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    ANTARES E LE VERE ORIGINI DI EUROPAa cura di Carlo Forin

    INDICE :

    71 PALLAS

    72 GAL73 TAR74 APOLLO TARGELLO75 NECTAR76 DEMETRA Misteri Eleusini 177 NARCISO E KORE Misteri Eleusini 278 - KUR - Lo strano dei - Misteri Eleusini 379 - KU RE = interruzione del Sole - Misteri Eleusini 480 AIA Misteri Eleusini 581 GAB GIR TAB82 - G AB = BA AL83 KRONOS84 NEPOS

    85 POSSE POTERE86 IUSSA SUPERBA87 APRILE88 GALBULO89 SEMERARO NON CANTA SOLO PER SE STESSO90 VERMO REO91 - MES

    71 PALLAS - domenica 20 giugno 2004_______________________________________________________________________________________

    Quippe vetor fatis. Pallasne exurere classem Eneide, I 39"Certo me lo vietano i fati. Ma non ha potuto Pallade bruciare la flotta []" pensa Giunone mentre sidomanda come opporsi all'arrivo delle navi di Enea in Italia. E ritorna sull'episodio di Atena che bruci laflotta agli Argivi.Atena-Minerva viene chiamata con l'epiteto di Pallas.Se l'espressione PAL LAS 'sottile interprete' in sumero, allora diventa molto opportuna l'evocazione fatta inquesto modo da Giunone di Pallas di fronte ad un divieto dei Fati.Pallas anche il nome del giovane figlio di Latino che Enea riceve in affiancamento dal padre per la guerraalle truppe di Turno. Verr ucciso da Turno che Enea uccide poi per vendetta (e rifiutando l'implorazione delferito che invoca la vita nel nome del padre di Enea, il pio Anchise):

    Pallas, te hoc volnere Pallasimmolat et poenam scelerato ex sanguine sumit-. Eneide, XII 948-949Pallante, te con questa ferita Pallade/Pallanteimmola e la pena da questo sangue scellerato prende-.

    Questa la risposta di Enea.Ho tenuto la costruzione latina che irruvidisce l'espressione italiana per mantenere la forte ambiguit messadal sacerdote etrusco. La prima Pallas-Pallante spiega la morte di Turno (per vendetta); la seconda Pallas-Pallade spiega la morte della 'sottile interprete' cio del ruolo di intercessore che la dea manca di esercitare.Come aveva mancato verso le donne di Ilio (2a sua citazione):

    Le donne d'Ilio frattanto andavano al tempiodell'iniqua [ non aequae Palladis] Pallade I, 480

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    Iniqua era stata perch (3a citazione)

    per divina arte di Pallade costruiscono un cavalloa misura di monte e ne intessono i fianchi di abete;simulano un voto per il ritorno e la fama si sparge. II, 15

    E ancora iniqua si era dimostrata la sottile interprete, dopo che fu gridato 'Italia, Italia' la prima volta (III,523). Mentre il padre Anchise aveva vaticinato: -Guerra, o terra ospite, porti; // a guerra s'armano i cavalli; ilbranco minaccia guerra. // Tuttavia gli stessi quadrupedi da tempo sono abituati a sottoporsi al carro, e aportare con il giogo concordi le briglie: speranza anche di pace" disse (III, 539-543).- Anchise un mortale,dal vaticinio incerto. Il canto prosegue:

    E preghiamo // il sacro nume di Pallade dalle armi sonore che primaci accolse festanti, e presso le are veliamo // il capo di frigi mantelli; secondo i precetti dati da Eleno // comemassimi, bruciamo gli onori destinati a Giunone argiva. III, 543-545

    Una preghiera rimasta inascoltata sia da Giunone che da Pallade.

    E che Pallade fosse esperta dei Fati ben chiaro:Allora il vecchio Naute, il solo che la tritonia Pallade [Tritonia Pallas]istru e rese insigne per molta scienza-dava questi responsi, sia che li arrecasse la grandeira degli di, sia che lo richiedesse il corso dei fati- V, 704-707

    Ci sembra che Pallas porti bene PAL LAS, sottile interprete [dei fati e dell'ira degli di].

    72 GAL - domenica 4 luglio 2004

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    ERESH KI GAL la regina sumera degli Inferi.E' colei che riceve agli Inferi la visita di IN AN NA sumera (poi ISH TAR accadica) e la trasforma in statua.E' un'immagine del AN NUS, 'Cielo portato via dall'immagine della Morte'.La nostra LCSS, Lettura Circolare della Scrittura Sumera, ci aveva guidato ad omologare la Ceres romana(Cerere) ad ERESH KI (basta leggere prima KI: KI ERESH).Contenti della scoperta abbiamo omesso di approfondire GAL.Virgilio cita 11 volte Cerere nei primi otto libri Eneide (tempo di pace) e omette il nome di Cerere oltrel'VIII libro citando al suo posto cerebro (cervello all'ablativo) nell'epoca di guerra.Interpretiamo con KI ERESH BUR UM 'Cerere interprete delle ombre'. Che la regina delle ombre venganominata 'interprete delle ombre' ci pare congruo.

    legiferae Cereri Phoeboque patrique Lyaeo Eneide, IV 058mostra che il Vate etrusco riconosce Cerere legifera paredra di Febo, il Puro, e non una semplice panettiera,come sembra al tempo del dominio dei Romani.Osserviamo il ruolo del GAL.Cos' che pu collegare Cerere 'buona' con ERESH KI GAL, che il contrario?In una totalit circolare si pu collegare ci che un sistema lineare non collega: AGA la corona (1) cheidentifica la totalit.SAG US, nome sumero di Saturno, la totalit religiosa di Virgilio.SA AG sarebbe sia il frazionamento di SAG (che significa 'testa-inizio' e che in SAG US come 'inizio-fine') sia una diade che ci collega a SA MU, utero del nome (che ritroviamo a Samo, l'isola del massimoculto di Giunone-Hera).AGA l'accadico ego, latina per GA E ( Semerano (2)).GA LA un AG che va oltre.GAL (GA + LA) grande perch va oltre la fine.

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    LUGH GAL la luce che va oltre la fine della luce del giorno. Infatti si rivede il giorno dopo.ERESH KI GAL grande perch va oltre il buio della notte per essere la notte successiva.C' sospensione tra la luce di un giorno e quella del giorno successivo, tra il buio di una notte ed il buio dellanotte successiva: GAL significa 'che sta sospeso'.Canale KI GAL LA, perch sospende la terra KI che, grazie al GAL, va oltre KI LA.Abbiamo visto questo in Bubastis (3) e come l'upupa, uccello diurno, potesse venir creduto collegabile allamorte:

    "uccello solare, beccherebbe negli escrementi e nei cadaveri secondo san Isidoro (Etimologie, XII, VII, 66),che attribuisce al suo sangue il potere di liberare dai demoni soffocatori.Come Ceres collegata al Sole si colleghi ad ERESH KI GAL collegata agli Inferi viene dunque chiarito daquel GAL che avevamo omesso di considerare.DaEighth month (Scorpio) / Arakh Savna Elder / Bil-GaEstraiamo GAL BI dallo Scorpione, che la sospensione tra la morte di tutti e la vita che continua.E' la grande riflessione archetipale della Civilt della Vita del Vicino Oriente: tra LUGH GAL ed ERESH KIGAL c' una sospensione ansiosa -Che cosa sar?-.

    NOTE:(1) che troviamo in AGA MEN NONE(2) Giovanni SEMERANO, Le origini della cultura europea, dizionari, 1994 Olsckhi, Firenze.(3) www.siagrio.it /Antares, archivio art. 44 del 26.04.03.

    73 TAR - domenica 18 luglio 2004_______________________________________________________________________________________

    Abbiamo costruito la teonomasiologia -studio comparato dei nomi degli di-per capire Antares (1), il nome della divinit che fu associata alla stella nel 2270 a.C. (AN TAR ISH) ed il

    nome del monte Altare di Vittorio Veneto nel 1435, colle a confine tra le podesterie veneziane di Ceneda eSerravalle: 'monte de Antares e Colo Maledicto' (2).Dopo 76 articoli quindicinali siamo giunti, finalmente, al chiarimento linguistico del TAR di AN TAR ISH.AN il Cielo e ISH la Terra (che anche la Luna): la diade sumera Cielo-Terra si fonde con la diadeaccadica Luna-Sole -AN sumero si appaia ad ISH accadico-. Ma, il Sole dov' nell'espressione?Il Sole nel TAR, che ha due facce riconoscibili dalla scissione della sillaba a tre lettere in sillabe a due

    lettere: TAR < TA RA, luogo TA di RA del Sole, e AT AR, non luogo del Sole.La seconda coppia ci emerge dalla consuetudine ad una lettura LCSS delle scritture sumere (3).La spiegazione : il Cielo AN ha il sole di giorno e non ha il sole di notte; perci il cielo unito alla terra dinotte e separato di giorno. Nelle 24 ore sono uniti e separati.Il significato semantico di 'unione-separazione' di Cielo e Terra ci era emerso dal contesto dei mitiierogamici (4). Il GAL ci ha chiarito la valenza 'metafisica' (di ci che non si vede) (5).La formulazione linguistica esprime l'unione di Cielo-Terra (con la Luna primo lume) con AT AR, assenzadel Sole: nel buio, di notte, Cielo e Terra sembrano tutt'uno. Mentre la presenza visibile del Sole (TA RA) fariconoscere la separazione del Cielo dalla Terra, consistente nell'Aria, dominio di EN LIL, dio sovranoaccadico (cui AN TAR ISH viene omologato).Ci volevano 76 articoli per arrivare a tanto? S, per me.Per la Grammatica sumera di Marie Louise Thomsen non ancora arrivata a chiarire completamente ilTAR.Che cosa dice del TAR nel suo catalogo di verbi sumeri? : "TAR, verbo regolare, 'tagliare'. EN TAR'questionare, domandare a qualcuno, esaminare'. NAMTAR 'decidere il destino' molto spesso con -NI. Ilverbo ricorre anche con DA: il suffisso comitativo viene usato per significare intraprendere un'attivit con unaltro. Sotto questa priorit molto frequente con NAM TAR 'decidere i destini' in situazioni in cui un

    numero di dei a decidere." (p. 319)Come si dovrebbe completare la definizione del verbo? TAR: tagliare-unire. Dir l'ascoltatore teutonico: -non possibile. O si taglia o si unisce!-.Possibilissimo: in sartoria si taglia e si cuce-unisce! E, per decidere, prima si uniscono le questioni e poi si

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    taglia il nodo risolutore.L'espressione TAR GAL LU associata ad AN SH AR, Saturno SAG US (inizio TAR fine) ed il versosaturnio, es.:inerant signa expressa quomodo Titanidiventano pi chiari.GAL significa 'che sta sospeso'.LU significa 'soggetto'.TAR significa 'che unisce e divide'. Il 'soggetto che sta sospeso unisce e divide' la divinit saturnia' cheunisce e divide 'nel Cielo la Luna ed il Sole' ed unisce e divide 'l'inizio e la fine'. Il verso saturnio (di Nevio)unisce e divide, col TAR intermedio, i due emistichi in un solo verso, come unisce l'inizio e la fine del temporapportando i ricordi mitici con i fatti storici. Ne nasce l'epopea romana.Nel Tartaro di Esiodo, cio nel profondo dell'Inferno, si incontrano e si separano ancora il Giorno e la Nottebench l'esaugurazione del TAR AN TAR IS abbia reso quasi innocuo il teonimo (teonomasiologicamente,avendo perduto le sillabe teonomiche AN ed IS).Il TAR sembra separare definitivamente il Tartaro dall'Etere in Virgilio.Nell'Eneide cita Aether 71 volte: l'Antares dell'Alto Cielo, mentre il Tartaro il luogo simmetrico.Conscius Aether, l'Etere consapevole, una reminiscenza Antares, che compare soprattutto all'unione

    amorosa di Enea e Didone.Il TAR, letto cos, comprova che la teonomasiologia fonda correttamente sul proposito di comprendere unpensiero metafisico complesso, basato di un archetipo diverso dal nostro (6), formulato in una scritturadifferente dalla nostra (7), ma di esseri umani e non di alieni.

    NOTE:(1) E il nostro viaggio, oggi 18.07.04, comincia a veder lontana la partenza (2.12.01).(2) Chi volesse copia del documento Bertucio Nigro, in italiano e latino, che ha dato il via alla ricerca lo chiedaall'Autore via e-mail: [email protected](3) Archivio di www.siagrio.it /Antares, art. n. 9 del 10.02.02.(4) id.: matrimoni divini.(5) Articolo scorso, in archivio, del 4.07.04(6) DA DUE UNO anziche' DA UNO DUE.

    (7) Cuneiforme sillabica anzich alfabetica.

    74 APOLLO TARGELLO - domenica 1 agosto 2004_______________________________________________________________________________________

    Abbiamo costruito la teonomasiologia -studio comparato dei nomi degli di-Possiamo paragonare l'esplorazione teonomasiologica (TO) (1) al gioco del puzzle. Come in questopassatempo si scelgono gli elementi per combinarli in modo da ricostruire il disegno che era preformato(cos che la paziente analisi della dispersione termini con l'individuazione della sintesi originaria), allostesso modo si procede nell'analisi TO: si cercano le ossa degli di (2) (cio i loro nomi) in mezzo alla selva

    dei miti; si ripuliscono delle incrostazioni leggendarie, tenendo fede alla composizione dei nomi per estrarneil sema iniziale e per ricomporre la creatura ideologica divina originaria (3) che le nuove credenze hanno viavia esaugurato ed il tempo ha disperso.Si tratta di vagliare al setaccio la cultura vigente per estrarre i pezzi che erano significativi -fuori dai sensiunici consolidati- e poi trapassare con essi le culture precedenti e combinarli ripetutamente per smontare lecostruzioni posteriori finch si profili la cultura antica in modo che altri possano verificare la nuova stradapercorsa (sperando che sia IT ER, 'cammino solare', per tutti (4)).An-tar-es ha dato il via al nostro gioco (5). Virgilio ci ha mostrato Saturno dio sovrano degli Etruschi (6).Abbiamo esplorato il TAR (7) dopo aver esaminato il GAL (8). Ci sembra di aver profilato i tratti metafisicidelle due sillabe originarie, scavando nei semi linguistici.Con questi pezzi puliti possiamo riprendere la strada.TAR GAL LU un nome anatolico di Saturno (9). Targello un epiteto di Apollo (10).

    E, per i benefizi da lui apportati alla vegetazione, Apollo era venerato come Targello (Thargelios), il calorefecondo che matura i frutti della terra (11)

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    Meglio: 'il calore fecondo che matura i semi nella terra'.La mutazione dal sumero TAR GAL LU nel greco Thargelios cambia il significato delle sillabe componenti:Thar-ge-elios mostra la diade sole (elios)-terra (ge) ed il Thar (12), che forse specifica meglio l'azionefertilizzante del sole. TAR GAL LU sembra sottolineare, col rilievo del GAL, l'aspetto metafisico dellaconnessione tra l'Aldil e questo mondo.Targello, come TAR GAL LU, sia il soggetto agente (il Sole) sia il seme, cio l'oggetto che riceve il calore;il Sator, il divino seminatore, agisce sul semen in modo che le segetes, i campi seminati, fruttino. Ilfrumentum il frumen (13), il frux che viene 'tagliato via' (TUM) dalla falce (uno dei simboli di Saturno).

    Le targelie erano feste attiche che si svolgevano in due giorni, 6 e 7 del mese di Targelione, appena prima delraccolto. Il giorno 6 un uomo ed una donna, oppure due uomini, giravano per la citt di Atene e si'caricavano dei peccati di tutti'. Poi, forse, venivano uccisi oppure cacciati dalla citt. Il giorno 7 sifesteggiava (14).

    Apollo, il massimo divinatore riconosciuto dell'antichit, mostra con l'epiteto Targello il dio del seme TAR

    GAL LU -Saturno. AN SH AN il suo nome di seminatore. AN SH AR il suo nome che lo associa ai RASH NA, agli Etruschi.Juppiter (KI SH AR) e Zeus gli sono succeduti nella sovranit.

    NOTE:(1) Artt. 59 e 60 del 22.11.03 e 23.11.03 in archivio su www.siagrio.it /Antares.(2) Art. n. 58 del 26.10.03 su www.siagrio.it /Antares in archivio.(3) Dispersa dalle diverse devozioni successive.(4) Con la parola iter cammino, sillabata IT ER, vogliamo sottolineare la nuova strada da percorrere, abbandonataquella 'indoeuropea'.(5) Art. 1 del 2.12.2001.(6) Relazione 'Orientamento sumero del cielo di Virgilio', che in ottobre 2004 sar negli Atti del II CongressoInternazionale di Paletnologia delle Alpi Occidentali, svolto a Pinerolo nell'ottobre del 2003. Chiederli possibile a

    [email protected](7) Art. n. 77 del 18.07.04.(8) Art. n. 76 del 04.07.04.(9) Artt.: n.8 del 27.01.02 SAG US; n. 33 del 1.12.02 Testa Morte; n. 34 del 15.12.02 SAG US sagus sago; n. 35 del29.12.02 Saturno; n. 43 del 13.04.03 Il verso saturnio; n.56 del 28.09.03 AUG TUM NUS; n. 57 del 12.10.03 Salve,terra Saturnia su www.siagrio.it /Antares in archivio.(10) http://digilander.libero.it/ladyxena/i_principali_dei_greci.htm(11) Da: www.societ-ermetica.it/testi/apollo%20txt.htm(12) Che esploreremo nel toponimo Tharros, resti di una citt sul golfo di Oristano, con tempio a Demetra e Core.(13) polenta per sacrifici.(14) Notizie da enc. Grolier ed enc. Motta.

    75 NECTAR - domenica 15 agosto 2004_______________________________________________________________________________________

    In questo articolo ci occuperemo di nettare.Non si pu trascurare una parola cos significativa, nectar, dopo avere decifrato il TAR di AN TAR ESH (1). una parola che si aggiunge ed arricchisce l'interpretazione del TAR, sillaba fondamentale il cui significato 'che unisce e divide'.Il nettare la bevanda degli di; veniva preparata dai sacerdoti del Tabri nell'impero ittita.

    Il tabri era un oggetto di grandi dimensioni in legno di ginepro o cipresso, ricoperto nella parte frontale dimetallo prezioso, con ogni probabilit argento (2). Era una sorta di altare sopra il quale (o all'interno di

    nicchie) venivano posti i simulacri delle divinit. Dopo essersi accuratamente purificato le mani, l'uomo deltabri, un sacerdote, nutriva gli di spezzando pani, soprattutto pani kakkari, e libava alle divinit conparticolari cerimonie che prevedevano accompagnamento musicale. Faceva anche riti magici a scopo

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    propiziatorio con acqua di fiume, sassolini e stoffe.Celebre il passo della Bibbia in cui Daniele smaschera il gruppo di sacerdoti che banchettavano con il cibodestinato alle divinit beffandosi del loro sovrano Nabucodonosor.

    Daniele era un giovane ebreo esiliato a Babilonia (605 a.C.) e vissuto alla corte di Nabucodonosr diBabilonia (fine settimo e inizio sesto sec. a.C.). Venne fatto paggio alla corte reale dove raggiunse alti onori.Gli fu cambiato il nome in quello di Belshassar e divenne ministro.La vicenda narrata nel libro omonimo (Libro di Daniele) che si trova nell'Antico Testamento.

    Presso i Babilonesi c'era un idolo di nome Bel (forma accadica corrispondente all'ebraico e fenicio Ba'al. uno dei nomi di Enlil, nel periodo pi antico, e pi tardi di Marduk, dio nazionale, chiamato anche Bel-Marduk) a cui venivano quotidianamente destinati sacchi di farina, quaranta pecore e sei anfore di vino.Daniele si rifiutava di adorarlo perch considerava Bel una divinit prefabbricata dall'uomo che con l'essenzadel suo Dio 'vivente che ha creato il cielo e la terra ed sovrano su tutti gli uomini' non aveva nulla a chefare.'Come fai a sostenere che Bel non un dio vivo se ogni giorno mangia e beve tutto quello che questisacerdoti gli preparano?' chiese il re a Daniele, indicando le vivande che erano state preparate per il

    banchetto.Allora Daniele, al suo cospetto e dopo avere congedato i sacerdoti, fece spargere della cenere sul pavimentodi tutto il tempio e infine invit il re ad uscire e a chiudere la porta con il suo sigillo.Il mattino seguente, i due ruppero i sigilli intatti ma notarono le impronte di piedi di uomo, donna e bambinosu tutto il pavimento cosparso di cenere. I sacerdoti e le loro famiglie usavano un passaggio segreto perconsumare ogni profferta divina e farsi beffa del re.Il re and su tutte le furie; e dopo avere costretto alla confessione gli uomini del tabri, li fece ammazzare. Poiconsegn Bel a Daniele che lo sotterr assieme al suo tempio.

    Ma torniamo ora al nostro studio TO per osservare la parola nectar.Graficamente, l'unica sillabazione possibile per nectar nec-tar.La pronuncia prelatina doveva essere pi polimorfa per la nostra dizione.

    Si pu risalire a neg-tar accettando il punto di vista di Traina, che afferma che la lettera G fu introdotta nellascrittura latina dagli Etruschi (3); la pronuncia della 'c' e della 'g' deve aver avuto un periodo di confusione.Oltretutto, se verranno riconosciuti gli Etruschi come discendenti Quiriti (4) dei Hurriti (5) si dovr pureprendere atto che questo popolo anatolico doveva avere una fona speciale che pronunciava allo stesso modoHE PAT, QUE PAT, KE PAT, GE PAT (6).Si deduce che H, QU, K, G potevano tutte essere alternative alla C.

    In base a queste considerazioni si pu ipotizzare una derivazione di nectar da NEK TAR, lettura di KENTAR, che significa 'raccoglimento del TAR' (da UK-KEN, raccoglimento).NEH TAR (7) e NEQ TAR sono altre due ipotesi di versioni di un'unica parola.

    Con la LCSS, invece, il neg-tar pu diventare GEN TAR e quindi TAR GEN) . Questa pu essere laformulazione sumera traducibile con 'unione-separazione divina che va e viene'.TAR EN, scritto EN TAR, 'investigare'.'Investigare' dell'uomo un cercare la luce. L'andare e venire della luce era movimento divino GEN, del DINGIR, divinit (8).Ire ed ira si collegano al G IR della divinit.

    La generazione del TAR il fenomeno metafisico che sta sotto al nectar.

    NOTE:(1) Art. del 18.07.04 in archivio www.siagrio.it /Antares.(2) Articolo di Marie Louise Trmouille in F. IMPARATI, Quattro studi ittiti, 1991 Elite, Firenze. Tabri < TA luogo e

    BIR collegamento. Ma anche Tabri < TAB IR, raddoppiamento della divinit DIN GIR.(3) Alfonso TRAINA, L'alfabeto e la pronunzia del latino, 1963 Patron, Bologna. Cneo Nevio era probabilmente GneoNevio; questo fa anche supporre che egli fosse un etrusco.(4) 'I piccoli Quiriti che riformano i cerei regni' sono i Romani, agli occhi dell'etrusco Virgilio nel IV libro delle

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    Georgiche.(5) A cura di Mirjo SALVINI, La civilt dei Hurriti, 2000 Macchiaroli, Napoli.(6) da un'osservazione di Giovanni Semerano in L'infinito, un equivoco millenario, 2001 B. Mondadori, Milano. Se HEpu confondersi con GE il Cielo finisce per confondersi con la Terra.(7) Qui, la pronuncia NEF TAR suggerisce NEF ER TAR I.(8) Questa espressione ben documentata in Robert A. DI VITO -Studies in III millennium sumerian and accadian

    personal names, 1993 Roma.

    76 DEMETRA Misteri Eleusini 1 - domenica 29 agosto 2004_______________________________________________________________________________________

    Dopo Virgilio, che ha dato prova della possibilit di un'altra lettura, basata sulla sua etnia etrusca e sullaradice sumera dei suoi pensieri, cerchiamo ora di affrontare i misteri eleusini. Lo spunto viene da Demetra, ilnome della dea greca identificata con Ceres romana (1).DE ME TAR l'ipotesi di lettura che esploreremo. Ci interessa, oltre ai misteri Eleusini, l'ideologia legata alnome per cercare, come sempre, verifiche e legami con il Vicino Oriente. un'ipotesi sociologica che induce alla seguente riflessione: le presenze archeologiche che risalgono al

    1900-1600 a.C. postulano connessioni Ellade-Anatolia, gi scandagliate in TO.Il santuario di Eleusi ha una continuit di culto misterico che arriva al 384 d.C., con la data finale coeva alperiodo di Macrobio. Parte da Pisistrato, attorno al 600 a.C., che costruisce il telesterion, la saladell'iniziazione nella quale si celebravano i misteri di Demetra. Abbraccia un periodo di circa 1000 annistorici.La cultura che qui si analizza quella della vita-morte. Come dire: tutto ci che umano e che riflette suoltre la vita.Trovare altri nomi leggibili in sumero in questo nuovo contesto, quello 'eleusino', dovrebbe facilitarel'incontro con chi crede che sia la specifica cultura quella che rende interessante la riflessione (2).Cerchiamo perci di raccogliervi i funghi teonomasiologici, nonch leggere i nomi mitici con la TO.DEMETRAIl mito:

    Figlia di Crono e di Rea, perci sorella di Zeus, gener da lui Persefone. Essendole stata rapita la figlia,Demetra corse disperata per nove giorni e nove notti per terra e mare finch Elio la inform che Peresefoneera stata rapita da Ade con consenso di Zeus. Per il dolore di Demetra la terra divenne sterile fino quanto,con l'accordo che Persefone sarebbe ritornata ogni anno dalla madre fra la primavera e l'autunno, Demetraplacata torn all'Olimpo e fu di nuovo dispensatrice di fecondit e fertilit per la terra.Demetra la divinit femminile della religione greca che conserva i tratti di un'antichissima divinit maternadella Terra riferiti anche dal mito.I tratti del mito si rivelano di tipo misterico soprattutto nel rapporto tra una divinit madre -Demetra- e unadivinit figlia -Persefone- chiamata semplicemente Kore, la 'fanciulla' (in gr.) che al centro del cultoeleusino. Nella tradizione vulgata, d'indubbia origine eleusina, Demetra strettamente legata al mito enell'appellativo 'le due dee', alla figlia Kore (Persefone).Demetra era anche venerata con il nome di Tesmoforo in quanto regolatrice delle leggi, della vita coniugale e

    familiare. Ravvicinata anche ad Afrodite e soprattutto ad Era come protettrice delle donne.Gli attributi di Demetra sono comuni con Persefone: le spighe di grano, il fiore del narciso e del papavero,simbolo di fecondit e su cui torneremo pi tardi, per una curiosit. Altri simboli sono: il serpente, simbolodella Terra e di resurrezione, la fiaccola e il calato, cestello di spighe e frutta e, nel culto eleusino, la cistamistica.

    Analizziamo ora un passo di Erodoto.

    Erodoto, IX 65

    1. A Platea i Persiani, non appena furono messi in fuga dagli Spartani, fuggirono disordinatamente indirezione del loro accampamento e del muro di legno che si erano costruiti nel territorio di Tebe. 2. E' perme causa di meraviglia che, mentre combattevano presso il bosco sacro a Demetra, neppure uno dei Persianisia stato visto entrare nel suo recinto n morirvi dentro, ma che la maggior parte sia caduta intorno alsantuario, nello spazio profano. Credo, se mai si deve avere qualche opinione su cose che riguardano gli di,

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    che la dea stessa non volle accoglierli, perch avevano incendiato il santuario di Eleusi. (3)

    Questo passo di Erodoto ben rappresenta il pensiero del 'padre della Storia europea': riferisce fatti e dicerie-opinioni leggendarie confuse coi fatti.Possiamo prendere come fatti l'esistenza al suo tempo (V sec. a.C.) (4) del santuario di Eleusi dedicato aDemetra e il suo incendio ad opera dei Persiani. Eleusi a 20 chilometri da Atene cui la congiungeva la 'viasacra'.La descrizione del tipo di distribuzione dei cadaveri persiani un'opinione riferita che acquista rilievodall'ipotesi del rifiuto della dea ad accogliere i Persiani [che fantasia accolta come cosa verosimile]; ipotesipur espressa con una vena di scetticismo 'se mai si deve avere qualche opinione su cose che riguardano glidi'.

    Il nostro interesse viene attratto dai culti misterici che si celebrarono realmente nel luogo di Eleusi peralmeno 2000 anni (5) e, come abbiamo detto all'inizio, dall'ideologia legata al nome della da (6).Scopriremo delle cose interessanti legate al culto ed alcune curiosit di cui vi parleremo.

    Il culto dei Misteri Eleusini era tenuto segreto tra gli iniziati e il divieto di divulgare i Misteri, pena la morte,

    stato cos rigorosamente rispettato durante i secoli che ancora oggi, nonostante le molte ricerche, l'internodel tempio, il telesterion, ancora avvolto nel mistero.I Misteri di Eleusi erano diversificati in almeno due riti che si svolgevano in due distinti momenti dell'anno.Il neofita doveva prima partecipare ai Piccoli Misteri che si tenevano durante il mese di Antesterione, ciocirca nel nostro febbraio, ad Agra, un sobborgo di Atene presso le rive del fiume Ilisso. In questo modo ilneofita diventava mystes.Sei mesi dopo, nel mese di Boedromione, (settembre-ottobre) il neofita poteva partecipare ai Grandi Misteriche si tenevano ad Eleusi, a circa venti chilometri da Atene.

    La pi antica versione del culto eleusino che aveva come mito di fondazione quello delle dee Demetra ePersefone cantata nell'Inno omerico a Demetra (settimo/sesto sec a.C.)

    Da ricercatori di AN TAR ISH (7), ne osserviamo (8) un passo.Demetra dichiara che Demofonte (9):

    (Egli) avr tuttavia un privilegio imperituro, per sempre, poich salitosulle mie ginocchia, e ha dormito tra le mie braccia:in suo onore, ogni volta che l'anno avr compiuto il suo ciclo attraverso le stagioni,i figli Eleusini per sempre eseguirannoun combattimento fra loro, una mischia violenta.Io sono l'augusta Demetra, colei che pi di ogni altroagl'immortali e ai mortali offre gioia e conforto.

    Riferisce Paolo Scarpi, curatore della raccolta di scritture antiche:

    "Il culto eleusino, questo modello eccellente della tipologia misterica, si celebrava nel mese di Boedromione,tra settembre e ottobre ."

    E' tra settembre ed ottobre quindi che si celebrano i Grandi Misteri di Eleusi. il periodo che corrisponde al doppio mese dello Scorpione che finisce e comincia l'anno sumero. EAntares la stella alfa del Segno zodiacale di uno Zodiaco fatto di 11 segni: 10 mesi normali ed un mesedoppio, di inizio e fine -come la clip di una collana-.Il culto misterico a carattere iniziatico ha conservato i tratti temporali delle origini della festa del KARMUR, 'forza della vita-morte', rimanendo immune dalle trasformazioni calendariali successive (babilonesiprima ed elleniche dopo).

    CuriositDa Demetra a Baudelaire.

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    La liturgia dei Grandi Misteri prevedeva l'assunzione di una bevanda chiamata ciceone (kikeon) ottenutamescolando 'acqua, farina d'orzo e menta delicata'. Nella vasta letteratura esistente, il ciceone statofrequentemente considerato una bevanda narcotica a base di oppio o di misture alcoliche vegetali. Ilpapavero da oppio, infatti, una pianta frequentemente rappresentata in associazione con Demetra nell'artegreca come abbiamo visto poco sopra.Nel 1978 Wasson, Hofmann e Ruck pensarono al cereale della segale cornuta come all'ingrediente di basecon cui veniva preparata la bevanda. Sulla spiga vi parassita un fungo che contiene sostanze ad azioneallucinogena e psicoattiva, un derivato delle quali noto come LSD.I neofiti eleusini erano tenuti all'oscuro di questo "Segreto dei Segreti" e questa conoscenza era riservata etramandata ai soli gerofanti, cosa che avrebbe facilitato il mantenimento del mistero che ancora aleggia suirituali.La tradizione dei 'paradisi artificiali' molto antecedente a Baudelaire, sommo poeta maledetto, che con'pretesti artistici' non perdeva occasione per cogliere i 'fleurs du mal' e distillarne ispirazione per alcune dellesue migliori poesie.

    ...Je sucerai, pour noyer ma rancoeur,

    le npenths et la bonne cigueaux bouts charmants de cette gorge aiguequi n' jamais emprisonn de coeur.Per annegare il mio rancore succhierla cicuta benefica, il nepente (10), alle puntedei tuoi seni incantevoli, dei tuoi seni appuntitiche non hanno mai imprigionato un cuore.

    Ma la letteratura a riguardo cos vasta ed attuale che il grande Baudelaire si perde tra la moltitudine inperpetuo riassortimento.Nominiamo Baudelaire tra tutti i beati e i puri di cuore che abitano quei paradisi sperando di non fare un

    torto a nessuno. Lasciamo tutti nel limbo e sveliamo solo a voi, per non creare eccessive turbe, che 'limbo' semplicemente il nome scientifico della zona del cervello da cui qualche mediatore chimico fa scaturire lamagnifica illusione. Il tutto, a spese di qualche milione di neuroni.

    Ma torniamo a noi e alla nostra indagine teonomasiologica.La nostra ricerca TO ha, alla sua 80a stazione di sosta, il nettare (11) pi prezioso: il fenomeno bimillenariodei Misteri Eleusini trova, finalmente, la sua collocazione tra le civilt euro-asiatiche individuando la civiltsumera all'origine.Perch nessuno ha inquadrato in questo modo, finora, un'azione sociale bimillenaria cos importante? Perchnessuno ha ancora riconosciuto adeguatamente lo studio dei nomi degli di come pratica utile per riconoscerela storia antica in mezzo alla protostoria (per tacere i motivi di oscuramento della verit basati sull'ideologia

    greca e grecista volte all'obiettivo di preservare l'autoctonia della civilt europea). Erodoto stato chiamato'padre della Storia' perch non si avevano, e non si hanno, documenti storici europei che lo precedano. La TO il cannocchiale storico che pu aiutare la Storia.

    Demetra ricerca la figlia rapitale da Ade; la figlia ha il nome di Kore: E KUR (12), tempio di EN LIL, la'casa dell'Aldil'. E' un nome sumero che va letto 'a rovescio' (13).La teonomasiologia, lo studio comparato dei nomi degli di, non ha alcun intento escatologico, cio diricerca del fine ultimo, della 'casa dell'Aldil'.Si propone, invece, di scoprire la prima 'casa Aldiqua' e farla riconoscere.La separazione di Kore da Demetra il risultato della separazione del segno dello Scorpione in due segni(Bilancia e Scorpione) ed i Misteri Eleusini sono il fenomeno epocale che collega la civilt europea allacivilt sumera.

    NOTE:

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    (1) Ns. art. del 21.12.03, Ceres, in archivio.(2) La TO mostra di poter prescindere dall'osservazione di una singola cultura per la valenza interculturale dei nomidegli di.(3) A cura di Paolo SCARPI, Le religioni dei misteri, 2004 Fond. Lorenzo Valla, Arnoldo Mondadori Editore, Milano,p. 203.(4) Pisistrato aveva fatto costruire il Telesterion, la sala degli iniziati, nel VII secolo a.C..

    (5) Da reperti archeologici: il IV sec. d.C. vide, verso la fine, la chiusura del santuario ad opera dei Cristiani. Gli inizidel culto sembrano risalire intorno al XV sec. a.C. (e oltre: 1900-1600 a.C.).(6) Il nome della divinit materia TO. Demetra si legge a ritrorso ARTEMED, vicina ad Artemis, Artemide sorella diApollo.(7) Dal 2.12.01, articolo in archivio. AN TAR ISH, 'unione-separazione del Cielo e della Terra.'(8) Vv. 263-269 Inno a Demetra, p. 31, op. cit..(9) Figlio di Metanira e Celeo, affidato a lei in cura. La dichiarazione viene fatta dalla dea dopo che Metanira, spiatola,le fa svanire l'efficacia del rito per dare l'immortalit al figlio affidatole.(10) Citato nel nostro articolo del 21.12.03 in relazione all'oppio.(11) Art. scorso, del 15.08.04, in archivio.(12) Cor la parola latina corrispondente a KUR, in italiano: cuore.(13) La nostra LCSS, Lettura Circolare della Scrittura Sumera, ha il suo seme in 10.02.02 in archivio e aspetta unlinguista per uno sviluppo sistematico di una grammatica regolare.

    77 NARCISO E KORE Misteri Eleusini 2 - domenica 12 settembre 2004_______________________________________________________________________________________

    Nell'articolo precedente abbiamo evidenziato come i Misteri Eleusini siano il fenomeno epocale che collegala civilt europea alla civilt sumera.A comprova di ci c' anche la coincidenza del periodo di celebrazione dei Grandi Misteri col doppio mesedello Scorpione, settembre/ottobre.I pochi e oscuri dettagli che ci sono rimasti sul contenuto dei misteri non spiegano certo sufficientementel'immenso prestigio che essi ebbero prima in Attica e poi nella Grecia tutta, poi nell'intera ecumene

    ellenistico-romana.Il carattere del culto di Eleusi mantenne uguale il momento del Capodanno iniziatico per 2000 anni.

    Guardiamo l'incipit dell'inno a Demetra.

    Demetra dalle belle chiome, dea, veneranda, io comincio a cantare,e con lei la figlia dalle belle caviglie, che Aidoneorap - lo concedeva Zeus dal tuono profondo, che vede lontano,eludendo Demetra dalla spada d'oro, dea delle splendide messi-mentre giocava con le fanciulle dal florido seno, figlie di Oceano,e coglieva fiori: rose, croco, e le belle viole,sul tenero prato; e le iridi e il giacinto;

    e il narciso, che aveva generato, insidia per la fanciulla dal roseo volto,la Terra, per volere di Zeus compiacendo il dio che molti uomini accoglie;mirabile fiore raggiante, spettacolo prodigioso, quel giorno, per tutti:per gli di immortali, e per gli uomini mortali.Dalla sua radice erano sbocciati cento fiorie all'effluvio fragrante tutto l'ampio cielo, in alto,e tutta la terra sorrideva, e i salsi flutti del mare.Attonita, ella protese le due mani insiemeper cogliere il bel giocattolo; ma si apr la terra dalle ampie stradenella pianura di Nisa, e ne sorse il dio che molti uomini accoglieil figlio di Crono, che ha molti nomi, con i cavalli immortali.E afferrata la dea, sul suo carro d'oro, riluttante,in lacrime, la trascinava via; ed ella gettava alte gridainvocando il padre Cronide, eccelso e possente. (1)

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    La figlia di Demetra, Kore, coglie fiori: rose, croco, viole, iridi, giacinti e, da ultimo, il narciso (mentre Adesta per rapirla).Il sesto fiore raccolto da Kore il narciso. Ha sei petali-sepali ed della famiglia delle liliacee (2).Il figlio di Crono dai molti nomi (3), Ade (4), coglie Kore (5) come settimo fiore.Sette un numero sacro: sette erano le divinit sumere dispensatrici del ME, il nome che d nome a tutti inomi. NARUDI sorella dei sette grandi di (6).

    Nell'Inno a Demetra si descrive bene l'unione-separazione di Demetra dalla figlia Kore. Sono spessoidentificate l'una nell'altra senza distinzione. L'unit iniziale delle due dee viene allusa dalla descrizione checomincia con la dea 'dalle belle chiome' di Demetra e finisce con le 'belle caviglie' della figlia, come se unasola fosse l'immagine della persona descritta. chiaro che l'unione-separazione delle due dee che rappresentano la terra e i suoi frutti simboleggial'unione-separazione del mese finale dell'anno sumero dal primo mese dell'anno nuovo, mese d'autunno,stagione in cui si svolge la prima semina dell'anno che cominci in autunno.L'ultimo mese dell'anno sumero, cio la morte dell'anno, dev'essere identificato con il tempio di EN LIL, l'EKUR che significa 'casa dell'Aldil'.E KUR, con la LCSS, si pu leggere anche KUR E, 'kore' che in greco, pi tardi, signific 'fanciulla'. Cor-

    cordis 'cuore', in latino. Cordis < DISH KUR, 'Uno fine di Aldil'.EN LIL e il narciso sembrano essere collegati in qualche modo che cercheremo di analizzare.La sillaba NAR ci far da guida perch minimo comune multiplo 'sillabico' tra il dio dell'aria e il fiore. Vichiederete come mai.Non difficile crederlo pensando che, bench poco attestato, NAR RU uno dei nomi di EN LIL.NAR nel dio dell'aria, NAR nel fiore del narciso.Entrambi, 'signori dell'aria': il fiore per il suo profumo, il dio per definizione.

    Come il narciso stordisce per il forte profumo, cos l'aria, dominio di EN LIL, stordisce per la presenza deldio.Il carattere di stordimento spesso attestato da nar- che il prefisso per il nome chimico di molti composti

    con effetti stordenti, i nar-cotici.

    NAR

    NAN NAR il nome babilonese della dea/dio (7) Luna (8).NAR GHI ZU sembra la dizione sumera collegata dalla Luna ZU.La scrittura pu essere NA GHIR ZU. La rotazione di lettera sarebbe nel GHIR che per semplicitscriveremo GIR. DIN GIR la divinit (9).Per cui NA GIR ZU , 'stirpe della divinit Luna' , nel sema del narciso (> NAR GI ZU, dove la 'r' viene daGIR).

    L'elemento 'nar' sembra aver spesso a che fare con odore-profumo o con qualcosa ad essi collegato:

    Nari (nares)/narici;nardo: nome comune di piante molto diverse tra loro e molto odorose, dai cui rizomi si estraggono oliiessenziali usati per la preparazione di profumi.Nartece: scrigno, cassetta per contenere unguenti ( id.: NAR teca).Narancio: variante regionale e antica dell'arancio, frutto dalla cui buccia si ricava un olio essenziale moltoprofumato (ha questo etimo 'nar'individuato nella lingua persiana: naranch).

    Narcissus dal greco (torpore); [narko stordisco (10)] "cos chiamato pel doloroso sopore che cagiona l'acutoodor de' suoi fiori. (11)"I paradisi narcotici aperti dal ciceone sono annunciati gi dal 'torpore' di questo fiore (12).Il narciso viene anche considerato il fiore dell'inganno, dai connotati afrodisiaci, che seduce Core,etimologicamente connesso con narch che indica il torpore e l'irrigidimento che si producevano utilizzandola radice del narciso.

    La sillaba NAR 'Uno' in sumero (del periodo accadico). RU, si sa, il sacro sumero.

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    NAR RU, il nome poco attestato di EN LIL, diventa quindi 'Uno sacro' e rappresenta l'Uno archetipico (DADUE UNO) perch nasce dall'unione del Cielo e della Terra.

    sulla caratteristica di 'uno' che stato costruito il mito greco di Narciso?O sulla caratteristica di 'torpore', umore che imprigionava Narciso nella contemplazione della sua immagine?

    NEL NOME UN DESTINO

    Narciso che ha in s il NAR del torpore intontito dalla contemplazione egoistica della sua immagine. cospreso dalla visione univoca dell'UNO che non in grado di amare la ninfa Eko.Per la disperazione Eko si consuma fino a ridurre il proprio essere a una voce lamentosa. Al bellissimogiovane il rifiuto costa invece la punizione di Nemesi. La dea fa in modo che, sporgendosi su una sorgenteper dissetarsi, Narciso si innamori del proprio volto riflesso nell'acqua: lo costringe ad un amore solitario,univoco, consumato nella contemplazione della propria immagine fino a morirne.Tiresia predice che Narciso potr vivere a lungo a condizione che non si conosca: 'si se non noverit'. Se,ragazzo mio, rimani narcotizzato dalla tua immagine potrai vivere, se ti sveglierai avrai narcosi eterna se,caro ragazzo mio, continui a spargere il tuo seme sopra questo specchio d'acqua alla fine cancelli da solo la

    tua immagine-visione.E cos fu.DIVINA INCERTEZZA

    A volte gli di dimostrano di non avere le idee molto chiare e di non sapere compensare in modo equo idebiti e i crediti che semidei, ninfe e creature hanno maturato in terra.Se a Narciso, colpevole di amare un riflesso, riservano un destino floreale, perch mai a Eko, la ninfa noncorrisposta, riservano un destino che sembra l'essenza stessa del motivo per cui stato punito il giovane?Eko infatti si trasforma in qualcosa che ha la natura di ci che costato la condanna a Narciso.Il suo destino vivere come lamento senza corpo, come eco. Ma cos' l'eco se non il riflesso della voce?Cari di, vogliamo 'riflettere' un po' di pi?

    UN PIZZICO DI PSICANALISI E DI CHIMICA

    Per Freud che ha molto usato Narciso nelle sue analisi sia come esempio nel mito che come esperienzaconcreta essendo un estimatore di narco-cose, il narcisismo una forma particolare di egoismo.Per la precisione, nel narcisismo implicito l'egoismo, ne il completamento libidico: quando si parla diegoismo si ha di mira solo il vantaggio dell'individuo; quando si parla di narcisismo si ha di mira il suosoddisfacimento libidico.A volte diventa un'esigenza cos forte da trasformarsi, in caso di rifiuto o gelosia, in ossessione. Gli psicologiparlano di disturbi ossessivi-compulsivi con deficit di neurotrasmettitori come la serotonina e tempeste disostanze chimiche alcune delle quali morfino-simili.E il tutto pu avere risvolti struggenti o terribilmente romantici. Se l'impavido Fiorentino Aziza non avesse

    lottato 53 anni 7 mesi e 11 giorni per l'amore di Fermina Daza, sposa felice di un altro uomo, non sarebbediventato il celebre personaggio di L'amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez.

    Il capitano guard Fermina Daza e vide sulle sue ciglia i primi fulgori di una brina invernale. Poi guardFlorentino Ariza, la sua padronanza invincibile, il suo amore impavido, e lo turb il sospetto tardivo che lavita, pi che la morte, a non avere limiti."E fino a quando pensa che potr continuare con questo andirivieni del cazzo?" gli domand.Florentino Ariza aveva la risposta pronta da cinquantatre anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese."Per tutta la vita" disse.

    NOTE:(1) A cura di Paolo SCARPI, Le religioni dei misteri, 2004 Fond. Lorenzo Valla, Arnoldo Mondadori Editore, Milano,

    p. 12-13: incipit dell'Inno a Demetra.(2) Ora 'amaryllidaceae'.(3) L'espressione 'dai molti nomi' indicativa del suo grado di sovranit ed allude all'unico Uno saturnio.(4) NER GAL sumero. Si noti la vicinanza in NAR RU e NER GAL di NAR e NER.

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    (5) Persefone un suo nome greco: 'suono di Perse'. Perse il titanide padre di Ecate: l'uno e l'altra vengono citati nelpasso successivo a questo.(6) "Con te invoco gli di grandi, // il dio della casa, la dea della casa, il dio della citt, la dea della citt, // Nergal,signore del giudizio, il dio Isum, araldo del cammino, // il dio Almu, Alamu, re dei Sette, // la Ottava, sua sorellaNarudi, // la potentissima Istar, il 'Segreto di cielo e terra', il 'segreto sacro'." Dal catalogo di Assur 13956, la tavolaseconda, che potrebbe farsi risalire al periodo cassita (1500-1200 a.C.) riportata col titolo 'A Marduk e a Lugalgirra', a

    p. 720 de a cura di Giorgio R. Castellino, Testi sumerici e accadici, 1977 Utet, Torino.(7) L'archetipo antico DA DUE UNO obbliga a marcare il carattere bilobare-maschio femmina della divinit.(8) Le divinit babilonesi, fra grandi e piccole, erano migliaia: quelle pi importanti, per, erano molto meno. Venivaper primo Marduk, creatore di tutte la cose, poi Ishtar, la dea della fecondit, Shamash, il dio-sole, Nannar, la dea-luna,e il Baal Enlil, protettore della Terra, alla quale tutti dobbiamo tornare dopo morti. Fra tutti, i Babilonesi amavanosoprattutto Ishtar. Si doveva alei, infatti, se i bambini venivano al mondo, se le piante crescevano rigogliose, se la terraproduceva i suoi frutti. Proprio a questa potente divinit era dedicata la pi bella porta di Babilonia.(9) Robert A. DI VITO -Studies in III millennium sumerian and accadian personal names, 1993 Roma.(10) -G. Dalla Fior, La nostra flora, 1969, III ed.. Un ringraziamento per Elisabetta dal Col, la naturalista che citrasmette gli etimi di piante e fiori.(11) Alessandro De Theis, 1815, Etimologia dei nomi delle piante, ed Prometeo 2000.(12) " il fiore dell'inganno, dai connotati afrodisiaci, che seduce Core, etimologicamente connesso con * che indica iltorpore e l'irrigidimento che si producevano utilizzando la radice del narciso (Dioscoride, IV, 158), radice che al v. 12

    appare come l'elemento pi importante del fiore." Paolo SCARPI, cit., p, 446.

    78 KUR - Lo strano dei - Misteri Eleusini 3 - domenica 26 settembre 2004_______________________________________________________________________________________

    Noi ci proponiamo (da Veneti) di uscire dallo scur (buio, tenebra, oscurit (1)) nella ricerca delle originidella nostra lingua (italiana) (2).Qui vogliamo andiamo al cuore (cor-cordis, in latino), lemma (3) che si usa per indicare il centro della vita edi una questione.Una sola 'esse' divide il buio (scur) dal cuore (cor): cordis; < DISH KUR sumera si lascia leggere 'uno fine

    di Aldil' (4).Da centro 'diqua' il cuore diventa punto di frontiera (5) con l'Aldil.Abbiamo visto (6) E KUR tempio di EN LIL, che ipotizziamo vada letto Kore, la fanciulla cercata daDemetra;

    vagava stringendo nelle mani fiaccole ardenti (7)

    Demetra vaga con fiaccole alla ricerca della figlia rapitale da Ade; cerca nello scur finch incontra Ecate chele racconta ci che ha sentito nel buio (dovr ascoltare Elio, il Sole, per sapere quel che lui ha visto).Persefone, altro nome di Kore, 'fona di Perse' (e ci rinvia ai riti incubatori notturni che venivano fatti perpermettere al dormiente di ascoltare gli antenati).

    Il lunghissimo elenco di altri significati attestati per KUR ci conferma indiretta che sia proprio questo ilcuore di quel che cerchiamo (8): il popolo origine.La domanda latina cur (9) (perch?) apre, appunto, a tutte le risposte.Kurdi il nome del popolo 'straniero in case diverse' che vive oggi esattamente le terre popolate dai Hurritinell'impero ittita (10). DI KUR in sumero significa 'straniero' [noi leggiamo KUR DI].KUR 'strano' e 'render strano' (11). La lettera K ce lo rende strano e la lettera U, che maschera la lettera 'o'(assente in sumero), completa la stranezza. La parola latina curro conserva la 'u' di KUR RU (analoga a NARRU (12)).La scrittura 'cor' rende la parola immediatamente trasparente, perch i poeti ci hanno raccontato cos il cuore.Corda, lat. corda, ed anche chorda, si mostra come KUR DA, scritto probabilmente DA KUR, sia 'immaginedel KUR': chorda era la cetra, lo strumento per NAM NAR (13), musicare, ovvero dare l'immagine deldivino nell'IN NUM (14), lat. numinum, degli di.

    ISH KUR figlio di EN LIL (15). La lettura KUR ISH avvicina (16) a QUIRIS. Quirino era Romolo e ladichiarazione orgogliosa del cittadino romano era: -Quiris romanus sum!-. Chi erano i Quiriti?

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    Davvero stupir il costume seguito dalle api,secondo cui non indulgono a congiungersi, non snervano i corpiimpigrendoli al servizio di Venere, non generano figli fra le doglie;ma da sole raccolgono con la bocca i figli dalle fronde,dalle erbe soavi, da sole rinnovano i re e i piccoliQuiriti, e riformano la corte e i cerei regni. (17) Georgiche, IV, 197-202

    Il cittadino romano deve aver accettato questa espressione 'piccolo Quirita' per vezzeggiativo esteso aipiccoli delle api. Ma, agli occhi dell'etrusco Virgilio erano Piccoli Quiriti i riformatori dei regni dei GrandiQuiriti, gli Etruschi (diceva questo a Mecenate, principe etrusco, al quale si rivolge nelle Georgiche (18)).KUR DU RU erano le pietre divisorie di confine, che avevano anche l'espressioneKU DUR RU. Dai rudera, ruderi, pervenutici (erano RU DUR) noi dobbiamo travalicare diversi confinietnici e linguistici senza far confusione.Ricorriamo a Semerano (19):

    20. Gli HurritiI nomi hurriti divengono frequenti nei secoli XV-XIV a.C. Si suppone, e siamo nell'ambito delle ipotesi, che

    gli Hurriti fossero al seguito degli Indo-arii nella loro avanzata verso sud e verso ovest.E' certo che li ritroviamo stanziati sui monti, a nord della Mesopotamia. Gli Urartei li accompagnarono traquelle sedi, in alto.L'intuizione del Goetz e di molti ancora, secondo la quale l'urarteo un dialetto tardo dell'hurrito, attendevaconferma linguistica. Perch l'etnico di questi due popoli acquista il suo valore originario se riportato alivello del sumero KUR (montagna); e urarteo voce che, come l'hittita, ha soppresso la consonante iniziale,k-.La lingua hurrita, emersa dalla lettera di Amarna, lasci testimonianze in scrittura cuneiforme (Bogazkoy). Ei nomi delle loro pi grandi divinit sono Tesup e Khepat.

    La sillaba KUR, rigirata, diventa RUK, sillaba iniziale di roc-cia < RUK IA, luogo di montagna (20).

    Noi ci siamo proposti di 'dar voce alle pietre' (21) fin da quando abbiamo preso atto del divorzio'dell'archeologia della pietra' dalla letteratura indoeuropea che 'ha allontanato la parola moderna dalla pietraiscritta antica'.Abbiamo visto che la pietra di fondazione di un tempio sumera TE MEN NU parla se viene letta TE NUMEN (diventa 'numente').Ora Persefone fa parlare le rocce dei Misteri Eleusini che rivelano che E KUR, tempio di EN LIL, parla se silegge KUR E, 'Aldil casa' di Kore.

    NOTE:(1) Re.: Emilio ZANETTE, Dizionario del dialetto di Vittorio Veneto, 1980 Dario De Bastiani editore, Vittorio Veneto.(2) KUR-SKUR alternativa semplice, come tra bianco e nero.

    (3) SHA LEM la totalit. MA LEM pu essere l'origine della totalit, da leggere 'lemma' che la singola parola di undizionario o di una enciclopedia, che viene spiegata in relazione al tutto.(4) Lega con TAR DISH, tardis, del nostro articolo del 22.06.03, riferito ai tardis mensibus nelle Georgiche.(5) Secondo il pensiero di Virgilio, espresso nel VI dell'Eneide, il cuore comincia a battere quando l'anima ritornadall'Aldil.(6) Il 29.08.04 in archivio a www.siagrio.it /Antares: Demetra. E il 12.09.04 'narciso e Kore'.(7) Inno a Demetra, in fondo a p. 15 de A cura di Paolo SCARPI, Le religioni dei misteri, 2004 Fond. Lorenzo Valla,Arnoldo Mondadori Editore, Milano.(8) DI KUR, alieno, giudizio ostile, NIG KUR, belligeranza, KUR, belligerante, cambiamento, impugnare-contestare,deserto, far differente, esser differente, agire da nemico, ostile, montagna, Aldil, strano. SIS KUR, offrir preghiere, ZISKUR, orante, SU KUR, lancia (da cui l'italiano 'corso' tramite il latino cursus), TU KUR, morso (da cui 'corto'), E KUR,prigione, KURGA RA, cibo di vita (ricorda C. Renfrew: "consideriamo le culture Kurgan come il punto di origine"citando Marija Gimbutas in Archeologia e linguaggio a p. 286-287, 1999 Laterza. Per noi KUR G AN, vita luce del

    Cielo), KURUM sorvegliare, razioni di cibo etc Da un dizionario sumero, Internet, spento.(9) La lettera 'c' sostituisce nella latinit classica l'antica K, presente nei TUS KI, sumero KI TUSH.(10) Turchia orientale fino al Golfo di Iskenderun, Nord della Siria, Nord dell'Iraq, Nord Iran.(11) 'cosa dell'Altro Mondo' diciamo oggi.

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    (12) Vedi art. precedente.(13) NAM sillaba astraente NAR per NAR RU, EN LIL.(14) Lo zodiaco sumero, anche LU HE, cielo.(15) E questo ISH KUR, 'cuore di ISH', un altro teonimo, nostro oggetto di indagine. ISH sta per ISH TAR. DISHKUR, Uno alla fine, mostra DISH < DI ISH; la divinit, DI, ISH 'alla fine', probabilmente, per il suo essere 'dea dellamorte' oltre che 'dea della vita'. Questa ambiguit la equipara ad ERESH KI GAL. Demetra/Cerere dunque

    comprensiva di (KI ERESH): questo l'aspetto pi oscuro della nostra ricerca di DE ME TAR in Demetra.(16) Una fonia diversa dall'attuale pone gli Hurriti nella condizione di scrivere indifferentemente il loro etnico 'Hurriti','Kurriti', 'Qurriti'.(17) Illum adeo placuisse apibus mirabere morem, // quod neque concubitu indulgent nec corpora segnis // in Veneremsolvunt aut fetus nixibus edunt, // verum ipsae e foliis natos, e suavibus herbis // ore legunt, ipsae regem parvosqueQuirites // sufficiunt aulasque et cerea regna refigunt.(18) Incipit del IV libro: "Proseguendo, dir del dono celeste dell'aereo miele. // Volgi lo sguardo, o Mecenate, anche suquesta parte. // Ti canter mirabili spettacoli di modeste cose, // e i magnanimi capi, e, per ordine, l'indole // e leattitudini di tutta una gente, e i popoli e le battaglie. // Una tenue fatica, ma una gloria non tenue, se lo consentono //numi avversi, se invocato mi ascolta Apollo." Il nostro articolo del 23.05.04 'Apes' illustra il regno sociale ideale diVirgilio.(19) Giovanni SEMERANO, L'infinito: un equivoco millenario, 2001 Bruno Mondadori, p. 24.(20) Roccia non trova etimo nella letteratura latina e Lo Zingarelli lo riferisce al fr. roche.

    (21) In archivio di www.siagrio.it /Antares l'art. n. 5 del 30.12.01: 'Dar voce alle pietre'.

    79 KU RE = interruzione del Sole - Misteri Eleusini 4 - domenica 10 ottobre 2004_______________________________________________________________________________________

    Convinti della connessione della parola greca kore con quella sumera KURE, abbiamo analizzato a fondo lasillaba KUR sumera: prima come E KUR ('casa Aldil'), poi come cor (cuore); ora proviamo un'altra analisi.Osserviamo KURE sillabato come KU RE.

    SE ER SE ER 'luminosit' (1). IT ER 'cammino del Sole'. KU ER (lettura di KU RE) 'interruzione dellaluminosit', 'interruzione' del 'cammino del Sole'.

    Potr sembrare strana questa pluralit di significati attribuiti agli stessi segni e ridondante l'analisi. Ci sonoautori che hanno dato delle spiegazioni.Bernal (2): Fredrich Ahl " ha indagato la grande complessit degli autori classici e ha affermato la necessitdi accostarsi ai loro testi cos come faremmo, diciamo, col Finnegams Wake. A suo parere si dovrebbeevitare di imporre loro un grossolano significato univoco o 'monista', come hanno fatto molti classicisti. Inpratica, egli sostiene, si dovrebbe indagare quel denso reticolo di giochi di parole, anagrammi e parallelismistrutturali che conferiscono al testo significati multipli e spesso contraddittori, permettendone molteplici

    'letture'. I giochi di parole, inoltre, non dovrebbero essere presi con leggerezza, ma considerati come elementirivelatori di profonde, se non sacre, connessioni e verit."

    Kallir e il gruppo '63

    Lo stesso concetto viene espresso in altre parole da Kallir (3) il quale, a proposito del ragionamento magico,afferma che c' del simballismo nella scrittura dei nomi degli di.Con questa affermazione siamo entrati nella 'forma mentis' magica del XV secolo a.C.; utile affrontarlaattraverso il 'simballismo' di Kallir, vale a dire associando elementi liberamente, fuori da una logica analitica.Questo modo di creare associazioni, somiglia all'uso sperimentale che anche Balestrini (e tantissimi altri)fece e fa della parola. Balestrini che con Eco, Arbasino, Porta, Celati, Guglielmi, Sanguineti, Scabia e moltialtri, fond l'avanguardia letteraria, il gruppo'63, riproponeva un nuovo uso della parola che prevedeva le

    associazioni libere in grado di estrapolare nuovi lampi di conoscenza derivante dal cambio della prospettivausuale della lingua. L'esigente musa dell'avanguardia del '63 era l'assillo baudleriano di trovare il nuovo,l'ambizione di Rimbaud alle invenzioni d'ignoto.

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    La contestazione era contro il tipo di letteratura che accettava l'esistenza della lingua colta corrente nelle suestrutture semantiche e sintattiche e ne considerava l'esistenza come una garanzia. L'avanguardia invece nonaccettava l'esistenza della lingua colta corrente come una garanzia perch considerava le sue strutture comestoriche, e legate all'incrostazione borghese del conservatorismo che per ovvi motivi teme il confronto.Gli eccessi degli avanguardisti (il parossismo degli accostamenti e della novit a tutti i costi) servono comeelemento di disordine per scardinare la calcinazione che porta a far agonizzare la vitalit di una lingua; sipotrebbe discutere a lungo sul 'lampo di conoscenza' che Balestrini voleva trovare nel sistema di associazionilibere ma non si approderebbe a molto; una cosa certa: solo attraverso i movimenti e i loro 'disordini' siscorgono nuovi riflessi e nuovi ordini.

    Ma torniamo a noi, perci ai Sumeri

    Se gli avanguardisti trovavano variet di significati dalle associazioni libere, di tipo diverso erano i problemidei Sumeri; il loro era un problema di 'trasferimento': la pluralit dei significati delle sillabe designate con glistessi segni deve venir da noi individuata in modo da rapportare ai logogrammi cuneiformi plurisemici inostri segni alfabetici monofonici con parole tendenzialmente monosemiche.Il ragionamento magico riconduce diversi significati ad un significante mentre il ragionamento razionale

    tende ad assegnare un significato ad un unico significante.I segni scritti 'diversi' (DI KUR) usati dalle due civilt per esprimere queste due mentalit divergentiaccentuano la divaricazione del messaggio, ma il meato (4), il piccolissimo passaggio c'.

    Abbiamo visto il TAR come 'interruzione del Sole' che si ha tra il suo tramonto e la sua levata (5). Possiamodire adesso che KU ER ha lo stesso significato di 'interruzione del Sole'. ASH TAR, 'cuore', 'un TAR', chesi mostra analogo a KU.

    I battiti del cuore (KUR) ci introducono al tema.KU un 'battito'. L'ipotesi viene confermata da:PUK KU 'battere il tamburo';

    Possiamo rappresentare punti neri '..' come KU: TAR (punto) GAL (sospensione) LU (soggetto DADUE UNO che d un significato al punto + sospensione). TAR GAL LU nome di Saturno.KU KU 'diventar buio'. ZU KU 'battere'. IGI KU s 'occhi luminosi', intesi sia come 'due punti bianchi'sia come 'battiti di ciglia'. La lettura UK IGI d 'occhi' UKI IG di luce', mentre il latino offre un piintroverso oculi.

    Soffermiamoci su KU inteso come 'battito'. Si potrebbe ipotizzare un meraviglioso nonch congruo esempiodi alternanza di due opposti tipicamente sumero.KU infatti potrebbe essere il battito del cuore in origine e quindi un rumore che si alterna in modo regolare alsilenzio prima del battito successivo. Questo collima anche con la concezione sumera di due opposticompresenti ed alternati in un flusso continuo: nel cuore (simbolo di vita) per antonomasia: sistole, diastole,

    contrazione-dilatazione ecc.Trasposto al movimento del Sole si pu pensare al Sole che scompare nella notte per poi ricomparire ilgiorno.Il Sole quindi, paragonabile al cuore che non sparisce nemmeno quando non si sente battere ma che siprepara, nel suo ciclo, al battito successivo. KU G NUS KU, cognosco, 'comincio ad apprendere' qualcosadallo sparire, apparire e sparire del Sole.

    KU 'consumare', cio far sparire un cibo, in generale 'far sparire'.Se KU consumare, 'far sparire' proprio uno dei due aspetti (e qui un bellissimo DA DUE UNO) del cicloperenne (come quello del cuore); lo sparire in attesa dell'apparizione successiva.E infatti:ZI KU 'consumare la vita', pi esattamente 'interrompere il soffio vitale'.KU 'determinare', 'dare un giudizio': ---------- . ------------ potrebbe essere decretare, gesto che si coagulacome un battito, come il 'ci sono e batto il colpo' (E MU KU, potere) che il colpo del martello del giudice(non del fantasma), il sentenziare. Meglio ancora: fare la sintesi, concentrare (sistole cardiaca). INIM KU

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    la 'semplice parola'.

    O addirittura 'creare' vista la concezione sumera che attribuiva un potere creatore alla parola. ASSA KU ,infatti, 'creativo'KU LAM 'distruggere'. E questo l'aspetto inverso al precedente. Io dico/decreto (creo/faccio vivere/do lavita con la parola) e distruggo.

    Hegel e il ME sumero e la dialettica degli opposti

    In Hegel il concetto di Assoluto veniva visto come totalit in movimento, come soggetto vivente che esce das alienandosi nel mondo e attraverso questa autonegazione ritorna a s, spiegando la sua 'immanenza' , ilsuo coincidere col processo di tutta la realt, del quale esso il risultato. Quindi un elemento pi checontrapporsi al suo opposto, si risolve in lui dialetticamente.

    Certo i Sumeri non si ponevano il problema della ricerca della 'verit' in senso filosofico: davano peracquisite e indiscutibili le nozioni correnti della teologia e della filosofia del loro tempo senza curarsi dispiegare ad altri la loro genesi ed evoluzione. Pensavano infatti come se fossero l'unica etnia al mondo. Non

    essendo abituati al confronto con altri davano scontate molte cose che non ritenevano richieder spiegazione.Non avevano dunque una filosofia consapevole di essere filosofia. Il loro animismo esprimeva 'ci che '. Ilperch verr dopo, quando tante etnie si sono confrontate.Il pantheon/ dingir sumero creava entit cosmiche, eventi e creature, e poi li manteneva in stato di motocontinuo e armonioso senza conflitto n confusione.KU e KU LAM erano prerogativa loro; gli uomini si consideravano in loro balia e al loro servizio. Una voltaall'anno, durante il KAR MUR, Capodanno sumero, ne decretavano le sorti.Gli di mantenevano in equilibrio le forze operanti nel cosmo dopo aver assegnato ad ogni elemento creato(con la parola) il 'ME', una sorta di natura propria; il 'ME' doveva mantenere in esistenza e in azione persempre secondo i piani divini quella cosa stessa. L'equilibrio era mantenuto dal rapporto dialettico degliopposti che convivevano e fluivano contemporaneamente senza entrare in conflitto. I 'ME' sumeri in rapportodialettico conferiscono la verit all'Assoluto di Hegel.

    E rimanendo con Hegel accogliamo Borges

    Secondo Hegel: l'arte portatrice del contenuto spirituale universale, cos come la religione e la filosofia, malo esprime in modo sensibile. Per Hegel la vera bellezza non natura ma spirito che si adegua alla formasensibile, solo un 'riflesso del bello appartenente allo spirito, come un modo imperfetto, incompleto, unmodo che secondo la sua sostanza contenuto nello spirito stesso".Imperfetta quindi, l'immagine che l'uomo di Hegel pu dare delle rappresentazioni artistiche, un riflessoche con la verit ha una relazione approssimativa.Non lo stesso che succede a Sumer. Ma qui la bellezza naturale era prerogativa degli di, il loro era unriflesso perfetto. Tutto quello che esisteva era riflesso della loro parola che diventava mondo animale,minerale, vegetale.

    Ma parlando di riflessi non si pu non pensare a uno scrittore.

    Il gioco dei riflessi l'ossessione di Borges, straordinario autore sudamericano che ha fatto del doppio unodei suoi temi privilegiati. Tutto doppio in lui e a volte in modo estremamente palese e mostra la realt comecopia infinita di qualcos'altro, in un 'regressus ad infinitum' senza origini.Nel racconto 'le rovine circolari' , ad esempio un mago sogna per generare un essere simile a lui e invoca ildio del fuoco che gli dia la vita e realt; esattamente ci che succeder.Scoppia un incendio e il mago vi si trova in mezzo rimanendo indenne:

    "Pens un istante, di rifugiarsi nell'acqua; ma comprese che la morte veniva a coronare la sua vecchiezza ead assolverlo dalla sue fatiche. And incontro ai gironi di fuoco: che non morsero la sua carne, che loaccarezzarono senza calore e combustione. Con sollievo, con umiliazione, con terrore, comprese che anchelui una parvenza, che un altro stava sognando".

    J.L. Borges, Le rovine circolare in Finzioni

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    NOTE:1) Il latino serenare segue SE ER (come kore legge KU ER) e precede l'italiano 'rasserenare'.2) A p.111 di Atena nera, Milano 1997.3) Alfred KALLIR, Segno e disegno, psicogenesi dell'alfabeto, 1994 Milano.4) Art. del 8.06.03, Meato, in archivio.

    5) Art. del 18.07.04, TAR, in archivio.

    80 AIA - Misteri Eleusini 5 - domenica 24 ottobre 2004_______________________________________________________________________________________

    Facciamo il nostro quinto passo nei Misteri Eleusini (1) usando la TO -teonomasiologia- studio comparatodei nomi degli d, per collegare altri temi greci ai sumero-accadi.Analizzeremo in quest'articolo EA e vedremo trattarsi probabilmente della stessa entit, femmina e maschioinsieme.Il numero 5 IA in un dizionario sumero dei Hurriti. La LCSS lo legge AIA. AIA 'luogo sacro' (2).L'aia viene oggi ricordata come luogo un tempo riservato agli animali da cortile. Ma si pu recuperarne un

    significato pi antico, come luogo sacro [I canale, A acqua-terra].

    L'Inno a Demetra comincia con Kore, la figlia di Demetra in raccolta di fiori.Nel sesto verso si nomina 'fiore' in greco come anthea ('antesi' in italiano significa 'apertura del fiore','fioritura').Kore coglieva fiori nel 'luogo dei fiori'.Grecisti (3) mi attestano che siccome il dittongo 'ai' veniva letto 'e', Anthea poteva essere fonia di una letturaantica di ANTAIA. per questo motivo che ANTAIA potrebbe corrispondere ad Anthea.

    ********************************************************************************Un altro esempio di teonimo con la stessa trasformazione Gea, lettura di antico GAIA.G-AIA 'luogo di Luce', dove G GH di LU GH > lux [4].

    ********************************************************************************

    ANTAIA 'luogo dell'Alto Cielo' ['profumo dell'Alto Cielo' ANTA-RESH] sia come ANTA-IA sia comeANTA+AIA.Comprova questa identit il nome AIA della sposa del Sole babilonese (che i Sumeri sapevano sorgere dallamontagna [KUR (5)] formata dalla diade Cielo/Terra, U NIR, montagna di luce > UNI(g) etrusca > Junoromana).

    Ora consideriamo il verso di un inno che viene detto sincretistico perch scritto in accado con conservazionedei nomi degli di espressi in sumero. E'un inno del re Lipitistar (Lipitistar, il giovane pio // il servitorepremuroso degli di, // che nell'Ekur si prende cura costante, // il re che in sacrificio stringe al seno uncapretto, io sono"). EBABBAR che pi tardi diventer EBARRA il nome del tempio a UTU, il Sole, inSippar e in Larsa.

    In Ebabbarra (6) Aia, la signora della cella (sacra) che tiene i preparativi cultuali (7)AIA sposa di UTU-SHAMASH (8), il Sole.La madre di Marduk (9), sposa del Sole, viene indicata IA:Mother of Marduk / Ia. AIA conserva per iscritto in ambiente accadico la lettura di IA.Una lettura EA di AIA pu avere radici asiatiche oltre che greche.Marduk viene quindi indicato come 'figlio di EA' (EN KI), in 'Preghiera contro avvelenamento della manosinistra' (10).

    La storicizzazione dei teonimi ci invita a riflettere e ad esaminare un inno coevo all'Inno a Demetra elevatoda Assurbanipal (668 a.C.) a Marduk:Damkina, la tua nobile madre, nell'Esagila che tu ami, -Placati- ti dica; (11)Damkina il nome accadico (sumero DAM GAL NUNNA) della moglie di EN KI, che ha sede in Eridu, nel

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    tempio dell'ABZU. Moglie o sorella, nella nostra accezione, il lato femminile del dio.EN KI, fratello di EN LIL, il signore NUDIMMUD (ed anche MUDIMMUD) cio 'ingannevole'.

    Presente in un Inno a NUSKU (12) (figlio di EN LIL), che viene chiamato:Tu sei il Drago associato alla signoria,tu, il muro di difesa dell'Ekur.

    In una Litania processionale a Marduk (13)Ea, re dell'Apsu, -Fino a quando?-, -metti il tuo cuore in pace-,Damkina [sposa di Ea, madre di Marduk -in nota], signora dell'Apsu, -Fino a quando?- ecc.

    In un Salmo penitenziale a Istar (14)Ea, uro (signore) del cielo e della terra, uro di Eridu, la mia preghiera ti dica;la madre della casa sublime, Damkina, la mia supplica ti dica;

    In un Rituale con preghiera a Marduk (15)a parola di Ea esalter, e Damkina regina dia successo.

    EA pure uno dei nomi di EN KI dio degli abissi che risiede nell'ABZU.Il punto:Con EA (lettura greca dell'accadico AIA) stata designata la madre di Marduk ma anche il padre EN KI (EA uno dei nomi con cui viene designato).EA padre-madre di Marduk.

    L'Inno di Assurbanipal contiene anche altre importanti spunti:Possano contemplare le imprese del signore degli di Marduk,tutti gli di, l'accolta delle dee, Anu, [Enlil],le costellazioni, l'Oceano, gli Inferi, Nudimmud, Damkina,Lahmu, la stella del Cancro, Anunitu (16)

    [che una figura guerriera di Ishtar].

    Concludiamo con uno Scongiuro a mano alzata di Damkina (17):Damkina, regina di tutti gli di, eccelsa,sposa di EA, un'eroina, tu sei.Irnina, regina di tutti gli di, eccelsa;sposa di EA, un'eroina tu sei.[Irnina altro nome di Istar]

    EA, l'artefice ingannevole -MUDIMMUD-, lettura di AIA, come anthea lo di ANTAIA.

    Ancora misteri, ancora Marquez

    I Misteri Eleusini ruotavano attorno ad un elemento centrale, un segreto di natura misticoreligiosa, esso non stato mai svelato, per lo meno a chi non ha partecipato direttamente al culto, infatti chi ne ha scritto hasempre subito il timore riverenziale del tab religioso che proteggeva tale elemento. I segreti sono parteintegrante della tradizione alchemica che era scienza esoterica cos come le conoscenze destinate a chi sirecava ad Eleusi. Si sa che migliaia di persone si avvicinavano al rito per essere iniziate ai Misteri e siintuisce che la portata del fenomeno ha influenzato non solo la cultura sociale Greca ma anche il pensiero.Le condizioni psico-fisiche dell'iniziato appaiono essere le stesse descritte nelle esperienze con altre sostanzestupefacenti.Come testimoniato da pochi testi Greci e da un affresco Pompeiano, il rituale prevedeva che l'iniziatobevesse una pozione dopodich attendesse nella concentrazione l'arrivo delle visioni che giungevano la notte.

    La potenza di tale esperienza sottoponeva l'individuo, utilizzando le parole di Walter F. Otto, a qualcosa dinuovo, stupefacente, inaccessibile alla comprensione razionale, che gli faceva fermamente credere di nonpoter pi tornare ad essere la persona che era stata prima di allora. L'individuo subiva quindi il passaggio

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    permanente ad uno stato di coscienza superiore, realizzava quel rivoltamento necessario per liberare lapropria essenza all'esterno. Esistono diverse testimonianze sui riti eleusini e su molti altri rituali tutti con loscopo di raggiungere il distacco tra corpo e anima in modo tale da liberarla dalla prigionia del corpo e darlelibero accesso a conoscenze divine, sovrumane, normalmente precluse.Alcune trib indigene hanno scelto il gallo come simbolo di questo processo di 'scissione' ; il volatilerappresenta una prima sostanziale riuscita della pratica: rizzando le sue piume multicolori, il gallo si erge elacera con il suo grido il primo mattino della resurrezione.

    Problemi di ordine un po' pi pratico aveva il gallo del colonnello, un altro personaggio dell'indiscusso geniodi Marquez. Il vecchio militare in attesa da quindici anni di una pensione che non arrivava mai e chesacrifica perfino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta scommesse eguadagni.Trov sua moglie che stava cercando di alzarsi a sedere sul letto. Il corpo distrutto esalava un alito di erbemedicinali. Pronunci le parole a una a una, con una precisione calcolata:"Sbarazzati immediatamente di quel gallo".Il colonnello aveva previsto quel momento. Lo stava aspettando fin dal pomeriggio in cui avevano crivellatosuo figlio e lui aveva deciso di conservare il gallo. Aveva avuto tempo per pensare.

    "Non vale pi la pena" disse. "Tra tre mesi ci sar il combattimento e allora potremo venderlo a un prezzomigliore"."Non questione di soldi" disse la donna. "Quando verranno i ragazzi d loro che se lo portino via e se nefacciano quel che vogliono".La donna pens a suo figlio."Quei maledetti galli sono stati la sua rovina" grid. "Se il tre gennaio fosse rimasto a casa non lo avrebbesorpreso la mala ora". Punt verso la porta un indice scheletrico ed esclam: "Mi pare ancora di vederloquando uscito con il gallo sotto il braccio. L'ho avvertito che non andasse in cerca di una mala oranell'arena e lui mi ha mostrato i denti e mi ha detto: 'Taci, che questa sera saremo cos pieni di soldi damarcirci dentro'".Cadde estenuata. Il colonnello la spinse dolcemente sul cuscino. I suoi occhi incontrarono altri occhiesattamente uguali ai suoi. "Cerca di non agitarti" disse, sentendo i sibili dentro i suoi stessi polmoni. La

    donna cadde in un sopore momentaneo. Chiuse gli occhi. Quando li riapr il suo respiro sembrava pi calmo."Io dico per la situazione in cui ci troviamo" disse. "E' peccato toglierci il pane di bocca per buttarlo a ungallo".Il colonnello le asciug la fronte con lenzuolo."Nessuno muore in tre mesi"."E intanto cosa mangiamo?" chiese la donna."Non lo so" disse il colonnello. "Ma se dovevamo morire di fame saremmo gi morti".Il gallo era perfettamente vivo davanti alla bacinella vuota. Quando vide il colonnello emise un monologogutturale, quasi umano, e spinse la testa indietro. Il colonnello gli rivolse un sorriso di complicit:"La vita dura, camerata."(Nessuno scrive al colonnello di Gabriel Garcia Marquez)

    Il gallo di Marquez 'si erge e lacera con il suo grido' ogni mattino contento di essere ancora vivo.

    NOTE:(1) 1. Demetra il 29.08.04, 2. Narciso e Kore il 12.09.04, 3. KUR il 26.09.04, 4. KU RE il 10.10.04.(2) Cinque dita (SU SI) fanno una mano (SU). SU NIR l'emblema, lo stendardo di un dio conservato in un tempio. SUNIR DU un altro nome di AIA, moglie del Sole babilonese.(3) Ringraziamo il prof. Carmelo Sorge della conferma.(4) Troviamo conferma G di NUSKU nel nostro articolo Eos del 28.03.04, in archivio. DAR LUGHAL e LUGHALTUDDA sono due nomi di Antares.(5) Ns. art. del 25.09.04 in archivio.(6) E-BABBAR-A EA che contiene BABBAR, il Sole.(7) Verso n. 10 dell'Inno sincretistico alla dea Bau (BABA) a p. 409 de A cura di Giorgio Castellino, Testi sumerici eaccadici, 1977 Utet, Torino. Il testo cuneiforme in KAR 109; lo studio di E. EBELING. I nomi sono in sumericomentre il testo in accadico. Troviamo conferma anche in SALMO PENITENZIALE AD AIA CONSORTE DISAMAS (P.364) e in A SAMAS PER OTTENERE SICUREZZA DI VITA (p. 559)(8) UTU lettura di UT, che l'occhio accado-babilonese metteva per iscritto. TU un'altra lettura. SHAMASH < SHA

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    M.E ASH(9) Il nome sumero di Marduk AMAR ud. Sillabato: A MAR UD. MAR DU risultato immediato di una letturaLCSS. A si pu intendere come interruzione: KU. MAR DU KU > MAR DU UK crasi: MAR DUK.(10) Giorgio Castellino, Testi sumerici e accadici, 1977 Utet, Torino, p. 545.(11) il verso 59 di Inno acrostico a Marduk, pp. 392-396 de a cura di Giorgio Castellino, Testi sumerici e accadici,1977 Utet, Torino.

    (12) Castellino, cit., p. 73. NUS KU, 'interrompo KU il sonno NUS'.(13) Castellino, cit., p. 275-277.(14) Castellino, cit., p. 363-364.(15) Cast., cit., pp. 675-680, v. 89.(16) Castellino, cit., p. 394, versi 36-38.(17) Cast., cit. pp. 685-686.

    81 GAB GIR TAB - domenica 7 novembre 2004_______________________________________________________________________________________

    Un amico ci ha invitato a ricapitolare il lungo IT ER (1) di Antares (dic. 2001-nov. 2004).Ci siamo mossi dal toponimo 'monte de Antares e Colo Maledicto' (2) che era frontiera tra le due met (3) diVittorio Veneto nel 1435. Possiamo dire che la cittadina moderna endiadi (4) della medievale Serravalle edi Zeneda delle origini (5).Scavi archeologici portarono alla luce (1989) reperti di culto (6) lasciati dal millennio attorno all'anno zero.L'ideologia indoeuropea si opposta al confronto dei reperti col nome Antares perch quelli sarebbero diIndoeuropei ed il nome asiatico.L'ideologia indoeuropea non ci ha convinto. Abbiamo adottato lo strumento (7) teonomasiologia (8).Abbiamo esplorato i nomi delle diverse divinit sovrane (9) guidati dal DUR AN KI, 'legame tra il Cielo e laTerra' che traspare in AN TAR ISH (TAR (10), unione-separazione, del Cielo AN e della Terra-Luna ISH).

    Antares la stella a dello Scorpione.Cos'altro poteva dire agli antichi, dentro un collegamento del colle al cielo?GIR TAB il nome sumero pi famoso dello Scorpione. GAB GIR TAB un nome sumero di Antares, aSkorpionis (Cor Skorpionis). La diade (coppia) GAB + GIR TAB: l'endiadi stella-asterismo ci aiuta asuperare lo stereotipo.

    Antares la stella 'origine della via Lattea' (11), il nostro diamante (12) culturale.In accadico lo Scorpione 'zuqaqipu'. E 'ziqit' sono le sue chele (13).

    G GAB - IR - TAB.

    Bilu sha ziri (Antares) il Signore del seme. Il Signore del seme agisce nelle nozze antiche. Erano nuptiae inlatino.

    Nozze tra la Luna ed il Sole etima: nuptiae < NU UP T ZI AE

    La parola accadica ziqit, 'Chele dello Scorpione', ci ha fatto riflettere (14).Io sposo nubo che deriva dal sumero NU UB. La pronuncia hurrica NU UP.La Luna accadica zi (sumera ZU). Il Sole accadico it (sumero UT).AE < EA = AIA, 'luogo sacro' (15).

    La fusione tra zi e it comporta la rotazione di it su zi, confusione tzi con sopraffazione scritta della sillaba ti

    su zi. La zi occultata (zeta) ritorna nell'italiano 'nozze'.Il filo nozze < nuptiae < NU UP T ZI AE va ad aggiungersi al precedente sago < sagus < SAG US (16) perarredare il nostro AN TAR ISH, ziqit, 'unione-separazione del Cielo e della Terra'.

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    Nell'espressione posta in rilievo abbiamo separato G da AB (17). AB 'foro nel muro' (18), mentre G luce.BAB porta. G AB 'luce che passa nel foro che porta'.Antares DAR LUGAL, Signore della Luce (19).

    G IR la divinit DIN GIR. TAB < TA AB = TA BA, luogo di BA. BA ha la scrittura a cuneo:

    ba, bar, bash, ma, mas, par, pare, sutu, war, wash, BAN, BAR, KUNGA, MASH, PAR, SA, SUTU.pr-b'r mi viene indicata, da William Fulco (20), per dizione egizia di Ba al. An Bar di Mircea Eliade ilmeteorite. AM BAR il mezzogiorno.

    G BA la luce del sole che passa per AB il foro nel muro (della camera nuziale, hp.).E' DAR LUGAL - LUGAL TUDDA, Signore della luce e dio della lussuria, Signore del Seme (Bilu shaziri), BA AL, Saturno.

    NOTE:(1) Cammino del Sole.(2) Del documento Bertucio Nigro, presente nell'Archivio Storico di Vittorio Veneto in una copia fatta da Ceneda nel1735.(3) Ceneda e Serravalle.(4) Endiadi "espressione di un unico concetto per mezzo di due termini coordinati" . Questa parola entra nel nostrovocabolario in modo da risparmiarci ogni volta il ricorso all'archetipo DA DUE UNO che spiega introducendo lacomplessit che scombina per la narrazione.(5) Ricordata da Venanzio Fortunato come sua citt natale: Per Cenetam gradiens.qua natale solum est mihi in Devita Sancti Martini.(6) Il Gruppo Archeologico del Cenedese dispone di un ampio corredo di oltre 2000 diapositive col dettaglio delleimmagini dei reperti. Re.: http://www.archeocenedese.com

    (7) L'ideologia E NIG MAH, casa delle troppe cose. Uno strumento un attrezzo che deve mostrare subito la suaefficacia.(8) Accolta nel II Congresso Internazionale di Paletnologia delle Alpi Occidentali (17-19 Ottobre 2003) nella nostrarelazione: Orientamento sumero del Cielo di Virgilio.(9) A Georges Dumezil va riconosciuto il concetto di 'divinit sovrana' che orienta i pantheon di ogni cultura.(10) Nostro articolo del 18.07.04 in archivio.(11) La prima in basso, il 'guardiano della via di Anu'. ASH, uno, principia ASH TAR e AN TAR. La T antica erarappresentativa sia di 's' che di 'n'.(12) Le sue numerosissime facce ci hanno indotto agli 85 articoli precedenti. L'esplorazione ce le ha moltiplicate.(13) L'articolo extra (ANTARES 4274), on dal 1.11.04, chiarisce l'identit ISHARA = ziqit, che mostra la fusione tra lacivilt sumera e quella accada.(14) www.siagrio.it /Antares, on come articolo extra.(15) Articolo Aia del 24.10.04 in archivio.

    (16) Articolo del 15.12.02 in archivio.(17) Separazione lecita dal momento che il dizionario Halloran usa una grafia speciale per G, che la G di Nusku >Gnosco, la luce che comincia a farmi vedere: http://www.sumerian.org/sumerlex.htm(18) Il foro nel terreno H AB RUD. I KU DUR RU mesopotamici sono pietre confinarie istoriate con i segni zodiacali,a partire dai ricorrenti Sole Luna Venere, la triade centrale. RUD introduce a ruder (da RUD ER, cammino dellapietra). Ritorna AB buco.(19) R.H.ALLEN, Star names, their lore and meaning, 1963 Toronto.(20) William FULCO, The Canaanite god Reshep, 1976 E. Bender, New Haven.

    82 G AB = BA AL- domenica 21 novembre 2004_______________________________________________________________________________________

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    L'opinione dominante che GAB veniva letta dai Sumeri GAB. Secondo chi scrive errata.Il titolo significa 'Antares uguale BA AL, 'Personalit Alta', cio divina. Questo poich assodato cheGAB GIR TAB identifica Antares: endiadi di GAB e di GIR TAB che unisce la stella Antares e loScorpione, sua Costellazione (1).Si pu leggere cos perch G Luce (LU GH (2), Soggetto Luce, > lux) che la manifestazione specificadella divinit; inoltre la locuzione GAB va letta all'incontrario per la LCSS, Lettura Circolare delle ScrittureSumere (GAB = BAG, BA + G, e G = AL, Alto perch la luce divina viene dall'alto, dalle stelle).La stella Antares 'stella dio'. 'Stella dio' viene detta in sumero LATER AK, che lascia supporre che etetimodi Laterano sia LATER ANU e che AK si legga KAK; infatti stella KAK KAB, che anche Costellazione.G AB Dio (G) padre (variante: AB BA); BA AL l'Altissimo.Antares, stella 'origine' della via Lattea ( collocata prima, in basso a destra di un atlante stellare) viene cosidentificata come origine del mondo (Pettinato legge BA AL come un primo accenno di 'monoteismo' nelVicino Oriente, che noi troviamo confermato in NAR RU, l'Uno (3)): Caput < KA PU UT, 'anima Sole delCielo' (4).Analizziamo il ritorno di GAB dal Vicino Oriente in Roma.Nell'articolo a Giano (5) avevamo visto apparire la sillaba GAB nell'Eneide (indice di una persistenza dellasillaba nella sua forma scritta).

    ipse Quirinali trabea cinctuque Gabinoinsignis reserat stridentia limina consul,ipse vocat pugnas:Tr.: il console in persona, distinto dalla quirinale trabeae dal cinto gabino, apre le porte stridenti;per primo indice le battaglie: (6)

    Il 'cinto gabino' aveva avuto una spiegazione da Servio Onorato ( fine IV secolo): un uso che sorse a Gabii,piccolo centro laziale fra Roma e Preneste, perch la citt fu sorpresa da un assalto nemico durante unpubblico sacrificio e i cittadini, che lo stavano celebrando, dovettero correre alle armi buttandosi la togadietro alle spalle; nella battaglia che segu, i Gabini ebbero il sopravvento (7).

    Ammesso (e non concesso) che il fatto sia vero (e non leggendario) resta aperto il problema dellaspiegazione del toponimo di Gabii.

    Non molti sanno, percorrendo la Via Prenestina (8), che un tempo nel suo primo tratto era denominata " ViaGabina " e che camminando su questa strada ci si avvia su di un percorso che porta a varcare i confini dellastoria inoltrandosi nella notte dei tempi, a superare quella soglia che limita il tempo codificato in datedall'ante Historiam.E' sufficiente seguire l'antica via, per giungere al luogo ad essa dava il nome: " GABII ", antica citt, coloniadi Alba Longa, in cui ancora oggi possiamo trovare perfettamente conservati in uno dei luoghi pi belli dallaLATIUM VETUS, la campagna romana, a ridosso dei monti Prenestini e Tiburtini.

    Lungo la via Prenestina Nuova, a soli 20 minuti di macchina da Porta Maggiore, giungendo al Km.20,troviamo un grande distributore di benzina, da cui si accede all'area archeologica di Gabii.

    Gabii partecipe assieme ad altri centri abitati presenti nelle zone con termini come Tibur ( Tivoli ), Preneste(Palestrina ), Collatia ( da alcuni localizzata in corrispondenza del Castello di Lunghezza ), di uno sviluppoche ebbe notevole importanza nel quadro storico e politico del centro Italia, soprattutto in virt del valorestrategico della posizione che occupava a controllo di alcuni importanti tracciati di collegamento e percorsicommerciali, come ad esempio quello che metteva in comunicazione l'Etruria meridionale con la Campania oquello che collegava il versante tirrenico con l'Adriatico. (9)

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    Varchiamo i confini della storia con la TO ed andiamo oltre le esaugurazioni.Esisteva dunque la UIA GABINA che collegava l'Etruria meridionale col sud e con Roma, e Gabii era a 20chilometri da Roma.UIA GAB ANI era una scrittura precedente possibile:UIA sentiero I, tra Cielo U e Terra A, che 'unisce-separa' GAB al Cielo (hurrita 10) ANI.L' 'unione separazione' al Cielo ci che ha il potere di fare il console dal cinto gabino, potendo aprire ochiudere il tempio di Giano. GI ANU lettura di IG ANU 'Luce di Anu', espressione accadica del hurricoAni, sumero AN, il Cielo.

    E' da ricordare che l'ultima citt dell'Etruria a sud era Caere, a 45 km da Roma, dove i giovani romani'andavano all'Universit' (11).Uni, Giunone etrusca, era dea di Caere (comprovata da una stele che la omologa alla fenicia Astarte (12)):universus (e Universitas) etetima da qua.Una lettura approfondita dell'Eneide mostra che Ceres era un nome etrusco (13) di Uni. Ed il brindisi cheDidone alza (alla fine del I libro) suggerisce l'omologia Bacco e Belus (BA AL) e Ceres con Giunone (14).

    La nostra indagine TO ancra nei nomi divini:Dal punto di vista urbanistico, nel corso dell'et repubblicana, due sembrano i fatti di maggior rilevanza: lanuova sistemazione che venne data, ancora nel III sec. a.C., all'intero tracciato della Via Prenestina e lacompleta ristrutturazione del Santuario di Giunone Gabina, ricostruito intorno alla met del II sec. a.C. informe monumentali e secondo schemi propri dell'architettura di apparato pi complessa e sontuosadell'epoca. (15)

    'Giunone Gabina' giustifica il toponimo Gabii (il Foedus Gabinu ci che unisce e separa ad Uni, Giunone).Gab ii ci che unisce e separa.Gabii come colonia di Alba Longa un altro elemento di rilievo.Alba Longa la citt dei Sabini precedente a Romolo e Remo.

    Alba Longa etetima (con la LCSS, Lettura Circolare della Scrittura Sumera) da AL BA - L UN G A: BA AL- NU G AL.Albano il nome del lago che etetima BA AL NU; GAB, unisce e separa il dio Altissimo del Cielo ed il diodegli Inferi.Riportiamo qua un passo di Macrobio gi ricordato due anni fa (16):

    "Non ignoro peraltro una diversa origine attribuita ai Saturnali. I Pelasgi, come ricorda Varrone, scacciatidalle loro terre si cercavano altre sedi: i pi si riunirono a Dodona, ed erano incerti sul luogo ove fissare laloro dimora, quando ebbero il seguente responso dall'oracolo:

    andate in cerca della terra Saturnia dei Siculie degli Aborigini, Cotila, ove galleggia un'isola;

    quando l'avrete raggiunta, offrite la decima a Febo,e sacrificate teste ad Ade e un uomo al padre suo.

    Ricevuto questo responso, dopo molte peregrinazioni, sbarcarono nel Lazio e scopersero un'isola sorta inmezzo al lago di Cutila. Era un'immensa zolla formata da fanghiglia rappresa o da terreno paludoso che si eraprosciugato, fitta di boscaglia e di alberi cresciuti in disordine, ed errava tra i flutti che la sballottavanoperennemente: di qui la credenza anche per Delo, che, pur avendo montagne alte e vaste pianure, vagava peri mari. Alla vista di questo prodigio capirono che era quella la sede loro predetta; scacciati gli abitanti distirpe siciliana occuparono la regione e, consacrata la decima parte della preda ad Apollo secondo l'ordinedell'oracolo, eressero un tempietto a Dite ed un altare a Saturno, e chiamarono Saturnali la sua festa. Permolto tempo ritennero di dover sacrificare teste umane a Dite e immolare uomini a Saturno in quantol'oracolo diceva

    sacrificate teste ad Ade e un uomo al padre suo."

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    Giunone Gabina (GAB ANI) perch Uni-versa con BA AL, in Saturno.

    NOTE:(1) Poich la stella Antares nominata GAB GIR TAB, endiadi dello Scorpione GIR TAB e della stella GAB.(2) DAR LUGH AL identifica Antares come dio della luce e LUGH AL TUD DA identifica Antares come dio dellalussuria in R.H.ALLEN, Star names, their lore and meaning, 1963 Toronto.

    (3) Artic