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P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA •Ottobre - Dicembre 2009 ANNO III N.11 VILLAGE FOR ALL UNA INDAGINE PER CONOSCERE LA DOMANDA DI ACCESSIBILITÀ LA LIGURIA SI CONFRONTA CON LA CONCORRENZA RICERCHE LA CONSUMER EXPERIENCE NEI PORTALI TURISTICI DELLE REGIONI ITALIANE

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P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G

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VILLAGE FOR ALLUNA INDAGINE PER CONOSCERE LA DOMANDA DI ACCESSIBILITÀ

LA LIGURIA SI CONFRONTA CON LA CONCORRENZA

RICERCHELA CONSUMER EXPERIENCE NEI PORTALI TURISTICI DELLE REGIONI ITALIANE

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CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

CAMPING MANAGEMENT :SOMMARIO

Il dovere di ogni imprenditore, il suo primo dove-re, è senz’altro quello di volgere costantemente losguardo verso il futuro: quello più prossimo, che

per noi operatori dell’open air è rappresentato dallastagione estiva 2010, e quello di medio periodo, di-ciamo almeno un triennio. Senza questo sguardo non potremmo in alcun modoprevenire e bilanciare le spinte di un mercato che nel-la seconda metà della prima decade del duemila, ap-pena trascorsa, si sono fatte turbolente e decisamen-te preoccupanti. Per farlo, per guardare cioè con buo-na approssimazione al futuro, gli strumenti che abbia-mo sono pochi ma indispensabili. Serve il nostro in-tuito, servono le conoscenze della nostra azienda, deisuoi servizi e del territorio che la ospita, ma più di ogni

altra cosa servono dati attendibili su scala nazionaleed europea. Ora si dà il caso che se volessimo cono-scere ritmo e fluttuazioni della domanda di open air inItalia nella scorsa stagione, non potremmo farlo. Népotremmo conoscere i dati del 2008. Non sono, al mo-mento della pubblicazione di queste note, ancora re-si disponibili dall’Istat. In pratica i soli dati certi di-sponibili risalgono alla stagione 2007. Come dire:un’altra epoca, precedente la crisi finanziaria ed an-che quella economica. Sarebbe paradossale anche peruna nazione che ha nel turismo una risorsa margina-le, figuratevi cosa si può pensare dall’alto di un pulpi-to che vuole, o per meglio dire, vorrebbe l’Italia tra i

5 LA LIGURIA SI CONFRONTACON LA CONCORRENZADi Pietro Licciardi

10 VILLAGE FLAMINIO IERI, OGGI …. E DOMANI?Di Pietro Licciardi

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15 UNA INDAGINE PER CONOSCERE LA DOMANDA DI “ACCESSIBILITÀ”Di Roberto Vitali

VAT PACKAGE: CAMBIA L’IVA PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZI NELLA UEDi Maurizio Fantaccione

31 LA CONVENTION DELLA FAITA LAZIO

32 UN SOFTWARE PER FORMARE ALLA SICUREZZA

32 PRONTA ASSISTENZA CON GREENONLINE

34 ACCORDO FAITA-SIAE 2010

19 A VITERBO LA X EDIZIONEDELLA BTSA

22 MONDI FANTASTICI

24 LE REGIONI D’ITALIA COMECOMUNICANO SUL WEB?Di Mauro Matiddi

FAITA FEDERCAMPING

Via Properzio, 500193 Romatel. 06 32111043 - fax 06 3200830www. faita.it

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 363/2006 del 29/09/2006

Direttore responsabile:Salvatore Vingiani

Redazione:Nicolcarlo GenovesePietro LicciardiAndrea Spezzigu

Segreteria di redazione:Annamaria Meogrossi

Produzione e pubblicità:Contatto Comunicazione e Marketing s.r.l.L.go O. Zuccarini, 9 - 00149 Roma Tel. 06 55590898 - Fax 06 55179532cell. 3355774176

Progetto grafico:Emilio [email protected]

Impaginazione:Format Roma s.r.l.

Stampa:Arti Grafiche srl - Pomezia

Finito di stampareMarzo 2010

Maurizio Vianello

continua a pag. 9

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Barbara Bugini è stata eletta pre-sidente della FAITA Feder-Camping della Liguria nel Set-

tembre 2008 ed è giunta a circa me-tà mandato; nella sua regione la fe-derazione associa 80 campeggi su150, dislocati tra la Riviera di Levan-te e la Riviera di Ponente.

Presidente, qual è la sua politica?«Quando sono stata eletta era appe-na stata approvata la legge regiona-le sul turismo che, abrogando tuttele leggi precedenti, riformava l’inte-ra disciplina riguardante il settore;compreso il comparto delle struttu-re ricettive all’aria aperta. La prece-dente legge risaliva al 1982. Ovvioche in quel momento la priorità fuquella di collaborare con la Regionenella stesura dei regolamenti. Pur-troppo, a quasi due anni di distanza,non sono ancora stati approvati, a

causa anche dell’attuale momentodi transizione politica; la Regione Li-guria al momento si trova infatti incampagna elettorale. Con i nuovi re-golamenti ci aspettiamo di metterein moto una riqualificazione dell’of-ferta da parte delle nostre aziende.Questo significa ad esempio la pos-sibilità non solo di potere installarecase mobili senza concessione edili-zia ma anche di poter utilizzare deiprefabbricati, poiché spesso la mor-fologia di questa regione non per-mette di usare moduli abitativi su

ruote. Inoltre speriamo di poter au-mentare la quota dei villaggi turisti-ci concessa ai parchi per vacanza edi modificare la legge n. 15 del 2008che esclude tali parchi dai soggettiche possono richiedere finanziamen-ti pubblici. Tutto ciò per consentireagli imprenditori di rispondere me-glio alle richieste che provengonodal mercato»

Quasi tutti i proprietari e gestori dicamping lamentano il fatto che po-litici e amministratori locali tengo-

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

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di Pietro Licciardi

LA LIGURIA SI CONFRONTA CON LA CONCORRENZA

A COLLOQUIOCON BARBARABUGINI,PRESIDENTEDELLA FAITAREGIONALE

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no in scarsa considerazione il turi-smo all’aria aperta. Anche in Ligu-ria è così? «Purtroppo la Liguria non rappresen-ta da questo punto di vista un’ecce-zione. Credo che ciò dipenda, alme-no in parte, dalla vecchia e ottusaconcezione, tipicamente italiana, se-condo la quale fare campeggio sia danomadi, quando invece la vacanzaall’aria aperta è quasi sempre unascelta di stile. Il nostro settore al con-trario meriterebbe maggior rispettosolo per il fatto di aver salvato mol-te aree, anche costiere, dalla cemen-tificazione e dalla speculazione edi-lizia salvaguardando e, non di rado,recuperando il paesaggio».

La Liguria forse ha un vantaggio ri-spetto alle altre regioni, essendo vi-cina alle frontiere con i Paesi delNord Europa, dove il turismo enplen air ha una lunga e consolidata

tradizione. Questo fatto è sufficien-te a darvi un po’ di tranquillità? «Sicuramente la Liguria è stata sem-pre meta privilegiata dei viaggiatorinord europei. Comunque in tempicome questi, in cui è facile spostarsie dove grazie al low cost lo si può fa-re anche a buon pezzo, la posizionegeografica favorevole da sola non ba-sta per fare della nostra regione unameta privilegiata. La Liguria è ormaiun competitor tra gli altri e per esserescelta deve saper attrarre più degli al-tri. C’è da dire che di questo abbia-mo ormai preso coscienza e sono sta-ti adottati diversi strumenti per ilmarketing che coinvolgono anchegli operatori. Ovviamente contiamoancora molto sui turisti del Nord Eu-ropa, la quale negli ultimi due anniè tornata ad essere molto interessataa noi, ma sono cosciente del fattoche si potrebbe ottenere di più attra-verso un’offerta meglio studiata e più

“mirata”. Occorre poter proporre unventaglio di attività che sfruttino edesaltino le risorse naturali che abbia-mo: mare e sole per il relax, sentieriper mountain bike nel nostro entro-terra e la possibilità di ascensioni inroccia per gli alpinisti, senza dimen-ticare gli itinerari culturali ed eno-gastronomici. Credo però che per ar-rivare a questo sia indispensabile pre-sentarci come aziende in grado di da-re un’offerta aggregata oltre ad in-staurare sinergie con le amministra-zioni pubbliche e locali».

In questa regione quali strategie ave-te adottato per far fronte alla crisi?«Onestamente la stagione scorsa nonè stata disastrosa ma piuttosto in li-nea con quelle passate, direi, dove ilcalo delle presenze era già significa-tivo. Sono ormai anni che soffriamola contrazione delle presenze e ancheil clou della stagione è ormai ridotto

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a due mesi e mezzo: da metà giugnoa fine agosto. Al momento la FAITALiguria sta studiando nuove formepubblicitarie collettive, anche in coo-perazione con la Regione che stamettendo a punto un nuovo portale.Inoltre abbiamo un nuovissimo pro-getto per creare degli itinerari checoinvolgano tutti gli associati e che,puntando su un turismo di settore,cercherà di dare un motivo in più, ol-tre al sole e al mare, per fare campeg-gio; con la speranza anche di desta-gionalizzare. Credo che oggi, nel con-fezionare l’offerta turistica, si debba

porre al centro dell’attenzione la do-manda e offrire un pacchetto dedica-to alle esigenze particolari sia unabuona opportunità. Per poter regge-re ai colpi della crisi – il risolverlapurtroppo dipende da dinamicheestranee alla categoria – credo che lacollaborazione sia un’utile arma e leattuali difficoltà potrebbero essereuna buona occasione che si presen-ta alle imprese del settore per impa-rare a collaborare».

Cosa sta facendo la FAITA regiona-le per sostenere le imprese aderenti?

«Innanzitutto cerchiamo di dare unainformazione continua; ciò significatenere gli associati aggiornati sullenorme, in continua evoluzione. Con-temporaneamente puntiamo sullaformazione: laddove la materia ri-chiede un supporto formativo FAI-TA Liguria interviene con incontriai quali partecipano consulenti spe-cializzati che aiutano a districarsi neitanti adempimenti. In tema di for-mazione la FAITA partecipa ancheall’Ente bilaterale per il turismo, do-ve ogni anno vengono promossi nu-merosi corsi professionali gratuiti.Abbiamo anche concluso una seriedi convenzioni con studi professio-nali o per l’acquisto di prodotti aprezzi vantaggiosi».

Spesso si attribuiscono le difficoltàche periodicamente attraversano lepiccole e medie imprese proprio alfatto che non c’è sufficiente forma-zione e cultura imprenditoriale tracoloro che sono alla guida delle azien-de. Qual è da questo punto di vistala situazione tra gli imprenditori delturismo all’aria aperta in Liguria? «Nella maggior parte dei casi le strut-ture ricettive all’aria aperta da noi so-no di piccole dimensioni e a condu-zione familiare. Si tratta di impresenate negli anni ’60 -’70, quando le re-gole del mercato erano diverse e for-se non si poteva neppure parlare diregole. Oggi chiaramente avere unaformazione di base, è indispensabile

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«PER POTER REGGERE AI COLPI DELLA CRISI CREDOCHE LA COLLABORAZIONE SIA UN’UTILE ARMA E LE ATTUALI DIFFICOLTÀ POTREBBERO ESSEREUNA BUONA OCCASIONE CHE SI PRESENTA ALLE IMPRESE DEL SETTORE PER IMPARARE A COLLABORARE».

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per affrontare la routine del lavoro ei clienti, ma anche per dedicarsi aduna serie di impegni burocratici nonindifferenti. Anche il lavoro è cam-biato; pensiamo alle forme pubblici-tarie o al modo di prenotare o fare ri-chieste. Una volta bastava il telefo-no, oggi è indispensabile internet. Laformazione culturale sicuramente èimportante ma credo fermamente cheda sola non basti. Non mi frainten-da, sono laureata in economia e com-mercio, quindi sarebbe ridicolo nonconsiderare la formazione importan-te, ma penso che a volte si ecceda. Sealla base non ci fosse tanta voglia dilavorare e la voglia di “sporcarsi lemani” non credo sarebbe possibileaver successo, pur con tutta la forma-zione culturale. Esperienza sul cam-po e formazione sono secondo me unbinomio inscindibile. La cultura imprenditoriale? Per la Li-guria torniamo al discorso già fatto:abbiamo vissuto di rendita fino aqualche anno fa grazie alla nostra po-sizione geografica, al clima mite, albel mare… e questo in alcuni casi haun po’ impoverito. La crisi tuttavia ècausa di grande sofferenza per leaziende ma dà anche l’opportunità diriflettere, correggere gli errori e ripar-tire e penso sia proprio quello che staaccadendo».

Parliamo adesso del futuro. Esistela possibilità di un cambio genera-zionale tra gli imprenditori del set-tore? Ovvero: le attuali imprese tro-veranno qualcuno pronto a racco-glierne l’eredità o, come affermaqualcuno, questo mestiere è diven-tato ormai troppo oneroso al puntoda scoraggiare altri, sopratutto i fi-gli, ad intraprenderlo?«Penso che il cambio generazionalesia possibile, il mio caso ne è unesempio ma non è isolato. In associa-zione è frequente vedere i figli di chiha iniziato l’attività prendere il po-sto dei genitori. In questo momentoparticolare di crisi economica e fi-nanziaria sarebbe bello poter dire chei risultati delle nostre aziende vannocontrocorrente, certo i margini diguadagno sono sempre più ridotti so-prattutto se come lei ha sottolineatosi conta l’impegno personale e fami-

liare. Perché andare avanti? Per pas-sione e perché credo sia un lavoroche ha delle potenzialità di crescitae prospettive future».

Cosa si dovrebbe fare per facilitareil passaggio del testimone, evitandola perdita di posti di lavoro e di espe-rienze?«Credo molto nel ruolo dell’associa-zione e del sindacato in questo mo-mento di transizione e di passaggiogenerazionale. Per affrontare le nuo-ve regole del mercato ogni aziendada sola avrebbe bisogno di uno sfor-zo esagerato, soprattutto in relazionealle nostre piccole dimensioni. Oc-corre imparare a collaborare e a svi-luppare una nuova sensibilità per re-cepire gli input del mercato in con-tinua evoluzione e preparare una ri-sposta tempestiva e collettiva sfrut-tando anche la collaborazione con lepubbliche amministrazioni che, inquesto momento, stanno aumentan-do l’attenzione per il turismo».

Se si trovasse seduta allo stesso ta-volo del ministro Brambilla, cosa lechiederebbe nella sua duplice vestedi imprenditrice del settore e di pre-sidente della FAITA FederCampingdella Liguria?

«Innanzitutto mi complimentereiper il fatto di avere un ministro don-na al turismo, credo che la sensibi-lità femminile sia più acuta rispettoa quella degli uomini e non me nevoglia la platea maschile. Poi chie-derei innanzitutto una maggior “sbu-rocratizzazione”. Siamo tutti d’ac-cordo che occorre riqualificare l’of-ferta turistica ma quando si parla diriqualificazione in generale si attri-buisce tutta la colpa agli operatori,i quali non avrebbero cultura im-prenditoriale. Ma qui, secondo me,c’è poca obiettività. La situazioneattuale è infatti figlia di un concor-so di colpe: da una parte c’è una ef-fettiva pigrizia degli operatori madall’altra il meccanismo assoluta-mente disincentivante rappresenta-to dalla lunghezza eccessiva e spes-so ingiustificata dei tempi da partedelle amministrazioni per avere leautorizzazioni necessarie per riqua-lificarsi. Il mercato turistico ha di-namiche velocissime e siamo anco-ra di fronte a una burocrazia chemette i ceppi a qualsiasi iniziativa.Per quanto riguarda il fisco chiede-rei invece di adoperarsi per ottene-re una riduzione dell’aliquota Iva co-sì come avviene in altri paesi euro-pei; ad esempio la Spagna». ■

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

leader mondiali del settore. È ridi-colo e deprimente nel contempo. Peggio, è il segnale chiaro ed ine-quivoco di quanto poco lo Stato edi suoi funzionari si occupino e com-prendano il turismo. Si pontifica di incoming e nuova do-manda di natura, ci si spreme su“innovazioni copernicane” dal sa-pore antico, vedi i buoni vacanze,si inaugurano o si presenzia a fierecampionarie di offerta turistica piùo meno planetarie e poi, in pienaera digitale, non ci si rende contoche l’open air, un comparto che re-gistra oltre un quinto dell’interosettore turistico nazionale, non di-spone di dati, non dico aggiornati,

ma neppure storici. Ciò nonostan-te, dobbiamo affrontare il mercatoe la crisi che sta attraversando.Vuol dire che lo faremo con qual-che informazione in meno ma conla certezza di poter contare solo sul-le nostre forze e sulla serietà del no-stro lavoro. Vuol dire che lavoreremo invidian-do quegli imprenditori europei che,beati loro, possono contare sull’in-credibile miracolo di un serviziostatistico in grado di raccogliere idati e fare le addizioni in meno diun anno, ancora una volta sognan-do, frustrati, quel che per tutti glialtri è semplice, consueta ed ordi-naria realtà.

CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

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Vittorio Cantella gestisce ilCamping Village Flaminio,a Tor di Quinto, alle porte

di Roma, dal 1973; da quando in ve-ste di costruttore edile ha messo gliocchi su un’area verde adibita acampeggio per trasformarla in un re-sidence turistico; uno dei tanti cheall’epoca sorgevano qua e là nellaCapitale. Purtroppo, o per fortuna,l’impresa si rivelò più difficile delprevisto e il progetto si arenò neimeandri degli uffici comunali, in at-tesa di licenze e permessi che nonarrivavano mai.

Visto che il terreno era stato ormaiacquistato e che su di esso c’era giàun camping, Cantella decise di rim-boccarsi le maniche; fece buon visoa cattiva sorte e cominciò a ristrut-turare e rinnovare di sana pianta l’or-mai obsoleta struttura. Una decisio-ne della quale ha avuto modo di nonpentirsi; infatti ben presto il turismoen plen air si rivelò essere una attivi-tà piuttosto remunerativa in queglianni in cui tante famiglie italianescoprivano il piacere della vacanza,anche se in economia. Poi le cose sono cambiate e pure quel

mondo ha cominciato a trasformar-si sempre più velocemente. Oggi ilCamping Village Flaminio è irrico-noscibile: 130 case mobili, 120 piaz-zole per la sosta di tende, roulotte ecamper, piscina, ristorante, minimar-ket. Anche la clientela non è più lastessa. Qui, come dappertutto, sonoquasi spariti i campeggiatori con sac-co a pelo e canadese per lasciare ilposto a turisti in cerca di comfort, re-lax e servizi.«Ormai i nostri concorrenti più di-retti sono diventati gli hotel a trestelle», conferma il signor Vittorio,

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VITTORIO CANTELLA, DA 37 ANNI GESTORE DI UNCAMPING SULLA VIA FLAMINIA A ROMA, CI RACCONTACOME È CAMBIATA NEL TEMPO LA SUA ATTIVITÀ.

VILLAGE FLAMINIO IERI, OGGI E ... DOMANI?

di Pietro Licciardi

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«e se ancora c’è chi sceglie il cam-ping per ragioni di prezzo, nessunovuole fare a meno di certe comodi-tà». È vero però che Roma rappre-senta un po’ un’eccezione, qui infat-ti prevale il turista attratto dall’artee dalla cultura, più che dal paesaggioe dal contatto con la natura e anchei camping si sono dovuti adeguare al-

la domanda. Del resto i numeri par-lano chiaro: appena 7 campeggi nel-l’area metropolitana a fronte di oltre2000 hotel. Anche se su questo pun-to Cantella ha una obiezione da fa-re: «Non credo vi sia un problema didomanda, nel senso che probabil-mente ci sarebbe spazio per altrestrutture ricettive en plen air.

Il fatto è che ormainon è praticamentepiù possibile costruireex novo un campingperché l’attuale legisla-zione lo renderebbeeccessivamente onero-so. Oltretutto l’ammi-nistrazione capitolinaha mostrato una certadisponibilità ad incre-mentare l’en plen air manon credo vi sarannopersone disposte ad in-vestire su questo fron-te». Purtroppo, confer-ma il nostro imprendito-

re, qui come altrove in passato il fa-vore è andato tutto alle strutture ri-cettive di altro genere e non ai cam-peggi, anche se «da un paio di annia questa parte», dice Cantella, «lecose sono cambiate. In Regione ab-biamo trovato interlocutori attenti ela nuova legge regionale sul turismoha recepito le nostre istanze. Anche

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OGGI IL CAMPING VILLAGE FLAMINIO È IRRICONOSCIBILE: 130 CASE MOBILI, 120 PIAZZOLE PER LA SOSTA DI TENDE, ROULOTTE E CAMPER, PISCINA, RISTORANTE, MINIMARKET.

Il camping Flaminio agli albori dell’attività, quando per campeggiareera sufficiente una porzione di pratoe qualche servizio igienico

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a livello nazionale abbiamo ottenu-to di poter installare le case mobilisenza più la licenza edilizia. Insom-ma non ci scontriamo più con la to-tale indifferenza cui eravamo purtrop-po abituati». Il merito di ciò? «Devodire che la nostra associazione, laFAITA FederCamping, ha lavoratobene e si è battuta molto per scon-figgere i pregiudizi e la scarsa cono-scenza del nostro settore da parte dipolitici e amministratori».Parte del merito comunque va ancheagli imprenditori che, come VittorioCantella, hanno combattuto anni intrincea non solo per far sopravvive-re le proprie imprese ma anche perfarle crescere su un mercato quantomai aspro e difficile. Dopo tanto lot-tare anche il più prevenuto degli as-sessori deve ormai riconoscere che icamping garantiscono occupazionee promuovono presenze sul territo-rio. Il solo Village Flaminio nei pe-riodi di punta dà lavoro a 50 perso-ne – 15 sono gli occupati a tempo in-determinato - e in media registra 100mila presenza all’anno. Tuttavia la crisi si è fatta sentire equest’anno, per la prima volta, ilcampeggio sulla via Flaminia in Gen-naio ha dovutochiudere i battenti.Riaprirà a Marzo,con la speranza diriuscire a conserva-re gli stessi ospiti del2009. «Nella passa-ta stagione siamoriusciti ad evitare ilcrollo, merito delpotere e del fascinoche esercita Romasui turisti italiani estranieri, ma abbia-mo dovuto attuareuna politica tariffa-ria particolarmente aggressiva e adot-tare ogni possibile offerta. Per que-sto abbiamo deciso di chiudere qual-che mese, cercando di compensare imancati guadagni», conferma Can-tella, il quale comunque non credein un recupero entro tempi brevi. Tral’altro, Roma si scontra con un pro-blema singolare: nonostante la cittàtrabocchi di attrattive, la permanen-

za media rimane al di sotto delle al-tre maggiori capitali europee. Al Village Flaminio cosa fate per cer-care di trattenere i vostri ospiti?Risponde Cantella: «Puntiamo mol-

to sui pacchetti neiquali includiamo vi-site ai musei e altreagevolazioni»E delle iniziativeadottate da Provin-cia e Comune, comele card turistiche,che ne pensa?«Sono senz’altro unabuona cosa ma nonmi sembra abbianouna particolare rile-vanza. Per trattene-re gli ospiti qualchegiorno in più molto

meglio poter costruire una piscina oorganizzare un tour».A questo punto spostiamo la conver-sazione su un altro aspetto, non me-no importante per un imprenditore:a chi passerà il testimone dell’azien-da? Vittorio Cantella ha cinque figlima soltanto uno a quanto pare è di-sposto a ripercorrere le orme pater-ne. Il motivo? «Forse è un po’ colpa

nostra, che non pensiamo ad inseri-re i figli fin da giovanissimi. Purtrop-po quella del piccolo imprenditore èuna vita di sacrificio e richiede unimpegno totale. Questo significa chec’è poco tempo per il resto e l’esem-pio che si dà in famiglia non è deimigliori; anzi, è abbastanza scorag-giante vedere quanto lavoro e quan-ta fatica costa mandare avanti l’atti-vità e non sempre i figli hanno vo-glia di sacrificare totalmente la pro-pria esistenza». E come se tutto il re-sto non bastasse… «Come se tutto il resto non bastas-se», prosegue Cantella, «siamo co-stretti a fare anche i burocrati comesecondo lavoro. Sono infiniti gli en-ti con i quali dobbiamo avere a chefare: dai Vigili del Fuoco, all’ufficiodi igiene, gli uffici tecnici del Comu-ne, della Provincia, la Regione… È veramente scoraggiante e neppurequesto invoglia». Forse si potrebbecambiare qualcosa nella formazione… «Forse bisognerebbe reintrodurre unefficace apprendistato», conclude ilnostro imprenditore, «allora sì cheforse si potrebbe convincere qualchegiovane a intraprendere questa pro-fessione». ■

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

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PER LA PRIMA VOLTA, IL CAMPEGGIO IN GENNAIO HA DOVUTO CHIUDERE I BATTENTI. RIAPRIRÀ A MARZO, CON LA SPERANZA DI RIUSCIRE A CONSERVARE GLI STESSI OSPITI DEL 2009.

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Chi è imprenditore nel turismoha la indispensabile necessi-tà di avere informazioni ag-

giornate sugli andamenti del merca-to, sugli stili di consumo degli uten-ti, sulle preferenze e i trend verso iquali orientare le azioni di marketinge commercializzazione della propriaazienda. Lo stesso vale per quel set-tore specifico di mercato che è il co-siddetto “turismo accessibile”.La prima indagine sul turismo acces-sibile in Europa è della Touche Rosse risale al 1993; in Italia un’indagi-ne analoga, condotta da Iter-Enea, èstata fatta nel 1999, mentre alcuni

aspetti sugli stili di consumo e sullepreferenze di questo mercato sonostati approfonditi con l’indagine CA-RE2006. Il turismo accessibile, aquanto pare, è ancora oggi un setto-re emergente poco indagato e da que-sta riflessione è nata l’esigenza di ave-re dati recenti e affidabili che possa-no essere sottoposti agli imprendito-ri a cui viene proposto di affiliarsi alnetwork Village for all. Proprio partendo da queste conside-razioni in occasione di Mondo Na-tura 2009 – che si è svolto a Riminidal 12 al 20 settembre scorso –, la ri-vista Plein Air ha allestito presso il

proprio stand lo “Sportello turismoaccessibile”, gestito da Village for all.Lo sportello, consultato da numero-si visitatori, ha offerto anche l’oppor-tunità per realizzare una rilevazionestatistica che ha aggiornato le infor-mazioni fin qui disponibili su questoparticolare segmento del turismo. Aifrequentatori della fiera è stato per-tanto distribuito un questionario sudisabilità e turismo all’aria aperta. Loscopo dell’indagine è stato anchequello di “sondare” la percezione chele persone hanno del turismo acces-sibile. La rivista Plein Air, tra l’altro, ha daanni una rubrica in cui si parla di “ac-cessibilità” e “turismo per chi ha del-le disabilità”, nata sulla scia di unconcorso, promosso da questa stessarivista nel 2003, anno europeo dedi-cato ai disabili, il cui oggetto era laprogettazione di camper accessibilianche a persone con handicap. Il questionario proposto a Mondo Na-tura è stato compilato da un campio-ne indistinto di 559 visitatori del Sa-lone che volontariamente hanno ri-sposto ad una quindicina di doman-de. Il quadro d’insieme delle informa-zioni che ne sono state ricavate è il se-guente: l’età media delle persone chehanno risposto è stata di 46 anni,equamente divise in maschi e femmi-ne, provenienti per il 20% dall’Emi-lia Romagna e, in percentuali mino-ri, da Lombardia e Veneto. L’86% haritenuto interessante aver trovato lo“Sportello sul turismo accessibile” tragli stand, l’1% ha dato risposta nega-tiva e il 13% non ha risposto.

CAMPING MANAGEMENT :TURISMO ACCESSIBILE

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UNA INDAGINE PER CONOSCERE LA DOMANDA DI “ACCESSIBILITÀ”

QUASI 600 QUESTIONARI RIEMPITIAL MONDO NATURA 2009 DI RIMINI

di Roberto Vitali

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L’elaborazione delle risposte ha con-fermato il “coefficiente moltiplicato-re” di 2,9% creato dalle persone condisabilità che si recano in vacanza,già rilevato dalle precedenti indagi-ni; ovvero per ogni persona che viag-gia se ne muovono 3 in veste di ac-compagnatori. I bisogni e le disabili-tà segnalate sono state le seguenti: il52 % ha difficoltà a camminare perlunghi tratti, il 22,7% sono famigliecon bambini in età inferiore ai treanni, il 10,7% ha intolleranze ali-mentari, l’8,8% difficoltà alla vista,il 5,6% difficoltà all’udito, il 4,4%difficoltà di parola. Il 26,6% delle ri-sposte ha segnalato “altro”: tetraple-gia, figli con disabilità, morbo di par-kinson, insufficienza renale cronica,disabilità al 100%, disagi psichici, ca-ni al seguito.Oltre l’80% delle persone che han-no compilato il questionario sono ri-sultate proprietarie di un camper, eil 25,8% di queste ha un veicolo che

è stato reso accessibile con successi-vi adattamenti, come il sollevatoreper la salita a bordo, pedana elettri-ca, sensori di retromarcia, letto spe-ciale, strumentazione per ossigeno-terapia, letto autonomo, comandi diguida, arredamento mobile, internisu misura. (grafico 1)Riguardo le aspettative di chi si recain vacanza, al primo posto c’è il de-siderio di potersi muovere in autono-mia e di poter utilizzare tutti i servi-zi presenti all’interno del campeggio,come la piscina, il ristorante o laspiaggia; un 12,7% si aspetta di tro-vare sconti e agevolazioni su misura.Alla voce “altro” viene specificato:tranquillità, sconti per bambini e fa-miglie numerose, buon rapporto qua-lità prezzo. (grafico 2)Alla domanda su quale sia la tipologiadi alloggio preferita per le proprie va-canze è risultata scontata la suprema-zia del camper (70,4% delle risposte)(grafico 3) ma è emersa anche una buo-

POSSIEDI UN CAMPER? SE SI, E' UN VEICOLO ACCESSIBILE?

VUOTO - 1%

NO - 17%

SI- 82%POSSIEDI UN CAMPER? SE SI, E' UN VEICOLO ACCESSIBILE?

VUOTO8,7% SI

25,8%

NO 74,1%

CAMPING MANAGEMENT :TURISMO ACCESSIBILE

16

POSSIEDI UN CAMPER?

SE SI, È UN VEICOLO ACCESSIBILE?

Graf.1

RIGUARDO LE ASPETTATIVE DI CHI SI RECA IN VACANZA AL PRIMO POSTO C’È IL DESIDERIO DI POTERSI MUOVERE IN AUTONOMIA E DI POTER UTILIZZARE TUTTI I SERVIZIPRESENTI ALL’INTERNO DEL CAMPEGGIO.

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na conoscenza delle case mobili (67%)che qualcuno ha conosciuto anchenella versione “accessibile”.Interessanti le risposte che hannoriguardato la possibilità di praticareun qualche sport. Il 61% si è espres-so in maniera affermativa, ritenen-do che la vacanza sia un momentoper mettersi alla prova, per appren-dere nuove discipline o per pratica-re quelle già conosciute (grafici 4 e 5) ;è risultato molto vario infatti l’elen-co degli sport chi si vorrebbe prati-care: dal calcio, al paracadutismo,alla vela. Una piccola sorpresa è venuta dal pe-riodo in cui si vorrebbe andare in va-canza: praticamente tutto l’anno. Il28% utilizza i week-end, il 7% parteper una settimana e il 33% almenoper 2 settimane ma un buon 32% de-dica alla vacanza periodi più lunghio fa brevi viaggi lungo tutto l’arcodell’anno. (grafico 6)Entrando nello specifico, dalle rispo-ste al questionario è risultato che po-chi sanno dare una definizione di “tu-rismo accessibile”, il 64% degli inter-vistati infatti non ha risposto, ma ingenere si sa molto bene a chi è rivol-

17

0

50

100

150

200

250

300

350

400

servizi senza barriere

percorsi interni senza barriere

piazzole riservate ai veicoli che espongono il

tagliando arancio

sconti sul soggiorno delle persone disabili

altro

vuoto

COSA TI ASPETTI DI TROVARE IN UNA STRUTTURA RICETTIVA ALL'ARIA APERTA, ACCESSIBILE?

46%

21%

16,5%

3,5%

13,6%12,7%

4,5%8,5%

3,5%1,5%

2,7%2,7%1,7%

3,7% 7,2%

70,4%

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

bungalow caravan casa

mobilecamper tenda albergo pensione B&B altro vuoto

QUANTE VOLTE ALL'ANNO VAI IN VACANZA?

0%

28%

7%

33%

32%

QUANTE VOLTE ALL'ANNO VAI IN VACANZA?

week end

una settimana

due settimane

altro

vuoto

TI PIACEREBBE AVERE L'OPPORTUNITA' DI APPRENDERE NUOVE DISCIPLINE SPORTIVE NEL CORSO DELLA TUA

VACANZA?

0 5

10 15 20 25 30 35 40 45

Se sì, quali?

vela sc

i

tennis

nuoto

cano

a bici

surf

tutti su

b

equit

azion

e

palla

volo

tiro co

n

l’arco dip

ende

dal lu

ogo alt

ro

Graf.3QUALE TIPOLOGIA DI ALLOGGIO O VEICOLO RICREAZIONALEPREFERISCI PER LE TUE VACANZE?

Graf.2COSA TI ASPETTI DI TROVARE IN UNA STRUTTURA RICETTIVA ALL’ARIA APERTA, ACCESSIBILE?

TI PIACEREBBE AVERE L'OPPORTUNITA' DI APPRENDERE NUOVE DISCIPLINE SPORTIVE NEL CORSO DELLA TUA

VACANZA?

Se sì, quali?

VUOTO

14%

SI

61%

NO

38,6%

Graf.4

TI PIACEREBBE AVEREL’OPPORTUNITÀ DI APPRENDERE NUOVEDISCILPINE SPORTIVENEL CORSO DELLA TUA VACANZA?

Graf.5

SE SI, QUALI?

Graf.6

QUANTE VOLTE ALL’ANNO VAI IN VACANZA?

GITANDO ALL L’UNICO SALONE IN ITALIA SUL TURISMO ACCESSIBILE

Il turismo accessibile ha un uni-co salone in Italia e, quest’anno,si svolge a Vicenza dal 25 al 28marzo all’interno della manife-stazione Gitando, il salone dedi-cato al turismo all’aria aperta. Gitando all – salone del turismoe dello sport accessibile – è og-gi l’unico punto di incontro tracoloro che hanno da offrire va-canze e strutture accessibili e ibuyer di questo mercato: nonsolo agenzie e tour operator spe-cializzati ma anche associazionidi categoria, cooperative e fon-dazioni che cercano occasioni divacanza per i propri soci.

Per aggiornamenti sul programma della manifestazione e gli eventi:www.gitando.it.

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to. (grafico 7 e 8) In definitiva manca untermine condiviso, ma forse baste-rebbe parlare soltanto di “turismo”,cercando di allargare piuttosto il con-cetto di “soddisfazione” del cliente.Ciascuna persona ha bisogni ed esi-genze particolari che si apetta sianoprese in considerazione e affrontatedai gestori delle strutture ricettiveper poter trascorrere la vacanza nelmigliore dei modi. Chi ha delle disa-bilità, in definitiva, è un turista cheha le stesse “particolari” esigenze ebisogni di qualsiasi altro cliente. Nonper niente alla richiesta di indicarequando una struttura può definirsiaccogliente il 40% degli intervistatiha risposto: “quando si trova perso-nale cui illustrare le proprie esigen-ze”. (grafico 9) Sembra proprio che lachiave della qualità risieda ancorauna volta nella formazione. La for-mazione è necessaria per saper acco-gliere e rispondere alle diverse neces-sità realizzando servizi sumisura: una formula va-lida per chiunque, sianoessi disabili o meno. Dal-la breve indagine condot-ta da Village for all in oc-casione del Salone di Ri-mini dedicato al turismoall’aria aperta, sonoemersi in definitiva alcu-ni punti fermi, sui qualigli imprenditrori dellestrutture ricettive posso-no riflettere. Innanzitut-to esiste una “esigenza di turismo ac-cessibile”, non solo da parte di por-tatori di una qualche disabilità. Quel-lo dell’accessibilità è un mercato in-teressante, poiché questi turisti non

viaggiano mai da soli e, inoltre, dà lapossibilità di allungare la stagione,poiché chi si reca in vacanza sceglieperiodi anche molto lunghi e in di-versi periodi dell’anno. Ma sono

emersi anche alcuni “corol-lari”; la possibilità di prati-care uno sport è un “acces-sorio” importante ancheper i clienti disabili e la ri-chiesta di trovare in ognistruttura personale attentoe disposto ad ascoltare lediverse esigienze di ciascu-no. Infine, un dato è emer-so su tutti e merita atten-zione. È la famiglia conbambini piccoli che ha ma-

nifestato i bisogni più complessi edespresso la maggiore richiesta di tu-rismo accessibile. E avere figli picco-li non può essere sicuramente consi-derato una disabilità. ■

COS'E', SECONDO TE, UNA STRUTTURA RICETTIVA ACCOGLIENTE PER TUTTI?

trovare personale a cui illustrare le proprie esigenze

una struttura lussuosa

una struttura che rispetta la normativa vigente

la possibilità di chiedere servizi supplementari

altro

vuoto

COS'E', SECONDO TE, UNA STRUTTURA RICETTIVA ACCOGLIENTE PER TUTTI?

40%

2% 27%

13%

4%

14%

Village for all è una organiz-zazione no-profit, che ha co-me scopo la promozione del-

lo sport e del turismo per tutti, at-traverso la realizzazione di un net-work di villaggi e campeggi che la-vorano in questo settore con serie-tà e professionalità. Village for all,affiliando campeggi al network, rac-

coglie informazioni affidabili e cor-rette che possono dare alle personecon disabilità la possibilità di sce-gliere il luogo giusto in cui passarele proprie vacanze, e si occupa an-che della formazione del personaledelle strutture, in modo tale da ga-rantire una accoglienza effettiva-mente adeguata e non soltanto una

generica dichiarazione di accessibi-lità per aver rispettato la norma vi-gente sulle barriere architettoniche.L’organizzazione svolge quindi undoppio ruolo: garanzia nei confron-ti del consumatore disabile, o conbisogni speciali, e di supporto tec-nico alle imprese che non hannocompetenze specifiche nel settore.

VILLAGE FOR ALL

Per maggiori informazioni:pro.villageforall.net [email protected]

CAMPING MANAGEMENT :TURISMO ACCESSIBILE

18

18,5%

5,9% 4,8%

1,4% 1,5% 2,1%

19,5%

64,5%

0

50

100

150

200

250

300

350

400

COSA INTENDI PER TURISMO ACCESSIBILE?

COSA INTENDI PER TURISMO ACCESSIBILE?

accessibile a tutti

per disabili e anziani senza barriere architettoniche che garantisca libertà

economico

indipendenza durante vacanza comodità

altro

vuoto

A chi pensi sia rivolto?

35%

26%

22%

6%

11%

disabili

altro

anziani

persone con difficoltà aliment

1famiglie con badi età inferiore a

A chi pensi sia rivolto?

disabili

altro

anziani

persone con difficoltà alimentri

1famiglie con bambini di età inferiore ai tre anni

E’ LA FAMIGLIA CON BAMBINI PICCOLI CHE HA MANIFESTATO I BISOGNI PIÙ COMPLESSIED ESPRESSO LA MAGGIORE RICHIESTA DI TURISMO ACCESSIBILE.

Graf.7 COSA INTENDI PER TURISMO ACCESSIBILE?

Graf.8

A CHI PENSI SIA RIVOLTO?

Graf.9COS’ È, SECONDO TE UNA STRUTTURA RICETTIVA ACCOGLIENTE PER TUTTI?

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D al 4 al 7 Marzo si è svolta aViterbo presso il Grand Ho-tel Salus e delle Terme, la de-

cima edizione della Borsa del Turi-smo Sociale e Associato, con la qua-le la città della Tuscia, secondo le pa-role dell’assessore al turismo della Re-gione Lazio, Claudio Mancini, «tor-na ad ospitare un appuntamento di

rilievo per promuovere la commer-cializzazione del prodotto turisticolocale, sul quale la Regione sta pun-tando con molte iniziative, a comin-ciare dalla promozione dell’offerta le-gata ai laghi, ai borghi storici e alletradizioni enogastronomiche».La manifestazione anche quest’an-no è stata promossa da Cralnetwork

by InRete e dal CAT (Centro Assi-stenza Tecnica Sviluppo Imprese) diViterbo in collaborazione con l’as-sessorato al turismo della RegioneLazio, l’assessorato al turismo dellaProvincia di Viterbo, la Camera diCommercio di Viterbo, l’Ammini-strazione comunale di Viterbo el’Agenzia regionale di promozioneturistica di Roma e del Lazio, con il

supporto dell’Enit-Agenzia nazionaleper il turismo e ilpatrocinio del Mi-nistero del turismo,oltre che delle asso-ciazioni imprendi-toriali di Confeser-centi, Confcom-mercio e Confindu-stria – settori turi-smo (Federalberghi,Assotravel, Asso-viaggi e Fiavet).Due gli appunta-menti principali. Ilprimo è stato il con-vegno nazionale sulturismo sociale inItalia del 5 marzo,in cui oltre a fare il

punto sui “buoni vacanza”, è statopresentato anche il Secondo Rappor-to nazionale sul turismo sociale, cura-to dall’ISNART (Istituto Nazionaledelle Ricerche) in collaborazione conl’Osservatorio permanente costitui-to in ambito Btsa. Il secondo è il workshop che si èsvolto il 6 marzo e al quale hannopreso parte un centinaio di operato-ri della domanda, di cui una quin-dicina provenienti dai tre paesi eu-ropei di lingua tedesca (Germania,

DAL 4 AL 7 MARZO IL SALONEDEDICATO AL TURISMO SOCIALE

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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A VITERBO LA X EDIZIONE DELLA BTSA

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Austria e Svizzera), dalla Polonia edai Paesi Scandinavi (Svezia e Nor-vegia) e circa 350/400 operatori del-l’offerta. Si è trattato di un autenti-co appuntamento d’affari dove i bu-sinessmen del turismo nazionale han-no potuto presentare proposte e ri-sorse ai maggiori Cral e dopolavoriitaliani e stranieri e ai rappresentan-ti di associazioni culturali, sportivee religiose. Nei giorni della manife-stazione si è svolto anche un educa-tional tour, riservato agli operatoripartecipanti al workshop e ai giorna-listi della stampa nazionale presen-ti all’evento. «Anche quest’anno», ha dichiaratoFederica Alatri, presidente del-l’ATLazio, «abbiamo partecipato al-l’edizione della Borsa, un appunta-mento consolidato per il pubblicodel turismo sociale nelle sue variecomponenti associative e organizza-tive e a cui Roma e il Lazio, con leloro proposte di mete artistiche edeventi culturali, percorsi religiosi,itinerari naturalistici ed enogastro-nomici, hanno tanto da offrire. Proprio per migliorare l’incontro trala domanda e l’offerta turistica del-la regione, l’Agenzia ha istituito ilGrand Tour Operator (GTO), conl’obiettivo di creare un circuito qua-lificato di accoglienza. Si tratta diun sistema informatico gratuito, incui le imprese turistiche del territo-rio regionale possono iscriversi perentrare direttamente in contattocon i tour operator italiani e stra-nieri presentando i servizi e le strut-ture più adatti a diverse tipologie ditarget. La Borsa del turismo sociale e asso-ciato rappresenta un’ottima e validaopportunità per promuovere il GTOe le imprese che hanno le miglioricaratteristiche per le famiglie, i gio-vani, i circoli, le associazioni profes-sionali e ricreative».Per il direttore generale dell’Enit-Agenzia, Paolo Rubini, «il turismosociale è un settore importante delcomplessivo mercato turistico nazio-nale, sia per la sua consistenza, siaper le esigenze sociali che riveste. IlGoverno ed il Ministro Brambilla,con l’avvio del rilascio dei buoni va-

canza hanno sottolineato in manie-ra pragmatica ed inequivocabile que-sta importanza». Sempre secondo Rubini l’esigenza direlax, riposo, crescita culturale e ri-generazione fisica e mentale che lavacanza consente, deve essere ormaipercepita come una esigenza tutela-ta dallo Stato e non solo un consu-mo superfluo collegato al reddito edalla classe sociale. Numerosi studi di-mostrano infatti, ha proseguito il di-rettore generale dell’Enit-Agenzia,che un insufficiente numero di gior-ni dedicato alle vacanze determinaeffetti negativi sulla società nel suocomplesso, sia perché ciò incidereb-be sulla salute della popolazione e so-prattutto perchè sarebbe causa di unaminore produttività del sistema eco-nomico. Dopo il successo dello scorso anno,la Btsa sembra aver trovato nella cit-tà di Viterbo la sua sede definitivacon grande soddisfazione degli ope-ratori e delle categorie interessate.«Sono contento che l’auspicio espres-so lo scorso anno di confermare nel2010 a Viterbo la sede della Btsa siastato accolto», ha dichiarato Luigi

Pagliaro, intervenuto in vece di Fe-rindo Palombella, presidente dellaCamera di Commercio cittadina,«grazie anche all’ottimo lavoro degliorganizzatori, che hanno permesso ainumerosi partecipanti provenientida ogni parte d’Italia di avere un’ot-tima ospitalità e di svolgere al me-glio la propria attività. Al tempo stes-so questo evento ha consentito dipromuovere il territorio della Tuscia,che ben rappresenta quella provin-cia italiana ancora tutta da scoprire,e stimolato le strutture ricettive lo-cali a prestare più attenzione al turi-smo associato». Il delegato del sindaco di Viterbo,Andrea Marcosano, ha da parte suasottolineato come con la Borsa delturismo sociale e associato, Viterbosia stata al centro dell’attenzione pertre giorni interi: «Una vetrina pre-stigiosa per la nostra città che le hapermesso di farsi conoscere, notaree apprezzare anche al di fuori deiconfini nazionali. Ospitare un ap-puntamento così importante nel no-stro territorio rappresenta una pre-ziosa occasione di crescita. E non so-lo turistica».Sulle opportunità che l’avvenimen-to può offrire si è soffermato ancheil dirigente del settore turismo dellaProvincia, Mara Ciambella, secondocui l’interesse della sua amministra-zione a partecipare a questo tipo dimanifestazione risiede nel fatto cheessa, per la particolare tipologia diturismo che tratta, è «occasione diarricchimento culturale e di promo-zione e di valorizzazione delle risor-se del territorio».Riferendosi ai buoni vacanza recen-temente introdotti dal Governo, Vin-cenzo Peparello, presidente del CATdi Viterbo, ha infine detto che ilgrande successo che stanno avendo«dimostra che in Italia questa tipo-logia di turismo ha spazi di crescitaoggi neppure ipotizzabili, se soltantosi pensa che in Francia sono oltre 6milioni i cittadini che ne usufruisco-no. Senza considerare i vantaggi chequesto comporta dal punto di vistaeconomico perché destagionalizza ilnostro turismo e dà lavoro a milionidi addetti». ■

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

20

IN FRANCIA SONO OLTRE 6 MILIONI I CITTADINI CHEUSUFRUISCONO DEI “BUONI VACANZA”

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Iparchi di divertimento a tema so-no diventati un classico anchenel nostro Paese, dove se ne con-

tano ormai a decine in numerose re-gioni italiane. Dopo l’Italia in Minia-tura di Viserba, in provincia di Rimi-ni e Gardaland a Verona, tra i primie i più noti parchi realizzati, struttu-re dedicate al tempo libero e allo sva-go sono sorte ovunque e ciascuna

pensata per un diverso “target”: daigrandi ai piccini, dagli amanti del-l’avventura e del brivido agli appas-sionati della natura; dagli zoosafariagli acquapark, capaci di attirare fiu-mi di gente anche in località mari-ne, infischiandosene della “concor-renza” delle onde naturali, degli au-tentici fondali e delle scogliere di ve-ro calcare.

Tutti i parchi si ispirano al primo epiù famoso di tutti: Disneyland, inau-gurato nel 1955 ad Anaheim, nellaperiferia di Los Angeles per dare vi-ta all’incantato mondo di carta e cel-luloide creato dal maestro del fumet-to Walt Disney. Ben presto ci si è re-si conto che la grandiosa e visiona-ria idea di un luogo dove vivere lemagiche atmosfere dei propri eroi po-teva rappresentare un grandioso af-fare per i milioni di visitatori che eracapace di attirare e un potentissimovolano per il turismo. Forse per la pri-ma volta, grazie al parco Disney, mi-lioni di persone hanno cominciato aviaggiare non per conoscere luoghie culture diverse ma per vivere unaillusione in un luogo fatto di plasti-ca e cartapesta. Questa è stata la “molla” che ha por-tato alla fioritura di migliaia di altrestrutture simili in tutto il mondo, alpunto da generare un cambio di co-stume. Esse sono infatti ormai uncomplemento quasi necessario perchiunque intende promuovere il tu-rismo sul proprio territorio. Se infat-ti parchi faraonici come Disneyland,appunto, o Disneyland Paris in Euro-pa e, in misura minore e più di recen-te, la nostra Gardaland, sono diven-tati essi stessi mete turistiche indi-pendenti dal territorio su cui sono si-tuate, altri parchi sono stati creatiper offrire nuove attrattive ai visita-tori e magari prolungare la loro per-manenza in quella località. I primi a cogliere l’opportunità deiparchi a tema in Italia sono stati i ro-magnoli, che grazie al loro genio tu-ristico in qualche modo sono riusci-ti in una impresa quasi impossibile:continuare a fare della loro terra unaambita meta di vacanza per tutta la

CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO

MONDI FANTASTICI

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I PARCHI DI DIVERTIMENTO UN NECESSARIO COMPLEMENTOPER IL TURISMO

TUTTI I PARCHI SI ISPIRANO AL PRIMO E PIÙ FAMOSO DI TUTTI: DISNEYLAND, INAUGURATO NEL 1955 AD ANAHEIM,NELLA PERIFERIA DI LOS ANGELES

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famiglia nonostante la quasi totalecementificazione della costa, il de-grado dell’ambiente marino e la “ri-voluzione” sessantottina, che ha re-so quasi impossibile pensare di potertrascorrere un periodo di ferie assie-me ai propri figli una volta che que-sti hanno raggiunto l’adolescenza. Unrisultato reso possibile senz’altro dal-l’intelligente politica turistica coe-rentemente portata avanti nel corsodegli anni ma anche dalla presenzadi parchi come l’Aquafan di Riccio-ne, Mirabilandia, l’Acquario di Cat-tolica e le altre decine di struttureche da Ravenna a Forlì promettonoa tutti divertimento, svago e una in-teressante alternativa alla “solita”spiaggia.Naturalmente anche i parchi hannoseguito l’evoluzione dei gusti e dellemode. Se inizialmente il parco a te-ma doveva essere una sorta di luna-park gigante, ricolmo di diavoleriemeccaniche, col tempo ha comincia-to a far capolino anche il mondo delcinema, con l’apertura di luoghi pen-sati come replica degli Studios holly-woodiani. È questo ciò che si trovaal Movieland di Lazise (Verona) o alCinecittà World, in progetto alle por-te di Roma. Per qualche tempo han-no avuto la loro parte di fortuna an-che gli zoosafari, versione un po’ piùemozionante ed esotica degli zoo,adesso messi in ombra dagli acquari,

celeberrimo quello di Genova, doveammirare dal vivo delfini, orche ma-rine, foche. Zoomarine a Torvaianica(Roma) o Oltremare di Riccione so-no due esempi di parchi acquatici vi-sitati da scolaresche e sede di centridi ricerca sulla vita marina conven-zionati con le università. Più recen-temente, man mano che si è andatadiffondendo una certa mentalità am-bientalista, hanno fatto la loro com-parsa anche i parchi-natura, che cer-cano di favorire un contatto più di-retto con la fauna esotica o locale an-che attraverso percorsi didattici, co-me il parco Natura viva di Bussolen-go (Verona)Ormai non c’è più limite alla fanta-sia di imprenditori e progettisti e ba-sta un film di successo, come India-na Jones, per veder spuntare il rela-tivo parco a tema, dove chiunquepuò ritrovare l’arca perduta o cerca-re il teschio di cristallo. Come all’In-diana park di Riva dei Tarquini (Vi-terbo) o nei numerosi altri adventu-re park. Insomma, quello dei parchia tema è ormai un business che sisvolge in simbiosi con quello ben piùvasto del turismo. E ciò fin da subi-to. Se ad inizio anni novanta, infat-ti, non esisteva in Italia ancora unvero e proprio turismo dei parchi di-vertimento, lo stesso Gardaland ve-niva comunque introdotto come tap-pa giornaliera all’interno di viaggi or-

ganizzati da agenzie viaggio nella zo-na del lago di Garda. Chi andava alparco divertimenti quindi, lo facevaperché turisticamente si trovava giàin zona, come nel caso del CavallinoMatto di Donoratico (Livorno), Fia-bilandia di Rivazzurra (Rimini), op-pure perché abitava a poca distanzadalla struttura d’intrattenimento.Grazie al parco, quindi, una vacanzaal mare o ai monti non era rovinatada un periodo di cattivo tempo op-pure si riusciva a “strappare” una gior-nata in più di permanenza in alber-go o in campeggio. Oggi si sta seriamente pensando aqualcosa di ancor più radicale; adesempio ad un parco di divertimen-ti dedicato all’antica Roma da co-struire… a Roma. Come dire: la co-pia meglio dell’originale; dove fer-marsi due o tre giorni e magari com-pletare la vacanza con una fugace vi-sita alla Città Eterna. Probabilmen-te questa è soltanto una esagerazio-ne, ma resta il fatto che, a quanto pa-re, quella dei parchi a tema sia una“febbre” che ha contagiato un po’tutti e se da noi si pensa ad aprirnedi nuovi, nel resto del mondo è aper-ta la sfida per ospitare il parco piùgrande del mondo. Vincerà Singapo-re, dove gli Universal Studios han-no appena presentato Resort WorldVentosa – un progetto da 4 milioni didollari – o Dubai? ■

23

QUELLO DEI PARCHI A TEMA È ORMAI UN BUSINESSCHE SI SVOLGE IN SIMBIOSI CON QUELLO BEN PIÙ VASTO DEL TURISMO.

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CAMPING MANAGEMENT :RICERCHE

LE REGIONI D’ITALIACOME COMUNICANOSUL WEB?

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di Mauro Matiddi*

Il 3 dicembre 2009, al Centro Con-gressi dell’Università di Roma Sa-pienza, presso la Facoltà di Scien-

ze della Comunicazione, è stata pre-sentata l’analisi La consumer experien-ce nei portali turistici delle regioni italia-ne, lavoro di ricerca applicata realizza-to dal Centro interdisciplinare turi-smo ambiente e territorio (Citta) del-la Sapienza, sotto la direzione scien-tifica di Fabiola Sfodera, professoredi Economia e Gestione delle Impre-se e vice direttore del Citta, fornen-do basi di confronto con professioni-sti del turismo pubblico o privato re-gionale, nazionale e internazionale.Il convegno si è aperto con la rifles-sione del preside della Facoltà, Ma-rio Morcellini, sulle caratteristichedel consumatore/turista e le evoluzio-ni dei comportamenti di acquisto inrapporto con i nuovi mezzi di comu-nicazione digitale. Dopo il passapa-

rola, internet e il “www” si dimostra-no modalità di comunicazione effica-ci orientando abitudini e usi di con-sumo turistico. I partecipanti si sono,poi, alternati come relatori e spetta-tori innescando un proficuo “giocodelle parti” convogliato nella tavolarotonda moderata da Alberto Mat-tiacci, professore ordinario di Econo-mia e Gestione delle Imprese alla Sa-pienza. Riassumiamo sinteticamentei risultati della ricerca e delle rifles-sioni. Nell’era di Internet, le logichecoinvolgenti del web 2.0 sono moltoutili per promuovere il territorio usan-do modalità sempre più in linea coni desideri dei consumatori-turisti. Per valutare la risposta dei portali tu-ristici delle Regioni e delle Provinceautonome alle esigenze dei navigato-ri-utenti è stato analizzato ogni por-tale su criteri di visibilità online, ar-chitettura informativa, contenuti, ser-

vizi, rispondenza o anticipazione dilogiche web 2.0 (forum on line, mul-timedialità…), interazione con laPubblica Amministrazione e qualitàdell’offerta. Sono state individuatecategorie e sottocategorie di consu-mer experience più importanti perchél’esperienza di navigazione si basa suun ventaglio di attributi in base aiquali gli utenti/fruitori/ turisti valu-tano la propria soddisfazione. Si èproceduto con analisi a tavolino esomministrazione di un questionarioai dirigenti degli assessorati al turi-smo competenti (Opt) per la promo-

1° POSTO

PUGLIAwww.viaggiareinpuglia.it

TRENTINOwww.trentino.to

2° POSTO

ALTO ADIGE SÜDTIROLwww.suedtirol.info

UMBRIA www.umbria-turismo.it

TOSCANA www.turismo.intoscana.it

EMILIA ROMAGNAwww.emiliaromagnaturismo.it

3° POSTO

BASILICATA www.aptbasilicata.it

VALLE D’AOSTA www.regione.vda.it/turismo

I RISULTATI DELLA RICERCA “LA CONSUMER EXPERIENCE NEI PORTALI TURISTICI DELLEREGIONI ITALIANE”

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zione del portale. L’indagine ha rac-colto informazioni di tipo quantitati-vo sulle “statistiche” interne dei sin-goli portali e informazioni qualitati-ve utili a comprendere le strategie digestione adottate, e ha compresoaspetti tecnico funzionali ma ancheaspetti prettamente esperienziali. Èstata rilevata una grande eterogenei-tà tra i portali regionali con casi dieccellenza - portali web capaci di at-trarre turisti e investitori competen-do a livello internazionale - e casi di“insofferenza al mercato moderno”,frutto di dinamiche localistiche e au-toreferenziali. Il portale della Puglia è risultato labest practice di riferimento nazionale,rispondendo alle tre macroaree dellavisibilità, l’organizzazione dei conte-nuti (l’informazione organizzata coe-rentemente con l’approccio usato dalnavigatore nella sua richiesta di in-formazioni) e l’utilizzo di strumentisecondo le logiche del web 2.0. An-che il Trentino ha ottenuto perfor-mance da leader e si è rilevato il pro-gressivo miglioramento della consu-mer experience offerta dai portali diAlto Adige Südtirol e Toscana. IlTrentino si è evidenziato in modo ec-cellente per la visibilità on line (posi-zionamento sui motori di ricerca, pa-ge rank e indicizzazione) e come Mo-lise, Alto Adige/Südtirol e Toscanaha offerto un’ottima architettura perlivello di barriera (media numero diclick per la visualizzazione di schededi dettaglio sull’informazione ricerca-ta dal navigatore); la Valle d’Aosta siè distinta per la completezza e la pre-senza congiunta di informazioni sustrutture ricettive, ristoranti, eventie servizio meteo; Umbria e Toscanahanno primeggiato per l’area multi-mediale; il Friuli Venezia Giulia, af-fiancato da Alto Adige/Südtirol eTrentino, per l’offerta di servizi di pre-notazione e acquisto (ristoranti, al-berghi, eventi, ecc.); Basilicata, Emi-lia Romagna, Puglia e AltoAdige/Südtirol per l’utilizzo di servi-zi innovativi orientati a soddisfare lelogiche del web 2.0. La tavola rotonda, prima release di unosservatorio con tavolo tecnico sullacomunicazione turistica on line, ha

evidenziato che chi progetta i porta-li, di frequente, non ha l’età e non èparte dei target prioritari del Mediaweb. Si è parlato delle problematichedi tipo organizzativo e dell’importan-za del confronto con imigliori prima di im-postare e progettare unnuovo portale. In talsenso la Pubblica Am-ministrazione può ope-rare in maniera eccel-lente quando utilizza ilportale web come stru-mento integrato con lepolitiche di sviluppo ela politica di comuni-cazione. Giovanni Sci-pioni, direttore de I Viaggi di Repub-blica ha evidenziato che, grazie al van-taggio della reputazione credibile pernuove iniziative editoriali, si è sceltodi usare una guida cartacea integratacon il Media web perché i lettori delgiornale cartaceo non sono gli stessiche leggono i contenuti via internete viceversa. Joseph Woods, innovationmanager Wcnt – Malta, ha rilancia-to il tema dell’importanza di crearevalore per il turismo italiano attraver-so l’innovazione e Carmine Piscopo(Mobile@Tourism) ha puntato l’in-dice sul fatto che in futuro la diffusio-ne degli smartphone e telefoni multi-funzione faciliteranno il consumo tu-ristico fruito immediatamente e con-diviso velocemente on line, i portaline dovranno tener conto. Sonia Ferrari – esperta di marketingturistico-territoriale - ha parlato del-la necessità di un coordinamento dimarca per le fonti attrattive e Oderi-si Nello Fiorucci, responsabile delladivisione Ricerca e Consulenza del

Cst di Assisi ha messo in evidenza cheil portale dell’istituzione regionale rie-sce a promuovere con il valore ag-giunto della reputazione credibile, masi devono studiare soluzioni adatte per

superare l’eventualedifficoltà di acquistoprodotti/servizi; si ri-schia di creare un bu-co che va a cozzarecon il “voglio tutto esubito” sempre più ri-chiesto dai mercaticontemporanei. Il professore GiovanniPeroni, che ha primadiretto il Cst Assisi epoi il Citta, ha ricor-

dato che nella realtà italiana è anco-ra necessario un coordinamento stra-tegico capace di evitare duplicazioni,frammentazioni, sovrapposizioni chefanno disperdere i finanziamenti inmille rivoli senza mai misurarne l’effi-cacia e senza mai produrre effettiva-mente i risultati sperati. L’incontro siè concluso con l’annuncio del lanciodi un tavolo tecnico progettuale per larealizzazione di un Osservatorio per-manente sulle pratiche della promo-zione turistica regionale webbased. Ta-le operazione sarà curata dal Citta conla Facoltà di Scienze della Comunica-zione dell’Università Sapienza di Ro-ma e l’Osservatorio diventerà un pun-to di riferimento fondamentale per isoggetti istituzionali o privati che in-tendano sviluppare le loro prassi dimarketing nel cyber market. ■

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*(dottore in scienze della comunicazioneistituzionale e d’impresa, titolare di REPUTATION www.reputati-on.it)

IL PORTALE DELLA PUGLIA È RISULTATO LA BEST PRACTICE DI RIFERIMENTO NAZIONALE

Nella fotoalcuni relatoridel convegno

Prof.ssa F. Sfodera

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Il 1° gennaio è entrato in vigore nel nostro Paese ilcosiddetto “pacchetto Iva” o VAT Package che intro-duce significative e rilevanti modifiche in materia di

Iva “europea”. Rispetto alla normativa precedente, le principali novi-tà riguardano le prestazioni di servizi fornite nei Paesimembri dell’Unione europea per le quali viene introdot-to, come regola generale, il principio di tassazione nelPaese del fruitore anziché in quello del prestatore. Nuo-ve regole sono dettate anche per le procedure di rimbor-so nonché per la cooperazione amministrativa e lo scam-bio di informazioni. Finalità della nuova disciplina è so-prattutto quella di snellire l’intero complesso normati-vo dell’Iva e rendere più agevole il sistema impositivo,ma anche quella di prevenire e reprimere evasione edelusione fiscale attraverso l’adozione di strumenti ade-guati.

1. QUADRO NORMATIVO.Il cosiddetto “VAT Package” nasce dalla seguente nor-mativa comunitaria:v Direttiva 2008/8/CE (che modifica la vigente Diret-

tiva Iva 2006/112/CE con riferimento al luogo di pre-stazione dei servizi);

v 2008/9/CE (che abroga l’ottava Direttiva Iva, istituen-do una nuova procedura elettronica di rimborso per isoggetti passivi comunitari non residenti nello Statodi rimborso);

v Regolamento 143/2008 (in tema di cooperazione am-ministrativa); con cui si sono apportate significativemodifiche al D.P.R. 633/1972 (Disciplina dell’Iva) eD.L. 331/1993 (Disciplina dell’Iva comunitaria).

Le principali novità introdotte sono sintetizzate nei pa-ragrafi che seguono.

1.1. Luogo di tassazione dei servizi resiCon l’introduzione delle predette norme vi è, di fatto,

una modifica della regola generale del luogo di tassazio-ne dei servizi resi a soggetti passivi, per i quali si passadal criterio della tassazione nel Paese di stabilimento delprestatore al criterio di tassazione nel Paese di stabili-mento del cliente (Business to Business); al contrario,per le prestazioni rese a privati consumatori (Business toConsumer) si conferma, come regola generale, quelladella tassazione nel Paese del prestatore.

1.2. Definizione di soggetto passivo stabilitoA decorrere dall’1 gennaio 2010 si considerano sogget-ti passivi d’imposta:v I soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professio-

ni per le prestazioni ricevute nell’ambito di tale atti-vità che hanno dimora abituale (sede effettiva ammi-nistrazione) o domicilio (sede legale) nello stato;

v I soggetti passivi di cui sopra che effettuano, accantoad operazioni soggette all’imposta, anche operazioninon rientranti nell’ambito del campo applicativo deltributo;

v Gli enti, le associazioni e le altre organizzazioni di cuiall’articolo 4, 4° comma del DPR 633/1972, identifi-

Iva per le prestazione di servizi

Luogo in cui risiede il Prestatore

REGOLA GENERALE FINO AL 31 DICEMBRE 2009

Iva per le prestazionedi servizi B to B

Luogo in cui risiede il Committente

REGOLA GENERALE DAL 1 GENNAIO 2010

Iva per le prestazionedi servizi B to C

Luogo in cui risiede il Prestatore

CAMPING MANAGEMENT :RUBRICA FISCALE

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VAT PACKAGE: CAMBIAL’IVA PER LE PRESTAZIONIDI SERVIZI NELLA UE

AL VIA LA NUOVA NORMATIVA ADOTTATA IN SEDE COMUNITARIA CHE CAMBIA IL REGIMEIMPOSITIVO DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI NEI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA.

di Maurizio Fantaccione

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cate ai fini iva: il fatto stesso di possedere un numeroidentificativo, anche se non attribuisce la qualifica disoggetto passivo in senso proprio, fa sì che non deb-ba più distinguersi se il committente ha ricevuto unadeterminata prestazione nell’ambito della propria at-tività istituzionale o economica in quanto la tassazio-ne avviene comunque in Italia.

1.3. Deroga al luogo di tassazione dei servizi resiDi fatto, le modifiche introdotte tendono a confermaretalune deroghe già esistenti (che comportano l’applica-zione degli stessi criteri di tassazione sia per le prestazio-ni rese a soggetti passivi, che a privati consumatori) con-cernenti:1. le prestazioni di servizi relativi ad immobili1: vinco-

lante l’ubicazione dell’immobile:

(*) Se il prestatore non è “stabilito” in Italia o identificato ai fini Ivain Italia, il committente dovrà emettere autofattura ex articolo 17comma 3 DPR 633/72.

2.le prestazioni di servizi culturali, artistici, sportivi,scientifici, educativi, ricreativi e simili2: vincolante illuogo in cui la prestazione è materialmente svolta:

(*) Se il prestatore non è “stabilito” in Italia o identificato ai fini Ivain Italia, il committente dovrà emettere autofattura ex articolo 17comma 3 DPR 633/72.

3. le prestazioni di trasporto passeggeri;4. introduzione di nuove deroghe sia per le prestazioni

rese a soggetti passivi che a privati consumatori, conriferimento alle prestazioni di ristorazione e catering,nonché alla locazione a breve termine dei mezzi ditrasporto: sono imponibili nel luogo in cui le presta-zioni sono materialmente eseguite:

In particolare, le prestazioni di ristorazione e catering re-se fuori dal territorio dello stato (per le navi oltre le 12miglia) saranno da considerare fuori dal campo di appli-cazione dell’Iva.

(*) Se il prestatore non è “stabilito” in Italia o identificato ai fini Ivain Italia, il committente dovrà emettere autofattura ex articolo 17comma 3 DPR 633/72.

Diversamente, le prestazioni di locazione e noleggio abreve termine3 sono territorialmente rilevanti nel luo-go in cui il mezzo di trasporto è effettivamente messoa disposizione del committente sempreché utilizzatonella UE; quando sono rese fuori dal territorio dellostato (per le navi oltre le 12 miglia) saranno da consi-derare fuori dal campo di applicazione dell’Iva.

5. conservazione di talune deroghe vigenti, limitatamen-te ai servizi resi a privati consumatori, relative a pre-stazioni di servizi:a. di intermediazione: seguono la regola generale in-

dicata nel paragrafo 1.1;b. di trasporto di beni: seguono le seguenti casistiche:

• diversi da quelli intracomunitari per i quali il luo-go di tassazione è quello del committente se lostesso è soggetto passivo d’imposta4 altrimenti illuogo di tassazione sarà determinato in proporzio-ne alla distanza percorsa all’interno dello Stato.

• intracomunitari per i quali il luogo di tassazioneè quello del committente se lo stesso è soggettopassivo d’imposta5 altrimenti il luogo di parten-za del trasporto.

c. relative a beni mobili materiali6: per i quali il luo-go di tassazione è quello del committente se lo stes-so è soggetto passivo d’imposta7 altrimenti il luogodi esecuzione della prestazione sarà anche il luogodi tassazione del servizio.

d. di telecomunicazione, teleradio-diffusione8 e servi-zi resi tramite mezzi elettronici9.

6. introduzione di una regola particolare per la locazio-ne a lungo termine di mezzi di trasporto, resa a priva-ti consumatori;

7. ampliamento della definizione di soggetto passivo aifini della individuazione della territorialità dei servi-zi, che comporta che siano considerati tali anche: a. gli enti non commerciali (individuati nel diritto

interno dall’articolo 4, quarto comma, del DPR 26

PRESTATORE COMMITTENTE UBICAZIONEIMMOBILE

RILEVANTI AI FINI IVA

ITALIANOESTERO

ITALIANOESTERO

ITALIAESTERO

SI*NO

PRESTATORE COMMITTENTE UBICAZIONEIMMOBILE

RILEVANTI AI FINI IVA

ITALIANOESTERO

ITALIANOESTERO

ITALIAESTERO

SI*NO

PRESTATORE COMMITTENTE UBICAZIONEIMMOBILE

RILEVANTI AI FINI IVA

ITALIANOESTERO

ITALIANOESTERO

ITALIAESTERO

SI*NO

B. TO B.Operazioni effettuate

da soggetti passivi non stabiliti nello stato

Il debitore è o il cessionario

o il committente a seconda del tipo

di operazione stabilito nello stato.

Operazioni effettuateda soggetti

assivi non stabilitinello stato

e territorialmente rilevanti

Nei confronti di privati

o sogg. Pass. Non stabiliti nello stato.

Il debitore è il cedente o prestatore

non stabilito che ha l’obbligo di identificarsi

ai fini IVA quale debitore di imposta

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ottobre 1972, n. 633) anche quando agiscono nel-l’ambito dell’attività istituzionale,

b. gli enti che non svolgono alcuna attività commer-ciale, ma che risultano già identificati ai fini Iva;

8. generalizzazione del principio in base al quale il com-mittente nazionale soggetto passivo provvede agli ob-blighi contabili e di assolvimento dell’imposta per leprestazioni di servizio a lui rese da un soggetto passi-vo non stabilito e territorialmente rilevanti in Italia.

2. L’ESTENSIONE DEL MECCANISMODEL “REVERSE CHARGE” Con le modifiche apportate all’articolo 17 del Dprn.633/72, il meccanismo del reverse charge sarà applica-to a tutti gli acquisti di beni o servizi che gli operatoristabiliti in Italia effettueranno da un soggetto non resi-dente nello Stato.Pertanto il metodo dell’inversione contabile, obbligato-rio fino al 31 dicembre 2009 solo per i servizi previstinell’articolo 7, quarto comma, lettera d) del decreto Iva,dal 2010 diviene regola generale anche per gli acquistidi beni e per tutte le prestazioni di servizi fornite in Ita-lia da soggetti non residenti nei confronti di soggetti pas-sivi d’imposta stabiliti nel territorio dello Stato.In altri termini, un operatore italiano che acquista benie servizi da un soggetto non residente, dal 1° gennaio,dovrà sempre attivare l’inversione contabile, anche se ilfornitore estero è identificato o ha nominato un rappre-sentante fiscale in Italia.I poteri e gli obblighi del rappresentante fiscale in or-dine alla fatturazione delle operazioni attive saranno,così, ridotti. Per contro gli acquirenti italiani soppor-teranno un obbligo contabile maggiore dovuto alla au-to fatturazione degli acquisti, ma avranno un consi-stente vantaggio economico non dovendo pagare l’Ivaal fornitore identificato o con rappresentante fiscalein Italia.La regola obbligatoria dell’inversione contabile non ope-ra se il soggetto non residente fornisce beni o servizi aun soggetto nazionale, facendo intervenire attivamen-te e fattivamente la sua stabile organizzazione in Italia.

Il fatto che i soggetti esteri identificati o con rappresen-tante fiscale in Italia non potranno più emettere fattu-ra con Iva ai loro clienti italiani impedirà loro di com-pensare l’eventuale imposta a credito sugli acquisti ef-fettuati in Italia. Sicché gli stessi si vedranno costrettia chiedere il rimborso dell’Iva pagata a monte e soppor-tare i cronici ritardi italiani o valutare se è più conve-niente per loro chiedere l’identificazione diretta o re-vocare la nomina del rappresentante fiscale per attiva-re il rimborso dell’Iva pagata sugli acquisti o sulle im-portazioni effettuate in Italia a Pescara.

3. L’INTRASTAT DEI SERVIZICOMUNITARI Con le modifiche apportate alla normativa si sono pro-dotte le seguenti conseguenze antifrode: v diventa obbligatorio dichiarare le prestazioni di ser-

vizi effettuate in ambito comunitario - sia quelle for-nite sia quelle acquistate - e presentare i modelli pervia telematica;

v viene eliminata la cadenza annuale della presentazione;v la periodicità di presentazione è mensile (la presen-

tazione deve avvenire entro il 19 del mese successivoal mese di riferimento) o trimestrale per i soggetti chenon hanno superato il valore soglia trimestrale di50.000 euro negli ultimi 4 trimestri rispetto a quellodi riferimento (la presentazione deve avvenire entroil 19 del mese successivo al trimestre di riferimento).

L‘agenzia delle Dogane, con il comunicato stampa del-lo scorso 5 novembre, ha ricordato che gli elenchi Intrarelativi al 2010 dovranno essere presentati esclusivamen-te in via telematica e ha invitato tutti gli utenti non an-cora abilitati a consultare il sito delle Dogane per trova-re le informazioni necessarie per aderirvi. Allo stato la normativa comunitaria prevede (articolo262 della direttiva n. 2006/112/CE) che dal 1° gennaio2010, gli elenchi riepilogativi Intrastat devono conte-nere anche l’indicazione dei soggetti passivi e delle per-sone giuridiche, non soggetti passivi identificate ai finidell’Iva nei cui confronti dei quali sono state effettuateprestazioni di servizi. ■

CAMPING MANAGEMENT :RUBRICA FISCALEN

OT

E 1) Sono state ampliate le casistiche delleprestazioni considerate relative agli im-mobili: perizie, prestazioni di agenzia, for-niture di alloggio (alberghi, campeggi,campi vacanza, ecc.), concessione di di-ritti di utilizzazione di beni immobili eprestazioni inerenti alla preparazione edal coordinamento dell’esecuzione dei la-vori immobiliari.

2) Sono state ampliate le casistiche: pre-stazioni di servizi relative ad attività cul-turali, artistiche, sportive, scientifiche,educative, ricreative e simili, ivi compre-se fiere ed esposizioni, le prestazioni diservizi degli organizzatori di dette attività,nonché quelle accessorie alle precedenti.

3) Si intende il possesso o l’uso ininter-rotto del mezzo di trasporto durante unperiodo non superiore ai 30 giorni, estesoa 90 per i natanti.

4) Se il prestatore non è “stabilito” inItalia o identificato ai fini IVA in Italia,il committente dovrà emettere autofattu-ra ex articolo 17 comma 3 DPR 633/72.

5) Se il prestatore non è “stabilito” inItalia o identificato ai fini IVA in Italia,il committente dovrà emettere autofat-tura ex articolo 17 comma 3 DPR633/72.

6) Si intende prestazioni di lavorazione,perizie, attività accessorie (carico, scari-co, movimentazione e simili), ecc. .

7) Se il prestatore non è “stabilito” inItalia o identificato ai fini IVA in Italia,il committente dovrà emettere autofattu-ra ex articolo 17 comma 3 DPR 633/72.

8) Sono tassati in Italia quando sono resida soggetti stabiliti nello stato nei con-fronti di privati comunitari o sono resi dasoggetti non stabiliti nella UE ed utilizza-ti in Italia.

9) Sono tassati in Italia quando sono resida soggetti extra-UE nei confronti di uncommittente non soggetto passivo resi-dente in Italia.

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Nella regione Lazio il turismoen plein air sta riscoprendouna nuova stagio-

ne. I numeri esposti nel-l’ultima Convention regio-nale organizzata dalla FAI-TA FederCamping del La-zio, l’associazione di cate-goria delle strutture turisti-co ricettive all’aria aperta,hanno evidenziato la tenu-ta economica del settore turistico,nonostante il momento di grave cri-si; inoltre tali numeri hanno mostra-to le grandi potenzialità, purtroppoancora in gran parte inespresse, chequesto comparto può offrire al siste-ma economico ed occupazionale del-la regione.Il dato che meglio fotografa tali op-portunità riguarda la provincia di La-tina che, con una percentuale di im-prese turistico-ricettive all’aria aper-ta pari a solo l’11% del totale delleimprese esistenti, offre il 65% dei po-sti letto generando oltre il 42% del-le presenze complessive nella regio-ne Lazio.L’incontro, che si svolto a Romapresso il Flaminio Village, è stato unimportante momento di discussionee confronto con le imprese del turi-smo en plein air del Lazio, utile adanalizzare l’evoluzione e le relativeproblematiche del settore nella re-gione. Nel corso della Convention, èemerso come il sistema dell’ospita-lità regionale non può prescinderedal considerare le imprese turisticheen plein air parte integrante e fonda-

mentale dell’intero sistema turisti-co. Nel corso degli ultimi decenni leimprese del comparto hanno subitoprofonde mutazioni, coinvolgendoanche i loro fruitori nei singoli pro-cessi evolutivi. Qualità, benessere ecomfort sono divenuti oggi elemen-ti fondamentali a cui nessun turistaè disposto a rinunciare.Il campeggiatore attuale vuole risco-prire le caratteristiche della vacan-za all’aria aperta: contatto con la na-tura, assenza di barriere comunica-tive per favorire l’aggregazione e lasocializzazione, fruizione di attratti-ve naturalistiche, riscoperta del ter-ritorio e delle sue caratteristiche pe-culiari. L’obiettivo che la FAITA Fe-derCamping del Lazio si è posto inquesti ultimi anni, è stato quello dicostruire un nuovo percorso evolu-tivo al fianco delle imprese e degliimprenditori, attraverso la presenta-zione di numerosi strumenti utili asupporto delle attività. In particola-re, gli ultimi due anni sono stati rag-

giunti importanti risultati, primo fratutti la modifica e il perfezionamen-to del nuovo Regolamento regiona-le n. 18 del 24 ottobre 2008.Attualmente, la FAITA FederCam-ping del Lazio è impegnata nel so-stenere le imprese nelle procedure dirichiesta di classificazione, obbligonormativo previsto dal nuovo Rego-lamento regionale.Per il 2010 è inoltre prevista la col-laborazione con i Comuni per la ve-rifica degli obblighi normativi pre-visti dalla Legge regionale n. 59 del03/05/85, reiterati attraverso gli artt.10 e 27 del nuovo Regolamento re-gionale. Tra le varie prescrizioni, quelle ditipo urbanistico prevedono l’indivi-duazione delle aree destinate allestrutture ricettive all’aria aperta, an-che attraverso eventuali varianti alPiano regolatore, con particolare ri-ferimento a quelle strutture preesi-stenti, autorizzate da oltre vent’an-ni, ma mai regolarizzate sotto il pro-filo urbanistico. Attraverso la realizzazione di proget-ti ed iniziative innovative, la FAI-TA FederCamping del Lazio cerche-rà di accrescere e consolidare lo svi-luppo sostenibile del turismo all’ariaaperta nella Regione Lazio. Una mi-gliore integrazione con il territorio,l’innovazione e la riqualificazionedelle imprese salvaguardando il con-testo sociale ed ambientale, sarà dun-que per i prossimi anni la nuova sfi-da dell’associazione e di tutte le im-prese del comparto. ■

CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

LA CONVENTIONDELLA FAITA LAZIO

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IL FUTURO DELLE IMPRESE SI COSTRUISCE ANCHE COL CONTRIBUTO E IL SUPPORTO DELLEORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA.

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La FAITA FederCamping in col-laborazione con la Naxos Tece l’ISPESL (Istituto Superiore

per la Sicurezza sul Lavoro), ha rea-lizzato un prodotto software per l’ero-gazione via Internet (e-learning) dicorsi sulla “Sicurezza sul lavoro” coni quali formare il personale secondoquanto previsto dal decreto legisla-tivo n.81/08 – Testo Unico sulla sa-lute e sicurezza nei luoghi di lavoro– per il quale tale formazione rappre-senta un obbligo a carico del datoredi lavoro e un diritto per i lavorato-ri. I corsi sono destinati ai dipenden-ti delle aziende del settore turisticoall’aria aperta, compresi i lavoratori

assunti dalle attività complementa-ri eventualmente cedute in gestione(bar, ristorante, market, etc.). Secon-do quanto previsto dalla legislazionevigente il datore di lavoro deve assi-curare che ciascun dipendente rice-va una formazione sufficiente ed ade-guata in merito ai rischi riferiti allamansione svolta e la formazione de-ve avvenire durante l’orario di lavo-ro senza oneri a carico del lavorato-re. Il prodotto formativo intende ri-solvere le difficoltà specifiche delcomparto turistico all’aria aperta nel-l’ambito della formazione dei lavora-tori, dovute principalmente a:v elevato turn-over degli operatori;

v stagionalità dell’attività; v precarietà del rapporto di lavoro; v elevata presenza di lavoratori non

autoctoni e stranieri;v necessità di ottenere certificazio-

ne della formazione prevista dallenorme regionali. Per rispondere a questi requisiti, ilcorso “Ospita la Sicurezza”, è ca-ratterizzato da un software di faci-le utilizzo da qualsiasi postazionee con la possibilità di differenzia-re e modulare il percorso formati-vo da parte di ciascun datore di la-voro, anche in funzione dellemansioni svolte dai propri lavora-tori (addetto alla reception, addet-to alla cucina. etc.)

I contenuti formativi sono articola-ti in due sezioni principali:v salute e sicurezza sul lavorov legislazione v rischi generali del settore turisti-

CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

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FAITA FederCamping continuaa credere e ad investire nelleenormi potenzialità del booking

on-line per il turismo all’aria aperta.Nell’ambito del più ampio program-ma “FAITA per il Marketing”, la Fe-derazione ha identificato una nuovaopportunità per incrementare le pre-notazioni e le presenze in azienda. Se-

condo Travel hospitality Job in Tou-rism, nel corso del 2009, oltre il 65%delle prenotazioni alberghiere on-li-ne è stato effettuato sui siti proprie-tari. Tuttavia le potenzialità espres-se da questo mezzo non sono coltenella loro interezza a causa di alcuneproblematiche di carattere tecnico.Infatti nonostante il mondo del turi-smo, compreso il turismo open-air,si stia sempre più orientando versoil booking on-line attraverso portaliad hoc, recenti ricerche di mercatohanno calcolato che oltre il 40% delbooking turistico va perso per diver-se ragioni. Alcune statistiche hanno

inoltre stimato che un’azienda ha daitrenta secondi ai due minuti di tem-po per convincere il cliente a conclu-dere l’acquisto. Capita così che il na-vigatore, o il potenziale cliente, nonproceda alla prenotazione perché bi-sognoso di ulteriori informazioni ov-vero perchè non ha ben capito leistruzioni del sito, o magari perchéha paura di inserire sul web i dati del-la sua carta di credito oppure per ra-gioni legate alla scarsa fiducia o co-noscenza del mezzo elettronico. A talproposito, è stato elaborato un dispo-sitivo, nella forma di un bottone ver-de, che può essere facilmente instal-

LA RIVOLUZIONE NEL “NUMERO VERDE”

UN SOFTWARE PER FORMARE ALLA SICUREZZA

CORSO SU PC PER ASSOLVERE AGLI OBBLIGHI DEL D.LGS 81/08

PRONTA ASSISTENZACON GREENONLINE

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co all’aria aperta v rischi specifici correlati alle man-

sioni individuate v igiene e sanità pubblicav igiene delle strutture ricettive v sicurezza degli alimenti (attività

semplici di cui alla dgr 1038/04) Le principali mansioni individuatesono:v addetto alla cucinav addetto alle attività d’ufficio e re-

ceptionv addetto alla manutenzionev addetto alle puliziev bagninov barmanv cameriereI corsi sono composti da una prima par-te generica obbligatoria per tutti, dovesono affrontati i temi sulla legislazionein tema di sicurezza e sui rischi genera-li comuni a tutte le mansioni. La secon-da parte è specifica per la mansione edescrive i principali rischi connessi conl’attività svolta fornendo consigli sulcorretto utilizzo delle attrezzature di la-

voro e i prodotti necessari secondoquanto indicato dal D.Lgs.81/08. È sta-to predisposto, inoltre, anche un per-corso formativo specifico per datori dilavoro che ne illustra i compiti e le prin-cipali misure di prevenzione e protezio-ne da adottare per la tutela della salu-te e sicurezza nel proprio ambiente dilavoro. Il prodotto, dal punto di vistanormativo, è aggiornato a settembre2009 e tiene conto delle modifiche ap-portate al D.Lgs. 81/08 dal D.Lgs.106/09. I contenuti formativi e docu-

mentali sono stati realizzati dal Dipar-timento processi organizzativi del-l’ISPESL e dal Dipartimento della pre-venzione dall’Az Usl 7 di Siena. Perogni percorso formativo è previsto il ri-lascio di un attestato di frequenza, cheil datore di lavoro sarà autorizzato ademettere solo se il lavoratore avrà su-perato i test valutativi di fine percorso. La validità del corso e l’attestato difrequenza è certificato dall’ISPESL,ed assolve agli adempimenti formati-vi obbligatori di legge previsti dal-l’art.37 del D.Lgs. 81/08. Per ulteriori informazioni o per pro-cedere con le iscrizioni ai percorsi for-mativi, è possibile inviare una e-mailalla Federazione nazionale all’indiriz-zo [email protected]. ■

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lato sulla home page o su altre pagi-ne del proprio sito per soccorrere ilcibernauta in difficoltà. Basta infat-ti che il potenziale cliente-navigato-re lo clicchi perché si apra una fine-stra nella quale gli viene richiesto discrivere il proprio numero di telefo-no. Viene così inviata una sorta di ri-chiesta di aiuto. Ed il potenziale clien-te viene automaticamente richiama-to al suo telefono dal gestore del si-to (dal suo call center, ufficio preno-tazioni, o altro). Il dispositivo è sta-to messo a punto da GreenOnLine,società che attraverso un collegamen-to predisposto provvede immediata-mente, e senza alcun costo per ilcliente, a rispondere a voce, con ef-ficienza e rapidità, alle informazionio ai chiarimenti dei quali ha bisogno,stabilendo un contatto che genera fi-ducia. Soprattutto, non è necessarioche il cliente si registri o scarichi un

software. I vantaggi sono evidenti:immediatezza del rapporto con ilcliente, instaurazione di un rappor-to di fiducia con lo stesso, semplici-tà nel funzionamento anche dall’este-ro, da dove i numeri “800” non sipossono chiamare. Inoltre, mentre ilcliente parla, nella finestra aperta sulsuo computer per il collegamento conGreenOnLine si visualizzano per 30secondi immagini scelte dal titolaredel sito (spot pubblicitari, immaginidella struttura o di un partner com-merciale o altro), che la società tito-lare del servizio provvede ad instal-lare. La stessa società fornisce unapassword riservata che consente dileggere sul sito www.green-online.ituna serie di preziose ed utili infor-mazioni statistiche relative al proprio

numero verde GreenOnLine: peresempio, il numero di persone chehanno chiamato, la loro provenien-za, la durata delle conversazioni edaltro. I costi telefonici sono a caricodell’azienda, ma con tariffe più eco-nomiche rispetto al normale nume-ro verde. Grazie all’accordo conclu-so tra FAITA e GreenOnLine, checommercializza in esclusiva il prodot-to, gli associati FAITA FederCam-ping riceveranno uno sconto specia-le del 50% sull’installazione del di-spositivo sul loro sito e sulla licenzad’uso per il 2010, oltre a tariffe te-lefoniche a costi molto competitivi,specie per quelle provenienti dall’este-ro. I costi globali dell’operazione,dunque, saranno in breve ampiamen-te compensati dai risultati attesi. ■

FAITA FEDERCAMPING VAL D’AOSTA HA RINNOVATO LE CARICHE SOCIALI

IL PROGRAMMA È DI FACILE UTILIZZOE DÀ A CIASCUN DATORE DI LAVORO LA POSSIBILITÀ DI DIFFERENZIARE E MODULARE IL PERCORSO FORMATIVO

La FAITA FederCampingdella Val d’Aosta ha rinno-vato a Febbraio le cariche

direttive dell’associazione. Cam-ping Management formula i mi-gliori auguri di un proficuo lavo-ro al nuovo presidente, Jean PaulVoyat ed al vicepresidente, Na-dir Ducret.

Inoltre, sono stati chiamati a farparte del Consiglio direttivo: Ste-fano Marazzato, Fabio Levirat,Silvia Belfiume, Corrado Oreil-ler e Massimo Bal. Un ringrazia-mento particolare alla presiden-te uscente, la signora Cristina Ga-lassi, per avere gestito con impe-gno il suo mandato. ■

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In previsione dell’arrivo dellanuova stagione, anche quest’an-no FAITA-FederCamping offre

agli operatori del settore di poterusufruire delle riduzioni previstedalla convenzione sul diritto d’au-tore FAITA-SIAE relativamente aicompensi 2010 per gli strumentimeccanici ed apparecchi (radiori-

ceventi, televisivi, etc.) installati,nonché, per tutti i tipi di intratte-nimenti svolti all’interno delleaziende.A tal riguardo, per beneficiare del-le facilitazioni previste sarà oppor-tuno far presente all’agente SIAEcompetente territorialmente dellaconvenzione in atto e compilare la

scheda allegata a questo numero diCamping Management per quantoriguarda gli apparecchi installati.Se necessario, ulteriori moduli po-tranno comunque essere richiestialle sedi FAITA Regionali, riporta-te di seguito, mentre la segreterianazionale rimane a disposizione perinformazioni e chiarimenti.

CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

ACCORDO FAITA-SIAE 2010

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FAITA NAZIONALESegretario Generale: Salvatore VINGIANIVia Properzio 5 - 00193 RomaTel. 06.32111043 - Fax 063200830

FAITA ABRUZZOSegretario: Ferdinando IUSTINI c/o GENIALVia Liguria, 14/18 - 64014 Martinsicuro TETel. 0861.762201 - Fax 0861.762201

FAITA BASILICATASegretario: Nicola RONDINELLIVia Togliatti, 15 - 75020 Nova Siri Marina MTTel. 0835.877154 - Fax 0835.877855

FAITA CALABRIASegretario: Piergiorgio TERZUOLOc/o Camping Costa Verde89865 S.Nicolò di Ricadi VVTel. 0963.663090 - Fax 0963.663792

FAITA CAMPANIASegretario: Salvatore SENATOREc/o EBTC Via Santa Lucia, 36 - 80134 NapoliTel. 081.2471318 - Fax 081.2457700

FAITA EMILIA ROMAGNASegretario: Sergio DONATIc/o Unione Regionale Commercio TurismoVia A. Tiarini, 22 - 40129 BolognaTel. 051.4156060 - Fax 051.4156061

FAITA LAZIOSegretario: Marco SPERAPANIVia A. Zanetta, 18 - 00143 RomaTel. 06.95550642 - Fax 06.90285577

FAITA LIGURIAPresidente: Giulio DIOMEDI c/o Ascom Largo Paganini, 1 - 17031 Albenga SVTel. 0182.50274/53828 - Fax 0182.543823

FAITA LOMBARDIASegretario: Gianfranco SUMAVia Serbelloni, 7 - 20121 MilanoTel. 02.76000852 - Fax 02.794372

FAITA MARCHEPresidente: Felice CHIESALoc. S. Maria a Mare - 63010 Fermo APTel. 0734.53832 - Fax 0734.637105

FAITA PIEMONTESegretario: Maurizio BALDINIVia Vincenzo Gioberti, 11 - 10128 TorinoTel. 011.5119441/5660124 - Fax 011.5130700

FAITA PUGLIASegretario: Pasquale DI RODIc/o Camping Le Diomedee - 71019 Vieste FGTel. 0884.705155 - Fax 0884.707326

FAITA SARDEGNASegretario: Massimo CANNASc/o Camping IscrixeddaVia Is Orrasas - 08040 Lotzorai - Ogliastra NUTel. 0782.669461 - Fax 0782.669701

FAITA SICILIASegretario: Giuseppe ZINGALEVia Villini a Mare, 2 - 95126 CataniaTel. 095.491139 - Fax 095.492277

FAITA TOSCANASegretario: Sauro PAOLICorso Tintori, 29 - 50122 FirenzeTel. 055.2036961/2 - Fax 055.2036902

FAITA TRENTINOSegretario: Alfonso MOSERc/o Unione Commercio e Turismo TrentoVia dei Solteri, 74 - 38100 TrentoTel. 0461.880111/880.430Fax 0461.880540

FAITA UMBRIAPresidente: Monica MIGLIORATIVia Madonna del Riccio, 4 - 06100 PerugiaTel. 075.826357/5726263Fax 075.8258147

FAITA VALLE D’AOSTASegretario: Emilio CONTEc/o Corso Lancieri d’Aosta, 32/A 11100 AostaTel. 0165.44008 - Fax 0165.34334

FAITA VENETOSegretario: Giorgio GODEASVia Fausta, 406/A 30013 Cavallino-Treporti VETel. 041.5371024 - Fax 041.5371106

FAITA-FEDERCAMPING

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