Anno XXXII - N. 4 Luglio - Agosto 2014 Piemonte Artigianato · SRWU¢ RWWHQHUH LO massimo...

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Anno XXXII - N. 4 Luglio - Agosto 2014 Piemonte Artigianato Zoom Firmato protocollo col ministro dell’economia pag. 5 Focus Pronta al via la X legislatura piemontese pag. 15 Eventi Più garanzia ai giovani in cerca di occupazione pag. 22 2 MILIARDI IN ARRIVO DAI FONDI EUROPEI 2014/2020: SUFFICIENTI A FAR RIPARTIRE IL PIEMONTE?

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Anno XXXII - N. 4 Luglio - Agosto 2014

PiemonteArtigianato

ZoomFirmato protocollocol ministrodell’economia

pag. 5

FocusPronta al viala X legislaturapiemontese

pag. 15

EventiPiù garanzia aigiovani in cercadi occupazione

pag. 22

2 MILIARDI IN ARRIVODAI FONDI EUROPEI2014/2020:SUFFICIENTI A FARRIPARTIRE IL PIEMONTE?

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SOMMARIO luglio / agosto 2014

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EDITORIALEIl Senato si ferma e l’Italiacrollapag. 4

ZOOMFirmato protocollocol ministro dell’economiapag. 5

Riforma Confidi: più patri-monio e meno adempimentipag. 8

Sistri: via le chiavette usb,occorre voltare paginapag. 12

FOCUS

Pronta al via la decima le-gislatura del Piemontepag. 15

Fondi Ue: nuova program-mazione 2014/2020pag. 17

In arrivo 2 miliardi di europer la Regione Piemontepag. 19

EVENTIPiù garanzia ai giovani incerca di occupazionepag. 22

Workshop professionale fo-tografi in scenapag. 24

CATEGORIE

Interrogazione parlamenta-re al ministro della salutepag. 26

Rinnovato il Ccnl delleimprese tessilipag. 28

Direttivo nazionale fotografialla Nitalpag. 30

EBAPBilateralità e contribuzione 2014pag. 32

ANNO XXXII - N. 4 LUGLIO / AGOSTO 2014Direttore Politico - Francesco Del Boca

Direttore Responsabile - Silvano Berna

Comitato di redazioneMassimo Bondì (Federazione)

Mario Arosio (Alessandria)Nunzio Grasso (Asti) - Franco Volpe (Biella)

Daniela Bianco (Cuneo) - Renzo Fiammetti (Novara-Vco)Michela Frittola (Torino) - Luigi Crosta (Vercelli)

Segreteria di redazione - Massimo Bondì

Fotografie - Archivio Confartigianato

CollaboratoriMassimo Avena - Alessio Cochis - Lino Fioratti

Carlo Napoli - Cesare Valvo - Rosy Marrazza

EditoreConfartigianato Imprese Piemontewww.confartigianato.piemonte.itinfo@confartigianato.piemonte.it

ImpaginazioneTipografia Commerciale Srl

Via Emilia, 10 - 10078 Venaria (To)Tel. 011.4553888 - Fax 011.4532158

E-mail: [email protected]

Direzione Redazione, AmministrazioneGestione PubblicitàP.im.art Servizi Srl

Via Andrea Doria, 15 - 10123 TorinoTel. 011.8127569 - Fax 011.8125775

Grafica e realizzazione editorialeConfartigianato Imprese Piemonte

RegistrazioneTribunale di Torino n. 3286 del 19 aprile 1983

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 31 luglio 2014

All’attualità manca ovvia-mente la prospettiva sto-rica, ma pare difficile pen-sare che quando i posteriscriveranno delle vicendeconvulse e confuse vissu-te dal nostro Paese inquest’ultimo periodo leconsidereranno come una

semplice, seppur difficile, fase di transizione.Il luogo simbolo delle nostre difficoltà è il Senatodove si stanno susseguendo giornate di scontri,ostruzionismi, dictat renziani, tradimenti e inciuci,aventini minacciati e convergenze inaspettate, lonta-ni anni luce anche solo da un barlume d’interesse daparte dei cittadini.In tutta onestà, a pochi interessa sapere se i senato-ri saranno eletti o pescati fra i consiglieri regionali(che peraltro sono eletti) o se il numero di firme ne-cessario per promuovere i referendum sarà x oppurey; pochi si appassioneranno di fronte alle urla, aglisberleffi e al clima da bolgia infernale che caratteriz-za l’aula del Senato, impegnata in questi giorni a di-scutere le migliaia di emendamenti al progetto di ri-forma del bicameralismo. Moltissimi, invece, vorreb-bero interventi tangibili ed immediati per far riparti-re l’economia e la creazione di posti di lavoro.Purtroppo dobbiamo constatare che la rivoluzionerenziana rischia d’infrangersi inesorabilmente controle resistenze corporative, le vischiosità del sistema, itremendi ritardi culturali del nostro Paese. Quando siannuncia di voler tagliare anche solo uno delle deci-ne di addetti al censimento degli ungulati sulla Sila,si mobilita senza indugio un’invincibile armada fattadi sindaci, assessori, sovrintendenti a qualcosa e opi-nionisti del piffero che dimostra l’assoluta necessitàper il bene supremo della nazione di quel servizio. Ecosì succede per qualunque altro settore dello Statosu cui s’intenda indirizzare il bisturi selettivo.Tutto questo mentre il leit-motiv della crisi continuaad ossessionarci snocciolando il triste ed impietosoflusso dei dati: disoccupazione alle stelle, produzioneal palo, Pil a crescita da prefisso telefonico, debitopubblico fuori controllo.Persino l’algido Cottarelli si lascia scappare che sistanno spendendo quattrini che deriverebbero dai ri-

sparmi futuri (il condizionale è d’obbligo) e che cosìfacendo non si potranno fare i doverosi tagli al costodel lavoro.Particolarmente grave poi è la mancanza di culturadigitale in Italia. È risaputo che questo è – e semprepiù sarà - un settore strategico per la crescita. Nonpossiamo non investirci cospicue risorse a partiredalle autostrade digitali e dall’educazione sin dalleelementari; e le risorse vanno trovate con una ferreacura dimagrante dei costi dello Stato. Non c’è alter-nativa. Se non lo facciamo perderemo questo enne-simo treno, come purtroppo abbiamo fatto con la chi-mica e l’elettronica.Infine la Regione. È stata presentata a Bruxelles labozza del Por-Fesr, piano operativo regionale perl’utilizzo dei fondi strutturali 2014-2020 ed ora inizie-rà il confronto con le istituzioni comunitarie che do-vrebbe concludersi entro il corrente anno. A pianoapprovato la Regione emanerà i bandi per attribuirele risorse.Va detto che alla nostra regione toccherà circa un mi-liardo che è cifra non irrisoria ma, spalmata su setteanni, non deve far sorgere eccessive aspettative.Confartigianato Piemonte ha chiesto e continuerà achiedere un abbassamento delle soglie di accesso perconsentire alle imprese di piccole dimensioni di abbe-verarsi alla fonte europea.Peraltro è interesse comune che le poche disponibili-tà siano concentrate in progetti in grado di produrreeffetti moltiplicativi e sviluppo degli indotti collegati.La nuova frontiera dei fab-lab ne è certamente unesempio e i cosiddetti artigiani digitali potranno co-stituire una nuova leva d’imprenditori in grado di co-niugare conoscenze innovative e cura del dettaglio,propria della migliore tradizione artigianale.

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IL SENATO SI FERMA A CAUSA DEGLI OSTRUZIONISMIL’ITALIA CROLLA SOTTO I COLPI DELLA CRESCITA ZEROdi Silvano Berna

Carlo Cottarelli

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FIRMATO PROTOCOLLO COL MINISTRO DELL’ECONOMIASIA DAVVERO LA VOLTA BUONA PER SALDARE I DEBITI

“Ci sono le condizioni per riuscire definitivamente asbloccare i debiti della pubblica amministrazione ver-so le imprese. Ma se perdessimo anche questa occa-sione, le imprese non saprebbero davvero più a qualesanto votarsi per vedersi riconosciuto il diritto ad es-sere pagate”. Così il presidente di Rete Imprese Italia,Giorgio Merletti, commenta il protocollo d’impegni sulpagamento dei debiti della pubblica amministrazione,firmato col ministero dell’economia, gli enti locali e lealtre organizzazioni imprenditoriali. “Lenostre perplessità – sottolinea Merletti –sui farraginosi metodi scelti finora perpagare i debiti arretrati si sono rivelatefondate. Da sempre sosteniamo che ilmetodo sicuro e rapido c'è: consentirealle imprese di compensare i debiti fi-scali e contributivi coi crediti nei con-fronti della pubblica amministrazione.Certo che, in questo modo, si sarebbecorso e si correrebbe il rischio di paga-re davvero”.Tra le novità positive contenute nel-l’intesa Merletti indica la possibilità pergli imprenditori, introdotta dal decretolegge 66/2014 e che l’intesa dovrebberendere finalmente praticabile, di pre-sentare l’istanza di pagamento diret-tamente sulla piattaforma elettronicaper la gestione telematica delle cer-tificazioni dei crediti. Una procedura chele imprese potranno effettuare anchetramite l’assistenza dei propri consulen-ti e delle associazioni di riferimento. In

assenza di un riscontro da parte dell’ente pubblico de-bitore entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza,scatterà la procedura di nomina di un commissario adacta per accelerare i pagamenti.Questi nuovi aspetti, segnala Rete Imprese Italia,consentiranno di fare luce sull’entità sui debiti certi, li-quidi ed esigibili maturati dalla pubblica amministra-zione nei confronti delle imprese e non ancora estinti.“Senza dimenticare – rileva ancora Merletti – che aidebiti arretrati degli scorsi anni si stanno sommandoquelli causati al mancato rispetto della legge in vigoredal primo gennaio 2013 che fissa a 30 giorni il ter-mine per i pagamenti nelle transazioni commerciali.Per questo ci auguriamo che ora si apra un confrontoper risolvere i problemi dei debiti che si stanno accu-mulando dal 2013. A questo proposito è necessarioobbligare tutte le pubbliche amministrazioni a rivede-re i capitolati e i relativi termini di pagamenti nei li-miti indicati dalla nuova legge in vigore dal 2013 suitempi di pagamento. Così come occorrerebbe applica-re la norma sui pagamenti elettronici per la Pa entro i30 giorni indicati dalla legge e ampliare l’ambito dellacompensazione assumendola come principio generaleper i nuovi crediti”.

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Ministero dell’economia

LA PA NON PAGA NEI TEMPI FISSATI DALLA LEGGE"E' uno spettacolo curioso quello cui ci tocca assistere a seguito dellaprocedura di infrazione da parte dell'Ue nei confronti dell'Italia per ilmancato rispetto della normativa sui tempi di pagamento della pubblicaamministrazione alle imprese con le parti politiche che si schierano pertifoserie pro e contro". Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletticommenta così le reazioni alla decisione della Commissione Ue."E' purtroppo incontrovertibile che la pubblica amministrazione non pagané in 30 né in 60 giorni e nessuna compiacenza può farci dire il contra-rio. Basta chiederlo a chiunque sia fornitore di una pubblica amministra-zione. Dopo un anno e mezzo dall'en-trata in vigore della legge italiana di re-cepimento della direttiva europea –sottolinea Merletti – lo Stato e tutta lapubblica amministrazione sono in aper-ta violazione. Governo e Parlamentomodifichino subito il patto di stabilitàche impedisce alle amministrazioni,che pure hanno soldi in cassa, di paga-re le imprese che forniscono beni, ser-vizi, lavori, opere". Giorgio Merletti

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SOTTO GIUDIZIO IL DECRETO LEGGE SULLA COMPETITIVITÀBUONI OBIETTIVI, MA NON RIMANGA UN IMPEGNO ISOLATO“Il decreto legge 91/2014 è apprezzabile per l’obiet-tivo di alleggerire gli oneri a carico delle imprese esostenere la competitività del nostro sistema produt-tivo, ma non deve rimanere un impegno isolato ri-spetto ad un programma strategico complessivo di ri-lancio dello sviluppo. il Governo deve utilizzare il se-mestre di presidenza italiana dell’Ue per conce-pire un disegno compiuto di politica economica asostegno dell’impresa diffusa”. Così Rete Impre-se Italia ha giudicato il decreto legge competiti-vità nel corso di un’audizionesvoltasi presso le commissioniriunite X e XIII del Senato. Nel dettaglio delle misure del de-creto legge, Rete Imprese Italiavaluta positivamente gli interven-ti per abbassare il costo delle bollette elettriche delleimprese. La riduzione della soglia di accesso al bene-ficio dagli iniziali 55kw agli attuali 16,5 kw permetteinfatti di estendere gli sconti in bolletta ad altre400.000 imprese di cui l’80% appartengono ai setto-ri manifatturieri e del commercio. Altrettanto positivo il giudizio sulla volontà di sempli-ficare ulteriormente il Sistri, il sistema telematico ditracciabilità dei rifiuti. Ma Rete Imprese Italia auspicail definitivo superamento del sistema che in questi 5anni ha dimostrato di non funzionare. E, più in gene-

rale, in materia ambientale, i rappresentanti delle im-prese dell’artigianato e del terziario di mercato la-mentano l’assenza nel decreto legge di misure disemplificazione dei complessi ed onerosi adempimen-ti burocratici a carico degli imprenditori. Sul fronte degli interventi per il sostegno dell’agroali-

mentare made in Italy, Rete Imprese Italia ritie-ne indispensabile estendere la misura del credi-to d’imposta prevista per i produttori a tutta lafiliera, includendo quindi anche le imprese delladistribuzione. Ancora per quanto riguarda il set-

tore agricolo, viene sollecitatal’estensione delle semplificazioni delsistema dei controlli a tutte le im-prese che operano nel comparto. Aquesto proposito, Rete Imprese Ita-

lia fa rilevare che il costo sopportato dagli imprendi-tori per la mole e la complessità dei controlli nel set-tore alimentare incide fino al 10% sul costo finale delprodotto. Inoltre, Rete Imprese Italia fa rilevare che lamisura del credito d’imposta per investimenti in nuovibeni strumentali, oltre ad escludere gli investimentiinferiori a 10.000 euro effettuati da molte imprese, èrivolto soprattutto a quelle manifatturiere. Pertantovengono sollecitate ulteriori e specifiche misure per leimprese dell’artigianato, del commercio, del turismo edei servizi.

EXPORT: A CONFRONTO COL VICEMINISTRO CALENDAPMI PROTAGONISTE DEL RILANCIO INTERNAZIONALE

Le piccole imprese devono essere protagoniste degli inter-venti del Governo per promuovere l’eccellenza del madein Italy nel mondo. E’ l’indicazione espressa da GiorgioMerletti, presidente di Rete Imprese Italia, al viceministroper lo sviluppo economico Carlo Calenda, nel corso di unincontro svoltosi a Roma tra i rappresentanti del ministe-ro e i vertici di Rete Imprese Italia. Calenda, nell’illustra-re le linee guida del piano straordinario per il rilancio in-ternazionale del made in Italy, ha condiviso le sollecitazio-ni di Merletti e ha annunciato che le azioni del Governosono finalizzate anche ad offrire strumenti operativi perl’internazionalizzazione a quelle 70.000 imprese italiane,in larga parte di piccola dimensione, che oggi non espor-tano ma che hanno le carte in regola per farlo.

In particolare Calenda ha indicato le iniziative che ca-ratterizzeranno il piano del Governo: potenziamentodei progetti già realizzati nel corso dell’ultimo anno,utilizzo di temporary export manager da parte dellepiccole imprese, rilancio della presenza delle impreseitaliane nella grande distribuzione a livello internazio-nale con la ricerca di nuovi mercati, potenziamento diIce, Simest, Sace, promozione dell’incoming per fa-vorire la presenza in Italia di buyers e media stranie-ri. Nel corso dell’incontro i rappresentanti di Rete Im-prese Italia hanno annunciato la definizione di unaserie di proposte che Calenda si è detto disponibile adesaminare per inserirle nel piano per il rilancio inter-nazionale dell’Italia.

Carlo Calenda

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C’È L’ACCORDO PER L’INNOVAZIONE DIGITALECON ARTIGIANCASSA E ROLAND MID EUROPEConfartigianato raccoglie la sfida di quella che ormaiviene definita la terza rivoluzione industriale e puntasull’innovazione digitale delle imprese artigiane con unaccordo che vede protagonisti Artigiancassa spa (ban-ca del gruppo Bnp Paribas dedicata al mondo dell’ar-tigianato e delle Pmi) e Roland Mid Europe srl (azien-da leader di mercato nella produzione di perifericheper la manifattura digitale e la desktop fabrication).Obiettivo dell’intesa: diffondere l’utilizzo di strumentiavanzati (tra i quali le stampanti 3D per utilizzo pro-fessionale) presso gli artigiani e promuovere la forma-zione sulle potenzialità della manifattura digitale. L’ac-cordo offre agli imprenditori un sostegno concreto perrimanere competitivi sui mercati mondiali, puntandosu innovazione e tecnologia per valorizzare la bellezzae la qualità della manifattura italiana, cioè i valori checi hanno resi famosi nel mondo. Grazie a questa ini-ziativa, infatti, gli imprenditori soci di Confartigianatopotranno acquistare le periferiche digitali prodotte daRoland a condizioni di finanziamento agevolate edesclusive erogate presso la rete degli Artigiancassa

point attivi nelle sedi di Confartigianato in tutta Italia.Numerose le opportunità per le imprese: oltre alleagevolazioni per l’acquisto dei vari prodotti Roland,potranno usufruire di un periodo di prova di 45 giorni,trascorso il quale potranno decidere se trattenere lamacchina o restituirla. Inoltre, acquistando le stam-panti, Roland offre agli imprenditori un corso di forma-zione gratuito. L’accordo prevede inoltre iniziative dicollaborazione tra le associazioni territoriali di Confar-tigianato e Roland per promuovere la cultura digitalepresso le imprese artigiane. All’intesa siglata con Roland seguiranno a breve altreiniziative di Confartigianato in collaborazione con Arti-giancassa per favorire la digitalizzazione delle impre-se socie con servizi e prodotti mirati sulle esigenze deisingoli settori artigiani.

LA RAI IMPONE IL CANONE ANCHE A CHI NON HA TVMERLETTI SOLLECITA L’INTERVENTO DEL MINISTRO GUIDI

In questi giorni su milionid’imprenditori italiani si staabbattendo, per l’ennesimavolta, un’alluvione di sollecitidi pagamento del canone spe-ciale Rai. Richieste che però,nella maggior parte dei casi,sono illegittime perché rivoltead aziende che non possiedo-no apparecchi radiotelevisivi equindi non devono pagare al-

cun abbonamento. A far scattare la protesta di Confartigianato è la richiestadel tributo applicato al possesso non solo di televisori, maanche di qualsiasi dispositivo per ricevere il segnale tv, in-clusi i sistemi di videosorveglianza. Come dire che ad unimprenditore basta possedere un impianto antifurto peressere costretto a pagare una somma che, a seconda del-la tipologia di azienda, va da un minimo di 200 euro finoa 6.800 euro l’anno. Chi non paga è soggetto a pesanti

sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza. Quella del canone speciale Rai è una richiesta assurdaperché vengono tassati strumenti di lavoro che gli im-prenditori utilizzano non certo per guardare i programmiRai. Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti si è ri-volto al ministro per lo sviluppo economico Federica Gui-di chiedendo un intervento immediato per modificare lenorme che impongono il pagamento del canone ed esclu-dere dall’applicazione del tributo gli apparecchi che fungo-no inequivocabilmente da strumento di lavoro per gli im-prenditori. “Pagare il canone Rai – sottolinea Merletti – è un obbligoper tutti coloro che in azienda posseggono radio e televi-sioni. Ma non accettiamo il metodo di rastrellare risorseimponendo il pagamento indiscriminatamente a tutti gliimprenditori, dando per scontato che posseggano uno opiù apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmis-sioni radiotelevisive. In questo momento di gravi difficol-tà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tran-ne che di altri balzelli così onerosi, assurdi e illegittimi”.

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Federica Guidi

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RIFORMA CONFIDI: PIÙ PATRIMONIO E MENO ADEMPIMENTIAUDIZIONE AL SENATO SUL DISEGNO DI LEGGE DELEGA

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“I Confidi rappresentano un efficace strumento digaranzia mutualistica, ispirato al principio dellasussidiarietà pubblico-privato, capace di facilitarel’accesso al credito da parte delle piccole imprese.Per questo è necessario valorizzarne il ruolo, po-tenziandone il patrimonio e semplificando le normeche li regolano”. Sono le indicazioni espresse daRete Imprese Italia all’audizione svoltasi alla com-missione finanze e tesoro del Senato sul disegno dilegge delega per la riforma del sistema dei Confi-di. In particolare Rete Imprese Italia ha sollecitatouna rapida revisione del quadro normativo in cuioperano i confidi, con interventi mirati ad una dra-stica semplificazione, al loro rafforzamento patri-moniale, anche attraverso l'ottimizzazione dell'im-piego delle risorse pubbliche destinate a sostenerel'accesso al credito.Necessario anche sbloccare i fondi previsti dallalegge n. 147/2013 (legge di stabilità), adottandoun’interpretazione autentica che escluda la capita-lizzazione dei confidi dalla disciplina degli aiuti diStato in quanto provvidenza diretta a favorire l’ac-cesso al credito delle imprese. Secondo Rete Im-prese Italia avrebbe positivi effetti sugli imprendi-tori il complessivo alleggerimento degli adempi-

menti che il sistema dei Confidi è tenuto a espleta-re, con l’obiettivo di contenere i costi organizzativie di gestione, senza ovviamente alterarne il profi-lo di rischio. Così come viene sollecitato il rafforza-mento dei principi di specificità e proporzionalitànella applicazione della normativa di vigilanza, poi-ché oggi i confidi sono di fatto equiparati a tutti glieffetti alle banche.Inoltre Rete Imprese Italia auspica la rivisitazio-ne delle modalità operative del fondo centrale digaranzia, che, per agevolare l'accesso delle pic-cole imprese, possa ammettere l'utilizzo di porta-fogli, aumentando in modo considerevole il nu-mero delle pmi eleggibili alla garanzia dello Statoe valorizzando l’attività di assistenza finanziariadi base offerta dai sistema dei Confidi. Occorresalvaguardare – conclude Rete Imprese Italia –un patrimonio unico che l’Italia possiede, costitui-to dai confidi associativi. Sono un’ottima praticadi rete tra imprese che ha saputo assicurare l’ac-cesso al finanziamento bancario per migliaia diimprenditori, orientandoli ad un sostanziale mi-glioramento del dialogo con il mondo bancario eaccompagnandoli nelle loro esigenze di gestionedella finanza d’impresa.

Aula del Senato

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“L’apertura a nuovi mercati è coerente con le piùrecenti indicazioni espresse dalla stessa vigilanzadurante la consegna del rapporto ispettivo” –sottolinea il presidente Adelio Ferrari – specifi-cando come “ciò potrà ulteriormente implemen-tare la nostra attività e, al contempo, coniugarsiproficuamente alla consolidata presenza in Pie-monte e nel nordovest ove precipuamente operala totalità del personale dipendente del Confidi”.“Infatti – ribadisce il direttore generale Gianma-rio Caramanna – aprendoci a nuovi mercati, in-tendiamo comunque rafforzare la nostra presen-za ed operatività nelle nostre roccaforti (torinesee province nel Piemonte orientale), per prosegui-re con la zona di Alessandria e le province di Cu-neo ed Asti”.“Per quanto attiene alla Liguria, ove si segna unaflessione produttiva rispetto agli obiettivi azien-dali – proseguono Ferrari e Caramanna – si valu-teranno gli ulteriori sviluppi e si adotteranno leconseguenti azioni di promozione, mentre inLombardia, in specie nell’area del milanese, sista già andando, con la creazione di una struttu-ra operante in loco, alla locazione di un autono-mo ufficio ‘punto credito’ a disposizione delle pmie delle imprese artigiane lombarde”.In seno alla neo costituita area nazionale oltre il

nordovest operano e risultano parte integrantedella rete distributiva alcuni confidi minori, agen-ti in attività finanziaria del confidi, nonché prima-rie società di mediazione creditizia: tra questeConsulteam srl, Real finance spa, Primo networkspa. Al fine d’implementare la propria rete distri-butiva su tutto il territorio nazionale, Confartigia-nato Fidi Piemonte ha avviato la ricerca di agen-ti in attività finanziaria monomandatari iscritti al-l’albo Oam da inserire all’interno della propriarete commerciale.Requisiti minimi richiesti: a) iscrizione all’alboOam degli agenti in attività finanziaria; b) diplo-ma di maturità; c) patente di guida ed utilizzo diauto propria; d) partita iva. Requisiti preferen-ziali: a) laurea con indirizzo economico-finanzia-rio; b) esperienza pregressa nel ruolo di agentein attività finanziaria, non inferiore ad un anno;c) buona conoscenza del pacchetto Microsoft of-fice. La selezione è aperta sul territorio naziona-le con particolare riguardo all’implementazionedella rete distributiva in diverse regioni e/o areeterritoriali: Lombardia Orientale, Emilia-Roma-gna, Liguria di Levante, Toscana, Lazio, Veneto,Marche, Umbria. Tipologia di contratto: mandatodi agenzia a provvigioni e versamenti Enasarco.

IL CONFIDI PIEMONTE VA OLTRE IL NORD OVESTL’APERTURA A NUOVI MERCATI È ESSENZIALE

Adelio Ferrari

Gianmario Caramanna

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ALCUNI PASSI IN AVANTI CONTRO LA BUROCRAZIAPER GLI ADEMPIMENTI SOLO MODULI STANDARD

“Il decreto legge 90/2014 compie alcuni passi sul-la strada della semplificazione amministrativa chefinora è stata costellata da molti annunci e pochirisultati. Tanto che, nell’ultimo anno, le impresehanno speso in burocrazia 30,9 miliardi, equiva-lenti a 7.005 euro per ciascuna pmi e pari a 2 pun-ti di Pil. Nella classifica mondiale sulla facilità difare impresa, l’Italia è al 23° posto tra i 28 Paesi

dell’Ue e in 65^ posizione tra i 189 Paesidel mondo”. E’ il giudizio sul de-

creto legge semplificazioniespresso dai rappresen-

tanti di Rete ImpreseItalia durante un’audi-zione svoltasi pressola I commissione af-fari costituzionalidella Camera. Rete Imprese Italiaapprezza, in parti-colare, la previsione

di adottare modulistandard per gli

adempimenti ammini-

strativi, una misura considerata positivache, però, dovrà essere attentamentemonitorata per controllarne l’effettivaattuazione, soprattutto a livello territo-riale. Positivo anche il giudizio sullesemplificazioni degli oneri formali impo-sti alle imprese per partecipare ad ap-palti pubblici, sulle misure per accelera-re i giudizi amministrativi in materia diappalti pubblici e per contrastare l’abu-so di processo. Apprezzati da Rete Im-prese Italia anche gli interventi per ren-dere più veloci e deflazionare i procedi-menti di giustizia civile, attraverso l’ob-bligo del deposito telematico degli attiprocessuali e l’istituzione dell’Ufficio peril processo. Tuttavia Rete Imprese Italia non condi-vide la riduzione di un terzo e in un col-po solo, a partire da gennaio 2015, deibilanci delle Camere di commercio sen-za una loro contemporanea riforma or-ganizzativa e funzionale annunciata dal

Governo ma non ancora trasmessa al Parlamen-to. “I diritti camerali che si vogliono tagliare – ri-corda Rete Imprese Italia – non incidono diretta-mente sulla spesa pubblica, poiché sono soste-nuti interamente dalle imprese. Siamo favorevo-li alle politiche di efficientamento e razionalizza-zione del sistema camerale, che riteniamo neces-sarie. Deve essere però prima definita la funzio-ne che dovranno svolgere le Camere di commer-cio, che hanno finora rappresentato uno stru-mento fondamentale per il sostegno e lo svilup-po delle economie locali”.

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Le impresehanno spesoin burocrazia30,9 miliardi,equivalenti a

7.005 euro perciascuna impresa

e pari a2 punti di Pil

Sede della Camera dei deputati

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“Il decreto legge 90/2014, in conversione alla Ca-mera dei deputati – fa rilevare Rete Imprese Italia– dispone, all’articolo 28, che il bilancio delle Came-re di commercio venga ridotto di oltre un terzo, inun colpo solo e a partire dal 1° gennaio 2015.Come riorganizzare le Camere di commercio e qua-le attività dovranno svolgere lo si vedrebbe, invece,in seconda battuta, nel testo del disegno di leggedelega che non è ancora noto. Si tratta di un per-corso molto difficile da comprendere e condividere.Anzi, lo stigmatizziamo – dice Rete Imprese Italia.Secondo Rete Imprese Italia “le Camere di com-mercio rappresentano uno strumento per il soste-gno e lo sviluppo delle economie locali, capaci divalorizzare le specificità territoriali oltre che gestirel’anagrafe pubblica delle imprese”. “Rappresentano – aggiunge Rete Imprese Italia –un bagnasciuga tra pubblico e privato che realizzauna forma di democrazia economica partecipata trale diverse componenti e categorie dei sistemi eco-nomici locali. Queste caratteristiche vogliamo cherestino al termine di un’azione di riforma, di effi-cientamento e di razionalizzazione che, noi per pri-mi, riteniamo necessarie ed alle quali si accinge ilGoverno”.

La Giunta di Unioncamere Piemonte (composta da-gli 8 presidenti delle Camere di commercio di Ales-sandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli,Verbania) ha approvato la delibera che prevede lariorganizzazione territoriale delle 8 Camere di com-mercio piemontesi su tre aree,espressione delle caratteristichegeo-economiche della regione.Le tre Camere di commercio indivi-duate sono:- Camera di commercio

nord Piemonte.- Camera di commercio

metropolitana di Torino.- Camera di commercio sud Piemonte.

“Il sistema camerale piemontese, – commenta ilpresidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dar-danello – tra le prime realtà italiane, ha messo inmoto un importante processo di razionalizzazione eriorganizzazione delle nostre sedi territoriali. Abbia-mo deciso, seguendo un percorso volontario previ-sto dall’art.1 della legge 580 del 1993, di recupera-re efficienza senza comunque dimenticare le specifi-cità economiche e geografiche della nostra regione esalvaguardando il legame tra economie locali e ter-ritorio”.

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NO ALLO SMANTELLAMENTODELLE CAMERE DI COMMERCIO

DA OTTO DIVENTANO TRE

Ferruccio Dardanello

ENERGIA: RIDUZIONE BOLLETTE DELLE PMIOK AMPLIAMENTO PLATEA DELLE BENEFICIARIE

"Il provvedimento annunciato dal Presidente del consiglio e illustrato dal ministro dello sviluppo economicoFederica Guidi va finalmente nella direzione giusta per ridurre il costo dellebollette elettriche delle piccole imprese". Così il presidente di Confartigiana-to Giorgio Merletti giudica le misure del Governo. "Il ministro Guidi – sottolinea Merletti – ha recepito le nostre proposte di ab-bassamento della soglia degli utenti elettrici da 55kW a 16,5 kW di potenzaper consentire ad oltre 400.000 utenze in più e all’81% dell’artigianato ma-nifatturiero con dipendenti di usufruire degli sconti in bolletta". "Per la prima volta da molti anni – aggiunge Merletti – si tratta di un inter-vento rivolto alle piccole imprese con la volontà di tagliare agevolazioni for-temente inique, evitando il cumulo con le agevolazioni precedenti, comequelle dedicate alle imprese energivore. Attendiamo quindi le ulteriori misu-re relative alla riduzione dell'interrompibilità e dei sussidi incrociati non con-tenute nel provvedimento che sono attualmente allo studio dei tecnici mini-steriali".

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SISTRI: VIA LE CHIAVETTE USBOCCORRE SUBITO VOLTARE PAGINA “Rinnoviamo l’apprezzamento per l’iniziativa del mi-nistro dell’ambiente Galletti che ha recepito le no-stre sollecitazioni e, nel Decreto 91/2014, ha dispo-sto ulteriori semplificazioni in materia di Sistri, daattuare entro 60 giorni, con l’applicazione dell’inte-roperabilità e la sostituzione dei dispositivi tokenusb”. E’ il commento espresso dal presidente di Con-fartigianato Giorgio Merletti sulle novità riguardantiil Sistri (il sistema telematico di tracciabilità dei ri-fiuti speciali) previste nel decreto legge competitivi-tà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.“Avevamo già apprezzato – sottolinea Merletti -l’esclusione delle imprese fino a 10 dipendenti dal-l’applicazione del Sistri. Ora le nuove norme accol-gono altre nostre richieste per semplificare un siste-

ma che in questi anni ha mostrato enormi problemidi funzionamento e ha comportato ingenti costi perle imprese”. La linea confederale era stata preceden-temente espressa dal segretario generale con un'in-tervista all'interno di un servizio del tg online diConfartigianato. Inoltre è stato diramato un comuni-cato stampa dal ministero dell'ambiente apparso suisiti ufficiali. Il ministero era stato più volte sollecitato dalla Con-federazione ad intervenire con orientamenti chiari eprecisi sulle due questioni più rilevanti al momento:

quella del pagamento dei contributi e quella dellaprocedura di cancellazione/restituzione usb. Perquanto riguarda quest’ultima la Confederazione hamesso a punto un’ipotesi che fa riferimento ad unasemplice procedura massiva. Dopo aver preso attodella nostra proposta e di altre ipotesi, il ministerosta elaborando una propria procedura che verràpresentata nei prossimi giorni. Sarà perfettamentepossibile cancellarsi dopo il 30 giugno senza che ciòimplichi qualsiasi forma di contribuzione. In questosenso il comunicato ministeriale ha parlerà di pro-cedura “da definire”. Viene pertanto consigliato diattendere istruzioni precise sulla procedura che ver-rà adottata.Ermete Realacci, presidente della commissione am-biente territorio e lavori pubblici della Camera, hachiesto al ministro dell’ambiente “il coraggio di vol-tare pagina e di realizzare un sistema di tracciabili-tà dei rifiuti speciali semplice, efficace e trasparen-te”. Lo ha fatto commentando la risposta resa, du-rante il question time in aula alla Camera, dal sot-tosegretario all’ambiente Silvia Velo a tre interroga-zioni parlamentari presentate Realacci e da Carre-scia sulle problematiche connesse al Sistri. “Dal ministero dell’ambiente – sottolinea Realacci –sulla questione del Sistri arriva una risposta onesta,ma francamente imbarazzata e inadeguata alla si-tuazione attuale. Il traffico illegale di rifiuti è tutto-ra una delle attività più redditizie delle ecomafie:secondo il rapporto di Legambiente frutta alla ma-lavita organizzata oltre 4 miliardi di euro l’anno. Unfenomeno che non conosce crisi contro il quale è ur-gente attivare un sistema di tracciabilità per la ge-stione e la movimentazione dei rifiuti da parte del-le aziende che sia semplice, efficace e trasparente,come chiesto anche dall’Europa. Il Sistri, però, nonha centrato gli obiettivi per i quali è nato e, comedenunciato dall’Autorità per la vigilanza sui contrat-ti pubblici, è stato affidato con procedure che pre-sentano gravi profili d’illegittimità. Come se non ba-stasse il Sistri è oggetto d’indagini per fondi neri al-l’estero, affidamenti illeciti e false fatturazioni. In-chiesta che il 30 giugno ha portato agli arresti do-miciliari l'ex presidente di Finmeccanica Pierfrance-sco Guarguaglini”.

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Gian Luca Galletti

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RIFORMA FISCALE ALL’ESAME DEL PARLAMENTOBUON AVVIO, SEMPLIFICARE SI DEVE E SI PUÒ

MADE IN ITALY ATTRAVERSO MAESTROS ACADEMYLA PIATTAFORMA DIGITALE FIRMATA SAMSUNG

Le semplificazioni contenute nello schema di decretolegislativo attuativo della riforma fiscale all’esame del-le commissioni parlamentari rappresentano un buonavvio di un lavoro che, però, si preannuncia ancoralungo. Questo il giudizio espresso dai rappresentanti diRete Imprese Italia durante un’audizione svoltasi pres-so la commissione finanze e tesoro del Senato. Secon-do Rete Imprese Italia, serve maggiore coraggio percostruire un sistema tributario che non ostacoli l’attivi-tà d’impresa a causa dell’elevata pressione fiscale gra-vata dalla complessità degli adempimenti. L’obiettivo da raggiungere – sottolinea Rete ImpreseItalia – è quello ambizioso indicato dal premier Renzi:far scalare al nostro Paese, entro il 2018, 50 posizioni(dalla 65^ alla 15^) nella classifica mondiale del doingbusiness index sulla facilità di fare impresa. A questoproposito, la riduzione dalle attuali 269 ore necessariein Italia per pagare le tasse alle 80 ore dell’Irlanda, siraggiunge solo attraverso una radicale razionalizzazio-ne del sistema che deve passare per un rigoroso ri-spetto dello statuto del contribuente. Oltre al rafforza-mento delle semplificazioni previste nello schema didecreto legislativo, Rete Imprese Italia sollecita ulte-riori interventi: abolizione della responsabilità solidale

delle ritenute nei con-tratti di subappalto, in-nalzamento del limiteentro il quale è possibi-le compensare crediti oottenere il rimborsodell’Iva senza adempi-menti e revisione dellafiscalità immobiliareaccorpando la Tasi nel-l’Imu. La dichiarazione deiredditi precompilata – agiudizio di Rete Imprese Italia – potrà portare adun’effettiva semplificazione nei rapporti tra fisco e con-tribuenti, se sarà rivisto il sistema di deduzioni e di de-trazioni e rese funzionali le banche dati, ma vanno ri-viste le eccessive sanzioni poste a carico dei sostitutid’imposta coinvolti nel processo. Infine, secondo ReteImprese Italia, una reale semplificazione non può pre-scindere dalle modalità con cui si determina il redditod’impresa e, su questo versante, è necessaria una pro-fonda riscrittura, prevista dalla legge delega, dei regi-mi contabili applicabili dalle micro e piccole imprese.

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Matteo Renzi

Samsung sigla un importante accordo con Confartigianatonell’ambito del progetto Maestros academy, la piattaformadigitale che mette in contatto gli artisti manifatturieri con igiovani, per costruire il futuro di una nuova generazione dieccellenze. Samsung si avvarrà del supporto della maggio-re organizzazione italiana dell’artigianato e delle piccole im-prese per selezionare alcuni tra gli artigiani associati a Con-fartigianato e per lavorare assieme alla promozione del ter-ritorio italiano attraverso la tecnologia. Grazie a Maestrosacademy, Samsung dà voce ai maestri e al loro sapere fat-to di tradizione ed esperienza, aiutando i giovani a scoprireil proprio talento e ad avvicinarsi a un settore che ha resoil made in Italy famoso nel mondo. La tecnologia entra perla prima volta nei laboratori artigiani dando la possibilità airagazzi di seguire un percorso formativo e di imparare di-rettamente dalle parole dei maestri.

Attraverso un ciclo di video-lezioni gli artigiani svelano infat-ti i segreti della propria professione tramandando un knowhow che ha reso il frutto del loro lavoro un’eccellenza.“L’ingresso di Confartigianato nell’accademia digitale diSamsung è un riconoscimento importante e premia gli sfor-zi fatti nel corso degli ultimi mesi per salvaguardare la tra-dizione italiana e trasmetterla alle nuove generazioni”, spie-ga Luca Danovaro, corporate marketing director di Samsungelectronics Italia. “L’impegno di Samsung è da sempre voltoalla valorizzazione del talento e il progetto Maestros acade-my costituisce un punto di partenza concreto per sostenerele eccellenze italiane del futuro. Il lavorare a stretto contat-to con un’organizzazione come Confartigianato ci permette-rà di offrire ai giovani nuove opportunità per mettere a frut-to la propria creatività, confrontandosi con professionisti af-fermati”.

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A Palazzo Lascaris, sede dell’assemblea regionaledel Piemonte, ogni dettaglio è stato curato nelparticolare dagli addetti al cerimoniale. Anche leautorità civili, religiose e militari sono state invita-te alla seduta di insediamento del Consiglio regio-nale della X legislatura. Per l’occasione sono statiallestiti per gli invitati e i cittadini anche dueschermi, nelle sala Viglione e in quella dei presi-denti, per assistere ai lavori a circuito chiuso. E’stata garantita la diretta streaming sul sitowww.cr.piemonte.it e l’ufficio stampa ha effettua-to anche il livetweet #opencrpiemonte.La composizione dell’assemblea piemontese, a se-guito delle sopravvenute modifiche statutarie, èpassata da 60 a 50 consiglieri, oltre al presidenteSergio Chiamparino, che sono entrate in caricaproprio alla prima seduta del Consiglio, e che rap-presenteranno l’intera Regione esercitando le pro-prie funzioni senza vincolo di mandato. La presi-denza provvisoria dell’aula è stata assunta dalconsigliere più anziano d’età, in questo caso Gio-vanni Corgnati, classe 1941, eletto nella circoscri-zione di Vercelli. Con l'elezione di Mauro Laus apresidente dell'aula (36 voti a favore, 10 schedebianche, 5 schede nulle) e l'insediamento dei nuo-vi consiglieri ha preso il via la X Legislatura dellaRegione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino.Il nome di Laus è stato proposto dal consigliereDavide Gariglio, mentre Gilberto Pichetto non haproposto alcun candidato. La seduta è stata aper-

ta dal consigliere anziano Giovanni Corgnati e daisegretari temporanei Alessandro Benvenuto e Da-niele Valle che hanno dato il via a tutti gli adem-pimenti istituzionali.Dopodiché si è proceduto all’elezione del presi-dente e dell’ufficio di presidenza, composto dadue vicepresidenti e da tre segretari, in modo daassicurare la rappresentanza delle minoranze. Igruppi consiliari si sono poi riuniti per procederealla costituzione dei propri organi interni, in parti-colare designando i rispettivi presidenti che com-pongono la conferenza alla quale compete la pro-grammazione dei lavori d’aula. Infine, durante laprima seduta del Consiglio regionale è stata pre-sentata la Giunta da parte del presidente Chiam-parino, con l’illustrazione del programma di gover-no e il relativo dibattito.

PRONTA AL VIA LA DECIMA LEGISLATURAPRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALEdi Massimo Bondì

Mauro Laus

Aula del Consiglio regionale

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Nella seduta d’insediamento l’aula di Palazzo Lasca-ris ha proceduto all’elezione dell’ufficio di presiden-za. Eletti come vicepresidenti Nino Boeti con 29 votie Daniela Ruffino con 13 voti. Il nome di Boeti èstato proposto da Davide Gariglio mentre DanielaRuffino è stata proposta da Gilberto Pichetto Fratin.Alla carica di consiglieri segretari sono stati elettiAngela Motta con 34 voti, Gabriele Molinari con 30voti e Alessandro Benvenuto con 13 voti. I nomi diMotta e Molinari sono stati proposti da Gariglio,mentre Benvenuto è stato proposto da PichettoFratin. L’Ufficio di presi-denza resterà in caricatrenta mesi e i suoicomponenti sarannorieleggibili.“Intendo difenderel’autonomia del Consi-glio – ha affermato ilpresidente del Consiglioregionale Mauro Laus –e favorire una piena cit-tadinanza e una ricono-sciuta dignità a tutte leforze politiche presenti.Da noi deve partire l’at-taccamento agli istitutidemocratici e l’esempiodi onestà e rettitudinepoiché, richiamandol'affermazione di San-dro Pertini, uno dei pa-dri costituenti della no-stra Repubblica, la cor-ruzione è nemica della libertà. Il Consiglio regiona-le del Piemonte è stata una delle prime amministra-zioni regionali a promuovere la tecnologia comestrumento di trasparenza e democrazia e dobbiamocontinuare su questa strada, armonizzandoci con ilsentimento popolare che esprime il desiderio di co-noscere in modo sempre più diretto e immediato imeccanismi di governo della cosa pubblica. Fra lepriorità della nuova legislatura ci sono la riforma

elettorale, le pari opportunità e un miglioramentodell’efficacia dei lavori dell’aula”.È stato il presidente della Regione, Sergio Chiam-parino, a concludere con la presentazione dellanuova Giunta l'insediamento della decima legisla-tura del Consiglio regionale, che poco prima avevaportato all'elezione di Laus a presidente dell'as-semblea e dell'ufficio di presidenza. “Comincio conemozione questo mio primo mandato – ha esordi-to Chiamparino – laddove nel 1975 iniziai la miaesperienza politico-amministrativa alla program-

mazione regionale. Bisognaaprire una stagione nuova,dove la contrapposizione nonsia aprioristica. Non ho pau-ra dello scontro politico, chepuò essere utile se c’è il ri-spetto delle istituzioni, e faròil possibile perché subentriuna stagione di confronto edialogo. Il passaggio da unsistema politico bipolare auno tripolare crea problemiche non erano stati previsti.Si dovranno trovare soluzioniper adattarci a regole cheerano state pensate per unsistema bipolare, che non èquello in cui ci troveremo aoperare. Dovremo adottareun impegno politico soggetti-vo per evitare che il tripola-rismo diventi disarticolazionedel quadro istituzionale. Il

tripolarismo che caratterizza questo Consiglio nonpuò diventare fattore di sterile contrasto, i pie-montesi non lo capirebbero. Sarò, anzi sono, vec-chio, ma non userò mai la parola inciucio come si-nonimo di compromesso, anche perché abbiamo ilpiù grande esempio di compromesso al quale an-cora c’ispiriamo che è la Costituzione italiana. Illuogo dell’accordo e della sintesi ha le sue radicinei suoi valori”.

ELETTO L'UFFICIO DI PRESIDENZAPRESENTATI I NUOVI ASSESSORIdi Lino Fioratti

Chiamparino coi nuovi assessori

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Sono 28.000 i progetti, 500.000 le persone rag-giunte, 88.000 le imprese coinvolte ed oltre 2.000quelle nate attraverso gli sportelli provinciali: sonosolo alcuni dei numeri presentati a Torino, in occa-sione del comitato di sorveglianza del Por-Fse2007-2013 che si è svolto presso il Borgo medieva-le. Hanno presieduto ai lavori i neo assessori regio-nali all'istruzione, formazione e lavoro Gianna Pen-tenero, e alle pari opportunità, Monica Cerutti, in-sieme alla direttrice regionale Paola Casagrande eai rappresentanti della Commissione europea, delministero del lavoro e politiche sociali e del ministe-ro dell'economia e finanze. L'incontro è stato l'oc-casione per fare il punto sia sulla programmazionedel Fondo sociale europeo 2007-2013, sia per illu-strare gli obiettivi e le priorità della Regione Pie-monte sulla nuova programmazione 2014-2020.A questo proposito Pentenero ha sottolineato"come il Piemonte da sempre si distingue per ilgrande impegno e la particolare attenzione nei con-fronti della programmazione dei fondi europei, gra-zie anche ad un ottimo rapporto con le autorità alivello europeo e ministeriale. Il ringraziamento dellavoro svolto va senz'altro riconosciuto a ClaudiaPorchietto che mi ha preceduto in questo ruolo eallo stesso modo anche alle province. Siamo in unmomento delicato con la chiusura della program-

mazione 2007-2013 e il contestuale avvio del nuo-vo Por-Fse per il periodo 2014-2020, con una tabel-la di marcia dai tempi davvero stretti. E' chiaro cheladdove possibile, e soprattutto dove ha un sensofarlo, cercheremo di intervenire per fare in modoche gli interventi rispondano al meglio alle emer-genze del territorio. Un risultato che potremmo ot-tenere attraverso il supporto di tutto il sistema so-cioeconomico e istituzionale, che saprà aiutarci adorientare e calibrare al meglio ogni misura".Monica Cerutti ha evidenziato come "in Europal'Italia risulta il paese che meno investe sull'occu-pazione femminile, pertanto è necessario inciderein modo più concreto su valori fondamentali per lacrescita economica della nostra Regione. Tenendopresente che la parità di genere a livello di tasso dioccupazione implica un aumento del Pil del 13%nell'eurozona e del 22% in Italia secondo GolmanSachs. Abbiamo pertanto il dovere d’inserire azionimolto specifiche legate al lavoro femminile, accan-to ad interventi di conciliazione più flessibili, e pro-seguendo le misure per incentivare i congedi pa-rentali dei padri, che aiutano le mamme a ripren-dere l'attività lavorativa".Nel corso del comitato è stato approvato il rappor-to di esecuzione 2013, dal quale emerge che ilPiemonte si conferma tra le regioni più virtuose,avendo impegnato il 100% delle risorse, a frontedi una media nazionale del 63,11%, ed avendoraggiunto secondo i dati più recenti, l'83% deipagamenti. E' stato illustrato anche il progettostraordinario ‘Garanzia giovani’ col quale la Regio-ne Piemonte ha precorso il programma nazionale.Garanzia giovani nasce da un invito dell'Unioneeuropea ad assicurare ai giovani 15-29 anni, en-tro un periodo di 4 mesi dalla disoccupazione odall'uscita dal sistema d’istruzione formale, l'ac-cesso ad un'offerta lavorativa valida, il prosegui-mento degli studi, apprendistato o tirocinio o altremisure di formazione. L'attuazione del progetto hapermesso alla regione di confrontarsi anticipata-mente con i temi del programma operativo nazio-nale per l'occupazione giovanile, ed ha posto lebasi per una rilettura complessiva di tutte le poli-tiche del lavoro regionali.

FONDI UE: NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020FORMAZIONE E CONTRASTO ALLA DISOCCUPAZIONE

Gianna Pentenero

di Carlo Napoli

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Più risorse per la ricerca e l’innovazione, gestioneintegrata dei fondi, un sistema di valutazione dei ri-sultati più efficiente, ma soprattutto una crescitache possa essere intelligente, sostenibile ed inclu-siva. Queste, in sintesi, le novità più importanti del-la nuova programmazione dei fondi europei relati-va agli anni 2014-2020 di cui, su proposta degli as-sessori alle attività produttive Giuseppina De San-tis e al lavoro Gianna Pentenero, sono stati appro-vati in giunta i relativi programmi operativi regio-nali che a breve sarannopresentati alla Commis-sione europea. Sono didue miliardi di euro (unmiliardo circa a testa traFesr-Fondo europeo disviluppo regionale e Fse-Fondo sociale europeo) lerisorse di cui la nostra re-gione potrà disporre perla realizzazione di specifi-che azioni, che verrannoulteriormente declinatenei prossimi mesi. La cifratotale garantita al Pie-monte è di fatto analogaal precedente settennato,un segnale certamenteimportante considerata lacrisi che nel frattempo hainvestito il sistema dei bi-lanci pubblici e il mondoproduttivo in generale.La strategia dei fondi de-dicati allo sviluppo, nellospecifico, intende valorizzare e sviluppare la baseindustriale, in primo luogo manifatturiera, ponen-dola al centro delle politiche economiche, ovveroinvestendo su misure di sostegno che evitino laperdita permanente di capacità produttiva e di po-sti di lavoro. Contestualmente, il Por mira a gene-rare un più elevato livello di ricerca, una maggioreintensità e profondità delle innovazioni, una miglio-re proiezione internazionale e un pieno recupero dicompetitività.

Parte integrante del programma è la strategia dispecializzazione intelligente, la quale delinea tretraiettorie tecnologiche di sviluppo che riflettono lealtrettante componenti della crescita: smart (percompetere nel mercato globale attraverso produ-zioni e processi intelligenti); clean-tech (per rilan-ciare un’economia più verde e competitiva); re-source efficiency (per favorire un uso più efficientedelle risorse migliorando il benessere dei cittadini).Le risorse del Por-Fesr della nuova programmazio-

ne andranno quindi utiliz-zate per far fronte alleprincipali criticità che tut-tora sussistono nel siste-ma produttivo piemonte-se, come ad esempiol’esigenza di maggiorequalificazione produttiva,di crescita dimensionale ela capacità di attrarre sulterritorio investimenti daparte di grandi impresecon ricadute positive perle Pmi. "Sui progetti pre-sentati – ha dichiaratol’assessore De Santis inconferenza stampa – siavvia il negoziato conl’Unione europea. Nel girodi qualche mese questiprogrammi verranno ap-provati e, da lì in poi, sipotrà agire concretamen-te attivando misure anchepluri-fondo, che concen-

trino le risorse sugli obiettivi più strategici. E’ op-portuno concentrare le risorse sulle iniziative chefacciano massa critica, come i progetti di ricerca einnovazione più qualificati, i contratti d’insediamen-to, la finanza d’impresa. Verosimilmente occorreanche semplificare e ridurre le svariate misure disostegno alla creazione d’impresa presenti sia nelPor-Fesr sia nel Por-Fse, tenendo conto della leggenazionale sulle start up e intervenendo sulle realicriticità del sistema".

APPROVATI I POR EUROPEI, ADESSO L’ESAME DELL’UECRESCITA INTELLIGENTE, SOSTENIBILE ED INCLUSIVAdi Alessio Cochis

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Due miliardi di euro d'investimenti si riverseranno nei pros-simi sette anni sul nostro territorio: è questa l'entità deifondi strutturali europei. Le commissioni I (programmazio-ne e politiche comunitarie), III (attività produttive) e VI(cultura e istruzione) hanno iniziato i lavori della X legisla-tura con una seduta congiunta per l'informativa della Giun-ta regionale in merito alla loro programmazione. Gli asses-sori regionali Giuseppina De Santis (attività produttive e in-novazione) e Gianna Pentenero (formazione professionalee istruzione) hanno illustrato rispettivamente i programmioperativi del Fesr, incentrato sul sistema produttivo, e delFse, relativo al sistema formativo. Il presidente della I com-missione, Vittorio Barazzotto, ha chiuso l'incontro racco-gliendo le sollecitazioni dei commissari e, di concerto congli altri due presidenti, ha annunciato che i lavori in sedutacongiunta verranno aggiornati per proseguire la dibattito."Abbiamo avviato i lavori della commissione – spiega Ba-razzotto – con una riunione congiunta su un tema estrema-mente importante in un momento in cui la disponibilità dirisorse è assai scarsa a fronte della necessità, se non del-l'urgenza, di rilancio dell'economia e dell'occupazione. Mi

sto immedesimando rapidamente in questo nuovo ruolo fa-cilitato anche dalla concretezza del tema all'ordine del gior-no. Gli stimoli delle relazioni degli assessori e degli inter-venti dei commissari sono stati rilevanti e appaiono di buonviatico per un proficuo lavoro della Commissione che hol'onore e la fortuna di presiedere"."L'incontro – dichiara il neo presidente della III commissio-ne Raffaele Gallo – è servito per fare il punto sulla program-mazione dei fondi europei per la formazione e le imprese.Tali strumenti sono centrali per il rilancio del tessuto impren-ditoriale e del lavoro, vere sfide di questi anni con particola-re attenzione a ricerca e innovazione, allo sviluppo di nuoveimprese e al sostegno dell'accesso al credito delle pmi.I prossimi mesi saranno fondamentali per rendere operati-vi tali fondi".Daniele Valle, che ha esordito come presidente della com-missione cultura, ha rilevato che "è stata una prima di-scussione proficua, grazie alla disponibilità dell'esecutivodi piazza Castello. Particolarmente interessante e innova-tiva la scelta di coinvolgere Fes e Fesr su temi crucialicome la social innovation e la promozione dell'autoim-prenditorialità".

IN ARRIVO 2 MILIARDI PER IL PIEMONTEdi Massimo Avena

Prosegue in Piemonte il lavoro della Giunta regio-nale di Sergio Chiamparino sui fondi Ue, che nellaprossima tornata di programmazione in Piemonteammonteranno a un miliardo e 81 milioni di euro,da raddoppiare con il cofinanziamento di Stato eRegione. I piani dettagliati sono stati inviati al-l'Unione Europea. L'obiettivo, ha spiegato l'asses-sore Gianna Pentenero, è quello di rendere i duefondi (Fesr e Fse) come dei "vasi comunicanti",struttura ideale per affrontare al meglio i tantiproblemi del tessuto economico e sociale piemon-tese."La nuova programmazione dei fondi europei rap-presenta per il Piemonte l'opportunità di superarele criticità esistenti nel sistema produttivo regio-nale". Così l'assessore alle Attività produttive del-la Regione Piemonte, Giuseppina De Santis, cheha partecipato all'assemblea dei soci di Finpie-monte, la finanziaria della Regione Piemonte. "Bi-sogna confermare le iniziative di successo – ha

aggiunto – e agirecon discontinuità ri-spetto a ciò che nonha funzionato, con-centrando ulterior-mente risorse su ri-cerca e innovazione,sui contratti d’inse-diamento, sulla par-tecipazione ai grandicluster nazionali edeuropei".Secondo la De Santis,"particolare attenzione dovrà essere dedicata allafinanza d'impresa, gestita attraverso fondi rotati-vi e risorse della Banca europea per gli investi-menti. Su questo punto va riconosciuto il buon la-voro svolto da Finpiemonte – ha concluso – rela-tivamente agli accordi già raggiunti, che auspi-chiamo possa proseguire ancora meglio in futuronell'individuare gli strumenti più innovativi e van-taggiosi per l'accesso al credito delle imprese".

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE È UN’OPPORTUNITÀdi Massimo Bondì

Giuseppina De Santis

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In coerenza con la raccomandazione europea di unanno fa, il piano per la garanzia giovani, approvatodal governo italiano, attuerà misure volte ad assi-curare che i giovani d’età compresa tra i 15 e i 29anni vengano opportunamente sostenuti ed indiriz-zati verso il mondo del lavoro. Oggi, infatti, circa1.300.000 di giovani italiani sotto i 25 anni non la-vorano e non studiano (neet): in Piemonte, solo nel2013, erano 77.000 e il numero sale a 138.000 finoa 29 anni.Il piano prevede che i giovani siano coinvolti in at-tività di sensibilizzazione, informazione ed orien-tamento già nelle scuole; saranno inoltre rinforza-te le azioni nei confronti di coloro che hanno ab-bandonato o rischiano di abbandonare la scuola everrà garantito un colloquio personalizzato sulleopportunità di studio e lavoro, non solo dipenden-te.Coi fondi europei della Youth employment initiati-ve e del fondo sociale saranno infatti attivati per-corsi di alternanza studio/lavoro, di avviamento al

lavoro, di apprendistato, di tirocinio e di auto-im-prenditorialità, in un quadro di forte collaborazioneed integrazione tra istituzioni nazionali, regionali eterritoriali. Un sistema di banche dati integrate, dipiattaforme per l’incontro domanda/offerta e di co-municazione consentirà anche un continuo monito-raggio degli interventi e una loro valutazione.Di tutto ciò si è parlato nel corso di un seminario aTorino Incontra nell’ambito del quale ha portato isuoi saluti Michele Giovanardi (vicepresidente Con-fartigianato Imprese Piemonte) e sono intervenutiRiccardo Giovani (direttore area sindacale Confarti-gianato Imprese), Giuliana Fenu (vicedirettore for-mazione professionale e lavoro Regione Piemonte),Domenico Bova (responsabile nazionale area occu-pazione e sviluppo economico Italia-Lavoro). I la-vori del seminario sono stati coordinati da CarloNapoli (responsabile area sindacale ConfartigianatoImprese Piemonte) ed ai quali ha preso parte l’as-sessore regionale al lavoro e formazione professio-nale Giovanna Pentenero.

GARANZIA AI GIOVANI IN CERCA DI OCCUPAZIONEUN SEMINARIO PER FARE LUCE SULLE OPPORTUNITÀdi Carlo Napoli

Un momento del seminario

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A due mesi dall’avvio del progetto sperimentale ‘Ga-ranzia giovani’ finanziato dall'Unione europea, rivol-to ai giovani in età compresa fra 15 e 29 anni disoc-cupati e che non studiano, il Piemonte è tra le pocheregioni ad aver avviato la seconda fase del proget-to, che prevede i colloqui dei candidati selezionatiper le offerte lavorative a disposizione. Del miliardoe mezzo destinato all’Italia, il piano europeo (Youthguarantee) riserva alla nostra Regione 97,4 milionidi euro, di questi, poco meno della metà servirà permigliorare competenze e conoscenze dei giovani, inmodo da aumentarne le possibilità occupazionali al-lineandone i profili ai fabbisogni del mercato. Altri31 milioni promuoveranno i tirocini extra-curriculari,anche in mobilità geografica, per favorire una primaesperienza lavorativa e permettere alle imprese diformare i ragazzi sul campo; 12 milionisono destinati all’accompagnamento equasi 9 milioni ad accoglienza, presain carico e orientamento. A queste ri-sorse si aggiungono poi i 5,5 milionidi euro del Por Fse 2014-2020 anti-cipati dalla Regione Piemonte per fi-nanziare percorsi occupazionali ediniziative informative sul territorio.Sono già oltre 129.322 i giovani che sisono iscritti al progetto, registrandosi sulportale nazionalewww.garanziagiovani.gov.it o su quello regionalewww.garanziagiovanipiemonte.it, 40 agenzie privateaccreditate e 21 centri per l’impiego coinvolti, oltre2.500 i giovani prossimi al diploma che hanno ade-rito alle iniziative di orientamento avviate nellescuole. A inizio luglio i dati forniti dall’agenzia ‘Pie-monte lavoro’ registrano 200 opportunità lavorativeo di tirocinio sull’intero territorio regionale, per untotale di 250 posti con un trend in continua crescita.Tra i profili maggiormente richiesti saldatori, peritimeccanici, macellai, aiuti cuochi, disegnatori mecca-nici ed impiegati amministrativi, per i quali sono giàstati selezionati 388 giovani che nei prossimi giornisaranno chiamati a colloquio. Secondo l’Osservato-rio regionale mercato del lavoro, le persone in cercadi occupazione in Piemonte, nel 2013, sarebberostate 213.500 di cui 83.500 nella fascia 15-29 anni.

La sola provincia di Torino registra un totale disoc-cupati pari a 118.000 di cui 46.000 nella fascia 15-29. Presso l’agenzia Piemonte lavoro, in via Belfio-re 23/c a Torino, è a disposizione lo “Youth corner”,il primo punto servizi italiano dove i ragazzi po-tranno registrarsi e ricevere informazioni su ‘Ga-ranzia giovani’.“Per la prima volta col progetto Garanzia giovani –ha dichiarato Gianna Pentenero, assessore al lavo-ro e alla formazione professionale – si attivaun’azione sistematica e concreta per aiutare i gio-vani ad entrare nel mondo del lavoro e far incontra-re in tempi rapidi domanda e offerta. Un progettoche qui in Piemonte è entrato nel vivo fin da subi-to, andando oltre la semplice profilazione dei can-didati ma cercando di abbinare a ciascuno di essiun’opportunità lavorativa in base alle effettive ri-chieste del mercato.

L’efficacia del progetto è testimoniata dall’alto nu-mero di ragazzi iscritti in pochi mesi e dalla

crescente attenzione del mondo imprendito-riale ad una sperimentazione innovativa checi auguriamo possa consolidarsi in un siste-ma efficace di inserimento al lavoro per inostri giovani”.Dei 129.322 i ragazzi (a metà luglio) che si

sono registrati al progetto Garanzia giovani,17.695 sono stati già convocati dai servizi

per il lavoro e 6.907 hanno già ricevuto il pri-mo colloquio di orientamento. Lo ha comunicato il

ministero del lavoro che segnala come le occasionidi lavoro sono 4.707, per un totale di posti disponi-bili pari a 6.948. E’ concentrata al Nord il 57% del-le opportunità, il 31% è al Centro, l’11% al Sud el’1% è all’estero anche se gli iscritti provengono so-prattutto dall’Italia meridionale (in particolare daSicilia e Campania). Il 78% dei posti riguarda con-tratti a tempo determinato, il 9% il tempo indeter-minato e il 7% tirocini, mentre l’apprendistato pesaper l’1% e le altre tipologie (collaborazioni e lavoroautonomo) per il 5%. I ragazzi iscritti hanno nel50% dei casi tra 19 e 24 anni e nel 44% tra 25 e29, ma c’è anche una quota del 6% che ha meno di18 anni. Uno su cinque è laureato e oltre metà(56%) ha un diploma superiore. Sono tanti, però,anche quelli che hanno un titolo di studio di terzamedie o inferiore (23%).

AL VIA LA SECONDA FASE DI GARANZIA GIOVANIQUASI 400 COLLOQUI DI LAVORO IN PROGRAMMAdi Alessio Cochis

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WORKSHOP PROFESSIONALE FOTOGRAFI IN SCENA

D’intesa col Presidente regionale fotografi, Mauri-zio Besana, ed a seguito di una precisa esigenzasollevata da tutti i delegati regionali, è stato orga-nizzato presso la sede della scrivente, un wor-kshop professionale dal titolo “Reflex e videoma-king: il video dal punto di vista del fotografo” chevedrà, in qualità di docente, il presidente dei foto-grafi di Confartigianato Arezzo Nedo Baglioni ac-compagnato da un suo assistente. Il workshop siè svolto seguendo questo programma:

• le funzioni video della mia Reflex• 1920p progressivo: vantaggi e attenzioni• la mia reflex non sarà mai una videocamera• i vantaggi delle lenti fotografiche (pdc e qualità)• funzione creativa dei “picture style”• gli strumenti di ripresa (crane, slider e flycam)• i movimenti di camera• la musica royalty free, il ritmo nel montaggio• editing (cut, dissolve and storytelling)• esportazione (vari formati)

di Massimo Bondì

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10+1 CONSIGLI PER OTTIME RIPRESE VIDEO CON LA REFLEXDa quasi due anni si parla diffusamente di video con le reflex, inrealtà è dall’autunno del 2008 che si è cominciato a parlarne. Al-l’epoca c’era molta titubanza anzi si diceva che questa non eraaltro che una trovata pubblicitaria un gadget. Oggi sono tantis-simi i fotografi che hanno creato un’attività economicamente in-teressante su questa tecnologia che si sono trovati in mano. Altempo stesso i problemi si sono dimostrati ben superiori alle pri-me aspettative: fare video e specialmente farlo con questi appa-recchi, è complesso, se si esce dalla metodologia ‘scimpanzé’,ovvero quello che porta chiunque a prendere una compatta, acliccare su ‘rec’ e a muovere forsennatamente la macchina. Daoltre un anno vengono organizzati seminari sulla tecnica di ri-

presa e post produzione video e c’è tanto ancora da fare.Dopo aver raccolto tutta l’esperienza maturata in due anni si cerca di renderla più fruibile ad un pub-blico di fotografi professionisti sempre più ampio. In questa occasione si è voluto puntualizzare alcu-ni elementi sui quali conviene che tutti possano meditare altrimenti si finisce col farsi male. Ecco quindi qualche indicazione sintetica: 1) non usare un treppiede fotografico, 2) convertire i filedella fotocamera, 3) conversione software, 4) conversione hardware, 5) la scheda video ha altri van-taggi, 6) regolare bene il bilanciamento del bianco, 7) cose da evitare in ripresa, 8)audio, non trala-sciare questo elemento, 9) la luce spesso e’ troppa, 10) gestione dei file foto e video, 10+1)messa afuoco: il problema principale.

I partecipanti del workshop

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La figura del fotografo, intesacome professionista dell'immagi-ne visiva, risente pesantementedella continua ridefinizione delmercato di riferimento, divenutovia via globale, ed il settore del-la fotografia è in profonda tra-sformazione a causa dell’avventodelle tecnologie digitali. Si è dapoco svolta, presso il centro diarti visive “Sikanie” di Catania, lapresentazione del Nikon weddingadvanced campus, evento for-mativo sponsorizzato da Confar-tigianato fotografi sulla fotogra-fia matrimonialista che si artico-lerà in tre tappe, la prima dellequali è prevista a Torino, dal 13al 19 ottobre, e rappresenta lostage introduttivo: una 6 giornidi full immersion per otto ore algiorno di teoria e pratica con ladocenza di grandi nomi della fo-tografia italiana e internazionale.Ai fotografi associati a Confarti-gianato sarà riservato un abbat-timento del 25% del costo dipartecipazione.Si tratta del primo percorso ita-liano di aggiornamento profes-sionale completo e dedicato allafotografia matrimonialista, mira-to a colmare l’attuale vuoto for-mativo in un ambito fotograficoestremamente vasto. Confarti-gianato fotografi ha deciso disponsorizzare e promuoverel’evento apprezzando le caratte-ristiche di completezza che con-traddistinguono questa propostadidattica. Nwac integra, infatti,nell’ambito di un format innova-tivo, l’offerta di un quadro com-

pleto delle problematiche ineren-ti la professione quali l’organiz-zazione dello studio e l’approccioumano, imprenditoriale e foto-grafico.Il Nikon wedding advanced cam-pus si propone inoltre come uncollettore d’idee e bisogni pro-fessionali, un luogo di confrontoe di aggiornamento costante sul-la professione fotografa e sullagestione aziendale, un networkcapace di raccogliere ed organiz-zare le opportunità che oggi il fo-tografo/video grafo spesso hama non riesce a sfruttare al me-glio, nonché un’opportunità peraccrescere la propria visibilità. Ilcorso rappresenterà un punto dipartenza per una serie di mo-

menti di confronto che sia da sti-molo per i partecipanti a prose-guire con entusiasmo il camminointrapreso.

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CAMPUS FORMATIVO A TORINOSCATTI DA MATRIMONIO A OTTOBREdi Massimo Avena

Si tratta del primopercorso italianodi aggiornamentoprofessionalecompletoe dedicatoalla fotografiamatrimonialista

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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO DELLA SALUTELA PROFESSIONALITÀ DEGLI ODONTOTECNICI VA DIFESA

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L'onorevole nonché ex ministro dellasalute Renato Balduzzi, su sollecita-zione del presidente regionale degliodontotecnici di Confartigianato Mar-co Francisco, ha da poco presentatoun'interrogazione al ministro della sa-lute per conoscere lo stato attualedell'iter relativo allo schema di accor-do per l'aggiornamento del profiloprofessionale dell'odontotecnico. Alministro Lorenzin è stato inoltre chie-sto quali iniziative intenda assumereper promuovere la soluzione dell'an-nosa vicenda, anche nell'ottica di in-vitare le regioni ad una considerazio-ne della questione pari a quella mo-strata nei confronti di altriprofili professionali il cui ri-conoscimento è attualmen-te in discussione. Di seguitoil testo integrale dell’inter-rogazione:“La professione di odonto-tecnico trova la propria di-sciplina di base nel regiodecreto 31 maggio 1928n.1334, che la riconoscequale arte ausiliaria delleprofessioni sanitarie, mo-strando già in tale qualificazione, or-mai obsoleta, la propria inadeguatez-za rispetto all'effettiva evoluzionedella figura professionale in questio-ne. Lo sviluppo delle tecnologie sani-tarie legate alla protesica dentaria hainfatti richiesto e determinato un'ele-vata professionalizzazione dell'odon-totecnico il quale, responsabile aisensi della normativa comunitaria perla conformità dei dispositivi medici dalui progettati e realizzati, nonché in-serito, pur in assenza di obblighi for-mativi, nei programmi del sistemaecm, può esercitare in proprio soltan-to alla conclusione di un ciclo di studisuperiori quinquennale e dopo il su-peramento di un esame di abilitazio-ne.

La necessità di un compiuto aggior-namento del suo profilo professionaleè avvertita ormai da alcuni anni el'ordinamento se ne era fatto per laprima volta carico tra il 2001 e il2002, con l'approvazione di uno sche-ma di regolamento recante il ricono-scimento e la disciplina della profes-sione sanitaria di odontotecnico; taleregolamento tuttavia non venne maiemanato per l'intervenuta revisionedel Titolo V della Costituzione del2001, che privò lo Stato della potestàregolamentare nelle materie di com-petenza legislativa concorrente, qua-le è la materia “professioni”; a questanovazione del riparto costituzionale

delle competenze conse-guì la legge n.43 del2006 che demanda l'in-dividuazione di nuoveprofessioni sanitarie –ovvero di professioni di-verse da quelle ricono-sciute direttamente dallalegge – ad accordi sanci-ti in Conferenza Stato-regioni, previo pareretecnico-scientifico dispecifiche commissioni

istituite presso il Consiglio superioredi sanità, da recepirsi successiva-mente e su deliberazione del Consi-glio dei ministri da parte di decreti delPresidente della Repubblica.Conformemente alla nuova disciplinanel 2007 il ministero della salute siattivò per avviare la procedura fina-lizzata all'individuazione della profes-sione di odontotecnico, con relativoaggiornamento del profilo professio-nale; lo schema di accordo fu sotto-posto al parere tecnico-scientifico diun'apposita commissione insediatapresso il Consiglio superiore di sanitàche si espresse favorevolmente pro-ponendo alcune modifiche che venne-ro recepite nello schema medesimo,poi trasmesso alla Conferenza Stato-

di Massimo Bondì Regioni; sul testo in questione, chepresentava ancora alcuni profili con-troversi, non fu però trovato l'accordoin Conferenza che nel dicembre 2009ne rinviò l'esame in attesa di acquisi-re approfondimenti.Da allora le resistenze rispetto allaconclusione dell’iter a suo tempo av-viato non sono state superate; in par-ticolare dopo alcune iniziative adotta-te dal ministero nel 2012 nell'ambitodi una complessiva azione sui percor-si formativi e i profili di alcune profes-sioni sanitarie, va constatato il suc-cessivo stallo in cui è ricaduta la vi-cenda in questione.Allo stato attuale appare opportuno enecessario che le predette resistenze,riconducibili specialmente alle re-sponsabilità (che potrebbero esseremaggiori) poste in capo all'odonto-tecnico e ai suoi rapporti con i mediciodontoiatri, siano affrontate definiti-vamente, ricercando un punto diequilibrio certamente possibile e an-che doveroso, da un punto di vistadel pari trattamento delle categorieprofessionali, alla luce dei riconosci-menti che nel frattempo stanno ac-quisendo altre figure coinvolte nellacura dell'apparato dento-parodonta-le, come quella dell'assistente di stu-dio odontoiatrico, il cui profilo profes-sionale è oggetto di uno schema diaccordo recentemente approdato al-l'attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Le associazioni rappresenta-tive degli odontotecnici, a marzo diquest’anno, hanno inviato ai presi-denti di regione e agli assessori allasanità e alle attività produttive unanota congiunta ad illustrazione dellaproblematiche della categoria; a se-guito di tale iniziativa che ha ricevutoriscontri ancora preliminari ma positi-vi presso alcuni consigli regionali, laposizione delle parti regionali al ri-guardo potrebbe andare incontro asignificative evoluzioni.

Renato Balduzzi

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Il comitato di coordinamento regio-nale delle organizzazioni artigianeavevano già qualche mese fa inviatouna lettera alla Giunta regionale delPiemonte e successivamente ai pre-sidenti dei gruppi consiliari. Per dareseguito a tali lettere, e alla luce delneo governo regionale, il comitatounitario ha ritenuto di sottoporrenuovamente la questione, partico-larmente delicata e che necessita diuna soluzione urgente, relativa allarichiesta di riconoscimento del profi-lo professionale dell’odontotecniconel quadro della riforma delle pro-fessioni sanitarie, prevista dalla leg-ge n.43 del 2006.Secondo la procedura prevista ilcompetente ministero della saluteaveva predisposto lo schema di ac-cordo Stato-Regioni relativo all’ap-provazione del nuovo profilo profes-

sionale (2007) e, a seguito del pare-re favorevole ottenuto da parte delConsiglio superiore di sanità, lo ave-va trasmesso all’esame della Confe-renza Stato-Regioni per l’approva-zione finale. Tuttavia, nel corso dellaXVI legislatura, la Conferenza avevaritenuto opportuno rimandare la de-cisione, in attesa di acquisire ulterio-ri approfondimenti che, a causa deicontinui avvicendamenti di governo,non si sono mai potuti attivare.Il riconoscimento del nuovo profilorappresenta ormai un argomento in-derogabile per la categoria degliodontotecnici che nel corso deglianni ha ampliato le proprie compe-tenze sia sul piano professionale chetecnologico mediante la qualificazio-ne e l’aggiornamento professionale.Le implicazioni che ne derivano coin-volgono anche la responsabilità dichi istituzionalmente è sensibile agliequilibri necessari a questa catego-

ria ed in particolar modo alle garan-zie che il cittadino paziente ha il di-ritto di avere. Occorre, attraversouna mozione unanime del Consiglioregionale del Piemonte, investire ilPresidente e la Giunta regionale af-finché si attivino nei confronti di Go-verno e Parlamento, nonché dellaConferenza Stato-Regioni, al fine diriprendere in esame gli accordi inmerito al riconoscimento del profiloprofessionale dell’odontotecnico.

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IL SÌ DEGLI ODONTOTECNICI AL COWORKING

MOZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DEL PROFILO

“Un provvedimento alpasso con i tempi, chenon solo permetterà didare nuovo impulso alcomparto, ma che valo-rizza ulteriormente unsettore composto daprofessionisti seri e qua-lificati”: con queste pa-role Marco Francisco,presidente regionale de-gli odontotecnici di Con-fartigianato, commentala recente delibera dellaConsulta regionale del-

l’artigianato che accoglie pienamente le richieste inmerito alla possibilità per gli odontotecnici di far ri-corso al co-working per la propria attività. In so-stanza, come tutti i settori, anche quello degli odon-totecnici sta mutando e adeguandosi, da un lato al-l’attuale innegabile situazione di contingenza e dal-

l’altro alle nascenti esigenze imposte dal mercato edai nuovi modelli di gestione aziendale. Con questepremesse negli ultimi tempi sempre più sono stati glioperatori del comparto che hanno espresso la richie-sta di poter usufruire di formule di co-working, ecioè di poter condividere spazi e sedi, pur mante-nendo ovviamente la propria autonomia gestionale.“Facendoci interpreti di queste istanze – continuaFrancisco – abbiamo avviato un costruttivo confron-to con la Regione Piemonte che, vista appunto lagiurisprudenza in vigore, ha ritenuto compatibiletale formula di lavoro con l’attività di odontotecnico,autorizzando quindi l’ammissibilità della stessa intutto il territorio piemontese. L’attività sindacale –conclude Francisco – si concretizza anche attraversolo studio e l’individuazione di nuovi modelli e stru-menti lavorativi, innovativi nella forma e nella so-stanza, che consentano alle imprese di esprimere laloro capacità produttiva e permettano più in genera-le un sostentamento del tessuto economico territo-riale”.

di Massimo Bondì

di Rosy Marrazza

Marco Francisco

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Fulvio Moirano, medico di 61anni residente nel cuneese, findal '95 direttore generale e com-missario in numerose aziendesanitarie pubbliche, dal 2009 al2014 direttore dell'Agenas(Agenzia nazionale sanità), iltecnico che ha affiancato le re-gioni italiane nei piani di rientro

e nella riorganizzazione delle retiospedaliere, è stato indicato dal-la Giunta come direttore dell'as-sessorato alla sanità della Regio-ne Piemonte."Abbiamo ricevuto curricula dielevata qualità tra i quali ho indi-viduato una rosa ristretta diquattro nomi – ha spiegato l'as-sessore alla sanità An-tonio Saitta – che,d'intesa col presi-dente Chiampa-rino, ho pre-sentato allaGiunta peruna scelta fi-nale condivi-sa". Nellarosa, oltre aMoirano, figu-ravano i nomi dimedici e tecnici"di cui comunque

intendo utilizzare le elevate dotie competenze – ha aggiuntoSaitta – perché la sanità piemon-tese ha bisogno di un forte spiri-to di squadra per risollevarsi e ri-partire: Moirano dovrà avviare ilprocesso di ristrutturazione dellastruttura tecnica regionale perrenderla adeguata alla comples-

sità dei problemi da affron-tare così come giusta-

mente richiedono datempo i ministeridella sanità e del-l'economia. Moira-no possiede le ca-pacità umane eprofessionali percoordinare al me-glio questo compi-

to che ha bisognodi tempi certi, dedi-

zione totale e fortedeterminazione".

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RINNOVATO IL CCNL DELLE IMPRESE TESSILI

FULVIO MOIRANO È IL NUOVO DIRETTORE DELLA SANITÀ

Le organizzazioni di categoria dell’artigianato edelle Pmi (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Cla-ai) esprimono soddisfazione per il rinnovo dei con-tratti collettivi nazionali di lavoro dell’area tessile-moda. “L’accordo raggiunto coi sindacati di catego-ria (Cgil, Cisl e Uil) – hanno sottolineato i rappre-sentanti degli artigiane – tiene conto delle difficol-tà che le imprese stanno attraversando e contieneimpegni comuni d’imprenditori e sindacati per af-frontare la crisi del settore e rilanciare la manifat-tura made in Italy. L'intesa sottoscritta prevede unaumento sui minimi tabellari di 65 euro nei treanni al 3° livello suddiviso in tre tranche: 25 eurodal 1° agosto 2014; 25 euro dal 1° aprile 2015; 15euro dal 1° maggio 2016. Oltre all’una tantum di105 euro che coprirà i mesi di vacanza contrattua-le.In particolare, tra gli aspetti del nuovo contratto,secondo le organizzazioni imprenditoriali, l’intesasiglata conferma positivamente l’impegno, già as-

sunto coi recenti rinnovi dei contratti artigiani, pervalorizzare l’apprendistato, istituto qualificante epeculiare dell’artigianato. A questo proposito, tragli aspetti positivi, viene segnalato il prolungamen-to di 2 mesi del periodo di prova per l’apprendista-to, oltre alla proroga di 6 mesi della vigenza con-trattuale rispetto alla scadenza naturale. Altrettan-ta soddisfazione viene espressa dalle organizzazio-ni delle Pmi per il rinnovo di un contratto che con-sente la piena rappresentanza anche delle impresepiù strutturate del settore.

di Alessio Cochis

di Carlo Napoli

Fulvio Moirano

Moiranodovrà avviareil processo di

ristrutturazione dellastruttura tecnica

regionale perrenderla adeguataalla complessità

dei problemi

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Tra le confederazioni artigianeConfartigianato Imprese, Cna,Casartigiani del Piemonte e leconfederazioni sindacali dei lavo-ratori Cgil, Cisl, Uil del Piemontele parti avendo valutato positiva-mente il periodo di sperimenta-zione convengono di confermarela procedura individuata dall’ac-cordo del novembre 2011 sul-l’applicazione dello stesso su tut-to il territorio regionale.“Il tentativo di conciliazione - di-chiara Gianfranco Canavesio -viene inoltrato a nome e per con-to del lavoratore che lo sottoscri-ve chiedendo che venga espleta-to presso la commissione bilate-rale di conciliazione prevista dal-l’accordo regionale in materia

per le motivazioni indicate nellarichiesta. L’imprenditore è invita-to ad inviare la propria disponibi-lità ad aderire al tentativo diconciliazione anche tramite ilproprio consulente del lavorosempre alla suddetta commissio-ne esclusivamente tramite con-segna a mano o tramite fax en-tro il termine di 15 giorni decor-renti dalla data di ricezione delfoglio di richiesta.La commissione, al fine di espe-rire il tentativo di conciliazione,convoca le parti presso la propriasede; nel corso del quale il dato-re di lavoro potrà farsi assisteredalla propria associazione di ca-tegoria e/o dal proprio consulen-te del lavoro. Le parti potrannopresentarsi personalmente o far-si rappresentare da persona mu-

nita di delega che conferisca allastessa il potere di conciliare,transigere, rinunciare, riscuotereod incassare somme di denaro.Eventuali richieste di rinvio ver-ranno valutate solo se fatte per-venire almeno 4 giorni primadella data prefissata.

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IL LAVORO NERO DISTRUGGE CHI RISPETTA LE REGOLE

L’ACCORDO SULLA CONCILIAZIONE DELLE CONTROVERSIE

La federazione naziona-le legno arredo di Con-fartigianato impreseesprime tutta la suapreoccupazione per ledimensioni esponenzialiche stanno caratteriz-zando l’aumento del fe-nomeno del lavoronero. “Aziende comple-tamente sconosciute al

fisco che operano in maniera illegale, danneggian-do seriamente quegli imprenditori che invece ri-spettano le regole e che sono costretti ai tantiadempimenti burocratici e a subire una tassazioneda capogiro – afferma il presidente nazionale del-la categoria Domenico Gambacci a nome di tutto ildirettivo – e questo è ciò che risulta dall’indagineda cui risulta che i lavori stagionali come la pulitu-ra d’infissi, il montaggio di vetrocamera, il posizio-namento di parquet, il taglio della legna e piccoli

lavori di tappezzeria non vengono più eseguiti daditte in regola, ma da chi opera nell’ombra. Anchei lavori di montaggio e smontaggio mobili (traslochie piccoli lavori di falegnameria) vengono ormaieseguiti quasi totalmente da questi personaggi,che ovviamente possono permettersi tariffe piùagevolate e tali da invogliare i clienti in tempi dicrisi a rivolgersi a loro”.“Raccontano alcuni nostri imprenditori – prosegueGambacci – che le tariffe applicate da chi lavora innero oscillano fra i 15 e i 20 euro l’ora; se pensia-mo che quelle applicate da chi lavora regolarmen-te vanno dai 20 ai 30 euro l’ora (con il 60% del ri-cavato che finisce in tasse), si comprende benissi-mo che i regolari guadagnano molto meno degli ir-regolari, sobbarcandosi fra l’altro un rischio d’im-presa elevatissimo. Chiediamo allora con maggiorforza – conclude Gambacci – l’effettuazione dimaggiori controlli da parte di coloro che sono pre-posti a queste funzioni, perché continuando così siportano alla morte migliaia d’imprese. Quando lenostre imprese avranno chiuso i battenti, chi spre-merà lo Stato per pagare i suoi debiti?”.

di Carlo Napoli

di Lino Fioratti

Gianfranco Canavesio

Domenico Gambacci

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«I pensionati sono stremati enon ce la fanno più neanche apagarsi le spese sanitarie e lebadanti». È quanto dichiaraGiampaolo Palazzi, presidentedell’Anap Confartigianato, sullabase dei dati emersi dal rap-porto 2014 del Censis sul wel-fare e le nuove politiche socia-li. «È davvero allarmante, vistal’inadeguatezza dell’interventopubblico, che dal 2013 viene aridursi drasticamente la spesache le famiglie sostengono ditasca propria per curarsi e cheil numero delle badanti, anzi-ché aumentare corrispondente-

mente al progressivo aumentodella popolazione anziana, èaddirittura diminuito. Il che fapresupporre che le famigliesono costrette a trascurare lasalute dei propri cari e a nonassicurare ai loro anziani nonautosufficienti l’assistenza dicui avrebbero bisogno. Non èpiù rinviabile, a questo punto –conclude Palazzi – interveniresui pensionati e sulle loro fami-glie per accrescerne la capacitàdi spesa, cominciando dal-l’estendere ai pensionati a piùbasso reddito il bonus degli 80euro».

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DIRETTIVO NAZIONALE FOTOGRAFI ALLA NITAL

DIFFICOLTÀ PER L’ASSISTENZA SOCIALE E SANITARIA

Nella sede della Nital di Moncalieri vicino aTorino si è riunito il Consiglio direttivo na-zionale dei fotografi di Confartigianato.Tematica centrale dei lavori è stata lo svi-luppo di opportunità che si aprono alla ca-tegoria rispetto alla comunicazione visivasul web nel contesto di sviluppo dell'e-com-merce, e le possibili sinergie attivabili intale ambito tra Nital e Confartigianato.Dopo la recente formazione del gruppo Ictci si comincia anche ad occupare dell’in-gresso di Confartigianato, oltre che nell’e-commerce, anche nei social media e nell’in-novazione tout court con un portale apposi-tamente dedicato. Paolo Manfredi, funzio-nario nazionale, ha illustrato l’iniziativa infase di progettazione chiamata “fotografareil web”. Manfredi ha altresì parlato del re-cente accordo con Roland e della semprepiù forte partnership con Artigiancassa checontinua a garantire agli artigiani finanzia-menti agevolati.

di Massimo Avena

di Massimo Bondì

Giampaolo Palazzi

Il tavolo del direttivo

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2014

SAN.ARTI FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA

PER I LAVORATORI DELL’ARTIGIANATO

San.Arti è il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dellʼartigianato, costituito in attua-zione dellʼaccordo interconfederale del 21 settembre 2010 e dei contratti collettivi nazionali di lavoro.San.Arti si rivolge ai lavoratori delle imprese artigiane che applicano i Ccnl sottoscritti dalle parti istitu-tive: Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai, le organizzazioni sindacali confederali dei la-voratori Cgil, Cisl e Uil.Il Fondo fornisce agli iscritti e agli aventi diritto assistenza sanitaria integrativa e socio-sanitaria nel ri-spetto di quanto prescritto dal D.M. 27 ottobre 2009 del Ministero della Salute.San.Arti quindi eroga ai propri iscritti le prestazioni indicate nel regolamento e nel nomenclatore, tracui prestazioni di diagnostica e terapia, visite specialistiche, ticket per accertamenti diagnostici e pron-to soccorso, pacchetto maternità, ricovero in istituto di cura per intervento chirurgico, odontoiatria e fi-sioterapia, nonché prestazioni sanitarie e socio-sanitarie integrative e/o migliorative di quelle fornitedal Servizio sanitario nazionale.Il Fondo è alimentato con un contributo, ad esclusivo carico dell'azienda, nella misura di 10,42 euromensili per ciascun lavoratore, da versare entro il giorno 16 di ogni mese tramite il modello F24, con-testualmente alla contribuzione Inps. Le relative prestazioni saranno riconosciute ai lavoratori trascor-si 6 mesi di carenza e saranno erogate fino al sesto mese dalla cessazione del rapporto di lavoro.

SAN.ARTIAPRE LE PORTE AI FAMILIARI DEI LAVORATORI

DIPENDENTI DELLE IMPRESE ARTIGIANE

A partire dal mese di giugno 2014 il Fondo San.Arti apre le porte ai familiari dei lavoratori dipendentidelle imprese artigiane. Sarà, infatti, possibile con un versamento annuale volontario, da corrispondere entro il 31 ottobre 2014,estendere la copertura sanitaria ai propri figli, al proprio coniuge o convivente.Dal 1° gennaio 2015 anche i familiari degli iscritti al Fondo potranno, dunque, godere di coperture sa-nitarie dedicate. Le modalità per procedere con lʼiscrizione al Fondo dei propri familiari e lʼelenco dettagliato delle pre-stazioni sanitarie erogate sono disponibili nel sito www.sanarti.it sotto la sezione “Documenti per i fa-miliari”. Aderire è facile e conveniente. Unʼoccasione da non perdere per garantire a tutta la famiglia la miglio-re protezione sanitaria con la massima convenienza: soli 110 euro per ogni figlio fino a 14 anni, 175euro per ogni figlio da 15 anni a 18 anni (30 anni se fiscalmente a carico) e 175 euro per il coniuge/con-vivente more uxorio fino a 67 anni.Con lʼiscrizione al Fondo San.Arti i familiari potranno beneficiare di tutti i servizi e vantaggi di cui giàgode il lavoratore/la lavoratrice iscritto/a al Fondo.

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INDICAZIONI OPERATIVE PER I VERSAMENTI A SAN.ARTI

In data il 28 febbraio 2013 tra Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl e Uil è statosottoscritto un accordo, a livello nazionale, contenente indicazioni operative circa i versamenti aSAN.ARTI.Tali indicazioni riguardano i rapporti di lavoro dei dipendenti delle imprese che applicano i seguenticontratti:

• CCNL Area Meccanica • CCNL Area Alimentazione-Panificazione• CCNL Area Legno-Lapidei• CCNL Area Tessile-Moda• CCNL Area Chimica-Ceramica • CCNL Area Comunicazione• CCNL Acconciatura-Estetica-Centri Benessere.

NORME TRANSITORIE PER I SETTORI SERVIZI DI PULIZIEE AUTOTRASPORTO MERCI

Le imprese che applicano il CCNL Servizi di Pulizie o il CCNL Autotrasporto Merci, che non hanno an-cora regolamentato la contrattualizzazione delle prestazioni erogate da SAN.ARTI, possono comunqueiscrivere i propri dipendenti a SAN.ARTI.Sono escluse da tale opzione le imprese del settore edile per le quali si fa rinvio alle specifiche normecontrattuali.

CONTRIBUZIONE E TIPOLOGIE CONTRATTUALII versamenti si effettuano per tutte le tipologie di rapporto di lavoro con la sola eccezione dei lavoratoria chiamata che, nel mese di riferimento per i versamenti non prestino la loro opera e per i quali non siaprevista l’indennità di disponibilità.I versamenti si effettuano anche per i lavoratori in malattia, in maternità o in sospensione e, comunque,per tutti quelli dichiarati attraverso il modello UNIEMENS. Per i lavoratori a domicilio, per i mesi nei quali non vi fossero commesse, non è dovuto versamento.L’iscrizione ed i versamenti per i lavoratori a tempo determinato sono dovuti esclusivamente per contrattidi durata almeno pari a 12 mesi. Tali obbligazioni non sono dovute nei casi di contratti a termine instauratiper durate inferiori e successivamente prorogati o rinnovati fino a superare la soglia dei 12 mesi.

DECORRENZA E CESSAZIONE DELLA CONTRIBUZIONEL’obbligo di contribuzione decorre dal mese in corso se l’assunzione avviene il primo giorno del mese,se invece l’assunzione avviene nel corso del mese l’obbligo decorre dal primo giorno del mese suc-cessivo.Nel caso di cessazione o sospensione del rapporto di lavoro, senza copertura salariale, nel corso delmese, l’obbligo di contribuzione prosegue per tutto il mese.

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MODALITA DI EFFETTUAZIONE DEI VERSAMENTIIl Fondo è alimentato con un contributo, a carico dell’Azienda, nella misura di 10,42 euro mensili perciascun lavoratore, da versare entro il giorno 16 di ogni mese tramite il modello F24, contestualmentealla contribuzione INPS. Le relative prestazioni saranno riconosciute ai lavoratori trascorsi 6 mesi dicarenza e saranno erogate fino al sesto mese dalla cessazione del rapporto di lavoro.

RISOLUZIONE AGENZIA DELLE ENTRATE

L’Agenzia delle Entrate, con risoluzione n. 12/E del 20 febbraio 2013, per consentire il versamento,tramite modello F24, dei contributi per il finanziamento a favore dell’Ente Bilaterale “Fondo di Assi-stenza sanitaria Integrativa per i Lavoratori dell’Artigianato” (SAN.ARTI.), ha istituito la seguente cau-sale contributo:

• “ART1” denominata “Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per iLavoratori dell’Artigianato - SAN.ARTI.”

In sede di compilazione del modello di pagamento F24, la suddetta causale è esposta nella sezione“INPS”, nel campo “causale contributo”, in corrispondenza, esclusivamente, del campo “importi adebito versati”, indicando:- nel campo “codice sede”, il codice della sede inps competente;- nel campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda, la matricola Inps dell’azienda- nel campo “periodo di riferimento”, nella colonna “da mm/aaaa”, il mese e l’anno di competenza,nel formato MM/AAAA. La colonna “a mm/aaaa” non deve essere valorizzata.

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LE PRESTAZIONI DI SAN.ARTI

Il piano sanitario è operante in caso di malattia e di infortunio per le seguenti prestazioni:• ricovero per grandi interventi chirurgici (come da elenco completo disponibile su

www.sanarti.it)• prestazioni di alta specializzazione• visite specialistiche• ticket sanitari per accertamenti diagnostici e pronto soccorso• pacchetto maternità• prestazioni odontoiatriche particolari• prestazioni di implantologia dentale e di avulsione dei denti• prestazioni diagnostiche particolari (pacchetti prevenzione) e sindrome metabolica• grave inabilità determinata da invalidità permanente dovuta a infortunio sul lavoro oppure

da gravi patologie• piani assistenziali per non autosufficienze

ARTICOLAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE C/O EBAP

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