Anno Pastorale 2016-2017 | 13 Novembre 2016 | XXXIII del T ... · Anno Pastorale 2016-2017 | 13...

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Anno Pastorale 2016-2017 | 13 Novembre 2016 | XXXIII del T.O. Piedi sulla terra e occhi al Cielo Gesù insegna nel tempio di Gerusa- lemme, prima della sua passione, mor- te, sepoltura e risurrezione. Aveva ini- ziato col racconto dell'offerta dei ricchi e della povera vedova; ora che la sua at- tenzione è portata sulle "belle pietre e doni votivi", ne demolisce l'ammirazio- ne prevedendone la catastrofe che av- verrà qualche decennio più tardi. Gesù spiega e raccomanda. La spiegazione è data dalla previsione della distruzione del tempio e della fine del mondo e della storia umana, prece- duta dalle persecuzioni dei primi cri- stiani, da guerre (i disordini politici internazionali del 1° secolo dopo Cristo), "terremoti, carestie e pesti- lenze". Le raccomandazioni ai discepoli sono quelle di non farsi ingannare dalle false informazioni, di non terro- rizzarsi, di non preparare la propria difesa, di perse- verare fino alla fine. È il grande incoraggiamento di Gesù ai suoi in vista dei tempi duri: le persecuzioni saranno occasione per rendere testimonianza; gli av- versari saranno vinti dalla sapienza dei discepoli ai quali non sarà torto nemmeno un capello. Gesù non nega la bellezza del Tempio, ma ne dichiara la precarietà, comune a tutte le cose di que- sto mondo, nonostante sia il Tempio del Signore, il "suo" Tempio. Gesù non nega neppure la drammatici- tà della storia, ma i segni attendibili e positivi del tempo finale sono quelli che Lui ha operato e ha con- segnato ai seguaci che ne devono dare testimonianza. Quella suprema è data dalla sua Pasqua. E, come per la sua, anche i cristiani devono prepararsi a grandi lotte, persino nei rapporti più intimi (genitori, fratel- li, parenti, amici) fino ad essere odiati e uccisi. È il discorso finale di Gesù, posto prima della Pas- sione, chiamato "escatologico" perché profezia di e- venti vicini (distruzione di Gerusalemme, dispersione degli Ebrei) e più lontani (la sua manifestazione glo- riosa, il suo ritorno, la Gerusalemme cele- ste). Sapientemente il Signore ci istruisce a vivere il nostro tempo come transitorio e precario, tempo di attesa e di vigilia. Sia- mo anche alla fine di un anno liturgico e alla vigilia di un nuovo tempo di avvento che ci porterà al mistero ineffabile del Dio fatto uomo nella grotta di Betlemme. Se Gesù ci raccomanda di non la- sciarci fuorviare è perché - proprio sul male e sulla morte - noi ci inganniamo sempre. Il problema serio dell'uomo è sal- varsi dalla morte, ma nessuno si salva dalla morte.

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Anno Pastorale 2016-2017 | 13 Novembre 2016 | XXXIII del T.O.

Piedi sulla terra e occhi al Cielo Gesù insegna nel tempio di Gerusa-

lemme, prima della sua passione, mor-

te, sepoltura e risurrezione. Aveva ini-

ziato col racconto dell'offerta dei ricchi e

della povera vedova; ora che la sua at-

tenzione è portata sulle "belle pietre e

doni votivi", ne demolisce l'ammirazio-

ne prevedendone la catastrofe che av-

verrà qualche decennio più tardi. Gesù

spiega e raccomanda.

La spiegazione è data dalla previsione

della distruzione del tempio e della fine

del mondo e della storia umana, prece-

duta dalle persecuzioni dei primi cri-

stiani, da guerre (i disordini politici internazionali

del 1° secolo dopo Cristo), "terremoti, carestie e pesti-

lenze".

Le raccomandazioni ai discepoli sono quelle di non

farsi ingannare dalle false informazioni, di non terro-

rizzarsi, di non preparare la propria difesa, di perse-

verare fino alla fine. È il grande incoraggiamento di

Gesù ai suoi in vista dei tempi duri: le persecuzioni

saranno occasione per rendere testimonianza; gli av-

versari saranno vinti dalla sapienza dei discepoli ai

quali non sarà torto nemmeno un capello.

Gesù non nega la bellezza del Tempio, ma ne

dichiara la precarietà, comune a tutte le cose di que-

sto mondo, nonostante sia il Tempio del Signore, il

"suo" Tempio. Gesù non nega neppure la drammatici-

tà della storia, ma i segni attendibili e positivi del

tempo finale sono quelli che Lui ha operato e ha con-

segnato ai seguaci che ne devono dare testimonianza.

Quella suprema è data dalla sua Pasqua. E, come per

la sua, anche i cristiani devono prepararsi a grandi

lotte, persino nei rapporti più intimi (genitori, fratel-

li, parenti, amici) fino ad essere odiati e uccisi.

È il discorso finale di Gesù, posto prima della Pas-

sione, chiamato "escatologico" perché profezia di e-

venti vicini (distruzione di Gerusalemme, dispersione

degli Ebrei) e più lontani (la sua manifestazione glo-

riosa, il suo ritorno, la Gerusalemme cele-

ste). Sapientemente il Signore ci istruisce

a vivere il nostro tempo come transitorio e

precario, tempo di attesa e di vigilia. Sia-

mo anche alla fine di un anno liturgico e

alla vigilia di un nuovo tempo di avvento

che ci porterà al mistero ineffabile del Dio

fatto uomo nella grotta di Betlemme.

Se Gesù ci raccomanda di non la-

sciarci fuorviare è perché - proprio sul

male e sulla morte - noi ci inganniamo

sempre. Il problema serio dell'uomo è sal-

varsi dalla morte, ma nessuno si salva

dalla morte.

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PAGINA 2 COMUNITÀ

APPUNTAMENTI SETTIMANALI

Lunedì 14 novembre

ore 18,30 Adulti di A.C.

ore 19,15 Cresimandi giovani/adulti

Mercoledì 16 novembre

ore 18,30 Incontro dei catechisti

Giovedì 17 novembre

ore 18,30 Incontro dei genitori/padrini e madrine

in preparazione ai battesimi del 19/11

Venerdì 18 novembre

ore 8,00 Pulizia chiesa

ore 18,30 Incontro con il gruppo delle coppie (famiglie)

Sabato 19 novembre

ore 16 Confessioni ragazzi (gruppo II media)

UTILIZZO DEL CAMPO

PARROCCHIALE

PER PARTITE

DI CALCETTO

Dal Lunedì

al venerdì

ore 19-20

ore 20-21

Rivolgersi a Samuele

(Bar Piccadilly)

3282135082

ISCRIVI I TUOI CARI DEFUNTI

ALL’OPERA DEL SUFFRAGIO

Scopo dell’Opera del Suffragio è:

Rivolgere al Signore preghiere per i nostri defunti.

Ogni Primo Venerdì del mese si celebra la S. Messa vespertina per tutti i defunti iscritti alla Pia Opera.

Ogni anno si celebra nell’Ottavario dei morti (7 novembre) una S. Messa per i defunti iscritti.

Si iscrivono i propri defunti, comunicandone il nome e

versando una libera offerta ogni anno, nel mese di novembre.

Per le iscrizioni rivolgersi all’incaricata alla fine della Messa vespertina.

Triduo di

preparazione

alla Festa di

Cristo Re 17-18-19 novembre

ore 17,30

S. Rosario

con Litanie del Sacro Cuore

ore 18,00 S. Messa

Domenica 20 novembre

ore 10,30 S. Messa e

presentazione dei doni

da portare alle suore di clausura

L’Apostolato della Preghiera

partecipa alle celebrazioni

di questi giorni indossando l’abitino

Si raccolgono offerte per

comprare dei viveri

per le Suore di clausura

dei nostri due Monasteri

CHIUSURA

DIOCESANA

DEL GIUBILEO

DELLA

MISERICORDIA

Solenne

Concelebrazione

Eucaristica

presieduta

dall’Arcivescovo

Domenica

13

novembre

ore 19 Cattedrale di Brindisi