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CARO, ANZI CARISSIMO 2012 E allora caro, anzi carissimo (è proprio il caso di dirlo visti i notevoli rincari che si sono già verificati in tutti i settori) 2012 come ti comporterai? Le previsioni dicono male, anzi peggio. E si, perché pur non essendo un pessimista nato, ti vedo apportatore di “lacrime e sangue “, almeno per noi “soliti noti”. E qui è l’uomo della strada che scrive per esternare le sue preoccupazioni per quest’anno che è iniziato sotto i peggiori auspici. E iniziamo: ai primi sentori della manovra economica, la benzina che ha già subito due aumenti. E si sa che i carburanti hanno un effetto tremendamente catastrofico e trainante su tutte le attività. Innanzi tutto al giorno d’oggi il trasporto delle merci avviene, per la maggior parte, a mezzo gommato “ il che fa lievitare enormemente i costi di qualsiasi tipo di merce. E poi tutto il resto: dall’ICI ai ticket sanitari, dalle bollette di luce e gas al canone RAI……..Insomma non c’è da stare proprio allegri. Il vero problema, e non ci si accusi di fare sempre i “piagnoni “, è che le categorie che pagano questi sacrifici sono sempre le stesse: impiegati e pensionati (cioè quelle a reddito fisso). Non si possono paragonare quei lavoratori che per necessità devono adoperare il proprio mezzo o comprare un bene di prima necessità o quant’altro con chi non ha problemi reddituali . Per quanto riguarda i pensionati Unicredit le prospettive, anzi le certezze sono già arrivate. Il nostro Fondo ha provveduto alla riduzione delle pensioni del 3% circa, UNI.C.A. - adducendo i soliti motivi - ha aumentato i premi dal 7 al 18 per cento (sempre circa). Stiamo proprio bene! E allora ? Allora, parafrasando il titolo di un film di Massimo Troisi e Roberto Benigni, Non ci resta che piangere ninì renzo pappa ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Abbiamo visto tutti in TV che il muovo Ministro del Welfare Fornero ha pianto in diretta: il resto degli italiani piangerà in…………differita Lo Jonio Lo Jonio Lo Jonio Lo Jonio Febbraio 2012 Anno VII° Num.2 Organo d’informazione interna dell’Unione Pensionati del Gruppo Unicredit SpA Gruppo Sicilia Orientale e Calabria – Catania Redatto, stampato e distribuito in proprio, gratuitamente ed esclusivamente, al personale in quiescenza. Sede: Corso Sicilia, 40 – 95131 – Catania – telef. 095-3520154 Redattore Capo : Ninì Renzo Pappa-Redattori:Pasquale Alessandro, Antonino Magrì

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CARO, ANZI CARISSIMO 2012 E allora caro, anzi carissimo (è proprio il caso di dirlo visti i notevoli rincari che si sono già verificati in tutti i settori) 2012 come ti comporterai? Le previsioni dicono male, anzi peggio. E si, perché pur non essendo un pessimista nato, ti vedo apportatore di “lacrime e sangue “, almeno per noi “soliti noti”. E qui è l’uomo della strada che scrive per esternare le sue preoccupazioni per quest’anno che è iniziato sotto i peggiori auspici. E iniziamo: ai primi sentori della manovra economica, la benzina che ha già subito due aumenti. E si sa che i carburanti hanno un effetto tremendamente catastrofico e trainante su tutte le attività. Innanzi tutto al giorno d’oggi il trasporto delle merci avviene, per la maggior parte, a mezzo “gommato “ il che fa lievitare enormemente i costi di qualsiasi tipo di merce. E poi tutto il resto: dall’ICI ai ticket sanitari, dalle bollette di luce e gas al canone RAI……..Insomma non c’è da stare proprio allegri. Il vero problema, e non ci si accusi di fare sempre i “piagnoni “, è che le categorie che pagano questi sacrifici sono sempre le stesse: impiegati e pensionati (cioè quelle a reddito fisso). Non si possono paragonare quei lavoratori che per necessità devono adoperare il proprio mezzo o comprare un bene di prima necessità o quant’altro con chi non ha problemi reddituali . Per quanto riguarda i pensionati Unicredit le prospettive, anzi le certezze sono già arrivate. Il nostro Fondo ha provveduto alla riduzione delle pensioni del 3% circa, UNI.C.A. - adducendo i soliti motivi - ha aumentato i premi dal 7 al 18 per cento (sempre circa). Stiamo proprio bene! E allora ? Allora, parafrasando il titolo di un film di Massimo Troisi e Roberto Benigni, “Non ci resta che piangere “ ninì renzo pappa ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Abbiamo visto tutti in TV che il muovo Ministro del Welfare Fornero ha pianto in diretta: il resto degli italiani piangerà in…………differita

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Anno VII° Num.2

Organo d’informazione interna dell’Unione Pensionati del Gruppo Unicredit SpA Gruppo Sicilia Orientale e Calabria – Catania

Redatto, stampato e distribuito in proprio, gratuitamente ed esclusivamente, al personale in quiescenza. Sede: Corso Sicilia, 40 – 95131 – Catania – telef. 095-3520154

Redattore Capo : Ninì Renzo Pappa-Redattori:Pasquale Alessandro, Antonino Magrì

EVASIONE FISCALE Il risanamento delle finanze pubbliche italiane è un problema non solo di numeri ma anche di credibilità. Un BTP è una promessa di pagamento dello Stato fra 10, 20 o persino 30 anni: se la promessa non è credibile, gli investitori non comprano. Ed è credibile solo se lo Stato si dimostra capace di far rispettare le proprie regole. Per questo, oltre che per una questione di equità, indispensabile nel momento in cui si chiedono sacrifici al Paese, oggi, abbattere l’evasione fiscale è una priorità assoluta. L’elevato tasso di evasione è l’indice di quanto sia caduto in basso il tasso di legalità in Italia. E’ ancora più preoccupante che venga quasi percepito, soprattutto all’estero, come un tratto endemico della nostra società con un senso di indignata rassegnazione per uno Stato incapace di far rispettare le regole. Abbattere l’evasione è quindi la strada per elevare il senso della legalità, perché è anche il modo più efficace di combattere criminalità organizzata, corruzione, reati finanziari e abusi. Negli ultimi anni, e soprattutto con l’ultima manovra, lo Stato si è dotato di tutti gli strumenti necessari a combattere efficacemente l’evasione. Lo Stato può ormai controllare ogni pagamento, transazione finanziaria o investimento dei cittadini, e ha limitato l’uso del contante per avere sempre una traccia di come utilizziamo i nostri soldi. Può analizzare le nostre abitudini di spesa col redditometro, verificare l’attendibilità dei redditi di professionisti e piccole realtà economiche con studi di settore sempre più analitici. Può sapere come e dove investiamo all’estero grazie ai trattati sullo scambio di informazioni e se lo facciamo in un paese della black list del fisco, si presume l’evasione salvo prova contraria. Lo Stato si è dotato di norme contro le società di comodo, contro l’uso elusivo del debito, contro l’abuso di diritto, contro l’evasione dell’IVA intra-comunitaria, contro le transazioni di comodo con l’estero, ed ha a disposizione un apparato imponente, formato, da ben tre istituzioni: Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza ed Equitalia. Quindi gli strumenti ed i mezzi per incidere significativamente sull’evasione ci sono. Ma se è stato giusto concedere allo Stato un potere così intrusivo nel privato dei cittadini è altrettanto giusto che i cittadini, per comprendere l’efficacia dell’azione dello Stato, siano messi in condizione di verificare un dato ufficiale, analitico e indipendente sull’ammontare dell’evasione e sui risultati ottenuti in termini di accertamenti e recupero. Una riduzione delle imposte evase potrebbe essere l’indice di una maggiore legalità diffusa. Perché l’opinione pubblica avendo percezione dell’efficacia della lotta all’evasione potrebbe convincersi a cambiare i propri comportamenti. Infine lo scopo della lotta all’evasione non dovrebbe essere quello di aumentare il carico impositivo ma, prima, di ridistribuirlo a favore di chi lavora, investe e produce, e poi ridurlo. Perché sviluppo economico significa voler investire di più e poter consumare di più e per farlo meglio ridurre la pressione fiscale che in Italia è elevata. Il Governo quindi dovrebbe chiarire che l’obiettivo della lotta all’evasione è ridurre le tasse e renderle meno inique promuovendo così lo sviluppo e dissiperebbe la sensazione che l’evasione sia un utile paravento al non voler o non saper ridurre la spesa pubblica gonfiata dalla giungla di agevolazioni, sussidi, inefficienze, mala gestione, assunzioni clientelari e opere inutili che ogni cittadino conosce per esperienza. Pasquale Alessandro

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L’angolo del buon umore e relax

Citazioni e massime più o meno famose -Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio perché fanno arrivare tardi alla cerimonia. (A.Ricci ) -I ricchi ci assicurano che la ricchezza non dà la felicità. Bisogna sforzarci di credere altrimenti è probabile che ci regalerebbero un po’ della loro. (.Feydeau ) -La generosità consiste nel dare più di quel che si potrebbe dare. L’orgoglio nel prendere meno di quanto si avrebbe bisogno . ( K.Gibram ) -Se a ciascun l’interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti- ahimè- che invidia fanno ci farebbero pietà. (P.Metastasio) *************************************************** ***************************** Così, tanto per sorridere “BRAMIERANDO” – Omaggio a Gino Bramieri Intervista : “ Caro colonnello, qual è stata la cosa che l’ha messa più in imbarazzo nella sua vita ?” “E’ stato quando mia madre mi ha scoperto mentre mi masturbavo”. “Come tutti del resto” . “Già, solo che mia madre mi ha scoperto ieri” . “Ho un amico così pigro, così pigro, ma così pigro che ha sposato una donna incinta”. Bambine di oggi : “Io so come si fa a fare i bambini” - “ E io so come si fa a non farli”. “Pronto, Casa Ugolino ? Mi passa il Conte ?“ - “Non può, è a tavola con i figli”. Due amici si incontrano dopo qualche tempo che s’erano visti. “Allora, cosa c’è di nuovo?”.- “Mia moglie mi tradisce “ – “Va beh ! Ma io ti ho chiesto cosa c’è di nuovo “

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CONSIDERAZIONI ( pervenuteci dal socio Giovanni Noto di Cosenza ) Ho imparato :

- che nessuno è perfetto…finché non t’innamori - che la vita è dura ma io…..di più - che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu…..le prende

qualcun altro - che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un’altra parte - che bisognerebbe usare le parole buone perché domani forse si dovranno rimangiare - che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto - che non posso scegliere come mi sento ma posso sempre farci qualcosa - che tutti vogliono vivere in cima alla montagna ma tutta la felicità e la crescita

avvengono mentre la scali - che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alle meta - che è meglio dare consigli solo in due circostanze :quando sono richiesti e quando ne

dipende la vita - che meno tempo spreco più cose faccio.

L’angolo della poesia

Si t’o potesse dicere (di Eduardo De Filippo ) Ah…si putesse dicere chello c’o core dice; quanto sarria felice si t’o sapesse di ! E si putisse sentere chello c’o core sente, dicesse:”Eternamente voglio restà cu te “ Ma ‘o core sape scrivere ?

Se mbroglia…sposta ‘e vvirgule nu puntu ammirativu… mette nu congiuntivo addò nun c’é ‘ adda stà..

E tu c’o staje a ssentere te mbruoglie appriess’a isso, comme succede spisso…. E addio Felicità.

‘o core è analfabeta è comm’a nu poeta ca nun sape cantà

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MODI DI DIRE “Chhiù assai di cani ‘i brasi” Non so nelle altre città ma i messinesi per indicare una quantità abbondante di persone adoperano la frase sopradescritta. Ma perché si dice così ? Secondo i più deriva da un avvenimento verificatosi tanti anni fa. Ad un appassionatissimo di caccia, tale Blase, morirono i due fedeli cani. Si rivolse allora al fratello Onofrio (pare si chiamasse così)- che viveva in altra città- chiedendogli di inviargli 1 o 2 cani e di buona razza Il congiunto però scambiò la “o” (congiunzione) col numero (“ zero “) e gli inviò la bellezza di 102 (diconsi: centodue ) cani. Da qui la frase “ Minch ….. quantu sunnu. Cchiù assai di cani ‘i Brasi ! “ (dialettizzando il nome Blase).

AUGURI !!!!!!!!!

Questo mese gli auguri di Buon Compleanno vanno a : Bongiovanni Sergio(17), Borghese Bruno(5), Cappuccio Eva(3), Carbonaro Salvatore(20), Cassaro Giovanna Irina(4), Di Nunzio Pietro(10), Di Paola

Salvatrice(21), Gerardi Carmelo(6), Giammona Lidia(13), Giuliano Giuseppe(1), Guercio Vladimiro(12), Marcellini Anna(4), Materia Stefano(9), Musumeci

Agata(15), Nicoletti Giuseppe(21), Pappalardo Filippo(19), Plastina Franco(70), Russo Nicola(24), Santopolo Francesco(12), Scinardo Tabernacolo Concetta(25),

Spampinato Gaetano(18), Viola Alfio(10), Zuccarello Rosario(3). buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno

buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno

LA FOTO CURIOSA DEL MESE (della serie cartelli stradali esteri) L’errore pare sia stato corretto in tempi brevi. Dalle nostre parti sarebbe ancora così.

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NOTERELLE MUSICALI

E VUI DURMITI ANCORA” ( E VOI DORMITE ANCORA ) “ E vui durmiti ancora “ è il titolo della più bella e conosciuta romanza siciliana scritta dal catanese Formisano e musicata dal maestro Calì ( anch’egli catanese ) nel lontano 1910. Il brano, .composto all’origine per pianoforte ed adattato anche per mandolino, è stato interpretato nei vari anni da cantanti popolari e - in tempi più recenti, - anche da grandi tenori. Ottima una recentissima versione cantata da Andrea Bocelli. Vi trascrivo qui di seguito il testo in originale e relativa traduzione in lingua italiana. Testo originale Traduzione Lu suli è già spuntato di lu mari Il sole è già spuntato in mezzo al mare vui bidduzza mia durmiti ancora, e voi bellezza mia dormite ancora l’aceddi sunnu stanchi di cantari gli uccelli sono stanchi di cantare e affriddateddi aspèttunu ccà fora e infreddoliti aspettano qui fuori, supra li barcunneddi su’ pusati sopra questo balconcino sono poggiati e aspettunu quann’è cca v’affacciati. e aspettano quand’è che vi affacciate Lassati stari,non durmiti chiùi, Lasciate stare,non dormite più ca ‘mmenzu ad iddi dintra ‘sta vanedda che in mezzo a loro in questo vicolo ci sugnu puru iù c’aspettu a vui ci sono pure io che aspetto voi pri vidiri ‘ssa facci accussì bedda per vedere questo volto così bello passu cca fora tutti li nuttati passo quì fuori tutte le notti e aspettu sulu quannu v’affaciati e aspetto solo quando vi affacciate Li ciuru senza vui non ponnu stari I fiori senza di voi non possono stare Su tutti ccu li testi a pennuluni, sono tutti con la testa penzolante ognunu d’iddi non voli sbucciari ognuno di essi non vuole sbocciare si prima non si grapi stu balcuni, se prima non si apre questo balcone dintra lu buttuneddu su ammucciati dentro il bocciolo sono nascosti e aspettunu quann’è cca v’affacciati. e aspettano quand’è che vi affacciate. Lassati stari…………………. Lasciate stare…………. A margine mi piace segnalare un episodio accaduto durante la prima guerra mondiale quando, sul fronte della Carnia, in una pausa dei combattimenti e in una serata di luna, un soldato siciliano cantò questa canzone e -alla fine- da parte dei soldati austriaci (che ovviamente non capirono il significato delle parole ma rimasero affascinati dalla musica )partì spontaneo un lungo applauso. Decisamente la musica, e l’arte in genere, unisce i popoli e giammai li divide.

A cura di ninì renzo pappa

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L’ANGOLO DELLA CUCINA Parliamo ancora di “Masculina”. A seguito dell’interessante articolo dedicato alla “Masculina da magghia”, pubblicato su “Lo Jonio” di gennaio, mi sembra naturale corollario parlare ancora di questo pesce tipicamente catanese ed aggiungere una facile ricetta: “Pasta con le sarde” (di origine palermitana) ma che in effetti nel catanese viene preparata con i “masculini”. Pasta con le sarde Lessate circa gr. 500 di finocchietto selvatico in acqua abbondantemente salata. Scolateli bene, tritateli e metteteli da parte. Conservate il liquido di cottura. In mezzo bicchiere di olio di oliva fate sciogliere due acciughe sotto sale. Diliscate la quantità di pesce desiderato (circa 600 grammi), tagliandolo a pezzi; fatelo rosolare nell’olio, unite il finocchietto, salate, pepate e lasciate cuocere per 5 minuti. Completate la salsa con gr. 50 di uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida, gr. 50 di pinoli e mezza bustina di zafferano diluito in poca acqua. Nell’acqua del finocchietto fate cuocere la pasta (bucatini o altro a piacere) e poi condite con la salsa di pesce.

Tortino di masculina Togliete la testa e la spina ai pesci, lavateli, asciugateli ed allineateli in una teglia, ricoprite con pane grattugiato, con origano sbriciolato, un po’ di sale e pepe. Annaffiate con mezzo bicchiere di olio e con il succo di limone. Mettete la teglia in forno fino a quando si sarà formata una bella crosticina dorata. Lilli Alonzo *************************************************** ************************

POLIZZA SANITARIA “ ALLIANZ “ Vi ricordiamo- a seguito nostra precedente informativa inviatavi per posta o via e-mail- che la FAP (Federazione Nazionale Sindacale delle Associazioni dei Pensionati del Credito) ha stipulato con Allianz una polizza sanitaria che riteniamo interessante soprattutto per quei colleghi che,per motivi diversi,non sono iscritti a Uni.C.A. Per i dettagli gli interessati possono contattare questa Unione dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12 (telefono 095 3525154 ). La Redazione

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GITA SOCIALE A MORGANTINA La gita del 5 novembre dello scorso anno ci ha fatto confluire verso il Centro della Sicilia segnando una tappa ideale per i soci Unipens che vi hanno partecipato. La giornata senza sole non ci ha limitati nel godere il fascino dei luoghi e dei paesaggi, caratterizzati dal foliage autunnale e nebbiolina che creava una suggestiva atmosfera. Il patrimonio archeologico dei mosaici e l’ex Convento barocco del 1831 che ospita il Museo di Morgantina nonché la stessa statua della dea ci hanno fatto respirare i tesori dell’arte della nostra Sicilia. ….E’ vero, vissi d’arte vissi d’amore, ma non possiamo dimenticare l’ottima scelta gastronomica dei colleghi Magrì e Cardone augurandoci che scelgano altrettanto bene per la prossima gita. A presto.

(Aidone: interno Chiesa S.Francesco dei Cappuccini, (Piazza Armerina:mosaici della villa del Casale) sede del Museo Archeologico Regionale) Alfio Catania SCUSATE LA RIPETITIVITA’ Cari amici vi prego scusare la mia ripetitività. In qualcuno dei precedenti numeri vi ho rivolto l’invito a partecipare maggiormente alla vita del giornalino con l’invio di vostri scritti .Purtroppo devo ammettere, e di ciò mi rammarico, che il mio invito non ha avuto seguito il che crea problema alla stesura del periodico. Rinnovo ancora una volta la mia richiesta pregando indistintamente tutti i soci ad una maggiore partecipazione: i vostri articoli (brevi, mi raccomando e che non trattino di politica o religione ) saranno pubblicati alla prima occasione possibile. Vi ringrazio n.r.pappa

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