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www.gesanproduction.it 91021 Campobello di Mazara (TP) RIFLETTORI di Francesco Mezzapelle COPIA COPIA COPIA COPIA COPIA OMA OMA OMA OMA OMA GGIO GGIO GGIO GGIO GGIO Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca DIRETTO DA FRANCO SCATURRO L’ Anno VIII n. 1 16-01-2006 PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40% www.edi2000.it Viale Norvegia, 12/14 (Trav. Via Val di Mazara) - Tel./Fax 0923 940476 91026 MAZARA DEL VALLO (TP) Boutique del Pesce 0,77 A PAG. 8-9 di Paola Angelo A PAG. 5 A PAG. 10 di Alessandra Giacalone di Baldo Scaturro A PAG. 11 La flotta peschereccia continua ad essere in disarmo. L’aula consiliare è sempre occupata, pacificamente, da tutti i componenti del comparto ittico MAZARA PROSEGUE AD OLTRANZA LA PROTESTA DELLA MARINERIA di Franco Scaturro King Kong: lotta ancestrale fra la bella e la bestia 3.000 PARTECIPANTI, GRANDE SUCCESSO AL CORTEO DELLA PESCA INTEGRAZIONE O PACIFICA CONVIVENZA? di Riccardo La Rosa MADRI CHE UCCIDONO Piano di zona: anno zero per il Distretto Socio Sanitario “D53” I DISABILI IMPEDITI AD ACCEDERE AGLI UFFICI DEI SERVIZI SOCIALI A PAG. 12 LUCE E AMORE di C. e R. La Rosa A PAG. 14 Comunicato delle Segreterie Provinciali Flai Cgil - Fai Cisl - Uila Uil VERTENZA PESCA EDITORIALE 2006, SARÀ L’ANNO DELLA SVOLTA? Sotto esame l’Amministrazione e le strategie elettorali… di Franco Scaturro A PAG. 3 A PAG. 15 A PAG. 7

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91021 Campobello di Mazara (TP)

RIFLETTORI

di Francesco Mezzapelle

COPIACOPIACOPIACOPIACOPIA

OMAOMAOMAOMAOMAGGIOGGIOGGIOGGIOGGIOPeriodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca

DIRETTO DA FRANCO SCATURRO

L’Anno VIII n. 1 16-01-2006

PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40%

www.edi2000.it

Viale Norvegia, 12/14 (Trav. Via Val di Mazara) - Tel./Fax 0923 94047691026 MAZARA DEL VALLO (TP)

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0,77

A PAG. 8-9

di Paola Angelo

A PAG. 5

A PAG. 10di Alessandra Giacalone

di Baldo Scaturro

A PAG. 11

La flotta peschereccia continua ad essere in disarmo.L’aula consiliare è sempre occupata, pacificamente,

da tutti i componenti del comparto ittico

MAZARAPROSEGUE AD OLTRANZA LA PROTESTA

DELLA MARINERIA

di Franco Scaturro

King Kong:lotta ancestrale fra la bella e la bestia

3.000 PARTECIPANTI,GRANDE SUCCESSO ALCORTEO DELLA PESCA

INTEGRAZIONE OPACIFICA CONVIVENZA?

di Riccardo La Rosa

MADRI CHE UCCIDONO

Piano di zona: anno zero peril Distretto Socio Sanitario “D53”

I DISABILI IMPEDITI ADACCEDERE AGLI UFFICI DEI

SERVIZI SOCIALI

A PAG. 12

LUCE E AMOREdi C. e R. La Rosa

A PAG. 14

Comunicato delleSegreterie Provinciali

Flai Cgil - Fai Cisl - Uila Uil

VERTENZA PESCA

EDITORIALE2006, SARÀ

L’ANNO DELLA SVOLTA?Sotto esame l’Amministrazione

e le strategie elettorali…di Franco Scaturro

A PAG. 3

A PAG. 15

A PAG. 7

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 3

di Franco ScaturroL’editoriale

QuindicinaleAnno VIII n. 1

EDITOREEDI 2000 di Pipitone Vincenzo

SEDE LEGALEVia P. Novelli, 19 - 91026 Mazara del Vallo

Registrazione Tribunale di Marsala n. 122/4-99 11/11/99

DIRETTORE EDITORIALEAntonio Pipitone

DIRETTORE RESPONSABILEFranco Scaturro

CAPO DELLA REDAZIONEFilippa Ferro

FOTOCOMPOSIZIONEAntonino Rallo

STAMPA,GRAFICA E IMPAGINAZIONE

EDI 2000Concessionaria pubblicità

Tel. 0923 944031-Fax 0923 670865e-mail:[email protected]

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L’

I

2006, SARÀ L’ANNO DELLA SVOLTA?Sotto esame l’Amministrazione e le strategie elettorali…

l 2006 è già cominciato. Ognuno di noi vuole di già immaginar-lo come un anno speciale, ricco di speranze. Politicamente par-

lando, sarà (senza alcun dubbio) fibrillante come non mai, visti i gran-di appuntamenti elettorali, che rappresentano un obiettivo molto im-portante sia per i vari candidati, che si sottoporranno a questi duriesami, che per noi cittadini chiamati al diritto-dovere del voto. Il nuo-vo anno dovrà servire, anche, per mettere un punto ad un clima poli-tico provinciale e comunale sempre più elettrico, esasperato e percerti versi inaccettabile.

Ecco, è questo il primo obiettivo, il primo traguardo, al di là di tuttigli aspetti “partitici”, che dovrà darsi, a mio parere, il compartopolitico provinciale e soprattutto la nostra Amministrazione, sempre,alla ricerca di una maggiore stabilità in termini di maggioranza relativain seno al Consiglio Comunale. Veniamo da un anno di turbolenze, didisagi e di colpi di mano, di un “dissesto economico”, che ha scon-volto l’intera comunità mazarese, colpita di recente dal disarmo “qua-si” totale della marineria giunta al collasso e con un futuro più neroche rosa. Giorgio Macaddino, il nostro Sindaco, sembra essersi ri-preso in pieno dopo la lunga parentesi del ricovero ospedaliero.

Sono arciconvinto che vorrà far chiarezza sull’immediato futuroche lo attende. Si vocifera, da più parti, che sia già “in pentola” unnuovo rimpasto di Giunta non in ebollizione, allo stato attuale, pervolontà dei DS (che sono già stati contattati dal nostro primo cittadi-no) che vorrebbero collaborare ad una sola condizione, vale a direaccantonando “Ulisse” e non consentendo al Sindaco l’eventualeingresso di esponenti di questa lista civica, che sembra ultimamenteessersi riavvicinata alle posizioni di Giorgio Macaddino. Si prevede,dunque, un ulteriore muro contro muro.

Badate bene, si tratta di un “dilemma” di non facile soluzione.Escludere Ulisse avrebbe tutto il significato (o quasi, vista ancora l’ibrida

posizione dell’Assessore VitoTorrente) di aprirsi a 360° alcentrosinistra, in caso contra-rio apparirà chiaro, anche, l’in-tento dell’Udeur (al quale datempo hanno aderitoMacaddino e i suoi “fedelis-simi”) di Mastella, che in vistadei prossimi appuntamenti elet-torali fa l’occhiolino, anche,

all’MPA di Raffaele Lombardo, come direpiù centrodestra che centrosinistra. Dav-vero un rebus con Macaddino posto in una posizione, davvero, sco-moda dal momento che si è sempre professato uomo di centrosinistra.Abbandonerà l’Udeur? È presto per dirlo ma le condizioni potrebbe-ro esserci proprio tutte… Una cosa è certa e cioè che ci si è stancatidi assistere a crisi di relazioni, di rapporti, a una folle corsa ad abbat-tere l’avversario di turno e, possibilmente, a provare a schiacciarlo.C’è assoluto bisogno, da parte del Sindaco, di cercare un punto diincontro, che non vuole essere un compromesso. Senza mai cercareuna soluzione comune, che non vuol dire fare un passo indietro, non siva da nessuna parte.

È da questo scenario “intollerabile” che si deve e si può riparti-re. All’orizzonte potrebbe esserci, anche, una forte attrazione al ritor-no di un ricompattamento delle liste civiche, che determinarono lavittoria di Giorgio Macaddino, il quale (da primo cittadino) potrebbe,anche, gestire meglio, nel suo ruolo istituzionale, l’iter elettorale nonavendo più addosso alcuna casacca partitica (volontà espressa tem-po fa dal vice Presidente del Consiglio Comunale, Nicolò Asaro). Sipotrebbe così dare, finalmente,un seguito ai mille buoni propositi cheogni volta accompagnano i rari momenti costruttivi politico-ammini-strativi. Nella politica cittadina non si era mai arrivati ad un momentocosì basso di rispetto degli altri. Si litiga a colpi di insulti sia tra Con-siglieri Comunali che tra figure istituzionali e tutto ciò non è assoluta-mente ammissibile, perché così si contagia sempre più un ambiente fintroppo teso.

C’è bisogno di stemperare, di richiamare i componenti del massi-mo consesso civico cittadino al rispetto dei ruoli. Compito che spet-terà, ovviamente, al Presidente del Consiglio Giampiero Giacalone,che certamente si farà valere come non mai, perché è sua volontàaprire un nuovo corso “gestionale” dei lavori consiliari, evitando diripetere errori del passato, che alzavano in maniera insopportabile itoni. Se non si capirà tutto ciò e che il comparto politico-cittadino habisogno di ritrovarsi, soprattutto nelle sane passioni, anche il 2006passerà inutilmente e finirà per alimentare una crisi che, non a caso,ha fatto già registrare un vero caos.

Qualcuno, oltre a pensare a se stesso, al proprio tornaconto im-mediato, al proprio interesse, proverà finalmente a pensare alla gen-te, ai propri concittadini, all’intera comunità? Mi chiedo se a furia dilitigare, non si sia perso di vista il più banale ma logico obiettivo di chi

è chiamato a dirigere.Senza l’energia e l’altruismo

di chi fa muovere la macchinapolitico-amministrativa - Sinda-co, Assessori, Consiglieri Comu-nali ed aggiungo burocrati - nonc’è sicuramente futuro. Conclu-do con una sola battuta degna,comunque, di nota: <<Se nonfaranno di tutto per rovinarlosarà uno splendido anno>>.

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 5

Successo per ilcorteo cittadino, or-ganizzato martedì10 gennaio dal Co-mitato Unitario Ar-mamento Associatoper sensibilizzarel’opinione pubblica ele istituzioni regio-nali e nazionali suigravi problemi che af-fliggono il settorePesca. Il corteo,che per un tratto, viste le ancoranon perfette condizioni di salute,ha visto anche la partecipazionedel sindaco Giorgio Macaddino, dialcuni suoi assessori e di molticonsiglieri comunali, si è mossoalle 10.30 dal Porto nuovo, accom-pagnato da un grande schieramen-to di forze dell’ordine. In 3.000 han-no attraversato il ponte “vecchio”sul fiume Mazaro, rag-giungendo le vie delcentro fino a piazzadella Repubblica.

Un corteo eteroge-neo, c’era quasi tutta laclasse marittima, laclasse armatoriale,gran parte dell’indotto,ma soprattutto c’eranogli studenti delle scuo-le medie cittadine, infi-ne vi erano le donne deimarinai, coloro che permesi, aspettando i ma-riti, portano avanti le fa-miglie.

C’erano, ovviamen-te, i 1500 marittimi al momentosenza lavoro, ancor più arrabbiaticonsiderata la decisione dellaGiunta di Governo regionale, che

ha autorizzato il Diret-tore del DipartimentoPesca, dott.Marinesi, al paga-mento della sola in-dennità relativa al fer-mo tecnico 2004,disattendendo le pro-messe dello stessoassessore Lo Monterelativo al fermo 2005e al pagamento deidanni causati dalla

mucillaggine.Così i manifestanti hanno più

volte scandito slogan contro laGiunta Regionale e contro i sin-dacati Cgil, Cisl e Uil, rei di nonaver appoggiato la protesta e,ancor primo, il disarmo ad oggi ri-guardante circa 105 pescherecci.<<I pescatori sono sovrani delleloro decisioni>> – ha tuonato il

Presidente dell’Associazione Ma-rittimi Lampo, Mimmo Ferro.

<<Il successo del corteo – haribadito Tony Scilla, consigliere fe-

derale di FederPesca - è una ri-sposta al governo regionale che hamortificato tutto il comparto pesca.

Chiediamo di dare maggiore di-gnità ad un settore trainante l’eco-

nomia di una città, ricordo che die-tro ai marinai oggi fermi vi sono5000 famiglie in grave difficoltà eco-

nomica. Questo cor-teo – ha continuatoScilla- non deve esse-re una passerella po-litica, i politici devonorispondere nelle sediopportune.

Oggi la marineriadeve rimanere unitaanche contro chirema a sfavore>>.

Presente al corteoanche GiovanniTumbiolo, Presidentedel Distretto della Pe-sca: <<Mazara è lacapitale della pesca eha l’obbligo di guidare

il cambiamento per laristrutturazione del settore. Que-sto corteo è l’ultimo grido di rab-bia contro una polit ica

3.000 partecipanti, grande successo al corteo della pesca

intermittente, finora la pesca nonha avuto buoni medici ma solo pra-ticanti stregoni che hanno improv-visato, adesso bisogna program-mare>>.

Intervenuta anche l’On.Eleonora Lo Curto: <<Non vogliofare populismo, il pagamento delfermo 2004 è già un risultato manon basta, abbiamo preparato unordine del giorno che prevede, nonappena approvato all’Ars il bilan-cio, il pagamento del fermo biolo-gico 2005. Nutro molte speranzeper i marittimi mazaresi>>.

Il corteo ha continuato la mar-cia fino a piazza Regina, riceven-do anche la solidarietà di moltiesercenti che al suo passaggio,hanno abbassato le saracineschedei rispettivi negozi, anche se qual-cuno si è prodotto in un atto diinciviltà reagendo bruscamente, econtro qualche innocente, al sol-lecito di chiudere la porta: la mam-ma degli stolti è sempre incinta!

Dopo la sosta a piazza Reginaper alcuni interventi, la trionfantemarcia della marineria si è conclu-sa nel suo punto di partenza.

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 7

Non m’interessava, pertantonon avrei speso un solo centesi-mo per vedere il colossale fumet-to della storia del cinema, ma pre-giudizi a parte, mi sono dovutaricredere. Il settimanale Panoramadedica la copertina a King Kong,definendolo: “L’uomo dell’anno”.Per me, invece, King Kong è di-ventato il prototipo dell’umanità.Ritengo infatti che Edgar Wallace,l’autore della straordinaria inven-zione letteraria, oggi ripresa nellaversione cinematografica da PeterJackson, ha rappresentato in KingKong l’evoluzione della specie.

La vita non è cinema, non è te-atro, non è storia, non è rappre-sentazione della realtà, ma ognitanto l’arte, cinematografica omeno, ci offre la rappresentazio-ne della vita e ci consente di co-gliere ciò che è complesso e diffi-cile da capire nel suo insieme.

Allora l’emozione ci cattura eil film ci trascina dalla dimensioneirreale e fantastica alla vita, in unoscambio simbiotico di momentiche interagiscono.

Se poi la ragio-ne prevale, l’emo-zione cede il postoalla riflessione e lospettatore entra inrelazione con chi harealizzato il lavoro inmetafora.

Le immagini ci-nematografiche sisovrappongono, èun susseguirsi difotogrammi che la-sciano poco tempoal pensiero critico, ma se si com-prende il parallelismo tra la finzio-ne e la realtà, il regista, gli opera-tori, gli attori, lo spettatore vivonoinsieme e interagiscono sul setdella vita.

La vicenda ha inizio in una NewJork anni trenta, fra grattacieli cheesprimono la ricchezza dell’uomoche si compiace e diverte al su-perbo incedere della tecnologia, ela miseria reale dell’uomo comu-ne, che lotta per il riconoscimen-

to dei suoi diritti umani.La crisi aleggia in ogni setto-

re della società americana. L’in-contro del regista del film conAnn, un’attrice fragile ed inquie-ta, segna l’inizio della vicenda,scritta dall’autore per una don-na particolare, “nata per rappre-sentare quella parte”.

Il regista, mosso da interes-se egoistico e per ambizione,

trovata una nave da carico, salpacon la troupe, attori, operatori,macchinisti, per Singapore, pergirare all’esterno delle scene di unfilm, sceneggiato da Jack Driscoll.I personaggi del-la vicenda sonotutti in cerca diqualcosa; chi ilguadagno, chi illavoro, chi il suc-cesso, pertan-to, non avendonulla da perdere,vanno incontroall’ ignoto es’inoltrano nel-l’avventura. Nonci sono neppure le stelle ad indi-care loro la rotta. Il luogo è nelmito, il buio è pesto.

La visibilità è pessima. Qual-cuno grida per segnalare il perico-lo, mentre occhi penetranti scru-tano il fondo e con la cinepresariprendono l’insolito scenario.Rupi, rocce, aculei, animali, grot-te, insidie e pericoli di ogni gene-re.

C’è chi vuole conoscere e c’èchi vorrebbe fuggire. Ovunque ro-vine e deserto.

Improvvisamente qualcosaemerge dagli abissi quasi una sfi-da ai temerari che si sono inoltratinel mistero.

La lotta è immane, snervante,non consente tregua. Il mare s’in-grossa, la musica s’intensifica inun crescendo di brutalità e di suo-ni che introducono in quel mondoprimordiale apparentemente irrea-

le. Il regista non esita, vuole ripren-dere ciò che si cela allo sguardo.

Così è pure nella vita! C’è chiguarda soltanto, ma c’è chi vuolepenetrare la realtà e rappresentar-la a chi vorrà conoscerla. Tra figu-re e controfigure, tra mostri prei-storici e belve, l’operatore ripren-de con la macchina le scene piùspettacolari di una realtà che esi-sterà solo se egli la filmerà. Il filmne sarà la prova. L’essere non esi-ste, è nulla se non è rappresenta-to, se non è visto. Qualunque cosaesiste se c’è qualcuno che la guar-da.

L’essere non ha vita autonoma,vive solo di rappresentazione. Que-sto è in fondo il comune modo dipensare. Così l’uomo oggi vive nonperché pensa, o lotta e s’impegnanella vita, ma perché c’è qualcu-no che rappresenta la sua lotta, opeggio che lo definisce dall’ester-no.

La logica di questo mondo èquella d’esistere in virtù di chi ci

identifica, e “po-tremo godernetutti al prezzo diun biglietto d’in-gresso”, si diràalla fine del film.

Il f i lm nontratta di un mo-stro soggiogatoe non è neancheun racconto d’av-ventura, è tutt’al-tro.

Brontosauri epterodattili si scontrano per con-tendersi la bella, e le lotte segna-no il susseguirsi dell’evoluzionedella specie che giunge all’homosapiens sapiens. Poetico il rappor-to tra il mostro e la bella.

“Gli uomini posseggono il mon-do, ma si lasciano sfuggire tra ledita ciò che veramente conta”, diràuna donna.

Gli ingredienti per riflettere cisono tutti: il viaggio per mare, labestia, l’interesse, l’ambizione, la

King Kong: lotta ancestrale fra la bella e la bestiaRiflessioniRiflessioniRiflessioniRiflessioniRiflessioni a cura di Paola Angelo a cura di Paola Angelo a cura di Paola Angelo a cura di Paola Angelo a cura di Paola Angelo

curiosità, la genialità, l’arte, lospettacolo, la ricchezza, la pover-tà, il raggiro, l’inganno, la fuga, ilmistero, il coraggio, l’ardore, la bel-lezza, l’ingenuità, il dolore, il di-sprezzo, la paura, la razionalità,la fantasia, la pazienza, l’attesa evia di seguito.

Fellini, riferisce il settimanalePanorama, giudicò il film originaledel 1933, un favolonepsicoanalitico, e a me pare che frai giudizi riportati dalla rivista, siaquello più verosimile, solo che inKing Kong, a mio avviso, non s’in-carna la favola del singolo, ma la

storia evolutiva del-l’umanità. “L’ottavameraviglia del mon-do”, così è definitoil gorilla in una bat-tuta del film, nonpuò rappresentarequesto o quell’uo-mo, ma tutto il ge-nere umano chedalla sua comparsasulla terra, attraver-so le diverse ere ge-

ologiche, è giunto alla forma piùcompleta del suo sviluppo.

La lotta fra la bella e la bestiadiventa verosimile, se la proiettia-mo all’interno della lotta che l’uma-nità ha compiuto per evolversi, perpassare dallo stadio primordialeed istintivo a quello più congenialealla sua natura. Appropriandosi del-l’anima –la bella-, l’uomo, ossiala società tutta, conoscerà final-mente se stessa e acquisirà co-scienza del suo essere in sé.

La bestia, l’irrazionale, la bru-talità, incarnata in King Kong, ce-derà alle grazie di Ann, la fanciul-la, ma perirà inesorabilmente per-ché non è in grado di capire la bel-lezza che è in lei. Il mistero c’è erimane, ed il momento culminan-te è sempre quello che conduceal sacrificio finale.

Miss Ann Darrow, la fanciullafragile, semplice, inquieta è nellametafora l’anima bella che trascen-de la natura brutale e sarà salvatadall’autore, che in lei l’ha rappre-sentata. Il mistero che si cela frale sequenze del film è l’incedereincessante e turbinoso del temponella storia.

La forza bruta, alla fine del film,si scontra con la tecnologia, frut-to di una conoscenza priva dell’ani-ma. King Kong è la preistoria del-

Continua a pag. 10

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 8

L a marineria mazarese è inpieno collasso. La flotta

peschereccia è in pieno disarmo.L’aula consiliare continua ad es-sere presidiata da armatori e ma-rittimi mai così compatti nel riven-dicare “sacrosanti” diritti ma in-cassare la solidarietà delle altremarinerie siciliane è ben pocacosa rispetto ad una crisi mai cosìacuita negli anni passati.

Dallo scorso 29 Dicembre sonostati licenziati ben 600 lavoratoridel mare per un danno che am-monta a circa 240 mila euro, sot-tratti alle tasche dei marinai, se-condo una stima del sindacalistadella UIL, Tommaso Macaddino,che evidentemente non condivide,così come tutte le altre forze sin-dacali, in pieno tutte le forme del-la protesta <<La condividia-mo ma dissentiamo sulle for-me con le quali l’armamentosta andando avanti – affermaTommaso Macaddino – sulpagamento del fermo biolo-gico e sul caro-gasolio sia-mo da tempo favorevoli.

Lo dimostra anche il fattoche il 18 Luglio scorso ab-biamo proclamato uno scio-pero generale. Oggi, invece,registriamo che una massic-cia parte dell’armamentomazarese ha disarmato piùdi 100 natanti. Il fatto grave –aggiunge TommasoMacaddino – è che questoprovvedimento equivale ad unvero e proprio licenziamento ecome sindacato siamo contro il di-sarmo. Questi lavoratori, quindi,prima vengono sbarcati, poi non glivengono fornite le spettanze con-trattuali (hanno diritto a circa 400euro di preavviso di sbarco) ed inpiù gli armatori vogliono portarli aprotestare, oltre che per il fermobiologico, anche per l’abbassa-mento dell’Iva dal 10 al 4%. Unamodifica che favorirebbe – conclu-de Tommaso Macaddino – esclu-sivamente gli armatori. Come sin-dacalista ritengo di aver fatto cosagiusta di mettere a conoscenza ditutto ciò i lavoratori marittimi im-barcati>>.

Appare fin troppo chiaro, dun-que, che i sindacati contestano ildisarmo ed è forse proprio questoaspetto che deve far riflettere alungo… La conta ufficiale, ad oggi,segna un centinaio di natanti “di-

sarmati” e 475 lavoratori a spas-so, queste sono di già stime notema in realtà i marittimi privi di la-voro sono circa tre volte tanti.

Le barche in porto, infatti, sonomolte di più e, anche se non tuttisono stati messi nella condizionedi rimettere i libretti di navigazio-ne negli uffici della Capitaneria diPorto, la flotta peschereccia diMazara del Vallo si è formalmentee sostanzialmente fermata e dun-que si “arguisce” perfettamenteche tra i lavoratori del mare ed isindacati non esiste grandesinergia altrimenti non si spieghe-rebbe, seppur informati dalle varieforze sindacali, tale atteggiamen-to di pieno appoggio alle forzeamatoriali.

Tutto ciò rappresenta, sicura-

mente, un paradosso… Intanto,giunge notizia, anche alla nostraredazione, che qualche imbarca-zione ormeggiata presso il porto,sia stata presa di mira da ignotivandali e oggetto di furto di impor-tanti e sofisticati macchinari.

Tanti armatori ci hanno telefo-nato, in segno di “spiacevole di-sgusto”, chiedendo un controllopiù capillare per prevenire altri spia-cevoli episodi ed evitare, dunque,che oltre alla beffa possano aggiun-gersi seri e costosissimi danni…

La recente missione palermi-tana con l’incontro di una delega-zione con l’Assessore regionalealla pesca, Carmelo Lo Monte, hasolo illuso, visto che gli impegniformalmente assunti relativi al fer-mo biologico 2004 non hanno, an-cora, sortito alcun effetto sperato.

I pescatori non hanno incassa-to l’indennità promessa relativa,

quanto meno, al 2004 ed eccoperché la protesta e l’occupazio-ne dell’aula consiliare prosegue a360°. Si attende, ancora, lo sbloc-co del pagamento delle indennitàdi fermo.

La triste realtà è proprio que-sta e non è giunta alcunaerogazione degli accreditamentialle Capitanerie di Porto compe-tenti, anche se a dire il vero il tra-sferimento del denaro è stato digià disposto e probabilmente si po-trà riscuotere materialmente trafine mese ed i primi di Febbraio. IlSindaco Giorgio Macaddino, inuna nota diffusa alla stampa, tie-ne a precisare: <<Quando si par-la al cuore delle Istituzioni su temidi grande importanza, come il pro-blema relativo alla pesca, devono

abbattersi le barriere e le apparte-nenze politiche e partitiche. In que-sto delicato momento dellamarineria mazarese ma anche si-ciliana in genere c’è bisogno di ungrande segno di unità.

La vertenza deve, adesso, spo-starsi a livello nazionale, richia-mando i 61 parlamentari sicilianialle loro responsabilità nei confrontidei pescatori e degli armatori sici-liani incidendo sulle scelte a cui èchiamato il Governo nazionale. Ègiusto continuare a chiedere il ri-conoscimento effettivo delleagevolazioni fiscali e amministra-tive>>.

Paralisi, dunque, del settorepesca con gravi conseguenze eco-nomiche e sociali della comunitàmazarese. In tal senso, moltoesplicito, è stato il commento diuno dei tanti capitani, Pietro Cam-po, 65 anni, imbarcato da più di

50 anni, che continua ad occupa-re l’aula consiliare, intervistato dalnostro inviato FrancescoMezzapelle: <<Il mare è la miafamiglia - dice - già da piccolo a 5anni mi nascondevo nella pruadella barca di mio padre attrezza-ta per la pesca di sarde.

Ho appena la IV elementare,ma nella mia vita ho fatto ilcapopesca, il motorista ed infineil capitano, e sono meccanico na-vale di II classe. Ringrazio il mareche mi ha permesso di laureare lemie due figlie, una sta conseguen-do una specializzazione in Medi-cina, la grande, fa la professores-sa di italiano a Milano>>.

Un altro capitano, presente inaula, ricorda a Campo come nelperiodo d’oro della marineria, gli

anni ’80, tutti, grazie all’atti-vità, hanno potuto costruireanche seconde case, ades-so messe in vendita. <<Sì,è vero - replica Campo - pri-ma guadagnavi 1 milione e200 mila lire e mantenevotranquillamente la famigliacon figli, oggi ho difficoltàgrosse con 1.200 euro men-sili, ci sono troppe spese.

E io mi ritengo fortunato,penso ai marinai, molti, dasettembre a metà dicembrehanno guadagnato 1.800euro, la loro è una situazio-ne disperata>>.

Il cap. Campo parla an-che delle vicissitudini della

classe armatoriale: <<A Roma ea Bruxelles pensano che gli arma-tori stanno bene, ma la verità e cheoggi l’armatore per gli alti costi digestione, non dorme la notte, e, acausa dei debiti contratti rischiache le banche gli sequestrino il pe-schereccio. Un volta tanto per diresi diceva “la marina è persa”,oggi invece veramente la crisi, ali-mentata soprattutto dai costi del-la nafta, è alle stelle ed il pescatonon è più quello di prima>>.

Campo non trascura il manca-to trapasso generazionale: <<Mol-ti padri sia armatori che marittimihanno sconsigliato ai figli di conti-nuare la propria attività.

Cosi in passato, essendo laflotta sempre più numerosa, si èricorso ai tunisini, ma questo haun prezzo, in quanto l’armatore di-venta loro dipendente quando de-cidono di tornare per qualche

MAZARA, PROSEGUE AD OLTRANZALa flotta peschereccia continua ad essere in disarmo. L’aula consiliare è s

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 9

mese in patria>>. Infine Campolancia un avvertimento: <<Se siferma la marineria si ferma tut-to l’indotto e di conseguenzala città con gravi conseguenzesociali>>.

Ricordiamo a quali soluzioniconcrete ci si indirizza per risol-vere questa gravissima crisi. Glioperatori del mare pretendono ilpagamento del fermo biologico chela Regione ha imposto nel 2004 enel 2005; il rimborso per il dannoprovocato dalla mucillagine alcunianni fa ed un serio piano dell’atti-vità di pesca per questo nuovoanno 2006; al governo nazionale,gli imprenditori del mare chiedonol’equiparazione dell’aliquota Iva aquella prevista per l’agricoltura(4%) ed un decreto sulla semplifi-cazione burocratica di alcuniadempimenti che non costa asso-lutamente nulla al bilancio delloStato ma che sgraverebbe l’impre-sa di pesca di parecchi costi; siinvoca anche la pubblicazione deldecreto sulla demolizione dei na-tanti, con contributi pari al 100%,la sospensione degli oneriprevidenziali e contributivi dovuteallo Stato e alla CassaPrevidenziale di categoria. Allacomunità europea viene chiesto diaumentare il contributo “deminimis”, che oggi èdi appena 3.000 euroin tre anni, portando-lo, almeno, a 30 milaeuro, ben lontano daivalori previsti per l’agri-coltura ma almeno piùdignitosi di quelli at-tuali. Una piattaformamolto articolata percompensare parte del-le perdite provocatedalla corsa al rincarodel gasolio.

Massima solidarietà ai maritti-mi è giunta anche da parte delVescovo della Diocesi, Mons.Lillo La Piana, il quale, nei gior-ni scorsi, si è recato, personal-mente, presso l’aula del ConsiglioComunale: <<Mi impegnerò a sup-porto delle vostre rivendicazioni, lemie conoscenze personali sono avostra disposizione, non possodare soluzioni al problema ma lovivo e lo affronto insieme a voi. Nonscriverò nessuna lettera per pero-rare la vostra causa – precisa ilVescovo – ma intendo parlarne

personalmente con il governatoredella Regione Sicilia, On. TotòCuffaro>>.

Anche l’On. Nicola Cristaldi(AN), intervenuto più volte all’as-semblea permanente dellamarineria mazarese, sempre, inprotesta nella Galleria Sicilia delPalazzo di Città, si schiera aper-tamente dalla parte dei ma-rittimi: <<Si rispettino gli im-pegni assunti – sostienel’On. Cristaldi – è davvero pa-radossale la situazione in cuiversa la nostra marineria.Concordo in pieno con il do-cumento approvato dall’as-semblea dei marittimi. Civuole più determinazione epiù velocità della politica edella burocrazia se non sivuole far chiudere questo“preziosissimo” settore. Ilgoverno regionale – prose-gue l’ON. Cristaldi – può porre fineall’attuale tensione della marineriasiciliana. Basta mantenere gli im-pegni assunti. Questo è quello cheabbiamo riferito, nel corso dellamissione palermitana, direttamen-te all’Assessore regionale alla Pe-sca, On. Carmelo Lo Monte. Re-stano in piedi ancora numerosi pro-blemi – aggiunge, ancora, NicolaCristaldi – ma c’è senso di respon-

sabilità nella marineria e gli ope-ratori sanno che occorre tempoper trovare le giuste soluzioni aiproblemi in questione. Non misembra paradossale – concludeCristaldi – considerare la possibi-lità di estendere alla pesca il regi-me vigente per la marina mercan-tile>>.

Si intuisce perfettamente comesia in fibrillazione, anche, la politi-ca, i cui rappresentanti in questeore continuano a far giungere, allevarie redazioni giornalistiche, at-testati di stima e solidarietà all’in-

tero comparto pesca. L’On.Papania, Deputato della Marghe-rita, ritiene che sia giunto il mo-mento di intervenire con immedia-tezza e serietà: <<Il clima legatoalla questione pesca è sempre piùtempestoso e la marineria diMazara del Vallo non sembra piùdisposta ad attendere oltre, per-

ché la crisi del settore rischia didivenire irreversibile, urgono inter-venti certi e seri per il settore del-la marineria siciliana e nello spe-cifico trapanese. In assenza di atticoncreti - ha continuato il Senato-re Papania - la marineriamazarese ha adottato la via deldisarmo della flotta, con tutte leimplicazioni che tali misure com-portano in una comunità, che dal-

la pesca trae le maggio-ri occasioni di reddito edi occupazione.

La condizione è di-ventata insostenibile.Ormai i costi superanoi ricavi e non convienepiù tenere le barche inmare. Urgono subitodegli interventi concretied immediati che ven-gano incontro ai costi digestione sostenuti perl’armamento. C’è da af-

frontare la contingenza, giorno pergiorno. E nessuno può stare aguardare>>. Sulla stessa lunghez-za d’onda si è sintonizzato, anche,il Coordinamento provinciale diPrimavera Siciliana, che in unanota stampa, giunta alla nostra at-tenzione si esprime in questi ter-mini: <<E’ una questione vitale pertutti: armatori e marinai. I primi chenon possono più fare impresa, isecondi costretti a rimanere prividi un posto di lavoro. Eppure, no-nostante siano vicini nella prote-sta, c’è chi mette l’uno contro l’al-

tro. Il comportamento delle orga-nizzazioni sindacali, in questa vi-cenda, è del tutto incomprensibi-le: cosa dovrebbero fare gli impren-ditori? Continuare a tenere apertaun’impresa in perdita? Purtroppola categoria dei lavoratori del marenon ha alcun sostegno, nessunammortizzatore sociale può con-

tenere gli effetti di una crisi:non c’è cassa integrazione,né mobilità per i marinai.

Solo una specie di inden-nità di disoccupazionepercepibile con il disarmo. Edi chi è la responsabilità diquesto stato di cose, se nondi chi non ha mai voluto af-frontare la questione in modoserio e responsabile? E il pa-radosso è oggi più che eviden-te: il primo cittadino di Mazaradel Vallo, sindacalista di pro-fessione, solidarizza con gli

armatori e, per tutta risposta, l’or-ganizzazione sindacale, di cui èimportante esponente, sigla unacondanna nei confronti degli im-prenditori. Le mille promesse deigoverni nazionali e regionali, sban-dierate ai quattro venti, si sono tra-sformate in umilianti bugie. Ma peril presidente Cuffaro in Sicilia tut-to va bene. Da Primavera Sicilia-na un invito alle organizzazionisindacali a volere rivalutare le po-sizioni espresse sulla protesta de-gli armatori. Impresa e lavoratorioggi devono stare uniti, nell’inte-resse di tutti. Per far valere i legit-timi distinguo di classe ci saran-no momenti più appropriati>>.

Il Sindaco GiorgioMacaddino ed il Presidente delConsiglio Comunale GiampieroGiacalone auspicano che la pro-testa continui a svolgersi in ma-niera civile e serena e che vedainsieme per un unico obiettivo, ilrilancio della nostra marineria, isti-tuzioni, armamento, marittimi esindacati. Il Presidente del Consi-glio Comunale, GiampieroGiacalone, sentiti i capigruppoconsiliari, ha formalizzato l’annul-lamento della sessione di Genna-io dei lavori consiliari, in segno disolidarietà all’azione intrapresa dalcomparto pesca mazarese. Il cuiComitato Armamento Associa-to continua a svolgere l’Assem-blea permanente presso il Palaz-

A LA PROTESTA DELLA MARINERIAsempre occupata, pacificamente, da tutti i componenti del comparto ittico

Continua a pag. 10

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 10

zo Comunale. Duro, anche, il co-municato stampa dell’Unione:<<Le segreterie comunali dei par-titi dell’Unione di Mazara del Val-lo, manifestano la loro solidarietàai marittimi e agli imprenditori delsettore pesca che da giorni hannooccupato l’Aula consiliare per ri-vendicare interventi a sostegno delcomparto.

La vertenza pesca sembra or-mai arrivata al suo epilogo, dopotanti anni di agonia e di false pro-messe ci ritroviamo a fine legisla-tura senza che i governi Berlusconie Cuffaro abbiano dato risposteconcrete a problemi che non sonocertamente nati oggi. Occorrono

da anni, nel settore, interventistrutturali e non semplici palliativida strumentalizzare in prossimitàdelle competizioni elettorali. Dopocinque anni di azioni di governo delcentrodestra c’è chi si accorge,solo adesso (meglio tardi chemai), di non aver fatto nulla per ilsettore.

Coloro i quali si erano spesinelle rispettive campagne eletto-rali a sostegno del GovernoBerlusconi e Cuffaro oggi sonopronti a scendere di nuovo in cam-po a supporto degli stessi addos-sando la colpa al Ministro Alema-nno e all’Assessore Lo Monte. Sipuò, politicamente essere, allo

stesso tempo vittime e carnefici?I partiti dell’Unione auspicano chele richieste legittime dei marittimie degli armatori vengano accolte,sperando che il loro sacrificio nonvenga strumentalizzato da alcunonelle prossime campagne eletto-rali. Si fanno inoltre carico disensibilizzare le rispettive segre-terie nazionali e regionali sullerivendicazioni del comparto pescamazarese, affinché le problema-tiche del settore vengano inseritenei programmi dei candidati Prodie Borsellino per una reale “politi-ca della pesca” che prenda in for-te considerazione la peculiaritàdella pesca mazarese. È inutileaggiungere che, anche, l’interanostra redazione esprime massi-ma solidarietà nei confronti deimarittimi mazaresi, impegnati in

Segue da pag. 8-9MAZARA, PROSEGUE AD OLTRANZA

LA PROTESTA DELLA MARINERIA

di Franco Scaturro

questa forte azione di protesta perdenunciare la drammatica situazio-ne della categoria. È già iniziato il2006 ma i problemi continuano adessere irrisolti. L’unica cosa chedesideriamo esprimere, da questatestata giornalistica, è che il fron-te di protesta, perdurando questostato di crisi, rimanga compatto.Sarebbe davvero assurdo che“qualcuno” riprendesse il marevenendo ad aprire così una “fal-la”, visto che le proteste dellamarineria mazarese sono semprefinite così, senza grossi risultati,interrotte da chi non reggeva allapressione… ma questa volta, setutto ciò avverrà, ci sentiamo di direche sarà una “falla” micidiale,che rischia, davvero, di fare affon-dare tutti i pescherecci della no-stra marineria.

l’umanità, Ann è la grazia e l’inno-cenza perduta, ma desiderata dasempre dall’uomo inquieto che vivein cerca di qualcosa.

Entrambi si attraggono e si re-spingono. L’uno cerca l’altra, per-ché l’uomo cerca nella bella sestesso! Non c’è libertà senza con-sapevolezza di sé, senza coscien-za dell’essere.

L’istinto è paragonabile alla for-

za bruta, è impetuosità, la ragio-ne ci permette di capire, e finchéil bruto sopravvive in noi, la ragio-ne non può svolgere la sua attivitàdi ricerca e di scoperta.

La bestia è destinata dunquea perire. L’uomo ha in sé capacitàe prerogative che lo innalzerannofino alla cima del grattacielo, maverrà ucciso dal mostro, ancorapiù grosso e spietato espresso

dalla potenza della tecnologia, dalui costruito, espressione dell’ar-roganza di un sapere che mirasempre più in alto, nel folle volonarcisistico, non per elevarlo, maper precipitarlo in basso.

Sopravvivrà la bellezza, la gra-zia interiore, la coscienza, l’ani-ma bella, salvata e amata da chila sa riconoscere ed apprezzarecome tale.

L’arte e la bellezza salverannol’uomo dalla distruzione edonisticae narcisistica di un sapere che èproteso a realizzare morte e distru-

La prima difficoltà che emergequando si affronta il tema dell’in-tegrazione sociale è data propriodalle categorie di pensiero di cuisi dispone.

Comprensibile, poiché tali ca-tegorie sono storicamente conso-lidate e perciò radicate nel lin-guaggio. Il retaggio della teoria evo-luzionistica ne è un esempio lam-pante. Si continua a ragionare an-cora secondo uno schema di evo-luzione sociale, per cui si passe-rebbe da uno stadio meno evolutoad un altro più evoluto, cioè piùstrutturato e complesso, che oggicorrisponderebbe a ciò che noichiamiamo “grandi democrazie”.Noi pertanto pensiamo di esserel’ultimo stadio, e i popoli con strut-

INTEGRAZIONE O PACIFICA CONVIVENZA?tura sociale (gli stessi musulmaniad es.) diversa dalle “grandi demo-crazie” rappresenterebbero unostadio che noi abbiamo ormai datempo superato.Conclusione: an-che loro arriverannoal nostro stessomodello sociale, alnostro stesso gra-do di “evoluzione”secondo un percor-so evolutivo obbli-gato. Si continuaancora a caderenello stesso erroreottocentesco, tipi-co di un certo imperialismo colo-niale, sebbene la terminologia sisia ovviamente ammodernata.

A rendere più complesso il fe-nomeno contribuisce ciò che si de-finisce “globalizzazione”. Il gran-de etnologo francese C. Levi-

Strauss, aveva forsegià intuito qualcosadi analogo quandonell’opera Tristi Tro-pici descriveva il suooggetto di studio, l’“altro” appunto,c o m eirr imediabi lmenteperduto nel suo si-gnificato originario, inquanto contaminatodalla cultura osser-

vante nel momento stesso in cuil’etnologo si poneva nei confrontidell’ “osservato”. Ovviamente è im-

possibile e anche pocoauspicabile rinunciare al confron-to con l’altro o abbandonare la pro-pria prospettiva, la cultura cui siappartiene e il suo sistema di va-lori. Equivale a rinunciare alla pro-pria identità. Per concludere, for-se il termine integrazione si rivelauna mera utopia, e sarebbe piùrealistico parlare di pacifica convi-venza dei popoli. Il disagio del lin-guaggio è evidente. Ma del resto,se come diceva il grande filologodell’Ottocento F. Max Muller il lin-guaggio incorpora lo spirito di unpopolo o di una nazione,reinventare un linguaggio appareun’impresa persa in partenza.

Alessandra Giacalone

Segue da pag. 7King Kong:

lotta ancestrale fra la bella e la bestia

di Paola Angelo

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L’approfondimento settimanalea cura di Franco Scaturro

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zione, più che a proteggere e tu-telare la vita. Solo se l’uomo si ab-bandonerà alle sue intime esigen-ze risorgerà alla vita e farà nasce-re dalle ceneri un nuovo mondo,fatto d’umanità vera. Gli stilnovistidicevano: “Al cor gentile rempairasempre amor”, perché “amor al corgentil ratto s’apprende”.

E’ la bella che uccide la bestia,esclama il regista alla fine del film,ed è logica l’affermazione perchéè la bellezza che salverà il mondoe l’arte che in sé la coglie e la rap-presenta!

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Politicacondotto da Franco Scaturro

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È cominciato negli ultimi mesidell’anno appena trascorso il pro-cesso d’appello, meglio conosciu-to come il processo di COGNE,ad Anna Maria Franzoni, forse lamadre, presunta infanticida, piùfamosa degli ultimi decenni.

Il processo di primo grado, loricordiamo, finì con una condan-na, per la signora, a 30 anni di car-cere per omicidio volontario. L’ap-pello dovrà confermare la tesi del-l’accusa o potrà ribaltare comple-tamente, nel caso di nuove proveche la difesa potrà produrre, il giu-dizio emesso ed assolvere lasig.ra Franzoni per non aver com-messo il fatto. Quale che sia il ver-detto del processo d’appello, l’ul-tima e definitiva parola potrà es-sere scritta soltanto da un succes-sivo processo in Corte diCassazione che farà calare,definitivamente, il sipario su unodei processi che più ha appassio-nato e diviso l’opinione pubblica.

Questo per due motivi:1. Efferatezza del delitto

2. Autore del delitto.Riguardo all’efferatezza del

delitto e alla violenza scatenatasisu un bambino così piccolo, qual-siasi persona prova una sensazio-ne di disgusto perché, la nostracultura, aborrisce tutto ciò che didelittuoso è compiuto verso picco-le creatureindifese.

Riguardo al-l’autore del de-litto, un altromoto di repul-sione ci assaleperché, sempresecondo il no-stro modo dipensare, le ma-dri non possonouccidere coloroche hanno con-cepito. Sostenere questa secon-da tesi però ci porterebbe a nonriconoscere che il problema esi-ste e che, nonostante quello chenoi possiamo pensare, i bambinicontinuano a morire e le madri con-tinuano ad uccidere. Cogne non èl’unico caso d’omicidio di bambi-ni. E’ uno dei tanti delitti che po-polano le cronache giudiziarie ditutto il mondo. Quasi insovrimpressione vanno in scena i

MADRI CHE UCCIDONOprocessi ad altre due madri di cuiuna, l’ex hostess, accusata di avermaterialmente ucciso la figlia acalci e l’altra, Tiziana Deserto, diaver concorso, con il datore di la-voro del marito, alla perpetrazioned’abusi sessuali nei confronti del-la figlia di appena due anni e poi

sfociata nel-l’uccisione del-la piccola.

Nei secolis c o r s il’infanticidionon era consi-derato un cri-mine anzi ricor-diamo che eramolto tolleratocome mezzoper il controllodelle nascite

indesiderate. A Sparta, nell’anticaGrecia, era considerato un crimi-ne consentito dalla legge… per eli-minare i bambini malformati.

Ma questo per ciò che riguar-da appunto l’infanticidio, e cioèl’eliminazione di un neonato chenon si sente proprio, dove la men-te non è riuscita a creare un inve-stimento affettivo e dove la gravi-danza è stata vissuta come fonted’angoscia. Negli omicidi dei bam-

bini il punto di vista deve neces-sariamente essere diverso. Biso-gna capire ciò che, nella mentedella madre, ha causato un cortocircuito per cui il figlio, concepi-to, accettato, cresciuto con un no-tevole investimento sul piano affet-tivo, ad un tratto diventi l’oggettoda eliminare.

E’ chiaro che in questo modoentriamo nel campo della Psichia-tria, del disturbo mentale, e chele risposte dovranno essere esclu-sivamente tecniche, basate cioèsu perizie finalizzate a scoprirequali sono state le pulsioni omici-de che hanno armato la mano del-la madre. Questo, ancora, non èil caso di Cogne dove, a processotuttora in corso, la difesa sta cer-cando di dimostrare che il colpe-vole dell’omicidio non è la madrema qualcuno ancora in libertà sucui non si è indagato. Seguiremoquindi attentamente le fasi di que-sto nuovo processo ma non conun giudizio preconfezionato, checi derivi dall’emotività, ma con unostato d’animo il più possibile obiet-tivo che ci permetta di analizzarei fatti, e solo quelli, con la consa-pevolezza che, da sempre, anchese la sola idea ci disgusta, lemadri…uccidono.

a cura di RICCARDO LA ROSAcriminologo

L’equazione 2*x² - 1 = z² ammette infinite soluzioni le prime delle quali, di seguito riportate progressivamente, sono:Soluz. x z1^ 1 12^ 5 73^ 29 414^ 169 2395^ 985 1393ecc. ecc ecc

Esclusa la 1^, banale, si può notare che nella 4^ soluzione la x assume il valore 169 = 13².

Proponiamo ai lettori di risolvere la seguente questione:Trovare, se esiste, un’altra soluzione dell’equazione analoga alla 4^, tale che x soddisfi, in altre parole, alla condizione x = n².

Al primo solutore, sarà assegnato un premio di 100 •, che aumenterà di 50 • per ognuno dei successivi otto numeri del giornale, fino araggiungere l’ammontare di 500 •.L’eventuale soluzione dovrà essere inviata alla redazione del giornale; nel caso in cui nessuna soluzione dovesse pervenire entro la data dipubblicazione del nono numero, successivo all’attuale, il premio non sarà più assegnato.

Ing. Giuseppe Salvo

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 12

Egr. Sig. Sindaco non ci ha sor-presi quando giorno 22 Novem-bre 2005 (Martedì), leggendo nelMagazine Speciale – Album diFamiglia composto di n° 16 pag.e più precisamente a pag. 4 e5 nella mappa dei Distretti So-cio Sanitari e delPiano di Zona ,l’unico Distrettodei 55, in cui sonostate divise il Terri-torio Regionale Si-ciliano per la Pro-grammazione deinuovi Servizi SocioSanitario per venireincontro alle esi-genze dei Cittadinie della Famiglia,l’unico Distretto,era quello del“D53” - Mazara,che non riportava il nominati-vo del Referente – con i nume-ri telefonici utili e l’e-mail,mentre i rimanenti 54 Distretticon i comuni capofila riporta-vano i dati completi, allegatosia al giornale “Giornale di Si-cilia” che al Giornale “La Sici-lia”.

A nulla sono valse le istanzeche la nostra OrganizzazioneSindacale ha indirizzato alSig. Sindaco e agli Assessorialle Politiche Sociali (Benedet-ta Corrao) e alle Politiche dellaFamiglia (Salvatore Sciacca), indata 19 Aprile 2005 prot. gen.n° 17122 V.s. rif. e che riscontroha avuto nella stampa (giorna-le “La Sicilia” del 26 Aprile –“Giornale di Sicilia” del 10

Maggio – giornale “L’Opinio-ne” n° 8 del 9 Giugno – pag. 12– dell’anno 2005 e dai MassMedia televisivi (Televallo –Tele8).

Ella Sig. Sindaco si difesedicendo: << E’ nel nostro pro-

gramma rivederequesto Piano diZona che abbiamotrovato nei cassetti.Insieme all’Asses-sore e all’ufficio deiServizi Sociali cheha seguito la vicen-da, vedremo di acce-lerare l’iter del Pianoperché venga appro-vato dall’Assessora-to Regionale.>>

A tutt’oggi non ri-sulta che nè Ella –nè gli Assessori

preposti abbiano provveduto adaccelerare l’iter per l’attuazione diquesto Piano di Zona (sono tra-scorsi 8 mesi), nonostante il sol-lecito della Nostra Organizza-zione Sindacale, ma guardacaso la Giunta Municipale nellaseduta del 22 Novembre 2005con atto deliberativo n° 235riformula il Piano di Zona, che coin-cidenza!! la stessa data della pub-blicazione sui giornali della noti-zia, mentre scopriamo che l’As-sessorato Regionale delle Po-litiche Sociali e della Famiglia,aveva richiesto all’Ente ComuneCapofila chiarimenti eintegrazioni su alcune azioni delPiano di Zona, con una nota prot.n. 2479 fin dal 26 novembre2004. La prova ne è che dei 55

Distretti Socio Sanitari della Re-gione Siciliana oggi risultiamoessere l’unico che non ha avu-to approvato il suo Piano diZona, ne si conosce il referente –ne tantomeno i Cittadini e le Fa-miglie della Città di Mazara –Salemi – Vita eGibellina possonousufruire di inter-venti nelle Areedi Anziani –Disabilità e Sa-lute Mentale –Politiche perl’Infanzia el’Adolescenza –ResponsabilitàFamiliare – Im-migrazione –Povertà – Di-pendenze con-tro l’Abuso exLegge 388/2000.È ci è voluto un anno per ac-corgervi di quella nota?

Non possiamo nè come Orga-nizzazione Sindacale - nècome Cittadini tacere di fronte atanto disagio di vedere ancorauna volta i Servizi Socio Assi-stenziali di questa Città allosbando e sarebbe opportuno chela S.V. provvedesse a sostituiregli Assessori Corrao e Sciaccache hanno delle deleghe confuseriguardo ai Servizi Sociali (vedasiistanza del 19 Aprile 2005 prot.gen. n° 17121 v.s. rif.), che han-no dimostrato poca sensibilità ecapacità di venire incontro alle esi-genze dei Cittadini mazaresi so-prattutto le fasce deboli – sosti-tuendoli con personalità quali-

ficate ed abili nei problemi delSociale, perché altrimenti Leiche è un uomo di sinistra com-metterebbe un errore grave nellasua Legislatura e cioè non porta-re avanti i temi del Sociale che ap-partengono alla Cultura e alla

Politica dellaSinistra Ita-liana.

A n c o r aoggi speriamoche Ella pren-de consapevo-lezza di que-sto stato dicose e vi pon-ga rimedio pri-ma che siatroppo tardi.E i cittadinistanno aguardare!Il Sig. Presi-

dente del Consiglio Comunalea cui la presente è invitata a dar-ne comunicazione urgente alConsiglio Comunale, come daregolamento sui lavori del Consi-glio Comunale art. 53 – 1° comma“Comunicazioni” della deliberaconsiliare n° 159 del 2 Dicembre1998 e successive (D.C. n° 7 del25 Gennaio 2001 e n° 56 del 28Aprile 2003), perché ne prendanoatto per stimolare l’amministrazio-ne civica a provvedere a dare allaCittadinanza mazarese e ai Comu-ni di cui è Capofila, Salemi –Vita e Gibellina, i Servizi SocioAssistenziali di cui hanno piena-mente diritto.

Baldo Scaturro

LETTERA APERTA DAL SINDACATO U.G.L. SANITA’ AL SINDACO GIORGIO MACADDINOPIANO DI ZONA . ANNO ZERO PER IL DISTRETTO SOCIO SANITARIO “D53” , CAPOFILA IL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO.

DOPO UN ANNO CI SI ACCORGE CHE UNA NOTA DELL’ASSESSORATO REGIONALE ERA RIMASTA SENZA RISPOSTA NEI CASSETTI.

Egr. Sig. Sindaco ci dispiacedover constatare che nonostanteuna istanza ad Ella pervenuta indata 26 Ottobre 2004 prot. gen.N° 51459 v.s. rif., in relazioneall’impedimento dei disabiliper accedere agli uffici Comu-nali dei Servizi Sociali siti inP.zza della Repubblica e nono-stante una sua replica sui gior-nali “LA SICILIA del 27 Otto-

bre”, - “L’OPINIONE n° 16 del12 novembre”, - “DI SICILIA del10 settembre e del 22 dicem-bre” dell’anno 2004, nella qua-le Lei si impegnava a dare so-luzioni in tempi rapidi.Constatiamo con molto stuporeche quei 16 scalini continuanoad impedire l’accesso agli uffi-ci dei Servizi Sociali.Problema come vede abbastanza

semplice da risolvere, ma chetre Amministrazioni che sisono succeduti negli ultimi anninon hanno avuto il coraggio dirisolvere, ma che hanno semprerinviato con la speranza cheun’altra amministrazione fosse ingrado di risolvere (vedasi istan-za acclarata al prot. gen. N°27274 del 03 Giugno 2003).Noi come Organizzazione Sin-dacale, siamo delusi che sia

venuta meno da parte di que-sta amministrazione lo spiritodel Sociale, con il quale Ella sipropose alla cittadinanza almomento delle elezioni, ed oraci dispiace che nulla venga fat-to per abbattere quei 16 scali-ni e permettere ai tanti cittadi-ni disabili di esercitare il lorodiritto all’informazione.

I DISABILI IMPEDITI AD ACCEDERE AGLI UFFICI DEI SERVIZI SOCIALI

Uffici dei Servizi Socialisito in Piazza della Repubblica

A quando pensa di poter ri-solvere questa vergogna citta-dina?

Dobbiamo forse sperare inun’altra Amministrazione?Ci si augura che questa Nostraultima istanza possa commuove-re la S.V. e che al più presto sidia incarico agli uffici competentiper eliminare tale inconveniente.

Via Salemi, 47 - Mazara del ValloTel. 329 0303380 - ab. 0923 932562

DIGITALPHOTOby Dino Basone

Servizi Fotografici e Video

Baldo Scaturro

Giorgio Macaddino

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 13

In data 16 Dicembre c.a. pres-so la sede legale del Collegio I.P.– A.S. – V.I. di Trapani si sonosvolte le elezioni per assegnarele cariche direttive fra i neo –eletti Consiglieri, dopo che neigiorni 2 – 3 – 4 Dicembre c.a. gli892 Infermieri su 2700 iscritti,con una percentuale pari al33.04 % della provincia di Trapaniavevano votato per il rinnovo deiloro rappresentanti provincia-li. Dopo un ampio dibattito fra iConsiglieri, in cui ognuno haespresso il programma che inten-deva portare avanti per il triennio2006/2008, si è proceduto ad as-segnare le cariche direttive.Dal verdetto espresso dai Consi-glieri è risultato eletto a maggio-ranza l’Infermiere La VecchiaFrancesco, quale Presidentedel Collegio I.P. – A.S. – V.I. per

il triennio 2006/2008, mentre lacarica di Vice – Presidente èstata assegnata a CapizzoCaterina, Segretario è statoeletto Domenico Luppino, Te-soriere Adragna Antonino.Il neo Presidente Francesco LaVecchia – di anni 32,Castelvetranese, lavora come In-fermiere presso la Centrale Ope-rativa del “118” del Bacino diutenza Palermo – Trapani, la cuisede è a Palermo. La sua primadichiarazione programmatica èstata quella che vuole un Collegioabbastanza rappresentativo dellaclasse Infermieristica, delle realtàlocali della provincia di Trapani euna maggiore incisività della figu-ra dell’Infermiere, come protago-nisti nella Sanità. Pertanto ogniDistretto Sanitario avrà i suoi rap-presentanti che sono:

ASSEGNATE LE CARICHE DIRETTIVE ALL’ I.P.A.S.V.I. DEL COLLEGIO DI TRAPANIELETTO PRESIDENTE L’INFERMIERE FRANCESCO LA VECCHIA PER IL TRIENNIO 2006/2008

Per il Distretto Sanitario diTrapani : Capizzo Caterina – Co-lomba Salvatore – Garitta Angelo– Monreale Vincenzo – PellegrinoMichele – Vattiata Antonino;

Per il Distretto Sanitario diMarsala: Battaglia Giuseppe –Luppino Domenico;

Per il Distretto Sanitario diMazara del Vallo: CusumanoBruno Roberto – Scaturro Baldo.

Per il Distretto Sanitario diCastelvetrano: IngrasciottaAntonina – Tilotta Vittoria –Chiaramonte Vito; Per il Di-stretto Sanitario di Salemi: Ma-rino Antonino; Per il DistrettoSanitario di Alcamo: AdragnaAntonino – Cammarata Vincenzo– Accurso Rosario; Mentre Peril Distretto Sanitario diPantelleria sarà trovata una so-luzione successivamente, perché

anche la classe infermieristica diPantelleria dovrà avere i loro Rap-presentanti, non essendo rappre-sentati in questo momento. Ognu-no di questi rappresentanti sarà lacassa di risonanza del Collegio perle problematiche locali che riferi-ranno direttamente al ConsiglioDirettivo. Contemporaneamentesono state assegnate le carichedel Collegio dei Revisori deiConti, e sono risultati eletti:Presidente Accurso Rosario diAlcamo – componenti ScaturroBaldo di Mazara del Vallo eChiaramente Vito diCastelvetrano, Sindaco Sup-plente Tortorici Luigi diAlcamo.Inizia pertanto ex novo la vita delCollegio degli Infermieri della Pro-vincia di Trapani, proiettati verso ilfuturo.

di Baldo Scaturro

CONCLUSOSI IL PRIMO CORSO DI INFORMATICA DI BASERISERVATO AGLI INFERMIERI PROFESSIONALI PRESSO LA

CITTADELLA DELLA SALUTE DI TRAPANIprimo ciclo di preparazione e di for-mazione per circa 500 Infermie-ri. Il corso di Informatica diBase riservato infatti agli Infer-mieri Professionali e Caposaledell’Azienda U.S.L. N. 9 ha datostrumenti di base per preparare glioperatori sanitari alle funzioni delSistema Operativo Windows eMicrosoft Word per ottenere quel-le nozioni di base che permettonodi poter utilizzare un computer.

I corsi si sono tenuti presso laCittadella della Salute e si sonosvolti in tre giornate per com-plessivo 18 ore di teoria e di

pratica, sotto la supervisionedella docente di InformaticaDaniela Garbelotto.

In questo modo sono state col-mate le carenze didattiche che nelsettore informatico, consideratoche anche l’Infermiere Profes-sionale oggi dovrà essere mes-so in condizioni di utilizzare lenuove tecnologie per essere al-l’avanguardia con i tempi e uti-lizzare strumenti in grado di ri-sparmiare in favore dell’Uten-te.

I Partecipanti al corso hannoottenuto 17 crediti E.C.M.

A destra: La docente del corso DanielaGarbelotto con un gruppo di Infermieri

Il 20 Novembre scorso, al-l’età di quasi 96 anni, si è spen-to Padre Nanfara M. Antonio,nello stesso “Boccone del Pove-ro”, dove quale “Padre Diretto-re” aveva dedicato 50 anni dilavoro educativo e formativo,dopo i 20 anni già dedicati al con-solidamento dell’Istituto dellaSede Centrale di Palermo.

È stato il Padre Direttore diquasi 2 generazioni di ragazzidella città di Mazara, e non soloche tra gli anni “55 e 70” sono pas-sati sotto la sua paterna e scru-polosa attenzione formativa.

Era arrivato a Mazara, as-sieme all’allora giovane (e lo ètuttora) Padre Mazzei, percontinuare e portare a terminel’opera dei due grandi PadriBocconisti che lo avevano pre-ceduto, Padre Giovanni Bru-no, e l’indimenticato ed in-stancabile Padre GiovanniGulino che in pochi anni ave-va già dato vita all’attività del-l’orfanotrofio, della scuola ele-mentare e quella di musica.

Il completamento sarebbe sta-to la realizzazione di quei locali,ora desolatamente deserti, ma che

in quegli anni rigurgitarono vita espensieratezza e videro passarela maggior parte dei ragazzi in etàscolare, specialmente con il

CHIESA MADONNA DEL PARADISO: MARTEDI 20 DICEMBRE 2005 GLI“EX ALLIEVI” DEL BOCCONE DEL POVERO HANNO RICORDATO

LA SCOMPARSA DEL LORO PADRE “DIRETTORE” ALLA MESSA DELLE ORE 18:00

frequentatissimo dopo – scuo-la, unico sicuro rifugio in città,per le famiglie contro i pericolidella strada.

I suoi ragazzi di allora, gli“Ex Allievi” lo ricordano con pro-fondo affetto e gratitudine che,nella ricorrenza del trigesimodella sua morte, lo hanno ricor-dato affettuosamente con gran-de devozione.

Grazie Padre Direttore

Edi 2000Via Pietro Novelli, 19

91026 MAZARA DEL VALLO (TP)

Tel. 0923 944031 Fax 0923 670865

e-mail: [email protected]

Il nostro indirizzo è:

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Hai un articolo interessanteda proporci? Scrivici:

lo pubblicheremo.Vuoi inviare lettere

al direttore? Scrivici:Franco Scaturro ti risponderà

L’

Con l’ultimo gruppo di parteci-panti Infermieri Professionali eCaposale, al corso di formazio-ne di Informatica, si è chiuso il

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 14

MAGAZINE & PARLIAMONE

Maestra ti voglio bene... è il titolo di uno dei racconti del capitolodedicato ai ricordi di scuola. E non poteva che essere l’incipit di unomaggio a questa grandissima donna che ha cresciuto e formato interegenerazioni di mazaresi, e che ha dato, con le sue opere, il saporelieve, dolce, a volte struggente, ai ricordi che ognuno di noi si portadentro sin dall’infanzia.

In questa Opera c’è Lei, tutta, dai ricordi personali di viaggi (l’isola diSaona, Bormio, Salto Angel), a quelli di scuola (La ricchezza del cuo-re, Maestra ti voglio bene, Il paradiso delle farfalle ecc.), a quelli intimi(Un’amicizia, una vita). Ma la cosa più incredibile è che, in quest’opera,niente è datato, l’attualità sembra permeare tutto il libro che apparecome appena partorito dalla sua fervida mente.

Contrariamente a quanto possa sembrare la no-stra Maestra, perché è così che l’abbiamo semprechiamata, è profondamente inserita nel nostro tem-po (Vestimi di rosso..dove parla di AIDS) anche se,giustamente, come tutti noi, vive pure dei ricordi cheLe hanno riempito la vita. E come potrebbe esserealtrimenti!

Nei suoi racconti molto spesso c’è la presenzadella Grande Consolatrice, la morte, vista noncome una soluzione ma come un’inevitabile situa-zione che però può anche essere impreziosita daivalori che da sempre gli uomini, anche se a volte“sporcati” dalle cose materiali, riescono ad esprime-re.

E di questi il valore più importante è l’Amore. Amo-re che riesce a ridare la Speranza a chi ne è defrau-dato, a chi lo ha ricacciato nelle profondità dell’ani-ma, a chi non lo ha mai conosciuto. Quindi il binomioè: Amore e Morte, dove Amore sostituisce Vita, per-ché l’Amore è più forte della stessa Vita. Perché èmeglio vivere nel ricordo di un grande Amore andatoche in una Vita vuota e presente. Aver conosciuto l’Amore è anche laSperanza che un giorno le stesse sensazioni potranno riavvolgerci eridarci il calore provato, anche se con sfumature diverse.

Le poesie, poi, sono l’incredibile sintesi della prosa narrata o fanta-sticata. Sono le “spremute”, ancor più concentrate di ricordi e sensa-zioni, che lasciano in bocca, dopo averle declamate, quella dolcezzaunica che soltanto quello che entra in noi può riuscire a dare. Sonocarezze dell’anima, raggi di sole in pomeriggi plumbei, arcobaleni dopole piogge d’autunno. Anche qui, nelle poesie, riusciamo a trovare, for-tissimo, l’Amore. Amore verso Dio, principalmente, che si evidenzia nelrapporto dell’Autrice con la natura.

Nell’ora mattutina….verdi trasparenze….sfilacciati cirri….Leggere “Un abbraccio sconfinato” vuol dire calarsi completamente

dentro quel paesaggio così perfettamente descritto, alla stessa manie-ra che soltanto i grandi pittori impressionisti riuscivano a fare. Eccocosa sono le sue Poesie, quadri, di una realtà a volte sfuggente, per-ché cangiante, e che abbisogna di essere fermata, immortalata in un’ope-ra, tela o poesia, non importa.

In “Tutte le cose restano in Dio” ci presenta un affresco dedicato aquei paesaggi che Lei ricorda semplici, decorati da cascine e pastori,che invece oggi hanno subito la selvaggia trasformazione urbanisticasostituendo le figure citate con grattacieli e “gente complicata”. Peròanche qui, nonostante la tristezza sembri primeggiare, ci rimanda, for-ti, le immagini di un uomo che prega, di un fiore che sboccia, di unamamma che piange, forse partoriente, che rappresenta la vita e la pos-sibilità che l’uomo non sia destinato ad un futuro di aridità e morte.

Ancora in “Mi piace ricordarti” la musica che esce dalle parole diquesta poesia ci svela l’intimo di questa Donna che, nella contempla-zione della natura e dei giorni che passano, ricorda il padre (o il Padre).

E senza orpelli ci presenta, in pochi versi, la struggente malinconia chenasce dallo scorrere lento del tempo, quando di tempo sembra esser-cene tanto, e la velocità straziante delle giornate che, invece, inesora-bili, ci confermano che andiamo verso la maturità della vita.

Anche qui troviamo l’attualità, l’aggancio alla realtà in cui vive, neiversi dedicati a Lady Diana. E’ un omaggio alla bellezza di una donnache ha saputo conquistare i cuori della gente, una regina di cuori, comela definisce, che ha vissuto ma soprattutto ha fatto vivere una favolache, tristemente, ha avuto una fine.

E poi, l’apoteosi. Con “Commiato alla scuola” ci dà l’esatta inter-pretazione della sua vita. Al servizio delle istituzioni, certo, ma istitu-zione essa stessa per i suoi innumerevoli alunni. Simbiosi perfetta di

una vita vissuta e spesa per l’insegnamento e che,al momento di dover lasciare, saluta con un velo dimalinconia. Non amarezza ma rimpianto di anni fe-lici. Non sconforto ma ricordi dolcissimi di piccolibambini che vedrà, un giorno, adulti.

E felicità, perché questo è il segno che la suavita non è stata vana. E Luce, che rischiara tutta lasua vita e che riempie oggi, e riempiràsempre,l’esistenza di una donna che ha dato Amo-re ai suoi ragazzi fin dal primo giorno in cui ha mes-so piede in un’aula scolastica.

Questa è sicuramente un’Opera per i ragazzi,pensata per loro. Pensiamo però che per primi pro-prio i genitori dovrebbero prenderne confidenza, pertrovare spunti che a volte, in momenti di vita quoti-diana, possano aiutarli, con qualche storia o esem-pio, nella difficile arte di crescere i bambini. Arteche la nostra Maestra, mamma anch’essa, ha in-terpretato al più alto livello, quello della Passioneper un lavoro che, per la nobiltà degli obiettivi, ne-cessita di una identificazione totale tra i due ruoli:

madre ed educatrice. Siamo onorati di essere stati suoi alunni, siamofelici che il suo lavoro non è mai terminato, orgogliosi di quello chescrive, pensa e dà. Amiamo la vita, l’arte, la conoscenza grazie a Lei.Conserviamo ancora, religiosamente, i quaderni delle elementari dove,con la sua bellissima grafia, ha contribuito alla nostra formazione, allanostra autostima, al nostro essere oggi in società. Quando la vediamocamminare per la strada, elegante come sempre, con il suo incederesicuro, con il suo viso che ha sconfitto il tempo, noi pensiamo e vorrem-mo gridare a tutti: è la nostra Maestra!

Maestra ti vogliamo bene…

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 15

<<Condividiamo appienole ragioni della protesta e deldisagio dell’intero compartoPesca, ma ribadiamo conforza che la messa in disar-mo dei natanti rappresentauna forma sbagliata di prote-sta che danneggia i maritti-mi rimasti senza posto di la-voro e tutele.

E’ in malafede chi inter-preta la presa di posizionedel Sindacato come un ten-tativo di “spaccare ilcomparto”.

Evidentemente chi, solo a pa-role, proclama l’unità, nei fatti in-tende scaricare sui lavoratori leproprie inefficienze e si rifiuta diprendere atto che il Sindacato so-stiene in maniera forte la protestae le rivendicazioni, ma condannacon altrettanta forza la decisionedi una parte dell’armamento dimettere in disarmo i natanti.

Bastava fermare la flotta sen-za mettere in disarmo i natanti enon saremmo qui a chiarire ulte-riormente un concetto già espres-so più volte>>.

Questo il messaggio delle Or-ganizzazioni Sindacali Flai Cgil,Fai Cisl e Uila Uil, accusate dauna parte dell’armamento di nonessere a favore dell’unità delcomparto e di fare politica, accu-sa quest’ultima mossa da qualcheesponente politico locale e dall’edi-tore di un’emittente televisiva lo-cale.

La risposta, lapidaria, non sifa attendere. <<Accuse strumen-tali e paradossali>>. Il pensiero delSindacato sulla vertenza pesca èstato affidato ad una nota diffusail 7 gennaio scorso. Questo il te-sto. “Occorre una vera politica perla pesca a Mazara del Vallo e leOO.SS. FLAI-CGIL FAI-CISL

UILA-UIL, congiuntamente alleSegreterie regionali, già nel Luglioscorso hanno presentato all’As-sessore Regionale alla Pesca On.Carmelo Lo Monte una piattafor-ma regionale. Le OO.SS. FAIFLAI UILA hanno sostenuto la

Piattaforma con uno sciopero ef-fettuato sempre nel Luglio 2005.

La politica regionale fino ad oranon è stata determinata ed il ri-schio che il settore entri in unacrisi irreversibile diventa sempreuna verità attendibile. I contenutidella Piattaforma rivendicativa re-gionale sono:

· Lotta al continuo aumentocontinuo del costo del Gasolio (Laquotazione attuale delcarburante,triplicata nel corso de-

gli ultimi tre anni, per l’inci-denza notevole che ha sui co-sti totali si ripercuote sui la-voratori riducendone fortemen-te il reddito e quindi penaliz-zando fortemente l’economiamazarese;

· Mancanza di una seriaprogettualità armatoriale as-sociata alla mancata pro-grammazione delle politichedi settore ha determinato unainsufficienza strutturale cheallontana il settore sia dalle

politiche di integrazione mediter-ranea sia dai mercati europei e na-zionali;

· Inesistenza di un MERCATOITTICO che nel tempo ha determi-nato l’arretratezza del settore equindi una clandestinità economi-

ca non compatibile con i principidi trasparenza (principi che dovreb-bero essere alla base di un CON-TRATTO ALLA PARTE quale quel-lo che si applica nella marineriamazarese) e competitività indi-spensabile per modernizzare il set-tore;

Nelle manifestazioni del Luglio2005 sono stati posti in evidenza,all’Assessore regionale alla pescaOn. Lo Monte, i problemi legati almancato pagamento del fermo

Comunicato delle Segreterie Provinciali Flai Cgil - Fai Cisl - Uila Uil

tecnico anno 2004 e denunciandoaltresì al Governo Nazionale lamancanza di un sistema degli am-mortizzatori sociali (cassa inte-grazione, mobilità,) strumenti deiquali il settore della pesca e’ sprov-visto. Le OO.SS. sono da tempoimpegnate affinché ai pescatorivengano riconosciuti i diritt iprevidenziali delle categorieusuranti.

Queste 00.SS. FAI CISL,FLAI CGIL, e UILA UIL, ribadi-scono il pieno sostegno ai pesca-tori rimasti senza posto di lavoro,denunciano la gravità della deci-sione assunta da una parte del-l’armamento mazarese di porre indisarmo i propri natanti ,e intra-prenderanno tutte quelle iniziativea tutela dei pescatori licenziati.

Le OO.SS. di FLAI-CGIL FAI-CISL UILA-UIL stanno tenendocontinue assemblee con tutti i pe-scatori (Mazaresi e Tunisini) permetterli a conoscenza dei dirittidi natura contrattuale che spetta-no a seguito di sbarco per disar-mo deciso dall’armatore.

* Euro 400,00 (quattrocento)pari a numero 10 giorni di pre-avviso.

* Differenza tra la parte edil minimo monetario garantito.

* Trattamento di fine rappor-to.

FLAI FAI UILA hanno richiesto,congiuntamente alle SegreterieRegionali, un incontro all’Asses-sore Reg.le alla Pesca On. LOMONTE, sulle problematiche so-pra evidenziate e per sottolinearela completa assenza del Governoregionale che fino a questo mo-mento disattende quanto previstodagli articoli 170 e 175 della leggeReg.le 32/2000”.

I Segretari Provinciali FlaiCgil – Fai Cisl – Uila Uil

VERTENZA PESCA“Vogliamo portare a conoscenza dei lavoratori i diritti di natura contrattuale

che spettano a seguito di sbarco per disarmo deciso dall’armatore”...

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Anno VIII n. 1 16-01-2006L’ 16

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