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ANPA SISTEMA NAZIONALE CONOSCITIVO E DEI CONTROLLI IN CAMPO AMBIENTALE Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici Rassegna delle linee guida e guide tecniche esistenti in relazione alle metodologie analitiche e di monitoraggio della radioattività ambientale AGF-T-RAP-99-30 OBIETTIVO INTERMEDIO: OB06 TASK: TSK24 TEMI: T24 STATO: (1) Definitivo VERSIONE: 0 REDATTO DA: (2) R. Sogni DATA: 30/04/00 RIVISTO DA: (3) R. Sogni DATA: 30/04/00 APPROVATO PER IL RILASCIO DA: (4) P. Mozzo DATA DI RILASCIO: 30/04/00 (1) bozza, definitivo. Il passaggio di stato del documento da “bozza” a “definitivo” è determinato dalla approvazione da parte del CTN Leader. (2) Autore/autori del documento. (3) Responsabile della task. (4) CTN Leader.

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ANPA

SISTEMA NAZIONALE CONOSCITIVO E DEI CONTROLLI IN CAMPO

AMBIENTALE

Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici Rassegna delle linee guida e guide tecniche esistenti in relazione alle metodologie

analitiche e di monitoraggio della radioattività ambientale

AGF-T-RAP-99-30

OBIETTIVO INTERMEDIO: OB06 TASK: TSK24

TEMI: T24

STATO: (1) Definitivo VERSIONE: 0

REDATTO DA: (2) R. Sogni

DATA: 30/04/00

RIVISTO DA: (3) R. Sogni

DATA: 30/04/00

APPROVATO PER IL RILASCIO DA: (4)

P. Mozzo DATA DI RILASCIO: 30/04/00

(1) bozza, definitivo. Il passaggio di stato del documento da “bozza” a “definitivo” è determinato dalla approvazione

da parte del CTN Leader. (2) Autore/autori del documento. (3) Responsabile della task. (4) CTN Leader.

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Rassegna delle linee guida e guide tecniche esistenti in relazione alle metodologie analitiche e di monitoraggio della radioattività ambientale - AGF-T-RAP-99-30

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INDICE

1. GENERALITA’ .........................................................................................................................................................................3

2. RASSEGNA DELLE LINEE GUIDA E GUIDE TECNICHE ESISTENTI IN RELAZIONE ALLE METODOLOGIE ANALITICHE E DI MONITORAGGIO ..................................................................................................4

3. SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ ...................................................................................................................................... 31

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1. GENERALITA’ Oggetto di questa task è una rassegna delle linee guida-guide tecniche che impostano standard per metodi analitici e di monitoraggio della radioattività ambientale. Esistono in campo internazionale istituzioni di carattere tecnico-scientifico che hanno lo scopo di promuovere studi, ricerche e valutazioni in materia di radioprotezione producendo un continuo aggiornamento dei documenti che costituiscono poi la base per tutte le normative (UNSCEAR, ICRP, ICRU, IAEA, WHO, ILO, NEA-OCSE). Il quadro di riferimento concettuale e metodologico proposto dalla ICRP costituisce la base sulla quale le organizzazioni intergovernative internazionali – come la IAEA dell’ONU, la NEA dell’OCSE, la FAO dell’ONU, la ILO, la WHO e la Commissione Europea – sviluppano i criteri guida della radioprotezione con riferimento alle diverse applicazioni (energia nucleare, applicazioni mediche, esposizione alla radioattività naturale, ecc.). Le linee guida così emanate sono quindi trasferite nelle normative e nelle regolamentazioni internazionale e nazionali. Inoltre: • l’Unione Europea promuove un consistente programma di studio e pubblica frequenti Guide e

Rapporti tecnici di riferimento sulle tematiche emergenti di radioprotezione, preparati da gruppi di esperti formati ai sensi dell’art. 31 del Trattato Euratom

• il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea emana regolamenti e Direttive rivolte ai governi il cui recepimento è obbligatorio per gli Stati membri; la Commissione Europea pubblica Raccomandazioni basilari per le applicazioni operative

• l’ANPA, sentiti gli altri enti ed organismi interessati, emana Guide tecniche a livello nazionale, contenenti norme di buona tecnica in materia di sicurezza nucleare e protezione sanitaria. Tra i molteplici compiti istituzionali che la legge n. 61/94 attibuisce all’ANPA particolare rilievo rivestono quelli derivanti dalla normativa vigente nel campo dell’impiego pacifico dell’energia nucleare, con particolare riferimento alla legge n. 1860/62, al recente decreto legislativo n. 230/95 e, per la parte di quest’ultimo non ancora regolamentata dai previsti decreti applicativi, dal DPR 185/64. In questo ambito fra i compiti dell’ANPA vi è anche quello di elaborazione e diffusione di normativa tecnica, mediante l’emissione di Guide Tecniche e la partecipazione a Gruppi di Lavoro normativi in ambito nazionale (UNI) e internazionale (ISO, NEA, IAEA, Unione Europea).

Standard sono inoltre definiti da alcuni enti preposti in Italia (UNICEN-Commissione Energia Nucleare dell’UNI, UNICHIM-Ente federato all’UNI per la normazione chimica), in Europa (IEC- International Electrotechnical Commission-Sottocomitato 45B: Strumentazione di radioprotezione) e a livello internazionale (ISO-International Standards Organisation-TC 85/SC2: Radioprotezione). Esistono inoltre ulteriori documenti prodotti da altri enti o organismi, ad es. NCRP, EPA, NRPB, DOE, IAEA, EML, Ministero Sanità, GdL Reti nazionali, nonché atti di convegni, articoli su riviste scientifiche, rapporti interni, che pur non essendo esplicitamente catalogati come Guide Tecniche, possono comunque essere intese come tali. Nell’ambito della radioattività ambientale inoltre ogni paese dispone di una varietà di normative tecniche, non necessariamente armonizzate fra loro, la cui sistematica raccolta presenta enormi difficoltà.

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2. RASSEGNA DELLE LINEE GUIDA E GUIDE TECNICHE ESISTENTI IN RELAZIONE ALLE METODOLOGIE ANALITICHE E DI MONITORAGGIO

2.1 Metodologie analitiche Come ricordato, esistono norme/protocolli messi a punto da Gruppi di Lavoro (GdL) operanti in ambiti diversi e da diversi anni, a livello sia nazionale (UNICEN, UNICHIM, AIRP, ANPA, Reti Nazionali, ENEL) sia internazionale (ISO, IEC, EN, IAEA, NCRP, EPA, EML, NRPB). 2.1.1 Ambito nazionale Da diversi anni Gruppi di Lavoro che operano in ambito UNICEN (Commissione Energia Nucleare dell’UNI) ed UNICHIM (Ente federato all’UNI per la normazione chimica) producono norme tecniche per l’analisi del contenuto di importanti radionuclidi in matrici ambientali di origine differente, come acque, terreni, sedimenti, organismi vegetali ed animali, nonché matrici agro-alimentari e prodotti derivati. In alcuni manuali tecnici, poi sono state riportate idonee metodiche di prelievo, con particolare riguardo alle acque, codificate da altri Gruppi di Lavoro. Tali norme sono acquisibili presso gli Enti preposti, che ne hanno curato anche la pubblicazione. L’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione , costituito nel 1921 per libera associazione delle maggiori industrie italiane, è stato delegato dal CNR a produrre le normative nazionali, con esclusione di quelle del settore elettrico. E’ affiliato all’ISO, e svolge la sua attività tramite 16 Enti Federati e 34 Commissioni Tecniche praticamente tutte collegate con i corrispondenti Technical Committes dell‘ISO. Nel 1967 è stata costituita la Coimmisione “Energia Nucleare”, UNICEN, strutturata nelle seguenti sei Sottocommissioni: SC1 “Terminologia”; CS2 “Protezione dalle radiazioni”; SC3 “Impianti Nucleari”; SC4 “Radioecologia e Radioisotopi”; SC5 “Tecnologia del Combustibile Nucleare”; SC6 “Innovazione energetica”. A livello internazionale l’UNICEN è collegato con ISO/TC 85 “Nuclear Energy” ed in particolare i relativi sottocomitati e gruppi di lavoro. Nell’ambito dell’UNICEN la SC. 4 si è fatta carico di produrre una serie di norme tecniche in particolare nei campi della Radioecologia e della Radiotossicologia a cui ricorrere e fare riferimento in garanzia di qualità in situazioni normali di ricerca o di indagine o nei casi di emergenza nucleare. Negli anni successivi al 1986, verificata l’assenza di normative codificate in campo radioecologico e stimolata anche a fronte dell’incidente di Chernobyl ha prodotto una serie di norme tecniche di notevole interesse per tutti gli operatori nazionali del settore nucleare. Attualmente la SC 4 "RADIOECOLOGIA E RADIOISOTOPI" è così composta:

GL 10 Metodi per la determinazione di radionuclidi in aria

GL 11 Determinazione di radon nell'ambiente

GL 15 Determinazione della purezza radionuclidica di sorgenti radioattive e radiofarmaci

GL 17 Radioattività nei materiali da costruzione

GL 20 Controllo di sorgenti radioattive in rivelatori di fumi

GL 22 Misure di radioattività su indicatori biologici ambientali terrestri

GL 24 Controllo radiometrico di massa di materiali

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Norme prodotte dall’UNI-UNICEN: Numero della norma: UNI 10136 - Codice ICS: 13.280 67.040 • Titolo: Determinazione di emettitori gamma in matrici agroalimentari e prodotti derivati. Sommario:

Fornisce metodi di determinazione, per spettrometria gamma diretta, di radionuclidi gamma emittenti in prodotti vegetali destinati alla nutrizione, a scopo di radioprotezione e di valutazione della qualita' del prodotto, utilizzando rivelatori allo stato solido (tipo Ge). Si applica alle matrici, misurabili sul tal quale o suscettibili di essicazione a massa costante, quali per esempio: vegetali a granella, a frutto, a foglia, a radice; foraggi; funghi; licheni. Comprende anche i prodotti di trasformazione agro- industriale di origine vegetale. E' applicabile a tutti i prodotti alimentari (carni, latticini e derivati, ecc.) per i quali la misura e' effettuabile sul campione tal quale o per i quali si richiede una semplice essiccazione ed omogeneizzazione, ad esclusione del latte per la quale si applica la UNI 9882. Radionuclidi presenti in composti volatili esulano da questa normativa. Appendice A: Caratteristiche nucleari dei principali radionuclidi artificiali gamma- emittenti considerati. Appendice B: Caratteristiche nucleari dei principali radionuclidi naturali gamma-emittenti considerati. Origine: UNICEN 139.. Data di pubblicazione: 01/09/1992 - Edizione: Edizione 1. Nuova - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 10137 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Determinazione di 241Am in terreni, fanghi e sedimenti.. Sommario:

Descrive un metodo radiochimico per la determinazione nei terreni, fanghi e sedimenti dell'attivita' dovuta all'americio 241. Origine: UNICEN 141.. Data di pubblicazione: 01/09/1992 - Edizione: Edizione 1. Nuova - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 10312 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Preparazione di sorgenti di riferimento per la taratura di spettrometri gamma.

Sommario:

Definisce la preparazione e la caratterizzazione di sorgenti di riferimento per la taratura in energia ed efficienza di sistemi per spettrometria gamma impiegati in laboratorio. Si applica alla preparazione di sorgenti di riferimento per la taratura di spettrometri gamma nell'intervallo di energia compreso tra 60 KeV e 2 MeV. Si applica alla preparazione di sorgenti di riferimento, per la taratura in efficienza, in matrici organiche e inorganiche suscettibili di essiccazione a massa costante, macinatura ed omogeneizzazione, quali: terreni, sedimenti, fanghi, minerali, materiali da costruzione, vegetali a granella, sfarinati, latte in polvere, biscotti, carni e pesci magri, liofilizzati, ecc. Materiali diversi quali liquidi, ortaggi, frutta, formaggi a pasta dura, carni e pesci grassi, legno e metalli, richiedono procedure particolari. Origine UNICEN 136.. Data di pubblicazione: 28/02/1994 - Edizione: Edizione 1. Nuova. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 10313 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Determinazione del 210Pb nei carboni e nelle ceneri di carbone.

Sommario:

Descrive un metodo radiochimico per la determinazione del 210Pb nei carboni e nelle ceneri di carbone mediante conteggio del figlio 210Bi, basato sulla separazione del piombo mediante precipitazione come cromato e successiva purificazione su resina a scambio ionico. Il conteggio del

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210Pb contenuto nel precipitato finale (solfato di piombo) viene effettuato mediante contatore beta a basso fondo. Origine: UNICEN 149.. Data di pubblicazione: 28/02/1994 - Edizione: Edizione 1. Nuova. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 10314 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Determinazione dell'uranio naturale e del 226Ra nelle fosforiti e nei loro derivati

industriali. Sommario:

Descrive un metodo radiochimico per la determinazione dell'uranio naturale e del 226Ra presenti nelle forforiti e nei loro derivati industriali. Il metodo e' impiegato per la determinazione dell'uranio naturale nelle fosforiti e nell'acido fosforico e per la determinazione del 226Ra nelle fosforiti e nei gessi. Origine: UNICEN 154.. Data di pubblicazione: 28/02/1994 - Edizione: Edizione 1. Nuova. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 10374 - Codice ICS: 13.280 67.100.10 • Titolo: Metodo rapido di determinazione di 90Sr e di 89 Sr nel latte e in matrici similari. Sommario:

Definisce un metodo per la determinazione rapida di 90Sr e, se presente, di 89Sr nel latte e nei suoi derivati (per esempio latte in polvere) ai fini di indagini radiometriche d'emergenza.Si applica a campioni di latte e suoi derivati aventi concentrazione di 90Sr maggiore od uguale a 37 Bq/l (circa 1 nCi/l) e di 89Sr fino a venti volte maggiore a quella della 90Sr . Il metodo non si presta per la valutazione di concentrazioni di 89Sr minori di quelle dello 90Sr presente. Sono tollerate concentrazioni di 140Ba fino a venti volte maggiori a quella del 90Sr, mentre quelle di 137Cs possono essere cento volte maggiori. La norma e' inoltre applicabile a campioni di acqua ed a campioni biologici direttamente solubili in acqua o resi tali mediante specifici trattamenti (per esempio mineralizzazione). Il metodo si applica in particolare a campioni di: - latte crudo (latte munto tal quale); - latte materno; - tutte le categorie merceologiche di latte; - latte ricostituito da quello in polvere e prodotti similari. Appendice A: Convalida dei risultati mediante determinazione di 90 Y. Appendice B: Facsimile di rapporto di prova. Appendice C: Normativa vigente. Appendice D: Simboli utilizzati nelle formule. Origine: UNICEN 151.. Data di pubblicazione: 30/06/1994 - Edizione: Edizione 1. Nuova. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 8143 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Controlli periodici della strumentazione portatile di radioprotezione. Sommario:

Riguarda i metodi di prova generali e particolari per i controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento della strumentazione portatile utilizzata in radioprotezione Tali strumenti sono impiegati per la rivelazione e la misura sia dei campi di radiazione ionizzanti, sia dei livelli di contaminazione radioattiva superficiale. La taratura iniziale della suddetta strumentazione esula dallo scopo della norma. Ai fini della norma, per strumenti portatili si intendono quelli che, oltre a poter essere portati a mano, sono dotati di generatore autonomo di alimentazione elettrica. Esulano dallo scopo della norma i dispositivi dosimetrici del tipo esclusivamente ad integrazione (per esempio i dosimetri ad emulsione fotografica, a stato solido e chimico); la norma viene invece applicata alla strumentazione portatile che abbia la funzione di integrazione (vedere UNI 7267). Le caratteristiche costruttive della strumentazione sono stabilite nelle norme CEI 45-2 e CEI 45-12. Ai fini della norma, si assume che gli strumenti nuovi siano stati provati secondo le norme CEI sopra citate e che il loro buon funzionamento sia garantito dal costruttore. Appendice: documentazione relativa ai controlli di taratura. Origine: UNICEN 33..

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Data di pubblicazione: 31/10/1980 - Edizione: Edizione 1. Nuova - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 8277 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Radiazioni di riferimento X e gamma per la taratura degli strumenti di misura

dell' esposizione.

Sommario:

Riguarda le caratteristiche delle radiazioni di riferimento x e gamma utilizzate per la taratura degli strumenti di misura dell' esposizione. Definizioni (vedere anche UNI 7267 e rapporto icru n 19; international commission on radiation units and measurements). Condizioni e metodi per ottenere le radiazioni di riferimento. Origine: UNICEN 32.. Concordanze: = ISO 4037 Data di pubblicazione: 31/12/1981 - Edizione: Edizione 1. Nuova - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 8299 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento dei contaminametri,

monitori e segnalatori portatili di contaminazione superficiale alfa, beta e gamma. Sommario:

Riguarda le prescrizioni ed i metodi di prova particolari per i controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento della strumentazione portatile utilizzata in radioprotezione per la rivelazione e la misura di contaminazione superficiale alfa, beta e gamma. Per le prescrizioni ed i metodi di prova generali, vedere UNI 8143. Si applica agli strumenti portatili di radioprotezione sottoelencati: complessi portatili di misura di contaminazione superficiale comprendenti i rateometri di impulsi e gli integratori di impulsi; monitori portatili di contaminazione superficiale comprendenti monitori di rateo di impulsi; segnalatori portatili di contaminazione superficiale. Per definizioni: vedere UNI 7267, UNI 4546. Origine: UNICEN 35.. Data di pubblicazione: 30/11/1981 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 8300 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento dei radiametri,

monitori e segnalatori portatili di radiazioni X e gamma. Sommario:

Riguarda le prescrizioni ed i metodi di prova particolari per i controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento della strumentazione radiometrica portatile utilizzata in radioprotezione per la rilevazione e la misura di campi di radiazione ionizzante X e gamma. Per le prescrizioni ed i metodi di prova generali, vedere UNI 8143. Si applica agli strumenti portatili di radioprotezione sottoelencati: complessi portatili di misura di radiazione o radiametri, comprendenti i rateometri di dose e di esposizione e gli integratori di dose e di esposizione; monitori portatili di radiazione, comprendenti i monitori di esposizione e di rateo di esposizione; segnalatori portatili di radiazione, comprendenti i segnalatori di esposizione, di rateo di esposizione e di rateo di dose. Per definizioni: vedere UNI 7267, UNI 4546. Origine: UNICEN 36.. Data di pubblicazione: 30/11/1981 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore

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Numero della norma: UNI 8847 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento dei radiametri e

monitori installati di radiazione X e gamma.

Sommario:

Riguarda le prescrizioni ed i metodi di prova particolari pe i controlli periodici di taratura e di corretto funzionamento dei radiametri e monitori installati, utilizzati in radioprotezione per la rivelazione e la misura di campi di radiazione ionizzante x e gamma, limitatamente a rateometri di dose e di esposizione, e monitori di rateo di dose e/o di esposizione. Controlli di corretto funzionamento; controlli di taratura; frequenza dei controlli. Appendice a: condizioni di riferimento. Appendice b: radiazioni di riferimento. Radiazioni gamma (vedere UNI 8277). Origine: UNICEN 78.. Data di pubblicazione: 31/03/1987 - Edizione: Edizione 1. Nuova - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9778 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Determinazione degli isotopi alfa emettitori del plutonio nei terreni, fanghi e

sedimenti. Sommario:

Descrive un metodo radiochimico per la determinazione nei terreni, fanghi e sedimenti dell' attivita' dovuta agli isotopi alfa emettitori del plutonio. Origine: UNCEN 126.. Data di pubblicazione: 30/11/1990 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9880 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Strumentazione per dosimetria neutronica ambientale.

Sommario:

Riguarda le caratteristiche della strumentazione per la dosimetria neutronica ambientale, basata su un sistema moderatore-assobitore nel quale e' inserito un rivelatore di neutroni termici. Tale strumento e' comunemente indicato come rem-meter. Le procedure per la taratura del suddetto strumento non rientrano nel campo di applicazione del presente documento e formeranno oggetto di una norma successiva. Origine: UNICEN 92.. Data di pubblicazione: 31/07/1991 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9881 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Dosimetri a termoluminescenza per dosimetria personale ed ambientale.

Caratteristiche e metodi di prova.

Sommario:

Tratta dei dosimetri e termoluminescenza (d' ora in avanti chiamati dosimetri) da utilizzare come dosimetri personali o dosimetri ambientali e mette in evidenza le specifiche necessarie per la misura della grandezza dosimetrica appropriata, cioe': del kerma in aria per radiazioni X e gamma e della dose assorbita per radiazioni beta in condizioni ideali di laboratorio anche per quanto riguarda la geometria delle sorgenti e l' energia delle radiazioni. Appendice A: Concetti statistici. Appendice B: Nuove grandezze dosimetriche. Appendice C: Fattori di conversione. Origine: UNICEN 97.. Data di pubblicazione: 31/10/1991 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore

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Numero della norma: UNI 9882 - Codice ICS: 13.280 67.100.10 • Titolo: Determinazione dei principali radionuclidi nel latte. Sommario:

Ha per scopo la determinazione con metodi spettrometrici e radiochimici dei principali contaminanti radioattivi ambientali trasferiti nel latte. Le tecniche di misura della presente norma prescindono dal sistema di prelevamento adottato per i campioni. E' estendibile anche ai radionuclidi i cui metodi di misura per spettrometria gamma nell' intervallo di energia compreso tra 0,1 MeV e 2 MeV sono affini a quelli trattati. Origine: UNICEN 129.. Data di pubblicazione: 31/07/1991 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9888 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Energia nucleare. Determinazione radiochimica dello 90 Sr.

Sommario:

Ha per scopo la determinazione di bassi livelli di exp90Sr in alcune matrici ambientali, quali terreno, sedimenti, fanghi, vegetali, pesci, carni, ecc. Non si applica al latte, per il quale vale la norma UNI 9882. Le tecniche indicate prescindono dalle metodologie di prelievo adottate per i campioni. Origine: UNICEN 132.. Data di pubblicazione: 31/12/1991 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9889 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Energia nucleare. Determinazione della radioattivita' naturale nei carboni e in

ceneri di carbone con spettrometria gamma ad elevata risoluzione. Sommario:

Ha lo scopo di determinare i radionuclidi gamma emettitori di origine naturale mediante l' impiego di rivelatore al germanio. Si applica ai carboni ed alle ceneri di carbone. Il metodo espresso nella presente norma e' impiegato in particolare per la determinazione di exp40K, e dei radionuclidi appartenenti alle famiglie del exp238U e del exp232Th. Origine: UNICEN 133.. Data di pubblicazione: 31/12/1991 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9890 - Codice ICS: 13.280 • Titolo: Energia nucleare. Determinazione del 137 Cs per spettrometria gamma diretta. Sommario:

Ha per scopo la determinazione diretta del exp137Cs in matrici ambientali con il metodo della spettrometria gamma diretta con i rivelatori al germanio. Si applica a tutti quei materiali organici ed inorganici suscettibili di essiccazione a massa costante, macinazione ed omogeneizzazione, quali: terreni, sedimenti, fanghi, minerali, materiali da costruzione, vegetali a granella, sfarinati, latte in polvere, biscotti, carni e pesci magri, liofilizzati, ecc. Materiali diversi, quali grassi, oli, liquidi, metalli, legno ecc. possono richiedere altre procedure particolari. Dai suddetti materiali e' escluso il latte, per il quale si applica la UNI 9882 xX. Utilizza algoritmi e procedure semplificate. L' utilizzo di apparecchiature automatizzate di spettrometria gamma puo' portare a risultati diversi, ma confrontabili nei limiti di precisione della presente norma. Le tecniche di misura indicate prescindono dalle metodologie di prelievo adottate per i campioni. Origine: UNICEN 134.. Data di pubblicazione: 31/12/1991 - Edizione: Edizione 1. - Validità: In vigore Informazioni sul sito UNI: http://www.unicei.it/

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Un Gruppo di Lavoro UNICHIM denominato “Metodi radiologici”, incaricato sin dal 1972 di elaborare norme per la determinazione di radionuclidi di origine naturale ed artificiale presenti nelle acque, ha prodotto 16 documenti codificati nel quadro delle attività di normazione sulle acque predisposte dall’IRSA-CNR. Il Gruppo di Lavoro ha preso in considerazione i radionuclidi che, per classe di radiotossicità e diffusione, devono essere più frequentemente controllati nelle acque. Talvolta per uno stesso radionuclide, sono stati preparati più metodi con caratteristiche diverse di sensibilità e rapidità di esecuzione. Nel manuale UNICHIM N. 154/1991 “SAGGI RADIOMETRICI SULLE ACQUE”, sono raccolti i seguenti metodi analitici: • SAGGI RADIOMETRICI SULLE ACQUE. E' una raccolta di metodi facenti parte della

serie dei metodi analitici sulle acque: vengono presentati in Manuale separato per gli operatori tecnici che si occupano dei controlli sulla presenza di radionuclidi nelle acque.

Dettaglio metodi: N. 4 Determinazione della concentrazione del Radio-226 N. 6 Determinazione del tritio (come HTO) N. 7 Determinazione del radioiodio nell'acqua piovana e di superficie N. 23 Determinazione del Cesio-137 N. 24 Determinazione dello Stronzio-90 nell'acqua di mare N. 43 Determinazione dell'indice dell'attività beta nelle acque dolci N. 44 Determinazione dell'uranio in acque dolci (Metodo fluorimetrico) N. 45 Determinazione rapida dello Stronzio-90 nell'acqua mediante estrazione

e conteggio dell'Itrio-90 all'equilibrio N. 46 Determinazione del radiostronzio (Stronzio-89 e Stronzio-90) nell'acqua N. 47 Determinazione del Torio nelle acque di superficie (Metodo

spettrofotometrico) N. 48 Determinazione del Polonio-210 nell'acqua di mare N. 49 Determinazione del Piombo-210 nelle acque N. 54 Determinazione del Fosforo-32 nelle acque N. 61 Determinazione del plutonio nelle acque N. 62 Determinazione dell'Americio-241 nell'acqua di mare N. 78 Determinazione dell'indice di attività alfa nelle acque dolci Sette metodi (N. 43, N. 6, N. 24, N. 45, N. 46, N. 49, N. 54) riguardano importanti emettitori beta, due (N. 7, N. 23) la determinazione di I131 e CS137 mediante spettrometria gamma e due (N. 44, N. 47) la determinazione di U e Th con metodi non nucleari. I rimanenti cinque della serie si riferiscono ad alfa emettitori di estrema importanza nell’ambiente che vengono determinati mediante spettrometria alfa dopo specifiche separazioni radiochimiche. Infine va ricordato che l’UNICHIM ha prodotto una serie di manuali per il campionamento di vari tipi di acque. Sono manuali operativi in campo ecologico in generale e toccano anche aspetti del campo nucleare. • N. 92/1977: METODI DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI SCARICO • N. 103/1990: METODI DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE DA SCARICHI URBANI Il manuale è stato allineato con la normativa legale vigente al momento della sua pubblicazione. in revisione • N. 106/1979: METODI DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE DI MARE Il manuale tratta del prelievo di campioni destinati al controllo chimico, biologico, microbiologico. Le procedure sono dettagliate, così da poter costituire una base per future norme ISO.

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• N. 144/1985: METODI DI CAMPIONAMENTO PER ACQUE INTERNE UPERFICIALI E SOTTERRANEE

• N. 157/1997: METODI DI CAMPIONAMENTO ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO

Il Manuale tratta in modo esauriente e ampio, con aderenza ai più attenti dettami igienico-sanitari, il tema del campionamento delle acque che entrano a far parte dell'organismo umano Informazioni sul sito UNICHIM: http://www.unichim.it/ COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO (CEI) TC 345: Strumentazione di radioprotezione Il CEI ha prodotto una raccolta di norme per controlli di qualità di apparecchiature radiologiche ad uso medico e odontoiatrico e di medicina nucleare. L’AIRP-Associazione Italiana di Protezione contro la Radiazioni, ha predisposto una serie di manuali tecnici, di cui, in questo contesto, si richiama il seguente: • Monitoragio del Radon e dei suoi prodotti di decadimento, marzo 1992, messo a punto dal

Comitato Dosimetria e Metrologia. In esso vengono descritti i principi delle tecniche più largamente utilizzate oggi nei rilevamenti del radon all’interno degli edifici e alcuni aspetti delle procedure di calibrazione della strumentazione. La descrizione delle metodiche considerate costituisce una guida per le applicazioni sia all’interno degli edifici sia in ambienti particolari, quali le miniere sotterranee e le terme radioattive. L’ENEA-DISP (oggi ANPA), nel corso degli anni ha emanato circa trenta Guide Tecniche in merito ad applicazioni nucleari, di cui quelle pertinenti con metodologie analitiche sono: • N. 18 – Criteri per il controllo periodico degli strumenti protezionistici portatili di misura,

agosto 1987. E’ stato inoltre prodotto da ANPA (maggio 1995) un rapporto “Raccolta dei risultati dell’attività dei Gruppi di Lavoro delle Reti Nazionali” che contiene protocolli (linee guida) dovuti all’attività di GdL istituiti nell’ambito delle Reti Nazionali per la sorveglianza della radioattività ambientale in Italia: • “Metodi di campionamento e misure ” (1992), atto alla standardizzazione delle tecniche di

campionamento e misura in condizioni normali • “Spettrometria gamma in campo” (1994), atto a determinare la concentrazione nel terreno dei

radionuclidi depositatosi • “Metodi di campionamento dei suoli” (1995), per ottenere stime attendibili e confrontabili di

quanto depositato in una data area. Va ricordato che in ambito Reti Nazionali si era convenuto di aggiornare ed integrare il protocollo “Metodi di campionamento e misure” e che questo documento richiama un vecchio rapporto:

• CNEN RT/PROT(77)1 “Metodi radiochimici di determinazione del Cs137 e dello Sr90 nei campioni ambientali”, che illustrava metodi applicati per la determinazione dei citati radionuclidi nei campioni ambientali italiani.

In merito alle misure di radon, nonché dose gamma con TLD, indoor, occorre citare i protocolli ENEA-DISP distribuiti ai CRR per la campagna nazionale di misura della radioattività indoor: • “Protocollo per la misura della concentrazione di radon222 con il metodo delle tracce

nucleari su film sottili (LR 115) • “Protocollo per la preparazione dei dosimetri radon impiegati ne lla campagna nazionale

di misura della radioattività indoor” • “Protocollo per le misure gamma indoor con rivelatori TL”. E’ stata inoltre prodotta da ANPA ulteriore documentazione assimilabile a guide tecniche, ad esempio il recente documento:

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• Il sistema informativo territoriale per la valutazione del potenziale di esalazione di radon dal suolo, Marzo 2000. In esso si riporta un metodo messo a punto per la misura dell’esalazione di radon dal suolo ed un protocollo sperimentale per la misura della concentrazione di radon nel gas del suolo.

Come detto esistono inoltre ulteriori documenti, quali atti di convegni, pubblicazioni scientifiche, note tecniche di enti ed istituti, prodotti in ambito nazionale, che pur non rappresentando propriamente Guide Tecniche, possono comunque essere prese a riferimento. Se ne riportano ad esempio alcuni: • “Criteri e tecniche di campionamento delle matrici ambientali”, ENEA-Sicurezza e Protezione,

N. 21, Settembre-Dicembre 1989 • “ Metodologia e strumentazione per la misura della contaminazione radioattiva nell’ambiente e

nell’uomo”, Atti seminario ENEA-ANPEQ, Giugno 1987, che contiene nella I sessione dedicata all’ambiente:

“Metodologie di misura della contaminazione radioattiva su matrici ambientali”, “Metodologie di misura in presenza di contaminazione superficiale”, “Metodologie di misura di irraggiamento diretto da superfici contaminate”, “Metodologie di misura per analisi di contaminazione da stronzio 89-90” • “Tecniche di prelievo e di preconcentrazione del plutonio”, ENEL, Atti Corso di qualificazione

sulla determinazione di emettitori α e β in matrici ambientali ed alimentari, Ottobre 1993 • “Determinazione di Sr90 in campioni alimentari e minerali, ENEL CRTN, Aprile 1990 • “Tecniche radioanalitiche per la determinazione di alfa emettitori in campioni ambientali e

biologici”, Univ. Urbino, Atti Convegno Nazionale di radioecologia agraria, Settembre 1980. La sistematica raccolta di tali documenti presenta enormi difficoltà, se non risulta addirittura impossibile. In caso di emergenza esistono inoltre procedure di campionamento e misura previste dal Centro di Elaborazione e Valutazione Dati (CEVAD) nel: • “Manuale operativo (Rev. 4-1997)”, in cui esiste infatti un paragrafo titolato ”Prelievo e

misura dei campioni ambientali ed alimentari”, tratto pressochè integralmente dal protocollo “Metodi di campionamento e misure” (1992).

2.1.2 Ambito internazionale INTERNATIONAL ORGANISARTION FOR STANDARDIZATION (ISO): ISO - TC 85 Nuclear energy. Scope: Standardization in the field of nuclear energy and its peaceful applications. WG 1 Terminology, definitions, units and symbols WG 3 Dosimetry for radiation processing TC 85 / SC 2 Radiation protection TC 85 / SC 5 Nuclear fuel technology TC 85 / SC 6 Reactor technology Norme ISO: • ISO 11932:1996 Activity measurements of solid materials considered for recycling, re-use or

disposal as non-radioactive waste • ISO 15556:1998 Guide for selection and calibration of dosimetry systems for radiation

processing • ISO 2889:1975 General principles for sampling airborne radioactive materials • ISO 7503-1:1988 Evaluation of surface contamination -- Part 1: Beta-emitters (maximum beta

energy greater than 0,15 MeV) and alpha-emitters • ISO 7503-2:1988 Evaluation of surface contamination -- Part 2: Tritium surface contamination

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• ISO 7503-3:1996 Evaluation of surface contamination -- Part 3: Isomeric transition and electron capture emitters, low energy beta-emitters (E bêtamax less than 0,15 MeV)

• ISO 8690:1988 Decontamination of radioactively contaminated surfaces -- Method for testing and assessing the ease of decontamination

ISO - TC 147 Water quality. Scope: Standardization in the field of water quality, including definition of terms, sampling of waters, measurement and reporting of water characteristics. • ISO 9696:1992 Water quality -- Measurement of gross alpha activity in non-saline water --

Thick source method • ISO 9697:1992 Water quality -- Measurement of gross beta activity in non-saline water • ISO 9698:1989 Water quality -- Determination of tritium activity concentration -- Liquid

scintillation counting method • ISO 10703:1997 Water quality -- Determination of the activity concentration of radionuclides

by high resolution gamma-ray spectrometry Informazioni sul sito ISO: http://www.iso.ch/ INTERNATIONAL ELECTROTECHNICAL COMMISSION (IEC) IEC - TECHNICAL COMMITTEE N° 45: NUCLEAR INSTRUMENTATION Scope: To prepare international standards relating to electrical and electronic equipment and systems for instrumentation specific to nuclear applications. Liaison: ISO (ISO/TC 85), IAEA - ICRP - ICRU - WHO Working Groups: WG 1: Classification - Terminology WG 3: Interchangeability WG 6: Electrical measuring instruments utilizing radioactive sources WG 9: Radiation detectors WG 10: Multichannel analyzers and systems based on them WG 14: Nuclear instrumentation for geophysical applications Subcommittees: SC 45A: REACTOR INSTRUMENTATION SC 45B: RADIATION PROTECTION INSTRUMENTATION IEC - SUBCOMMITTEE 45B: RADIATION PROTECTION INSTRUMENTATION Scope: To prepare standards covering all the fields of radiation protection instrumentation. That is, for the measurement under both normal and accident conditions of: a) external and internal individual exposure, b) the workplace, c) the environment (including foodstuffs) This must be done in accordance with ICRP recommendations and the relevant expert reports of ICRU - particularly the new ICRP recommendations (March 1991). Working Groups: WG 5: Radiation protection instrumentation for environmental monitoring WG 7: Equipment for the monitoring of external contamination on the body, extremities and clothing of personnel WG 8: Pocket active electronic dose equivalent, and dose equivalent rate monitors WG 9: Installed equipment for radiation and activity monitoring in nuclear facilities WG 10: Radon and radon daughter measuring instruments WG 12: Instrument for radioactive contamination measurement of foodstuff WG 13: Revision of IEC 761 series

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Compito IEC è pertanto quello di definire standard della strumentazione nucleare e non di metodologie analitiche. Pertanto non si è ritenuto utile riportare l’elenco delle norme tecniche sviluppate da tale organismo, se non le seguenti, per analogia a quanto indicato precedentemente a livello di norme UNI: • IEC 60846 (1989-07): Beta, X and gamma radiation dose equivalent and dose equivalent

rate meters for use in radiation protection Applies to assemblies used for ambient and directional dose equivalents for beta radiation up to 4 MeV as recommended by the ICRU Report. Specifies the functions and performance characteristics of measuring assemblies and the test methods to be used for verifying compliance with the standard. It is divided into two sections: Section One - Principles of dose equivalent (rate) measurement. Section Two - Characteristics of ambient and directional dose equivalent (rate) meters. • IEC 61066 (1991-12): Thermoluminescence dosimetry systems for personal and

environmental monitoring Provides performance criteria and tests for determining the performance of thermoluminescence dosimetry (TLD) systems, dosemeters, detectors or readers used for personal dosimetry involving photons with energies between 15 keV and 3 MeV and beta rays with maximum energies between 0,5 MeV and 3,0 MeV. • IEC 61275 (1997-09): Radiation protection instrumentation - Measurement of discrete

radionuclides in the environment - In-situ photon spectrometry system using a germanium detector

Specifies the functions and performance characteristics of measuring assemblies and the methods of test to be used to determine compliance with the requirements of this standard. • IEC 61578 (1997-08): Radiation protection instrumentation - Calibration and verification

of the effectiveness of radon compensation for alpha and/or beta aerosol measuring instruments - Test methods

Defines type test methods permitting calibration and measurement of the effectiveness of radon daughters' compensation of radioactive aerosol monitors. • IEC 61145 (1992-05): Calibration and usage of ionization chamber systems for assay of

radionuclides Covers the techniques for the quantification of the activity of identified radionuclides using any of a variety of ionization chambers currently available for this purpose. • IEC 61304 (1994-05): Nuclear instrumentation - Liquid-scintillation counting systems -

Performance verification Provides the user with a means of verifying the performance of typical liquid-scintillation courting systems. • IEC 61452 (1995-09): Nuclear instrumentation - Measurement of gamma-ray emission

rates of radionuclides - Calibration and use of germanium spectrometers Establishes methods for the calibration and use of germanium spectrometers for the measurement of gamma-ray energies anad emission rates over the energy range from 59 keV to approximately 3 000 keV and the calculation of sources activities Informazioni sul sito IEC: http://www.iec.ch/ Pubblicazioni della Commissione delle Comunità Europee - Divisione Radioprotezione : 1. Technical Recommendations for the Use of the Thermoluminescence for Dosimetry in Individual Monitoring for Photons and Electrons from External Sources, Luxembourg, 1975 (EUR 5358) 2. Proceedings of the Scientific Seminar “Radiation Protection in relation to Radon”, Luxembourg, 3 November 1997

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3. Technical Recommendations on Measurements of External Environmental Gamma Radiation Doses, 1999 These recommendations provide guidance and information on the mesurement of the air Krema rate in the environment arising from photo radiation from natural sources and from man made sources. During the past decade there has been significant interest in the levels of radiation to which the general public is exposed. The purpose of this Technical Report is to dissiminate considerable experience and expertise and to give practical advice on all aspects of environmental gamma radiation within Europe and then discusses the quantities that should be used for mesurements. The characteristics and performance of both passive and active detectors as well as spectrometry systems are discussed. Type testing and calibration methods are recommended which will enable the response of the monitoring equipment to the different radiation components to be properly determined. Techniques for assessing the uncertainties associated with both calibration and mesurement are described. Examples are given of the early waring systems installed within the European countries. 4. Radiological protection principles concerning the natural radioactivity of building materials, Luxembourg 1999 The purpose of the the recommendations in this publication is to provide guidance for setting controls on the radioactivity of building materials. This guidance is not intended to be applied to existing buildings. In this document "building materials" means any material which is produced for incorporation in a permanent manner in buildings. 5. Handbook on measurement methods and strategies at very low levels and activities."EUR 17624 EN". This handbook suggests methods which can be used to assess the levels of radioactive contamination and neutron activation in materials which have the potential for free release, that is, those which are only, at worst, contaminated or activated to a low level. 6. Local dose rate measurement of ionising radiation at the level of background environmental radiation, 1997 The measurement of low local dose rates demands a lot of the measuring technique. There are no recommendations for this level in guidelines, and so accordingly measurement systems for radiation protection are consulted as a basis. Instruments meant to be used in radiation protection can result in confusing readings when used for measuring at the level of environmental radiation. The talks held at this conference deal with the qualities of the environmental radiation level and the production and calibration of appropriate devices. The readings determined in comparative measurements are discussed and possible ways of solving existing problems are shown. The qualities of environmental radiation dosimeters and their use are described. This is followed by a summary of the final discussion. Informazioni sul sito CE: http://www.cordis.lu/ Informazioni sul sito CE: http://www.europa.eu.int/comm/environment/radprot/ National Council on Radiation Protection and Measurements (NCRP) The National Council on Radiation Protection and Measurements (NCRP) seeks to formulate and widely disseminate information, guidance and recommendations on radiation protection and measurements which represent the consensus of leading scientific thinking. The Council is always on the alert for areas in which the development and publication of NCRP materials can make an important contribution to the public interest. The Council’s mission also encompasses the responsibility to facilitate and stimulate cooperation among organizations concerned with the scientific and related aspects of radiation protection and measurements.

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NCRP Reports: • NCRP Report No. 112 - Calibration of Survey Instruments Used in Radiat ion Protection for

the Assessment of Ionizing Radiation Fields and Radioactive Surface Contamination (1991) NCRP Report No. 112 is one in a series of reports concerned with operational radiation protection issues. It was formulated in recognition of the fact that implementation of recommendations for the protection of workers and the public, as well as demonstration of compliance with the requirements of regulatory agencies, requires instrumentation and techniques for the measurement and evacuation of radiation fields and radioactive contamination. Proper calibration procedures are, of course, and essential requirement for effective measurement and evaluation. Report No. 112 is focused on the calibration of portable instruments used in dose equivalent assessment and the evaluation of surface contamination. The Report outlines the techniques and procedures necessary to characterize the desired responses of various survey instruments through appropriate calibration procedures. Major sections of the Report treat the following topics: • considerations in the calibration process • calibration facility • calibration of photon measuring instruments for external radiation field evaluation • calibration of beta dose measuring instruments for the assessment of neutron radiation fields • calibration of field instrumentation for the assessment of surface contamination Appendices to the Report, in addition to providing details on techniques and a glossary of terms, also set out examples of calibrations appropriate for instruments used in photon radiation fields, for beta dose response, for neutron source measurements, and for assessment of surface contamination. Also treated in an appendix are the systematic uncertainties in the calibration process. • NCRP Report No. 103 - Control of Radon in Houses (1989) NCRP Report No. 103 treats the important exposure problem represented by radon and its decay products. The Report evaluates the techniques available to reduce radon and radon decay-product concentrations. Background information on the public health significance of indoor radon and on the sources and behavior of this radionuclide and its airborne decay products inside houses is provided. Attention is directed to general approaches for control, source dependent control techniques, and source independent control techniques. Guidance is also provided on the selection of appropriate control techniques. The aim is to describe and evaluate various methods that can be used to control elevated concentrations of radon and its decay products inside residences, and to provide information on the relative effectiveness and costs of specific control techniques. • NCRP Report No. 97 - Measurement of Radon and Radon Daughters in Air (1988) NCRP Report No. 97 describes measurement techniques appropriate for the assessment of radon and radon daughters in both occupational and environmental situations. Information on the properties of radon is presented, with emphasis on those properties that are important in developing proper methods of measurement. Strategies for measurement in most typical situations are detailed and the methods appropriate to particular situations are described. Calibration, standardization and quality control are emphasized. Major sections of the Report treat physical properties of radon and its decay products, distribution of uranium, thorium, radium and radon in the environment, radon emanation and transport, measurement of individual decay products, measurement of potential alpha energy concentration, radon flux measurements, and calibration, standardization and quality assurance. The critical level and lower limit of detection are treated in an appendix as are units and conversion factors, and a glossary. • NCRP Report No. 81 - Carbon-14 in the Environment (1985) NCRP Report No. 81 is one in a series covering various radionuclides which are perceived as having potential impact on the exposure of man. The Report summarizes the available information on carbon-14 in terms of its physical properties, sources, distribution in the environment, sampling and analysis, biology, projected impact, dosimetry, and waste management. The Report also

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considers and evaluates the importance of carbon-14 as a potential source of local and world-wide radiation exposure. • Tritium in the Environment (1979) • NCRP Report No. 58 - A Handbook of Radioactivity Measurements Procedures, second ed.

(1985) • NCRP Report No. 57 - Instrumentation and Monitoring Methods for Radiation Protection

(1978) • NCRP Report No. 50 - Environmental Radiation Measurements (1976) • NCRP Report No. 47 - Tritium Measurement Techniques (1976) • Measurement of Absorbed Dose of Neutrons, and of Mixtures of Neutrons and Gamma Rays

(1961) Informazioni sul sito NCRP: http://www.ncrp.com/ United State Environmental Protection Agency (EPA) Documentazione RADON: • Radon Measurement in Schools (Revised Edition) This report has been prepared to provide school administrators and facilities managers with instructions on how to test for the presence of radon. The findings from EPA’s comprehensive studies of radon measurements in schools have been incorporated into these recommendations. This report supersedes Radon Measurements in Schools - An Interim Report (EPA 520/1-89-010). However, it does not invalidate tests conducted or tests in the process of being conducted under the interim report. EPA Document Number 402-R-92-014, July 1993. • Model Standards and Techniques for Control of Radon in New Residential Buildings This document is intended to serve as a model for use by the Model Code Organizations, States and other jurisdictions as they develop and adopt building codes, appendices to codes, or standards specifically applicable to their unique local or regional radon control requirements. EPA Document Number 402-R-94-009, March 1994. • Indoor Radon and Radon Decay Product Measurement Device Protocols The objective of this document is to provide information, recommendations, and technological guidance for anyone providing measurement services using 15 radon and radon decay product measurement methods. These protocols provide method-specific technological guidance that can be used as the basis for standard operating procedures. EPA Document Number 402-R-92-004, July 1992. • Protocols for Radon and Radon Decay Product Measurements in Homes This document presents the U.S. EPA's technical guidance for measuring radon concentrations in residences. It contains protocols for measuring radon for the purpose of deciding on the need for remedial action, as presented in the 1992 Citizen's Guide to Radon, and in the Home Buyer's and Seller's Guide to Radon. EPA Document Number 402-R-93-003, June 1993. U.S.EPA Drinking Water Methods for Radionuclide Parameters: • Naturally Occuring Radionuclides: Gross Alpha and Beta (by Evaporation) (see NOTE #1 below) EPA 900.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 1 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 00-01 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Found on Page 1 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Gross Alpha (by Co-precipitation) (see NOTE #1 below)

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00-02 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 NOTE #1: Natural uranium and thorium-230 are approved as gross alpha calibration standards for gross alpha with co-precipitation and evaporation methods; americium-241 is approved with co-precipitation methods. Radium 226 (using Radiochemical Methodology) EPA 903.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 13 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 Ra-03 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Radium 226 (using Radon Emanation Technique) EPA 903.1 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 16 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 Ra-04 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Found on Page 19 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Radium 228 (using Radiochemical Methodology) EPA 904.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 24 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 Ra-05 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Found on Page 19 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Uranium (by Radiochemical Methodology) (see NOTE #2 below) EPA 908.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Uranium (using Fluorometric Methodology) (see NOTE #2 below) EPA 908.1 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Uranium (using Alpha Spectrometry) (see NOTE #2 below) 00-07 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Found on Page 33 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 NOTE #2: If uranium (U) is determined by mass, a 0.67 pCi/ug of uranium conversion factor must be used. This conservative factor is based on the 1:1 activity ratio of U-234 to U-238 that is characteristic of naturally occuring uranium.

• Man Made Radionuclides Radioactive Cesium (by Radiochemical Methodology) EPA 901.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980.

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Found on Page 4 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 Radioactive Cesium (by Gamma Ray Spectrometry) EPA 901.1 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 92 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Radioactive Iodine (using Radiochemical Methodology) EPA 902.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 6 and 9 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 Radioactive Iodine (by Gamma Ray Spectrometry) EPA 901.1 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 92 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Radioactive Strontium 89 and 90 (using Radiochemical Methodology) EPA 905.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 29 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 Sr-04 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Found on Page 65 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Tritium (by Liquid Scintillation) EPA 906.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 34 Interim Radiochemical Methodology for Drinking Water (EPA 600/4-75-008) (revised) March 1976 H-02 Radiochemistry Procedures Manual (EPA 520/5-84-006) December 1987 Found on Page 87 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Gamma Emitting Radionuclides (by Gamma Ray Spectrometry) EPA 901.1 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. EPA 902.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. EPA 901.0 Prescribed Procedures for Measurement of Radioactivity in Drinking Water (EPA/600/4-80-032) August 1980. Found on Page 92 Radiochemical Analytical Procedures for Analysis of Environmental Samples, March 1979 Ulteriore documentazione EPA: Eastern Environmental Radiation Facility: Radiochemical Procedures Manual, (EPA 520/5-84-006), 1984

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• Radionuclides and Radon: Methods of Removing Uranium from Drinking Water: Present Municipal Water Treatment and Potential Removal Methods, December 1982 570/9-82-003 Methods, Occurrence and Monitoring Document for Radon From Drinking Water Public Comment Draft, November 1999 815/D-99-003 Proposed Radon in Drinking Water Rule Technical Fact Sheet , October 1999 815/F-99-006 Radionuclides in Drinking Water: Fact Sheet, June 1991 570/9-91-700 Technologies and Costs for the Removal of Radon From Drinking Water Public Comment Draft, May 1999 815/D-99-004 Informazioni sul sito EPA: http://www.epa.gov/ Environmental Measurements Laboratory (EML) The Environmental Measurements Laboratory (EML), located in downtown New York City, is a government-owned, government-operated laboratory under the Office of Science and Technology (EM-50) in the Office of Environmental Management (EM) of the Department of Energy (DOE). The Laboratory is administered by the DOE Chicago Operations Office (CH). EML provides program management, technical assistance and data quality assurance for measurements of radiation and radioactivity relating to environmental restoration, global nuclear non-proliferation, and other priority issues for the Department of Energy, as well as for other government, national and international organizations. • HASL-300 - EML Procedures Manual, 28th Edition Since 1957, the EML Procedures Manual, HASL-300, has served as a significant resource for scientists throughout the world who collect samples, perform field measurements or analyze samples. The Manual includes sections on Quality Assurance, Sampling Techniques, Radiation Measurements, Analytical Chemistry Procedures, Radionuclide Data, EML Special Facilities, and Specifications for Equipment and Supplies. The 28th edition is released in February 1997. Table of Contents Volume 1 • Introduction, Disclaimer, and Preface • General: Units, Abbreviations, Reagents • Quality Assurance • Sampling • Radiation Measurements • Analytical Chemistry Revised 5/99 • Corrections to Analytical Chemistry Section (Section 4, Volume 1) • Radionuclide Data • Special Facilities Revised 4/2000 • Specifications Revised 2/99 • Corrections to Specifications Section (Section 7, Volume 1) Volume 2 • Sampling • Analytical Chemistry Informazioni sul sito EML: http://www.eml.doe.gov/ International Atomic Energy Agency (IAEA): Agenzia specializzata dell’ONU istituita per promuovere e controllare a livello internazionale lo sviluppo delle applicazioni pacifiche dell’energia nucleare. Ad essa è anche attribuito il compito di sorvegliare l’attuazione delle norme del Trattao di Non Proliferazione nucleare (TNP) attraverso

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un’intensa e continua attività di monitoraggio e controllo delle istallazioni e degli impianti nucleari di tutto il mondo. Elabora periodicamente raccomandazioni e pubblica rapporti tecnici. • Technical Reports Series n. 295: Measurement of radionuclides in food and the environment-A

guidebook, 1989 This guidebook describes the facilities, equipment and analytical methods required to determine the concentrations of various radionuclides in environmental materials and foodstuffs. Contents: 1. Introduction; 2. Pathways and samples of interest; 3. Radionuclides of interest; 4. Requirements for laboratories, equipment and personnel; 5. Collection and preparation of samples; 6. Analytical methods; 7. Analytical quality control; References: Sections 1-7; Bibliography: Sections 1-7; Annex I: Method for determining gamma emitters; Annex II: Methods for radiochemical analysis of tritium; Annex IV: Methods for radiochemical analysis of plutonium, americium and curium; Annex V: Units, prefixes and symbols; Annex VI: Nuclear accident scenarios; Annex VII: Radionuclide data; Annex VIII: Grass sample collection; Annex IX: Gamma spectrometric systems; Annex X: Potential suppliers of calibration sources and reference materials. STI/DOC/10/295 (1989) • Technical Reports Series n. 118: Reference Methods for Marine Radioactivity Studies, 1970 • Technical Reports Series n. 169: Reference Methods for Marine Radioactivity Studies II, 1975 • IAEA-TECDOC-246: Low level Tritium measurements, 1981 • IAEA: Methods of low-level counting and spectrometry, Proc. Symp. Berlin (West), 1981 • IAEA: Metrology of radionuclides, Proc. Symp. Vienna, 1960 • IAEA: Rapid Methods for measuring radioactivity in the environment, Proc. Symp. Neuherberg,

1971 • WHO-FAO-IAEA: Methods of radiochemical analysis, 1966 Informazioni sul sito IAEA: http://www.iaea.org/ Ulteriore documentazione: • International Commission on Radiation Units and Measurements: Measurement of low-level

radioactivity, Rep. N. 22, Washington, DC, 1972 • Rep. Nordic Liason Comittee for Atomic Energy: The sampling and analysing methods of

radionuclides used in the Nordic Countries for environmental samples, Stockholm, 1985 • National Physical Laboratory (NPL): Rapid radioactivity measurements in emergency and

routine situations, Tedding, UK, 1997 Gli atti riportano le relazioni della conferenza internazionale, organizzata con la cooperazione di IAEA e ICRM, dedicata alle tecniche “rapide” di misura sia radiometriche che radiochimiche ed alle modalità per cui esse differiscono dai metodi “convenzionali”. La conferenza riporta metodi di laboratorio chimici e fisici, metodi in campo, sorveglianza normale e in emergenza, valutazione dei dati • OECD-NEA: Metrology and monitoring of radon, thoron and their daughter products, Gennaio

1985 Dedicato alle metodologie analitiche e di monitoraggio particolarmente in ambienti di miniere • Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater, 19th Edition, 1995, American

Public Health Association, Washington • Annual Book of ASTM Standards, vol. 11.02, 1994, American Society for Testing and

Materials, West Conshohocker- Water: Section II-Radioactivity

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2.2 Metodologie di monitoraggio Nel merito delle metodologie di monitoraggio esistono documenti prodotti sia a livello nazionale: UNICEN, Circolari Ministeriali e Regionali, ANPA, sia internazionale: ICRP, CEE, NCRP, NRPB, EPA, nonché articoli di rassegna bibliografica inerenti tale tematica. 2.2.1 Ambito nazionale Ministero della Sanità, DGSIP-Div. VII: • Circolare n. 2: Direttive agli organi regionali per l’esecuzione di controlli sulla

radioattività ambientale, Febbraio 1987 Disposizioni emanate al fine di attivare in tutte le Regioni iniziative concrete e coordinate volte a realizzare un controllo efficace su scala regionale della radioattività ambientale. L’allegato della direttiva è così suddiviso: 1 Definizioni 2 Controllo della radioattività ambientale 3 Impostazione di un programma di controllo della radioattività ambientale a livello regionale 4 organizzazione delle reti di controllo ambientale 5 Controllo delle matrici 6 Struttura tipo per il controllo della radioattività ambientale: dotazione 7 Struttura tipo per il controllo della radioattività ambientale: personale e costi. Esso è corredato di Appendici: Appendice 1-Ricettività ambientale, Appendice 2-Procedure sperimentali. UNI-UNICEN: Norme prodotte dall’UNI-UNICEN : Numero della norma: UNI 10373 – Codice ICS: 13.280 • Titolo: Attivita’ di bonifica di aree accidentalmente contaminate da radionuclidi. Linee

guida. Sommario:

Stabilisce i criteri generali per la gestione delle attivita’ di bonifica di aree e/o ambienti accidentalmente contaminate da radionuclidi non adibiti ad attivita’ connesse con l’impiego di materiale radioattivo, al fine di ripristinare con adeguate azioni di decontaminazione e smantellamento le condizioni ambientali accettabili ai sensi della legislazione vigente in materia di radioprotezione. La norma prende in considerazione gli eventi di radiocontaminazione che possono avvenire in zone non gia’ classificate radiologicamente nella legislazione vigente (DPR 13 feb. 1964 N. 185), al di fuori di un contesto gia’ strutturato per far fronte ad eventi similari, in aree e/o processi nei quali tali eventi non siano necessariamente prevedibili. Fornisce raccomandazioni e indicazioni i necessarie a tutti coloro che dovranno definire le situazioni accidentali e/o pianificare l’esecuzione delle relative operazioni di bonifica. Non si applica a quegli eventi prodotti da impianti o strutture gia’ fornite di specifica normativa che comporti piani di emergenza similari. Appendice A: Descrizione delle fonti piu’ probabili di radiocontaminazione; Appendice B: Limiti di riferimento; Appendice C: Modulistica per la gestione dei materiali prodotti. Origine: UNICEN 159.. Data di pubblicazione: 30/06/1994 – Edizione: Edizione 1. Nuova; - Validità: In vigore

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Numero della norma: UNI 9498-5 – Codice ICS: 27.120.20 13.280 • Titolo: Disattivazione di impianti nucleari. Caratterizzazione radiologica. Sommario:

Illustra le metodologie da seguire per la valutazione della radioattivita’ residua e dei campi di radiazioni associati al fine della caratterizzazione radiologica degli impianti nucleari in disattivazione. Tali metodologie devono essere programmate ed attuate in modo controllato e documentato. Fornisce all’ Esercente ed, in generale, alle persone responsabili della pianificazione ed esecuzione delle operazioni di disattivazione, indicazioni e raccomandazioni tecniche sulle modalita’ di valutazione dell’ inventario di radioattivita’ e dei campi di radiazione associati, presenti nell’ impianto nucleare o in un particolare sistema, componente od area, preliminarmente all’ avvio delle operazioni di disattivazione. Riguarda esplicitamente i seguenti tipi di impianto: reattori nucleari; complessi nucleari sottocritici; impianti nucleari di potenza; impianti nucleari di ricerca; impianti nucleari per il trattamento di combustibili irraggiati; impianti per la preparazione e la fabbricazione delle materie fissili speciali o dei combustibili nucleari; depositi di materie fissili speciali o di combustibili nucleari; installazioni per il trattamento, condizionamento e/o deposito temporaneo di rifiuti radioattivi. Origine: UNICEN 118/5.. Data di pubblicazione: 31/12/1991 – Edizione: Edizione 1. Nuova – Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9498-6 – Codice ICS: 27.120.20 13.280 • Titolo: Disattivazione di impianti nucleari – Caratterizzazione radiologica e classificazione

dei materiali prodotti da operazioni di disattivazione ai fini della destinazione finale. Sommario:

La norma stabilisce i fattori che devono essere presi in considerazione per caratterizzare e classificare i materiali prodotti durante la disattivazione degli impianti nucleari.. Data di pubblicazione: 30/11/1998 – Edizione: Edizione 1. – Validità: In vigore Numero della norma: UNI 9498-7 – Codice ICS: 27.120.20 13.280 • Titolo: Disattivazione di impianti nucleari – Criteri per il rilascio parziale di un impianto

e/o sito gia’ utilizzato per scopi nucleari. Sommario:

La norma riguarda gli impianti nucleari in disattivazione per i quali sia stato deciso di differire lo smantellamento finale. Riguarda prevalentemente i seguenti tipi di impianti nucleari: reattori nucleari, complessi nucleari sottocritici, impianti nucleari di potenza.. Data di pubblicazione: 30/11/1998 – Edizione: Edizione 1. – Validità: In vigore Informazioni sul sito UNI: http://www.unicei.it/ Come già precedentemente ricordato, l’ENEA-DISP (oggi ANPA), nel corso degli anni ha emanato circa trenta Guide Tecniche in merito ad applicazioni nucleari, di cui quelle pertinenti con metodologie di monitoraggio sono: • N. 26 – Gestione dei rifiuti radioattivi, agosto 1987. E’ stata inoltre prodotta da ANPA ulteriore documentazione assimilabile a guide tecniche, ad esempio il recente documento: • Le discariche di fosfogessi nella laguna di Venezia: valutazioni preliminari dell’impatto

radiologico, Marzo 2000. In questo studio pilota sono desritte le modalità di monitoraggio ambientale in laguna di inquinanti radioattivi naturali provenienti dalle discariche di fosfogessi. Un allegato riporta inoltre una procedura per la determinazione di Po210 e Pb210 in campioni ambientali

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Regione Lombardia: • Circolare n. 21/SAN: Indicazioni operative relative all’applicazione dell’Ordinanza del

Presidente della Giunta Regionale n. 57671 del 20/6/1997 in materia di sorveglianza radiometrica sui rottami metallici, 6/4/1998

Definisce, unitamente all’ordinanza citata, le modalità di esecuzione dei controlli radiometrici ed indicazioni riguardo a: - l’individuazione preventiva delle procedure di messa in sicurezza del materiale radioattivo o

radiocontaminato rinvenuto - la registrazione delle misure effettuate - la caratterizzazione e l’allontanamento del materiale radioattivo o radiocontaminato rinvenuto - le linne guida per le procedure da seguire in caso di rilevamento di radioattività in carichi di

rottami metallici Regione Veneto: • Analisi dell’inquinamento da scarichi radioattivi liquidi nel territorio della Regione Veneto

attraversato dal fiume Adige, Ottobre 1980 Il rapporto affronta i rischi di inquinamento connessi all’uso delle sostanze radioattive nella pratica medica, dedicando un capitolo specifico al “monitoraggio ambientale” Regione Emilia-Romagna: • Circolare n. 14: Controlli della radioattività ambientale, 18/3/1987 In essa l’Assessorato Sanità, prendendo atto dell’emanazione della Circolare 2/87 del Ministero Sanità, riconferma il ruolo della struttura laboratoristica individuata nel PMP di Piacenza all’esecuzione del monitoraggio della radioattività ambientale a livello regionale, già descritto nella precedente Circolare n. 27 del 12/12/1982 2.2.2 Ambito internazionale La International Commission for Radiological Protection (ICRP), organismo non governativo attivo dagli anni Venti, riconosciuto dall’ONU, ha pubblicato finora circa 80 rapporti su vari temi di radioprotezione che costituiscono la base scientifica per tutte le procedure operative. • ICRP Publication 24: Radiation Protection in Uranium and other Mines, 1976 • ICRP Publication 29: Radionuclide Release into the Environment: Assesment of Doses to

Man, 1979 • ICRP Publication 39: Principles for Limiting Exposure of the Public to Natural Sources of

Radiation, 1984 • ICRP Publication 43: Principles of Monitoring for the Radiation Protection of the

Population, 1985 Pubblicazioni della Commissione delle Comunità Europee – Divisione Radioprotezione : 1. Organization and Operation of Radioactivity Surveillance and Control in the Vicinity of Nuclear

Plants, Luxembourg, 1975 (EUR 5176) 2. Radiological protection of the public in respect of consumer goods containing radioactive

substances – A guide on the radiological protection criteria prepared by a group of experts convened by the Commission of the European Community, Luxembourg, 1984 (EUR 9290)

3. The radiological exposure of the population of the european community from radioactivity in North european marine waters. Project “MARINA” A report by a group of experts convened by the Commission of the European Communities, Luxembourg 1990 (EUR 12 483 (1)

4. Impact radioécologique de l’accident de Tchernobyl sur les écosystèmes aquatiques continentaux. L. FOULQUIER Luxembourg, 1990 (Doc. 3522/90 )5)

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5. Comparative assessment of the environmental impact of radionuclides during three major nuclear accidents: Kyshtym, Windscale, Chernobyl. Proceedings of a seminar held in Luxembourg, 1-5 October 1990, Luxembourg, 1991 (EUR 13574) – 2 volumes

6. Introduction to the Radioecology of forest ecosystems and Survey of radioactive contamination in food products from forests. A. FRAITURE, Luxembourg, 1992

7. Impact radiologique de l’accident de Tchernobyl sur les écosystèmes aquatiques, L. FOULQUIER, Y. BAUDIN-JAULENT, Luxembourg, 1992

8. The radiological exposure of the population of the European Community from radioactivity in the Mediterranean Sea – Project Marina-Med, Report by a group of experts convened by the European Commission, Luxembourg, 1994. (Doc. XI-094/93)

9. Methodology for assessing the radiological consequences of routine releases of radionuclides to the environment. J.R. SIMMONDS, G. LAWSON, A. MAYALL, Luxembourg 1995 (EUR 15760)

10. Recommendations for the Implementation of Title VII of the European Basic Safety Standards Directive (BSS) Concerning Significant Increase in Exposure due to Natural Radiation Sources, Luxembourg 1997

11. Establishment of reference levels for regulatory control of workplaces where materials are processed which contain enhanced levels of naturally-occuring radionuclides. August 1999

This report describes a study performed by NRPB and CEPN for the European Commission to establish reference levels for the regulatory control of workplaces involved in the processing of materials containing enhanced natural radionuclides. This study has developed a methodology for the assessment of workplace exposure to materials containing naturally-occuring radionuclides and has used this methodology to derive reference levels for a number of materials in the non-nuclear industry. Informazioni sul sito CE: http://www.europa.eu.int/comm/environment/radprot/ • Monitoring and surveillance in accident situations Referenza Bibliografica: EUR 12557 EN (1993) ISBN 92-826-5330-7 Estratto: The Chernobyl accident, which occurred on 26 April 1986, presented major challenges to the European Community with respect to the practical and regulatory aspects of radiation protection, public information, trade – particularly in food – and international politics. The Chernobyl accident was also a major challenge to the international scientific community which had to evaluate rapidly the radiological consequences of the accident and advise on the introduction of any countermeasures. Prior to the accident at Chernobyl, countermeasures to reduce the consequences of radioactive contamination had been conceived largely in the context of relatively small accidental releases and for application over relatively small areas. Less consideration had been given to the practical implications of applying such measures in the case of a large source and a spread over a very large area. • The natural radiation environment Proceedings of the Fifth International Symposium on the Natural Radiation Environment, held at Salzburg, Austria, Septem Referenza Bibliografica: EUR 13892 EN (1992) ISBN 1 870965 14 0 Estratto: The Fifth International Symposium on the Natural Radiation Environment was held in Austria in September 1991. Topics included: (i) measurement techniques and methodology; (ii) exposure to natural radiation in non-domestic environments; (iii) natural radionuclides and transfer pathways; (iv) characteristics and behaviour of radon progeny; (v) radioactivity and radiation in the human environment; (vi) surveys of natural radiation; (vii) mitigation methods; (viii) health effects of natural radiation; (ix) industrially modified levels of radiation exposure; (x) radon control policies.

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• The radiological exposure of the population of the European Community to radioactivity in the Mediterranean sea : MARINA-MED project

Proceedings of a seminar held in Rome at the European Nuclear Energy Agency headquarters from 17 to 19 May 1994 Referenza Bibliografica: EUR 15564 EN (1994) ISBN 92-826-8398-2 Estratto: The MARINA-MED project is concerned with the radiological impact of radionuclides, both natural and anthropogenic, in the waters of the Mediterranean. This proceedings contains reports from the four working groups, and seventeen original contributions. Results show that overall, collective doses to the populations of the member states from Mediterranean waters are very low, about 2 man Sv. This is at least three orders of magnitude lower than the collective dose estimated for releases into the North European seas. Existing networks for monitoring marine radioactivity along the EU coasts of the Mediterranean are seen to be adequate for the purpose. • Monitoring of environmental radioactivity in the European Communities : Inventory of methods

and development of data quality objectives Referenza Bibliografica: EUR 12801 EN (1991) Office for Official Publications of the European Communities Estratto: The procedures for environmental monitoring in the Member States of the European Community are reviewed. Only national surveillance networks, far away from nuclear installations, are considered. Detailed information on sampling and measuring methods for deposited radioactivity, radioactivity in air, water, milk and for ambient gamma dose rate are presented. Some sample results of environmental radioactivity monitoring indicate problems with the intercomparability of the data reported by different EC countries. International and national programmes and proposals for quality assurance and control are reviewed. Data quality objectives (DQOs) are developed for environmental radioactivity monitoring. They include the definition of the accuracy and repeatability of the measurements, and the definition of recording and detection levels. Based on these DQOs, the current problems with intercomparability are put into perspective. Proposals are made for CEC initiatives in quality control, including reporting of national data in a European context, intercomparisons of analytical techniques among the EC countries and organisation of a European network for monitoring levels actually prevailing in the environment. • Study of the radionuclides contained in wastes produced by the phosphate industry and their

impact on the environment Referenza Bibliografica: EUR 13262 EN (1991) ISBN 92-826-0525-6; Office for Official Publications of the European Communities Estratto: A review is presented of the current state of waste management and disposal associated with mining, milling and reprocessing of phosphate ores with regard to content of naturally occurring radionuclides. The main areas of investigation are: - phosphate ores and their characteristics and the phosphate trade in the EC; - production and processing methods of phosphoric acids and phosphates; - interaction of phosphate products and wastes with the environment, and – standards and regulations for radioactivity released during processing in the phosphate industry. • Natural radioactivity Referenza Bibliografica: EUR 11895 EN (1988) ISSN 0144-8420 Estratto: This book presents the proceedings of the Fourth International Symposium on the Natural Radiation Environment held in Lisboa (Portugal) in December 1987. Substantial doses of environmental radioactiviy arise from natural radionuclides such as 226Ra, 210Pb, and 210Po as well as from radon. Exposure to this radioactivity, especially indoor exposure to radon and its decay products, can constitute a health hazard. Many papers are presented on the subject of radon, its entry into the indoor environment, and the factors influencing its indoor concentrations. Attempts at predictive models are given. Radon measurement techniques and the results of surveys are

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discussed. Other papers concern dose and risk assessment, mitigation techniques and control strategies. Informazioni sul sito CE: http://www.cordis.lu/ • Guida pratica per l’organizzazione della sorveglianza della contaminazione radioattiva dei

generi alimentari e delle bevande, EURATOM, Dicembre 1967 Il documento contiene un complesso di raccomandazioni d’ordine pratico per l’organizzazione di una sorveglianza generale della contaminazione radioattiva della catena alimentare nell’ambito di un programma di sanità ed igiene publiche, al fine di fornire una certa armonizzazione nei Paesi della Comunità. Fornisce principi fondamentali e dati tecnici, ai quali ci si può ispirare per mettere in atto programmi coerenti, efficaci ed economici, che consentano di valutare la dose di radiazione assorbita dagli esseri umani • Organizzazione e messa in opera della sorveglianza e del controllo della radioattività in

prossimità degli impianti nucleari, Guida pratica EUR 5176/i/1975 • Bozza di proposta di “Raccomandazione Europea in applicazione dell’art.36 del trattato

Euratom concernente il monitoraggio dei livelli di radioattività nell’ambiente allo scopo di valutare l’esposizione della popolazione”.

Tale bozza definisce, in Allegato 2, le aree rappresentative degli Stati Membri ai fini della valutazione dell’esposizione della popolazione, che nel nostro caso significano Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia, i criteri per impostare l’attività di monitoraggio, il tipo di campioni da prelevare e di misure radiometriche da eseguire, la loro periodicità, ricomprendendo inoltre quanto già definito da altre Direttive emanate in materia (ad esempio, nel caso delle acque potabili il monitoraggio dovrà ottemperare le richieste della Direttiva 98/83/EC). NCRP Reports: • NCRP Report No. 98: Guidance on Radiation Received in Space Activities (1989) NCRP Report No. 98 develops guidance on radiation exposures occurring in space activities utilizing the vast body of information on the space radiation environment and the biological effects of radiation that has developed since 1970, when the last guidelines for space exposures were promulgated. Radiation risk estimates for carcinogenesis, genetic effects and nonstochastic effects were utilized to develop risk comparisons on which career exposure limits are based. An important result of this approach is a differentiation in limits based on age and sex. Major sections of the Report treat radiation environments in space, radiation exposure to personnel, radiobiological features of the space radiation environment, and radiation protection standards in space. The Report also identifies needed research relevant to radiation exposures in space activities. • NCRP Report No. 77: Exposures from the Uranium Series with Emphasis on Radon and Its

Daughters(1984) NCRP Report No. 77 considers and evaluates potential exposures from the radionuclides of the uranium series with emphasis on radon and its daughters. The Report examines, on the basis of available information, the sources of radon, the levels of exposure and their probable distribution, and estimates the risks attributable to these exposures. The Report concludes that while information on levels and number of individuals exposed in the United States population is incomplete and needs to be improved, potentially the most significant radiation exposure of the United States population is that from naturally occurring radon and its daughters. The Report develops the rationale for recommendations for remedial action, specifies a level of exposure at which remedial measures need to be considered, and suggests possible remedial measures. • Krypton-85 in the Atmosphere—Accumulation, Biological Significance, and Control

Technology (1975) Informazioni sul sito NCRP: http://www.ncrp.com/

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United State Environmental Protection Agency (EPA) Documentazione RADON: • A Citizen's Guide to Radon (second edition) The guide to protecting yourself and your family

from radon.

This booklet was developed by the EPA, The U.S. Department of Health and Human Services and the U.S. Public Health Service. This is the complete guide to taking action to lower the radon level in your home. It offers strategies for testing and discussions of what steps to take after you have tested, discussions of the risk of radon and radon myths. EPA Document Number 402-K-92-001, September 1994.

• Consumer's Guide to Radon Reduction How to Reduce Radon Levels in Your Home.

This booklet is for people who have tested their home for radon and confirmed that they have elevated radon levels. EPA Document Number 402-K-92-003.

• A Radon Guide for Tenants

This guide, created by the Environmental Law Institute (ELI) with EPA's review, is for people who rent their apartments or houses. The guide explains what radon is, and how to find out if there is a radon problem in your home. The guide also talks about what you can do if there are high radon levels in your home. EPA Document Number 402-K-98-004.

• Radon Mitigation Standards

The purpose of the Radon Mitigation Standards is to provide radon mitigation contractors with uniform standards that will ensure quality and effectiveness in the design, installation, and evaluation of radon mitigation systems in detached and attached residential buildings three stories or less in height. These standards are intended to serve as a model set of requirements that can be adopted or modified by state and local jurisdictions to fulfill objectives of their specific radon contractor certification or licensure programs. EPA Document Number 402-R-93-078, October 1993 (Revised April 1994)

• Technical Support Document for the 1992 Citizen's Guide to Radon

This document presents the wide range of technical analyses, radon risk communication research, legislative directives, and other information that the U.S. EPA used to shape the policies that are set forth in the 1992 "A Citizen's Guide to Radon." The document summarizes extensive technical analyses of the data that have been gathered over the past years. EPA Document Number 400-R-92-011, May 1992.

• RCRA Groundwater Monitoring: Draft Technical Guidance (EPA/530-R-93-001), 1993 Informazioni sul sito EPA: http://www.epa.gov/ National Radiological Protection Board (NRPB): The National Radiological Protection Board was created by the Radiological Protection Act 1970. The statutory functions of NRPB under the Act are: - by means of research and otherwise, to advance the acquisition of knowledge about the protection of mankind from radiation hazards, and - to provide information and advice to persons (including Government Departments) with responsibilities in the United Kingdom in relation to the protection from radiation hazards either of the community as a whole or of particular sections of the community. NRPB was also given the power to provide technical services to persons concerned with radiation hazards, and to make charges for such services, and for providing information and advice.

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• Radon in Homes NRPB has recently mounted a campaign to provide essential information about radon in the home to professional groups, such as solicitors, estate agents and surveyors. The centrepiece is a new leaflet with a coloured, A4-size map of England which gives the probability of finding high radon levels in each 5 km square of the Ordnance Survey grid. Other information given in the leaflet includes a summary of the risks from exposure to radon, typical costs of remedial measures and where to go for further information. Courtesy copies have been sent to over 5,000 companies, including solicitors, estate agents and surveyors as well as local authorities in the most radon-affected areas. Included with the leaflet is an enquiry form which can be photocopied and made available for individual householders to request a free radon information pack from NRPB. The pack gives basic information about radon, details of a 10 minute video and describes how to obtain a radon measurement. Householders can also obtain a pack by leaving their name, address and postcode on the NRPB free radon answerphone (0800 614529). The radon measurement programme continues throughout the UK. In July, Environment Minister, Angela Eagle, confirmed that the government would continue to offer free radon measurements by targeted invitation to householders in the most radon-affected parts of the country. The Department of the Environment, Transport and the Regions (DETR) has a current programme in areas where 5% or more of homes are estimated to have unacceptably high radon levels. The occupiers of all homes in these areas, other than those already measured, are being offered a free radon test. In September this year, offers were made to 127,000 householders in southwest England. The response was encouraging with over 27% of householders accepting the offer and the measurements are now in progress. A further 52,000 offers will probably be made early in the New Year to householders in other areas of England. The Scottish Office, Welsh Office and the Department of the Environment for Northern Ireland also have similar continuing measurement programmes. To date measurements have been completed in some 360,000 homes throughout the UK and over 35,000 homes with radon levels above the Action Level have been identified.

• NRPB-R290-Radon Atlas of England Abstract: In May 1996, NRPB published formal advice to Government on radon Affected Areas in England. Estimates of the percentage of homes exceeding the Action Level of 200 Bq per cubic metre in each 5 km square of the Ordnance Survey National Grid were given in a map covering the whole of England. The present atlas shows the same information at larger scale in a series of plates which also include selected towns and other information. This will facilitate the identification of areas with a greater risk of elevated levels of radon in homes. Publication date: September 1996 ISBN 0 85951 400 5 Informazioni sul sito NRPB: http://www.nrpb.org.uk/ International Atomic Energy Agency (IAEA): • IAEA-TECDOC-1092: Generic Procedures for Monitoring in a Nuclear or Radiological

Emergency, 1999 • IAEA-TECDOC-1121: Industrial and Environmental Applications of Nuclear Analytical

Techniques, 1999 • IAEA-TECDOC-1094: Marine Pollution, 1999 • IAEA: Objectives and Design of Environmental Programmes for radioactive Contaminants,

1975 • IAEA: Monitoring of Airborne and Liquid Radioactive Releases from Nuclear Facilities in to

the Environment, 1978 • Environmental Contamination Following a Major Nuclear Accident. Proceedings Series

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Proceedings of a symposium jointly organized with the Food and Agriculture Organization of the United Nations, the United Nations Environment Programme and the World Health Organization, Vienna, 16-20 October 1989. The extent and effects of the potential contamination due to a major accident at a nuclear facility are matters of public concern. Scientific research on the after-effects of the Chernobyl accident on the environment and on human health has provided new data pertaining to large scale contamination. Papers at the symposium covered a wide range of subjects, including: monitoring of radioactive contaminants in the environment, levels of radioactive contamination of farmland, agricultural crops and dairy products in subsequent years, methods for minimizing contamination of feed and food. Contents: Vol. 1: Part I: Radioactive contamination of the environment: (a) General; (b) Air; (c) Soil; (d) Water; Part II: Monitoring of radioactivity: (a) General; (b) Strategies and policy; (c) Methods and techniques. Vol. 2: Part III: Radioactive contamination of agricultural land and agricultural produce; Part IV: Countermeasures to reduce radionuclide contamination of food chains; Part V: Radiation exposure of populations; Part VI: Radionuclides and international trade in food; Special Session: Hot particles; Summary of the Symposium: Important Issues with Significance for the Future. STI/PUB/825 (1990) • Generic Models and Parameters for Assessing the Environmental Transfer of Radionuclides

from Routine Releases: Exposures of Critical Groups. Safety Series No. 57 The models presented in this report are simple to apply and are intended for use at a pre-operational stage of a nuclear installation to assess local doses from planned discharges. This report is addressed to national regula tory bodies and technical and administrative personnel responsible for performing environmental impact analyses, in particular for generic assessments of doses to most exposed individuals from routine releases of radioactive effluents to atmospheric and aquatic environments. Contents: Introduction; Procedure for assessing local doses from effluent releases; Releases to the atmosphere; Releases to the aquatic environment; Transport of radionuclides through terrestrial and aquatic food chains; Procedures to follow when calculated doses approach relevant dose limits; Conclusions; Summary. STI/PUB/611 (1982) • Hydrological Dispersion of Radioactive Material in Relation to Nuclear Power Plant Siting: A

Safety Guide. Safety Series No. 50-SG-S6 This guide deals with the dispersion of normal and accidental releases of radioactive material from nuclear power plants into surface water for a full range of releases, including steady state (routine releases), instantaneous or puff (accidental releases), and time dependent long term releases (routine or accidental releases). It describes the Information needed, gives recommendations on measurement programmes and the selection and use of appropriate mathematical models for evaluating dispersion. Contents: Introduction; Information needed at the site survey stage; Information needed at the site evaluation stage; Modelling of radionuclide dispersion in surface waters; Appendix A: General discussion of radionuclide dispersion modelling in surface waters; Appendix B: Models for the initial dilution of radioactive material; Appendix C: Models for far- field radionuclide dispersion in rivers; Appendix D: Models for far-field radionuclide dispersion from open coasts; Appendix E: Models for dispersion of radionuclides in estuaries; Appendix F: Models for far- field radionuclide dispersion in impoundments; Annex I: Measurement of diffusion coefficients; Annex II: Measurement of equilibrium sediment distribution coefficients; Annex III: Examples of accuracy and sensitivity of instrumentation; Annex IV: Equations of simple models for radionuclide dispersion in rivers, open coasts, estuaries and impoundments; Annex V: Advanced models for radionuclide dispersion in rivers; Annex VI: Advanced models for radionuclide dispersion in the near shore of open coastal areas; Annex VII: Advanced models for radionuclide dispersion in

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estuaries; Annex VIII: Advanced models for radionuclide dispersion in impoundments; Annex IX: Deposited airborne radioactive material as a source for dispersion in surface waters. STI/PUB/539 (1985) • Impacts of Radionuclide Releases into the Marine Environment. Proceedings Series Proceedings of a symposium organized in co-operation with OECD/NEA and held in Vienna, 6-10 October 1980. This symposium provided a forum for the exchange of information on the impacts of various types of releases to the marine environment, especially concerning the methodology to assess these impacts. Papers presented provide a better understanding of the cycling behaviour of long lived radionuclides in the oceans, which should assist national authorities in making a decision on the disposal of their radioactive wastes into the oceans. Contents: Source term characterization of radionuclide inputs from nuclear fuel cycle activities; Physical-chemical forms of radionuclides added to the marine environment and their interactions with suspended and biotic materials; Physical dispersal of radionuclides in the marine environment; Biogeochemical behaviour of radionuclides on suspended sediments and in marine biota and transfers through various critical pathways; Control of radioactive waste releases into the marine environment; Impact assessment of radionuclide additions to the marine environment and reduction of impacts by site selection, waste conditioning, container design, etc. STI/PUB/565 (1981) • Nuclear Power Plant Siting: Hydrogeological Aspects: A Safety Guide. Safety Series No. 50-

SG-S7 This guide deals with the determination of the radionuclide concentration in groundwater resulting from postulated releases from nuclear power plants. The main emphasis is on the behaviour of radioactive material in groundwater and on the methods for assessing the radionuclide movement in various aquifers. This movement of radionuclides in the ground is essentially controlled by the phenomena of transport (bulk motion of ground water), hydrodynamic dispersion (spread of contaminate front) and ion exchange. Contents: Introduction; Site survey stage; Site evaluation stage; Modelling of radionuclide dispersion and retention in groundwater; Groundwater monitoring programme; Appendix A: Modelling of radionuclide movement in groundwater; Annex I. Considerations related to groundwater availability; Annex II. Analytical solutions of the advective transport and hydrodynamic dispersion equations; Annex III. Accuracy and reliability of measurements in hydrogeology; Annex IV. Examples of methods and frequencies of measurements within the monitoring programme; Special definitions. STI/PUB/677 (1984) Informazioni sul sito IAEA: http://www.iaea.org/ 3. SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ Come detto in premessa, per il tema della radioattività ambientale esistono documenti prodotti da altri enti o organismi, nonché atti di convegni, articoli su riviste scientifiche, rapporti interni, che pur non essendo esplicitamente catalogati come Guide Tecniche, possono comunque essere intesi come tali. Nell’ambito della radioattività ambientale inoltre ogni paese dispone di una varietà di normative tecniche, non necessariamente armonizzate fra loro, la cui sistematica raccolta presenta enormi difficoltà. In osservanza dell'apposita task, occorrerebbe inoltre raccogliere tramite l’ANPA le informazioni per sostanziare meglio la rassegna sulle guide tecniche esistenti negli altri Stati europei, così come ad esempio per l’dentificazione delle “aree affette” (prone areas) per il radon, raccogliere le strategie attuate nei singoli Paesi.