Anno Scolastico 2013/2014Anno Scolastico 2013/2014 (approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta...

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO S. LUCIA C.M. PZIC843005 C.F. 91002120763 e-mail :[email protected] Tel. 0973/571078 Fax n. 0973/642970 Contrada S. Lucia 85032 CHIAROMONTE (PZ) Anno Scolastico 2013/2014 (approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 27/11/2013 e adottato dal Consiglio di Istituto in data 27/11/2013) Prot.: n° 48 10/01/2014

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ISTITUTO COMPRENSIVO S. LUCIA

C.M. PZIC843005 C.F. 91002120763

e-mail :[email protected] Tel. 0973/571078 – Fax n. 0973/642970

Contrada S. Lucia 85032 CHIAROMONTE (PZ)

Anno Scolastico 2013/2014

(approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 27/11/2013 e adottato dal Consiglio di Istituto in data 27/11/2013)

Prot.: n° 48

10/01/2014

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INDICE

Premessa 3

Principi della scuola 4

Istituzione scolastica 6

Lettura del territorio 8

Finalità della scuola 22

Area della didattica 29

Autonomia didattica 35

Autonomia organizzativa 38

Offerta formativa 43

Ampliamento dell’offerta formativa 48

Area dell’organizzazione 49

Area della ricerca e dell’aggiornamento 59

Area amministrativa 64

Regolamento d’istituto 66

Patto educativo di corresponsabilità 72

Allegati 75

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PREMESSA

Il presente Piano dell’Offerta Formativa, di seguito denominato POF, dell’Istituto Comprensivo “S. Lucia” di Chiaromonte rappresenta

un quadro programmatico unitario dell’offerta formativa e culturale disponibile presso l’Istituto, nell’ottica delle responsabilità che competono alla scuola dell’obbligo. Si ispira agli articoli 3, 30, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana e ai principi fondamentali enunciati dalla Direttiva del Presidente del Consiglio del 27 gennaio 1994, nel quadro della trasparenza delle a ttività amministrative stabilita dalla Legge del 7 agosto 1990 n. 241.

Il POF offerto dall’Istituto Comprensivo costituisce un impegno operativo per tutti i componenti della comunità scolastica dei quali delinea diritti e doveri. Il POF attesta pertanto la concorde volontà dei componenti della comunità dell’Istituto di ispirare la loro attività ai principi sopra ricordati sanciti dalla Costituzione in materia di educazione, di libertà di insegnamento e di diritto allo studio, nel quadro più generale del rispetto della persona umana.

Esso è stato elaborato tenendo conto dei criteri di flessibilità (che riguardano le scelte innovative compiute dalla scuola rispetto alle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari), di integrazione (che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative, nonché gli aspetti di relazione costruttiva e funzionale alla scuola con le comunità locali) e di responsabilità (che investe tutti i processi decisionali attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti).

La comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo considera il POF una necessaria premessa al graduale conseguimento dell’autonomia, nella convinzione che tale autonomia passi anche attraverso una sempre maggiore responsabilizzazione di tutti i componenti della comunità scolastica.

Il POF si rivolge a tutti coloro che, all’interno o all’esterno della comunità scolastica, sono interessati al buon funzionamento delle istituzioni educative operanti sul territorio. A tal fine fornisce una puntuale e doverosa informazione sulle attività svolte e/o programmate: ciò anche ai sensi dei principi ispiratori della Legge del 7 agosto 1990 n. 241, relativa alla trasparenza dei procedimenti amministrativi.

La Scuola è vita e il suo funzionamento è legato alle dinamiche sociali e culturali del contesto in cui essa opera. Ciò vale anche per l’Istituto Comprensivo, il cui Piano dell’Offerta Formativa riflette l’evolversi dei rapporti scuola-società che non si traduce in normative statiche e immutabili. Il POF è pertanto suscettibile di periodiche modifiche, integrazioni e miglioramenti, secondo le norme indicate d i seguito.

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PRINCIPI DELLA SCUOLA

UGUAGLIANZA Nella prospettiva dei principi generali sopra enunciati, l’erogazione dei servizi offerti dall’Istituto Comprensivo prescinde da ogni discriminazione basata su elementi quali sesso, razza, etnia, lingua, religione, ideologia, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-sanitarie.

Tutti i componenti del personale operante nell’Istituto Comprensivo sono impegnati, pertanto, ciascuno secondo le proprie competenze, a rimuovere, con appropriati interventi di assistenza, sostegno, recupero, rinforzo, le cause dell’insuccesso scolastico degli alunni considerati ‘a rischio ’, a seguito di particolari situazioni individuali, familiari e sociali.

IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ Il servizio scolastico viene erogato dall’Istituto Comprensivo secondo criteri di obiettività ed equità, avulsi da ogni forma di dogmatismo e di faziosità e tendenti al conseguimento da parte della totalità degli studenti degli obiettivi di formazione umana e culturale previsti dai progetti educativi e didattici di Istituto, secondo le finalità proprie della scuola dell’obbligo.

Attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, l’Istituto Comprensivo garantisce la regolari tà e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e dei diritti dei lavoratori della scuola e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE L’Istituto Comprensivo s’impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti e azioni di tutti i componenti del Personale docente e non-docente, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particola re riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità (quali i casi di studenti trasferiti da altre scuole, provenienti da paesi stranieri, portatori di handicap, svantaggiati per motivi di salute o socio-familiare, ecc.).

Nel convincimento che la scuola è prima di tutto istituita per gli studenti, tutti coloro che svolgono la loro attività nell’Istituto ispirano

la loro azione al pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli allievi, fermo restando da parte di questi ultimi l’obbl igo di ricambiare tale rispetto e di adempiere ai propri doveri.

Pur non essendo previsto per gli studenti dell’Istituto il diritto di rappresentanza e di assemblea, la comunità della scuola ritiene di dover incoraggiare esperienze che valgano a responsabilizzare gli allievi educandoli gradualmente agli ideali e alla prassi della democrazia. Elemento importante per la vita della scuola è l’Assemblea Generale dei Genitori.

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DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA Tutti gli allievi che fanno domanda di iscrizione vengono accolti dall’Istituto.

Attraverso l’azione dei suoi Organi Collegiali e di tutti coloro che vi lavorano, l’Istituto Comprensivo prende ogni misura u tile a evitare la dispersione, i fallimenti scolastici, le difficoltà emergenti nella fase di passaggio alla secondaria superiore ovvero a corsi professionali per un rapido inserimento nel mondo del lavoro.

Il controllo della regolarità della frequenza non si limita a una meccanica registrazione delle assenze e dei ritardi e all’esame fiscale delle motivazioni addotte dagli allievi, ma si esplica attraverso interventi preventivi nei confronti della disaffezione per la scuola che abitualmente precede l’abbandono e la dispersione. In tale azione di prevenzione, l’Istituto si avvale della collaborazione degli Enti locali e della cooperazione dei genitori nel quadro di una gestione partecipata del servizio educativo.

PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA Nel perseguire i fini educativi e culturali previsti dal presente Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto Comprensivo sollecita e promuove la gestione partecipata della comunità scolastica, nell’ambito degli Organi Collegiali e delle procedure vigenti, nonché attraverso iniziative di volontariato di Docenti, non-Docenti e Genitori.

Alcune attività vengono poste in essere per rafforzare l’immagine dell’Istituto di Chiaromonte, anche attraverso la prassi del coinvolgimento dell’ambiente esterno e degli ex-allievi in iniziative di carattere promozionale e culturale a un tempo.

Tali attività comportano la realizzazione di momenti di socializzazione e di apertura verso l’esterno, quali:

- la “giornata della scuola”, con apertura della stessa al pubblico del bacino di utenza. In tale circostanza, verranno

organizzate visite guidate alle classi e ai laboratori. Avrà luogo, nel corso della giornata, la presentazione dei programmi di studio da parte degli insegnanti, anche con la collaborazione degli allievi.

- manifestazioni sportive e valorizzazione delle attività svolte nell’ambito dell’attività motoria non solo attraverso la

partecipazione a competizioni con altre scuole, ma soprattutto incrementando le attività interne alla scuola, con tornei e gare tra classi parallele aperte a tutti gli allievi.

Alle manifestazioni di cui sopra l’Istituto Comprensivo può invitare, su conforme parere del Consiglio di Istituto, anche i Presidenti dei Consigli di Istituto e i Dirigenti scolastici delle scuole viciniori, nonché una rappresentanza di genitori di allievi aspiranti all’iscrizione nella scuola.

Analoga attenzione viene dedicata alla partecipazione degli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado e dei loro genitori a manifestazioni similari indette dalle scuole superiori operanti nel bacino di utenza, al fine di favorire i contat ti con le secondarie superiori presenti sul territorio e di fornire agli alunni elementi utili all’orientamento.

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Sarà cura dell’Istituto Comprensivo stimolare, nei limiti del possibile, il coinvolgimento degli Enti locali e delle associaz ioni di maggiore rilevanza presenti sul territorio, alle iniziative di cui al paragrafo precedente, curando altresì l’eventuale partecipazione degli allievi (in particolare di quelli delle terze classi) e anche delle componenti genitori, docenti e non docenti, a iniziative esterne alla scuola che vengano giudicate idonee a una promozione culturale e umana della collettività scolastica.

Secondo quanto disposto dal Regolamento di Istituto e nel rispetto delle vigenti disposizioni saranno favorite (purché adeguatamente preparate dagli insegnanti e inserite organicamente nell’attività scolastica) le iniziative di partecipazione a concerti, a conferenze di carattere culturale e divulgativo, a spettacoli teatrali e cinematografici di valore formativo o utili al perfezionamento del le lingue straniere. Come previsto dal Regolamento di Istituto, l’edificio e le attrezzature scolastiche e sportive dell’Istituto Comprensivo potranno essere messe a disposizione di Enti e associazioni operanti sul territorio alle condizioni che saranno di volta in volta concordate e al di fuori dell’orario di utilizzo del servizio scolastico.

ISTITUZIONE SCOLASTICA

LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO L’Istituto Comprensivo “S. Lucia” ha sede in Chiaromonte, provincia di Potenza, ed è composto da sezioni di scuola dell’infanzia e da classi di scuola primaria e secondaria di primo grado, ubicate nei comuni di Chiaromonte, Fardella, Teana, Castronuovo e Carbone.

La popolazione scolastica per l’anno scolastico 2013/14 consta di: 117 alunni di scuola secondaria di primo grado, 147 alunni di scuola primaria e 51 scuola dell’infanzia, per un totale di 315, così distribuiti:

SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO N. sezione TOTALE

ALUNNI

CHIAROMONTE PZAA843045

N. 1 23

CARBONE PZAA843034

N.1 9

FARDELLA PZAA843012

N.1 10

TEANA PZAA843023

N.1 9

Totale 51

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SCUOLA PRIMARIA

PLESSO /CLASSE I II III A III B IV V TOTALE

ALUNNI CLASSI PLURICLASSI

CARBONE PZEE84305B

2 2 3 4 4 15 N. 1 PLUR.

CASTRONUOVO S. ANDREA PZEE84306C

5 9 0 6 12 32 N. 2 CLASSI + 1 PLUR.

CHIAROMONTE PZEE843039

21 20

12

11 15

21

100 N. 6 CLASSI

Totale

147

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PLESSO /CLASSE I A

t.p. I B t.n.

IIA t.p.

III A t.p.

III B t.n.

CLASSI PLURICLASSI

TOTALE ALUNNI

TEANA T.N. PZMM84305A

0 0 11 N. 1 CLASSE 11

CHIAROMONTE T.P.PZMM843016

12

18 21 18 12 N. 5 CLASSI 81

CASTRONUOVO S.ANDREA PZMM84306B

10 7 8 N.1 CLASSE N. 1 PLUR.

20

Totale

117

Il corpo docente si compone di insegnanti così suddivisi:

- Scuola dell’Infanzia: 8 docenti su posto comune e 2 docenti di religione;

- Scuola Primaria: 20 docenti su posto comune; n. 3 docenti su posto di sostegno, n. 1 su posto di religione

- Scuola Secondaria di I Grado: 29 docenti su posto comune, 2 docenti su posto di sostegno, 2 docenti su posto di religione.

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CONDIZIONI STRUTTURALI A Chiaromonte l’edificio che ospita gli Uffici della Dirigenza, la Scuola Secondaria di I Grado e la Scuola Materna è dotato di aule

ampie e luminose, di due palestre, di cui una coperta, per la pratica sportiva e le attività ginniche, di un’aula multimediale a disposizione degli insegnanti e dei ragazzi con 9 personal computer per l’applicazione dell’informatica alla didattica, di una sala video per la proiezione di film didattici, di una biblioteca per gli alunni e gli insegnanti, di due mini-laboratori per l’educazione artistica e tecnica, di una sala-mensa e, per le attività di drammatizzazione, di un’ampia sala con palco fisso (a causa dei lavori di ristrutturazione molte delle sale e dei laboratori citati risultano inagibili).

L’edificio che ospita la scuola primaria dispone di un’aula adibita a biblioteca, un laboratorio scientifico dotato di LIM, un’aula multimediale con postazioni per personal computer, uno spazioso atrio per le attività motorie. La mensa è ubicata a pianterreno.

A Fardella l’edificio è dotato di aule ampie e luminose, di un laboratorio multimediale e un ampio atrio d’ingresso della scuola,

utilizzabile per le attività motorie.

La scuola di Teana è dotata di aule ampie e luminose, di laboratorio multimediale con 5 persona l computer e di un’aula adibita ad

attività di laboratorio; come palestra viene utilizzato l’ampio salone ubicato al primo piano.

A Carbone l’edificio è dotato di aule ampie e luminose, di un’aula multimediale a disposizione degli insegnanti e dei ragazzi con 3

personal computer per l’applicazione dell’informatica alla didattica, di una ampia sala-mensa ,la stessa si presta a essere utilizzata

per diverse attività didattiche. Come palestra viene utilizzato l’ampio spazio antistante la scuola.

A Castronuovo l’edificio è strutturato su due piani. Al piano terra c’è la palestra e la sala mensa, al primo piano la Scuola primaria, al

secondo piano la Scuola Secondaria di I°. Ogni istituto ha un ingresso autonomo. Le aule sono abbastanza ampie e luminose. Al secondo piano c’è la sala informatica, un’aula adibita alla LIM, una sala biblioteca, un’aula per attività tecnico-pratiche e artistiche. L’edificio è stato ristrutturato da poco ed è stato realizzato secondo norme antisismiche e di abbattimento delle barriere architettoniche per alunni diversamente abili. Sono presenti inoltre scale d’emergenza, porte antipanico e ascensore.

LETTURA DEL TERRITORIO

ASPETTI STORICO – GEOGRAFICO – ANTROPOLOGICI Chiaromonte, Fardella , Teana, Castronuovo e Carbone sono piccoli comuni montani, posti alle falde del monte Pollino, con una popolazione complessiva di quattromila abitanti circa, sparsi su un vasto territorio accidentato, ricadenti tutti all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Si tratta, in realtà, di un’area interna e marginale, interessata da un progressivo spopolamento dovuto alla continua emigrazione per carenza di opportunità occupazionali: manca qualsiasi attività industriale, langue l’artigianato, regge appena il settore commerciale; l ’unica prospettiva

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rimane il turismo legato alla realtà Parco. I comuni sono quasi del tutto privi di attrezzature sportivo-ricreative e di agenzie educative, per cui la scuola diventa l’unico punto di riferimento culturale per giovani (pochi) e anziani (molti).

Le origini di Castronuovo si fanno risalire tra il VII e il I secolo a.C. Il nome sembra proiettare la fondazione di Castronuovo nell'età Romana: ...nato come avamposto militare romano, successivamente distrutto o dismesso per poi essere ricostruito - Castra Nova - sulle rovine del precedente impianto...

Il toponimo di -Castra- gli è derivato dagli accampamenti che il pretore Marco Licinio Crasso, fece approntare nei paraggi di -un lago della Lucania le cui acque, dicono, ogni tanto cambiano natura e diventano dolci, poi di nuovo amare, e non si possono bere- (Plutarco, Vite Parallele). Alberto

Mobilio, con ardita ipotesi, ha ritenuto di collocare a sud-ovest della zona racchiusa tra le montagne Piano dei campi Mastro Ciardi e Castagneto che ancora oggi, come da tempi remoti, continua a essere denominata -contrada del Lago-; questa contrada è stata nel corso dei secoli letteralmente sconvolta da ricorrenti calamità naturali subendo radicali modificazioni sia sotto l'aspetto geomorfologico che paesaggistico.

Francesco Elefante - d-altro canto - nella sua -Storia di Castronuovo di Sant'Andrea Paese di Lucania- e nel suo -Saggio storico su Chiaromonte. Il territorio. Dalle origini all'unità d'Italia- ritiene che non via traccia nella storiografia antica dei movimenti di Spartaco in

questa parte della Lucania e che la notizia della -Battaglia di Chiaromonte- è solo il frutto della ricostruzione romanzesca del Giovagnoli il quale, ispirandosi liberamente a Plutarco, identificò un -certo colle- della Lucania con Claromons. Quindi - continua Elefante - posto che la fondazione di Castronuovo non può essere riferita al periodo della guerra servile, occorre stabilire ulteriori momenti e circostanze che dettero luogo a questo insediamento militare. Sempre a parere di Elefante, la fondazione più recente deve essere messa in relazione con le prime invasioni barbariche avvenute nel V - VI secolo d.C. quando la popolazione agreste, dispersa nelle campagne, si rifugiò nell'antico campo militare, restaurandolo e rinforzandolo per salvarsi dagli assalitori. Prese il nome di Castrum Novum per distinguerlo dal precedente, deperito per varie cause. Il castrum veterum si identificava con una fortezza eretta presumibilmente ex novo dai Romani nella fase della conquista della Lucania nel IV - III secolo a.C. A questo centro più antico si riferirebbero anche i vasi greci recuperati durante la costruzione della rotabile per Roccanova, poco oltre il Parco della Rimembranza, e subito dispersi, a testimonianza che questo centro, più antico, manteneva rapporti commerciali con Siris già nel VII secolo a.C.

Chiaromonte è posto a un’altitudine di 794 m. s. 1. m., con una superficie di 70,58 kmq e con una popolazione di 2300 abitanti, domina sulle vallate dei fiumi Sinni, Serrapotamo e Sammarella.

Circa la fondazione e il nome di Chiaromonte non esistono documenti storici certi da fissarne la data. È sicuro però, che insediamenti umani esistevano già all’epoca del Neolitico, come dimostrano reperti archeologici rinvenuti nelle necropoli di Sotto la Croce. Chiaromonte vanta cinque aree di necropoli e un’area sacra. Tutti i reperti archeologici sono custoditi prevalentemente nel musei della “Siritide” di Policoro e di Metaponto. Oltre alle 200 statuette votive dell’area sacra a Chiaromonte fino a ora sono state recuperate poco meno di un migliaio di sepolture fra le quali una ventina sono quelle dette emergenti o principesche. Sarebbe più che logico avere un Museo in loco.

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Nel periodo medievale con la venuta dei Normanni, Chiaromonte era il capoluogo di una vastissima contea che da Scanzano e Pol icoro arrivava fino a San Chirico Raparo. I centri religiosi medievali nella contea chiaromontese furono l ’Abbazia cistercense di Sagittario e la Certosa di S. Nicola in Valle di Chiaromonte.

Le origini di Fardella, come attesta un antico manoscritto, risalgono al 1690, quando parte della popolazione di Teana, stanca di sopportare i soprusi del marchese Missanello, preferì rifugiarsi nelle confinanti terre del principe di Bisignano, dove fondò il nuovo borgo, cui fu dato il nome di Fardella, a perenne ricordo di Anna Maria Fardella, moglie di conte di Chiaromonte, che li aveva accolti sotto la sua protezione. Il primo nucleo sorse intorno alla chiesa Madre e al palazzo signorile dei De Salvo.

Il territorio di Teana faceva parte della contea di Chiaromonte. Sotto il regno di Federico II era feudo della

famiglia Sanseverino, ai quali restò fino al 1343, quando Eufrasia la portò in dote a Giacomo Missanello. Fu successivamente rivenduta alla famiglia Donnaperna di Senise, con il titolo di Baronia. Il centro urbano pare che esistesse già nel periodo dei longobardi, i quali vi avevano costruito una fortezza e istituito il Gastaldato. Nel X-XI secolo divenne centro religioso dei monaci basiliani e fu chiamato castello di Latiniano, dall’XI secolo ha avuto varie denominazioni e ancora oggi dagli abitanti e nei dintorni viene denominata La Tigana, di derivazione greco - latina.

Usi e costumi

La moderna tecnologia e la velocità della vita odierna hanno quasi del tutto soppiantato gli usi e i costumi delle antiche comunità; permane, comunque, in questi centri, il rapporto di comparatico ancora improntato a residui culturali antichi, per i quali infrangere il “San Giovanni” è più grave di rompere le relazioni con i parenti. Come in tutti gli altri paesi lucani il ruolo del maschio e della femmina in famiglia era ben distinto. Oggi ci si adegua ai tempi. Sebbene non ci si preoccupi eccessivamente di preparare la dote per una figlia che convola a nozze, ancora oggi ci sono ricamatrici di corredo. Frammenti di canti dialettali e di musiche per ciaramelle rammentano antiche usanze in occasione di mietitura, raccolta delle olive, vendemmia, oggi del tutto desuete.

Piatto tipico della zona sono i “raŠkatiell de miŠkiglie”, pasta di casa fatta per metà con farina di grano e per metà con altri ingredienti (1/3 farina di orzo, 1/3 farina di ceci, 1/3 farina di favuzze) il tutto condito con salsa di pomodoro fresco e basilico.

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Carbone, piccolo paese del Parco del Pollino, nasce e vive le sue vicende storiche sotto l’influsso del famoso Monastero di S.Elia e Anastasio che dal secolo XI fino al 1809, anno in cui venne emanata la legge di soppressione dei monasteri resa generale da Gioacchino Murat, è stato uno dei centri Basiliani di rito greco più famosi e importanti dell’intera Italia meridionale. Notizie storiche riportano un primo insediamento col nome Montedoro, per l’abbondanza delle messi. Esso sorgeva, certamente tra il Torrente Serrapotamo e il Monastero, nella parte a valle del paese attuale. Successivamente, a causa di un incendio che lo distrusse, l’abitato si trasferì su di un colle più alto e prese il nome di Montechiaro. Nel 1432 anche Montechiaro fu distrutto da un incendio, una parte dei suoi abitanti si trasferirono nei pressi del Monastero andando a costituire il nucleo della comunità moderna di Carbone il cui nome deriva da Luca Carbone di Armento che fu il primo Abate del Monastero.

Oltre alle vicende legate al predetto Monastero, Carbone ha attraversato i secoli non passando indenne agli eventi storici,agli echi e ai riflessi di alcuni episodi che lo hanno interessato in modo diretto.

L’abitato di Carbone sorge sulla sponda sinistra del Torrente Serrapotamo. E’ adagiato su di un versante di media pendenza, esposto a mezzogiorno e si sviluppa prevalentemente in lunghezza a partire da quota 600 m slm, in prossimità dell’alveo del torrente, fino a raggiungere quota 720 m slm. per le abitazioni più in alto. Il fosso di San Antonio e quello della Valle delimitano a destra e a sinistra l’abitato.

COMUNE DI CASTRONUOVO DI S. ANDREA (provincia di Potenza - Basilicata,

Italy) CAP 85030 Prefisso 0973 Codice ISTAT 076026 Codice catasto C 345

Cartografia: latitudine 40°, 11' 30, 12” N longitudine 16°, 11' 10, 68” E

Classificazione climatica: D Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media)

Superficie: 46,93 kmq.

Territorio

Altitudine: Escursione altimetrica: Zona altimetrica:

650 mt. s.l.m. 565 montagna interna

Popolazione

- Densità abitanti per kmq.: 26,2

- Numero famiglie: 582 (2009), 566 (2010)

- Numero abitanti: 1.229 (2009), 1.189 (gennaio 2011)

- Età media: 50,3 (2009)

- Reddito medio in euro: 5.371 (2008)

- Tasso di natività: 2,4 (2009)

- Denominazione degli abitanti: Castronovesi

Distanze

- Distanze dal mare: costa ionica 69 km. circa

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costa tirrenica 81 km. circa

- Distanza dal capoluogo di provincia (Potenza): 108 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio agli Ospedali di: Chiaromonte (CDA) 16 km. circa Lagonegro 65 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio alle Terme di: Latronico 38 km. circa

Azienda Sanitaria: ASP 1 di Potenza Ex Azienda Sanitaria U.S.L. N.3 Lagonegrese-Senise

Diocesi: Parrocchia:

Tursi – Lagonegro Santa Maria della Neve

Eventi religiosi: Usanze e tradizioni:

Terza domenica di maggio festa di S. Andrea.

Nel mese di giugno si celebra il Corpus Domini. Le strade sono addobbate con coperte ai balconi, vengono allestiti altarini, si ricoprono le strade di petali di fiori.

Il 13 giugno festa di S. Antonio da Padova, con processione.

Il 13 agosto, nella frazione Terzo, dove è stato eretto il Santuario di S. Andrea, avvengono i festeggiamenti in onore del Santo.

Il quarto sabato di settembre processione in onore della Madonna della Stella.

Quarta domenica di settembre festa della Madonna della Stella.

10 novembre festa di S. Andrea.

Il 13 dicembre processione in onore di S. Lucia.

Il Venerdì Santo, all'imbrunire via Crucis per tutta la popolazione, mentre alle ore 23.00, particolare Via Crucis per soli uomini.

Dal primo al 18 agosto: attività culturali estive di interesse regionale e nazionale con mostre, esposizioni e premi letterari tra cui il Premio "Sinisgalli" per la giovane poesia italiana, , e il Premio "Una vita per la Lucania".

Il 4 novembre commemorazione dei caduti in guerra con fiaccolata fino al parco della Rimembranza.

Patrimonio architettonico e artistico: Chiesa Santa Maria della Neve (1750 – 1800)

Chiesetta di S. Andrea

Cappella della Madonna delle Grazie (1600 circa)

Cappella della Madonna della Stella (XVI sec.)

Cappella di S. Filippo (proprietà privata), con facciata barocca con rosone tardo gotico

Cappella di S. Andrea (del 1700 circa) in contrada Terzo. La cappella custodisce un quadro di S. Andrea opera di Giovanni Zampagliene del 1655

Palazzo Speziale

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Monumento ai caduti e lapide ai caduti

Risorse naturalistiche: Boschi Magrizzi, Sella del Titolo, Pellegrina, Tavolara, Cerasana, Piano dei Campi, Tufara.

Sorgenti: Acqua dei Ladri, Nocaro, Mastro Paolo, Finaita.

Punti panoramici: Crocicchiola, Celomanchino.

Luoghi caratteristici: Fosso dello Strittolo (grotta con stalattiti).

Altre notizie: Museo della Grafica

COMUNE DI CARBONE (provincia di Potenza - Basilicata, Italy)

CAP 85030 Prefisso 0973 Codice ISTAT 076019 Codice catasto B 743

Cartografia: latitudine 40°, 8’ 36, 24” N longitudine 16°, 5’ 24, 72” E

Classificazione climatica: D Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media)

Superficie: 47,75 kmq.

Territorio

Altitudine: Escursione altimetrica: Zona altimetrica:

690 mt. s.l.m.

Popolazione

- Densità abitanti per kmq.: 15,2 (2009)

- Numero famiglie: 328(2009), 327 (2010)

- Numero abitanti: 725 (2009), 715 (gennaio 2011)

- Età media: 53 (2009)

- Reddito medio in euro: 4461 (2008)

- Tasso di natività: 6,8 (2009)

- Denominazione degli abitanti: Carbonesi

Distanze

- Distanze dal mare: costa ionica 63 km. circa costa tirrenica 70 km. circa

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- Distanze dal capoluogo di provincia (Potenza): 119 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio agli Ospedali di: Chiaromonte (CDA) 20 km. circa Lagonegro 48 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio alle Terme di: Latronico 23 km. circa

Azienda Sanitaria: ASP 1 di Potenza Ex Azienda Sanitaria U.S.L. N.3 Lagonegrese-Senise

Associazioni ONLUS: “Sant’Elia e Gaetano”

Sede Municipio: Via Vittorio Veneto 92/a, 0973-578023

Diocesi: Parrocchia:

Tursi - Lagonegro San Donato

Eventi religiosi: Usanze e tradizioni:

Lunedì dell'Angelo festa della Madonna dei Fraticelli.

Ultima domenica di aprile e terza domenica di ottobre pellegrinaggio alla chiesetta dedicata alla patrona del paese (distante circa 2 Km. dal centro).

Prima domenica di giugno festa della Madonna del Soccorso, con processione religiosa e fiera.

Il 13 giugno festa di S. Antonio, con processione religiosa.

Il 18 luglio festa di S. Elia, con processione religiosa.

L'11 e il 12 agosto festa di S. Donato di Arezzo protettore di Carbone con processione religiosa e fiera.

Il 13 agosto festa della Madonna del Carmine, con processione religiosa.

La terza domenica di ottobre festa della Madonna e di S. Francesco, con processione religiosa.

Presepe vivente a Natale.

Nella Chiesa della Madonna dei Fraticelli si conserva la statua omonima, venerata in particolare il lunedì dopo la Pasqua.

Patrimonio artistico e architettonico: Ruderi del monastero basiliano di S. Elia in località Valle Cancello.Vicino vi si trova la cella vinaria, di proprietà della famiglia Larocca.

Chiesa di S. Maria degli Angeli. La chiesa conserva una pala di pregevole fattura risalente al sec. XVIII.

Chiesa Francescana al Convento con affreschi sulle parti superiori delle arcate delle navate.

Chiesa parrocchiale di S. Luca Abate

Cappella S. Anna appartenente alla famiglia De Nigris.

Cappella privata della famiglia Castelli.

Cappella Fraticelli nella località omonima, nella quale si trova una pregiata statua lignea della Vergine Maria, chiamata

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"Madonna dei Fraticelli".

I palazzi storici sono: Palazzo Cascini (sec. XVII); Palazzo De Negris con stemma del 1927; Palazzo Castronuovo; Palazzo Castelli.

Patrimonio naturalistico: -Bosco Vaccarizzo.

-Fiumi: Serrapotamo e Vallone.

-Fontane: Calanca, Tuvolo e Fosso

COMUNE DI CHIAROMONTE (provincia di Potenza - Basilicata, Italy)

CAP 85032 Prefisso 0973 Codice ISTAT 076028 Codice catasto C 619

Cartografia: latitudine 40°, 7’ 29, 64” N longitudine 16°, 12’ 56, 16” E

Classificazione climatica: E Classificazione sismica:

Superficie: 70,58 kmq.

Territorio

Altitudine: Escursione altimetrica: Zona altimetrica:

798 mt. s.l.m.

Popolazione

- Densità abitanti per kmq.: 28,60

- Numero famiglie: 867 (2010)

- Numero abitanti: 2015 (gennaio 2011)

- Età media: 45,5 (2009)

- Reddito medio in euro: 7071 (2008)

- Tasso di natività: 3,9 (2009)

- Denominazione degli abitanti: Chiaromontesi

Distanze

- Distanze dal mare: costa ionica 50 km. circa costa tirrenica 70 km. circa

- Distanze dal capoluogo di provincia (Potenza): 174 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio agli Ospedali di: Lagonegro 53 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio alle Terme di: Latronico 24,6 km. circa

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Azienda Sanitaria Provinciale di ASP 1 di Potenza Ex Azienda Sanitaria U.S.L. N.3 Lagonegrese-Senise

Ospedale San Giovanni: Poliambulatorio: Guardia Medica:

C.da Santa Lucia, tel. 0973-641111 (centralino) C.da Santa Lucia, tel. 0973-641111 (centralino) C.da Santa Lucia c/o Ospedale, tel. 0973-641207

Associazioni ONLUS: -Avis: D’ Avanzo Antonio 320-4343892 -Aido: Pozzovivo Domenico 349-3887241

Sede Municipio: Via Giovanni di Giura 4, tel. 0973-571002, 0973-642222

Diocesi: Parrocchia:

Tursi – Lagonegro - San Giovanni Battista (patrono) - San Tommaso Apostolo

Eventi religiosi:

Usanze e tradizioni:

Il 1 gennaio festa del Bambino Gesù, con processione religiosa

Il 22 maggio Fiera di S. Uopo, con processione religiosa

Il 13 giugno festa di S. Antonio, con processione religiosa

Il 24 giugno festa in onore del Patrono San Giovanni Battista (natività), e fiera

Il 15 agosto festa della Madonna dell’Assunta, con processione religiosa

Il 22 agosto festa della Madonna del Carmine in località Sagittario, con processione

Il 28 e 29 agosto festa del Patrono San Giovanni Battista, con processione e fiera

La terza domenica di settembre festa della Madonna della Pace con processione (questa festa è stata istituita all’indomani della conclusione della I^ guerra mondiale)

Il 14 agosto Sagra “lagan e fasul”

Il terzo sabato di settembre fiera del Catarozzolo

La prima domenica di ottobre sagra dell’uva

Patrimonio architettonico e artistico: Resti del Convento del Ventrile fondato dall'Abbazia del Sagittario di cui rappresentò una diretta dipendenza. I ruderi sono oggi visibili dallo svincolo che collega la Superstrada Sinnica alla Strada Provinciale n. 4 del Pollino.

Chiesa Collegiata Insigne dedicata a S. Tommaso Apostolo, esistente già al tempo di Ugo il Vecchio, primo conte di Chiaromonte che la dotò di Collegialità. (La chiesa è stata di recente restaurata)

Chiesa di S. Giovanni Battista, che insiste su una chiesa più antica: alla base del campanile è visibile un pezzo di cornice con antica iscrizione.

Cappella di S. Andrea Avellino a Battifarano.

Resti della cinta muraria medievale e, nei pressi dell'Ospedale l'unica porta rimasta.

Resti del Castello feudale e delle Torri della cinta muraria.

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Palazzo del patriota e poeta Francesco Leo.

Palazzo di Giura e parco. Portale monumentale in marmo di Latronico nel palazzo Giura.

Palazzo Dolcetti, sec. XVIII.

Palazzo Donadio, sec. XVIII.

Palazzo Lauria, sec. XVIII.

Palazzo Allegretti Ricci sec. XVIII (con antica iscrizione).

Palazzo Vescovile, della cui esistenza si hanno notizie già dal 1500.

Villa e parco "Torre Albineta" nella frazione di Battifarano, edificata nel sec. XIX su preesistente convento.

Ruderi dell'Abbazia cistercense di S. Maria del Sagittario. Fondata nel XII sec. dai conti di Chiaromonte, svolse un ruolo autonomo e fondamentale all'interno dell'organizzazione socioeconomica territoriale dell'area in virtù dei poteri feudali e dei vasti domini di cui venne a disporre nel tempo a seguito delle donazioni elargite. Nel 1807, con le leggi eversive della feudalità e l'incameramento dei beni ecclesiastici del demanio, fu soppressa decadendo rapidamente nelle strutture architettoniche. Attualmente fa parte di un'azienda agricola e all'interno dei ruderi monumentali è stato costruito un edificio di civile abitazione.

Officio medioevale manoscritto in onore del Beato Giovanni da Caramola, nella chiesa di S. Giovanni Battista.

Altare barocco proveniente dall'Abbazia del Sagittario nella parrocchia di S. Tommaso.

Manoscritto antico sulla storia degli abati del Sagittario presso la famiglia Dolcetti.

Nell'isola amministrativa di Chiaromonte in territorio di Francavilla si trova il molino Ricchie Muzze tutt'ora funzionante. Il patrimonio artistico qui di seguito elencato attualmente è in fase di restauro presso la Soprintendenza.

Due tele, sec. XVII-XVIII, attribuite a un seguace del pittore napoletano Luca Giordano, della chiesa di S. Tommaso.

Statua lignea della Madonna, proveniente dall'Abbazia del Sagittario.

Sculture in legno nella chiesa di S. Giovanni.

Due crocifissi lignei, di cui uno databile all'età medioevale, nella chiesa parrocchiale di S. Tommaso.

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Patrimonio naturalistico: Bosco Magnano. Vedi territorio S. Severino.

Sorgenti Tuvolo e grotta dell'acqua.

Punti panoramici: Catarozzo, Tempa Angari, loc. Torre Spiga.

Fiumi: Sinni e Serrapotamo

Altre notizie:

COMUNE DI FARDELLA (provincia di Potenza - Basilicata, Italy)

CAP 85034 Prefisso 0973 Codice ISTAT 076031 Codice catasto D 497

Cartografia: latitudine 40°, 6’ 53, 28” N longitudine 16°, 10’ 14, 16” E

Classificazione climatica: E Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media)

Superficie: 27,28 kmq.

Territorio

Altitudine: Escursione altimetrica: Zona altimetrica:

745 mt. s.l.m. montagna interna

Popolazione

- Densità abitanti per kmq.: 24,1

- Numero famiglie: 291 (2009), 290 (2010)

- Numero abitanti: 657 (2009), 653 (gennaio 2011)

- Età media: 47,9 (2009)

- Reddito medio in euro: 6789 (2008)

- Tasso di natività: 4,5 (2009)

- Denominazione degli abitanti: Fardellesi

Distanze

- Distanze dal mare: costa ionica 60 km. circa costa tirrenica 80 km. circa

- Distanze dal capoluogo di provincia (Potenza): 171 km circa

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- Distanze in km. dal Municipio agli Ospedali di: Chiaromonte (CDA) 7 km. circa Lagonegro 50 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio alle Terme di: Latronico 28 km circa

Azienda Sanitaria: ASP 1 di Potenza Ex Azienda Sanitaria U.S.L. N.3 Lagonegrese-Senise

Associazioni ONLUS: Associazione “La Scaletta”: Borea Luigina tel. 0973-572233

Sede Municipio: Corso Vittorio Emanuele 3, tel. 0973-572051

Diocesi: Parrocchia:

Tursi-Lagonegro San Antonio da Padova

Feste religiose: Usanze e tradizioni:

Il 13 giugno festa di S. Antonio, con processione religiosa.

Il 15 agosto festa della Madonna della Assunta. La statua lignea della Madonna dell'Assunta, precedentemente prelevata dall'omonima cappella nel palazzo De Salvo, viene portata in processione per le strade del paese.

La prima domenica di ottobre festa della Madonna del Rosario, con processione religiosa e fiera.

Nel mese di giugno festa religiosa del "Corpus Domini". Dopo la messa tutto il paese partecipa alla processione: le strade sono addobbate con coperte ai balconi, vengono allestiti altarini e si ricoprono le strade con petali di fiori di ginestra.

Il Venerdì Santo processione e Via Crucis che termina all'imbrunire sulla collina ai margini dell'abitato.

Nel mese di agosto Sagra del rascatiello.

Timpa del Beato Giovanni in c.da Vaccata

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Patrimonio architettonico e artistico: Chiesa parrocchiale di S. Antonio. Edificata nel 1703, parzialmente ricostruita due volte in seguito a crolli per abbassamento del suolo. La chiesa custodisce: una statua in cartapesta del sec. XIX raffigurante "Ecce Homo", una statua lignea del 1859 raffigurante S. Antonio, una statua lignea del 1831 raffigurante Madonna con il Bambino, una statua in cartapesta del sec. XIX raffigurante Cristo morto, un crocifisso ligneo del sec. XIX, un'acquasantiera a parete della prima metà del sec. XVIII.

Cappella di S. Vito.

Cappella di S. Onofrio.

Cappella dell'Assunta nel Palazzo De Salvo. La cappella conserva un'acquasantiera a parete del sec. XVIII e una statua lignea della Madonna.

I palazzi storici sono: Palazzo De Salvo; Palazzo Cirone di pregevole fattura il portale in marmo; Palazzo De Donato (corte interna e portone d'ingresso); Palazzo signorile denominato "Le Logge" di proprietà De Donato.

Manoscritto relativo alla fondazione del villaggio di Fardella, avvenuta nel 1690 sulle terre del Principe Sanseverino-Bisignano, a opera di coloni transfughi da Teana.

Molino e frantoio in pietra in località Pietrangelo che utilizzano l'acqua del fosso Cannalia nella zona dove erano impiantati tutti i molini del territorio comunale.

Molino in località Pietrangelo.

Molino in località Fosso Cannalia

Risorse naturalistiche Boschi: contrada Cerrosa con belvedere panoramico, Barbattavio, contrada piano Mulino.

Sorgenti: Acquafredda, Acqua di don Francesco, Acqua delica, torrente Cannalia e diga artificiale.

Le Piramidi di argilla e sabbia nel letto del fiume Sinni.

Punti panoramici: strada sul crinale di Serra Cerrosa, belvedere in serra Cerrosa, "gironi" verso Episcopia

COMUNE DI TEANA (provincia di Potenza - Basilicata, Italy)

CAP 85032 Prefisso 0973 Codice ISTAT 076087 Codice catasto L 082

Cartografia: latitudine 40°, 7’ 32, 88” N longitudine 16°, 9’ 9, 36” E

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Classificazione climatica: D Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media)

Superficie: 19,61 kmq.

Territorio

Altitudine: Escursione altimetrica: Zona altimetrica:

806 mt. s.l.m. montagna interna

Popolazione

- Densità abitanti per kmq.: 34,4

- Numero famiglie: 272 (2010)

- Numero abitanti: 674 (2009), 669 (gennaio 2011)

- Età media: 45,8 (2009)

- Reddito medio in euro: 5377 (2008)

- Tasso di natività: 2,9 (2009)

Denominazione degli abitanti: Teanesi

Distanze

- Distanze dal mare: costa ionica 65 km. circa costa tirrenica 67 km. circa

- Distanze dal capoluogo di provincia (Potenza): 121 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio agli Ospedali di: Chiaromonte (CDA) 11 km. circa Lagonegro 60 km. circa

- Distanze in km. dal Municipio alle Terme di: Latronico 33 km. circa

Azienda Sanitaria: ASP 1 di Potenza Ex Azienda Sanitaria U.S.L. N.3 Lagonegrese-Senise

Associazioni ONLUS: Nessuna

Sede Municipio: Via Provinciale, tel. 0973-572001

Diocesi: Parrocchia:

Tursi – Lagonegro Maria SS. Del Carmine

Eventi religiosi: Usanze e tradizioni:

8 e 9 agosto festa di S. Antonio e della Madonna delle Grazie, con processione e tipico ballo delle "gregne".

A febbraio e maggio si festeggia il Santo Patrono, S.Biagio

Negli ultimi anni è ripresa l'antichissima tradizione di festeggiare il tipico carnevale teanese con le maschere di Urs, Carniluvar e sua moglie Quaremma

Patrimonio architettonico e artistico: Chiesa della Madonna del Carmine.

Cappella di S. Cristofaro.

Cappella della Madonna del Carmine.

Ruderi della rocca longobarda.

Palazzo Lecce. "Navicella siderale" opera dello scultore Marino di Teana. Lo scultore, nato a Teana nel 1920, artista di reputazione mondiale, attualmente è residente a Périgny Sur Yerres (Francia); con tale Comune, Teana strinse un gemellaggio nel 1974. Le opere del maestro Marino sono esposte in Francia, Germania, Stati Uniti,

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Canada, Italia.

Patrimonio naturalistico: Boschi: Moreto e Serra.

Sorgente in località Vallone.

Punto panoramico in località Castello.

Fiumi: Serrapotamo e Sammarelle.

FINALITA’ DELLA SCUOLA

A - LE FINALITA’ E GLI OBIETTIVI ISTITUZIONALI DELLA SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo , psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, e ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto della primaria responsabili tà educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, operando in questa direzione con sistematica professionalità pedagogica, essa contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla

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rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3 della Costituzione).

La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini.

Richiede attenzione e disponibilità da parte dell’adulto, stabilità e positività di relazioni umane, flessibilità e adattabil ità alle situazioni, adozione di interazioni sociali cooperative, clima caratterizzato da simpatia e curiosità, affettività costruttiva, gioiosità ludica, volontà di partecipazione e di comunicazione significative, intraprendenza progettuale e operativa.

Esclude impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali e, attraverso le apposite mediazioni didattiche, riconosce come connotati essenziali del proprio servizio educativo:

- la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza, come condizione per

pensare, fare e agire;

- la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni (e, in particolare, del gioco di finzione, di

immaginazione e di identificazione per lo sviluppo della capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze): la strutturazione ludiforme dell’attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità;

- il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati e organizzati di esplorazione e ricerca. All’interno dello scenario delineato, la Scuola dell’Infanzia si propone come luogo d’incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare a coloro che la frequentano la massima promozione possibile di tutte le capacità personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino.

Accesso alla scuola dell’infanzia Alla scuola dell’infanzia possono essere iscritti le bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre 2012 e, comunque, entro il 30 aprile 2013.

SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria, della durata di cinque anni, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, e ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all'alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche,

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di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l'alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l'utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. Successiva alla Scuola dell’Infanzia, essa è Primaria non tanto, o almeno non solo, nel senso comune che è la prima Scuola

obbligatoria del sistema educativo nazionale di’istruzione e di formazione, quanto e soprattutto per un’altra serie di ragioni che affondano le loro radici nella nostra migliore tradizione pedagogica e che qui si presentano senza attribuire all’ordine con cui sono esposte alcun particolare valore gerarchico. La prima è culturale. Essa promuove nei fanciulli e nelle fanciulle l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine, indispensabili alla comprensione intersoggettiva del mondo umano, naturale e artificiale, nel quale si vive. In questo senso, il passaggio dal “sapere comune” al “sapere scientifico”, costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione critica. La seconda è gnoseologica ed epistemologica. L’esperienza è fondamento di ogni conoscenza. Non è possibile giungere a una conoscenza formale che rifletta astrattamente sui caratteri logici di se stessa senza passare da una conoscenza che scaturisca da una continua negoziazione operativa con l’esperienza. La Scuola Primaria è il luogo in cui ci si abitua a radicare le conoscenze (sapere) sulle esperienze (il fare e l’agire), a integrare con sistematicità le due dimensioni e anche a concepire i primi ordinamenti formali, semantici e sintattici, disciplinari e interdisciplinari, del sapere così riflessivamente ricavato. La terza è sociale. Essa assicura obbligatoriamente a tutti i fanciulli le condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative idonee a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che limitando di fatto la libertà e la giustizia dei cittadin i, “impediscono il pieno sviluppo della persona umana” indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche e dalle condizioni personali e sociali (art. 3 della Costituzione). Senza quest’opera di decondizionamento che la Scuola Primaria è chiamata a svolgere sarebbero largamente pregiudicati i traguardi della giustizia e dell’integrazione sociale. La quarta è etica. Per “concorrere al progresso materiale o spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) è necessario superare le forme di egocentrismo e praticare, invece, i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno competente e responsa-bile, della cooperazione e della solidarietà. La Scuola Primaria, prima occasione obbligatoria per tutti di esercizio costante e sistematico di questi valori, in stretto collegamento con la famiglia, crea le basi per la loro successiva adozione come costume comunitario a livello locale, nazionale e internazionale. L’ultima è psicologica. Proseguendo il cammino iniziato dalla famiglia e dalla scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria insegna a tutti i fanciulli l’alfabeto dell’integrazione affettiva della personalità e pone le basi per una immagine realistica, ma positiva di sé, in grado di valorizzare come potenzialità personale anche ciò che, in determinati contesti di vita, può apparire e magari è, un’oggettiva limitazione.

Iscrizioni Sono iscritti al primo anno della scuola primaria le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre 2012. Possono essere iscritti al primo anno della scuola primaria anche le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 30 aprile del 2013.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Successiva alla Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di 1° grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, ne prosegue l’orientamento educativo, eleva il livello di educazione e d’ istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e didattici conformi alla sua natura ‘secondaria’, la premessa indispensabile per l’ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. Il passaggio dall’istruzione primaria all’istruzione secondaria di 1° grado, pur nella continuità del processo educativo che deve svolgersi secondo spontaneità e rispetto dei tempi individuali di maturazione della persona anche e soprattutto nella scuola, esprime, sul piano epistemologico, un valore simbolico di ‘ rottura ’ che dispiegherà poi le sue potenzialità nell’istruzione e nella formazione del secondo ciclo. L’istruzione secondaria di 1° grado anima tutte le proprie attività educative di apprendimento con le consapevolezze prima ricordate. Tali consapevolezze trovano, a partire dalla prima classe della Scuola Secondaria di 1° grado, lo stimolo per uno sviluppo progressivamente sempre più organico e annunciano la loro piena sistematicità che sarà raggiunta nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. La Scuola Secondaria di 1° grado impiega queste consapevolezze per avvalorare i seguenti tratti educativi. Scuola dell’educazione integrale della persona. La Scuola Secondaria di 1° grado, conferendo una tradizione avviata nel 1963 e consolidata nel 1979, rinnova il proposito di promuovere processi formativi in quanto si preoccupa di adoperare il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità) che è tenuta a insegnare come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, operative, creative ecc…) e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile. Scuola che colloca nel mondo. La Scuola Secondaria di 1° grado aiuta lo studente ad acquisire un’ immagine sempre più chiara e

approfondita della realtà sociale, a riconoscere le attività tecniche con cui l’uomo provvede alla propria sopravvivenza e trasforma le proprie condizioni di vita, a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali e politiche, le aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del singolo. Le conoscenze e le abilità che lo studente è solleci tato a trasformare in competenze personali offrono, in questo quadro, un contributo di primaria importanza ai fini dell’integrazione critica delle nuove generazioni nella società contemporanea. Scuola orientativa. La Scuola Secondaria di 1° grado mira all’orientamento di ciascuno, favorisce l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale. È un processo formativo continuo cui debbono concorrere unitariamente anche le varie strutture non formali e informali del territorio, nonché il grado di scuola successivo. La possibilità del preadolescente di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro, portando avanti lo sviluppo di un progetto di vita personale, deriva dal consolidamento di competenze decisionali fondate su una verificata conoscenza di sé e su un intell igente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui ad autenticare le capacità, gli interessi e le attitudini di ogni ragazzo.

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Il carattere orientativo è intrinseco allo studio delle discipline e alle attività interdisciplinari. L’uno e le altre, infatti, sono volte alla scoperta di sé (un sé sottoposto agli straordinari dinamismi delle trasformazioni psicofisiche e a cambiamenti negli stili di apprendimento, interessi, abitudini, sentimenti, immagine di sé), della cultura e dell’arte, del mondo in generale (contatti, scambi, scoperte, ecc.) e della produzione umana in particolare, attraverso l’incontro con i diversi ambienti della produzione tecnica o intellettuale. Lo studio e le attività possono essere amplificate nella loro efficacia con un impiego accorto dei percorsi fo rmativi facoltativi offerti ai preadolescenti per il migliore sviluppo possibile delle loro capacità, fino ai livelli dell’eccellenza. Scuola dell’identità. La Scuola Secondaria di 1° grado assolve il compito di accompagnare il preadolescente nella sua maturazione

globale fino alle soglie dell’adolescenza. Dalla prima alla terza classe, egli si pone in maniera sempre più forte la domanda circa la propria identità. Si affollano risposte parziali, mai definitive, che è tuttavia necessario apprendere a saggiare, coltivare, abbandonare, riprendere, rimandare, integrare, con uno sforzo e con una concentrazione che assorbe la quasi totalità delle energie. Questa ‘fatica’ interiore del crescere, che ogni preadolescente pretende quasi sempre di reggere da solo o al massimo con l ’aiuto del gruppo dei pari, ha bisogno, in realtà, della presenza di adulti coerenti e significativi disposti ad ascoltare, aiutare, consigliare, fornire strumenti di ricerca, di comprensione, di gestione positiva dei problemi. In particolare, i genitori, e più in generale la famiglia, cui competono in modo primario e originario le responsabilità, anche per quanto concerne l’educazione all’affettività e alla sessualità (secondo il patrimonio dei propri valori umani e spirituali), devono essere coinvolti nella programmazione e nella verifica dei progetti educativi e didattici posti in essere dalla scuola. Scuola della motivazione e del significato. Poiché i ragazzi sono massimamente disponibili ad apprendere, ma molto resistenti agli

apprendimenti di cui non comprendano motivazione e significato, che vogliano sottometterli e non responsabilizzarli, che non producano frutti di rilevanza sociale o di chiara crescita personale, ma si limitino a essere autoreferenziali, la Scuola Secondaria di 1° grado è impegnata a radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, perché egli possa esercitarle, sia individualmente, sia insieme agli altri, sia dinanzi agli altri. Motivazione e bisogno di significato sono del resto condizioni fondamentali di qualsiasi apprendimento. Senza queste due dimensioni risulta molto difficile coniugare lo sforzo richiesto da qualsiasi apprendimento, tanto più se lontano dagli interessi immediati dell’allievo e di natura secondaria, con la pertinenza e il grado di complessità delle conoscenze e abilità che si intendono insegnare. Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi. La migliore prevenzione è l’educazione. Disponibilità umana

all’ascolto e al dialogo, esempi di stili di vita positivi, testimonianza privata e pubblica di valori, condivisione empatica di esperienze, problemi e scelte, significatività del proprio ruolo di adulti e di insegnanti, conoscenze e competenze professionali diventano le occasioni che consentono alla Scuola Secondaria di 1° grado di leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e di intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni. Il suo primo punto di forza in questa strategia è rappresentato dal coinvolgimento delle famiglie; i genitori, infatti, sono chiamati in prima persona a confrontarsi non solo con gli eventi scolastici dei figli, ma anche e soprattutto con l’evoluzione della loro peculiare personalità. Laddove tale coinvolgimento mancasse, la scuola stessa è chiamata ad affrontare questo punto di debolezza, utilizzando tutte le proprie risorse, cui si aggiungono quelle delle istituzioni della società civile presenti sul territorio. In secondo luogo, e coerentemente con l’offerta formativa d’istituto, la Scuola Secondaria di 1° grado è chiamata a proporre, in accordo con le famiglie, scelte il più possibile condivise dagli altri soggetti educativi nell’extrascuola (enti locali, formazioni sociali, comunità religiose, volontariato, la società civile intera). Per gli alunni che hanno un retroterra sociale e culturale svantaggiato, comunque, la Scuola Secondaria di 1° grado programma i propri interventi mirando a rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare le situazioni di

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svantaggio culturale e da favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. Così essa mira a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che, limitando di fatto la libertà, “impediscono il pieno sviluppo della persona umana” indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche e dalle condizioni personali e sociali (art. 3 della Costituzione). Scuola della relazione educativa. In educazione, e particolarmente quando si è preadolescenti, è molto difficile impadronirsi delle conoscenze (sapere) e delle abilità (fare) e trasformarle in competenze di ciascuno in nome e per conto di una logica di scambio: la scuola dà una cosa allo studente che contraccambia con qualcos’altro (impegno, attenzione, studio, correttezza). È difficile anche nel caso in cui alla logica dello scambio si sostituisca quella del rapporto. Avere rapporti tra soggetti dentro

l’istituzione scuola, tra docente e allievi, tra docenti e genitori, significa infatti far sempre riferimento all’incontro di ruoli e competenze comunque formalizzate in statuti, norme, contratti, gerarchie, ecc. Con lo scambio, e anche con il rapporto, il rischio dell’estraneità tra i soggetti coinvolti nel processo educativo e della sostituzione del coinvolgimento pieno e diretto, libero e gratuito di ciascuno, con la prestazione pattuita o corretta, ma agita più per dovere che per intima adesione, resta sempre rilevante. Questo accade molto meno, invece, se alle logiche dello scambio e del rapporto si sostituisce e si vive quella della relazione educativa. La relazione educativa tra soggetti supera, infatti, lo scambio di prestazioni che può rimanere ancora impersonale, così

come il rapporto tra figure che esercitano poteri legittimi in modo corretto, ma non per questo si mettono in gioco come persone. La relazione educativa, pur nella naturale asimmetria dei ruoli e delle funzioni tra docente e allievo, implica, infatti, l’accettazione incondizionata l’uno dell’altro, così come si è, per chi si è, al di là di ciò che si possiede o del ruolo che si svolge. Nella relazione educativa ci si prende cura l’uno dell’altro come persone: l’altro ci sta a cuore, e si sente che il suo bene è, in fondo, anche la realizzazione del nostro. Quando si entra in questo clima, gli studenti apprendono meglio. La Scuola Secondaria di 1°grado, perciò, è chiamata a considerare in maniera adeguata l’importanza delle relazioni educative interpersonali che si sviluppano nei gruppi, nella classe e nella scuola, e ciò soprattutto in presenza di ragazzi in situazione di handicap. Avere attenzione alla persona; valorizzare, senza mai omologare o peggio deprimere; rispettare gli stili individuali di apprendimento; incoraggiare e orientare; creare confidenza;correggere con autorevolezza quando è necessario; sostenere; condividere: sono solo

alcune delle dimensioni da considerare per promuovere apprendimenti significativi e davvero personalizzati per tutti.

B- I BISOGNI EDUCATIVI NELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA La realtà sociale nella quale viviamo ha tratti connotativi che dobbiamo tenere in forte considerazione, quando promuoviamo negli alunni il possesso degli strumenti e l’acquisizione di conoscenze che li renderanno persone capaci di operare nel mondo, di fronteggiare le situazioni della vita, di trasformare la società e la cultura.

Le caratteristiche più significative della nostra struttura sociale sono:

La razionalizzazione e la specializzazione determinate dall’esplosione demografica, dall’automazione del lavoro,

dall’utilizzazione delle risorse, dall’urbanesimo che ha affievolito i legami personali, disgregato la famiglia, spersonalizzato gli individui, esaltato l’avere sull’essere;

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Il cambiamento e la mobilità sociale. Essi investono non solo il settore professionale ma la vita in generale e sono

determinati dallo sviluppo della tecnica, dell’economia, dei sistemi di produzione e poiché non rendono prefigurabili né la realtà nella quale vivranno gli alunni che noi educhiamo, né i ruoli che essi potranno assumere nei processi di produzione, l’educazione deve attuarsi nel segno di possibili mutamenti da prevedere e da affrontare e deve sviluppare nei discenti la disposizione ad accettare orizzonti nuovi e sempre mutevoli.

Il moltiplicarsi e lo specificarsi del sapere. Il progredire della conoscenza produce accumuli e specificazioni del sapere tali

da rendere impossibile un’educazione enciclopedica. Poiché non è ipotizzabile che non si debba apprendere nulla e che il rapido sviluppo restituisca un’uguaglianza di opportunità, bisogna fornire all’individuo le chiavi di lettura del sapere, cioè que lle idee organizzatrici (i modelli di Bruner, le strutture concettuali di Schwab, i principi di Reboul) che hanno una funzione strutturante nell’organizzare le conoscenze, una funzione esplicativa nei confronti della realtà, una funzione euristica in quanto consentono di selezionare dati, di formulare ipotesi, di intellettualizzare e problematizzare le situazioni della realtà, una funzione utilitaristica in quanto ciò che è appreso in termini di strutture è più facile da recuperare e ricostruire mentalmente.

La comunicazione. Per intraprendere e alimentare i rapporti sociali, per valutare i contenuti, per interpretare scientificamente

la vita e il mondo, è necessaria la padronanza di linguaggi diversi, verbali e non verbali e, in particolare del linguaggio televisivo. La televisione, infatti, come strumento di straordinaria utilità ed efficacia, va ormai costituendosi come la più diffusa e diretta fonte della conoscenza, indebolendo il messaggio di ogni altra agenzia formativa, a cominciare dalla famiglia e dal la scuola. Suscita allarme l’abbandono di ogni dimensione etica, in special modo quella di favorire la crescita equilibrata della società, che si presenta indifesa di fronte all'indulgere malizioso a uno "spettacolo" distorto della vita, che trascurandone la reale complessità e ricchezza, ne sacrifica le letture positive in funzione della trasgressione e della violenza, trasmesse in forme sempre più compiacenti. Di conseguenza, idee, sentimenti e scelte risentono fortemente della tendenza, soprattutto tra i più giovani, a ritenere che tutto quanto si può pensare e fare sia, per ciò stesso, anche lecito. E’ compito allora della scuola (e della famiglia) analizzare gli avvenimenti per capirne il senso e per giudicarli con razionalità e verità, senza faziosità, f ornendo adeguate chiavi interpretative della realtà che, a dispetto di tutte le enfatizzazioni, non ha mai perduto le risorse della bellezza, della fiducia, della solidarietà e dell'amore.

La scelta. In tutti i settori, l’assunzione di comportamenti autonomi, razionali e critici esige capacità di scelta e di giudizio

individuale.

Il modello di sé che la nostra società ha elaborato. Esso è identificato nella società democratica e pluralista che trova nei

principi costituzionali i motivi ispiratori, che permettono lo sviluppo dell’individuo secondo la pienezza che gli è consentita, che favorisce una critica presa di coscienza della realtà attraverso una pluralità di proposte.

C - LE SCELTE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO UNA SINTESI

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Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione, grazie anche alle specifiche sollecitazioni educative recepite lungo tutto il percorso scolastico, i ragazzi sono posti nella condizione di: – riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, nella consapevolezza, proporzionata all’età, della loro interdipendenza e integrazione nell’unità della conoscenza razionale che ne costituisce il fondamento; – abituarsi a riflettere con spirito critico sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; – distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza; – concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico - che li riguardino e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, nella consapevolezza gradualmente acquisita dello scarto inevitabile tra concezione e attuazione, tra risultati sperati e ottenuti; – avere gli strumenti di giudizio proporzionalmente sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la Convivenza civile;

– avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; – essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; – avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie inclinazioni naturali, attitudini, capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; – porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità dei problemi sollevati.

AREA DELLA DIDATTICA

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PREMESSA L’organizzazione del curricolo, nel rispetto dell’autonomia e delle Istituzioni scolastiche, è affidata alle scuole che elaborano specifiche scelte relative ai contenuti, ai metodi e alle valutazioni, tenendo conto della continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni. La scuola predispone il curricolo all’interno del P.O.F., nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli

obiettivi di apprendimento e guardando alle competenze chiave di cittadinanza (Allegato 2 Decreto 22/08/2007). Il curricolo, in un’ottica verticale, si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo.

Campi di esperienza L’insegnante orienta il bambino nei campi di esperienza del fare e dell’agire, che mirano a favorire il suo percorso educativo e lo aiutano a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.

Discipline e aree disciplinari Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove:

l’organizzazione degli apprendimenti disciplinari in modo progressivo

la connessione fra saperi disciplinari

la collaborazione fra docenti Le discipline, raggruppate in aree, danno possibilità d’interazione e collaborazione fra esse e autonomamente la scuola può organizzarle con diverse modalità. Nella scuola primaria gli insegnamenti sono affidati ai docenti, in base alla loro professionalità e alle loro inclinazioni. Nella scuola secondaria si opera tenendo conto delle classi di concorso. L’insegnamento della religione cattolica è regolato dagli accordi vigenti.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Punti di riferimento per gli insegnanti sono i traguardi per lo sviluppo delle competenze, fissati al termine del percorso curricolare e da raggiungere attraverso traguardi intermedi.

Obiettivi di apprendimento Gli obiettivi di apprendimento sono importanti per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze e sono definiti a l termine del terzo e quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

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Valutazione Gli insegnanti, responsabili della valutazione, curano la documentazione didattica, scelgono gli strumenti operativi secondo criteri stabiliti dagli organi collegiali. La valutazione, come funzione formativa, accompagna l’intero percorso curricolare, stimola al continuo miglioramento attivando azioni intraprese e da intraprendere e verifica quelle condotte a termine. L’autovalutazione mira a migliorare l’offerta educativa e didattica della scuola anche attraverso dati che emergono da valutazioni esterne.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia, promossa dallo Stato, è liberamente scelta dalle famiglie e accoglie i bambini dai 3 ai 6 anni di età. Si pone la finalità di promuovere lo sviluppo:

dell’ identità (imparare a stare bene; ad affrontare nuove esperienze; a sperimentare diversi ruoli nella comunità di appartenenza)

dell’autonomia (sapersi autogovernare; partecipare alle varie attività esprimendo la propria opinione; acquistare fiducia; saper esprimere con vari linguaggi i propri sentimenti; saper esplorare l’ambiente e rispettare le regole sociali)

della competenza ( saper riflettere sull’esperienza acquisita; saper rievocare, descrivere, narrare e rappresentare fatti significativi; sviluppare abilità attitudinali a fare domande)

della cittadinanza (rispettare gli altri, i loro punti di vista e le regole comuni) La scuola dell’infanzia è un’occasione d’incontro tra i genitori e i bambini provenienti da diverse culture il cui fine primario è quello di costruire rapporti di fiducia e ambienti educativi accoglienti in modo che ciascun bambino, anche diversamente abile, possa t rovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere il proprio percorso formativo. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (DA ESTRAPOLARE DALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 - Ministero della Pubblica Istruzione)

LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. In esso si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere non solo a scuola ma anche durante l’arco del la vita. Nel primo ciclo la finalità più importante è la promozione del pieno sviluppo della persona. La scuola, con le altre istituzioni, facilita la frequenza scolastica, agevola l’inserimento di alunni diversamente abili, previene la dispersione.

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Il senso dell’esperienza La scuola svolge funzione educativa e orientativa, fornendo all’alunno occasioni per:

capire se stesso e gli altri

capire le sue potenzialità e risorse

progettare percorsi esperienziali. La scuola promuove e facilita:

lo sviluppo delle capacità

il senso di responsabilità

la riflessione sui comportamenti individuali e di gruppo

lo sviluppo di atteggiamenti positivi e collaborativi

la comunicazione tra coetanei

la comprensione della realtà e dei cambiamenti sociali.

L’alfabetizzazione culturale di base Compito importante del primo ciclo è promuovere l’alfabetizzazione culturale e sociale di base, attraverso l’uso dei linguaggi simbolici delle varie discipline. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti essenziali offrendo agli alunni l’opportunità di sviluppare dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, culturali e i saperi irrinunciabili. La scuola è formativa perché pone le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La scuola secondaria di primo grado valorizza le discipline nel loro insieme, in modo da evitare la frammentazione dei saperi sul piano culturale e l’impostazione trasmissiva su quello didattico.

La cittadinanza Nel primo ciclo l’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che favoriscono la cooperaz ione e collaborazione nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Obiettivi irrinunciabili sono:

rispetto della regalità

sviluppo della responsabilità. Compito del primo ciclo è la garanzia di un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana, che rappresenta un mezzo indispensabile di comunicazione e di accesso ai saperi.

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L’ambiente di apprendimento L’ambiente di apprendimento del primo ciclo, con l’uso delle seguenti metodologie, promuove il successo formativo degli alunn i:

valorizzando le esperienze e le conoscenze degli alunni

attuando interventi adeguati nei riguardi delle diversità, con particolare attenzione agli alunni diversamente abili e di cittadinanza non italiana

favorendo l’esplorazione e la scoperta

incoraggiando l’apprendimento collaborativi

promuovendo la consapevolezza del proprio modo di apprendere

realizzando percorsi in forma di laboratori.

Discipline e aree disciplinari AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali avviene attraverso la lingua italiana, le lingue comunitarie, la musica, l’arte, l’educazione motoria. Ogni disciplina, pur mantenendo un proprio ambito di apprendimento concorre a definire un’area sovradisciplinare che le carat terizza tutte mediante una dimensione trasversale fatta di linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei. I vari linguaggi si supportano e si integrano a vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione potenziata. E’ necessario quindi che i curricoli siano pensati in una prospettiva interculturale e attenta ai punt i di partenza degli alunni. AREA STORICO-GEOGRAFICA L’area storico geografico si occupa dello studio delle società umane nello spazio e nel tempo. Obiettivi centrali dell’area sono:

sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva

consapevolezza di far parte di una comunità territoriale che garantisce i diritti delle persone

conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell’ordinamento dello Stato.

Conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dalla comunità internazionale L’area è aperta alla collaborazione con le altre discipline. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

L’area matematico-scientifico-tecnologica include discipline che trattano e propongono modi di pensare, esperienze, linguaggi, modi di agire che incidono sulle dimensioni della vita quotidiana, individuale e collettiva. Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche di base contribuiscono allo sviluppo:

della formazione culturale di base;

delle capacità che mettono in rapporto il pensare e il fare;

degli strumenti per percepire, interpretare e collegare fenomeni naturali, concetti ed eventi quotidiani;

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delle capacità di critica e di giudizio che consentono di leggere e valutare le informazioni che la società offre. Le discipline dell’area interagiscono tra loro, e con le altre aree culturali. Esse hanno come elemento fondamentale il laboratorio, che offre occasioni di attività pratiche, sperimentali e osservazioni sul campo al fine di acquisire nuovi concetti e abilità. Le conoscenze scientifiche, con le altre conoscenze, sono in continua evoluzione e contribuiscono a formare le basi per un pensiero critico. PER I TRAGUARDI E COMPETENZE DISCIPLINARI IN USCITA DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SI FA RIFERIMENTO ALLE “INDICAZIONI MINISTERIALI 2012”

Sostegno

In ottemperanza delle disposizioni contenute nella legge quadro 104/92, la comunità scolastica nel suo insieme persegue l’obiettivo di promuovere, nell’ottica di una cultura dell’"inclusione", l’integrazione scolastica, oltre che sociale, degli alunni disabili. Il raggiungimento di tale obiettivo passa attraverso una sistematica interazione con la famiglia e il territorio, volta a tutelare sia il diritto all’istruzione che il successo formativo degli alunni disabili. Gli alunni disabili hanno bisogni educativi speciali che devono trovare risposta in una scuola che rende significativa ogni s ingola presenza.

Nello specifico delle proprie funzioni, in rapporto agli allievi portatori di handicap loro affidati, gli insegnanti di sostegno sviluppano e curano programmi teorici e pratici di classe e d’ interclasse, collaborano alla formulazione dei progetti, curano l’integrazione scolastica d’intesa con i consigli di classe e i gruppi di lavoro. Operano anche in funzione della valorizzazione delle capacità d’integrazione sociale e delle autonomie essenziali, in parallelo alle attività curriculari ridotte e/o integrate, e conducono anche le verifiche sulle possibilità e capacità per l’inserimento lavorativo

Patto formativo

Il termine esprime l’intenzione di instaurare un rapporto educativo di tipo simmetrico nel quale i controlli vengono esercitati da entrambe le parti del processo di formazione: chi fa apprendere e chi apprende, ovvero coloro che sono interessati, in quanto genitori o tutori, ai risultati dell’apprendimento.

A tal fine le parti in causa collaborano per realizzare un processo continuativo di aggiustamento dei propri ruoli, assumendone sempre maggiore consapevolezza nel quadro di:

- una funzione propositiva, intesa come modello di rapporto di formazione e come indicazione dei compiti da svolgere e degli obiettivi da conseguire;

- una funzione informativa, concernente l’enunciazione dei contenuti e delle competenze da acquisire, le modalità di lavoro , i criteri di verifica.

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I docenti esprimeranno la propria offerta formativa, fornendo le necessarie motivazioni dei propri interventi didattici e le strategie che intendono seguire, chiarendo la funzionalità degli strumenti di verifica prescelti ed enunciando i criteri di valutazione concordati con gli altri componenti del Consiglio di Classe, anche in riferimento alle modalità di recupero - rinforzo.

I genitori prenderanno atto della proposta formativa offerta dalla scuola, esprimeranno pareri ed eventuali suggerimenti, potranno assumere impegni di collaborazione a talune attività ai sensi del Regolamento di Istituto.

AUTONOMIA DIDATTICA

FLESSIBILITA’

Nell’esercizio dell’autonomia didattica, l’Istituto comprensivo Santa Lucia di Chiaromonte , al fine di concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni e di regolare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività, nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni, adotta, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famig lie e delle finalità generali, le seguenti forme di flessibilità didattica:

- articolazione, soprattutto nei rientri pomeridiani, di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da classi diverse nei percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività;

- attivazione di percorsi didattici personalizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, per gli alunni in difficoltà;

- realizzazione di iniziative di recupero e sostegno.

METODOLOGIE

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La scelta del metodo e del mezzo da utilizzare nel processo d’istruzione non risponde a una scelta precostituita in modo rigido e formale, ma ottempera al criterio della funzionalità rispetto agli obiettivi da raggiungere, ai contenuti delle unità di apprendimento Al singolo o al gruppo di docenti spetta la responsabilità di operare tale scelta in un’area di discrezionalità e decisionalità ben più ampia e complessa rispetto a un recente passato. Pur ritenendo validi tutti i metodi, il collegio dei docenti, per le caratterist iche intrinseche, per il tipo d’ interazione alunno-docente che contempla, individua nel metodo non direttivo, quello più rispondente alle esigenze e ai bisogni degli alunni. Esso, centrato sulla motivazione ad apprendere dell’alunno, ha come scopo lo sviluppo della tendenza all’autorealizzazione del soggetto.

CRITERI DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE E DELLE VARIABILI ORGANIZZATIVE Nell’osservanza degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della programmazione delle attività , l’organizzazione delle attività curriculari assicura agli studenti dell’Istituto la possibilità di fruire di un congruo spazio temporale, al di fuori delle ore di lezione e di studio domestico individuale, da dedicare ad attività parascolastiche, all’apprendimento di lingue straniere diverse da quelle studiate a scuola, alla pratica sportiva e più in generale al riposo e al divertimento Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti dell’Istituto Comprensivo operano in coerenza con la programmazione didattica del Consiglio di Classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio e di riposo degli alunni, ciò in particolare nei corsi a tempo prolungato, per i quali viene elaborato un orario settimanale di attività che alterni momenti di forte impegno scolastico a momenti con connotazioni meno impegnative e particolarmente gratificanti.

Nel rapporto con gli allievi, e in particolare con quelli delle prime classi, gli insegnanti colloquiano in modo pacato e inteso al convincimento, evitando il ricorso a forme di intimidazione o a minacce di punizioni.

Nella scelta dei libri di testo (che secondo DL 25 giugno 2008, art. 5 – resteranno in vigore per un quinquennio dalla data di adozione) e delle strumentazioni didattiche, l’Istituto Comprensivo assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e alle esigenze dell’utenza.

L’utilizzo sistematico delle biblioteche di classe e le opportune intese fra i docenti, anche in sede di formulazione dell’o rario settimanale delle lezioni, consentono all’Istituto Comprensivo di evitare a tutti gli allievi un sovraccarico “fisico” nel trasporto a scuola di libri e strumentazioni didattiche.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEI COMPORTAMENTI La valutazione dal punto di vista pedagogico è un processo sistematico per determinare il grado in cui gli obiettivi educativi e didattici sono raggiunti dagli allievi. Dall’anno scolastico 2008/2009 nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno; nella scuola secondaria di Primo grado la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. Sono ammessi

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alla classe successiva, ovvero all’esame di stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (D.L. 1/10/2008 n.137, art.3).

Nella scuola secondaria di I° grado in sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla propria sede.

A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in decimi.

La valutazione sul comportamento degli studenti attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a 6/decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o a ll’esame conclusivo del ciclo.

Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Santa Lucia utilizzeranno la seguente tabella di riferimento:

TABELLA DI VALUTAZIONE

CRITERI Inferiore a 6/10 6/10 7/10 8-9/10 10/10

-Conoscenza

-Comprensione

-Osservazione

Lacunosa-carente

Generale Piena con disponibilità all’appro-

fondimento,sollecitato e guidato

Approfondita con capacità di

operare analogie,diffe-

renze e collega-menti tra le

argomentazioni

Completa con il supporto di ricerche e

documentazioni.

-Produzione Incapacità di uti-lizzare le cono-scenze anche in situazioni note

Utilizzo in modo sufficientemente autonomo delle conoscenze in situazioni note

Utilizzo in forma autonoma delle informazioni in situazioni note

Produzione e rielaborazione personale delle

conoscenze

Pensiero diver-gente,autonomo

e critico

-Linguaggio Povero e scorretto

Semplice, corretto

Corretto e articolato

Fluido e pertinente

Abilità logico-espressive

consolidate ed efficaci

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

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La valutazione interna, di esclusiva competenza dei docenti, si articola in valutazione diagnostica, formativa e sommativa (periodica, annuale ) dei singoli allievi.

Ai sensi degli artt. 8 e 11 del D.L. n. 59 del 19 febbraio 2004 ,i docenti , responsabili delle attività educative e didatt iche previste dai piani di studio personalizzati , procedono a una valutazione periodica al termine di ogni unità di apprendimento e a una valutazione annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni , seguita dalla certificazione delle competenze dagli stessi acquisite . Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti. Al termine di ogni periodo scolastico gli insegnanti procedono alla valutazione conclusiva dei singoli alunni ai fini del passaggio al periodo successivo.

I medesimi docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva, all’interno del periodo biennale, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. La conclusione del primo ciclo d’istruzione si conclude con l’esame di Stato.

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA

ASSEGNAZIONE DEGLI INSEGNANTI ALLE CLASSI Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri generali definiti dal collegio dei docenti e dal consiglio di Istituto, dispone l’assegnazione dei docenti alle classi, avendo cura di garantire le condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze professionali .

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FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA

ORARIO LEZIONI PER GLI STUDENTI

Scuola dell’infanzia di Chiaromonte:

n. 1 sezione, 40 ore settimanali di lezione articolate in cinque giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore

16,15.

Scuola dell’infanzia di Carbone:

n. 1 sezione, solo orario antimeridiano, 25 ore settimanali di lezione articolate in cinque giorni lavorativi dalle ore 8,15 alle ore

13,15.

Scuola dell’Infanzia di Fardella :

n. 1 sezione, 40 ore settimanali di lezioni articolate in cinque giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 16,15

Scuola Primaria di Carbone:

n. 2 pluriclassi, 30 ore articolate in cinque giorni settimanali dal lunedì al sabato dalle ore 8,15 alle ore 13,15.

Scuola Primaria di Chiaromonte :

n. 6 classi a tempo pieno, 40 ore articolate in cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì con il seguente orario:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 16,15;

E’ assicurato il servizio di vigilanza alla mensa e al dopo mensa dalle ore 12.15 alle ore 14,15;

E’ previsto un intervallo di 10 minuti nell’orario antimeridiano al termine della seconda ora di lezione

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Scuola Primaria di Castronuovo

n. 1 pluriclasse e 2 classi a tempo pieno, 40 ore articolate in cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì con il seguente

orario:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 16,15;

E’ assicurato il servizio di vigilanza alla mensa e al dopo mensa dalle ore 12.15 alle ore 14,15;

E’ previsto un intervallo di 10 minuti nell’orario antimeridiano al termine della seconda ora di lezione

Scuola Secondaria di primo grado Chiaromonte

n. 3 classi, a tempo prolungato con 37 ore settimanali articolate in 5 giorni con il seguente orario:

dal lunedì al giovedì dalle ore 8,15 alle ore 16,15; il venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15;

n. 2classi, a tempo normale con 27 ore settimanali articolate in 5 giorni con il seguente orario:

dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15; il martedì e il giovedì (rientro pomeridiano fino alle ore 16,15)

L’attività opzionale “strumento musicale” è prevista il venerdì, dalle ore 13,15 alle ore 19,15 E’ assicurato il servizio di vigilanza alla mensa nei giorni di rientro dalle ore 13,15 alle 14.15. E’ previsto un intervallo di 10 minuti nell’orario

antimeridiano al termine della seconda ora di lezione. La vigilanza spetta all’insegnante in servizio alla terza ora.

Scuola Secondaria di primo grado di Teana

n. 1 classe 33 ore settimanali articolate in 5 giorni con il seguente orario:

dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15 ad eccezione del giovedì dalle ore 8,15 alle ore 16,15;

E’ previsto un intervallo di 10 minuti nell’orario antimeridiano al termine della seconda ora di lezione. La vigilanza spetta all’insegnante in servizio alla terza ora.

Scuola Secondaria di primo grado di Castronuovo

- n. 1 classe e 1 pluriclasse, 37 ore settimanali articolate in 5 giorni con il seguente orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì (ore 8,15-16,15)

- mercoledì (ore 8,15-13,15)

L’attività opzionale “strumento musicale” è prevista il mercoledì, dalle ore 13,15 alle ore 19,15; E’ assicurato il servizio di vigilanza alla mensa nei giorni di rientro dalle ore 13,15 alle 14.15.

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E’ previsto un intervallo di 10 minuti nell’orario antimeridiano al termine della seconda ora di lezione. La vigilanza spetta all’insegnante in servizio alla terza ora.

Una volta al mese, nel plesso della scuola secondaria di primo grado di Chiaromonte viene svolta l’attività “musica d’insieme” sia per i ragazzi che partecipano all’attività opzionale “strumento musicale” di Chiaromonte sia per quelli di Castronuovo.

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI

Scuola dell’Infanzia: n. 25 ore settimanali.

Scuola Primaria: n. 22 ore settimanali di lezione + 2 ore di programmazione settimanale.

Scuola Secondaria di primo grado: n. 18 ore settimanali o frazioni di 18 in rapporto al tipo di cattedra. Nelle ore di

completamento potranno essere impegnati in supplenze, in attività di recupero/approfondimento, o vigilanza mensa.

Il calendario scolastico per l’anno 2013/2014 approvato dal Consiglio d’Istituto, in relazione alle disposizioni nazionali e regionali e in base alle esigenze derivanti dal Piano dell'Offerta Formativa nel pieno rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs. 297/94 artico lo 74, comma 3 è così determinato :

Inizio Lezioni: 12 settembre 2013

Termine Lezioni: 11 giugno 2014

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Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014

Festività Pasquali: dal 18 aprile 2014 al 26 aprile 2014 Note: Nelle scuole d'infanzia le attività educative terminano il 28 giugno 2014

Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

Inoltre le lezioni sono sospese:

il 2 novembre, commemorazione dei defunti, il 3 e 4 marzo, carnevale

FESTE PATRONALI: Chiaromonte (Fiera di S. Uopo con processione 22 maggio; Festa in onore di San Giovanni Battista e Fiera il 24 giugno) Fardella (Festeggiamenti in onore di Sant'Antonio da Padova il 13 giugno) Date previste per la somministrazione delle prove INVALSI nel 2013

-Seconda Elementare (scuola primaria) – prova preliminare di lettura + italiano: maggio 2014

-Seconda Elementare (scuola primaria) – matematica: maggio 2014

-Quinta Elementare (scuola primaria) – italiano: aggio 2014

-Quinta Elementare (scuola primaria) – matematica + questionario studente: maggio 2014

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-Prima Media (scuola secondaria primo grado) – italiano + matematica + questionario studente: maggio 2014

-Terza Media (scuola secondaria primo grado) – matematica + italiano: 19 giugno 2014

ESAMI DI LICENZA

Gli esami di licenza nella scuola secondaria avranno inizio secondo il calendario che sarà successivamente fissato.

La prova Invalsi, uguale su tutto il territorio nazionale, per gli studenti di 3° media si svolgerà lunedì 19 giugno 2014.

OFFFERTA FORMATIVA

A- LE DISCIPLINE E LE ATTIVITA’ DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO

SCUOLA DELL’INFANZIA

Tempo continuato - 40 ore settimanali per 35 settimane per un totale di 1440 ore Le attività didattiche sono articolate in 5 giorni settimanali. Attività: campi di esperienza.

SCUOLA PRIMARIA

891 ore annue obbligatorie per tutte le classi

CURRICULO OBBLIGATORIO

RELIGIONE

Religione: ore 2 settimanali per classe

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA

Italiano: ore 7 settimanali,

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Educazione all’immagine: ore 2 settimanali,

Educazione al suono e alla musica: ore 2settimanali

Educazione fisica: ore 2 settimanali,

AREA LOGICO-MATEMATICA

Matematica: ore 5 settimanali

Scienze : ore 2 settimanali

tecnologia: ore 1 settimanali

AREA ANTROPOLOGICA

Storia, Ed. Civica: ore 2 settimanali

Geografia: ore 2 settimanali

Lingua straniera: ore 1 in prima classe, ore 2 in seconda e ore 3 in terza, quarta e quinta classe

B- ATTIVITA’ TRASVERSALI E IN VERTICALE

EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE

L’Istituto Comprensivo, operante nei comuni di Chiaromonte, Fardella, Teana ,Carbone, Castronuovo Sant’Andrea, che rientrano integralmente nel territorio del Parco Nazionale del Pollino, si pone come finalità generale “la conoscenza, la salvaguardia e lo sviluppo del proprio territorio”.

L’obiettivo è creare attraverso la conoscenza del territorio la consapevolezza dell’interdipendenza ambiente-presenza umana e dei delicati equilibri implicati in questo rapporto.

Il progetto mira a far conoscere il territorio, le caratteristiche geografiche ed ecologiche, a far comprendere le trasformazioni nel tempo, far acquisire il metodo della ricerca, impostare comportamenti rispettosi delle dinamiche ambientali.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE L’Educazione alla Salute va intesa come “salute fisica e psichica dell’alunno in armonia con l’ambiente circostante”. A tal fine, obiettivi del progetto saranno:

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- conoscenza e cura del proprio corpo;

- conoscenza e prevenzione delle malattie;

- riflessione sui corretti comportamenti da seguire (abitudini alimentari, uso dei farmaci, abuso di alcol, tabagismo, droghe).

Per una maggiore diffusione dei corretti comportamenti si prevede una stretta collaborazione fra scuola, famiglia ed enti presenti sul territorio.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E ALLA SOLIDARIETÀ

I grandi e continui cambiamenti della società – ormai globale, multietnica e interculturale impongono alla scuola, nella la sua missione educativa e formativa, di ripensare i contesti e le forme in cui si impara a reclamare i propri diritti e a esercitare i propri doveri, in una parola a essere cittadino. Educare alla cittadinanza vuol dire educare alla legalità, all'ambiente, alla partecipazione e all’assunzione di responsabilità, ai diritti umani, alla pace. E tutto ciò si traduce per la scuola nell’obbligo di ripensare il proprio lavoro

e rivedere l'organizzazione dei processi e dei percorsi di apprendimento e curriculari. Significa anche riconsiderare il rapporto tra sistema scolastico-formativo e quello dei soggetti territoriali, necessario al fine di favorire lo sviluppo di una cultura della cittadinanza attiva e consapevole Ciò comporta l’educare alla cittadinanza e ai diritti universali tramite le discipline (dal curricolo esplicito al curricolo implicito), cooperando con il volontariato, con l'associazionismo e con gli enti e le istituzioni che operano sul territorio, favorendo l'interazione con il territorio, sviluppando identità multiple e complesse, promuovendo un sentimento di appartenenza al contesto locale, nazionale, europeo e globale.

EDUCAZIONE STRADALE E ALLA SICUREZZA Si inserisce nel più ampio progetto dell’Educazione alla convivenza democratica e costituisce strumento fondamentale di un corretto sviluppo del comportamento individuale e di gruppo. Nel corso dei tre anni, saranno introdotti a diversi livelli corsi di educazione stradale e di educazione alla sicurezza nei diversi ambienti (scuola, ambiente familiare, ecc.) finalizzati a:

- far comprendere all’alunno la necessità e l’importanza delle norme che regolano la circolazione stradale e la sicurezza dei luoghi dove si svolgono lavori, ma anche dove si sta insieme agli altri;

- sviluppare un crescente rispetto per la vita degli altri e di una disponibilità sempre maggiore a soddisfare doveri e impegni richiesti dai vincoli di solidarietà.

visite a vari reparti dell’Arma.

Le attività educative dell’istituto Comprensivo rivolgeranno particolare attenzione alle seguenti tematiche:

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ACCOGLIENZA

da intendersi come “lo star bene a scuola degli alunni nei momenti di passaggio da un grado scolastico all’altro”.

Obiettivi generali saranno:

- conoscenza della scuola sotto il profilo della sua struttura e organizzazione;

- conoscenza delle norme che regolano la vita della scuola;

- conoscenza delle materie di studio in ordine a obiettivi e contenuti;

- sviluppo della coscienza di sé e dell’altro;

- maturità dell’identità personale;

- acquisizione di atteggiamenti collaborativi verso gli altri.

Sarà cura degli insegnanti, dopo la rilevazione dei livelli di partenza degli alunni, presentare se stessi e le loro proposte formative, esplicitare gli obiettivi trasversali e disciplinari, presentare l’organizzazione della scuola, le sue strutture e attrezzature didattiche, le finalità dei servizi e del personale.

ORIENTAMENTO L’orientamento riveste un ruolo strategico nell’azione formativa della scuola. Va inteso come un processo continuo di formazione-informazione che interessa trasversalmente tutte le discipline, assumendo aspetti diversi secondo l’età dell’alunno e mirando sempre a un consolidamento della personalità, alla formazione culturale, allo sviluppo di autonomia decisionale e di scelta. Il Collegio dei docenti, data l’importanza assunta dalle attività di orientamento nei confronti dell’alunno e delle famiglie, ha fissato i seguenti obiettivi da sviluppare nell’arco del triennio:

progredire nella conoscenza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno;

acquisire sicurezza in se stesso verificando a scuola le proprie attitudini e i propri interessi;

acquisire un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale circostante, al fine di contribuire al suo sviluppo secondo le proprie possibilità;

scoprire e riconoscere le valenze orientative delle singole discipline, in quanto strumento di preparazione alle scelte e all’esercizio delle attività professionali;

conoscere sommariamente le caratteristiche delle varie professioni.

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permettere agli studenti di familiarizzare con le varie scuole superiori presenti sul territorio;

porre gli studenti nella condizione di confrontare, sperimentare e conoscere le varie realtà scolastiche, al fine di approdare a una scelta consona ai propri interessi e bisogni;

sviluppare negli alunni competenze decisionali attraverso incontri con insegnanti e alunni delle scuole superiori.

CONTINUITÀ L’obiettivo sarà creare positive condizioni educative e relazionali, al fine di ridurre il disagio e armonizzare il passaggio degli alunni al diverso ordine di scuola; favorire la conoscenza e l'integrazione di alunni in particolare quelli con difficoltà. Si terranno incontri tra gli insegnanti di diversi ordini di scuola per il confronto delle programmazioni, progettazione di lavori di continuità, scambio di informazioni sugli alunni in passaggio da un ciclo di studio a quello successivo.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Nelle scuole dell’Istituto Comprensivo sono inseriti anche bambini stranieri. Per favorire l’integrazione si predispongono situazioni, attività, ecc.. mirate al riconoscimento, al rispetto ed alla valorizzazione delle diverse identità , al confronto ed allo scambio tra diverse culture, alla conoscenza, reciproca delle abitudini di vita, delle tradizioni, dei costumi. La presenza di bambini di culture diverse può essere una risorsa per il gruppo, sollecitando il confronto, le relazioni, l’integrazione tra identità diverse e costituendo un’occasione per aprire percorsi di apprendimento. La scuola opera affinché gli allievi abbiano basilare consapevolezza delle varie forme di diversità e di emarginazione, allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di pregiudizi nei confronti di persone e culture e guidarli, progressivamente, ad ampliare l’orizzonte culturale e sociale oltre la realtà ambientale più prossima.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Premessa

I Progetti afferenti alle macro aree di seguito indicate saranno realizzati nella misura in cui affluiranno i finanziamenti che potranno essere misti o che saranno a carico del BILANCIO della-FONDO D’ISTITUTO oppure finanziati da: MIUR- ENTI LOCALI(REGIONE-PROVINCIA-COMUNI)-ALTRI ENTI.

I docenti proponenti progetti o attività curriculari ed axtracurriculari (viaggi,uscite…) dovranno allegare la scheda POF sintetica: con i costi analitici per le spese di personale interno o esterno (risorse umane: personale docente e ATA), acquisto di beni e serv izi- Il responsabile di progetto si rapporterà con il D.S e con il DSGA. Nella stesura del progetto occorre tener conto e precisare l’ambito-area o macro area di progetto e rispettare congruità del finanziamento con le spese e coerenza delle attività di progetto. Sia le attività che i progetti devono essere coerenti con le linee programmatiche dei Consigli di classe.

I progetti sono riconducibili alle seguenti macroaree:

1. ACCOGLIENZA

2. ATTIVITA’ LABORATORIALI

3. ORIENTAMENTO

4. INCLUSIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI OPPURE STRANIERI

5. CITTADINANZA E COSTITUZIONE

EDUCAZIONE STRADALE-EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE-EDUCAZIONE ALLA SALUTE-EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’-EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’-CITTADINANZA ECONOMICA

INTERCULTURA(POTENZIAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE)

6. SICUREZZA

7. SISTEMA QUALITA’:

INVALSI,CURRICULO INTEGRATO-PROMOZIONE DI ECCELLENZE CON: OLIMPIADI DELLA MATEMATICA-OLIMPIADI DELLA GRAMMATICA-

SUCCESSO SCOLASTICO (RECUPERO DELLE DISCIPLINE E DEL METODO DI STUDIO)POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE(PER IL TRIENNIO)

Per il curriculo integrato si può utilizzare la quota di autonomia(entro il 20% dell’orario annuale) per attività integrative: informatica, recupero delle competenze , metodo Feuerstein (imparare ad imparare) per migliorare l’apprendimento e il metodo di studio;

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accoglienza (conoscenza ed integrazione degli alunni nell’istituto-cittadinanza consapevole(conoscenza di regolamenti)-dinamiche relazionali( con esperti esterni)

8. TEATRO

8. INTEGRAZIONE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE

Le attività dell’Istituto sono progettate e regolate da organismi previsti istituzionalmente e supportati da organismi strutturati per le specifiche esigenze dell’Istituto:

Dirigente Scolastico Collaboratore con funzione vicaria II Collaboratore Responsabili di plesso - sedi di Fardella, Carbone, Castronuovo Sant’Andrea, Chiaromonte e Teana Consiglio d’Istituto Collegio Docenti Consigli di Classe e Interclasse Gruppi e Commissioni

DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI

DIREZIONE

Funzione: Dirigenza Responsabile: Dirigente

Ruolo Sistema Qualità: assicura il miglioramento del Sistema Qualità

Compiti: - Promuove e tutela l’identità della scuola all’esterno. - Stimola l’innovazione, la ricerca e la sperimentazione. - Sviluppa il senso di appartenenza - Organizza l’accoglienza del nuovo personale - Valorizza le qualità professionali e umane - É responsabile della funzionalità dell’organigramma

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- Forma le classi - Assegna i docenti alle classi - Predispone il piano annuale delle attività - Imposta l’orario - Attribuisce incarichi particolari - Individua i collaboratori, in base al Piano dell’Offerta Formativa - Risponde del conseguimento delle finalità tramite l’attività didattica - Fornisce i chiarimenti richiesti - Assicura la trasparenza del servizio - Favorisce la partecipazione, la collegialità e il lavoro di equipe - Sollecita e promuove la formazione in servizio e l’auto-aggiornamento - Socializza le attività particolari - Sollecita la dimensione europea - Attiva il modello organizzativo a rete - Coinvolge tutte le componenti, rispettati i ruoli, nella progettazione, realizzazione e valutazione del P .O. F - Su richiesta riceve ogni componente che lo richieda - Incontra i genitori - Cura i rapporti con gli enti locali e l’amministrazione scolastica nelle sue articolazioni - Reperisce i fondi - Reperisce le risorse umane aggiuntive - Assicura la valutazione d’istituto

GOVERNO

Funzione: Collegio Docenti Responsabile: Dirigente Ruolo Sistema Qualità: realizza il sistema qualità Compiti:

- Elabora il Piano dell’Offerta Formativa - Assicura nella scuola una costante dimensione di ricerca e di formazione in servizio del personale - Individua i criteri generali di valutazione degli alunni; - Attua, verifica e valuta il Piano dell’Offerta Formativa; - Formula proposte per il piano annuale delle attività a settembre; - Propone eventuali modifiche del piano annuale delle attività nel corso dell’anno scolastico; - Individua ed elabora i progetti d’istituto;

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- Formula proposte per la formazione delle classi; - Formula proposte per l’assegnazione dei docenti alle classi; - Esprime proposte per la formulazione dell’orario; - Sceglie fra trimestri e quadrimestri; - Effettua la valutazione intermedia e finale dell’attività didattica; - Propone eventuali conseguenti modifiche; - Promuove e progetta la sperimentazione-innovazione; - Promuove la formazione in servizio dei docenti; - Elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’istituto; - Elegge il comitato di valutazione; - Individua, indirizza, assegna e valuta le funzioni strumentali - Esercita inoltre le altre competenze particolari individuate dal testo unico D.Lgs. 16 aprile ‘94 n.297, dai CCNL del ‘95 e del

’99, da quello del 2002-2003

Funzione: Giunta esecutiva Responsabile: Dirigente Ruolo Sistema Qualità: pianifica gli adempimenti burocratici. Compiti:

- Predispone il programma annuale e il conto consuntivo; - Prepara i lavori del consiglio di istituto; - Cura l’esecuzione delle relative delibere.

Funzione: Consiglio d’Istituto Responsabile: Presidente Ruolo Sistema Qualità: sostiene la politica per la qualità Compiti:

- Assicura l’interazione con il territorio - Individua le linee generali del POF e dell’attività della scuola - Delibera la promozione o l’adesione ad accordi in rete - Definisce l’orario complessivo del curricolo e delle singole discipline, nel rispetto del monte ore annuale - Effettua le scelte generali di gestione e di amministrazione - Elabora e approva i regolamenti

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- Adotta il Piano dell’Offerta Formativa - Adotta le opportune forme di flessibilità - Assicura iniziative di recupero, sostegno, orientamento e continuità - Adatta il calendario scolastico alle esigenze del POF

Funzione: Responsabilità amministrativa Responsabile: DSGA Ruolo Sistema Qualità: cura la gestione finanziaria Compiti:

- Organizza i servizi amministrativi, codificati nell’assegnazione dei compiti, ed è responsabile del loro funzionamento; - É autonomo a livello operativo ed è responsabile dell’esecuzione degli atti amministrativi e contabili; - Coordina il personale ATA; - Esegue le delibere contabili degli organi collegiali; - Propone miglioramenti del servizio e la formazione del personale, anche consorziata. - Esercitano inoltre le altre competenze particolari individuate dal testo unico - D.Lgs. 16 aprile ’94 n.297 e dai CCNL del ‘95 e del ’99.

GESTIONE OPERATIVA

Funzione: Docenza Responsabile:Docenti Ruolo Sistema Qualità: realizza la politica per la qualità Compiti:

- Gestione dall’attività didattica : - · alternanza di lezione frontale, circolare, dibattito –confronto, attività individuale e di gruppo, a classi parallele, a classi

aperte; - · uso dei laboratori e dei sussidi disponibili, generalizzato e programmato; - · accertamento della situazione di partenza; - · prove d’ingresso comuni a tutte le classi; - · prove di verifica immediate su abilità e contenuti;

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- · valutazione in itinere dei risultati delle prove; - · individuazione di strategie di intervento disciplinare di recupero e potenziamento; - · uso dei libri di testo, anche per portatori di handicap; - · uso della biblioteca d’istituto e di classe; - · strategie per l’individualizzazione dell’insegnamento; - · uso del laboratorio multimediale; - · uso del computer in classe ; - · uso dei laboratori informatici; - · uso dei quotidiani in classe; - · uso sistematico delle risorse del territorio ; - · garantisce la continuità

Funzione: Servizio amministrativo Responsabile: Assistente amministrativo Ruolo Sistema Qualità : amministra la scuola nell’ottica della politica per la qualità Compiti:

- Esegue le attività individuate nell’assegnazione dei compiti; - Utilizza gli strumenti informatici; - Sostituisce il responsabile amministrativo e ausiliario assente; - Sostituisce gli altri assistenti per incombenze urgenti.

Funzione: Funzione aggiuntiva Responsabile: Collaboratore amministrativo

Ruolo Sistema Qualità: coadiuva nell’amministrazione per la politica della qualità Compiti:

- attività di diretta collaborazione col responsabile amministrativo e sua sostituzione in caso di assenza.

Funzione: Servizi ausiliari Responsabile: Collaboratore Scolastico Ruolo del Sistema Qualità: partecipa all’attuazione della politica per la qualità

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Compiti: - è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza, sorveglianza, pulizia e piccola manutenzione; - vigila sugli alunni; - custodisce e vigila sulla fruizione dei locali; - collabora con gli insegnanti, secondo il piano di ripartizione rivisto annualmente.

Funzione: Funzione aggiuntiva Responsabile: Collaboratore Scolastico Ruolo Sistema Qualità: effettua le attività di primo intervento Compiti:

- piccola manutenzione dei beni mobili e immobili; - supporto al funzionamento dei laboratori e degli strumenti audiovisivi; - pronto soccorso in caso di necessità; - collaborazione con la protezione civile; - Collaborazione per l’handicap

STAFF

Funzione: Collaboratore del Dirigente Responsabile: Dirigente Ruolo Sistema Qualità: collabora ad assicurare la politica per la qualità N.2- collaboratori (di cui uno con funzione vicaria) Compiti:

- Supporto al Dirigente nell’organizzazione dell’attività scolastica; - Sostituzione del Dirigente in caso di assenza e di non presenza.

Attività : dedicano almeno 50 ore annue,debitamente documentate,oltre l’orario di servizio , nella organizzazione delle attività scolastiche

Funzione: Funzioni strumentali al POF

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Ruolo Sistema Qualità: collaborano alla realizzazione della politica per la qualità Responsabile docente. Compiti:

Area 1: Revisione, integrazione e monitoraggio al P.O.F.

o collabora all’organizzazione del lavoro; o aiuta nella progettazione e programmazione delle attività didattiche relative ai progetti di istituto; o favorisce la ricerca didattica; o assicura il collegamento tra le commissioni; o assicura il collegamento con enti e associazioni su temi di specifica competenza; o dedica almeno un’ora settimanale ai colleghi sull’area di competenza; o collabora con il Dirigente Scolastico ;

Attività: dedica almeno 20 ore annue,debitamente documentate,oltre l’orario di servizio per incontri con le commissioni, docenti, genitori enti ( in assenza non si procederà alla liquidazione del compenso)

Area 2: Sostegno docenti e nuove tecnologie – Sistema autovalutazione docenti

o coordina le attività informatiche; o cura la formazione in servizio dell’intero Collegio Docenti; o gestisce la manutenzione delle apparecchiature informatiche; o assiste didatticamente i docenti che utilizzano la multimedialità; o Cura gli acquisti.

Attività: dedica almeno 20 ore annue,debitamente documentate,oltre l’orario di servizio per incontri con le commissioni, docenti, genitori enti ( in assenza non si procederà alla liquidazione del compenso)

Area 3: Interventi a favore degli alunni, inclusi i servizi di recupero – Invalsi – Approfondimento delle attività integrative (viaggi, visite guidate, ecc)

o Presenta e illustra il Pof alle scuole e agli studenti o Coordina e progetta le attività extrascolastiche ; o Gestisce le attività di accoglienza, continuità e orientamento o collabora con il Dirigente Scolastico .

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Attività: dedica almeno 20 ore annue,debitamente documentate,oltre l’orario di servizio per incontri con le commissioni, docenti, genitori enti ( in assenza non si procederà alla liquidazione del compenso)

Area 4: Bisogni specifici di apprendimento (attività a favore degli alunni disabili)

o Coordinamento degli insegnanti in servizio nel circolo. o Consulenza ai docenti incaricati in merito alle problematiche connesse alla compilazione della documentazione e della

relativa modulistica e alle relative scadenze: o Profilo Dinamico Funzionale( PDF), Piano Educativo Individualizzato(PEI). o Coordinamento attività e progetti per handicap e disagio. o Aggiornamento POF. o Raccordo con le altre Funzioni Strumentali e con la direzione. o Collaborazione con i colleghi in caso di richiesta di nuove certificazioni. o Compilazione computi per acquisti di facile consumo. o Collaborazione con referenti di sostegno per la continuità con altri ordini di scuola. o Rapporti con altri organismi che operano sul territorio ( Enti Locali, ASL…..) in modo da favorire una migliore

collaborazione fra docenti, famiglie ed operatori extrascolastici. o Organizzazione e frequenza di corsi di formazione e aggiornamento.

Attività: dedica almeno 20 ore annue,debitamente documentate,oltre l’orario di servizio per incontri con le commissioni – gruppo H -docenti, genitori enti ( in assenza non si procederà alla liquidazione del compenso)

CRITERI PER L’ ASSEGNAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI:

garanzia dei tre ordini di scuola, garanzia della rappresentanza del territorio, rispetto della turnazione in caso di più domande.

Funzione: Comitato di Coordinatori di classe Responsabile: Dirigente

Ruolo Sistema Qualità: organizza il funzionamento del Consiglio di Classe

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Compiti:

- stabilisce regole di conduzione dei consigli di classe; - esamina la modulistica e propone eventuali variazioni; - propone l’ordine del giorno annuale dei consigli di classe; - formula proposte per la programmazione di classe e di istituto

Funzioni: Commissioni di Lavoro e Gruppi di Progetto Responsabile: Docente Referente Ruolo Sistema Qualità : Progettano e realizzano le attività Compiti:

- progetta la propria attività, definendone obiettivi, contenuti, modalità e tempi; - procede a una valutazione intermedia e una finale del proprio operato e dei risultati conseguiti; - riferisce al preside l’attività definita, eventuali ostacoli e ulteriori suggerimenti; - individua nuove proposte e reperisce risorse nel territorio.

1) Commissione POF,

coordinata dalla funzione strumentale - Revisiona e aggiorna il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto.

2) Commissione per la gestione e il coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero

- rapporti con le ASL; - contatti con i genitori; - coordinamento delle attività di programmazione dei docenti di sostegno; - costante aggiornamento dei fascicoli degli alunni; - coordinamento Commissione Integrazione; - figura di supporto per i docenti di sostegno di nuova nomina; - organizzazione degli incontri di verifica iniziale e finale dei Piani Integrazione; - raccordo e collaborazione con le altre F.S. e con altre commissioni; - incontri con il Dirigente Scolastico

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3) Commissione interventi e servizi per gli studenti coordinata dalla funzione strumentale

- gestisce e programma tutte le attività extracurriculari degli alunni - gestisce i rapporti tra i vari ordini di scuola; - realizza il progetto di continuità definito dal collegio Docenti; - cura il servizio di informazione alle famiglie e studenti in fase di offerta; - riceve i genitori con il dirigente.

4) Commissione Protezione Civile, coordinata dal responsabile della sicurezza

- promuove e sollecita l’adeguamento dell’edificio in base alla normativa vigente sulla sicurezza; - fornisce ai coordinatori di classe materiale sulla sicurezza a casa, a scuola, nel territorio, sulla strada; - rivede il piano interno di evacuazione e la distribuzione dell’apposita modulistica alle classi; - assicura almeno due prove di evacuazione, di cui una nel primo mese di scuola

5) Commissione Nuove indicazioni del curricolo

- si attiva per monitorare la situazione sull’applicazione delle nuove indicazioni nazionali.

6) Commissione GHI così costituita:

- 1 docente di sostegno - 1 consiglio di classe - 1 componente genitore - Unità multidisciplinare

7) Commissione GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) così costituita:

- Componente docenti - componente genitori - associazioni (parrocchia, ASL,

…)

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AREA DELLA RICERCA E DELL’AGGIORNAMENTO

L’Istituto Comprensivo garantisce e organizza le modalità di aggiornamento del personale in modo autonomo e/o in collaborazione con Istituzioni ed Enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’Amminis trazione Centrale e Periferica della Pubblica Istruzione.

In particolare l’Istituto ,nei limiti del possibile, eviterà di organizzare momenti di aggiornamento in orari che costituiscano turbativa delle attività scolastiche e parascolastiche offerte agli allievi, ovvero provvederà a idonea sostituzione dei docenti impegnati in attività di aggiornamento con docenti operanti nelle medesime classi o appartenenti alla medesima area disciplinare.

Iniziative di aggiornamento sono previste, con cadenza periodica, per il personale ATA, con particolare riferimento alle tematiche delle pubbliche relazioni, dell’uso degli strumenti del centro duplicazione e stampa, e per il personale di segreteria in relazione al continuo progredire delle tecnologie informatiche. Tutto il personale ATA verrà annualmente aggiornato circa i problemi della sicurezza dell’edificio scolastico e dei comportamenti da seguire in caso di deprecabili emergenze.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO L’esigenza di svolgere con sempre maggiore consapevolezza la funzione docente è connessa con la necessità di promuovere, mediante la ricerca, la sperimentazione e l’aggiornamento. Le ragioni che rendono necessario l’aggiornamento sono almeno due:

il docente è moralmente responsabile del proprio perfezionamento umano e professionale;

il “rifarsi continuo” mediante l’aggiornamento è una risposta alla continua evoluzione delle conoscenze scientifiche e pedagogiche in un mondo in rapido divenire.

E’ chiaro, dunque, che per i docenti si rende necessario un aggiornamento di cultura generale e specifico per partecipare consapevolmente alle innovazioni pedagogico - didattiche. L’aggiornamento è un diritto dovere, che deve essere continuo per potersi tradurre in perfezionamento delle abilità professionali.

L’Istituto elabora annualmente il piano di formazione del personale. Il suddetto piano tiene conto delle esigenze di formazione emerse in relazione al progetto formativo dell’anno e ai progetti che vengono elaborati, nella convinzione che l’aggiornamento costante del personale sia fondamentale per un’offerta formativa di successo.

La competenza professionale del docente ha due dimensioni:

educatore

ricercatore

In quanto educatore deve possedere una sensibilità ai problemi dell’alunno, nelle varie fasce di età, per coglierne i bisogni .

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In quanto ricercatore deve aver fatto proprio l’atteggiamento di ricerca e, cioè, mettersi in discussione e ripensare i propri interventi.

A tal fine si ritiene che, più che con corsi di aggiornamento, la professionalità docente possa essere rafforzata con percorsi mirati di formazione in servizio Le attività di formazione in servizio che si svolgono nell’Istituto sono rivolte:

• alla crescita professionale dei docenti in relazione al rinnovamento organizzativo previsto dall’autonomia;

• allo sviluppo di competenze metodologiche e didattiche in relazione alle discipline istituzionali e ai curricoli trasversa li;

• all’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica, nella comunicazione e nella documentazione;

• alla gestione delle dinamiche relazionali;

• alla conoscenza delle problematiche sulla sicurezza;

• alla valorizzazione del lavoro collegiale per garantire l’efficacia dell’azione educativa e l’unitarietà dell’insegnamento;

• alla valorizzazione dell’autoformazione;

• alla valutazione degli esiti formativi;

• alla promozione di una cultura che favorisca la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione.

PIANO ANNUALE FORMAZIONE DOCENTI ED ATA

Il C.C.N.L. 29-11-2007 contempla: - all'art. 63 la formazione in servizio del personale; - all'art. 66 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai DOCENTI ED AL PERSONALE ATA ART. 63 - FORMAZIONE IN SERVIZIO 1. La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse umane. L'Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio (...) Per garantire le attività formative di cui al presente articolo l'Amministrazione utilizza tutte le risorse disponibili, nonché le risorse allo scopo previste da specifiche norme di legge o da norme comunitarie. Le somme destinate alla formazione e non spese nell'esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riutilizzo nell'esercizio successivo con la stessa destinazione. In via prioritaria si dovranno

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assicurare alle istituzioni scolastiche opportuni finanziamenti per la partecipazione del personale in servizio ad iniziative di formazione deliberate dal collegio dei docenti o programmate dal DSGA, sentito il personale ATA, necessarie per una qualificata risposta alle esigenze derivanti dal piano dell'offerta formativa. ART. 66 - IL PIANO ANNUALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 1. In ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA (...) A.S. 2012-2013 Previsto dal CCNL 29-11-2007 art. 66

TIPOLOGIA

della formazione

Esperti/Formatori

DESTINATARI

DATE

SEDE

Corso INFORMATICA

Corso di formazione LIM

Interni/esterni Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche da definire

I)Ist .Comp

Corso INFORMATICA

Corso di formazione registri elettronici

Interni/esterni Tutti i docenti Date e precisazioni tematiche da definire

I)Ist .Comp

Indicazioni Nazionali per il curricolo-PRIMARIA-SECONDARIA

Esperti Interni/esterni

Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche da definire

Formazione CTRH

-“Laboratori DSA-

Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche

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strumenti compensativi

-Seminario “La Pedagogia della Scuola”

-“Disturbi di attenzione e comportamento

da definire

Corsi Sicurezza

Formatore: RSPP

corsi base per preposti

Formatore: RSPP

Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche da definire

Corsi di didattica sul metodo di studio: Il metodo Feuerstein

ESPERTI ESTERNI DEL CENTRO PER L’APPRENDIMENTO MEDIATO

Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche da definire

Corsi sulle “DINAMICHE RELAZIONALI”

Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche da definire

Corsi a richiesta sulla didattica delle discipline

Docenti interessati

Date e precisazioni tematiche da definire

NOTA:- Ai corsi indicati in tabella potranno aggiungersi corsi autorizzati provinciali-regionali-nazionali comunicati durante l’a.s. 2013-’14- E’ previsto l’esonero dal servizio.

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PIANO ANNUALE INTERNO DI FORMAZIONE ATA

TIPOLOGIA

Dellaformazione

Esperti/Formatori

DESTINATARI

DATE

SEDE

ISTITUTO

Corso INFORMATICA

Digitalizzazione

Interni/esterni pers. ATA

Date e precisazioni tematiche da definire

Raccolta rifiuti “Porta a porta”

pers. ATA Date e precisazioni tematiche da definire

Corso formazione specifico

La scuola che funziona. Management dei servizi generali e amministrativi

DSGA - Ass.ti Amm.vi

Esperti esterni pers. ATA Date e precisazioni tematiche da definire

Formazione Sezioni H da operatori

esterni di settore

Per Collaboratori scolastici

Esperti esterni

pers. ATA

Date e precisazioni tematiche da definire

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AREA AMMINISTRATIVA

L’organico del personale non docente è costituito per l’anno 2013/2014da:

1 (uno) Direttore dei servizi generali e amministrativi ( Titolare su due scuole)

3 (due) Assistenti Amministrativi + 1 (uno) in assegnazione

1 (uno) Docente utilizzato in altri compiti

10 Collaboratori scolastici

SERVIZI AMMINISTRATIVI

La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

celerità delle procedure

trasparenza

informatizzazione dei servizi di segreteria

minimizzazione dei tempi di attesa per il rilascio dei certificati

flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico

Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, si può derogare dagli standard fissati.

STANDARD DELLE PROCEDURE

Modalità d’iscrizione

Iscrizione alla classe prima istruzione secondaria

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Gli studenti della classe terza della scuola secondaria di primo grado che intendono iscriversi alla classe prima di uno dei corsi dell’Istituto secondario devono presentare domanda alla segreteria dell’Istituto Comprensivo, entro la data stabilita dal Ministero. La scuola provvederà direttamente a inviare la domanda d’iscrizione alla segreteria didattica .

ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA AL PUBBLICO

Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio, come di seguito riportato:

ORARIO ANTIMERIDIANO ORARIO POMERIDIANO

DALLE ALLE DALLE ALLE

LUNEDI’ 8,00 14,00 14,30 17,30

MARTEDI’ 8,00 14,00 14,30 17,30

MERCOLEDI’ 8,00 14,00 14,30 17,30

GIOVEDI’ 8,00 14,00

VENERDI’ 8,00 14,00

SABATO 8,00 14,00

L’Ufficio di Presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico, sia secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi.

La scuola assicura la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome dell’istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di forn ire le informazioni richieste.

INFORMAZIONE

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L’Istituto assicura spazi adibiti all’informazione; in particolare sono predisposti:

tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario funzioni o dislocazione del personale amministrativo , tecnico e ausiliario-ATA)

organigramma degli uffici organigramma degli organi collegiali

organico del personale docente e ATA

Albi di Istituto (riunioni degli organi collegiali, graduatorie, ordini di servizio, servizi).

Sono in oltre resi disponibili appositi spazi per:

Bacheca sindacale

Bacheca degli studenti

Bacheca dei genitori.

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

L’istituto Comprensivo di Chiaromonte costituisce una comunità composta da alunni, docenti, personale non docente, genitori.

Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno per il proprio ruolo, di eguale responsabilità per il retto funzionamento dell’ istituzione scolastica.

Il regolamento si pone come obiettivo ultimo la responsabilità di tutte le componenti della scuola nei compiti della loro specifica attività e la regolamentazione delle attività scolastiche al fine di conseguire la massima chiarezza e trasparenza nei confronti sia del personale che dell’utenza.

Il rispetto del Regolamento deve essere assunto in forma consapevole e responsabile dagli studenti, dagli insegnanti e dal personale non docente della scuola; pertanto recepisce anche i suggerimenti e le indicazioni che vengono da parte di tutti gli operatori scolastici.

REGOLE DI COMPORTAMENTO

ALUNNI

1. Gli alunni sono tenuti a rispettare il Regolamento d’Istituto e tutte le altre norme, sono tenuti a portare sempre il libretto personale per le comunicazioni scuola-famiglia per giustificare assenze, ritardi e per avvisi tempestivi alle famiglie;

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2. L’alunno che si presenta in ritardo rispetto all’orario previsto dovrà riferirne al docente la causa. Egli verrà ammesso alle lezioni con l’obbligo di portare la giustificazione il giorno successivo. Ripetuti ritardi non giustificati saranno oggetto d i richiamo da parte del Dirigente, di incontro informativo con i genitori dell’alunno (C.M. 61/80) e di sanzioni previste dal Regolamento disciplinare.

3. Qualora gli studenti debbano entrare o uscire dalla scuola in orari diversi da quello prestabilito dovranno essere accompagnati o prelevati da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.

4. Per assenze superiori ai 5 giorni, compresi i festivi, gli studenti dovranno accludere alla giustificazione il certificato del medico curante. Solo in caso di malattie infettive, la riammissione deve essere certificata dal medico scolastico. Le assenze del pomeriggio devono essere regolarmente giustificate.

5. Gli alunni possono essere esonerati parzialmente o totalmente dallo svolgimento pratico dalle lezioni di educazione fisica so lo per motivi di salute, debitamente documentati (richiesta del genitore corredata da certificato del medico curante o dello specialista) e verificati dal medico scolastico.

6. Gli alunni devono assumere un atteggiamento rispettoso e collaborativo con tutto il personale della scuola e con i compagni;

7. Gli alunni sono tenuti a rispettare l’ambiente scolastico, le strutture e le attrezzature, quale patrimonio comune della scuola;

8. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, rispettando l’orario stabilito. Alle ore 8,25 gli alunni si recheranno ordinatamente nelle rispettive aule, alle ore 8,30 avranno inizio le lezioni. I docenti attendono gli alunni in aula. Ciò vale anche per le lezioni pomeridiane nelle giornate di rientro. Durante il cambio dell’ora gli alunni devono attendere ordinatamente gli insegnanti senza uscire dall’aula. Previa autorizzazione degli insegnanti gli alunni possono, per motivi didattici, recarsi in altri ambienti autonomamente, in modo disciplinato e comunque sotto la sorveglianza del personale ausiliario che vigila sui piani. Gli alunni sono autorizzati a uscire dalla classe per accedere ai servizi, previo permesso degli insegnanti. Agli alunni è consentito l’accesso ai locali della palestra per lo svolgimento di attività motorie e sportive solo in presenza del docente di scienze motorie.

9. E’ previsto un intervallo di 10 minuti per la scuola primaria e per la scuola secondaria di I grado (dalle ore 10,30 alle ore 10,40). L’intervallo è organizzato in modo da garantire un’adeguata sorveglianza degli alunni nei vari spazi della scuola da parte degli insegnanti; gli alunni possono uscire da soli dalle aule solo per accedere ai servizi, mentre per recarsi in altr i ambienti o spazi devono essere accompagnati dagli insegnanti.

10. Al termine dell’ultima ora di lezione le classi escono dalle aule al suono della campana e raggiungono l’uscita ordinatamente accompagnate dai rispettivi docenti.

11. Nell’ambiente scolastico gli alunni devono usare un linguaggio e un abbigliamento adeguato (gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria sono tenuti a indossare il grembiule);

12. Ogni alunno deve avere tutto il materiale necessario per le singole lezioni del giorno. Per le lezioni di educazione fisica portare l’abbigliamento necessario è norma igienica, oltre che funzionale e obbligatoria;

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13. Il diario scolastico è uno strumento personale e va quindi conservato con cura; dovrà essere sempre portato a scuola, anche se si prevedono lezioni nelle quali non occorre portare materiale scolastico. Il corretto uso del diario consente agli alunni di organizzare giornalmente i materiali necessari all’attività scolastica ed evitare di sovraccaricare inutilmente lo zaino;

14. Durante l'orario scolastico è fatto esplicito divieto :

- dell'uso dei telefonini ; - dell’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici , da parte degli studenti o di altri soggetti, allo scopo di

acquisire dati in formato audio, video o immagini che riproducono registrazioni vocali o filmati o fotografie digitali riconducibili a persone, studenti, docenti o altri soggetti, che operano all’interno della comunità scolastica

- del trattamento improprio di dati personali attraverso la diffusione e divulgazione di immagini acquisite mediante telefonini o altri dispositivi elettronici. Eventuali comunicazioni telefoniche sia in ingresso che in uscita durante l'orario scolastico saranno inoltrate dall'ufficio di segreteria.

15. Prima di accedere alla mensa, occorre lavarsi le mani. A tavola devono assumere un comportamento corretto, parlare sottovoce, usare correttamente le posate, non giocare con il cibo o altra cosa, mangiare in modo educato.

16. Gli alunni potranno accedere alla segreteria e utilizzare il telefono solo in caso di indisposizione o di effettiva necessità, previa autorizzazione dell’insegnante e del personale di Segreteria.

DOCENTI

I docenti svolgono l’attività didattica e adempiono agli obblighi connessi con la loro funzione in conformità delle leggi che li riguardano, nel rispetto della libertà di insegnamento loro riconosciuta e della coscienza morale e civile degli alunni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

All’inizio dell’anno scolastico ogni docente predispone il Piano di lavoro annuale, lo discute in consiglio di classe anche a i fini del coordinamento con le altre discipline e lo sottopone all’approvazione del consiglio di classe.

Una copia di detta programmazione deve rimanere depositata presso l’ufficio del dirigente scolastico a disposizione di chiunque voglia prenderne visione.

All’inizio dell’anno scolastico ogni insegnante comunica alle famiglie per il tramite degli alunni l’orario di colloquio individuale con i genitori.

E’ compito di ogni insegnante sollecitare incontri individuali o collettivi con alunni e genitori qualora ne ravvisi l’opportunità

Gli insegnanti in servizio alla prima ora devono trovarsi in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per assistere all’ entrata ordinata degli alunni.

Gli insegnanti della prima ora giustificano le assenza degli alunni non superiori a cinque giorni. Invece le assenze superiori a cinque giorni devono essere giustificate dal Dirigente scolastico o da un suo delegato.

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PESONALE NON DOCENTE Gli appartenenti al personale non docente svolgono le mansioni loro affidate in conformità delle leggi che li riguardano e del rispettivo rapporto di impiego e di lavoro. Le mansioni del personale non docente sono essenziali ai fini del retto funzionamento dell’Istituto e richiedono rispetto e collaborazione da parte di tutti i membri della comunità scolastica.

I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola con compito di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.

In particolare essi svolgono le seguenti mansioni:

sorveglianza degli alunni nella aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti;

concorso in accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi non scolastiche;

pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze, anche con l’ausilio di mezzi meccanici;

compiti di carattere materiale inerenti al servizio, compreso lo spostamento delle suppellettili;

servizi esterni inerenti la qualifica;

ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita da esse.

GENITORI

Tutti i genitori degli alunni dell’Istituto hanno il diritto-dovere di interessarsi delle attività e delle problematiche della scuola e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto-dovere viene esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla legge, ai vari organi collegiali, alle assemblee di classe e di Istituto e alle altre iniziative promosse dalla scuola.

Ogni genitore ha altresì il diritto-dovere di favorire l’inserimento del figlio nella comunità scolastica, sia seguendone l’attività di studio e di formazione, sia curandone lo sviluppo morale, civico, culturale, sia prendendo frequenti contatti con il dirigente scolastico e i singoli docenti della classe frequentata dal figlio, al fine di un’ auspicabile sintonia tra l’azione della famiglia e quella della scuola.

A tal fine i genitori per una proficua collaborazione scuola-famiglia, s’ impegnano ad assicurare:

1. un dialogo costruttivo con l’istituzione scolastica;

2. il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;

3. atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con tutto il personale scolastico;

4. atteggiamento di rispetto, di collaborazione, si solidarietà dei propri figli nei confronti dell’ ”altro”;

5. il rispetto dell’orario di entrata e di uscita;

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6. la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni;

7. il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario;

8. la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia;

9. l’esecuzione dei compiti assegnati

REGOLAMENTO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI DEGLI ALUNNI

I comportamenti che implicano l'applicazione di punizioni disciplinari sono quelli in contrasto con i seguenti doveri degli studenti:

1. frequenza regolare dei corsi e assolvimento costante degli impegni di studio; 2. rispetto verso il capo d'istituto, i docenti, il personale tutto della scuola e i compagni; assunzione di comportamenti che non

turbino l'ordine scolastico; 3. osservanza delle disposizioni attinenti alla organizzazione e alla sicurezza 4. utilizzo corretto di attrezzature e impianti dei laboratori e dei sussidi in genere mediante comportamenti che non danneggino il

patrimonio della scuola.

5. Le sanzioni oltre che temporanee devono essere proporzionate alla gravità dell'infrazione commessa.

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Sanzione Motivi Competenza Conseguenze

Ammonizione privata o in classe con annotazione sul registro

Violazione dei doveri di cui al n°1 e 2

Dirigente scolastico Sul voto di condotta.

Allontanamento dalla lezione fino al suo termine o fino al termine della giornata con annotazione sul registro

Inefficacia del richiamo verbale per il disturbo reiterato della lezione Ritardo oltre i limiti nelle giustificazioni

Dirigente scolastico Sul voto di condotta.

Sospensione per max 5 giorni Gravi offese al Capo d'Istituto, ai docenti, al personale della scuola e ai compagni Comportamenti che turbano l'ordine scolastico

Dirigente scolastico Sul voto di condotta.

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo maggiore di 5 gg fino a 15 o fino al permanere di una situazione di pericolo

Recidive di cui al punto precedente

Consiglio di classe a maggioranza assoluta (50%+1)

Sul voto di condotta. Possibilità d'iscrizione ad altra scuola in corso d'anno.

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 gg

Reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone

Consiglio di classe a maggioranza assoluta (50%+1)

Sul voto di condotta. Possibilità d'iscrizione ad altra scuola in corso d'anno.

Esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione l’esame di stato conclusivo del corso studi

Recidiva dei reati di cui al punto precedente, atti di violenza grave o connotati da una particolare gravità da ingenerare un elevato allarme sociale

Consiglio di istituto Sul voto di condotta. Possibilità d'iscrizione ad altra scuola in corso d'anno.

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1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione. 2. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dalle

famiglie o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto, da tre docenti e da tre genitori designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola secondaria di I grado in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 3. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 4. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' (DPR n. 235 del 21 novembre 2007 – Nota Ministeriale 31 luglio 2008, prot. N. 3602)

Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti. Il patto di corresponsabilità:

-COSTITUISCE la dichiarazione esplicita dell’operato della scuola -COINVOLGE Consiglio d’ Intersezione, Consigli di Interclasse, Consigli di Classe, Insegnanti, Genitori, Alunni, Enti esterni che

collaborano con la scuola -IMPEGNA i docenti, gli alunni, i genitori

Gli obiettivi del Patto di Corresponsabilità sono: 1) Il coinvolgimento attivo di tutte le componenti della comunità scolastica; 2) un’educazione efficace dei giovani; 3) un’azione coordinata tra famiglia e scuola.

A TAL FINE LA FAMIGLIA E LA SCUOLA

Visto l’art.3 del DPR 235/2007; Preso atto che:

la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno -studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;

la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi che necessitano di intervento complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;

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SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'

DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI Diritti

- Essere rispettati da tutto il personale della scuola; - Avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età; - Accedere a una formazione culturale che valorizzi l’identità di ciascuno; - Essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi dell’apprendimento; - Essere ascoltati quando si esprimono osservazioni, si formulano domande, si chiedono chiarimenti; - Essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; - Ricevere una valutazione trasparente; - Possibilità di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri e sereni.

Doveri

- Rispettare il Dirigente Scolastico e tutto il personale della scuola; - Rispettare ambiente e attrezzature; - Frequentare regolarmente le lezioni; - Studiare con assiduità e serietà; - Portare sempre il materiale didattico occorrente; - Usare un linguaggio consono a un ambiente educativo nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario; - Usare un abbigliamento che rispetti i canoni della sobrietà e della decenza; - Osservare scrupolosamente l’orario scolastico; - Giustificare puntualmente i ritardi e le assenze; - Mantenere un comportamento corretto durante il cambio dell’ora e all’uscita.

DIRITTI E DOVERI DEI DOCENTI Diritti

- Rispetto della propria persona e della propria professionalità; - Vedere difesa e tutelata la propria dignità professionale; - Usufruire dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro; - Accrescere e migliorare la propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di aggiornamento e di confronto

con esperti e colleghi. Doveri

- Trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per accogliere gli alunni;

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- Vigilare durante l’intervallo e/o la pausa mensa; - Accompagnare gli alunni all’uscita della scuola; - Richiedere colloqui con le famiglie in caso di necessità; - Informare i genitori degli alunni delle proposte didattiche ed educative; - Stabilire le regole di comportamento discutendone motivazioni e contenuti con gli alunni; - Acquisire conoscenze e competenze necessarie per la formazione umana e culturale degli alunni; - Seguire gli alunni nel lavoro, rilevando eventuali carenze o irregolarità nel comportamento, nello studio o nell’esecuzione delle

consegne.

DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI Diritti

- Essere rispettati come persone e come educatori; - Essere informati sul POF, sul regolamento, sulle attività curriculari e non; - Avere colloqui con i docenti e il dirigente per essere informati sull’andamento didattico - educativo dei figli; - Essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti, di cali di rendimento o di altri atteggiamenti che possono

risultare poco consoni rispetto al normale comportamento dei figli; - Conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio; - Essere informati in merito ai provvedimenti disciplinari eventualmente adottati; - Effettuare assemblee di sezione, di classe o d’istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori

delle ore di lezione previo accordo col dirigente scolastico. Doveri

- Partecipare con regolarità agli incontri; - Controllare quotidianamente il diario il libretto delle comunicazioni scuola – famiglia; - Giustificare sempre assenza e ritardi; - Controllare l’esecuzione dei compiti; - Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti; - Educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente; - Curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli; - Controllare e vietare di portare a scuola cellulari, apparecchi o oggetti che possono disturbare la lezione.

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ISTITUTO COMPRENSIVO CHIAROMONTE CAPOLUOGO

“VERSO LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE”

SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

Guardando alle competenze chiave di cittadinanza (Allegato 2 Decreto 22/08/2007)

Competenza chiave Competenze al termine

della scuola dell’infanzia

Competenze al termine della

scuola primaria

Competenze al termine della

scuola secondaria di I Grado

Imparare ad imparare:

organizzare il proprio

apprendimento,individuando,scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di

informazione e formazione(formale ,non

formale ed informale),anche in funzione dei

tempi disponibili,delle proprie strategie e

del proprio metodo di studio e di lavoro.

Si pone in atteggiamento

esplorativo nei confronti

della realtà formulando in

autonomia domande,ipotesi

e cercando risposte a

soluzioni.

Riflette su ciò che dice,

scrive, ascolta e legge.

Usa adeguati strumenti e

ricerca le fonti in modo

autonomo.

Si avvia all’acquisizione di

un corretto metodo di

studio.

Ha consapevolezza del proprio

modo di apprendere.Riconosce le

difficoltà incontrate e le strategie

adottate per superarle.

Conosce i propri punti di forza.

Progettare:

elaborare e realizzare progetti riguardanti

lo sviluppo delle proprie attività di studio e

di lavoro,utilizzando le conoscenze apprese

per stabilire obiettivi significativi e

realistici e le relative priorità,valutando i

vincoli e le possibilità esistenti,definendo

strategie di azione e verificando i risultati

raggiunti.

Elabora e realizza progetti

relativi a situazioni

significative scegliendo da

solo o in gruppo

materiali,strumenti,strategie

di azioni.

Documenta le fasi più

significative di quanto

progettato e realizzato.

Ha capacità operative,

manuali e progettuali.

Utilizza le conoscenze in

contesti diversi.

Costruisce ragionamenti e

sostiene le proprie tesi.

Elabora e realizza progetti relativi

a situazioni di studio :, stabilisce

obiettivi significativi e

concreti,valuta i vincoli e le

possibilità esistenti definendo le

strategie di azione e verificando

gli esiti raggiunti

Chiaromonte, 27/11/2013 Il dirigente scolastico Dott.ssa Maria Ciancio