e per libera aggregazione.

RN017 88

Il paese delle cinque erbe

Ecomuseo della Civiltà Palustre

“Il paese delle cinque erbe” è un progetto di valorizzazione territoriale che, a partire dal centro ecomuseale, propone una serie di attività pratico-culturali. I territori coinvolti dal progetto sono l’area del Parco del Delta del Po e la zona di pre-parco e lo scopo è quello di riappropriarsi di una cultura del territorio produttiva, creativa e rispettosa dell’ambiente. L’attività di ricerca e di recupero svolta è motivata dalle problematiche e dalle carenze che presenta questo momento storico riguardo alla conoscenza della cultura del proprio territorio legata inscindibilmente al rispetto per l’ambiente.

RA008 90

Impianti elettrici biocompatibili

Bragaglia impianti I servizi offerti dalla Società Bragaglia Impianti riguardano la progettazione di impianti elettrici in bioedilizia, verifiche strumentali e monitoraggi di inquinamento elettromagnetico, progettazione di impianti ad energie alternative, fornitura e installazione di pannelli fotovoltaici, vendita e installazione di illuminazione esterna, stradale, parchi ed abitazioni con sistemi ad energia fotovoltaica, progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, assistenza nella compilazione di domande di finanziamenti per le energie alternative, punto vendita specializzato per materiali elettrici occorrenti in bioedilizia.

BO017 93

Impianti eolici Abaco Energia Pulita S.r.l. Impianti per la generazione d’energia da fonti rinnovabili: gli impianti eolici sono costituiti da aerogeneratori che convertono l'energia cinetica del vento in meccanica, utilizzata poi dal gruppo elettrogeno incorporato per la produzione di elettricità.

FC018 96

Impianti fotovoltaici Abaco Energia Pulita S.r.l. Impianti per la generazione d’energia da fonti rinnovabili: i pannelli fotovoltaici sfruttano le proprietà di alcuni materiali che, opportunamente trattati, sono in grado di produrre energia elettrica con la semplice esposizione ai raggi solari.

FC017 98

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Io guido Car Sharing a Modena

A.T.C.M. S.p.A. “Io guido Car Sharing a Modena” è un servizio nato per rappresentare un’alternativa utile ed efficace all’idea tradizionale di mobilità. Grazie alle tecnologie sofisticate di cui sono dotate le vetture ed il Call Center nazionale, l’utente può disporre di un’auto in qualunque momento, nel pieno rispetto della privacy e con ampie garanzie per quanto riguarda l’assistenza in caso di necessità

MO020 100

Lampada da giardino solare

Ecosistemi L'oggetto candidato riguarda una lampada da giardino ad energia solare (modello "obelisco"). Si tratta di una lampada da giardino ad energia solare che unisce l'elevato livello tecnologico, come l'uso di pannelli solari fotovoltaici e di diodi luminosi ad altissima intensità, con l'utilizzo di materiali naturali quali il legno per la realizzazione della struttura e per consentire un'armonico inserimento nel verde.

BO018 102

Laterizio alleggerito Consorzio Alveolater Il Consorzio Alveolater promuove il laterizio alleggerito in pasta. La compatibilità ambientale di questi prodotti va valutata sia dal punto di vista della riduzione dei consumi energetici, grazie alla loro capacità di contenimento termico (maggiore rispetto ad un laterizio tradizionale) e dunque delle emissioni in atmosfera, sia dal punto di vista della produzione essendo le materie prime secondarie utilizzate un sottoprodotto derivante da scarti di altre lavorazioni.

BO027 105

Le vie dell’acqua: la Valmarecchia

I.T.C. "R. Molari" Il progetto, rivolto a due classi dell’Istituto, è finalizzato all’acquisizione di conoscenze scientifiche e strutturate sull’ambiente considerato in tutti i suoi aspetti (fisico, economico, storico, sociale,culturale).Oggetto dell’iniziativa è il Fiume Marecchia, che diventa così il tema su cui sperimentare la promozione di una nuova forma di consapevolezza ecologica e di nuovi atteggiamenti nei confronti dello spazio naturale e culturale, capaci di orientare i giovani a impegnarsi a favore di una nuova qualità della vita.

RN011 108

Linea "Essentia" Lavorato d'Artista, Alchimia Iintonaco o tinteggio ecologico a base di calci naturali ed inerti, aromatizzati con tinture madre invecchiate ed oli essenziali a distillazione naturale e colorati con terre naturali e pigmenti vegetali. La linea "Essentia" è un intonaco o un tinteggio ecologico aromatizzato e colorato con estratti e pigmenti naturali, punto d'incontro di tre ricerche: le malte naturali della tradizione, l'aromaterapia e la cromoterapia. I principi benefici delle essenze profumate e dei colori trovano inediti supporti: gli intonaci, gli intonachini, gli stucchi, le pitture naturali ed i trattamenti superficiali.

MO006 110

Linea cosmetici ecologici

Hawai S.n.c. Linee di prodotti cosmetici (bagnoschiuma, detergenti,…) ecologici con attenzione all'utilizzo di materie prime vegetali, facilmente biodegradabili, assenza di conservanti e riduzione del packaging.

PR009 113

Linea detergenti ecologici "Ekos" e "Ecosì"

Hawai S.n.c. Linee di detergenti ecologici, che comprendono una gamma completa di prodotti per il lavaggio di piatti, ambienti e bucato, formulati con componenti ottenuti a partire da materie prime di origine vegetale completamente e rapidamente biodegradabili.

PR008 115

Microturbine ad acqua

Abaco Energia Pulita S.r.l. Impianti per la generazione d’energia da fonti rinnovabili: le microturbine ad acqua sfruttano l'energia prodotta da un dislivello d'acqua per far ruotare una turbina, collegata a sua volta ad un generatore d'elettricità. L'impianto completo è, in pratica, una mini centrale idroelettrica.

FC019 117

Mieli biologici ed equo-solidali

Conapi S.C. a R.L. Consorzio Apicoltori ed Agricoltori Biologici Italiani

Per Conapi lo sviluppo sostenibile coincide con valorizzazione del produttore, della sua opera intesa come prodotto e del territorio in cui agisce. Da qui nasce il lavoro che da sempre impegna l'organizzazione nella diffusione di ciò che ritiene abbia una vera rilevanza sociale: identità, qualità e protagonismo dei produttori, sempre nell'ottica della cooperazione e della partecipazione diretta. La modalità che Conapi ha scelto di seguire e di sviluppare è quella del metodo di produzione biologico perché crede che rispetti la salubrità dei prodotti, la biodiversità dell'ambiente in cui si insiste e la salute di produttori e consumatori.

BO010 119

Monitoraggio e controllo energia elettrica libero mercato

BiStudio di Casadei Manuel e C. S.a.S.

Progetto che prevede servizi di consulenza, monitoraggio e controllo dell’energia elettrica nel libero mercato, che come iniziale obiettivo aveva quello di creare un archivio e una banca dati per la gestione dell’energia elettrica, per poi orientarsi subito verso l’ottimizzazione dei prelievi.

RN009 124

Pannello truciolare nobilitato

Rafal S.p.A. - Falco S.p.A. La principale materia prima del ciclo di lavorazione del pannello truciolare è il legname; storicamente era materiale verde, mentre negli ultimi anni è stato particolarmente incentivato l'impiego di materiale derivante dalle lavorazioni del legno altrimenti destinato alla discarica.

RA016 126

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Parco Campagna Istituto Professionale Statale Agricoltura e Ambiente "Persolino"

Il progetto prevede la fruibilità pubblica dell’azienda dell’Istituto come in un vero e proprio parco dove i visitatori, oltre alle passeggiate nel “verde”, possono fermarsi in attrezzati punti di sosta, prendere contatto con le attività svolte, le più interessanti delle quali sono esplicitate da apposita cartellonistica ed infine acquistare prodotti della stessa azienda.

RA006 128

Parmigiano biologico

Caseificio S. Rita Il Caseificio Sociale "Santa Rita" è una società cooperativa a.r.l. che produce e stagiona formaggio "Parmigiano - Reggiano" da Agricoltura Biologica. Le 10 aziende zootecniche biologiche associate, a conduzione famigliare, sono situate in prossimità di due piccoli borghi nel comune di Serramazzoni,centro turistico della provincia di Modena. I foraggi ed i cereali sono autoprodotti perciò viene garantita l'assenza di OGM. L'adesione al Piano Strategico di Qualità "Export" promosso dal Consorzio stesso e l'applicazione delle tecniche di coltivazione e di allevamento biologiche garantiscono il consumatore sull'igiene, la tipicità e la qualità del nostro "Parmigiano - Reggiano".

MO016 131

Pitture naturali I colori della terra S.r.l. I Colori Della Terra produce unicamente prodotti vernicianti naturali per il settore edile e dell'arredamento; i prodotti sono realizzati con materie prime naturali (prevalentemente di origine vegetale e rinnovabili), non nocive per l'ulizzatore, sia esso artigiano che cliente finale, facilmente biodegradabili, a basso consumo di energia.

BO020 133

Portale Internet di informazione

Naturanetwork S.r.l. Il portale internet di informazione www.naturanetwork.it è il "luogo virtuale" che si propone come nuovo punto di riferimento per chi, ogni giorno, cerca informazioni, aggiornamenti e link su tutto quanto è il mondo del bio-compatibile e dell'eco-compatibile. L'attività ha lo scopo di creare una rete di relazioni tra persone e associazioni che, in diversi ambiti, condividono gli stessi valori e si adoperano per favorire stili di vita, metodi di produzione e modelli di consumo ecologicamente sostenibili e consapevoli.

BO013 136

Produzione di sistemi di controllo a metano e GPL per autotrazione

Landi Renzo S.p.A Sistemi di conversione dell'alimentazione di ogni tipo di veicolo funzionante a benzina con carburanti ecologici e cioè GPL o Metano, per viaggiare risparmiando e nel rispetto dell'ambiente. Vengono prodotti impianti per ogni tipo di vettura, da quelle più semplici a carburatore a quelle ad iniezione elettronica e marmitta catalitica, fino ad arrivare ai nuovissimi sistemi ad iniezione con elettroiniettori, ultima evoluzione del prodotto di cui dispone l'impresa.

RE014 139

Produzione e degustazione vini biologici

Tenuta La Piccola Produzione vitivinicola: l’uva viene trasformata in vino presso l’azienda e viene controllata e chiusa la filiera di produzione commercializzando direttamente il prodotto finito. Vengono utilizzate tecniche agricole a basso impatto ambientale e viene scelta la strategia del controllo dell’intero ciclo di vita del prodotto, con particolare cura dell’informazione e responsabilizzazione del produttore e del consumatore alla scelta dei prodotti.

RE017 142

Progetto ecoZaghi Zaghi auto S.l.r. Il progetto Ecozaghi riguarda la creazione di un'azienda nata appositamente per promuovere e inserire nel mercato una nuova idea di mobilità urbana, che permetta di muoversi rispettando l'ambiente. Gli sforzi si sono concentrati sulla realizzazione di un service (vendita e assistenza di veicoli ecologici supportata da iniziative a carattere informativo), di un noleggio di tali veicoli e di un servizio di progettazione per la riorganizzazione di servizi, finalizzata all'eliminazione degli sprechi e alla loro razionalizzazione.

BO022 144

Promozione della Bioedilizia

Eco Habitat S.r.l La bioedilizia, di cui Eco Habitat promuove le finalità e sostiene fortemente lo sviluppo, rappresenta una reale risposta alla domanda del consumatore in termini di qualità e salubrità dell'ambiente in cui vive.

FC007 146

Raccolta e trasformazione di siero caseario

Lactalis Parma S.p.A Servizio di raccolta del siero da 35 caseifici parmensi e trasformazione dello stesso per la produzioni di farine utilizzate nell'industria mangimistica ed alimentare, con buoni vantaggi economici e ambientali.

PR014 148

Recupero di carta C.B.R.C. S.r.l. Il servizio di recupero carta e cartone offerto dalla C.B.R.C. S.r.l. si basa su una politica aziendale che da sempre è stata quella di non sprecare risorse, ma riutilizzarle e recuperarle. Il materiale cartaceo sottratto alle discariche è soggetto a riciclo e riutilizzo. Questo permette di offrire un contributo in termini di minore domanda di carta, di meno materiale da smaltire in discarica e dunque meno rifiuti prodotti.

BO021 151

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Rete di raccolta differenziata gratuita

Eco Recuperi S.r.l. Il servizio di raccolta fornito, completamente gratuito e conforme alle disposizioni di legge, ha costituito la prima rete nazionale di raccolta differenziata di rifiuti speciali non pericolosi. La raccolta in particolare riguarda i consumabili esausti della stampa elettronica (cartucce per stampanti laser e a getto d'inchiostro, nastri per stampanti ad aghi e contenitori toner per fotocopiatori). Nella rete di raccolta sono tre i principali attori coinvolti: le aziende associate ad Eco-Recuperi, gli utenti e le ex-aziende municipalizzate.

RA002 153

Ridurre i rischi dei lavoratori e l'impatto ambientale

Lav S.r.l. Il progetto si riferisce ad una serie di interventi realizzati con lo scopo di controllare e ridurre i rischi dei lavoratori e l’impatto ambientale, derivanti dall’uso e/o sintesi di sostanze chimiche pericolose nei processi produttivi industriali. Gli interventi compiuti da parte del Laboratorio LAV o di tecnici partner della società hanno avuto come oggetto i seguenti servizi: autocontrollo impianti per emissione in atmosfera; monitoraggio in ambienti confinati di tipo industriale; autocontrollo degli scarichi industriali e della gestione dei rifiuti; analisi di laboratorio; valutazione dei risultati analitici ottenuti; valutazione degli eventuali interventi migliorativi su impianti, attrezzature e di processo; stesura delle “valutazioni del rischio chimico e cancerogeno” D.lgs. 626/94.

RN003 156

Rimozione degli inquinanti dal mare e dalle acque interne

Secomar S.p.A. Il servizio di prevenzione e bonifica degli inquinamenti marini e delle acque interne è fornito da Secomar mediante unità navali specializzate. L’attività è svolta principalmente nell'ambito del compartimento marittimo di Ravenna ma in caso di necessità l’operatività può essere estesa in tutto l’ambito nazionale.

RA013 158

Ristorante pizzeria biologica

Naturasì cucinaBiologica Primo ristorante pizzeria che utilizza materie prime esclusivamente da agricoltura e zootecnia biologica, certificato da ICEA, ente certificatore riconosciuto dal ministero delle Risorse Agricole e Forestali. Nel ristorante, oltre alle raccolte differenziate organizzate dal Comune, si effettua la raccolta differenziata dei tappi in sughero.

BO015 161

Sacco Viola TESA Piacenza S.p.A Raccolta differenziata porta a porta con sacco multimateriale e impianto di separazione affidato a una cooperativa sociale, e attività di informazione e divulgazione risultati ogni 6 mesi ai cittadini, e ogni mese come raccolta dati.

PC003 163

Saponi vegetali S.A.N.A.T. S.a.s. Il sapone vegetale prodotto dalla Società S.A.N.A.T. "La Saponeria Artigiana" è realizzato secondo l'antica tradizione della saponeria artigianale, seguendo rigorosamente il metodo classico "d'impasto a freddo". Questo sistema di lavorazione consente, grazie alla bassa temperatura, di mantenere inalterati i principi attivi degli ingredienti impiegati.

BO024 166

Scooter a metano IPSIA L.B. Alberti Si tratta dei primi prototipi funzionanti a metano realizzati al mondo ed utilizzabili su strada, pur non omologati. L’idea di questa applicazione, non perseguita da altri, era maturata pensando di sfruttare gli spazi che gli scooter presentano, a differenza degli altri tipi di moto, nella struttura delle loro carrozzerie. Detta trasformazione si è potuta realizzare tramite la progettazione e realizzazione di componenti non esistenti in commercio, la miniaturizzazione di altri componenti con il supporto delle aziende produttrici, il loro settaggio sui parametri di funzionamento dei motori dei motocicli, diversi da quelli delle auto. Si sono allestiti in laboratorio con gli allievi due prototipi: un Benelli Adiva 150cc ed un Malaguti Madison 200cc.

RN024 168

Servizio cooperativo di finanza critica

Cooperativa MAG 6 Servizio cooperativo di finanziamenti "etici" che mira a sostenere (economicamente e attraverso relazioni solidali) realtà imprenditoriali che, sperimentando nuove forme di autogestione attraverso un'organizzazione del tempo e del lavoro più vicina ai bisogni delle persone, realizzino attività e progetti che trattano tematiche ambientali, culturali, sociali e tecnologie alternative.

RE013 172

Sistema fotovoltaico per produzione di energia

Nuova Thermosolar S.r.l. Piccolo impianto fotovoltaico collegato alla rete elettrica con caratteristiche innovative che trasforma l’energia solare in energia elettrica, la accumula nel gruppo batterie per far fronte agli eventuali black-out ed immette in rete l’energia in esubero, scambiandola con il gestore della rete elettrica e contabilizzandola attraverso un contatore supplementare. “Power Box” interviene in caso di black-out sostituendosi completamente alla rete senza nessuna esigenza di attivazione manuale e a basso impatto acustico.

MO031 175

Sistema notte "Figura"

Neuma Arredo Linea di mobili composta da letto, comodino, armadio e cassettone secondo una progettazione del gruppo Architettura Organica Vivente. Gli elementi sono realizzati in legno proveniente da foreste certificate, trattato con finiture assolutamente prive di sostanze di derivazione petrolifera. Non contengono parti metalliche per evitare danni derivati dalle cariche elettrostatiche ed elettromagnetiche presenti nelle abitazioni.

PC011 177

Sezione prodotti e servizi

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Sistemi di trazione elettrica e ibrida

Micro-Vett S.p.A. Micro-Vett progetta e produce, dal 1987, esclusivamente veicoli elettrici, elettrico-ibridi e natanti a trazione elettrica. L'impegno nella ricerca ha permesso la progettazione e lo sviluppo di natanti elettrici a zero impatto ambientale, la realizzazione di prototipi tra cui l'Eurocargo elettrico e l'avvio del progetto Daily Fuel Cell, volto alla realizzione di flotte di veicoli alimentati ad idrogeno.

BO011 179

Sistemi LED Neri S.p.A. Gruppo di sistemi di illuminazione radente, con sorgenti luminose alternative (LED light emiting diode), autonomi per arredo urbano. Tali sistemi di illuminazione richiedono una potenza inferiore ad 1/20 di quella richiesta mediamente dai sistemi presenti nel mercato.

FC003 182

Sistemi ottici Neri S.p.A. Sistemi ottici ottimizzati per il controllo della distribuzione luminosa, con particolare riferimento alla riduzione del flusso disperso verso l’alto, alla riduzione del consumo di energia e all’impiego di lampade diverse da quelle a vapore di mercurio (inquinanti con problemi per lo smaltimento a discarica).

FC002 185

Succo di frutta ad “Impatto Zero”

Confruit G S.p.A. La linea di prodotti comprende succo e polpa di albicocca, succo e polpa di pesca, succo e polpa di pera, succo e polpa di mela da Agricoltura Biologica, confezionati in Tetra Brik da 200 ml ad "Impatto Zero". In particolare i quattro prodotti derivano da Agricoltura Biologica, metodo di coltivazione che non prevede l'utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci di origine chimica, a salvaguardia dell'uomo e dell'Ambiente, e sono confezionati nel primo contenitore per bevande ad "Impatto Zero", ossia studiato valutandone il ciclo di vita con lo scopo di ridurne l'impatto ambientale.

RA022 188

Tecnologie per il recupero di rifiuti elettrici ed elettronici

Refri S.r.l. Tecnologie e know how per il riciclo di rifiuti ingombranti, quali frigoriferi congelatori, surgelatori ed apparecchiature contenenti CFC ed HCFCP, televisori, monitor ed altre apparecchiature contenenti tubo catodico; telefonia mobile ed altri apparati con display LCD; batterie per cellulari ed elettroutensili; taglio, bonifica e lavaggio del vetro proveniente dalla bonifica dei tubi catodici.

RE021 191

Teglie in terracotta per cuocere la piadina romagnola

Le Teglie di Montetiffi di Reali Rosella

Teglie (testi) in terracotta per la cottura della piadina romagnola, prodotto tipico e unico della zona, con documenti scritti sulla fabbricazione risalenti al 1527, ma con testimonianze databili addirittura all’epoca romana. La teglia è un disco di terracotta realizzato con un amalgama di polvere quarzosa, terra rossa e altri elementi contenuti in argille bluastre.

FC022 193

Termosolare Abaco Energia Pulita S.r.l. Impianti per la generazione d’energia da fonti rinnovabili: queste installazioni trasformano le radiazioni solari in energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento.

FC021 196

Turismo eno-gastronomico culturale per tutti

Azienda agrituristico biologica "La Sturlona"

Azienda agrituristico-biologica che offre un servizio di fattoria didattica biologica, turismo eno-gastronomico culturale, in cui si presta particolare cura nella scelta di piante autoctone e di frutti antichi, nella elaborazione di opportunità di abbinamento scuola-lavoro in campagna.

RE004 198

Un futuro sostenibile per la Valmarecchia: le vie dell’acqua

Osservatorio Naturalistico Valmarecchia

Il progetto consiste nella attuazione e nella sperimentazione in classe di moduli didattici sul tema dell’acqua. I contenuti generali sono: l’acqua e le sue proprietà fondamentali per la vita, la vita legata all’acqua, la gestione dell’acqua nel nostro territorio, un utilizzo sostenibile dell’acqua. I contenuti specifici riguardano la gestione dell’acqua nella Valmarecchia: gli impianti di potabilizzazione, la rete di distribuzione e i processi di depurazione nel territorio riminese.

RN023 201

Winni's Heto S.r.l. Tutti i prodotti della linea Winni’s sono completamente biodegradabili ed utilizzano materie prime di origine vegetale, tanto da essere consigliati da Legambiente.

RA007 203

Sezione processi produttivi e tecniche

Sezione processi produttivi e tecniche

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Casa Abito Ecoparete

ABITO - la casa in legno (gruppo Edilcomp)

Linea di abitazioni prefabbricate a struttura lignea rispondente ai requisiti della bioedilizia: impiego di materiali naturali e traspiranti, elevate caratteristiche di isolamento e di accumulo, impianti a basso impatto ambientale.

RE006 209

Depurazione biologica dei reflui

Airone Ambiente S.r.l. Il processo per la depurazione biologica dei reflui, sviluppato da Airone Ambiente grazie all'esperienza maturata in tanti anni di lavoro nello specifico settore, si contraddistingue per l'elevato rendimento di abbattimento degli inquinanti, che significa l'ottenimento di un depurato con elevate caratteristiche qualitative, ridotto consumo energetico e minore impiego di prodotti chimici coadiuvanti.

RA009 212

Disciplinare per la lavorazione del Formaggio di Fossa

Il Formaggio delle Fosse della Porta di Sotto

Il progetto si propone di diffondere un disciplinare di lavorazione basato su tre “regole d’oro” al fine di selezionare e migliorare la qualità dei formaggi pecorini locali: 1) fare una sola infossatura annuale, 2) infossare solo formaggio primaverile, 3) utilizzare solo pecorino in “purezza” con stagionatura trimestrale. In questo modo, sarà possibile dare vita ad una nicchia alimentare di qualità in grado di restituire credibilità ad un prodotto peculiare dell’Emilia Romagna.

RN016 215

Dismo dissociatore molecolare

ITEA S.p.A L'oggetto candidato riguarda una tecnologia innovativa per il trattamento di residui industriali e pericolosi a basso impatto ambientale. "Dismo", il nome dato dalla Itea spa al prodotto che sfrutta il principio della dissociazione molecolare, opera con un processo di ossidazione spinta dei materiali in reattore a circuito pressurizzato. La miscela di ossigeno e pressione permette il raggiungimento di temperature costanti nell'ordine di 1.800 - 2.000° C. Queste temperature elevate permettono la completa distruzione delle molecole organiche e dei precursori di diossine e furani, inquinanti fra i più pericolosi derivanti dai processi di combustione tradizionali.

BO003 217

Gestione automatica dell'input idrico

Leaf Italia L'introduzione di un SGA nello stabilimento di Zola Predosa della Leaf Italia ha individuato nel consumo idrico un aspetto significativo. Si è deciso così di intervenire sul sito rimodernando interamente la piattaforma di preparazione del prodotto (caramelle a base di gomma arabica). Oltre alla riduzione notevole di consumo idrico e delle quantità di scarichi, si reputa evidente il miglioramento ambientale nell'evoluzione da depurazione interna del refluo, a smaltimento come rifiuto. Anziché effettuare una depurazione in loco, meno spinta, con un forte dispendio di energia e materia, per ottenere un refluo che necessiterebbe comunque di un ulteriore trattamento depurativo.

BO023 220

Il parco e l’energia rinnovabile

Parco Naturale Carnè Tutta l’energia necessaria per il funzionamento della “Capanna scout” del Parco Naturale Carnè è garantita da un impianto sperimentale di produzione di energia eolica, in grado di produrre 3 kW di energia elettrica accumulabili in batteria. L’impianto è stato progettato per “funzionamento ad isola” per problemi infrastrutturali di collegamento alla rete ENEL e l’eventuale energia in eccedenza viene utilizzata per altri usi tipo riscaldamento acqua o, se necessario, riscaldamento ambienti.

RA023 224

Impianto di combustione del biogas

AIMAG S.p.A. Si tratta di un impianto che produce attraverso la combustione del biogas prodotto dai rifiuti della discarica di Medolla. L’impianto, a regime, riconvertendo il biogas della discarica mediante motori con turboalternatore, produrrà energia sufficiente al fabbisogno di almeno 100 abitazioni o di una azienda di medie dimensioni, per tutto l'arco di esercizio.

MO014 226

Impianto di compostaggio

Salerno Pietro S.r.l. L’impianto di compostaggio e condizionamento utilizza frazioni organiche provenienti dalla raccolta differenziata al fine di ottenere un compost di buona qualità partendo da miscele che tengono conto delle caratteristiche chimiche e biologiche dei materiali di partenza ma anche del prodotto “ammendante” da ottenere.

FC011 229

Impianto di distrettualizzazione della rete

Hera S.p.A. Progetto di riduzione della pressione idrostatica nella rete d'acquedotto interna alla tangenziale idrica bolognese. La riduzione e regolarizzazione dei valori di pressione permette di abbassare lo stress e il livello tensionale dei materiali delle condotte, con conseguente diminuzione delle rotture e delle dispersioni di acque nel sottosuolo da una serie di piccole falle, difficilmente rilevabili e spesso anticipatrici di una rottura definitiva, da cui fuoriesce una quantità d’acqua tanto maggiore quanto più alta è la pressione in rete.

RER008 232

Sezione processi produttivi e tecniche

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Impianto di riutilizzo a fini produttivi delle acque depurate provenienti dal comparto tessile

AIMAG S.p.A. Il processo di riqualificazione delle acque provenienti dal comparto tessile viene attuato dalla sezione di trattamento delle acque reflue realizzata da AIMAG Spa nell’impianto di depurazione dei comuni di Carpi e Correggio. La realizzazione dell’impianto ha permesso di conseguire i risultati di risparmio delle risorse idriche, di depurazione delle acque reflue e di ottimizzazione del servizio di fornitura dell’acqua nella zona di Carpi che, per l’elevata richiesta proveniente dalle tinto-lavanderie, in passato ha sofferto di conflittualità tra usi produttivi e civili nel prelievo di acqua potabile.

MO029 235

Impiego industriale di coloranti ottenuti da estratti vegetali

Tintoria Emiliana Tintoria Emiliana ha sviluppato uno sforzo originale di ricerca che ha permesso di verificare da un punto di vista industriale la possibilità d’impiego dei coloranti vegetali nella tintura del capo, nel tentativo di dare nuova linfa a un aspetto applicativo che ha accompagnato da sempre la storia dell’uomo per scomparire letteralmente negli ultimi cento anni.

MO028 238

La "chimica leggera" nei trattamenti tintoriali

Tintoria Emiliana L’utilizzo di una chimica leggera nei trattamenti tintoriali e nei processi di nobilitazione del capo è uno dei filoni su cui si impegna l’azienda per rendere ecologicamente sostenibile la sua attività. In particolare la scelta di utilizzare processi e prodotti chimici puliti è la strategia più ragionevole ad oggi per le produzioni di massa. In questo caso si è provveduto all’eliminazione di reagenti di comprovata tossicità e all’utilizzo di ausiliari vegetali.Per uno di questi processi è stato creato un marchio specifico: EMILWOOL

MO027 241

La canapa: dalla coltivazione alla fibra grezza

Ecocanapa S.c.a r.l. Impianto di trasformazione, tecnologicamente innovativo e a basso impianto ambientale per la stigliatura e la pettinatura della canapa da fibra. Dalla lavorazione della canapa si ottiene fibra corta, (pressata e successivamente cardata) da utilizzarsi come sottoprodotto per carta o per la bioedilizia, e fibra lunga da destinarsi al mercato tessile.

FE008 244

Lavorazione sostenibile degli inerti

Ditta Garavini Luigi Ampliamento dell’impianto esistente di trasformazione inerti e macerie con l’installazione di macchinari tecnologicamente innovativi adatti alla lavorazione, trasformazione e totale recupero di terre ad alto contenuto argilloso, nonché rifiuti provenienti da scavi stradali e fondali che attualmente sono destinati a pubbliche discariche, con costi elevati di smaltimento. A supporto dell’ampliamento dell’impianto, è prevista una riqualificazione generale dell’area con scelte mirate al recupero funzionale e all’integrazione nel più ampio disegno del Parco Fluviale.

FC010 247

Linea di produzione "l'isola Verde"

Mazzali S.p.A Produzione di mobili con materie prime naturali e prodotti a basso impatto ambientale: legno da riforestazione programmata, controllo dei fornitori, verniciatura ad acqua con riduzione delle vernici utilizzate, percentuale del fatturato destinato alla LIPU.

PR003 250

Per una seconda vita dell’acqua: nuove proposte per differenziare l’uso dell’acqua

IPSIA L.B. Alberti Arrivare ad una concreta differenziazione dell’uso dell’acqua, è questo lo scopo fondamentale delle attività che in occasione dell’anno internazionale dell’acqua l’Istituto ha voluto perseguire coinvolgendo un gruppo di studenti motivati, i docenti, il Forum di Agenda 21 della provincia di Rimini e gli operatori di spiaggia. Concretamente è stato progettato e realizzato un impianto che recupera 5.000 litri giornalieri di acqua delle docce di uno stabilimento balneare che, invece di andare perdute nella rete fognaria, vengono convogliate decantate e filtrate per essere quindi utilizzate come risciacquamento dei WC e per irrigare il verde ornamentale.

RN004 252

Produzione di flocculanti a base ferro e alluminio da soluzioni acide e basiche di scarto

S.EC.AM. S.p.A. Il processo di produzione di flocculanti a base di ferro e alluminio da soluzioni acide e basiche di scarto avviene attraverso trattamenti chimico-fisici integrati e permette la produzione di cloruro ferroso e ferrico, alluminato di soda ed integratori destinati agli impianti di depurazione per una quantità annua di 30.000 ton. circa.

RA010 254

Produzione infissi in legno

Carrara f.lli S.n.c. Processo di produzione di infissi esterni in legno realizzato dalla ditta Carrara contribuisce allo sviluppo sostenibile principalmente attraverso il recupero degli scarti di lavorazione e loro utilizzo come combustibile per la produzione di acqua calda per il riscaldamento dell' azienda stessa e l’introduzione di un impianto per cicli di verniciatura esclusivamente ad acqua.

PC001 257

Sezione processi produttivi e tecniche

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Progetto sperimentale di una azienda agricola autodepurante

Consorzio canale Emiliano-Romagnolo

Progetto di ricerca, finanziato dall'Assessorato Agricoltura dell'Emilia Romagna, avente come scopo la realizzazione di un’area umida all'interno di una azienda agricola che accoglie le acque di scolo dell'azienda stessa. L'invaso creato accoglie le acque piovane non assorbite dal terreno ed in uscita dalla rete scolante aziendale e, prima della reimmissione nel reticolo scolante del comprensorio, le sottopone a un trattamento fitodepurante che ne migliora la qualità.

RER010 259

R.O.S.E. Recupero Organizzato Scarti Edilizia

Pescale S.p.A R.O.S.E. è un impianto tecnologicamente avanzato che consente di recuperare rifiuti inerti non pericolosi trasformandoli in materie prime seconde nuovamente impiegabili per infrastrutture stradali o ferroviarie e in edilizia in genere.

RE018 262

Recupero apparecchiature elettroniche

Tred Carpi S.r.l. Tred Carpi S.r.l. tratta apparecchiature elettriche ed elettroniche prevedendone lo smontaggio pezzo a pezzo dei materiali per separare le componenti pericolose dalle parti recuperabili; i tubi catodici estratti dai televisori e dai monitor vengono tagliati e bonificati intercettando le polveri fluorescenti adsorbite sullo schermo. Il ciclo produttivo prevede l’asportazione dei CFC/HCFC dal circuito refrigerante, lo smontaggio di tutte le parti in metallo e plastica, e la triturazione in ambiente controllato delle carcasse, con recupero dei CFC/HCFC dalle schiume isolanti. Tred Carpi utilizza per le apparecchiature refrigeranti, un’esclusiva tecnologia italiana.

MO013 265

Riciclaggio di materiali inerti

Impresa Gatti Gabriele La Società Gatti produce materie prime secondarie (MPS) a partire da materiali inerti (rifiuti speciali non pericolosi). Utilizzando frantoi e vagli è possibile recuperare inerti da cantieri e da discarica e ottenere “frantumato” e “sabbiella” di diverse pezzature. Questi prodotti sono utilizzati nella realizzazione di opere edili quali sottofondi stradali, piazzali, arginature

FE006 267

Ridurre gli scarti dell'industria di produzione del vino

Caviro S.C.a r.l. Una visione globale ed integrata dei processi produttivi dello stabilimento CAVIRO di Faenza ha permesso di migliorare e ridurre drasticamente gli scarti (solidi, liquidi e gassosi) dello stabilimento, individuando soluzioni che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale delle produzioni dei soci della cooperativa ed anche di soggetti esterni.

RA021 269

Sistema TRICK: taglio divaricatore con traino per la sostituzione di tubi di plastica, piombo e acciaio da ½" a 2"

Angeli di Bedogni Emilio Sistema di taglio divaricatore con traino per la sostituzione di tubazioni nel campo dei servizi acqua e gas. Il congegno permette di sostituire tubi di plastica, piombo e acciaio, senza bisogno di scavi nel terreno o di tagli delle strade, contribuendo ad una più agevole manutenzione ordinaria ed evitando quindi sprechi di risorse idriche.

RE007 272

Solardrip: progetto dimostrativo di un impianto irriguo solare

Consorzio canale Emiliano-Romagnolo

Progetto dimostrativo, finanziato dall'Assessorato Agricoltura dell'Emilia Romagna, avente come scopo l'installazione presso alcune aziende agricole pilota di impianti irrigui a goccia alimentati da energia fotovoltaica. Il progetto denominato "solaridrip", prevede oltre alla realizzazione degli impianti pilota, una ampia attività promozionale e divulgativa sull'innovativa tecnica che abbina l'irrigazione a goccia con l'impiego di energie rinnovabili, coniugando risparmio idrico e risparmio energetico in una sola operazione.

RER009 275

Strumento di gestione degli agro ecosistemi

Bioagricoop S.c.a r.l. L'oggetto candidato è uno strumento per il miglioramento della gestione degli agroecosistemi in linea con i principi della sostenibilità ed in grado di valutare la stessa tramite metodologie flessibili adatte ad i diversi contesti in cui è applicato. Pertanto questo strumento è in grado di fornire non solo informazioni di tipo qualitativo (in grado di qualificare il livello di sostenibilità raggiunto) ma anche di monitorare i risultati della gestione delineando i profili relativi alle performance raggiunte dalle aziende che lo applicano, i margini di miglioramento e gli scostamenti dalle pratiche non sostenibili.

BO028 278

Termoutilizzatore di Tecnoborgo

Tecnoborgo S.p.A Impianto di termoutilizzazione dei rifiuti urbani, speciali assimilati e assimilabili, sanitari e fanghi provenienti da impianto di depurazione delle acque reflue urbane, a servizio della provincia di Piacenza.

PC005 281

Trattamento e smaltimento rifiuti liquidi prodotti dalle navi

Ambiente Mare S.p.A. Piattaforma impiantistica per il recupero di idrocarburi ed i rifiuti liquidi provenienti dalle navi e conseguente riutilizzo in altri processi produttivi. L’alta tecnologia che caratterizza i processi dell’impianto di trattamento consente anche il ritiro di rifiuti industriali speciali e pericolosi prodotti da attività diverse.

RA014 284

Sezione processi produttivi e tecniche

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Utilizzo di un mezzo elettrico per gli spostamenti in centro

CNA Associazione Provinciale Ravenna

Mezzo elettrico a quattro ruote e due posti, acquistato tramite la società di servizio della CNA di Ravenna, che viene utilizzato per le attività di "fattorinaggio" e dai colleghi che per motivi di lavoro devono circolare nell'ambito urbano con prevalenza nel centro storico.

RA001 286

Sezione sistemi di gestione

Sezione sistemi di gestione

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Albergo certificato Hotel Sirena Il sistema di gestione implementato è volto a ridurre gli impatti ambientali dell’attività alberghiera, coinvolgendo a tal proposito sia i clienti che i collaboratori, cercando al tempo stesso di aumentare la qualità del servizio offerto, impiegando i risparmi ottenuti per investimenti in nuove attrezzature a basso impatto ambientale e per maggiori servizi gratuiti alla clientela.

FC014 291

Bilancio ambientale del Comune di Ferrara

Comune di Ferrara Frutto della combinazione di due metodi, uno di contabilità ambientale (CLEAR) ed uno di budget ambientale (ecoBudget), il Bilancio Ambientale della Provincia di Ferrara vuole colmare la lacuna dei sistemi gestionali di una pubblica amministrazione in merito alle risorse naturali. Il Bilancio Ambientale, pur in un ambito sperimentale, si ripropone di riempire questo vuoto cercando di identificare competenze, politiche, azioni ed obiettivi/target in campo ambientale, ma anche le risorse economiche investite o spese nello stesso ambito.

FE005 294

Bilancio ambientale della Provincia - Progetto CLEAR

Provincia di Bologna La Provincia di Bologna ha partecipato al progetto LIFE CLEAR volto alla sperimentazione di sistemi di contabilità ambientale negli Enti locali.In particolare, il progetto ha permesso di approvare i bilanci ambientali presso tutti i partner e redigere le linee guida per la redazione dei bilanci stessi. La Provincia di Bologna ha approvato il suo primo Bilancio Ambientale nell'aprile 2003, concludendo la fase di sperimentazione del progetto CLEAR.

BO036 297

Bilancio Ambientale Territoriale Provinciale

Provincia di Forlì-Cesena Bilancio ambientale redatto nel 1999 con lo schema Pressione Stato Risposta. Sono stati presi in considerazione i principali temi: ambiente marino e zone costiere; suolo, sottosuolo e zone costiere; inquinamento acque e risorse idriche; biodiversità; centri urbani; rifiuti; clima e inquinamento globale

FC005 300

Bilancio di Sostenibilità

Coop Adriatica Coop Adriatica ha realizzato il primo Bilancio di Sostenibilità relativamente all'anno 2002. Questo strumento è un primo risultato del percorso "Verso la sostenibilità" intrapreso da Coop Adriatica da qualche anno. Esso nasce dalla volontà di adottare un approccio globale alla Responsabilità sociale d'impresa, coerente con la natura specifica di impresa sociale dell'impresa cooperativa. Produrre ricchezza per un'impresa cooperativa significa creare valore sociale, cercando soluzioni capaci di produrre benessere diffuso, e promuovere la tutela ambientale.

BO029 302

Bilancio di sostenibilità

Hera S.p.A. Il Bilancio di Sostenibilità è lo strumento di comunicazione del processo di gestione della responsabilità sociale dell’impresa che rende visibile all’esterno l’applicazione di tale principio nella gestione aziendale. La principale finalità del Bilancio di Sostenibilità di Hera è di esprimere la corretta rappresentazione dei valori e delle conseguenti attività a favore di uno sviluppo sostenibile e di rappresentare la dimensione dello scambio quali-quantitativo con i principali interlocutori attraverso l’analisi delle performance economiche, ambientali e sociali del gruppo Hera.

RER007 306

Certificato di responsabilità sociale ed etica

Chicom.Iga S.p.A. La conoscenza degli otto punti dello standard SA 8000 ed allo stesso tempo l’essere fornitore di prodotto a marchio (guanti in lattice) per Coop Italia (che per prima in Italia ha ottenuto la certificazione SA 8000), ha fatto sì che Chicom.Iga decidesse di ottenere la certificazione in conformità allo Standard SA 8000 ed iniziasse così il coinvolgimento nel progetto etico di Coop.

RA003 311

Certificazione EMAS Ciba Specialty Chemicals S.p.A.

registrazione EMAS del Sito di Pontecchio Marconi. La tutela e la protezione dell’ambiente sono parte integrante della cultura di Ciba Specialty Chemicals e riflettono l’impegno della Società volto a condurre ogni attività in armonia con l’ambiente ed il territorio. La protezione ambientale, la salute e la sicurezza sono comprese e considerate nelle strategie di business, al fine di accrescere il valore e la competitività di Ciba Specialty Chemicals e di rafforzare la comunicazione e la reputazione dell’impresa.

BO031 313

Certificazione EMAS - Progetto TANDEM

Provincia di Bologna La Provincia di Bologna, partendo dall'esperienza acquisita attraverso il progetto europeo Life TANDEM, ha l'obiettivo di ottenere la Registrazione EMAS dell'intero Ente entro il 2004. L'obiettivo è quindi quello di gestire in modo ambientalmente sostenibile le scelte dettate dalle competenze legislative.

BO035 318

EMAS II comunale Comune di Faenza Il Comune di Faenza si sta dotando di un sistema di gestione ambientale (SGA), relativo al regolamento comunitario EMAS II n.761/2001, che permetterà di gestire in maniera integrata le politiche di sostenibilità e di poter crescere in maniera responsabile e adeguata assieme alle esigenze che vengono dalla comunità locale.

RA024 321

Sezione sistemi di gestione

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Gestione ambientale nel settore caseario

Parmareggio S.p.A La certificazione EMAS applicata al settore di distribuzione e imballaggio dei prodotti caseari, ha permesso all'impresa di ridurre i propri consumi energetici e di materiali plastici oltre a ridurre la propria produzione di rifiuti.

RE016 325

Gestione sostenibile degli uffici

Hotel Service S.r.l./ Associazione Albergatori di Riccione

La società forte dell’esperienza avuta con progetti di tutela ambientale e culturale nel settore turistico, (es. Hotel Raccomandati per l’impegno in difesa dell’ambiente, Legambiente) ha applicato all’interno della sua struttura dei criteri per la riduzione dell’impatto ambientale. Il progetto infatti ha come obiettivo la gestione sostenibile delle attività di ufficio, riducendo l’impatto ambientale prodotto da questo tipo di attività e sensibilizzando allo stesso tempo la clientela alla tutela dell’ambiente.

RN007 328

ISO 14001 applicato alla produzione di materiali plastici

Isiplast S.p.A. Certificazione ambientale applicata alla produzione e lavorazione di materiali plastici, induce ad un continuo e costante miglioramento delle performance ambientali aziendali, favorendo l' interazione con il contesto territoriale e l'introduzione nel processo produttivo di processi e materiali innovativi volti a garantire il rispetto ambientale.

RE010 330

ISO 14001 c/o prosciuttificio

Prosciuttificio San Michele S.r.l.

Sistema di gestione, applicato ad un prosciuttificio, che permette di contribuire al risparmio energetico e alla trasparenza delle proprie performance ambientali in corrispondenza con i requisiti della norma UNI EN ISO 14001 e del Regolamento EMAS.

PR012 333

ISO 14001 comunale

Comune di Quattro Castella

Il Sistema ISO 14001, applicato per la riduzione degli impatti ambientali dei servizi comunali, influenza positivamente tutte le attività che operano sul territorio, grazie alla diffusione dei concetti di sostenibilità e di gestione dello sviluppo. Tale strumento è tanto più importante in relazione alla duplice natura ambientale che un comune riveste: sia azienda produttrice di servizi per il territorio che policy maker con ruolo di indirizzo per le altre aziende.

RE001 335

ISO 14001 Serramenti in legno

Cormo S.c.a r.l. Applicare l’ISO 14001 alla produzione di serramenti ha permesso di introdurre verniciature a base acqua un postcombustore per l’abbattimento degli inquinanti rilasciati in atmosfera e la selezione dei fornitori sul controllo dei propri impatti.

RE002 339

Italia in Miniatura e l'ambiente

Italia in Miniatura - S.E.P.A.R. S.p.A.

Sistema di gestione, certificato secondo la norma ISO 14001, che attualmente prevede: un sistema integrato di raccolta differenziata dei rifiuti che coinvolge ristoranti, negozi, uffici, laboratori, officine, cantieri di manutenzione, nonché le aree del Parco destinate ai visitatori (parcheggi, aree pic-nic, attrazioni, percorsi tematici); l’introduzione di sistemi di illuminazione a basso consumo e utilizzo di veicoli alternativi per i trasporti interni ed esterni, allo scopo di ridurre i consumi energetici; l’ottimizzazione dell’efficienza idrica nelle attrazioni e nei servizi e recupero delle acque piovane; la selezione dei materiali e dei fornitori in base a criteri di eco-compatibilità, quali le certificazioni ambientali e di qualità e le certificazioni ecologiche di prodotto.

RN008 342

La qualità certificata in hotel

Golf Hotel L’obiettivo del progetto è l’adozione di pratiche e tecnologie rispettose dell’ambiente, orientate alla qualità e sicurezza, che hanno portato il Golf Hotel, fra le prime strutture ricettive d’Italia, al raggiungimento della certificazione ambientale ISO 14001. L’impegno di Golf Hotel è quello di gestire i servizi ricettivi in modo attento e responsabile nei confronti dell’ambiente, in modo tale da ridurre gli impatti negativi e sensibilizzare la clientela, indirizzandola verso il turismo ecosostenibile.

RN019 346

Meccanizzazione e sviluppo della filiera produttiva nelle aziende agricole

Azienda Agricola Il Colle dei F.lli Pintus S.s.

L’Azienda agricola “Il Colle” è attiva dagli anni 70, ma solo dall’inizio degli anni 90 ha lentamente intrapreso la strada di alcune particolari innovazioni, fino ad arrivare ad un'accelerazione del processo di miglioramento del sistema produttivo negli ultimi 4 anni, anche grazie alla possibilità di usufruire di particolari finanziamenti della comunità europea. Si è verificato di conseguenza un aumento sia produttivo che di “benessere” per l’operatore ed una sempre maggiore attenzione alle richieste del mercato, molto più facili da soddisfare grazie all’introduzione di macchinari con tecnologie sempre più avanzate. Il sistema di gestione che accompagna questa scelta innovativa ha previsto l’adozione di prassi per il miglioramento della qualità ambientale e della sicurezza degli alimenti lungo tutta la filiera produttiva.

RN021 348

Sezione sistemi di gestione

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Monitoraggio dei “punti di consumo energetico”

Comune di Faenza Il Comune di Faenza si è dotato di un sistema di controllo dei propri consumi di energia (calore, energia elettrica per gli immobili, illuminazione pubblica).Il sistema prevede l'inserimento e l'aggiornamento continuo dei dati di consumo su computer, gestiti tramite data-base. Il sistema permette di verificare se in singole unità avvengono incrementi di consumi e di correggere o eliminare le anomalie. I consumi sono monitorati dal 1997. Questo permette anche di verificare statistiche e medie di consumi avvenuti in passato.

RA025 350

Q-res: la Qualità della Responsabilità Etica e Sociale presso Coop NordEst

Coop Consumatori Nordest Sistema di standard di qualità applicati alla Coop Consumatori Nordest,ai fini della responsabilità sociale d’impresa, messo a punto da un gruppo di lavoro italiano composto da competenze ed esperienze diverse. Questo modello potrà fornire indicazioni e strumenti per raggiungere, a partire dai buoni livelli odierni, l’eccellenza etico sociale delle attività dell’impresa.

RER003 352

Sistema di Comunicazione Interattivo Telematico

Provincia di Bologna CITA - Comunicazione Interattiva Telematica Ambiente - è un sistema interattivo on-line promosso dal Settore Ambiente della Provincia di Bologna. L'intento primario del sistema, attualmente in fase di attivazione, è quello di aprire uno "spazio pubblico" per il dibattito e il confronto sulle procedure amministrative e sui progetti attivati dalla Provincia sui temi ambientali. Gli utenti possono partecipare rispondendo a sondaggi e questionari, confrontandosi con altri utenti nei forum tematici e utilizzando gli altri strumenti presenti nell'area interattiva.

BO037 356

Sistema di gestione ambientale

Fabbri Arti Grafiche S.p.A. Adesione al regolamento Emas e ISO 14001. La politica ambientale dell’azienda è quella di garantire, oltre il rispetto delle disposizioni di legge e dei regolamenti cogenti applicabili alla propria attività, il continuo rapporto con le Autorità locali competenti in materia e la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei propri dipendenti, anche il controllo sistematico e la valutazione degli effetti della propria attività sull’ambiente, l’adozione delle misure necessarie per minimizzare l’eventuale impatto negativo attraverso un monitoraggio continuo, la gestione e l’analisi dei consumi energetici e di risorsa idrica, della produzione di rifiuti e degli scarichi idrici ed atmosferici.

MO005 359

Sistema di gestione ambientale c/o Agenzia Multiservizi

TESA Piacenza S.p.A Sistema di Gestione Ambientale (SGA) applicato ad una multiutility, in grado di assicurare un approccio sistematico ai problemi ambientali. I principali risultati conseguiti sono relativi al risparmio energetico e alla trasparenza interna ed esterna.

PC004 363

Sistema di gestione ambientale c/o AUSL

Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia

Sistema di Gestione Ambientale (SGA) applicato dall’Azienda USL di Reggio Emilia nel 2002, che si prefigge di migliorare la circolazione delle informazioni inerenti gli aspetti ambientali. Il SGA è organizzato secondo i criteri definiti dall’Accreditamento istituzionale previsto per le strutture sanitarie della Regione Emilia-Romagna, rafforzato per gli aspetti tecnici dai criteri previsti dalla normativa internazionale ed europea, ISO 14001 ed EMAS 2.

RE009 366

Sistema di gestione ambientale c/o Prosciuttificio

Pelacci Callisto S.n.c. Sistema di gestione, applicato all'impresa produttrice di prosciutti, che permette un miglioramento delle performance ambientali dell'impresa, a partire dalla cura della comunicazione ambientale e trasparenza dell'impresa verso i suoi clienti e dal controllo sulle proprie emissioni secondo i requisiti della norma UNI EN ISO 14001 e del Regolamento EMAS.

PR010 369

Sistema di Gestione Ambientale c/o Salumificio

Fereoli Gino & figlio S.n.c. Dal 2001 (anno di avvio del sistema ambientale) al 2002 il sistema di gestione ha permesso all'azienda di raggiungere buoni risultati in termini di riduzione dei consumi energetici e in termini di produzione dei rifiuti, pur mantenendo un costante aumento della produzione.

PR013 371

Sistema di Gestione Integrato qualita' ambiente

Consorzio di Bonifica Parmigiano Moglia Secchia

Il Sistema di gestione integrato qualità e ambiente che permette al Consorzio di controllare l’attività svolta valorizzandone e potenziandone le ricadute positive sull'ambiente con il contenimento dei consumi di risorse e la prevenzione, l'eliminazione o la riduzione dei fenomeni che possano causare situazioni di emergenza ambientale. Rilevante anche lo sforzo di comunicazione e trasparenza.

RE008 374

Sezione azioni di sistema

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

A scuola da soli in sicurezza

Comune di Reggio Emilia Progetto di educazione alla mobilità sostenibile, nato nell’ambito di A21L per le scuole elementari e medie inferiori del Comune di Reggio Emilia. L'iniziativa ha permesso di attivare il "bici-bus": gli studenti vengono i accompagnati lungo il tragitto casa-scuola e ritorno (su percorsi messi in sicurezza) da volontari dell’associazione Tuttinbici, del Gruppo ciclistico Orologio, della Circoscrizione III, da Vigili urbani e da eventuali genitori disponibili.

RE012 379

Accordo di programma per il recupero dei residui da costruzione e demolizione

Provincia di Bologna Si tratta di un Accordo di Programma per il recupero dei residui da costruzione e demolizione nella Provincia di Bologna stipulato fra diversi partners. Gli obiettivi principali sono: ridurre la pericolosità dei rifiuti attraverso la diffusione della demolizione selettiva; trattare i rifiuti inerti attraverso processi di qualità, fino all'ottenimento di prodotti riciclati (stabilizzati, sabbiella, ecc) con caratteristiche prestazionali tali da poter sostituire le materie prime vergini; avviare agli impianti di recupero o smaltimento più adeguati i rifiuti non inerti (legno, ferro, amianto, ecc) recuperare i materiali e le componenti riutilizzabili (coppi e tegole, radiatori, ecc.)

BO040 381

Bacino di accumulo delle acque superficiali per utilizzo prevalente in agricoltura

Consorzio di bonifica Reno Palata

Opera di acquedottistica in agricoltura finalizzata all’utilizzo di acque superficiali per scopi irrigui al fine di risparmiare le acque di falda per usi civili. La risorsa idrica superficiale è costituiita dalle acque del Panaro che attraverso il Canal Torbido vengono stoccate in un bacino di accumulo di una cava di ghiaia per poi essere sollevate e distribuite in pressione alle singole aziende.

MO030 384

Bio PEEP Comune di Nonantola Il progetto riguarda la realizzazione di un quartiere residenziale e annessa struttura scolastica (asilo nido - scuola materna). La progettazione del comparto ha cercato di sperimentare la possibilità di inserire i criteri di biosostenibilità in ambito urbanistico, utilizzando quindi una scala maggiore rispetto a quella più usuale e consueta dell’edilizia. Il progetto ha coinvolto contemporaneamente i tecnici dell’area pubblica e di quella privata, dando quindi vita ad un unico Piano e un unico sistema normativo. Solo alcune prescrizioni hanno carattere facoltativo e quindi non vincolante.

MO012 386

Centro di Bioedilizia Applicata

CBA L'obiettivo principale che il Centro persegue è quello di mostrare la concretezza dell'approccio bioedile; non tanto quindi organizzare dibattiti teorici sui temi della architettura sostenibile, ma raccogliere, valutare e divulgare le tecniche, i materiali e le tecnologie bioedili disponibili e applicabili nel contesto costruttivo emiliano-romagnolo.

BO016 389

Centro di riciclaggio creativo REMIDA

AGAC S.p.A. Centro di riciclaggio creativo, progetto di AGAC e del Comune di Reggio Emilia, che si propone e si presenta come scommessa ecologica, etica, educativa, estetica ed economica. REMIDA è una sorta di emporio-magazzino dove i materiali sono adeguatamente raccolti, esposti e messi a disposizione delle scuole della provincia reggiana che possono riutilizzarli a scopo didattico e creativo.

RE020 392

Commercio equo-solidale

Associazione La Madia Le iniziative candidate dall’associazione La Madia riguardano interventi vari a favore dello sviluppo sostenibile:- acquisti collettivi di prodotti;- promozione di bevande e alimenti biologici, nonché prodotti eco-compatibili e delle loro tecniche di produzione ed utilizzo;- diffusione di prodotti provenienti dalla cooperazione sociale;- gestione di un locale interno per la diffusione e la distribuzione tra i soci dei prodotti sopra elencati.

BO006 394

CPE Contratto Prima Esperienza

Cds coop arl Introduzione di Contratti lavorativi di prima esperienza, un’innovativa forma di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, che utilizza la metodologia dell'alternanza scuola-lavoro. Scopo principale del progetto è quello di promuovere la formazione dei giovani attraverso l'alternanza di lezioni, stage e lavoro sostenendo e favorendo il loro ingresso nel mercato del lavoro. Oltre a favorire l'occupazione di giovani e adulti disoccupati, il progetto cerca di favorire l'ingresso nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi per mancanza di esperienza o di una formazione adeguata.

FE004 397

E di fiori odorata arbore amica

Liceo Scientifico Einstein Progetto che si è sviluppato nell’ambito dell’insegnamento di Scienze Naturali. Gli obiettivi specifici del progetto sono stati e sono quelli di diffondere la conoscenza delle piante presenti sul territorio e la creazione di un arboreto con finalità didattiche e pedagogiche.

RN010 400

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Ecobarozzi scuola di marca

Istituto Tecnico Commerciale J.Barozzi

EcoBarozzi è il nome del progetto di educazione ambientale in cui contenuti sono oggi inseriti nel POF (Piano di Offerta Formativa) della scuola. Il progetto si radica nel territorio attraverso accordi tra la scuola e gli enti locali per gestire i processi di partecipazione nell'ambito della cittadinanza locale, traducendo le conoscenze in comportamenti individuali e collettivi eco-compatibili nello spirito di Agenda 21, sperimentando la scuola come luogo di gestione ambientale.

MO023 402

Ecofeste Provincia di Parma Accordo tra provincia e comuni e sagre, per rendere le feste estive più ecocompatibili, sostituendo i coperti usa e getta con prodotti biodegradabili (mater-bi) o durevoli e assicurando una più attenta raccolta differenziata.

PR001 406

Efficienza energetica nelle scuole

Agenzia per l'energia e lo Sviluppo Sostenibile

Il progetto “efficienza energetica nelle scuole”, finanziato grazie ai contributi del Ministero dell’Ambiente (bando sull'Agenda 21 Locale), nasce dall'esigenza di ridurre i costi per l'esercizio e manutenzione degli edifici scolastici e contemporaneamente promuovere lo sviluppo di una cultura sensibile all'uso sostenibile delle risorse, agendo a livello scolastico.

MO017 409

EOS: New EnvirOnmental Standards for public and private organisation

Provincia di Piacenza Azione di promozione della certificazione ambientale ISO 14000 e EMAS, attraverso i metodi della programmazione negoziata, rivolta ad imprese e comuni dell'area collinare piacentina. Azione intesa come progettazione pilota da estendere successivamente al resto del territorio provinciale.

PC006 412

Fiera energia e ambiente

CREA Fidenza Evento fieristico il cui obiettivo è offrire un luogo di incontro e confronto per scuole, enti, associazioni ed imprese pubbliche e private che lavorano sull'ambiente e per l'ambiente.

PR006 415

Filiera etica dell’indumento usato

La Formica Cooperativa sociale a r.l.

La “Filiera etica dell’indumento usato” si articola in: recupero di indumenti usati -da rifiuto a materia prima secondaria-; esportazioni etiche nei Paesi in Via di Sviluppo; sostegno alla Caritas Diocesana; laboratorio protetto per ragazzi disabili mentali.

RN012 417

Flotta ecologica Comune di Formigine Le iniziative del Comune di Formigine relative alla mobilità sostenibile riguardano l’acquisto flotta ecologica, la sostituzione del parco automezzi comunali con automezzi utilizzanti carburanti a basso impatto ambientale, incentivi a privati all'utilizzo di carburanti a basso impatto ambientale, incentivi a privati per l'acquisto di veicoli elettrici. L’amministrazione comunale ha inoltre aderito al "Progetto Metano" (incremento di punti di erogazione pluricarburante comprendenti carburanti a basso impatto ambientale) ed ha sviluppato numerose piste ciclabili e nuovi marciapiedi per disincentivare l'utilizzo degli autoveicoli e favorire una mobilità sostenibile.

MO009 419

Gli “Alberghi & C.” consigliati da Legambiente

Legambiente Turismo Onlus

Con le "Strutture ricettive consigliate per l'impegno in difesa dell'ambiente" si esprime al meglio la capacità di Legambiente di coniugare positivamente la difesa del patrimonio naturale con lo sviluppo sostenibile delle attività economiche e con la valorizzazione complessiva del territorio coinvolgendo attivamente le autorità locali. L'iniziativa di Legambiente ha portato al primo progetto di "Alberghi raccomandati per l'impegno in difesa dell'ambiente" realizzato a Riccione nel 1997. Il suo successo ha aperto la strada ad altre esperienze analoghe realizzate in diverse località della Costa Adriatica e sull'Appennino.

RER002 422

Il mercato delle cose buone

Comunità Montana Unione dei Comuni Valle del Samoggia

Il "Mercato delle Cose Buone" è un appuntamento fisso della quarta domenica di ogni mese a Savigno, oltre ad altri appuntamenti negli altri Comuni della vallata, con l'esclusiva partecipazione dei produttori agricoli della Valle del Samoggia. Esso vuole ricreare il luogo tradizionale d'incontro tra produttori e consumatori, dove offrire un'opportunità nuova, ma strettamente legata ad un modo "antico" di acquistare, per comprare i prodotti del territorio sperimentando un diverso modo di "fare la spesa".

BO041 426

Il progetto TORRE - Turismo Organizzato Recupero Rurale Ecologico

Comune di Faenza Recupero di una cava esaurita di materiali per l'edilizia situata nel Comune di Faenza in località Oriolo dei Fichi. Al termine dei lavori la superficie utilizzata per l'attività estrattiva dovrebbe essere occupata da un'area verde accessibile ai turisti interessati alla fruizione di siti rilevanti dal punto di vista ambientale. Il progetto prevede inoltre un'azione di controllo della qualità ambientale del sito oggetto dell'intervento, la verifica della possibile certificazione ambientale e una campagna di informazione e divulgazione dell'iniziative e dei suoi risultati.

RA004 429

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Imparambiente Atlantide S.c.a r.l. Il progetto Imparambiente, promosso e attuato dall'anno scolastico 94/95 alle scuole e ai docenti di un vasto territorio che comprende le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, riguarda i temi dell'ambiente, delle risorse e dello sviluppo sostenibile..

RA012 432

Impianto di generazione fotovoltaico

Istituto Tecnico Industriale Statale Leonardo Da Vinci

L'ITIS Leonardo da Vinci si è dotato di un impianto fotovoltaico che converte la radiazione solare in energia elettrica contribuendo ad alimentare le utenze elettriche in quel momento collegate. Nel caso non vi sia consumo di energia interno, l'energia prodotta rifluisce nella rete elettrica cittadina. È stato stipulato un accordo con il Centro di Educazione Ambientale di Carpi che opera con le scuole del territorio (Comuni di Carpi, Soliera e Novi di Modena) per organizzare visite presso l'impianto fotovoltaico dell’Istituto e approfondire temi sulle energie rinnovabili.

MO022 435

Impronta ecologica Istituto Statale d’Istruzione Industriale “G. Marconi”

Calcolo dell'impronta ecologica del comune di Rottofreno, promossa e elaborata a partire dall'Istituto Statale d'Istruzione Industriale. L'azione è fondamentalmente di confronto, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

PC007 437

Iniziativa ricicla e vinci

Comune di Nonantola Isola ecologica comunale con un sistema di pese e lettori di tessere con codice a barre che consente di controllare che gli utenti che accedono all'area siano in possesso dei requisiti necessari (pagamento della tassa/tariffa nel Comune di Nonantola) e conferiscano rifiuti urbani o assimilati agli urbani; di controllare i pesi conferiti ai fini di premiare i cittadini più virtuosi nella gestione dei rifiuti. Al fine di promuovere l'utilizzo delle stazioni di pesatura, si è attivata l'iniziativa "Ricicla e vinci".Tale iniziativa prevede la distribuzione di tessere personalizzate e munite di codice a barre per l'accesso all'isola.

MO024 439

La gestione ambientale integrata per le aziende del comparto ortofrutticolo

Provincia di Forlì-Cesena Azione di sensibilizzazione e sperimentazione, finanziata nell’ambito del Piano Triennale Tutela Ambiente (PTTA) 2001, per l’adozione di sistemi integrati di gestione all’interno del comparto ortofrutticolo della provincia di Forlì-Cesena.

FC006 442

Laboratorio Culturale

Liceo scientifico ad indirizzo biologico "Chieppi"

Processo di agenda 21 rivolto alle scuole e istituzioni parmensi per mettere a confronto e in rete studenti e docenti attraverso tavoli di lavoro tematici.

PR007 444

Laboratorio di domotica

Democenter - ProMo Il Laboratorio di Domotica è una struttura permanente e non legata direttamente o indirettamente a fornitori di tecnologia ed al suo interno si possono trovare le soluzioni di 16 differenti imprese che operano nel campo dell’home automation e della building automation. È un centro servizi che svolge attività di divulgazione di informazioni, consulenza, formazione, sviluppo di progetti di ricerca applicata nell’ambito della domotica

MO007 446

Laboratorio didattico "Rifiutando"

TESA Piacenza S.p.A Laboratorio didattico rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori della città e della provincia di Piacenza,è finalizzato alla conoscenza e al riuso degli oggetti e dei materiali di scarto, affronta temi attinenti le scienze, l’educazione artistica e l'educazione tecnica e sviluppa il senso civico degli studenti e la loro sensibilità alle tematiche ambientali, attraverso un percorso scientifico e creativo che li conduca ad un più attento modo di vedere ed interpretare la realtà che li circonda.

PC002 448

Laghetti Parco dello Stirone Realizzazione di invasi a dimensione aziendale, finalizzati a garantire una regolare irrigazione e al tempo stesso assicurare un deflusso adeguato al mantenimento della vita acquatica, per promuovere un più corretto utilizzo della risorsa idrica. Questo sistema è in grado di sostenere anche magre prolungate e consente il regolare proseguimento delle pratiche agricole senza pregiudicare la qualità ambientale.

PR011 451

Life Gidut: servizio di raccolta differenziata per le spiagge

Hera S.p.A. Gidut (Gestione Imballaggi Differenziati Utenze Turistiche) è un progetto che prevede un innovativo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti presso numerosi operatori (stabilimenti balneari, alberghi, utenze commerciali) della costa fra Rimini e Bellaria Igea Marina e un Centro Ambiente per attività didattiche sui rifiuti presso il parco “Italia in Miniatura”. L’iniziativa consiste nell’installazione presso alcuni stabilimenti balneari di tre nuovi tipi di isole ecologiche per la raccolta differenziata di varie tipologie di rifiuti da imballaggio: acciaio, alluminio, carta/cartone, legno, plastica e vetro.

RER006 453

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Life Visit ARPA Emilia Romagna - Area Integrazione Sistemi Q.S.A.

VISIT è l'acronimo del progetto LIFE ENV/NL/810 approvato nell'agosto del 2001 relativo alle Iniziative Volontarie per la Sostenibilità nel Turismo. In Europa esistono circa 40 "Etichette Ecologiche Nazionali" (Ecoalbels) per il turismo, la maggior parte delle quali relative al comparto di ricettività ed accoglienza. Obiettivo generale del progetto VISIT è dimostrare come le Ecolabels possano orientare il mercato del turismo europeo verso la “sostenibilità”.

RER001 456

Mercatino dell’usato: la solidarietà fa la differenza

Associazione Mani Tese (Gruppo di Rimini)

Il progetto si basa sull’allestimento ed il funzionamento di un mercatino dell’usato due giorni alla settimana (mercoledì e sabato), con continuo rinnovo dei prodotti ottenuti principalmente tramite raccolta porta a porta del materiale, al fine di finanziare i progetti di cooperazione allo sviluppo promossi da Mani Tese in Africa, Sud America, Asia in collaborazione con partner locali. Il mercatino permette di fornire merci a basso costo per le fasce a minore capacità di spesa della società.

RN022 458

Mezzi elettrici Comune di Reggio Emilia Rinnovo del parco macchine in dotazione del Comune di Reggio Emilia attraverso la dismissione dell'autorimessa comunale e l’affido del servizio ad Azienda Consorziale Trasporti di Reggio Emilia (ACT): una apposita convenzione (econoleggio) prevede la sostituzione di gran parte dei vecchi autoveicoli con nuovi automezzi ambientalmente più sostenibili (elettrici). Il progetto è basato sulla collaborazione dell'Amministrazione comunale con Piaggio, primo costruttore nazionale di veicoli elettrici, e T.I.L. (Trasporti Integrati e Logistica) Srl, prima azienda europea di noleggio veicoli elettrici.

RE011 460

Mobility management

Provincia di Bologna Nel 2003 è stato redatto il primo Piano degli spostamenti casa/lavoro (PSCL) dei dipendenti della Amministrazione provinciale di Bologna. I compiti del mobility manager sono: affrontare i temi della mobilità (soprattutto nella gestione della domanda), ridurre il numero delle auto in circolazione e promuovere l'uso dei mezzi pubblici allo scopo di migliorare l'accessibilità e la circolazione nei centri urbani e diminuire l'inquinamento.

BO033 463

Mostra di Educazione Ambientale H2O: Oro blu

Comune di Fiorenzuola Percorso pluridisciplinare, atto a coniugare positivamente la difesa del patrimonio naturale e sociale con lo studio delle attività economiche relativamente all'area dei fontanili, attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti, dell'Associazione e del Centro di Educazione Ambientale.

PC008 466

Natural Valley Provincia di Piacenza Iniziativa promossa dalla provincia di Piacenza, per rafforzare, attraverso un marchio d’area, il potere contrattuale e il reddito agricolo di un’area collinare. L’obiettivo principale del progetto è quello di promuovere ed incentivare in concreto una moderna agricoltura sostenibile.

PC012 469

Produrre e consumare meno rifiuti

Federconsumatori - Modena

Il progetto "Produrre e consumare meno rifiuti per un futuro sostenibile" è realizzato da Federconsumatori e Provincia di Modena, in collaborazione con le aziende locali operanti nel settore dello smaltimento e recupero dei rifiuti: META spa, AIMAG S.p.A. e SAT S.p.A. L'iniziativa è rivolta ai cittadini della provincia di Modena, in particolare al mondo della scuola con incontri dedicati agli alunni delle scuole elementari, e corsi d'aggiornamento per gli insegnanti delle medie inferiori.

MO021 472

Progetti di educazione ambientale per le scuole

Hera S.p.A. Progetti di educazione ambientale rivolti alle scuole, sviluppati in diversi anni di lavoro dalle aziende di servizio confluite in Hera, sui temi dell'energia, dell'acqua e dei rifiuti. Tali progetti costituiscono la base per una strategia del Gruppo Hera in materia, che metta in valore e capitalizzi le eccellenze delle esperienze finora realizzate. Obiettivo di questo impegno è intervenire sul territorio coinvolgendo in particolare le nuove generazioni, al fine di affermare una cultura compatibile con l'esigenza di tutela dell'ambiente in cui viviamo, formando un nuovo senso comune e ingenerando atteggiamenti quotidiani corretti nel consumo delle risorse sottratte all'ambiente per le esigenze umane.

RER005 474

Progettiamo il nostro futuro

2° Circolo didattico di Santarcangelo

In tutte le scuole del Circolo (dell’infanzia ed elementari), da circa tre anni, le insegnanti progettano attività laboratoriali che concentrano la dimensione della conoscenza e della progettualità partendo dall'esperienza dei bambini. Un lavoro comune sull'esplorazione del proprio territorio con il coinvolgimento delle famiglie, chiamate a collaborare dai bambini stessi, che sono i protagonisti e gli artefici della ricerca. I temi scelti sono stati: l'acqua, il fiume, le zone umide, dalla terra al piatto, conoscere il mare, la qualità dell'aria, fauna e flora, da rifiuti a risorse.

RN001 477

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Progetto bio-architettura: monitoraggio bioecologico degli edifici scolastici di proprietà provinciale

Provincia di Forlì-Cesena La Provincia di Forlì–Cesena in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, ha avviato il “monitoraggio bioecologico degli edifici scolastici di proprietà provinciale” finalizzato a migliorarne la qualità energetica e ambientale.

FC016 479

Progetto Biodiesel Comune di Ravenna Il Comune di Ravenna, la Provincia di Ravenna, HERA Ravenna, CONSAR-GRAAR, ACER, Arpa e Novaol srl del Gruppo Eridania – Montedison, sono sottoscrittori di un Protocollo d’Intesa (il primo in Italia siglato dal Comune di Ravenna nel 1999) per la sperimentazione dell’utilizzo del Biodiesel che prevede l’impiego di questo carburante ecologico di origine vegetale ottenuto con la lavorazione, in particolare di essenze oleaginose (soia/girasole e colza), come carburante per autotrazione e come combustibile (fonte di energia rinnovabile) per alcune utenze di riscaldamento in edifici pubblici.

RA026 481

Progetto d'area Valli del Basso modenese

Comune di Mirandola Tra le Province di Modena, Ferrara e Mantova - e precisamente in una vasta area del Comune di Mirandola - negli ultimi anni si è ricostruito un ambiente naturale di zona umido, boschetti e siepi, di straordinario pregio, grazie alla riconversione e al recupero ambientale di aree agricole. QUesto progetto ha permesso alle aziende agricole di differenziare il proprio reddito attraverso la valorizzazione del paesaggio agricolo con un ritorno non solo economico, legato alla fruizione turistica e alla valorizzazione di produzione agricola di qualità, ma anche ambientale convertendo numerose aree a zone di rinaturalizzazione.

MO026 484

Progetto di coinvolgimento delle scuole nei processi di Agenda 21 locale

Comune di Modena L'obiettivo di Agenda 21 Scuola è quello di rendere il mondo della scuola attore centrale e permanente nel processo di A21L attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola nel processo promosso dalle Amministrazioni Locali. Le scuole elementari del Comune di Modena hanno attivato processi di Agenda 21 nell’ambito del bando di cofinanziamento che promuove la presentazione di progetti finalizzati a diffondere la sensibilità nei confronti dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile tra gli alunni e le loro famiglie.

MO003 487

Progetto di comunicazione e monitoraggio ambientale

Associazione Amici della terra - Club di Ozzano Emilia ONLUS

La “Scommessa” è un progetto di sensibilizzazione e monitoraggio ambientale indirizzato alle scuole materne, elementari, medie e superiori.L'obiettivo è dimostrare la possibilità di ridurre le emissioni di CO2, dovute ai consumi energetici, semplicemente cambiando abitudini sbagliate e prestando attenzione ai luoghi in cui studiamo e lavoriamo, a come ci spostiamo e a come consumiamo.

BO004 489

Progetto Isola del Peccato - Bosco dell'isolone

EDEN S.c.a r.l. Interventi di riqualificazione ambientale in aree demaniali progettati, diretti-realizzati, mantenuti da volontari e gestiti ai fini della fruibilità pubblica e della educazione ambientale. Le emergenze ambientali sono servite da sentieri accessibili alle persone con disabilità motoria.

RE015 493

Progetto tric&trac Associazione insieme in Quartiere per la Città

Tric & Trac è un luogo nel quale si raccolgono materiali e oggetti ancora in grado di essere riutilizzati. Una volta raccolti vengono selezionati per qualità merceologica e immagazzinati. Se per alcuni di essi é possibile il riutilizzo vengono messi a disposizione degli acquirenti sia nelle ore in cui il luogo funziona come bazar sia nelle occasioni di mercato promosse e frequentate. Per altri materiali o oggetti si provvede allo smontaggio e al successivo riutilizzo parziale o totale per la costruzione di nuovi oggetti con utilizzo diverso.

MO015 497

Progetto VerdeAcqua

Provincia di Bologna Il progetto: "Verso la costruzione di reti ecologiche, Verde - acqua: conoscere, condividere e risparmiare insieme", avviato nel 2003, prende spunto dall'elaborazione delle Schede/Progetto dei gruppi di partnership, avviati dal Forum di Agenda 21 Locale della Provincia, all'indomani della "approvazione" del Piano d'Azione Locale e dell'individuazione dei 30 obiettivi prioritari di sostenibilità

BO034 499

Programma "Vantaggi per la Comunità"

Coop Consumatori Nordest Campagna commerciale ad intero beneficio della collettività locale in cui Coop Consumatori Nordest si inserisce. Dal 97 i temi hanno riguardato: computer per la scuola, strumenti musicali, disabili, aggregazione giovanile, stimolando un consumo più consapevole dei soci, una ricaduta positiva sul territorio locale e stimolando la capacità progettuale del mondo associativo.

RER004 502

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Programma di mobilità sostenibile

Provincia di Rimini Gli elementi essenziali del Programma di Mobilità Sostenibile sono espressi nel “Manifesto della mobilità sostenibile”, qui di seguito sinteticamente riportato: “Le azioni specifiche sulla mobilità, orientate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale sono già state riconosciute come elementi cardine nei processi di sviluppo locale nell'ambito del Conferenza Internazionale sul Turismo Sostenibile (Rimini, 2001). L'efficacia di tali azioni è possibile solo se nuovi principi pervadono politiche locali, coscienze comuni, modelli di comportamento diffusi.”

RN020 504

Protocollo d'Intesa per la certificazione ambientale

Associazione Industriali di Ravenna

Sin dagli anni ’70 le aziende del comparto chimico ravennate hanno promosso, con gli enti locali, accordi volontari per realizzare risultati più avanzati del mero rispetto degli obblighi di legge in materia ambientale, per permettere uno sviluppo industriale in equilibrio con l’utilizzo delle risorse territoriali e compatibile con l’ambiente. Nel marzo 2000, in linea con accordi volontari precedenti, è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, Associazione Industriali, OO. SS., API e CCIAA, che ha definito il percorso che le aziende sottoscrittrici di tale accordo devono compiere per conseguire la certificazione ambientale ISO 14001.

RA017 506

Qualità bioecologica degli interventi edilizi

Comune di Forlì Il consiglio Comunale di Forlì ha approvato nel 2001 il regolamento per la promozione della qualità bioecologica degli interventi edilizi, come strumento per raggiungere l’obiettivo di qualità degli interventi edilizi, qualità che si raggiunge attraverso una strategia di soluzioni integrate per raggiungere una migliore qualità della vita.

FC013 508

Qualità dell'aria, Qualità della vita

Legambiente Rimini Onlus L’iniziativa è stata avviata nell’estate 2002, dopo vari contatti con Arpa di Rimini e di Forlì, per rispondere alle richieste delle scuole che desideravano affrontare la tematica aria nell’anno scolastico 2002/2003, e per mettere in rete iniziative locali, regionali, nazionali ed europee. Il progetto, articolato in diverse iniziative, rappresenta un momento di sensibilizzazione e formazione anche tecnica di studenti e cittadini sul tema della qualità dell’aria e, di conseguenza, della qualità della vita.

RN015 510

Quartiere ecosostenibile a Cognento

Comune di Modena Il nuovo quartiere residenziale di Cognento è stato pensato come intervento da inserire nel Piano Urbanistico le cui realizzazioni edilizie rispondano ai requisiti della bioedilizia privilegiando non solo la scelta dei materiali e degli impianti (mirati a garantire un basso impatto ambientale) ma favorendo nella costruzione risparmio energetico e delle risorse primarie.

MO008 512

Realizzare le Reti Ecologiche - Progetto "ECOnet"

Provincia di Bologna La Provincia di Bologna, riconoscendo il valore e l’importanza delle reti ecologiche come strumento per favorire e tutelare la biodiversità, ha realizzato sinora tre tappe significative in questa direzione:ـ nel 2000 si è dotata di uno strumento di pianificazione e gestione delle reti, il “Piano programmatico per la conservazione e il miglioramento degli spazi naturali nella provincia di Bologna”, approvato dal Consiglio Provinciale;ـ dal 1999 al 2003 ha partecipato come partner al Progetto LIFE “ECOnet” , promosso nel Regno Unito, condividendo l’esperienza della promozione e sperimentazione delle reti ecologiche con altri Paesi dell’Unione;ـ nel 2003 ha trasformato le reti ecologiche da tema sperimentale a scelta strutturale strategica nel proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), attivandone parallelamente la sperimentazione e realizzazione a livello comunale.

BO039 515

Riqualificazione partecipata di un'ex cava di argilla

Comune di Mordano Progettazione partecipata, per il recupero di un'area di ex cava di argilla sita nei pressi della frazione Bubano di Mordano.Attori coinvolti nei laboratori progettuali: cittadini e scuole elementari (in particolare classi II e IV).Partner del progetto è la Società “Fornace di laterizi Wiennerberger” (elaborazione del progetto finale e parte della realizzazione dell'opera di recupero).Il recupero dell'area oltre ad aspetti di salvaguardia di una zona che a seguito dell'abbandono dell'attività estrattiva si è nel tempo in parte rinaturalizzata, vuole anche essere l'opportunità di far coesistere in un territorio fortemente antropizzato (presenza di urbano residenziale, agricoltura, attività produttive ed ambiti naturali) varie funzioni.

BO005 518

Risparmio energetico

Comune di Formigine Iniziative del Comune di Formigine relative al risparmio energetico, comprese nell'ambito dei piani di Agenda 21, riguardanti l’installazione di due impianti fotovoltaici su due strutture comunali. Si tratta di due impianti atti a produrre energia elettrica con connessione in rete di distribuzione Enel. In ogni impianto è presente un contatore che permette il calcolo relativo al bilancio energetico.

MO010 521

Sezione azioni di sistema

OGGETTO PROPOSITORE DESCRIZIONE DELL’OGGETTO CODICE Pagina nel Repertorio

Salone di ecologia Verdissimamente

Fin Ter S.r.l. Il salone di ecologia “VerdissimaMente” è un evento fieristico ideato per promuovere, nella provinicia di Ferrara, tutto quello che riguarda l'ecologia, l'educazione ambientale, la scuola, lo sport, il benessere del corpo e della mente, il turismo all'aria aperta, l'alimentazione naturale e biologica, parchi e dintorni.Nell'ambito della fiera, anche attraverso l'organizzazione di workshop e convegni, si cerca di dare spazio e visibilità a quelle realtà che, altrimenti, difficilmente potrebbero emergere.

FE003 523

Salvaguardare la biodiversità attuando la rete ecologica europea Natura 2000

Provincia di Bologna Con il Progetto Life-Natura "Pellegrino" la Provincia di Bologna ha inteso sperimentare nel proprio territorio l'attuazione della Rete ecologica europea "Natura 2000" prevista dalla Direttiva 42/93/CEE "Habitat" a tutela della biodiversità ancora presente nel territorio dell'Unione, applicandola ad un sistema di 7 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) del territorio appenninico.

BO038 526

Servizio Bus navetta Tetra Pak Carton Ambient S.p.A.

Con l’obiettivo di ridurre l’uso delle auto private, e di conseguenza l’inquinamento atmosferico e acustico, il traffico cittadino e gli incidenti in itinere, la società si è prefissata di promuovere il trasporto pubblico e di investigare la possibilità di realizzare un bus navetta per gli spostamenti. L'iniziativa è stata promossa da Tetra Pak, rivolta ai propri dipendenti, e successivamente estesa ai dipendenti delle aziende della zona (bacino potenziale di circa 1.000 utenti).

MO004 529

Sportello Ecoidea Provincia di Ferrara La Provincia di Ferrara, attraverso un finanziamento del Ministero dell'Ambiente, ha realizzato lo Sportello Ecoidea. Si rivolge ai cittadini, ma anche ad Enti e scuole, fornendo un'ampia raccolta di esperienze grazie alle quali i consumatori possono diminuire gli impatti ambionetali correlati alla vita quotidiana. Per acquisti verdi, risparmio energetico, fonti rinnovabili, riduzione rifiuti, mobilità sostenibile, bioarchiitettura, turismo consapevole, lo Sportello fornisce informazioni e segnala la possibilità di ottener incentivi e contributi; lo Sportello ha anche caratteristiche itineranti come protagonista di "serate di ecologia domestiche" nei centri anziani, scuole, fiere e così via.

FE002 532

Standard Artigianato Etico

C.I.S.E. Azienda speciale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena

Il CISE d'accordo con le associazioni di riferimento dell'artigianato: Confartigianato Forlì, Confartigianato Cesena e CNA di Forlì-Cesena, dopo una fase preliminare di riflessione e studio hanno definito lo Standard di riferimento "dell'Artigianato Etico”. In esso sono contenuti i principi a cui l'impresa artigiana dovrebbe fare riferimento per definirsi Socialmente Responsabile e potersi quindi fregiare dell'apposito Marchio Artigianato Etico.

FC009 535

Tecnologie più pulite per la riduzione delle emissioni di solventi e di stirene

Provincia di Forlì-Cesena Progetto volto a fornire indirizzi tecnici e dimostrazioni concrete dei benefici, non solo ambientali, che possono essere raggiunti adottando soluzioni preventive per la riduzione delle emissioni di solventi e di stirene. Si è cercato di estendere le esperienze maturate da alcune aziende e di fornire gli elementi conoscitivi che servono alle imprese per orientarsi verso produzioni a minore impatto ambientale.

FC015 538

Tracciabilità di origine territoriale

L'Altra Romagna S.r.l. Sistema innovativo di “tracciabilità di origine territoriale” al fine di determinare una garanzia qualitativa di origine del prodotto in grado di promuovere e commercializzare in maniera adeguata l’intero territorio e le sue peculiarità produttive ed ambientali.

FC023 541

Tutela fontanile Scuola Media Statale Alseno

Recupero di "un fontanile" in località Chiaravalle di Alseno. Partendo da un'analisi anche storica dell'ecosistema, il progetto si concentra sul recupero di un fontanile come azione di conservazione delle biodiversità attraverso l'intervento di ripristino di un ambiente acquatico di pianura molto significativo. L'intervento propone un intervento pratico di tutela e di ripristino.

PC009 544