anno01_06
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ANNO I numero 6 del 8 novembre 2011
* Editoriale
* Il punto
* La nostra storia
* É purtòn
* Massimi Sistemi
* I vini senza Tessera
* La partita dai Distinti
* Risultati & Classifiche
SOMMARIO
Come è consuetudine, giunti ad un
terzo di campionato arriva il mo-
mento di fare i primi consuntivi.
Evidentemente il giudizio non può
che essere positivo, tenendo conto
che il Rimini, nonostante il nome
ed il blasone, resta una neopromos-
sa. Detto tra noi, nonostante i
proclami della società e
dell‟allenatore a proposito della
necessità di puntare ad una tran-
quilla salvezza, c‟erano speranze di
poter fare un campionato da primi
sei posti, ma non si trattava di
sicuro di certezze. Le speranze
erano legate soprattutto al rendi-
mento dei giovani; se fossero esplo-
si loro, si diceva, avremmo potuto
puntare in alto. In effetti forse non
sono (ancora) esplosi del tutto, ma
il loro rendimento comunque buo-
no, unito al balbettare di qualche
grande o presunta tale, ci regala
oggi un piazzamento oggettiva-
mente eccellente.
Tra gli aspetti positivi, il primo è
senza dubbio il carattere, che final-
mente D‟Angelo sembra aver tra-
smesso ai suoi, e che si è manifesta-
to nelle diverse situazioni in cui si è
recuperato lo svantaggio o si sono
vinte partite anche senza essere
superiori all‟avversario. Non di-
mentichiamo, checchè se ne dica,
anche una certa solidità difensiva;
se è vero che talvolta la nostra
retroguardia ha commesso errori
chiari, questi devono essere eviden-
temente inferiori per numero a
quelli delle altre squadre, se è vero
che la nostra è una delle difese
meno battute (11 gol subiti, meglio
hanno fatto solo Casale e Treviso
con 10) del girone. Siamo pur sem-
pre in legapro2…
È però anche possibile che questa
rosa stia dando il proprio massimo
e che ci si debbano aspettare battu-
te d‟arresto e periodi difficili. Le
vittorie vengono, ma non si dà mai
l‟impressione di dominare
l‟avversario; ci si deve chiedere
però se in questo girone così equili-
brato, a parte forse il Casale, ci sia
qualcuno in grado di farlo.
Manca un bomber, cioè un attac-
cante in grado di fare almeno 15
gol. I nostri due lungagnoni posso-
no dare un valido contributo, ma
non hanno nei loro piedi la doppia
cifra. Va detto che abbiamo molti
giocatori in grado di dare un picco-
lo contributo di realizzazioni e che
forse possono supplire a questa
mancanza, ma il vantaggio di avere
un bomber è che può risolvere da
solo le situazioni difficili, quelle
partite in cui la squadra non gira.
Detto questo per amore della veri-
tà, ricordiamoci comunque che il
terzo posto a questo punto del
campionato è il classico “grasso che
cola”.
Cosa si farà? Difficile dirlo. Molto –
per non dire tutto - dipende dalla
crescita dei ragazzi e degli attac-
canti. Non speriamo molto nel
mercato di gennaio, sia perché la
società fa bene a puntare sul bilan-
cio sano e ad evitare spese avventa-
te per il Nassi della situazione, sia
perché il mercato invernale arriva
tardi e quasi mai consente di far
svoltare la stagione (interventi per
tappare i buchi degli infortuni a
parte, s‟intende): già ci sarebbe da
essere contenti se si potessero man-
tenere tutti i nostri gioiellini…
Diciamo che, per quanto si è visto
finora, l‟obiettivo dei playoff po-
trebbe essere messo nel mirino, ma
non dimentichiamoci che ad inizio
stagione le favorite per i primi due
posti e per i playoff erano altre;
molte di queste al momento ci
guardano dal basso, ma non è fuori
luogo aspettarsi il ritorno di qual-
cuna di loro.
P.S. In ogni caso, non dimentichia-
moci che in vista della prossima
stagione – tra ripescaggi probabili e
riforma possibile – il bilancio sano
ed un buon piazzamento potrebbe-
ro essere già più che sufficienti…
www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: facebook.com/RiminiVai
Dopo un terzo di campionato: prospettive ed ambizioni
Il forum RIMINI VAI !!
appoggia l’iniziativa
Azionariato popolare:
solo un bel sogno? ......IX
Charlie Sartori…roba
de gagg!..................VI
Dopo un terzo di cam-
pionato: prospettive ed
ambizioni ……..........I
A Mantova e Busto per
continuare la striscia
positiva....................II
l'à cminz ben che suma-
raz ad arrigoni!......VIII
Prof
Le pagelle…................XI
LegaPro2 2011-12…...XII
Vittori festeggia con i compagni il gol dell’1-0 sul Renate (foto Poggi)
a Mantova per brinda-
re col Lambrusco!.....X
II
Dopo la rimonta nel
„derby‟ col San Mari-
no, i biancorossi vanno
a far visita al Treviso
capolista. Una partita
già di per sé difficile,
complicata ulterior-
mente da assenze pe-
santi come quelle di
Zanetti, Marco Brighi
e Gasperoni. Con que-
ste premesse sembra
assurdo recriminare
sul risultato finale,
eppure il pari va più
stretto ai nostri che ai
padroni di casa. Ma
andiamo con ordine.
D‟Angelo rispolvera
Mastronicola e Vittori
in difesa, davanti
l‟unica punta è Gerbi-
no Polo – sostenuto
dal trio di trequartisti
Valeriani, Baldazzi e
Spighi. La cronaca
racconta di una parti-
ta frizzante, coi padro-
ni di casa due volte
avanti e il Rimini
pronto a ribattere col-
po su colpo, fino a sfio-
rare il colpaccio nel
finale. Dopo le scher-
maglie iniziali, già
all‟8‟ Ferretti ha la
palla del vantaggio,
A Mantova e Busto per continuare la striscia positiva
Treviso-Rimini. In alto, Scotti è battuto (2-1). Qui sopra: il 2-2 di Zanigni, appena entrato (foto: latribunadiTreviso)
III
Ivan
ma il suo controllo a segui-
re non è perfetto e Scotti
sventa la minaccia. Due
minuti dopo è Spighi con
un fendente dal limite a
mettere in apprensione
Sartorello, bravo a volare e
mettere in corner. A caval-
lo del quarto d‟ora i padro-
ni di casa si rendono peri-
colosi due volte, sempre
con Perna: al 16‟ il palo
respinge una conclusione
dell‟attaccante di casa,
lesto a ribattere dopo una
conclusione di Madiotto
non trattenuta da Scotti,
un minuto dopo il palo è
provvidenziale nel deviare
in rete un capolavoro bali-
stico del centravanti dal
limite dell‟area.
Poco altro da segnalare nel
primo tempo. Alla ripresa
delle ostilità il Rimini sta-
ziona con più convinzione
nella metà campo trevigia-
na e già al 7‟ Baldazzi, ben
assistito da Valeriani, ha
sui piedi la palla del pari,
ma l‟estremo di casa si sal-
va in due tempi. Il pari
arriva qualche minuto più
tardi, precisamente al 18‟,
quando Valeriani anticipa
Sartorello in uscita dopo
una spizzata di Gerbino su
azione d‟angolo. Sembra
fatta, ma tre minuti dopo
Di Girolamo toglie la ra-
gnatela dall‟incrocio con
una punizione dal limite e
riporta avanti i suoi. Una
mazzata che potrebbe ta-
gliare le gambe a chiunque.
Non al Rimini, che getta il
cuore oltre l‟ostacolo e –
complice un pizzico di buo-
na sorte – trova il pari al
39’ con Zanigni, appena
entrato al posto di Mastro-
nicola. Poi i biancorossi
potrebbero addirittura
vincerla, ma Gerbino Polo
non ha fortuna sul cross di
Vittori al 42‟, e in pieno
recupero calcia alto da
buona posizione un pallone
soffiato a Di Girolamo
sull‟out di destra. Finisce 2
a 2 quindi, sesto risultato
utile consecutivo. Sette
giorni più tardi scende al
Neri il Renate, in serie po-
sitiva da cinque turni e con
ambizioni – sulla carta – di
alta classifica. I brianzoli
partono meglio dai blocchi
ma sono i biancorossi ad
andare in vantaggio al 9‟
con Vittori, bravo nel tap-
in dopo che il palo aveva
respinto una punizione di
Baldazzi. Valeriani rischia
il raddoppio al 24‟ con un
pallonetto, ma al 34‟ gli
ospiti vanno vicinissimi al
pari: il palo salva il Rimini
sul tiro di Gualdi, poi Scot-
ti si supera sul colpo di
testa ravvicinato di Man-
giarotti. Poco dopo Gerbi-
no, bravo a sfruttare un
infortunio di Cortinovis, si
divora il 2 a 0 davanti a
Pisseri e un minuto più
tardi, è il 39‟, gli ospiti
restano in 10 per
l‟espulsione di Gavazzi.
Nonostante l‟inferiorità
numerica il Renate non
molla la presa, così ad ini-
zio ripresa in soli cinque
minuti Scotti è costretto a
superarsi due volte: prima
su un tiro dal limite di Bat-
taglino, poi su un cross
basso di Cavalli deviato da
Palazzi. Nel momento di
maggior pressione ospite
sono i biancorossi a trovare
il raddoppio con una ripar-
tenza fulminante di Bal-
dazzi, bravo a servire Spi-
ghi per il 2 a 0. Ma tre mi-
nuti dopo, è il 12‟, il Rena-
te accorcia le distanze con
Bergamini, lasciato troppo
solo a centro area. Poi si
soffre, in campo e sugli
spalti, perché gli ospiti non
mollano mai ed il Rimini
non riesce a chiudere il
match; potrebbe farlo con
Valeriani al 17‟, ma il gol-
den-boy dell‟InaCasa cal-
cia addosso a Pisseri. Toc-
ca a Scotti salvare il risul-
tato, prima al 32‟ su Ma-
strototaro, poi al 38‟ su un
colpo di testa velenoso di
Capogna. Finisce così ed al
triplice fischio, che suggel-
la il settimo risultato utile
consecutivo, sale alto l‟urlo
liberatorio del Neri.
Ora, le insidiose trasferte di
Mantova e Busto Arsizio.
Continuità.
Avanti Rimini!
Francesco Scotti, il migliore in campo col Renate (foto Poggi)
IV
Rimini - Renate, 6 novembre „11
V
Rimini - Renate, 6 novembre „11
VI
“Decantato” dall‟amico
Oste nella sua ultima ru-
brica (vedi giornalino RI-
MINI VAI! n.5 del 28/10
u.s.), Carlo Domenico Sar-
tori è senza ombra di dub-
bio uno dei grandi “cru”
della centenaria cantina
biancorossa.
Quell‟assist quanto mai
opportuno ci offre lo spun-
to per parlare un po‟ di lui,
sul filo dei ricordi…
Nato in Val Rendena a
Caderzone, provincia di
Trento, il 10/02/1948, Sar-
tori si trasferisce ben pre-
sto da emigrante con la
famiglia in Terra d‟Albione
a Manchester, nel distretto
di Collyhurst per la preci-
sione, e là, in quella che
viene definita la patria del
football per antonomasia,
ancora ragazzino muove i
primi passi da calciatore
niente meno che tra le fila
dello “United”, partendo
dalle giovanili sino
all‟approdo in prima squa-
dra.
Primo italiano a calcare i
campi di “Premier” con la
casacca dei Red Devils, ma
considerato alla stregua di
un giocatore “di casa”,
Charlie, che nel frattempo
acquisisce nickname e ca-
denza tipicamente anglo-
sassoni, indossa la maglia
del MUFC per 4 stagioni,
collezionando 56 presenze e
un bottino di 6 reti, tra cui
quella messa a segno il
27/11/1968 nella vecchia
cara Coppa dei Campioni,
nel match valevole per il 2°
turno contro l‟Anderlecht,
rivelatasi decisiva per il
passaggio al turno successi-
vo. In Inghilterra gli venne
pure tributato l'onore di un
francobollo della collezione
“Soccer Stars Gala” –
1971/72, accanto a giocato-
ri del calibro di Charlton.
Trasferitosi per la somma
di 50.000 sterline al Bolo-
gna nel 1973, successiva-
mente proseguì la propria
militanza nei campionati
italiani facendo scalo a
Ferrara, Benevento e Lec-
ce e infine giungendo a
Charlie Sartori…roba de gagg!
una foto autografata di Sartori ai tempi della sua militanza nel Rimini
VII
Rimini alla vigilia del
Campionato 1979/80
nell‟ambito dell‟operazione
che portò Grezzani in Sa-
lento.
Parlando di Sartori e della
sua chioma rosso-vivace,
che ben si intonava ai colo-
ri della nostra casacca, si
riaccendono ancor ora e-
mozioni e aneddoti mai
sopiti. Una delle espressio-
ni tipiche che partiva im-
mancabilmente dagli spalti
in quel periodo era quel “la
è roba de gagg!” che ben
racchiudeva nella sua pit-
toresca essenza tutta la
forma e la sostanza del
nostro piccolo guerriero,
inesorabile rapace di pallo-
ni nella terra di mezzo del
Prato della Sartona.
Chi vi sta scrivendo lo ri-
corda come uomo-simbolo,
cardine inamovibile
all‟interno dello scacchiere
di mister Bruno, dotato di
una carica agonistica e di
una resistenza fisica fuori
dal comune. Quello che
oltre Manica definivano “a
hard running player”, in
grado di ricoprire il ruolo
di centrocampista sia ester-
no che interno, ma incline
a svariare in ogni zona del
campo, retaggio di una
mentalità tipica dell‟epoca,
votata al calcio totale e
acquisita forse durante la
militanza all‟estero. Un
generoso trottolino tutto
corsa e polmoni, cui anche
la tecnica non faceva difet-
to; trascinatore indi-
scusso fuori e dentro il
campo, sempre in testa
al plotone nel corso
degli allenamenti, un
esempio di serietà e
attaccamento alla ma-
glia. In buona sostanza
un giocatore che ose-
remmo definire “old-
style”.
Charlie rimase per tre
stagioni in maglia
biancorossa, indossan-
do stabilmente anche
la fascia di capitano,
dal ‟79 all‟ ‟82. Stagio-
ni per nulla banali e,
per alterne vicende,
tutte degne di menzione.
Quella della seconda sor-
prendente promozione tra i
cadetti dopo un solo anno
di purgatorio nel 1979/80;
quella successiva del
1980/81, definita all’epoca
“la B più bella”, culminata
con l‟eccellente piazzamen-
to al 9° posto e incastonata
di gemme di indelebile pre-
gio; infine, la più amara,
quella sfociata nella incre-
dibile retrocessione in Serie
C al termine del torneo
1981/82.Per un totale di 88
presenze e 5 reti.
Le ultime notizie trovate
in rete ci raccontano di un
Sartori rientrato in Inghil-
terra, a Manchester presso
la consorte, dopo l‟addio al
calcio in Italia nel 1984 tra
le fila del Trento, per intra-
prendere il lavoro di affila-
tore di coltelli professionale
per alberghi e ristoranti.
Degno epilogo di una ono-
rata carriera ci verrebbe da
dire!…Dopo aver triturato
e affettato in lungo e in
largo interi terreni di gioco
con la sua inesauribile cor-
sa e il suo dinamismo senza
posa. Hip Hip Charlie!
Old-Fan
Capitan Sartori nel derby di serie B del 10/05/81 vs. Cesena (1-1) in compagnia della super-Tina, in un Neri stracolmo di pubblico.
Figurina anni „70, ai tempi del MUFC
VIII
ionato l'à cminz ben che sumaraz ad arrigoni!
“Dai e dai aglia avem
fata a purtela ma chesa
mo ad fadiga burdel, ta
bon che un'à piuvù per-
chè sa tot agli umbreli
chi n’ à fat pasè uinera
parecc chiavria ciap un
scroll ad acqua”
“Sè, però e bsogna che
enca i stuard (cum' è
cus dis? Sa stal robi novi
uns capess mai un caz!)
i staga tenti perchè ona
ad stal volti iè lor chi
ciapa un scroll ad boti!”
“Tvè dmenga a Manto-
va?” “um pisria ma ò da
fè la presenza ma la mi
festa, la festa di becc!”.
Alla fine regna la cal-
ma del pericolo scam-
pato e la soddisfazione
per la squadra e la clas-
sifica oltre che per la
vittoria.
Le considerazioni sono
più o meno unanimi,
patimento tanto ma
grande RIMINI!
Manca però la ciliegina
sulla torta, il purtòn si
anima proprio mentre
non molto lontano
(poco meno di 30 Km)
c'è chi si sta giocando
parecchio e anche se si
cerca di mostrare appa-
rente distacco col pas-
sare dei minuti l'atten-
zione si sposta lì.
“Cus chi fa i cunta-
doin?” “chi è santarcan-
zli?” “valà pataca! I
cuntadoin dabon no da-
posta!” “dis che i perd”
“quant?” “un a zero”
“se cul chià sta da veda
chi parezza adess” “nu
porta sfiga! Sta zet!”.
Con l'approssimarsi del
novantesimo sale l'at-
tesa per il triplice fi-
schio e quando questo
arriva si ride e si gode
alla faccia dei cugini
“l'à cminz ben che su-
maraz ad arrigoni!”
“poisar , cisoina e bulo-
gna! l'à piò merda ma-
doss lò che un pair ad
stabi!” “sta bon, cume
alenador un'è mel”
“un'è mel infatti!
L'è pezz canè mel!
L’è un animel!”.
Ortoli e gli spettri
di quel pomeriggio
ad Arezzo di giu-
gno 2000 si riaffac-
ciano nella memo-
ria,compreso l' ae-
reoplanino che pas-
sò qualche giorno
dopo sul lungoma-
re per sfottere
mandato dai mar-
chigiani.
Arrigoni guidava
quel Pesaro, ai fre-
quentatori del pur-
tòn non manca la me-
moria.
La memoria, in effetti
situazioni tutto som-
mato distese come
quelle di domenica
scorsa incoraggiano il
riaffiorare dei ricordi e
dei personaggi che da-
vanti a quel portonac-
cio mezzo arruginito
tenevano banco con
aneddoti vari e simpa-
tia.
Ugo, detto “Garavel”,
era uno di questi.
Scomparso da anni an-
cora è ricordato, ex pu-
gile con la vena polemi-
ca sempre attiva segui-
va la gara sotto la tri-
buna centrale attacca-
to al campo e spesso
per arrivare meglio alla
terna o ai giocatori av-
versari si chinava sotto
la parte in vetro ad in-
veire in modo che quel-
la parte non affievolis-
se acusticamente i suoi
urli.
Ricordo un faccia a
faccia con l'allora presi-
dente Montesi “te
tzcorr cumè che foss
roba tu e um toca lezz
si zurnel che tè sno e
set per zent? Va in te
casein valà!”.
Sotto con Mantova,
alla prossima in casa
troveremo il Lecco.
Av salut!
Drugo
IX
Diciamolo: l‟azionariato
popolare – i tifosi pro-
prietari della loro squa-
dra – dovrebbe essere la
normalità se il campio-
nato di calcio si dispu-
tasse nel migliore dei
mondi possibili. La sto-
ria, il legame con la cit-
tà, i colori stampati sul-
la pelle, la sciarpa a de-
corare la culla dei nuovi
nati… quanti di noi non
desidererebbero vivere la
squadra di calcio in mo-
do tanto viscerale quan-
to romantico, come a
Siena si vive la propria
contrada?
Purtroppo la realtà del
calcio moderno è ben
altra cosa. Questo è il
tempo del campionato-
spezzatino, della cham-
pions league televisiva,
degli sceicchi e dei ma-
gnati del gas: ricordare
le domeniche in cui tutte
le città d‟Italia, piccole e
grandi, scendevano in
campo contemporanea-
mente e i presidenti era-
no prima di tutto dei
tifosi è roba da vecchi
nostalgici. Quando persi-
no il mitico stadio di
Highbury cambia nome
per diventare Emirates,
cosa si può sperare più?
Che senso ha allora in
questa situazione parla-
re di azionariato popola-
re? Apparentemente
nessuno; e invece, pro-
prio in questo modello di
calcio, della partecipa-
zione diretta della gente
c‟è ancor più bisogno,
pena la fine delle nostre
squadre cittadine. To-
gliamoci di torno gli e-
quivoci ed i paragoni
improponibili: Real Ma-
drid e Barcellona sono
realtà diverse, consolida-
te in questa forma da
sempre, belle ma lonta-
nissime. Allo stesso mo-
do però bisognerebbe
evitare di parlare di
azionariato popolare
solo nelle situazioni
(sportivamente)
drammatiche, tiran-
do fuori questo tipo
di soluzione come
extrema ratio per evita-
re il fallimento o iniziare
una ricostruzione.
L‟azionariato popolare
dovrebbe, nel calcio co-
siddetto
“minore” (diciamo dalla
bassa serie A) diventare
la normalità. La squadra
di calcio (altrove, maga-
ri, anche di basket, o di
pallavolo, o di qualun-
que altro sport di squa-
dra…) deve essere sim-
bolo di identità cittadi-
na, qualcosa che riguar-
da tutti e che tutti do-
vrebbero desiderare di
aiutare come possono. Il
paragone che viene in
mente è ancora quello
delle contrade senesi:
che si sia contradaioli
attivi o che si viva la
cosa in modo meno acce-
so, l‟idea di tirare fuori
due spiccioli per dare
una mano alla vita della
propria contrada è qual-
cosa che non si discute
nemmeno: si fa, e basta.
È questione di orgoglio
cittadino e di senso di
appartenenza ad una
comunità; è questione di
mantenere in vita una
istituzione che ha con-
quistato uno spazio nella
storia di ogni città, gran-
de o piccola, e che offre,
attraverso il settore gio-
vanile, un servizio im-
portante alla comunità.
Qualche settimana fa il
presidente Amati ha af-
fermato che se buona
parte della attività eco-
nomiche (alberghi, risto-
ranti, bar, negozi, pro-
fessionisti, artigiani: le
famose “partite IVA”)
esistenti nel Comune di
Rimini facesse anche
solo la tessera di
“Amici” – 50 euro – a-
vremmo a disposizione
un budget da serie B.
Strano che in una città
così appassionata come
la nostra, così legata alla
propria storia ed al pro-
prio orgoglio, così gene-
rosa, questo non sia an-
cora accaduto…
Azionariato popolare: solo un bel sogno?
Prof
X
a Mantova per brindare col Lambrusco! Mantova.
Doppia trasferta ma
solo un vino preso in
esame. La zona di Bu-
sto Arsizio, purtroppo,
non esprime vini che
possano essere conside-
rati interessanti, per
cui puntiamo l'atten-
zione esclusivamente
sul territorio mantova-
no.
Oggi analizziamo le
caratteristiche del
Lambrusco Mantova-
no.
Se pensiamo il Lam-
brusco sia un vino pro-
dotto solo nelle provin-
ce Modena-Reggio-
Parma, ci sbagliamo di
grosso.
Per quanto la Doc sia
arrivata solo alla fine
degli anni ottanta, sin
dai tempi di Virgilio si
decantavano le qualità
dei vini della zona.
Le caratteristiche del
Lambrusco sono note a
tutti, un bel colore ros-
so rubino, a volte un
po' più rosato, profumi
intensi, soprattutto di
frutta rossa, bello sec-
co, note sapide e bolli-
cina intrigante. Il
Lambrusco è il re dei
salumi, del cotechino,
ma nella versione ama-
bile spesso viene abbi-
nato ai tortelli di zuc-
ca, vera luveria della
zona. E' un vino molto
leggero, bevuto fresco,
non freddo, è piacevole,
non solo nelle stagioni
più calde.
”Abbinamento” con un
giocatore visto al Ne-
ri?... immediato il rife-
rimento ad Andrea Te-
deschi, punta reggiana
del Rimini alla fine de-
gli Anni '90. Giocatore
generoso, “rustico”,
aggressivo, magari non
stilisticamente bello da
vedere... ma autore di
tanti gol. Le sue memo-
rabili spallate con lo
stopper avversario di
turno fanno il paio con
il nostro vino quando
affronta, spavaldo, ta-
glieri di salumi padani
(qui il Trota però non
c'entra..). Andrea, per-
sona amabile che ho
avuto il piacere di co-
noscere, spesso è stato
sottovalutato dai tifosi,
un po' quello che succe-
de al Lambrusco quan-
do viene proposto agli
“intenditori”, fanno
spallucce ma quando la
qualità è buona, se ne
bevono una vasca da
bagno... il tempo è
sempre galantuomo.
Salute a Tutti!
Oste
Per il nostro omino è tempo di rimettersi in viaggio, destinazione Mantova!
XI
SCOTTI 7,5 – a dir poco spettacolare in almeno
3/4 interventi, decisivo!
VITTORI 6 – titolare a sorpresa, si dimostra
decisivo e lesto nel mettere in rete la palla dell‟
1-0, per il resto prestazione più che sufficiente
ma dovrebbe essere un po‟ più deciso e convin-
to
MASTRONICOLA 6 – Gui-
da la difesa cercando di
metterci la solita determi-
nazione e generosità
A. BRIGHI 6 – Buona
partita, sbaglia molti ap-
poggi semplici ma in fase
difensiva è andato meglio
di altre volte
PALAZZI 6 – Meriterebbe
mezzo voto in più ma
l‟incertezza nel finale che è
costata il gol brianzolo
poteva risultare un errore
pesante
SPIGHI 6,5 – Esce strema-
to dopo la solita gara diffi-
cile per lui. Solito discor-
so… se fosse sfruttato per le sue qualità sarebbe
devastante, purtroppo al momento non lo è
CARDINALE 7 – Da quando la squadra ha la-
sciato il fioretto per giocare con la sciabola il
guerriero è tornato, sradica palloni a tutti e
sbaglia anche meno passaggi del solito
ONESCU 6,5 – Poco gioco ma fa molta legna in
una giornata in cui c‟era poco da costruire
VALERIANI 6,5 – A sprazzi fa vedere delle
grandi cose risultando sempre prezioso per la
sua duttilità tattica
BALDAZZI 6,5 – Come sempre è il più perico-
loso della squadra con le sue accelerazioni e i
suoi tiri da fuori, nel finale pecca di lucidità e
non sfrutta alcune buone
occasioni
BUONOCUNTO 6 – Questa
volta è davvero difficile
giudicarlo, appena entrato
si mette subito in mostra
con ottimi numeri che pe-
rò poi vanifica con errori
grossolani
GERBINO POLO 6,5 – E-
sce tra gli applausi del
pubblico riminese e per
una punta che segna cosi
poco è il segnale evidente
che abbia dato veramente
tutto in campo. Sarà an-
che brutto da vedere ma
sulla sua utilità tattica c‟è
poco da dire
D’ANGELO 6 – Gli va tutto bene, se in questo
momento facesse entrare in campo Drudi o Gre-
co segnerebbero anche loro e il momento è da
sfruttare più possibile; per questo cerchiamo di
risolvere i tanti problemi di natura tattica che
si sono evidenziati oggi dove abbiamo subito
troppo una squadra per molto tempo in 10
Distinto
Le pagelle
XII
Classifica - girone A
LegaPro2 - Stagione 2011/12
Prossimo turno - 13 novembre 2011 ore 14.30: Alessandria - Poggibonsi
Bellaria Igea M. - Pro Patria
Borgo a Buggiano - Giacomense
Casale - Savona
Mantova - Rimini
Renate - Cuneo
Sambonifacese - Santarcangelo
San Marino - Montichiari
Treviso - Lecco
Virtus Entella - Valenzana
Dodicesima giornata - 6 novembre 2011: Bellaria Igea M. - Treviso..………………………..……..1-1
Casale - Mantova……….………………………………...1-0
Cuneo - Virtus Entella….…………………………..…….2-1
Giacomense - Sambonifacese.……………………….……5-2
Lecco - Santarcangelo……...……………………..………2-1
Poggibonsi - San Marino...……………………….………1-2
Pro Patria - Montichiari……………………………….…1-1
Rimini - Renate…………...………………………………2-1
(9' pt Vittori, 9' st Spighi, 12' st Bergamini )
Savona - Alessandria..………………………………….. rinv.
Valenzana - Borgo a Buggiano………………..….……...3-2
Squadra Punti G V N S GF GS
Casale 26 12 8 2 2 20 10
Treviso 25 12 7 4 1 22 10
Cuneo 23 12 7 2 3 24 16
Rimini 23 12 7 2 3 16 11
Santarcangelo 19 12 6 1 5 20 15
Giacomense 19 12 5 4 3 21 19
Poggibonsi 18 12 5 3 4 20 17
Montichiari 18 12 6 1 5 16 15
Virtus Entella 15 12 4 3 5 15 13
Bellaria Igea M. 15 12 4 3 5 12 17
San Marino 14 12 4 2 6 19 17
Savona 14 11 4 4 3 12 12
Mantova 14 12 3 5 4 13 19
Renate 13 12 3 4 5 12 13
Sambonifacese 13 12 4 1 7 14 24
Borgo a Buggiano 12 12 3 3 6 14 18
Alessandria 10 11 3 3 5 12 17
Valenzana 10 12 2 4 6 13 19
Lecco 7 12 1 4 7 11 24
Pro Patria 1 12 3 5 4 13 13
G: Partite giocate | V: Partite vinte | N: Partite pareggiate | S: Partite perse | GF: Gol fatti | GS: Gol subiti