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anno XV 16 gennaio 2017 N. 221 Il Botteghino Fondato nel 2002 Edito da: gruppo editoriale e culturale “BottegARTE” - Bruxelles email: [email protected] sito: www.bottegarte.eu Direttore e redattore responsabile: Vito Laraspata Invio telematico: Elisa Piunno Grafismo, foto: Catherine Bourdeau Archivio: Ortensia Semoli Corrispondenti dall’Italia: M.T. Prestigiacomo e Franca Caputo Agenzie stampa: ANSA AGI - NIP Adnkronos - 9 colonne - Inform ATTENZIONE: In conformità con le nuove disposizioni in materia d'invii telematici in vigore dal 1° gennaio 2004 (Testo Unico sulla tutela della privacy emanato con D.L 196/2003 pubblicato sulla G.U. n. 174), con la presente chiediamo l'autorizzazione a spedirVi via 'e-mail' le informazioni culturali tramite il presente bollettino. Poichè la nostra rivista viene inviata gratuitamente, la vostra autorizzazione s'intende approvata tramite 'silenzio-assenso'. Chi vuole essere cancellato dalla nostra lista, può inviare un messaggio con scritto semplicemente CANCELLAMI a: [email protected] IMPORTANTE: Gli articoli non firmati sono tratti dalla diffusione delle diverse agenzie giornalistiche o da comunicati stampa. La responsabilità del loro contenuto rimane esclusivamente della fonte. La Redazione si riserva la facoltà di fare una cernita del materiale da pubblicare secondo criteri di buon gusto ed educazione, rispetto ed interesse generale, che non risultino offensivi della dignità e della reputazione di chicchessia. Le collaborazioni e gli articoli sono forniti gratuitamente e in modo del tutto benevolo. Appuntamento sul nostro sito: www.bottegarte.eu La data di pubblicazione è verso il 15 di ogni mese IL BOTTEGHINO” AUGURA UN FELICE E SERENO 2017 zione di desideri imposti dall'esterno e non realmente corrispondenti alle nostre esigenze. Non accettiamo il nostro corpo, il nostro stato di salute, la nostra età, la nostra occupazione? È solo perché ci regoliamo sugli altri. Così facendo perdiamo di vista noi stessi, i nostri veri bisogni, per cercare modelli di vita che abbiamo visto all’esterno (aiutati anche dalla pubblicità), ma che non corrispondono alla nostra personalità, che non ci si è mai dato la pena di conoscere. Diventiamo scontenti e di malumore, trasmettendo energia negativa in chi ci circonda (amici, colleghi, familiari, partner), costringendo gli altri a spendere parole di comprensione e compassione per una sorte che noi stessi abbiamo resa infelice. Infatti, tra il nostro desiderio e le possibilità che abbiamo di realizzarlo c'è uno spazio immenso, e talvolta incolmabile, che dà origine alla nostra infelicità, che ci rode l'anima e ci dispone male di fronte a noi stessi e agli altri. Gli effetti sono arci- noti: ansia e depressione. Se a star bene con se stessi s’impara: basta accettarsi; il buonumore lo si guadagna: basta accontentarsi. Vi.Lar. Se c'è un regalo che tutti, o quasi, vorremmo per il nuovo anno e che purtroppo (o per fortuna) non si compra, è il “buonumore”: per noi stessi e per chi ci circonda. Lascio perdere volutamente la parola "felicità" che per molti è troppo grossa. Incapaci di raggiungere il buonumore, spesso attribuiamo questa impossibilità agli altri o alle circostanze del mondo esterno, quali la salute, il denaro, l'aspetto fisico, le condizioni di lavoro, l'età, cioè una serie di fattori su cui non esercitiamo praticamente alcun controllo. Secondo gli psicologi questi sono tutti alibi dietro i quali ci nascondiamo per liberarci dal compito di trovare il benessere e per consolarci ci ripetiamo: "Se non posso fare niente contro le circostanze avverse, non vedo come posso stare bene" . Eppure, il buonumore (lo si può anche chiamare benessere dell'animo) è accessibile a qualsiasi individuo e non dipende dal piacere, dalla sofferenza fisica, dal lavoro, dall’età, dall'ammirazione altrui, ma unicamente dalla piena accettazione di sé stessi. In questa società, dove si da più importanza all’immagine, al voler sembrare, che non all’essere, è facile misurare il proprio benessere sulla realizza- Carta d'identità dal 1° gennaio 2017 addio alla vecchia arriva la carta elettronica Il 31 dicembre 2016 il tradizionale documento color marroncino di carta filigranata è andato in pensione e verrà sostituito dalla versione elettronica formato “tessera”. Sarà stampata dal ministero e spedita a casa del cittadino entro 6 giorni. Sarà possibile indicare la propria volontà di iscriversi al registro dei donatori di organi e il costo passerà da 10 euro a 22 euro. La carta elettronica sarà inoltre accettata da tutti i Paesi europei mentre a breve quella cartacea non sarà più valida per viaggiare. UN REGALO PER IL 2017 ? “ IL BUONUMORE ”

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anno XV 16 gennaio 2017 N. 221

Il Botteghino Fondato nel 2002

Edito da: gruppo editoriale e

culturale “BottegARTE” - Bruxelles

email: [email protected]

sito: www.bottegarte.eu

Direttore e redattore

responsabile:

Vito Laraspata

Invio telematico: Elisa Piunno

Grafismo, foto: Catherine Bourdeau

Archivio: Ortensia Semoli

Corrispondenti dall’Italia:

M.T. Prestigiacomo e Franca Caputo

Agenzie stampa: ANSA – AGI - NIP

Adnkronos - 9 colonne - Inform

ATTENZIONE: In conformità con le

nuove disposizioni in materia d'invii

telematici in vigore dal 1° gennaio 2004 (Testo Unico sulla tutela della privacy

emanato con D.L 196/2003 pubblicato

sulla G.U. n. 174), con la presente chiediamo l'autorizzazione a spedirVi via

'e-mail' le informazioni culturali tramite il

presente bollettino. Poichè la nostra rivista viene inviata gratuitamente, la

vostra autorizzazione s'intende approvata

tramite 'silenzio-assenso'.

Chi vuole essere cancellato dalla nostra

lista, può inviare un messaggio con

scritto semplicemente CANCELLAMI

a: [email protected]

IMPORTANTE: Gli articoli non firmati

sono tratti dalla diffusione delle diverse agenzie giornalistiche o da comunicati

stampa. La responsabilità del loro

contenuto rimane esclusivamente della fonte.

La Redazione si riserva la facoltà di fare

una cernita del materiale da pubblicare secondo criteri di buon gusto ed

educazione, rispetto ed interesse generale,

che non risultino offensivi della dignità e della reputazione di chicchessia.

Le collaborazioni e gli articoli sono

forniti gratuitamente e in modo del tutto benevolo.

Appuntamento sul

nostro sito:

www.bottegarte.eu

La data di pubblicazione è

verso il 15 di ogni mese

“IL BOTTEGHINO” AUGURA

UN FELICE E SERENO 2017

zione di desideri imposti dall'esterno e non

realmente corrispondenti alle nostre esigenze. Non

accettiamo il nostro corpo, il nostro stato di salute,

la nostra età, la nostra occupazione? È solo perché

ci regoliamo sugli altri. Così facendo perdiamo di

vista noi stessi, i nostri veri bisogni, per cercare

modelli di vita che abbiamo visto all’esterno

(aiutati anche dalla pubblicità), ma che non

corrispondono alla nostra personalità, che non ci si

è mai dato la pena di conoscere. Diventiamo

scontenti e di malumore, trasmettendo energia

negativa in chi ci circonda (amici, colleghi,

familiari, partner), costringendo gli altri a spendere

parole di comprensione e compassione per una

sorte che noi stessi abbiamo resa infelice. Infatti,

tra il nostro desiderio e le possibilità che

abbiamo di realizzarlo c'è uno spazio immenso, e

talvolta incolmabile, che dà origine alla nostra

infelicità, che ci rode l'anima e ci dispone male di

fronte a noi stessi e agli altri. Gli effetti sono arci-

noti: ansia e depressione.

Se a star bene con se stessi s’impara: basta

accettarsi; il buonumore lo si guadagna: basta

accontentarsi.

Vi.Lar.

Se c'è un regalo che tutti, o quasi, vorremmo per il

nuovo anno e che purtroppo (o per fortuna) non si

compra, è il “buonumore”: per noi stessi e per chi

ci circonda. Lascio perdere volutamente la parola

"felicità" che per molti è troppo grossa.

Incapaci di raggiungere il buonumore, spesso

attribuiamo questa impossibilità agli altri o alle

circostanze del mondo esterno, quali la salute, il

denaro, l'aspetto fisico, le condizioni di lavoro, l'età,

cioè una serie di fattori su cui non esercitiamo

praticamente alcun controllo. Secondo gli psicologi

questi sono tutti alibi dietro i quali ci nascondiamo

per liberarci dal compito di trovare il benessere e

per consolarci ci ripetiamo: – "Se non posso fare

niente contro le circostanze avverse, non vedo come

posso stare bene" .

Eppure, il buonumore (lo si può anche chiamare

benessere dell'animo) è accessibile a qualsiasi

individuo e non dipende dal piacere, dalla

sofferenza fisica, dal lavoro, dall’età,

dall'ammirazione altrui, ma unicamente dalla piena

accettazione di sé stessi.

In questa società, dove si da più importanza

all’immagine, al voler sembrare, che non all’essere,

è facile misurare il proprio benessere sulla realizza-

Carta d'identità

dal 1° gennaio 2017 addio alla vecchia

arriva la carta elettronica

Il 31 dicembre 2016 il tradizionale documento color marroncino di carta

filigranata è andato in pensione e verrà sostituito dalla versione elettronica

formato “tessera”. Sarà stampata dal ministero e spedita a casa del cittadino

entro 6 giorni.

Sarà possibile indicare la propria volontà di iscriversi al registro dei donatori

di organi e il costo passerà da 10 euro a 22 euro. La carta elettronica sarà

inoltre accettata da tutti i Paesi europei mentre a breve quella cartacea non sarà

più valida per viaggiare.

UN REGALO PER IL 2017 ?

“ IL BUONUMORE ”

SONDAGGI & OPINIONI

NATALE, IL "REGALO" DELLE

ABBUFFATE

FINO A 3 CHILI IN PIÙ

Che si mangi in casa o si scelgano i ristoranti, ciò

che accumuna a Natale gli italiani sono gli eccessi a

tavola. Per gli esperti il rischio è che alla fine delle

festività si possa pesare fino a 3 chili in più.

Ad influire è soprattutto la cattiva abitudine di mangiucchiare durante

l’intero arco della giornata (66%). Senza considerare che a Natale sembra

che la maggior parte degli italiani trascuri ogni principio di sana

alimentazione e corretta idratazione (42%). E dagli esperti arriva il

decalogo per “limitare i danni” e liberarsi dai chili accumulati durante le

feste. È quanto emerge da uno studio di In a Bottle. Per il 74% degli

esperti quell’ago della bilancia che spessissimo dopo i festeggiamenti del

Natale e del Capodanno si impenna indica un reale aumento di peso. In

ogni caso, basandosi sulla loro esperienza, gli esperti stimano che

durante le festività si ingrassi in media di 2 kg (24%), per arrivare ai 3-4

kg (32%). Ma non è difficile che dopo il periodo che va da inizio

dicembre e metà gennaio si arrivi a pesare anche 5 kg in piu’ (18%). Solo

una minoranza, secondo il 22%, riesce a limitare i danni, arrivando a

pesare 1 kg in più rispetto all’ultimo controllo peso pre-festivo.

I colpevoli di questo levitare della bilancia? Una serie di errori e cattivi comportamenti a cui sembra che gli italiani

proprio non sappiano rinunciare. La maggior parte (78%), ritiene che il

vero danno sia dato proprio dalla continuità nell’assunzione di calorie in

eccesso, ovvero dall’abitudine di “anticipare” le abbuffate natalizie e di

continuarle anche nei giorni che non rappresentano nessuna ricorrenza. E

in cima alla lunga lista di errori c’è la cattiva abitudine di mangiare cibi

molto calorici durante l’intero arco della giornata (66%), spiluccando in

continuazione. Moltissimi, poi, trascurano ogni regola di sana

alimentazione e idratazione (42%). A questo si aggiunge un abuso nel

consumo di bevande alcoliche (35%), che oltre a non essere “sano”, è

iper-calorico. Allo stesso modo alla mancanza di ogni forma di

abbinamento corretto tra i diversi cibi (23%), secondo gli esperti sono

molto minori le occasioni per “bruciare” le calorie che vengono

immagazzinate, rispetto a quanto avviene di solito (45%).

Quali sono i motivi per cui si eccede? Esistono un mix di cause, a partire dal fatto che il mangiare viene

utilizzato per combattere la noia (55%), legata a una over dose di tempo

libero a cui non si è più abituati. Ad aiutare, in senso negativo, anche le

lunghe ore passate davanti al piccolo schermo (53%), si tratta di un

mangiare distratto, che senza accorgersene sommerge l’organismo di

calorie. Fattori a cui si aggiunge la voglia di lasciarsi andare dopo lo

stress accumulato durante l’anno (38%), per molti, infatti, il mangiare

diventa una valvola di sfogo. Non aiutano, poi, soprattutto per il

controllo dell’assunzione dell’alcool e di stuzzichini, le visite ad amici e

parenti (34%).

16 gennaio 2017 p. 2

CAPODANNO,

PER UNA DONNA SU 2 SCATTA

“L’ANSIA DA CENONE”

Realizzare un menù ricco e gustoso, senza commettere

l’errore di renderlo troppo sofisticato, per vivere il

cenone del 31 dicembre con serenità. Gli esperti lo

definiscono “Smart New Year’s Eve Menù”

Ben una italiana su 2 (48%) dichiara di vivere con una certa apprensione

la preparazione del cenone, consapevole del fatto che sarà giudicata, anche

se solo in parte, da parenti e amici. Secondo gli psicologi questo è del tutto

normale: ma le donne devono essere in grado di vivere la propria

emotività, senza la paura di essere giudicate. La pianificazione degli

eventi casalinghi è sicuramente un’esperienza stressante, ma può essere

definita giorno per giorno, per evitare intoppi dell’ultimo minuto.

Ma cosa rappresentano questi momenti

per le equilibriste italiane? Per il 34% rappresenta l’occasione per superare una nuova prova, la

possibilità di passare più tempo con i propri cari (32%) e l’opportunità di

confermarsi vincente anche in cucina (27%). “Per realizzare un menù di

San Silvestro semplice e veloce, capace di soddisfare tutti, si possono

realizzare per gli antipasti delle monoporzioni dedicate ai singoli invitati,

invece di mettere tutto al centro della tavola – afferma la food-blogger

Ilaria Mazzarotta -. Questo ha numerosi vantaggi: si evita di esagerare

con le dosi, con il rischio di buttare ciò che avanza; si mangia il giusto,

senza abbuffarsi e appesantirsi; dimostra la cura e l’attenzione da parte

della padrona di casa per ogni singolo invitato”.

NATALE

A TAVOLA BOOM DI LENTICCHIE

Queste beneficiano delle tendenze salutistiche, della

solidarietà con le aree terremotate dove le coltivano

o forse anche perché in un periodo di crisi sono

chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze.

Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste per

quasi nove italiani su dieci (89%) a pari merito con la frutta locale di

stagione, ma è sorprendente che sia seguito a ruota dalle lenticchie (88%).

È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole

degli italiani” dalla quale si evidenza il sorpasso sul panettone che con il

75% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 72%, la stessa

percentuale del cotechino. Solo il 43% degli italiani hanno assaggiato la

frutta esotica o fuori stagione, mentre ben sei italiani su dieci (60%)

invece hanno consumato uva italiana secondo tradizione. Si abbandonano

infatti le mode esterofile del passato. Resiste il salmone, presente nel 56%

dei menu, ma forte è la presenza del pesce locale a partire da vongole e

alici per le quali si assiste ad una vera riscossa sulle tavole.

MONUMENTI, ARENA DI VERONA IN TESTA

Con un patrimonio artistico-culturale che ricopre tutta la Penisola,

quali sono i preferiti dagli Italiani?

Analizzando le ricerche per punti di interesse effettuate sulla piattaforma italiana del portale, Trivago ha individuato i 10 vicino ai quali gli Italiani

preferiscono dormire. Podio a sorpresa senza Colosseo, superato dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Per volumi di ricerca è l’Arena di

Verona quella che gli italiani vogliono vedere dalla finestra del loro hotel. Il secondo posto lo occupa uno dei punti di riferimento di Firenze, la

Basilica di Santa Maria Novella. Un’altra basilica scalza dal podio il Colosseo, quella di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, famosa per

Porziuncola, la cappella dove San Francesco si raccoglieva in preghiera. La top 5 si completa con Colosseo e Duomo di Milano – L’Anfiteatro

Flavio, forse il monumento italiano più famoso, compare solo al 4° posto della classifica. Le ricerche per dormire sotto la Madunina consegnano al

Duomo di Milano la 5° posizione tra i monumenti più ricercati dagli italiani. La Dolce Vita viene superata dall’Abbazia di Montecassino, chiude il

Pantheon romano – Ancora sorprese nel resto della classfica: il sacro dell’Abbazia di Montecassino a Cassino vince sulla profana Dolce Vita

rappresentata dalla Fontana di Trevi di Roma, rispettivamente al 6° e 7° posto. L’8° monumento vicino a cui gli italiani vorrebbero svegliarsi è il

Ponte Scaligero (o Ponte di Castelvecchio) a Verona. Chiudono la top 10 altre due mete romane: Ponte Milvio al 9° posto e il Pantheon al 10°.

16 gennaio 2017 p. 3

“Chi vuol esser lieto sia, del doman

non v’è certezza” (Lorenzo de’ Medici)

Nel corso del 2014 sono state 1.313.200 le

persone che hanno cambiato il proprio

comune di residenza

“Con un leggero calo rispetto all’anno precedente (-49.100) e una

propensione a spostarsi maggiore tra gli stranieri, con il 48,2 per mille

contro il 19,2 degli italiani, e con una differenza di genere: tra i cittadini

non italiani sono più le donne a spostarsi, tra gli italiani gli uomini”.

Sono i dati emersi dal volume 'Fare spazio Rapporto sulle migrazioni

interne in Italia’, curato dall’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo

del Consiglio nazionale delle ricerche (Issm-Cnr) ed edito da Donzelli. A

parlare è Michele Colucci, curatore del Rapporto e ricercatore.

“Le migrazioni interne, ancorché molto meno studiate di quelle

internazionali verso il nostro Paese alle quali comunque si legano,

rappresentano un tratto strutturale dell’economia italiana”. Alcuni autori

del Rapporto si sono concentrati sui Sistemi locali del lavoro (Sll). “Se

usiamo i Sll per indagare gli spostamenti di residenza, si notano il

rallentamento degli spostamenti dal Sud al Centro-Nord e l’attrattività di

alcune aree urbane: nel 2013-14 nel Sll Roma sono entrate 38.000

persone e ne sono uscite 30.000, a Milano 45.000 contro 37.000 uscite.

Anche il Sll di Bologna ha un saldo positivo”, affermano gli autori.

Roma nel 2009-2014 ha conosciuto un saldo migratorio positivo del

7,7‰. La città con l’avvio della crisi economica ha visto aumentare il

saldo migratorio anche grazie ad una quota crescente di giovani che vi

hanno trasferito la residenza dal Mezzogiorno. Il contributo di Crisci

separa la città di Roma in tre fasce: quartieri centrali, periferia interna al

Grande Raccordo Anulare e periferia esterna al Gande Raccordo Anulare.

Roberto Impicciatore dell’Università di Bologna ha ricostruito i flussi

studenteschi. “Tra il 2003 e il 2016, ben 300.000 studenti meridionali si

sono iscritti in un ateneo del Centro o del Nord e sei su 10 non sono

tornati nella regione di provenienza, ma hanno per due terzi continuato a

vivere in quella di laurea”, spiega l’autore. “La maggior parte di coloro

che si iscrive fuori dalla regione di residenza è composta da siciliani

(69.400) campani (68.900) e pugliesi (95.600) e con maggiore

propensione tra chi ha conseguito voti più alti alla maturità: le regioni

che hanno attratto di più sono state Lazio (9.800 studenti all’anno),

Emilia-Romagna (9.200) e Lombardia (9.000)”.

In una società sempre più anziana cala

l’aspettativa di vita e rallenta la crescita della

presenza degli stranieri in Italia

Dal 1878 l’Annuario statistico italiano dell’Istat accompagna il percorso

della statistica ufficiale, offrendo un patrimonio di dati strutturato e molte

chiavi di lettura sui principali temi ambientali, sociali ed economici che

interessano il Paese. L’edizione 2016 è organizzata in 24 capitoli

all’interno dei quali i dati, generalmente riferiti al 2015, sono presentati

nel dettaglio regionale e accompagnati da un confronto sintetico con i

quattro anni precedenti.

L’analisi dell’Istat parte dal territorio dove si registra, a causa della

riduzione della spesa pubblica, una diminuzione del numero dei comuni

che scendono ad aprile 2016 a 7.999 unità, un processo di unione dei

comuni sta interessando al momento soprattutto le regioni centro-

settentrionali. Nella società italiana prosegue inoltre il declino della

popolazione arginato solo in parte dalle migrazioni. Al 31 dicembre

2015, la popolazione residente in Italia era di 60.665.551 persone

(29.456.321 maschi e 31.209.230 femmine), oltre 130 mila in meno

rispetto all’inizio dell’anno. Nel 2015 sono inoltre calate le nascite. I nati

sono stati 485.780 rispetto a 502.596 del 2014. Nella nostra società

sempre più vecchia, ogni 100 giovani ci sono 161,4 over65, subisce

inoltre dopo anni una battuta d’arresto la speranza di aspettativa di vita

che passa da 80,3 anni a 80,1 anni per i maschi e da 85,0 a 84,7 per le

femmine. Da registrasi in questo ambito un calo della crescita della

presenza degli stranieri in Italia.

Al 31 dicembre 2015 sono 5.026.153 gli stranieri residenti in Italia,

l’8,3% del totale della popolazione, con un incremento di 11.716 unità

sull’anno precedente (+0,2%), di molto inferiore rispetto alla cifra di

92.352 registrata nel corso del 2014. Il Nord-ovest è la ripartizione in cui

risiede il maggior numero di stranieri (34,1%); complessivamente il Nord

ne ospita il 58,6% e la proporzione fra cittadini stranieri e italiani arriva a

11 su 100, contro i circa 4 ogni 100 del Mezzogiorno.

Registrato inoltre un leggero aumento della spesa per consumi. In leggero

calo poi il numero delle famiglie proprietarie di casa. Possiedono un

cellulare oltre nove famiglie su dieci, sei su dieci hanno un PC

nell’abitazione.

migrazione l’Italia secondo l’Istat

Annuario statistico

italiano 2016 Vuoi lavorare?

spostati!

LA PROPOSTA DI MATRIMONIO, IL REGALO SOTTO L’ALBERO

La proposta di Matrimonio diventa un regalo sotto l'albero: questo quanto emerge dal sondaggio dell'Osservatorio di Maison Signore

(www.maisonsignore.it) su un campione di più di 3 mila future spose. Secondo lo studio realizzato dall'Osservatorio dell'azienda, leader di settore

nella produzione artigianale di abiti da sposa, i futuri sposi del 2017 e del 2018 hanno scelto il Natale per regalare alle compagne solitari, verette e

trilogy durante le vacanze o a casa di amici e parenti. Secondo il sondaggio l'80 per cento chi si sposerà nel 2017 e il 50 per cento di chi si sposerà

nel 2018 ha già scelto e prenotato il suo abito da sposa. Gli sposi iniziano tanto tempo prima, soprattutto nello scegliere la location e l'abito,

anche più di un anno prima, in percentuale maggiore al sud, i due aspetti fondamentali del matrimonio, per chi si sposa d'estate e vuole farlo

durante il weekend, è d'obbligo prenotare chiesa e location anche fino a 2 anni prima. Per quanto riguarda l'abito fondamentale è partire in

anticipo, in modo tale da avere un mood preciso intorno al quale realizzare poi gli altri dettagli del grande evento. L'azienda vanta numeri da

record: più di quaranta anni di attività nel mondo del bridal, più di duemila metri quadrati di showroom tra gli atelier di Napoli, Aversa e Caserta,

le quattro collezioni Signore Excellence, Victoria F, Enzo Miccio Bridal Collection e Seduction e più di duecento modelli diversi di abiti da sposa

realizzati ogni anno. La Maison, che ha inaugurato ad aprile una nuova sartoria e un nuovo ufficio stile, è considerata un punto di rifermento nel

settore ed oggi i suoi abiti sono nei più importanti showroom italiani, degli Stati Uniti e del Far East. Gli abiti di Maison Signore sono interamente

Made in Italy e realizzati rigorosamente a mano da sarte e ricamatrici esperte. Tra i punti di forza dell’azienda, la personalizzazione del prodotto.

A richiesta, tessuti, materiali e pietre preziose possono essere scelti dalle clienti. "I dati dell'Osservatorio- dichiara l'amministratore della Maison

Gino Signore- dimostrano, nonostante la crisi economica, il matrimonio sia al centro della vita delle coppie. Oggi però non si sceglie più un

momento "qualsiasi" per regalare un gioiello importante e dal forte valore simbolico o momenti come il Natale, San Valentino e Pasqua. Gli sposi

sono sempre più attenti a realizzare un grande evento per il loro grande giorno e al contempo a spendere nel modo migliore le proprie risorse Chi

può continua a preferire l'abito artigianale costruito su misura per la sposa agli abiti di confezione perchè sa che nel giorno più importante per la

coppia anche se indossato per poche ore quell'abito resterà per anni nella memoria degli invitati ed oggi, nell'era dei social, dei propri follower o

amici reali e vituali online."

16 gennaio 2017 p. 4

”Le radici della cultura sono amare,

ma i frutti sono dolci” (Aristotele)

Personaggi

LA BARONESSA BANDIERA

ESSERE MADRE DI DUE EROI

Una copia ingiallita del ‘Corriere dei Piccoli’, anni Quaranta. La sfoglia

una professoressa di scuola media alla ricerca di storie risorgimentali che

possano incuriosire i suoi studenti. Si ricorda che, da bambina, l’amato

settimanale aveva una rubrica intitolata “Vite di donne all’ombra dei

grandi”. Erano soprattutto ritratti di madri: c’era quella di Garibaldi, quella

di Napoleone. Ma anche quella dei fratelli Emilio ed Attilio Bandiera. Di

lei, Anna Maria Marsich, veniva narrato solo un episodio: quello che la

vede raggiungere a Corfù i figli esuli e ribelli per implorarli di ritornare a

Venezia insieme a lei, per pentirsi dei loro piani rivoluzionari e ricevere il

promesso perdono imperiale, tornando a servire fedelmente sotto l’aquila

austriaca della Imperial Regia Veneta Marina e a mantenere loro, ufficiali

e baroni, tutti i privilegi della propria casta. Ma il pianto della madre non

riuscirà ad infrangere la fede nell’“ora e sempre” mazziniano del 38enne

Emilio, alfiere di fregata e del 29enne Attilio, alfiere di vascello. Si

metteranno a capo della temeraria spedizione per sollevare il popolo del

Regno delle due Sicilie, 12 anni prima di Garibaldi. Ma non in mille, in

19. E le patriottiche parole di Attilio Bandiera – “è fede nostra giovare

l’Italica libertà meglio morti che vivi” - si avvereranno davanti al plotone

di esecuzione, il 25 luglio 1848.

Quello che emerge, così, è un drammatico conflitto privato sullo sfondo di

quello epocale dell’Italia risorgimentale. A rispecchiare il tormento di tanti

italiani dell’epoca, divisi tra reazionari e rivoluzionari. In Thea Magliozzi,

la professoressa di Gaeta che ricorda l’antica lettura sul Corriere dei

Piccoli, il pensiero di quella madre solleva crescenti interrogativi che la

porteranno a pubblicare nel 2006 l’unico libro dedicato a questa figura,

rimasta fino ad allora misconosciuta, “La Baronessa. La madre dei fratelli

Bandiera”. La genesi del libro è affascinante perché, improvvisamente,

durante il lavoro di stesura, l’autrice scoprirà addirittura di essere una

lontana parentela della sua eroina. Scoprendo anche una pagina storica

ignorata dell’avventura dei fratelli Bandiera: il viaggio in incognito che la

baronessa fece a Cosenza, dove i figli erano stati arrestati dopo il fallito

moto in Calabria, per cercare di salvarli dalla condanna a morte.

“La scoperta del viaggio segreto della baronessa fu del tutto casuale:

merito di mia madre che ascoltava volentieri qualche pagina man mano

che procedevo nel mio lavoro. Fu quando le lessi una breve lettera di

Attilio indirizzata allo zio Raffaele Del Giudice, un ufficiale borbonico.

A quel nome lei m’interruppe esclamando: ‘Era un amico dei bisnonni

Vendittis! Sua moglie si chiamava Caterina. Abitavano a Napoli e

venivano spesso a Gaeta. Una volta venne ospite anche una sorella di

Caterina che viveva a Venezia. Poveretta, lei aveva delle grosse

preoccupazioni per i figli…’”. Era quindi lei quella “poveretta”, la

baronessa Marsich, che aveva fatto tappa a Napoli per ottenere,

inutilmente, la grazia dalla regina Marina Teresa, moglie di Ferdinando

II di Borbone. E quando inizia a scrivere il suo libro, la Magliozzi parte

dal racconto del disperato viaggio della nobildonna veneziana verso

l’isola greca di Corfù, decisa a riportare indietro i figli suoi e del conte

Francesco, ammiraglio comandante della flotta austriaca nel

Mediterraneo, celebre per avere catturato un bastimento carico di

profughi. Di quel drammatico incontro Thea Magliozzi può farsi un’idea

leggendo una lettera di Emilio a Mazzini: “Invano io le dico che il

dovere mi comanda di restar qui; che la patria mi è desiderata, ma che,

allorquando mi muoverò per rivederla, non sarà per andarmene a vivere

di ignominiosa vita, ma a morire di gloriosa morte; che il salvacondotto

mio in Italia sta ormai sulla punta della mia spada; che nessuna affezione

mi potrà strappare dall'insegna che ho abbracciato, e che l'insegna d'un re

si può abbandonare, quella della patria mai. Mia madre, agitata, accecata

dalla passione non m'intende, mi chiama un empio, uno snaturato, un

assassino; e le sue lagrime mi straziano il cuore. I suoi rimproveri,

quantunque non meritati, sono come punte di un pugnale; ma la

desolazione non mi toglie il senno; io so che quelle lacrime e quello

sdegno spettano ai tiranni; però, se prima non ero animato che dal solo

amor di patria, ora è potente l'odio che provo contro i despoti usurpatori,

che per l'infame ambizione di regnare sull'altrui patrie condannano le

famiglie a siffatti orrori”. Riannodando i sottili fili di una esistenza

attraverso una serie di lettere, la scrittrice ricostruisce così l’“enorme

conflitto” che attanaglia Anna Maria Marsich, che sa che “queste

ribellioni sono destinate a finire nel nulla. O nell'esilio”. E, per la prima

volta, apre una pagina inedita nella storia della tragica impresa dei figli,

scia di sangue dello sconfitto moto calabrese del marzo 1844. Quello

della madre che, prima in pena per l’editto di comparizione austriaco, poi

appresa della loro cattura in Calabria, corre a Cosenza solo in tempo per

vederli condotti alla fucilazione, il 25 luglio 1844.

DONNE D’ITALIA

ECCO LE VACANZE INVERNALI

PIÙ ECONOMICHE .

Per il secondo anno consecutivo, Capo Verde è risultata essere la

destinazione più conveniente per un soggiorno invernale al caldo in una

casa vacanza. L’isola di origine vulcanica offre ai viaggiatori un prezzo

medio di circa 504,5€ a settimana per l’affitto di un bilocale, pari a 18€

per persona al giorno per 4 ospiti. Se però Capo Verde non è in cima alla

vostra lista dei desideri, non preoccupatevi: i viaggiatori in cerca di altre

destinazioni per fuggire dal clima invernale troveranno molti altri luoghi

convenienti in giro per il mondo in cui concedersi un soggiorno a prova

di portafoglio. TripAdvisor Case Vacanza, con oltre 830.000 case

vacanza in tutto il mondo, ha selezionato 10 destinazioni convenienti per

una fuga invernale al caldo.

Alcune delle mete di

viaggio più belle a livello

mondiale godono di un

ottimo clima nei primi mesi

dell’anno.

Tra spiagge magnifiche,

paesaggi montani e corci di

città – c’è una meta per ogni

tipo di viaggiatore. A Capo Verde, la media del costo di affitto di un

bilocale per una settimana durante il periodo invernale ammonta a

504,5€. I viaggiatori possono arrivare a soggiornare due settimane a

Capo Verde allo stesso prezzo di una sola a Guadeloupe. 4 di queste 10

destinazioni convenienti si trovano in Spagna e includono mete

marittime come Fuerteventura, Tenerife e Lanzarote e la splendida città

di Granada. Per coloro che desiderano rimanere più vicini a casa, la

Spagna ha numerose destinazioni dal clima caldo, come Fuerteventura e

Granada. I viaggiatori che invece vogliono concedersi un viaggio in una

meta un po’ più lontana possono trovare offerte convenienti in Asia, in

particolare a Penang, Goa, Sri Lanka e a Pattaya.

16 gennaio 2017 p. 5

È questo il Paese in cui sono nati e vivono oltre 60

milioni di italiani, che hanno avuto il privilegio di

crescere circondarti da cultura, arte e paesaggi da

cartolina. Ma quanti di loro conoscono le

meraviglie del proprio Paese, in grado di

calamitare ogni anno oltre 48 milioni di turisti

provenienti dai 5 continenti? Al contrario delle

aspettative, ben il 52% degli Italiani si dimostra

incerto su molte delle principali meraviglie del

Bel Paese. Oltre uno su due, infatti, ha ammesso

di essere incappato in clamorose gaffe nel

momento in cui gli è capitato di parlare nello

specifico o nel dare indicazioni sul patrimonio

artistico e sui luoghi storici del proprio Paese.

Questa scarsa conoscenza però non riguarda solo i

luoghi poco noti o i monumenti nascosti, ma

anche località e opere di grande appeal mediatico

oltre che turistico: se solo il 40% degli italiani sa

dove si trova il Cenacolo di Leonardo da Vinci, il

56% delle persone ignora dove sia il Ponte di

Rialto, mentre il 53% non sa minimamente

collocare le Cascate delle Marmore. E’ quanto

emerge da uno studio promosso da Bibite

Sanpellegrino in occasione del concorso “Vinci le

Meraviglie d’Italia”.

Ma qual è l’identikit del cittadino

italiano scarsamente informato

sulle meraviglie del suo Paese? Sono gli uomini i più ignari delle bellezze che li

circondano: ben il 56% degli italiani infatti ha

ammesso delle lacune nella conoscenza delle più

celebri località turistiche e del patrimonio

artistico-culturale. Se la cavano meglio invece le

italiane, la cui percentuale si ferma al 48%. Una

scarsa conoscenza che colpisce soprattutto gli

italiani tra i 30 e i 49 anni (62%), mentre un po’

più ferrati sono i giovanissimi della fascia 18-29

anni (49%) e i 50-65enni (46%). Il Bel Paese,

costellato da località storiche e turistiche celebri in

tutto il mondo, conserva perle rare e opere dal

valore inestimabile che, nonostante rientrino negli

itinerari turistici di centinaia di tour operator,

purtroppo non fanno parte delle conoscenze dei

cittadini stessi. La poca familiarità con i luoghi

segreti del proprio Paese accomuna allo stesso

modo tutte le metropoli italiane; a partire da Roma

(64%) fino a Napoli (62%), passando per Palermo

(61%), Torino (59%), Bologna (57%) e Milano

(50%), gli italiani si rivelano poco informati e

disinteressati a questo proposito.

L’opera che più di tutte ha causato

clamorose gaffe tra gli italiani... ...è il Cenacolo di Leonardo da Vinci: per ben 6

UN VIDEO PER

INSEGNARE IL SORRISO

A SCONTROSI E MUSONI

Imparare la cordialità e il sorriso, come strumenti

per accogliere al meglio i propri ospiti. È questo

il concept di un video per il Web ideato da una

nota catena alberghiera della Versilia che, dopo

aver monitorato le principali piattaforme di

prenotazioni online e i feedback sui social

network, ha riscontrato come gli italiani,

all’avvio della stagione turistica estiva,

ottengono a malapena la sufficienza alla voce

ospitalità. Da cui è nata l’idea di dare vita a un

“corso di formazione in accoglienza”, per

spronare gli operatori a offrire sempre… un

sorriso in più. L’idea di realizzare un video

sarcastico per motivare a sorridere è venuta a

Salvatore Madonna, CEO della catena

alberghiera di lusso Soft Living Places, che

comprende l’esclusivo Hotel Byron di Forte dei

Marmi e l’Hotel Plaza e de Russie di Viareggio.

“Se vogliamo più turisti dobbiamo essere

disponibili, flessibili e sorridere di più. - ha

spiegato l’albergatore - La concorrenza si gioca

sul servizio: accoglienza, calore umano, tatto e

sorriso, sono elementi ricercati ed apprezzati dai

nostri ospiti e soprattutto sono fondamentali nel

determinare il gradimento o meno di una

struttura ricettiva”.

Il video, della durata di due minuti, è online

all’indirizzo https://youtu.be/Mf4PgDxuepM. Il

contenuto è un ritratto autoironico degli

albergatori italiani, che illustra, per mezzo di

simulazioni e mansioni tipiche del concierge, la

scarsa disponibilità e la poca attitudine al

servizio degli spesso ruvidi albergatori italiani.

Soprattutto nei confronti dei turisti stranieri che,

sempre in maggior numero, visitano il Belpaese.

Infatti, secondo le stime del modello di

previsione dei flussi turistici internazionali

(Ciset-Ca' Foscari, giugno 2016), il passaggio di

turisti verso il nostro Paese vede in crescita il

Nord America (+5,1%) e l’Oriente (+8%), così

come gli arrivi dall’Europa (+4,2%).

Proprio per accogliere al meglio i turisti stranieri,

il canzonatorio video illustra una serie di casi

pratici in cui possono incappare gli albergatori.

Veste i panni della severa professoressa del

corso, la popolare showgirl Melita Toniolo.

Come integerrima tutor dell’accoglienza, spetta

proprio alla ex diavolita della TV il compito di

insegnare le buone maniere ai mal capitati

albergatori italiani. Con piglio autorevole,

l’insegnante Melita corregge gli errori e il suo

duro lavoro viene infine premiato. Ma,

nell’inaspettato finale, rimane sbalordita dei

risultati dei propri studenti. La scelta di investire

sul sorriso e sull’accoglienza, all’avvio della

stagione turistica estiva, viene motivata

dall’albergatore toscano: “Il sorriso è forse la

cosa che costa meno di tutte, ma che

difficilmente si riscontra oggi giorno sul viso di

noi che svolgiamo questo mestiere.”.

1 ITALIANO SU 2 NON CONOSCE LE MERAVIGLIE

DELL’ITALIA

Borghi e centri storici che traboccano di cultura, spiagge tra le più belle

al mondo, paesaggi che affascinano turisti da ogni parte del pianeta e

monumenti diventati emblema dell’Italia nel mondo

italiani su 10 infatti l’affresco, conosciuto ad

ogni latitudine, si troverebbe infatti nei pressi di

Firenze, zona d’origine di Leonardo da Vinci:

solo il 40% degli italiani è a conoscenza del fatto

che il Cenacolo Vinciano si trovi invece a

Milano, all’interno del Refettorio del convento di

Santa Maria delle Grazie.

La stessa triste sorte tocca al Ponte di Rialto, che

insieme a quelli dell’Accademia, degli Scalzi e

della Costituzione attraversano il Canal Grande

di Venezia: incredibilmente il 56% degli italiani

non ne ha mai sentito parlare. Ma non è tutto: le

celebri Cascate delle Marmore sarebbero situate

sulle Alpi per il 53% degli intervistati, mentre

solo il 47% è a conoscenza che questo luogo

spettacolare si trova in Umbria, nei pressi di

Terni. E che dire di Matera, nota anche con gli

appellativi di "Città dei Sassi", conosciuta in

tutto il mondo per gli storici Sassi, dal 1993

Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Per il

51% degli italiani i sassi sarebbero in realtà delle

semplici conformazioni rocciose particolari,

mentre si tratta di veri e propri insediamenti

urbani ricavati nelle rocce e utilizzati nel corso

dei secoli dalla popolazione della città lucana. Al

quinto posto della speciale top10 delle

meraviglie italiane meno conosciute proprio

dagli italiani ci sono i nuraghi sardi, un tipo di

costruzione tipico della civiltà nuragica dell’isola

realizzate in pietra, con una forma di un cono

tronco presente su tutto il territorio della

Sardegna: il 48% considera queste costruzioni

uniche al mondo un dolce tipico. Sesta piazza

invece per il Marechiaro di Napoli, che per il

47% degli italiani rappresenta semplicemente il

simpatico soprannome affibbiato dai tifosi

partenopei al centrocampista slovacco degli

azzurri Marek Hamsik; in realtà si tratta di un

borgo di Posillipo, una perla che negli anni ’60

ha rappresentato uno dei simboli della dolce vita

in Italia, diventando famoso anche per le star di

Hollywood che l’hanno frequentata. In settima

posizione, invece, la Certosa di Pavia, ritenuta

per il 42% del campione un tipo di formaggio

fresco, mentre in realtà si tratta del complesso

monumentale storico di grande valenza artistica

e architettonica del pavese. E che dire della Valle

dei Templi, che per il 39% degli italiani si trova

in Egitto anziché nella splendida cornice di

Agrigento, così come il Parco del Valentino, che

per il 35% si trova a Roma, mentre rappresenta

uno dei simboli di Torino. Chiudono la classifica

i famosi Trulli, note costruzioni coniche tipiche

della località di Alberobello in provincia di Bari

che il 21% di intervistati associa solo all’ex

pilota di Formula 1, l’omonimo Jarno Trulli, che

ha disputato oltre 250 GP in carriera.

”Un giorno senza sorriso

è un giorno perso” (Charlie Chaplin)

16 gennaio 2017 p. 6

3 novembre 2014 p. 9

“Non esiste una via per la pace,

la Pace è la Via” (Dalai Lama)

Prima di tutto occorre conservare sempre lo scontrino: i capi in saldo si

possono sostituire, se il prodotto acquistato è danneggiato o non conforme.

In base al D.Lgs. n. 24/2002 il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo

difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.

Per quanto riguarda il difetto di conformità il consumatore può

denunciarlo al venditore entro il termine di due mesi dalla data in cui ha

scoperto il difetto. Tra i suggerimenti quello di fare attenzione ai fondi di

magazzino: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere

l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino

di anni e stagioni precedenti. Alla larga da quei negozi che avevano gli

scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono improvvisamente

riempiti dei più svariati articoli. Diffidate anche di quei negozi che, a fine

stagione, hanno per ogni tipo di prodotto il completo assortimento di taglie

e colori. Tra i suggerimenti quello di girare, confrontare: “Non fermatevi

mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con

quelli esposti in altri esercizi. In questo modo eviterete di mangiarvi le

mani in caso di prezzi più bassi.

A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per

trovare prezzi più bassi. Inoltre, prima di comprare un prodotto, è

possibile controllare sul proprio smartphone che il prezzo non sia più alto

di quello praticato sul sito ufficiale”. Tra i suggerimenti quello di fare una

lista degli acquisti: “Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare

prima di entrare in negozio, in modo da essere meno influenzabili dal

negoziante. In questo modo ridurrete il rischio di tornare a casa colmi di

capi, magari acquistati anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate

alcun bisogno e che non userete mai. Inoltre, consigliamo di creare una

‘lista dei desideri’ sulla versione online dei negozi dove intendete acqui-

SALDI

UN VADEMECUM PER EVITARE

SPIACEVOLI SORPRESE

AI SALDI NON SI RINUNCIA

IL 58,5% FARÀ ACQUISTI

In aumento la percentuale di italiani che compreranno in occasione dei saldi invernali 2017: il 58,5% contro il 55% dell'anno passato,

sempre inferiore comunque a cinque anni fa quando si registrava quasi un 70%. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono

dall'indagine sui saldi invernali 2017, partiti in tutta Italia, realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con

Format Research. “Le preferenze di acquisto - secondo l’indagine - vanno, anche se meno dello scorso anno, secondo tradizione, ai

capi di abbigliamento (92,1%), calzature (79,2%), accessori (32,1%) e biancheria intima (27,4%). Fino a 200 euro il budget di spesa

per il 78,1% dei consumatori. Gli italiani continuano a dare importanza alla «qualità» dei prodotti come nei periodi pre-crisi: in

aumento, la percentuale di chi considera «molto o abbastanza importante» il periodo dei saldi, il 43,9% contro il 42,6% del gennaio

2016. I consumatori continueranno ad acquistare prodotti di marca, griffati e non prodotti di qualsiasi tipologia. Il web è protagonista

degli acquisti anche per i saldi: sono in aumento di 7,2 punti percentuali la quota degli italiani che acquisteranno prodotti a saldo

online. In crescita, seppure lieve rispetto al gennaio 2016, le aspettative delle imprese: il 23,3% ritiene che in occasione dei prossimi

saldi invernali i propri punti vendita saranno visitati in misura maggiore rispetto alla stagione precedente. Il 48,2% dei negozi

proporrà mediamente non oltre il 30% di sconto sugli articoli posti in saldo. Sale al 4,7% la percentuale di imprese che proporrà

prodotti ad oltre il 50% di sconto. Le imprese del commercio al dettaglio che sostengono che i saldi invernali 2017 incideranno oltre il

30% sulle vendite totali sono il 6,4% (contro il 6,2% del 2016). Il 59,5% delle imprese del commercio al dettaglio non si dichiara

d'accordo con la liberalizzazione totale dei saldi. Quasi 8 imprese su 10 sono d'accordo con l'idea di istituire una data unica per l'inizio

saldi a fine del mese di gennaio”.

stare, in modo da averla sempre a disposizione. Pagare un prezzo alto

non significa comprare un prodotto di qualità”.

Tra i suggerimenti quello di fare attenzione ai super sconti: “Se

l’esercizio pratica sconti superiori al 50%, spesso nasconde merce non

proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere,

infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

È un fenomeno ‘a rischio’ soprattutto i primi e gli ultimi giorni di saldo.

Diffidate inoltre dei marchi molto simili a quelli noti. Potrebbero essere

capi contraffatti”. Tra i suggerimenti quello di puntare sulla fiducia:

“Servitevi presso negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale

conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente

e autonomamente la convenienza dell’acquisto”. Tra i suggerimenti

quello di osservare bene negozi e vetrine: “Ricordate che sulla merce è

obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il

valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre

esposto ‘in modo chiaro e ben leggibile’ (D.lgs. n. 114/98). Controllate

che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce

in saldo deve essere inoltre separata in modo chiaro dalla ‘nuova’.

Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di

vedere la merce”. Tra i suggerimenti quello di provare i capi: “Non c’è

alcun obbligo da parte del negoziante di farvi provare gli abiti ma è una

facoltà rimessa alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di

diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati”.

Tra i suggerimenti quello di fare attenzione ai pagamenti: “Nei negozi

che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il

commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche

per i saldi, senza oneri aggiuntivi”.

Con l'occasione dell'inizio dei saldi, l'ADOC

(Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) del Molise

ha predisposto un vademecum al fine di evitare spiacevoli sorprese nel periodo dei saldi

16 gennaio 2017 p. 7

“La vera conoscenza, è sapere i limiti

della nostra ignoranza” (Confucio)

N E L 2 0 1 7

Inoltre, nonostante le difficoltà, 1 italiano su 4 sarebbe disposto ad aiutare

famigliari, amici o sconosciuti nel caso ne avessero l’opportunità. Tra gli

ultimi buoni propositi più gettonati c’è quello di abbandonare vizi non

proprio salutari (26%). Tra questi il 50% vorrebbe smettere di fumare o

ridurne il consumo, il 23% vorrebbe ridurre il consumo di alcool, ma trova

difficile rinunciare a un paio di bicchieri di vino durante i pasti o alle birre

con gli amici. Infine, il 12% degli italiani, incuriosito dal vivere nuove

esperienze sarebbe disposto a fare qualcosa di estremo mai fatto prima, dal

paracadutismo al bungee jumping, dal canyoning fino agli incontri al buio

con sconosciuti. Tra i desideri nel cassetto degli italiani, che non possono

essere messi nella lista dei buoni propositi, ci sono: la vittoria della lotteria

(70%), riuscire ad adottare lo smart working a lavoro (50%), per poter

gestire al meglio i piccoli impegni quotidiani ed avere più elasticità, e per

ultimo, ma non meno importante, trovare il partner giusto (35%), desiderio

espresso soprattutto dai giovani lavoratori delle grandi città del nord Italia,

che si trovano ad essere spesso single, con poco tempo a disposizione e a

frequentare i soliti giri di amici senza riuscire a creare occasioni per

incontrare persone nuove.

In quest’epoca sembra un miraggio avere del tempo per se stessi, eppure

tra mille peripezie gli italiani non vogliono rinunciare a migliorare le

proprie capacità (62%). Uno dei buoni propositi stilato da nonni, genitori e

ragazzi è risparmiare (58%) e salvare qualcosa per progetti importanti.

Inoltre, molti italiani vogliono comprare casa (40%), se non per se, per i

propri figli o nipoti. Tra i giovani infatti spicca la volontà di indipendenza

dalla famiglia (68%).

Un buon metodo per prefissarsi i nuovi obiettivi e propositi risiede

nel fermarsi un attimo, prendere carta e penna e segnare

cosa di buono e male è successo nei mesi precedenti.

Analizzare l’anno passato, esplorare cosa è andato bene e male e

migliorare le criticità.

Lo studio è stato condotto da Libreriamo, in occasione delle feste natalizie

e di fine anno, grazie all’iniziativa “Caro Babbo Natale, ti scrivo” su un

panel di 1200 italiani, tra i 18 e i 65 anni.

“Scrivere nero su bianco una lettera, un programma o una lista la rende

molto più tangibile e reale rispetto al solo pensarci – afferma Saro

Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo – Questa “tradizione” di

esplicitare i nostri propositi ci proietta agli obiettivi futuri, indirizzando i

nostri sforzi uno scopo ben definito. Questo modo di ragionare ci

permettere di valutare come ottenere risultati diversi rispetto a quelli

passati, facendoci crescere e migliorare”.

Nel 2016 il 12% degli italiani è riuscito a tenere fede ai propri buoni

propositi e il 25% è riuscito a rispettarne la maggior parte. Purtroppo però

la maggior parte degli italiani non è riuscito a mantenere fede ai buoni

propositi, infatti il 40% della popolazione ne ha rispettati solo alcuni, il

18% giusto un paio e il 5% non è riuscito a fare nulla di ciò che si era

prefissato di fare, o ha fallito nel mentre, abbandonando i progetti in corso.

Quali sono dunque i buoni propositi che si sono prefissati gli

abitanti del Bel Paese per l’anno venturo?

Tra i buoni propositi più gettonati, gli italiani, vorrebbero migliorare se

stessi approfondendo conoscenze specifiche (62%) come una lingua

straniera (50%), tra le quali inglese, spagnolo, cinese e tedesco, o

migliorare le proprie skill, con corsi di fotografia (30%), informatica

(26%), e cucina (18%). Risparmiare soldi (58%) per investirli in piccoli e

grandi progetti futuri, strettamente personali o per la propria famiglia. Il

68% dei giovani vuole liberarsi dalle catene dei genitori e uscire di casa

per sentirsi più liberi. Per adempiere questo obiettivo sarebbero disposti a

usare parte dei risparmi per aprire un mutuo (60%) o andare in affitto in un

posto non troppo lontano da dove si lavora (40%). Circa il 42% degli

italiani, con l’anno nuovo, si propone di cambiare lavoro per poter

cambiare con qualcosa di più interessante o meno stressante. Vogliono

sempre più spesso poter viaggiare ed esplorare posti esotici e caldi (37%),

quasi affetti da una sindrome di Marco Polo. Gli abitanti del bel paese

vorrebbero vivere meglio il loro tempo, per dedicarlo ai propri hobby

(30%), da spendere sia da soli che in compagnia (25%) e smettere di

procrastinare (30%). C’è chi vuole dedicare più attenzione alla loro salute

(26%,) non ingrassare (35%) e rimanere in forma (28%).

I BUONI PROPOSITI DEGLI ITALIANI :

MIGLIORARE, RISPARMIARE, VIAGGIARE È iniziato il nuovo anno e tra i buoni propositi ci sono sempre grandi progetti

Citando il famoso fisico A. Einstein

“La follia è continuare a fare le stesse cose ed aspettarsi risultati differenti”

METÀ DEGLI ITALIANI È OTTIMISTA

VERSO IL 2017, SOPRA LA MEDIA UE

La metà degli italiani (49,8%) si dichiara ottimista sull' andamento del

proprio Paese nel corso del nuovo anno mentre l'altra metà è invece

decisamente più prudente. È quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei

dati Deloitte sulle previsioni di fine anno, che evidenzia che tra i cittadini

europei più positivi sul futuro ci sono i danesi (80.7%), gli spagnoli

(70,1%) e i tedeschi (61,4%). L' Italia - sottolinea la Coldiretti - si colloca

leggermente al di sopra della media europea del 49% di ottimisti ma su

valori ben superiori a quelli di Polonia (38,3%), Belgio (35%) e Grecia

dove si rileva il maggior grado di pessimismo con solo il 17,7% dei

cittadini che ha una visione positiva. Gli italiani - continua la Coldiretti -

si dividono dunque sostanzialmente a metà nelle previsioni future ma la

stessa spaccatura netta si registra anche nella valutazione del 2016, anche

in questo caso in linea con le valutazioni dei cittadini europei. Questo

quadro di incertezza si è trasferito nelle spese delle feste di Natale e fine

anno per cibo, viaggi, divertimenti e regali che per gli italiani - sottolinea

la Coldiretti - sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto allo scorso

anno (-1%), ma superiori del 19% rispetto alla media dell'Europa dove

risultano inferiori solo a quelle di danesi e spagnoli. Si conferma una

spinta verso spese utili e all' interno della famiglia, tra i parenti e gli

amici, si è preferito scegliere prodotti che non vanno sprecati oppure

oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l'anno. L'

enogastronomia cresce anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento

alla riscoperta della tradizione a tavola. Da segnalare - conclude la

Coldiretti - la preferenza accordata all'acquisto di prodotti ‘Made in Italy’

anche per aiutare l'economia nazionale o garantire maggiori opportunità

di lavoro a sostegno della ripresa con una particolare attenzione a quelli

provenienti dalle aree terremotate.

16 gennaio 2017 p. 8

Non va dimenticata Mosca. Anche se i

rivoluzionari ormai sono un lontano ricordo, in

tutto il paese nel 2017 si celebra il centenario

della Rivoluzione russa. Mosca, che nel 2017

ospiterà la Fifa Confederations Cup e la Coppa

del Mondo 2018, si propone di diventare una

metropoli ultramoderna, capace di spiccare per

lo stile della sua architettura imponente.

Tra le proposte più interessanti c’è Bordeaux

(Francia). È stata definita la “Bella

Addormentata” ma è perfettamente sveglia e

pronta a mostrarsi. Bordeaux ha alcuni tra gli

edifici storici meglio conservati della Francia,

fatta eccezione di Parigi. La nuova linea LGV

Sud-Ovest, che entrerà in funzione a metà del

2017, e che collegherà la città alla rete europea

di treni ad alta velocità, ridurrà il tempo di

viaggio da Parigi a sole due ore. Inoltre, la

recente apertura della “Cité du Vin” (la Città del

Vino), a ridosso della Garonna, conferma la

volontà di eleggerla a meta prediletta del turismo

enogastronomico.

Da visitare anche Buenos Aires (Argentina). La

capitale argentina ha ottenuto il titolo di capitale

latino-americana della cultura gastronomica

2017, ereditandolo dalla spagnola Merida. Tante

le attività che si svolgeranno in città durante

tutto l’anno, tra queste il Congresso sulla

gastronomia del XXI secolo, la visita di famosi

chef di America, Spagna e Portogallo, una Fiera

gastronomica regionale e molti altri

appuntamenti che puntano a promuovere i

prodotti locali nel panorama internazionale. Con

i suoi tipici barbecue, le caratteristiche osterie, i

bistrot di cucina fusion, i locali in stile

americano o le pizzerie, i celebri bar, i cocktail

innovativi, i mercati biologici e le fiere, Buenos

Aires è ormai da alcuni anni una delle

destinazioni preferite del turismo gastronomico e

culturale.

Tra le proposte più interessanti c’è Helsinki

(Finlandia). La capitale finlandese sarà al centro

di molte delle celebrazioni per il centenario

dell’indipendenza del Paese. Tra i vari eventi, ci

sono le varie mostre sul design e la cultura del

paese, il carnevale di samba, i numerosi concerti

e le manifestazioni culturali che riempiranno la

città. Inoltre, qui si svolgerà la più grande fiera

del mondo di fantascienza, la Worldcon, ci

saranno i Campionati mondiali di pattinaggio di

figura e sarà aperto al pubblico il santuario

naturale di Vallisaari. Con un po’ di fortuna nel

Nord del Paese si potrà provare l'emozione di

assistere allo spettacolo dell'aurora boreale,

visibile in circa 200 notti all'anno nella Lapponia

finlandese.

Tra le proposte più interessanti c’è sempre

L’Avana (Cuba). La morte di Fidel Castro e

l'arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump

porteranno cambiamenti significativi nella

capitale cubana e nell'intero Paese. Nessuno può

prevedere quello che accadrà, ma di sicuro il

2017 sarà l’anno buono per visitarla e scoprirla.

Oltre alle sue attrazioni tradizionali, vale la pena

CITTÀ DA VISITARE NEL 2017:

DA MANTOVA A L’AVANA PASSANDO PER HELSINKI

fare un giro alla Fac, la Fabbrica d’Arte cubana,

spazio culturale innovativo dove si respira aria

avanguardista, o al Variedades Obispo, un

grande complesso pieno di negozi e ristoranti nel

centro storico de L'Avana Vecchia, o al

sofisticato ristorante gourmet Café Laurent con

una magnifica vista e dove assaggiare la

tradizionale “Ropa vieja”.

C’è anche Essen (Germania) da visitare. La

città tedesca di Essen ha ottenuto il titolo di

capitale europea Green 2017 grazie ai suoi

sforzi per trasformare una città mineraria in

una “città verde”, reinventandosi

completamente e abbandonando il suo passato

di città industriale diventando un esempio da

seguire. Essen ha costruito corridoi verdi e blu

all'interno della città e sta investendo molto

nelle infrastrutture verdi, come dimostra lo

sviluppo di una rete di piste ciclabili che fanno

parte del grande progetto tedesco della prima

autostrada per biciclette.

Tra le proposte più interessanti c’è Alghero.

La città della Sardegna offre tanti buoni motivi

per visitarla nel 2017 o in qualsiasi altro

momento. Ma quest'anno ospiterà la partenza

del centesimo Giro d’Italia che consentirà agli

abitanti della seconda isola più grande del

Mediterraneo di godersi per tre giorni la corsa

rosa che passerà per Olbia, Tortolì e Cagliari.

Andare ad Alghero è come fare un viaggio

indietro nel tempo, agli eventi che hanno avuto

luogo qui nel Medioevo. Si potrà scoprire la

sua storia e conoscere il suo passato di quando

apparteneva alla Corona d'Aragona, nel XII

secolo; una memoria storica che ha trasformato

questo villaggio di pescatori in una delle

attrazioni più importanti di tutta l'isola..

Tra le proposte più interessanti c’è Osaka

(Giappone). L’indice annuale Global

Destination Cities Index di Mastercard rivela

che Osaka è la seconda grande città del mondo

che si sta affermando più rapidamente come

meta per il turismo del divertimento. Inoltre,

viene classificata anche come la città in più

rapida crescita negli ultimi 8 anni. Tra le sue

attrazioni, la ruota panoramica più alta del

mondo, il più grande acquario del mondo,

l'unico parco di divertimenti Universal Studios

costruito al di fuori degli Stati Uniti.

Tra le proposte più interessanti c’è Merida

(Messico). Nel Sud del Paese, nella penisola

dello Yucatan, è una città coloniale tutta

“vestita” di bianco, piena di aromi e sapori

della sua cucina tradizionale e che offre a tutti

coloro che le fanno visita delle esperienze

magiche; Merida, recentemente nominata

capitale americana della cultura 2017, è l'unica

città al mondo ad aver ricevuto questo titolo

due volte. E nella “città bianca” si possono

trovare ogni giorno attività gratuite culturali:

folklore, musica, danza, escursioni e tante altre

cose che stimolano i sensi.

Tra le proposte più interessanti non poteva

mancare Parigi.

Il motore di ricerca di voli e hotel

www.jetcost.it ha selezionato 17 città che hanno

molto da offrire nel 2017 e che vale la pena

visitare. Tra le proposte più interessanti

troviamo Aarhus (Danimarca). La seconda città

più grande della Danimarca è la capitale

europea della cultura 2017. La città ha già

pronto un programma con più di 350 eventi, di

cui la metà gratuiti. Ci saranno spettacoli di

teatro e danza, concerti, opera, appuntamenti di

letteratura, sport e gastronomia.

Troviamo poi Mantova. Finisce il 2016 come

capitale europea della cultura e nel 2017 diventa

parte della Regione europea della gastronomia

insieme a Bergamo, Brescia e Cremona, in

pratica la Lombardia orientale. E non c’è da

stupirsi, a Mantova ci sono oltre 22 ristoranti

stellati Michelin, 25 Denominazioni d’origine

controllata e molte altre DOP e IPG. Altro

motivo per visitare Mantova nel 2017, è che

secondo un recente sondaggio è la città con la

miglior qualità della vita.

Gettonata anche Cardiff (Regno Unito). Il

2017 non è l'anno dei mondiali o degli europei

di calcio, ma questa città gallese ospiterà la

finale di Champions League 2017, sabato 3

giugno alle ore 20:45.

Troviamo poi Pafos (Cipro), eletta anche lei, nel

2017 capitale europea della cultura. Paphos ha

un ricco patrimonio storico e numerose

attrazioni, tra cui resti di templi, castelli,

fortezze, anfiteatri, i famosi mosaici d’epoca

romana di Afrodite e il sito archeologico di

Kato Paphos, inserito nella lista dell’Unesco dei

patrimoni dell’Umanità.

Tra le proposte più interessanti Fatima

(Portogallo). Il 13 maggio 2017 si festeggia il

centenario delle apparizioni della Vergine ai tre

pastorelli. Per i 100 anni, oltre alle celebrazioni

religiose e ai pellegrinaggi, ci sarà un ricco

programma culturale che comprende concerti,

mostre, teatro e conferenze.

Da scoprire anche Wittenberg (Germania).

Sono passati 500 anni da quando Martin Lutero

affisse le sue 95 tesi sulla porta della chiesa del

castello di Wittenberg. Anche se l’anno non può

essere stabilito con certezza, è stato un evento

che ha cambiato il mondo e nel 2017 si

festeggerà un grande anniversario, non solo

nelle città luterane di Wittenberg e Eisleben.

Sono stati organizzati percorsi diversi che hanno

al centro la figura di Lutero.

Tra gli itinerari c’è anche Pistoia. Famosa

anche come la “piccola Firenze”, Pistoia non ha

nulla da invidiare alle altre città della Toscana e

merita sicuramente una visita nel 2017, anno in

cui è stata eletta Capitale della cultura italiana.

La concentrazione d’arte e architettura di Pistoia

basterebbe da sola ad attirare molti visitatori,

ma è sempre rimasta un po’ oscurata dalla

vicina Firenze. Pistoia è famosa soprattutto per

le sue risorse artistiche di grande valore. Il suo

simbolo è la cattedrale del XII - XIII secolo, con

lo straordinario pulpito di Giovanni Pisano.

Finisce il 2016 e si deve iniziare a pensare al nuovo anno,

anche per i viaggi, pianificando le mete da scoprire.

“C'è un solo bene: il sapere.

E un solo male: l'ignoranza.” (Socrate)

16 gennaio 2017 p. 9

“LA TELEVISIONE SPIEGATA AL POPOLO”

di Achille Campanile

Torna in libreria “La televisione spiegata al popolo” di Achille Campanile

(Bompiani), con un nuovo testo di Aldo Grasso e con un inserto fotografico dei

personaggi televisivi raccontati dall’autore (a cura di Aldo Grasso, prefazione

di Indro Montanelli, con una nota di Oreste Del Buono). Quando Campanile

comincia a scrivere le sue critiche per l’“Europeo”, cui collabora dal 1958 al

1975, la televisione è nata da solo quattro anni: non si sa cosa sia, non si sa

come funzioni. Nel corso di questo ventennio, scemato via via l’entusiasmo

iniziale, Campanile lentamente si disamorerà del nuovo mezzo di

comunicazione, di cui criticava, col consueto, impagabile acume, la moda dei

telequiz, le annunciatrici tutte uguali o l’arroganza dei produttori, convinti di

starsi rivolgendo unicamente a un pubblico poco più che analfabeta.

L’antologia qui riproposta raccoglie le sue cronache settimanali che si offrono

oggi come una fonte per gettare uno sguardo sui programmi che hanno fondato

la televisione italiana, per cogliere il senso della messinscena che la civiltà di

quegli anni involontariamente apprestava. Campanile fu tra i primissimi a

doversi confrontare, da critico e umorista a un tempo, con uno strumento

versatile, ma di cui ancora non si conoscevano né le natura né le potenzialità né,

ovviamente, quale poteva essere la sua incidenza sui costumi degli italiani. Si è

trovato insomma a doversi ‘inventare’ un mestiere, e in questo mestiere ha

messo tutta la sua capacità di cogliere vizi segreti, tic e distorsioni di un popolo.

Achille Campanile (1899-1977) fu giornalista, critico, sceneggiatore, scrittore

paradossale, autore teatrale, uno dei maggiori umoristi del Novecento.

Collaboratore di numerosi periodici, col suo umorismo formidabile, che spinge

fino all’assurdo situazioni sentimentali e luoghi comuni.

“GUIDA AL GIRO DEL MONDO” di Nanni Delbecchi

Chi non ha sognato di fare il giro del mondo una volta nella vita?

“Guida al giro del mondo” di Nanni Delbecchi (Bompiani) è la

storia di due amici che decidono di farlo per davvero, a bordo di

una Renault 4 immatricolata nell’89. Da Ventimiglia a Zanzibar

passando per Lisbona, Buenos Aires, Tokyo, Saigon, il succedersi

delle tappe diventa un racconto picaresco fatto di luoghi noti e

sconosciuti, incontri, scoperte e contrattempi. . . Ogni giro del

mondo è unico e irripetibile, proprio come il viaggio che ognuno fa

attorno alla propria vita, e lì non c’è guida che tenga. Romanzo,

reportage, novella di viaggio, autofiction, parodia: “Guida al giro

del mondo” è anche un girovagare attorno alle giurisdizioni della

scrittura in una sequenza dipanata dal caso, dove ogni tanto

s’intravede un filo conduttore. Ma forse è solo un’impressione.

Nanni Delbecchi, lucchese di nascita e milanese di adozione, è

diventato giornalista con Indro Montanelli, prima al “Giornale”,

poi alla “Voce”, e oggi scrive per “Il Fatto Quotidiano”. È autore

tra l’altro dei reportage narrativi I giocatori (2000) e Il signor Ikea

(2007).

“PROFUMO DI MENTA” di Sabrina Gatti

Il ricordo, l'armoniosa e dolce voce del cuore, il

filo conduttore di ''Profumo di menta''. Silloge

poetica che continua il viaggio emozionale iniziato

nel 2011 con ''La pioggia sui vetri''. La melodia

gentile della parola e le atmosfere delicate, unite,

pur nella luce di un acquerello dell'anima, a temi

più forti, più aspri. L'incanto lieve dell'idillio

incontra quindi la cruda durezza del dolore, il

caldo sorriso dei ricordi, l'amaro sguardo della

sofferenza. L'orrore e la paura si riflettono, treman-

ti, nel timido specchio d'una tiepida mattina d'inizio estate, mentre la rabbia e la

forza di lottare e di continuare, nonostante le avversità, lungo un difficile

cammino, si stringono in un abbraccio alla dolcezza di un'aurora di primavera

ed alla certezza, non solo alla speranza, di un meraviglioso e splendente

domani.

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“LIEVE ED

ETERNA

COME UN FIORE” di Sabrina Gatti

''Il linguaggio dei fiori, delicato e

leggero come un soffio di vento o una

nuvola nel sole, associato spesso, a

malinconiche fanciulle vittoriane, con

lo sguardo perso oltre l’orizzonte,

verso un sogno d’amore romantico ed

impossibile, legato ad un ambito apparentemente frivolo e

femminile, risulta invece una vera e propria forma di

comunicazione, non scritta. Un modo di esprimere, sentimenti ed

emozioni senza l’uso della scrittura e della parola .

‘’Florigrafia’’, la scrittura segreta dell’anima che nei fiori si riflette

e che non solo nell’occidente dei romantici quadri vittoriani vede la

sua vita, ma in tutte le epoche, in tutti gli ambiti , tra oriente ed

occidente, in un filo invisibile che lega, la terra del sole nascente a

quella dove il sole torna alla sua dimora. Un filo invisibile, come le

lettere non scritte di questa lingua silenziosa eppure vibrante

d’emozione e di una melodia dipinta d’incanto, lieve e delicata

come la splendente eternità di un fiore.''

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Sabrina Gatti

Sociologa e scrittrice. Master in diritto internazionale umanitario, iscritta

al Dipartimento Lombardia A.N.S. (Associazione Nazionale Sociologi).

Nata a Milano ma padernese d'adozione, appassionata di arte e cultura,

esordisce nel 2011 con la silloge poetica ‘’La pioggia sui vetri’’.

Tra i suoi scritti due raccolte di racconti ‘’Schegge di vita’’ (2012) e ‘’Le

ombre del tempo’’ (2013), una seconda silloge ‘’Il riflesso dell’anima’’

(2014) ‘’Narcisi bianchi ’’, il suo primo romanzo (2015) , e una nuova

raccolta di liriche , di recentissima uscita (ottobre 2016), dal titolo

''Profumo di menta''.

“Non leggete, come fanno i bambini,

per divertirvi,

o, come fanno gli ambiziosi

per istruirvi.

No, leggete per vivere.”

(Gustave Flaubert)

“Qualunque petto amor d’Italia

accende” (G. Leopardi)

16 gennaio 2017 p. 10

concorso

letterario

reputazione Italia

U n’indagine internazionale

misura la reputazione

di 50 nazioni.

LA REPUTAZIONE ITALIA

SESTA AL MONDO

SORPASSATO IL GIAPPONE

L’Italia sorpassa il Giappone e si colloca al sesto posto nella classifica

della reputazione delle nazioni, realizzata da GfK e Simon Anholt. Trend

negativo per tutti i Paesi della top ten: Regno Unito e Stati Uniti

registrano le flessioni maggiori dell’indice di reputazione, seguiti da

Germania, Giappone e Francia. Rispetto al 2015, l’Italia ha registrato un

trend leggermente negativo (-0.54 punti). Nonostante questo, è riuscita a

guadagnare una posizione in classifica, sorpassando il Giappone e

assestandosi al sesto posto. Questo perché - in un anno negativo per la

reputazione di tutti i Paesi più importanti - l’Italia ha perso meno terreno

rispetto ad altri. Ma cosa contribuisce maggiormente alla buona

reputazione del Bel Paese? Tra i parametri considerati nello studio, il più

apprezzato in assoluto è il turismo, per il quale l’Italia risulta al primo

posto a livello internazionale. Particolarmente positiva anche la

reputazione di cui godono cultura e persone: per entrambi i parametri ci

classifichiamo al terzo posto. Il Made in Italy continua a piacere, infatti il

nostro Paese si colloca al nono posto nella classifica delle esportazioni,

ma anche (meno scontato) in quella relativa alla capacità di attrarre

Investimenti e Immigrazione. Il parametro più negativo è quello legato al

Governo, per il quale l’Italia è solo 16esima. Nel corso del 2016, i Paesi

che hanno registrato il trend più negativo sono stati Regno Unito e Stati

Uniti (con un calo dell’indice di reputazione di oltre un punto), seguiti da

Germania, Giappone e Francia.

IN VENDITA LE CASE DEI FILM: DA 007 A GALLO CEDRONE

Parte del fascino di un film è anche la sua scenografia e spesso il set ideale cercato dal regista non è costruito in uno studio di posa, ma esiste davvero.

Case semplici e spartane o ville da mille e una notte che, sovente, diventano anch’esse protagoniste della pellicola cui fanno da sfondo. Su

Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it) sono in vendita decine di case che sono state set di film famosi e che, per giorni o mesi, hanno ospitato fra le

loro mura attori famosissimi. Sulle montagne attorno a Cortina d’Ampezzo è in vendita, con prezzo riservato, la villa dove furono girate ben due

pellicole famosissime: nel 1963 La Pantera Rosa con David Niven e Peter Sellers e, nel 1981, 007 Solo per i tuoi occhi; a vestire i panni dell’agente

segreto di Sua Maestà era Roger Moore, il ruolo della Bond girl, fra le cime bellunesi, fu affidato alla splendida Carole Bouquet. Spostandoci a Roma si

trova l’annuncio di un altro palazzetto indipendente, oggi accatastato come immobile commerciale - ma facilmente convertibile in villa privata - dove

furono girati due film importantissimi: nel 1977 Ettore Scola lo scelse come set di Una giornata particolare e, nel 1995, fu ambientato qui il Romanzo di

un giovane povero interpretato dall’indimenticabile Alberto Sordi. Prezzo richiesto 4.100.000 euro. Non lontano da Roma, ma in provincia di Latina, a

Terracina è in vendita la casa dove Carlo Verdone, nel 1998, girò alcune scene del film Gallo Cedrone, pellicola in cui il regista e attore romano

interpretava anche la parte di un agente immobiliare dalla discutibile integrità professionale. Per comprare questa splendida proprietà che guarda da un

lato il golfo di Gaeta e dall’altro il Parco nazionale del Circeo servono 3.000.000 di euro. Dal Lazio all’Emilia Romagna, e più precisamente a

Cesenatico, per trovare la vendita della villa che è stata set di una pellicola più recente, il film televisivo Il Pirata Marco Pantani, che nel 2007

ripercorreva la vita dello sfortunato campione del ciclismo italiano morto in circostanze mai del tutto chiarite. Prezzo richiesto: 890.000 euro. Servono

invece 960.000 euro per diventare i nuovi proprietari dell’appartamento di via Milano 13, a Torino, dove sono stati girati sia Bianca come il latte, rossa

come il sangue, film con Luca Argentero del 2013, sia La verità, vi spiego, sull'amore, film con Ambra Angiolini, Giuliana De Sio e Carolina

Crescentini che sarà nelle sale dal prossimo aprile. A Firenze è in vendita per 2.200.000 euro un castello di origine medievale che non solo fu residenza

di Papa Leone X, ma anche set di numerose (e non specificate) pellicole cinematografiche del dopoguerra.

CARTOLINE DALL’ALTRA ITALIA

Scopri il mondo della nuova Emigrazione con

“Cartoline dall’altra Italia”:

http://www.9colonne.it/category/1089/cartoline-dall-altra-italia.

La web serie - realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari

Esteri e della Cooperazione Internazionale-Direzione Generale per gli

Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie - riallaccia i contatti con i

giovani connazionali che hanno deciso di provare un’esperienza

all’estero, per voglia o per necessità, mantenendo con le loro

testimonianze quel filo indivisibile che li lega all’Italia.

Promosso dall’Associazione

culturale La Guglia e aperto

anche ai residenti all’estero

“Poesia senza confine” 2017

Il bando si chiude il 18 marzo

“Poesia senza confine”, partita l’edizione 2017 del concorso promosso

dall’Associazione culturale La Guglia con il patrocinio e la

collaborazione dei Comuni di Agugliano e Polverigi (Ancona). La

partecipazione è aperta ai maggiorenni, anche ai non residenti in Italia,

purché le opere siano in lingua italiana. Devono essere inviate tre poesie

per ciascun autore. Il tema della poesia è libero. Le poesie devono avere

un massimo di 35 versi in lingua italiana ed essere inedite . Le opere

devono pervenire entro e non oltre il prossimo 18 marzo.

L’elenco dei finalisti e dei vincitori sarà pubblicato sul sito web

www.associazionelaguglia.it..

Regolamento e modulo di partecipazione :

http://www.associazionelaguglia.it/Premio%20poesia%202017/REGOL

AMENTO%20Poesia%20ITALIANO%202017.pdf .

Indagina de Il Sole 24 Ore sulla

“Qualità della vita”

giunta alla 27.ma edizione

Aosta la città migliore

Vibo Valentia ultima

A confronto la vivibilità nelle province italiane su un’ampia serie di

indicatori (aggiornati al 2015 e al 2016) articolati in sei settori d’indagine:

Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi

e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati;

Cultura, tempo libero e partecipazione. È Aosta che per la terza volta in 27

anni di indagine (le precedenti nel 1993 e nel 2008) si qualifica come la

“migliore”. Al secondo ed al terzo posto si confermano Milano e Trento,

balzo in avanti per Belluno che dalla 17.ma posizione del 2015 sale in quarta

posizione. All’ultimo posto ancora una realtà del Mezzogiorno, Vibo

Valentia. Roma si posiziona al 13.mo posto, spinta dal valore del patrimonio

immobiliare e dai flussi turistici legati al Giubileo. Tris, negativo, anche per

Vibo Valentia (ultima già nel 1997 e nel 2005). Al penultimo posto Reggio

Calabria (ultima nell’edizione del 2015).

qualità della vita

Ambasciata d’Italia a Bruxelles http://www.ambbruxelles.esteri.it/Ambasciata_Bruxelles

Cancelleria Consolare a Bruxelles http://www.consbruxelles.esteri.it/Consolato_Bruxelles

Parlamento Europeo

www.europarl.europa.eu / www.europarl.it

Commissione Europea

www.ec.europa.eu / www.ec.europa.eu/italia

Consiglio dell'Unione Europea

www.consilium.europa.eu

Corte di giustizia delle Comunità europee

www.curia.europa.eu

Comitato economico e sociale

www.eesc.europa.eu

Comitato delle regioni

www.cor.europa.eu

Gazzette Ufficiali dell'Unione Europea

www.eur-lex.europa.eu/it/index.htm / www.ted.europa.eu/

EUR Info Centres

www.ec.europa.eu/enterprise-europe-network

Associazione “SVILUPPO EUROPEO” sede fiscale a Bruxelles e rappresentanza in Italia

http://www.associazionease.eu/

Nata dalla volontà di alcuni Componenti che hanno deciso di trovare uno spazio nella loro professione per offrire, attraverso un Sito web, un contributo

di pensiero e non solo. Esperti e professionisti curano Rubriche on-line, rendendosi disponibili a fornire assistenza, ispirandosi ai principi

Fondamentali dell'Unione Europea, abbracciando argomenti come, Giustizia, Salute, Ambiente, Creatività, Arte & Cultura. Chi ha necessità di un

parere professionale, può rivolgere un quesito ai componenti dell’associazione. I Consulenti dell’Associazione Sviluppo Europeo forniranno

un’assistenza di base, mentre ulteriori approfondimenti potranno essere richiesti attraverso contatti privati tra le parti.

Chi si rivolge all’ASE - chiunque desidera cogliere informa-

zioni, news ed approfondimenti sulle materie trattate ; chiunque desideri

presentare un proprio progetto e ambisce alla buona riuscita. Chiunque

desideri curare una Rubrica potrà proporsi scrivendo a:

[email protected].

L’Associazione consente ai propri collaboratori e sostenitori di ottenere

maggiore visibilità e instaurare nuovi rapporti in un contesto europeo.

a chi si rivolge l’ASE - l’Associazione si rivolge a professio-

nisti, artisti, a sportivi, per offrire loro l’opportunità di avere un supporto

gratuito su cui contare per un’ulteriore presentazione attraverso i canali

acquisiti, mettendo anche a disposizione il sito per condurre una Rubrica

individuale, senza doversi preoccupare della gestione e dei costi di un

sito personale. Il Sito web offre un canale attraverso il quale instaurare

un rapporto diretto tra visitatore e conduttore delle rubriche.

ALIMENTI, DIVENTA OBBLIGATORIA LA

NUOVA ETICHETTA UE

Dal 13 dicembre la nuova etichetta nutrizionale europea diventa obbligatoria per le

imprese ed estende la definizione di alimento anche ai prodotti imballati, introducendo

nuove indicazioni obbligatorie come il paese di origine, il luogo di provenienza, la

dichiarazione nutrizionale e la presenza di allergeni. La nuova etichetta nutrizionale

consente di risalire al responsabile del prodotto lungo la catena

dell’approvvigionamento, che può essere il produttore, il trasformatore ma anche

l’importatore, e questo è fondamentale dal punto di vista della tutela della salute del

consumatore. L’obbligatorietà dell’indicazione dell’origine, che prima riguardava solo

le carni bovine, ora è estesa anche alle carni ovine, caprine, suine e avicole. Il grande

assente resta il latte, per cui occorre intensificare l’azione di lobby a livello europeo.

La nuova etichettatura è prevista da Regolamento Ue n. 1169/2011 il quale prevede

anche che, nelle diciture delle etichette, viene stabilita una dimensione minima dei

caratteri per le informazioni obbligatorie, fissata in 1,2 mm (eccetto confezioni < 80

cm2 – minimo 0,9 mm). Inoltre è prevista la dichiarazione obbligatoria su contenuto

calorico, grassi, grassi saturi, carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri e sale,

espressi come quantità per 100g o per 100 ml o per porzione mentre gli elementi

nutritivi di un elenco determinato possono essere dichiarati volontariamente. Qualsiasi

ingrediente o coadiuvante che provochi allergie deve figurare nell’elenco degli

ingredienti con un riferimento chiaro alla denominazione della sostanza definita come

allergene. Inoltre l'allergene deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere

chiaramente distinto dagli altri, per dimensioni, stile o colore di sfondo. La lista dei

nanomateriali impiegati va inserita fra gli ingredienti e l’indicazione “oli vegetali” o

“grassi vegetali” viene superata in quanto tra gli ingredienti si dovrà specificare quale

tipo di olio o di grasso è stato utilizzato.

“Per essere italiani nel mondo,

dobbiamo essere europei in Italia”

(Gianni Agnelli)

16 gennaio 2017 p. 11

EUROSTAT: SPESE CASA, IN ITALIA

6° MAGGIOR INCREMENTO

Secondo i dati resi noti azione (acqua, elettricità e gas) ha

registrato il sesto maggior incremento di spesa dell’Unione

Europea. Per questa voce di spesa, infatti, le famiglie

italiane sono passate dal 20,5% della spesa totale familiare

al 23,8% del 2015, +3,3 punti percentuali. Si tratta

dell’incremento più consistente dopo Spagna (+5,6), Irlanda

(+5), Portogallo (+4,5), Olanda (+3,8) e Finlandia (+3,6),

ben superiore alla media Ue (+1,9) o all’Area Euro (+2,3).

L’Europa è più sana di quanto

molti credono

La vera malattia in Europa

sono i suoi oppositori (Jacques Delors)

notizie dall’europa

VISITATE IL NOSTRO SITO www.BottegArte.eu

è in rete con una pagina riservata a

"Il Botteghino"

lo staff di BottegArte e

“IL BOTTEGHINO”

e

....

16 gennaio 2017 p. 12

NOTRE DAME DE PARIS RECORD:

A GRANDE RICHIESTA ANCHE

NEL 2017

“Notre Dame de Paris”, il più grande successo di sempre

nella storia dello spettacolo in Italia riprende le

rappresentazioni per le feste di Natale e ci accompagnerà

almeno fino alla metà del 2017. Dopo una prima parte di

tour rovente con dei veri e propri “bagni di folla” che hanno

infiammato i cuori del pubblico, ci sarà una seconda parte a

grande richiesta, ripartendo dalla capitale il 28 dicembre,

con tappe nei principali capoluoghi della penisola nel 2017:

Torino, Bologna, Milano, Ancona, Bari, Napoli, Lugano,

Rimini, Firenze, Padova. Alcune sono tappe nuove, altre

sono ritorni dopo il trionfo delle rappresentazioni andate in

scena quest’anno. In un momento storico particolarmente

difficile come quello attuale, il bilancio di questo

incredibile ritorno fa gridare al miracolo: l’opera musicale

firmata da Riccardo Cocciante ha fatto impennare le vendite

dei biglietti a teatro quest’anno, capitanando la classifica

dei titoli, e superando le presenze dei più grandi live della

musica rock e pop. Sono infatti oltre 700mila i biglietti

venduti ad oggi e ben 23 le città visitate (da Trieste a

Reggio Calabria passando per la Sicilia e la Sardegna) per

un totale di 171 repliche a colpi di sold out, con pubblico in

delirio e critiche entusiaste. “Notre Dame de Paris” oltre ad

essere il più grande successo di sempre nella storia dello

spettacolo in Italia, è anche lo show più importante che sia

mai stato prodotto in Europa.

E’ diventato un vero e proprio “cult”, grazie soprattutto al

grande amore che l’affezionatissimo pubblico gli tributa

ogni sera, affollando le rappresentazioni in ogni città della

penisola. In undici anni di programmazione, ha superato i

3.500.000 di spettatori in circa 1.000 repliche, 42 le città

visitate in Italia per un totale di 113 tappe. “Notre Dame de

Paris ha cambiato il modo di fare un certo tipo di

spettacolo” afferma Riccardo Cocciante “Il mio intento era

quello di creare un’espressione popolare moderna,

recuperare la nostra cultura europea e lo strumento della

voce, e inserirle in un contesto moderno. Quest’opera non è

una fotografia ma un’immagine in movimento che vive nel

tempo e diventa ogni volta qualcosa di

diverso, grazie alla forza attrattiva di una

scrittura che ti porta dentro alla storia”.

E il produttore David Zard aggiunge

“Tenere conto del pubblico è la prima cosa

nel nostro lavoro. Dare certezze al pubblico

è fondamentale. Notre Dame de Paris ha

questo enorme successo perché è onesto,

mantiene ciò che promette”. "Notre Dame

de Paris" è l’opera popolare moderna tratta

dall’omonimo romanzo di Victor Hugo,

prodotta da David e Clemente Zard, con le

musiche di Riccardo Cocciante e le liriche

di Luc Plamondon adattate in italiano da

Pasquale Panella. In scena un cast

d'eccezione: Lola Ponce (Esmeralda), Giò

Di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci

(Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin),

Matteo Setti (Gringoire), Graziano

Galatone (Febo) e Tania Tuccinardi

(Fiordaliso), assieme al secondo cast e agli

oltre 30 ballerini e acrobati. “Provo

un’enorme gratitudine nei confronti degli

spettatori italiani. Moltissimi tornano a

vederci, continuamente, e sono sempre di

più! Notre Dame de Paris ha cambiato le

loro vite, e le nostre: un’esplosione di

energia e di amore che viviamo ogni sera”

dichiara Lola Ponce, e Giò Di Tonno

racconta che “oggi affrontiamo questo

spettacolo con maggior consapevolezza ma

senza aver perso la voglia di divertirci.

Quando abbiamo iniziato 14 anni fa sentivo

di dover fare uno sforzo in più per

conquistare il pubblico, oggi sono molto

più sicuro e voglio solo dare emozioni. Ed

il bello è che in tutti questi anni noi siamo

cambiati ma l’entusiasmo del pubblico è

rimasto intatto. L’opera ha ancora più

successo di prima e ogni sera ne siamo

esterrefatti”.

SANREMO 2017

I CAMPIONI IN GARA E LE

NUOVE PROPOSTE

Carlo Conti, nella sua veste di Direttore

Artistico del 67° Festival della Canzone

Italiana di Sanremo, ha comunicato nel corso

della trasmissione “Sarà Sanremo",

trasmessa in diretta su Rai1 e Radio2 da

Villa Ormond, i 22 Campioni che

prenderanno parte alle 5 serate del Festival

in programma dal 7 all’11 febbraio 2017. I

Campioni parteciperanno con 22 canzoni

inedite e si esibiranno nelle prime 2 giornate

del Festival divisi in due gruppi da 11: di

questi i primi 8 (dopo il voto della Giuria

della Sala Stampa e del Televoto che

avranno un peso del 50% a testa)

accederanno alla serata del venerdì (per un

totale di 16) mentre gli ultimi 3 classificati

(per un totale di 6 tra le prime 2 serate)

prenderanno parte ad un torneo eliminatorio

nella serata del giovedì. Due di questi sei

saranno definitivamente eliminati e gli altri 4

si aggiungeranno ai 16 già classificati.

Durante “Sarà Sanremo” la Giuria televisiva,

composta da Massimo Ranieri, Anna

Foglietta, Amadeus, Fabio Canino e Andrea

Delogu, ha invece selezionato i 6 artisti, tra i

12 in gara, che parteciperanno al Festival

nella categoria Nuove Proposte. Ai 6

prescelti si sono uniti i 2 giovani provenienti

da Area Sanremo. Tra i 22 campioni in gara

ci sono: Al Bano, Elodie, Paola Turci,

Samuel, Fiorella Mannoia, Nesli & Alice

Paba, Michele Bravi, Fabrizio Moro, Giusy

Ferreri, Gigi D’alessio, Raige E Giulia Luzi,

Ron, Ermal Meta, Michele Zarrillo,

Lodovica Comello, Sergio Sylvestre,

Clementino, Alessio Bernabei,

Chiara,Francesco Gabbani, Bianca Atzei,

Marco Masini. Ecco invece, i nomi delle 8

nuove proposte: Marianne Mirage,

Maldestro, Lele, Leonardo Lamacchia,

Tommaso Pini, Francesco Guasti, Valeria

Farinacci e Braschi.

IL VOLO IN CONCERTO

A MALTA

A grande richiesta, si aggiungono due

nuove date al tour “Notte Magica” de IL

VOLO, confermando il grande successo del

progetto dedicato ai tre tenori: l’8 giugno si

esibiranno a Malta e il 10 giugno a Napoli.

Vivete per il presente sognate per l'avvenire

imparate dal passato

CULTURA E SPETTACOLI

RON A SANREMO CON

“L’OTTAVA MERAVIGLIA”

Ron sarà in gara al 67° Festival di Sanremo con il brano

“L’ottava Meraviglia”, di cui è autore insieme a Mattia Del

Forno, Francesco Caprara ed Emiliano Mangia. Questa

sarà la settima volta in gara al Festival di Sanremo per il

cantautore che ha fatto il suo esordio sul palco dell’Ariston

a soli 16 anni in coppia con Nada e ha vinto il Festival nel

1996 in coppia con Tosca con il brano “Vorrei incontrarti

fra cent’anni”. Oltre 40 date in prestigiose località italiane

tra la primavera e l’estate 2016.

SPETTACOLI

Trovate i vostri biglietti tra una scelta di 48000 spettacoli in più di 40 paesi

http://www.music-opera.com

Ron tornerà il 6 marzo al Teatro

Arcimboldi di Milano con uno speciale e

imperdibile evento benefico a sostegno

di AISLA, l’Associazione Italiana

Sclerosi Laterale Amiotrofica, e della

ricerca sulla SLA.

Inserto

Avvenimenti 2016

Il Botteghino Fondato nel 2002

Edito da: gruppo editoriale e

culturale “BottegARTE” - Bruxelles

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La data di pubblicazione è

verso il 15 di ogni mese

L’ONDATA DI NUOVI

SINDACI

E IL REFERENDUM

SULLE TRIVELLE

La primavera porta con sé una serie di importanti

tornate elettorali: si comincia il 17 aprile con il

referendum abrogativo contro le trivellazioni entro

le 12 miglia da coste e aree protette, che non

raggiunge il quorum, fermandosi poco oltre il 32%

dei votanti. A giugno però si vota in molte delle

principali città italiane ed emerge tutta la voglia di

novità dei cittadini italiani, che in maggioranza

bocciano i partiti tradizionali: a Milano vince

Giuseppe Sala, appoggiato dal Pd ma visto

soprattutto come l’uomo dell’Expo, Napoli e

Cagliari confermano Massimo Zedda e Luigi De

Magistris, Torino e Roma sono invece le prime due

grandi città conquistate dal Movimento 5 stelle,

rispettivamente con Chiara Appendino e Virginia

Raggi. E il 23 giugno un altro referendum, quello

britannico sull’uscita dall’Unione europea.

L’ENNESIMO DRAMMA

DEI MIGRANTI

Per quanto concerne la questione

dell’immigrazione, con il ritorno del bel tempo

ricominciano gli sbarchi: l’Unione europea nel

frattempo ha firmato un accordo con il governo di

Ankara per contenere gli arrivi dalla Turchia, con il

risultato che a fronte di un blocco dei flussi dalla

Grecia, la maggior parte dei migranti tenta la rotta

dell’Italia: sono 153mila i profughi sbarcati sulle

coste italiane da gennaio a novembre, e purtroppo è

da record anche il numero delle vittime del

Mediterraneo, circa 5.000 persone.

IL GIUBILEO

E GLI APPALTI

I referendum, il dramma dei migranti, il

caso Giulio Regeni, il terremoto, la crisi

delle banche.

Sono queste le parole chiave del 2016 che l’Italia ha

consegnato ai posteri. Reduce dal successo

gestionale, quasi insperato, dell’Expo di Milano,

l’Italia entra nel 2016 impegnata ad ospitare un altro

grande evento di rilevanza mondiale, il Giubileo

della misericordia indetto a Roma da papa

Francesco: un evento partito tra mille

preoccupazioni (gli atti di terrorismo internazionale

sempre più frequenti, una città in quel momento

commissariata, fondi che sembravano scarseggiare)

ma gestito alla resa dei fatti in maniera

soddisfacente, con 22 milioni di pellegrini giunti in

12 mesi nella Capitale.

Intanto già ai primi di gennaio vede la luce il nuovo

codice sugli appalti, che fa tesoro proprio del lavoro

fatto dall’autorità anticorruzione per salvare l’Expo

milanese.

DALLE BANCHE

ALLE UNIONI CIVILI

In parlamento intanto si lavora. Tra la primavera e

l’estate accanto a provvedimenti molto contestati,

come la riforma costituzionale portata avanti quasi

in solitaria dalla maggioranza e il decreto per

salvare Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e

Carife dal fallimento, passano anche leggi utili: la

riforma del terzo settore, le unioni civili (che

comunque porta con sé la polemica sulle adozioni)

la legge sul reato di negazionismo, quella detta sul

‘Dopo di noi’ per l’assistenza ai disabili, la legge

contro gli sprechi alimentari.

FATTI E AVVENIMENTI

DELL’ANNO CHE È PASSATO

I fatti dell’Italia

16 gennaio 2017 p. 13

CINEMA :

UN ANNO D’ORO CON

“PERFETTI SCONOSCIUTI”

Per il cinema italiano il 2016 è stato un anno

d’oro e verrà ricordato per pellicole come “Lo

chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti,

“Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese,

“Veloce come il vento” di Matteo Rovere,

“Indivisibili” di Edoardo De Angelis, “La pazza

gioia” di Paolo Virzì, “Assolo” di Laura

Morante, “Fai bei sogni” di Marchio Bellocchio,

“In guerra per amore” di Pif ma soprattutto per

“Fuocoammare” di Gianfranco Rosi.

L’opera di Rosi è un prezioso documento girato

in “presa diretta” nell’isola di Lampedusa, che

ha richiesto un anno e mezzo di lavorazione.

Racconta la tragedia dell’immigrazione in una

terra “di confine”, dove il fenomeno degli

sbarchi coinvolge non solo i migranti, ma anche

gli isolani che vivono tutti i giorni a contatto

con una realtà così complessa.

Ha trionfato al Festival Internazionale del

Cinema di Berlino - il regista ha fatto incetta di

premi alla Berlinale aggiudicandosi l’ambito

Orso d’oro come miglior film, oltre

all’Amnesty International, Ökumenische Jury

(Premio Giuria Ecumenica) e il prestigioso

Morgenpost (Premio del pubblico) – ma non

solo visto che è stato protagonista agli

European Film Awards.

16 gennaio 2017 p. 14

UN 2016 DI GRANDI ADDII

David Bowie, Prince e George Michael: il 2016 ha portato via con sé molte star. E non solo.

Quest’anno, infatti, abbiamo detto addio a dei veri e propri miti, personaggi che hanno lasciato un

segno nel mondo della musica, del cinema, della cultura e dello spettacolo. Anche il nostro Paese è

stato “toccato” da una serie di lutti importanti. L’anno si è aperto con la scomparsa di una diva del

cinema: Silvana Pampanini. Era il 6 gennaio quando l’attrice romana, una delle più amate e più

famose al mondo, si è spenta: aveva 90 anni. Qualche giorno più tardi, il 19 gennaio, muore Ettore

Scola: uno degli autori più importanti del cinema italiano, come sceneggiatore e come regista. Noto

soprattutto per aver diretto capolavori come C’eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi

(1976), Una giornata particolare (1977), La terrazza (1980) e La famiglia (1987) il regista aveva 84

anni. Anche il mondo del teatro nel 2016 ha perso uno dei suoi giganti: il 28 maggio si spegne,

infatti, all’età di 92 anni, Giorgio Albertazzi. E un altro gigante, il gigante buono del cinema

italiano, muore il 27 giugno a Roma: l’attore Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud

Spencer. Aveva 86 anni e verrà ricordato per le tante commedie che lo hanno visto protagonista –

tra risate e cazzotti - accanto a Terence Hill. Sempre nel 2016, il 30 luglio, è scomparsa l’attrice

Anna Marchesini: aveva 62 anni ed era malata da tempo di artrite reumatoide. Impossibile poi

dimenticare la scomparsa di Dario Fo. Drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore,

pittore, scenografo: Dario Fo è deceduto il 13 ottobre a Milano all’età di 90 anni. “Figura

preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e

restaurato la dignità degli umili”: con queste motivazioni veniva insignito del premio Nobel per la

Letteratura nel 1997 (sesto nobel italiano dopo Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo e

Montale). Il nostro Paese ha pianto quest’anno anche uno dei più grandi personaggi della letteratura

italiana moderna: il 19 febbraio è morto a 84 anni lo scrittore, semiologo e filosofo Umberto Eco.

Narratore, editore, saggista, parodista ed enciclopedista, intellettuale e “tuttologo”, secondo una

definizione che lui stesso aveva coniato, Eco è stato autore di opere come Il nome della Rosa, Il

cimitero di Praga o L’isola del giorno prima ma anche di numerosi saggi di semiotica, estetica

medievale e linguistica. Anche il piccolo schermo ha perso alcuni dei suoi più amati protagonisti:

nella notte tra il 27 e il 28 ottobre a 84 anni si spegne il conduttore televisivo Luciano Rispoli,

celebre ideatore di programmi come Parola mia e Tappeto volante. Mentre il primo dicembre muore

don Antonio Polese, meglio conosciuto come il Boss delle cerimonie del popolare programma di

Real Time.

LA TERRA TREMA

NEL CENTRO ITALIA

La pausa estiva è destinata però a distogliere

l’attenzione dalla politica e concentrarla

purtroppo su alcuni fatti di cronaca drammatici,

su tutti l’incubo dei terremoti nel centro Italia:

il 24 agosto una scossa di magnitudo 5,9 ad

Amatrice alla vigilia della sagra

dell’amatriciana, causa la morte di 298

persone; un mese dopo, il 30 ottobre, un

terremoto ancora più forte, di magnitudo 6,5,

con epicentro tra Norcia e Macerata rade al

suolo diversi paesi, pur non facendo

fortunatamente ulteriori vittime. I soccorsi

della Protezione civile sono rapidissimi, ma

saranno migliaia gli sfollati che saranno

costretti a passare quest’inverno nei container o

in villette prefabbricate in attesa della

ricostruzione promessa dal governo. Intanto il

12 luglio in Puglia un incidente ferroviario tra

Andria e Corato causa 23 morti e più di 50

feriti. Si tratta di errore umano ma l’incidente

avviene in un tratto a binario unico, e tanto

basta ad innescare una giusta polemica sullo

stato delle infrastrutture del Mezzogiorno.

LA RIFORMA

COSTITUZIONALE E IL

REFERENDUM

Oltre agli interventi sul terremoto, la legge

per il contrasto del caporalato e la ratifica

dell’accordo di Parigi sul clima sono tra le

ultime cose portate a casa dal parlamento e

dal governo Renzi. Campagna referendaria

tra le più accese, quella sulla riforma

costituzionale: da un lato c’è il fronte del sì,

capeggiato dalla maggioranza di governo,

che vuole stabilità e governabilità, dall’altro

il No, che contesta una riforma giudicata

pasticciata, poco condivisa e che rischia di

consegnare troppi poteri a chi governa anche

per via di una legge elettorale, l’Italicum,

fortemente maggioritaria. In seguito alla

vittoria del No con il 59% dei voti e

un’affluenza altissima, il premier Matteo

Renzi rassegna le dimissioni, come aveva

preannunciato personalizzando (sbagliando,

secondo giudizio unanime degli analisti) la

sfida referendaria.

IL NUOVO GOVERNO

GENTILONI

Gli ultimi atti del 2016 sono affidati dunque

al nuovo governo, affidato dal presidente

della Repubblica Sergio Mattarella all’ex

ministro Paolo Gentiloni il quale ha scelto

una squadra del tutto simile a quella

precedente, con l’eccezione dello

spostamento di Angelino Alfano dall’Interno

agli Esteri, la promozione di Marco Minniti

al Viminale, la sostituzione di Stefania

Giannini all’Istruzione con Valeria Fedeli. Al

nuovo esecutivo spetterà affrontare subito un

nuovo caso-banche, con il necessario

salvataggio del Monte dei Paschi di Siena, e

poi accompagnare la nascita di una nuova

legge elettorale.

I fatti di spettacolo

MUSICA :

NUOVI DISCHI E

GRANDI SPETTACOLI

Nel 2016 sono poi arrivati i nuovi dischi di

grandi artisti: da Giorgia con “Oronero” a

Fiorella Mannoia con “Combattente” passando

per Ligabue con “Made in Italy” fino a Tiziano

Ferro e il suo “Il mestiere della vita”. Senza

dimenticare Zucchero e il suo “Black Cat”:

l’artista inoltre è stato protagonista a settembre di

11 date all’Arena di Verona dove ha richiamato

oltre 115.000 spettatori da tutta Italia, Europa e

non solo. Tra i personaggi più popolari del 2016

c’è poi Manuel Agnelli leader degli

“Afterhours”: è stato lui la rivelazione

dell’ultima edizione del talent show X-Factor

dove ha vestito i panni del giudice tanto

preparato quanto pungente.

TV :

SANREMO,

RISCHIATUTTO,

2016 D’AUTORE

Il 2016 è anche l’anno del fortunato Festival di

Sanremo diretto e condotto da Carlo Conti: con

ascolti record è stato il festival più visto degli

ultimi 11 anni. Ad avere la meglio gli Stadio con

il brano “Un giorno mi dirai”.

16 gennaio 2017 p. 15

SIRIA E MIGRANTI

EMERGENZA MONDIALE

In Siria, è emergenza umanitaria. Il 12 dicembre, dopo quattro anni di

guerra, le forze del regime di Bashar al Assad riconquistano la città di

Aleppo. L'Onu chiede di fermare la “carneficina”, Amnesty parla di

“crimini di guerra”, mentre la comunità internazionale intima alla Siria di

tenere a freno i suoi soldati e garantire la protezione ai civili innocenti, e

alla Russia di moderare i bombardamenti aerei: inizia l'evacuazione dei

civili. Proprio l’intervento russo in Siria sembrerebbe essere il movente

dell’omicidio dell’ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov, ucciso

il 19 dicembre da un poliziotto durante una mostra fotografica.

Da non dimenticare l’emergenza migranti. Il numero di migranti morti

nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Europa ha raggiunto

quest'anno il tragico record di circa 5 mila vittime.

UN 2016 SEGNATO DAL TERRORISMO

L’attentato al mercatino di Natale di Berlino – 12 morti, tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo -

è solo l’ultimo atto terroristico, in ordine cronologico, che in quest’anno ha colpito il cuore

dell’Europa. Dalla Francia al Belgio e alla Germania, il 2016 sarà ricordato per l'attacco

frontale che il terrorismo islamista ha sferrato al Vecchio Continente. Un’escalation di terrore

iniziata il 7 gennaio, nel giorno in cui la Francia celebrava l’anniversario dell’attentato al

settimanale satirico Charlie Hebdo: un uomo, al grido di “Allah Akbar”, si lancia contro alcuni

poliziotti, ferendone uno. Ma è il 22 marzo che il sedicente Stato islamico mette a segno uno

degli attacchi più feroci. Una raffica di attentati colpisce Bruxelles: prima due kamikaze nella

hall dell'aeroporto, poi una bomba nella stazione della metropolitana Maalbeek hanno seminato

morte e paura. Il bilancio degli attacchi è di 32 morti e circa 300 feriti. Passeranno poco meno

di quattro mesi e l’Isis colpisce ancora, in Francia. Un camion piomba sulla folla radunata sul

lungomare della Promenade des Anglais di Nizza per i festeggiamenti della festa nazionale

francese. Le vittime sono 86, tra cui 6 italiani, i feriti oltre 300. Un 2016 segnato anche da un

caso internazionale dai tanti punti oscuri, destinato ad assume re una forte connotazione politica

e che apre una nuova epoca nei rapporti tra Italia ed Egitto. Si tratta dell’omicidio di Giulio

Regeni, giovane ricercatore italiano, scomparso al Cairo il 25 gennaio, nel giorno in cui si erano

svolte manifestazioni contro il governo, e trovato morto qualche giorno dopo. Il governo

italiano si attiva per avere spiegazioni dalle autorità egiziane che attribuiscono l'omicidio del

ragazzo friulano ad una banda criminale. La versione non convince e si mobilità la comunità

internazionale per chiedere la verità sul caso.

BREXIT E TRUMP

È L’ANNO DEI VOTI CHOC

È anche l’anno dei voti choc: prima la Gran Bretagna, che il 23 giugno

sceglie di lasciare l'Unione europea. La Brexit vince il referendum con il

51,9%: un risultato che sconquassa l'Europa, con immediate

ripercussioni sulla politica britannica. A novembre è la volta invece

degli Stati Uniti, che scelgono di voltare pagina: dopo una campagna

elettorale infuocata, Donald Trump vince le elezioni e diventa

presidente. La rivale democratica Hillary Clinton, favorita fino

all'ultimo, vince tuttavia il voto popolare con 2 milioni di voti in più.

Nei giorni successivi all’elezione di Trump, arriva la notizia della morte

di Fidel Castro: il lider maximo aveva 90 anni. Dopo lo storico disgelo

voluto da Obama, il futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba è ora

nelle mani di Trump.

L’anno che si è appena concluso ha segnato

anche il ritorno sul piccolo schermo di due icone

degli anni ’80: Heather Parisi e Lorella Cuccarini

protagoniste con “Nemica amatissima” di due

prime serate su Rai1. Nel 2016 in tv è inoltre

approdato per la prima volta il trono gay di

“Uomini e donne”, il programma di Canale 5

condotto da Maria De Filippi dove ha fatto

capolino il primo tronista gay della storia:

Claudio Sona. Ed è sempre Canale 5 ad ospitare

la prima edizione del reality “Grande Fratello

Vip”: a vincere è Alessia Macari, la cantante

“nata” nel programma “Avanti un altro” (dalla

stagione 2014-2015) dove interpreta il ruolo della

“Ciociara”. Quest’anno è poi tornato grazie a

Fabio Fazio,“Rischiatutto”: una serie di serate

dedicate al celebre game show. Un successo. Ed

è stato un successo anche la serie tv “I Medici

Masters of Florence” su Rai1 con Dustin

Hoffman e Richard Madden. Così come è stata

premiata dal pubblico “The Young Pope” dove a

vestire i panni del pontefice è stato un

carismatico Jude Law: la serie firmata dal regista

premio Oscar Paolo Sorrentino per Sky Atlantic

ha lasciato un segno. Per quanto riguarda la

musica il 2016 è stato l’anno di Fabio Rovazzi e

dei suoi due tormentoni: prima “Andiamo a

comandare” poi “Tutto molto interessante”.

I fatti nel mondo

I fatti di sport

2016: ANNO DELLE OLIMPIADI

È stato un anno di grandi emozioni il 2016, suggellato dalle imprese olimpiche di Rio de Janeiro, che

hanno consacrato il giamaicano Usain Bolt nell’atletica, confermatosi l’uomo più veloce del mondo e

Michael Phelps nel nuoto, l’atleta più titolato dei Giochi olimpici moderni. Il medagliere azzurro

conterà alla fine 28 medaglie, di cui 8 ori, 12 argenti e 8 bronzi, ma al di là della contabilità ciò che

conta davvero sono le storie umane e sportive dei protagonisti. Quelle di Rio sono state Olimpiadi di

happy end, come quello vissuto da Tania Cagnotto, che con l’argento in coppia con Francesca

Dallapè (e con un bronzo) ha chiuso al meglio una carriera straordinaria; ma sono state anche

Olimpiadi di grandi delusioni, come quella di Federica Pellegrini, che dopo la medaglia mancata ai

Giochi ha scongiurato però l’idea del ritiro, trovando pronto riscatto ai campionati del mondo in

vasca corta in Canada. Sono state Olimpiadi che hanno visto rifulgere gli ori di Gregorio Paltrinieri

nei 1500 stile libero, di Elia Viviani nel Ciclismo su pista (Omnium), di Niccolò Campriani nel Tiro

a segno (carabina 50 metri 3 posizioni e carabina 10 metri), di Gabriele Rossetti (Skeet maschile) e

Diana Bacosi (Skeet femminile), di Daniele Garozzo nel Fioretto maschile e Fabio Basile nel Judo.

Non è arrivato l’oro, ma grandi emozioni ci hanno regalato il Setterosa, il Beach Volley e la

Pallavolo maschile. Nel ciclismo ci ha commosso la sfortuna di Vincenzo Nibali, fresco vincitore del

Giro d’Italia, che nella prova in linea a una manciata di chilometri dal traguardo è caduto

rovinosamente in discesa, vedendo sfumare una medaglia olimpica più che probabile. Ma il tedoforo

di Rio è stato il maratoneta Vanderlei de Lima, che dodici anni fa alle Olimpiadi di Atene fu placcato

da un folle mentre era in testa alla corsa. Il messaggio è chiaro: quando si cade, ci si può rialzare.

CONTE, DALL’ITALIA

ALLA PREMIER

Poco prima delle avventure a cinque cerchi,

è stata la coraggiosa Italia di Antonio Conte

a emozionare gli italiani. Ai Campionati

europei di calcio giocati in Francia, gli

azzurri vengono fermati ai calci di rigore

dalla Germania campione del mondo nei

quarti di finale, dopo aver

sorprendentemente battuto squadre sulla

carta più forti come Belgio e Spagna. Ora il

tecnico leccese è alla guida del Chelsea, in

testa alla Premier League, mentre la

Nazionale è stata affidata alle cure di

Giampiero Ventura.