Registrato c/o Tribunale di Belluno Num. R.G. 334/2011 Direttore responsabile:dott.ssa Tiziana Casagrande

Con il nuovo Altanon: un giardino a Feltre

Anno 2012 Numero 3 – MARZO

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Sommario:

Il nuovo Altanon................................................1

Dato l'ampio dibattito sull'argomento, si ritiene opportuno dedicare un numero del bollettino alla

presentazione del progetto del nuovo Altanon.

IL CONTESTO - L'area dell'Altanon è caratterizzata dalla vicinanza di due realtà costruttive

fondamentali: il Seminario vescovile, realizzato dall’architetto Giuseppe Segusini nel 1845, sul lato

nord e la stazione ferroviaria sul lato opposto. Inoltre, quest'area vede convergere su di essa due

assi, quello di direzione est-ovest, linea commerciale e di servizi, e quello di direzione nord-sud

dall'aurea principalmente storico-ambientale. Date queste premesse, legate al contesto storico-

ambientale, dalle quali non è possibile prescindere, con il nuovo progetto si è deciso di sviluppare i

tratti peculiari dell’area in esame, i punti di forza, e nel contempo non trascurare i vincoli

imprescindibili per un progettare rispettoso.

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TRE PIANI COSTRUTTIVI - Il primo elemento imprescindibile è la depressione naturale dell'area.

Questa caratteristica, non solo ha suggerito la presente soluzione per evitare quello sviluppo in

altezza, che invece prevedevano i precedenti progetti, ma ha anche consentito di valorizzare

l'elemento storico esistente sul lato nord, il Seminario Vescovile.

E' stato così possibile costruire e lavorare su tre piani costruttivi:

1) Un primo livello pienamente a vista rispetto alla quota delle arterie stradali, è destinato

ad area a verde: un giardino di circa 19.000,00 mq con alberature, aiuole, percorsi ciclabili e

pedonali, aree di sosta per il gioco, per il ristoro e per lo sport, interamente a disposizione della

città. Insistono su questo terzo livello tre edifici ubicati sui vertici di una sorta di ideale triangolo:

una costruzione adibita a servizi a sud, una seconda struttura dalla stessa destinazione d'uso a

ovest, un edificio polifunzionale ad uso del Comune destinato a conferenze, mostre... a nord-est.

2) Un piano coperto ospita le attività commerciali - negozi, gallerie, punti di ristoro, …. - e

una nuova e vasta piazza pubblica delimitata su un fianco da un tratto dell’antica Roggia dei

Mulini, portato volutamente allo scoperto in memoria di quello che un tempo ha rappresentato per

la città l'elemento base della costituzione di luoghi del lavoro e della produzione.

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3) Un piano inferiore completamente interrato viene adibito a parcheggio sotterraneo (800

posti auto), comodamente raggiungibile da rampe ubicate sulle strade di principale percorrenza e

servito da scale ed ascensori.

IL GIARDINO URBANO - Il giardino, come detto, è di circa 19.000,00 mq con alberature, aiuole,

percorsi ciclabili e pedonali, aree di sosta per il gioco, per il ristoro e per lo sport, interamente a

disposizione della città. Il riferimento paesaggistico adottato per la realizzazione dei giardini si

ispira alle opere di Piet Oudolf (www.oudolf.com) che , attraverso le piantumazioni di graminacee e

arbusti locali, crea un giardino che vive e si sviluppa attraverso uno stretto rapporto con le

stagioni, modificandosi nelle colorazioni, nei profumi e nelle fattezze.

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LA STAZIONE – Una parte significativa del progetto riguarda anche la riorganizzazione

complessiva della zona della stazione delle autocorriere e dell’ambito della stazione ferroviaria a

completamento delle opere di interesse pubblico comunale e sovracomunale. Il disegno

complessivo di tali spazi scoperti che costituiscono il nodo d’intercambio ferro/gomma persegue

l’obiettivo di creare, come alternativa all’attuale tratto di Viale Piave, caratterizzato dal retro

dell’attività commerciale esistente, una nuova “porta di accesso” più qualificata verso la città.

L’uso di materiali diversi quali la pietra per tutti i percorsi pedonali e l’asfalto per quelli carrai se da

un lato delimita e definisce ambiti diversi, persone e mezzi, dall’altro conferisce una visione

unitaria alla zona interessata e, nella misura in cui la pavimentazione è configurata in modo tale da

attirare i fruitori verso il parco urbano ne sottolinea il ruolo di accesso alla città.

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