ANTICHE POPOLAZIONI DELL’ITALIA PREROMANA.

L'ITALIA, UN MOSAICO DI POPOLI

LE GRANDI CIVILTÀ CHE HAI STUDIATO L'ANNO SCORSO SI SVILUPPARONO

TUTTE NELLA ZONA ORIENTALE DEL MEDITERRANEO (COME LA CIVILTÀ

EGIZIA O QUELLA MICENEA), ANCORA PIÙ A EST (COME QUELLA

MESOPOTAMICA) E ADDIRITTURA IN PIENA ASIA (COME QUELLA DELL'INDO

O QUELLA CINESE). DURANTE GLI STESSI MILLENNI PRIMA DI CRISTO IN CUI

COMPARVERO QUESTE CIVILTÀ, IN ITALIA LE POPOLAZIONI LOCALI SI

MESCOLARONO AD ALTRE PROVENIENTI DALL'EUROPA E DALL'ASIA, GIUNTE

NELLA NOSTRA PENISOLA ATTRAVERSO LE ALPI O PER MARE. QUESTO

INCONTRO DI GENTI DIVERSE, NEL CORSO DEL TEMPO, DIEDE ORIGINE A

POPOLAZIONI CON CARATTERISTICHE PROPRIE, LE COSIDDETTE

POPOLAZIONI ITALICHE. CIASCUNA DI LORO SI STABILÌ IN UNA ZONA PIÙ O

MENO

GRANDE DELL'ITALIA, AVVIANDO CONTATTI E SCAMBI CON LE POPOLAZIONI

VICINE.

A PARTIRE DALL’INIZIO DEL I MILLENNIO A.C. DIVERSE POPOLAZIONI DI

ORIGINE INDOEUROPEA SI STANZIARONO NEL TERRITORIO CHE

ATTUALMENTE CHIAMIAMO ITALIANO.

PER QUANTO RIGUARDA L’ORIGINE DEL TERMINE “ITALIA”, CI SONO

DIVERSE IPOTESI AVANZATE DAGLI STUDIOSI:

- LA PAROLA POTREBBE DERIVARE DAL POPOLO CALABRESE DEGLI

ITALI. I ROMANI USAVANO QUESTA PAROLA “ITALI” PER INDICARE

GENERICAMENTE TUTTE LE POPOLAZIONI CHE ABITAVANO NELLE

REGIONI CENTROMERIDIONALI.

- LA PAROLA ITALIA POTREBBE DERIVARE DA “VITALIA”, OSSIA LA

GRANDE ZONA COSÌ CHIAMATA (ANCHE CON UN CERTO DISPREZZO)

DAI ROMANI PER INDICARE TUTTO IL TERRITORIO IN CUI VIVEVANO I

LUCANI, I SANNITI E GLI APULI DOVE VENIVANO ALLEVATI VITELLI.

ITALIA-VITALIA-TERRA DEI VITELLI, QUINDI.

ALCUNI STUDIOSI DEFINISCONO ITALICI SOLO I POPOLI LA CUI LINGUA

ERA L’OSCO (UMBRI, OSCI, SABELLI, ECC.); ALTRI INVECE CHIAMANO

ITALICI TUTTI I POPOLI STANZIATI NELL’ITALIA PREROMANA. ALTRI

ANCORA CONSIDERANO ITALICHE LE POPOLAZIONI DI LINGUA

INDOEUROPEA GIUNTE IN ITALIA CON LE MIGRAZIONI INIZIATE INTORNO

ALLA FINE DEL PRIMO MILLENNIO A.C.

SEGUENDO QUESTA INDICAZIONE, LE POPOLAZIONI ITALICHE PIÙ

ANTICHE ED IMPORTANTI FURONO, DA NORD A SUD: I RETI, GLI UMBRI, I

LATINI, I SABINI, I SANNITI, I LUCANI, GLI APULI ED I BRUZI.

ANTICHI, MA NON FURONO PROPRIAMENTE ITALICI FURONO I LIGURI (DI

LINGUA NON INDOEUROPEA) ED I VENETI (GIUNTI NELL’ITALIA

SETTENTRIONALE IN UNA MIGRAZIONE PRECEDENTE).

IL PASSAGGIO DEI POPOLI ITALICI DALLA PREISTORIA ALLA STORIA FU

PIÙ LENTO E GRADUALE RISPETTO AD ALTRE AREE DI CIVILTÀ (EGITTO,

MESOPOTAMIA, VICINO ORIENTE, INDIA, CINA, EGEO). QUESTO

PASSAGGIO FU FAVORITO DAL CONTATTO CON POPOLI GIÀ EVOLUTI,

CHE GIUNSERO IN ITALIA A PARTIRE ALL’VIII SECOLO A.C.:

- PER STANZIARVISI (ETRUSCHI);

- COSTRUIRVI COLONIE (GRECI)

- COMMERCIARE (FENICI).

PIÙ TARDI, NEL V SECOLO A.C., GIUNSERO NEL TERRITORIO ITALIANO

ANCHE I CELTI.

PER LUNGO TEMPO GLI ITALICI VISSERO ORGANIZZATI IN VILLAGGI E

TRIBÙ DEDITE ALL’AGRICOLTURA E ALL’ALLEVAMENTO E CONOBBERO

TARDI I COMMERCI.

LE POPOLAZIONI PIÙ APERTE AI RAPPORTI COMMERCIALI, PER

ESEMPIO CON I GRECI E GLI ETRUSCHI, RAGGIUNSERO UN GRADO DI

RAFFINATEZZA CULTURALE SUPERIORE A QUELLO DELLE SOCIETÀ PIÙ

ISOLATE.

LE RELIGIONI, TIPICHE DI SOCIETÀ PREVALENTEMENTE CONTADINE,

COMPRENDEVANO L’USANZA DI CREMARE I MORTI E IL CULTO DI

ALCUNI ANIMALI, COME IL PICCHIO DEI PICENI (CHE DA ESSO PRESERO

IL NOME), CHE SECONDO LA TRADIZIONE LI AVREBBE GUIDATI NELLA

MIGRAZIONE ATTRAVERSO GLI APPENNINI FINO ALLA SEDE DEL LORO

DEFINITIVO STANZIAMENTO (IL PICENO NELLE ATTUALI MARCHE).

ANCHE A LIVELLO RELIGIOSO IL CONTATTO CON ALTRE CIVILTÀ,

SOPRATTUTTO GRECHE, FU FECONDO: MOLTE DIVINITÀ PRESENTI NEI

CULTI ITALICI (GIOVE, VENERE, MARTE, DIONISO, CERERE) FURONO DI

DERIVAZIONE GRECA. QUANDO LA CIVILTÀ ROMANA EMERSE E INIZIÒ

LA PROPRIA ESPANSIONE (VI SECOLO A.C.), PROGRESSIVAMENTE

TUTTE LE ALTRE POPOLAZIONI ITALICHE ENTRARONO IN CONFLITTO

CON ESSA, MA DOVETTERO RICONOSCERNE LA SUPREMAZIA,

FEDERARSI E INFINE FONDERSI CON ESSA NELLO STATO ROMANO. I

ROMANI POSERO FINE ALL’ESISTENZA DI TUTTI POPOLI CHE ABITAVANO

L’ITALIA.

ALCUNI TRA I PIÙ ANTCHI POPOLI PREROMANI.

I LIGURI.

LA PRIMA TRA LE GENS ITALICHE, TRA LE PIÙ IMPORTANTI E DI CUI SI

HANNO PIÙ NOTIZIE.

QUESTA POPOLAZIONE HA DATO IL SUO NOME ALL'ODIERNA REGIONE

DELLA LIGURIA DA DOVE PROVENIVA.

SI ERANO INSEDIATI IN PIEMONTE, IN LIGURIA, IN LOMBARDIA,

NELL’ALTA TOSCANA, IN EMILIA ROMAGNA,BASSO VENETO, CORSICA E

SARDEGNA.

ERANO DEDITI ALL'AGRICOLTURA, ALLA METALLURGIA, AL COMMERCIO,

ALLA CACCIA, ALLA PREDONERIA E AD ALTRE ATTIVITÀ PRODUTTIVE.

ERANO TEMIBILI GUERRIERI, ORGOGLIOSI MA SOPRATTUTTO

INDIPENDENTI.

LINGUA, USI E COSTUMI DEI LIGURI.

LA PRIMA SCRITTURA LEGGIBILE DI CUI SI HA TRACCIA È UN EPIGRAFE

CHE APPARE INCISA SU UN MENHIR CON TESTA UMANA RISALENTE AL

VII SECOLO A.C. SCRITTA IN CUNEIFORME VERTICALE.

ADORATORI DI DIVINITÀ ANIMISTE E GUIDATI DA SCIAMANI (O DRUVID),

PRINCIPALMENTE ERANO DEVOTI AL DIO BELANU, DIO DELLA LUCE, PER

IL QUALE SI ESEGUIVANO SACRIFICI E RITI COLLEGATI AI SOLSTIZI E

PERCIÒ AI CICLI SOLARI DELL'ANNO.

ABITAVANO IN BORGHI FORMATI DA CAPANNE SPARSE. DIVISI IN TRE

CASTE PRINCIPALI (LA MILIZIA, GLI SCIAMANI E LA POPOLAZIONE

PRODUTTIVA) ERANO RAGGRUPPATI IN TRIBÙ URBANIZZATE (O PAGU)

COLLEGATE TRA LORO DA LEGAMI DI PARENTELE E CONDOTTE

CIASCUNA DA UN RE (RIX).

I RETI.

SI LOCALIZZARONO SULLE ALPI , ABITAVANO TRA LE MONTAGNE DEL

TRENTINO-ALTO ADIGE, IL TIROLO, LA BASSA ENGADINA E LE PREALPI

VERONESI.

NACQUERO COME POPOLO DI INDIGENI ALPINI. ERANO DEGLI ABILI

ARTIGIANI E LA LORO CULTURA DOVREBBE COINCIDERE CON L’ETÀ DEL

FERRO. ERANO PACIFICI MONTANARI CHE VIVEVANO DI AGRICOLTURA

E ALLEVAMENTO.

ALFABETO, USI E COSTUMI DEI RETI.

IL LORO POLITEISMO AVEVA DIVINITÀ DI ORIGINE MEDITERRANEA ED

ORIENTALE. AD ESEMPIO LA DEA REITIA O RETIA (LA DEA MADRE IN

ALTRE RELIGIONI) E SATURNO DIO DELL'AGRICOLTURA.

DAVANO AL VINO ANCHE UN SIGNIFICATO RELIGIOSO. LA SCRITTURA

RETICA, LA CUI COMPARSA È COLLOCATA ATTORNO AL 500 A.C..,

PRESENTA UN FORTE INFLUSSO ETRUSCO. SONO STATE DISTINTE

QUATTRO VARIANTI GRAFICHE: GLI ALFABETI DI LUGANO, SONDRIO-

VALCAMONICA, BOLZANO-SANZENO E MAGRÈ.

GLI UMBRI.

GLI UMBRI FURONO UN POPOLO CHE SI RITIENE GIUNTO IN ITALIA NEL II

MILLENNIO A.C. E CHE SI SOVRAPPOSE A QUELLI GIÀ PRESENTI.

SI STABILIRONO NEL TERRITORIO COMPRESO TRA L’ALTA E LA MEDIA

VALLE DEL TEVERE FINO ALL’ADRIATICO.

SVILUPPARONO UN’ECONOMIA BASATA PRINCIPALMENTE

SULL’AGRICOLTURA E SULL’ALLEVAMENTO.

NELL’AREA INTORNO A TERNI GLI UMBRI SVILUPPARONO UN’ATTIVITÀ DI

ESTRAZIONE E DI LAVORAZIONE DEI METALLI.

FINO AL 500 A.C., GLI INSEDIAMENTI ABITATIVI SI BASAVANO SU PICCOLI

VILLAGGI FORTIFICATI SITUATI SULLE ALTURE.

I PRINCIPALI PUNTI DI AGGREGAZIONE ERANO I SANTUARI, DOVE SI

VENERAVANO LE DIVINITÀ LEGATE AL MONDO AGRICOLO.

USI E COSTUMI DEGLI UMBRI.

PARLAVANO UNA LINGUA INDOEUROPEA, L'UMBRO, SCRITTA CON

ALFABETO PROPRIO DI DERIVAZIONE GRECO-OCCIDENTALE.

VIVEVANO IN PICCOLI VILLAGGI FORTIFICATI IN ALTURA E NON IN

GRANDI CITTÀ.

PUNTI DI AGGREGAZIONE FURONO SOPRATTUTTO I GRANDI SANTUARI,

LEGATI ALLE DIVINITÀ DEL MONDO AGRICOLO-PASTORALE: QUI INFATTI

SI RACCOGLIEVANO VARIE COMUNITÀ PER CELEBRARE FESTIVITÀ E

RICORRENZE MA ANCHE PER PRENDERE DECISIONI DI CARATTERE

POLITICO.

A PARTIRE DAL 450 A.C. CIRCA GLI UMBRI FURONO SEMPRE PIÙ

INFLUENZATI DAL MONDO GRECO ED ETRUSCO. QUESTA MASSICCIA

INFLUENZA EBBE COME PRIMA CONSEGUENZA LA NASCITA DI CITTÀ

SUL MODELLO GRECO-ETRUSCO;

I LATINI.

SONO COMUNEMENTE RITENUTI ESSERE DI ORIGINE INDOEUROPEA,

FORSE DISCESI IN ITALIA NEL CORSO DEL II MILLENNIO A.C., MA LE

LORO ORIGINI SONO AVVOLTE NEL MISTERO.

OCCUPARONO IL TERRITORIO DELL’ANTICO LAZIO INTORNO AL 2000

A.C.

ERANO UNA POPOLAZIONE DI VIGOROSI CONTADINI DEDITI ALLA

PASTORIZIA E ALL’AGRICOLTURA, CHE RIUSCIRONO A BONIFICARE

TERRITORI ACQUITRINOSI.

VIVEVANO IN VILLAGGI DI PICCOLE DIMENSIONI CON CAPANNE IN

LEGNO E CONTRADDISTINTI DA UN TIPO DI ECONOMIA STANZIALE DI

CARATTERE AGROPECUARIO.

LE MANIFATTURE ESISTENTI ERANO SPECIALIZZATE NELLA

FABBRICAZIONE DI UTENSILI AGRICOLI, ARMI, O OGGETTI DOMESTICI DI

CERAMICA O DI METALLO.

USI E COSTUMI DEI LATINI.

LINGUA DEI LATINI, DELLA CITTÀ DI ROMA E DEL SUO IMPERO FU IL

LATINO.

LA RELIGIONE ERA DI TIPO NATURALISTICO, E SVOLSE UN RUOLO

IMPORTANTE.

L’UGUAGLIANZA DI LINGUA, USANZE, CIVILTÀ E PRATICHE RELIGIOSE,

PORTÒ I VILLAGGI LATINI AD UNIRSI IN FEDERAZIONE RELIGIOSA.

ERANO SOLITI RIUNIRSI IN ALCUNE PARTICOLARI FESTIVITÀ SUI

SACRARI LAZIALI, IL PIÙ IMPORTANTE DEI QUALI SI TROVAVA SUL

MONTE CAVO, NEI COLLI ALBANI.

NORD – CENTRO – SUD

AL NORD …C’ERANO ANCHE I CAMUNI.

I CAMUNI, ATTORNO ALL'8000 A.C. OCCUPARONO STABILMENTE UNA VALLE

ALPINA DELL'ODIERNA LOMBARDIA, CHE DA LORO HA PRESO IL NOME: LA

VAL CAMONICA. ESSI DIEDERO ORIGINE A UN'IMPORTANTE

CULTURA PREISTORICA, TESTIMONIATA DA CENTINAIA DI

MIGLIAIA DI INCISIONI RUPESTRI. QUESTI GRAFFITI SU ROCCIA

RAFFIGURANO LA CACCIA, LE ABITAZIONI, L'ATTIVITÀ AGRICOLA E GLI

ANIMALI UTILIZZATI PER PRATICARLA, LA GUERRA, RITI E DIVINITÀ.

SECONDO GLI STUDIOSI, LE INCISIONI ERANO REALIZZATE IN OCCASIONE

DI CERIMONIE E CELEBRAZIONI SOTTO LA DIREZIONE DI SACERDOTI O DI

CAPIVILLAGGIO.

AL NORD C’ERANO PURE I VENETI.

I VENETI, NEL CORSO DEL II MILLENNIO A.C., SI STABILIRONO TRA GLI

ATTUALI VENETO E FRIULI-VENEZIA GIULIA. ESSI COSTRUIVANO I

LORO

VILLAGGI PREFERIBILMENTE SULLE RIVE DEI CORSI D'ACQUA O DEL MARE O

SULLE COLLINE. LE ABITAZIONI

AVEVANO FONDAMENTA IN PIETRA, MENTRE LE PARETI ERANO IN LEGNO E

ARGILLA. L'ATTIVITÀ ARTIGIANALE ERA MOLTO SVILUPPATA, RIVOLTA ALLA

LAVORAZIONE DI BRONZO, OSSO, CORNO, AVORIO, AMBRA.

I VENETI PRATICAVANO SCAMBI COMMERCIALI CON

POPOLAZIONI ANCHE MOLTO LONTANE.

E I LIGURI.

DAI LIGURI DERIVA IL NOME DELLA LIGURIA ATTUALE. ESSI PERÒ

OCCUPAVANO ANCHE LA PARTE MERIDIONALE DEL PIEMONTE E ALTRE ZONE

COSTIERE DELLA FRANCIA E DELLA TOSCANA SETTENTRIONALE. DIVISI IN

TRIBÙ, CIOÈ IN GRANDI GRUPPI INDIPENDENTI DAI NOMI

DIVERSI, I LIGURI SI DEDICAVANO ALLA CACCIA, ALLA

PASTORIZIA E A UNA SEMPLICE AGRICOLTURA. INOLTRE CONOSCEVANO LA

LAVORAZIONE DEI METALLI E PRATICAVANO IL COMMERCIO MARITTIMO.

CARATTERISTICI

BLOCCHI DI PIETRA

MODELLATI IN

FORMA UMANA

LE TERRAMARE E LA CIVILTÀ VILLANOVIANA.

VERSO LA METÀ DEL II MILLENNIO A.C., NELLA ZONA CENTRALE DELLA PIANURA PADANA (VALLE DEL PO E DELL'EMILIA) SORSERO DEI VILLAGGI

CHE GLI STUDIOSI HANNO CHIAMATO "TERRAMARE".

GLI STORICI NON SANNO ESATTAMENTE QUALE POPOLAZIONE ABBIA FONDATO QUESTI VILLAGGI, MA GLI SCAVI ARCHEOLOGICI HANNO

MOSTRATO LE LORO

CARATTERISTICHE. LE ABITAZIONI ERANO CAPANNE DI LEGNO

SOPRAELEVATE PER MEZZO DI PALI INFISSI NEL TERRENO (PALAFITTE) .

IL FATTO CHE LE ABITAZIONI FOSSERO SOLLEVATE DAL SUOLO ERA DOVUTO

ALLA NECESSITÀ DI PROTEGGERLE DAGLI STRARIPAMENTI DEI NUMEROSI

CORSI D'ACQUA. INTORNO AI VILLAGGI, COME DIFESA DAI NEMICI,

CORREVANO UN FOSSATO E UN ALTO ARGINE DI

TERRA.

I TERRAMARICOLI PRATICAVANO L'AGRICOLTURA E ALLEVAVANO CAVALLI,

BOVINI, PECORE E MAIALI.

FORSE LEGATA ALLE TERRAMARE, MA SUCCESSIVA DI ALCUNI SECOLI, È LA CIVILTÀ VILLANOVIANA.

ESSA PRENDE IL NOME DALLA LOCALITÀ EMILIANA DI VILLANOVA, DOVE GLI ARCHEOLOGI TROVARONO UN GRANDE NUMERO DI TOMBE, ANCH'ESSE CON

URNE CINERARIE.

ANCHE IN QUESTO CASO NON SI CONOSCE CON ESATTEZZA QUALE POPOLO

DIEDE VITA A QUESTA CIVILTÀ.

ESSA PERÒ SI SVILUPPÒ, OLTRE CHE IN EMILIA, ANCHE IN TOSCANA E IN

ALCUNE ZONE DELL'ITALIA CENTRALE E MERIDIONALE.

I VILLANOVIANI FURONO ABILI ARTIGIANI DELLA

CERAMICA E DEI METALLI.

I VILLANOVIANI BRUCIAVANO I DEFUNTI E RACCOGLIEVANO LE CENERI

IN URNE DI TERRACOTTA

E AL CENTRO ?

GLI UMBRI.

GLI UMBRI OCCUPAVANO UNA ZONA COMPRENDENTE PARTI DELL'UMBRIA, DELLE MARCHE E DELLA ROMAGNA ATTUALI.

ERANO PASTORI E AGRICOLTORI, CHE VIVEVANO IN VILLAGGI FORTIFICATI COSTRUITI SULLA

CIMA DEI COLLI. SAPEVANO LAVORARE I METALLI E LA CERAMICA. EBBERO

MOLTI CONTATTI CON GLI ETRUSCHI, DEI QUALI ADOTTARONO E

MODIFICARONO IN PARTE LA

SCRITTURA. SCRITTE IN UMBRO SONO LE TAVOLE

EUGUBINE, COSÌ CHIAMATE PERCHÉ SCOPERTE A GUBBIO (EUGUBIUM, IN

LINGUA LATINA). SONO LASTRE DI BRONZO CON INCISI DEI TESTI

RELIGIOSI.

TAVOLE EUGUBINE

I PICENI, DAL I MILLENNIO A.C., SI STABILIRONO SU PARTE

DEL TERRITORIO DELLE ATTUALI REGIONI DI MARCHE E

ABRUZZO. PRATICAVANO LA CACCIA, LA

PESCA E L'AGRICOLTURA. ERANO ANCHE ABILI

NAVIGATORI E SFRUTTAVANO QUESTA CAPACITÀ PER

COMMERCIARE CON ALTRI POPOLI COSTIERI DEL MARE

ADRIATICO. OGGETTO DEI LORO COMMERCI ERANO

MANUFATTI ARTIGIANALI CHE ESSI STESSI FABBRICAVANO, COME

ORNAMENTI IN BRONZO, VASELLAME E TESSUTI E OGGETTI IN AMBRA.

ANELLO IN AMBRA

I PICENI

I SANNITI

I SANNITI ABITAVANO IL SÀNNIO, UN

TERRITORIO MONTUOSO CHE ANDAVA DALL'ABRUZZO

ALLA BASILICATA. SI DEDICAVANO ALLA PASTORIZIA.

I SANNITI ERANO PERÒ ANCHE CORAGGIOSI

GUERRIERI; SACCHEGGIAVANO I VILLAGGI VICINI.

LA CIVILTÀ NURAGICA.

IN SARDEGNA, DAL II MILLENNIO A.C., SI SVILUPPÒ LA CIVILTÀ NURAGICA.

ESSA PRENDE IL NOME DAI NURAGHI, GRANDI TORRI IN PIETRA ERETTE PER

RAGIONI DI DIFESA.

PRESSO I NURAGHI, ABITATI SOLAMENTE DALLE FAMIGLIE PIÙ POTENTI, SORGEVANO I VILLAGGI DEI CONTADINI E DEI PASTORI.

GLI ABITANTI ERANO DIVISI IN GUERRIERI E LAVORATORI (PASTORI E

AGRICOLTORI).

CARATTERISTICHE DELLA CIVILTÀ NURAGICA ERANO L'ESTRAZIONE E LA

LAVORAZIONE DEI METALLI COME IL RAME E IL PIOMBO.

NURAGHE

L'ITALIA MERIDIONALE E LA SICILIA

I LUCANI E I BRUZI

VERSO LA METÀ DEL I MILLENNIO A.C., L'ATTUALE BASILICATA FU

OCCUPATA DAI LUCANI. ERANO ARTIGIANI, COSTRUIVANO ARMI IN

BRONZO E DIPINGEVANO LA TERRACOTTA.

SOTTOMISERO ANCHE UNA POPOLAZIONE DELL'ATTUALE CALABRIA,

QUELLA DEI BRUZI. SI DEDICAVANO ALLA PASTORIZIA E AL

COMMERCIO. NELLE TOMBE SONO STATI RITROVATI GIOIELLI IN

ORO E ARGENTO.

S I C AN I , S I C UL I , E L I M I .

I GRECI HANNO LASCIATO IN SICILIA

IMPORTANTI RESTI DELLA LORO

COLONIZZAZIONE, MA QUANDO ESSI VI

GIUNSERO L'ISOLA ERA ABITATA DA

ALTRE POPOLAZIONI. LE PIÙ GRANDI

ERANO QUELLE DEI SICANI E DEI SÌCULI. I SICANI SI ERANO STABILITI

NELLA PARTE CENTRALE E ORIENTALE DELL'ISOLA. FURONO POI

SCONFITTI E SCACCIATI DAI SÌCULI PIÙ A OCCIDENTE. I SÌCULI VINSERO

I SICANI E DA LORO LA REGIONE SI CHIAMA SICILIA. GLI ÈLIMI,

OCCUPARONO L'ESTREMA PARTE OCCIDENTALE DELLA SICILIA, DOVE

FONDARONO ALCUNE CITTÀ, TRA LE QUALI ÈRICE. TUTTE QUESTE

POPOLAZIONI LAVORAVANO IL BRONZO E LA CERAMICA.