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Anno IV n. 2 Febbraio 2016 www.saig-ginevra.ch Venerdì 29 gennaio 2016, a Vernier, cir- ca 250 italiani sono venuti ad ascoltare i loro parlamentari eletti all'estero e gli organi eletti in Sviz- zera. Nella sala era presente uno spac- cato della comunità italiana a Ginevra e in Svizzera, rappre- sentata da due membri del CGE (Paolo Da Costa e Maria Bernasconi) da tre presidenti dei Comites della Svizzera (il presidente dell'InterComites e Comites di FR, VD, VS Grazia Tredanari; il presidente del Comites du BE e NE Mariachiara Vannetti e il presidente del Comites di Ginevra Andrea Pappalardo, accompagnato quest'ultimo da vari membri dell'organo eletto) e, inoltre, da Mariano Franzin responsabile dell'Ital-UIL Svizzera. Il pubblico numeroso era composto da quanti volevano chiarimenti ed informazioni sui punti annunciati nel programma. Il Consigliere Amministrativo, Sami Kanaan, incaricato del Dipartimento della Cultura e dello Sport della Città di Ginevra, ha scelto il Palais Eynard per invitare molti dei partner che hanno contribuito o partecipato, con la Città di Ginevra, all’Expo Milano 2015. Marco Del Panta nasce a Firenze l’8 dicembre 1961. Conseguita nel 1986 la laurea in Scienze Po- litiche presso l’Università di Fi- renze, nel 1988 entra nella car- riera diplomatica. Dopo aver trascorso un periodo a Roma, nel marzo del 1991 viene assegnato al Consolato di Vien- na. Nel 1995 intraprende una nuova esperienza diplomatica a Il Cairo. Nel 2000 rientra al Ministero degli Affari Esteri, dove ricopre incarichi presso la Segreteria Generale e successi- vamente presso la Direzione Segue a pag. 4, 5 e 6 Primo convegno degli italiani in Svizzera: faccia a faccia con i parlamentari eletti all'estero Ginevra: Sami Kanaan invita la SAIG e gli altri partner che hanno partecipato all’Expo Milano 2015 Segue a pag. 18 Pierre Maudet: Smart City, l'innovazione al servizio della nostra qualità di vita A meno di sei mesi dalla presen- tazione della strategia economi- ca cantonale, dieci obiettivi con- siderati prioritari sono stati oggi messi in campo. In stretta colla- borazione con gli attori dell'eco- nomia, gli obiettivi sono soprat- tutto le tecnologie innovative delle attività industriali del no- stro cantone ma anche i settori di Fintech, delle scienze della vita e dell'attività commerciale delle materie prime. Segue a pag. 19 A colloquio con Marco del Panta, Ambasciatore d’Italia in Svizzera Segue a pag. 10 e 11

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Anno IV n. 2 Febbraio 2016 www.saig-ginevra.ch

Venerdì 29 gennaio2016, a Vernier, cir-ca 250 italiani sonovenuti ad ascoltare iloro parlamentarieletti all'estero e gliorgani eletti in Sviz-zera. Nella sala erapresente uno spac-cato della comunitàitaliana a Ginevra ein Svizzera, rappre-sentata da duemembri del CGE(Paolo Da Costa eMaria Bernasconi) da tre presidenti dei Comites dellaSvizzera (il presidente dell'InterComites e Comites di FR,VD, VS Grazia Tredanari; il presidente del Comites du BEe NE Mariachiara Vannetti e il presidente del Comites diGinevra Andrea Pappalardo, accompagnato quest'ultimoda vari membri dell'organo eletto) e, inoltre, da MarianoFranzin responsabile dell'Ital-UIL Svizzera. Il pubbliconumeroso era composto da quanti volevano chiarimentied informazioni sui punti annunciati nel programma.

Il Consigliere Amministrativo, Sami Kanaan, incaricatodel Dipartimento della Cultura e dello Sport della Cittàdi Ginevra, ha scelto il Palais Eynard per invitare moltidei partner che hanno contribuito o partecipato, con laCittà di Ginevra, all’Expo Milano 2015.

Marco Del Panta nasce a Firenzel’8 dicembre 1961. Conseguitanel 1986 la laurea in Scienze Po-litiche presso l’Università di Fi-renze, nel 1988 entra nella car-riera diplomatica.

Dopo aver trascorso un periodo aRoma, nel marzo del 1991 vieneassegnato al Consolato di Vien-na. Nel 1995 intraprende una

nuova esperienza diplomatica a Il Cairo.Nel 2000 rientra al Ministero degli Affari Esteri, dovericopre incarichi presso la Segreteria Generale e successi-vamente presso la Direzione

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Primo convegno degli italiani in Svizzera:faccia a faccia con i parlamentari eletti all'estero

Ginevra: Sami Kanaan invita la SAIG egli altri partner che hanno partecipato

all’Expo Milano 2015

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Pierre Maudet: Smart City,l'innovazione al servizio della nostra

qualità di vita

A meno di sei mesi dalla presen-tazione della strategia economi-ca cantonale, dieci obiettivi con-siderati prioritari sono stati oggimessi in campo. In stretta colla-borazione con gli attori dell'eco-nomia, gli obiettivi sono soprat-tutto le tecnologie innovativedelle attività industriali del no-

stro cantone ma anche i settori di Fintech, delle scienzedella vita e dell'attività commerciale delle materie prime.

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A colloquio con Marco del Panta,Ambasciatore d’Italia in Svizzera

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Anno IV n. 2Febbraio 2016I consigli del dott. F. Artale

Cos’è la cellulite?

Ritenzione idrica, gam-be gonfie e cellulite so-no le principali manife-stazioni di un difettodella circolazione super-ficiale delle gambe. Il

flusso nei piccoli vasi venosi e linfaticidel tessuto sotto-cutaneo tende a rallen-tare, provocando uno stravaso di liquido(ritenzione idrica). Il tessuto, così com-promesso, si infiamma e va incontro adegenerazione, perdendo l’originale ela-sticità e cicatrizzandosi. I classici “buchi”della cellulite altro non sono che unaprova visibile di questa cicatrizzazione.Ne deriva, quindi, che la cellulite è e vaconsiderata una patologia vascolare.

Qual è la causa?

Non esiste un unico responsabile ma piùfattori ne condizionano l’insorgenza. Ilcontrollo del peso, influendo sulla di-mensione delle cellule adipose e quindisulla compressione che queste esercitanosui vasi, è molto importante. L’attivitàfisica, a sua volta, esercita un positivoeffetto di “spinta” sulla circolazione dellegambe . Il tipo di alimentazione, poi,influenza la nostra regolarità intestinalee quindi la nostra capacità di eliminareliquidi e tossine. Infine c’è l’ereditarietàche, tra tutti i fattori predisponenti, è lapiù determinante e, purtroppo, impossi-bile da modificare. Ecco perché molteragazze, pur essendo normo-peso, attiveo addirittura sportive, soffrono di questapatologia.

Come si fa a sconfiggerla?

Essendo una patologia cronica e quasisempre costituzionale non esiste un si-stema miracoloso. Utile, chiaramente, è

la prevenzione attraverso una vita attiva,un’alimentazione sana e l’abitudine a beretanta acqua. Laddove ci sia una importan-te tendenza ereditaria, o la cellulite sia giàcomparsa, la migliore arma di prevenzio-ne e cura è la riabilitazione vascolare.

Di che cosa si tratta?

La terapia più innovativa consiste nell’as-sociazione di due tecnologie. La prima,TRIACTIVE, è un potentissimo drenanteche, riducendo la ritenzione di liquidi,agisce sulla causa del problema. La secon-da, ICOONE, lavora sull’effetto, stimolan-do la riparazione del tessuto danneggiatoe ridonando alla pelle un aspetto più sanoe tonico. Questa terapia combinata, delladurata di circa mezz’ora, va eseguita duevolte la settimana per 10-20 sedute e pre-vede un mantenimento di una o due sedu-te al mese in base al caso.

Cosa rende questa terapia miglioredi altre?

Essendo la cellulite una patologia vascola-re è necessario prevedere un’azione tera-peutica sulla causa, ossia sulla stasi delsistema circolatorio, oltre che sull’ effettoestetico. Inoltre, questa terapia è efficacesenza essere in alcun modo traumatica oinvasiva né sulla pelle, né sui capillari.Quali consigli possiamo dare alle lettrici?

Prevenire o intervenire precocemente;rivolgersi ad un angiologo per identifica-re il miglior programma terapeutico.

Dr Francesco Artale

VEIN CLINIC24 Avenue de Champel

1206 Genève022 329 90 00

Editore: S.A.I.G.10, Av. Ernest-Pictet

1203 GenèveTel. + fax + 41 22 700 97 45

C.C.P. [email protected]

Direttore editoriale:

Carmelo VaccaroN. +41 (o) 78 865 35 00

Amministratore:Sebastiano Murgo

SegretarioGino Piroddi

Redattori e Collaboratori:Menotti Bacci

Oliviero Bisacchi Enzo Catalfamo Silvio Isabella Antonio Scarlino

Organo uff. della S.A.I.G.

Collaboratori: Simona Cantarelli Antonella Chiarolanza Dott. Francesco Artale Foto: © Athon Lo Coco Foto e video: © Riccado Galardi

Tiratura 3.000 copie Distribuzione: Poste GE

Distribuito ai membri delleassociazioni e agli italiani

del Cantone di Ginevra

10 numeri l’anno, esclusoi mesi di luglio e agosto

Il valore di questa copia edi 2.00 frs.

Gli articoli impegnanosolo la responsabilità

degli autori.

www.vernier.chwww.carouge.ch www.onex.ch www.cliniqueoeil.chwww.chene-bourg.ch

Finalmente un rimedio efficace e indolore per la cellulite

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Avec l'appui de la Ville de Genève ( Département de la Cohésion Sociale et de la solidarieté)

In partenariato con la SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra)

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In 25 anni, secondo leparole del suo fondato-re Jean-Pierre Etter,sono passati “da piccololaboratorio tecnico aincubatrice proficua eabbiniamo oggi le mi-gliori pratiche interna-zionali secondo la piùalta tradizione svizze-ra”. Oggi, difatti, laFONGIT ospita, neisuoi 3000 mq di uffici elaboratori perfettamen-te equipaggiati, oltre 40società innovative e 150impiegati.

Gli imprenditori possono, dunque,beneficiare a Ginevra, del FONGIT’sIncubation Program che li sostieneed li aiuta ad accelerare il processo ditrasformazione di un’idea ad un pro-dotto innovativo e promettente dalpunto di vista commerciale, median-te un modello unico ed integrato chepermette alle start-ups di concentrar-si sulla creazione dei progetti.

In particolare, fra le start-ups chehanno beneficiato del sostegno diquesta fondazione, vanno ricordateAnteis (acquisita nel 2014 da MERZPharma Group), Protonmail, Sele-xis,TVP Solar.

Tra i prossimi obiettivi della FON-GIT, oltre allo sviluppo di un nuovospazio al Campus Biotech, c’è il lan-cio di un programma internazionaledi accellerazione commerciale traGinevra e Londra ed una collabora-zione con la Singularity University,basata sui laboratori della NASA inCalifornia, in perfetta sintonia con lospirito imprenditoriale internaziona-

le applicando il binomio“progresso tecnonologicoe creatività” che la carat-terizza.

Orgogliosi, dunque, chealla FONGIT ci sia ancheun po’ di Italia, nella per-sona del suo Direttore,Antonio Gambardella,(nella foto accanto) an-che noi inviamo i nostriauguri a questa fondazio-ne. E arrivederci ai pros-simi 25 anni!

A. Testaguzza

Le parole piu’ ricorrenti nel corsodegli interventi succedutisi, sonostate: “innovazione”, “opportunità”,“sostegno agli imprenditori in uncontesto internazionale”, “nuoviorizzonti delle tecnologie”,“capacità di andare al di là dellefrontiere tecnologiche”, “sicurezza eprotezione dei dati”, “incubator diidee”, “start-ups”, “soffio dell’inno-vazione”, “passione”. Parole chehanno contribuito ad infiammare glianimi dei presenti.

Per coloro che ancora non lo sapes-sero, la FONGIT (Fondation Gene-voise pour l’Innovation Technologi-que), fondata nel 1991, è una fonda-zione privata no-profit sostenutadallo Stato di Ginevra, che si occupadi sostegno agli imprenditori e allenuove imprese, mettendo loro a di-sposizione spazi per lavorare com-pletamente equipaggiati, business-coaching, amministrazione ed ac-cesso a finanziamenti, offrendo, alcontempo, un valore economico esociale a Ginevra.

La delegazione SAIG,composta dal Coordinato-re Carmelo Vaccaro,dall’Avv. Alessandra Te-staguzza e da RiccardoGalardi, è stata invitataalla festa organizzata dal-la FONGIT per i suoi 25anni di attività. Si è trat-tato di un bell’evento resoper noi ancora più graditograzie alla presenza delnostro connazionale An-tonio Gambardella, attua-le Direttore della FON-GIT, innegabile valoreaggiunto per il nostro or-goglio di italiani.

In un’atmosfera particolarmente ele-gante ed illuminata da tantissimepiccole luci (forse a simboleggiare leidee “in nuce”?), il 26 gennaio scorso,dunque, la FONGIT ha festeggiato ingrande stile a Ginevra i suoi 25 anni.

Si sono succeduti i discorsi program-mati prima che prendesse la parola ilnostro connazionale Gambardella cheha ben spiegato come la funzione del-la FONGIT sia oggi anche quella dicreare delle risorse al fine di poter farfinalmente interagire le imprese, leuniversità, i privati, le realtà impren-ditoriali internazionali e le istituzionipubbliche, oltre a predisporre incon-tri di scambi internazionali al fine dimoltiplicare le idee e favorire la tec-nologia. In questo modo cerca di so-stenere ed incoraggiare i talenti localia rimanere attirando, al contempo, italenti internazionali a raggiungereGinevra.

L’ultimo intervento è stato riservatoal Consigliere di Stato di Ginevra,settore sicurezza ed eco-nomia, Pierre Maudet,con cui si interfaccia laFONGIT, che ha fatto undiscorso molto appassio-nato ed entusiasta, sot-tolineando come laFONGIT giochi, oggi piu’che mai, un ruolo cen-trale nella strategia eco-nomica cantonale 2030.E’ proprio attraversorealtà come la FONGIT,ha continuato Maudet,che Ginevra valorizza lasua economia innovatri-ce e diversificata.

La SAIG invitata dalla FONGIT ai festeggiamenti per i 25 anni

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dalla SAIG Anno IV n. 2Febbraio 20164

Primo convegno degli italiani in Svizzera:faccia a faccia con i parlamentari eletti all'estero

Eletti ed elettori uno difronte all'altro, dun-que: sul palco, invitatidalla SAIG, ideatrice epromotrice della sera-ta, oltre ai parlamenta-ri On. Laura Garavini,On. Gianni Farina, On.Alessio Tacconi, eranosedute anche le autori-tà italiane – l'Amba-sciatore d'Italia in Sviz-zera Marco Del Panta e il consoleAndrea Bertozzi – per una discussio-ne attorno ad argomenti importantiche interessano gli italiani all'estero.

Dobbiamo precisare, infatti, che laserata si voleva informativa e di con-fronto con i parlamentari eletti all'e-stero attorno ai vari problemi, secon-do una scaletta annunciata nel pro-gramma e che riportiamo qui di se-guito:- Doppia imposizione fiscale- Legge di stabilità- Canone TV- Legge relativa alle elezioni dei Co-mites

Dopo il saluto delle autorità, fra cuiricordiamo anche quello caloroso delsindaco di Vernier Ivan Rochat,quello di Sami Kanaan ConsigliereAmministrativo al Département dela culture et du sport della città diGinevra (il quale ha ricordato comela collettività italiana sia parte deltessuto della città, che gli italianinon siano "des étrangers" ma "desgenevois comme nous"), cui si è ag-giunto quello dell'Ambasciatore DelPanta - da poco insediato in Svizze-ra, come lui stesso ha ricordato, e alsuo primo evento circoscrizionale -la scaletta prevedeva un alternarsi didomande poste ai tre deputati pre-senti, ogni volta centrate su uno deipunti. Da notare che la SAIG ha pre-cisato di aver invitato tutti i setteparlamentari eletti all'estero (cinquedeputati e due senatori) ma alcunihanno declinato l'invito, ritenendopoco efficace ed utile l'evento; altri,già annunciati ed attesi, all'ultimomomento hanno modificato le prio-rità e rinunciato alla tribuna ginevri-na.Mentre il coordinatore della SAIG,Carmelo Vaccaro, moderava l'incon-tro dando la parola ai parlamentari eporgendo il microfono alle domande

in sala, i punti sono stati introdottidall'Avv. Alessandra Testaguzza edal Prof. Bernardino Fantini, en-trambi noti alla comunità italiana.Precisiamo subito che l'ultimo pun-to non è stato trattato, perché iltempo a disposizione non lo ha per-messo. In effetti i primi tre oggettidella serata hanno suscitato tante etali domande e provocato una seriedi reazioni al punto che la scalettaha subito degli slittamenti conside-revoli.

Il pubblico è stato deluso osoddisfatto da questa serata?

Gli umori e l'atmosfera della salapossono suggerire una risposta faci-le a questo quesito: i punti hannotoccato corde sensibili e suscitatocommozione ma anche irritazione,se non collera in alcuni casi. Maandiamo per gradi. La prima do-manda, posta dall'Avv. Testaguzza,riguardava la doppia imposizionefiscale ed era direttamente collegataall'amnistia fiscale e alla necessitàdi denunciare i beni posseduti inItalia.

Ricordiamo brevemente che nonesiste per legge una doppia imposi-zione fiscale: un italiano residentein Svizzera che paghi già le tasse inItalia per i beni immobili posseduti(IMU), non sarà ovviamente tassatoanche in Svizzera per gli stessi beni.Tuttavia un cambiamento è in atto,derivato dalla cosiddetta amnistiafiscale (che è entrata in vigore il 1gennaio 2010 e che lascia una fine-stra aperta ancora per un certo pe-riodo) e dalla denuncia spontaneadi tali beni (dénonciation spontanéenon punissable).

I tre deputati hanno risposto, con ledovute differenze, sottolineando lanecessità di aderire all'amnistia fi-scale svizzera e a far sì che ciascuno

provveda a denuncia-re i beni posseduti inItalia. Tale regolariz-zazione, hanno riba-dito, è fondamentaleper chiarire la pro-pria posizione e perevitare le sanzionipreviste dalla norma-tiva.

Il conteggio del valo-re dell'immobile, come ha precisatol'On. Garavini, prima a prendere laparola, è solo necessario per il conteg-gio delle tasse. Infatti il computo delvalore globale di un immobile posse-duto, detto valore locativo, può farscattare un'aliquota superiore e quindiuna percentuale di tasse in più. Non sitratta di una doppia imposizione, madi una possibile percentuale supple-mentare di imposte da pagare. L'On.Garavini ha inoltre ricordato l'esoneroper i pensionati dal pagamento dell'I-MU e della TASI. Prendendo a suavolta la parola, l'On. Farina ha ripetu-to che non esiste una doppia imposi-zione fiscale, ma che c'è comunquequalcosa da pagare; l'onorevole hasottolineato che una discussione inParlamento è possibile per ottenereche il valore dell'immobile non vengaaggiunto nel calcolo delle tasse da pa-gare. Una battaglia ancora da combat-tere, quindi, secondo l'On. Farina, cuiha fatto eco in seguito l'On.Tacconi, inmodo che gli italiani all'estero nonvengano tassati ingiustamente. La leg-ge è ormai approvata, ma forse si puòancora modificare qualcosa. La do-manda che ci poniamo noi è di saperein quale modo. Questa successione deifatti, che prevederebbe un possibileaggiustamento in un

secondo tempo, non ha infatti manca-to, come vedremo, di suscitare pole-miche in sala. L'On. Tacconi ha presola parola per ultimo, ribadendo da unlato che c'è necessità d'informazionesu questa "doppia imposizione fiscale"e dall'altro mettendo l'accento sugliaccordi Svizzera-Italia e sulla Road Map, sulle tappequindi dell'applicazione della legge,che prevede una serie di punti fra cuiquello della doppia imposizione.

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ha ricordato a questoproposito una diffe-renza importante fragli italiani in Italia equelli all'estero, diffe-renza legata anche adaffetti che non si pos-sono toccare: è veroinfatti, ha detto Car-melo Vaccaro, che"questi italiani all'e-stero, che i parlamen-tari dovrebbero rap-presentare, non han-

no visto invecchiare le mamme".

Anche il terzo punto ha un legamecon la casa in Italia o, meglio, con ilfatto di possedere una televisione inuna casa in Italia. Da quest'anno ilcanone TV sarà introdotto nella bol-letta dell'ENEL e solo con una dichia-razione a posteriori chi non è in pos-sesso di una TV potrà evitare il paga-mento del canone. Questa procedura,tesa ad colpire gli evasori del canone(in primis, ovviamente, gli italiani inItalia che evadono questa tassa daanni, vantandosi quasi di un'abitudi-ne senza conseguenze), colpisce tuttiquegli emigrati che vanno in Italiasolo per un breve periodo all'anno, almassimo per un mese o due. Il pub-blico ha chiesto alla tribuna perchénon si è fatto nulla per diminuire ilcanone degli italiani all'estero, inrapporto proporzionale all'occupazio-ne della casa durante l'anno: il paga-mento di una percentuale in meno,da stabilire, avrebbe reso più equa latassa. Fra l'altro, ricordiamo che co-loro che non avessero finora pagato ilcanone, proprio perché assenti per lamaggior parte dell'anno, sarannosoggetti a una multa per coprire ilpagamento degli ultimi dieci anni(canone TV retroattivo). Gli onorevoli sono stati chiari nellaloro risposta: c'erano altre priorità,ha precisato ancora l'On. Garavini, e irappresentanti degli italiani in Parla-mento hanno ritenuto che la questio-ne del canone non fosse primordiale.

Il primo e il terzo argomento dellascaletta suscitano un altro interroga-tivo e uno dei punti cardine che sisarebbe voluto discutere, ma che nonè stato possibile abbordare per man-canza di tempo, è il seguente: comemai, quando si tratta di pagare l'IMU,la casa di chi risiede all'estero vale

Svizzera e arrivati decenni fa siaspettano da voi che la questione,con tutte le dovute differenze, vengatrattata con profondo rispetto eaprendo una serie di eccezioni, alfine di non dover continuare a pa-gare una casa che è già costata tantoa tutti i livelli.

È per questo che gli italiani presentiin sala si sono domandati perchénon sia stato possibile far qualcosaprima che la legge passasse, invecedi cercare di emendarla ora. Carionorevoli, cara On. Garavini, non èsufficiente dire, a nostro parere, che"in Svizzera si vive bene", che tuttisi possono permettere "un apparta-mento in Italia", che esistono i varipilastri per garantirsi una buonapensione, che le pensioni sono altee che per questo gli italiani all'este-ro, nella fattispecie in Svizzera, de-vono contribuire alle casse di unoStato ital iano in diff icoltà(eliminare la TASI e l'IMU per gliitaliani all'estero, a titolo d'esempio,comporterebbe 94 milioni di europer lo Stato italiano, ha ricordatol'On. Garavini). Un moto d'orgoglioè forse necessario, ma si tratta disapere di che orgoglio parliamo e setale orgoglio ha poi un riconosci-mento qualunque.

Le opinioni, condivisibili o meno,espresse dall'On.Garavini hannoinfiammato quei presenti in salache hanno sofferto costruendo unbenessere per sé e per le propriefamiglie, benessere rappresentatoanche da un appartamento in Italia;parole inaspettate, che hanno crea-to un'atmosfera ostile che ha conta-giato la platea ed inquinato la di-scussione sugli altri punti. D'altron-de l'onorevole aveva anticipato chequello che avrebbe detto non sareb-be piaciuto alla platea. E così è sta-to. Il moderatore Carmelo Vaccaro,

Secondo l'On. Tacco-ni, come dicevamo,questo è il momentogiusto per interveniree portare avanti undiscorso di chiarezzaed equità, facendonotare per esempioche la percentualenon è calcolata allostesso modo nei varicantoni.

Dal pubblico le do-mande sono state molte ed espressecon toni accesi. Numerosi sono i casiparticolari: a titolo d'esempio alcunidei presenti si sono domandati per-ché non si è pensato a discernere frachi ha un appartamento in Italia chenon produce reddito, perché non èaffittato e, anzi, genera solo costi echi invece lucra sugli immobili posse-duti. Domanda legittima, che apreuno spaccato delle possibilità e delledifficoltà cui andranno incontro gliitaliani residenti in Svizzera; da nonsottovalutare, come ha ricordato ilmoderatore, la possibilità di vedere ilproprio reddito imponibile aumenta-to, con il rischio di sanzioni penali,qualora in passato una persona abbiausufruito degli aiuti dei servizi socialisvizzeri.

Al microfono che circolava in salaaltri commenti sono stati espressi:sono trapelati in filigrana gli anni incui gli italiani hanno sopportato unavita di stenti e si sono addossati sacri-fici enormi (si pensi a chi è arrivatoalla fine degli anni Cinquanta o neglianni Sessanta, ai moti di intolleranza,alla vita nelle baracche,…) per potermigliorare la propria vita e quella deipropri familiari e costruire mattonedopo mattone una casa in Italia. Que-gli anni sono ancora vicini, quellagenerazione era ampiamente presen-te in sala: quando si parla di casa tor-nano in superficie le ferite e con essel'orgoglio per il proprio lavoro, perl'onestà di aver sempre pagato tutto enon voler ancora pagare alla Svizzeraqualcosa che è sentito fortemente, inmaniera generale, come non dovuto.Sono queste le ragioni, a nostro pare-re, per cui un argomento simile toccatanto gli italiani all'estero e, se pos-siamo permetterci una differenza, inSvizzera in modo particolare, il paesegiusto al di là delle Alpi che ha accol-to tanti italiani dalla fine degli anniCinquanta in poi. È per questo, carionorevoli, che gli italiani residenti in Segue a pag. 6

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passata dal palco alla platea. Purtrop-po però il malumore dei presenti insala, come dicevamo, è stato palese;ci sembra inoltre che gli italiani pre-senti abbiano perso fiducia nei propriparlamentari o quanto meno sianoperplessi in merito all'efficacia delloro lavoro.

I tre parlamentari ci hanno assicura-to che amano gli italiani emigrati nelmondo e che tanto lavorano per loro,sia durante la settimana per il lavoroin Parlamento, che durante i fine set-timana per gli spostamenti in variluoghi della circoscrizione che rap-presentano. Li crediamo. Ma vorrem-mo qui ricordare che anche gli eletto-ri all’estero, tutti, amano l'Italia, neseguono i problemi e le difficoltà, nehanno a cuore le sorti. Vogliono peròsentirsi tutelati come italiani a tuttigli effetti, e rappresentati nella mi-gliore maniera da chi ha ricevuto illoro voto.

Crediamo inoltre che il clima incen-diatosi in sala a causa di certe affer-mazioni, provenienti dalla tribuna,sentite e vissute come offensive dalpubblico, non abbia permesso ulte-riori interventi da parte degli organieletti in Svizzera, quali i due membridel CGE e i tre presidenti dei Comi-tes.

Sottolineiamo anche che la SAIG or-ganizzatrice dell'evento non si aspet-tava una partecipazione talmentesentita e un simile esito e si auspicache il secondo convegno si svolga contoni più sereni.Inoltre, la SAIG ringrazia tutti coloroche hanno permesso la riuscita dell’e-vento.

Federica Rossi e C. Vaccaro

Foto e video di Riccardo GalardiGalardi Media Networkwww.galardi.ch

ha ricordato il passato recente equanto è stato ottenuto con le leggidi stabilità negli ultimi anni. Nume-ri alla mano, l'onorevole ha presen-tato le cifre per le varie voci e quan-to è stato fatto per mettere in motoper l'occupazione in Italia e per farripartire un paese in crisi. L'onore-vole ha parlato di "spina nel cuore"riferendosi ai tagli a carico dei pa-tronati (e certamente anche per gliitaliani in Svizzera si tratta di unaspina nel cuore) ma ha ricordatoche i parlamentari hanno fatto illoro possibile per evitare danni chepotevano essere ben maggiori.I numeri citati dall'onorevole con-fermano, a nostro parere, i soldidati a certi voci e comunque toltidrasticamente nella misura di cin-quanta milioni di euro ai patronati,toccando un servizio di estrema uti-lità per la comunità italiana all'este-ro.

Il dibattito, dopo due ore e mezzo didiscussione, è stato chiuso dal mo-deratore. Un ultimo intervento èstato fatto agli onorevoli da GianniTinella, segretario del PD a Ginevra,che ha suggerito ai parlamentari dilavorare ad una proposta per per-mettere a coloro che non hanno unacasa di proprietà all'estero di nonpagare l'IMU in Italia. Questa ma-novra potrebbe restituire una sortadi equità di trattamento. A quantopare un simile emendamento è statogià proposto dai parlamentari manon è stato accettato dai responsa-bili della Commissione Bilancio.Peccato, comunque, permetteteci didirlo, aver perso questa battaglia.

Possiamo ora tornare alla do-manda iniziale: il pubblico insala è stato deluso o soddisfat-to?

L'informazione sui punti annunciatidal programma è probabilmente

come seconda casa, ma per ilpagamento del canone TV lastessa casa vale come prima?Potreste spiegarcelo, cari onore-voli? (Vedi pubblicità RAI sulprossimo pagamento).

Incastrato fra questi due punti(doppia imposizione e canoneTV), la serata ha visto accendersianche un dibattito sulla Legge distabilità. Il punto è stato introdottodal Prof. Fantini, che ha ricordato dauna parte l'importanza di tale leggeper lo Stato italiano, dall'altra i tagliannunciati per i Corsi di Lingua eCultura e quelli effettivi per i Patrona-ti, il cui ruolo e la cui attività di tutelae d'informazione è fondamentale an-cora per gli italiani all'estero.

Si deve ricordare in effetti che nellalegge finanziaria già del 2015 sonostati tolti 35 milioni ai Patronati, enella finanziaria 2016 a tale taglio sisono aggiunti altri 15 milioni. Percompensare tale taglio, fra le variemisure, alcuni milioni sono stati datiai Corsi di Lingua e Cultura italiana.

L'On. Farina ha preso la parola perprimo su questo punto e ha ricordatole battaglie giuste e motivate da con-durre: prima fra tutte la battaglia peri corsi di Lingua e Cultura italiana, icui finanziamenti passano a suo pare-re (e concordiamo con lui) in primalinea. L'On. Farina, ricordando lapropria esperienza personale di ap-prendimento del tedesco, ha sostenu-to la necessità di creare una Fonda-zione privata che faccia da coordina-mento a tali corsi di lingua, come giàsi fa in altri paesi, per esempio la Ger-mania.

L'On. Tacconi ha ricordato il lavoroenorme che è stato fatto dai parla-mentari eletti nelle circoscrizioniestere per curare gli interessi degliitaliani all'estero in merito alla Leggedi stabilità, in modo particolare nelcontenimento dei tagli ai Corsi di Lin-gua e Cultura, nei finanziamenti perle Agenzie di Stampa italiana nelmondo e negli aiuti per le scuole pari-tarie. Non si può ottenere tutto e al-cuni emendamenti alla Legge pur-troppo non sono stati accettati ("lacoperta è troppo corta", come sempre,ha metaforicamente ricordato l'On.Tacconi). A concludere l'On. Garavini

Segue da pag. 5

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L’italiana dell’altra Italia

tel. Oggi la ricerca si è spostata piùsul versante didattico, anche se nondimentico i miei trascorsi di studiosadella lingua letteraria. Attualmente ilmio lavoro, oltre alla ricerca, seguealtri due filoni: sono professoressa dididattica dell'italiano, responsabiledunque della formazione universita-ria degli insegnanti d'italiano comelingua straniera del cantone di Gine-vra. Accompagno inoltre, vista la miaformazione, anche gli insegnanti distoria dell'arte e di latino.

In secondo luogo ho un incarico dicoordinatrice della Formation Conti-nue Universitaire "L'Italie: langue,culture et société"; gestisco i modulilinguistici e collaboro ai moduli dicultura, arte e società. Insegno inol-tre nel corso avanzato e di perfezio-namento della stessa formazione. Èuna parte del mio lavoro che mi piacemoltissimo, perché gli iscritti ai corsidi lingua sono adulti che desideranoperfezionare il loro italiano.

Come occupi il tempo libero equali sono le cose che ami dipiù?

Sono una lettrice instancabile, conl'occhio attento ed allenato soprattut-to per i romanzi del Novecento e ol-tre. Sono appassionata di cinema.Sono anche una viaggiatrice alla ri-cerca di opere d'arte. Sono un'appas-sionata di stelle e di pianeti (ma que-sta è una storia troppo lunga da rac-contare). Amo correre ed andare inbicicletta. Amo la campagna, moltis-simo, ma anche il mare. Mi piace lavita in città, non lo nego, ma ho sem-pre bisogno di luoghi calmi e noncaotici per ritrovare me stessa.

Dopo questo periodo all'estero,torneresti a vivere in Italia?

Tornerei in Italia solo per un'ottimaragione e, forse, solo se potessi conti-nuare ad occuparmi di lingua, di let-teratura e d'arte, stando a contattocon stranieri che vogliono impararela nostra lingua. Forse un giorno ge-stirò una nuova formula di agrituri-smo tutta da inventare, per chi vuoleconoscere il centro Italia, le sue tradi-zioni e l'arte. La passione per la lin-gua, la letteratura e l'arte si può tra-smettere ovunque uno sia! E nellavita, non si può mai sapere quale bel-la sorpresa ci sia dietro l'angolo…

La SAIG ringrazia Federica per lagentilezza dimostrata.

linguistica generale, oltre a quella disanscrito. Mentre ancora studiavoall'Università di Perugia, il mio pro-fessore di Linguistica non facevache parlare di questo studioso e,seduta sui banchi della Facoltà diLettere di Piazza Morlacchi, imma-ginavo di andare a respirare l'ariaginevrina. Subito dopo la laurea,dopo un corso di specializzazione inLinguistica a Udine, e dopo avergustato l'attività di ricerca studian-do la toponomastica della mia re-gione, ero sicura di voler continuarea studiare e a far ricerca. Per questoho fatto domanda per una borsa distudi, che mi ha permesso di segui-re un master in Linguistica all'Uni-versità di Ginevra. È stato il primoatto di una commedia che dura an-cora… Da allora, molta acqua sotto iponti è passata. E i ponti sono pro-prio una delle cose che più mi lega aGinevra: i ponti sul Rodano e la vi-sta del cielo in questa città, che inprimavera ed estate si veste del suoabito più allegro, soave e colorato.Penso che questa città, così pragma-tica e concreta, meriti di essereguardata con occhi un po' sognanti,abbracciando con lo sguardo il lago,il Rodano, il cielo, da postazioniprivilegiate: il Pont de la Machine,l'Ile Rousseau o i Bains de Paquis,per esempio.

Più precisamente, qual è il tuolavoro?

Sono una ricercatrice, un'insegnan-te, una formatrice d'insegnanti.Tutto questo messo insieme… Hopotuto affinare gli strumenti dellaricerca durante gli anni in cui sonostata assistente di lingua e letteratu-ra italiana all'Università di Neuchâ-

Federica, nata a Perugia ma cresciutaa Città di Castello, una persona sorri-dente che ama tutta l'Italia, ma l'Um-bria in maniera viscerale. Non c'ènulla, ci dice Federica, che valga lavista delle colline dell'Alta Valle delTevere, la valle che attraversa la partenord dell'Umbria e che accompagna ilTevere in quello che è l'inizio del suocorso; non c'è nulla che per lei sia piùbello delle cittadine appoggiate suquelle colline – e più giù, fino al suddell'Umbria - circondate dagli ulivi,accompagnate dai cipressi, come Tre-vi, Umbertide, Lerchi, Spello, Assisi;o delle cittadine adagiate sulle valla-te, come Città di Castello appunto.

Per noi all'estero la nostra terraha un significato particolare. Tucome esprimi l'appartenenzaalla tua regione?

Considero l'Umbria e la sua gentecome una parte della vera Italia, quel-la del centro, meno vicina ai confini,assolutamente lontana dal mare,quell'Italia che è rimasta autenticaforse più a lungo di altri luoghi. È unaterra di predilezione per gli artisti: inValtiberina, per esempio, hanno cam-minato Luca Signorelli, il Pinturic-chio, Raffaello, il Perugino, Piero del-la Francesca,... L'aveva già scelta Pli-nio il Giovane, che così la descrive:Regionis forma pulcherrima; imagi-nare amphitheatrum aliquod im-mensum et quale sola rerum naturapossit effingere… (L'aspetto del paeseè bellissimo: immagina un immensoanfiteatro quale soltanto la naturapuò crearlo. (…) Il terreno si innalzacosì dolcemente e con una pendenzaquasi insensibile, che, mentre ti sem-bra di non essere salito, sei già in ci-ma. Alle spalle hai l'Appennino).

A Città di Castello vivono la mia fami-glia, i miei genitori, mia sorella, mianipote e tutta la miriade di cugini ecugine di una famiglia numerosa emolto unita. A Città di Castello e din-torni vivono gli amici dell'infanzia edell'adolescenza, che sono tuttora deipunti di riferimento importanti. Lì eda loro vado ogni volta che posso.

Come mai proprio a Ginevra?

Sono arrivata a Ginevra un po' perstudio e un po' per curiosità. A Gine-vra insegnò circa un secolo fa coluiche è considerato il fondatore dellaLinguistica moderna: sto parlando diFerdinand De Saussure, che all'Uni-versità di Ginevra tenne la cattedra di

Federica Rossi, l'italiana dell'altra Italia

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dalla SAIG Anno IV n. 2Febbraio 2016

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Sorrisi e felicità alla SAIG per i primi due incontri a pranzo del 2016coi nostri anziani del quartiere

Servizio Sociale della Città di Gine-vra, si è ampiamente documentatasulla situazione degli anziani cercan-do di comprendere le loro moltepliciesigenze e di aiutarli a svolgere unruolo attivo affiancandoli con parole,affetto e compagnia attraverso unaserie d’incontri sistematici.

anziani, sempre affettuosi, che sirinnova ogni mese L’evento costitui-sce ormai un appuntamento impor-tante nel calendario delle attivitàdella SAIG e permette, oltre al sem-pre piacevole incontro con gli anzia-ni, di far conoscere o rigustare pie-tanze rigorosamente italiane.

La Società delle Associazioni Italia-ne di Ginevra, appoggiandosi al

Bell’inizio sono stati i primidue incontri a pranzo con glianziani del quartiere, il 21 gen-naio e il 4 febbraio di quest’an-no. Iniziare il 2016 tra i sorrisie la felicità di ritrovarsi ha ri-scaldato i cuori di noi tutti oltreche hai convenuti. Il Coordina-tore SAIG Carmelo Vaccaro,insieme a Menotti Bacci e An-tonio Scarlino, i due presidentiresponsabili del progetto, Fran-cesco Decicco, e Claude Roma-nato, hanno accolto 22 anzianiin una bella atmosfera fami-gliare.

Come ogni mese già dalla finedel 2013, la SAIG ha ospitato,nella sua sede al numero 10, av. Er-nest-Pictet, circa venti senior delquartiere per il consueto pranzo men-sile. Si tratta di un evento a cui tenia-mo molto perché rappresenta per noiun piccolo gesto di riconoscenza neiloro confronti.

Una bella occasione per passare unagiornata in compagnia con i nostri

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eventiAnno IV n. 2Febbraio 2016 9

Carnevale itinerante dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana: una tradizione consolidata!

dizionali e bevande per la merendi-na. Con puntualità cronometrica,alle 15.00 le presentatrici, gli inse-gnanti Angela e Stefania, annuncia-vano l’inizio della manifestazione echiamava sul palco, per un brevesaluto, il Coordinatore della SAIG,Carmelo Vaccaro, Anna Sansone inrappresentanza del Dirigente scola-stico, Prof. Damiano De Paola, ilpresidente del CAE Virgine Cremon-te, del Gruppo Genitori di Ginevra,Rosalba Mele, testimoni di un even-to speciale che fa rivivere a Ginevra,ogni anno, una delle tradizioni piùpopolari e più conosciute della no-stra bella Italia.

Una rassegna di sketch, le sfilate deibambini e dei loro insegnanti in ma-schera, i video e le scenette allegori-che hanno dilettato il pubblico e gli

organizzatori. Dopodue ore di spettacoli,i bambini ed i loroaccompagnatori sisono impegnati conconvinzione a rende-re onore all’immensobuffet di dolci. Allafine dello spettacolo,i partecipanti in ma-schera hanno ricevu-to un regalino offerto

Un pomeriggio di festa dai coloricarnevaleschi per riprendere e tra-mandare una tradizione centenaria.

Certo che non vi erano dubbi per untrionfo di partecipazione al tradizio-nale Carnevale dei Corsi di Lingua eCultura Italiana. Ad aprire il ciclo difeste dedicate alle maschere ci hannopensato 100 alunni che, accompa-gnati da circa 250 genitori e parenti,hanno invaso la Salle des Avanchets.

Il tutto in occasione della quinta edi-zione itinerante del Carnevale, svol-tasi lo scorso 7 febbraio nella Salledes Avanchets, sul territorio dellaCittà di Vernier, organizzato di con-certo tra la SAIG (Società delle Asso-ciazioni Italiane di Ginevra), la Cittàdi Vernier che quest’anno ha ospita-to l’evento, l’Ufficio Scuola, il Comi-tato Assistenza Educativa (CAE) e ilGruppo Genitori di Ginevra(G.G.G.), di cui si è confermata unasquadra eccezionale e di spessoreper la realizzazione di questo impor-tante evento annuale, dedicato inte-ramente ai bambini e agli alunni deiCorsi d’Italiano.

Già dal primo pomeriggio le masche-re iniziavano ad affollare la sala,mentre i genitori e parenti deposita-vano nel punto di raccolta dolci tra-

dal CAE.

Il chiaro successo della manifestazio-ne, testimoniato dalla folta partecipa-zione di alunni, genitori e l’efficacecooperazione tra i vari soggetti, haindotto gli organizzatori e l’UfficioScuola a riproporsi, sin da ora, a repli-care questa manifestazione per la gioiadei bambini frequentanti i corsi di lin-gua e cultura italiane, anche in futuro.

Il merito del successo è da attribuiresenz’altro al Collegio dei Docenti infunzione nel Cantone di Ginevra e allaresponsabile del progetto, SperanzaDe Santis, che si sono così visto rico-nosciuto il valore del lavoro didatticosvolto.

Ancora una volta la SAIG contribuisceall’organizzazione di questo eventoche volge a mantenere vive le tradizio-ne della nostra Patria, rimanendo vici-no alla collettività italiana nel loroquotidiano.Un ringraziamento a tutti gli attori chehanno permesso la riuscita di questabellissima giornata, soprattutto allaneo Associazione del Gruppo GenitoriGinevra, che hanno saputo ricopriremagistralmente il loro ruolo nell’orga-nizzazione.

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dall’Ambasciata a Berna Anno IV n. 2Febbraio 201610

A colloquio con Marco del Panta, Ambasciatore d’Italia in Svizzera

portunità di studio, a partire dallescuole e dalle università svizzere.Tutto ciò potrà essere pienamenterealizzabile solo se riusciremo a crea-re alle spalle una forte rete comuni-cazionale, che si avvalga dell’atten-zione di tutti i possibili interlocutori eche rispetti le peculiarità e le necessi-tà italiane ed anche svizzere. L’Italia,purtroppo, è vittima di molti pregiu-dizi e stereotipi e il mio lavoro saràanche quello di proporre l’altra facciadella medaglia, quella giovane, dina-mica, talentuosa.

L'Italia sta attraversando unperiodo economico e sociale diprofonda crisi, così come il re-sto della vicina Europa d'altron-de.Le nostre aziende, le medie epiccole in particolare, che spes-so vantano delle indiscusse ec-cellenze, per rimanere attive sistanno aprendo al mercato in-ternazionale.L'ambasciata ha in programmanuove strategie per facilitare esostenere lo sviluppo commer-ciale delle aziende italiane versola Svizzera?

L’Ambasciata indirizzerà la sua at-tenzione all’espansione del commer-cio tra i due Paesi, perché nonostanteci dividano 740 km di confine preva-lentemente montani, siamo impre-scindibilmente uniti e sfruttare que-sto legame a pieno è essenziale. Lanostra strategia punterà alla promo-zione delle realtà italiane qui in Sviz-zera, partendo da quelle hi-tech, masenza dimenticare le più tradizionalie le piccole medie imprese che hannocementificato questo rapporto nelpassato.

il territorio. Non dimentico certa-mente l’importantissimo ruolo svol-to dai Parlamentari, dai ConsiglieriCGIE e dai Comites, con i quali stia-mo elaborando dei progetti in co-mune, ascoltandone i suggerimentie valutando assieme le alternative dirisoluzione alle diverse problemati-che. Ovviamente, altro importantis-simo focus sarà il commercio. Saràmio compito cercare di espandere lerelazioni economiche tra i due Paesie per farlo mi avvarrò della collabo-razione con l’ICE e con la Camera diCommercio. In Italia abbiamo tanteeccellenze, farle conoscere sarà miodovere e piacere, attirando così l’in-teresse degli investitori svizzeri. Mipreme anche citare la collaborazio-ne sul piano della ricerca scientificae tecnologica che intendo mettere inatto, assieme ad una grande atten-zione verso le infrastrutture, i nego-ziati fiscali, la protezione dell’am-biente, il settore energetico. Infine,altro importante obiettivo sarà ladiffusione e la promozione dellalingua e della cultura italiana, chenon deve essere solo ricchezza degliitalofoni. Anzi, dobbiamo lavorareper far sì che diventi una reale op-

Generale per la Promozione e Coope-razione Culturale. Nel settembre2004 viene assegnato a Bruxelles allaRappresentanza permanente pressol'Unione Europea. Dal 2007 al 2012presta servizio presso l'Istituto Uni-versitario Europeo di Firenze qualeSegretario Generale. Nel 2012 vienenominato Vice Direttore Generale pergli Italiani all’estero e le Politiche Mi-gratorie per le questioni migratorieed i visti. Dal 14 gennaio 2016 è ilnuovo Ambasciatore d’Italia in Sviz-zera e nel Liechtenstein.

Ambasciatore, innanzitutto benvenu-to in Svizzera.Dalla metà di Gennaio Ambasciatoredegli italiani in Svizzera, sicuramenteè in una fase di insediamento e pas-saggio di consegne.

Quali saranno le attività priori-tarie alle quali dovrà dedicarsi?

La Svizzera e l’Italia sono due nazioniprofondamente legate, geografica-mente e storicamente. Nel tempo, c’èstato un interscambio commerciale,culturale ed umano fortissimo ed èproprio questa relazione che io vogliosalvaguardare ed intensificare, poichéla ritengo vitale per l’uno e per l’altroPaese. I connazionali che vivono qui,stando agli ultimi dati AIRE, sonooltre 600 000, così tanti che pongonola comunità italiana in Svizzera alterzo posto per grandezza dopo quel-la argentina e tedesca. Nei prossimianni le mie priorità riguarderannoanzitutto la sostanza delle relazionibilaterali. Intendo potenziare i serviziconsolari, per far sì che gli italiani chequi vivono possano trarre reale van-taggio dalla presenza dell’Ambascia-ta, della cancelleria consolare e deiquattro Consolati disseminati su tutto

Istituto di Tutela e Assistenza ai Lavoratori

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e dalle ore 14:00 - 17:00Venerdì chiuso al pubblico

Segue a pag. 11

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dall’Ambasciata a BernaAnno IV n. 2Febbraio 2016 11

Centre d’Endoscopie Digestive

24 AVENUE DE CHAMPEL – 1206 Genève 022 329 90 00

- Gastroenterologia e diagnostica ecografica- Gastroscopia e coloscopia ambulatoriale- Prevenzione e terapia dei tumori benigni e maligni del colon- Malattie del fegato, pancreas e vie biliari- Trattamento ambulatoriale delle emorroidi

Quale è stato il primo impatto?

E’ stata un’esperienza interessante,perché mi ha permesso di venire con-cretamente a contatto con una realtàben consolidata e conscia del territo-rio e con cui mi approccerò spesso.Spero di poter collaborare con questeAssociazioni in modo tale da creare,nel tempo, un lavoro armonico chevada anzitutto beneficio del cittadino.Saper ascoltare i cittadini e farsi por-tavoce delle loro istanze è una praticaalla base di ogni buon funzionamentodella pubblica amministrazione.

La SAIG la ringrazia per la Sua dispo-nibilità e speriamo di rivederla prestoa Ginevra.

Rosalinda Fiumara

cui ha esercitato il suo manda-to?

Sono davvero contento di essere inSvizzera. Mi piace pensare che conquesta terra ho delle affinità eletti-ve, che mi rendono particolarmentefelice di svolgere il mio compito qui.Insomma, conosco bene ed amo ilterritorio montuoso e naturale chemi circonda, parlo fluentemente letre lingue nazionali, ammiro il siste-ma istituzionale di questo Paese.Ritengo che la Svizzera sia una Wil-lensnation, in grado di essere unesempio eccelso di integrazione didiverse comunità e tradizioni, unapiccola Europa in grado di guardareal futuro senza per questo rinnegareil passato. Qui la tecnologia e la tra-dizione convivonoarmoniosamente, inun clima rispettosoed aperto. La Svizzeraospita una numero-sissima comunità ita-liana, che come puntidi riferimento hal’ambasciata di Bernae la cancelleria conso-lare, e i Consolati diZurigo, Basilea, Gine-vra e Lugano. Tuttiassieme cercheremodi soddisfare le esi-genze dei connazio-nali, con spirito diservizio e in collega-mento con i rappre-sentanti degli organielettivi e delle asso-ciazioni.

La sua prima visi-ta ufficiale l’ha ri-servata alla SAIGin occasione del 1°Convegno degliitaliani in Svizzerae la ringraziamo.

L’ICE e la Camera di Commercio sa-ranno due alleati validi e rilevanti eper la buona riuscita dei progetti cheabbiamo in mente ci muoveremo inaccordo l’uno con l’altro. Compito dirilevante spessore sarà la maggioreintegrazione fra i due Paesi, attraen-do capitali elvetici in Italia e vicever-sa.

In una sua precedente intervistadichiara di voler promuovere lacultura italiana in Svizzera.Quali sono gli strumenti che in-tende utilizzare per tener destol'interesse verso la nostra Ita-lia?

Personalmente ritengo che occorrapuntare molto sulla comunicazione.Nella nostra Italia ci sono sicuramen-te cose che non vanno, ma talora imedia stranieri tendono ad amplifica-re solo le notizie negative, togliendospazio all’Italia normale, che lavora,produce ricchezza e cultura.Chiederemo a tutti i nostri uffici didare il massimo anche in questo sen-so: dare un’immagine equilibrata delnostro Paese, al di là degli stereotipi.Occorre far conoscere realtà pococonosciute, talvolta anche a noi stessiitaliani, nei settori più avanzati. E poiil turismo: abbiamo perduto posizioniimportanti nel mondo in questi anni,che dobbiamo assolutamente recupe-rare. Gli svizzeri amano e già oggivisitano il nostro Paese, così come gliitaliani vengono massicciamente inSvizzera, ma può essere fatto di più.Stiamo modificando i metodi di lavo-ro di Ambasciata e Consolati per ri-spondere a queste sfide.

Il suo curriculum l'ha portata inpaesi per certi versi molto diffe-renti dalla Svizzera. Quali sonole sue prime impressioni circagli italiani residenti in Svizzera?Quali le principali differenzeche scorge rispetto ai Paesi in

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dalla SAIG Anno IV n. 2Febbraio 201612

dove pascolano libe-ramente polli, tac-chini, oche, faraonee piccioni insiemecoi conigli ed collaselvaggina come lalepre ed il cinghiale,il fagiano e l'istricecostituiscono dasempre il menu dellegrandi feste. Il maia-le anch'esso è moltousato, basti pensareal famoso salametoscano, al prosciut-

to conservato sotto sale, alle salsicceed ai prodotti particolari come il bu-risto anch'esso frutto dell'ingegnositàdella povera gente.

La SAIG è molto soddisfatta dell’an-damento di questi corsi, che vedonoun trend crescente nel numero dipartecipanti, con sempre nuovi neofi-ti, non necessariamente italiani, chesi aggiungono ai frequentatori abi-tuali attorno ai fornelli e poi dinanzialle portate fumanti, a dimostrazionedella grande popolarità che questiincontri hanno riscontrato.

eguali o simili in Italia è il pane to-scano, caratterizzato dalla mancan-za di sale. Pare che l'usanza risalgaal XII secolo quando, al culminedella rivalità fra Pisa e Firenze, ipisani bloccarono il commercio delprezioso cloruro di sodio. PersinoDante ricorda quest'uso nella suaCommedia, quando afferma che inesilio ha provato lui stesso.

Altra caratteristica della tradizioneculinaria toscana per eccellenza èl'uso di carni bianche e di selvaggi-na. I prodotti dell'aia del podere,

Con questo spiritod’appartenenza, loscorso 28 gennaio, ilPresidente dell’Asso-ciazione Lucchesi nelMondo, Menotti Baccie la moglie Lisette,hanno iniziato il Corsodi Cucina del 2016,con la specialità tosca-na: Coniglio in umidoalla lucchese, con po-lenta.Tutti soddisfatti per ilrisultato ottenuto alcorso, che si è terminato con la tortaall’arancia preparata da Claude Ro-manato.Dopo la pausa di fine anno, rincon-trarsi è stato un momento gioioso perportare a termine il programma futu-ro, la quale prevede la consegna degliattestati, il prossimo 20 febbraio, allefrequentatrice.

La cucina toscana è costituita, princi-palmente, di piatti e dolci tradizionaliche mantengono inalterata la loropreparazione da molti anni. Il primoprodotto caratteristico che non trova

La cucina lucchese al Corso di Cucina della SAIGI piatti del territorio lucchese alla riscoperta di sapori genuini

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dalla SAIG

Attività della SAIG

Il Corso di cucina della SAIG del mese di marzo

Giovedì 10 marzo, Conchiglie ai ceci ed una seconda pietanza a sorpresa( Regione Calabria )

Giovedì 31 marzo, il corso è annullato per le festività pasquali

Per iscriversi al Corso di Cucina, 2015 - 2016:C. Vaccaro 078 865 35 00

Informazioni sulle attività della SAIG (10, av Ernest-Pictet 1203 Genève)La Permanenza sociale Lunedì mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 17:00

Il corso d’informatica si svolge tutti i mercoledì dalle 18.30 alle 20.00

Per informazioni e iscrizioni: Bruno Labriola 076 381 97 12Carmelo Vaccaro 078 865 35 00

www.saig-ginevra.ch

Anno IV n. 2Febbraio 2016 13

Angelo Colella ai fornelli del Corso di Cucina della SAIGper le sagne 'ncannulate salentine

che frequentano il Corso.

Un altro obbiettivo che la SAIG inten-de raggiungere con il Corso di Cucina èdi proporre i piatti più antichi, quellipreparati dalle nostre nonne, ma an-che idee nuove e moderne ispirate daicuochi dell’era attuale, come quellafrancofona che inevitabilmente ne in-fluenza il risultato da alcuni prodottilocali, restando però sempre fedeli allenostre origini. Perché siamo convinteche le tradizioni non debbano sparirema abbiamo il dovere di mantenerlesempre vive e tramandarle alle genera-zioni future!

per andare alla ricerca di prodotti dieccellenza del territorio e italianiper raccontarli. Uno degli scopiprincipali del Corso di Cucina dellaSAIG è anche gustare tutti insiemeil prodotto che elabora per la primavolta e questo, viene premiato dallafrequenza costante di molte di loro.

Insomma, con questa attività, ab-biamo scoperto che ci piace scopriree andare alla ricerca di tutto quelloche ruota intorno al mondo del ciboun luogo in cui raccogliere le ricettetradizionali della nostra cultura erenderle disponibili per tutti coloro

Per il primo corso di cucina dell’11febbraio, la SAIG, tramite un cuoco dinotevole competenze quale AngeloColella, ha presentato uno dei primipiatti più conosciuti dalle tradizionisalentine: le sagne 'ncannulate o sa-gne torte. Sono un tipo di pasta sa-lentina come tagliatelle a spirale.

Questa famosa pietanza, povera esemplice nella preparazione ma daisapori antichi della tradizione puglie-se, viene tutt’ora realizzata come unareliquia per il pranzo della domenica,soprattutto nel Salento. Da noi – ciconfida Angelo Colella - si prepara lapasta fres ca fat ta in casa ,una tradizione che arriva sin dai tem-pi delle nostre nonne. La pasta tipicaper eccellenza sono le sagne'ncannulate (ritorte), condite con ilsugo e la ricotta forte (schianta) dalsapore deciso e intenso. La cucinasalentina racchiude in se i prodottidella terra e del mare, prodotti sem-plici e genuini che ne fanno un elisirdi lunga vita, nota a tutti anche comeDieta Mediterranea.

Tutte le frequentatrice di questo Cor-so, oltre a delle buone forchette, sirivelano anche delle appassionate dicucina e profondamente legate allanostra Italia, ricca di sapori e profu-mi. L’occasione è sempre propizia,per fornire opportunità diverse inquesto viaggio attraverso le tendenzegastronomiche della nostra Patria,

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corsi in tandem conHugues, il suo amico al-saziano, in uno maestosopaesaggio degli altipianidella Bolivia, un'epopeache lo pose al 3° gradinodel podio. La salita diTunupa (5200m) e dellLicancabur (5960m), co-me la traversata del Salarde Uyuni rimarranno imomenti unici di questa

avventura. Une infiammazione deltendine di Achille non gli ha permes-so di allinearsi, quest'anno, sulla garaleggendaria Sierre Zinal. Ma questo èsolo un rinvio! Il 4 ottobre, il percorsodelle Glières - 22 km e 1450 m di di-slivello positivo – ha concluso la suastagione in montagna nel massiccioSous Dine del pianoro delle Glièresdove ha realizzato un 15° posto su 118concorrenti al traguardo nella catego-ria V1 e un 79a fila ai tempi più velocisui 524 partecipanti. E, infine, ha par-tecipato alla tradizionale Course del’Escalade per le vie del centro storicodi Ginevra. Questo impressionanteprogramma ha permesso a Bertranddi percorrere circa 272 km.

Nonostante il dolore e le lesioni, me-scolate con la gioia della loro passio-ne, agli incoraggiamenti dei loro pa-renti e spettatori, non hanno rilascia-to nulla e hanno continuato a sfrec-ciare i chilometri sulle strade in varieparti del globo. E in fine, con orgogliosono stati in grado di offrire un asse-gno di 2000 franchi alla signora Gi-sèle Rossier, segretaria del TelethonGinevra e al signor Eric Cochard,membro del Telethon Svizzera e pre-sidente della federazione del corpodei soccorritori ausiliari del cantonedi Ginevra.

lethon". Ed è nel 2015 che i duesportivi, appassionati di corsa pe-destre e di sentieri di montagnahanno messo in atto il loro proget-to per una buona causa.

E' in questo contesto che PascalChablais ha partecipato a 13 gare :il Tour de Presinge, la corsa deiPonti, La Vivicita, la corsa di Ber-nex, la corsa di Jussy, il Run toRun di Carouge, la Foulée de Mey-rin, la Course de l’Escalade, Morat-Fribourg, la mezza maratona de laCôte, la mezza maratona di Losan-na, la maratona di Ginevra e la ma-ratona delle Alpi Marittime (Nizza-Cannes), per un totale di 223 km .Egli è così stato in grado di realiz-zare il suo sogno, partecipare al-meno una volta ad una maratonaprima del suo 50° compleanno.Purtroppo, ha dovuto rinunciarealla gara della Transonnésienne acausa del mal di schiena.

Da parte sua, Bertrand Longchampsi è anche molto investito in questoprogetto. Prima di tutto, ha corso ilsentiero ViToDoJo (Vionnaz Tor-gon) dove è arrivato al 7° posto conun tempo di 2:46 ore nella catego-ria veterano 1. Poi, dal 7 al 16 giu-gno, ha partecipato alla spedizioneBolivia Race di più di 200 km per-

Venerdì 22 gennaio 2016, lasocietà dei soccorritori ausi-liari di Chêne-Bourg haospitato nei suoi locali i rap-presentanti delle autorità edelle associazioni comunalie cantonali, nonché numero-si membri ed amici dellacompagnia per condividereun momento amichevoleall’occasione del suo tradi-zionale aperitivo di inizioanno.

Durante il suo discorso, il capo PascalChablais, che festeggerà i suoi 10 anniin carica nel 2016, ha salutato la pre-senza della signora Christiane Nicollin,Sindaco del Comune, della signoraBeatriz de Candolle, Consigliera am-ministrativa delegata alla sicurezza, ilsignor Pascal Freymond, presidentedel Consiglio comunale e il signor EricCochard, presidente della federazionedel corpo dei soccorritori ausiliari delcantone di Ginevra. Nella sua allocuz-zione, ha ricordato il suo orgoglio diessere alla testa di un gruppo di amicidevoti il cui slogan "amicizia e devo-zione" è re. Egli ha anche ritracciato levarie attività del 2015 e ha annunciatoche la società celebrerà il suo 40° anni-versario nel 2016.

Da parte sua, la signora de Candolle atrasmesso gli auguri delle autorità co-munali ed ha ringraziato ancora unavolta i soccorritori per il loro impegnoper la popolazione.

Pascal Chablais ha colto l’occasione diquesta serata per ricordare che allafine del 2014, il comandante dei vigilidel fuoco e il capo dei soccorritori au-siliari del comune si sono lanciati unafolle scommessa : "correre per i Te-

dal Comune di Chêne-Bourg

Una maratona per il Telethon: in prima fila il capo dei soccorritori ausiliarie il comandante dei vigili del fuoco del comune di Chêne-Bourg

Anno IV n. 2Febbraio 201614

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dalla Città di

Visite audioguidée En route pour une balade à travers Carouge

Anno IV n. 2Febbraio 2016 15

L’application izi.TRAVEL, télé-chargeable gratuitement sur votresmartphone, propose des visitesguidées interactives. La Ville deCarouge a rejoint cette plateformepour vous faire découvrir son his-toire.

La fontaine de la place du Marché,la maison du comte de Veyrier ouencore le pont Neuf sont quelques-unes des étapes de la visite deCarouge proposée sur l’applica-tion izi.TRAVEL. Qui s’adressetant aux touristes qui découvrentla ville qu’aux habitants désireuxd’en apprendre davantage à sonsujet. Le fonctionnement est trèssimple : il suffit de téléchargerl’application, de choisir le circuit«Carouge» et de se laisser guider, enfrançais ou en anglais. Grâce à la géo-localisation, l’usager reçoit des infor-

mations relatives aux bâtiments quise trouvent devant lui.

C’est Dominique Zumkeller, ancienarchiviste de la Ville de Carouge, qui

nous emmène d’un point à l’autregrâce à ses commentaires éclairés,le tout agrémenté d’anecdoteshistoriques. Le parcours compte17 stations que chacun est libre desélectionner selon ses centresd’intérêts, et à son rythme.

Et, qui sait, après Carouge, peut-être serez-vous tentés de partir àla conquête d’autres villes, desmusées ou des attractions touris-tiques ? izi.TRAVEL propose desvisites aux quatre coins du globe.

Télécharger gratuitement l’appli-cation izi.TRAVEL(insérer le QR code et le picto-gramme de l’application)

Nous vous recommandons de télé-charger les guides à l’avance, afin depouvoir les utiliser en mode horsligne.

Exposition - Lime! Coupe! Grave! La Fabrique des limes Vautier

Équarrir, rifler, brunir, graver, autantde termes familiers à un horloger ou àun bijoutier mais rarement connus dugrand public. A Genève, si les mai-sons prestigieuses sont localisées enville, les industries dérivées servantaux artisans de l’horlogerie et de labijouterie se trouvent en grandnombre à Carouge. C’est le cas de lafabrique Vautier, établie dans l’agglo-mération en 1848. Sa production estcentrée sur les limes, les burins, lesgrattoirs et autres outils de précisionsservant à la fabrication d’accessoiresprécieux. L’usine, dirigée par cinqgénérations Vautier, famille très ac-tive en politique à Carouge, cessera saproduction en 1951 et fermera défini-tivement en 1982. Exportant à l’inter-

national, l’entreprise Vautier il-lustre le parcours d’une fabriquelocale à cheval entre le XIXe et leXXe siècle.

L’exposition proposera donc auxvisiteurs de suivre l’histoire de cetteentreprise carougeoise en abordantdes thématiques diverses telles que

la fabrication d’une lime, la conditionouvrière ou encore la représentationpublicitaire pour finalement arriver àl’actualité de la lime suisse aujour-d’hui.

Lieu: Musée de Carouge

Du 20/01/2016 au 03/04/2016

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ti organici. Infattiquesti "rifiuti" hannoper caratteristica dicontenere fino all'85o il 95% d'acqua;sono quindi pesantie proprio non adattiall'incenerimento.

Il compostaggio èuna pratica moltointeressante finchépermette, parallela-mente, di realizzareun gesto ecologico edi fabbricare facil-mente un fertilizzan-te naturale e non

inquinante. Fino ad oggi, il compo-staggio costituisce uno dei modi divalorizzare i rifiuti organici più effica-ci, tanto dal punto di vista tecnico cheecologico.

Ricuperando i rifiuti della vostra cuci-na (avanzi di cibo, frutta e verdura,fiori appassiti, fondi di caffè, ecc.) al-leggerite la quantità di rifiuti casalin-ghi da trattare e proteggete la qualitàdei suoli.

La Città d'Onex potrà così affidarsialla campagna cantonale di valorizza-zione dei rifiuti casalinghi per miglio-rare ancora il suo bilancio in tema diriciclaggio dei rifiuti. Questo con unvantaggio economico non trascurabi-le: questi rifiuti inceneriti, piuttostoche compostabili, hanno rappresenta-to nel 2014 un costo aggiuntivo di99'555.- franchi per il comune.

Sappiamo ciò che dobbiamo ancorafare, per mostrare che una motivazio-ne non solo finanziaria può anche por-tare al raggiungimento degli obiettivifissati dalla Confederazione.

di raccolta rifiuti interrata, speciequello di Colvert (ultimo punto diraccolta interrata ed isola ecologi-ca), quelli di Comunailles, del Vieux- chemin d'Onex, ecc.

I rifiuti organici e la carta hanno unruolo fondamentale nell'analisi del-la gestione dei rifiuti. Difatti, i fatto-ri quali la loro gran quantità rispet-to a quella di altre frazioni di rifiutivalorizzabili, la loro quota, comequella dei rifiuti da incenerimento,hanno un impatto diretto sui tassidi riciclaggio del comune.

La leva del miglioramento

Nonostante gli sforzi forniti, un ter-zo del contenuto dei nostri rifiuti ècostituito da rifiuti organici, quandoquesto materiale è perfettamente efacilmente riciclabile.

Nel 2016, il cantone, in collabora-zione coi comuni ginevrini, lanceràuna grande campagna d'incoraggia-mento al riciclaggio dei rifiuti ri-guardanti la valorizzazione dei rifiu-

44% di spazzaturariciclata nel 2014 :Complimenti per ivostri sforzi!

Dopo aver registrato unperiodo d'immobilitàtra il 2006 ed il 2013, iltasso di riciclaggio dellaCittà di Onex nel 2014mostra che gli sforzidella popolazione, asso-ciati al miglioramentodelle infrastrutture diriciclaggio, hanno dato iloro frutti, fino ad arri-vare al 44%, raggiun-gendo così la mediacantonale.

È una buona notizia, ma non per que-sto dobbiamo fermarci qui. Infatti irisultati di Ginevra, nell'insieme, so-no ancora inferiori alle prestazionisvizzere, specialmente per quantoriguarda i rifiuti urbani. L'obiettivofissato dal cantone, nel quadro delsuo piano di gestione dei rifiuti canto-nale 2014 - 2017, è di raggiungerealmeno il 50% di riciclaggio dell'in-sieme dei rifiuti urbani a fine 2017. Èin effetti il tasso che potrebbe per-mettere al Cantone di Ginevra d'evi-tare la tassa sui rifiuti.

Qual'è la quantità di rifiuti rag-giunta ad Onex ?

Gli Onesiani han fatto una grandecura dimagrante alle proprie spazza-ture, passando da 244 kg per abitantenel 2013 a 230 kg per abitante nel2014. Parallelamente, il tonnellaggiodei materiali riciclabili, come carta ecartone e compost, è molto aumenta-to. Quest'aumento può essere attri-buito alla generalizzazione dei punti

dalla Città di

La raccolta differenziata ad Onex

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dalla Città diAnno IV n. 2Febbraio 2016 17

et le Divertissement) e le leggi fede-rali. L'obiettivo è proteggere i giova-ni e ridurre la probabilità di com-portamenti a rischio per quantoconcerne il consumo eccessivo dialcool e altri stupefacenti e ciò attra-verso una sintetizzazione di misuredi prevenzione.

Concretamente, le nuove prerogati-ve comunali fissano gli obblighi sup-plementari descritte di seguito e chepossono essere obbligatorie o forte-mente raccomandate.

- Regolamentazione dei prezzi divendita per gli alcolici (prezzo mini-mo);

- Divieto della promozione di bibitealcoliche (happy hours);

- Regolamentazione per garantireun accesso gratuito, accessibile edattraente dell'acqua potabile;

- Possibilità di far indossare unbraccialetto che distinguerà i minoridi 18 anni dagli adulti.

In parallelo è stato adattato il pro-cesso di domande per affittare deilocali o degli spazi municipali. Una

Lo scorso 3 febbraio2016, ThierryApothéloz, Sindacoin carica della coe-sione sociale ha pre-sentato questa matti-na il programmad'azioni relative allaprevenzione di al-cool, cannabis e ri-duzione dei rischidurante le manife-stazioni. Al centro diquesta iniziativa: la protezione dellagioventù.

Di fronte alle problematiche com-plesse causate dallo sviluppo dei gio-vani adulti, l'ambiente festivo puòessere facile terreno di nuove speri-mentazioni ed esperienze che posso-no scaturire una situazione di vulne-rabilità. Uno studio1 sui comporta-menti riguardanti la salute dei giova-ni in Svizzera mostra che i motiviprincipali di consumo da parte degliadolescenti sono sociali e di solida-rietà: si consuma per esempio perapprofittare al meglio di una serata,perché fa semplicemente piacere oancora perché quando si è in compa-gnia la serata diventa più divertente.In questo contesto, la città di Ver-nier, con la collaborazione dei part-ner gioventù, ha messo in opera unaserie di misure di prevenzione, ridu-zione dei rischi destinate ai giovani eche possono essere applicate duran-te le manifestazioni che han luogonel territorio di Vernier. Queste nuo-ve azioni hanno lo scopo di rinforza-re la legge quadro in vigore (leggicantonali - soprattutto la nuova leg-ge sulla ristorazione, la distribuzionedi bibite, l'ospitalità e il divertimento(LRDBHD - Loi sur la Restauration,le Débit de Boissons, l'Hébergement

tipologia di manifestazio-ni è stata stabilita e com-porta tre tipi di manife-stazioni (poco concer-nenti - concernenti - mol-to concernenti). Le mani-festazioni "molto concer-nenti" includono un pub-blico giovane fino ai 25anni ed una presenzad'alcool (vedere lo sche-ma Processo di autorizza-zione di manifestazioni).

L'incontro con l'organizzatore è ancheun elemento chiave della revisioneproposta. Questa consiste nella messain opera di una collaborazione tra l'or-ganizzatore della manifestazione e ilComune il cui obiettivo ridiede in unrichiamo della legge quadro esistentee successivamente nell'identificazionedi misure di prevenzione e riduzionedei rischi più adatti alla manifestazio-ne. Le decisioni prese durante questaintervista figurano in una convenzionefirmata tra le due parti e facenti daufficio d'autorizzazione di manifesta-zioni sul territorio di Vernier.

Per Thierry Aphothéloz, Sindaco incarica del servizio della coesione so-ciale: "queste misure complementaripermetteranno di garantire un'etica edelle buone pratiche in materia di pre-venzione in ambiente festivo. È delwin-win per il Comune e gli organizza-tori. Alla fine, questi ultimi si ritrova-no vincenti in termini d'immagine,reputazione dell'evento e del suo buonsvolgimento".

Queste azioni s'iscrivono nel quadrodella politica sociale gioventù dellaCittà di Vernier e sono condotte instretta collaborazione con i partneristituzionali e associativi.

Gioventù: alcool e prevenzione, misure concrete a Vernier!

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dalla Città di Ginevra Anno IV n. 2Febbraio 201618

Svizzera e capitale dei diritti umani,come città della cultura oltre che cittàsostenibile.

Durante tutti i mesi di preparazione edurata dell'Expo Milano, gli attoriculturali della vita civile, gli studenti,gli economisti, i tecnici, i mediatori,le politiche si sono incrociati ognitanto o per niente.

Lunedì 8 febbraio ho dunque propo-sto a tutti i partecipanti di ritrovarsial Palais Eynard. Questo momento diconvivialità ha permesso a ognuno,spero, di realizzare l'importanza delsuo contributo alla promozione dellanostra città come centro urbano in-novativo e punta di lancio della pro-mozione dello sviluppo sostenibile.

È stata per me anche un'occasioneper ringraziare, sinceramente, tutticoloro che han deciso di buttarsi inquesta avventura un po’ pazza. Tragli altri, certamente, la SAIG e il suocoordinatore Carmelo Vaccaro, chehan mostrato ancora una volta lostretto legame che Ginevra ha sem-pre avuto con l'Italia.

Questa serata è stata quindi un belmodo di concludere l'avventuradell'Expo Milano 2015. L'ambientecaloroso, le numerose discussioni chesi sono intavolate, hanno ancora unavolta mostrato che noi tutti condivi-diamo la stessa voglia di permettere aGinevra di continuare a scrivere lasua spartizione originale sulla mappadelle grandi città.Grazie ancora a tutti voi!

Sami KanaanConsigliere amministrativo della Cit-tà di Ginevra in carica della cultura edello sport

Bilancio positivo di Ginevra edella Svizzera all’Expo Milano2015

In occasione della serata, il Magi-strato Sami Kanaan ha illustrato imomenti salienti dell’esperienza diMilano.

Per 13 giorni Ginevra è finita sotto iriflettori grazie ad una serie di con-certi, dibattiti, proiezioni, distribu-zioni di sementi, condivisione dicompetenze; 82 giorni d'esposizio-ne in cui sono stati 'messi sul podio'molti studenti delle Alte Scuole gi-nevrine e un artista confermato co-me Fabrice Gygi; circa 200 personeimplicate nei diversi progetti propo-sti da Ginevra a fianco delle città diBasilea e Zurigo, poi di Losanna,sulla Bandiera Svizzera: la presenzadi Ginevra all'Expo Milano 2015incentrato sulla tematica Nutrire ilpianeta - energia per la vita - hapermesso di far risplendere la no-stra città, di mettere in risalto i no-stri talenti, le nostre peculiarità, lanostra cultura. Grazie alle scelteeffettuate, siamo riusciti a posizio-nare Ginevra, seconda città della

La SAIG, già invitata a Milano il 10 e11 settembre 2015, vi ha partecipatocon una delegazione guidata dalCoordinatore SAIG Carmelo Vaccarocon alcuni presidenti quali MenottiBacci Associazioni Lucchesi nel Mon-do, Antonio Scarlino Ass. RegionalePugliese e i partner Riccardo Galardi,della Galardi Media Network e RaoulDerito presidente dell’AssociazioneQuelli dell’Aperitivo Italiano che pre-sentato il Cortometraggio “ITALì ilCorto che da la sveglia”. In questaoccasione, la SAIG ha invitato a rag-giungere la delegazione ginevrina iparlamentari eletti in Svizzera, gliOn.li Gianni Farina e Alessio Tacconi.A parte quest’ultimi, tutti presentidunque anche lo scorso 8 febbraioper accogliere l’invito del Magistratoginevrino. Questa volta, ad accompa-gnare la delegazione, si è aggiuntaIlaria Di Resta, vice presidentedell’Associazione Quelli dell’AperitivoItaliano.

Dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2015, ilPadiglione svizzero, intitolato“Confooderatio Helvetica”, ha accoltoil pubblico all’interno dell’Esposizio-ne Universale 2015 a Milano. Moltipartner pubblici e privati hanno con-tribuito a questa presenza svizzera,incarnata dai quattro Cantoni delGottardo che sono i Grigioni, il Tici-no, Uri e Vallese e tre città: Basilea,Zurigo e Ginevra.Ginevra, la seconda città più grandedella Svizzera, ha partecipato a que-sto grande evento del 2015, ciò che èl’Esposizione Universale. Essa haavuto l’obbiettivo di promuovere,insieme altre città partner, una Sviz-zera innovativa, sostenibile, culturalee urbana.

Ginevra: Sami Kanaan invita la SAIG e gli altri partner che hanno partecipatoall’Expo Milano 2015

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Anno IV n. 2Febbraio 2016 19Pierre Maudet: Smart City, l'innovazione al servizio della nostra qualità di vita

cui sviluppi sono stati presentati loscorso 26 gennaio. « Equivale pernoi a sviluppare una riflessionesull'industria 4.0 destinata a per-mettere alle nostre imprese indu-striali di approfittare delle opportu-nità generate da questa evoluzione,soprattutto grazie a delle collabora-zioni con le numerose imprese tec-nologiche installate nel Cantone diGinevra », ha precisato Pierre Mau-det, consigliere di Stato in carica alDSE.

Per una gestione intelligentedel parcheggio

Studi mostrano che nei centri urbaniun conducente impiega fino a 15 mi-nuti per trovare un parcheggio. Que-sta perdita di tempo corrisponde adun percorso di circa 4,5 chilometri egenera delle corrispondenti emissio-ni inquinanti. Ridurre il tempo con-sacrato alla ricerca di un parcheggiopermette di diminuire questi fastidifacilitando allo stesso tempo la vitadegli utenti. È in questo spirito cheun progetto pilota supervisionatodalla Fondazione dei Parcheggi èstato lanciato nel gennaio 2015. Inquesto contesto, 16 sensori messi apunto dall'impresa ginevrina IEM,in cooperazione con lo specialista dielettronica LEM ed il centro di ricer-ca di Meyrin del gruppo Dupont,sono stati istallati alla Rue Ancienne.

Questi sensori permettono d'infor-mare gli automobilisti in tempo rea-le, attraverso dei pannelli di guidadinamica, un navigatore GPS o unosmartphone. Grazie a questo siste-ma, gli utenti possono localizzare iposti disponibili ed anche pagareonline e gestire il proprio tempo diparcheggio a distanza, programmareun allarme, visionare le proprie sta-

Tra gli avanzamenti che si attendonodalle nuove tecnologie, il migliora-mento del funzionamento della vitaurbana fa parte delle poste in giocopiù importanti per la nostra società.In effetti, Ginevra s'impegna a favoredel concetto di « Smart city » - decli-nato in « Smart cantone» - per svi-luppare una gestione territoriale piùintelligente e sostenibile. È in questocontesto he il Consigliere di StatoPierre Maudet, in carica al Diparti-mento della Sicurezza e dell'Econo-mia (DSE) e il suo collega in carica alDipartimento dell'Ambiente, dei Tra-sporti e dell'Agricoltura (DETA, Dé-partement de l'Environnement, desTransports et de l'Agriculture) hannopresentato oggi due progetti pilotalanciati dal Cantone sul Comune diCarouge. Uno ha come scopo unagestione ottimale dello spazio pubbli-co dedicato al parcheggio, l'altro diottimizzare il controllo dell'inquina-mento sonoro in ambiente urbano.

Smart city : una gestione più so-stenibile dello spazio pubblico

L'approccio «Smart city» propone disfruttare il potenziale delle nuovetecnologie per offire agli abitanti delleinfrastrutture sostenibili e un territo-rio più piacevole da vivere. In effetti,le informazioni che possono esseretrasmesse dagli oggetti connessi per-mettono di aumentare la qualità delleinformazioni che ne deriva. Gli scam-bi d'informazione con gli utenti pro-curano una migliore conoscenza deicomportamenti urbani e dei loro im-patti sulla qualità di vita, permetten-do tramite la stessa una gestione otti-male e più aperta delle attrezzaturedello spazio pubblico.

Tanti i progetti delle città intelligenti,sull'esempio di Montreal in Canada,Guangzhou in Cina o ancora Nantesin Francia, che hanno preso il via re-centemente attraverso il mondo, eche hanno come comune denomina-tore l'impiego delle risorse dei sensorie l'analisi dei dati per la messa inopera di azioni concrete.

Per promuovere questo approccio sulproprio territorio, lo Stato di Ginevraha scelto d'impegnarsi a favore dell'i-niziativa « Smart Cantone ». Questacostituisce così uno degli obiettiviinnovativi della strategia economicacantonale svelata nell'agosto 2015 e i

tistiche, ecc. I dati raccolti permettonoanche di comprendere meglio il par-cheggio su un sito dato per ottimizzarela gestione.

I test effettuati durante lo scorso annoa Carouge hanno permesso di miglio-rare la tecnica impiegata ed anche diraccogliere un grande numero di infor-mazioni relative al parcheggio su que-sto segmento di via. Sulla base di que-sta prima esperienza, un'analisi è incorso per valutare la possibilità di svi-luppare queste attrezzature per i par-cheggi del cantone.

L’internet degli oggetti a serviziodella lotta contro il rumore

Pour individuare al meglio le propriemisure di risanamento all'incontro delrumore stradale, il Cantone di Ginevrarepertoria i fastidi sonori delle stradenell'ambito di un catasto pubblico,elaborato sulla base delle campagne dimisure puntuali condotte da speciali-sti.

Oggi, l'internet degli oggetti permettedi esaminare l'acquisto di dati in conti-nuo e grande numero grazie all'uso disensori connessi. In questo modo leinformazioni raccolte permetterannoun'elaborazione precisa in tre dimen-sioni del rumore stradale in ambitourbano. Tali dati renderanno possibilela valutazione fine di ogni modificadell'ambiente locale, come la diminu-zione della velocità massima autorizza-ta, la posa di un rivestimento fonoas-sorbente o ancora la costruzione di unnuovo edificio.Per valutare la fattibilità di questonuovo metodo di misura, il Serviziodell'aria, del rumore e delle radiazioninon ionizzanti (SABRA) ha lanciato ilprogetto « Analisi 3D del rumo-re »(A3DB) con il concorso della socie-tà OrbiWise, start-up ginevrina specia-lizzata nell'Internet degli oggetti. Conun sostegno finanziario della Confede-razione, 1000 sensori connessi chemisurano i livelli sonori verranno pro-gressivamente installati sul Comune diCarouge questa primavera. Questa fasedel test durerà fino al 2017.

Grazie a dei progetti-pilota pionieri nelloro dominio, Ginevra s'impegna daora per una gestione territoriale piùintelligente e sostenibile per favorireconcretamente la qualità di vita nelcantone.

dal Cantone di Ginevra

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JAB

1200 Genève 2 den

dalle Associazioni Anno IV n. 2Febbraio 201620

Grande affluenza al Troc It, primo evento del Gruppo Genitori Ginevra

no/inverno, il Gruppo Genitori Gi-nevra dà appuntamento alla bellastagione per il prossimo Troc It.

Questo primo incontro è stato ancheun modo originale per farci conosce-

Sono state tante le perso-ne che lo scorso sabato 6febbraio hanno affollatola Salle de Fêtes desAvanchets Saleve perTroc It, primo grandeevento organizzato dalGruppo Genitori Ginevra,neo associazione nata perpromuovere la lingua e lacultura italiana.

Abbigliamento per bam-bini e per adulti, articolidi puericultura, libri, gio-chi e attrezzatura sporti-va sono solo alcuni degliarticoli venduti durantela manifestazione. Grande successoper la compravendita di articoli perbambini e per lo spazio esclusivodestinato all’acquisto di giochi, librie Dvd in italiano. Dedicato questavolta solamente agli articoli autun-

re quale Associazioneattiva e pronta ad oc-cuparsi nell’organizza-zione di eventi innova-tivi che riguardano so-prattutto la nostra co-munità italiana.

Ricordiamo infine che ilricavato della manife-stazione permetterà diorganizzare eventi futu-ri e che una serie di let-ture di fiabe in linguaitaliana sono già in pro-gramma per i mesi dimarzo e aprile.

Per ulteriori informazioni sull’Associa-zione e sugli eventi futuri:www.gruppogenitoriginevra.orgoppureinfo@gruppogenitoriginevra.org.