Anno Accademico 2016 2017 - Mauro Spezzi

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Anno Accademico 2016 – 2017

Laboratorio Dislessia

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OBIETTIVI DEL LABORATORIO

Conoscere il fenomeno Dislessia

Conoscere le linee direttrici dello screening prevenzione

Conoscere le modalità educative di

intervento

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La Dislessia

Legge 170 del 2010, Art. 1 “ ………..un disturbo specifico di apprendimento che si

manifesta nell’incapacità di imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni

linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura”

LETTURA

PERCEZIONE VISIVA

SUONI

RECUPERO DELLA

PAROLA

PRONUNCIA

ORTOGRAFIA

PROCESSI

COGNITIVI PROCESSI

COGNITIVI

PROCESSI

COGNITIVI PROCESSI

COGNITIVI

?

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LEGGERE IN LINGUA DUE

S

O

G

L

I

A

D I

A T T I V A Z I O N E

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LA RICERCA DISLESSICA INTERNAZIONALE

Fenomeno dipendente da una complessità di fattori:

anomalie genetiche e della migrazione neurale (J.Stain);

disfunzione cerebellare (A.Fawcett, R.Nicolson);

disorganizzazione neurologica ( C. Delacato, A.Parisi et all.) e toeria Prassico –

Motoria (P. Crispiani).

La dislessia è un disturbo quantitativo o qualitativo?

OMS - ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute)

d140 - IMPARARE A LEGGERE

(processo cosciente con impegno

dell’energia cerebrale)

d166 – LEGGERE

(automatismo inconscio)

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FASI DI APPRENDIMENTO ED ESERCIZIO DELLA LETTURA

CHI LEGGE E SCRIVE È LA MENTE

“Secondo un pfrosseore dlel’Unviesrità di

Cmabrdige, non imorpta in che oridne

apapaino le lettere in una paolra, l’uinca

csoa inorpate è che la pimra e la ulimta

letetra siano nel ptoso gituso. Il riustlato

può serbmare cnofsuo e noonstatne ttuto

si può leggere sezna mloti prleobmi.

Qesuto si dvee al ftato che la mtene

uanma non lgege ongi lettera una ad una,

ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio,

no?

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IL PROCESSO COGNITIVO

FISSAZIONI – SALTI - REGRESSIONI

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IL BRAVO LETTORE 1. Prontezza dell’avvio. 2. Andamento costante. 3. Giusta velocità. 4. Assenza di interruzioni, inciampi. 5. Scarsita’ di errori 6. Agevole autocoregolazione (autocontrollo, autocorrezione). 7. costanza dell’attenzione.

QUANDO LA MENTE INCIAMPA

Interruzioni, blocchi motori o visuo – motori;

tendenza alla predittività eccessiva (invezioni)

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LA MENTE DISLESSICA (IL DISORDINE PERVASIVO)

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Abilità scolastiche

ORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA

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PROCESSI COGNITIVI E PRESTAZIONE SCOLASTICA Prestazione scolastica

È necessario considerare la NEURODIDATTICA

PROCESSI COGNITIVI Formulare mentalmente un piano di azione.

Organizzare e coordinare un’azione intenzionale.

Coordinare l’esecuzione simultanea di più funzioni.

Inibire reazioni impulsive.

Spostare e mantenere l’attenzione.

Attivare la memoria di lavoro.

Garantire la sequenzialità delle azioni.

Garantire l’adattamento alla situazione.

Autoregolare il proprio comportamento.

Generare nuove strategie.

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VALUTAZIONE DELLE CONDOTTE PRASSICHE

INFANZIA

Sì No I

Rapidità motoria

Coordinazione motoria

Grafo – motricità

Sequenzialità (narrazione)

Percezione (riconoscimento rapido)

Pre – numericità

Ritmo (sinestesie)

PRIMARIA

Sì No I

Rapidità motoria

Coordinazione motoria

Grafo – motricità

Sequenzialità (narrazione)

Percezione (riconoscimento rapido)

numericità

Ritmo (sinestesie)

Lettura

Scrittura

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IL SISTEMA CO.CLI.T.E. - TRATTAMENTO ABILITATIVO

(Crispiani P. e Coll.)1

Il sistema CO.CLI. T.E. (COgnitivo CLInico Trattamento Educativo)

costituisce un trattamento ricompreso nella Teoria Prassico – Motoria2 su cui

poggia la base epistemologica del Metodo Crispiani3. Oggi si è compreso che

il miglior recupero funzionale del dislessico è quello di accelerare al massimo

ogni processo cognitivo. Nella logica del modello bio – psico – operante4, il

trattamento abilitativo in favore dei soggetti dislessici prevede un piano di

intervento su tutte le aree della personalità. Il CO.CLI.T.E. persegue un

lavoro organizzato secondo le pratiche ecologico – dinamiche all’interno della

cornice cognitivista. Una compiuta sollecitazione delle funzioni esecutive che

sono alla base del processo umano nel suo complesso, unitamente alla

sempre migliore capacità di fruizione dei processi di letto – scrittura e del

calcolo. L’obiettivo da conseguire consiste nel miglioramento della funzione

fluida e automatica di tutte le aree cognitive. Il carattere dinamico è ricavato

dalla sollecitazione della fluidità nelle prestazioni esecutive e del

mantenimento di un andamento costante nella letto – scrittura,

potenziamento dell’incipit e dell’autoregolazione.

In sintesi il trattamento abilitativo Ecologico – Dinamico tende a:

1 Crispiani P. e Coll., Spaggiari Edizioni S.r.l. - [email protected] - www.edizionijunior.com 2 La Teoria Prassico – Motoria (Crispiani P., 2014; 2016) riconosce nella dislessia un disordine delle prassie con particolare riferimento alle sequenze ed alla fluidità delle funzioni esecutive e con interessamento dell’organizzazione sapzio – temporale e della dominanza laterale. 3 Crispiani P., Il Metodo Crispiani 2016, edizioni junior, Gruppo SPAGGIARI, Parma. 4 Vedi capitolo p.23, capitolo L’osservazione didattica.

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- favorire i coordinamenti prassico – motori;

- automatizzare il lavoro da sinistra a destra;

- automatizzare la lettura predittiva5, globale e dinamica;

- comprendere la lettura attraverso il lavoro sulla parola;

- stimolare i processi di autoregolazione;

- potenziare l’autostima.

Con riferimento alla direzione funzionale ed ecologica del lavoro abilitativo

alcune indicazioni per il terapista divengono fondamentali.

Cosa fare:

- incentivare il soggetto dislessico ad un continuo e costante esercizio

delle funzioni in tutte le sue aree (dal motorio al formale operativo);

- potenziare i processi sequenziali (motori, percettivi, spazio – temporali,

di pensiero, linguistiche);

- insistere sull’esercizio fino all’automatizzazione dello stesso;

- portare alla massima sollecitazione la stanchezza;

- attivare momenti di autoanalisi e riflessione metacognitiva sull’esercizio

svolto.

- INDICATORI DI QUALITÀ DEL SISTEMA CO.CLI.T.E.

- miglior fluidità

- più motivazione all’apprendimento

- migliore comprensione del testo

5 Fovea connessa con la parafovea. La sinergia genera un’azione cognitiva retroattiva e proattiva (anticipa ipotesi sulla parte da leggere). Quindi il processo di predizione si attiva sul piano cognitivo – semantico.

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- miglior struttura frasale

- meno stacabilità

- miglior calcolo orale

- miglior incolonnamento delle operazioni

- sufficiente richiamo delle tabelline

- miglioramento della lettura in forma stabile

- migliore autostima

LE AZIONI CO.CLI.T.E.

L’AUTOANALISI (AZIONE 1) - potenziamento dei sistemi attribuzionali (locus

of control).

MOTRICITÀ, PERCEZIONE, MEMORIA (AZIONE 2.3.4) - potenziamento

degli schemi motori semplici, combinati, crociati e rotatori e della

successione.

IL LINGUAGGIO (AZIONE 5) – Attività orientata sulle sequenze verbali

(fonatorie, lessicali e di enunciati), in rapidità, favorendone la fluidità e la

correttezza. Essa adotta la strategia cognitiva di esercitare il linguaggio orale

mediante l’approccio alla parola intera ed all’enunciato, favorendo i processi

fluidi ed automatici disturbati dalla natura disprassica della dislessia e della

disgrafia.

LA GRAFO – MOTRICITÀ (AZIONE 6) - Fluidità scrittoria sollecitata

coinvolgendo nell’esercizio varie componenti (coordinamento oculo –

manuale, spazio – temporale e direzionalità), mediante un training grafo –

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motorio di tipo dinamico e sequenziale per potenziare la fluidità scrittoria e

ordinare il lavoro che si svolge da sinistra a destra.

I BARRAGES (AZIONE 7) - Consistente nel barrare sequenze di segni da

sinistra a destra, corrisponde agli scopi di:

- scardinare il lettore-scrittore dall’approccio analitico (atomistico, elementista,

lettera per lettera, sillaba per sillaba) alla lingua scritta;

- rimuovere l’attitudine alla perversa fusione di lettere e fusione di sillabe;

- promuovere la presa in considerazione di schemi grafici via via più lunghi da

sinistra a destra;

- promuovere la presa in carico, nel leggere e nello scrivere, dell’intera parola

o dell’intero enunciato;

- promuovere processi da sinistra a destra;

- promuovere la progressiva velocità di esecuzione;

- promuovere processi intuitivi e predittivi;

- promuovere la comprensione del testo durante il leggere e lo scrivere.

LA LETTO – SCRITTURA (AZIONE 8) - Rappresenta l’asse centrale del

trattamento secondo il metodo Ecologico Dinamico, poiché lavora

direttamente sulle strumentalità della lettura e della scrittura favorendone la

fluidità e la correttezza. Essa adotta la strategia cognitiva di costruire, o

riattivare, il processo mentale di decodifica o codifica mediante l’approccio

alla parola intera ed all’enunciato, favorendo i processi fluidi ed automatici

disturbati dalla natura disprassica della dislessia e della disgrafia.

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LA COMPRENSIONE DEL TESTO – LA NARRAZIONE (AZIONE 9.12) -

Potenziamento dei processi sequenziali e spazio-temporali, miglioramento

della tenuta attentiva e della comprensione di comunicazioni verbali

(spiegazioni, narrazioni, descrizioni, consegne verbali plurime, formule, ecc.).

IL CALCOLO (AZIONE 10) – Potenziamento dell’ordine esecutivo delle

funzioni connesse al pensiero matematico (calcolo, incolonnamenti,

risoluzione di problemi, costruzione di figure geometriche).

IL PENSIERO (AZIONE 11) - Esercitazioni delle sequenze di pensiero, in

particolare nei seguenti ambiti: pensiero lineare, pensiero reticolare, relazioni

logiche, sinestesie visuo – gnosiche, espansioni, riformulazioni, similitudini,

pensiero produttivo.

Azioni CO.CLI.T.E.

- Azione 1 L’AUTOANALISI

Azione 2 LA MOTRICITÀ

Azione 3 LA PERCEZIONE

Azione 4 LA MEMORIA

Azione 5 IL LINGUAGGIO

Azione 6 LA GRAFO - MOTRICITÀ

Azione 7 I BARRAGES

Azione 8 LA LETTO - SCRITTURA

Azione 9 LA NARRAZIONE

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Azione 10 LA DISCALCULIA – I° livello – 5-7 anni

Azione 11 LA DISCALCULIA – II° livello – 8-11 anni

Azione 12 LA DISCALCULIA – III° livello – 11-14 anni

Azione 13 IL PENSIERO

Azione 14 LA COMPRESNIONE DEL TESTO